sego negòn a tuta fìadha. = dal fr. ant. oree (e oré
) e provenz. aurat, deriv. dal lat. aura (r. e
bernardone, sensale, orefaccio. = dal lat. aurifex: v. orefice.
colonna, / sente foraggio che cade dal volto. = dal fr. ant
foraggio che cade dal volto. = dal fr. ant. orage (provenz.
. = voce dotta, deriv. dal lat. os oris 'bocca 'sul
càmice e finisce in cappuccio. = dal lat. mediev. orale, deriv.
lat. mediev. orale, deriv. dal class, os oris 'volto,
/ l'orange- ria. = dal fr. orangerie, deriv. da oranger
alla rivoluzione del 1830. = dal fr. orangiste (nel 1839),
orangiste (nel 1839), deriv. dal casato di orange. orangite
trasparenti di colore arancio. = dal fr. orange 'arancione ', per
originiamo: / ma è forse meglio originar dal fango / ond'ebbero principio èva ed
orang-outang [òran ùtan], dal malese orang utan 'uomo della foresta '
dalla tunisia al maghreb occidentale. = dal fr. oranien, deriv. dal nome
= dal fr. oranien, deriv. dal nome di oran 'orano '.
almen guarda [o giove] dal cielo, / onde d'elettra tua
ammessi agli orecchi del re, furono uditi dal cardinale di roano. -andare
orecchio in orecchio la fama, sentissi gridare dal popolo alterno il viva a la gloria
da mercante, si guardavano bene questa volta dal guardare. -farsi all'orecchio
, anzi satira, ordita contro di lui dal maledico aristofane, con sordo orecchio passò
portata all'orecchio dalla educazione o dal caso, oserò interrogarlo. -ribadire qualcosa
mio solito, aperto l'orecchio a quanto dal mio seguito e da altre persone dicevasi
altre persone dicevasi sulla pubblica udienza concessami dal sovrano. -tenere il lupo per
grammaticali (espresse in un famoso compendio dal grammatico latino fra il v e il vi
; il n. 4 è registr. dal d. e. i. orecchióne2
ebreo, ad or ad or par che dal tardo / orecchiuto asinelio a terra caggia
comp. da aurum 'oro 'e dal tema di facère 'fare, lavorare '
'tendo, stendo '; è registr. dal d. e. i.
. scient. [bixa] orellana, dal nome dell'esploratore spagn. francisco de
memento di silenzio, restaurato nella liturgia dal concilio vaticano ii, nel quale ciascuno si
pite. = voce dotta, dal nome della località di orenda butte,
deriv. da orellana; voce registr. dal d. e. i.
= voce dotta, lat. horrèutn, dal gr. còpeìov, deriv. da
= voce dotta, lat. horaeos, dal gr. « ùpalcx;, deriv.
). garzoni, 7-310: oreo dal monte de'sacrifici tuoi [di bacco
lat. scient. oreocichla, comp. dal gr. 8po <; - toc
lat. scient. oreodon, comp. dal gr. 8po <; - eo£
; 'dente '; è registr. dal d. e. i.
, comprendente circa trenta generi, caratterizzati dal particolare tipo di dentatura. =
dotta, lat. scient. oreodontidae, dal nome del genere oreodon (v.
v. oreodonte); è registr. dal d. e. i. oreodòssa
lat. scient. oreodoxa, comp. dal gr. 8po <; -toc;
lat. scient. oreophasis, comp. dal gr. 8po <; -ecx;
; 'apparizione '; è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. 8po <; - eoe;
. = voce dotta, comp. dal gr. 8po <; -et *;
. = voce dotta, comp. dal gr. 8po <; -eoe; '
. = voce dotta, comp. dal gr. 8po <; -ecu; 'monte'
= voce dotta, comp. dal gr. ftpa; -eo <; '
lat. scient. oreopanax, comp. dal gr. 8po <; -eoi;
dotta, lat. scient. oreopithecidae, dal nome del genere oreopithecus (v.
lat. scient. oreopithecus, comp. dal gr. 8p e nlfhqxoz 'scimmia '; è registr. dal d. e. i. lat. scient. oreopsyche, comp. dal gr. 8po <; -eo < dotta, lat. scient. oreopsidae, dal nome del genere oreopsis, comp. nome del genere oreopsis, comp. dal gr. 8po <; -eo <; = voce dotta, lat. oreoselìnon, dal gr. òpeoaéxivov (dioscoride), lat. scient. oreotragus, comp. dal gr. 6poi; -eoi; ' lat. scient. oreotrochilus, comp. dal gr. 8po <; -eoi; rotonda '(ed è espressione usata dal poeta latino orazio nell'^ rs poetica, . = voce dotta, comp. dal gr. &pei * i <; * = voce dotta (registr. dal d. e. i.), e. i.), deriv. dal gr. 8pe- £k; 'appetito dalla moglie clitemnestra, la vendetta operata dal figlio oreste e la finale purificazione di orestiade '. = deriv. dal nome di oreste, sul modello di iliade = voce dotta, lat. orestion, dal gr. òpéa-nov 'elenio '.
festi. a. boito, 82: dal raggio di quei casti sguardi / viene
delle fredde e frequenti esalazioni fatte quivi dal calore delle selve. borisi, i-11-2-105
/ un armonico speco, inviolate / dal gelo e dall'estiva ira de'nembi.
un cespuglio di più lauri cinto / lontan dal fiume quasi al bosco in mezzo,
scongiuro, / non la spiccar dal tuo fianco. cesari, 7-94: per
persona giovane, minorenne; anche seguito dal compì, di privazione: orfano di
orfana di pisacane; ottenutale una pensione dal dittatore e adottatala per sua figliuola.
si trovava nella condizione di essere esonerato dal servizio militare. -caratterizzato dalla
partic.: non sostenuto dalla grazia, dal conforto divino. bibbia volgar.
secca piaggia aprica / d'olmo tocco dal ciel la tortorella / non cerca no,
. tardo (eccles.) orphànus, dal gr. óp9 orphanotrophium (codice di giustiniano), dal gr. òpcpavotpapeiov, comp. da òpcpavó da òpcpavó ^ 'orfano 'e dal tema di xpécpto 'allevo, nutro ' o sylvia orphea). = dal nome del mitico cantore greco orfeo, per del tuo volto platonico. = dal fr. orphéonique (nel 1868), = voce dotta, comp. dal gr. '0p9eé£ 'orfeo 'e rexery degli orafi di londra. = dal fr. ant. (sec. xii ) orfevre (mod. orfèvre), dal lat. popol. * aurifaber,
di poesie e prose pubblicate nel 1914 dal poeta dino campana (1885-1932).
l'epoca eroica del cubismo, e cioè dal '14 al '20: 'suprematismo'
= voce dotta, lat. orphicus, dal gr. 'opcpocó ^, deriv.
esperienza del futurismo italiano; è caratterizzato dal rifiuto di ogni elemento figurativo e da
lat. scient. orphnini, deriv. dal nome del genere orphnus (v.
dotta, lat. scient. orphnus, dal gr. òpcpvó ^ 'oscuro,
= voce dotta, lat. orphus, dal gr. bpcpo ^, deriv. da
, v-1-48: per secoli e secoli, dal medioevo fino all'anno 1800, i
periodo. carducci, iii-9-330: anche dal lato dell'organamento metrico il madrigale apparteneva
letterario. carducci, iii-14-9: diverse dal 'cefalo 'per la materia civile e
è sufficiente- mente stabilita... dal bisogno di una certa disposizione per essere
d'arte... è creata dal libero movimento della vita interiore, che
erudito de la fage, osservando come dal millecinquecento in poi si trovino in italia
qui mostra la diversità dell'anime disgiunte dal corpo, che hanno con quelle che ancora
mente e organati. -compiutamente sviluppato dal punto di vista artistico. capuana
ha mezzi tutti suoi, tutti voluti dal suo modo di essere, e dei quali
organdi bianco. = dal fr. organdi (1723), probabile
dimin. di organo; voce registr. dal d. e. i. òrganèllo2
, con finestre che pigliano il lume dal cortile e lo danno, non solo alla
d'azione da organicare; voce registr. dal d. e. i.
. 3. filos. concezione elaborata dal filosofo inglese a. n. whitehead
organicità dell'ibsen: nel sottosuolo formato dal pensiero che svolge con pena e fatica
continua, in solmi, a sfumare dal reale al surreale, dal quotidiano al
, a sfumare dal reale al surreale, dal quotidiano al cosmico. -relazione dialettica
dissimile da quella pensata per il trentino dal battisti. = deriv. da
cangia in organica ed ogni essere passa dal suo ad un gradino superiore. oriani,
. carducci, iii-18-322: lo salvò dal disinganno la morte; ché, ammalatosi
cresciuti i mali organici e da quella e dal crudo inverno del '50. panzini,
potenza territoriale e militare. -caratterizzato dal perseguimento di obiettivi costruttivi, coerenti,
i deputati la constituzione già data dal consolo... e come per le
l. wright (1869-1959), dal 1930 al i960; ponendosi al servizio delle
(e tali istanze furono sostenute fin dal settecento da carlo lodoli, convinto assertore
musicale, seguace del sistema armonico propugnato dal filosofo greco aristosseno (354-300 a.
