al rio non lontano, mentr'ei dal sen si scioglie / l'orato manto.
sempre sereni orati colli. = dal lat. auratus, deriv. da aurum
benché sua santità avessi deliberato aspettare risposta dal vescovo, voleva mandare a vinegia avanti
307: procureranno infine dell'anno avere dal magnifico oratore di milano la nota del
ch'egli sia o punto o percosso dal suo nimico, non si parte però subito
si convertì. galeani napione, 252: dal fin qui detto si viene in cognizione
carducci, iii-19-95: il dodecasillabo, che dal grande esempio del manzoni inventore o innovatore
caravaggio] stile si trova riconfermato, dal fascino oratorio di quei suoi viziacci,
. e, gittatasi in terra dinanzi dal signore, chiamò al signore. paruta
ma anche di carattere profano, specie dal romanticismo in pou, sorta nel periodo
terzetti, ecc., anche rinforzati dal coro, nei momenti più drammatici,
metri oraziani... furono imitati dal rolli nelle 'ode di serio stile '
7 (120): le donne venivan dal campo,... tenendo per
in modo da ricevere il minor danno dal vento contrario. garibaldi, 1-139:
gli occhi tuoi e poni mente, dal luogo dove ora sei, all'aquilone
ma sono mosse da oriente in occidente dal primo mobile. ariosto, 40-43: il
di nuvole biaccose, incalzate e scompigliate dal vento, si stanno dissolvendo sugli orli
si dee pigliar dall'occidente, cioè dal cristianesimo cattolico. faldella, i-4-264: gl'
tutte le logge e che è presieduta dal gran maestro. -anche: il complesso
politici suscitati dalla decadenza delllmpero ottomano, dal sorgere delle nazionalità nel suo interno e
sorgere delle nazionalità nel suo interno e dal conflitto di interessi con le potenze europee
vederlo quindi irredentista, sarebbe stato deluso dal sopravvenire della 'questione d'oriente'e dalla
come insegna militare dai re di francia dal sec. xii al sec. xiv.
orofiamma: mandata, come e'dicono, dal cielo a fiovo. salvini, v-518
, simile a un velo. = dal fr. orifiamme (ant. orieflambe)
(ant. orieflambe), comp. dal fr. ant. orie (lat
la superficie dell'acqua trasportata con impeto dal tubo della sorgente e ad impedire che
dell'arma di negus a un palmo dal suo petto. -idraul. orificio equivalente
da 05 oris 'bocca 'e dal tema dei comp. di facère 'fare
nel lat. scient.), dal gr. èplyavov e op (yavo <
voce dotta, lat. oryx -ygis, dal gr. 8pu£ -uyo <;, di
, sm. sistema dottrinale ispirato dal teologo alessandrino origene (185 c. -254
. -254 c.) e caratterizzato dal concetto della divinità come monade o enade
avversari di origene). = dal fr. origénisme (1800 circa);
(1800 circa); voce registr. dal d. e. i.
, lat. origenistes -ae, deriv. dal nome origenes ('qpiyév / fc)
creò tutti gli altri [diletti] e dal quale tutti procedono, come da fonte
una congregazione la quale si governa indipendentemente dal generale, che per ordinario risiede nel
uanto avea domandato, come si scorge dal dispaccio el menneval annesso agli originali
], 197: si guardasse come dal fuoco di mostrare a don diego quella
o, come ancora più chiaramente apparisce dal testo suo originale, 'philargyria
; e s'allontanerebbe un poco più dal suo originale, donde è stato copiato
ragionamento che, svolgendo idee già emesse dal machiavelli, riesce nuovo ed originale.
dei condè, aveva allo stesso modo studiato dal vero gli originali de'suoi 'caratteri
prima che dagli applausi del pubblico, dal compiacimento dell'editore, dalla predilezione del
secolo xix. 3. diversità dal solito e dal consueto, stranezza,
3. diversità dal solito e dal consueto, stranezza, singolarità.
fin dall'origine, dall'inizio, dal principio; in primo luogo, in
da questo peccato della viziata natura, dal principio della natura originalmente tradotto e derivato
grazia ogni cosa ritorna a dio, dal quale tutte originalmente derivano. carducci, iii-
ha iurisdizione nella montagna di modena posseduta dal duca ed è suo familiare, non è
bisogna lasciarsi qui ingannare dalle apparenze e dal suono poiché chi... dal greco
e dal suono poiché chi... dal greco 'a (3éwuai>ai 'deducesse
perciocché si tira di più lontano, dal latino 'extinguere '..
degli odierni dialetti non altrimenti viene originata dal maffei. -raccontare dall'inizio
.]: 'originar ', cioè narrar dal principio. -ideare, inventare.
considerando primieramente come in guisa diversa troppo dal comune uso volgare originasse la morte sua
corti tenute nell'anno 1632 in barcellona dal re di spagna. s. maffei,
di molti anni »; o s'origina dal fervore e dal caldo, e quindi
»; o s'origina dal fervore e dal caldo, e quindi procede la significazione
giuliani, ii-2: ma non stanchiamoci dal procacciare che si aggiunga vivacità ed efficacia
condizione originaria. savonarola, iii-112: dal padre è generato il figliuolo e da
altro procede lo spirito santo, sì che dal padre originariamente viene ogni cosa.
] che di questa casa 'arrighetto fu dal re manfredi fatto viceré di sicilia '
, lat. tardo originarius, deriv. dal class. orìgo -inis (v.
agli orecchi, è un caso originato dal capriccio di quegli antichi nel comporre quei
sociale che in lui era nato fin dal tempo in cui aveva saputo della sua
, senz'affettazione, prevenuta la causa dal giudice dell'origine, overo da quello
, i quali intorno all'anno 590 partissero dal bosforo cimerio. cavazzi, 50:
creduti aborigini, cioè naturali e prodotti dal terreno stesso. casti, iii-132:
esser lontano dalla fonte, perciò che dal lungo corso meglio s'assottiglia e più
invisibili corpicciuoli lisci e rotondi, i quali dal sole e dalle stelle fisse incessantemente vibrati
greca. c. dati, 4-150: dal vocabolario, in questa terza edizione,
] tunica che possa essere anche immune dal peccato di origine lamentato dal proudhon:
anche immune dal peccato di origine lamentato dal proudhon: « la proprietà è un furto
sinistra fortuna, volle che avesse origine dal lato sinistro. -formarsi (una
, 26-99: ruggier l'origine traea / dal fortissimo ettor. sansovino, 2-151:
questa d'illustri nomi aurea corona / dal bel nome suardo ori- gin prende.
, ii-94: questa membrana prende origine dal fondo del stomaco. -essere provocato
orlila 'orlo; spiaggia ', deriv. dal lat. orum, forma secondaria del
fessure delle finestre i rumori che venivano dal villaggio. -udire. zendrini
bersaglio per soccorrere la terra. = dal fr. oreillier, denom. da oreille
coscienza è un buon origliere. = dal fr. oreiller (provenz. aurelhèr)
ho persuaso [io vanità] à che dal seme d'adamo non discende, /
pel colorito piuttosto oscuro. = dal fr. orignal (e orignac),
orignal (e orignac), deriv. dal basco oregnac, plur. di oregna
principale via di eliminazione dei rifiuti provenienti dal metabolismo endogeno; normalmente si presenta come
apparisce separata non solo, ma versata dal pulcino fuori del corpo per un proprio
. tornasi di lampedusa, 290: fuori dal tavolino di notte, i ricordi tenaci
da esso sangue. = dal lat. tardo urinàlis, deriv. da
che siano italiane e non tradotte letteralmente dal francese... che lingua è questa
emettere l'orina e altre sostanze secrete dal rene; mingere, pisciare. cecco
uomo ad esercitarsi, faccia sforzo scacciar dal corpo suo le superfluità di dentro dalle
dotta, lat. scient. oriolidae, dal nome del genere oriolus (v.
v. orìolo); è registr. dal d. e. i. oriolo
piè festeggiano, e di sopre / dal destro omero scopre / perseo armato con sue
carro. parini, xii-1: orion dal cielo / declinando imperversa * / e
, lat. orion -ònis e -ónis, dal gr. 'qpuov e 'qpeuav,
oripavina, sf. chim. alcaloide ricavato dal papavero orientale. = comp
sì come quel che si lascia battere dal corvo, et è sempre ingordo come se
dotta, lat. oripelargus, comp. dal gr. 6po ^ 'monte '
belle donne comparire, me parve vedere dal tuo bel viso orire un secondo sole
miseria giaceva / l'umana natura / dal dimonio sconfitta, /... /
'. i nostri antichi dicevano oriscèllo, dal latino quasi oricella; aretini orscèllo,
; la var. oricèllo è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal lat. ora 'orlo 'e da
= voce dotta, comp. dal gr. &piapi6 <; 'definizione '
lat. scient. oryssidae o orussidae, dal nome del genere oryssus (v.
v. orisso); è registr. dal d. e. i. orisso
scient. oryssus o orussus, deriv. dal gr. èpuctctto 'scavo '.
dotta, lat. scient. oryctes, dal gr. òpuxnfé * scavatore,
dotta, lat. scient. orycterus, dal gr. òpox-r / jp -7jpo£ 'minatore
; le var. sono registr. dal d. e. i.
lat. scient. orycteropus, comp. dal gr. òpoxr / jp - ìjpo
'; le var. sono registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. òpuxtót; (agg. verb
lat. scient. oryctognosia, comp. dal gr. òpuxtói; (agg.
. = voce dotta, comp. dal gr. òpuxxó ^ (agg. verb
lat. scient. oryctolagus, comp. dal gr. òpfocr7£ * scavatore, minatore
lat. scient. oryetologia, comp. dal gr. òpuxtó ^ (agg.
da gli sciti, comandati e signoreggiati dal re zoroastre. viviani, vii-328
carducci, iii-15-107: era stato fin dal 1735 ascritto a'nobili di quella città
i-98: ebbe quindici mila scudi di regalo dal re, ebbe un oriuolo tutto tempestato
pranzo c'era un oriolo col cuculo che dal suo sportellino ammoniva invano che il tempo
= voce dotta, lat. oryza, dal gr. &pu£a, di origine orientale
= voce dotta, comp. dal lat. oryza 1 riso 'e da
dotta, lat. scient. oryzeae, dal nome del genere oryza (v.
