6. -di dove vieni, vengo dal mulino: per indicare le numerose e
.]: 'di dove vieni, vengo dal mulino 'suol dirsi a significare le molte
, e di dove vieni, vengo dal mulino'. fanfani, i-120: 'di dove
, i-120: 'di dove vieni vengo dal mulino 'si dice raccontando che uno ha
piazza; e di dove vieni, vengo dal mulino ': cioè cominciò a batterlo
: 'di dove vieni, vengo dal mulino ': di gran bastonate. '
lo trovarono, e di dove vieni vengo dal mulino '. -il mulino
quivi era un mulinàccio guasto. = dal lat. tardo multnum (cassiodoro),
tavernaio. = deriv. probabilmente dal lat. mediev. mollarius (forse
e fenestella stima che sieno detti mulli dal colore de molli: cioè morbidi calzari
dotta, lat. scient. tnullidae, dal nome del genere mullus (v.
come le porcellane. = deriv. dal nome dell'isola di muli, nella scozia
dotta, lat. scient. mullus, dal lat. mullus, dal gr
. mullus, dal lat. mullus, dal gr. ixòxxtx; 'muggine
un suo simile in specie; come che dal cavallo e dall'asino ne nasca un'
volgare, 24: e1 mulo si genera dal cavallo e dalla asina: e el
. dott. tosi... fu dal p. branda pubblicamente trattato da mulo
, tozzo, nero, calvo, dal testone ovale, senza collo, come un
bnuatpla 'ippiatria '; voce registr. dal d. e. i.
, il governatore guadagnava la multa o dal reo convinto o dall'accusatore falsario.
, i due mesi di carcere domandati dal fisco e le duemila lire di multa,
specificamente disciplinare, come pena privata irrogata dal datore di lavoro a un proprio dipendente
principe prefetto [si senti] minacciato dal papa d'una muleta per ispronarlo a dare
', e perché pretta e maniata dal lat. 'multo 'o 'mulcto
e delle succedanee: a cui il vigile dal naso violaceo e bitorzoluto si accostava deferente
/ da gli abituri, i figli / dal sen materno; e multa / i
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
rcoxu-) e da bipolo, comp. dal pref. bi- (lat. bis '
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
: noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa:
le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi-e da corda
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
lat. scient. multicotyle, comp. dal lat. multus 'molto 'e
lat. multus 'molto 'e dal gr. xotòxt) 'cavità, ciotola
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. da multus 'molto 'e dal tema di fsri 'parlare, dire '
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
calco del gr. 7c0x0-) e dal gr. cpàau; 'parola, dichiarazione
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. da multus 'molto 'e dal tema di fndère * fendere, spjccare,
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
da tribù e da sette che fuggivano dal giogo orientale, vediamo sin da'tempi
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
(v.); voce registr. dal d. e. i. multigangliare
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
lat. scient. multilocularia, comp. dal pref. multi- (calco del gr
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
i o mu) varia in dipendenza dal potenziale applicato alla griglia controllo, che
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
n. 2); voce registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. da multus 'molto 'e dal tema di parere 'partorire '),
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
dotta, lat. multipeda, comp. dal pref. multi (calco del gr
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
, lat. multipes -èdis, comp. dal pref. multi- (calco del gr
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
molteplice '; voce regi- str. dal d. e. i. multiplicàbile
= voce dotta, deriv. dal lat. multiplicus * molteplice; composto
le donne, per molto tempo cessaro dal crescite e multiplicàmini. de amicis,
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
e rese avide, a pensacce, dal gran fermentare che l'avarizzia latente comune a
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
varia. carducci, iii-4-199: dal superato colle i superstiti / guardare:
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
lettaci a voce multitonale e sillabante dal professore in aula, ho scelto il tema
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
lat. scient. multitubercolata, comp. dal pref. multi- (calco del gr
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
lat. scient. multivalvis, comp. dal pref. multi- (calco del gr
la var. moltivalvo è registr. dal tommaseo. multivàrio (moltivàrio)
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
= voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
dotta, lat. multivòlus, comp. dal pref. multi (calco del gr
del gr. 7r0x. u-) e dal tema di velie 'volere '. multivolume
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. multi- (calco del
grinzosa. caro, 3-932: ecco dal bosco / ne si fa 'ncontro un non
essere che sia stata una cagna favorita dal padrone. ungaretti, xi-33: c'
e questi son corpi d'uomini che dal vento sono stati sotterrati vivi nella rena
e però il nostro poeta dice: 'venuti dal mar della rena. di queste mummie
il fontenelle... il mezzo usato dal ruysch a conservare i cadaveri, furono
invito rivolto nel 1937 al signor didaco dal governo dell'ujl. s. s.
antichità per conservare i cadaveri (e dal medioevo fino al sec. xvii veniva
n. franco, 4-53: narrandomi dal filo a l'ago l'ardita impresa
. e che finezze! = dal lat. mediev. mumia 'sostanza aromatica
dell'ar. mumìyya, deriv. dal persiano mùm 'cera '.
il masticar senza denti. = dal modenese mumièr, forse deriv. dal germ
= dal modenese mumièr, forse deriv. dal germ. ant. mummelet; cfr
, risecca, come in queste razze mummificate dal sole e dal mare. slataper,
in queste razze mummificate dal sole e dal mare. slataper, 1-74: s'alzò
secondo e il quinto mese di gestazione dal feto morto che rimane nell'utero in
questo chiuso '.. = dal lat. mediev. munda, neutro plur
plur. di mundum, deriv. dal frane, mund 'protezione legale '.
franco, forma speciale di protezione accordata dal sovrano a sudditi, a forestieri pellegrini
lat. mediev. mundiburdus, deriv. dal germ. mundburd; cfr. ted
da munt 'mano, protezione 'e dal tema di bèran 'portare ';
le donne libere e che veniva esercitata dal congiunto maschio più prossimo (padre,
ecc.) o, in mancanza, dal sovrano (e chi esercitava tale tutela
lo comperasse, per così dire, dal padre, fratello, o altro parente
. mundium e mundius, deriv. dal germ. mund; ted. ant.
d'andare a genova e infra tre mesi dal dì che io mi partirò di qui
rigori che ti s'obbligarono di esimerti dal naturai carattere di soggezione? 12
ma non t'obbligare. = dal lat. obligàre, comp. da ob-
la quale si stampi e si spenda dal principe in maggior valore estrinseco e accidentale,
, a seconda dell'interesse di colui dal quale il debito è stato contratto)
fideiussori pagasse tutto il debito e riportasse dal creditore la cessione delle ragioni, se
m. casaregi, 1-32: quando dal ricevitore delle lettere è stata effettuata- mente
almeno, in quel vagheggiamento del matrimonio dal suo stato di celibatario obbligato, è più
gran merito di suo padre e obligati dal valore del figlio,... lo
ne la prima istanza, secondo che dal vicario sarebbono tassate. m. cavalli
9. che ha particolari doveri derivanti dal proprio stato o da rapporti di parentela
si toglie in certo modo il sole dal mondo e rimangono gli uomini nella oscurità
le mie molte indisposizioni m'hanno ritenuto dal dar subita risposta alla cortesissima di v
costituito precariamente, non intrinsecamente diverso dal servigio di un acquedotto costituito obbligatoriamente.
forza, come la legge un equilibrio colto dal pensiero nell'oscillazione del numero;
dello stato, salve le eccezioni stabilite dal diritto pubblico interno o dal diritto internazionale
eccezioni stabilite dal diritto pubblico interno o dal diritto internazionale. -per estens.
; della quale subito che fosse ottenuta dal pontefice la dispensa, si facesse lo
obbligatori e legittimi, quantunque non benedetti dal rabbino. 2. imposto,
di tutta la lingua fiorentina, richiesto dal manzoni, se già coll'efficacia della
l'acquisto dei tre volumi. = dal lat. tardo obligatorius, deriv. da
del ballo ve lo fece levare. pagliari dal bosco, 21: niuna obligazione naturale
offertagli, con una logica che veniva dal sentimento più che dal raziocinio.
logica che veniva dal sentimento più che dal raziocinio. -in relazione con una
di una forza che ci trascina accompagnato dal senso della necessità od obbligazione fisica altrimenti
che ho dalla chiesa, vi dichiaro sciolta dal voto di verginità, annullando ciò che
partic.: lo stesso rapporto considerato dal punto di vista del soggettopassivo, cioè del
scoli, 1-562: la carrara suggestionata dal figlio ha preteso e ottenuto che
rispetti, a'quali fu prestato orecchie dal re e dal suo conseglio per l'
a'quali fu prestato orecchie dal re e dal suo conseglio per l'interesse che quella
all'obligazione d'intrattenere sempre di là dal reno un'armata. 6.
convenienza nostra, da'desideri suoi e dal mio buon nome medesimo. 7
ti potesse fare danno, guardatene quante dal fuoco. guicciardini, i-190: prestassino
ai obbligazioni. -condanna, provocata dal peccato, a unapena spirituale. cavalca
. -vincolo personale e sociale derivante dal matrimonio. - anche: il matrimonio
, senza omissione alcuna degli intervalli prestabiliti dal compositore. tevo, 3-11-169: non
266): io non ci voglio andare dal capitano di giustizia. non ho che
su gli uomini, tanto per ritrarli dal male, quanto per condurli al bene.
