: un paesaggio chiuso da colline e dal mare luminoso, talvolta così calmo che
sala delle ruote, affinché queste non escano dal mozzo. viani, 14-101:
i nascimenti del gagate, ancorché lontano dal gange, dell'aetite ad esso prossimo;
dio, o ne venga la produzione accidentalmente dal concorso degli atomi, basta all'intelletto
trovasse dimostrato accidentalmente e indirettamente, non dal testimonio, ma dall'interpretazione d'alcune
e naturale quello, che rimuover non puossi dal soggetto, in cui dimora e
infilato nella pezzola nera che gli pendeva dal collo. e. cecchi, 6-80:
/ si dipartì per alcuno accidente / dal re artùe e di tutto il paese
dell'esito dipenda meno dagli accidenti che dal piano generale. colletta, i-78: carlo
spirito adunque che totalmente è elevato dal corpo non può es sere
può es sere offeso niente dal corpo, ma quando el spirito è nel
= plurale di 'accidente ', derivato dal significato di evento infausto (v.
ad farele onore. = forse dal lat. volgar. * aucìdere per occìdere
alcuna fiata dalla quiete ed alcuna volta dal molto parlare. bianco da siena, ii-65
= voce dotta, lat. acèdia, dal gr. dbojsfoc (de- privat.
tristi fummo / nell'aere dolce che dal sol s'allegra, / portando dentro accidioso
, allora il monaco accidioso si leva dal letto; ma quando riviene il tempo dell'
3. sm. colui che è macchiato dal vizio dell'accidia. sacchetti, ii-i76
quel che guarda in lato, / e dal troppo accigliato. alberti, 382:
frecce il turcasso al fianco. = dal lat. accingere nel senso di 'cingere stretta-
cui mi accingevo. = dal lat. accingére * legare per mezzo di
sì vecchio e sì povero si fosse tolto dal proprio tetto ed accinto a tanto cammino
'. = voce scherzosa, derivata dal suffisso normale del peggiorativo. àccio2
= comp. da a e ciò, dal lat. ad hoc * per questo,
parta, per forza di rima, dal proprio intendimento. dante, conv.
nell'arte si trasferisse in sicione tiratovi dal grido di panfilo e di melanzio, acciocché
, iii-194: sul piazzale i contadini acciocchiti dal chiasso e dal sole, sciamavano intorno
piazzale i contadini acciocchiti dal chiasso e dal sole, sciamavano intorno agli acquaioli.
. idem, 19-483: il mulo acciocchito dal solleone zampò sulla via maestra sterminata.
era nemmanco avveduta, io avessi cessato dal suonare; forse l'aveva pigliata per
v-469: si dice uomo accivettato, dal pettirosso, che dal moto allettatore della
dice uomo accivettato, dal pettirosso, che dal moto allettatore della civetta caduto leggiermente sulla
di don filippo ii, che anche dal marmo, imponeva un non so che
falconidi, catartidi e sagittaridi: caratterizzati dal becco uncinato e dalle forti unghie adunche
. = voce dotta, derivata dal lat. accipiter -tris * uccello da
dentro sei macchiato e tinto. = dal provenz. acesmar (fr. acesmer)
acciughina (v.). = dal lat. volgar. apiua * acciuga '
. volgar. apiua * acciuga '(dal greco àcpùt)), forse attraverso
si tratti di voce toscana): dal genovese derivano anche, più o meno direttamente
il processo a tutti quegli miracoli acclamati dal volgo degli uomini semplici e delle donnicciuole
partiate di qua lodandomi. = dal lat. acclamatiti -onis * grido di favore
= probabile prestito dallo spagn. aclarar (dal latino clarus 1 chiaro ').
comune, prendendo la sua derivazione dal genitivo climatis. la crusca ha acclimarsi (
, da clima italiano e non dal francese clima!. ma tanta è
nuova coscienza della fine. = dal fr. acclimater (cfr. clima!
il paradiso degli pseudo-concetti. = dal fr. acclimatation (sec. xviii)
cioè per diversi sentieri. = dal lat. acclinis 'inclinato '. acclive
ripa acclive che ti sovrasta. = dal lat. acclivis -e * acclive '(
lo registrano, e ne danno esempii dal secolo xvn in qua. piovene, 1-45
accludo copia. = voce dotta, dal lat. tardo accludére (da ad e
il destro ginocchio, aspettavano il cenno dal consolo a levarsi. salvini, 30-1-
orto / da che la nave si spiccò dal lito / né mai (ch'uopo
, accoglitrice / di preda, nata dal tritonio stagno. idem, 22-94: in
= voce dotta, lat. acolytus, dal gr. àxóxuoo? 'compagno di via
, iii-31: non son per partirmi dal vecchio per servire al giovane, avvenga
che le nazioni e città si reggano o dal popolo, o da'grandi,
che l'anno venturo io non voli dal paese dell'awelenante birra a quello dell'imbalsamato
torbido. segneri, ii-585: perciocché dal loro avvelenato com- merzio venne inavvedutamente la
m. villani, 8-25: essendo dal cominciamento del verno continovato fino al gennaio
: l'afa che a tratti erompe / dal suolo che si avvena.
1-37: avvenente della persona era amata dal popolo, rispettata da tutti. nievo,
a buon fine. = forse dal provenz. avinen: cfr. avvenante1.
dei nocciòli guazzosi; il pozzetto ostruito dal capelvenere. baldini, 4-134: se
scienza [l'astronomia] dipende principalmente dal predire gli eclissi, che sono avvenimenti
in termine di quattro anni e un mese dal suo avvenimento in italia. boccaccio,
parere; che se al tramenti intervengono dal lor desiderio, tosto se ne turbano e
son distrutto / né schermo alcuno ho dal dolor, che scuro / m'è l'
; possono venir sedotte, o abbandonate dal fidanzato o maltrattate dal marito. saba,
, o abbandonate dal fidanzato o maltrattate dal marito. saba, 196: tedio
: la più grande vigilanza sarà esercitata dal governo, affinché per l'avvenire alcun
/ su da l'inferno e giù dal paradiso, / addolciteli voi nel caffè
l'avventò con l'elmo / junge dal busto. tasso, 782: ma una
mago fellon zolfo e bitume / che dal lago di sodoma ha raccolto /..
avventatamente, ma per qualche eccelsa cagione, dal suo sapientissimo architettore. salvini, 30-2-40
: altre [macchine] erano consumate dal fuoco, continua- mente avventato ad esse
usano anche al presente in paesi diversi dal nostro per ogni riguardo. imbriani,
dir. ant. di bene non proveniente dal patrimonio paterno. giovanni dalle celle
altra è avventizia; la profettizia dota è dal padre per la figliuola ovvero dall'avolo
mera liberalità del padre, si acquisti dal figliuolo. -sostant. bene avventizio
aquile, la gente che ritornava di là dal mare annunziava l'avvento della grande idea
stesso alcune, e alcune lasciatele dare dal libraio ai suoi migliori avventori, ed io
me solo, che mi guardava bene dal parlar bene, si facevano le più
, i-85: nella notte fresca ammorbidita dal vino riprese l'andirivieni degli avventori. luzi
prime alle tue inclinazioni, e disvezzati dal cattivo costume, che per avventura non
casuali sono un bene; basta prenderle dal loro lato poetico. = fr.
poetico. = fr. aventure, dal lat. adventura (part. futuro attivo
, niente si riscuote, / niente dal lungo sonno avventuroso. 2.
, in suo cuore si pensa partire dal servigio della corte. ariosto, 15-10:
uomini più avventurosi, anch'io sballottato dal mare in tempesta di un'epoca finale.
, benché sempre desiderata e allora applaudita dal lettore, fosse nel tempo medesimo cordialmente
male aventurosa era fermata; / quando dal suon de la dolente voce / per lo
colla benedizione e venia del superiore passare dal suo convento al romitorio: va', disse
effetti mara- vigliosi si veggono esser fatti dal tuono e dalla folgore e da altri
o determina le circostanze dell'azione significata dal verbo... anche l'aggettivo,
meno pescose... è awersato dal popolo e dal fiocinino in ispecie.
... è awersato dal popolo e dal fiocinino in ispecie. 2.
, i-49: il piacere è mescolato dal dubbio che la soverchia aspettazione non sia
e al male o bene che dal futuro ci verrà o si aspetta, ed
me liberare, / ch'eo possa campare dal falso nemico: / fasse da longa
. = voce dotta, deriv. dal lat. aversió -snis (da avertère
, contrarietà '...: aversióne dal latino aversus, e avversione àalyadversus,
senza scandalo, se ne scandalezzarono avvertiti dal biasimo altrui. panzini, iii-88:
; ma intenderebbesi. terreno leggermente preso dal ghiaccio; che, a romperlo,
9-908: un giovine leggiadro, che dal padre / fu nel bosco di marte a
a'cibi del monaco che, essendo dal marito lungamente stata tenuta in dieta
vostra. idem, iii-828: sin dal principio io mi sono avvezzato ad affrontare
quell'avviamento che non ho poi cessato dal seguir quasi sempre in circostanze più gravi
a tornarsi a mescolar col sangue, dal quale s'era avviata a separare.
ricondurmi alla nota porta, grigia, dal martello di ottone. e questa,
d'infinito intervallo supe rato dal divino; ma non però l'avvilisco tanto
suo amore trasformato in odio verso l'uomo dal quale era stata avvilita e gettata via
ultimo termine è della piacevolezza, che dal suono delle rime può venire; se non
inanimate, quando impropriamente si trasportano dal mascolino, cavandole per così dire di nome
più volpigna pelle che non era quello dal vermo; adunque non si avviluppavano punto
allora fu visto l'uomo vivo avviluppato dal fuoco senza colore rotolarsi su l'erbe
è in realtà che un rudere avviluppato fittamente dal bosco. -figur.
parlavano piano, ansiosi, già avviluppati dal mistero di una complicità deliziosa. borgese
tutte gialle-scure, mutandosi in un istante dal nero al chiaro-scuro, ed apparendo in
qua e là. = deriv. dal lat. vinaceus 'del vino '.