= voce dotta, lat. organicus, dal gr. òpyavtxó ^, deriv.
dotta, comp. da organico] e dal gr. yp 'disegno, figura
disperatamente come un piccolo organismo d'argento dal cuore trillante. ungaretti, xi-
fisiologia della società..., dal discorrere, cioè, della società come
plagio un autore coscienzioso come capuana, dal momento che egli tratta in modo affatto
pensiero e dell'uomo. = dal fr. organisme (nel 1729),
qualità d'organista di camera, e poscia dal capitolo di brescia sua patria fu chiamato
vento (che in un regalo fatto dal signor niccolò borbone, organista eccellente,
percorre tutti i tuoni dell'ottava salendo dal grave all'acuto. 4
lat. mediev. organista, deriv. dal class, orgànum (v.
l'organo ', deriv. dal class, orgànum (v. organo)
altrettanti 'organiti '. = dal fr. organite (nel 1868),
minime mutazioni, allora che, fomentate dal calore, cominciano ad organi- zarsi in
così posso esprimermi, a veder nascere dal nulla, crescere ed organizzarsi un delubro
organizzato. orgamzzativaménte, avv. dal punto di vista organizzativo; per quanto
dio e l'anima ad essa congiunta dal medesimo mirabile onnipotentissimo artefice. rosmini,
era come le ragazzine brune appena uscite dal letto, la faccia non ancora organizzata,
montale, 3-118: siamo a poca distanza dal cuore della città e questa città
un uccello tutto bianco, così chiamato dal suo canto, perocché dolcezza di versi
piacenza. foscolo, xiv-122: sono passato dal generale pino...: oggi
un giorno che io aspettavo di passare dal ministro mamiani. 14. transitare
c. campana, ii-435: bisognò che dal valersi de'denari d'alcuni più avidi
anna. gozzano, i-1245: se passo dal vostro volume breve a quello denso della
molti e molti, dopo che son passati dal creder bene al creder male, si
animo analoghi. varano, 1-492: dal al ch'io nacqui / d'una in
giuliani, i-453 not.: costoro passano dal * voi 'al 'tu '
con cui mi trattarono, quando passarono dal tu brutale alla terza persona.
determinato risultato. leopardi, i-4: dal niente si può passare al buono, ma
si può passare al buono, ma dal troppo buono o sia dal corrotto stimo che
, ma dal troppo buono o sia dal corrotto stimo che non si possa.
i-285: bartolomeo campi... dal servigio del cristianissimo era passato allo stipendio
la celebre raccolta dei codici orientali adunata dal gran cardinale ferdinando dei medici, che
: sappiate che io sono passato caporale dal i° del mese in qua. carducci
patrizi, 2-18: passò in lui dal gran padre molto della dottrina paterna,
dentro passata. filicaia, 2-2-165: dal core agli occhi e poi dagli occhi
. fausto da longiano, iv-26: dal tempo di cecinna... fin
quel mal tempo prima non passavaj che dal buon porto mi facea lungiare. tasso
collo, per portarlo di là [dal fiume] e poi tornare per l'altro
ago] a passar la interior membrana dal lato di dentro. ciro di pers
. tarchetti, 6-1-199: si tolse dal dito un anello di molto valore e lo
la metà passi, è pronunciato eletto dal secretario maggiore. idem., 2-80:
, ii-1-106: l'unica ricompensa che dal municipio accettammo si fu che ci venissero passati
di lodi per aver passato la traduzione dal latino a un compagno in difficoltà.
2-186: lentamente si sciolse la sciabola dal fianco e inginocchiandosi la passò tra le
, libera da ogni gravezza; e dal signor maffeo potrà intendere che mente e
abbatessa li ricordi de violante non scostarse dal vero et essere pesati e fun- dati
passadieci. -intr. ritirarsi dal gioco, non accettando la puntata di
come questa salsa... è lontanissima dal mostrare... dove ella bolle
via da qualcuno: distogliersi, allontanarsi dal suo insegnamento. savonarola, 8-i-299:
tanto repentemente quanto uno torrente che descende dal monte e corre in una valle.
col diventare tanto oscuri che mi passo dal riportarli oltre. -occuparsene, trattarne
uno fuso, lo quale sforzano dentro dal dicto gionco e fortemente ligano, e le
passata. 14. espressione fuggevolmente assunta dal viso di una persona. tecchi
tiro che ha lo scopo di allontanare dal pallino una boccia degli avversari. tommaseo
la sua palla in modo che passa dal luogo dov'è una delle palle già tirate
. soprattutto nella polemica culturale condotta dal futurismo). -anche: l'insieme delle
faccia / di quelle meschine pozzanghere rimaste dal diluvio?! passatìstico, agg
e a piegar nei tempi, cadendo dal tempo presente, che gli è,
delle loro passate azioni potrà ben farsi dal popolo. metastasio, 1-v-10: ho
nel tempo trascorso; che è decaduto dal proprio ufficio. rinaldo degli albizzi,
a migliore, a seconda vita; passato dal secolo, di questa vita).
e soave il pensiero de li amici passati dal secolo. rinaldo degli albizzi, i-532
, trovò per gli ofici passati prima dal duca di savoia e dai ministri d'
i-256: le mie traduzioni sono state solo dal latino o pur dal greco passato nella
sono state solo dal latino o pur dal greco passato nella latinità.
provedere nell'avenire. tansillo, 96: dal crudo giorno, eh'a lasciar me
: 'passatoia ': parola data dal corazzini, per 'passerella, passavanti '
quel gran naviglio. cipriani, ii-1-227: dal ponte quattro passatoi erano appoggiati allo scalo
, traghettatore romagnolo, che, evaso dal carcere, si pose a capo di una
certi passatori avelenati ch'erano stati tirati dal campo, scrisse al duca che se
di un'imbarcazione che consentivano il passaggio dal cassero al castello di prua).
, per la comunicazione e pel passaggio dal cassero al castello di prua.
contro il vento); voce registr. dal d. e. i., che
si sa chi sia? = dal fr. passe-volant (nel 1515),
. frugoni, i-3-331: scende il ruscel dal monte / e mormorando chiede / servir
di luigi napoleone contro il papa derivata dal rifiuto d'ogni riforma non è,
relatore, è molto soggetto ad allontanarsi dal vero. -con riferimento a truppe
passeggier solingo oda il sospiro / che dal tumulo a noi manda natura. leopardi,
, scafe, trattura. = dal fr. ant. passager, passagier (
iii-145: fu anche prescritto che stesser lungi dal sacrificio, i colloqui mondani, i
. frugoni, i-13-259: la dea nata dal mare / tu, movendoti fra cento
, va a farle visita; la sguinzaglia dal lucchetto, la passeggia un po'sulla
da le passeggiate, dai corteggiamenti e dal sospirar per pratica. -breve tragitto
che in precedenza erano consentite se autorizzate dal prefetto e purché senza porto di munizioni
la sua passeggiatina solita della sera, dal rosario a santa maria di gesù. cassola
. de marchi, iii-2-43: voi dal tempo chiamo / e voi governo, ombre
: in questa valle disalveata, passeggiata dal fiume in ogni tempo e con tanti rami
coperto, un poco passeggiato attorno, dal sudore e riscaldamento sia libero.
sedeano, e che quel nome ebber piuttosto dal peripato, che era uno de'passeggi
dopo due ore di passeggio, distaccatosi guisa dal re lieto oltre modo, diede conto
: tutto quel lido, sovente rotto dal mare, abitato da misera gente,
campagna, [il cavallo] si toglie dal trotto, 10 dovete battere con uno
di lontananza, così turbata e inquieta, dal tavolino, mi son riusciti difficili:
la derivazione del nome di quest'uccello dal luogo dove suol fare, che è la
se sei riscattata al par di noi dal sacrificio di cristo, pensa al sangue di
, secondo la classificazione degli uccelli fatta dal cuvier: palmipedi, trampolieri, gallinacei
dove è nominato. = dal fr. passerelle, deriv. da passer
lat. scient. passeridae, deriv. dal class. passer (v. passero
lat. scient. passeriformes, comp. dal class, passer -èris (v.
. scient. passerina, deriv. dal class, passer (v. passero)
, / nera, ch'à nome dal suo bel colore. a. bonciani,
bollire. corte, xcii-1-252: levata dal fuoco, gli metterete mezza libra d'
9-5: l'indisciplinato passerio... dal fitto de'rami li rigonfia [i
tur- didi { monticola solitarius), dal canto particolarmente melodioso, molto ricercato come
passa il filo. = dal fr. passette, deriv. da passer
la compressione e consistenzia la quale ebbe dal principio del suo nascimento. ottimo,
colpe il fio / passa, perché dal fango io passi in dio, / da
salma, cioè si trova oppressa dal grave peso de la gelosia, che
impressione della materia, anche dopo separata dal corpo. galluppi, 4-ii-189: a
, 184: ha bandito [aristotele] dal cielo ogni effetto casuale e fortuito,
e messo a coltura. = dal serbo-croato pasik; voce registr. dal d
= dal serbo-croato pasik; voce registr. dal d. e. i. passiflòra
lat. scient. passiflora, comp. dal tardo passìo * passione 'e
dotta, lat. scient. passifloraceae, dal nome del genere passiflora (v
dotta, lat. scient. passifloreae, dal nome del genere passiflora (v.
e passilèi. = comp. dal congiunt. esortativo di passare (3 *
dotta, lat. scient. paxillus, dal class, paxillus 'paletto ',
e pcu ^ ì \ matium, dal gr. 7roc!; afxà8iov (e
attraverso il biz. 7ro- deriv. dal nome proprio del fornaio nà ^ a ^
ordine sentimentale, emotivo, irrazionale o dal prevalere dei sentimenti, dei desideri,
con loro, perché passionalmente ne seguiva dal volume l'avventure. de pisis, 1-287
qui la soave creatura tacque come sfinita dal lungo accoramento, mentre paolo attiratala a
in volto. carducci, ii-8-32: rassicurato dal tuo abbandono non punto volgarmente femminile:
questa donna secondo l'apparenza, discordante dal vero per infertade de l'anima,
: è [la vendetta] drittamente dal dimonio e dalla propria sensualità passionata.
passionata fede. d'annunzio, iv-1-36: dal padre... ebbe il gusto
quella letteratura italiana che più è condita dal gusto dei classici greci e latini.
