la « camorra », furono rese note dal fucini, dalla white mario, dal
dal fucini, dalla white mario, dal villari. baldini, i-764: e traversando
in basso; di basso in alto, dal basso in alto: -anche al figur
sulla fronte col cavo della mano, dal basso in alto, quello che in sanfrediano
le sue rare escavazioni per mantener libera dal bassofondo l'imboccatura del porto. bocchelli,
risentito o il preciso dello scalpello, dal poco risalto dei bassi e dei mezzi rilievi
dove una penombra d'indaco tremava su dal lume coperto, le voci dei mei
, secondo che occorre. = dal radicale che ha dato imbastire, dal germ
= dal radicale che ha dato imbastire, dal germ. bastjan * cucire,
voce dotta, comp. da centi- (dal lat. centum) e bar.
lat. centum) e forme (dal lat. -formis, da forma).
vuoti. = voce dotta, dal lat. centimànus, comp. da centi
frenando però le mani a un centimetro dal loro obbiettivo. -centimetro cubo:
strumenti. 7. curvatura data dal falegname o dal fabbro a un asse
7. curvatura data dal falegname o dal fabbro a un asse, a un
= etimo incerto: forse deriv. dal lat. cinctum * cinghia, cintura
fr. cintrer, ant. ceintrer, dal lat. volg. cincturare; e
sassetti, 132: qui vengono insino dal mare diacciato le vettovaglie...,
tagliati sono, non del centinaio nominato dal capra, ma dell'altro. 3
gli sta combinando. = dal lat. centènàrius 'che ha cento parti',
centinatura tutta a forza di travi rilevate dal suolo, e fra di loro incrocicchiate
, documenti rivoltanti e preziosi, macchiati dal segno di cento esistenze. bocchelli,
persona del povero foscolo. = dal lat. centum. centocapi, sm
]: * centocapi ', nome dato dal micheli ad una specie di asfodelo,
moglie... con dote da darsele dal papa in contanti di centomila scudi.
di un'inva = voce dotta, dal lat. centum milia. tatem cuiusque materiae
molto ramosi. = dal lat. centùncùlus { plinio, 24-88)
in fondo alla stanza. era fuori dal cono di luce della lampada centrale.
tenuto con esso relativamente agli ordini ricevuti dal ministro dell'interno per l'installazione delle
nali... trattennero i patrizi dal concorrere tutti alla capitale, obbedendo all'
cifre raccolte nello stato. = dal fr. centraliser (nel 1794).
lat. scient. centranthus, comp. dal gr. xévxpov * sprone 'e
lat. scient. centrarchus, comp. dal gr. xévxpov * aculeo 'e
dotta, lat. scient. centricus, dal gr. xevxpixót; (deriv.
centrifuga è quella che rispinge un mobile dal centro, intorno a cui gira. algarotti
scappar per linea diritta, e allontanarsi dal centro. panzini, iii-143: mi sentii
voce dotta, comp. da centro e dal lat. -fugus, da fugère 'fuggire'
dotta, lat. scient. centrina, dal gr. xevxptv / is, deriv
= dall'ingl. centriole, voce dotta dal lat. centrum * centro '
centripeto: che, allontanando un mobile dal moto rettilineo, lo attrae verso il
voce dotta, comp. da centro e dal lat. -pètus, dal radicale di
da centro e dal lat. -pètus, dal radicale di petère * dirigersi verso '
di pesci teleostei dell'ordine aulostomi, dal muso prolungato in un lungo tubo,
dotta, lat. scient. centriscidae, dal nome del genere centriscus, che è
, 119: finalmente conclude, che venendo dal centro alla circonferenza sopra i termini dell'
suon diverso e molto / ch'esce dal centro dei celesti giri. giusti,
cerchio, tanto acquistano quanto si allontanano dal centro, spero che non sarà gran cosa
verrebbero a partire con un'egual distanza dal centro della percussione. d. bartoli,
loro operazioni, i quali moti nascono dal centro della lor gravità che è posto in
è chi te rabuffa / e carda dal capo infin a le centre, / che
quando per la sua superbia lucifero fu dal cielo cacciato, e precipitati insieme nel
: quella parte della morale che tanto dal volgo quanto dagli scienziati è chiamata giustizia
, iv-2-773: non si scorgeva di là dal cancello se non il principio di un
dura, un'apparenza misteriosa e folta. dal centro dell'intrico s'alzava una torre
essi vivono in un cono d'ombra dal centro del quale vedono nel passato oltre
potrebbe, non che schiodar la terra dal centro a cui è immobilmente affissa,
rivolgersi intorno al proprio asse, fuggendo dal centro le parti dintorno all'equatore, e
4-37: il sole soffia / giù dal parnaso e scardina / il centro del
un fortunato / in un tratto caduto dal cielo alto / nella cupa voragine del centro
e tremolante, che pareva che venisse dal profondo centro dove dante ripose i bruti
messo il terrore dappertutto, ma io dal centro del governo ti dico che finora tutto
o culturale ricevono particolare sviluppo, e dal quale correnti di pensiero, movimenti politici
con le sue prime mosse, contrastato dal nero. = voce dotta, lat
(dall'epoca di vitruvio), dal gr. xévxpov * aculeo, punta di
voce dotta, comp. da centro e dal gr. 8eop. ó? 'le
voce dotta, comp. da centro e dal gr. ó8ó <; 'via '
voce dotta, comp. da centro e dal gr. aéxi&ot; * tuorlo
voce dotta, comp. da centro e dal gr. pipo? * parte '.
lat. scient. centropodidae, comp. dal gr. xévxpov 'centro 'e
voce dotta, comp. da centro e dal gr. ocòpta * corpo '.
., lat. centrospermae, comp. dal gr. xév- xpov * centro '
voce dotta, comp. da centro e dal gr. * ordine '.
ciascuna delle 35 tribù (forse in origine dal pretore, più tardi per sorteggio)
dotta, lat. mediev. centupeda, dal lat. class. centipes -edis
centuriati: v. comizio. = dal lat. centuriatus, deriv. da centuria
di non pagare certe tasse municipali, riscaldati dal fanatismo non solo politico ma anche religioso
. [taenia] coenurus, comp. dal gr. xotvóc 4 comune 'e
, frequente soprattutto negli ovini, provocata dal cenuro, e caratterizzata dalla presenza nel
lat. scient. caeoma, comp. dal gr. xafeo 4 brucio '(
(per il colore rosso bruciato) e dal sufi. -orna. cepèa, sf
, lat. scient. sedum cèpaea, dal lat. cepaea (plinio, 26-52
cepaea (plinio, 26-52), dal gr. x ^ rraia 4 erba da
l'aratro. = deriv. dal lat. cepina (da cepa 4 cipolla
faggio. d'annunzio, ii-93: dal cavo / còrtice sgorga la copia / del
, cioè tenuta cespitosa, separato dal fusto, spaccato in pezzi,
sopra il quale sorge il tronco e dal quale si diramano le radici; pedale
il rampollo giovinetto di castagno che sorge dal vecchio ceppo rigoglioso di vita. d'
un giovanetto de'ghisi chiamato agostino, dal cui ceppo giovami credere che sia disceso
dinnanzi a me uno spirito eroico escito dal mio stesso ceppo e costituito da tutti
scritti d'ogni specie, da leggersi poi dal presidente nostro elettivo ebdomadario, il quale
par d'avere errato adesso. = dal lat. cippus 'cippo '(pertica
un torpore greve e come una stanchezza dal luogo e dall'ora. pascoli, 746
-cera d'insetti o cinese: prodotta dal coccus ceriferus (della cina),
, quella che non è interamente separata dal mele, o non imbiancata.
e così alcuni candelieri di bronzo lavorati dal medesimo. baldinucci, 8-25: risolvette.
: come se non ne potesse più dal caldo, cercava di scostarsi dalle gambe
dipinto d'un color biondastro, artefatto dal capo a'piedi. pareva uno di quei
di carcere, e con lieta ciera dal nostro esercito ricevuto, con grandissimo sdegno
niccolò a milano; il quale, veduto dal duca a lieta ciera e be'sembianti
. buona cera e cattivi moccoli: chi dal volto mostra di godere buona salute spesso
cape in poco di luogo. = dal fr. chere (sec. xi)
più esplicitamente al n. 2). dal lat. della bassa età cara (
cara (sec. vi), dal gr. xdepa * faccia '(come
= comp. da cera1 e dal gr. cpóaaov 4 foglia '.
mature portale allo spazzacammino. = dal lat. tardo cerasea (v. cerasa
come se di nuovo l'avessi, fatta dal ceraiuolo. berni, 165: fugge
del dottor clemenceau, non so difendermi dal rivedere... l'orecchio villoso
con la sua vecchia zucca reverentemente ritoccata dal ceraiuolo. carena, 1-357: 'ceraiuolo',
fettuccia fermata di qua e di là dal bollo della ceralacca -due grumi di sangue
la lettera era pronta. finalmente passata dal ragioniere, con estrema, esasperante precisione
, lat. scient. cerambyx -icis, dal gr. xe- pdcp, 3u£
dotta, lat. scient. ceratnbycidae, dal nome del genere cerambyx (v
anno. = voce dotta, dal gr. xepaixtxó? 4 fatto di terracotta
, che aveva ricondotto la filosofia dal cielo sulla terra. lo stesso
che anch'essi ricondussero l'arte loro dal cielo in terra. = v
= voce dotta, deriv. dal gr. xepdcpttov 'vaso di
. ceramitis (plinio, 37-56), dal gr. xepa|i. tti <;
= voce dotta, comp. dal gr. xépa? 'corno 'e
lapis ', cioè pietra. così cerase dal lat. cerasa '. forteguerri,
= voce ital. centro-merid., dal lat. cerasea: cfr. ceragia.
frazione insolubile della resina che trasuda naturalmente dal prunus serotina, usata come diuretico,
nome chimico della gomma che geme naturalmente dal ciliegio e vi si rassoda vicino al
. fosgenite. = voce dotta, dal lat. cerasus 'ciliegio'; cfr. fr
, lat. ceràsus * ciliegio *, dal gr. xépaao?. céràso2
). = voce dotta, dal lat. ceràsus * ciliegio '(cfr
dotta, lat. cerastes, -a, dal gr. xepàott) <; 'cor
, lat. cerastes * verme ', dal gr. xepdccro) <;
dotta, lat. scient. ceratiidae, dal nome del genere ceratites, deriv
del genere ceratites, deriv. dal gr. xépat; 'corno '.