bocchelli, 9-29: un giovane gaglioffone dal viso fiorito d'avvinazzato. 2
voce, dei gesti); alterato dal vino. nievo, 38: mi
fu ben liquefatta in tutte le sue parti dal caldo per la sua disformità, ma
per la sua disformità, ma esalando dal mezzo egli la rompe in arena
/ avvinghiandosi come lottatori. = dal lat. tardo vinculàre, deriv. da
d'ellera cinto. tasso, 18-51: dal collo [della colomba] ad un
ii-133: le prime avvisaglie ebbero origine dal contrasto di natura e d'indole che
aviso, come il regno / patia dal re de'nubi oltraggi e mali.
il monaco e credendo lui esser tornato dal bosco, avvisò di riprenderlo forte e
. croce, ii-6-345: chi sia animato dal più nobile e più ardente e più
: comeché gli occhi de'moderni notomisti dal microscopio avvalorati poco men che lincei sien
udì a modo d'un tuono tremolante avvisato dal movimento del grosso vapore. boccaccio,
avvisato colpo, e il tuo braccio dal peso sarebbe stanco avanti che a lui
i-39: il fischio dell'avvisatore, partito dal palco scenico, fece cessare tutti i
: vide i mesti cani / giù dal monte correnti / quasi pur compiangendo /
compilare un avviso, il quale sottoscritto dal prefetto di polizia, fu appiccato su
commentavano l'avviso funebre, verniciato ancora dal pennellone dell'attacchino. calvino, 1-521
secoli xvii-xviii) che veniva inviato manoscritto dal compilatore alla persona interessata; gazzetta,
suo bene. d'annunzio, iv-2-498: dal mio orrore compresi il fremito profondo di
e con più saggio aviso / trar dal trionfo suo spoglie s'ingegna. -trovata
, era avviso sedere in un prato dal cielo difeso e da'suoi lumi da diverse
., 34 (604): e dal canto suo, stava all'erta,
. 1827 (606): e dal canto suo, stava in sull'avviso,
.. per quel sudore che copiosissimo dal calor della grotta vien provocato. nieri
, / può giungere a distorli / dal mutuo folle loro dichiararsi. -avvivare
lapis acuminato come uno stile, e dal volger violento e secco delle pagine,
costituita dall'avvocato generale dello stato, dal vice avvocato generale dello stato, dai
li santi piedi. = forse dal lat. volgar. advoliàre (da advolutus
ii-767: saliva un violento / foco dal suolo ov'eran le radici / della mia
nemica? arici, 144: condotta / dal negro ciel la folgore veloce, /
a l'intime caverne, udita fue / dal coro de le ninfe. manzoni,
comporre le bobine degli avvolgimenti con conduttori dal diametro non troppo grande. avvolontato
dante, inf., 7-14: quali dal vento le gonfiate vele / cag- giono
turpe avvoltoio ripara, / franto tali dal turbine, al covo, / e ne
e nuove. = dal lat. vulturius (da vultur -uris '
ciocca] in una pagina bianca strappata dal mio libro di messa e la misi
parimente il suo legno. = dal persiano azàd diraht * albero libero 'poi
[il danaro] pagare in livorno dal poltri a conto dell'aggio.
. facienda e hazienda, oggi hacienda, dal lat. facienda 4 cose da farsi'
1-26: quei circoli imperfetti che cominciano dal zenit e terminano nell'orizzonte obliquo, sono
sono instruite da l'ozio ed esplicate dal tedio. varchi, v-94: cotesti
l'attività è ciò che distingue il vivo dal morto: e la vita consiste nell'
voglia e senso e possanza e moto viene dal cielo. carletti, 158: non
. soffici, ii-79: afferrato fin dal primo istante dallo scenario e dall'azione,
-reato di azione pubblica: reato perseguibile dal procuratore della repubblica anche senza querela di
che rappresenta il corrispettivo dei versamenti eseguiti dal socio. -azione di godimento:
. manifestazione dell'attività del soggetto espressa dal verbo. 11. liturg. azione
e cinque detenuti in attesa d'istruttoria dal settembre precedente. cassola, 1-255: era
-spreg. azionàccia: azione assai riprovevole dal punto di vista morale. tommaseo,
(cagionato in forma di urea dal ricambio delle sostanze proteiche).
comp. da azo \ to] e dal gr. azjxa -axo <;
merce,... seguita dal titolo indicante il contenuto percentuale di azoto
gadda, 3-148: l'ammoniaca viene ottenuta dal gas dei forni a coke previamente depurato
azoto nella successione di fenomeni che avvengono dal mondo inorganico all'organico e viceversa,
dotta, fr. azote, comp. dal gr. à- privat. e
voce dotta, comp. da azoto e dal gr. pixpov 'misura '.
comp. da azo [to \ e dal gr. oùpov * orina '.
voce dotta, comp. da azoto e dal sufi. -uro. azza (ant
la sacra antenna. = probabilmente dal fr. hache (docum. nel sec
nel sec. xii), dal francone * happja (cfr. ant.
deve essere esposta una tabella, vidimata dal questore, nella quale sono indicati,
7-123: ho voluto... dal consenso degli scrittori ricavare nozioni le più
cardinale colonna. non è molto dissimile dal pruno, ma è assai spinoso, e
da * azzo, a sua volta dal lat. àctió -ónis 1 movimento '.
eccles. adzyma, azyma, azema, dal gr. eccles. &£u|j. a
forte. = provenz. azesmar, dal lat. * adaestimàre, comp. di
spagnolesca compitezza, vi scorta per anticamere dal mobilio cupo e massiccio. palazzeschi,
cristo nel pane lievito levando una fetta dal pane loro di grano, e noi
pondi, / coll'azzime tue rime, dal terreno. = voce semidotta, lat
= voce semidotta, lat. azymus, dal gr. * senza fermento '(
a caso quegli alberi apparvero potati così dal giardiniere che li aveva trapiantati e azzuccati:
lievemente sulla traccia chiara delle barche rigata dal raggio azzurrino di vespero. d'annunzio,
il colore 'azzurro ', deriv. dal persiano làzwàrd 'lapislazzuli '.
'. = voce onomat., dal balbettare del bambino. babà,
bene o faccio male? = dal fr. baba, docum. nel 1767
, docum. nel 1767, deriv. dal polacco baba (il dolce così soffice
babbeo era signore o contadino. = dal radic. onomat. * babb * parlare
= cfr. babbeo (e forse direttamente dal lat. babùlus * fanfarone '
, / un ve ne fu prescelto dal destino / a umiliare il titolo al sacchetto
scempiaggine, fanciullaggine. = dal radicale onomat. * babb-, come babbeo
più grave di lei, la fece correre dal fondo a la cima; e dicendogli
questi mesi passati fu cacciato via un musico dal concerto di palazzo, perché diceva quel
qualsivoglia di que'nostri contadini, che dal p. branda sono chiamati 'balordi
che dà il suo piede nella scarpa dal tacco basso e dalla scollatura di babbuccia
dalla suola di gomma. = dal fr. babouche (docum. nel 1671
. dall'arabo bdbus, a sua volta dal pers. pàpùs (comp. da
prolisso di color grigio olivastro, caratterizzata dal muso allungato (mento e labbro
a volta di qualche starnuto. = dal fr. babouin, che in origine designava
derivano [il nome di babbuino] dal dimenare del mento e delle labbra,
facea altro che guatarlo sottecchi. = dal radicale onomat. * babb-, come babbeo
fùro al capitano, / vaghi d'udir dal peregrin novelle. / egli inchinollo,
dotta, lat. scient. babesia, dal nome dello scopritore v. babes.
] come una trappa, ma via, dal solito chiacchiericcio in là, non si
madre e figlia poi stavano a guardare dal cortile, mentre infornavano il pane, la
babirussa e di rinoceronte! = dal fr. babiroussa, docum. nel 1764
1696 ingl. babiroussa; e fin dal 1658 babiroussa in una relazione latina:
1658 babiroussa in una relazione latina: dal malese (comp. di bàbì 'porco
mentre tribordo è il lato opposto, dal quale entrano le persone sulla nave.
sbandare come una barchetta. = dal fr. bàbord, docum. nel 1483
e del lavoro, che ebbe origine dal pensiero del rivoluzionario francese f. n
babeuf (1760-97). = dal fr. babouvisme. bac,
2-156: giunge di lontano l'odore dal mirto che ha fatto le bacche rosse come
sentito che anche venezia doveva essere inondata dal sole. quanto sole nelle cupole grigie
. baccha (e anche bacche), dal gr. xx?) *
/ e te capra languida greca / dal profilo come bambagia. palazzeschi, i-818
. palazzeschi, i-818: faceva passare dal proprio piatto qualche pezzetto di stufatino o
il sec. xvi; ma fin dal 1163 compare nelle fiandre la forma latinizzata
risalire all'etimo romanzo (deriv. dal guascone cap 4 capo, testa '
capo, testa ', e meglio dal dimin. cabilh e cabelh, e,
romantici,... quando, dal baccalare in zoccoli che sfilava dalla testiera del
lauro, ma una specie d'albero separata dal lauro e che ha più lunghe e
voi eletti a giudicarci, perché non piegate dal mio solamente a vedermi; non dico
fa derivare senz'altro la parola baccano dal nome di questa malfamata località...
baccano fatto per me in un paese dal quale venni via che avevo a pena
e viene da bacchanalie. = dal lat. bacchànal 1 baccanale 'o *
di un'imbarcazione ', deriv. dal turco, che risale all'arabo baqqàl
prato, mascherata da baccante, accompagnata dal marito e da un bel giovanotto biondo.
non eri che una misera fanciulla / dal viso di statua affilato / come la
/ come la luna nova, / dal passo di baccante / riposata e indolente.