ispirato, pervaso o reso particolarmente espressivo dal fervore, dall'empito dei sentimenti,
. bisticci, 3-140: era tormentato dal male del fianco, che gli dava
e dolori. ariosto, 43-192: cacciò dal cavalliero ogni passione, / e ritornolli
da pasión 'passione '; è registr. dal d. e. i. passioniamo
di g. c., congregazione istituita dal loro venerabile s. paolo della croce
), comp. da passare e dal lat. class, pes pedis 'piede
ogni ente razionale e morale dee germogliare dal colmo dell'attività e dell'operazione /
perdita di denaro, spesa non ricompensata dal ricavo. baldasseroni, 399: [
, 9-174: io desidererei di esser preso dal governo svizzero, unicamente per esser passivo
del tatto che distingua il duro dal molle e il grave dal leg
distingua il duro dal molle e il grave dal leg gero, ma bensì
, perché verbigrazia il calo esce dal corpo calido e passiva di lui è la
... per escluderlo del tutto dal conclave, in occasione di vacanza, ha
custode del segreto che inavvedutamente gli trabocca dal cuore per eccesso di sincerità passiva.
sono elencati i debiti del fallito riconosciuti dal giudice delegato al fallimento, i loro
. 155). lo stato passivo predisposto dal giudice deve essere depositato in cancelleria almeno
: il diritto reale di servitù considerato dal punto di vista del proprietario nel cui
che esprime o indica un'azione subita dal soggetto grammaticale a opera di un complemento
passo de'soldati, non furono scoperti dal nemico. morando, 147: il timore
, / per le varmi dal ben, poi torna in passo.
misasi, 53: 'ntoni usci fuori dal cespuglio, a passi di lupo si
: non sapendo staccare l'animo suo dal desiderio di far passare i barberini sotto
nostri bersaglieri dai berrettoni di pelo e dal passo d'ordinanza dei granatieri del gran federigo
adottato dalle organizzazioni fasciste, a partire dal 1936, per sfilare e compiuto portando
: nelle corse piane, quello caratterizzato dal sollevamento del piede verso la coscia.
-ciascuno dei vari movimenti sulle gambe eseguiti dal torero nella corrida. e. cecchi
minuto primo, dipende dalla conformazione e dal vigore dell'animale, oltre che dalla
di casa. barilli, ii-123: dal cimitero al vero parco di malmò c'è
chiunque si vede togliere il suo debito dal mio debito arebbe ragione di dolersi di
libro nel 1605 ed essendo proibito allora dal viceré di napoli (di che esso baronio
mi giunge anche un telegramma di tugini dal cairo, il quale mi avverte che
siano gli altri, che mai si muove dal suo passo per alcuno accidente. g
li più potenti inimici che siano temuti dal gran signore. patrizi, 682:
di esso per eliminare lo squilibrio derivante dal moto di traslazione in avanti o all'indietro
passo nelle occasioni che possono di- virtire dal bene. foscolo, xii-626: chiunque vi
. masuccio, 364: certo se dal suave zefiro non fusse stato il mio
di sciogliere i atti non era mossa dal generoso desiderio di liberarmi a un pesante
si trebbiava, fu a un pelo dal ritornare sui suoi passi. -mutare
landolfi, 8-21: sbigottita... dal mio rabbuffo, la zia tornò precipitosamente
come suol ch'alia patria fa ritorno / dal mondo nuovo o dalle fortunate / isole
passo: anco se piglia l'erta, dal vedere al non vedere, gli è
iii-13-300: michele marnilo tornando il aprile dal visitare raffaello volterrano era annegato nel passo
a fine e per effetto di cavarla poi dal medesimo stato per mandarla in altro luogo
: messer nisterna..., avendo dal marcheze lettora di passo, arrivò a
satanasso, / e1 can trifauce leverò dal passo. tasso, 3-65: le vie
avendo da far altro, si divertiva dal passo della porta con uno specchio rotto a
416: la moltitudine de'passi permessa dal tribunale della camera della sommaria teneva in
detto re filippo, per grazia conceduta dal re piero, si partì e passò per
uno degli ingressi nella laguna di venezia dal mare, particolarmente difficile (e per
sconcertato in un punto, e un passo dal quale non si poteva veder come uscirne
3-i-vii: se gli anni che corsero dal 1849, pieni d'umiliazioni e di
in se stesso a pensare come uscire dal malo passo, torvo, diffidente.
scoprendosi i passi difficili di quella, dal cattivo cammino con spazio di tempo si
a essere aperte con la chiave tenuta dal titolare. 20. gioc. mano
ficcare il diritto) di non istaccarsi dal detto muro, per dar passo a
fosse. soldati, 46: mi alzai dal tavolo soltanto dopo ch'egli accennò ad
bene in paradiso non tratterà i beati dal godere trun altro bene, ma darà loro
caprine, se non passati dieci anni dal taglio seguito. -senza soffermarsi o
la grazia non tien passo a niuno: dal canto suo, prontissima vi va dietro
gadda, 493: davasi a diveder dama dal garbo un po'passo onde s'era
adattamento del fr. pas, che è dal lat. passus (v.
composte d'una specie di pasta elastica dal color d'ambra o dal color di
pasta elastica dal color d'ambra o dal color di rosa, sparse di pistacchi,
7-240: non solamente all'odore lasciatovi dal cavalliere, per una collanetta di pasta
di frammenti piatti, squammiformi, dati dal detrito della roccia bianca, e decomponentisi
argento ammassato che resta nella scudella e dal calore esteriore di tutta la massa conosce
,... svariare i presenti dal gemito del flauto al trillo del violino
al suol romano, / che tanto son dal naturai distanti. f. casini,
come hanno cominciato omero e tasso / dal novero de'primi capitani / che fecero nel
occidentale, lat. tardo pasta, dal gr. nóloxri 'farina con acqua e
sposi! carciofi alla giudìa! tutti dal pastarellaro! moretti, i-150: di tutto
= voce di area lig., dal fr. pastèque (ant. pateque)
non di spagna, signor tramater; dal lazio, e non da ignoti paesi,
] moderne espone ancora mirabilmente, che dal nostro gran galileo in buona parte dipendono
per pasteggiare, all'arrosto il vecchio dal cerchio d'oro torno torno al calice
liscia come se proprio mi volesse mangiare dal troppo bene. -disporre favorevolmente qualcuno
di castagno conservate in lunghe filze pendenti dal soffitto. -piccolo pezzo di pasta
e si pose a disegnare di pastelli dal naturale. baldinucci, 9-v-195: fu
, iii-309: nel tempo che le avanzava dal suo lavoro, ritraevo dal naturale a
le avanzava dal suo lavoro, ritraevo dal naturale a matita, a penna, a
= voce dotta, registr. dal d. e. i., lat
, lat. scient. pasteurella, dal nome del biochimico fr. l. pasteur
. = voce dotta, registr. dal d. e. i., lat
la var. pasticciaria è registr. dal d. e. i. (che
deriv. da pasticcio-, voce registr. dal d. e. i. (che
al vitto, lo potrei far servire dal pasticciere. cesari, ii-1-269: io la
spagnuolo e pasticcere francese. = dal fr. ant. pasticier (nel 1278
la var. pastizzière è registr. dal d. e. i. (che
vivande preziose d'ogni sorte, / tutte dal cuoco franzese ordinate, / sapor,
vaccinazioni contro il vaiolo; sostiene, dal pulpito, che il sole è il centro
calzabigi, 73: lullo poi, rubando dal sacrario / dell'italiana musica, un
pastiz e mod. patii), dal lat. volg. * pasticìum, deriv
. volg. * pasticìum, deriv. dal tardo pasta (v. pasta)
modello di panificare; voce registr. dal d. e. i. pastificatóre
d'agente da pastificare-, voce registr. dal d. e. i.
d'azione da pastificare-, voce registr. dal d. e. i.
pastiglie. = voce registr. dal d. e. i., denom
nell'essiccatoio. = voce registr. dal dizionario delle professioni, deriv. da
ossa; il secondo quel dei tendini; dal terzo al sesto certi piatti di bietole
cielo è immenso, salgono vaghe nebbie dal mare, sul paese, sulle vacche
= voce di area pis., dal lat. tardo pastinacìum, deriv.
) e nella toponomastica tose., dal lat. pastinum (nei signif.
ora del pasto; giacinto era invitato dal prete. saba, 3-66: era difficile
-fiero pasto: gesto cannibalesco compiuto dal conte ugolino della gherardesca di pisa che
inf., 33-1: la bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator, forbendola
tutto il guasto, / la bocca sollevò dal fiero pasto. 3.
avendogli ricettati cortesemente, essendo eglino aggravati dal pasto e dal sonno, a meza
, essendo eglino aggravati dal pasto e dal sonno, a meza notte furono da quei
. nutrimento e appagamento spirituale che deriva dal soddisfacimento del desiderio e della volontà di
gusto, o anche ciò che purifica dal peccato. dante, inf.,
-vizio abituale. fallamonica, 270: dal desio riguarda allora il danno / di
di area ital. e romanza occidentale, dal lat. pastus -us, deriv.
corrispondenti alla verità. pagliari dal bosco, 224: queste sono di quelle
pastophorium (s. gerolamo), dal gr. tcaotocpópiov 'camera dei pastofori '
signif. n. 1-3 sono registr. dal d. e. i.
lat. tardo pastophórus (apuleio), dal gr. 7raato
. da toxcttó ^ 'tempietto; statua'e dal tema di cpépto 'porto '.
, i corridor sostenne, / e dal temo gli sciolse, e ristorati / d'
grande di pasta spiccato dalla massa, dal quale si spiccano poi altri pezzetti di
: forse portò quest'arte pastorale / dal lido orientale / erminia allor che fra le
). poerio, 3-374: versando dal cor sulla campagna / la pastorale gioventù
2-130: la nazione selvaggia si procurerà dal proprio fondo le derrate necessarie alla vita,
da lui. pratesi, 5-94: andai dal papa ultimamente, sperando qualcosa, ma
-fratelli carissimi! - ricominciò don trajella dal pulpito, -ero venuto qui, con
diocesi formato da religiosi e laici scelti dal vescovo. d. pieraccioni
sacerdoti, religiosi e laici particolarmente scelti dal vescovo. -gita, visita pastorale:
miti d'abruzzo,... ispirata dal quadro del michetti 'la figlia di
della diffusione in europa (a partire dal sec. xi: e tale denominazione
n. 7); voce registr. dal d. e. i. pastoralista
. pastoralismo); voce registr. dal d. e. i. pastoralità
.. meritaro di ricevere la rosa dal romano pastore. idem, inf.,
pasturelo), sono re- gistr. dal d. e. i.