parlando) di studiarlo. = dal lat. obligatìo -ònis, nome d'azione
.. è convocata dagli amministratori o dal rappresentante degli obbligazionisti, quando lo ritengono
6-157: molta scientifica materia vien preparata dal carico, termine dell'arte, per cui
all'appello. codice civile, 143: dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà
di firenze, un'altra alla bibliotecapotersi allontanare dal suo territorio) e in altrevittorio emanuele di
patto. -sì, sì, come dal mio obbligo apparisce. d'estc, 137
consegnare alla pub 129 modificata dal d. lg. lgt. 31 agosto
dai benefici e dai favori ricevuti e dal desiderio di ricambiarli; debito di gratitudine
contile, 4-2-34: quando saremo legate dal obligo del matrimonio, alora bisognarà da
', sopra la quale anche gioan pietro dal buono compose altri canoni ed obblighi.
obbrobri tanti imperiali privilegi. = dal lat. opprobràre (comp. da ob-
all'obbrobrio del quartiere una fanciulla che dal disegno accanto appariva megalipigia e magalomasthos,
romana resistesse a tutte le male arti adoperate dal cognato per piegarla alle sue voglie,
genti. granucci, 2-124: sei scacciata dal consorzio delli dei e de gli uomini
bichicchi, che sia gognolino. = dal lat. opprobrium, deverb. da opprobràre
agl'impulsi che ne ricevevano di continuo dal già concepito rancore s'aggiunse l'orrore
li sputi obrubriose. = dal lat. tardo opprobriósus, deriv. da
= voce dotta, comp. dal lat. ob- * contro, di fronte
. = voce dotta, comp. dal lat. ob-'contro, di fronte '
comp. da ob = dal lat. ubi velles 'dove tu vorresti
= voce dotta, comp. dal lat. ob- * contro, di fronte
. obductio -onis, nome d'azione dal class, obducére 'portare davanti '(
e ri = deriv. dal part. pres. di obdurare, col
obdurare il fu ripreso a partire dal secolo xvi; il tipo cuore
dotta, lat. scient. obelion, dal gr. ftpexó ^ 'spiedo cfr
dotta, lat. scient. obeliscaria, dal class, obeliscus (v. obelisco
verticale con sezione quadrangolare in progressiva riduzione dal basso verso
= voce dotta, lat. obeliscus, dal gr. 6 (5extoxo <;,
lat. scient. obeliscotheca, comp. dal class. obeliscus 'obelisco 'e
voce dotta, lat. tardo obèlus, dal gr. & (3cxó£ (v.
; la var. obèlo è registr. dal d. e. i. obelo2
da oberto i conte di luni e, dal 951, investito della marca della liguria
comitati di savona, acqui e sant'evasio dal mare al po, nel mezzo tra
comp. da ob- * per 'e dal part. pass, di edere '
dotta, lat. scient. obex, dal class, obiex (v.
lanciato dalla torre, dalla città e dal forte, era eguale all'impeto e all'
, con grande meravi = dal ted. haubitze, deriv. dal boemo
= dal ted. haubitze, deriv. dal boemo houfnice glia di anna,
. v.]: 'obicttivarsi': porsi dal lato obiettivo, criticando un lavoro.
idee vengono rappresentati oggettivamente trasferendoli fuori dal soggetto nella realtà fenomenica.
provarsi, è data... dal produrre qualcosa di obiettivo e di universale
cui è generato; visto come distaccato dal soggetto, oggettivato. labriola,
e completa del paziente che viene condotta dal medico con l'ispezione, la palpazione
occhi e de lo loro obietto, / dal qual s'offende e tenta l'uman
, / si deslegua e distempre / dal proprio obiecto in forma d'uom che
, xlvii-115: io son sì traviato dal sentiero / che drizzava mia vita al ben
a'tagli che asseriscono che fussero fatti dal bernino per le scale che dal pavimento della
fatti dal bernino per le scale che dal pavimento della chiesa scendono alle quattro cappelle
corona del gran sire come fu anco discosto dal regno di quel signore.
cioè pigliano la degnità e perfezione loro dal subbietto. tasso, n-ii-233: se l'
famiglia reale di danimarca. = dal lat. obitus (v. obito)
lat. mediev. obituarius, deriv. dal class. obitus (v. obito
mi obiurga, mi maltratta, mi scaccia dal campo della severa filosofia. c.
dotta, lat. scient. oblada, dal fr. oblade (deriv. dal
dal fr. oblade (deriv. dal class, oculata: v. occhiata2)
v.); voce registr. dal d. e. i. oblare
di vino, acciocché, consecrato che fosse dal sacerdote, servisse a lui per la
e di tale usanza si hanno testimonianze dal iv al xii sec.).
= voce dotta, comp. dal lat. ob-, con valore intens.
, se sia lieve, poco è diversa dal nulla. c. gozzi, 4-153
in partic., con il passaggio dal vecchio al nuovo testamento). -in senso
e di tale usanza si hanno testimonianze dal iv al xii secolo). regola
[la spada] a love eterno / dal papa suo vicario, cum promessa /
, o parte con altre sodisfazzioni lontanissime dal suo desiderio o così colmato di buone
nel 1398). voce registr. dal tommaseo e da p. petrocchi.
la var. obbliaménto è registr. dal tommaseo. oblianza (obblansa, obblianza
alamanni, 6-7-100: ingombrato è ciascun dal sonno alato / e da nera oblianza
fé vinta dal peso / di fidanza mortai, che lei
. 4. ant. allontanare dal pensiero con un atto della volontà (
sorte, e obliavasi completamente senza che dal suo cuore sprizzasse più una scintilla.
l'odio s'oblia. = dal fr. ant. oblier (mod.
(mod. oublier), deriv. dal lat. volg. * oblitàre,
/ un libro di preghiere, / dal mio giovine orgoglio / ahimè! troppo
c'allor mirao. = probabilmente dal provenz. oblidar, deriv. dal lat
probabilmente dal provenz. oblidar, deriv. dal lat. volg. * oblitàre (
; la var. oblitare è registr. dal d. e. i.
. caro, 16-64: deh, porgimi dal cielo, angelo eletto, / tanto
frutto avventurato / e mi pare di suggere dal frutto / un'infinita pace, un
àsoli. / nasceva in noi, volti dal cieco caso, / oblio del mondo
, le lagrime piante. -ebbrezza provocata dal vino. tasso, 10-65: ancor
ai dì futuri / deggio io mandar dal cieco obblio sicuri. zerbinati, lvi-274:
! cicognani, v-1-472: pareva che dal convento delle sepolte vive una pace di
vissute, fino alla loro totale scomparsa dal campo della memoria cosciente (ed è
dono di dio / che scenda a voi dal tuo eterno seno, / fa'di
. d'annunzio, iv-1-696: egli, dal basso, vedeva la bocca di lei
bocca di lei aprirsi con infinita lentezza e dal fondo sorgere il calice niveo dei denti
valutativo che può avere un cuoco traendo dal forno una focaccia e giudicando a occhio
forza si richiede a rimuovere il peso b dal suo centro, a cagione che non
t qual diletto oblicamente non può procedere dal fine misero degli scelerati, né dal
dal fine misero degli scelerati, né dal fine felice de'buoni e de'mezzani
pallavicino, i-271: narra che cesare pigliò dal ontefice la corona in bologna,
pastorale toscana: questa che proviene obliquamente dal mescolamento della ecloga arcadica alla rappresentazione drammatica
distanza la costa. -essere sospinti dal vento obliquo. guglielmotti, 579:
dunque non è altro che una deviazione dal loro retto cammino di quelle specie lucide
. dall'ingl. obliquimeter, comp. dal lat. obliquus 'obliquo'e dal gr
. dal lat. obliquus 'obliquo'e dal gr. [aéxpov 'misura'; è
[aéxpov 'misura'; è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, deriv. dal lat. obliquus 'obliquo ', col
guiducci, i-3-4-36: de'paralleli descritti dal moto diurno piccioli archi sopra e grandi
procede, tanto più sensibilmente si dilunga dal dritto sentiero. d. bartoli,
dalla spiovente obliquità, dei raggi, dal succedersi degli sbocchi e passaggi...
dello edilìzio che per loro si separa dal suo detto rimanente. nannini [olao
quante sono le obliquità che si trovano dal piombo del braccio, cioè quando egli
obliquità dello sguardo, svolgendo con violenza dal tabarro il braccio dritto, mi gridò
i vocaboli, quanto più si slontanano dal primo termine radicale, più vanno deviando dal
dal primo termine radicale, più vanno deviando dal significato di esso e procedono desultoriamente e
9. astron. angolo formato dal piano dell'orbita di un astro col
sentiero oblico / seguitato l'avea lontan dal vallo. imperiali, 4-60: di la
: le parti del suo emisferio illuminato dal sole, che sono verso l'estremità,
si frange una criniera di pioggia indorata dal sole obliquo. gatto, 2-176
per significare che la pioggia, spinta dal vento cade in direzione obliqua.