. baldini, 5-83: una baccante dal corpo sottile e con grandi ali verdi di
sacerdotessa di bacco) è baccha (dal gr. pàxxi'l); la voce
] ar -bacc [h] àris, dal gr. $àxxapi <; (ma
, che esporta la sua cristalleria fin dal sec. xviii. baccarà2 [
non è costato fatica. = dal fr. baccarà (di etimo incerto)
lunigiana e emiliana (bacar), forse dal lat. volg. vadicdre, iterativo
nell'asia occidentale. = deriv. dal lat. bacchdris (gr. (bdbcxocpic
baccellina o pelosella). = dal frutto a baccello. baccellino, agg
si vogliano, nascono così: esce dal tronco un baccello della grossezza d'un
, ii-327: toglieva i teneri baccelli dal grazioso cestino, li scalfiva per aprirli,
ditine pizzicava le fave tenerelle e le staccava dal loro letto di velluto bianco. cicognani
rassegni a sopportarne le conseguenze. = dal lat. bacillum 1 bastoncino, verghetta
= voce dotta, lat. baccheus, dal gr. paxxeìo?. bàccharis
. = voce dotta, ricavata dal lat. bacc [h] ar bacc
= voce dotta, lat. bacchius, dal gr. paxxslos, perché originariamente usato
, di bacco ', anch'esso dal gr. pdcxxtoc;: cfr. tommaseo
per annua della famiglia crocifere, caratterizzata dal frutto formato di due articoli di forma
= deriv. da bacchera o baccarà, dal lat. bacchdris (v.).
, talché cadevano sovente morti, convulsi dal dolore, sotto le bacchette de'padri,
e le bacchette delle dita si partono dal nodo del polso esili come le antenne
la bacchetta e mentre i sonatori pendevano dal suo gesto la sala tornava nel buio.
: povero pagliaccio, paonazzo in viso dal digiuno e dalla fatica, batte il tamburo
il signore schioccò la frusta che sibilante dal bacchetto pareva una anguilla presa all'amo
ferro da calza. = deriv. dal lat. * baccus (per baculum *
potè non sentirsi talora offesi e disgustati dal costume morale che si sviluppava da quella
bacchiatrici di ginepro, la vecchia sorda dal fascio dell'erba, il dottore di san
. aretino, 1-174: dal feretro, frastagliato da matti mandritti e
= etimo incerto: forse deriv. dal lat. baca 'perla * con il
può più sciogliere. = dal nome dell'inventore, il chimico americano
[la fenice] arde, e dal cener suo giovin risorge: / qual
, / e cangiato in farfalla esce dal bozzolo. pascoli, 1241: ed e'
blatta orientalis, periplaneta orientalis): dal corpo nero (e suscita un senso
.. è uno storpiamento di parola fatta dal greco bechicos, che vuol dir da
= comp. da baco, e dal secondo elemento del tipo agricoltura.
mi chiama a baciare gli stendardi mandatimi dal mio sovrano. fogazzaro, 4-137:
. bembo, 1-87: et ecco dal monte venir due colombe volando, bianchissime
il salice piangente i rami abbassa / dal sommo de la riva a lambir tonda /
speranza di tornare: il detto viene dal dolore, che alcuno sente nell'essere
, 101: care terre bagnate dal po, / finalmente il cantor vi
costume medievale), assegnata o promessa dal fidanzato alla futura sposa mediante il bacio
: lo prendo; e poi levo dal borsellino trentadue soldi e mezzo: otto
= lat. mediev. bacile, dal più ant. bacchinon 4 bacino '
= voce scient., deriv. dal lat. bacillum, dimin. di
4 bastoncino '(dal lat. bacillum, dimin. di bacùlum
bacillo 'ed -ernia (deriv. dal gr. oclfxa 4 sangue '),
bacillina, sf. medie. antibiotico ricavato dal bacillus subtilis. bacillo
forestieri che non vennero, perché spaventati dal bacillo virgola. comisso, 7-13:
, sf. medie. antibiotico ricavato dal bacillus subtilis, bacillina: attivo contro
voce dotta, comp. da bacillo e dal gr. oxonèco 4 osservo '.
defluisce nella vescica). = dal fr. ant. bacinet, dimin.
documentare un diretto trasporto d'influenze, dal bacino mediterraneo e indiano all'america del
guemito di porte per chiuderlo od aprirlo dal lato del mare, quando si vuol
le sponde. idem, iii-1-61: dal davanzale io vedeva passare nel bacino le
, a tergo, dall'osso sacro e dal coccige (che costituiscono le due ultime
agg. lat. opacus (meglio, dal suo deriv. * opacivus, che
fu la signora contessa, la quale dal fondo dell'appartamento correndo verso di me s'
... vada a farsi baciar dal diavolo \ leopardi, i-836: osserviamo
baciucchiava il figliuolo che le avevano portato dal villaggio. de roberto, 533: la
intatta, ma dentro è tutto mangiato dal baco. questa è la mia sensazione.
, e ha sotto la bocca un foro dal quale emette una bavettina, secreta dalle
giro di 3 o 4 giorni); dal bozzolo esce la farfalla (scollando i
c'era più speranza per lui, roso dal baco al pari di una mela fradicia
delle amene. pea, 5-26: preso dal baco della passione (non mi ero
bambini per far loro paura, pure dal boccaccio nella novella di m. torello detta
alla corrente. = dal fr. bac * chiatta ', deriv
vengono uccisi [gl'insetti] dal troppo caldo e dal secco, sì perché
insetti] dal troppo caldo e dal secco, sì perché le grana allora
voce dotta, comp. da baco e dal gr. xóyo? 'di
setti dell'ordine fasmoidei, dal corpo sottile, allungato, simile
dotta, lat. scient. bacteriidae, dal gr. potx- t ^ piov
= voce di derivazione biblica, dal nome del profeta habacùc.
. = portogh. bada, dal malese badak 'rinoceronte ';
gran rischio, / ché 'nvelenate fuòr dal badalischio. fazio, v-17-32: ma sopra
3. fico floscio e scipito penzolante dal ramo. firenzuola, 961: e
3-98: si dolevano a vienna che dal munich e dal lascy altro non si
si dolevano a vienna che dal munich e dal lascy altro non si fece che badaluccare
9-325: ed erano a campo di là dal fosso e dalla scoltenna, badaluccandosi spesso
parevo el geta quando e'tornava dal porto con e'libri di anfitrione; pigliavo
che il marito le porta rientrando dal lavoro. -badare al gioco:
protesto poco bada, / ma stretto dal furor stringe la spada. firenzuola,
magalotti, 1-432: rami che spuntando dal terreno, badano a ire in su
corpo. giusti, iii-144: e dal gennaio in qua che io bado a dire
per il vero; bàdati, badiamoci, dal rifare la storia antica a modo nostro
scuola di rubare, prima di tutto bàdati dal maestro. = lat. tardo botare
parigi. e andatogli la elezione confirmata dal papa, costui si mostrò di non la
114: ora messere alano essendosi partito dal pecoraio, giunse la sera a una badia
/ pietro che il nome suo trasse dal foco [= pietro igneo, nel
che se mi avesse fatto dare un vescovato dal papa o, per dir meglio,
: vuota e spoglia, come spazzata dal vento; casa misera, squallida,
i-221: è un pensiero comunissimo esposto dal tasso, che il vero persuada quando
specie l'anisetta. = dal persiano bàdjàn 'anice '; cfr.
spalancare la bocca. = dal lat. volgar. * baticulare con cambio
, deriv. con cambio di suffisso dal classico batillum (anche vatillum) 'paletta
le basette che si dicono ancor baffi, dal greco $acpr) tintura. fagiuoli,
i grandi baffi arricciolati e tenuti rigidi dal cosmetico. cardarelli, 4-75: un'
. ognuno al suo posto; assistito dal recipiente prediletto: pirone, amola o
brocca. baldini, i-83: era sceso dal treno un inglese altissimo, con gli
. le citaz. del manzoni): dal gr. $a : il contadino baffuto si mosse rapidamente dal suo posto e distribuì qualche schiaffo.
, bravi. alvaro, 7-256: dal filo all'ago e dall'olio al vino
indica la spedizione del bagaglio, effettuata dal viaggiatore, su un determinato treno,
deriv. da baga per baca, dal lat. baca 'bacca '.
un vitello slattato, / e si sfascia dal ridere / senza bocca e senza
infarinate bagasce. = dal prov. bagassa (di etimo incerto)
. = fr. bagasse, dal lat. baca 1 buccia '.
giulia e tridentina. = adattamento dal ted. bagatell. bagattellare2, intr
. bagolaro, spaccasassi. = dal lat. baca 1 bacca (mangereccia)
restava senza peso alcuno. = dal lat. baiulus 'portatore, che sorregge
in baghere dalla canonica al comune e dal comune alla canonica, per intendersi col
anche nella toscana e a roma: dal ted. dial. wagerl [e]
(delle signore). = dal fr. baguette, a sua volta deriv
petto d'un cetaceo rovesciato. = dal lat. baiulus 1 portatore ', perciò
osso o un bastone. = dal fr. bdilloné * imbavagliato ', deriv
sulla città. la notte era illuminata dal bagliore di molti incendi. d'annunzio
/ nulla di te, ch'io fugga dal bagliore / dei tuoi cigli. ben
bagnanti dalla zattera, dalla corda, dal trampolino. moravia, 11-175: la
e move il vento / di fuor dal regno, quasi lungo il verde. colombini
i suoi crin d'auro, / e dal nostro emisperio aveva tolto / ogni splendor
, lasciando il suo bel lauro / dal qual fu già miseramente sciolto. lorenzo de'
imboccatura del neva, che, cascando dal lago ladoga, bagna petroburgo, e
, 2-29: sempre cercava la figlia dal sorgere / al tramonto del sole; e
una fonte, / vide una capanna dal tetto di paglia / e andò sùbito a
, 684: la lanterna pendente dal braccio disteso lungo il fianco, lasciava
talor ne la stagione estiva, / se dal ciel pioggia desiata scende, / stuol
sotto il bagnasciuga, i comandi orribili fischiati dal vento. *
di venditori per vicoli e stradicciuole bagnati dal lume della luna. de roberto,
oltre il quale si vedeva la campagna bagnata dal lume della luna vicina al tramonto:
2. lambito, attraversato (dal mare, da un fiume).
