facoltà naturali aggiungevasi il profitto che ritraevano dal tradurre gli scrittori latini, e quasi
l'erbe o che difende gli allori dal gielo, come voi dite? non v'
ne'buoni autori e posto in regola dal bembo. boccalini, i-95: perpetuamente
1-509: la prima regola ci rimoverà dal praticar con quel sesso ch'essendo imperfetto
di chi gli ha e passando anco dal padre al figliuolo, si acquistano tanti amici
voce di area milan. (registr. dal cherubini), adattamento del fr.
del fr. perpétuel, che è dal lat. perpetuàlis (v. perpetuale
che non solo i santi apostoli fussero dal salvatore chiamati sale della terra, ma
storie, acciocché ed essi sien tenuti dal volgo per veritieri e sieno utili alle
sapere che la natura umana è stata dal grande iddio posta nel mezo tra la
i cortigiani] in corte e saranno puniti dal perpetuo martire di mille croci. fausto
. solaro della margarita, 25: balzato dal trono l'orleanese usurpatore, proclamata di
si pubblica l'indulgenza plenaria perpetua concessa dal pontefice alla chiesa della madonna del monte
oggidì ancora, per nodrire i poveri oppressi dal bisogno, assegnandoli un'entrata perpetua.
in natura o in denaro, corrisposto dal concessionario di un rapporto giuridico illimitato nel
città nuovamente da lui ordinata, o dal piacere del sito, al quale forse
fiori, / sì 'l buon seme perdea dal gielo interno, / i santi detti
] da altro non nascono se non dal pochissimo loro sentire di cuore e dal
non dal pochissimo loro sentire di cuore e dal fittizio sentire di capo. angiolini,
per (con valore intens.) e dal tema di petère 'dirigersi'; il
. del n. 12 è registr. dal d. e. i.
nostro idioma di nominare gli stessi panni dal nome del luogo donde ne è venuta la
maniche avea di perpignan turchino. = dal nome italianizzato della città francese di perpignan,
gradatamente e perplessamente che non occupi troppo dal principio alla fine o troppo al principio
alla capitale di quella provincia e fummo dal governatore accolti con tutte le dimostrazioni d'
lezione perplessa virgilio racconta come beatrice scese dal cielo a chiamarlo. -indistinto
un cavallo bianco. -che dipende dal variare delle circostanze; imprevedibile, aleatorio
sono quelle battaglie che sono fatte [dal demonio] alla umana generazione...
anidride perrenica. -anidride perrenica: ottenuta dal riscaldamento del renio in corrente d'ossigeno
uva siciliana che, in percentuale variabile dal 50 al 75 %, entra nella
% insolia. per il rosso regaleali: dal 50 al 75 % perricone, dal
dal 50 al 75 % perricone, dal 50 al 25 % nero d'avola.
ingiurioso. bruno, 3-5: se dal cinico dente sei trafitto, / lamentati
= voce dotta, deriv. dal lat. perhorrescére 'inorridire, raccapricciare',
preusa-, laziale pèrsa anche 'prezzemolo'), dal lat. persia (v.
= voce dotta, lat. persia, dal gr. 7iep dotta, lat. scient. persea, dal class, persia (v. che cercano colle loro fallaci persecutive allontanarci dal retto sentiero della virtù e della morale
allora stato tardo e pigro, quasi dal sonno si risvegliasse, cominciando dalla ingiuria
cagna infernale, la persecutrice sanguinaria, dal soffio romoroso, dagli occhi pregni d'
con riferimento a quanto subirono i cristiani dal tempo di nerone fino all'editto di
e sete, persecuzione, molestie, dal mondo, dal dimonio e da sé
, persecuzione, molestie, dal mondo, dal dimonio e da sé medesimo; con
. volg. * persicarius, deriv. dal class. persica (v. persico2
, anco gli disse, / acciò che dal fiamingo e dal picardo / ne l'
disse, / acciò che dal fiamingo e dal picardo / ne l'atlantico mar ratto
numero, non potessono spaventare gli romani dal perseguitamento, aspettavano li giugurtini quando li
costituito), e resi ancora più gravosi dal protrarsi nel tempo e dal susseguirsi con
più gravosi dal protrarsi nel tempo e dal susseguirsi con continuità; impedire con tali
antiche, 91: fuggono i demoni dal monaco acceso de l'amor divino,
, rispettivamente, a modena), dal tardo pontarius, in partic. per il
paramenti pontificali. -diretto, presieduto dal papa come capo della chiesa, o
questo il timbro pontificale. -emanato dal papa (una bolla, un breve)
arcivescovo turpino, e battizzolla: / carlo dal salutifero lavacro / con cerimonie debite levolla
: in chiesa, il pontificale celebrato dal vescovo era un bianco e argento di
riferimento alla celebrazione di un rito officiato dal papa, da un vescovo o da
in chiesa, cantatasi la messa pontificalmente dal vescovo di posnavia diocesano. de luca
lajeunesse vi pontificava arrivandovi a tardissima notte dal teatro delle 'variétés'o dal 'café napolitain'
tardissima notte dal teatro delle 'variétés'o dal 'café napolitain'. a. monti,
dotta, fr. pontifier, che è dal lat. tardo pontificare 'assumere le funzioni
pontificato, ne sentì quel piacere che nasce dal non aspettato conseguimento di quelle cose che
tutto l'animo e liberamente mi dimetto dal pontificato, espressamente fo rinunzia del seggio
uomini di diversi paesi, non dependenti dal pontificato; sono beneficati di cose che
. bembo, 9-1-85: ebbe principio infin dal tempo che ella fu in urbino nel
, agg. celebrato in forma solenne dal papa o da un vescovo (oppure
assisa in sulla scranna? -impartito dal papa. b. mxnerbetti, 4-ii-580
dirò di tiri, ma di prediche, dal pulpito ortodosso all'eterodosso, con alluvione
conseguente di bizantinismo. -compiuto dal papa e dalla sua corte. de
di cialdini presso ancona sui pontifici guidati dal famoso apostata lamoricière. carducci, iii-22-248
. = voce dotta, comp. dal gr. 7tóvro <; (v.
; (v. pònto) e dal tema del lat. gradi 'avanzare,
quattro secondo bagno, lanciandosi a capofitto dal pontile: tre metri d'altezza.
piroscafo si mosse dalla rada e uscì dal porto, passato lo stordimento per il trambusto
, regione del lazio, probab. dal nome dell'antica città dei volsci [
, 6-266: fuga e viaggio, dal ponto, di tutta la nuvolaglia a culaia
= voce dotta, lat. pontus, dal gr. 7ióvro <; propr. 'luogo
pontocerebellare: depressione che separa il cervelletto dal ponte di varolio. = comp
la barca da tragitto. = dal lat. mediev. pontonarius, deriv.
lat. mediev. pontonarius, deriv. dal class, pons pontis (v.
messa sopra un barcone grandissimo e mossa dal vapore. -pontone da abbattere,
per salpare: quello attrezzato per sollevare dal fondale ed estrarre dall'acqua le ancore.
.., tutto giardino era, dal ponte di ferro a monte...
nuovo ponte di pietra. = dal fr. pontonier, deriv. da ponton
. -esercitare uno sforzo per espellere dal corpo le feci o un'altra secrezione
, costui, trovandosi nelle strette, ebbe dal suo cervello un di que'scaltri suggerimenti
la gonfia il seme, a destarla dal suo dormiveglia di ponzatrice. =
pesca di crostacei. = dal toponimo ponza. ponzi, v
spongino, la lumia. = adattamento dal fr. poncir [é] (ant
sec. xvi), che è dal provenz. pomsire, pomsiri, voce ricondotta
connessa addirittura con un pomun ceréum 'pomo dal colore della cera'); cfr.
. anche 'ponziopilateggiare'. = dal nome di ponzio pilato (v. pilato2
l'altro. = deriv. dal nome di ponzio pilato (v. pilato2
con lo stesso termine), caratterizzato dal continuo riferirsi in modo per lo più
dalla gran nappa, gli anziani sedevano dal caffettiere. e con essi il pope
ateo e rivoluzionario. = dal russo e serbocroato pop (a sua volta
russo e serbocroato pop (a sua volta dal gr. 7ià7t [rc] a$
di paoli 16. = adattamento dal fr. popeline (sf.),
ingl. poplin, a sua volta dal fr. ant. papeline (v.
proposta con le cavate di sangue anche dal poplite a fine di derivare dalla parte
raccoglie il sangue proveniente dalla gamba e dal piede, immettendosi nella vena femorale.
si chiama poplitèo e s'inserisce quadrato dal più basso esteriore gonfiamento della coscia nella
ardente, spiritoso, sfacciato, conosciuto dal popolaccio e pratico delle case de'nobili
dal lubbione alle sue spalle con facezie e lazzi
facce attonite dei pescatori che si sporgevano dal parapetto... suscitarono dal cuore del
sporgevano dal parapetto... suscitarono dal cuore del giovine un impeto di allegrezza
col busto in marmo di san gennaro dal naso rotto, sono i veri padrini
di nevi. 2. esercitato dal popolo intero (secondo una concezione democratica
. 3. concesso, accordato dal popolo (il favore, la gloria
sapere s'acquista. -che proviene dal pubblico (un applauso). b
. 4. sentito, provato dal popolo (un sentimento, uno stato
, non essendo o inteso o amato dal popolo inclinato alla libidine. alfieri,
persone sono orbate, però che, occupate dal principio de la loro vita ad alcuno
ed in padova nelle nostre contrade, dal bembo in poi, che ci fé noto
nel braccio popolare anziché nel cuore generoso dal ceto educato e bene istrutto. carducci,
, i-v-312: passandosi... dal tumulto alla ribellione, dimandavano i popolari
provocato, suscitato e, anche, compiuto dal popolo (un moto, un tumulto
. alamanni, 6-68: venia portato / dal furor popolare al proprio danno. tasso
: la memoria del vivere populare continuata dal 1494 al 1512 si è applicata tanto
e lieto il mondo, / manda dal cielo un messaggier giocondo / che d'astrea
semplici; che è inteso con facilità dal popolo per la sua chiarezza (un
: era un'anima presa a prestito dal cinema, dalle riviste popolari e dai
, non credo che molto ci allontaneremo dal parlar popolare. leopardi, iii-535:
materiali, che, prodotti e usati dal popolo, possono essere riguardati e studiati
anche la più rozza, è sempre originata dal lavoro di un singolo; la critica
direttamente prodotta, e non soltanto gradita dal popolo) non mette fuora opere materialmente immobili
senza finalità puramente estetiche o eseguito unicamente dal popolo (un'espressione musicale, che
di cento maniere motivi che desumevano o dal canto ecclesiastico o dalle popolari canzoni.