. = voce dotta, deriv. dal lat. oryza 'riso '; la var
; la var. è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, deriv. dal lat. oryza 'riso '.
horizon (v. orizzonte) e dal gr. xapsta 'cuore '; è
xapsta 'cuore '; è registr. dal d. e. i.
comp. da oryza 'riso 'e dal gr. -oei'simile a '(da
. da oryza 'riso 'e dal gr. òpuxt7) <; 'scavatore
, minatore '; è registr. dal d. e. i.
, la retta b h, condotta dal suo centro di gravità b, perpendicolare
quale ambedue questi pianeti, toccando ciascun dal suo lato il circolo orizzontale, si affrontano
per diritta linea. palazzeschi, 1-359: dal soffitto, fino a due metri dal
dal soffitto, fino a due metri dal suolo, pende una catena alla quale
hans, incaricato nel 1809 di battere dal lido un bric inglese,..
sempre, come una bussola nella nave tormentata dal mare e dal vento.
bussola nella nave tormentata dal mare e dal vento. 6. che ha
alla foce, da noi ritrovata lontana dal mare più di 30 miglia, incontri il
200: livellamento è parola non consentita dal lissoni, che propone in vece orizzontamento.
in lontananza il cielo dalla terra o dal mare; limite estremo a cui giunge la
altro che l'ultimo termine di là dal quale gli occhi umani non possono vedere
terra abitata. petrarca, 28-35: dal pireneo a l'ultimo orizonte / con
scena campestre, per esempio, dipinta dal poeta antico in pochi tratti, e senza
cipri un dilettoso monte / che dal gran nilo i sette corni vede / e
: il tonante / celeste genitor strisciò dal monte / de la tri- sulca folgore
accomodatamente in tal caso chiamare orizzonte, dal quale viene divisa la superficie veduta dal
dal quale viene divisa la superficie veduta dal globo lunare dalla non veduta.
1-380: la natura umana è stata dal grande iddio posta nel mezo tra la
amato, / da te prend'oggi e dal mio re comiato. casoni, 3-34
sole di quella gloria che, nodrita dal tempo e riverita dall'eternità, ridona
(1404-1472) per riportare le misure dal modello al blocco di marmo in lavorazione
voce dotta, lat. horizon -ontis, dal gr. òpi&ov -ovtoc; [xuxxo
egli aristarcheggia, sempre orlandifurioseggia. = dal titolo del poema di l. ariosto orlando
brama denari, lodagli per or- landi dal quartieri, e tiri via, altrimenti ne
poi è una pecora. = dal nome di orlando, famoso paladino di carlo
pesanti orlavano verso le gronde, a difesa dal vento. cassola, 6-28: parecchie
. pavese, 4-16: si allontanava dal paese per lo stradale che usciva, in
deriv. da orlatura; voce registr. dal dizionario delle professioni. orlato (
folgore del cielo, / che in occidente dal mattin s'avanza, / il re
duca d'orléans e re dei francesi dal luglio 1830 al febbraio 1848; che riguarda
, due volte illegittimamente espulsa, balzato dal trono l'orleanese usurpatore, proclamata di
via opposta alla loro. = dal fr. orléanais, deriv. dal nome
= dal fr. orléanais, deriv. dal nome della città di orléans.
. stor. sostenitore della politica espressa dal re di francia luigi filippo d'orléans
main giovane è qui modificato ed interpretato dal vil- lemain del 1855. sono i
della monarchia orleanista. = dal fr. orlèaniste, deriv. dal nome
= dal fr. orlèaniste, deriv. dal nome del ducato di orléans.
li ricchi possono soffrire. = probabilmente dal nome della città fr. di orléans,
: portando queste sante orlique a processione dal laterano infino a san pietro, per la
ultimo orlo della lana, che gli pende dal corpo e dal collo, non sia
, che gli pende dal corpo e dal collo, non sia scempio ma doppio.
della marina di napoli, tanto lontana dal lito che non si potessero udire le parole
, 19-144: a passeggiare ora, spaziando dal lido al politeama e dall c>rlo del
. 8. zona più lontana dal centro di un luogo, di un
un territorio, di una città o dal punto dove si svolge un evento;
piangere, dolcissimo mio nazareno, intenerito dal vostro pericolo, ma più conviene ch'
ma più conviene ch'io trema intimorito dal mio: mi riconosco su l'orlo
fu sulforlo d'essere tra- ditorescamente trucidata dal duca d'aveirio. -fare orlo
terreno dalla zampa di un animale o dal piede di un uomo (e,
diligentemente si guardi [il campo] dal calpitar de'piei delle bestie quando è molle
ormora. ariosto, 6-61: alcun dal collo in giù d'uomini han forma,
forma. -impronta lasciata sul letto dal corpo di chi vi ha dormito.
, 9-i-77: tanto importa il guardarsi dal premere tutte le tracce francesi chi voglia
debba il pellegrin sulle pareti / rose dal tempo e più guaste da noi / orma
da un sentimento, in partic. dal dolore, e dal pianto.
, in partic. dal dolore, e dal pianto. martello, i-3-158:
veder torma del noto viaggio, / che dal piè avvezzo e dal giudizio saggio /
, / che dal piè avvezzo e dal giudizio saggio / quasi cieco condur dritto
. tergete, valchirie, tergete / dal nobil petto torma del pugnale villano.
a pena, / l'altra segnar, dal voler cieco spinti, / mentre han
pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de'passi comuni il rumore d'
dove... s'imparò a distinguere dal romore delle orme comuni il romore di
a passo. campailla, 1-3-1: dal camin facile sedutti, / del primo
verri, i-179: così dicendo uscì dal tempio, e dietro altorme di lui saffo
ancor con prieghi impetrar non potei / dal sommo mostrator di mille forme, / ch'
scorni suoi voli confusa / di là dal mar dei gelidi britanni, / dov'
, 3-186: il fanciullo corse fuori dal cancello. la sua compagna invece, dopo
, incedere. chiabrera, 1-ii-14: dal gran viaggio oppresso / io moveva orma
. boccaccio, 9-55: né prima dal cospetto del re fu rimosso che, salito
e che ha un parallelo nel passaggio dal genov. ciùsma al tose, e ital
da non vi lasciar pedata donde potesse dal suo pastore essere ormata. nannini [
bisogna ormare le migrazioni di quei popoli dal fondo delltdumea fino al seno issico.
6112) 'fiutare; braccare ', dal gr. e óqxàto 'odoro, fiuto '
= lat. volg. * hormididre, dal gr. òp ^ to, deriv.
carcano, vi-412: qui care larve dal cielo venute / ormeggiano ogni riva,
liburnio, 3-23: filareta, discintasi dal casto petto una benda sottile di giallo ormigino
zucchero. = lat. armeniàcus, dal gr. 'ap (ieviax6 <; '
passato anche nel linguaggio scient.), dal gr. &pp. ivov *
. hormodendrum e hormodendron, comp. dal tema del gr. oppato 'eccito '
signif. n. 2 è registr. dal d. e. i. ormoganglina
dotta, comp. da ormane] e dal gr. yótrfykiov 'ghiandola ';
'ghiandola '; è registr. dal d. e. i.
alghe cianoficee filamentose, si stacca dal tallo per germinare e, accrescendo
= voce dotta, comp. dal tema del gr. óp ^ àto '
l'insulina e il glucagone prodotti dal pancreas e il parator mone
= voce dotta, coniata nel 1902 dal fisiologo e. h. starling (
), ingl. hormone, deriv. dal gr. òpfxtóv, part. pres
voce dotta, comp. da ormone e dal gr. xóytx; 'discorso,
ormone 'e protein 'proteina è registr. dal d. e. i.
(e hormosia), deriv. dal gr. &p{xo <; 'collana,
deriv. da ormosia', voce registr. dal d. e. i.
deriv. da ormosina', voce registr. dal d. e. i.
arricchire con ornamenti; ornare. = dal fr. ornementer (nel 1850),
'ornamento '; è registr. dal d. e. i.
disotto del proprio còmpito. = dal fr. ornementation (nel 1838),
gemme e un cappel di seta, dal qual cascava con una legatura una perla
ch'altro non sono che ragionevole deviamento dal commune uso del parlare. b.
: l'aggettivo è da preferirsi lontano dal suo sostantivo, specialmente quando è un
figur. pregio costituito dalla presenza e dal possesso di una virtù, di una dote
il creato (in quanto deriv. dal lat. mundus, calco del gr.
, 10-iv-248: il quale uno quelli dì dal manfrone raccomandato era loro stato e di
di tutta la laude che dee ritrarsi dal sacro maneggio. t. contarini, lii-5-416
quelle mondanamente apprezzate e lodate; mondare dal peccato. -anche: coltivare, arricchire
e come non si sarebbe saputo dire dal volgo quelle stesse cose che erano conosciute
aspra fu la via che raffaello percorse dal tempo della pala di san nicola;
aprile / ornato, quando el sol dal tor se parte, / quanto il tuo
carnascialeschi, 1-32: nuda la state e dal sol cotta e tinta, / a
cecchi, 5-36: le compagnie di ritorno dal santuario apparivano, com'è costume,
illuminato, / in cui lettre, dal vii volgo rimoto, / alcun
, a dir tuoi pregi accinto * / dal nostro mar diviso e da la fede
di lui la lascia. la qual cosa dal rubbertello è sciolta ch'e'la lasci
i-67: queste cose, dette in sostanza dal cardinale ma, secondo la sua natura
cercherò occasione di spedire le cose ordinatemi dal fratello per la caterina, vale dire
il riso: / che gli parea dal giovenile ornato / troppo diverso il brutto
d'elena rappresentata in uno specchio etrusco dato dal gerhard. -finimento, bardatura.
a corna '. = dal ted. hornwerk, comp. da horn
caratterizzati da lucentezza vitrea e colore variabile dal verde al nero (e sono molto
d'orniblenda e di selenite. = dal ted. hornblende, comp. da horn
oleracee { fraxinus ornus) che si distingue dal frassino comune per la minore altezza e
si trae la manna, a partire dal io°-i2° anno del manneto; frassino da
qualità forte è rappresentata dall'albatro, dal leccio, dalla quercia e dal cerro;
albatro, dal leccio, dalla quercia e dal cerro; la qualità debole dal carpino
e dal cerro; la qualità debole dal carpino, dal frassino e dall'orniello.
; la qualità debole dal carpino, dal frassino e dall'orniello. -con funzione
lat. scient. orneodes, comp. dal gr. '6pveov (var. di
(var. di ftpvt<1 'uccello 'e dal suff. -oziàrfe 'simile '(da
= voce dotta, comp. dal gr. fcpveov 'uccello 'e
. = voce dotta, deriv. dal gr. &pvu; -td-cx; 'uccello '
= voce dotta, deriv. dal gr. &pvu? 'uccello '.
ornythes. alamanni, 5-6-312: qui dal settentrion soave spira / certo fiato gentil
soffiano, cominciando, secondo plinio, dal settuagesimo dopo l'inverno. venti che
lat. scient. ornithischia, comp. dal gr. 'ópvu; -ù>o <
ópvu; -ù>o <; 'uccello 'e dal lat. scient. ischia (v.
dotta, lat. scient. ornithocheiridae, dal nome del genere ornithocheirus (v.
lat. scient. ornitocheirus, comp. dal gr. 'ópvi ^ -i «
. = voce dotta, comp. dal gr. fcpvu; -io-o ^ 'uccello
. = voce dotta, comp. dal gr. fcpvu; 'uccello 'e
gr. fcpvu; 'uccello 'e dal tema di / topéto 'mi sposto
. scient. ornithocoris -idis, comp. dal gr. &pvi ^ -'uccello '
lat. scient. ornithodelphia, comp. dal gr. ftpvu; -1>>0£ 'uccello
lat. scient. ornithodorus, comp. dal gr. ftpvu; 'uccello 'e
lat. scient. ornithophilus, comp. dal gr. &pvi£ -'uccello 'e
nei luoghi erbosi e nei coltivi, dal mare alla zona montana, la più comune
de'nomi nomatimi stamane in quell'orto dal marsili, verrei a parerle un negromante
lat. scient. ornithogalum), dal gr. ópvifróyaxov, comp. da ftpvu
. = voce dotta, comp. dal gr. fcpvu; 'uccello 'e
lat. scient. ornithographia, comp. dal gr. &pvi£ 'uccello 'e
= voce dotta, comp. dal gr. ftpvu; -i5>0£ 'uccello '
lat. scient. ornithologia, comp. dal gr. ispvu; -ti>o <;
, ornitologo. = voce registr. dal d. e. i. ornitòlogo
un ornitologo pietoso / un espulso dal nido. = deriv. da
lat. scient. ornithomyia, comp. dal gr. 6pvic -'uccello 'e
dotta, lat. scient. ornithomimidae, dal nome del genere ornithomimus (v.
lat. scient. ornithomimus, comp. dal gr. &pvt£ -i&o ^ 'uccello'e
-ònis (varrone, columella), dal gr. òpvifteiov (da &pvi < -i&o
lat. scient. ornithopus, comp. dal gr. &p- t, 9-o <
paleont. sottordine degli ornitischi, fossili dal triassico al cretacico, comprendente tutte le
lat. scient. ornithopoda, comp. dal gr. fcpvu; -l » >o
dotta, lat. scient. ornithopodidae, dal nome del sottordine ornithopoda (v.
. famiglia di mammiferi monotremi, costituita dal solo genere ornitorinco. = voce
dotta, lat. scient. ornithorhynchidae, dal nome del genere ornithorynchus (v.
. mammifero dell'ordine monotremi, caratterizzato dal muso a forma di becco largo
. ornithorhyncus e ornithorrhyncus, comp. dal gr. ftpvu; -tì>o <; '
= voce dotta (registr. dal d. e. i.),
. scient. ornithosauria, comp. dal gr. èspvu; -i9-cx; 'uccello
. = voce dotta, deriv. dal gr. 6pvi < 'uccello ',
plur. entom. insetti lepidotteri caratterizzati dal notevole sviluppo delle ali anteriori rispetto alle
lat. scient. ornithopteris, comp. dal gr. &pvi < -i&o <;
'; la var. è registr. dal d. e. i.
nell'atmosfera da forze aero- dinamiche generate dal moto alterno o remigante di superfici o
? = voce dotta, comp. dal gr. fcpvi ^ 'uccello'e terepóv
lat. scient. ornithurae, comp. dal gr. &p- vu; - t
comp. da ornif [ina] e dal gr. oòpov 'urina orno (órnio
distinguerebbe dalli altri, come lo oro dal piombo, in modo che si vederebbe la
grande idea escirà pura, com'oro dal crogiolo, dai suoi trecento anni di schiavitù
essere perfetto, e tanto essere dilunge dal suo sommo quanto si diparte da quello
quale come il paragone degli orefici toro basso dal fine insegna a conoscere. spettacolo
settimane addietro ebbi una lettera stolidamente insolente dal dr. ferlini, nella quale ei m'
fermiate * / o miei draghi fedel, dal lungo corso / lo squallid'or de
sento cangiarme. bandella, ii-1128: dal terso or biondo che polisce amore /
terso or biondo che polisce amore / dal ciel di perla sovra gli archi teso *
: parve (nefanda vista!) che dal foco / fossero i lunghi suoi capelli
chioma impetuosa di folti, profusi capelli dal mite oro delle spighe mature.
, 3-988: è un calor acceso dal sole intelligenziale ne l'anima e impeto divino
idol d'inganno, / quel che dal volgo insano / onor poscia fu detto
guicciardini, 2-2-50: questo vostro governo, dal quale voi aspettate una età di oro
: oh, l'arabia felice, illuminata dal sole d'oro e con le palme
scaglia d'oro che si spicca / dal fondo oscuro e liquefatta cola / nel
i tenui fili ad escir fiori / dal bianco bisso. -d'oro in
dotta, lat. scient. orobanchaceae, dal nome del genere orobanche (v.
orobanche (passato nel linguaggio sciente, dal gr. ópopà-yx1') » comp. da
della prassi l'essere non può essere disgiunto dal pensare, l'uomo dalla natura,
cose possono attirare da'diversi umori e dal diverso pensare degli uomini. rosmini,
scrittori tratte hanno le loro scritture non dal commune uso del vulgo, ma con
potestà nostra e che è grandissima differenza dal fare una cosa pensatamente al farla mosso da
posto ab eterno da l'angelo e dal padre pensativo, cioè joseppo.
(e, in partic., creato dal pensiero divino). -anche: immaginato
marzo, e diceva che caderebbe fuoco dal cielo e finirebbe il mondo, se
impensabile. il pensato è l'altro dal pensiero, o quel termine innanzi al
amante senza tema d'essere mai colta dal marito improvisa- mente in iscandolo, le
confini del ducato nostro sia absolto dal suo bando de asasinamento over omicidio pensado
e. ffare morire. = dal fr. pensée. pensère,
= voce di area tosco-romagnola, deriv. dal lat. pen sum (
, e di per sé lo distingue dal resto degli esseri animati. -anche (
. g. cavalcanti, i-202: dal ciel si mosse un spirito, in quel
13-17: venite, gente, dal mar indo al mauro, / e chionque
, / tramonta un'alfa, e pullula dal fondo / cupo un'omega. barilli
specifiche accezioni nelle varie teorie filosofiche: dal senso più vasto, riferibile a qualsiasi
, / che il calle insino allora / dal risorto pensier segnato innanti / abbandonasti,
riguardo dall'alto del mio pensiero rischiarato dal lume freddo della ragione. e.
sei come l'immagine del vero / alterata dal vetro che s'incrina.
pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de'passi comuni il rumore d'
ora canta, come per distrarre la mente dal pensiero triste del tempo che fugge.
sa parola dir che ne rimuova / dal van pensier, ove follia ne 'nchina.
candida luna. / o forse erra dal vero, / mirando all'altrui sorte
pensier cangia proposta, / sì che dal cominciar tutto si tolle, / tal
.. era di vendicare una ingiuria dal signor giovanni ricevuta. g. p.
buon pensiero-, il proposito di ritirarsi dal mondo, di darsi alla vita religiosa.
pensier della mia gloria: alzarti / dal basso stato e richiamarti al prisco /
il mio federico... mi liberò dal pensiero che avevo, che se frattanto
comento il pensiero a scisma. -cadere dal pensiero di qualcuno: non costituire più
pensieri ', si era guardato bene dal lasciar trasparire allo sguardo curioso e pettegolo
d'investire rain. -essere levato dal pensiero di qualcuno o di qualcosa:
., ii-xii-8: io, sentendomi levare dal pensiero del primo amore a la virtù
svevo, 6-474: -ti vidi tanto accesa dal desiderio di vedere alice ai tuoi piedi
pensiero a me. -lasciarsi uscire dal pensiero: incorrere in un errore.
io non so come si sia lasciato uscire dal pensiero di ponere che la città di
-levare, rimuovere il pensiero di qualcosa dal cuore, dall'animo: cessare di
, 5-47: ogni pensier te ne leva dal core, / ch'io sofferei innanzi
di legato e la solenne / udienza abbia dal re, prendi d'idaspe / cura
avete la guardaroba dell'eloquenza. = dal provenz. pensier, deriv. da pensar
lascia star pensierosa a me che, dal mal francioso in fuora, non trovo
una pensile testa, un viso staccato dal corpo e sospeso circa ad un metro da
quantità di danari per liberar il beneficiario dal pagarla: la qual quantità si tassa
fo, ad esser servita d'impetrarmi dal re alcuna pension nel regno di napoli
pensionarlo dell'accademia francese è stato distaccato dal direttore perché non ha voluto fare la
ancora che qui sia data commissione alcuna dal mio pensionàrio che mi sian pagati denari
d'alta intelligenza. viviani, vii-356: dal sig. ugenio, primo consiglierò e
sig. principe d'oran- ges e dal sig. borelio, consiglierò e pensionàrio della
ancor ella una antichissima istituzione di guardia dal tempo de'primi re d'inghilterra;
di decine di miliardi? = dal fr. pensionnaire (nel 1300 e,
pensionatico. turra, xl-232: pregiudicata dal pensio- natico la buona distribuzione e l'
alle scuole,... pensionato dal papa e dall'imperatore. pirandello,
furlani non si presentò, quindi fu esclusa dal ruolo. garibaldi, 2-262: non
la cuccagna: il pensionato. = dal fr. pensionnat (nel 1788),
, 13-178: il padrone muore pelato dal prete, le pensioncine della servitù se
-stor. pensione religiosa: corrisposta dal governo francese al clero in seguito alla
al clero, ma bensì un debito contratto dal governo francese quando sopprimeva i conventi.
beneficiario, una somma che lo libera dal dovere della corresponsione vitalizia. sanudo
quantità di danari per liberar il beneficiario dal pagarla: la qual quantità si tassa per
bisogno, secondoché ne venivano gli ordini dal pontefice. 3. stor. dir
l'ultile del pensionario, come dipendente dal futuro evento delle maggiori o minori raccolte
simile. pensione, cred'io, datavi dal cielo, per contrapesare le singolari virtù
periodicamente erogata al funzionario che aveva cessato dal servizio per ragioni di età o di
previdenziali), corrisponde dopo la cessazione dal servizio al proprio dipendente (¦ pensione
firenze, ha 700 scudi di pensione dal governo, ottenuti per mezzo del principe
pensione vitalizia, lasciatale... dal padre. -mutua pensioni', organizzazione
della pensione o del diritto di ottenerla dal diretto titolare, in caso di morte
da uno all'altro, per esempio dal marito alla moglie dopo la morte del
, mettendosi a riposo (a prescindere dal fatto che percepisca o no un'erogazione
. carducci, ii-19-244: ciocca, dal quale io vado a mangiare, fa pensione
mio stato vi scrivo. = dal provenz. pensiv e fr. pensif (
21: io, nascendo il mio dal tuo pensiero, / penso a che pensi
ben maggior creatura d'un caldo italiano dal pensoso ingegno. -caratterizzato da profonda
fogazzaro, 7-199: la stanza offerta dal padrone di casa per le udienze di benedetto
sono stato... otto giorni dal mio maestro d'armonia nell'alta valle
: la mia bella e cruda / forse dal cheto sonno è desta al lume,
lat. scient. pentacanthus, comp. dal gr. irévte 'cinque 'e
lat. scient. pentace, comp. dal gr. 7révte 'cinque 'e
àxy) 'punta '; è registr. dal d. e. i. pentacène
. = voce dotta, comp. dal gr. 7révx£ 'cinque 'e da
gr. 7révte 'cinque 'e dal class, cyclicus (v. ciclico,
. = voce dotta, comp. dal gr. 7rév-rc 'cinque 'e da
lat. scient. pentaclethra, comp. dal gr. 7révte 'cinque 'e
= voce dotta, comp. dal gr. 7révxe 'cinque da cloro
pentaclorofenòlo, sm. chim. derivato dal fenolo con cinque atomi di cloro
= voce dotta, comp. dal gr. tcévte * cinque 'e da
, armille e giuochi cinesi. = dal fr. ant. pentacol, pendacol (
la forma lat. pentaculum, riportata dal d. e. i., risale
= voce dotta, comp. dal gr. trévre 'cinque 'e xtóxov
lat. tardo pentachordos e pentachordus, dal gr. 7revtàx0p$° <; » comp.
. = voce dotta, comp. dal gr. tcévxe * cinque 'e [
. degli idrocarburi; è registr. dal d. e. i.
comp. da 7cevtaxóaioi 'cinquecento 'e dal tema di &pxco * comando '
. pentacrinidae (e pentacrinitae), dal nome del genere pentacrinus (v. pentacrino
lat. scient. pentacrinus, comp. dal gr. 7révxe 'cinque 'e xptvov
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. pentacrinus (v.
conchiglia] con cinque dita ', dal gr. 7tevta8 (ìcxtuxr) [xó-yx-
pentadactylus, pentadactylos (plinio), dal gr. tcevtasàxtuxo ^, comp. da
<; 'dito '; è registr. dal d. e. i. nel signif
dotta, lat. tardo pentas -àdis, dal gr. tcvtkc, -&8o = voce dotta, registr. dal d. e. i., lat . sistema perfetto delle armonie, dal quale derivavano gli otto modi. -anche: = voce dotta, comp. dal gr. 7révt£ 'cinque 'e 8éxa = voce dotta, deriv. dal gr. 7rsvte [xa£] 8exa ' suff. degli idrocarburi; è registr. dal d. e. i. (che . bontempi, 1-1-21: dal numero delle sillabe deriva il pentasillabo, . = voce dotta, comp. dal gr. 7tevre [xac] 8exa 'quindici lat. scient. pentadesma, comp. dal gr. névre 'cinque'e séccia -octo -octo <; 'legame'; è registr. dal d. e. i. = voce dotta, comp. dal gr. rcévre 'cinque '(con (v.); è registr. dal d. e. i. = voce dotta, lat. pentadòros, dal gr. 7rsvt '; la var. è registr. dal d. e. i. (che
= voce dotta, deriv. dal gr. trévxe 'cinque sul modello
. = voce dotta, registr. dal d. e. i., comp
. e. i., comp. dal gr. trévxe 'cinque 'e
dotta, lat. pentapharmàcum, comp. dal gr. trévxe 'cinque 'e
voce dotta, lat. tardo pentaphyllon, dal gr. trevxà- cpuxxov, neutro sostant
il n. 2 è registr. dal d. e. i. (che
= voce dotta, comp. dal gr. trévxe 'cinque 'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. trévxe 'cinque 'e cpwvf
deriv. da pentafonia', voce registr. dal d. e. i. pentàfora
. = voce dotta, comp. dal gr. trévxe 'cinque 'e da
); la var. è registr. dal d. e. i. pentàgino
. v. pentandria]: ordini desunti dal numero dei pistilli di cui sono provvedute
lat. scient. pentagynus, comp. dal gr. trévxe 'cinque 'e
bartoli, 2-90: ultimamente cavisene [dal quadrato] la radice quadrata, che
lat. scient. pentagonaster, comp. dal gr. trevxàycovo ^ (v.
.). mellini, 1-65: dal qual scompartimento erra ancora dentro tutta ricinta
o pentagonium (neutro sostant.), dal gr. trevtàycdvo ^, comp'.
non inscritta nel pentagramma, non conclamata dal coro, non consonata dall'orchestra.
. montale, 13-64: uccelli presi dal ròccolo / quasi note su pentagramma.
. = voce dotta, comp. dal gr. trévxe 'cinque 'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. trévxe 'cinque 'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. rcévxe 'cinque 'e da
voce dotta, lat. tardo pentameris, dal gr. trevxafxep-fy; 'che ha
<; 'parte è registr. dal d. e. i. nel signif
= voce dotta, comp. dal gr. rrévxc 'cinque 'e fyxépa
. = voce dotta, registr. dal d. e. i., comp
. e. i., comp. dal gr. 7révxe 'cinque 'e
lungo salente i fantasmi / che su dal core baldi mi fioriscono, / e
anche pentamètrus (sm.), dal gr. 7revxàpiexpo <; e 7revxàfxe-
); la var. è registr. dal d. e. i. pentandro
lat. scient. pentander, comp. dal gr. trévxe 'cinque'e àvrjp av8pó
qui 'stame'); è registr. dal d. e. i. (che
= voce dotta, deriv. dal gr. 7révxe 'cinque ', col
= voce dotta, comp. dal gr. 7révxe * cinque 'e da
, lat. pentaspaston, comp. dal gr. 7révxe 'cinque 'e
gr. 7révxe 'cinque 'e dal tema ai onboì 'sollevo in alto.
lat. scient. pentapetalus, comp. dal gr. 7révxe 'cinque 'e
= voce dotta, lat. pentapétes, dal gr. 7revxa7rcxé <;, comp
= voce dotta, comp. dal gr. 7révxe 'cinque 'e 7ro
= voce dotta, lat. pentapólis, dal gr. ilevxàtroxu;, comp.
. = voce dotta, comp. dal gr. 7révxe 'cinque 'e da
= voce dotta, lat. pentaptòtos, dal gr. trevxàrcxtoxoi %, comp.
. = voce dotta, comp. dal gr. uévxe 'cinque 'e da
= voce dotta, comp. dal gr. rcévxe 'cinque 'e da
componenti del direttorio che resse la francia dal 1795 al 1799. alfieri
crispi e nicotera) che, a partire dal 1883, guidarono l'opposizione al trasformismo
e nicotera) che, a partire dal 1883, guidarono l'opposizione al trasformismo
: allo scalo di napoli furono ricevuti dal collega in pentarchia nicotera. b.
comp. da trévxc 'cinque 'e dal tema di &px < * > '
trasformismo di depretis guidato, a partire dal 1883, da cinque esponenti della sinistra
. = voce dotta, comp. dal gr. trévre * cinque 'e da
uno solamente. bontempi, 1-1-21: dal numero delle sillabe deriva il pentasillabo,
, ii, v, 2), dal gr. 7revt . = voce dotta, comp. dal gr. 7révte 'cinque'e da stanza . = voce dotta, comp. dal gr. 7révre 'cinque 'e cttoxcx . pentastoma (e pentastomum), dal gr. 7tcvt (4 pentastomidae e pentasto mida, dal nome del genere pentastoma o pentastomum (v . pentastoma); è registr. dal d. e. i. pentàstrofo al primo genere degli stessi versi e dal numero loro viene il poli- colo chiamato = voce dotta, comp. dal gr. 7révte 'cinque 'e orpocpi deuteronomio, cioè la seconda legge; e dal numero di cinque si chiamano penteteuco. loro favole dai libri sacri, particolarmente dal pentateuco di mosè. faldella, i-5-260: pentateuchus e pentateuchum (tertulliano), dal gr. iievt<5cteuxo <;, comp. voce dotta, lat. tardo pentàthlum, dal gr. 7tév- toc « >xov, voce dotta, lat. tardo pentathlus, dal gr. 7révtoti>xo <;, deriv = voce dotta, comp. dal gr. trévxe 'cinque 'e da dotta, lat. scient. pentatomidae, dal nome del genere pentatoma (nel 1829 pentatoma (nel 1829), comp. dal gr. 7révxe 'cinque 'e 'e 'taglio '; è registr. dal d. e. i. (che . = voce dotta, comp. dal gr. rrévre 'cinque 'e da . = voce dotta, comp. dal gr. trév-re 'cinque 'e da . = voce ciotta, comp. dal gr. trévxe 'cinque 'e da lat. tardo pentecontarches e pentacontarchus, dal gr. 7revt7) x6vtapxo <;, comp. da trevxrjxovta 'cinquanta 'e dal tema di èpéaato 'remo, vogo = dall'ingl. pentecostal, che è dal lat. tardo pentecostàlis, deriv.
, iii9- 173: ottenuto il divorzio dal concilio di beaugency il 18 marzo del
lat. tardo ed eccles. pentecoste, dal gr. 7revt7) xoar /)
= voce dotta, lat. pentelicus, dal gr. ilevtexixóc;, deriv.
lat. tardo penthemimères [caesura], dal gr. 7revi>7) fxifxepyj <;
= voce dotta, registr. dal d. e. i., deriv
. e. i., deriv. dal gr. rcévte 'cinque '
, lat. tardo pentèris e pentères, dal gr. ttcvt7) p7£ [vav
comp. da 7révxe 'cinque 'e dal tema di èpéaato 'remo, vogo
pentechiatu, maceratese pindikkjatu), deriv. dal tema del lat. fingere 'dipingere '
tanti mai di calde febbre, / dal giorno in qua, ch'el primo
= voce di area laziale, dal lat. mediev. pentoma (nel
, di origine prelatina; è registr. dal d. e. i. (
detesta zione del peccato o dal timore delle pene ch'esso comporta
riositade, travaglio, perturbazione, che esceno dal campo de l'irritamento, instigazione,
iii-276: 'pentimento'è qualche cangiamento fatto dal pittore in un quadro del tutto colorito.
. = voce dotta, comp. dal gr. ttévxe 'cinque 'e (
voce d'area calabr. e pugliese, dal gr. ravràveupov, comp. da
veupov 'nervo '; è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, deriv. dal gr. 7révire 'cinque ', col
invariato che servano tutte le cose sue dal giorno che gli piacque di farle.
colpa di adamo... mandò dal cielo [il diluvio] a sommergere irreparabilmente
madonna? leopardi, iii-198: liberato dal timore di recarle una nuova molestia.
giova. = voce semidotta (diffusa dal linguaggio eccles.), lat.
assai, / ché gli ven- gon dal cuor pentitamente, / me gli ha [
processo, caratterizzato da un massiccio pentitismo, dal crescente fenomeno della dissociazione passiva..
essere umiliata e pentuta e ritratta dal male. 5. locuz.
. = voce dotta, comp. dal gr. 7révte 'cinque 'e da
= voce dotta, comp. dal gr. 7révxe 'cinque'e da [
lat. scient. pentodon, comp. dal gr. tcévxe * cinque 'e
interno della quale circola il vapore prodotto dal riscaldamento di acqua (e consente di
della pentola ': suol dirsi dal popolo per l'ora del desinare.
a romperla, si benda costui, e dal punto in cui è situata la pentola
più negli assalti, gettandola gli assediati dal riparo sopra gli assaltanti. dicesi anche
con essere virtuosi furon cagione di scacciare dal senato x senatori viziosi. sassetti, 7-253
: carica le braccia di cose comperate dal pentolaio una ragazza giù in istrada.
schegge del pentolame andato distrutto sul posto, dal tempo dei perseidi e dei pelopidi.
limite di sopportazione, non poterne più dal desiderio. moravia, 21-363: mica
e fanciulli che passano con gran facilità dal riso al pianto e viceversa.
n. 8 (registr. dal d. e. i.),
glio di nuvole scure che salivano senza tregua dal pentolone della marina. 4
= voce còrsa, deriv. dal lat. pendere (v. pendere)
lat. scient. penthorum, comp. dal gr. 7révte 'cinque 'e
gr. 7révte 'cinque 'e dal lat. thorus, per torus 'letto
= voce dotta, lat. pentoróbon, dal gr. trevxópopov (e 7revtópopo <
deriv. da pentoso; è registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da pentoso e dal gr. tiuyjx'sangue '.
= voce dotta (registr. dal d. e. i.),
e. i.), deriv. dal gr. 7révxe 'cinque ',
. = voce dotta, comp. dal gr. trévxe 'cinque 'e da
. = voce dotta (registr. dal d. e. i.),
), comp. da pentoso e dal gr. oùpov 'urina '; cfr.
pentaeritrite, per aplologia; voce registr. dal pentstèmone (penstèmone, pentastèmone,
1748), comp. dal gr. 7révxe 'cinque'e arfjfjiov 'stame';
penstèmone e pestèmon sono registr. dal d. e. i.
= voce dotta, lat. paenula, dal gr. qcavòxyfe, di origine preindeuropea
carteggio fra due persone, lettera ricevuta dal destinatario prima dell'ultima. della casa
14-152: o sia la mia ritiratezza dal mondo, o sia veramente la penuria,
insino ad ora hanno portata e verranno dal popolo stesso come benemeriti riguardati i
il rame penuriava per una scarsezza indicata dal commercio. guerrazzi, i-58: quanto allo
, e perché far getto dei milioni divorati dal contrabbando? guerrazzi, 1-591: il
lat. mediev. penuriosus, deriv. dal class, penuria (v.
: ella parlava muovendo l'orrida bocca dal labbro inferiore penzolante. -disarticolato (
, 1-207: ciò che pensola giù dal giogo [della vite] si riempie di
penzolava sul petto. pascoli, 105: dal selvaggio rosaio scheletrito / penzola un nido
, con la sigaretta che gli penzolava dal labbro. -con riferimento ai capelli
aveva assunto quell'espressione tipica che deriva dal lasciar penzolare la mascella e il labbro
); nessuna data gli penzolava più dal cervello, a cominciare da quella della
quattro penzole.. che pende dal capestro (un impiccato).
alberi maggiori, dai tangoni, o dal bordo, terminati al capo inferiore con
un grosso paranco destinato a sollevare pesi dal boccaporto. 'penzoli del timone '
convenienza di manovra. = deriv. dal lat. pendere (v. pendere)
* pendiòlus (ritenuta però morfologicamente impossibile dal d. e. i., che
, l'uno spennacchiato e mezzo roso dal tempo, l'altro ancor saldo e
abbatuffolato e gli occhi gonfi e rossi dal sonno interrotto, sedè sul letto con le
: cadde rovescio col capo penzoloni fuori dal letto, livido, convulso. de marchi
. = voce venez., dal lat. tardo peducùlus 'pidocchio '.
voce dotta, lat. paeon -ònis, dal gr. toxuóv e raciàv propr.
montale, 18-35: vermut d'onore offerto dal comune. stravinskij è giunto all'imbarcadero
= voce dotta, lat. paeònes, dal gr. ilcdovec;. peònia (
passato nel linguaggio scient.), dal gr. tcoticovioc, propr. femm.
voce dotta, lat. tardo paeonicus, dal gr. 7ratomxó <;, deriv
. delle antocianidine; voce registr. dal d. e. i. peonina
= voce dotta, lat. paeonius, dal gr. nauóvux;, deriv.
. dei chetoni; voce registr. dal d. e. i. peòta1
rovesciarli nel mare aperto, di là dal lido. govoni, 6-137: una peota
qual vogavano verso venezia. = dal venez. peota, a sua volta dalla
, con passaggio semantico analogo a barcaruolo dal signif. di 'chi governa una
. = voce dotta, comp. dal gr. rréo ^ 'pene ',
. = voce dotta, comp. dal gr. 7réo£ 'pene 'e xo ^
. n. 3 è registr. dal d. e. i. pèpansi
'una pianta recataci nel secolo xvii dal perù nel paese chiamato molle. i
'pepe della giamaica ', e dal redi 'pepe di ciappa secondo '.
quando le mani sono libere e sciolte dal freddo. -farla di pepe: commettere
divisi in mezzo alla testa, coperti dal fazzoletto verdastro che un tempo era stato
. = lat. piper -èris, dal gr. 7ré7tepi, di origine orientale.
del legno santo. = deriv. dal lat. piper -èris (v. pepe
di pepe. = deriv. dal lat. piper -èris (v. pepe
di gherofani. = deriv. dal lat. piper -èris (v. pepe
granelli di pepe. = deriv. dal lat. piper -èris (v. pepe
di linee 6. = deriv. dal lat. piper -èris (v. pepe
: la soglia di pi- perino logorata dal tempo. c. e. gadda,
lat. scient. peperhomia, comp. dal gr. 7ré7tept (v. pepe
peperone dalle gran prese di tabacco offertegli dal signor canonico. pirandello, 8-225:
v.). = deriv. dal lat. piper -èris (v. pepe
, che non si lasciava mangiare neanche dal diavolo. bella figliuola. =
nome di peperuòla. = dal lat. piper -èris (v. pepe
, detto degli edifici. = dal venez. pepiàn, attestato già nel lat
'in senso traslato. = dal fr. pèpinière, deriv. da pèpin
(nel 1690); voce registr. dal d. e. i. (che
ho le dita delle mani così aggranchiate dal freddo che non posso far pepino. de
dice a chi ha le mani aggranchiate dal freddo. -non riuscire a fare
', che è a sua volta dal lat. pepo -ònis (v. pepone
sm. disus. vinacciuolo. = dal fr. pèpin (v. pepiniera)
v. pepiniera); voce registr. dal d. e. i
lo più oro e platino, staccatasi dal primitivo giacimento per rotolare in sabbie alluvionali
dotta, lat. scient. peplis, dal class, peplis -idis (v
. peplis -idis (femm.), dal gr. nenxlc; -18o <;
di piante della famiglia scrofulariacee, caratterizzate dal calice e dalla corolla tubulosa e dalla
= voce dotta, lat. peplium, dal gr. niixkiov (ippo- crate)
. gozzano, i-132: la marchesa dal profilo greco, / altocinta, l'un
, un abito bianco e prezioso, dal taglio lungo e diritto, scollato sul
lat. peplus (e peplum), dal gr. tzìtzko ^ (e
= voce dotta, lat. peplus, dal gr. 7ré7rxo <;, forma secondaria
/ fa 'l leone infiammato / dal ciel sentir qui 'n terra, / o
= lat. pepo -ónis, dal gr. nèmov (e 7ré7rov) -ovo
e 7ré7rov) -ovo <; 'cotto dal sole, maturo [un frutto
, lat. scient. peponis -idis, dal class, pepo -ónis (v.
dotta, lat. scient. pepsis, dal gr. reé
, e il gusto e il profumo dal sedano. = voce dotta,
= voce dotta, deriv. dal gr. reéijjts (v. pepsi)
voce dotta, comp. da pepsina e dal tema del gr. yewàw 'io
. = voce dotta, deriv. dal gr. ree7n [t. xó <
= voce dotta, lat. pepticus, dal gr. reerenx6 <;, deriv.
deriv. da peptide-, voce registr. dal d. e. i. peptide
. = voce dotta (registr. dal d. e. i.),
e. i.), deriv. dal gr. ree- tct [ix6 ^
= voce dotta, denom. dal gr. ree7rc [ixó <;]
d'azione da peptizzare; è registr. dal d. e. i.
= voce dotta (registr. dal d. e. i.),
e. i.), comp. dal gr. ree- rerfixót;]
= voce dotta, comp. dal gr. reerer [ixó£] (v
(v. peptico1) e dal tema di yewàto 'genero '; cfr.
= voce dotta, ingl. peptone, dal ted. pepton, deriv. dal
dal ted. pepton, deriv. dal gr. reerer [t. xó (
. = voce dotta (registr. dal d. e. i.),
), comp. da peptone e dal gr. oàpov 'urina '; cfr.
fluido della circolazione linfatica. = dal fr. pequetien, deriv. dal nome
= dal fr. pequetien, deriv. dal nome del suo sco pritore
.. / vegnon per l'aere, dal voler portate. boccaccio, dee.,
7-iii-155: m'era passato per pensiero che dal greco reuxà ^ to 'denso,
era finita, / e cattuna scendea dal trono al basso / giù pei gradini dal
dal trono al basso / giù pei gradini dal brac- cier servita. molineri, 1-50
lati. ca'da mosto, 1-214: dal castello al fondi del colfo sono mia
, / si astien per qualche tempo dal peccato. giuliani, i-241: per
, 5-154: pende ogni speme mia dal suo ritorno, / che, per
/ per li occhi, come ven dal sol li rai. mazzeo di ricco o
gr., ii-200: i pregi che dal cielo, / per pietà della terra
e terzini, ciascuno de'quali è coperto dal suo bocciuolo di terra, per via
a le notturne tenebre dare, se dal sole non fosse illuminata. vasari,
) provveduto alla memoria delle cose fatte dal primo popolo del mondo. bandello,
del vino. redi, 2-6: comprai dal cecchi libraio il dizionario spagnolo e italiano
faggio bellissimo, il quale era di lungi dal luogo de'prati per una gittata di
indica il primo come moltiplicando (preceduto dal verbo moltiplicare) e il secondo come
trarti al mio amore, / se dal primiero incontro / mi ti desti per vinta
figliuol, eh'espressamente / commesso in fin dal ciel mi ha il sommo giove,
, il qual per vero / fu spento dal figliastro sù nel mondo. cavalca
una, or l'altra secondo che dal voler nostro gli è precisamente comandato e determinatissimamente
: eccessi di cortesia non potuti cansar dal padre, per quantunque il contendesse.
questo grande avvenimento e per guanto lontano dal tempo nel quale viviamo, noi lo tenghiamo
maturato nel campo stesso, o portatovi dal vento..., per quanto
non ci fu anche del dolore in distaccarsi dal paese nativo, da quelle montagne;
tardi e durano assai si chiamano pere dal verno: esempigrazia la pera buoncristiana dalla
pera buoncristiana dalla state, la buoncristiana dal verno, la pera del duca dalla
del duca dalla state e la stessa dal verno. bresciani, i-i-in: non parlo
= voce dotta, lat. péra, dal gr. 7t7) pa, di etimo
(e peracharida), comp. dal class, péra (v. péra)
péra (v. péra) e dal nome della famiglia acarida (v.
v.); voce registr. dal d. e. i. peracottaro
= voce dotta (registr. dal d. e. i.),
-adis (nel 1904), comp. dal class, péra (v. péra)
, péra (v. péra) e dal gr. sopxàc -6l8o <;
lat. scient. peraphyllum, comp. dal class, péra (v. péra
, péra (v. péra) e dal gr. cpùxxov 'foglia '.
lat. scient. peragaie, comp. dal class. péra (v. péra
péra (v. péra) e dal gr. yax5) 'donnola '.
(ilex paraguaiensis). = dal nome dello stato sudamericano del paraguay,
del paraguay, voce registr. dal d. e. i. (che
., e alicolo (deriv. dal gr. k \ c, àxó£ '
le fibre di lana. = dal nome dell'inventore. peraltro, avv
(nel 1804), comp. dal class, pera (v. péra)
= voce dotta (registr. dal d. e. i.),
. peramelidae (nel 1841), dal nome del genere perameles (v. pe
lat. scient. peramys, comp. dal class. pera (v. péra
pera (v. péra) e dal gr. 'topo '.
non m'ero peranche, poveretto, spicciato dal furore di gloria e dal disprezzo del
, spicciato dal furore di gloria e dal disprezzo del volgo. pirandello, 5-32
, portogh. pereiro), deriv. dal lat. pirus 'pero '.
dialetto martinese peràscene), deriv. dal lat. pirus 'pero '.
lat. scient. peratherium, comp. dal class, pera (v. péra
, pera (v. péra) e dal gr. fr-qplov 'belva '.
= voce dotta, lat. peratìcum, dal gr. 7r * pom>có£ 'forestiero,
. = voce dotta, comp. dal gr. 7répoc£ - = voce dotta, comp. dal gr. trépa-rot; 'la parte la parte estrema dell'orizzonte 'e dal tema di cnco7réio 'osservo '.
circostanze, cioè la bassezza della offerta dal canto mio e l'eminenza del personaggio
canto mio e l'eminenza del personaggio dal canto suo. redi, 16-viii-214: mi
, 5-37: immagino un paese tagliato fuori dal mondo; un grosso borgo, piatto
dei sali; voce registr. dal d. e. i. (che
v.); voce registr. dal d. e. i. perbraccare
passato nel linguaggio scient.), dal gr. 7tépx7), di origine indeuropea
criator del cielo molto glorificar. = dal provenz. percasar (fr. ant.
idem, 1-128: alora la aere dal sole percalefacto tole da la terra li
a fiorami vivaci. = dal persiano pargàia, porgale 'pezzo di tessuto
= dimin. di percalle, dal fr. percaline e spagn. percalina,
. napol.: pèrcantà), dal lat. incantare (v. incantare1)
. dei sali; voce regista. dal d. e. i. (che
.); voce registr. dal d. e. i. percaro
cento (e si può considerare, dal punto di vista matematico, un rapporto
: percepirà 200 zecchini, da sborsarsi dal proprietario de'cavalli e del cocchio,
motuproprio del 16 ottobre 1834 comandò che dal i° gennaio 1835 in appresso la tassa
e comparazioni s'informaiio o son tratte dal sensibile più fortemente e duramente percepito.
; la var. percesòcidi è registr. dal d. e. i.
toni e di valori. = dal fr. perceptif (nel 1370),
. perceptional; voce registr. dal d. e. i.
. l. gualdo, 74: dal padre aveva ereditato la freddezza inglese e
nel 1882). voce registr. dal d. e. i. perceziomsta
volentieri mi rade / le 'nvetriate lagrime dal volto, / sappie che, tosto che
] in toscana 'perchio ', dal latino 'pessulus '. = var
. e si- cil.), dal lat. volg. * pertugiare (v
v. anche perzare. è registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. percidae, dal nome del ge nere perca
= voce dotta (registr. dal d. e. i.),
perci formes, comp. dal nome del genere perca (v. perca1
, e perciò è divisa in tre parti dal corrente della riviera e congiunta solo coi
= comp. da perclorico], dal suff. -i \ _è \, che
e ossa percluse. = dal fr. perclus, che è dal lat
= dal fr. perclus, che è dal lat. perclusus, part. pass,
= voce dotta, lat. percnopterus, dal gr. 7repxvó7rrcpo <;, comp
\ ricoco; bovese precopi), dal lat. praecoquus, per praecox -òcis '
dotta, lat. scient. percoides, dal nome del ge nere perca
, trattarsi di un de- riv. dal lat. precida, var. di pergiila
pèrcida (o percxdla) è attestata dal d. e. i. nel sec
o viceversa) al quale cede o dal quale asporta, per azione fisica o
anche a decine di chilometri di distanza dal suo vero giacimento). = voce
lat. scient. percomorphi, comp. dal nome del genere perca (v
genere perca (v. perca1) e dal gr. fiopcp-f] 'for
(nel 1885). e registr. dal d. e. i.
valore illativo) e da contus (dal gr. xovtó<£ 'pertica, asta '
del nord,... costretti dal freddo a star rinchiusi, passano molto tempo
schiller al dubbio ironico di byron, dal fatalismo di werner all'inno credente di
barconi. -battuto, investito (dal vento, dalla brezza). pasolini
una sera ai luglio. calda, percorsa dal vento del mare. 3
e affrettarsi nella via spianata e percorsa dal nuovo poeta. 7. sm
. b. croce, i-4-75: dal medesimo errore... prendono origine
origine le concezioni della storia come percorso dal male al bene (progresso) o
male al bene (progresso) o dal bene al male (decadenza, regresso
: lo spazio che un aeromobile percorre dal momento in cui tocca la terra o
scherma, l'insieme dei movimenti compiuti dal concorrente o dall'arma. -percorso di
'percosse'. chiunque percuote taluno, se dal fatto non deriva una malattia nel corpo o
legni fuoco cavamo, per esser generati dal sole, il cui calore inchiuso e
e quando la parte acquosa viene spinta dal suo luoco con la percossa del martello
o all'invenzion della musica, allettati dal sibilo dei nervi secchi di una testuggine o
su i bei modi, / che solean dal tebano / metro percosse aver.
marino, vii-373: la terra infin dal centro crollandosi e le pietre l'una
latebre, / sembràr che il globo dal gran di funebre / o da sdegnato ciel
coprire la fossa che separa la terra dal castello, la quale...
delle ribellioni passate... sospesi e dal congiurare rimossi. caporali, lxv-69:
non istimasse che 'l duca, oppresso dal peso di sì rilevanti sciagure, non
mal concia come era la gente percossa dal giudicio di cristo e da tarmi delle
, 1-59: si fa levar da sedere dal luogo dove si stava, ponendosi quivi
: ucciso. carducci, iii-4-198: dal rosso adamo crebbe a l'esilio /
cavalier non ripercote, / né sì dal ferro a riguardarsi attende. davila,
: la moglie sua, che tratta dal rumore s'era prima fatta alla finestra,
papa, 5-66: il corpo percosso riceve dal periziente tanta velocità per appunto quanta il
, imperciocché, avendo a vigilare scoperti dal lato della breccia, di frequente andassero
, stridente di rabbia che, percossa dal fiato, non trova la via d'
del papa, 5-56: l'aria percossa dal corpo sonoro riceve un tal moto determinato
parini, xv-79: l'interrotto / dal fuggitivo giovane / piacer cantava, sotto /
violenza, squassato (dalla pioggia, dal vento, dalle onde, ecc.)
fa nel quartiero / l'alto babel dal fulmine percosso. guidalotto, xxx-7-67: io
litto. cesarotti, 1-iv-238: sola, dal mar su la percossa rupe / senza
spighe i nostri campi inaura, / e dal vento percossa ondeggia e splende.
rischiarato, per lo più violentemente, dal sole o da una sorgente luminosa.
qualor tenera neve per li colli / dal sol percossa veggio da lontano. landino,
in caldaia di rame fa che, percosso dal sole, e ragi che da quello
sanguigni. benivieni, xxx-io-102: percosso dal sol rende un tal lume / che in
in quelle miche auree le quai, percosse dal sole, toro rappresentano. garzoni,
s'elegga un luogo discoperto e percosso dal sole. chiabrera, 1-iv-131: si
, 523: la parte dell'anfiteatro percossa dal sole viene sgravata della metà del prezzo
... tremola nel ruscello percosso dal sole. carducci, iii-6- 294:
persiano del xvi secolo, scintillavano percossi dal tramonto. baldini, i-782: percosse
. baldini, i-782: percosse fortemente dal sole tutte le cose acquistan di forza
èe / ne li occhi pur testé dal sol percossi, / sanza la vista alquanto
rotte / l'ombre e gli orror dal suo splendore adorno. 8.
ripreso che sacrificasse al cielo spighe smunte dal vento, frutta percosse da gragnuola,
frutta percosse da gragnuola, erbaggi arsi dal ghiaccio. tommaseo, 2-i-381: bella
.. sbalzano di fatto molto lontano dal luogo percosso, discostandosi dalla muraglia,
muraglia, donde non fanno l'effetto dal bombardiere desiderato. brusoni, 413:
di dentro, percossi di primo volo dal temuto assalto per mare e per terra
serve sozze e vile, / perché percosse dal crudel coltello. lud. guicciardini,
ciò non bastava né ai grandi percossi dal rigore delle leggi, né a quelle
pieni di fede, subito gli scampa dal pericolo. piccolomini, 1-58: se percosso
velo, / come fosse un percosso dal cielo, / il novissimo d'ogni mortai
sul piegato stelo / pria che stanchi dal sol giaccian percossi / d'arida morte
anzi il prezioso unico scoglio / sempre dal mio cordoglio, / sempre dal mio
/ sempre dal mio cordoglio, / sempre dal mio doglioso / pianto percosso.
sospiri, percuotimenti di petto che si faceano dal popolo in vedendo il lhama.
tutto spiacevole all'orecchio nostro, che risulta dal percuotimento di canna, vaso o altra
o di fiato o d'altra cosa tale dal cui movimento e perquotimento risulti suono,
bontempi, 1-2-84: nasce il suono dal percotimento, il quale non succede se
peravven- tura espressamente detto avrebbe, se dal percotimento di quei due 'gli '
dei sali; voce re- gistr. dal d. e. i. percròmico
9-917: allentò il piombo che, dal moto acceso, / squa- gliossi e
ciò fatto, fu ammazzato lontano assai dal luogo dove sogliono essere percossi.
colui che sospira, sia percosso e rotto dal sospiro. scarpelli, 1-143: per
. dante, par. 14-3: dal centro al cerchio, e sì dal cerchio
: dal centro al cerchio, e sì dal cerchio al centro / movesi l'acqua
/ su lira armoniosa arco percota / o dal musico sen sporga una nota, /
colà spesso, notando, / mi ritrassi dal sol, che troppo fiero /
percuote il plebeo, non dee essere dal plebeo ripercosso all 'istesso modo. g.
. boccaccio, 1-ii-84: i'ho dal cuor di criseida rimosso / ogni vergogna
individui ch'ella percuoteva erano morti fin dal 1241. g. capponi, i-180
onde cento individui raccolti insieme sono percossi dal trionfo di un individuo. p
al romore inaspettato / furo svegliate e dal timor percosse. carducci, iii-7-365: egli
percosse. molza, 1-302: anzi fatto dal duol ardito e baldo / ringrazia gli
ferro sì forte ch. ssi fende dal capo a piede anfino al bellico. crescenzi
. pecurà 'rimirare '), dal lat. percurare, comp. da per
. ant. parcurer. è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, denom. dal lat. percussus, part. pass,
con ringegno dalla percussione dell'aere fatta dal contrapeso nel canale dove egli l'avea rinchiuso
. l'azione illuminante e calorifica prodotta dal sole o da un'altra fonte luminosa.
armi da fuoco, l'azione esercitata dal percussore che urta nella capsula d'innesco
martini, 2-3-426: non v'ha azione dal comandante ordinata, per piccola ch'ella
, per piccola ch'ella siasi, che dal soldato per mezzo del tamburo non si
furtore e percussore ci sono dati in cibo dal giusto iddio e delle loro pene godiamo
significa passaggio, così detta non già dal transito del popolo israelitico per il mar
rosso, come alcuni pensarono, ma dal transito dell'angelo percussore. -carnefice
, 5-66: il corpo percosso riceve dal percuziente tanta velocità per appunto quanta il
in ordine la tratta par che sia pagata dal forastiere, in merito però è pagata
forastiere, in merito però è pagata dal paesano. cattaneo, ii-2-71: se
sforza per andare in alto e dilungarsi dal centro, ma però con disugual virtù:
per natura, come malamente supponevasi, dal tenere danari rinserrati in quella, ma dipendono
danari rinserrati in quella, ma dipendono dal potersi comprar senza perdenza ed a prezzi giustificati
, che furono divorate o poteano divorarsi dal lupo.
, 18-16: alte presenza / condotto dal tiranno aspro e villano, / perder
, così non si pertugia, / sotto dal mento infin dove si trulla.
fermezza della immortali- tade, fu inghiottito dal corso della vita mortale. capitoli del
, 1-xviii-134: perduto in tal guisa dal marito l'antico dominio maritario, veniva anche
e soave il pensiero de li amici passati dal secolo; ebbili sì come li dovessi
: si crede anche opportuna l'astinenza dal fumare il tabacco che soverchiamente accresce la
piangendo: chi anderà mo'in spagna dal mio signore a darli nuova di me?
sercambi, 2-i-209: presi i denari dal banco che portar dovea a bottega e
govoni, 353: sei attratta / dal maledetto fascino del giuoco / che ti fa
. perdere gli arcioni: essere scosso dal corretto assetto di sella. girone il
teatro dei lussi di francesco i, strappato dal governo francese ai borboni dopo un lungo
iv-145: si perse e si moria ciascun dal riso, / tal che tutti da
. scomparire alla vista di qualcuno allontanandosi dal suo campo visivo o entrando in una
sulla tavola, j sui vetri ribattè chiusi dal vento, / e da sé ritrovò
, sballottare nel castello magico, precipitare dal piano inclinato; ci perdemmo nel labirinto
ordinata, ché piangi il corpo, dal quale è partita l'anima, e non
qui gianni e i suoi familiari, presi dal panico, perdettero la ragione.
passato nella terminologia scient.), dal gr. trépsil; -dco <;,
dotta, lat. scient. perdicinae, dal nome del genere perdix -tcis (v
gr. 6>xeatxap7ro <;, comp. dal tema di &xxupu 'distruggo 'e
= dallo spagn. perdigón, deriv. dal lat. perdix -tcis (v.
v. anche pernicone. voce registr. dal d. e. i. perdilégno
di un ammirabile rilievo. -scomparsa dal campo visivo. galileo, 1-2-284:
7. degradazione morale che deriva dal vizio o dal peccato; perdizione.
degradazione morale che deriva dal vizio o dal peccato; perdizione. -in partic.:
sangue? -stato di abiezione provocato dal peccato originale. laude cortonesi,
77: 'a bada \ la quale viene dal verbo badare che vale aspettare e alcune
su quel sol gagliardo / veddi che dal veron tu lo guatavi, / ch'e'
: intanto tota greca andava e veniva dal baraccone al magazzino: presentò l'anna vestita
la grazia di paulo agustini fo di alvise dal banco debitor per perdeda de'dazi di
conto dei profitti e delle perdite. dal bilancio e dal conto dei profitti e delle
e delle perdite. dal bilancio e dal conto dei profitti e delle perdite devono
libertà che ha astretto molti a partirsi dal proprio nido. tasso, n-iii-983: infelice
con gravissima nostra perdita è stata furata dal tempo. tasso, 7-48: leve
iv-1-249: gli parve che qualche cosa dal fondo del suo cuore si fosse involato
con quella corona offesa dalla guerra fatta dal duca ai genovesi a rischio della perdita
ne'piani di seminara sbocciò tote guidata dal principe di philipstadt, che, forte di
che coloro i quali erano stati e dal padre e dal fratello con sommo onore
i quali erano stati e dal padre e dal fratello con sommo onore magnificati, lei
possano essere ricordate della mutazione di queste dal principio alla fine. chiabrera, 5-94
chierico. ma badate che non cada dal pericolo alla perdizione: se passasse di mano
: la conoscenza di dio non concepibile dal pensiero dell'uomo, che a lui si
. bibbia volgar., vi-90: dal giusto cammino si partiranno li rei e
ti la toa condi- zion: / dal maitin molta fìada resplendi in toa mason,
egli sempre con troppa libertà lasciati sgorgare dal petto quelli affetti che più volte le
perdere (v. perdere), calco dal gr. àtoóxeioc. perdonàbile, agg
hanno voluto [gli austriaci] lasciarsi dettare dal nemico una perdonanza generale appunto perché il
allora sentenza senza perdonanza. = dal fr. ant. pardonance (nel 1120
a noi pure una voce / di perdono dal cielo verrà. giorgini-broglio [s.
, 2-2: s'erano i locresi governati dal re, perché, come toccava ad
dell'assistenza ai feriti] pubblico ringraziamento dal generale comandante la città. il quale
durezza con cui sisto v, papa dal 1585 al 1590, represse il brigantaggio
di area ital. e romanza occidentale, dal lat. mediev. perdonare (
alla misericordia del signore; ne appella dal giudizio di dio giusto e vindice alla
che gioverebbe abolir gli asili, quando dal sommo all'imo della gerarchia giudiziaria si
e i ginocchi / (che però dal guarnel coperti sono), / le lacrime
.., mille perdoni! -rispose dal di fuori una voce. arlia,
: non speri più di ritrovar perdono [dal tiranno] à cor pudico, alta
: ricevuta i consoli questa lettera si portarono dal duca, che li condusse dal vicelegato
portarono dal duca, che li condusse dal vicelegato, a cui chiesero perdono delle
, presume che il colpevole si asterrà dal commettere altri reati; comporta la pronuncia
'. se, per il reato commesso dal minore degli anni diciotto, la legge
a detta pena, il giudice può astenersi dal pronunciare il rinvio al giudizio, quando
, presume che il colpevole si asterrà dal commettere ulteriori reati... il
per veder tornare le brigate delle donne dal perdono e vederle comperar delle cose e
ai servi, 'noviter 'concesso dal papa. manni, 1-7: divulgatasi
buon amico. giacosa, 15: essa dal vano del l'uscio se
[david] generare il figliuolo, dal quale si perducerebbe la sua generazione a
, perdutamente letizia s'era quasi sospinta dal parapetto sul fiume tacito e lento.
-in partic.: conquistato, espugnato dal nemico. boccaccig, vii-214: chiunque
5. emesso, colato, fluito dal corpo (un liquido organico).
s'aduna, / ma la tema dal petto ecco si sgombra. g. gozzi
delle tre nuove lingue e che sin dal secolo x era stata la prima a rallegrare
e che non sai partirti di siena e dal suo seno, e che li parenti
nelle idee, nudrite ed espresse fino dal 1835, che la francia era per
berretto e in un gran cappotto, dal quale non escono che gli sproni. frateili
, 13 (231): i primi dal predicare vennero anche a dar sulle mani
. viani, i3_336: vagabondi tosati dal vizio, gente perduta marchiata dalla colpa
navi], ma, mentre portate dal vento e dal mare scadevano verso il
, ma, mentre portate dal vento e dal mare scadevano verso il fondo della baia
alla caverna delle fornaci, di qua dal lokavaz, egli non sentiva più le gambe
rugiade. -angelo perduto: scacciato dal paradiso in seguito alla rivolta contro dio
porporeggiava il satrapico lusso, peregrinato fin dal bosforo tracio. • 2. percorso
giorno dall'edicola dei giornali al bar, dal bar al tabaccaio, dal tabaccaio alla
bar, dal bar al tabaccaio, dal tabaccaio alla cartoleria, avrebbe potuto continuare
anima in questa carne è una peregrinazione dal signore e un assentamento da cristo.
acciò che io non sia ingannata né dal dimonio né da me medesima? rinaldeschi
alcune rare peregrinità filosofiche e politiche ricevute dal pubblico ora con indegnazione, ora con
ghibellino / veggio andar peregrino / e dal suo prìncipe essere deserto. bibbia volgar
da l'europa escluso / e 'n fin dal mar gittato or ne la libia /
... giungo peregrino e tanto / dal mio povero albergo e da la mia
che indietro torna, / già comiato prendea dal nostro cielo. tartara, 29:
peregrina e snella. -distaccato, libero dal peso corporeo. dante, purg.
-che si estrania dalle cose terrene o dal consorzio umano. abate isaac volgar
1-86: quando noi ameremo di fuggire dal mondo e d'essere peregrini alle cose mondane
questo studio della virtù, la quale dipende dal nostro arbitrio. -conosciuto in
/ che la tua merce gridi / dal traballio dei nidi / d'erbe del tuo
con benefica fortuna. goldoni, xii-342: dal vostro / peregrino talento / svergognato sarebbe
virtute a terra strana, / quanto dal nido suo più va lontana / più
: il mio parere è di torsi dal consueto e porre avanti alcuna invenzione peregrina
legiadre e peregrini amanti, / sciolti dal vulgo e gloriosi in terra, / auditi
monti, xii-1-32: si sbandirono [dal vocabolario della crusca]...
... le belle e tante versioni dal latino e dal greco d'annibal caro
le belle e tante versioni dal latino e dal greco d'annibal caro: e perché
stil che cantava alti desiri, / se dal primo tuo sangue non deliri / a
aprì la rosa, / e coll'alma dal petto peregrina / il bel viso sporgea
mia / quale un rotto nocchier lungi dal porto, / smarrito peregrin perso tra via
cacciata da la fame, / esce dal bosco e '1 peregrino assale, / tal
tenessero tàli spoglie. leopardi, 34-276: dal deserto foro / diritto infra le fila
armata galeaccia. ariosto, 28-15: dal collo un suo monile ella si sciolse,
io vo lontano, / qual tu, dal patrio albergo, e in ermo e
agg. ant. che e lontano dal luogo in cui si è soliti vivere
scient. pereion, probabilmente deriv. dal gr. 7repaióo> 'io trasporto '.
voce dotta, comp. da pereion e dal gr. rrou; 7to8ó ^ '
, febbrifugo. = deriv. dal portogli. [/ * * o]
ir. pèreirine. voce registr. dal d. e. i. (che
peremezini ': barcaioli. = dal turco peramagi, passato nel gr. mod
e che per tanto non sempre dal fondo del bulbo, perché alle volte la
, disprezzando tuttavia quanto può inebriare, dal vino alle parole. gatto, 4-74
in su e in giù, prodotta dal costante calore; e con questa oscillazione
in organica, ed ogni essere passa dal suo ad un gradino superiore. carducci,
vien meno. algarotti, 1-iv-19: dal dover noi raccogliere le parole di pochi
vita. saba, 67: suggestionato dal mio ospite, dalla sua vera o appaiente
lat. scient. perennibranchia, comp. dal class, perennis (v. perenne
, perennis (v. perenne) e dal gr. ppàyxiov * branchia ';
* branchia '; è registr. dal d. e. i.
lat. scient. perennichordata, comp. dal class, perennis (v. perenne
d. e. i., forse dal fr. ant. * par en temps
preveduto il caso di una sospezione prodotta dal reo contro qualche giurato e giudicata non
una sorta di pace ventilata e cullata dal sì al no. questa sua perentoria
quello così espressamente qualificato dalla legge o dal giudice in forza di un'apposita disposizione
furlani non si presentò, quindi fu esclusa dal ruolo. manzoni, v-2-54: una
, lat. tardo peremptorius, deriv. dal class, peremptus (v. perento
sostituito dagli istituti della cancellazione della causa dal ruolo o dell'estinzione del processo)
l'attore una quantità overamente una specie dal reo, il quale non nega l'
lat. tardo peremptio -ònis, deriv. dal class, perimère (v. perento
c. e. gadda, 16-52: dal culo, sanza pure v'intendessi dar
, con valore rafforz., e dal lat. aequalis 'uguale, uniforme '
cresciuto tributo prediale. cavour, iv-42: dal momento in cui sono entrato al ministero
centrale si sostituì quella del comodino, dal cerchio più ristretto. 4.
per, con valore intens., e dal lat. exire 'uscire '.
una pera troppo matura. = dal portogh. pereiro 'qualità di mela che