: in questi pomeriggi che lei la asciuga dal bagno e la piccina sgambetta verso il
fatto ballare sopra un quattrino, passare dal bagno russo alla doccia fredda. sapete
storia interessantissima? barilli, 6-20: dal pozzo delle scalette veniva su turbinoso un
ecceduto i limiti del buon senso. e dal bagno di sole esci stupido. marotta
il reato di competenza della pretura lo libera dal bagno penale. anticamente i malfattori erano
per qualche tempo entro un collegio, dal quale, egli -ricevuta la prima lessatura
bel fogliame verde intenso; è diffuso dal mare fino alla zona del castagno (
ant. bagordar e beordar4 giostrare ', dal fr. ant. behorder, dal
dal fr. ant. behorder, dal frane. * bihurdan 4 steccato per il
legno: in dotazione alle navi), dal lat. bajiila (femm. di
2. tessuto a strisce. = dal fr. bayadère (docum. nel 1782
docum. nel 1782), deriv. dal portogli. bailadeira 'ballerina, danzatrice
lana. = fr. bayette, dal lat. badius 'baio '(per
di barile. = deriv. dal turco bayram 1 festa '(e più
baio schiumoso. palazzeschi, 4-21: già dal tempo delle carrozze a cavalli si poteva
goldoni, iv-447: io le auguro dal cielo vita, fama e baiocchi, secondo
e vestiti ed attrezzati molto male. dal loro fianco pendeva quella che noi a
con un filo di refe; ma dal cincischiare una strofa, passare a coman
il baionettone a spiedo. = dal fr. baionnette (docum. nel 1575
scient., introdotta nel sec. xix dal botanico palissot de beauvois; cfr.
chitarra. = voce russa, dal tartaro balalaika (la cui diffusione risale
voce docum. nel sec. xvi, dal lat. mediev. balancus. balandra
voce docum. nel sec. xvii, dal fr. balandre, succedaneo di bélandre
ant. balandran e balandrau, dal vedo balandrà * bilan ciare
lat. scient. balanidae, deriv. dal gr. 3<4xavo <; * ghianda
, comp. da balano e -fero (dal lat. ferre * portare '
2. scient. olio ricavato dal balano dell'india. = dall'agg
da 7 a 9 mm, caratterizzato dal rostro lunghissimo (quasi quanto il corpo
voce dotta, lat. balanitìs -idis, dal gr. 3axavixt <; -i8oc *
ghianda '(v. balano): dal gr. 3 . balanite1): nome dato nel 1813 dal botanico dehle. balanite4, = voce scient., deriv. dal lat. balanitìs -idis (cfr. balanite1 (una specie di quercia) caratterizzata dal frutto a ghianda, da cui gli balanus (di genere femm.), dal gr. 3<4xavos 'ghianda ' india (balanus myrepsicus), dal cui seme si ricava l'olio bala 1873), comp. da balano e dal gr. xap ^ ót; * frutto . da ba lano e dal sufi. gr. -cpópo? (da principale balanophora (comp. da balano e dal gr. -cpópos, da cpépro , comp. da balano1 e dal gr. yxcòaoa * lingua '. voce dotta, comp. da balano e dal suff. -ide (bidè), 'genialòide \ * mattòide '), dal gr. -oei8 ^ <; (da da balano e -lito * pietra * (dal gr. xl&o <;) . da ba lano e dal gr. -pópcpoi; (da p. = voce dotta, deriv. dal gr. 3<&avo <; * ghianda ' balano- prepuziale: che separa il glande dal prepuzio. balantidiasi (balantidiòsi = voce dotta, deriv. dal gr. 3axavxt8iov, dimin. di caucciù (meno elastica): si ricava dal latice di alberi della famiglia sapotacee (
. = lat. balaustium, dal gr. @aaaucmov * fiore del
alla balaustra troppo alta. / lontano dal mio banco guardo e resto. / domine
generazioni di soldati e di studenti succedutesi dal sessantasei avevano devastato i chiostri, rotto
svevo, 5-203: l'albergatore scese dal certo suo trono dietro una balaustrata di
loggia, io contro la parete accaldata dal sole, egli lungo la balaustrata. un
un ornato di mezzo..., dal quale si parte verso tutte due le
: il padre, per essere inteso dal figliuolo piccolo, s'ingegna di balbettare
5. marin. battere della vela percossa dal vento nel filo; palpitare.
un minuto balbettio la preghiera che veniva dal pergamo. moravia, i-172: ad
grifo e le zampe dentro e sotto dal cumulo della gianda, dirà [il porco
tenuto indietro barbaramente regalandogli un difetto dal quale non era potuto guarir mai: la
, e fioche e mozze / dal petto escon le voci. monti, vii-1053
che la forma balbutiendo dantesca è tratta dal lat. balbutire (pres. balbutio
lamine cornee a orlo sfrangiato che pendono dal palato), pelle liscia, di colore
10-158: ti farò prendere la cenere dal sacro altare e a due mani per sovra
piccolo pesce, si lasciono tutti bagnare dal mare; io mi lascerò bene bagnare da
sottilissime di osso di balena che saltano dal busto. c. e. gadda,
= lat. ballèna e ballacna, prestito dal gr. cpdxatva. cfr. festo
. menzini, i-230: fa, che dal labro augusto / sen'esca il riso
sembri quasi furtivo. vico, 78: dal guarito malore provenne che indi in poi
414: era tanto contento della piega assunta dal nostro discorso, che la mia contentezza
, / da cui vinto, e dal peso, a poco a poco / crollando
arcita si partì d'attene, / dal termine costretto dell'andare, / posto che
amore è un fuoco, / che dal bel volto tuo vola al mio seno;
, / fate improvvisa e provvida / dal ciglio un po'men torbido / qualche pietà
traspariva una luce intensa, appena vinta dal baleno d'un sorriso che di attimo
, 1-103: come ora mi pare impazzire dal dolore, quando penso a quelle ore
42: dall'alpi alle piramidi, / dal manzanarre al reno, / di quel
sentì che il padre cristoforo era partito dal convento di pescarenico. -sentir prima
balestra furlana: tipo di balestra pesante dal tiro violento e quanto mai micidiale. -locuz
malmantile, 2-3: la frase qui usata dal lippi può significare che perione se dava
(e la forma tarda balistra): dal gr. * @ax- xiot& <;
. da balestra-, la voce è registrata dal gar zoni (1-857:
liberare, / ch'eo possa campare dal falso nemico: / fasse da longa a
a marsilia, e puosevi l'oste dal lato della terra [= città],
iii-150: penso che gli esuli strappati dal loro paese siano come alberi divelti e
siano come alberi divelti e balestrati via dal terreno che gli nutrì. cagna, iii-186
postazioni pei balestrieri. = dal lat. tardo ballistàrius, attraverso il fr
. idem, iv-2-961: di là dal tetto del palagio, di là dai vecchi
gli occhi... e fu rasserenato dal cielo turchino, dalla maestà del campanile
turchino, dalla maestà del campanile e dal volo dei balestrucci. era un giorno
saliscendi bianco e nero dei / balestrucci dal palo / del telegrafo al mare. tombari
e che con quella medesima tilone ucciso dal drago fu risuscitato. = cfr
isola; e bali di grazia, eletti dal gran maestro o dal pontefice).
grazia, eletti dal gran maestro o dal pontefice). colletta, i-156
frego a un debito stantio. = dal fr. bailli (docum. nel sec
nel sec. xvii), deriv. dal verbo baillir 'governare, amministrare,
governare, amministrare, reggere ', dal lat. bajulus * portatore 'e poi
362: chiara, fuori dei panni dal piacere, riprese vicino a sé la cameriera
d'argento (delle donne brianzuole) descritta dal manzoni... rituale il corsetto
servitorame di luigi xvi come se divelto dal mondo si fosse lasciato dietro il deserto
angiolieri, 91-4: e 'ngenerato fu dal fitto duolo / e la mia balia
con quella maggiore autorità, che mai dal novantaquattro al dodici avuto avesse. b
questo /... / poter dal cor cacciar caso molesto / con allegrezza
vi-1-169 (33-8): lo dipartì dal corpo, ciò fue amore, / e
/ forse futuro sposo, / lunge dal patrio porto / vassene tragittata / in peregrina
balìa del truce nemico già riavuto dal digiuno e dallo spavento. gioberti, ii-101
del balì o balivo; territorio amministrato dal balì. m. villani,
facchino, monellaccio ': deriv. dal gr. 3 temperar le voluntà umane e ritrarle dal desiderar troppo efficacemente le soverchie allegrezze piccolomini, 35: io, aiutato dal vero, mi sento bastantis ; e così lo fece porre in opera dal capitano della fortezza, il quale non fu poi bastante a difendersi dal figliuolo del re morto, che prese la annunzio, iv-1-655: questa lingua, rampollata dal denso tronco latino con un rigoglio d' ogni saracino / che fia di qua dal mar con lui portato! / io,
per dimore stabili. = dal fr. bàtardière (scritto anche batardière)
puro valore giuridico); assai probabilmente dal germ. * bansti * fattoria, grangia
scient., comp. da bastardo e dal gr. xap7ió (; 'frutto
uno alzar di ciglio / a torlo dal capestro gli bastasse, / non dovea alzarlo
, [plinio] dice che si astengono dal navigare dal solstizio fino all'equinozio dell'
] dice che si astengono dal navigare dal solstizio fino all'equinozio dell'autunno; e
81: ai primi navigatori, spinti più dal timor che dal vento, bastavan legni
primi navigatori, spinti più dal timor che dal vento, bastavan legni rozzi, ma
dell'intuizione non basta riconoscerla come indipendente dal concetto. alvaro, 12-89: ma
abbi miglior vergogna / di mertar tu dal genitor perdono. / ma basti ormai
bastone '; con altrettanta verisimiglianza dal gr. @aató£co « porto ', con
! b. croce, i-1-13: quando dal vedere con rapido sguardo una persona ci
bastiétta che accerchiava le case. = dal fr. ant. bastie, deriv.
docum. nel sec. xii), dal franco * bastjan (cfr. ant
lasciano il porto. ungaretti, i-42: dal bastimento / verniciato di bianco / ho
subito rispondere. = deriv. dal fr. bastir * costruire '(cfr
a bordo delle navi). = dal fr. bastingue (docum. nel 1642
docum. nel 1642), deriv. dal provenz. bastengo 1 apprestamento ',
battaglie navali del corsaro rosso. = dal fr. bastingage. cfr. littré,
. vasari, iii-106: essendo poi assediata dal turco napoli di romania, fra per
agostino, una mezza luna si affacciava dal bastione, tra. il fanale rosso e
contadini del quartiere, tornando la sera dal lavoro dei campi, lasciavano a stanghe
gadda, 3-158: la roccia affiora dal pàscolo: e la montagna è davanti
parole, aperte le porte da terra e dal fiume, li guidò ad assalir le
i borghesi della casa ben fornita e dal corpo disarmato. = deriv. da
: avrete visto mille vostri pari / dal giogo maritai, dal basto oppressi /
mille vostri pari / dal giogo maritai, dal basto oppressi / trafelar come buoi,
forse da bastare 1 portare '(dal gr. paotoc ^ to 'porto').