': termine letterario spregiativo, coniato dal baretti... per significare le
arcadia mia! = voce coniata dal baretti, deriv. da pastorello1, n
rozzo pastorello, eletto p er giudice dal gran cuove, vende per vilissimo premic
delle capre, dai monti al piano e dal piano ai monti. questa pastorizia nomade
la classica busta del soldato / provata dal maltempo, / la sacca pastorizia col
, pastorizzazione '. = dal fr. pasteuriser (nel 1872),
pasteuriser (nel 1872), deriv. dal nome di l. pasteur (1822-1895
n. 1 è ret gistr. dal dizionario delle professioni. pastorizzazione (
all'industria farmaceutica. = dal fr. pasteurisation (nel 1890),
v. pastorizzare); voce registr. dal d. e. i. pastosaménte
quella morbidezza e pastosità che è cagionata dal cuore. carducci, iii-18-173: come
sensibile al 'dolce raggio che piove dal viso'delle nostre pastose italiane. misasi,
alla pietà. muratori, 10-i-29: dal cuore di pietra del popolo giudaico forse
del santo amore, come esige ora dal cuore de'suoi cristiani, renduto molle
pastosa e regolare, nivasio uscì pian piano dal letto. -di animali.
(v.). = forse dal nome di un duca di pastrana, città
in arcion s'aderge, / ma dal nero pastrano, ond'è ravvolto, /
modo mio. giusti, 4-i-257: dal canto suo la tepida signora, /.
i suoi precedenti, la sua discesa dal nord. 2. figur.
= voce di area istriana, dal croato pàstroche: cfr. tomizza
groto, 3-42: ne l'osteria dal montone o da l'angelo / il
cesare, 172: fue tanto da lungi dal castello di pirro che le pasture e
le foreste et acque dolci rimasero dentro dal muro a grande spazio. buti, 1-323
che... non era stato nutricato dal latte della madre. lauro, 33
viva. -pastura per trattenerci. pagliari dal bosco, 27: né sia chi creda
: ha tolto il pastore della chiesa dal suo proprio offizio, che è in
289: il pastor che 'n bethlèm dal ciel discese, / per liberar col sangue
il lettore. siri, 1-i-353: dal cerimoniale materia di solletico per i cortigiani
: i bracchi col lor sottile odorato, dal l'odore rimaso della fiera
misura, / mira il gran rischio dal tuo bel soggiorno, / sì che scacciata
f. scarlatti, lxxxviii-n-587: guardatevi dal lupo quando e'passa, / agnei
e gli armenti, nella gita e ritorno dal pasturaggio. a. sagredo, li-6-328
il clima o per altro. = dal fr. ant. pasturage (mod.
, 3-91: pasturò, essendo bandito dal cielo, le vacche d'ameto. tasso
livio volgar., 4-70: lontano dal campo vaghi andavano a fare legne o
voce di area sicil. (registr. dal d. e. i.),
'nave a due alberi ', anziché dal gr. 7tétocxvov 'coppa larga '
nell'area fr. meridionale, forse dal provenz. e fr. ant. patac
: vedendosi fin dagli antichi tempi adattato dal nostro vulgo il nome di medaglia alle
, pomposi e gonfi nuvoloni, / dal collo fino al ventre ricoerti / di
... alzarono labari e scudi dal muro di fronte. = acer
area fior., è registr. dal d. e. i. (al
scienza delle soluzioni immaginarie. = dal fr. pataphysique (coniato intorno al 1920
cambiava pelle di continuo. = dal fr. pataphysique: v. patafisica.
, lat. scient. patagium, dal class, patagium (v.
), per analogia; è registr. dal d. e. i. patagóne
costa del malabar. = dal portogli, patamar, deriv. dal concani
= dal portogli, patamar, deriv. dal concani pàtamàr e marathi patèmàri 'battello
la var. fiatamòr è registr. dal d. e. i.
forse adattamento del fr. fiatent, dal lat. patens -èntis 'patente,
, i 'patani ', stesser di là dal fiume, senza contare che nel grido
non gli andava a sangue. = dal ven. fiatàn (anche nel senso di
al cuni, deriverebbe forse dal lat. patera (v. patera)
il patarasso in pugno. = dal fr. pataras (nel 1687),
, sf., a sua volta dal provenz. -patarasso, che è dal germ
volta dal provenz. -patarasso, che è dal germ. * paità 'pezzo di
gioghi e i patarei / dumeti impressi dal sereno piede / fiorian di primavera.
. patari e patarino; voce registr. dal d. e. i. (
nostre esser spiriti maligni infusi ne'corpi dal diavolo. lami, 1-2-481: il
. chiesa e impero. = dal lat. mediev. patarini (arnolfo)
'macchie sulla pelle ', che è dal lat. pittacium 'cerotto, impiastro
. volg. * pataxàre, che è dal gr. ttatàooo), deriv.
-come vivanda. mazzini, 11-334: dal riso quasi arrosto siamo passati alle patate
una gran cassa stata mandata a donare dal regnò di fessa al serenissimo gran duca
aspetti che qualificano e contraddistinguono (soprattutto dal punto di vista linguistico) la cultura
, non temer fatica, / sta'dal vulgo ignorante oggi solingo: / questa è
boccaccio, v-150: io mi levai dal luogo ov'era quatto / stato ad
alla mamma. = comp. dal nome dell'industriale fr. charles pathé
, n. 2; voce registr. dal d. e. i. (che
. da patella, n. 2 e dal gr. èrto ^ -f) '
dotta, lat. scient. patellidae, dal nome del genere patella (v.
n. 1); è registr. dal d. e. i. patèllula
restaurare la salute diroccatami dalla chiusura e dal patema d'animo. leone,
, 465: incanutii e invecchiai dal patema, dall'angu- stioso vivere dopo
(jta 'sofferenza ', deriv. dal tema di rosco / o 'soffro
pathematic (nel 1822), deriv. dal gr. tocd-zj (xaxtxét; '
. patema); voce registr. dal d. e. i.
, 314: oh! il vecchio facchino dal berretto scarlatto con su scritto a oro
stone e giacomo henderson, già fin dal 1804, destinate alla confezione di vesti,
la libertà privilegiatà e brevettata e patentata dal governo come ne hanno i sali e
: si dice di certi atti firmati dal capo dello stato e ufficialmente fatti conoscere
fatte. ciro di pers, 2-43: dal dito egli si trasse / l'anello
regola... mi ha fatto sfrattare dal padrone di casa. 7
la patente di saper distinguere la prosa dal verso! baretti, 6-75: que'tre
si sia ripieno, lo riconobbi patentemente dal primo ponte d'ombrone stesso. a
: la filosofia politica era diffusa patentemente dal machiavelli e le scienze dal galilei.
diffusa patentemente dal machiavelli e le scienze dal galilei. = comp. di
, albogalero. salvini, 16-54: attingendo dal cratere il vino, / il mescean
c'erano liscie pàtere, ed orciuoli / dal curvo becco. d'annunzio, iv-2-1077
, iv-2-1077: le figure obese dei defunti dal grosso labbro semiaperto erano in pace,
paterazzino (v.). = dal fr. pataras (nel 1551),
. = voce dotta, comp. dal lat. pater (v. padre)
. = voce dotta, comp. dal gr. 7ràfto£ ^ malattia 'e da
(v.); è registr. dal d. e. i. paterinìa
sangui paternali. -che viene trasmesso dal padre ai figli (il carattere)
cecco d'ascoli, 1114: uomo disposto dal superno lume / leggeramente allo ben si
dimorava. -che deve essere compiuto dal padre (l'educazione dei figli)
lat. mediev. paternalis, deriv. dal class. paternus (v. paterno
bisogni ed esigenze, escludendoli però completamente dal controllo delle attività dello stato e da
casa; ma poi usciva sempre accompagnata dal solo fursy, paternamente.
= voce di area bolognese, deriv. dal toponimo paderno, che è dal lat
. dal toponimo paderno, che è dal lat. paternum [praedium] * [
padre del nostro signor jesù cristo, dal quale ogni paternità in cielo ed in
paternità. ottimo, ii-176: dio, dal quale è ogni pater- nitade in cielo
. aretino, iv-4-167: subito partito dal visitare in santo stefano la paternità vostra
ecco arrivarmi in casa non so quanti dal cappuccio in testa e dai zoccoli in piedi
sia provato in modo sicuro e accertato dal giudice), nella procreazione fuori del
legittimo, sia dalla madre, sia dal figlio e altresì, in caso di
e la relativa azione può essere esercitata dal presunto figlio naturale o, se egli muoia
incapace, dagli stretti congiunti o rispettivamente dal suo legale rappresentante). -ricerca della
impedimento al matrimonio, solo se deriva dal battesimo). 9. teol.