, 1-2-2: torbido e fiero / spira dal ciglio ardente il guardo oblico, /
imputridito, / nel vizio suo, dal lubrico angiporto / con abominio ci segnava
consiglio di sion a'danni della sinagoga dal pontefice deicida. mazzini, 69-154:
, / sì che valse a ritrar dal calle oblico / per drittissima strada il
, tanto più peso acquista di là dal centro. lomazzi, 2-180: si legge
nell'aria, rispondo la refrazione sofferta dal sasso nell'acqua nulla avervi che fare
e rosse / raggian le mura sue, dal sol percosse. pavese, 4-121:
l'obelisco era tutto roseo, investito dal sole declinante; e segnava un'ombra lunga
scudo oblico. salvini, 23-250: dal lido il granchio una petruzza tolta, /
5-96: obliqua / per i colli, dal pian, chiudea l'iniqua / città
, delle quali l'esteriore, nata dal peritonio, è molto carnosa e di grandissimo
processo trasverso dell'atlante; è innervato dal nervo sottoccipitale e da quello occipitale e
termina sulla squama occipitale; è innervato dal nervo sottoccipitale e consente la rotazione e
origine dalla guaina del nervo ottico e dal margine mediale del forame ottico e termina
posteriore del globo oculare; è innervato dal nervo trocleare e consente la rotazione del
sotto dell'obliquo superiore; è innervato dal nervo oculomotore e consente la rotazione del
triangolare a quella della conca; è innervato dal nervo facciale. baldinucci,
[nel far menzione dei muscoli] dal capo. del capo e sue parti:
, se si alza obliquamente senza dipartirsi dal piano verticale; 'calittra obliqua '
ognuno dei casi di una declinazione diverso dal nominativo (caso retto) e dal
dal nominativo (caso retto) e dal vocativo in quanto identico al nominativo (
una declinazione, ognuno dei casi diversi dal nominativo e dal vocativo qualora questo sia
ognuno dei casi diversi dal nominativo e dal vocativo qualora questo sia uguale al nominativo
dello stile magnifico è ch'ei pieghi dal retto all'obliquo e sia raggirato.
. -passo obliquo: quello compiuto dal soldato quando procede verso sinistra o verso
chiamasi passo obbliquo quello che si fa dal soldato camminando di sghembo da dritta a
-andare in obliquo', allontanarsi, dipartirsi dal giusto, dalla verità; peccare.
vanno in obliquo / perché li torce dal cammin verace / ancora il peso del
udite alcuni che distaccano tutti i santi dal cielo per farsi credere, allora credete
'rispondono, / ogni altra melodia dal cor mi oblitera. l. donato,
lentamente pure secondo l'uso ordinario, dal quale era sempre seguita una pretensione di
gentile, 3-248: quel contenuto che dal punto di vista dell'arte è tecnica
stati dati confusamente nella infanzia erano obliterati dal disuso, dal non sentirli mai rammemorare.
nella infanzia erano obliterati dal disuso, dal non sentirli mai rammemorare. rosmini,
particolarmente utile il ferale, ancorché travestito dal tempo o addirittura obliterato. -caduto
blivio. = voce dotta, dal lat. oblivio (v. oblivione)
di letè ancoi; / e se dal fummo foco s'argomenta / cotesta oblivion
: essere obliato, dimenticato; scomparire dal ricordo, dalla memoria. dante,
poi al ciglio, non un accento poi dal labbro ti cadano a lamentar la morte
tante rimostranze e attestazioni a lui date dal senato? -dare, mandare a
volando per l'allegra / aura soave che dal sol s'irraggia. baldinucci, 1-20
terrore fu causato dalla vecchiaia e non dal giudizio. -incurante, indifferente.
è possente a destarmi alcuna volta / dal sonno obblivioso il qual mi grava. d'
(nel 1774), deriv. dal lat. oblivisci: v. obliare.
d'obliviscere. = voce dotta, dal lat. tardo obliviscére, forma attiva
agli sguardi indiscreti degli impiegati. = dal fr. hublot (per l'ant.
è espressione il motto 'nicevò dal protagonista del dramma omonimo di gonciàrov.
dramma omonimo di gonciàrov. = dal nome del protagonista oblomov del romanzo
1891); il termine fu diffuso dal saggio di n. a. dobrolju-
ingredienti per le birre. = dal fr. houblon, deriv. dall'ant
ovale, congiunte insieme. = dal lat. oblongus, comp. da ob-
de crema. = voce dotta, dal lat. omittère (da una forma
cecchi, 9-91: parrebbe quasi che, dal momento che il manierismo cominciò ad esser
= voce dotta, comp. dal lat. ob-'a motivo di 'e
strumento a fiato della famiglia dei legni, dal suono nasale e penetrante, con doppia
di origini antiche e molto noto sin dal medioevo, ha subito parecchie modificazioni e
musica e carte sono vicinissime; e dal ridotto coi tavolini verdi, ecco, si
, il contrabbasso bortolotti. = dal fr. hautbois (pron. ant.
v. obolo1); è registr. dal d. e. i. obolite
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. obolus, nome del
mailles d'or), moneta francese coniata dal xiii secolo del valore di 1 /
. zendrini, iii-332: altri accatti dal gelido straniero / l'obolo del saper
= voce dotta, lat. obólus, dal gr. òpoxó <; 'pezzo di
. òpolo, lomb. òpel), dal lat. opùlus; è registr.
lat. opùlus; è registr. dal d. e. i.
ó ^ oxò; 'obolo 'e dal tema di 'latyjfzi'pongo, peso ')
, ciò è parto. = dal gr. òpoxocrratod) per aplologia.
— voce dotta, comp. dal lat. ob-'contro, di fronte '
— voce dotta, comp. dal lat. ob-'contro, di fronte '
dotta, lat. scient. obrium, dal gr. 6 (ìpia 'piccoli
oro provato, di coppella ', dal gr. is ^ pu ^ ov [
= voce dotta, lat. obrussa, dal gr. 6 (3pu£a (v.
. obrizo); è registr. dal d. e. i.
e presi al fine. = dal lat. obsidère, per incr. con
e derivato dalle innovazioni tecnologiche più che dal normale logorio. -obsolescenza programmata: quella
= voce dotta, deriv. dal lat. obsolescère: v. obsoleto.
nome d'agente da obsonàre (dal gr. ò ^ covéo 'faccio la spesa'
= voce dotta, lat. obsonium, dal gr. ò ^ tóviov (comp.
de'colori diversi. = dal lat. tardo ophthalmia (v. oftalmia
certo che la vergene gloriosa possi obtegnire dal suo fìliolo ogni cossa. =
suo fìliolo ogni cossa. = dal lat. obtinére (v. ottenere)
sotto l'ale defende li suoi polli dal nibbio, così dio buono farà te
così dio buono farà te anima salva dal demonio ne lo ricoprimento de le penne
dono perfetto è di sopra: discende dal padre de'lumi, appo quale non
, che voi non vel lassiate obumbràre dal dimonio e noi veliate con l'amore pro
la buona fé, / né mai dal ver prudenzia fu divisa / che forte
del salvatore: perché l'ombra formasi dal lume e dal corpo; e il lume
perché l'ombra formasi dal lume e dal corpo; e il lume incorporeo divino
dei remoti costoni rocciosi obumbrato ogni poco dal passaggio sovr'essi di quelle.
e la verità esce monca ed impedita dal labbro de'testimoni più onesti.
vogliono aconciare con dio. = dal lat. abusio -ónis (v. abusione
io faccio e faccio bene. = dal fr. obus, deriv. dal ted
= dal fr. obus, deriv. dal ted. haubitze: v. obice1.
. = voce provenz., dal lat. hoc 'questo, ciò', usato
la torma dell'oche / clamose beccare dal truogoj il biondo fromento. gozzano,
cagione della lor salute, perché destò, dal clangore e strepito delle alie di quelle
e nidifica nelle regioni artiche; l'oca dal federico il grande e, in partic.
, di color rosso marrone, separato dal nero circo stretti in gruppo
tesa, in uso negli eserciti germanici dal tempo di fisici o psichici o
e gli dava un'aria predace, moderata dal lume degli occhi color tanè, vivi
..: noi conosciamo il melo dal pesco,... gli storni dalle
ho una vostra che mi pare scritta dal polifilo in quella sua lingua d'oca,
-ochétta (v.). = dal lat. tardo auca (deriv. da
una deliziosa ocaggine, due bei giovanotti dal personale slanciato. tecchi, 12-
i lievi echi si sfaldano / giù dal ponte sul fiume. pavese, 5-99:
ocarina. = voce registr. dal dizionario delle professioni. ocarinista,
di circa 1000 oke. = dal turco okka o òqah, deriv. dall'
uqqa o ùqiyah (a sua volta dal gr. biz. oòyxla, traduz.