-figur. linati, 8-59: fin dal mattino il campanilone bastona e sventola giù
io tócco delle bastonate, io ti lievo dal vitupèro; sta qui, non ci
): pigliate dua bastoncelli e difendetevi dal cane, e gli altri leghino benvenuto in
grossi, e di forma alquanto diversa dal mezzo in su, invece di essere
lavorìo. fagiuoli, 3-7-164: derivan dal bastone i bastoncelli, / quel che si
5-131: ed or che per cacciar dal verde prato / il tebano garzone il piè
e teneva nella destra inguantata un bastone dal manico d'avorio lunghissimo. slataper,
legno nodoso e alto quasi come lui, dal pomo a testa di serpe.
: e non ostante che spesso fosse percosso dal bastone degl'inghilesi. idem, 9-42
, 54: il 15 gli fu dato dal doge il bastone e lo stendardo di
a tutti i partigiani, ed è bastonato dal bastone rosso e dal bastone giallo e
ed è bastonato dal bastone rosso e dal bastone giallo e nero. settembrini, 1-214
, che comandava su milioni di cafoni. dal momento che i cafoni cessarono dall'ubbidirgli
la materia bianca che si è rasa dal piombo si pesta, si staccia e si
l'apoplessia morte subitana. = dal bizantino pàcrrod; -axo? 'facchino,
era lì. = assai probabilmente dal fr. bastringue 1 ballo volgare,
1 ballo volgare, popolare ', dal fiammingo bas drinken * bere fortemente,
sciogliere '). voce registr. dal redi. batacchia, sf. ant
miriade di aneddoti d'ogni genere, dal batacchiano più crudo al manzoniano più castigato
al manzoniano più castigato. = dal nome dello scrittore giocoso d. l.
occhio alla penna, / né sol dal batacchion fugge, ma vola.
di morti. = voce registrata dal fanzini, iv-62: « ba-ta-clan,
. agitarsi. = sembra deriv. dal gr. ncczóiooiù * batto, ferisco;
a rigature diagonali. = deriv. dal nome della città di batavia (nell'isola
scient., comp. da boti-, dal gr. pa&us * profondo ',
* profondo ', e -grafìa, dal gr. ypdccpto 'scrivo '.
s. v.]: batillo, dal nome proprio del giovanetto cantato da anacreonte
nome proprio di fanciullo di samo, amato dal poeta anacreonte (lat. bathillus,
poeta anacreonte (lat. bathillus, dal gr. pdéuxxos). vale cinedo
1945-50); la voce è deriv. dal gr. pa * k> <; '
per esplorare le profondità marine (differenziata dal batiscafo e per la forma e perché collegata
scient., comp. da boti-, dal gr. 3a&u <; * profondo
= voce dotta, comp. dal gr. pa$ (j. ó <
= lat. biblico batus, dal gr. 3<4to <;, deriv.
fanno strada i ciechi, così chiamato dal batterlo, in terra, che fanno
lat. scient. batoidèi, deriv. dal gr. pdcto?, una specie
scient., comp. da bato-, dal gr. @à&o <; 'profondità
due braccia più basso di quello ordinatovi dal famoso ammannati. targioni tozzetti. 12-8-311
scient., comp. da bato-, dal gr. pàouc; * profondità '
* profondità ', e -metria, dal gr. pirpov 'misura'; cfr. fr
scient., comp. da bato-, dal gr. 3<4 ^ o <; *
* profondità ', e -metro, dal gr. prirpov * misura ', attraverso
trentino). = voce dotta, dal nome della città di bath, in
scient., comp. da bato-, dal gr. 3<4&o$ * profondità ',
= denominazione rara e piuttosto letter.: dal gr. pdtrpaxoc, 'rana '
pdtrpaxoc, 'rana ', o dal lat. batrachìon, dal gr. parpàxiov
', o dal lat. batrachìon, dal gr. parpàxiov. batràchio,
. = lat. batrachion, dal gr. @octp . gemma conosciuta dagli antichi: caratterizzata dal color verde chiaro (simile a quello . = lat. batrachitès, dal gr. @axpax£t7) <; 'pietra e degna di riso. = dal titolo del poemetto attribuito dagli antichi a battaglia delle rane e dei topi: ripreso dal leopardi che intitolò i paralipomeni della batracomiomachia ) con intenzioni satiriche e caricaturali; dal gr. (ìarpaxo- p. uop = voce scient., comp. dal gr. (3à9pov 4 gradino 'e
misero in battaglia, è indicato espressamente dal monaco, e quadra benissimo con l'
/ cavalli e battaglier cacciati e rotti / dal telamònio aiace. tommaseo-rigutini, 577:
i cui sfoghi sorse più tardi in europa dal pacifico romanticismo estraneo al mondo politico una
sua orgogliosa solitudine, non turbata neppure dal battagliero contatto con la parentela.
tutto intrigato di corde che, partendo dal casotto del portiere, andavano a scuotere
modo che il primo ritirandosi possa essere ricevuto dal secondo; ma tengono, per potere
. d'annunzio, ii-885: severo dal suo grande arco sorride: / il battaglione
tutti i battaglioni svizzeri e tedeschi usciranno dal campo di marte per scannarci. fogazzaro
tutto il battaglione delle mondine, reduce dal pomeriggio in risaia. venivano verso di
non senza affanno e pianto, / dal severo maestro io fui battuto. d.
nave stava imboccando il canale. = dal fr. ant. batel (mod.
: l'abate del battente riceverà giuramento dal battente, e l'abate del battuto batterà
, l'uno spennacchiato e mezzo roso dal tempo, l'altro ancor saldo e pennuto
3-108: presso alla parete, seminascosto dal battente della porta, e grande al
dalla rostra e vide scostarsi l'uscio dal battente, capì che il padrone stava
le costringono a battere sulle pietre arse dal soffione quelle parti del corpo delle quali si
1-336: albione, o vero inghilterra dal lato settentrionale è battuta dal mare oceano
vero inghilterra dal lato settentrionale è battuta dal mare oceano detto deucalidonio. foscolo,
condizione. machiavelli, 65: menati dal medesimo furore, comin- ciorono poi,
: succedette adriano vi nel pontificato: dal quale furono... tutte parti e
l'autor giovanotto, recente della conversione dal purismo, trasferendo la questione manzoniana dalla
, iii-246: ed ecco, improvviso, dal cerchio, si scagliò fuori un giovanetto
dibatteva contro i fantasmi nati dall'incertezza e dal terrore. [ediz. 1827 (
contra i fantasmi nati dall'incertezza e dal terrore]. cattaneo, iii-4-66:
apri, mi dice amore; / teco dal dì focoso / mi vieni a riparar.
, 2-29: sempre cercava la figlia dal sorgere / al tramonto del sole;
ad una fonte, / vide una capanna dal tetto di paglia / e andò sùbito
traspare la luce, particularmente quando son battute dal sole. algarotti, 3-11: due
, contro i tuoi graniti / grige dal torvo pelago salendo / con un rimbrotto
del core. galileo, 504: dal batter del polso non si può conoscere se
renzo era un giovine pacifico e alieno dal sangue, un giovine schietto e nemico
ora che lo zampillo, che vien diretto dal canale di piombo... non
or ad or battendo l'ale / dal grave incarco leva il mio pensiero.
1-11-44: qual, stretto dalla gente e dal romore, / turbato esce il leon
trasformarsi [il metallo] / liquefatto dal fuoco in ogni forma / potea di cose
. -battere la gazzetta: tremare dal freddo. -battersi il ginocchio, il
un uomo di perversa volontade, incitato dal diavolo, misse fuoco nella predetta biada
i marciapiedi infranciosando i cervelli mezzo intontiti dal cibo, son covigliate e tripùdiano.
81: ai primi navigatori, spinti più dal timor che dal vento: bastavan legni
navigatori, spinti più dal timor che dal vento: bastavan legni rozzi ma saldi,
una cadenza placida. stuparich, 5-462: dal suo viso passai all'orologio. in
giusti, iii-323: cicale che sferzate dal sole, durano un giorno intero a
questi ultimi giorni della loro repubblica protetta dal reich, possono cantare vittoria per una
145: chi s'è sentito dire dal ministro del signore, che è assolto,
sonoro ritmo, le mani si staccavano dal panciotto, e una, l'indice teso
: ma con maggiore difficoltà si levorono, dal canto de'viniziani, l'offese de'
poste alla distanza di un trar d'arco dal luogo dove egli avea dirizzata la sua
era composta dalla fisarmonica, dalla tromba, dal sassofono e dalla batteria.
milanese, congrega di delinquenti, stretti dal vincolo dell'omertà. = dal fr
stretti dal vincolo dell'omertà. = dal fr. ant. batterie, deriv.
scient., comp. da batterio e dal gr. azp. a 'sangue
introdotto da ehremberg nel 1838), dal gr. paxrfjpiov 'bastoncino '
scient., comp. da batterio e dal gr. % o \ ri 'bile '
scient., comp. da batterio e dal gr. cpayetv 'divorare '
scient., comp. da batterio e dal gr. xom <; * lo
voce dotta, comp. da batterio e dal gr. xóyo? 'discorso '
scient., comp. da batterio e dal gr. pt£a * radice '.