-anche: che deriva, che proviene dal padre, che viene da lui trasmesso o
denaro, a una possessione trasmessa ereditariamente dal padre ai figli. cavalca, 19-94
. -che è o fu abitato dal padre, dalla propria famiglia; che
noia la casa paterna. -compiuto dal padre (un gesto, un'impresa)
scuole paterne. -espresso, pronunciato dal padre. buonarroti il giovane, i-548
alle professioni industriali. -tenuto dal padre (un incarico). brusoni
cariche paterne. -inviato o assoldato dal padre (una persona). castelvetro
promessa che al partire / feron giurando dal paterno lido / di non vi ritornar
in un'isola fertile abbracciata e nutrita dal nostro fiume paterno. -che
, 5-46: là dove il mincio, dal paterno seno / superbo uscendo, per
e preziosa reliquia, imperò che elli venne dal cuore e da la boca e dal
dal cuore e da la boca e dal corpo di cristo. pulci, 1-79:
, di fare scorrere il berrettino innanzi indietro dal sincipite,... o di
2-18: gli elefanti e i rinoceronti, dal profondo delle selve, accorrono dal padre
, dal profondo delle selve, accorrono dal padre dentista della missione, a farsi
. bastonava la moglie. = dal lat. eccles. pater noster, con
. e distingue con ragione il patetico dal malinconico, essendo il patetico, come egli
mentale del genere tragico, che sorge dal contrasto fra la sensibilità, rappresentata come
10-378: dove il costumato si distingue dal patetico,... non deriva tal
,... non deriva tal denominazion dal costume, che è parte qualitativa della
, distinta dalla sentenzia, ma deriva dal costume, in quanto onestà e virtù
voce dotta, lat. tardo patheticus, dal gr. 7raf>y) tixó <;,
senz'ombra di patetismi eloquenti. = dal fr. pathètisme, deriv. da pathétique
gramsci, 12-86: l'atmosfera data dal momento storico arricchisce i saggi del de
un tantino troppo generoso nel disprigionare pathos dal pelame de'suoi trovieri capelluti, o
sé una forma di pathos pratico, diverso dal pathos della filosofia. = voce
voce dotta, lat. tardo pathos, dal gr. 'sofferenza 'e '
lat. scient. pathia, deriv. dal gr. tràfroi; (v
v. pathos); è registr. dal d. e. i. patìbile
orfanotrofio e da carcere? = dal fr. patibulaire, deriv. dal lat
= dal fr. patibulaire, deriv. dal lat. patibulum (v. pa
ultimo rampollo della casa di svevia getto dal patibolo al popolo radunato, non era
, i-216: gli ingemmati diademi sono onorati dal patibolo del redentore. -per
. (falla stessa sua pena, dal suo patibolo, raccoglie i modi di
.. il partito che sapete trarre dal patibolo della rima in così corto spazio
= voce dotta, lat. pathìcus, dal gr. 7rafhxó£ (v. pathos)
la maggior parte della vita nostra è tiranneggiata dal travaglio. vita di ferdinando di toscana
avanti,... esaminando volti abbattuti dal pa timento, o contratti
essa. oliva, 561: diversamente dal rinvigorito predicatore operava l'animo del nostro
imperiali, mancati chi combattendo, chi dal pattimento del vivere. tortora, i-89
ma solamente in loro dall'olio e dal tempo provenuta. algarotti, 1-iii-143: quella
celle e cappelle simili ad antri lasciati dal mare, e rivestiti d'incrostazioni coralline,
. cantoni, 447: io partiva sempre dal principio che tutte coloro le quali recavano
. = lat. patina, dal gr. tcovv&vt], deriv. da
mattoni patinati dall'acque e rinforzati dal pietrame. gozzano, i-502:
l'una nell'altra, hanno avuto dal tempo un'unità di giallo leggermente ombrato
mani brusche, della sua pelle patinata dal sole. -di bronzo patinato (
. ne'mestieri distinguesi il vitello patinato dal vitello lustro. pratesi, 5-199: digli
'essere aperto '; secondo alcuni, dal lat. tardo patùum, di origine
contrario. -subire l'azione espressa dal verbo; essere compì, ogg.
si può dubitare che abbia a riprincipiare dal nilo. -con litote: essere
dubitoso cammino della vita... dal tuo freno veramente dolce e soave,
cose che patiscono una necessaria mutazione dal tempo, queste si debbono compatire
è in nostra libertà. -depende sempre dal nostro volere. -patisce nondimeno nelle cose
da'ministri del consiglio di spagna e dal presidente, i quali...
già lo pativa? mazzini, 51-249: dal '48 in poi ciò che voi
e polverosi del combattimento, erano ben lungi dal pensare che la rivoluzione, non che
5-4-250: la vergine vestale si prendea dal pontefice delle mani di suo padre,
sapea astenersi e da far disordini e dal travagliarsi soverchio. goldoni, v-789:
passione, come il leone a patire dal gallo, l'elefante dal sorice.
a patire dal gallo, l'elefante dal sorice. -region. la madre
, iii-18-359: pendevano ancora qua e là dal teschio ciocche di capelli biondi, morbidi
diminuito. -patire inganno: essere minato dal sospetto, dall'infedeltà (l'amorej.
il re..., toltogli dal capo la coppoletta,... la
ricordare. -il simile patisce dal simile: l'interazione ha come presupposto
oppenion degli antichi affermante il simile patir dal simile. = lat. volg.
subito piangono, perché... cominciano dal patire e dal supplicio a vivere questa
... cominciano dal patire e dal supplicio a vivere questa misera vita. s
o, anche, cane) malnutrito dal padrone, smunto, rifinito. -anche
frugoni, vii-154: poveri patisti che, dal patire traendo il nome, soggiacete alla
! = voce dotta, deriv. dal gr. 7rà9-o£ (v. pathos)
un fenomeno fisiologico. -anche: prodotto dal fisico come conseguenza e reazione di una
a ristorare i danni e gl'interessi patiti dal buon gentiluomo mercé de le tratte non
né il presente re suo figliuolo, dal 32 in qua, gli hanno prestato alcun
in riguardo delle mine e danni patiti dal re e dal regno tutto. de
delle mine e danni patiti dal re e dal regno tutto. de luca, 1-15-2-261
letizie squallide. 6. sciupato dal trascorrere del tempo, dall'azione degli
. trasformato sviluppando il ridicolo non avvertito dal boiardo, che gli faceva fare seriamente
tomani, cioè cinquecento zecchini. = dal turco batman 'peso, o misura di
gerg. (secondo alcuni, deriv. dal lat. patere 'essere aperto, evidente'
(patoclisi specifica genotipica) fu attribuita dal neurologo tedesco o. vogt (1870-1959
. = voce dotta, comp. dal gr. 7rà5>o <; * malattia '
= voce dotta, comp. dal gr. 'malattia '(v.
. scient. pathogenesis, comp. dal gr. nótd-oc; 'malattia '(
con cui si sviluppano le malattie. dal fr. pathogénésie (nel 1826):
la patogenesi. = voce registr. dal d. e. i. (che
dotta, lat. pathogenia, comp. dal gr. roifro? 'malattia '
= voce dotta, comp. dal gr. rotò-t *; 'malattia '
'(v. pathos) e dal tema di yewàw 'genero, produco '
1938, ha sede a roma (e dal 1953 è intitolato al nome del fondatore
volumi particolarmente pregevoli e rari e, dal 1939, vi si pubblica un bollettino
lat. scient. pathologia, comp. dal gr. v& 'malattia
2-321: non si può perdere di vista dal medico intieramente e in ogni caso la
gli ultimi orribili atteggiamenti patologici de'colpiti dal tetano. g. raimondi, 3-in:
. = voce dotta, comp. dal gr. 'malattia '(v.
. ferenczi (1873-1933), comp. dal gr. nó&ot; * malattia '
m. -cij. filos. determinato dal complesso delle inclinazioni naturali e non dalla
. = voce dotta, comp. dal gr. 7rài>0£ 'malattia 'e
= voce dotta, deriv. dal lat. pator -òris (v. patore
lat. scient. pathosis, deriv. dal gr. tràfrcx; 'malattia'
v. pathos); è registr. dal d. e. i.
'primasso *), deriv. dal lat. pater -tris (v. padre
. da patre (per padre) e dal pron. possessivo mo, per mio
. da patre (per padre) e dal pron. possessivo to, per tuo
parlari. ber chef, 65: guastato dal mal esempio, caduto lontano dalla patria
, non so tenermi... dal far pubblica la difesa mia. pascoli,
... er liberar la patria dal tiranno... e renderle la sua
da essa è come il fiore reciso dal suo cesto. g. ferrari, ii-
processo spirituale... sarebbe mai, dal punto di vista della molteplicità oggettiva,
dov'è la patria dell'italiano? / dal regai tevere all'eridano / tutto che
sacerdote... li aveva accompagnati dal carcere al luogo del supplizio, parlando
azzurri cavalier bianchi e vermigli / che dal suolo plebeo la patria esprime. d'
fino ad ora appo noi il nome dal luogo dell'origine loro, quantunque ne abbiano
: egli [cristo] in persona discese dal cielo in terra per menarci alla patria
per la parte anagogica chiamerà l'uomo dal pensiero della patria terrena a quello della
. montale, 1 -75: nasceva dal fiotto la patria sognata. / dal subbuglio
dal fiotto la patria sognata. / dal subbuglio emergeva l'evidenza. / l'
al governo di essa patria. parti prese dal consiglio della magnifica città di padova (
, 3-218: risuona / la fama tua dal patriano al moro. pàtria potèstas
via che ci si allontana nel tempo dal modello originario creato da dio).
giamboni, 10-95: avegna che dal cominciamento faceste gran pugna e vi difendeste
alle volte e sì a lungo posseduto dal genio malinconico ch'egli temeva la sua
in eterno se non fosse stato soccorso dal cielo. carducci, iii-8-80: bernardino da
secolo xv, distante quasi di tre secoli dal patriarca d'assisi, cita e recita
volte proposto al re di far elegger dal clero gallicano un patriarca generale nel regno
eccles. patriarcha (tertulliano), dal gr. ntxipiiipx'rfe, comp. da
7ratpó <; 'padre *) e dal tema di &pxto'comando '.
gerusalemme in riverenza del sangue ivi sparso dal nostro redentore. de luca, 1-3-1-18
curia patriarcale fu contenta di essere liberata dal pericoloso aiuto d'un sì furbo zelatore
d'obbligo mangiare il tacchino tagliato patriarcalmente dal capo di famiglia in persona.
sociale ingiusto e mal fermo, surto dal conquisto musulmano; ma nell'isola piccina lo
si andò usurpando molte chiese, smembrandole dal patriarcato di antiochia, dall'alessandrino e
patriarcato di antiochia, dall'alessandrino e dal suo metropolitano ancora. giorgini-broglio [s
viii-47: il clero mosse in processione dal patriarcato, e si avviò alla basilica
principio una confederazione di piccoli tribi uscita dal patriarcato, che fu la polizia primordiale
mediev. patriarchatus -us, deriv. dal tardo patriarcha (v. patriarca);
lat. tardo ed eccles. patriarchìum, dal gr. toxtpiapxeìov, deriv. da
non pertanto la privata pietà il rivocò dal pubblico patricidio. 4.