orecchiabile, è la musica che nasce dal popolo stesso (verdi, puccini, sono
. 18. abitato, frequentato dal popolo (un quartiere, una strada
o serale e i corsi, istituiti dal provveditore agli studi o su richiesta di
mio sistema di cominciare la mia reputazione dal popolo, salutando cortesemente chiunque, essendo
, gremita di gente ovunque, pender dal labbro di questo fecondo e popolarissimo oratore
lo è; che per esserlo bisogna innalzarsi dal popolo, bisogna farsi apostoli dell'istruzion
distrutto che fu il regno di corsica dal fierissimo corsaro dargut, i signori genovesi,
ii-396: la questione sembrerebbe stata decisa dal creatore medesimo nell'ordine e nella progressione
di amori delittuosi, resi più foschi dal lusso che li circondava. d'annunzio,
. carducci, iii-24-128: grandi statue che dal campanile di giotto al palazzo della signoria
la marra e la vanga che scendevano dal monte al piano, di povere donne che
popolaresco tor. 2. suscitato dal popolo; attuato con la partecipazione del
del cugino. -concesso, accordato dal popolo. caro, 5-208: le
: un faccino pallido, reso arguto dal naso dritto e prominente, dalla bocca piccola
-che è proprio di locali frequentati dal popolo. piovene, 14-41: il
una popolazione (un cibo); usato dal popolo (un ornamento).
nostre fanciulle. = deriv. dal lat. populàris (v. popolare1)
il guerrazzi era, per quanto venuto dal popolo e fattosi capo del popolo, un
non ottiene mai quella popolarità né quell'attenzione dal mondo che ottengono gli storici susseguenti,
,... abbandonati a se medesimi dal pubblico, è stata una cagione principale
cotesta esposizione la popolarità di nove edizioni dal 1533 al 1582. pascoli, i-864
e ben definite, ma in prendere dal popolo le sue stesse idee tali quali egli
borghesi et artigiani. = dal fr. populariser, denom. da populaire
: idillio già fatto volgare in terzine dal benivieni e messo in farsa rimata dal sannazzaro
dal benivieni e messo in farsa rimata dal sannazzaro e fin popolarizzato...
, perché gli ingegneri saraceni, mandati dal re a murare novella fortezza, aveano
. in modo da essere compreso con facilità dal popolo; conformemente al suo gusto,
in aulide pietrosa! / tornavi tu dal suolo degli abanti / ricco di vigne,
della rivoluzione, a ciò si guardino dal frequentarlo. alvaro, 20-65: le cose
scossero. gemelli careri, 1-iv-37: passammo dal canal grande di canton in un altro
lat. mediev. populatus, deriv. dal class. popùlus (v. popolo1
. bicchierai, 124: fino dal principio della libertà adottarono le popolazioni della
italiana, che le popolazioni, agitate dal timore ed imbizzarrite dalla speranza, in
: parrochi e popolazioni si sono staccati dal papato. 4. insieme delle
lat. tardo populatio -ónis, deriv. dal class, popùlus (v. popolo1
popolesco dell'albera. -espresso dal popolo (nel comune medievale).
cibo terreno. -sentito o condiviso dal popolo; che lo caratterizza dal punto
condiviso dal popolo; che lo caratterizza dal punto di vista psicologico. boccaccio,
piacevole la sua filosofia. -tributato dal popolo (il favore); espresso dal
dal popolo (il favore); espresso dal popolo. boccaccio, viii-1-19:
: dalla dolcezza della gloria tirato e dal vano favor popolesco e ancora dalle persuasioni de'
a se stesso. -frequentato dal popolo (un luogo). guido
e festerecci! 3. suscitato dal popolo; attuato con la partecipazione del
voci popolesche e basse non sono usate dal nostro poeta dell'altissimo canto? il petrarca
le ha schivate. monti, xii-3-203: dal fin qui detto raccolgo che ad acquistarsi
del quartire, viene riverito e temuto dal popolino. ferd. martini, 4-224
con il sangue che gli colava a fiotti dal naso giù per la barba, curvo
al pioppo. -in partic.: ricavato dal pioppo. soderini, iii-572:
e tale concetto, mutuato in parte dal mondo classico, assume varie accezioni storiche
tutto saccheggiato o ritenuto sotto qualche pretesto dal popol re. cuoco, 1-154:
. faie [rezasco], 590: dal ditto mileximo infino a questo dì io
l'umano, / a l'ettemo dal tempo era venuto, / e di fiorenza
/ o tardar più che dieno / dal popul tuo ripresi. s. bernardino
grandi, ma non si fare odiare dal populo. ariosto, 37-104: il popolo
988: il re britannico era stato dal parlamento e da'suoi popoli non meno
ii-184: bisogna ubbidire alle autorità costituite dal popolo. e si deve poi ben
sellaria e tutti gli altri luochi abitati dal popolo minuto, e non trovare persona
i plebei, avevano 'ab antico'(fin dal 1000 o 1100) oppresso i patrizi
gozzi, 1-1: d difetto non viene dal popolo, no, viene dagli scrittori
il terz'atto, ed erano rispinti dal popolo sovrano che voleva fuori l'autore.
» fu la sola iniziativa di popolo alimentata dal marxismo. -diventare femmina del
. idem, 244: chi vuol ben dal popolo lo tenga magro. idem,
. idem, 287: chi vuol ben dal popolo lo tenga scusso. proverbi toscani
lazio, che pur non è derivata propriamente dal greco, non isdegnò le spoglie e
.). = voce panromanza, dal lat. popùlus (sm.),
delle gotte. la ragia che distilla dal tronco si mette negli empiastri. dàssi il
tre maglie. = forse dal serbo-croato popunica. poponcino, sm
son tutti quanti, / così costor dal capo alla radice / sanza tradire stavon tutti
studio, incendendo le poppe delle giovani dal lato diritto, acciò che il saettare non
in altra bocca, / poppe vuotate dal succhiar di tanti, / pancia pendente
alle capre ancora l'avere pendente assai dal collo quelle barbette è buon segnale,.
, come un infante traballa, / bela dal roseo muso, per l'ombra calda
. verga, 7-312: tirava fuori dal sacco la lattante per darle la poppa
/ oh tu scaccia e dirupa / giù dal tuo colle questa fiera, o tutto
alle capre ancora l'avere pendente assai dal collo quelle barbette è buon segnale, e
questa libertà [sessuale] e non solo dal temperamento dell'aria credo che nasca il
per questa navicazione, ciò è molto larghe dal mezzo verso la prora e strette verso
striscia increspata, che s'andava allontanando dal lido. amari, 1-1-408: sfavillò pietro
1-161: il pio guardò quell'isole dal lembo / de la sua poppa lungamente
con qualche disordine. = dal lat. puppis, di etimo incerto.
voce di area tose., deriv. dal lat. pupa 'fanciulla'e 'bambola'
poppante in grembo. carducci, iii-4-23: dal seno de la madre adusta, /
canta, / una poppante volgesi e dal viso / tondo sorride. verga, 7-604
come un infante traballa, / bela dal roseo muso, per l'ombra calda /
un sandolo popparino di quelli che esigono dal vogatore tanta forza e destrezza. =
. viani, 4-38: un ragazzo puppato dal freddo fissava gli occhi bianchi al cielo
rombava da ogni lato. dei ragazzi puppati dal freddo, per riscaldarsi, facevano il
perché si era impuntato, fosse venuto dal paradiso gesù cristo con tutti i suoi
puzzola era per venir raggiunta e azzannata dal lupo rapace: a salvarsi, lanciò
lat. [lex papia] poppaea, dal nome di poppaeus, collega del console
leggera e attillata. pratolini, 9-497: dal bianco al nero, senza che lui
dotta, lat. poppysma e poppysmus, dal gr. tcote711x7 [agi e
quelle propugnate, intorno al 1920, dal giornale parigino « le populaire ».
, lat. mediev. populeon -ónis, dal class. [unguentum] populéum,
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. populus [tremula]
si riferisce, che è proprio o deriva dal populismo; ispirato a tale movimento o
= dall'ingl. populist (deriv. dal lat. populus: v. popolo1)
aretini prace. porca de'fiorentini è nata dal latino 'porca', che così fu chiamata
d'annunzio, iv-603: il grano involandosi dal pugno brillava talvolta nell'aria come faville
bel lavoro / o da dio o dal diavolo o da quella / porca de la
= lat. tardo porcacla e porclaca, dal class, portulaca (v. portulaca
», tante volte finivano per ottenergli dal compatimento fra divertito e annoiato dei questurini
quattro volti / e il lardo giù dal culo sì ti scola, / or
finora recensito e con simpatia, soltanto dal « popolo » e dall'« italia
..., ha l'originaria sorgente dal bere smoderato in una femmina stolta.
o messo a soqquadro e in disordine dal comportamento di persone ineducate; immondezzaio (
soprapposte a guisa d'embrici. = dal lat. tardo porcaricia, deriv. dal
dal lat. tardo porcaricia, deriv. dal class, porcarius (v.
e quando s'incomincia a governare e cavare dal porcaréccio... va dietro e
= voce di area piemont., dal lat. mediev. porcaritia [gabella
porcastróne (v.). = dal lat. mediev. porcaster -tri (nell'
855 a farfa), deriv. dal class, porcus (v. porco)
^ ò di tal aquisto. = dal fr. ant. porchacier (nel 1080
il pavimento a pianoterra, per isolarlo dal suolo sottostante. = etimo incerto
di ciprea. = deriv. dal lat. porcellus (v. porcello)
di acqua bollente. pratolini, 10-13: dal soffitto pendeva il lampadario, un fastello
oro e le ben lavorate porcellane mandateci dal giappone. leoni, 176: vede [
della tribù de'galatini; così denominati dal loro guscio dorsale di forma orbicolare.