, comp. da batteri e -scopia (dal greco oxotréoo 'guardo, osservo '
scient., comp. da batterio e dal gr. oùpov * orina battesimale
sulla via della pazienza e della speranza, dal battesimo al viatico, costoro, a
-fede di battesimo: il certificato rilasciato dal parroco come attestazione delfavvenuto battesimo. de
iii-303: quegli oggetti naturali, colti dal vero, hanno il battesimo dell'immaginazione
= lat. eccles. baptismus, dal gr. panttotiót; 'battesimo '
il re de'normanni battezzato, e dal sacro fonte dal detto carlo ricevuto fu
de'normanni battezzato, e dal sacro fonte dal detto carlo ricevuto fu. bibbia volgar
= lat. eccles. baptizare, dal gr. poctit ^ gì * battezzo
. furono bruciati in sphahan e lapidati dal popolo. d. bartoli, 40-ii-286:
. = la voce dell'opimo risulta dal passo di dante, inf.,
battibecchi frequenti. di giacomo, i-542: dal posto i compagni stavano a guardare,
un'impugnatura, è tenuto colla mano dal lavorante, il quale, allentando e tirando
un sasso, trafelato, ancora tremante dal batticuore, asciugandosi il sudore col fazzoletto
provoca il batticuore, che è accompagnato dal batticuore. baldini, 7-31: delle
imbottiti di cuoio. = trad. dal fr. bat-flanc. la voce è registr
arme colle spade in mano entrarono dentro dal battifolle, pigliando e uccidendo quasi tutti
azzardo col biliardo: il nome deriva dal fatto che ciascun giocatore tiene banco,
capoguardia dallo spioncino. = dal fr. ant. berfroi (sec.
sec. xiii), deriv. dal frane. * bèrgfridh (cfr. medio
rosso maggiore. = formazione suggerita dal picchiare che fa l'uccello col
: levatosi di età d'anni venti dal battiloro, dove infino a quel tempo aveva
. la voce è registr. dal tommaseo. battiménto, sm.
così se ne intendono le passioni, dal confacevole atteggiamento del volto. g.
lava sul divano, svegliato dal battìo di mani e dalle voci,
(sdenta) la falce * (dal lat. sicilis * falce ').
= lat. eccles. baptista, dal gr. pcottiot #)?, deriv
. = fr. batiste, forse dal nome del primo produttore, baptiste di
volano da un tetto all'altro, dal battistero alla chiesa, dalla cupola al campanile
= lat. tardo baptisterium, dal gr. (uatrnorfipiov, deriv.
orlo interno dei pantaloni, per preservarli dal continuo logorio sui tacchi. =
subito che il cuore non occupato più dal travaglio della digestione poteva dedicare ogni suo
tettoie di ferro e di vetro, dal quale sorgeva, con un chiaror nebuloso,
l'orologio, questo compagno cittadino che dal taschino del panciotto unisce il suo battito
, come se i sei anni passati dal quel giorno fossero sfumati d'un tratto
autorità sul podio. moravia, ii-345: dal battito lento e faticoso delle ruote comprese
così chiamato la soglia dell'apertura, dal battervi che fa sopra di essa la cateratta
col bracciale, il pallone (gettato dal mandarino), con la rincorsa dal
dal mandarino), con la rincorsa dal trampolino. 5. chi suona
che 'l capo a un colpo gli levò dal collo, / poi che d'innumerabil
battiture di tappeti, il treno che sbuca dal monte sotto le case.
e assottigliamento dei metalli; impronta lasciata dal martello sui metalli. cellini, 3-85
. = voce erudita, desunta dal gr. patxoxoyéa, comp. da
(in origine, e tuttora) dal direttore dei cori con un colpo di
: [feci] una torre battuta dal vento e da la tempesta con l'iscrizione
suoi stanchi pensier fido sostegno, / dal battut'ilio a più tranquillo regno /
patria! zanella, viii-502: all'onde dal gracile / lor piede battute /
, troppe volte battuta in giudizio, colta dal panico, s'è arresa. cassola
muri, cupe macchie di fichi, dal frutto squisito, sembran di ferro battuto
paese eletti. 9. investito dal sole, dalla luce, dal vento;
. investito dal sole, dalla luce, dal vento; intensamente illuminato. fogazzaro
bionda era tornata al suo posto battuto dal sole, e aveva rincominciato a cantare l'
1-13: per la strada bianca, battuta dal sole, avanzavano i due fianco a
, simile a quella dei boschi battuti dal sole. idem, 5-464: piccoli dossi
idem, 5-464: piccoli dossi battuti dal vento. 10. frequentato (
ancora mi ricorda esser non guari lontana dal fiume una torricella disabitata, se non
della campanella del pranzo, ti accorgesti dal passo tuo zoppo / d'avere lasciato
passo in cucina, nell'enorme cucina dal battuto di terra, dove mia madre,
a marino! mi si presentò seguito dal sinistro baule, segno d'un lungo
cattaneo, ii- 1-416: l'ascesa dal lago alla cà merlata è assai faticosa
un cavallo mentre si viaggia. viene dal verbo baiulo, e l'allarghiamo a
= dallo spagn. baul, deriv. dal fr. ant. bahur e baiul
portare la bautta, appunto per distanziarli dal popolo nel rasentarlo di continuo. =
principe fu trascinato via dalla moglie e dal servo. d'annunzio, ii-730:
deledda, iii-337: lunghi mostri bianchi balzavano dal mare verde e grigio, assalivano gli
tirava appena una bava d'aria, dal mare. 6. per simil
. anguillara, 6-346: per rimaner dal gran dolor men vinta, / e
peluzzo di quelli [boccioli] cardato dal primo fiore, si fanno rasi di bavella
i nomi dei tessuti, a cominciare dal velluto e dal broccato, e i
dei tessuti, a cominciare dal velluto e dal broccato, e i termini del mestiere
, e i termini del mestiere, dal filugello alla bavella, dal cascame alla
del mestiere, dal filugello alla bavella, dal cascame alla matassa, sanno di latino
assai corta, rotonda, che scende dal collo fino a coprire le spalle (
vecchio servo e del fattore ammantellato: dal bàvero di pel di volpe, dalla
. - anche al figur.: ripararsi dal freddo. savarese, 219: sembra
; chi ad aguzzar partigiane. = dal fr. ant. bavière (sec.
, 2-108: e tosto intenderai come, dal verme / di bavose letture allumacato,
ottusa, cittadina non si sarebbe mosso dal suo banco, per andare in cerca
dei loro bazar, come serpenti incantati dal flauto, mercanti armeni ed ebrei ci
epoche, di storia. = dal persiano bazàr 4 mercato '(ove si
catino, ciotola ', che possono derivare dal lat. baiala 4 che porta l'
vedendo arrivare il fratello minore, gongolavano dal suo ritardo e bisbigliavano fra loro sottovoce
altra forma ital. basana potrebbe derivare dal fr. basane (docum. fin dal
dal fr. basane (docum. fin dal sec. xiii). bazzano
... non madidum ', dal lat. badius 4 buio '(colore
anni e le paiono novelle dissotterrate dal sacchetti. verga, 4-331: terminava chiedendo
oltrepassarlo, altrimenti perde ed esce dal gioco). redi, 16-viii-266
in ultimo nella traduzione interlineare fedelissima latina dal testo ebraico; col quale bazzicando così più
con delle uova bazzottelle. = forse dal lat. badìus * baio '(di
. = voce scient., derivata dal gr. pséxxa * sanguisuga '(
sul tipo di anatomìa), dal gr. tojjrfj * taglio '.
= voce scient., comp. dal gr. p8ém. a 'sanguisuga '
sanguisuga 'e -piteco, deriv. dal gr. èi « ttito] \ lt
uomo e gli animali), caratterizzati dal capo rostriforme. = voce dotta
lat. scient. bdellidae, deriv. dal gr. 38éxxa 'sanguisuga ':
sparge. = voce dotta, dal lat. bdellium, deriv. dal gr
, dal lat. bdellium, deriv. dal gr. 38éxxtov (da psàxxcù '
numeri, 11-7) e giustamente interpretata dal volgarizzamento (bibbia volgar., i-29:
scient., comp. da bdella (dal gr. @8éxxa * sanguisuga ')
* sanguisuga ') e -metro (dal gr. fxérpov * misura ').
= voce scient., comp. dal gr. 3§éxxa 'sanguisuga 'e
= voce scient., deriv. dal gr. 38éxxa * sanguisuga 'e
sanza pastor le pecorelle, / assalite dal lupo e spaventate, / fuggon or qua
al toscano vetricióne), deriv. dal lat. vitex-ticis (con suffisso accresc.
tecnica dell'artiglieria. = dal fr. béant (docum. nel sec
di béer * stare aperto '(dal lat. tardo botare 1 essere spalancato';
purché io la beassi di parole, pendeva dal mio labbro e camminava accosto a me
cor s'è beato. mezzogiorno / dal villaggio a rintocchi lenti squilla. svevo,
beatificare, comp. da beatus e dal tema di faceva (secondo il tipo classificare
questo beatifico bene alcuni dissono che era dal corpo, alcuni dall'animo. bruno
fr. béatille e bétille (registr. dal 1492 al 1741; oggi béatilles 'lavori
beatitudine sta nella vista del volto divino, dal cui ettemo fonte ogni allegrezza s'attigne
, che troppo saper vòlse: / dal saper troppo nasce inquietudine. castiglione, 97
., 2-112: venni qua giù dal mio beato scanno, / fidandomi nel
per la superbia nostra / siàno stati dal ciel tutti scacciati. a riosto, 43-175
e dalla danza delle virtù e tratto dal santo grifone. d'annunzio, v-1-712:
buoi / che dagli antri abduàni e dal ticino / lo fan d'ozi beato e
che incantano il poeta povero, gli uomini dal viso soddisfatto, i bebé in fiocchettati
rosetta aveva preso a nolo un tutù dal vestiarista teatrale di via della pergola:
un bebé macabro e ridicolo. = dal fr. bébé (docum. nel 1793
tonico e febbrifugo). = dal port. bibiru, di origine sudamericana (
port. bibiru, di origine sudamericana (dal guarani bebiru), attraverso la forma
. = voce toscana, deriv. dal nome domenica, come forma vezzegg.
vezzegg.: resa celebre nella letteratura dal poemetto in ottave di luigi pulci la
deriv. da becco1', voce registr. dal tommaseo. bécca3, sf.
nelle acque pigre ed è quasi inseparabile dal crescione, col quale venendo ad essere
di ventre, vomiti. = dal medio ted. bekebunge (bunge * tubero
assai noto ai cacciatori: è caratterizzato dal colore di foglia morta (il suo
ai piedi, la gola bianchiccia) e dal becco molto lungo, forte, diritto
fuori, dall'incartata, la beccaccia dal lungo becco, e dall'occhio..
vicino alla città, detto capodimonte; sol dal sentire che in quel luogo abbondano nell'
delizioso campionario d'uccelli di piccolo calibro, dal tordo al beccafico. baldini, 6-41
quel po'di carne comecchessia, comperata dal beccaio. pascoli, 1007: pensano
i beccamorti, con gli omeri premuti dal cataletto, in cui giace un cadavere
, 505: come l'uccello venuto dal mare, / che tra il ciliegio salta
pulci, vi-132: passando a queste sere dal barbiere d'in (lunghezza totale
e fuggiranno da un altro più che dal morbo e dalla peste. pananti, i-120
, scossi e attuffati dall'onda e dal vento. 13. sost.
becca). la voce è registr. dal tommaseo [s. v.]
in guisa di sminuirne i danni risultati dal beccheggio, che possono tornar funesti alla
. da beccheggiare1. la voce è registrata dal tommaseo [s. v.]
nelle terre dove [licaonio] era mandato dal senato per gastigare, pareva la giustizia
per evitare l'idea ch'è portata dal suono e dall'origine dell'altro nome
il puzzo fetido e nauseabondo che emana dal suo nido). béccia, sf
e negli abruzzi { vecce): dal lat. ibex-ìcis (nella forma * ibiceus
battesimo dimenticando la cresima, venne visibilmente dal cielo una colomba che in becco l'addusse
pirandello, 5-207: quando estrarre dal becco di un minuscolo pappagallo. g.