roberto, 15-55: me ne andai dal mio padrigno che era una bestia, sant'
= comp. da patrigno e dal pron. possessivo to, per tuo,
= voce dotta, comp. dal lat. pater patris (v. padre
. = voce dotta, comp. dal lat. pater patris (v. padre
. = voce dotta, comp. dal lat. pater patris (v. padre
, 10-33: parendogli che i danari tratti dal grano patrimoniale siano tesori, comincia a
penale, che consiste nei beni acquisiti dal principe o dallo stato mediante sanzioni penali
benché fosse chiamato l'im * eratore dal serenissimo suo fratello alla difesa del- tjngheria
) che, secondo la catalogazione fattane dal legislatore, offendono (esclusivamente o principalmente
privati soggetti; in partic., dal punto di vista giuridico, la legislazione
di un determinato paese, a prescindere dal fatto che esse appartengano di proprietà a
non essendo religioso professo, gli procurai dal viceré e dal capitolo alcun benefizio.
professo, gli procurai dal viceré e dal capitolo alcun benefizio. de luca,
finanziarie di un sovrano, a prescindere dal fatto che tale ricchezza sia di origine
rettore del patrimonio'. alto funzionario posto dal papa al governo dei territori della chiesa
celestino divennero patrimonio comune nella filanda: dal ritrovato di un nuovo sistema di candeggio
e suo padre. = deriv. dal lat. pater patris (v. padre
i quali nelle parte settentrionali di là dal fiume del reno e del danubio abitano,
casaregi, 26: parte audace nocchier dal patrio lido / per arricchir d'oltramarin tesoro
patrio; ma un dialetto italiano altro dal suo non lo potrà dire natio.
. ma il mio desiderio fu impedito dal tempo crudo e piovoso, e qui
trio zelo. alfieri, 5-242: dal patrio amor ho il cor conquiso.
dominati da alcuno interesse particolare, ma spinti dal solo interesse patrio. faldella, i-5-274
è proprio del padre, che deriva dal padre, che è opera del padre,
e con subita forza a sé rapito / dal seme fem- minil, nascono i figli
minil, nascono i figli / simili allor dal patrio seme al padre, / dal
dal patrio seme al padre, / dal materno alla madre. c. i.
conforta alle leggi, ed a bologna / dal patrio nido in un balen lo sfratta
il pingi, artefice elegante, / dal dì ch'io vidi nel mio patrio tetto
in italia si ebbero partigiani a cominciare dal settembre- ottobre 1943: il nome alternò
stanza. -che è vincolato dal rispetto degli interessi nazionali.
voce dotta, lat. tardo patriòta, dal gr. 7ratpuót- / £ 'compatriota
c. e. gadda, 15-59: dal loro gorgozzule di isteroidi patriottarde uscivano singhiozzi
di tale spiritualità patriottarda. = dal fr. patriotard (nel 1904),
. quel mostruoso paralume patriottico che pende dal lucernario, e tutti insomma quei frascami
milione in denaro. = dal fr. patriotique (nel 1532),
patriotique (nel 1532), che è dal lat. tardo patrioticus, gr.
solo amore tutti i nostri simili, e dal 'cosmopolitismo ', che coll'amore
che appartiene o viene espresso o prodotto dal proprio paese. pratesi, 1-194:
né dalla flessibilità delle reni, né dal patriottismo d'anticamera, né dalla destrezza
di grandi imbecilli ». = dal fr. patriotisme (nel 1750),
serbò sostanzialmente nella posteriore e laica, dal cristianesimo, e segnatamente dalla patristica.
= voce dotta, deriv. dal lat. pater patris, nel senso di
. bacchelli, 12-99: fra quanti dal governo di giulio cesare avevan ricavate speranze
speranze di riscatto dalle miserie della servitù e dal disprezzo dei duri e superbi padroni di
, come la lombardia, a partire dal xv secolo, la classe minore della nobiltà
dicevano patrizi. vico, 461: dal qual tempo in poi si vennero a distinguere
tale dignità dall'imperatore d'oriente 0 dal papa di roma). ritmo di
e carlo patrizi di roma, fatti dal senato, fatti dal popolo e dal papa
di roma, fatti dal senato, fatti dal popolo e dal papa, che figurava
fatti dal senato, fatti dal popolo e dal papa, che figurava in nome loro
regioni come la lombardia, a partire dal xv secolo, titolo riconosciuto a chi
: sentì infamarsi le patrizie terga / dal vituperio dell'austriaca verga. moravia,
contrari rispetti, il figlio non digenera dal padre ma patriza felicemente. a.
, per il class, patrissàre, dal gr. mtxpi&ija denom. da toxttjp
foscolo, xviii-79: qui per essere patrocinato dal mio grado militare dichiarato nel mio passaporto
questo teatro nazionale del popolo, patrocinato dal governo. -caldeggiato perché se ne
. ghislanzoni, 16-103: nella notte dal giovedì al sabato di passione, fu
122: in italia siena si tolse dal padrocinio di cesare. a. campana
i marsiliesi fecero gran novità ribellandosi scopertamente dal proprio re per opera del console casotto
derivò dalla lingua agevole a'moderni lettori e dal 'couplet 'inglese che dryden e
da v. sig. venendo protetto dal proprio merito. c. dati, 16
la prima prosperità delle lettere venne sempre dal padrocinio lor conceduto dall'illimitata sapienza de'
un contratto d'opera intellettuale e regolato dal diritto civile e dall'ordinamento dei professionisti
su'confini della turchia, venti miglia lontano dal loro posto; eccoli tutti a milano
= voce dotta, comp. dal gr. racrqp -tpó <; (v
= voce dotta, comp. dal gr. rocr / jp -tpó <;
(v. padre) e dal tema di cpayeiv * mangiare '.
cui la cromatina dello zigote proviene esclusivamente dal gamete maschile. = voce dotta
= voce dotta, comp. dal gr. toctyjp -tpó <; (
da i. gerhard), comp. dal gr. 7rar /) p -tpó <
femm. di patrone2; voce registr. dal d. e. i. patronàggio
575: si fondano patronati per i liberati dal carcere allo scopo di facilitare ad essi
lat. tardo patronàtus -us, deriv. dal class, patrònus (v. patrono
patroni le vestono. = dal fr. patron (nel 1375),
patron (nel 1375), che è dal lat. patrònus (v.
dall'ingl. patroness, che è dal lat. mediev. patronissa, deriv.
lat. mediev. patronissa, deriv. dal class, patrònus (v. patrono
grande vergongnia e villania. = dal fr. ant. patronique, alter,
voleva anch'ella intitolar questo suo poema dal luogo con la forma patronimicale.
patronimicato, agg. ant. derivato dal nome del padre. b
patronimico, sm.): forma derivata dal nome del padre o di un antenato
una persona, o, anche derivata dal nome del fondatore del paese o della
ó', molti scozzesi in partic. dal prefisso fitz-', nelle lingue germaniche spesso
, ecc.; in italiano, dal valore originario diventarono cognomi denominazioni come giuliani
nome, fu chiamato cesare ottavio, dal patronomico che sempre li romani mettevano innanzi
di nomi patronimici e denominare gli uomini dal nome dell'avolo o del padre.
scherzo, parola inventata sul fatto e tirata dal nome patronomico di colui che avea motteggiato
giosef. -per estens. derivato dal luogo d'origine. monti, 1-66
voce dotta, lat. tardo patronymìcus, dal gr. toxtpcdvufnxó ^, comp.
e vópioj 'legge '; è registr. dal d. e. i.
siamo pari ', tolta la metafora dal giuoco nel quale, allorché niun vince o
. di pattare; secondo altri, forse dal lat. pacta, plur. di
le larghe patte fruste. = dal fr. patte 'zampa 'di origine
si- cil.), probabilmente dal longob. paita 'abito, veste '
. annotazioni sopra il decameron, 3: dal corso della luna fu trovato il modo
su le prime di patteggiare per preservarsi dal sacco. cattaneo, iii-3-23: dopo
animo [la ragione] o è precipitata dal suo seggio o è costretta a patteggiare
, causò infortuni tali alla posterità che dal legno di quell'albero si fabricò il
. assarino, 2-ii-415: minacciato dal marchese, per mezzo dell'abbate camera
f. f. frtigoni, v-51: dal predare predaruolo m'appello, benché dal
dal predare predaruolo m'appello, benché dal dar (come suol dirsi nel mio paese
); la forma pattiere è registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da patto1 e dal tema dei comp. del lat.
animali, e in seguito, fin dal 1300 circa, nei paesi bassi, applicando
manovrabile applicata al pattinatore. = dal fr. patinage, nome d'azione da
sima. = dal fr. patinage, nome d'azione da
più / pattinerà. = dal fr. patiner, denom. da patiti
chiusi nelle pellicce, col volto rosso dal vento. d'annunzio, iv-2-912:
pattinétta (v.). = dal fr. patin, deriv. da patte
dissimile alla pianella. = dal fr. patin (nel 1660, per
, lat. tardo pacticìus, deriv. dal class. pactum (v.
dogane, di esecuzione dall'albinaggio, dal valimento, dalla visita, di più facile
potevano aver sembianza di purificare il sistema dal piombo del materialismo. b. croce
l'assoluzione datami a sì duro patto dal padre angelo. ghislanzoni, 2-97:
di godere alcuna volta parte dei beni dal paggio felicemente posseduti. lippi, 6-2:
non più scritta sulla pietra ma sigillata dal sangue di gesù, indica le nuove
nei nostri conservatori fosservi le maestre ordinate dal governo e mantenute da esso, maestre
, maestre però consumate ed abili tolte dal secolo né già di quelle che si sono
vedere agli uomini che l'unione dipende dal patto sociale e che il patto sociale
e d'allevamento, che veniva imposto dal padrone di un podere oltre al canone
...: il tutto vivificato dal brivido a buon patto del divieto eluso.