distinti dalla coda ripiegata in sotto, dal tronco pressoché quadrato, dalle antenne di
. cecchi, 1-ii-334: chi vuol ben dal popolo / lo tenga magro: per
di questa vita. = dal lat. volg. * porcellàgo -agtnis,
volg. * porcellàgo -agtnis, deriv. dal class. porcillàca (v. porcellaca
di area emil. e romagn., dal lat. porcella (v. porcella1
frequentare luoghi fangosi; è registr. dal d. e. i.
o scarlatto o delicata tortora o cenere dal pavimento al soffitto. 2.
un ritrattone acceso e volgare del toscanini dipinto dal grosso dieci anni fa. il bel
in marmo porcellanato fattogli l'anno scorso dal wildt. prisco, 5-182: molteni
dotta, lat. scient. porcellanidae, dal nome del genere porcellana (v.
v. porcellana3); è registr. dal d. e. i.
bruciati da fuochi naturali. = dal ted. porzellanit, deriv. da porzellan
deriv. da porcello; è registr. dal d. e. i.
loro porcellini, le quale vedendosi tolliere dal serpente li loro porcellini si li aggreccionno
bianco una padella. = dal lat. tardo porcaricius, deriv. dal
dal lat. tardo porcaricius, deriv. dal class, porcarìus (v.
chimici tolgono il profumo dalle pietre, dal sale, dal catrame, da che so
profumo dalle pietre, dal sale, dal catrame, da che so io e vendono
padroni di fabbrica, i quali almeno dal limitare le mercedi agli operai ritraevano i
di una ragazza innocente un libro, dal quale si possono con poca fatica imparare
zena, 2-186: giovanotti appena usciti dal liceo... si vantano di sostenere
un pranzo apprestato alla turchesca, detto dal nostro dragomano alla porchesca o sia alla
le cosce di que'lor porchetti piccoli dal pelo rosso sono corte.
senza sapone / con brodo allor allor dal fuoco tolto, / che il pelò tutto
porciàio. = deriv. dal plur. di porco. porcielana
no, eppoi no. = dal lati porcellio -ónis, dimin. di porcellus
con un suo amante, fu sopraggiunta dal marito; e non sapendo dove nasconderlo,
di pioggia, si vedeva una capanna dal tetto di paglia, circondata da uno steccato
, 4-194: si rubavano la roba dal piatto e nella lotta ne buttavano in terra
stuoie vecchie si collocarono in pompa magna dal nostro gran battista i pagliacci nostri. galanti
, agg. ant. proprio o ricavato dal porco; suino, porcino.
grande come piccole non possino né debbino, dal mese d'agosto mcccclxviiii prossimo che viene
le palpebre, considerato come un difetto dal punto di vista estetico o come segno di
codici quand'ei li guata / e dal libumio remo invocata / la man lor applica
la generalessa a quel savio uomo che dal tondo faccione, dagli occhietti porcini spirava
, 849: io chiamo dio, ché dal desio son vinto, / la voglia
leggi proposte nel 199 a. c. dal tribuno publio porcio leca e riprese nel
= voce dotta, lat. porcius, dal nome di una gente romana.
il brutto, il deforme senza rifuggire dal porco e dall'indecente. -disordinato
: un animale quadrupede, venuto pure dal brasil,... da guglielmo
ebrei, con riferimento all'astensione giudaica dal consumo di carne porcina). periodici
porco vuol insegnare a minerva': tolto dal latino 'sus minervam'. dicesi di coloro che
.). = voce panromanza, dal lat. porcus, di origine indeuropea.
ci fai carico? chi abbiamo levato dal mondo? dei massoni, dei porconi.
= voce dotta, comp. dal gr. 7iópo4 (v. poro1)
(v.); è registr. dal d. e. i.
, vi-413: 'porfido': non differisce dal granito che nel colore... ve
della famiglia degl'idrofiti, così denominate dal color di porpora che vi domina.
dotta, lat. scient. porphyra, dal gr. xopipupa (v.
= voce dotta, comp. dal gr. xop ^ upa (v.
upa (v. porpora) e dal lat. scient. [peganum] harm
= voce dotta, lat. porphyretxcus, dal gr. rcopqpupttt- xó$, deriv.
. = voce dotta, deriv. dal gr. 7: opcp'jpa (v
di porfirio). = deriv. dal nome di porfirio; nel signif. n
. n. 2 è registr. dal d. e. i., che
. i., che l'attesta, dal lat. tardo porphyriani, nel dizionario
secreti, / solocismi acutissimi porfirici / certo dal cielo in te spirar se crede.
= voce dotta, deriv. dal gr. xop ^ upa (v.
: composto presente in licheni, derivato dal diben- zofurano, in forma di cristalli
. = voce dotta, deriv. dal gr. xop ^ upa (v.
porpora), per la colorazione assunta dal pigmento. porfirinemìa, sf.
voce dotta, comp. da porfirina e dal gr. 'sangue'.
sangue... alcuni non dissomiglianti dal porfirino rosso. = deriv.
voce dotta, comp. da porfirina e dal tema del gr. yevvàtu 'genero,
voce dotta, comp. da porfirina e dal gr. raftoc, 'dolore'.
voce dotta, comp. da porfirina e dal gr. oùpov 'urina'.
voce dotta, lat. porphyrio -ónis, dal gr. xop
, lat. porphyrites, sm., dal gr. 7topipu- pityk [xtiso ^
cose terrestri non potere così de facili dal rogo essere discipate né conbuste: corno
= voce dotta, lat. porphyritis, dal gr. 7cop « puptti? deriv
impalpabile alcuna cosa. = dal fr. porphyrizer, deriv. da porphyre
grado di finezza. = dal fr. porphyrisation, nome d'azione da
dotta, lat. mediev. porphyreum, dal gr. rcop- ©upeo <;
'ascalabotes'e del sotto-genere 'ptyodactylus', desunto dal color purpureo della sua pelle. =
= voce dotta, comp. dal gr. xop ^ upa 'porpora'e
= voce dotta, comp. dal gr. nopipupa 'porpora'e \ 3xa = voce dotta, comp. dal gr. 7top 'spezzo, rompo'; è registr. dal d. e. i. = voce dotta, comp. dal gr. 7top lat. scient. porphirophora, comp. dal gr. 7iopcpùpa 'porpora'e dal tema . dal gr. 7iopcpùpa 'porpora'e dal tema di cpépoj 'porto'; è registr. di cpépoj 'porto'; è registr. dal d. e. i. (che della iiop9upa o alla porpora imperiale vestita dal padre. porfiroide1, agg. porfido, che passano, per esempio, dal granito al porfido. lessona, 1177 voce dotta, comp. da porfiro1 e dal gr. -oei8r \ $ 'simile . = voce dotta, comp. dal gr. 7top lat. scient. porphyrops, comp. dal gr. 7top cty òizóc, 'aspetto'; è registr. dal d. e. i. = voce dotta, comp. dal gr. tcopqpupa (v. porpora) = voce dotta, comp. dal gr. 7cop . = voce dotta, comp. dal gr. 7topcpupa (v. porpora) e, levatosi con una mano gli occhiali dal naso, la porse con l'altra
mani. gozzano, il-go: ella dal libro, in quiete, tolse tarme,
scudo: che noi abbiam la giustizia dal lato nostro. marini, i-287: quivi
si rizzasse. caro, 2-501: allor dal sonno mi riscuoto e salgo / subitamente
ad essa varca, / onde così dal viso ti s'invola. / infin là
largo impiego con diversi valori semantici indicati dal compì, ogg., talvolta coincidente
gloriosa fortuna indizio le porgessero. pagliari dal bosco, 116: è parimente falso che
all'imprigionamento che da'suoi francesi comandati dal nogaret fece fare del papa in anagni
. idem, 16-64: deh, porgimi dal cielo, angelo eletto, / tanto
'l tempo a la mia morte / dal tiranno prescritto era vicino, / e ch'
eredia, 13: egli intanto espor come dal buono / e dal bello e da
egli intanto espor come dal buono / e dal bello e da l'un sorgesse il
il molesto de l'odore, che usciva dal putrefatto del litanie, porgeva conforto di
mondo. idem, iii-12-332: trasportar dal greco in latino... quegli
un porgere quasi rude, ereditato certo dal marito, ma le cose che diceva
accordano che la sanità ci sia porta dal contemperamento. guidiccioni, 5-53: quando sarà
[a michelangelo] messa innanzi dal granacci una carta stampata, dove era ritratta
fece in una tavola di legno ed accomodato dal medesimo di colori e di pennelli talmente
che si porgeva in mare, quivi campò dal pericolo d'annegare. linati, 16-62
dispone i fili di ordito sulla passetta azionata dal l'incorsatore o che provvede
(v.); voce registr. dal dizionario delle professioni.
.); voce registr. dal dizionario delle professioni. porgiménto,
cameriera andò con gli occhi più volte dal biglietto alla figura della porgitrice; ima figura
signif. di 'barista'è registr. dal dizionario delle professioni. porgitura, sf
lat. scient. poria, deriv. dal gr. 7iópo <; (v.
dotta, lat. scient. poriasis, dal gr. 7rtopca lat. scient. poricida, comp. dal gr. 710- po <; <; (v. poro1) e dal tema del lat. caedére 'tagliare'. elementi muscolari e nervosi e caratterizzati dal l'immobilità e dall'assenza . scient. pori fera, comp. dal gr. 710- po <; ( <; (v. poro1) e dal tema del lat. ferre 'portare'. . = voce dotta, comp. dal gr. rcopeta 'viaggio'e da mania lat. scient. porion, deriv. dal gr. 7iópo <; ( dotta, lat. tardo porisma -dtis, dal gr. ttópiffpa -ax<>4, deriv. lat. scient. porites, deriv. dal gr. uópoc; (v sottordine dei perforati, che comprende forme dal polipaio composto, interamente formato di sclerenchima dotta, lat. scient. poritidae-, dal nome del gene re porites = voce dotta, deriv. dal gr. tcópvr, 'prostituta', che è dotta, fr. pomocratie, comp. dal gr. 7iópvr ('prostituta'( 'prostituta'(v. porneo) e dal tema di xpaxéo> 'domino'; voce diffusa
comp. da pomo [grafico] e dal gr. 90ovr, 'suono'.