, non hanno specie di giovine cicogna dal becco tronco e senza gozzo. aùto il
che zampilla dalla cannella della botte o dal sifone. dossi, 733: tré calotte
buddha meditano sul nulla, nelle pagode dal cappello a becchi. moravia, v-19:
pei quali il gas è menato dal gasometro al luogo della sua combu
prati, ii-314: e fuor balzò dal rugiadoso arbusto / sui margini, l'obliqua
2. locuz. -lungi fia dal becco l'erba: espressione dantesca,
antico proverbio (l'erba rimarrà lontana dal caprone; cioè, la voglia resterà
/ di te; ma lungi fia dal becco l'erba. / faccian le bestie
cacciato t'avranno; « ma lungi fia dal becco l'erba », cioè l'
l'erba », cioè l'effetto dal disiderio, percioché essi non ti riavranno mai
e però dice: « ma lungi fia dal becco l'erba »; sicché non
parti ti desideraranno, « ma lungi fia dal becco l'erba », quasi dica
desiderio di lui, « ma lungi fia dal becco l'erba », per aver
detto fame: ma lontano sarà l'effetto dal desiderio, volendo inferire che in vano
genere anastomus, caratteriz zato dal becco irregolare (le due mandibole,
detto smergo minore): caratterizzato dal becco lungo e stretto, fornito
un'aria bizzarra ed esotica), e dal becco forte, conico, adunco all'
ghiotto d'uva: detto anche ampelis (dal gr. ócpjtexos 'vigna ')
: vaso che versa avanti l'acqua dal suo corpo per via del beccuccio.
senti il fruscio del gas ch'esce dal beccuccio. un tratto di luce;
, nella cornice delle frasche, brizzolata dal sole di maggio! cicognani, 1-158
come decadere dalla canzone d'orlando o dal furioso, al pulci, alla secchia
voce dotta, lat. tardo bechìcus, dal gr. (hjxixói;, agg.
= voce scient., introdotta nel 1854 dal nome dello studioso e. bechi
dello studioso e. bechi e dal gr. xt8o$ 'pietra '.
. bèchion (plinio, 26-16), dal gr. (bjxtov (deriv
lombardia): probabil mente dal lat. [bom] byx- ycis,
lat. [bom] byx- ycis, dal gr. -uxoq 'filu
= voce toscana, deriv. dal nome proprio doménico nella forma vezzegg.
infisso). = deriv. dal fr. bédàne che indica la fresa usata
= fr. bedeguàr e bédegar, dal pers. bàdàwàrd (bàd *
= voce dell'italia settentr., dal lat. volg. betullus (
, come una beduina che pur dal limite della sua tenda intra
ippopotamo); tradotto con * elefante 'dal diodati [bibbia], 459:
= voce dotta, dall'arabo behman (dal pers. bdhmàn); cfr.
. m. -ci). ricavato dal bèen (acido beenico). beènio
l'orco e il bau. = dal lat. epihania, con l'accento ritratto
di specie intellettuale, e sembra dominata dal desiderio di mostrare l'uomo qual è
degna di sostenere strazi e derisioni e beffe dal mondo per amore del dolce e buono
. rajberti, 2-164: però guardatevi dal farne beffe e scandali con dissertazioni atrabiliari
amaro per la conferma che pareva venirgli dal corso della politica estera dopo il 1876
della politica estera dopo il 1876, dal poco o niente che l'italia contava nel
). — voce deriv. dal nome del conte beffa negrini. beffante
capo. sacchetti, 187-2: il beffatore dal beffato riceve le beffe. giov.
molto più dilettano quelle, quando il beffatore dal beffato riceve le beffe. della casa
. segneri, ii-69: potrete fin dal cielo... beffeggiarli de'loro
, se non voleva buscarne di peggio dal marito. moravia, i-101: si cacciò
= voce di provenienza settentr., dal got. * bèga 4 lite *
dotta, lat. scient. beggiatoaceae, dal nome del botanico fr. s.
le beghine, taciturne e tristi, scolorate dal tedio e dalla stanchezza, seguivano la
= lat. scient. begonia, dal nome del governatore di san domingo
tunisi il suo protettorato. = dal turco beg, poi bey 4 signore,
avesse ottenuta. = dal fr. beylical, deriv. di bey
giurisdizione del bei. = dal fr. beylicat, deriv. dal turco
= dal fr. beylicat, deriv. dal turco beylik 4 ammini strazione
= voce dotta, derivata dal nome del botanico spa gnolo
. = voce scient., dal nome indiano della pianta; cfr
di mano ado- raranno l'oriente; dal cui dorato balco, avendo cacciati gli
. d'annunzio, iv-1-816: un agnello dal chiuso metteva un belato timido. onofri
rivedo solido dritto quadrato col viso incendiato dal gran sole di mesi e mesi di
vecchi un fulmine sca gliato dal cielo. = deriv. dal
dal cielo. = deriv. dal gr. péxepvov 'giavellotto '(cfr
dotta, lat. scient. belemnoidea, dal gr. péxep. vov '
lat. scient. beleoptera, deriv. dal gr. 3éxo <; -eog 4
). proprio del belgio, proveniente dal belgio; abitante del belgio.
). proprio del belgio, proveniente dal belgio. c. i.
= neol. scient., comp. dal nome proprio beliti e il gr.
, intanto, si ripigliàvano i fuggiti buoi dal tintinnante sonaglio e gli agnelli dal lamentoso
buoi dal tintinnante sonaglio e gli agnelli dal lamentoso belìo, sparsi per la campagna
lat. scient. beliophórus, deriv. dal gr. péao? -eo? *
lat. scient. belionòta, deriv. dal gr. $éxo? -so? *
. mattioli, 2-1131: dal che si conosce che l'erba belladonna
le rame urgevano le nuvole, / dal fondo ne riassommava / la vista fioccosa e
alla moglie, una gamba pendente giù dal muro di sostegno, l'altra, alquanto
lat. scient. bellavalia, deriv. dal nome del botanico p. richer de
/ bascià e bellerbei. = dal turco begler beji * signore dei signori '
fummo / nell'aere dolce che dal sol s'allegra, / portando dentro accidioso
ne le paludi simili a questa descritta dal poeta: quest'inno, cioè,
preti belletteristi niuno emerge. = dal fr. bellettriste (deriv. da belles
di venezia i tiziani, tuttoché offuscati dal tempo; e abbiamo più cara quella
del bruto. -bellezze naturali: offerte dal paesaggio e di pubblico interesse (perciò
= voce dotta, deriv. dal lat. bellis (in plinio, 26-13
la propaganda). = dal fr. bellicisme (deriv. dal lat
= dal fr. bellicisme (deriv. dal lat. bellicus 'guerresco'):
regimi aulici e il dispotismo. = dal fr. belliciste (v. bellicismo)
boccaccio, vi-241: tanto oltre misura dal loro naturale sito spiccate e dilungate sono
per la vergogna già divenuto vermiglio, dal bellico in giù tutto si discoperse.
garzoni, 3-143: quella fanciulla vista dal trapezontio che stava sopra l'acqua infino
'. 2. forellino lasciato dal picciolo nel frutto che si stacca da
, il circolo d'argento. = dal lat. umbilicus: la forma con l'
significa lo stesso che benvenuto. = dal medio alto ted. willekommen * benvenuto '
benefica destinazione. pascoli, 1173: dal belligero cavallo / dicea le leggi e
inf., 1-40: temp'era dal principio del mattino, / e 'l sol
stelle ad una ad una / ne scoprivan dal cielo i lor be'rai. flaminio
begli. tasso, 3-24: né sì dal ferro a riguardarsi attende, / come
e senza frutto. nievo, 512: dal fiutare una rosa affo spiccarla e al
e fomite le copie dei disegni fatti dal palladio per la facciata di s. petronio
pronunciare i voti. svevo, 2-534: dal bel principio i due fanciulli le fecero
prendere il tram per tornarsene a casa passò dal gilli in via calzatoli a comprare un
dov'empio lucro, cieca fortuna / ergon dal fango. parini, 654:
con molta bella gente venne, e dal popolo di bologna, a stanza di messer
miseria... non mi potevo levar dal cuore che ci avevano pure una gran
,... gli animi amareggiati dal disinganno chiedevano un capro espiatorio. linati
di belle speranze, delegato d'ufficio dal presidente a quella difesa senza compenso.
., 19-36: quasi falcone ch'esce dal cappello, / muove la testa e
tal mischia. saccenti, 1-2-179: dal dì, che fu comprato / gli assegnomo
lenta. idem, 958: ecco e dal coffe tra le viti e i meli
/ dall'acquaio al fornello, / dal fornello all'acquaio. baldini, 5-211:
lat. bellus * grazioso ', derivato dal linguaggio affettivo e familiare come dimin.