villani, 12-8: per lo detto accordo dal duca a'pisani tornàro i bardi.
vedessi a fronte, / ne tremeresti dal capo alle piante; / non che volessi
sandiana per tutto l'inverno non usci dal cortile. senza terra, sapeva di non
': pattume per lettime. = dal lat. panctus e pactus, part.
fa pattona. = deriv. dal lat. pactus 'denso, compatto '
). paolieri, 21: traducendo dal latino in italiano, tutta la scolaresca
, e che era ritenuto nel quartiere dal suo colonnello. manzoni, pr. sp
pattuglióne (v.). = dal fr. patrouule (nel 1538),
stupefatti, tutti tenuti in rispetto dal pattuglióne, che aveva ar
andava caviliosamente in longo. = dal lat. mediev. * pactuìre, denom
. mediev. * pactuìre, denom. dal class, pactum (v. patto1
d'azione da pattuire; voce registr. dal d. e. i. pattumàglia
è la beletta e '1 pattume che dal corso dell'acqua è rivolta sottosopra che
/ del secol vitupero in poesia / e dal cinelli un dì posti saranno / i
, e di tali non ne vien su dal detrito delle rivoluzioni sociali, dopo che
lungo mercati deserti, per le vie dal suolo pattumoso, cosparso di giornali appallottolati
liscia come se proprio mi volesse mangiare dal troppo bene. 2. far
1450: tutte le vesti viavia giù scivolate dal corpo, / stridula a'piedi di
. = voce dotta, comp. dal lat. paucus (v. pauco)
. = voce dotta, comp. dal lat. paucus (v. pauco)
. paucus (v. pauco) e dal tema di jerre * generare '.
. = voce dotta (regist. dal d. e. i.),
. scient. paucifolius, comp. dal class, paucus (v. pauco)
. = voce dotta (registr. dal d. e. i.),
. scient. pauciovulatus, comp. dal class, paucus (v. pauco)
lat. scient. pauciradiatus, comp. dal class, paucus (v. pauco
. = voce dotta, comp. dal lat. paucus (v. pauco)
che a soli metanieri è utile, dal cocimento è differente, per la sola
lat. scient. paucitubercolata, comp. dal class, paucus (v. pauco
anche pauxi); voce registr. dal d. e. i.
fino al secolo quinto. = dal nome di paolo [di samosata] (
di samosata] (vescovo di antiochia dal 260 al 268), al cui pensiero
(e, secondo alcuni, deriverebbe dal nome dell'apostolo paolo, al cui insegnamento
della casa in cui si trovava timmunità dal veleno dei serpenti e la facoltà di curarne
da'morsi de'serpenti. = dal nome lat. paulus, dal gr.
= dal nome lat. paulus, dal gr. iiauxo <; (v.
atti di disposi ^ zione patrimoniale compiuti dal suo debitore (e si tratta di
clero e alla gerarchia ecclesiastica; organizzata dal siro costantino, detto silvano, secondo
, lat. tardo pauliciànus, deriv. dal gr. biz. ilauxtxtavót;.
. = voce dotta, comp. dal gr. 7tauxa 'cessazione 'e xap-
dotta, lat. scient. paulownia, dal nome di anna pavlovna, figlia dello
rimediare a questa dolorosa infermità che, dal sec. xvii in poi, vennero
. = voce dotta, deriv. dal lat. pauper -peris (v. paupero
derivare dalla disuguaglianza nelle fortune, o dal numero troppo ristretto di proprietari, o
(soprattutto quella cristiana, attuata specialmente dal monachesimo e dagli ordini mendicanti) che
= dall'ingl. pauperism, deriv. dal lat. pauper -peris (v
, denom. da pauper, che è dal lat. pauper -peris (v.
pau- (v. pauco) e dal tema di parere (v. parire1)
andarno coloro ad tore le ligne del abbate dal corno s'è sentito movimento alcuno,
queste saranno tali con le quali potrete levarvi dal profondo de'nostri errori e giungere fino
sanatori, i quali erano stati electi dal popolo contro la volontà del suo precessore
-aver poca paura: non subire danno (dal clima, dall'acqua: con riferimento
essendo podestà di prato, fu ricerco dal vicario che volesse fare un puoco di
paura di ricever danno dagli uomini e dal cielo, dalla sorte e dai mille
un casi della vita. -sconvolto dal terrore. rime anonime napoletane del quattrocento
popolaccio ha aggiunto e lo ritiene / dal fuggir via con tanta sua vergogna, /
= voce dotta, comp. dal gr. tocùpcx; 'poco 'e
lat. scient. pauropoda, comp. dal gr. 7raupo <; 'poco
^ 'piede '; è registr. dal d. e. i. paurosaménte
quasi al mento, paurosamente vedendo emergere dal nero sconosciuto della stanza tutti gli scogli
da me, più pauroso / che non dal cam rabbioso. detto del gatto lupesco
chelangiolo non la scompagna [la vergine] dal suo divino figliuolo, già così dolce
incerto, esitante, smarrito, sbigottito dal sentimento amoroso. mazzeo di ricco,
impiumata il capo, seguita o precorsa dal suo indivisibile carlo, ella sembri un'
alcuna li fosse ri- masa, staccandogli dal busto la paurosa testa. baldi,
lunga, che divide il ii tono dal i del ciclo cardiaco seguente; pausa
nei versi degli antichi poeti fu determinata dal tempo musicale. pascoli, i-934: '
-disus. pausa generale: quella sormontata dal segno della corona. tramater [
, lat. pausa (lucrezio), dal gr. toxùctu;,
calmo; il sibilo che si levava dal suo petto, era aspro ma pausato.
, rigata da razzi, pausata in lontananza dal 'tapùm 'del cecchino.
dorato in un disordine ricco, pausato dal nero dei cipressi. -screziato, variegato
7tau
di origine incerta; è registr. dal d. e. i. (che
comprende un'unica specie diffusa nelle foreste dal perù alla guiana e detta anche hocco
; la var. pàussi è registr. dal d. e. i. (che
: dipoi a suono di tamburino comincio dal pavaglióne uscire la moresca, che era
: passarono sulla fronte del pavaglióne, dal quale molti eleganti, che si annoiavano
di padova. secondo altri è così detta dal francese 'pavane ', perché i
/ a un cantare / di rane giù dal c. verso / gli edifici razionali
messa si pavana. = dal fr. [sé] pavaner (nel
; la forma pavarazza è registr. dal d. e. i. (che
pavère (v. pavere) e dal part. pass, di facère 'fare
. menzini, ii-122: ei coglierà dal delfico laureto / serto che 'l tempo
paventa / e va'quanto più puoi dal mal lontano. par ini, giorno,
, v-87: un poveraccio, sorto dal letame, / spander gentile il lume suo
. volg. * paventdre, deriv. dal class, pavens -entis, part
, a proposito del giovine imbonati preso dal vaiuolo, lo zio bicetti, quando
fiate, non meno delle vigilie, dal pianto medesimo bagnato. -estremamente arduo
. carducci, iii-2-98: qui dischiusa dal cor parola franca / è con pavento
marino, iii-33: non fuggì paventosa / dal leon la cervetta. manzoni, fermo
e non è atterrito, come allora, dal paventoso ospite. -di animali,
3. che nasce dalla paura, dettato dal timore, dallo spavento; che si
(in partic. ven.), dal lat. [herba] papyria,
la var. paviera e registr. dal d. e. i., che
d'azione da pavesare-, voce registr. dal guglielmotti e dal dizionario di marina.
, voce registr. dal guglielmotti e dal dizionario di marina. pavesare, tr
.: il denaro emesso a pavia fin dal sec. vili, rimasto in corso
essere appog giato in terra dal milite ordinariamente ad detto al
, dalle milizie comunali italiane fin dal sec. xiii, si diffuse in seguito
ed il sorriso / subitamente le sparì dal viso. -antico scudo degli indiani
; la var. panvese è registr. dal d. e. i. che le
propria della epopea. = dal fr. ant. paveis 'cortile o
xii), deriv. da paver, dal lat. popol. * pavàre
venduto per esser morto. = dal nome della città di pavia. paviano2
oland. baviaan 'babbuino'; voce registr. dal d. e. i.
, lxxxviii-n-347: vedi maria, che dal crudel tiranno / pavida fugge col suo sposo
feral de le lugùbri / sale vedean dal truce sposo offrirsi / le tazze attossicate
po'perverso. onofri, 103: dal tuo bel viso d'angelo guerriero /
a le guardie: io sono mandata dal signore ne la città con certa risposta
osserva plinio che i timorosi credevano sicuri dal fulmine gli antri profondi e i paviglioni fatti
della gattina, 87: la politica inaugurata dal conte cavour... servì di
celle e cappelle simili ad antri lasciati dal mare, e rivestiti d'incrostazioni coralline,
d'agente da pavimentare; voce registr. dal dizionario delle ^ professioni. pavimentazióne
deriv. da pavimento; voce registr. dal dizionario delle professioni. paviménto,
20-551: la madre... dal giorno della partita del figliuolo stese il sacco
. de roberto, 3-150: cominciò dal sostituire il vecchio pavimento di mattoni di
alla porta di questo anfiteatro, saliva dal pavimento dell'area una scala di sette
che gli era più vicino, e balzò dal carro in sul pavimento. aleardi,
e ingrata non presume / levarsi onde cadeo dal pavimento, / se un tuo non
chi importa se parecchia gente andrà via dal cinema con l'associazione pavloviana che la
partic. statunitensi). = dal nome di ivan petrovit pavlov (1849-1936)
la gallina, sicché la paona sia scusata dal covare. tanaglia, 2-1158: quando
sul viso non so che tagliente, dal quale è pur dolce lasciarsi tagliare.