. panzini, iv-531: 'pornografia': dal primo significato di 'trattato intorno la prostituzione'
, fr. pornografie, comp. dal gr. rópvr; 'prostituta'e
gr. rópvr; 'prostituta'e dal tema di ypaqxu 'scrivo'. pomogràfico,
deriv. da pornografia-, voce registi-, dal d. e. i. (
= voce dotta, fr. pomographe, dal gr. tiopvoypàtpoi;, comp.
comp. da 7uópvr, 'prostituta'e dal tema di ypàqjto 'scrivo'. pomosala,
comp. da pomo [grafico] e dal tema del gr. oxorcétu 'guardo,
una parte occupandomi di studi e traduzioni dal nordamericano, dall'altra componendo certe novellette
converse in fonte / e acqua venni dal capo a le piote. boccaccio, viii-1-255
alla stremità di tutto 'l corpo e spinto dal battimento del cuore e dal movimento delle
e spinto dal battimento del cuore e dal movimento delle membra per quei piccoli apparati
: quel vento che gli soffiava incontro dal mare era per lui un refrigerio: ne
non sarebbono tai corpi divisibili e penetrabili dal foco o dal calor di quello? d
corpi divisibili e penetrabili dal foco o dal calor di quello? d. bartoli
nelle proprie miniere e quivi congelate e dal tempo indurite e stagionate, si fan
voce dotta, lat. tardo pórus, dal gr. tròpo *; 'passaggio,
= voce dotta, lat. pórus, dal gr. raópos, di origine mediterranea
. = voce dotta, comp. dal gr. 7tópo? (v. poro1
= voce dotta, comp. dal gr. rcópot; (v. poro1
dotta, lat. scient. porocephalidae, dal nome del genere porocephalus (v.
lat. scient. porocephalus, comp. dal gr. 7tópoc, (v.
= voce dotta, comp. dal gr. 7ió>po <; (v.
(v.); è registr. dal d. e. i. (che
. = voce dotta, comp. dal gr. 7ióp ; 'cavità, cellula'; è registr. dal d. e. i. . = voce dotta, comp. dal gr. rcópo *; (v. = voce dotta, comp. dal gr. 7tópoc (v. poro1) . 7tópoc (v. poro1) e dal tema di < pép . = voce dotta, comp. dal gr. 7iópo <; (v. dotta, ingl. poromeric, comp. dal gr. 7h>po? (v. . = voce dotta, comp. dal gr. 7tópo$ (v. poro1) lat. scient. poromydae, deriv. dal nome del genere poromya, comp. nome del genere poromya, comp. dal gr. rzópoc, (v. poro1 porococa e pororoca. è registr. dal d. e. i. (che . = voce dotta, comp. dal gr. 7tóp 7tóp = voce dotta, deriv. dal gr. 7: ópo <; ( due sostanze separate, e ciò sebbene dal loro miscuglio si sviluppi calore, con , con conseguente dilatazione. ciò dipende dal fatto che le molecole dell'un corpo si
2. tecnol. valore numerico che risulta dal rapporto fra il volume delle cavità presenti
galileo, 4-2-115: levisi... dal fuoco e lascisi così stare fin che
monti, si radunano insieme e corrono dal basso. algarotti, 1-vii-242: questa
, 127: così eccoci, non lontani dal punto, / la soglia porosa,
lat. mediev. porosus, deriv. dal tardo pórus (v. poro1)
, lat. scienti poroxylon, comp. dal gr. 7: ópo$ (v
) e ijuxov 'legno'; è registi, dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. rcópos (v. poro1)
di palladio. = deriv. dal nome di porpez, località del brasile dove
fr. colonna, 2-326: dal stricto cinto in giù dinanti ordinatamente propendevano
= voce dotta, deriv. dal gr. 7ióp7ir, 'fibbia'o nópizaz
dell'ordine degli acalefi liberi, caratterizzati dal corpo orbicolare, depresso, esternamente gelatinoso
dal gr. 7ióp7rr, (v. porpice
: il papa quando fu assunto rivocò dal chiostro dei cappuccini alla porpora il fratello
/ in cui, ne lo spuntar dal natio verde, / la porpora e il
su le guancie la porpora di quelle rose dal suo diletto sì gentilmente descritte. palmerini
: gentile e cara signora lucia, dal 16 giugno, data della sua gentilissima,
la purpura. olivi, 159: dal 'turbo clathrus'traevano la porpora violacea, non
. = lat. purpura, dal gr. rcopcpupa, di etimo incerto;
satire, chi ordì congiure, chi cavò dal fodro il pugnale? delfico, i-446
la sua chioma [del giacinto] dal mezo in su del fusto è tutta piena
: il sangue arterioso in nulla differisce dal venoso, sia nel colore, sia nella
w., 6863), deriv. dal class. purpura (v. porpora
voce dotta, comp. da porpora e dal tema del lat. ferre 'portare,
ad angui, in porporigno / tinti dal sole, gli occhi suoi furenti;
se n'adoperebbe; ma guariti come dal fuoco d'adoperarlo. di questo colore
grande giro e porpreso. = dal fr. ant. porpris e pourpris (
di quelle piante che sono più amate dal terreno, perché ordinariamente fanno meglio. caro
il discepolo, il quale era conosciuto dal pontefice, andò e pregò la portinara
mi difenderò dalle tue trame / e dal desio ch'hai di vedermi uccisa,
la pose. cesarotti, 1-xxi-23: scoperto dal re, fu posto in ceppi,
lo indovini, / ché 'l difetto vien dal gallo. grazzini, 4-397: non
mia / diletta moglie, in dubio se dal fato / mi si rapisse o traviata
, 5-1-99: essendo una legione separata dal grosso dell'esercito e circondata, petreio
rote, e da lunge si pone / dal suo maestro. idem, par.,
che i cenomani si posero di là dal chiesio e lungo il po. botta,
, fratei mio, in tutto discluso dal desiderio de le corti, con la conclusione
saint-étienne. tarchetti, 6-ii-210: attristato dal pensiero del mio abbandono, dalla incostanza di
1-iv-954): gualtieri, tolto giannucolo dal suo lavorio, come suocero il pose in
per esiggere maggiori convenienze, facendomi esaggerare dal turcimanno i gran servigi rendutimi per istrada
pratiche una qualche mutazione, si poneano dal canto loro sulle difese. -rifl
: ordineremo che le case siano tutte dal publico edificate e con tale architettura poste
ducati, parte per uso delle guerre mandati dal re, parte postivi da particolari signori
pongo il villano. marchetti, 5-66: dal caldo, alfine, alle pruine algenti
all'incontro / per la stessa ragion dal gelo al fuoco, / poiché finisce
vento la crolla e una stoppia già adusta dal sole, che tosto è per finire
a bere: ciò ch'egli fece parimente dal suo canto. cesari, 6-324:
grazia al primo di togliere l'ultimo o dal suo nome e porlo in luogo dell'
usano molte voci nuove e per adietro dal popolo non udite, o ne dicono molte
cominciar l'opera dalle riforme tanto desiderate dal popolo, poi ordinar le tasse, volle
g. gozzi, 1-21-22: sgombra è dal cor divino ogni aspra ambascia; /
iv-192: poiché vedde non essere posto dal re a questa cosa alcuno rimedio,
). anonimo, i-582: dentro dal core si pone [amore] a
3-186: fi mio parere è di torsi dal consueto e porre avanti alcuna invenzione peregrina
, per nostra credenza, fu tratto dal latino, e da persona, secondo il
, 1-129: il dubitare se l'onesto dal giocondo sia distinto panni l'istesso che
la vostra madre, non essendo sodisfatta dal suo marito sì com'ella volea,
v. porrigere); voce registr. dal d. e. i. porrèggere
e se retraeno progredendo le extreme palme dal centro ne le unde del mare cum
mediev. porrectura, nome d'azione dal class, porrigère (v. porrìgere)
da. lloro avere disfìnito e sentenziato dal dì che sarà posta overo porta la querimonia
dotta, lat. porrigère, comp. dal pref. por-, per prò-'davanti'
stimate doghe per tini e botti levansi dal così detto pedagnólo di porrina, che
(allium porrum), probabilmente derivata dal porrandello { allium ampeloprasum) e formata
, grinza e arsiccia, / secca dal fumo e tinta in verde e giallo,
la cicatrice del foro che è fatto dal verme.. figur. molestia
una buccia di porro! 'suol dirsi dal popolo per significare maraviglia o stupore.
, volle il basilicale, fatto certo, dal diniego dell'architetto, che questo bastardo
.). = voce panromanza, dal lat. porrum (o porrus),
necessitato quasi da tante istanze et anche dal desiderio di fuggire maggiore vergogna, [il
= voce dotta, comp. dal lat. porro 'in lontananza'(probabile
. porro 'in lontananza'(probabile prestito dal gr. dóppio forma secondaria di 7ipó
7ipó, di origine indeuropea) e dal tema del gr. o ^ i <
cfr. porsému, pursému), dal lat. petroseltnum (v. petroselino e
forte: / ai, malvaxia femena dal demonio rapita, / mal per me
. si fece fare in poche ore sin dal 20 agosto una porta segreta che dà
una porta della città, fu calpestato dal suo cavallo e trucidato a furore di
'strada maestra'per 'principale'. -seguita dal nome della costruzione di cui si tratta
-per estens. nome con cui a partire dal xiii sec. in molti comuni italiani
il comando di apertura e chiusura impartito dal guidatore (ed è il sistema oggi
milano, mentre il duca si mostrasse alieno dal re, con gran facilità potriano esser
11. parte del cielo illuminata dal sole nascente (per lo più al
vegghievole aurora manifestò le porti della porpora dal risprendevole nascimento e'palagi pieni di rose
male, e tira fuori il cric dal portabagagli, / e chi vuole entrarci a
e convoglia all'organo il sangue proveniente dal tratto sottodiaframmatico del tubo digerente, della
del tubo digerente, della milza e dal pancreas (anche nell'espressione vena porta
passaggio all'acqua, tanto dai lati che dal disotto. g. parrilli, 1-ii-258
nel parapetto anteriore di prua per comunicare dal secondo ponte alla piattaforma della polena.
per proteggere la tolda dalla pioggia e dal vento; portiera. vocabolario nautico [
balestriere, e circondano la galea per difenderla dal vento, supplemento dove mancano le tende
suo sangiaccato, dov'era stato mandato dal serenissimo suo padre, secondo il costume
i. ragazzoni, lii-13-80: mandai dal magnifico sangiacco di cherzegovina... a
), e vi sta per ordinario dal levar del sole sino al meriggio.
maria', 'o madonna'ed è tolto dal latino 'ianua coeli'delle litanie.
tansillo, xxx-10-252: l'onda che dal vento non sopporta / esser vinta orgogliosa
si infastidisce... e poi dal fastidio passa alla collera... e
catgutte è lunga. appena esce bianca dal rosso groviglio ed è recisa, già
del fr. porte-baguette-, voce registr. dal d. e. i. (che
del n. 2 è attestato dal d. e. l. i.
moretti, iii-597: don benaglia tornò dal cimitero subito dopo e passò con simpatica
e mossa ad affrontarle e a superarle dal programma artistico che la faceva portabandiera del
fr. porte-bannière; è attestato nel 1824 dal d. e. l.