{ res cogitans e res extensa) e dal problema deiavesse occasionato alcun disturbo. f.
e fuga de'spa- gnuoli, occasionata dal risolutissimo coraggio di questo prencipe. p
dalla legge medesima non è subito intesa dal legislatore. silvestri, xl-201: miserie
amico avesse avuto migliore occasione per liberarsi dal suo pistrino. tasso, n-ii-73: quantunque
, a buone occasioni, segnerò gli anni dal tempo quando fu fondata la città nostra
. achillini, 2-4: scende venere dal cielo sovra una nube, accompagnata dal suo
dal cielo sovra una nube, accompagnata dal suo coro d'amoretti che all'occasione
lodarlo assai. ochino, 272: david dal suo peccato prese occasione d'umiliarsi e
sua importanza dall'attualità delle cose e dal significato che esse avevano per se stesse
soldati], come ignoranti e aggravati dal vino, tutti i più tristi, per
l'una appresso all'altra, vennero dal levante, si persero verso l'occaso.
216: fama ha sparte / dal gange l'ale sue fino all'occaso.
-per estens. cielo al tramonto, illuminato dal sole calante. alamanni, 2-96
anl'ora più bella è di là dal muretto / che rinchiude in un occaso
10-138: sostava un istante / e dal petto in affanno / nella luce ancora
per breve momento io laggiù caggia / dal cieco amore e da sue furie invaso
voce dotta, lat. occasus -iis, dal sup. occasum di occidere 'cadere
ant. uccello. dal punto in cui tramonta un astro, in
bisognava pelarli ma scorticarli. = dal venez. ocato, propr. 'papero '
v. occare); è registr. dal d. e. i. occèano
= voce di area sett., dal lat. ancella (varrone), dimin
nell'errore, indurito nel pec = dal lat. hoc 'questo, ciò '
quasi orlando fie'pericolare. = dal lat. tardo aucellus, dimin. di
dell'oro, / o saporita dal viso rosato, / ch'ài quelli occhiazzi
occhiaie de'viventi spregiudicato abbastanza e salvarmi dal brutto nome d'ipocrita. 3.
/ alla mina. idem, 5-523: dal deserto e fosco limitare / sopra l'
dall'occhialaio olandese e per fondata speculazione dal galileo. documenti delle scienze fisiche in
colpa vostra, ragazze, / uscir dal chiuso per scalar le cime, / dove
, un omuccio secco e grigio, dal viso itterico, con gli occhiali affumicati,
chiaramente ciascheduno che di falsi occhiali tinti dal verde del livore servir non si voglia
mi sono seduto, lui ha tirato fuori dal taschino della giacca un paio di occhialétti
ritrovasi ancora qua l'occhialone fatto dal campani, con il quale questa sera
iv- 227: niccolò, che occhiava dal suo cantuccio, cominciò a dire:
praga, 3-252: o stelle che dal ciel mi sogguardate / collo splendor delle
alla piccina, che non sgusciasse mai dal cancello. pratolini, 9-715: «
caso lo facessi, levandoti il velo dal volto, lo lasci vedere, accompagnando
occhiatèlla (v.). = dal lat. oculata (deriv. da ocùlus
t or pedo ocellata), caratterizzato dal colore giallastro o rossiccio del dorso e
saturnia cui siete ambo nel core / dal ciel m'invia ». saba, 568
iv-44: subitamente lo circonfuse una luce dal cielo, per la quale occhibaglioe e cadde
, iv-119: mi sopravvenne una copiosa luce dal cielo, per la quale occhibagliato caddi
e la mia carne non sarà scossa dal desiderio. -di animali.
, 1-17: due persone innamorate, indotte dal genio coniugale a salire mano in mano
. escono. pratolini, 2-348: scese dal letto, andò alla finestra, aperse
... la polla che occhieggia dal terreno dovè buttare allegra e chiacchierona.
signif. n. 1 è registr. dal d. e. i.
ritinta a lung'andare in cremisino / dal sudiciume che traspar di sotto; / sopra
6-218: una lagrima le si staccò dal ciglio e fece un occhiello nella schiuma
il quale [poemetto] fu perseguitato dal de courèil con una critica spietatamente ridicola:
, 72: il filo della seta partendosi dal rochello per li occhietti e quindi per
libro seguita da una pagina bianca o dal frontespizio. -per estens.: la
e agli orecchini colle perle, regalati dal signor costante. 12. dimin
, / quando nunzia d'amor venne dal colle / la bruna, occhimodesta verginella
dei due organi della vista, costituito dal globo oculare, contenuto quasi interamente nella
è una membrana di natura connettiva attraversata dal nervo ottico, dai nervi, dai
occhi i lampi, / chi non sarà dal suo parlar conquiso? duodo, lii-15-194
antiche e per tali date fuori, perché dal confronto potessero gli studiosi adottrinar l'occhio
il barbazzale communemente. e dicesi occhio dal modo che tiene d'occhio aperto.
cerchi che dir vogliamo, che si vedono dal mezzo di esse catene in su,
nell'occhio della tavolozza e preso un pennello dal mazzo si era messo a sciagottarlo nel
righe, le grinze e gli occhi dal vaiuolo. -occhio di gallo:
altra nera, la quale se si cava dal rospo vivo, ha un occhio quasi
dai fanciulli sono chiamati occhi e cavandosi dal pane tali occhi, che sono dolci
, dalle lunghe ciglia gialle, annebbiato dal sonno, i girasoli dormivano a capo
onde le guardie, per pietà, toltala dal serraglio, portaronla in una casa a
la vecchia lanterna meccanica del faro, dal cader del sole in poi, non
sgradevole (o è considerato tale) dal punto di vista estetfeo, che è
qual occhio fussi veduto dall'imperatore, dal serenissimo de'romani e da i fratelli e
rusticale, foderata de pecora, e dal canto de drieto, quanto teneva le
più basso diti 7 dell'abaco e lontano dal mezzo diti io; le volute sortiranno
; le volute sortiranno da un fogliame e dal mezzo di loro esciranno molte foglie.
. carducci, iii-3-83: il re dal suo lascivo occhio di bue / guardava
nome dato a un apparecchio inventato nel 1912 dal prof. rosing, dell'istituto tecnologico
da noi ora non praticato e riportato dal salviati in questa figura come d'una
avea dovuto fuggire di notte e travestito dal quirinale, perché il popolo romano gli avesse
: le note non fur mai, dal dì eh'adamo / aperse gli occhi,
, che sole bastavano ad isvegliare antonio dal lungo sonno d'una vita oziosa e lasciva
, quanto più essi eran conosciuti per alieni dal risentirsi in cosa cne li toccasse personalmente
quale possiamo oggi conoscere la maniera tenuta dal giuntalodi nel disegnare, ci viene indicato
è uomo tanto oculato, quanto lontano dal favorire una violenza, ed alla sua
dubitare che la regina suddetta, sollecitata dal bastardo di scozia... e più
vivo lauro. -muovere un'acqua dal cuore e venire agliocchi: piangere per la
/ che me fa mover un'aqua dal core / e ven a gli ogli,
vedesse, ne alcuna volta levare gli occhi dal libro. andrea da barberino, 1-255
, 17-57: io m'accorsi / che dal collo a ciascun pendea una tasca /
palazzo dai libri, e i libri dal palazzo; dove... giacciono prigionieri
, 33 (565): infatti moriva dal sonno. ma, appena velato
fiammeggio nel caldo d'amore / di là dal modo che 'n terra si vede,
27. -lontan dagli occhi, lontan dal cuore: v. cuore, n
.). = voce panromanza, dal lat. ocùlus, di origine indeuropea.
maggior distanza di otto o nove miglia dal mare. lessona, 1006: '
occhiolino alle scommessure, per veder tagliare dal sarto i lembi della tonica della sarta
due occhi da servitore mi stavano squadrando dal capo al piede. nievo, 1-26
i-85: chiama la bella occhi-pietosa iole / dal sen di cigno, dalle chiome bionde
accenti s'innamora. marino, xiii-27: dal cieco amor deluso / un occhiuto pastor
ch'abitano sotto l'altro polo separato dal vastissimo oceano, del nome di filippo
vale / quel ch'altri chiama ben, dal ben più scosto / che l'oriente
l'oriente dall'occidentale. = dal lat. occidentdlis, deriv. da occìdens
nella sciagurata scissione dell'europa prodotta dal sipario di ferro, parteggia per l'occidente
quasi tutti i popoli della terra fin dal rinascimento e dalla riforma, e si
quanto continuata dalla chiesa romana e recuperata dal rinascimento), dal medioevo feudale e
romana e recuperata dal rinascimento), dal medioevo feudale e comunale, dal rinascimento
, dal medioevo feudale e comunale, dal rinascimento, dalla scienza moderna ispirata al
rivoluzione industriale, dalla rivoluzione francese e dal romanticismo come origine delle concezioni e delle
concezioni e delle istituzioni liberal-democrati- che, dal consolidarsi di strutture e concezioni socio-economiche e
xx, per effetto delle politiche perseguite dal regime sovietico e dagli altri regimi comunisti,
di luce e d'ombra, percosse dal sole occidente. -calante, decrescente
e l'altro verso occidente. = dal lat. occidens -èntis, part. pres
terzi laterali della linea nucale superiore, dal processo mastoideo e termina nella galea aponeurotica
termina nella galea aponeurotica; è innervato dal ramo auricolare posteriore del facciale; è
occipitale massimo: opistocranio. = dal lat. mediev. occipitalis, deriv.
o dalle spalle o dall'occipite o dal malleolo, senza fargli precedere alcuna purga
di fare scorrere il berrettino innanzi indietro dal sincipite all'occipite. imbriani, 6-165
legamento occipitoassoideo 'quello che si estende dal dutto basilare al legamento trasverso ed alla
da occipitale] e atloideo, deriv. dal gr. " atx (*;
occipitoepistrofìco laterale: fascio fibroso teso obliquamente dal margine laterale del foro occipitale al corpo
nel legamento crociforme, bendarella longitudinale che dal legamento trasverso dell'atlante va all'occipitale
colpo giusto / il tosato occipizio avea dal busto. 2. locuz.
fortemente l'influsso del francese a partire dal sec. xiii e in modo particolare
sec. xiii e in modo particolare dal sec. xvi; nel sec. xix
stesse letterenamento di gas emessi dalla forma, dal gorgoesecutive restare incaricati i giusdicenti di esigere
quando io dovevo per un'occorrenza scostarmi dal letto. -in partic.: bisogno
: un dì, essendo lontano assai dal castello, scese, per le sue occorrenze
il veleno. -ant. preceduto dal pron. pers. soggettivo neutro.
b. segni, n-52: dettosi dal filosofo le virtù generarsi in noi mediante
-ant. e letter., preceduto dal pron. pers. soggettivo neutro.
centesimo. -ant., preceduto dal pron. pers. soggettivo neutro.
iron., per dispensare l'interlocutore dal fornire informazioni superflue, ovvie).
dall'ingl. to occur, deriv. dal lat. occurrère (v.
di sforzarla, non però si ristettero dal travagliarla con frequentissimi attacchi per molti giorni
occultissimamente concepe [la calcina] fuoco dal fuoco e conservalo. l. carbone
. 7. ant. lontano dal consorzio umano. seneca volgar.,
possono, come piccoli, venire occultati dal gran lume del sole. g. graziani
di un anno arrivò a tor via dal quadro quel velame che l'occultava.
preciso che la luna occulta una stella o dal punto che fa un'eclissi?
istesso camina nella dazione in soluto che dal debitore si faccia al creditore d'alcuni
o un pianeta è sottratto all'osservazione dal passaggio della luna davanti a esso;
1-1-137: ora [venere] va calando dal mezzo cerchio e si mostra cornicolata e
di madras. cameroni, 1-172: dal canto mio persisto nelle convinzioni dell'arte
dante, quello dell'inferno ', ma dal modo come lo faceva e dai significati
dall'ansia delle piogge notturne, / dal variar nei cieli delle nuvole.
apprestata [la materia della storia] dal corso delle mondane cose o dal volere
storia] dal corso delle mondane cose o dal volere manifesto o occulto di dio.
saluzzo roero, 3-ii-164: fugge artaban dal loco ove pugnava; / balza fra
occulta mina. milizia, i-303: dal foro romano, dov'era il lago curzio
. nardi, 407: subitamente li tolgono dal conspetto delle persone, gettandogli in alcune
caro, 2-1194: da la fretta e dal timore / sospinto esco di strada per
un'erinni / a gioir delle terre arse dal verno, / maligna, e lava
non è facilmente riconoscibile dall'acquirente o dal committente (con riferimento alla merce acquistata
pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore ae'passi comuni il rumore d'
voce indigena; è registr. dal d. e. i.
sanguinoso. siri, x-718: dal duca parimente ordinossi l'occupa- mento
(e tale azione può essere, dal punto di vista giuridico e morale, lecita
costringie l'altrui occupare. governo di firenze dal 1280 al 1292 [rezasco],
cagionato questa rottura... imperocché dal calore... mise in impeto
questo pensiero cadde su un fondo ovattato, dal quale si propagarono fremiti di voluttuoso compiacimento
che una figliuola unica e molto amata dal padrone della casa fu occupata dal demonio.
amata dal padrone della casa fu occupata dal demonio. -sostituire, subentrare (
pristina debolezza, si sarebbe scagliata subitamente dal letto se il freno dell'onestà non fosse
le ultime diciassette lettere, e vanno dal 1759 a tutto il 1761, riferendosi
, i-1-6-95: un picciol lume resta dal sopravegnente splendore d'un maggiore occupato.
ma oggidì se ne abusa, ripetendo dal francese * in che vi occupate?
f. scarlatti, lxxxviii-n-605: mòsso è dal cielo una 'nfluenzia tale, /
, mi teneva un certo terreno occupato dal padre. ceredi, 90: per vigore
vedendo occupata la libertà della sua città dal duca d'atene, non poteva sopportare
sono orbate, però che, occupate dal principio de la loro vita ad alcuno
; e gli spazi del tempo occupati dal trionfo della morte, senza possibil paragone
tranquilli che non il breve momento agitato dal fenomeno della vita. io. impacciato
, 3-148: erano rigidi, ancora abbronzati dal sole marino e occupatissimi della bionda e
renzo era un giovane pacifico e alieno dal sangue, un giovane schietto e nemico d'
e non credenti, è sempre occupata dal dubbio. -con sineddoche.
dai sentimenti più disparati. -posseduto dal demonio, invasato. cavalca, 20-41
/ non te fidar, ché sì dal tuo splendore / occupato riman ch'el
la sentenza che si dà ogn'anno dal pontefice contra gli occupatori delle cose ecclesiastiche
profonda, / di', non vani dal tuo pensiero il lito? 6
sculpta occupatrice vive. = dal lat. tardo occupàtor -sris, nome d'
distinzioni sono peraltro emerse solo a partire dal secolo xviii e sono attualmente regolate dalle
sopra questo fatto, quando ebbe lettere dal commissario di cagli che lo avvisava dell'
non il giorno stesso. = dal lat. occupatio-ònis, nome d'azione da
voce dotta, comp. da oceano1 e dal lat. nauta (v.
. da oceanico *; voce registr. dal d. e. i.
(fichte) o sia posta a noi dal di fuori, ecc. -altisonante,
nel periodo invernale. -che spira dal mare verso terra (un vento).
specie indipenaenti sia dall'ambiente litoraneo sia dal fondo marino, fauna abissale, stanziata
voce dotta, lat. oceànis -idis, dal gr. òxcavt; -18o <;
dotta, lat. scient. oceanides, dal gr. wxcotvt; - l8o <;
. oceano *); è registr. dal lcssona. oceanina, sf.
pensosa del cielo al confine; / dal gran mare verdognolo, aove / si
dotta, lat. scient. oceanites, dal class. oceanxtis (v.
v. oceanitide); è registr. dal d. e. i. oceanìtide
agg. che nasce, che è generato dal dio oceano (una divinità).
voce dotta, lat. oceanìtis -tidis, dal gr. 'dx * ocvttv; - i8cx
, stabilendone il confine estremo, e dal quale si credeva prendessero origine tutti i
tutta la parte da levante, cominciando dal mare oceano e paradiso terrestre. arrighetto
la circonda. savonarola, 8-i-60: dal mare oceano vengono tutti gli altri mari
francia si può dire che sia tutta, dal ponte beivicino in là,..
, della civiltà americana. -seguito dal toponimo o da un termine che ne
a l'incontro di sarmazia di qua dal fiume tanai, termine de l'asia
l'olga guardava lontano in un mondo dal quale si sentiva separata da oceani di
(fichte) o sia posta a noi dal di fuori, ecc. simile oceano
compagnia d'altre nereidi pescate ad oceano dal pattu- glione. -dare le leggi
= voce dotta, lat. oceànus, dal gr. 'dxcotvói; (di etimo
voce dotta, comp. da oceano1 e dal tema del gr. x . da oceanus 'oceano 'e dal gr. spòrto *; 'corsa ' voce dotta, comp. da oceano1 e dal gr. ypacpf) 'descrizione, l'insegnamento relativo, fondato nel 1911 dal principe alberto i di monaco. a profondità diverse. = dal fr. océanothermique (comp. da océan lat. scient. ocellaria, deriv. dal class. ocellus (v. 'ocello': voce dell'uso, ma presa dal francese e adoperata dai zoologi per indicare felino selvaggio [felis pardalis) diffuso dal messico all'argentina, lungo poco più tipo di esecuzione. = dal lat. mediev. hochetus o hoquetus
voce dotta, comp. da oca1 e dal tema del lat. caedère '
ai ochinesco (non attestato, deriv. dal dimin. di oca1).
lat. scient. ochiophytae, comp. dal gr. nutrimento 'e cpuxóv
. = voce dotta, dal nome del genere ocimum (v. oci-
dotta, lat. ocimum o ocimum, dal gr. &>ci|zov, di origine preindoeuropea
. ocimum (festo) per ocinum, dal gr. &xivov (connesso a òxù
= voce dotta, lat. ocimóides, dal gr. wxiixoeisé? (comp.
dotta, lat. scient. ocypoda, dal gr. òxutc (comp. da
dotta, lat. scient. ocypodidae, dal nome del genere ocypoda (v.
v. ocipode); è registr. dal d. e. i. òcio
da &xà°c 'folla, moltitudine 'e dal tema di xpaxéco 'domino, governo '
. = voce dotta, comp. dal gr. &xxo <; 'folla '
linneo e figurato da lamarck, e dal primo così denominato per la forma delle
dotta, lat. scient. ochna, dal gr. &xv?] 'pero '
dotta, lat. scient. ochnaceae, dal nome del genere ochna (v
voce creola delle guiane; è registr. dal d. e. i.,
scient. ochotonidae (nel 1877), dal nome del genere ochotona (v.
v. ocotona); è registr. dal d. e. i.
pigmenti naturali (con tonalità che vanno dal giallo ruggine al rosso e al bruno
l'ocrea arsa e smarrita è l'ombra dal falsalo, mescolato con ocrea arsa.
questa cupa sfinge /... / dal corsaletto folto, con impresso / in
= voce dotta, lat. ochra, dal gr. £>ypa, deriv. da
riesce disagevole discernerlo [il langetti] dal sopradetto loth, nato bavarese, detto
decandria di linneo, così denominate dal loro pallido colore. questo genere
dotta, lat. scient. ochromonadaceae, dal nome del genere ochromonas (comp
del genere ochromonas (comp. dal gr. d>xpè? * giallo '
quadro anatomopa- tologico consistente in una pigmentazione dal bruno ocraceo al nerastro che interessa soprattutto
= voce dotta, comp. dal gr. d>xp ^ s * giallastro,
vócro£ 'malattia '; è registr. dal d. e. i. ocròsi
. = voce dotta, deriv. dal gr. < j>xp°c 'pallore '.
. = voce dotta, comp. dal gr. ùxpèc 'giallo 'e da
(v.); è registr. dal d. e. i. octaetèride
lat. scient. octandria, comp. dal gr. 6xto> 'otto 'e
lat. scient. octocorallia, comp. dal class. odo 'otto '
dotta, lat. scient. odocotylidae, dal nome del genere octocotyle (comp
del genere octocotyle (comp. dal gr. òxrcó 'otto 'e xotùatj
dramme '; è registr. dal d. e. i.
valore di essa. = dal lat. mediev. (di uso giuridico
(v. ottodontidi) e dal gr. * topo '. òctoplo
dotta, lat. scient. odopoda, dal gr. òxtcó7touc; -rroso;
dotta, lat. scient. octopus, dal gr. 6xtg>7tou <;,
, paimitico e oleico. = dal portogli, ocumba o ucunba, dal nome
= dal portogli, ocumba o ucunba, dal nome tupl dell'albero. oculare1
. = voce dotta, denom. dal lat. ocùlus 'occhio '.
è uomo tanto oculato, quanto lontano dal favorire una violenza. imbriani, 2-23:
il calpestio della carovana, si spiccò dal suo studio occulato. redi, 16-v-445:
= voce dotta, comp. dal lat. ocùlus 'occhio 'e da
ochi, cioè nelle lavande. = dal lat. collyrium (v. collirio)
d'un glaucoma, irrimediabile. = dal fr. oculiste (nel 1503),
oculiste (nel 1503), deriv. dal lat. ocùlus (v.
possono essere accolti. = dal fr. oculistique (nel 1700),
= voce dotta, comp. dal lat. ocùlus 'occhio'e da cardiaco
(v.); è registr. dal d. e. i. oculocompressóre
. = voce dotta, comp. dal lat. ocùlus 'occhio'e da compressore
. = voce dotta, comp. dal lat. ocùlus 'occhio'e dal tema
comp. dal lat. ocùlus 'occhio'e dal tema di girare (v.)
. = voce dotta, comp. dal lat. ocùlus * occhio 'e da
. = voce dotta, comp. dal lat. ocùlus 'occhio 'e da
. = voce dotta, comp. dal lat. ocùlus 'occhio 'e da
(v.); è registr. dal d. e. i. oculomotóre
= voce dotta, comp. dal lat. ocùlus 'occhio 'e da
. = voce dotta, comp. dal lat. ocùlus * occhio 'e da
. = voce dotta, comp. dal lat. ocùlus 'occhio 'e da
. = voce dotta, comp. dal lat. ocùlus * occhio 'e da
= voce dotta, comp. dal lat. ocùlus * occhio 'e da
= voce dotta, deriv. dal lat. ocùlus 'occhio '.
= voce dotta, comp. dal lat. ocùlus 'occhio 'e da
(v.); è registr. dal d. e. i.
stipendio quotidiano che a ciascuno vien dato dal gran signore... la prima camera
gli capricci dell'imperadore. = dal fr. odalisque, dal turco ó ^
. = dal fr. odalisque, dal turco ó ^ aliq (in grafìa moderna
sillabe con enorme fatica, come soverchiato dal fastidio. pratolini, 10-43: io
nome di carnieri o cantus, fu ripreso dal rinascimento francese e italiano (ronsard e
voce dotta, lat. tardo ode, dal gr. da riconnettere a &80 '
- son l'una e l'altra dal più al meno di efficacia temporanea,
= voce dotta, ted. hodegetik, dal gr. òstjyttuxói;, agg.
da ò$6c; * strada 'e dal tema di bcyco 'conduco ').
che s'incontra a sinistra nell'uscire dal teatro, il quale odeo fu in atene
dando, il timore. = dal lat. audère (v. osare)
né sforzo nessuno, col solo ritrarli dal vero, largamente posso ottenere il mio
, iv-xxii-7: dico... che dal principio se stesso ama, avvegna che
vespa muraria lin ', desumendo il nome dal dolore acutissimo che reca la puntura del
dotta, lat. scient. odynerus, dal gr. òsuvrjpó ^ 'doloroso '
. = voce dotta, comp. dal gr. òsùvtj 'dolore 'e
gr. òsùvtj 'dolore 'e dal tema di cpayeìv 'mangiare, è
di cpayeìv 'mangiare, è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. òftóvi) * dolore 'e
(v.); è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. ò36vi) 'dolore 'e
(v.); è registr. dal d. e. i.
adattamento del lat. odinolytes, comp. dal gr. òsuvtj 'dolore, doglia
òsuvtj 'dolore, doglia 'e dal tema di xóco * sciolgo, calmo '
ne l'anima eccitato / da un obbietto dal quale ella si scosta / per volontà
e l'odio è stolto, ombre dal volo breve, / tanto se insorga,
dotta, lat. scient. odobaenidae, dal nome del genere odobaenus (v.
v. odobeno); è registr. dal d. e. i.
lat. scient. odobaenus, comp. dal gr. ò8ou£ -évrcx; 'dente
ò8ou£ -évrcx; 'dente 'e dal tema di fìalvto 'io cammino '.
lat. scient. odocoueus, comp. dal gr. 680 { *; -6vto
; 'cavo '; è registr. dal d. e. i.
smica, in funzione delle distanze dal punto in cui la perturbazione si è
= voce dotta, comp. dal gr. 68ó <; 'strada 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. &8ó <; 'strada '
. &8ó <; 'strada 'e dal tema di ypàqjco 'scrivo '; è
di ypàqjco 'scrivo '; è registr. dal d. e. i. òdologìa
= voce dotta, comp. dal gr. 6861; 'strada 'e
per il numero di giri indicato dal contagiri si ottiene la distanza percorsa);
lat. scient. odonata, deriv. dal gr. xsoóc; -óvtoi; *
= voce dotta, comp. dal gr. &86c; 'strada'e 8vo (
congregazione instituita in francia nel secolo xvii dal p. gio. odone per l'
l'istruzione de'missionarii. = dal nome italianizzato od ^ dpne del fondatore s
. = voce dotta, comp. dal gr. 886; 'strada 'e
lat. scient. odontasbis, comp. dal gr. 68065 -èvrtx; 'dente
la var. odontaspe è registr. dal d. e. i. odontàspidi
dotta, lat. scient. odontaspidae, dal nome del genere odontaspis (v.
al suono del flauto, perché risulta dal congiugnere la lingua ai denti. =
dotta, lat. scient. odontites, dal class, odontitis, deriv. dal
dal class, odontitis, deriv. dal gr. 68065 -óvttx; 'dente '
. = voce dotta, deriv. dal gr. 68065 -6vt05 'dente ',
. = voce dotta, comp. dal gr. 68065 -6vt05 * dente 'e
lat. scient. odontoceti, comp. dal gr. 68065 - 6vro; '
= voce dotta, comp. dal gr. 68065 -óvtt *; '
= voce dotta, comp. dal gr. 68065 -6vro (; 'dente
68065 -6vro (; 'dente 'e dal tema di xxào 'rompo '.
dotta, lat. scient. odontophorus, dal gr. 68ovto? ópo5 'dentato
comp. da 68065-óvt05 'dente 'e dal tema di oépeo 'porto ')
= voce dotta, comp. dal gr. 68065 6vt05 'dente 'e
lat. scient. odontoglossa, comp. dal gr. 68065-óvt05 'dente 'e
lat. scient. odontoglossum, comp. dal gr. 68065 -6vt (< '
lat. scient. odontognathus, comp. dal gr. 68065 -6vto <; '
lat. scient. odontographia, comp. dal gr. 68065 -6vt05 'dente '
= voce dotta, comp. dal gr. 68065 -6vt05 'dente 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. 68065 -6vt05 'dente 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. 68065 -6vt05 'dente 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. 68065 -6vt05 'dente 'e
= voce dotta, deriv. dal gr. 68065 -6vc05 'dente ',
formicari; i quali ebbero tal nome dal pungolo dentiforme di cui sono provedute le
lat. scient. odontomachus, comp. dal gr. 68065 -6vt05 'dente '
. 68065 -6vt05 'dente 'e dal tema di \ dc / o \ tax
= voce dotta, comp. dal gr. òsovx; -6vto£ 'dente '
lat. scient. odontomyia, comp. dal gr. òsou; -óvto <;
. = voce dotta, deriv. dal gr. ò$où£ -óvtoi; 'dente '
= = voce dotta, comp. dal gr. ò&oòc; -óvto <; 'dente
fossili del raggruppamento odontopteridee, diffuso dal carbonifero al permiano. tramater [
lat. scient. odontoòteris, comp. dal gr. 68ou£ -óvtcx; 'dente
dotta, lat. scient. odoritopterideae, dal nome del genere odontopteris (v.
v. odontopteride); è registr. dal d. e. i.
lat. scient. odontornithes, comp. dal gr. òsovx; -6vto£ 'dente
-i0o£ * uccello '; è registr. dal d. e. i.
lat. scient. odontorrhagia, comp. dal gr. ó8ou£ -6vto£ 'dente '
. ó8ou£ -6vto£ 'dente 'e dal tema di * rompo '. odontosàuro
lat. scient. odontosaurus, comp. dal gr. ó$où£ -óvto <; '
. = voce dotta, comp. dal gr. -óvxo <; 'dente '
. -óvxo <; 'dente 'e dal tema di axonitù 'osservo '.
. = voce dotta, deriv. dal gr. -<5vtoc;, con suff.
indica una condizione fisiologica; è registr. dal d. e. i. odontotecnia
lat. scient. odontotechnia, comp. dal gr. òsoùc; -óvtcx; '
. = voce dotta, comp. dal gr. òsoù <; -óvto£ 'dente
= voce dotta, comp. dal gr. -6vto < 'dente 'e
dotta, lat. odontotyrannus, comp. dal gr. -óvro£ 'dente 'e
tutti i residui odorabili egli si guarda dal fumare anche fuori dell'ufficio. montano,
, ii-198: dalli cinque sensi, cioè dal vedere e udire, assaggiamento e dall'
e udire, assaggiamento e dall'odoraménto e dal toccamento. 4. l'
odorando un mazzo di viole tirato fuori dal manicotto di martora. bernari, 5-126
e già in deliberato pensiero de partirse dal cardinale, fece una egloga. segneri
ojetti, i-664: tutta la montagna battuta dal sole traverso odora d'erbe come un
, 1-218: l'aria / rosata dal suo vento odora estive / sere all'aperto
arpie brutte e nefande, / tratte dal cielo a odor de le vivande. gelli
prodotta negli altri da una persona, dal modo di vivere e di comportarsi,
da] non solamente all'odore lasciatovi dal cavalliere per una collanetta di pasta odorifera
l'odorifero è inclinato, / ma fugge dal fetente suo contrario. lomazzi, 4-ii-111
da odor -òris 'odoro 'e dal tema di ferre 'portare, produrre '
. da odor -òris * odore 'e dal tema dei comp. di facère *
da odor -dris 'odore 'e dal tema dei comp. di facére 'fare
. = voce dotta, comp. dal lat. odor -dris 'odore 'e
lat. odor -dris 'odore 'e dal tema di gerire 'portare '
voce dotta, comp. da odore e dal gr. pétpov * misura '.
voce dotta, comp. da odore e dal tema del gr. cpépw
odorosamente. panzini, iii-355: lo tratteneva dal dipartirsi... il pesce odorosamente
voce dotta, comp. da odore e dal tema del gr. 0x07cèto * osservo
0x07cèto * osservo '; è registr. dal d. e. i.
odoroso / col suo florido riso / dal suol canuto un giovanetto aprile. leopardi,
quali si accendono in una successione determinata dal percorso di ciascuna particella che attraversa nel
= voce dotta, comp. dal gr. o$ó <; 'strada,
; 'strada, percorso 'e dal tema di oxotréto 'osservo '.
odrusae) ¦ arum, dal gr. 'ospuoai. qdyssèa, v
lat. scient. ooecium, comp. dal gr. àóv 'uovo'e obclov
obclov 'abitazione, abitacolo'; è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, lat. oenanthe, dal gr. olvàvoi) (comp. da
. sostanza tossica di consistenza resinosa ricavata dal papavero da oppio. = voce
. = voce dotta, comp. dal gr. olv< < 'vino ',
(v.); è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, lat. oenelaeum, dal gr. otvéxaiov (comp. da
. = voce dotta, comp. dal gr. olvo <; 'vino '
(v.); è registr. dal d. e. i.
di una dina. = dal nome del fisico danese h. c.
di trarre, dall'uso o unicamente dal possesso di essa (ed è, quindi
. croce, ii-4-78: i puristi muovono dal postu lato edonistico, ossia
veramente economica. = voce dotta, dal gr. òpéxxipft; 'vantaggioso ',
= voce dotta, lat. ophiostaphyle, dal gr. órpio = voce di area sett., dal lat. of [f \ clla,
sulle labbra di don jacopo e accompagnate dal suo sguardo di sensuale ammirazione e di
, poiché fia nato il lino, dal freddo non sia offeso. g. stampa
: la exalazione che si levava dal funao surgeva sì grossa che s'
la forza e gli affetti non sarebbero offesi dal ridicolo. gemelli careri, 1-i-29:
. ottonelli, 89: volendo pure derivare dal detto * veru 'latino, allora
. lorenzo de'medici, i-130: dal quale [del pianto] desto il cuore
morale, civile istituzionalmente legittimato o condiviso dal sentimento comune. g. paleotti
tanto che egli sia sconfitto e cacciato dal campo, venga incessantemente bersagliato e battuto.
poich'io dante intesi quelle anime offense dal peccato di lussuria. 4.
l'uomo trapassa, cioè che si contiene dal cielo della luna, il quale ha
psicologica a stabilire rapporti (anche seguito dal complemento di specificazione relativo a ciò che
è regolarmente eseguita e non è accettata dal creditore, pone quest'ultimo in stato
afferma non averla, che la manderà dal ticino o la porterà ritornando. pascoli,
atti di leoben già offeriti molti mesi prima dal generale el direttorio all'austria.
giova / la poca vista a me dal cielo offerta / sol per piacer a
, si ridusse alla sola antifona recitata dal sacerdote prima dell'offerta del pane e
off erzione de'legni. = dal lat. mediev. offertio -ònis.
macchia che mai non ti levi / dal viso, poi che dopo offese tante /
non secondo la tassa della legge professata dal delinquente, ma secondo quella di chi
la grande altezza cadevano in piazza molto discosto dal palagio, con poca o nulla offesa
; ma con maggiore difficultà si levarono dal canto dei viniziani le offese dei tre
seguirebbe ancora che la vittoria rimarebbe sempre dal lato di coloro che stessero su l'
su l'offesa, e non mai dal lato di quegli altri che si difendono.
o materialmente danneggiato dall'azione, dal comportamento o dal giudizio altrui (una
danneggiato dall'azione, dal comportamento o dal giudizio altrui (una persona, un
2. dir. persona offesa dal reato o parte offesa: il soggetto
incriminatrice, la quale è stata violata dal reato commesso, con conseguente lesione o
sotto il profilo del diritto civile, dal reato commesso e che, in quanto
codice penale, 120: della persona offesa dal reato. 'diritto di querela '
ottimamente che il sesso mio non diverso dal suo mi poteva dare questo diritto,
desiderio puro della felicità, non soddisfatto dal piacere e non offeso apertamente dal dispiacere
soddisfatto dal piacere e non offeso apertamente dal dispiacere. 5. turbato,
col suo vestimento lo spazzò, niente dal fuoco al postutto offeso. ariosto,
.. cadde il cavallo addosso, dal quale offeso molto non potette andare più innanzi
autunno, soffiando austro, era offeso dal catarro ed intasamento del naso. c
dentro i vasi capillari dell'orecchio offeso dal sole smagliante. -con riferimento a
: un uccello che pur mo esca dal nido, / s'el vede un altro
algarotti, 1-ix-213: alfin s'è scossa dal profondo sonno / la neghittosa italia,
del ciclo pascale dato fuori e illustrato dal cardinal noris. fantoni, ii-8: coronato
ninfa il simulacro; / e acciò dal gregge non cadesse offeso / l'avea di
beccuti, i-257: che vai pur tu dal vii legnaggio sceso / di sisifo,
= la var. uficiante è registr. dal bergantini. officiare (ufficiare;
san benedetto, al quale era stato detto dal monaco ridotto ad officiare la chiesa vuota
detto... ch'erasi recato dal marchese f. per officiarlo a tuo
lat. mediev. officiare, deriv. dal class. officium (v. ufficio
. mediev. officiar ius, deriv. dal class. officium (v. ufficio
. uffiziatóre e ufiziatóre sono registr. dal tommaseo. offìciatura, v. ufficiatura
; lavapiatti, sguattero. = dal fr. officier, deriv. da office
'cucina '; voce registr. dal dizionario delle professioni. officière2, v
', -del tutto non si scosta dal convenzionalismo, melodrammatico, -cade di frequente
da tre lati circondano i portici e dal quarto lato le scale, gl'ipocausti
medicamenti e quelle preparazioni che sono confezionate dal farmacista stesso in base a una formula
dante, par., 16-10: dal 'voi'che prima a roma s'offerie
padrona del forno. = dal lat. volg. * offerire, per
ludovico gli faceva. = deriv. dal fr. offre (nel 1138),
martiri, lontanissimi ancora per la virtù dal solito offuscamento delle passioni, si accordassero
in ira, non discerne il vero dal falso. tagliazucchi, 1-i-427: havvi
per scherzo e gioco, / fioccassero dal grembo / un bel nevoso nembo.
: i soldati regi erano anche noiati dal calore e da un gran polverio che,
accuratamente rasate del grosso uomo, offuscate dal pelo denso della barba. piovene, 6-207
dai vicoli del porto; giungevano offuscate dal crepuscolo. 3. reso meno
quei che nella detta figura miravano rimanevano dal gran lume talmente offuscati degli occhi che
offuscato il cervello che non discernono il zuccaro dal fele? tasso, n-iii-943: ogni
offuscato da le passioni, prende mirabil luce dal suo sapere. campailla, 1-2-82:
iii-2-116: il senzapòllice, già offuscato dal primo fumo dell'ebrezza, è seduto a
sopiti et offoscati dall'allegrezza che nasce dal felice termine della tragedia. parise, 5-63
delle macchine delle quarant'ore restassero offuscate dal fumo che le impresse e bisognò ritoccarle
lat. scient. ophiacantha, comp. dal gr. &pi < 'serpente '
dotta, lat. scient. ophiacanthidae, dal nome del genere ophiacantha (v.
lat. scient. ophiactis, comp. dal gr. frpu; * serpente
echino- dermi della classe ofìuroidi, caratterizzati dal disco ricoperto di piastre molto evidenti,
dotta, lat. scient. ophiactidae, dal nome del genere ophiactis (v.
dotta, lat. eccles. ophiani, dal gr. òpiocvol, deriv. da
&9i < 'serpente '; è remstr. dal d. e. j. ofìasi
dotta, lat. scient. ophiasis, dal gr. òcptacru; (in galeno
lat. scient. ophibasis, comp. dal gr. 'serpente 'e (
. = voce dotta, comp. dal gr. 69k; 'serpente 'e
lo più dalla tuba bassa o dal trombone contrabbasso). tramater [s
a quello di tale strumento. = dal fr. ophicléide, comp. dal gr
= dal fr. ophicléide, comp. dal gr. &pu; 'serpente 'e
dotta, lat. scient. ophichthyidae, dal nome del genere ophichthys, comp.
nome del genere ophichthys, comp. dal gr. 'serpente 'e '
lat. scient. ophidia, deriv. dal gr. &pu; 'serpente '
dotta, lat. scient. ophidiidae, dal nome del genere ophidion (v.
dotta, lat. scient. ophidion, dal gr. òcptòiov, dimin. di
, sm. medie. avvelenamento provocato dal morso di un serpente. = deriv
deriv. da ofidi; voce registr. dal d. e. i. ofiòbolo
lat. scient. ophiobolus, comp. dal gr. &pi£ 'serpente 'e
gr. &pi£ 'serpente 'e dal tema di (ààxxco * getto, scaglio
, scaglio '; è registr. dal d. e. i.
. scient. ophiocephalidae o ophicephalidae, dal nome del genere ophiocephalus o ophicephalus (v
. ofiocefalo); è registr. dal d. e. i.
. ophiocephalus o ophicephalus, comp. dal gr. 'serpente 'e xecpaxr)
lat. scient. ophiocistia, comp. dal gr. &pi < 'sergente
dotta, lat. scient. ophiocistoideae, dal nome della classe ophiocistia (v
, con disco subpentagonale di colore variabile dal bruno al rossastro e braccia lunghe fino
lat. scient. ophioderma, comp. dal gr. 69'serpente 'e séppia
dotta, lat. scient. ophiodermatidae, dal nome del genere ophioderma (v
lat. scient. ophiodontes, comp. dal gr. 'serpente 'e
lat. scient. ophiophagus, comp. dal gr. 'serpente 'e
gr. 'serpente 'e dal tema di 'payelv 'mangiare '.
= voce dotta, comp. dal gr. ftrpu; * serpente 'e
'occhio'; è registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. ophioglossaceae, dal nome del genere ophioglossum (v
v. ofioglosso); è registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. ophioglossales, dal nome del genere ophioglossum (v
v. ofioglosso); è registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. ophioglossaeae, dal nome del genere ophioglossum (v
lat. scient. ophioelossiti, comp. dal gr. 6 lat. scient. ophioglossum, comp. dal gr. 8rpt < * serpente ' . = voce dotta, comp. dal gr. fcpu; vserpente 'e ypafp' . = voce dotta, comp. dal gr. ftrpu; * serpente 'e (v.); è registr. dal d. e. i. ofiolèpidi dotta, lat. scient. ophiolepididae, dal nome del genere ophiolepis, comp. nome del genere ophiolepis, comp. dal gr. &pi < 'serpente 'e = voce dotta, comp. dal gr. fcpu; 'serpente 'e ). = voce registr. dal d. e. i. = voce dotta, comp. dal gr. 691 ^ 'serpente 'e xóyo = voce dotta, comp. dal gr. ftcpu; 'serpente 'e = voce dotta, comp. dal gr. 69u; 'serpente 'e 'forma '; è registr. dal d. e. i. = voce dotta, comp. dal gr. 6914 'serpente 'e pop9>j dotta, lat. scient. ophion, dal gr. 'opltov, nome del dotta, lat. scient. ophionidae, dal nome del genere ophion (v v. ofione); è registr. dal d. e. i. lat. scient. ophiopogon, comp. dal gr. 69u; 'serpente 'e la var. ofiopogóno è registr. dal d. e. i. dotta, lat. scient. ophiopogonoideae, dal nome del genere ophiopogon (v v. ofiopogone); è registr. dal d. e. i. lat. scient. ophiopsila, comp. dal gr. &pt < 'serpente ' . = voce dotta, deriv. dal nome del genere ophioxylon (v lat. scient. ophioxylon, comp. dal gr. 691 ^ 'serpente ' 5óxov 'legno '; è registr. dal d. e. i. anche lat. scient. ophiostoma, comp. dal gr. fcpu; 'serpente ' = voce dotta, comp. dal gr. 691$ 'serpente'e da dotta, lat. scient. ophiothrichidae, dal nome del genere ophiothrix, comp del genere ophiothrix, comp. dal gr. 6914 'serpente 'e 6pl lat. scient. ophisaurus, comp. dal gr. 'serpente 'e = voce dotta, comp. dal gr. 691$ 'serpente 'e da (v.); è registr. dal d. e. i. pens '. sono così detti, oltreché dal complesso della loro conformazione e dai lat. scient. ophisurus, comp. dal gr. &pu; 'serpente [plinio], 770: sono differenti dal marmo ofite, perché quello ha similitudine = voce dotta, lat. oòhites, dal gr. [x10< <], deriv
dotta, lat. eccles. ophltae, dal gr. 691tx1 (deriv.
deriv. da ofite; voce registr. dal tramater. ofitico2, agg.
= voce dotta, deriv. dal gr. fnic 'serpente è registr.
fnic 'serpente è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, lat. ophiùchus, dal gr. 'opiaùxoc, comp.
. da 'serpente 'e dal tema di fcxaj 'ho, tengo '
lat. scient. ophiura, comp. dal gr. 891 ^ 'serpente '
. = voce dotta, comp. dal gr. * serpente 'e oòpà
lat. scient. ophiuroidea, deriv. dal nome del genere ophiura (v.
dotta, lat. ophiùsa, deriv. dal gr. 891$ * serpente '.
misero a provare la bella marcia composta dal maestro stesso, che incomincia con quel
lat. scient. ophonus, deriv. dal gr. 891 ^ 'serpente '
glia delle orchidee, così denominate dal loro labello cigliato o peloso.
dotta, lat. scient. ophrys, dal gr. òppù? 'palpe
lat. scient. ophryon, deriv. dal gr. 69p&; * palpebra
* palpebra, sopracciglio è registr. dal d. e. i. ofrire
lat. scient. ophthalgia, comp. dal gr. òpootxqxóc] 'occhio
-oftalmìa delle nevi', congiuntivite intensa provocata dal riverbero sulla neve dei raggi del sole
, le quali acquistano il loro nome dal luogo dove nascono, sì come nell'occhio
'questa volta il divieto è vinto dal dovere della mia atitudine. fucini,
tardo ophthalmia (nel vi secolo), dal gr. ó90axp£a (deriv. da
tardo ophthalmicus (nel v secolo), dal gr. ò90ax|jiixó <;, deriv
. = voce dotta, deriv. dal gr. 690axjió£ * occhio ', col