1-74: con questa gioia precipita / dal chiuso vallotto alla spiaggia / la spersa
o con ali completamente nere); dal dorso si protendono all'indietro molte penne
. tommaseo, 2-i-201: veddi venir dal cielo un bel pagone, / che
v.]: rime antiche citate dal menagio. 'soave a guisa va d'
s'inchinano. moretti, iii-94: capiva dal suo atteggiamento ch'egli aveva una gran
ma lo si vedeva dalla sua disinvoltura e dal suo pavoneggiarsi. -con riferimento
che importunamente, ove trovilo, la disturba dal più covare. fagiuoli, iii-165:
poliandria, famiglia delle malvacee, caratterizzato dal calice doppio, l'esterno di molte fogliuzze
lat. scient. pavonia, deriv. dal class. pavo -ónis (v.
lat. scient. pavonia, deriv. dal class. pavo -ónis (v.
immacolata, fondata a brescia nel 1849 dal venerabile ludovico pavoni (1784-1849) con
. fr. colonna, 2-28: dal curioso scrutano stimulo... impulso,
. = voce dotta, deriv. dal lat. pavor -óris (v. pavore
dotta, lat. scient. payena, dal nome del chimico francese anseime payen (
(1755-1871); è registr. dal d. e. i.
. gramm. che subisce l'azione espressa dal verbo transitivo, compiuta dal soggetto nella
azione espressa dal verbo transitivo, compiuta dal soggetto nella diatesi attiva o, in
diatesi attiva o, in quella passiva, dal complemento di agente. - anche sostant
e più splendido che la neve ferita dal sole, piové nettare. carletti, 115
in parte più vicina o più lontana dal cuore vengono o trafitti o infilzati, intorcetta
le mani d'altrui, come vasello dal suo vasellaio, in ogni pazienzia e nella
ad aspettar la botta dei nemici sanza muoversi dal suo luogo, fu vittorioso de i
dico che dall'aiuto di dio e dal vostro... armato, e di
pazienza della formica, che, capovolta dal vento, cento volte perde la sua
tommaseo [s. v.]: dal senso della virtù cristiana viene l'uso
la pena e la tribulazione, perocché dal molto patire è detta pazienzia. bibbia volgar
.. pazzamente scrisse gli ossessi liberati dal salvatore 'fuisse aegrotos morbis naturalibus laborantes
forfici, la pazzeda. = dal medio alto ted. patzeide 'misura per
tant'ira e tant'odio le riboccava dal cuore contra tutti gl'italiani, i quali
uomo c'incappa e si lascia vincere dal quel pizzicore, egli è spedito, la
non le par esser venute anch'esse dal cielo, come la pioggia e la grandine
, né muovermi altro che per forza dal luogo dove mi trovassi. fogazzaro,
(pazzia della croce), considerata dal punto di vista della ragione mondana.
e gravine ordinate nell'agosto del 1897 dal genio, con 40. 000
pazzo gezza, che dal giorno 11 di questo giugno al giorno di
] per non essere del continuo agitati dal furore, ma qualche volta solamente e con
ed essere meno accetti e meno riveriti dal popolo. leoni, 246: è
fanciullo che non gli è dato busse dal padre o dalla madre o dal maestro
dato busse dal padre o dalla madre o dal maestro diventa pazzo nel troppo bene,
con auree collane i poeti, che dal più dolce furore fiammeggiante pazzi sono agitati
, / siam morti e già deposti dal feretro, / e pur ci ritroviam n'
gleba che c'incatena, / poi dal suo ciel guatandoci / rise alla pazza
, più dolente che consigliato, preso dal nuovo caso un furore pazzo e dalla maraviglia
con occhi pazzi. -che nasce dal fanatismo religioso. cavalca, iv-22:
.. / bisognerebbe vivere lontano / dal pazzo cittadino cellulare / in un paese
bontempelli, ii-870: erano ancora storditi dal pazzovolare. -che si muove con
(in locuz. come cavare il pazzo dal, del capo; fingere il pazzo
mani lui, che gli caverebbe il pazzo dal capo. g. m.
ingegnano di farle rivoltar faccia. detto così dal suono che fa quello sbuffamento.
. 2. boccata di fumo dal sigaro o dalla pipa. p.
una tirata di fumo dalla pipa o dal sigaro. lasciami fare un pe. dopo
li spirti mei / présono un desio dal cor sviato, / e menollo, le
quasi trentamila lire sterline. = dal fr. pèage, deriv. dal lat
= dal fr. pèage, deriv. dal lat. mediev. pedaticum (v.
potevano servire a tanta gente. = dal portogli, peanha. peana (
bartolini, 1-23: s'udì, portato dal vento, di sera, dopo l'
voce dotta, lat. paean -ànis, dal gr. ilatàv -àvo <;, deriv
e all'ingl.; è registr. dal d. e. i.
. = voce provenz., dal lat. piper -èris (v. pepe
). = voce lig., dal provenz. pebreto, deriv. da pebre
. pebre); è registr. dal d. e. i. pebrina
parassitarla del baco da seta, provocata dal protozoo nosema bombycis, le cui spore
distingue la pebrina dalla moscardina. = dal fr. pébrine, che è dal provenz
= dal fr. pébrine, che è dal provenz. pebrino, deriv. da
si distinguono due sottogeneri, il pecari dal collare (tayassu tajacu), simile
diurne e di pelame rossastro, diffuso dal texas alla patagonia, e il pecari labiato
ha abitudini prevalentemente notturne, è diffuso dal messico al paraguay ed è aggressivo quando
= dallo spagn. pecari, deriv. dal caraibico pakira e passato al fr
(con valore aggett.): esente dal peccato, senza macchia, irreprensibile.
peccare. 2. che deriva dal peccato. niccolò cieco, lxxxviii-11-187:
. aretino, iv-6-65: ero sforzato dal peccatiglio de la gola a richiedere il
fosse quel perfetto poeta ch'è tenuto dal mondo. p. nelli, i-4 (
proprie capacità vitali. 4. difettoso dal punto di vista estetico. scaramuccia,
= voce dotta, deriv. dal lat. tardo peccamen -inis,
, erroneo, aberrante dalla logica o dal senso comune. bembo, iii-84
in tutti gli uomini entrò la morte dal tempo in qua che peccarono. bandello,
una giovane, la quale, stigata dal diavolo, peccava carnalmente col padre.
1-2 (1-iv-51): egli trovò dal maggiore infino al minore generalmente tutti disonestissimamente
essendovi una infinità di montagne nate non dal fuoco, ma dall'acqua. b
... tanto ancora son lungi dal risparmiare il più che si può questa
(e secondo la frase proverbiale derivata dal passo biblico di proverbi
), cioè l'atto in sé, dal peccato abituale, cioè dallo stato in
polemiche nel sec. xvii, fu condannata dal papa alessandro vili nel 1690).
il battesimo, per purificare lo uomo dal peccato originale e dargli la grazia.
, 22-24: per liberare gli uomini dal peccato originale e salvarli dalla disperazione il
2. atto sessuale illecito o non sanzionato dal matrimonio; fornicazione (anche nelle espressioni
dame. borgese, 1-243: anche dal punto di vista delle probabilità matematiche,
g. f. morosini, lii-5-290: dal non attender agli studi delle lettere nasce
studi delle lettere nasce l'ignoranza, e dal non conversare la petulanza, peccato che
d'annunzio, 8-137: fate che dal connubio dei sette peccati capitali con le tre
2-7 (1-iv-170): non spaventato dal ricente peccato da lui commesso, con
, in mezzo al quadro ristretto ereditato dal medio evo, università, ginnasi e licei
così scellerati sonetti come è quello pubblicato dal crescimbeni. borgese, 1-134: lo
guerra di crimea concorre a salvare verne dal peccato teatrale. -felice peccato:
alfieri, iii-1-233: purificati costoro dal loro doppio originale peccato dell'esser nati
infievoliscono, e talora devia egli pure dal senso o al- men dal genio dell'
egli pure dal senso o al- men dal genio dell'autore, il che per avventura
stampare non siano stati notati a dietro dal vostro diligentissimo riveditore? tocci, 2-19
si pose a sedere lì per l'appunto dal bersaglio, con dire: per non
a braccia aperte aspetto: / versa dal santo petto / visi bilmente
., 33-2: la bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator, forbendola
nel 1334), deriv. dal longob. behhan (ted. becher)
deriv. da pecchia1', voce registr. dal d. e. i. (che
deriv. da pecchia1', voce registr. dal d. e. i. (che
pecho 'tributo ', che è dal lat. pactum (v. patto1)
peza, lomb. pòscia), dal lat. picea [arbor], propr
., di etimo incerto: anziché dal lat. picèus (da pix picis)
, pèt 'poppa delle vacche '(dal lat. pectus 'petto ')
. = etimo incerto: forse dal lat. picèus, deriv. da pix
, 93: ricogliesi la liquida pece dal più grasso legno del pino e del pezzo
: erano andati a veder un luogo, dal quale scaturiva fuori la pece, poco
né daranno mai pece all'arco che dal mezzo in su. algarotti, 1-v-266:
-pece fossile, di carbone: quella ricavata dal carbon fossile. anonimo [agricola
sostanza somigliante alla pece navale, ricavata dal carbon fossile. -pece greca
della vergogna fatta a lui e ad essi dal predicatore. fagiuoli, 1-6-382: con
pece / le donne, che venian dal sol, macchiare, / tal che
, persino, karl barth, tutti dal più al meno intinti, contaminati e
tempia destra... riuscì a entrare dal padre insieme a paolo.
; la var. è registr. dal d. e. i.
ossido di ferro. = dal ted. pechblende, comp. da pech
ted. pekesche (nel 1791), dal polacco be kiesza, che
'; la var. è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, deriv. dal gr. 'gomito ', sul mo
senso originario di '[cane] portato dal palazzo imperiale di pechino '.
di seta della cina. = dal fr. pékin (nel 1759),
fr. pékin (nel 1759), dal nome della città di pechino (
= voce dotta, comp. dal gr. tcoixcxo ^ (v. pecìle