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. portabastóni,
guancia e nella sua grossezza è attraversato dal battitoio: tra questo e il portabattitoio
v.); voce registr. dal d. e. i. (che
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. portabimbi,
.); voce registr. dal dizionario delle professioni. portacàrichi,
pozzo di pietra bianca, poligonale, dal portacarrùcola di ferro battuto in forma di un
ghislanzoni, 4-118: gabriella levò dal suo porta-carte un profumato foglietto e scrisse
capi, a guisa di due perni. dal portacassa discendono 1 due staggi della cassa
comp. daàl'imp. di portare e dal plur. di cassa, n. 27
v.); voce registr. dal d. e. i. (che
v.); voce registr. dal d. e. l. i.
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. portacontainer e portacontainers
xviii sec.); voce registr. dal d. e. i. (
v.); voce registr. dal d. e. l. i.
in un unico fusto verticale che sorge dal centro del maggior piatto, il quale
fusi elettrici, mantenendoli alla distanza voluta dal bagno metallico. = comp. dall'
nel 1963); voce registr. dal d. e. l. i.
a decollo corto ed atterraggio verticale previsti dal progetto. = comp. dall'
per scaricare al largo il fango dragato dal fondo dei porti. dizionario di
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. portafiàccole, sm
inferno, il terzo musicista tirava razzi dal nero culmine del castello, sul monte cavedine
ferma in modo da poter osservare, dal posto di guida, le finestre di lei
, è la facciata bianca che vedevamo dal basso arrivando, cinque porte-finestre che si
portafoglio. = voce registr. dal dizionario delle professioni. portafoglio {
una carta gualcita, dai caratteri ingialliti dal tempo. d'annunzio, iv-2-522: povero
pubblico delle mie osservazioni, io ho cavato dal mio portafogli il viaggio da me fatto
vedevo il portafoglio gonfio di biglietti segnati dal sudicio delle ditate. moravia, i-628
da mille uno per imo, togliendoli dal portafoglio che vidi gonfio di biglietti e
sue e del suo gabinetto e accetterà dal re il reincarico. bocchelli, 18-i-639
a potersi navigare. = dal fr. portage, che è dal lat
= dal fr. portage, che è dal lat. mediev. portagium, deriv
. mediev. portagium, deriv. dal class, portare (v. portare)
traduce tingi. portage (deriv. dal fr.). portaghi e
30): la teologia diventa / parlamento dal forno e un porta 'l cesto /
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. portale1, sm
le barche navigando in essi. = dal fr. ant. portai (mod.
(mod. portail), deriv. dal lat. porta (v.
che convogliano al fegato il sangue proveniente dal tubo gastroenterico e dalla milza (e
, operaio addetto a trasportare la legna dal deposito alle caldaie. targioni
che sia stato restituito immediatamente al portalettere dal portinaio. carducci, ii-16-57: avverti
il vestimento e di misura / che dal ginocchio in giù poco si stende.
prelato sconosciuto, alto, magro, dal portamento quasi elegante. moravia, iv-164
.. dalla vostra mente ogni memoria e dal vostro portamento ogni licenza maritale, seguitate
fatte le buone vedove: vivere segregate dal mondo, con portamento dimesso e pudico
579: signore, la pietà usata dal signor re filippo secondo, avo di
seco dei mali portamenti che erano stati fatti dal lavoratore passato agli olivi e ai peschi
anni abbia fatto gli sforzi suoi per toglierlo dal mondo, collegata la di lui potenza
cadenti fuori di tempo e tocca dal sole, s'imputridisce, non v'è
di lamento, credevasi che fosse imperversata dal demonio. 12. locuz.
e le rocce scoscese. = dal fr. porte-muse, comp. dall'imp
venite al giudizio / che ordinato fu dal primo inizio! = voce dotta
. portante video: frequenza televisiva modulata dal segnale video. 4. fis.
caratterizzata da passi brevi e affrettati e dal moto simultaneo delle due zampe laterali,
.. ecco, ecco! escono dal bosco. s'avvicinano. vanno di portante
più armonica e più dolce alla vista dal suo velo secolare: amabile opera d'
che prende con la canna la pasta dal crogiuolo e la porge al soffiatore.
dipende dalla velocità del velivolo stesso e dal profilo e dall'incidenza delle ali.
una deformazione massima prestabilita. = dal fr. portance, deriv. da porter
prese su la canna d'india, dal portaombrelli, con un bel manico d'avorio
come portaparola della classe che ha ricevuto dal genio della storia l'investitura divina del
un discorso assoluto. = dal fr. porte-parole (nel 1552),
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. portapastìglie, sm
pruova della sua virtù, spiritata e dal demonio fieramente vessata. questa, uscendo
l'atto... si eleggevano dal popolo convocato uomini a posta, perché
del mestieri che facea e come era amato dal suo maestro. e tante buone cose
come vanno a chi si lascia portare dal corso dell'acqua. mascardi, 91:
profumi. panzini, i-221: il vento dal mare ci portò l'odore della pioggia
o dalla cattiva costituzion dell'aria o dal fetore de'cadaveri o pure dai patimenti
faginea patera. gozzano, ii-350: discesi dal lettino / son là presso il camino
a casa, si riscontrò nel ritorno dal mercato in alcuni piacevoli uomini che volontieri
7 (120): le donne venivan dal campo, portandosi in collo i bambini
quei cardinali che lo esclusero allora [dal pontificato],... si dubita
... l'altra i denominati dal re, madruccio e como; la terza
il corpo del duca di gioiosa fu cavato dal fiume e conosciuto più per un diamante
alla città per suoi meriti nel 1190 dal re riccardo i. leoni, 585:
zaffiri, l'uno orientale, l'altro dal poi per portare ogni dì.
arme portavan una torre nella metà dello scudo dal lato ritto. dante, par.
. dalle ragioni della sua nascita e dal costume della sua casa e dal proprio genio
e dal costume della sua casa e dal proprio genio veniva obligato di portare la
della cristianità. mascheroni, 8-165: dal sommo ciel discendo, / u'come è
citolini, 479: il portar le partite dal giornale al quaderno. -eseguendo
alta ambasciata / scese un messaggio, dal cui volto uscia / tutto il seren della
'from dream land -a stranger hither'; dal paese del sogno -straniera qui. montale
, temenza arai / sol d'una canna dal vento agitata. beicari, 6-202:
cara, senza tentare neanche di riscuoterla dal peso di questo ozio e noia che
dolore del tuo peccato e grande, viene dal grande amore che porti a dio che
contrari strani: l'un è proceduto dal torto che in ciò si dice che mi
l'uno a l'altro, e io dal mio lato ve ne farò vedere gli
dicevano ch'ei s'era allontanato per temenza dal nimico...; altri ch'
d'umor l'aeree nubi / da lor dal vasto pelago concetto, / e di
: la notte portava i lupi, attirati dal forte e caldo odore del bestiame non
egli si lasciò portare a somigliante risoluzione dal desiderio di servire nuovamente al re.
, vogando, come se fosse spinto dal vento. 'portare il vento in corsia'
istesse montagne da colle a colle, guasti dal tempo per la natura de'siti,
. la strada più agevole per venire dal tirolo in italia è quella che da
ricevuta i consoli questa lettera, si portarono dal duca. a. molin, lxxx-4-98
mucro forte imbestialito e rissoluto di portarsi dal giudice turco,... senza fare
i cani e gli uomini villani cacciano dal mezzo del bovile un fulvo leone, né
: chi avesse alcuna polizza o licenzia dal ditto messer podestade o da suo vicario di
'trasferimenti'annui (cioè trasferimenti di denaro dal nord al sud). -trascorrere
se ho dove appoggiarmi: se mi stacco dal muro o lascio il bastone, tentenno
gli promissero di cavare un fosso navigabile dal lago d'avemo a ostia, per rive
, un gran rumor che suona / dal vicin bosco gl'intruona l'orecchia,
le robe che fussino condotte al mulino dal mugnaio o suoi garzoni portareca. p
v.); voce registr. dal d. e. i.
sul fr. porte-bouclier, voce registr. dal d. e. i.
tuoi bravi figli non uno si muoveva dal suo posto. il portasegnali teneva ancora
, il portasigarette d'argento: poi, dal portasigarette, una sigaretta, piuttosto piena
oro, ne cavò una laurens ovale, dal bocchino d'oro, la portò alle
di polizia corà, ma fu preservato dal portazigari. capuana, 1-i-105: cavai di
fratres militiae christi) fondato nel 1202 dal vescovo alberto i di riga e riconosciuto
la var. portaspésa è registr. dal d. e. i. portaspilli
del fr. porte-éponge; voce registr. dal d. e. i.
v.); voce registr. dal d. e. i. portastaffile
v.); voce registr. dal d. e. i.