, e i ferrovieri entravano e uscivano dal buffet con le casacche nere di tela
lat. scient. ceratodus, comp. dal gr. xépa <; 'corno
dotta, lat. scient. ceratophyllaceae, dal gr. xépa <; 'corno
voce dotta, lat. scient. ceratopogoninae dal nome del genere ceratopogon, comp.
nome del genere ceratopogon, comp. dal gr. xépocg 'corno * e
lat. scient. ceratosaurus, comp. dal gr. xépoc <; * corno
d'ascoli, 3247: ceraunio pur nasce dal gran tuono. intelligenza, 38:
dotta, lat. ceraunius, -a, dal gr. xspaóvio? 'che concerne
alla punta d'un parafulmine, proposto dal celebre elettricista beccaria per riconoscere se la
= voce dotta, comp. dal gr. xspauvóg * fulmine 'e
ceratia (plinio, 26-34), forse dal gr. xepaxta * carrubo '(
. ceratiàs (plinio, 2-25), dal gr. xepaxtoc <; 'provvisto
= voce dotta, lat. ceratium, dal gr. xspdcxiov * cornetto '(
dotta, lat. scient. ceratium, dal gr. xepdéxiov 'cornetto '.
* incerare '. termine registr. dal tommaseo. cerbaccóne, sm. ant
nome il cerbacone. = voce formata dal sacchetti: da cervello] con incrocio
a cerbero di 'vermo ', dal luogo ove il trova, cioè sotterra,
arcigno; spia. -anche: persona dal carattere iroso, intrattabile, sgarbata.
diventato rosso di fuoco. s'era alzato dal suo antico seggiolone tarlato e, ormai
= voce dotta, lat. cerbèrus, dal gr. képpepog 'mostro canino che
iii-1-130: le cerve non ricevono nocumento dal mangiare le serpi; e nondimeno se ne
giovanetta dall'animo sereno e puro, dal limpido occhio: e dal cervello sano
puro, dal limpido occhio: e dal cervello sano, come, in cilestri mattini
briglia. = * deriv. dal lat. tardo cervia * femmina del cervo
= rifatto sul femm. cerbia, dal lat. tardo cervia 'femmina del
lungo fino a m 2, 5 e dal calibro variante da 2 a 7 cm
di me fra tutti; e avria dal ciel travolto / me meschino nel mar,
tempo cercanti con molta instanza i fiorentini dal re carlo di poter con denari la rócca
toccare da due mani cercanti, scattava dal pavimento, con un sussulto, smarrita.
e cercanti. serra, ii-465: dal generale teologo al povero cercante la diminuzione
. parini, 120: nel partir dal palco cerchi dello staffiere, per la
x-21-177: la piaga apertagli nel cuore dal figlio sanguinava sempre come al primo giorno
che dunque cerchi, che le cose dal divin lume comprese si facciano necessarie,
monte. fiore, 74-1: intorno dal castello andai cercando / sed i'potesse trovar
velocità del moto convengono con quello che dal calcolo ci vien dato. campanella,
volte schifate per l'adrieto, instigate dal diavolo, con più molta sollecitudine cercavano
ariosto, 23-77: il conte tuttavia dal capo al piede / va cercando il
chi cerca trova. = deriv. dal lat. tardo circàre * circondare, andare
dotta, lat. scient. cercaria, dal gr. xépxo? 'coda \
oro nero, non fu neanche sfiorato dal dubbio di poter essere un profanatore,
falconi, astori, isparvieri. = dal lat. lacertiva [avis], per
anas querquedula). = deriv. dal lat. * cercèdala, per querquedula,
annunzio, iv-2-258: tutti i coloni cessano dal lavoro e si dispongono in cerchia,
significato del n. 2 è registrato dal tommaseo. cerchiaménto, sm.
fu, credo, in inferno; e dal gran fiume / che nove volte il
. d. bartoli, i-447: dal germoglio, a poco a poco ingrossando
che vorria cerchiarlo intorno. = dal lat. circulàre 'formare un cerchio,
1-49: la radegonda, quantunque abbattuta dal viaggio travaglioso e con gli occhi cerchiati,
due delle mie botti... furono dal cerchiatore per più anni lasciate senza pulir
gemme un splendido monile / gli discendea dal collo in mezo il petto; / e
è un piccolo cofano d'osso, dal coperchio a schiena d'asino, che reca
dante, par., 14-1: dal centro al cerchio, e sì dal cerchio
: dal centro al cerchio, e sì dal cerchio al centro, / movesi l'
nel mezzo della quale è un punto, dal quale tutte le linee tirate dirittamente alla
il cerchio, tanto acquistano quanto si allontanano dal centro. sinisgalli, 6-51: tutti
passata la spugna che i barlumi / indifesi dal cerchio d'oro scaccia.
a'vasi, ognun può vedere che dal primo cerchio del gelo che si combacia
la sua testa dalla fronte breve, dal naso diritto, dal sopracciglio arcuato,
dalla fronte breve, dal naso diritto, dal sopracciglio arcuato, d'un disegno così
così antico, che pareva essere uscita dal cerchio d'una medaglia siracusana, aveva
che ci chiude, / di là dal vuoto della luna, dove / varca l'
amanti e schivi, non potevano uscire dal cerchio magico delle idee d'anticamera;
: spariva nell'ombra a pena si allontanava dal cerchio di luce che veniva giù dal
dal cerchio di luce che veniva giù dal lume. 12. sfera celeste
non lontan con la superna balza / dal cerchio de la luna esser si stima.
noi d'inopia hai centro, / circondato dal cerchio sensitivo, / onde chi sente
ogni moto di ondulazione, il quale dal suo principio si dilata d'ogni intorno
salda e certa, / che tanto dal voler di dio riprende, / quant'ella
di beni né di persona. incominciò dal reclamar leggi certe; ottenne la sicurezza
, iv-1-140: in certe ore aveva dal colloquio incessante tra la sua anima e
, 17-56: m'accorsi / che dal collo a ciascun pendea una tasca / ch'
contratto col signor giovanni bentivoglio di condurre dal bresciano nel bolognese mercanzia di ferro e
madre, ma esser cotti e prender forma dal solfo come dal padre. garzoni,
cotti e prender forma dal solfo come dal padre. garzoni, 1-89: stan tutto
di que'fatti, certi costumi descritti dal nostro autore, c'eran sembrati così
altra cosa, pure di consueto toglievasi dal comune per una certa lindura che sa
e tremolante, che pareva che venisse dal profondo centro dove dante ripose i bruti ed
ella fuggiva attraverso la sala immensa istoriata dal tiepolo mentre dietro di lei il bronzo
notte si chiudono; ma poscia riscaldati dal sole s'aprono, e si rinvigoriscono.
; e tanti piccoli circoli successivi partirono dal luogo della caduta e si allargarono in lievi
che ci chiude, / di là dal vuoto della luna, dove / varca
simili composizioni, sono assai bene circoscritti dal chiudere che fa la rima il sentimento ogni
i cavalieri / vestiti a bruno andaro dal soldano; /... / ma
gli achei dentro le navi / chiudonsi domi dal flagel di giove, / e paventosi
qualche passo forte 0 sentenzioso: e dal sonetto non si vuol levare qualunque sia
si udì a un certo punto gridare dal basso il sergente che chiudeva la marcia
idem, par., 3-104: dal mondo, per seguirla, giovinetta / fuggi'
ai cardinali: atto simbolico (compiuto dal pontefice) per esortare i cardinali di
un thè alle amiche. = dal lat. claudére, attraverso una forma volgare
nuove edificazioni fare. = comp. dal pron. relat. lat. qui e
meteorologia, sapeva predire il tempo buono dal suo odore, o l'uragano dopo un
e sospesi su palafitte a due metri dal suolo, avviano l'acqua corrente verso
di chiusa (gli uccelli): uscire dal luogo buio dove sono stati predisposti al
. d'annunzio, iv-2-543: mentre saliva dal giardino chiuso il profumo della sera,
sul chiuso quaderno / di vati famosi / dal musco materno / lontana riposi, /
inf., 2-128: quali i fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi,
non avendo di loro alcuno senso (dal quale comincia la nostra conoscenza),
dante, purg., 22-136: dal lato onde 'l cammin nostro era chiuso
essa arabia è chiusa come in mezzo dal golfo persico e dall'arabico, o mar
alti monti,... cacciammo dal chiuso vallone li nostri greggi e gli armenti
dolor. montale, 97: nonne dal duro sóggolo le annaffiano, / chiuse
liquide onde al specchio siede, / chiuso dal sol fra l'alte quercie ombrose.
20. ben custodito o munito; isolato dal mondo circostante (un edificio, un
voce chiusa nella mente / che risale dal tempo. 24. figur.
i mantelli dei soldati, madri / dal ventre inaridito dalle lacrime. 32
carrettieri, de'cocchieri e de'passeggieri dal primo spuntar dell'alba sino alla più
, e parte / mal suo grado dal chiuso. manzoni, 310: son donni
, gelato tremo? / esca io dal chiuso, mentre al lume sereno / d'
[l'impressione] partecipandola, e cavandola dal chiuso delle nostre anime. serra,
chiusura solamente, deve rimborsar la spesa dal fondo fino all'altezza della chiusura. se
della riunione di borsa nel giorno fissato dal cliente. 3. ciò che serve
religiose, e specialmente i monasteri caverebbono dal coltivare il gelso nelle loro chiusure.
poi loro in chiusura. = dal lat. tardo clusura, per clausura,
, anzi di rado e sopra tutti dal petrarca, il qual nondimeno la pose ne'
guisa medesima che del vi, vegnente dal voi. ariosto, 17-39: misero te
il ciacconi ci viene presto promesso dal padre oldovino. vico, 653
portata dalla china, dalla coccincina e dal giappone, intendo dell'erba te,
cià. = portoghese cha, dal cinese cha 'tè '.
la nube..., cacciata dal suono della campana e dai segni di
, iv-2-76: mentre i salmi sommessamente dal pavimento si elevavano, su quel mormorio confuso
, tentando pregare con la lingua impedita dal terrore, aggrappandosi con un supremo slancio
dove da michelangelo a da bramante e dal sangallo [la basilica di san pietro]
demo] la ridusse di croce latina; dal che vennero in quella fabbrica..
la parte del corpo del cavallo detta dal crescenzio sommità delle spalle; oggi volgarmente
e croce ': e questo detto deriva dal vero fatto; perché le cose che
e di forma contro i canoni fissati dal concilio tridentino: basterebbero la clandestinità e
, 6-224: si staccò, però, dal suo sguardo e girò gli occhi intorno
a leggere il giornale. = dal fr. crochet * uncinetto ', dimin
dalla cera,... del croceo dal croco, da molti detto flammeo,
non vidi ». monti, 11-1: dal croceo letto di titon l'aurora /
croce. = voce dotta, dal lat. cruce signóre * contrassegnare con
e pelle. ariosto, 28-15: dal collo un suo monile ella si sciolse,
: una smaniglia di spagnoletto le pendeva dal collo sul fazzoletto nero di seta, e
pascoli, 1499: la mia madre morì dal dispiacere / quand'e'partì per farsi
« crocette », che bisogna estrarre dal guscio con difficili combinazioni delle dita e
un semplice gancio oppure da un gancio dal meccanismo più complesso, rotante (crocétto
cròcia, sf. ant. pietra preziosa dal colore dello zafferano. landino [
plinio], xxxvii-11: crocia è decta dal gruogo. = voce dotta
gruogo. = voce dotta, dal gr. xpoxtac, da xpóxoc 'croco
dell'esercito, e così aveva ordine dal pontefice di fare, pubblicando anco indulgenze,
di polvere, grondante di sudore, inebetito dal sole. 9. adorno
del collocamento del magnifico manto, dal capo sulle spalle, sulla persona, sino
moneta con una croce nel rovescio coniata dal re enrico ii di castiglia.
fermò a un crocicchio e il domestico scese dal serpe, si affacciò allo sportello.
, ecc. palazzeschi, 1-359: dal soffitto, fino a due metri dal
: dal soffitto, fino a due metri dal suolo, pende una catena alla quale
spasa la vasta ala del vento / pendenti dal capestro; e smaglia e sbrana /
l'oceano: l'arcano silenzio era rotto dal roco crocitare di volatili strani. govoni
voci l'anima nostra e la distorna dal bel concerto. carducci, 913:
voce dotta, lat. tardo crocydismus, dal gr. xpo- xu8iofxó <;
= voce dotta, comp. dal gr. xpoxó <; -ù8oi; *
dotta, lat. scient. crocidura, dal gr. xpoxói; -ó8og 'fiocco
annunzio, v-2-346: tutto il duomo, dal battistero al presbiterio, dalla cappella della
della cintola al tabernacolo dell'olivo, dal cancello di bruno mazzei all'arca di
79: uno canale che portava l'acqua dal fosso sopradetto per infino alla testa della
, v-1-219: viene da valona, dal comando di una squadriglia di torpediniere.
e coda nere marginate di chiaro, dal becco caratteristico con punte incrociate negli adulti
dotta, lat. scient. cruciferae, dal lat. crucifer 4 portatore di croce
in * latin grecolo '/ dal portar la bandiera 4 vexillifero ', /
antenna). = voce dotta, dal lat. crucifer 4 portatore di croce '
. da crux crucis 4 croce 'e dal sufi, -fer (da fero 4
strada, i consacrati dall'epilessia e dal 'delirium tremens'? 3. rifl.
gruppetto di casupole che sembravano scivolare giù dal dirupo di un colle ed esservi a mala
, sol perciò conservato con grandissima gelosia dal duca d. carlo che l'ebbe
quale aveva facile accesso, di cacciar dal suo regno cristiano i discendenti de'crocifissori
corda. = voce dotta, dal lat. crucifixor -oris.
= voce dotta, comp. dal lat. crux crucis 4 croce 'e
. gozzi, 4-106: qui stava berta dal gran piè, consorte / del conte
, 18-1-9: -va'a levar le pignatte dal fuoco. -oh perché? -per poter
o, come lo chiamano, il croco dal ferro. targioni tozzetti, 12-4-9:
= voce dotta, lat. crocus, dal gr. xpóxo <; 4 croco,
allungati). = voce dotta, dal gr. xpóxo$ 1 croco, zafferano '
lat. tardo crocomagma (celso), dal gr. xpoxop. avna, comp
di tanagra. = voce dotta, dal lat. crocòta [vestisi, dal gr
, dal lat. crocòta [vestisi, dal gr. xpoxcoxót; [xitcìv]
agiatamente divorarlo. = voce dotta, dal lat. c [o] rocottàs (
, crocutas), deriv. dal gr. xopoxóx [x] a <
intima voluttà il piacere di oziare riscaldati dal tepore delle coperte o dai raggi del
coperte o dai raggi del sole o dal fuoco, oppure confortati da una comoda
... a quelle generazioni che uscite dal crogiuolo dei politici rivolgimenti, e ritemprate
ecc. algarotti, 2-76: dal che ne veniva in conseguenza che [
fuso. = deriv. dal fr. croiseul (ant. cro [
bellico simile all'albugine di un occhio sgranato dal terrore. 2. figur
4. figur. indurito, impietrito dal dolore. sitnone da siena, vi-1-429
figur. zotico, rustico. pannunccio dal bagno, xxxv-1-304: m'avansa, /
. d'annunzio, v-2-22: lungi dal lezzo della plebe croia, / vissi
caduta provocata da una forte scossa o dal movimento di una persona o di una
presto cadrò, come voi, / e dal borgo pagano / che voi, crollanti
impedire che la sua stabilità sia crollata dal progresso de'suoi raffinamenti. carducci,
spasa la vasta ala del vento / pendenti dal capestro; e smaglia e sbrana /
dosso. michelangelo, i-75: né dal mar tir mi crollo, / anzi
e il dispiacere quasi mi facevano crollare dal mio sedile. d'annunzio, ii-604:
'liceo 'di barcellona. = dal lat. volg. * corrotùlàre, comp
la volta insieme della cattedrale, crollati dal terremoto, rovinarono con grandissimo e spaventevole
cròllo, sm. forte scossa provocata dal movimento di una persona o di una
. petrarca, 197-7: né possono dal bel nodo ornai dar crollo. riccardo degli
, iii-759: un altro crollo: dal tetto della casa volavano gli embrici: cadevano
di guido e il capitale fu compromesso intero dal crollo della casa, ma proprio intero
fierezza, ma senza riuscire a salvarsi dal crollo finale che schiacciò ogni speranza.
. magalotti, 7-92: pigliate animo dal vedere che con esso meco si semina
che procede per semitoni *, dal gr. xp&ù < * -axo <;
¦ » voce dotta, comp. dal gr xp&jxa -axo <; 'colore '
che ha colore, che è prodotto dal colore. soffici, v-1-258:
spettro visibile. = voce dotta, dal gr. xpto|i. anxó ^ * che
del cromatico. = voce dotta, dal lat. tardo chromàticus, dal gr.
dotta, dal lat. tardo chromàticus, dal gr. xptoixoctixóc * che concerne il
meiotica. = voce dotta, dal gr. xp& ^ a -axoc 'colore
= voce dotta, comp. dal gr. xp&p-oc -octoc 4 colore '
scarpe gialle. = voce dotta, dal gr. xpcap-àxivoc * colorato da xp&ixa
modo oggi ogni forma d'arte esce dal descrittivo, dalla sottigliezza, dal cromatismo,
esce dal descrittivo, dalla sottigliezza, dal cromatismo, per rivolgersi intera all'uomo
aberrazione). = voce dotta, dal gr. xpoiiiaxianói; 4 colorazione '.
il colorito. = voce dotta, dal gr. xpw [i. axf£ = voce dotta, comp. dal gr. xp&p. a -axoi; 4 a -axoi; 4 colore ', dal prefisso sm; -4 difficile * e da * = » voce dotta, comp. dal gr. xp&jjia -axo? 4 colore ' xp&jjia -axo? 4 colore 'e dal suff. - . = voce dotta, comp. dal gr. xp&m-3 * axoc 4 colore = voce dotta, comp. dal gr. xp&h « -ocxo <; 4 = voce dotta, comp. dal gr. xp&m-1 * -ocxo <; 4 . = voce dotta, comp. dal gr. xp&na -axo <; 4 colore . = voce dotta, comp. dal gr. xp&p. a -axoc 4 colore . = voce dotta, comp. dal gr. xp&lj-tt * axo; 4 colore . = voce dotta, comp. dal gr. xp&ù-a -axo <; 4 colore . = voce dotta, deriv. dal gr. xp&ù-a -axos 4 colore '.
= voce dotta, deriv. dal gr. xp&txa -axo <; * colore
= voce dotta, comp. dal gr. -ocxo <; 'colore '
. = voce dotta, deriv. dal gr. xp&ù- « -aro? * colore
suolo. = voce dotta, dal gr. xp&li-oc -axo <; * colore
. = voce dotta, comp. dal gr. xp&h « -ocxo <; '
. = voce dotta, comp. dal gr. xp&tta -axo? 'colore '
. = voce dotta, comp. dal gr. xp&p-oc -axo <; '
permette di scoprire il modo di emissione dal meato ureterale di orina colo
. = voce dotta, comp. dal gr. xp& ^ a -axo <;
. = voce dotta, comp. dal gr. xp&ixa -axoi; 'colore '
. = voce dotta, comp. dal gr. xp&p. a -axo <;
. = voce dotta, comp. dal gr. xp&p. oc -ocxo <;
= voce dotta, comp. dal gr. xp&ùa -a-roi; 4 colore '
. = voce dotta, comp. dal gr. xp&p-a -arot; 4 colore '
. = voce dotta, comp. dal gr. xp6>p. a -axo? 4
= voce dotta, comp. dal gr. xp&pa -axo? * colore '
= voce dotta, comp. dal gr. xp&p. a * axoc 4
a * axoc 4 colore 'e dal tema di cpépto 4 porto '.
= voce dotta, comp. dal gr. xp&p-a -axog 4 colore '
. = voce dotta, comp. dal gr. xpwfza -ocxo? 4 colore '
= voce dotta, comp. dal gr. xp&p. a -ocxo <;
= voce dotta, comp. dal gr. xp&h-a -axo <; 4 colore
. = voce dotta, comp. dal gr. xpwjza -axo? 4 colore '
= voce dotta, comp. dal gr. xp&h-a -axo <; 4 colore
« = voce dotta, comp. dal gr. xp&f ^ a -axo <;
= voce dotta * comp. dal gr. xp&|za - = voce dotta, comp. dal gr. xp& [za -axo «; = voce dotta, comp. dal gr. xp&p. a -axo <; <; 4 colore 'e dal lat. pario 4 genero '. = voce dotta, comp. dal gr. xp&l ^ a * axo < fiori e ai frutti una colorazione dal giallo all'arancione. = voce = voce dotta, comp. dal gr. xp&ùa -otxo <; 4 colore = voce dotta, comp. dal gr. xp&ù-a -axoi; 4 colore * . = voce dotta, comp. dal gr. xp&ù-oc -axo? 4 colore ' = voce dotta, comp. dal gr. xp&p. a -axo? 'colore'
= voce dotta, comp. dal gr. xp&p-a -octo <; '
* = voce dotta, comp. dal gr. xp&p>a -aro? 4 colore '
alcune perversioni e manie criminali potevano provenire dal sistema glandolare, dagli ormoni, dai
. = voce dotta, comp. dal gr. xp&h-a -octo ^ * colore
. = voce dotta, comp. dal gr. xp&ixa -axot; 4 colore '
. = voce dotta, comp. dal gr. xp&p-a -ato <; 4 colore
* = * voce dotta, comp. dal gr. xp&ixa -aro <; 4 colore
= voce dotta, comp. dal gr. xp&p-a -aro? 4 colore '
. = voce dotta, comp. dal gr. xp&p-a -aro5 4 colore '
= voce dotta, comp. dal gr. xp&l * a -axo ^ 4
giovanni lamberto tallien che l'aveva levata dal carcere: il giacobino, comunardo, convenzionale
vita dannunziana nella sua parte meno conosciuta dal pubblico. comisso, 7-9: la
presente io scrivo una novelletta ch'io trassi dal mondo de'morti, descritta in una
lat. tardo chronica 4 narrazione ', dal gr. xpovixó? 4 temporale '
: l'agnosticismo storico è analogamente occasionato dal momento naturalistico della storia, dal cronachismo
occasionato dal momento naturalistico della storia, dal cronachismo, che porge una storia morta
= voce dotta, comp. dal gr. xpóvo? 'tempo 'e
de sanctis, iii-92: gl'italiani fin dal concilio di trento vivevano in uno stato
. il quale dice aver ricavato ciò dal 4 cronico 'dell'abate sigeberto.
lat. tardo chronìcus 4 cronico ', dal gr. xpovixóc 4 cronico '
gran contesa, che sarà un giorno narrata dal cronista per diffuso, durò molto tempo
del comune di x... dal 1800 al 1860'. - è una cronistoria
. = voce dotta, comp. dal gr. xpévo <; 4 tempo '
. xpévo <; 4 tempo 'e dal lat. historia 4 storia '.
. = voce dotta, comp. dal gr. xpóvoc 4 tempo 'e cpoavf
= voce dotta, comp. dal gr. xpóvo <; 4 tempo '
. = voce dotta, comp. dal gr. xpóvo <; 'tempo'e yp
agli schemi numerici e cronografici, derivano dal medesimo errore del rendere esteriore e naturale
= voce dotta, comp. dal gr. xpóvot; 4 tempo 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xpóvoc 4 tempo 'e ypdp
. = voce dotta, comp. dal gr. xpóvo? 'tempo * e
mondo delle nazioni antiche, il quale dal diluvio universale girasi dagli ebrei per gli caldei
di vignola ad uso delle scuole compilata dal prof. luca tosi. d'annunzio
i-265: precisione de'fatti. levò dal fondo delle tasche il cronometro con tanta
'cronome classifica è determinata dal tempo effettivamente trare': riscontrare con
= voce dotta, comp. dal gr. xpòvoc * tempo 'e pirpov
= voce dotta, comp. dal gr. xpóvo? * tempo '
. * osservo '. voce già registrata dal d'alberti. = deriv.
= » voce dotta, comp. dal gr. xpóvo <; 'tempo '
= voce dotta, comp. dal gr. xpóvoc 'tempo 'e tórcoi
; = voce dotta, comp. dal gr. xpòvoi; * tempo 'e
deve dare una variazione superiore a * = dal nome del chimico e mineralogista svedese 1
dotta, lat. scient. chroococc&ceae, dal nome del genere chroococcus, comp.
nome del genere chroococcus, comp. dal gr. xpóa * colore 'e
con violenza o come le foglie agitate dal vento. carducci, 996: su
pieno di liquore; e si dice 'crosciare'dal suono. d'alberti, 274:
rami o le foglie di un albero mossi dal vento o come un oggetto che striscia
ha il color del croco ', dal gr. xpóxivo?. crosòlo (
lat. scient. crossarchus, comp. dal gr. xpoooóg 4 orlo 'e
giallo, blu o violetto. = dal nome del geologo nordamericano w. cross
lat. scient. crossopus, comp. dal gr. xpoooóc 'frangia 'e
dotta, lat. scient. crossopterygii, dal gr. xpoooó? 4 frangia '
di braccia la crosta stradale, pietrisco pigiato dal trafico di anni. sinisgalli, 6-128
via del ritorno i peperoni gialli ad ammiccare dal buio della vetrina? (qui,
: fu invitato a mangiare una volta dal piovano della tosa,... dicendo
parte di mare, e il tragitto dal continente nella prima isoletta...,
. crosta 4 crosta, corteccia ', dal gr. xpóototààoc 4 cristallo '.
« crocette •, che bisogna estrarre dal guscio con difficili combinazioni delle dita e
al figur. carducci, iii-25-183: dal parlamento, ove la marea vecchia e
: quinto già stava per essere ripreso dal desiderio di mostrarsi buono e protettivo con
dotta, lat. scient. crustdceus, dal lat. crosta crosta, corteccia \
'. = venez. cròstolo, dal lat. crùstùlum * doldume, confetto
cerchi, tra crostoni di melma indurita dal freddo, zella e zeppi, era
, dalle indefinite possibilità. = dal lat. crustosus 'crostoso ', deriv
dial. di area friulana e triestina, dal ted. croto 'rospo \
lat. scient. crotalària, deriv. dal lat. crotalum * nacchera ':
lieti saltano. marino, 2-31: vulgo dal destro lato e dal sinistro / di
2-31: vulgo dal destro lato e dal sinistro / di fanciulli e di ninfe si
). mascheroni, 834: qui dal sonante strascino tradito i il crotalo implacabile
= voce dotta, lat. crótdlum, dal gr. xpótotxov * nacchera ',
voce dotta, lat. scient. crotophaga dal gr. xpoxcóv -cóvo? 'zecca
dotta, lat. scient. chrotomys, dal gr. xp ^ c -coxó?
dotta, lat. scient. croton, dal gr. xpoxcóv -cóvo? 4 ricino
saturo che si ottiene in piccole quantità dal catrame di legno (ed è usato come
dell'uve non premute, che esce dal torchio. = forse da corba,
mio crucciole) / se ratto fèr dal ciel la notte scendere, / che
sdegno. sledaper, 1-166: se dal suo sforzo di vita, dalla sua anima
: disse, e il pelide fu preso dal cruccio, e di dentro, il
iii-1-211: con cui egli vuol essere giudicato dal signor suo, o compassionevolmente, o
, contro i tuoi graniti / grige dal torvo pelago salendo / con un rimbrotto d'
russia, dei partigiani). = dal serbo croato kruh 'pane \
= dall'ingl. cruciai, deriv. dal lat. crux crucis 'croce nel significato
. = voce dotta, deriv. dal lat. crux -crucis * croce '.
piaghe. = voce dotta, dal lat. cruciare * tormentare ', da
eraeleo. = voce dotta, dal lat. scient. gentiana cruciala.
, 4-18: la croce è detta dal cruciato, cioè tormento. scala del
sua. = voce dotta, dal lat. cruciàtus -ils 'tormento '.
. sostenne. = voce dotta, dal lat. tardo crùciàtio -onis, da cruciare
imp. di crùcifigère * crocifiggere': dal vangelo di s. giovanni, xix.
* = voce dotta, comp. dal lat. crux crucis 'croce '
. crux crucis 'croce 'e dal sufi, -formis (da forma * forma
alle figure, che sono quell'ombra tolta dal sole il quale, più crudamente che
crudelaccia '. = voce semidotta, dal lat. crudèlis, da crùdus.
così lascerà la crudezza in lei nata dal troppo freddo, e renderassi buona e salutifera
. bartoli, 9-29-1-95: traesse [dal liuto] una soave armonia,..
ed espressioni, che dipende in parte dal temperamento di melville, e parte dalla sottostante
e crudità,... levolle dal fuoco. crescenzi volgar., 5-12:
= voce dotta, comp. dal lat. crùdus 4 crudo 'e dal
dal lat. crùdus 4 crudo 'e dal sufi, -vorus (da voràre 4
sul pavi mento, lontana dal muro dalla porta tanto quanto volete che
virilità della lingua, che andò maturando dal tempo de'gracchi perfino a quel di
e la mia bella e cruda / forse dal cheto sonno è desta al lume,
hanno i figliuoli, li si dilungan dal seno. spolverini, xxx-1-15: il lupin
= voce dotta, deriv. dal lat. cruentus 1 sanguinoso '.
erasi mescolato nel sagrifizio cruentissimo della croce dal lato de'rei ministri. pindemonte,
tintinnabolo, cruma e trigono. = dal gr. xpcotxa * percossa, suono '
bizzarro popolare era per chiamare crumiri, dal nome delle tribù berbere che fornirono il
e di casale monferrato). = dal fr. kroumir (dall'ar. krùmir
una cruna d'ago. = dal lat. cortina, forma dial. osea
, forma dial. osea di corona (dal gr. xopóvt)).
da crus cruris 'gamba 'e dal tema di frango 'spezzo '.
vuoi la crusca? = dal germ. krùska. crusca2,
guide agli anelli del cruscotto, scese dal seggiolino. = etimo incerto.
antichi. = voce dotta, dal lat. crùsta 4 crosta '.
lat. scient. cteidophora, comp. dal gr. xxe£ <; xxevóc '
xxe£ <; xxevóc 'pettine 'e dal suff. -cpopoc, da cpépa 4
= voce dotta, comp. dal gr. xxe£c xxevós 4 pettine *
. = voce dotta, comp. dal gr. xxet <; xxevó? 4
lat. scient. ctenophora, comp. dal gr. xxet <; xxevóc *
xxet <; xxevóc * pettine 'e dal sufi, -cpopo?, da cpépw
= voce dotta, comp. dal gr. xxeù; xxevóc * pettine '
; xxevóc * pettine 'e dal suff. -oeisfa * simile '.
lat. scient. ctenomys, comp. dal gr. xxett; xxevóc '
lat. scient. ctenostomata, comp. dal gr. xxet <; xxevóg
= voce dotta, comp. dal gr. xx£ou; * fondazione,
. raro. cubatura. = dal fr. cubage. cubanite,
, in svezia). = dal nome dell'isola di cuba. cubare1
non racciabattare. = deriv. dal lat. cubàre 4 giacere a terra '
tristezza vana! = deriv. dal lat. mediev. cubiba, dall'arabo
terracotta e un cubetto di marmo caduto dal partenone. -per simil.
, 30-184: qua e là, dal mezzo, cubiche casette di coloni, a
mura alte, bianche, stanzetta cubica dal pavimento a losanghe. calvino, 1-223:
voce dotta, lat. tardo cubicus, dal gr. xupixós; cfr. fr
accoppiati nell'atto di levarsi sul busto dal toro del cubicolo, mentre, d'intorno
. = voce dotta, deriv. dal lat. cubiculàrius 4 cubiculario '.
voce dotta, comp. da cubo e dal sufi, -forme (lat. -fórmis
superiore cilindrica detta tino. = dal fr. cubilot. cubiòtto,
, l'astrattismo. = dal fr. cubisme, deriv. da cube
viva unità pittorica le successive impressioni ricevute dal suo occhio e dal suo spirito.
successive impressioni ricevute dal suo occhio e dal suo spirito. 2.
loro dottrina. = deriv. dal fr. cubiste. cubìstico,
, ei mi strappa / la corona dal crine. foscolo, 1-463: quivi entro
e'dicono che il quadrato suo si adempie dal ragu- nare insieme quattro continovati cubi.
superficie della terra. cattaneo, ii-2-287: dal metro lineare che serve a misurare le
. cubus, cybus 4 dado ', dal gr. xù3o <; 4 dado
cubiforme '. = voce dotta, dal gr. xu3oei$fj <; 4 simile a
da xó3o <; 4 dado 'e dal sufi. -oeisyj? 4 simile ')
). = voce dotta, dal lat. scient. cubomedusae, comp.
lat. scient. cubomedusae, comp. dal lat. class, cubus 4
. class, cubus 4 cubo 'e dal lat. scient. medusa 4 me
= voce dotta, comp. dal gr. xupóc * cubo, dado '
fare un viaggio fino alla cuccagna promessagli dal prigione, andò con le chiavi all'uscio
tutta la notte non fanno che miagolare dal fondo della loro cuccetta. = dimin
siluro dalla spinta trasversale dell'acqua provocata dal moto della nave, al momento del
terreno rico bene spesso era dal comune per alcune buone operariportano / la
ant. tappo (di legno, dal gambo anzi infinito, adeguato alla profondità di
voce laziale, umbra e marchigiana, dal sett. calcone c. e
mediev. calconus, canconus, deriv. dal lat. cancus spante per estrarre
destai mio padre, ed egli mi abbracciò dal suo leonardo, 7-1-2x1: quando tu
alzato, e dopo essersi = dal lat. cochledrium, in origine 'recipiente
dormirai qui, ti farò portare la cena dal ristorante. queste serviva per trarre
. queste serviva per trarre fuori dal loro guscio le chiocciole '.
da posata, e che serve a prendere dal cucciare, intr. anche con la particella
mercante. = fr. coucher, dal lat. collocare (da cui l'it
due le mani, trasse con essa dal dove si cocevano, fino all'ultima
ova in gli altrui nidi, / avendo dal patron la ninfa in cura: /
dell'agricoltore. montale, 75: dal verde immarcescibile della canfora / due note
del cucco. panzini, ii-96: dal suono della voce si capiva chiaro questo pensiero
va egli al lecca? = probabilmente dal fr. cocu 'cornuto '.
78: e come quel che ne va dal lett'al cesso / a vomitar la
.). voce registr. dal savi, 1-99. cuccumeggiare,
, furono in su 'l principio credute dal volgo un laboratorio di tossici. i
cucina. goldoni, vii-1012: andate poscia dal mio droghiere, fatevi dare dieci libbre
le scene raffiguranti un castel feudale illuminato dal plenilunio. 5. locuz.
matrimoniale,... e nel cucinóne dal molto affumicato camino e dalle pareti di
per il dì delle feste. = dal lat. tardo cocindre, per il class
ragionar delle parole finte e interamente fabbricate dal nostro ingegno... in questo
). carena, 1-291: fin dal 1855 la grande esposizione di parigi rigurgitava
plebei, perché le non sono tagliate dal greco né cucite dal latino. f.
non sono tagliate dal greco né cucite dal latino. f. f. frugoni,
raccolti certi fattarelli, li ha tolti dal loro luogo, li ha collocati e cuciti
e succia da tre poppe: / dal garzon, da costui e dalla giovane
a nessuno. = deriv. dal lat. tardo * cósire, per il
moderazione, colorita dalla modestia e cucita dal risparmio. 3. per estens.
e da altri, si vede chiaramente dal fatto che l'azione espressa ne'versi
che sempre cantava. = deriv. dal lat. mediev. cocovaia 1 coccoveggia '
lat. scient. cuculiformae, comp. dal lat. cuculus 'cuculo 'e
lat. cuculus 'cuculo 'e dal sufi, -formis (da forma 'forma
. = voce dotta, deriv. dal lat. cucullus 4 cappuccio '(
hanno bisogno di quell'abito per difendersi dal rigore ed intemperie dell'aria, al pari
: hanno bisogno di quell'abito per difendersi dal rigore ed intemperie dell'aria, al
le viti, per esser invitati a ciò dal canto dell'uccello temporario, che si
cavalli e veloci cuculi. = dal lat. cuculus, non attestato in questo
dotta, lat. scient. cucumaria, dal lat. cucùmis -eris 4 cetriolo '
dotta, lat. scient. cucurbitaceae, dal lat. cu curbita 1
lat. scient. cucurbitales, deriv. dal lat. cucurbita 4 zucca '.
cavatu- racciolo. = dal fr. coudon, adattamento della voce kudu
dotta, lat. scient. cuphea, dal gr. xopo? * in
di qualsiasi condizione, a partire dal medioevo, nelle forme più o
fu il copricapo abituale); dal secolo scorso venne sempre meno usato
bini lattanti allo scopo di proteggerli dal freddo oppure (di gomma o
in capo ai bambini lattanti per proteggerli dal freddo. - anche: crestina.
-anche: cappuccio di lana per proteggere dal freddo la testa di cavalli, di
ora è disusato. = dal lat. co \ n] flàre:
da un vincolo di parentela dipendente dal fatto che un genitore dell'uno e un
in secura / parte condur lontano e dal vicino / esterminio campar, del ciel
cugino (se si considera il rapporto dal punto di vista del cugino coniugato)
coniuge (se si considera il rapporto dal punto di vista del cugino non coniugato
altro da un vincolo di parentela dipendente dal fatto di essere figlio di un cugino
ultimo (se si considera il rapporto dal punto di vista del figlio del cugino
soggetto da un vincolo di parentela dipendente dal fatto che quest'ultimo è figlio di
grado (se si considera il rapporto dal punto di vista del cugino di primo
parentela con un altro soggetto, dipendente dal fatto che ambedue sono rispettivamente figli di
di là del mare. = dal fr. ant. cosin (e cousin
cosin (e cousin), deriv. dal lat. cosinùs, pronunzia vezzeggiativa
si disse alcuna volta * il che 'dal boccaccio:... è appresso
sia dunque el disir pensato absente / dal bel seguire, il cui sovente imploro
giorno, i-37: il buon villan sorge dal caro / letto cui la fedel sposa
manda la sua faccia / sempre fuori dal punto cui vuole, / e un poco
purg., 1-53: donna scese dal ciel, per li cui prieghi /
il vico e 'l signor don paolo doria dal signor caravita, la cui casa era
mai di vero pregio calse, / dal pireneo a l'ultimo orizonte, / con
): non potendo dalle parole dette dal barattiere cosa del mondo trarre altro, se
il lazio. = deriv. dal lat. cui, dativo di qui *
nomi, 4-32: una notte soccorso dal buio, / entrar gli faccia e
un cuio. = voce dotta, dal lat. cùius, genitivo di qui '
periodo eocenico inferiore. = deriv. dal nome della località francese cuise-la- motte (
, ant. fr. cuidier (dal lat. cógitàre). cuitato
d'india. = voce dotta, dal lat. chius 'di cui ', genitivo
centellino. 4. segno lasciato dal fondo di un recipiente bagnato sul luogo
budello culare. = voce dotta, dal lat. * cùldris (da cùlus '
il canale, che rimaneva mezzo nascosto dal terrapieno, c'erano i quattro pezzi
, e per l'appunto in quei bagnati dal mare, nella riviera di levante.
l'allegria. = deriv. dal fr. culbute (nel 1538) *
lat. scient. culicidae, deriv. dal lat. class, culex -icis
culiculi. = voce dotta, dal lat. cblicùlus o caulicùlus, dimin.
salsa spagnuola. questo trovato culinario dal quale si ottiene il lesso,
moderno, e fu corso e ricorso dal pensiero in tutt'i suoi indirizzi.
nostra patria è anche quest'isola benedetta dal sole, dov'ebbe culla il dolce
prima infanzia. -al figur.: dal principio, dall'inizio. petrarca,
= voce tose., deriv. dal lat. tardo cunùla, dimin. di
per noi. pirandello, 7-176: toglieva dal lettuccio il bambino e si metteva a
, 4-318: antonio, cullato leggermente dal suono lamentoso di queste parole, s'appisolò
curvato / sull'acqua / sorpresa / dal sole / si rinviene / un'ombra /
. sf. plur. le piante caratterizzate dal culmo: graminacee. a.
. — voce dotta, comp. dal lat. culmus * culmo 'e dal
dal lat. culmus * culmo 'e dal sufi, -fer (da ferre *
, accompagnato dai brontolamenti del tuono e dal rantolo spasmodico dei passeggeri.
ferroviaria. = voce dotta, dal lat. culmus. culo (
in abito di gioanbemardo, che spirava amor dal culo e tutti gli altri buchi della
/ fa p. ova (già discesa dal destriero) i se le gambe le
v.). = deriv. dal lat. cùlus. culobianco, v
. = voce dotta, deriv. dal lat. cultus 4 colto '(cfr
. culteranismo. = deriv. dal fr. cultisme, dal lat. cultus
= deriv. dal fr. cultisme, dal lat. cultus 4 colto '.
altari, e calpestar nel limo / dal sacrilego piè quanto or d'incensi, /
. religione, credenza religiosa (considerata dal punto di vista della collettività, istituzionalmente
perciò tanto superiore a quell'altra conosciuta dal volgo, quanto lo spirito immortale sovrasta
pianti / per speme di raccór frutto dal flutto. giovanetti, i-91: per intenso
/ sboccan ne'campi i fiumi; giù dal monte / precipitando, le sonanti piene
. coltura. = voce dotta, dal lat. cultura, deriv. da cultus
quanto poco regga nella nostra tradizione culturale dal cinquecento a questa parte, da quando
culvèrto e fedio leliusso. = dal fr. ant. culvert, deriv.
fr. ant. culvert, deriv. dal lat. collibertus * chi è stato
dotta, lat. scient. cumacea, dal nome del genere cuma, dal gr
, dal nome del genere cuma, dal gr. xopa -octo <; 'rigonfiamento
sufi. -ina; voce già registrata dal tommaseo. cumaróne, sm. chim
dotta, lat. scient. coumarouna, dal fr. coumarouna, coumarou, spagn
sufi, -ene; voce registrata dal tommaseo nella forma cutneno. cumlnico
deriv. da cumino; voce già registrata dal tom maseo.
, e fa un solo fusto, dal quale nascono diversi ramuscelli; fiorisce in
, iii-1174: cumino, semente prodotta dal cuminum cyminum, pianta annua, originaria
, lat. scient. cuminum, dal lat. tardo cominum o ciminum,
tardo cominum o ciminum, deriv. dal gr. xùjxivov. per la cit.
d'ogni antico scritto, / che poi dal buon seleuco a l'armi perse /
. leopardi, 23-142: o forse erra dal vero, / mirando all'altrui sorte
baretti, 1-90: così fecero i latini dal vagire della lingua loro sino al dì
hai sempre, empia fortuna, / cominciando dal latte e da la cuna. alamanni
l'altra. = voce dotta, dal lat. cuneàre, deriv. da cuneus
calcoidei o innominati, detti anche cuneiformi dal falloppio, sono tre. viviani,
. = voce dotta, comp. dal lat. cuneus 4 cuneo 'e dal
dal lat. cuneus 4 cuneo 'e dal suff. -formis (da forma 4
impugna a due mani, fa saltare dal pavimento, tirando a sé, spessori di
dai cunei che i boscaioli avevano ricavato dal pino stesso. si doleva dunque il
, ma vi trovò l'interstizio sforzato dal cuneo di un rivelatore e liberatore invisibile.
bezzecca, egli avrebbe potuto tagliar fuori dal grosso dell'esercito 1 corpi italiani.
, 1-63: il ragazzo, coperto dal tiro dei compagni, poteva mirare meglio.
. = voce dotta, comp. dal lat. cunicùlus * coniglio 'e
lat. cunicùlus * coniglio 'e dal tema di colère * allevare '.
voce dotta, per aplologia da cunicolocoltore, dal lat. cunicùlus 'coniglio 'e
voce dotta, per aplologia da cunicólocoltura, dal lat. cunicùlus * coniglio 'e
coniglio. = voce dotta, dal lat. cunicùlus * coniglio \
i serpenti. = voce dotta, dal lat. cunila, deriv. dal gr
, dal lat. cunila, deriv. dal gr. xuv (xt) *
foglie aspre. = voce dotta, dal lat. cunilago -inis, deriv. da
cunnus * conno 'e dal tema di lingère * leccare '.
= voce dotta, deriv. dal lat. cunctàri 'indugiare '.
quando essendo quasi fanciullo salvò il padre dal mezzo de'suoi nimici, della prudenza
= deriv. dallo spagn. juncia, dal lat. juncea 'simile al giunco
simile al giunco '(deriv. dal lat. juncus 'giunco ').
6: dee avere il detto maestro dal comune di firenze, innanzi che cominci a
mostri e dichiari come il prezioso metallo dal vile, ed a rincontro il vii dal
dal vile, ed a rincontro il vii dal prezioso si divida e partisca. tasso
, ma esser cotti e prender forma dal solfo come dal padre. 3
cotti e prender forma dal solfo come dal padre. 3. far bollire
: al sentirsi ferire il capo e cuocer dal sole della state e del mezzodì,
pensier, che in copia scorrere / solean dal labbro. nievo, 1-37: l'
g. di tarsia, ix-648: dal pianto che m'è cibo e gioco,
costumano, e ancora se la comperassi cotta dal cuoco, te la dà ancora sanz'
due le mani, trasse con essa dal dove si cocevano, fino all'ultima
di cortona, xxxv-n-36: tu ne guarda dal profondo / di quel logo tenebroso,
a un suo podere, dove trattati bene dal suo fratello tutti e due si cossero
a sé i piedi. = dal lat. tardo cócère, per il lat
; ed esso in sustanza sia preso dal nostro cuoco, ed or ora, fresco
plinio nomina delicati, venendo la delicatezza dal punto che seppe pigliare nel cuocerli il
/ a'lor cavalli. = dal lat. mediev. coriàmen -inis 'cuoiame
con dei brandelli di stoffa che spenzolavano dal parapetto; un lettone di legno scolpito e
uno sagittario maraviglioso a vedere, imperciocché dal bellico in su era uomo, e da
quasi se stesso allora avesse schiuso / dal cuoi'd'ulisse, e la catena
in man del boia. = dal lat. corium * cuoio '. cfr
rimpianto di terra lontana. = dal lat. corium * cuoio, crosta '
nelle proprie cavità il sangue che riceve dal sistema venoso e lo immette nelle due
commuovono, il core mi si sbarba dal petto, le braccia s'abandonano.
amante, / sterpato e svelto infin dal centro fore / del bel fianco sparato
arteria assai vicino al cuore, anzi dal cuore stesso d'un animai vivo, un
sopra il muscolo diaframma, che divide dal ventre quella cavità superiore, connesso cogli
e qualunque cosa nell'aria si genera sono dal sole, sicome nell'animale ogni movimento
sole, sicome nell'animale ogni movimento è dal cuore. d. bartoli,
: come il sangue va per le arterie dal centro alla circonferenza del corpo, e
abbia altri condotti che portino l'umore dal fondo, che appunto chiamano 4 il cuore
dalla faccia il terror, l'ira dal core. pascoli, 765: sostava sino
in una notte... fulminati dal colèra!... nessuno ha il
e quello bascio m'infiamao, / che dal corpo mi levao / lo core e
, e parte / mal suo grado dal chiuso. foscolo, 1-422: cerbiatti
il sottile pianto accorato / che viene dal cuor della terra -o dal fondo dei
/ che viene dal cuor della terra -o dal fondo dei cieli. bocchelli, 1-iii-784
maria maddalena de'pazzi, i-104: vedevo dal costato di jesu, anzi nel cuore
lustri, 1-5-215: nota delle susine rammentate dal can. lorenzo panciatichi in una sua
: e ciascheduna stella de'essere chiamata dal membro dove ella sta... e
salvini, 12-6- 517: contra cuor dal tuo lido io mi partii, / regina
dio per la prosperità del bravo figlio dal cuor d'oro. moravia, iv-239:
aspettiamo di grafi cuore il giorno vaticinato dal suo poeta. bacchelli, 1-i-214:
atterrire; sentirsi mancare dallo spavento, dal terrore. leopardi, 16-83: poscia
collodi, 132: pinocchio, che tremava dal freddo, dalla paura e dall'acqua
, muore. / stille su stille gemono dal tetto. / gli dice il santo
cuor di leone, me ne andai dal banditore. fagiuoli, 3-3-193: ella [
pucci, cent., 6-88: veggendosi dal papa spodestato, / del titol dello
l'anima nel core / di allontanarmi dal tuo dolce aspetto. chiabrera, 3-4-51:
cuore. -togliere un peso dal cuore: liberare da preoccupazioni, da
, da fastidi. -togliersi un peso dal cuore: sentirsi moralmente sollevati.
incertezza l'opprimeva. -uscire dal cuore: dimenticare compieta- mente.
al cor, non mai. -venire dal cuore: essere compiuta (un'azione)
orazione] per forma, che vegna dal cuore. g. bentivoglio, 2-84:
nome mille baciamani, che mi vengon dal cuore. -venire in cuore,
. prov. lontan dagli occhi, lontan dal cuore: la lontananza attenua l'amore
delle cose superne perché era di lungi dal lume (come si dice: di
il proverbio: lontan dagli occhi, lontan dal cuore. così successe martedì passato alla
si quieterà: lontan dagli occhi, lontan dal cuore. -signora sì; la lontananza
sana', e 'lontan dagli occhi, lontan dal core'. questi due proverbi quanto debbono
voce dotta, comp. da cuore e dal sufi, -forme, dal lat.
da cuore e dal sufi, -forme, dal lat. -formis (da fórma *
= voce toscana, deriv. dal lat. cupa 'botte, tino '
/ a rimirar come il natio candore / dal candor peregrin sia fatto adorno. marino
i-60: l'inopia dunque, pregna dal consiglio, / regenera amor fieri, ardenza
, certo indistinto odore caldo che vaporava dal vestibolo aperto della villa. « ehi,
era una vecchia. = dal lat. mediev. * cupiditia per il
, si era l'intenzione che già dal mio soggiorno in napoli avea accolta nell'animo
amore, come dicemmo, piglia origine dal vedere: il vedere è posto in mezzo
rivolse, quel feroce drudo / la flagellò dal capo infin le piante. albertano volgar
lor gravose pene: / e essi più dal valoroso iddio / cupido si stringean nelle
concupiscibile. = deriv. dal lat. cupa 1 botte ', per
piedi un fortunato / in un tratto caduto dal cielo alto / nella cupa voragine del
. galileo, 3-1-122: onde avvenga che dal fondo d'un pozzo molto cupo si
/ che scendano e ritornino piagnenti- / dal cupo alveo dell'onda. ojetti,
ben che sia lunge l'arbitro / dal libero convito. 2. scuro,
spagnolesca compitezza, vi scorta per anticamere dal mobilio cupo e massiccio, popolate di
, / può giungere a distorli / dal mutuo folle loro dichiararsi. quasimodo,
e un cupo rantolo che parea uscirgli dal fondo delle viscere lo dimostrassero alle prese
/ cupo il fiume gli rimormora / dal suo gorgo sonnolento. pascoli, 108:
turbe, corroso nei suoi muscoli erculei dal tarlo del sospetto, si consuma solo
1-155: triste e solitario, via dal mare e lontano dalla sua città natale
il centro / del cor più volte dal tuo dolce figlio / saettato t'apersi,
edere scarlatte. = deriv. dal lat. cupa * tino, botte '
. cupa * tino, botte ', dal gr. xùrr /) *
sentito che anche venezia doveva essere inondata dal sole. quanto sole nelle cupole grigie
giorno, fiamme chiare rese mobili e vibranti dal passaggio di una nuvola, sono state
sarà pagata dalla vostra solita cortesia e dal gaio conversare di tanti amici che ho
, e chiusa in cima, e caricata dal peso enorme della pergamena, o cupolino
tagliare, * cedola 'viene dal latino * caedere ', che vuol dir
cecchi, 6-303: le compagnie, dal principio del secolo, fecero tanti e
. = voce dotta, comp. dal lat. cuprum 'rame 'e alluminio
— voce dotta, comp. dal lat. cuprum * rame 'e ammonio
. = voce dotta, deriv. dal lat. cuprum 'rame '.
. = voce dotta, deriv. dal lat. cuprum * rame '.
. = voce dotta, deriv. dal lat. cuprum * rame '.
= voce dotta, deriv. dal lat. cuprum 'rame *.
cuprolitici. ¦ * deriv. dal lat. cuprum 'rame'e dal greco xl$o
deriv. dal lat. cuprum 'rame'e dal greco xl$o <; 'pietra *.
— voce dotta, deriv. dal lat. cuprum * rame '.
= voce dotta, comp. dal lat. cuprum 'rame 'e oxidum
frutto delle piante cupulifere; è sostenuto dal peduncolo floreale e si trova in prossimità
. da cupula 'cupola 'e dal suff. -fer, da fero * porto
stato più di me colmato di benefizi dal padre e dalla madre!..
ai divi odiosa, / ti discacci dal ciel l'eterna cura. menzini, 5-92
cura di scrivere le storie dell'india dal principio a uno de'padri della compagnia
: e quantunque egli quindi congetturasse, dal rimbombar delle artiglierie, aver già tarmata
terapeutici e delle prescrizioni messi in opera dal medico al fine di guarire una malattia
di loro cure. -opera prestata dal medico nella cura di una malattia.
che faceva al conte non lo impedivano dal condursi a proprio talento nella cura d'anime
/ in cima delle case; e su dal tetto / la povera ricchezza vede ir
e torbide tempeste, / non sgombri dal mio cor? g. della
, pallade venne, / scesa dal cielo; mandata da hera la braccia-di-luce,
: « se quest'uomo si fosse astenuto dal vino, e si fosse fatto invece
grandi, per farli sdrucciolare e cascare dal luogo loro. boccaccio, iv-67:
nelle persone della plebe. = dal lat. cura. -dar cura
protezione. vasari, ii-49: questi dal padre, che vedeva nel figliuolo vivace
agg. dial. ant. che viene dal cuore, sincero. giacomo
cure mediche). pannuccio dal bagno, xxxv-1-309: magna medela a
la tela greggia. = deriv. dal lat. curare * imbiancare ', sul
tiche. bicchierai, 181: fu dal curante disposta a portarsi...
di mia mano, e stropicciandolo tutto dal capo alle piante, gli levai d'
e non cura le occhiate che l'assaettano dal banco di faccia. 4. ant
e cicatrizza le piaghe e le difende dal flusso del sangue. muratori, 3-143
curare chi è già infetto, cioè preso dal morbo pestilenziale. targioni tozzetti, 6-112
della roccafocaut per curarsi s'era allontanato dal campo. segneri, i-134: perch'
calare verso gli appostamenti. = dal lat. curare. curàrico,
spagn. e portogh. curare, dal caraibico curare: cfr. nei dial americ
= adattamento del fr. curafao, dal portogh. curando. curatàggio,
niente il compera tore. = dal fr. ant. courratage, fr.
atti eccedenti l'ordinaria amministrazione compiuti dal soggetto parzialmente incapace, i quali acquistano
resta saggio pregevolissimo l'esopo senese curato dal targioni e dal gargani.
l'esopo senese curato dal targioni e dal gargani. 2. apprezzato
bovese coràtora * capo dei pastori ', dal biz. xou- pdctopas, deriv.
pdctopas, deriv. a sua volta dal lat. ciirdtor -oris * curatore '.
alcuno ingegno. = deriv. dal provenz. corratier, ant. fr.
couratier, co retier, dal lat. collectàrius: cfr. lat.
abissina. = deriv. dal fr. curbache, dal turco qyrbat.
= deriv. dal fr. curbache, dal turco qyrbat. cùrcas (curca
dotta, lat. scient. curculiónidae, dal lat. class. curculió -ónis 4
= voce dotta, lat. cùrètes dal gr. kup7jxe <; (probabilmente
nel foro dallo scalpello percussore. = dal fr. curette 4 curetta ', deriv
2-439: così fecero fare una loggia dal tempio di saturno insino al sena- colo
, se tornando / dalla curia o dal campo il buon marito / degna versarle
! -magistratura speciale lucchese, durata dal secolo xiv al xv, col compito
professore dane era stato richiamato in irlanda dal suo arcivescovo. egli si era subito
roga. = voce dotta, dal lat. cùria 'curia'(come *
; l'altra veneziana, cittadinante, ammollita dal diuturno consorzio coi nobili della dominante.
. -leggi curiate: leggi decretate dal popolo diviso per curie.
ali di tutti quegli angeli / che ingannati dal bianco della neve / si fermano uno
fosse stata immaginata, non che riconosciuta, dal petrarca, non ha del verisiraile,
portano alquanto lunghi con quelli delle tempie dal mezzo del capo in giù verso la collottola
allungava verso la piazza grande il collo dal cravattone nero, al pari di una
, 6-167: è curioso che le fotografie dal vero, le quali dovrebbero apparire più
3-655: senza salutare nessuno, uscii dal salotto; nel corridoio presi il mio
nel congo). = deriv. dal nome degli scopritori del radio, i coniugi
traverso. = voce senese, dal lat. * currulus, dimin. di
dotta, lat. mediev. cùropàlatès, dal gr. biz. xoupottoàdrmc.
.: * a penna corrente '(dal part. pres. di currère 1
, non ti curriciare unqua. = dal fr. ant. se courroucier, dal
dal fr. ant. se courroucier, dal lat. * corruptiàre (da corruptus
una persona. = voce dotta, dal lat. curricùlum, dimin. di currus
di legname molto sodo, acciocché aggravati dal peso non s'ammacchino. tommaseo, 6-214
del fr. courpon 4 tralcio ', dal fr. ant. corcier.
mare, a spotomo, valerio si separava dal regolo: dato che i tuffi,
curtana, fr. ant. cortain, dal lat. curtus * corto '
giurisdizionale, essendo la giustizia esercitata direttamente dal capo della corte su tutti i dipendenti
. = voce dotta, comp. dal gr. xuptóc 'convesso * e
pratolini, 1-44: un'auto voltava dal lungarno, prese la curva al largo
monti, x-2-9: primo quadrò la curva dal cadere / de'proietti creata, e
di posti meno costosi e più lontani dal campo, in cui sono divisi gli
per corollario festivo degli atti publici premessi dal graduato laureando, far un circolo grazioso
curvato / sull'acqua / sorpresa / dal sole / si rinviene / un'ombra
larici e pini, quel silenzio rotto solo dal gemere delle acque, mi comunicavano un
apparente curvatura. marino, vii-245: dal basso del pettine infin sotto le ginocchia
, ventosa / come fosse per rompere dal nido / o per posarsi dopo lungo volo
sostegno viene fatta rotolare sulla curva; dal numero dei giri contato da un contagiri
= voce dotta, comp. dal lat. curvus * curvo 'e dal
dal lat. curvus * curvo 'e dal gr. (xérpov 'misura '
. scient. curviróstra, comp. dal lat. curvus 4 curvo '
, 2-152: gli fa questa declinare dal retto loro sentiero, e per ima linea
19-661: mentr'io le osservo, ecco dal l'alto monte / grande
amore. = voce semidotta, dal lat. causare, da causa 4 causa
poi coussin (sec. xii): dal lat. volg. e mediev. coxinus
sa quante e quali modificazioni avrà subite dal tempo e dal lungo cammino percorso.
e quali modificazioni avrà subite dal tempo e dal lungo cammino percorso. ora è usato
affine al fr. cuillier e cuillière (dal lat. cochlearium); ma presuppone
deriv. da cusparia. voce registrata già dal tommaseo. cuspidale, agg
di monti, assai distaccate e lontane dal detto termine. pascoli, 762:
a pascolo. = voce sarda, dal lat. mediev. neutro plur. cursoria
, i-41: io andava dunque ottenendo dal mio custode andrea, di visitare la mia
ricondotto nell'antica segreta, è trattato dal custode con più rigore. metastasio,
: accompagnan di cerere gli adusti / dal sol ardente e rustici cultori / i custodi
, / così i ceppi servili aspri dal piede / del continuo ti stian sciolti
: soggetto privato a cui viene attribuito dal giudice o dall'ufficiale giudiziario l'incarico
marcello era per andare a bologna mandato dal papa alla custodia de li cardinaletti;
ivaldi, il quale m'insegnò cominciando dal compitare e scrivere, fino alla classe quarta
degli uomini, e alla custodia di quelli dal sommo facitore per altissima provvidenza deputati.
custodia preventiva si inizia per ogni effetto dal giorno in cui l'imputato venne fermato
monte baldo, che difende il luogo dal settentrione. scorgo il castello di garda in
fatt'hai sana, / piacente a te dal corpo si disnodi. bibbia volgar.
. giusti, i-311: altri comincerebbe dal raccomandarti lo studio, ed io comindo
raccomandarti lo studio, ed io comindo dal raccomandarti la bontà e ti prego di custodirtela
regi su tutta la fronte, principiando dal piccolo san bernardo insino alla costiera del medi-
g. p. zanotti, 1-9: dal pericolo sempre custodendolo [il fanciullo]
portano alquanto lunghi con quelli delle tempie dal mezzo del capo in giù verso la collottola
il difensor celeste il colpo torse / dal custodito cavalier cristiano. / le labbra il
oh glorioso capitano! oh molto / dal gran dio custodito, al gran dio caro
degli uomini, e alla custodia di quelli dal sommo facitore... deputati,
su questo triste ruminio di vita / dal dì che fui mandato a scuola /
forte era il bruciore della cute irritata dal sole, dalla polvere e dal sudore.
cute irritata dal sole, dalla polvere e dal sudore. d'annunzio, iv-1-64:
a caldo), che viene elaborata dal plasma delle cellule epidermiche delle piante e
= voce dotta, deriv. dal lat. cutis 1 cute '.
lo sporofito, flabelliforme, è molto diverso dal gametofito, laminare e ramificato.
dotta, lat. scient. cutlèria, dal nome del botanico americano m. cutler
dotta, lat. scient. cutleriaceae, dal nome del genere cutlèria (v.
dotta, lat. scient. cutleriales, dal nome del genere cutlèria (v.
: dicesi in latino quest'uccello motacilla dal continuo muovere che fa di coda; in
sapeva ch'egli sarebbe stato avversato fin dal suo apparire. = deriv.
il sottomultiplo (i multipli sono rappresentati dal simbolo preceduto da da). -nelle trasmissioni
unita agli articoli forma le preposizioni articolate dal, dallo, dagli, dalli, dai
, inf., 2-112: venni quaggiù dal mio beato scanno, / fidandomi nel
alcun; ma io m'accorsi / che dal collo a ciascun pendea una tasca
, / brillando... oh! dal cielo cadesti / pur tu! dal
dal cielo cadesti / pur tu! dal cielo! dal cielo! che piove /
/ pur tu! dal cielo! dal cielo! che piove / la guazza su
. pirandello, 5-49: marta sorrideva dal letto pallidamente, seguendo con gli occhi
i-329: adesso è caduto un poco dal favore del pubblico, dal luogo che
un poco dal favore del pubblico, dal luogo che aveva nei giornali, nelle riviste
1-112: un crollo di pietrame che dal cielo / s'inabissa alle prode.
sua figura, / e be'costumi dal fior della gente, / da'savi il
nostri pensieri, cioè da dio e dal diavolo e da noi. pulci, 17-81
da se stesso, il figliuolo ch'è dal padre, lo spirito, ch'è
d'azeglio, 1-196: io disegnavo dal vero, studiavo, e vedevo le bellezze
644: per le vie del borgo / dal ribollir de'tini / va l'aspro
accostandomi, / parole che udivo salire dal sangue, / da tutto il mio
-nella corrispondenza epistolare, indica il luogo dal quale la lettera è stata scritta e spedita
: all'agnel dormir securo lece / dal fero lupo e dall'in- ganno ostile
monti, 9-450: mirabil opra! che dal fiero ettorre / noi fa sicuro ancor
, xv-479: la libererò... dal fastidio di aguzzare gli occhi per leggermi
12-64: per più fiate si ruppe dal trattato de'detti legati. guido da
un pensiero di lanciare la fanciulla di là dal fiume e poi di mettersi egli a
sono. a. pucci, ix-359: dal vin si guardi e da van'meretrice
si guardi e da van'meretrice, / dal giuoco della zara e mal'usanza,
i-812: altresì tutto 'l mondo / dal ciel fin lo profondo / è di quattro
la libbra. cavalca, iii-23: dal dì che nacque per infino alla sua morte
membra tutte / più e più volte dal capo alle piante, / che gli pareano
spiace, e a quello aspira / che dal sommo pontefice è il secondo. grazzini
. manzoni, 33: qual masso che dal vertice / di lunga erta montana,
/ esso, tornando, a volo / dal bosco alla campagna, / dalla valle
il sole discendeva a poco a poco dal tetto verso la gran meridiana. panzini,
[s. v.]: 'dal produttore al consumatore '. motto commerciale
lontan, gran gente entrare / dentro dal pian dell'erbette bagnate. bisticci,
solo / alma, vattene a volo / dal tuo fattore. manzoni, pr.
tu ti rechi a mente / lo genesi dal principio. idem, inf.,
ariosto, 2-34: un culto monticel dal manco lato / le difende il calor
mezzo giorno. michelangelo, i-113: dal lato destro è zoppa suo ventura. guicciardini
suo ventura. guicciardini, iii-323: dal canto del re di francia se ne mostrava
il piè ben consigliato ei torse / lunge dal calle morbido ed aperto, / e
male hai trovato una casa; mangiavi poco dal padrino, ma mangiavi.
ecc. (anche quando è retto dal verbo passare ed esprime l'idea del movimento
dee., 3-10 (287): dal frate partitosi, dalla casa n'andò
in mano te ne venga, costì dal canto della sua casa, cantando un
il tempio... di iano dal mercato degli erbaggi. p. della valle
levezza d'animo, udendo me essere dal primo amore mutato. idem, inf.
30-46: l'omo che è cieco dal peccato / ed ha gente a guidare,
tristi fummo / nell'aere dolce che dal sol s'allegra. idem, purg.
idem, par., 31-83: dal tuo podere e dalla tua bontate /
oltre a misura, / che sol dal peso avrian morto un gigante. machiavelli,
dov'è mai?) del pero / dal vischio. serao, i-894: vedrai
. di giacomo, i-529: un bastone dal pomo d'avorio s'appoggiava alla seggiola
era [la farfalla] un insetto orribile dal becco / aguzzo. brancoli, 3-251
]: il quale avea nome guiglielmo dal como. ariosto, 35-67: con ricca
/ in questa fossa, e li altri dal concilio / che fu per li giudei
rio pagatore, / sescalco chi dentro dal disco mi serra. giamboni, 25:
sì bella cosa, / che dentro dal mio cor dipinta l'hanno. simintendi,
ad amar ce invita, / dentro dal petto el cor mi raserena. 19
. 22. disus. essere dal mio, dal tuo, dal suo,
22. disus. essere dal mio, dal tuo, dal suo, ecc.:
. essere dal mio, dal tuo, dal suo, ecc.: parteggiare per
voi siete certi che il palagio è dal vostro. b. davanzali, ii-410:
, ii-410: il popolo gli pareva dal suo: le forze del regno erano in
, 1-1: come lo giorno quand'è dal maitino / darò e serino -è bello
in alcuno savio che non sia parlatore, dal quale se noi domandassimo uno consiglio,
tolse a ogni buon conto la corrente dal circuito che stava provando e si precipitò
mia dabbenaggine non fu mai tanto derisa dal mio senno quanto per questo esperimento. guerrazzi
hai torto, -disse senza sollevare la testa dal guanciale. palazzeschi, 4-352: capirai
d'una ragazza innocente un libro, dal quale si possono con poca fatica imparare
ma o venisse dall'instromento, o dal sonatore, a me parve che non
: salvate, ohimè! le membra / dal tarlo del pensiero. / a voi
di nuovo; un'altra volta; dal principio; come all'inizio (cfr.
di partenza; essere costretti a ricominciare dal principio; essere alle solite.
), cong. causale. letter. dal momento che, dato che; giacché
il senato di tutte le cose operate dal re dacch'egli si era partito di
sistema monoclino. = deriv. dal nome del mineralogista antonio d'achiardi (
= voce dotta, comp. dal lat. scient. dacus (dal greco
. dal lat. scient. dacus (dal greco sdbcoc * animale il cui morso
. = voce dotta, comp. dal gr. sàxvco 'mordo 'e (
= voce dotta, deriv. dal gr. sdbcpuov 'lacrima ',
dotta, lat. scient. dacrydium, dal gr. saxpósiov 'succo di scamonea
lat. scient. dacrygclus, deriv. dal gr. 8a- xpuco * lacrimo '
. scient. dacryadenitis, comp. dal gr. 8<4xpuov * lacrima 'e
lat. scient. dacryocystis, comp. dal gr. sdbcpuov * lacrima '
; 'vescica '(voce registrata dal tramater). dacriocistectomia, sf.
. = voce dotta, comp. dal gr. sdbcpuov 'lacrima ', xóotic
indica le infiammazioni): voce registr. dal trama ter. dacriòde,
putrida. = voce dotta, dal gr. 8axpod>87) <; * lacrimante
. = voce dotta, comp. dal gr. sdxpoov * lacrima ',
. = voce dotta, comp. dal gr. sdbcpuov 4 lacrima 'e
lat. scient. dacryoma, deriv. dal gr. 8<4- xpuov 4 lacrima '
. = voce dotta, comp. dal gr. sóxpuov 4 lacrima ', nóov