, i-7: io, che nacqui dal senno e di sofia, / sagace amante
, 832: bello è il veder lungi dal giogo ardente / le liquefatte viscere de
in sul più bello del lavorare fu dal duca borso chiamato a ferrara. b
dell'orto e insomma non troppo discoste dal luogo dove noi eravamo, ed essendo
. bellóna, sf. colibrì dal ciuffo verde. = voce dotta
. scient. bellona ailis, deriv. dal lat. bellóna 4 dea della guerra
il frane, belesprit, locuzione che dal senso buono venne poi scadendo ed indicò
io scrivo una novelletta ch'io trassi dal mondo de'morti, descritta in una crona-
del sec. xix, deriv. dal lat. belone (dal gr. pexòvrj
deriv. dal lat. belone (dal gr. pexòvrj 4 ago '; come
dolce (melzo in brianza). dal titolo della nobile opera, il bel
un giorno cada, / donna, dal viso tuo quella beltade. monti, 6-192
ant. fr. beltet, bealtet: dal lat. volg. * bellitas -atis
tutta bianca del beluga. = dal russo belucha, beluga, deriv. da
gode bella veduta. verga, i-147: dal belvedere del convento si vedeva come un
in quel punto forse tre metri, dal livello dei campi, è questo il
mi ripugna. = voce coniata dal dossi. belvità, sf. letter
spagnoli, anche la religione la vedono dal basso, dall'inferno, dove belzebù
. proprio del bembo, che deriva dal bembo, che ne segue la
, egli è troppo affettato. = dal nome dello scrittore cinquecentesco pietro bembo,
, o serchio, / e la città dal l'arborato cerchio, /
algarotti, 1-213: ben lungi dal voler ristrignere lo studio dei giovani
i-1038: non essendo quasi mai uscita dal suo cerchio domestico... non aveva
a cerchio una spada per allontanare tutti dal proprio bene, e per rapire l'altrui
dilatata, a lungo andare, fuggendo dal centro tutte le sue parti, riuscirà
popolo; compongono l'opinione completa, dal colore più saliente alla gradazione più sfumata
non potè, che i traci / pioventi dal cimier fino alle reni / equine code
l'acqua d'uno stagno. = dal lat. circùlus * cerchio, circolo,
: capaci mastelli retti sul capo difeso dal cercine. moravia, ix-49: misi
sei pose in capo. = dal lat. circen -inis, forma secondaria di
= comp. da cercine e dal suff. -ite. cérco1, v
lat. scient. cercocebus, comp. dal gr. xép- xo <; *
= voce dotta, comp. dal gr. xépxoq * coda 'e da
procionidi, grande come un gatto, dal pelo breve e morbido di colore bruno-giallastro,
lat. scient. cercoleptes, comp. dal gr. xépxog 4 coda 'e
malmantile, 2-541: si dice cercone dal circolare che fa il vino quando dà
si muta. 3. prov. dal cattivo o mal pagatore, o aceto 0
si prese, seguendo il proverbio: dal mal pagatore, o aceto o cercone.
, lat. scient. cercopithecidae, dal nome del genere cercopithecus (v.
stalle e da le tane / e dal suo fango, in'del ripose il
, gloriosa distanza che ormai lo separa dal cercopiteco. emanuelli, ii-13: [
. cercopithecus (plinio, 8-21), dal gr. xepxotr£{fr) xo <
lat. scient. cercosaurus, comp. dal gr. xépxoc 4 coda '
lat. scient. cercospora, comp. dal gr. xépxo ^ 4 coda '
'e 4 sorta di pesce 'dal gr. xépxoupo? 4 vascello leggero '
lat. scient. cerdocyon, comp. dal gr. xep8<à 4 volpe 'e
un mestiere vile ', deriv. dal gr. xép8og 4 guadagno, lucro '
, comp. da cereale e -colo (dal lat. colere * coltivare ')
. = voce dotta, deriv. dal lat. cerebellum, dimin. di
. = voce dotta, deriv. dal lat. cerebellum, dimin. di
base del celabro (l'ofman il trae dal cerebello) e v'ha in esso
della natura. baldinucci, 176: dal cervello, e cerebello, allungati a
dotta, lat. scient. coerebidae (dal nome del genere coereba, di origine
; nel significato del n. 2, dal fr. cérébral.
voce dotta, comp. da cerebro e dal lat. -formis, deriv.
lieto. cecco d'ascoli, 4513: dal cerebro procedono li nervi. boccaccio,
vediamo un poco se potessimo però sgombrare dal cerebro di questi ebrii tali fumosità.
voce dotta, comp. da cerebro e dal gr. -osi8f) <; 'simile
voce dotta, comp. da cerebro e dal gr. 7rdc0o? * malattia '
voce dotta, comp. da cerebro e dal gr. nx ^ yf) » da
lugubre puzzo. pascoli, 29: dal profondo geme l'organo / tra 'l
dai fondi misteriori dei quadri sacri anneriti dal tempo e dal fumo dei cèrei.
dei quadri sacri anneriti dal tempo e dal fumo dei cèrei. = cfr
, gramigna da méscolo. = dal nome della dea cerere. cererìa
, sf. chim. sostanza di colore dal bianco al giallo, di aspetto ceroso
(v.); voce registr. dal tommaseo. cerettàio, sm. raro
non col pettine. = dal lat. caerefolium o cerefolium (plinio,
berchet, 230: a cavai, dal pettorale, / ima testa è spen-
di antozoi, della sottoclasse esacoralli, dal corpo lungo, stretto, cilindrico,
dotta, lat. scient. ceriantharia, dal nome del genere cerianthus, comp.
nome del genere cerianthus, comp. dal gr. xijptov * favo 'e ócv&og
voce dotta, comp. da cera e dal suffisso lat. -fer (da fero
dotta, lat. scient. ceryle, dal gr. xr, pùaoc.
con lui questa ceremònia, e levollo dal pericolo e dalla spesa. s. bernardino
e i principi cristiani sono divenuti parte dal sacro ordine, il qual si conserva ne
, faceva leggere ad alta voce, dal cancelliere o dal guardasigilli, i suoi
ad alta voce, dal cancelliere o dal guardasigilli, i suoi editti. tommaseo
ricevuto un primo e un secondo avviso dal gran maestro delle cerimonie quella stessa mattina
qui a trovarvi. boccalini, i-103: dal governatore di parnaso e dal pretore urbano
i-103: dal governatore di parnaso e dal pretore urbano prontamente e senza cerimonia alcuna
delle braccia. = voce dotta, dal lat. caerimónia (anche caeremònia),
riti; cerimonioso. -anche: prescritto dal cerimoniale, conforme al cerimoniale.
spagnolesca compitezza, vi scorta per anticamere dal mobilio cupo e massiccio, popolate di
lungo la cucitura dei pantaloni, poi dal taschino della camicia tirò fuori una sigaretta
agli avventori. = voce coniata dal dossi, deriv. da cera2.
disse i giacinti ferruginei, del croceo dal croco, da molti detto flammeo,
. class, cerintha 0 cerinthe, dal gr. x-yjpiv ^ o?, nome
1 cerlocco. = voce scherzosa coniata dal sacchetti; comp. da cer [
, scarno, asciutto, come affinato dal fuoco, fragile come se la sua pelle
: e que'che san cernir bianco dal perso. muratori, 7-iii-191: dal
dal perso. muratori, 7-iii-191: dal latino 'cernere'... uscì il 'cernere'
l'utile dall'inutile, il buono dal cattivo ', come la farina dalla
ebbe cura bastante di cernere il buono dal cattivo. gioberti, ii-46: come dunque
all'avventata, e senza cernere il buono dal reo, mettano il ferro alle barbe
annosi, invece di rimondare i rami dal seccume che gli attrista, e ristorarli
, i-195: l'acqua, pompata dal profondo dei pozzi, era presente solo a
, considerare; comprendere. pannuccio dal bagno, xxxv-1-302: assai più manto
/ foran discordi li nostri disiri / dal voler di colui che qui ne cerne
= lat. scient. acernia, dal lat. tardo acernia e acerna (
. = fr. charnier (dal lat. carnarium 1 luogo dove si
ciò che può essere utilizzato, separandolo dal materiale di scarto; spoglio, scelta
? = voce dotta, deriv. dal lat. tardo cernitus, part. passato
da xepvó? * cerno * e dal tema di cpépco 'porto '.
su un candeliere accanto all'altare, dal lato del vangelo, per tutto il
pasquale, il quale solennemente si benedice dal diacono il sabato santo, per significare
. da cereus 4 cero 'e dal tema di ferre 4 portare '):
] pó <; * cera 'e dal tema di cpépco * porto ').
colore non brutto, ma lontanuccio dal bello, che in alcuni punti ha
lat. ceroger -eri, comp. dal tema di cera e di gerire * portare
= voce dotta, lat. ceroma (dal gr. xrjptùtxa, da x7) pó<ù
. = voce dotta, deriv. dal fr. ceromante (comp. dal
. dal fr. ceromante (comp. dal gr. xtjpóg 4 cera '
d'acqua. = deriv. dal fr. céromantie (comp. dal gr
. dal fr. céromantie (comp. dal gr. xrjpói; 4 cera '
voce dotta, lat. tardo ceroplasta, dal gr. xtjpottxdam? (comp.
: fipo <; 4 cera 'e dal tema di nxdaocù 4 plasmo ').
dotta, lat. scient. ceroplastes (dal gr. xrjpo- 7rxdccm) <;
= voce dotta, fr. céroplastique (dal gr. xyiporràacmxf) [téxvtj]
. = voce dotta, deriv. dal fr. cérosine. ceróso, agg
= voce scient., deriv. dal gr. x7) p6>xó <; 4
comp. da cerot [ico] e dal suff. -one. ceròtto1 (ant
dotta, fr. cérographie (comp. dal gr. xfjpo? zoppo; il perché
sconvolgere il sottil lavorio dei capelli fissati dal cerotto su la indissimulabile calvizie. viani,
= lat. tardo cèrotum, dal gr. xtjpcdxóv 4 unguento a
e danari sei. = deriv. dal lat. serratala (plinio), da
5-1-457: parte son poi, che dal suo proprio seme / surgon più liete,
nannini, 106: e tolto avria dal duro collo anteo / le fasce femminili