era stato portastendardo del labaro verde sormontato dal triangolo, dalla squadra, dalla cazzuola
triangolo, dalla squadra, dalla cazzuola e dal compasso, simboli della massoneria di cui
fatto, riferisce che questo disordine nascesse dal trovarsi il prencipe almerico infermo tuttavia di
portate vicino al signor conte, e questi dal suo seggiolone (egli solo aveva una
la giusta situazione della scala è che dal vestibolo sia subito veduta: sarebbe ridicolo l'
.).; voce registr. dal d. e. i. portaticelo
arcobalestro. d'annunzio, iv-2-95: dal forno era passato all'uffizio di accenditore
la impotenzia sua portativa. = dal fr. portatif, agg. verb.
risponde e non aspetta, / anzi pareva dal diavol portato. sansovino, 2-44:
, procedente dall'acque zolforee, portatevi dal teverone dalle campagne di tivoli. bellori,
altezza. -portato via: tolto dal luogo in cui si trovava; sottratto
fa un elenco di persone portate via dal diavolo nella leggenda: da teodorico re
egli e tutti i suoi stati sempre dal re cattolico dipendenti e dal suo favore ad
stati sempre dal re cattolico dipendenti e dal suo favore ad ogni dignità portati.
portata, l'ombra di lui portata dal sole sulla sabbia, di qualsiasi film coloniale
forse è un uso d'egitto / portato dal deserto: / ai baci preferiscono /
, inf., 5-84: quali colombe dal disio chiamate, / con l'ali
nido / vegnon per l'aere, dal voler portate; / cotal uscir della schiera
a. tiepolo, lii-5-200: portato dal desiderio ordinario, che suol esser in
: sempre le monache, portate o dal timore o dalla speranza, spinte dall'
non mi sento portato dalla natura e dal genio alle riprensioni di chi che sia.
una donna fatta trucidare col suo portato dal corruttore. guerrazzi, 9-ii136: il
scendere dall'abissi nia i portatori accaparrati dal de jacobis con i muli che dovevamo
ferd. martini, 1-ii-131: dicesi che dal baco... si diriga verso
non han bisogno di portatore, ché dal proprio impeto precipitate, ne sovragiungono come
sul fr. porte-torpille; voce registr. dal d. e. i.
salma, sono per portatura del grano dal magazzino alla marina. testi pratesi,
: per rena, cotani e quelli dal posso e ghiaia e per portatura di
conciatori chiamano sovvalli gli incerti che hanno dal mestiero, e consistono nelle portature e
n. 2 è registr. dal dizionario delle professioni. portavamo (portavate
è egli recato al forte, assistito dal signor langelet, dal signor capitano d'
al forte, assistito dal signor langelet, dal signor capitano d'artiglieria starace, e
» fece don pietro, levando il fischietto dal portavoce e soffiandovi dentro tutta l'aria
(v.); è registr. dal d. e. i.
scende a san giuseppe jato. = dal lat. tardo (glosse) portella,
quello d'onde usciva torrida testa, e dal quale dopo un palmo di unghie vedemmo
, andomo a tarmada turchesca era dentro dal muoio; e tufi forano tolti per
bon otta, / non ti lontanar tropo dal portello, / ché tosto vo'che
: ogni tanto s'intendevano sussurri interrotti dal tonfo del pesante portello, dal quale la
interrotti dal tonfo del pesante portello, dal quale la gente entrava od usciva.
montale, 9-119: non apparirai più dal portello / dell'aliscafo o da fondali
andare a poppa. cerchiamo di salvarci dal portello di prua ». dizionario di
1-9-43: li mostri certo si derivano dal mostrare, perché dimostrano significando alcuna cosa,
e li ostenti dallo ostendere e li portenti dal portendere, cioè preostendere. campofregoso,
voce dotta, comp. da portento e dal tema del lat. ferre 'portare'.
piovono le pietre e quando le saette caggiono dal cielo e quando ei nascono animali disusati
di grazie e di portenti, / salvaci dal furore de'suoi denti. cesari,
1-9-43: li mostri certo si derivano dal mostrare, perché dimostrano significando alcuna cosa;
li ostenti dallo ostendere; e li portenti dal portendere, cioè preostendere. canteo,
appare, di conseguenza, una mostruosità dal punto di vista classicistico. guarini,
. guerrazzi, 14-190: non cessavano dal ripetergli ch'io era un mostro, un
manzoni, v-3-8: ricevo in questo momento dal torchio il fascicolo che le trasmetto,
di prodigio, che una femmina si dismetta dal trono e 'l ceda con franchezza manierosamente
guisa di segugio, / striscia su dal fondo e il teschio / mette fuori
fondo e il teschio / mette fuori dal pertugio.??
ecc., per sentirsi dire portentosamente dal papa che a mezzogiorno è ora di mangiare
divinità. saluzzo roero, 3-i-41: dal 'sia'di quelle labbra portentose / l'
262: ti filaro le parche / forse dal portentoso e stranio sasso / che vive
cammina tanto più l'uomo si dilunga dal vero ed incespa in più gravi e
terapeutiche straordinarie. fracchia, 694: dal giorno in cui... non era
. cesarotti, 1-vh-70: sbuca / dal fondo dell'altar, mostro celeste, /
. margravio); voce registr. dal d. e. i. (che
montale, 12-289: le schede compilate dal salvioni, i manoscritti portiani, e
pasolini, 9-77: si direbbe che, dal maggi in poi, e specie nella
nel mezzo della gola del cammino, dal lato di sopra, bisogna che vi sia
arcate, era umida e buia, ma dal fondo, per una porticina, entrava
a far i lor negozi senza essere offesi dal sole, dalle pioggie e dalle nevi
sotto i neri portici e le torri / dal sole accese. d'annunzio, i-772
oliva, 247: fu ostinatamente dal portico della sposa ributtato l'eterno
debba consentire che l'altro sia escluso [dal governo]..., non
/ diede già quella setta / che dal portico fu stoica detta. de notavi
furono tanti eroi della grecia, quando dal portico di zenone non uscì altro che
lungo i lati, proteggeva la tolda dal sole e dalle intemperie.
del bastimento, e proteggono la tolda dal sole, dal vento e dalla pioggia,
e proteggono la tolda dal sole, dal vento e dalla pioggia, supplendo dove
portiera, sentendosi dare il buon viaggio dal cardinale, non gli corrispose con minimo atto
/... / vorrei balzar dal treno, /... / e
1469 a napoli), deriv. dal class, porta (v. porta1)
non debbiano favellare ad alcuna persona strania dal monisterio. francesco da barberino, 8:
, don pietro di toledo, volendo entrar dal conte di olivares...,
che la bomba potesse essere stata lanciata dal giardino. jahier, 81: l'
. che assisteva all'uscita degli scolaretti dal collegio dei barnabiti non aveva destato, dapprima
sbarbaro, 5-113: con questa bellezza caldeggiata dal portiere d'albergo... è
dall'ingresso alla gabbia dell'ascensore, dal banco del portiere a quello della direzione
io avessi il mezzo di scriverti anche dal ministero, come mandarti la lettera? poiché
sulla mezza notte conduce la fanciulla eletta dal serraglio agli appartamenti del re, servendole il
spalancare il portone carraio. = dal fr. portier, che è dal lat
= dal fr. portier, che è dal lat. tardo portarìus, deriv.
lat. tardo portarìus, deriv. dal class, porta (v. porta1)
voce dotta, comp. da porto e dal tema dei comp. dal lat.
da porto e dal tema dei comp. dal lat. facère 'fare'.
soccorso e suo timore / noi altri assicurava dal periglio / di non poter uscire in
. plur. banc. oneri corrisposti dal correntista per operazioni che comportino spese di
usato nel xix secolo, che dal collo della camicia scendeva sul petto.
adattamento del fr. poitrine, che è dal lat. volg. * pectorina,
volg. * pectorina, deriv. dal class, pecuts -óris (v. petto
ma bisognerebbe liberarsi per tutta la sera dal marito e assicurarsi dell'uscita e dell'
, iv-2-1255: la cortigiana, abbandonata dal mantenitore, si dondola su gli alti
e il discepolo, il quale era conosciuto dal pontefice, andò e pregò la portinara
altro discepolo, il quale era conosciuto dal pontefice, e pregò la portinaia che mettesse
nobiliari, ecc.); a partire dal sec. xix, lavoratore al quale
che sia stato restituito immediatamente al portalettere dal portinaio. ghislanzoni, 1-70: giungemmo
2-117: usciva in quel mentre il portinaio dal suo buco... incominciava la
il quale hae tre teste canine avviluppate dal minacciante serpente. ottimo, i-135: qui
donne faccia franca, e usciti insieme dal caffè, se le spinse davanti,
portonaio co'balestrieri avea, entrò dentro dal palagio de la fortezza. pagliaresi,
». 2. servizio prestato dal portinaio; il portinaio stesso nell'esercizio
'bambino, infante'; voce registr. dal d. e. i.
un rofiano protetto... -uscite dal portizzo farabutto ladro o v'infiocino.
lat. scient. portlandia, deriv. dal nome della famiglia nobiliare ingl. portland
scient. portlandia, probabilmente deriv. dal nome della penisola ingl. portland.
castiglione, 189: quelli che, partendosi dal porto, tengon gli occhi in terra
città tumultuose. -secondo la classificazione introdotta dal t. u. sulle opere marittime
di giardino. montale, 2-16: dal porto / di vemazza le luci erano
le luci erano a tratti / scancellate dal crescere dell'onde / invisibili al fondo
è mal difeso da taluni venti e dal mare che viene dal largo. guglielmotti,
taluni venti e dal mare che viene dal largo. guglielmotti, 53: '
poco o nulla abitati e poco frequentati dal commercio, de'quali si giovano i
naturale. -porto di levata: dal quale è facile prendere il largo per
(e una particolare categoria è costituita dal porto canale). dizionario
parte più interna rispetto all'avamposto (dal quale è separata da moli secondari).
v.]: 'porto capolinea': quello dal quale ha inizio l'itinerario di una
di merci è costituito per la massima parte dal carbone. -settore del porto adibito
stato'un porto essenzialmente destinato e stabilito dal sovrano per la costruzione e per l'
di mare. dipende per la disciplina dal ministero della marina, e per i servizi
e per i servizi della marina mercantile dal ministero delle comunicazioni. -fanale di
e sospiri e gli amorosi affanni / dal legno tuo con quelle aurate vele /
felice di approdare, il mondo diverso dal suo e a lei negato. bemari,
confini d'assiria e arabia, di là dal monte sinai, ove i mercatanti facieno
: al regio cenno / ubbidirò; né dal mio sguardo accorto / potrà celarsi il
non posa / e, animato a sperar dal pio conforto, / giunger dell'amor
porto / il viaggio, infin qui dal cielo scorto. a. f. doni
le leggi, gli editti etc., dal tempo di romolo in poi.
-nell'età intermedia, provvedimento legislativo emesso dal sovrano senza l'intervento dei corpi rappresentativi
, lii-15-85: la confermazione si prendeva dal re,... la quale si
voce dotta, lat. tardo pragmaticus, dal gr. 7ipayixatt- xó <;,
'. = voce dotta comp. dal gr. npayn-a -aioc, (v.
(v. pragma) e dal tema dei comp. del lat. ferre
: * pragmatismo ': voce coniata dal filosofo americano feirce nel 1878 (dal
dal filosofo americano feirce nel 1878 (dal gr. ttpàyixa 'fatto '),
verità dei princìpi teoretici deve essere giudicata dal fatto, ossia dalle loro conseguenze pratiche cioè
= dajl'ingl. pragmatism, deriv. dal gr. irpay [i. atixó;
corrente rappresentata da alcuni pragmatisti italiani, dal pareto, dal prezzolini. gobetti,
da alcuni pragmatisti italiani, dal pareto, dal prezzolini. gobetti, ii-217: purtroppo
a seguire un comportamento (anche negativo dal punto di vista etico); sostenitore,
papa, e ci strappino il cuor dal petto, non na mai vero che dal
dal petto, non na mai vero che dal cuore ci
è dovuta alla paralisi dei muscoli innervati dal cubitale e dal mediano, mentre gli
paralisi dei muscoli innervati dal cubitale e dal mediano, mentre gli estensori innervati dal
e dal mediano, mentre gli estensori innervati dal radiale sono integri. 8.
tardo praedicàtor -óris, nome d'agente dal class, praedicàre (v. predicare1)
vigore e verità, la satira nostra dal quattrocento in poi ondeggiò sempre tra i
ecco che io sono di continuo minacciato dal sistema metrico decimale dei pesi e delle
per predicazione e indulgenza e perdoni dati dal papa e da'suoi legati erano venuti
seconda che sia più o meno determinato dal contesto (un enunciato o un elemento linguistico
molto avanti a publicarsi per tutto il regno dal reai collegio de'matematici di pechìn un'
viso. dannunzio, v-2-310: escito dal refettorio dove nel piatto sbocconcellato avevo rivisto
ceci, m'ebbi un altro predicozzo dal calònaco intorno alla necessità di umiliare la
umiliare la mia superbia e di cessare dal credermi 'poco meno che un faraone
= voce dotta, comp. dal lat. prae 'prima 'e da
. = voce dotta, comp. dal lat. prae 'prima 'e da
= voce dotta, comp. dal lat. prae 'prima 'e da
di to predigest-, e registr. dal d. je. 1.
. = voce dotta, comp. dal lat. prae, con valore elativo,
denar? la monarchia rimedia. / dal ciel sono i monarchi prediletti, / ei
ho. 3. che ha avuto dal pubblico dei lettori il maggior successo in
; ma ora pare che declini alquanto dal suo predicato valore. magalotti, 23-99:
occupato dall'attimo che passa, / distratto dal suo vizio prediletto. predilezióne
p. neri, i-vn-211: si prescinde dal ragionare dell'oro degli ongari o sia
periodica milanese, i-388: ciò proviene o dal l'avversione che tali insetti
di dàlie il cui velluto paonazzo era prediletto dal polverone della strada quando lo mandava in
, in francia), comp. dal class, prae 1 prima 'e diligere
. = voce dotta, comp. dal lat. prae 'prima 'e da
. = voce dotta, comp. dal lat. prae 'prima 'e da dimostrazione
egizio di torino. = comp. dal lat. prae 'prima 'e dinastico
. ugurgieri, 183: cumea sibilla dal segreto luogo del tempio pronunzia e predice orribili
predir nostro, / quasi sempre erri dal vero. manzoni, iv-430: il predire
mettendosi a tavola, non si diparton dal fianco la spada. -per estens
i fiamminghi... manca l'amore dal non essersi egli mai reso comunicabile a'
giordani, xi-9: il libro trovato dal mai comincia da quel punto medesimo onde ha
di soldati. carducci, ii-8-63: scrivo dal caffè dei cacciatori: a questo punto
sant giovanni battista... ebbe dal nostro signore iesus cristo grazia e conoscimento che
del ritornare. foscolo, v-44: dal punto ch'io posai l'occhio sul frate
, con furia ti spiccavo il collo dal busto con un sol pugno. [
partiti da un punto luminoso, cioè dal dovere morale evidente che fla persona umana
, punto pesante): quello risultato dal livellamento delle precedenti differenziazioni per qualifica e
bastimento, con la linea verticale elevata dal suo centro di gravità. questo punto
1'incontro della risultante delle forze esercitate dal vento sulle vele spiegate nello stesso bastimento
quali una fosse la verticale, innalzata dal centro di gravità del piano di galleggiamento
, ed in un punto / saltò e dal proposto lor si sciolse. lancia,
): l'impressione ch'egli ricevette dal veder l'uomo morto per lui,
. iacopone, 57-28: so vessato dal demono, muto, sordo deventato:
una piccola cameriera mingherlina e bruna, dal viso timido e dagli occhi grandi, vestita
dubbio fondo / manda innazi a tentar dal palischermo. -con calcolo perfetto.
vien fatta da'nostri scrittori, provenisse dal non saper noi che l'arcano maggiore
in punto né so quando potrò sciogliermi dal congresso. foscolo, xiv-336: domani
uscir minghetti alle sei e mezza di mattina dal portone... per trovarsi alle
questo bel luogo fu molti anni posseduto dal prior ravaschiero,
un esercito. ariosto, 8-23: dal re, senza indugiar, gli fu risposto
turchi e i per siani dal j577 al 1581, lii-13-458: mise in
galea..., tolse licenza dal padre. l. martelli, lxl-65:
ha subito l'influsso o è dipendente dal fr. boint (in partic. nei
manchi. refrigerio, xxxvfli-m: se mai dal splendor del tuo bel raggio / se
se lo aspettassi) essa fu chiamata dal signore. pellico, 2-42: senza punto
temer punto di ribellioni, certo era dal lato de'cristiani scelleratamente violati e affascinati
virgola, marco stava per scendere abbasso quando dal cameriere gli fu annunciata una visita.
si trovano de'gruppi d'ocra descritta dal signore angerstein, la quale è di
arma verso un puntolino scuro che piombava dal cielo. buzzati, 4-369: egli
edificio destinato a sostenere la pressione esercitata dal peso della copertura (anticamente le travi
, 6-175: licenziatasi [la ragazza] dal vicinato; accombiatatasi dalle damigelle; congedatasi
vicinato; accombiatatasi dalle damigelle; congedatasi dal servido- rame, incamminossi! i di
il fondo dei porti e delle darsene dal fango che vi si accumula in seguito
gli altri, che mai si muove dal suo passo per alcuno accidente. campanella,
presto; e lui quando gli era libero dal servizio, lì, puntuale alle ventiquattro
b. nelli, 66: conviene licenziare dal lavoro gran numero di muratori e manuali
incatenati sulla terra / dalla pioggia e dal sole / con frenetici gesti e pazze grida
una classica calma (lerivata dai paesi e dal tempo; dall'altra, una tendenza
lat. mediev. punctualis, deriv. dal class. punctus (v. punto2
testi, 3-335: la lettera scritta dal signor della liona al residente di venezia
nievo, 184: l'oste non rifiniva dal portare a cielo la splendidezza e la
promesse et obligazioni della pace, ma dal timore assai più de'tartari vicini.
due piedi, e tale sarà creduto dal gustoso intelligente, quando, nell'osservare
o la stella nuova, era lontana dal centro della terra trecento settantatremila otto- centosette
un bianco palpebrar di lampi / ora dal fuoco piangente / dei raggi della sagra.
. ojetti, ii-559: di qua dal divisorio, su una rigida gradinata sta
serpetro, 48: un giovane, alzatosi dal letto e vestitosi puntualmente e postisi gli
, mi mandò a casa una lettera firmata dal capo dello stato maggior generale e il
: gl'ignavi di oltre acheronte si figurano dal poeta condannati a una vana e dolorosa
zanzare]. -la lesione provocata dal pungere di insetti; il punto del
, 1-317: nello scostarmi la coperta dal petto una puntura dolorosa alla spalla mi
. nievo, 1-364: da questo e dal discorso che tenne dietro nacquero mille scherzetti
faccetta puntuta, che fece sbellicar tutti dal ridere. savinio, 22-359: la signorina
costume e dai piccoli occhi neri e dal naso lungo e puntuto gli era nato il
relatori ed interpellanti di tutte le forze, dal puntuto e tagliente senatore brioschi. bacchelli
per richiamare l'attenzione, per destare dal sonno o, anche, per manifestare
= iter, di * punzare, che dal lat. punctiàre (v.
delle ragazze che han le dita punzecchiate dal cucire. -ferito o anche soltanto
, i-463: dante, punzecchiato così dal maestro, s'alza, dal suo valor
punzecchiato così dal maestro, s'alza, dal suo valor promettendo più che non sentia
invidiabile parlatore e pigro scrittore, punzecchiato dal tedio a cessare la sua letteraria pigrizia
,... punzecchiati, spronati flagellati dal pensiero goloso e invidioso della francia,
sensi. marinetti, 36: punzecchiato dal sale marino aromatizzato dagli aranci cercare mare
subito ridominò il silenzio ma punzecchiato poi dal solito rumore di macchine per scrivere.
in cinque pezzi detto lingotto e riposto dal sig. marietti l'oro del medesimo in
ponzonato col num. 7 e marca suddetta dal signor gatti- nara dopo di averlo lasciato
manomissioni o sostituzioni, nei casi previsti dal regolamento di gara. -in cinematografia,
... « bene » balzò giù dal muretto, punzonando ormai per vizio il
(nel 1878); voce registr. dal dizionario delle professioni. punzonatura
che non è tra le più brutte uscite dal ponzone modernista, ed il suo concetto
tam familiare della grande pressa: fin dal giardino, arrivando, riconosciamo il profondo
fatte in punzonetti di acciaio. = dal lat. punctìo -dnis (v. punzione
il vivere per altra strada et incitati dal mal costume loro e da qualche bisogno,
dotta, lat. scient. pupa, dal class, pupa (v. pupa
cui viscere sta chiuso un organetto, dal quale aa ogni intervallo di diversi minuti
3-367: sgombrarono il campo, sgomentati dal panico di vedersi presi in giro dall'aurora
a uno vennero i pupazzi, costruiti dal babbo con legno, stracci e stoffe
g. bassani, 4-99: tutto assorbito dal disegno del suo pupazzo, ogni tanto
nel sec. xii), che è dal lat. tardo palpevra per il class
intatta. a. cocchi, 4-2-51: dal ristringimento necessario della pupilla e l'avvicinamento
e mille / si duol, cacciata dal superno scanno. b. segni, 7-118
appressava, l'abborri- mento del secolo dal quale si divideva. goldoni, xiii-8q4:
legalmente, pupillare, la quale comincia dal principio dell'anno ottavo fino all'anno
canta e la giustizia, si escludono dal gius canonico, né canone o bolla o
sostituzione pupillare: sostituzione di erede disposta dal padre per il caso che il figlio minore
nozze della pupilla, che già prima dal padre gli era stata promessa.
grazzini, 2-350: scorgere il bigio dal nero è quanto a dire conoscere le
voce dotta, comp. da pupilla e dal gr. ypa
'scrivo
voce dotta, comp. da pupilla e dal gr. ustpov 'misura, metro
, comp. da pupilla, stato e dal gr. ué ^ pov 'misura
di un cavo telefonico. = dal nome del fisico m. i. pupin
celletta, col pupo che la guardava dal suo seggiolino, appiè del letto. marinetti
già! almeno.. -si vede dal modo come lo dice, che non ne
di area sicil.). = dal lat. pupus (e puppus),
a muovere, si stacchino gli uovoli dal piede dele loro ceppaie. nieri, 3-160
nei silenzi intermessi, non distaccandosi ella dal fianco di anatolia per mostrarmi la sua
insegnamento il professore si tenga ugualmente lontano dal metodo esclusivamente empirico e dal metodo puramente
ugualmente lontano dal metodo esclusivamente empirico e dal metodo puramente teorico. moravia, 22-32:
vostre magnificenzie et anche possino avere inteso dal mio factore, ha ropto il canale
si vedrà una segna / da far crepar dal ridere gli dèi. [sostituito da
/ il che pur nondimen lungi è dal vero. v bellini, 176: t'
/ è per noi la stria che dal mare / sale al parco e ferisce gli
i consiglieri di luigi ix lo dissuadevano dal pacificare gli stranieri: s'indeboliscano pure
di cento fiorini d'oro l'anno dal comune di firenze. rinuccini, 114:
e si confonde / l'alma oppressa dal piacer. -almeno. angiolieri
di far chiasso, salve. = dal lat. pure, deriv. da purus
pappe da vomitare. = dal fr. purée (nel 1314),
, passare legumi ', a sua volta dal lat. tardo pur are-, cfr
e la forza della calunnia, avvalorata dal mio silenzio, coprir potrebbe d'equivoche
dalle sottili sovracciglie nere alle orecchie rosse, dal nobile profilo alle nari palpitanti, si
.. declinava alla pianura. sebbene edificata dal cardinale alfonso carafa ctateleta, nella seconda
ai nostri occhi, le forme danneggiate dal tempo e dalle mani dei profanatori sembra
di purezza molto dubbia. = dal lat. puritia, deriv. da purus
stato; repressione di situazioni reputate negative dal punto di vista politico o religioso.
: si conseguisce meglio la purga dello stato dal progetto rapportato dal signor montecuccoli.
la purga dello stato dal progetto rapportato dal signor montecuccoli. -rappresaglia. monti
del cielo. = voce registi-, dal d. e. i., connessa
spallanzani, 4-i- 348: vapori provenienti dal purgamento del solfo nocivi...
, ii-601: vedi per quanti purgamenti dal principio fin qua è raffinato l'animo
. purgare); è registr. dal bergantim e dal tramater. purgante (
); è registr. dal bergantim e dal tramater. purgante (pari. pres
. si trovarono tutti sossopra, chi dal vomito, chi dal secesso. -sm
tutti sossopra, chi dal vomito, chi dal secesso. -sm. farmaco dotato di
: ordineremo che le case siano tutte dal publico edificate e con tale architettura poste e
1-3: al vento di rovaio e dal lito del mare è talmente purgata l'
le membra la strigile e così purgarle dal sudore, da ceromi, dalla polvere ond'
per le cavità della terra, si purga dal sale, erché il sale, come
2. mandare fuori, espellere (anche dal corpo). -anche: convogliare lontano
il neonato e suo piccolo dito dentro dal fondamento mettere e soavemente aprire, per
], la taglino presso un palmo dal mezzo in su dove l'ha da
devono bevere. arici, 1-151: traggi dal chiuso / il famelico gregge. erri
piaga e a la meglio che puoté dal già corrotto sangue quella purgata, conobbe
ruta con piretro, purga la flegma dal cerebro e lo mondifica so- piando dentro
-intr. con la particella pronom. liberarsi dal selvaticume e dal sapore disgustoso con un
particella pronom. liberarsi dal selvaticume e dal sapore disgustoso con un forzato digiuno (
con una polizza da darsi al cancelliere sottoscritta dal la- naiolo. giuglaris, 301:
le contrade e le case, che dal contatto d'uomini così bestiali supponevano profanate
donne si purghino dopo che sono uscite dal parto, si è preso ciò dagli ebrei
idem, purg., 24-23: dal torso fu, e purga per digiuno /
. purificare spiritualmente l'anima, liberandola dal male, dalla corruzione, dalle colpe,
consiste nel rinnegamento di sé, nel distacco dal mondo e dalle sue opere, nella
mondo e dalle sue opere, nella fuga dal peccato, nella pratica della penitenza e
/ tanto piu ancor si scosta / dal frale e basso, e più si
ogni pensiero meno che onesto e scamparvi dal pericolo dell'anima. di costanzo,
avanzo della ferocia de'tempi medi castigato dal cervantes. montanelli, 192: lamennais
purgo, / e nel tuo, dal travaglio del cacciare. pratolini, 9-76:
a quel regno, non lo purgasse dal calvinismo. èattaglini, i-125: valeriano,
. galanti, xviii-5-1058: si trattano dal clero medesimo con indulgenza quelle cose che
purgarle, le taccherelle applicate alla destra dal prefetto zini nel suo primo volume dei
quel detto l'autorità che non poteva avere dal carattere della persona. carducci, iii-25-174
intende presso i medici quello che discaccia dal corpo affetto gli umori per le lor
della prosa si chiamava teatro pagliano, dal nome del suo primo proprietario, chimico
2. figur. che monda l'anima dal peccato; che conduce alla purificazione attraverso
gentile, elevato e nobile spirito e dal purgativo caldo de l'amore arso e cimentato
poi, nella terminologia mistica, a partire dal sec. xili, il primo grado
sopra ogni intelletto e ragione ed intelligenza dal solo dio è menata e dirizzata su
ogni dove le ampolle cogli oh che vanno dal giallo dorato al verde giglio.
2-590: li colori dell'arco non nascan dal sole, perché in molti modi si
ben purgata e chiara, si vede dal caspio. parini, 1-ii-64: quest'aura
nevi, schiarita dalle piogge, asciugata dal vento, ammorbidita dalle nebbie, insaporita
dalle nebbie, insaporita dalla salsedine, consumata dal sole e rarefatta dal seccore della stagione
salsedine, consumata dal sole e rarefatta dal seccore della stagione più meridionale. -reso
svelto il cuore [dell'animale] dal petto e purgato dal sangue, non lascia
dell'animale] dal petto e purgato dal sangue, non lascia di vibrare.
la più grande delle felicità. -esente dal ristagno di secrezioni (un organo).
non è da essere molto stimata e massime dal purgatissimo giudizio di v. s.
tucci, e differenti quanto la gondola dal galeone per la grandezza della materia e
se per ciò bastasse d'esser usato dal popolo. leopardi, v- 905
potrò vantarmi che la mia opinione dal purgatissimo giudizio vostro e degli altri
, / reman l'omo en santate, dal vizio purgato. s. bonaventura volgar
farebbe iddio se ad un'anima sciolta dal corpo, già purgata dalle colpe e
voi, si spera. -esente dal peccato (nello stato originario di grazia
aella biblioteca del comune rappresen tano dal più al meno la vulgata ma purgata lezione
luogo, un paese); esente dal diffondersi d'idee ritenute perniciose, sovversive
, 9-83: la lettera scritta [dal carducci] alla figlia è dello stesso
mantineam relinquo ', l'acutezze restano purgate dal difetto mediante la forza dei sentimenti.
4. che sottopone le pelli estratte dal calcinaio all'azione di acidi che ne
ugurgieri, lxxvtii-ii-88: uscito è dante dal fondo defuncto / al monte purgator d'
le purgatrici aspre faville, / esca dal cerchio di que'regni bui. papi
umanamente fissarsi ma dipenderà dal movimento europeo perché noi siamo in circostanze
venuto per salvarmi dall'infernale luglio e dal purgatoriale agosto. 4. letter
per decidere la lite, veniva deferito dal giudice alla parte contro cui era stato
umana, ch'è poscia ch'è partita dal corpo: per la qual cosa si
fatti da un elemento solo, cioè dal desiderio dell'infinito: il quale desiderio soddisfatto
5-79: affermava anche d'avere avuto dal papa la facoltà di dir messa in
più valevole a liberare un nostro parente dal purgatorio; e così mangiava pavoli e
ch'egli per liberarsi dall'infemo e dal purgatorio della sua carne focosa e salire
storia che muoficazione, liberazione dell'anima dal peccato per il -di purgatorio: