va a zig-zag, sospinto ed attratto dal moto universale di questa metropoli.
del suo pensier, spesso discordi / dal pensiero di dio, diede il superbo
parole di amore e di furore che escono dal petto degli uomini in certi momenti.
più tedeschi sono stati sbarcati di qua dal garigliano. sarpi, i-1-41: questi
si ha il moto ascendente quando procede dal grave verso l'acuto, il moto
: il partente, mentre si sporge dal finestrino, punta il gomito; come se
: il matteucci fu rimandato subito a venezia dal papa, il quale insieme dichiarò la
annunzio, v-1-92: s'ode la bestia dal muso di bronzo che ronfa contro il
evento). calvino, 7-103: dal momento in cui il processo si mette
dubbia intelligenza delle cose dettate frettolosamente o dal modo di recarle in esecuzione o da
d'acqua); spazzato o trasportato dal vento. cariteo, 384: il
del terreno (ed è oggi sostituita dal trattore o dal motocoltivatore, che presentano
ed è oggi sostituita dal trattore o dal motocoltivatore, che presentano maggiori possibilità di
.); voce re- gistr. dal d. e. i. motociclétta
: si adoperò per qualche anno (dal 1934) indicare insieme motociclette e
n. 2 è registr. dal dizionario delle professioni. motocoltura (disus
. la var. motocultura è registr. dal d. e. i. motocompressóre
indica attività sportive; voce registr. dal d. e. i. motocrossista
= comp. da motocicletta] e dal gr. spòptoc ^ 'luogo dove
per la var. motodròmo, registr. dal d. e. i., cfr
motorizzati. = voce registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da moto1 e dal gr. pii-rpov 'misura '.
(v.); voce registr. dal d. e. i.
suff. d'agente-ista \ voce registr. dal dizionario delle professioni. motopallóne,
(v.); voce registr. dal d. e. i.
motobarca dotata di pompa da incendio azionata dal motore centrale. dizionario di marina [
che un poco di aria increspata sottilmente dal moto della lingua e delle labbra di
del tutto. marino, 5-33: dal sovrano balcon rivolto avea / il motor de
virtù de'santi giri, / come dal fabbro l'arte del martello, / da'
delle cose nove, / tutto procede dal moto superno; / e la virtù vien
muove dalla colui deità, nome prendendo dal suo [di cupido] motore. del
la cosa mossa, quand'è partita dal motore, abbia ricevuto virtù di dividere il
rivoluzione, essere contento della sentenza proferita dal concilio di fontaneto. denina, 1-i-306:
fallamonica, 2: ed ecco uscir dal ciel... / un gran motor
di olio pesante, che si differenziano dal motore * diesel 'perché, essendo
presa, vedo con stupore l'attrice levarsi dal letto. 13. locuz.
motorino (v.). = dal lat. mòtor -òris 'che mette in
sola: motorizzarsi. = dal fr. motoriser (1923).
deriv. da motoscafo; voce registr. dal dizionario delle professioni. motoscafo (
2. intorbidato dalla mota, dal fango (l'acqua); melmoso
per gli strumenti accessori. = dal fr. mototracteur (nel 1931),
mototracteur (nel 1931), comp. dal pref. moto- (da moteuv
trattore '; voce registr. dal d. e. i.
; il dimin. è registr. dal d. e. i.
nelle locomotive a vapore ed è caratterizzato dal fatto di avere una camera a volume
208: s'odono pianti, allora, dal pantano / al motriccio, rispondersi
i-119: 'motriglio': mota che si forma dal calpestare polvere di sulle strade, fanghiglia
papini, 28-294: li vedevo, dal vetro, saltare e dimenarsi intorno alla
[ecc.]. = dal lat. volg. motta, * mutta
assemblea '. la voce, con derivazione dal signif. del n. 4 e
voce di area pis. e viareggina, dal lat. tardo * movita, deriv
nel medio evo, sommossa. = dal fr. ant. meute 'sommossa '(
motto2. voce re- gistr. dal d. e. i.
volgar., 2-111: io fu'provocato dal popolo, acciocché combattessono più valentemente,
e libertà degl'italiani. -seguito dal discorso diretto. bernari, 6-21:
non ischerzar che dolga '. pagliari dal bosco, 353: non scherzar che doglia
caratterizzato da battute spiritose e argute, dal tono polemico, pungente e sarcastico,
disdicenti a un giovane che ora esce dal collegio altrettanto motteggiatori, fate il ritratto
gli uomini, tanto per ri- trarli dal male, quanto per condurli al bene.
questa, che il ridicolo vien sempre dal difetto e il motteggiar da virtù. leopardi
assai ci hanno, motteggiose giovani, dal diritto camino de'nostri ragionamenti traviati le
liturgico latino, per lo più parafrasato dal vecchio o dal nuovo testamento. -
per lo più parafrasato dal vecchio o dal nuovo testamento. - in senso generico
bene [la voce]... dal mottetto pastorale, una specie di zampogna
cfr. lat. mediev. motetus, dal fr. motei, dimin. di
. da musca 'mosca 'e dal tema di capere 'prendere '.
lat. scient. muscicapidae, deriv. dal nome del genere muscicapa. muscicapini
dotta, lat. scient. muscicapinae, dal nome del genere muscicapa. muscìcapo
= voce dotta, comp. dal lat. musca 'mosca 'e dal
dal lat. musca 'mosca 'e dal tema di capere 'prendere '
! 1, col suff. -colo, dal lat. colere 'abitare '.
'mosca '; è registr. dal d. e. i. musciellàggine
. = voce dotta, comp. dal lat. musca * mosca 'e dal
dal lat. musca * mosca 'e dal suff. lat. -jòrmis,
: dionea. = voce dotta, dal lat. muscipula -ae (o muscipùlum)
comp. da mùs 'topo 'e dal tema di capere 'prendere ',
. da musca 'mosca 'e dal tema di voràre 'mangiare '.
= voce dotta, comp. dal lat. musca 'mosca 'e dal
dal lat. musca 'mosca 'e dal tema di voràre 'mangiare '.
. = voce dotta, deriv. dal nome del genere muscivore. muscìvoro,
. = voce dotta, comp. dal lat. musca 'mosca 'e dal
dal lat. musca 'mosca 'e dal tema di voràre 'mangiare ';
di voràre 'mangiare '; è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal lat. muscus * muschio 'e dal
dal lat. muscus * muschio 'e dal gr. < ptxo£ 'amico '
la muscetta ci rimane. = dal napol. muschigliónè 'moscone '.
di area piemont. e merid., dal lat. * hamuscóla, dimin.
la var. méscola è registr. dal d. e. i.
: quello striato o scheletrico, derivato dal mesoderma e a contrazione volontaria; quello
; quello liscio o viscerale, derivato dal mesenchima e a contrazione involontaria; e
, comp. da muscdj. 6f e dal gr. xlgtx; 'pietra '
la rea mente, / corrose tossa dal malor civile, / mi divincolo in
addome! = voce dotta, dal lat. muscùlus, dimin. di mùs
lig. e tose., deriv. dal lat. muscùlus (plauto),
dicesi 'nervo muscolocutaneo esterno 'quello somministrato dal plesso brachiale; e 'nervo muscolocutaneo
voce dotta, comp. da muscolo1 e dal gr. xóyo ^ 'trattazione,
astr. -ìa', è registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da muscolo1 e dal lat. ligaméntum 'legamento ';
'legamento '; è registr. dal d. e. i. muscolomembranóso
v.); è registr. dal d. e. i. muscolotònico
v.); è registr. dal d. e. i. muscoluto
. chim.; è registr. dal d. e. i. muscóne2
suff. miner., è registr. dal d. e. i.
o magna. baldinucci, 175: dal tronco superiore o ascendente nascono le
.. la muscula superiore... dal tronco inferiore nascono le seguenti diramazioni
sacre. = deriv. forse dal lat. muscùlus 'muscolo '.
. motella. = deriv. dal lat. mustèla; voce di area romanesca
anello di ferro. = deriv. dal fr. ant. musei 'muso '
reale [di londra], pubblicato dal signor grew, sia stato tradotto in latino
, opera assai fina, forse proveniente dal disperso museo ai lorenzo il magnifico, la
= voce dotta, lat. musèum, dal gr. pouaetov 'luogo consacrato alle
voce dotta, comp. da museo1 e dal gr. ypàcpw 'scrivo, progetto
dotta, comp. da museo1 e dal gr. xóyoi; 'discorso,
(v.); voce registr. dal d. e. i.
piccolo mantice legato all'ascella e azionato dal braccio del suonatore, da una lunga
li buchi delle tre canne, fu dal celebre todino suonato come gli organi colla
al muso del cavallo. = deriv dal fr. musette, dimin. di muse
: il brutto musetto alzando fuore / dal pigro e verde umore / del suo
caproni, 2-108: la bimba dal bel musetto / continua a raccogliere olive
per questo, per derivazione, viene dal nome loro questo nome di musica,
di nuovo la melodia in parlare accompagnato dal suono o dal ballo o dall'uno e
melodia in parlare accompagnato dal suono o dal ballo o dall'uno e dall'altro.
le immagini di quegli oggetti già scolorite dal tempo. metastasio, 1-iii-848: ho
della natura, dalla voce umana, dal verso di un animale, dal ronzio
umana, dal verso di un animale, dal ronzio di un insetto, ecc.
amore, ecc. linati, 19-127: dal poggio di casnate in giù si apre
" euridice ', messa in musica dal medesimo peri, con arte mirabile e
= voce dotta, lat. musica, dal gr. (jtooaix?) [xéxvtj
portato o dalla qualità dell'aria o dal metallo della voce. c. i.
che scure di patinato bronzo si levano dal fondo del palco, e le musiche
linguistico ed espressivo ricco di eledato piuttosto dal suono della parola, dalla sua musicamenti
la scala celeste, ma = dal lat. mediev. musicalis, deriv.
lat. mediev. musicalis, deriv. dal lat. class. « a
120: la rossa bramosia di denudarti / dal tuo corpo impassibile si sposa / musicalmente
accorgimento di vero artista pigliando un metro dal popolo per averlo vitale e da resistere
quando ebbero finito di suonare, guidati dal loro capobanda..., traversarono
salvini, 41-85: quando son mosse dal sole [le cicale] sul fitto
s. v.]: cantata musicata dal maestro di cappella di corte. mazzini
latine ch'egli sentiva come già musicate dal suo estro d'artista.
= voce dotta, lat. musxcus, dal gr. fxouaixéc; 'proprio
voce dotta, comp. da musica1 e dal gr. cpixta * amicizia, propensione
del progredire della civiltà; un liberarsi dal grasso, dal duro, dal preciso del
civiltà; un liberarsi dal grasso, dal duro, dal preciso del dramma quotidiano
liberarsi dal grasso, dal duro, dal preciso del dramma quotidiano.
voce dotta, comp. da musica1 e dal gr. « puo ^ '
, mercé del quale la musica sonata dal professore sul pianoforte trovasi scritta al tempo
voce dotta, comp. da musica1 e dal tema del gr. ypàaxo 'scrivo
voce dotta, comp. da musica1 e dal gr. xóyo <; 'di
voce dotta, comp. da musica1 e dal gr. (xovta 'pazzia,
i pedoni, incontanente cadevano. = dal fr. ant. musei 'muso '
nord-orientale e in partic. ven., dal gr. cxetjpooùvtj 'carità,
non è mattugio. = dal fr. ant. musengrin (o musangrin
palazzeschi, i-611: renzino mostro fin dal suo nascere un'espressione gracile, dolorosa
= voce di area laziale, deriv. dal lat. muxinus, dal gr
, deriv. dal lat. muxinus, dal gr. pugvoc.
voce dotta, lat. tardo musivus, dal gr. (aouctctcx; 'proprio
una qualche rara calcedonia. = dal fr. mousmée, adattamento, con senso
vello. barilli, ii-371: sfingi dal muso rotto. landolfi, 2-182: di
. ghislanzoni, 8-57: un mendicante dal muso duro... che cacciato ripicchia
stanno in agguato / i lunghi siluri dal muso di bronzo. buzzi, 219:
de amicis, 86: è impossibile trattenersi dal ridere a vedergli fare il muso ai
, dio mi scampi da giustiniano e dal 'digesto 'che non potrei digerire in
paglia: distogliersi dalle solite occupazioni, dal modo di vita abituale. guerrazzi
il muso. -strappare la maschera dal muso a qualcuno: smascherarlo, sbugiardarlo
cinquanta facciate di scritto strappare la maschera dal muso a parecchi che erano portati in
. come li vide comparire si staccò dal muro e gli mosse incontro...
dell'ordine de'rampicanti, così denominati dal vivere de'frutti della musa o fico
comp. da musa. 2 e dal tema del gr. cpayets 'mangiare '
dotta, lat. scient. musophagidae, dal nome del genere musophaga. musogonia
voce dotta, comp. da musa1 e dal suff. -gonìa, deriv. dal
dal suff. -gonìa, deriv. dal tema -yov- del perfetto del gr.?
musone fino allora, non potè trattenersi dal ghignare. p. petrocchi [s
= voce dotta, lat. musorttae, dal gr. put; 'topo 'e
maggiore di quel che è. = dal fr. mousser, da mousse 'schiuma
da mousse 'schiuma ', deriv. dal lat. mulsa * miscela, emulsione
la var. musselìn è registr. dal d. e. i.
= voce indigena, registr. dal d. e. i.
bianchi, gialli o rossi, caratterizzati dal note vole sviluppo di un
deriv. da mussena; voce registr. dal d. e. i.
a quattro faccie. = deriv. dal toponimo [pian della] mussa, col
liscie 'e 'ricamate'hanno escluso dal mercato francese le inglesi e le svizzere.
mussolina (v.). = dal toponimo mossul, città della mesopotamia (
di potere nelle mani di mussolini e dal culto incondizionato della sua personalità. -
propria responsabilità, il vezzo di attendere dal duce, dal domatore, dal '
, il vezzo di attendere dal duce, dal domatore, dal 'deus ex machina
attendere dal duce, dal domatore, dal 'deus ex machina 'la propria salvezza
'la propria salvezza. = dal nome di benito mussolini (1883-1945),
e freddo a ore e si va dal mussolo al borgonzone come dal fritto all'arrosto
e si va dal mussolo al borgonzone come dal fritto all'arrosto. d'annunzio,
altrove da fierissimi uragani. = dal fr. mousson] cfr. monsone.
le scrivo. = deriv. dal turco musurman 'musulmano ', accostato
quando il buco si restringe e arrestarli dal pericolo di strangolarsi. gozzano, i-1017
punta del bompresso (come i baffi dal naso) servono a tener fermo al
mustacchióne (v.). = dal gr. biz. (ìucttaxiov,
casati, i-23: sciahin pascià fu inviato dal cairo per uella cerimonia; furono
dotta, lat. scient. mustela, dal lat. class, mustela 'pesce
'pesce vorace '; è registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. mustelidae, dal nome del genere mustela. mustelini
dotta, lat. scient. mustelinae, dal nome del genere mustela. mustèlla1
nomati dagli animali: come il cervino dal cervo... il mustellino dalla mustella
dotta, lat. scient. mustelus, dal lat. mustèla 'donnola, faina
). = voce dotta, dal fr. moustérien, dal nome della
voce dotta, dal fr. moustérien, dal nome della località francese di le moustier
. = comp. da mustio1 e dal suff. -fero (lat. -ferus,
deriv. da mustiol; è registr. dal d. e. i.
di mussulman, per dio! / dal sepolcro di cristo! a'suoi deserti
, dalle infiltrazioni, dalle frane, dal fanatismo mussulmano e portoghese, presenta [
: cagionati da loro. = dal persiano muslimàn, plur. dell'ar.
lat. scient. musurgia, deriv. dal gr. (xouctoupyla * musica,
ruba, mamirabilmente ogni cosa ha tolto dal musuto dante, il quale, come
cecco d'ascoli, 1507: sono dal ciel potenzie già veute / che differenza
[si assisero] a'posti assegnati loro dal roprio cirimoniere, per fare ordinatamente le
de'conserva- tori è stata cavata [dal bossolo]. giannotti, 2-2-57: h
un'ora e mezzo. usciti questi dal salone, erano ammessi altri di ugual numero
guardia! 'quando, nel passaggio dal servizio di posto al servizio di navigazione,
indossata dai subacquei per preservare il corpo dal freddo nelle lunghe immersioni, in profondità
regoli, tutto quello che egli o dal cardinale o da altri poteva spillare.
pescano assieme. = deriv. dal termine venatorio fi. meute, ant.
1169) 'branco di cani da seguito', dal lat. popol. * movita,
. fatto signore e re... dal popolo di palermo, pochi giorni durò
dotta, comp. da mutazione] e dal tema -ycv- dell'aor. del gr
altro (petapoxrj) e in particolare dal non-essere all'essere che corrisponde alla nascita
oggi combatte pel dispotismo, domani trasformato dal mutamento dei capi e da una promozione
dei capi e da una promozione generale dal basso all'alto, combatterebbe le battaglie
. carducci, iii-23-344: questa discendente dal sangue di dante passava le estati osservando
altissimi. gozzano, i-357: foreste dal profilo miocenico / dall'aria dolce senza
. tardo mutamentum (tertulliano), dal lat. class, mutare 'cambiare,
da mutare1, col suff. -mero (dal gr. * parte ').
, sotto gli altri abiti, per riparare dal freddo e consentire una migliore protezione igienica
quali mutande, per ordinario, cuoprono dal bellico fino al principio della coscia.
cutanee prodotte dallo sfregamento dei tessuti e dal sudore durante le marce e per consentire
borghini, 1-2io: sempre, ritraendo dal naturale, è da cercar di pigliare
si duole, / ch'avendo il ver dal peregrino udito, / lasciato mutar s'
superstizione e l'arte de'gesuiti impedirà dal conoscere il bene. dio soprastà a
, / quaggiù le vostre in voi dal ciel piovute, / in cui l'eterno
e di santerno / conduce il lioncel dal nido bianco, / che muta parte
vedrete che qui s'è mutato registro dal burlare al dir da vero. a.
, a cui pareva che ciò avvenisse dal procedere che troppo dolce teneva con loro
in casa, poco prima, oppresse dal caldo, dall'afa, s'erano spogliate
. bacchetti,, 1-ii-273: levò dal materasso il morto padrone, e lo
le teneva in una torre che, dal mutar che elle fanno le penne, fu
altro; disporre in un ordine diverso dal precedente. lacopone, 1-70-22: soccurre
de'toscani, ancora certi pronomi, dal caso dritto al piegato, si mutano
specialmente quella de'conti sì privati che publici dal solito intrinseco sistema, invece di apportar
terra mute. boiardo, 1-12: dal principio l'una di queste genti fu pelasgica
il mutarmi d'abitazione né l'allontanarmi dal mondo può mutare o allontanare da voi
: essere caratterizzato da una trasformazione, dal divenire continuo, dallo sviluppo naturale,
/ mutò per tutto 'l mondo / dal ciel fin lo profondo. compagni,
, di parlare, di esprimersi diverso dal precedente, modificando, in meglio o
. -anche: assumere un incarico diverso dal precedente; modificare la propria condizione esistenziale
levezza d'animo, udendo me essere dal primo amore mutato. idem, par.
io sono in casa tua, dove dal tuo piacere io non intendo di mutarmi.
, stretto dalle ragioni del cardinale, tornò dal papa, ma lo trovò così saldo
, 434: come lo giorno quand'è dal maitino / darò e serino -è bello
brama dalla stagione che si muta e dal tempo che passa. -passare a
, n. 24. = dal lat. mutare. mutare2, tr
in liquori vinosi. = dal fr. muter, denom. da [
(v.); voce registr. dal d. e. i.
pindemonte, ii-95: quanti / mutati dal dolor volti a me noti / rincontro,
, 1-124: il viso, mutato dal piccolo pizzo biondiccio che ora si lasciava
penna mutata di gazza / roteata per scherzo dal vento / nel polverone del cortile.
nate ossa sparte trovarono, e mutate dal luogo ove lasciate l'avevano.
lasciate l'avevano. -deviato dal corso naturale (un fiume).
lavàti, mutàti di panno e passati dal parrucchiere, i deputati bellimbusti vanno a
tossono donate due ricche castella. = dal lat. tardo mutatura, nome d'azione
considerarsi partecipi della mutazione di rapporti introdotta dal pezzo giuocato. -in relazione con
, indicanti rispettivamente lo stato a partire dal quale avviene il cambiamento e quello al
normali (ed è tipica dell'arancio, dal quale si possono trarre, per talea
-microbiol. mutazione casuale: non determinata dal nuovo ambiente, ma avvenuta spontaneamente.
la pubertà, che comporta il passaggio dal registro bianco a quello di tenore, di
possa nutrirsi e... perché dal suo arrivo nell'utero prima quella parte
usansi in toscana molti vocaboli chiaramente corrotti dal latino, li quali nella lombardia e
valore,... non si può dal debitore pagare anticipatamente. milizia, iv-145
àttb xótttk -rb (ìtjpa. 'dal remo al tribunale '. forteguerri, 11-1
mani ferme sulla fiamma, / sorride dal sicuro / d'una razza di longevi.
e da questo nel popolare, e dal popolare nella tirannide. patrizi, 1-16:
correzioni non già dalla nazione, ma dal sovrano. romagnosi, 4-80: può
assemblea le mutazioni fatte per lo passato dal senato nella legge d'elezione ed in
. /.. palemone / dentro dal tempio sagrato rinchiuso / continuo in divota orazione
: strana opinione non mi sarebbe, dal greco xom ^ etv, significante * nudare
senza confusione e con agevolezza si sottrasse dal pericolo. gualdo priorato, 10-x-211: prima
nell'ordine della melodia e si forma dal trasportare alcun simile in luogo dissimile, ed
agli studi compiuti dal biologo olandese h. de vries (cfr
. biol. teoria enunciata nel 1901 dal naturalista olandese hugo de vries (1848-1935
'mutafaracà '. = dal turco miiteferrig. muteffaragà, v
dotta, lat. scient. mutelidae, dal nome del genere mutela.
/... / aspe- tando dal senato avere resposta / dela mutesca annasata.
la var. mutesserìf è registr. dal d. e. i.
. idem, 147: alli 23 andai dal marchese dtjembo per dimandargli licenza, lamentandomi
. = voce indigena, deriv. dal kikongo. mutevèlli, sm. invar
e alli ambasciatori. = dal turco mutewelli. mutévole, agg
la comprensione e consistenzia la quale ebbe dal principio del suo nascimento. carducci,
. = voce dotta, deriv. dal lat. mutabilis, con cambio di
commessari da nominarsi egualmente da lui e dal re. segneri, iv-358: conviene.
poema, alla quale operazione, propostagli dal gesuita, mons. ottavio, prelato
. di principe. = dal lat. mutilare. mutilataménte,
due o tre settimane, m'era portata dal custode una lettera della mia famiglia.
1-7: queste varie proposizioni vengono scisse dal loro ziale. nesso
millenni, dalle infiltrazioni, dalle frane, dal fanatismo mussulmano e portoghese, presenta [
come a volte si pretenderebbe, astratto dal presente e altrimenti mutilato e reso irreale.
quale reato di mutilazione fraudolenta, perseguito dal codice penale civile e militare).
un oggetto; deterioramento o guasto prodotto dal tempo, da fenomeni naturali, da
lat. scient. mutilla, deriv. dal lat. class. mùtus 'muto
dotta, lat. scient. mutillidae, dal nome del genere mutilla.
, diroccato, tronco = ~ deriv. dal fr. [s «] mutiner (
mutinamiento 'ribellione, sollevazione ', dal fr. [sf] mutiner (nel
sanudo, lviii-375: certa mutinazion seguita dal popolo in su la piaza. machiavelli
purgativo la infezione. = deriv. dal fr. ant. mutin 'ribelle,
dotta, lat. scient. mutisia, dal nome del medico e naturalista spagnolo josé
interviene per chiederle se partirà ed esce dal suo mutismo per dirle molte parole savie.
'. = deriv. dal fr. mutisme 'stato di chi è
impenna sì che là su voli, / dal muto aspetti quindi le novelle. s
. b. corsini, 16-30: tornar dal demolito paretaio, / dove sol s'
: torna, torna fra noi, sorgi dal muto / e sconsolato avello, /
una condizione di isolamento, di esclusione dal consorzio umano, dalla comunicazione con gli
fessure delle finestre i rumori che venivano dal villaggio, ella parlava muta muta cogli
. 11. che si astiene dal poetare o dallo scrivere o che interrompe
si ster sospesi; / ché in te dal chiaro e colto ingegno crebbe / luce
desolata sensitiva! graf, 5-117: dal cielo guata la luna / l'ignudo aitar
son mute, / l'ingegno offeso dal soverchio lume. r. castellani, lxxxviii-n-752
or dei fatidici vati, / perché muta dal salice pendi? -vano,
in su le vostre orme tornate / dal grande uffizio e pio meste e pensose /
fanciulla monacata] voce mute, / dal ben far lungi andrem forse e da dio
essendo inconsideratissimo nel parlare, fu comandato dal principe e da suo padre ancora che
fòrza di sostantivo. = dal lat. mùtus; la var. mutto
ted. mutti), deriv. dal lat. modius 'moggio '; cfr
, iii-209: la mutolézza è cagionata dal difetto dell'udito. carducci, iii-5-234:
presa in un lago d'ouanda, dove dal mare in tempesta fu sbattuta. dalla
: tal fors'ha l'alta donna dal su'lato, / che lo vii omo
boreese, 1-379: il facchino, dal tempo dei tempi, era mutolo di età
queste nuove finezze e generose dimostrazioni fattegli dal duca. guerrazzi, 4-197: una rivoluzione
momentaneamente parlando; che si astiene volontariamente dal parlare, che non dà comunicazioni o
9. che si astiene dallo scrivere o dal poetare. cicerone volgar., 1-49
? carletti, 218: così ora dal compratore ora dal venditore facendo com'è detto
218: così ora dal compratore ora dal venditore facendo com'è detto, senza
la voce del figlio. = dal lat. * mutulus, dimin. di-mùtus
. da mut \ are * \ e dal tema del gr. < tuonici *
di festa quel giorno che mi recai dal marchese, attraversando i vicoli deserti;
la motria di presentarsi. = dal gr. mod. poùtpa, plur.
. = deriv. dal lat. muttxre 'mormorare, borbottare '
cui il saggio di interesse è definito dal punto di incontro fra la domanda
quella mutuale lega contratta. = dal lat. mediev. mutualis, deriv.
in più acconcio luogo disamina. = dal fr. mutualiste. mutualista2, agg
volgere altrimenti il costrutto. = dal fr. mutualitè, deriv. da mutuel
che non loro siano mai più dimandati dal mutuante. g. m. casaregi,
già una sensibilità propria, ma mutuata dal suo termine. -in partic.
nella notte dei tempi. -descritto dal vero, tratto da un modello naturale
. testata di trave che sporge esternamente dal muro di appoggio. = voce
ritira il suo cuore dai consigli e dal compianto dell'amicizia, e sdegna i
aretino, iv-6-4: la riprensione causata dal mutuo dell'amore e del debito,
dell'amore e del debito, e non dal rigido della vendetta e dell'ira,
mutuo soccorso, approvate o soltanto autorizzate dal governo. mazzini, 42-245: una società
mutua assicurazione le obbligazioni sociali sono garantite dal patrimonio sociale. 4. fis
e, in mancanza, viene fissato dal giudice); il rapporto giuridico che deriva
a un altro soggetto (e si distingue dal vero e proprio contratto di mutuo in
chi ben risguarda quel divin precetto / dal mutuo franco imposto fra la gente.
[il notaio] se ne andò dal podestà,... pregandolo per questa
lat. myosòtis -tidis (plinio), dal gr. [xuoowtì ^ -18o <
dai frati eremitani nel 1359 e spaccata dal terremoto del 1365, mostra tuttora un
il nuovo anno teatrale 1753 il goldoni dal teatro sant'angelo e dalla compagnia medebac
iob ogni male incontrato, venne ciascuno dal luogo suo, i quali aveano nome l'
era sopraggiunto, se ne vennero ciascuno dal suo luogo. = voce dotta
bizantina '. = deriv. dal fr. nabab (nel 1707) e
= voce dotta, lat. nabàtaeus, dal gr. na ^ aratc *;.
i nabidi d'europa. = dal nome del tiranno spartano nabide, che regnò
del tiranno spartano nabide, che regnò dal 207 al 192 a. c.
dotta, lat. scient. nabidae, dal nome del genere nabis, dal lat
, dal nome del genere nabis, dal lat. nabis 'pantera '.
esplicita, perché non fu contras- segnata dal carattere di una riforma pratica simile a
chiamati 'nabis '(profeti) dal poeta cazalis, i più noti fra
vari rivoli arcaizzanti del decadentismo europeo, dal preraffaellismo al nabismo, all'esotismo.
al nabismo, all'esotismo. = dal fr. nabisme. nabissaménto, sm
il giovane, 10-946: tornava appunto mógliama dal forno / e aveva in grembo quattro
di là da vero nabisso non rifiniva dal dire: -o sapete com'è?
voce dotta, lat. tardo nabla, dal gr. vàfìxa, deriv.
battaglia a'au- sterlitz. = dal nome del sovrano babilonese nabucodònosor (
= voce dotta, lat. nabun, dal gr. va (3og <;.
voce di area merid., deriv. dal gr. vàxtj. nàcara,
furono chiamate 'pernae ', e dal mattiuolo e dall'aldovrando furono dette '
= dall'ar. nakkara, deriv. dal curdo nakera 'conchiglia della madreperla '
forma aferetica di * piccinàchero, deriv. dal tose. ant. piccinacolo.
lucido. = voce dotta, dal fr. nacre 'madreperla ', col
o petrolio, sicché chiaramente si distinguevano dal rimanente circostante terreno. amari, 1-ii-14
, iv-2-1358: quando egli s'allontana dal luogo del naufragio, dove pullula la
voce dotta, lat. tardo naphtha, dal gr. vàrpoa. naftabóndo, agg
= voce dotta, registr. dal d. e. i., comp
indica gli idrocarburi saturi; registr. dal d. e. i.
composti della serie aromatica; è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, registr. dal d. e. i., comp
. = voce dotta, registr. dal d. e. i., comp
composti della serie aromatica; è registr. dal d. e. i.
alcoolico o fenolico; è registr. dal d. e. i.
i radicali idrocarburici monovalenti; è registr. dal d. e. i.
un doppio legame; è registr. dal d. e. i.
deriv. da naftolo; è registr. dal d. e. i.
alcoolico o fenolico; è registr. dal d. e. i.
= etimo incerto; voce registr. dal dizionario delle professioni. nagóne
nisti spagnoli, ucciso l'animale dal nemico, do veva morire
tetto). = dal titolo dello studio dell'americano d. g
essenza della divinità '; voce registr. dal d. e. i. naì
di 'gerarchia, ufficialità '), dal neutro plur. lat. natalia '
dotta, lat. scient. naiadaceae, dal nome del genere naias, dal lat
, dal nome del genere naias, dal lat. class, natas 'acqua,
vengo meno, / porgi a me dal fresco seno / l'onda pura e l'
dotta, lat. naias, -àdis, dal gr. naià ^ -àso <;.
dotta, lat. scient. naides, dal lat. class, nàis 'acqua
'acqua, sorgente'; è registr. dal d. e. i. naididi
dotta, lat. scient. naidiidae, dal nome del genere nais, lat.
cavalli coperti con molte campanelle pendenti dal pettorale e dalle cinghie, con le
molto fedeli al re e vanno sempre dal mezo in su nudi e discalzi. federici
= voce iberica, deriv. probabilmente dal sanscr. nayar 'capo, condottiero
(plur. -chi). archeol. dal iv sec. a. c
voce di area ven., registr. dal d. e. i., alterazione
famiglia delle idroleacee di brown, caratterizzato dal calice diviso in cinque parti, la corolla
dotta, lat. scient. nama, dal gr. vàpa 'corrente d'acqua
vestfaliano, del periodo carbonifero. = dal toponimo namur, città belga; voce registr
namur, città belga; voce registr. dal d. e. i.
voce onomat. di area tose., dal verso con cui le contadine chiamano a
da piantatore di zucchero. = dal nome della città cinese di nanchino.
rhea), simile allo struzzo (dal quale differisce per la dimensione più piccola
una pianta: può essere dovuto, dal punto di vista anatomico, a un
di divisioni cellulari o a entrambi; dal punto di vista eziologico può essere congenito
deriv. da nano; voce registr. dal d. e. i. nanìstico
, 4-ii-638: ei crepa dalla rabbia e dal dispetto / dovendo andare a nanna come
. = voce dotta, comp. dal gr. v<5cw< < 'piccolo, nano
; 'uomo, maschio'; è registr. dal d. e. i. nannare
voce dotta, comp. da nanna e dal gr. < 5$vj * canto nànnola
lat. scient. nannosciurus, comp. dal gr. vàwoc 'nano, piccolo
grazzini, 347: se non che dal valor del popol nano / l'altro
numero di divisioni cellulari, o, dal punto di vista eziologico, a cause
nani pei soldati / dei nipoti sbandati già dal sonno. 5. corto,
nanuzzo sgangherato. = deriv. dal lat. nànus, dal gr. vàvo
= deriv. dal lat. nànus, dal gr. vàvo <; e vàwtx;
= voce dotta, comp. dal rt. vòcvoc 'piccolo 'e yrpaxritesta
'e yrpaxritesta '; è registr. dal d. e. i. nanocèfalo
. = voce dotta, comp. dal gr. vàvtx; 'piccolo 'e
ibernanti situate fra 25 cm a 2 m dal suolo e portata su un caule lignificato
. = voce dotta, comp. dal gr. vàvo£ 'piccolo 'e fanerofita
(v.); è registr. dal d. e. i. nanòfita
. = voce dotta, comp. dal gr. vòv< < 'piccolo 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. vòvoc; 'piccolo 'e
= voce dotta, comp. dal pref. nano- (gr. vàv . = voce dotta, comp. dal gr. vòcvo ^ 'piccolo 'e 'midollo ', è registr. dal d. e. i. = voce dotta, comp. dal pref. nano- (gr. vòvo < . = voce dotta, comp. dal gr v&vo <; 'piccolo'e afl ^ a 'corpo'; è registr. dal d. e. i. nanosòmo .. senza fargli la riverenza comandata dal governatore. milizia, v-14: s' , i-189: non miete il grano dal campo fecondo / il villanel nanzi del tempo tutti. tansillo, 7-174: dal monte scenderan l'oreadi liete / dotta, lat. napaea, deriv. dal gr. narrata, da và7tt) napellina, sf. chim. alcaloide estratto dal napello. = voce dotta natura basica; è registr. dal d. e. i. . = voce dotta, deriv. dal lat. ndpus 'navone '; cfr lat. scient. napiformis, comp. dal lat. nàpus 'napo, '); è registr. dal d. e. i.
rape. = voce dotta, dal lat. n&pus 'napo, navone
ampia e greve napoleona. = dal nome di napoleone i (1769-1821).
foscolo, xviii-94: tumulto e maturato dal danaro e dalla impotente vendetta di pochi
impotente vendetta di pochi patrizi, fomentato dal ministero istupidito per la caduta dell'astro napoleonico
e alla murattesca. = dal nome di napoleone /; cfr. fr
saprei dire. = deriv. dal nome di napoleone. napoleonista,
internazionalisti. = deriv. dal nome di napoleone. napoleonizzato,
zato. = deriv. dal nome di napoleone iii, col suff.
.. ebbi a fare già sin dal 1898 sulla napoletanità del nom di uno dei
repubblica napoletana, proposta nel comitato legislativo dal rappresentante mario pagano. -zool
sprovvista di setole, di colore variabile dal grigio plumbeo al nero violaceo. -cavallo
= voce di uso sett. dal nome della città di napoli.
un puoco più caldo. = dal lat. * nàpo -dnis, deriv.
lat. * nàpo -dnis, deriv. dal lat. class, nàpus *
dalla gran nappa, gli anziani sedevano dal caffettiere. soldati, 2-5: si
si produce da alcune piante, come dal finocchio. n. vulani, 1-400:
essere lavorate delicatissimamente e in tutto lontane dal rustico. giovannini, 5-9: sopra
-nappina (v.). = dal lat. mappa 'salvietta, tovagliolo '
-nappa acquea: falda freatica. = dal fr. nappe. nappa3,
... come potevano essere sostituiti dal sorriso assente del nuovo proprietario? arbasino
poerio, 3-174: ah, ti salva dal dubbio! respingi / il suo nappo
/ per coprirle allora ch'escono / dal teatro un po'sudate. muratori,
grande acqua. = deriv. dal germ. hnapp o dal frane, hanap'
= deriv. dal germ. hnapp o dal frane, hanap', cfr. lat.
deriv. da nappa1; voce registr. dal d. e. i.
. / tal il narancio, che dal freddo passa / al caldo, e sempre
naranzetta; ma era moderno instituto dal re giacomo, padre del pre
; = deriv. per aferesi dal lat. inauràtus, part. pass,
romana costituita intorno a narbona (colonia dal 118 a. c.) ed estesa
estesa con successive conquiste alla regione bagnata dal mediterraneo, in cui più notevole e
provincia narbonese quella la quale è bagnata dal mare mediterraneo. b. davanzati,
= voce ciotta, lat. narbonensis, dal nome della città narbo -ònis 'narbona '
= voce dotta, deriv. dal gr. vàpx7) 'torpore ',
di carnevale. = dal bolognese narzisaeta, deriv. dal nome della
= dal bolognese narzisaeta, deriv. dal nome della maschera locale.
ammirazione sconfinata per se stessi, dal compiacimento per le proprie qualità, reali
richiedere delucidazioni, sarà canto monodico cantato dal narcissico specialista per il gruppo. =
: il maschio italiano non sa abdicare dal narcissismo che il fascismo ha tanto vellicato
(1859-1939) e de- riv. dal nome del personaggio mitologico narcissus, innamorato
chiusura in se stesso; totale estraniazione dal mondo esterno; disinteresse per tutto ciò
= voce dotta, lat. narcissus (dal gr. vàpxiaao ^), passato
= voce dotta, lat. narcissus, dal gr. nàpxiaao <;. narcissèe
dotta, lat. scient. narcisseae, dal nome del genere narcissus 'narciso '
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. narcissus, con suff
= voce dotta, lat. narcissinus (dal gr. vapxiaaivo ^), da
voce dotta, lat. narcissìtis -idis, dal gr. vapx « t dotta, lat. scient. narcobatidae, dal nome del genere narcobatis, comp. nome del genere narcobatis, comp. dal gr. vàpxvj 'torpedine 'e
comp. da narcd [tina \ e dal tema gr. -yo-dell'aoristo di yiyvopai
dotta, comp. da narcisi] e dal gr. 1 accesso, attacco la
attacco la var. narcolepsia è registr. dal d. e. i. narcolettico
s = voce dotta, deriv. dal gr. vapxóto 'rendo insensibile '
lat. scient. narcomedusae, comp. dal gr. vàpxr 'torpore '
. vàpxr 'torpore 'e dal lat. scient. medusa 'medusa '
= voce dotta, comp. dal gr. vàpxyj 'torpore 'e rektyic
vaso di poesia, ma quasi imbuto dal quale passavano e il tocai..
dotta, lat. mediev. narcoticus, dal gr. vapxam- xó <; '
vj: 'narcotina': principio immediato scoperto dal sig. derosme nell'oppio nel 1802.
un vecchio rugoso dall'aria narcotizzata e dal profilo azteco, stura, mentre aspettiamo
essenza di nardo; estratto, ricavato dal nardo. bencivenni, 5-64: aromatico
landino [plinio], 312: dal odore sono nominate le pere mirrappie,
= voce dotta, lat. nardinas (dal gr. vàp8ivo <;), da
dotta, lat. nardus o nardum, dal gr. vàpso; o vàpsov,
da nardus 'nardo1 'e dal gr. òop>) 'odore '.
lat. scient. nardostachys, -idis, dal gr. vapsóototxut; -ucx;
; il fumo, depurato e profumato dal passaggio nell'acqua, è aspirato mediante
alloggiava apolli- naire. = dal persiano nàrgìleh 'noce di cocco '(
odor de la selva, / violata dal sole, bella stornellatrice! pirandello, 6-49
espiro volea che procedesse il flusso e dal respiro il reflusso. -di animali
il vestibolo delle fosse nasali; separati dal setto e limitati esternamente dalle ali del
e constrengimento delle narice la qual corre dal poro del cervello alle narice. dolce,
a qualche distanza da lui. = dal lat. tardo tiaricae, plur. di
, plur. di narica, deriv. dal class, nàris 'narice '.
. = voce triestina, deriv. dal lat. * naritula, dimin. di
di narìta 'conchiglia'; è registr. dal d. e. i.
e tutto rosso. = dal fr. ant. ruxrille.
cristalli bianchi poco solubili. = dal maratto nàringi 'arancia ', col suff
offerte. = voce dotta, dal lat. neritius \ dux \ (ovidio
neritius \ dux \ (ovidio), dal gr. nyjpìtio ^ * di
per metatesi; è registr. dal d. e. i.
10-9 (1-iv-941): messer torello dal dì della sua partita infino a quel
risolve... d'andarsene di botto dal prefato dottor tar- gioni...
tratta delle riserve le quali si fanno dal papa di moto proprio, sopra il beneficio
2. sotto il riguardo narrativo, dal punto di vista della tecnica narrativa.
più distese, sequenze non solo folgorate dal ciak di apertura. arbasino, 7-49:
è il semplice, lo spedito, dal quale potete innalzarvi a qualunque elevazione,
, vicende, ecc., distinguendosi dal dialogo, dal discorso diretto e dal
, ecc., distinguendosi dal dialogo, dal discorso diretto e dal monologo.
dal dialogo, dal discorso diretto e dal monologo. 2. citato, accennato
delle forme narrative. = dal fr. narratologie. narratòre,
quasi lo mio stato. = dal lat. narrator -6ris, nome d'agente
si sogliono (per non mi torre dal primo ragionamento) in questa disposizione considerare
; devono anco queste tre parti considerarsi dal poeta de'romanzi. minturno, 16:
sue celie. carducci, iii-5-503: dal popolo desunse il boccaccio non poco della
. sing. di narthex -ècis, dal gr. vàpórj ^ -rjxo <;.
= voce dotta, lat. narthecia, dal gr. vap07) xtoc, dimin.
dotta, lat. scient. narthecium, dal class, narthecia (v. nartècia
una rapidità indescrivibile. = dal danese e norvegese narhval, comp. da
abbassato, in modo da far uscire dal naso, completamente o in parte,
. gadda conti, 2-227: inutilmente spremeva dal mantice le note nasali.
. ant. medicamento usato per liberare lenari dal catarro. bencivenni [crusca]:
per fare starnutire o per far cadere dal cervello la pituita. ricettario fiorentino,
dotta, lat. scient. nasalis, dal class, nàsus singular laude di quella.
, lat. nasamon -dnis, deriv. dal gr. na- aàpcov -tovot;,
disse, e 'l nome piglia / dal suo paese, detta nasamónte. / e
= voce dotta, lat. nasamonltis, dal gr. vaaa-t8o <; 'proprio
dell'organo con timbro nasale. = dal fr. nasard. nasare, tr
: smacco (grave). pagliari dal bosco, 359: gli uomini subiti e
, sovra 'l centro / subito appar, dal grado allor di lui / il tempo
2. che spunta, che sta spuntando dal terreno, che sta germogliando (una
: di chi l'armi che pendon dal ramo? / di chi sono i destrieri
. -sole nascente', punto dell'orizzonte dal quale sorge il sole; levante,
che combattan seco almanco un giorno / dal sol nascente infin che va in riposo.
4-44: al dì nascente, / dal fosso a basso e da la rocca
: un continuo parlar che, cominciando / dal primo albor della nascente aurora, /
né 'l suo sperar fia vano) / dal magnanimo zio che in vaticano / splende
siciliana, traeva vigore e precisione grammaticale dal latino ecclesiastico e curiale. solaro della
quelle come due pezzuole bacolonie d'america dal patriarca della pensilvania, gugnate. ungaretti
. ungaretti, xi-338: muri merlati nascenti dal mare. io. che
, ella dovea sradicarmi una passione nascente dal core. parini, giorno, i-880
287: il povero contadino oppresso dal peso dell'insopportabile carico, nascente della
dalla punta dello scudo o, anche, dal cercine dell'elmo (un animale)
varchi, 8-1-67: le nascenze nascono dal superfluo dell'umido nutrimentale. giraldi cinzio
già parte di quel che dico si sa dal mondo, et è noto che molti
s'intnise ad esser pastore. = dal lat. nascentia (vitruvio), deriv
, al nascere e al morire, dal gentile al villano. metastasio, 1-i-72:
nasciare nel mondo. cariteo, 389: dal virginal tempio divino / nacque di verità
l'uomo. beltramelli, ii-287: dal come il sacrifizio di una giovane innamorata
/ innocente. 2. spuntare dal terreno, germogliare (una pianta,
: quando nascono [le biade] dal principio hanno quasi una similitudine, nell'erba
de amicis, ii-623: è nato dal popolo. -son figliuolo delle mie opere -disse
pietra preziosa. boccaccio, 421: dal pianeto divenere nascie il rame e l'
lippi, 4-5: desta l'aurora ornai dal letto scappa / e cava fuor le
tal contesa e reciproca ostinazione si guerreggiò dal nascer del sole fin a mezzo giorno
quali similmente crescono per flusso di reuma che dal capo discende. beicari, 3-2-34:
che tu vedi loro non nasce se non dal non saperlo trarre fuori. idem,
dal sole, perché in molti modi si generan
lo sterpeto si radica, ma irrompere dal profondo, insorgere dall'abisso, come il
, che apertamente dice i nervi nascer dal cuore, bisognerebbe per forza confessarla per
ruota, i canaletti d'aria che nascono dal rialto debbono concepirsi ne'razzi di detto
parte rovinati, e nascono con garbo dal ballatoio medesimo che gira tutto intorno.
intorno. b. croce, ii-2-143: dal punto geometrico nasce la linea e la
di se stesso nasce senza alcun dubbio dal molto amor di se stesso. d'
straniere hanno fatto a gara per sotterrar dal nascere questa fede; e non valse
-sostant. muratori, 7-v-11: fino dal nascere della cristiana religione si costumò di
conv., iii-xi-6: da questo [dal vocabolo 'filosofo ¦] nasce lo
verbo, cioè 'copre ', dal quale nacque il mantello. varchi,
l. salviati, ii-11-45: che dal latino vicenome le voci del nostro articolo
qualità degli alimenti, dall'intemperie, dal sudiciume, dal travaglio e dall'avvilimento
, dall'intemperie, dal sudiciume, dal travaglio e dall'avvilimento trovi la tempera
: furono presi [i duecento rondoni] dal campanaro e dai suoi figli senza fatica
professione o attività. -nascere dal cuore: essere compiuto o detto (
che le mie espressioni non na- scan dal cuore. -nascere di un guscio
di ieri per voler togliere le raccomandazione dal mondo. nievo, 112:
[s. v.]: dal mar salato nasce il pesce fresco: a
. nascenzio e nascienzio), deriv. dal lat. absinthium con concrezione dell'art
tutto il corso della vita mia, dal nascimento mio fin all'anno presente 1608,
nacque cristo, / che volle incominciar dal nascimento / a provar ogni mal pel
milledu- gento / anni eran corsi ormai dal nascimento / di quei [cristo]
al mondo la erculide, nella quale dal nascimento d'èrcole sino alla morte narra
siate incontrato meco in parecchi pensieri accennati dal me nell''adone ', e
quegli che non hanno il lor nascimento dal coito. battista, i-414: alla madre
le carcìnadi / o granchiesse non han dal nascimento / guscio, ma nude e
lo quale ricordiamo che fu nostro padre dal principio del nostro nascimento, quando noi
allor la rosa nacque / che venere dal seno / usci delle sals'acque.
ne avea preso una cura grande fin dal suo primo nascimento. spallanzani, 4-ii-78
pubblici magistrati. questa facoltà è data dal nascimento di ciascuno, non da ordinaria
, comandò che, sottraendone i contrasegni dal padre lasciati, se ne andasse ad
navigabile per grandissime barche dieci miglia discosto dal suo nascimento. galileo, 5-221:
per opera dei raggi solari e dipende dal moto annuo apparente del sole sull'eclittica
quando ella [una stella] si rimuove dal sole o il sole da lei tanto
. brusoni, 308: si era dal nascimento del giorno levata
tommaseo]: i diamanti hanno nascimento dal cristallo. daniello, 387: il nugolo
. daniello, 387: il nugolo, dal quale ha suo nascimento la neve,
comparve il livido piombo, micidiale fin dal suo nascimento. -carattere originario
loro ha diversi princìpi. alcune sorsero dal mare. altre furono svelte dal continente
sorsero dal mare. altre furono svelte dal continente. spallanzani, 4-ii-190: anteriore essendo
differenti. 11. punto dal quale ha origine lo sviluppo lineare o
una radice, alquanto rossetti e concavi dal nascimento loro. 13. punto
la prima faccia sarà dalla radice e dal nascimento de'capelli in fino all'estremità del
l'immaginare che subito spazia, / se dal volere prende nascimento, / con simil
. gregorio magno volgar., 2-142: dal tempo del loro nascimento insino alla fine
maggiore ornamento, / era lontano ancor dal nascimento. 17. in senso
18. locuz. avverb. -fin dal nascimento, dal principio del nascimento,
locuz. avverb. -fin dal nascimento, dal principio del nascimento, dal primo nascimento
nascimento, dal principio del nascimento, dal primo nascimento o dal nascimento: fin
del nascimento, dal primo nascimento o dal nascimento: fin dalla nascita, dal primo
dal nascimento: fin dalla nascita, dal primo momento di vita.
fanciullo d'anni dieci era zoppo infino dal nascimento suo. libello per conservare la
la quale [il corpo umano] ebbe dal principio del suo nascimento, fue di
meza età, di colore pallido, notato dal nascimento con occhi strambi.
altrui essem- pio pigliata, ma venutaci dal nascimento, con noi s'è fatta
in ordinanza che pare che portino ciò dal nascimento loro. lengueglia, 133:
e il mio cuore, che imparò dal suo nascimento il corrispondere alle gentilezze,
, 1: la capacità giuridica si acquista dal momento della nascita. i diritti che
, in conformità con le dichiarazioni fatte dal padre o dalla madre o, in mancanza
o dalla madre o, in mancanza, dal sanitario o comunque dalla persona che ha
morte. -per estens. fuoruscita dal ventre materno di un feto morto o
è uomo di bassa nascita, titolato conte dal duca di mantova. gioia, 1-ii-331
l. salviati, ii-n-45: che dal latino vicenome le voci del nostro articolo
-dalla nascita o fin dalla nascita: dal primo momento di vita, da quando si
e a voi, liberatrici / muse dal vasto petto, si consacri / il
pelle di agnello tratto prima della nascita dal ventre materno. bandello, 3-29 (
tanto che siano ben nasciuti e poi levali dal foco. nascivo, agg.
: un soldato, chiamato in giudizio dal suo capitano, ripose tutto l'oro che
platano, di cui molte frondi, o dal vento abbattute a caso l'aveano ricoperto
a caso l'aveano ricoperto, o dal soldato stesso a bello studio commesse e
indovinare la carta, di farla uscire dal mazzo da sola, di cavarla dall'
, i-108: trasmigrato da contrade battute dal sole dove le donne nascondono polpe ubertose.
10-103: passasse qualcuno / il ragazzo dal buio oserebbe fissarlo / e pensare che
sì folta nebbia, / che sopragiunta dal furor di venti, / non fuggisse
più valenti, i quali furono nascosti dal compagno di castello dietro una cataratta.
-riparare, proteggere (dal sole, dalla pioggia, dai colpi
. passavanti, 86: nascondonsi ancora dal diavolo i peccati confessati, de'quali
, xxii-288: talora l'assurdo si nasconde dal sofista in una delle premesse mediante l'
, che nulla nasconde. = dal lat. tardo inabscondére (comp. dal
dal lat. tardo inabscondére (comp. dal pref. in-, con valore
piova. = voce dotta, dal lat. absconsìo -ònis, con protesi di
bandiere: e poi nascosamente n'andarono dal lato di parte nera, e al comune
le varie nuvolette..., abbellite dal sole già nascoso, abbellivano di colori
/ fra nembi nascosa / va spinta dal vento. -riposto, rinchiuso,
è fruttuoso. = deriv. dal lat. tardo [i \ nabscònsus,
brusoni, 298: fuggendo gli altri nascosti dal favor della notte... convenne
alfieri, 1-830: trarle / potrai dal petto la cagion tu forse / del
, distillano un liquore violento. = dal lat. tardo [i \ nabscónsus (
soprannome degli scipioni e poi * persona dal naso sottile '. naseggiare
odo ancora i nùmeri della tómbola naseggiati dal cappellano. marinetti, 2-iii-277: dopo
gadus merlucius 'dei naturalisti. = dal lat. asellus 'asinelio; pesce di
(e la specie più nota è costituita dal naseus unicornis, presente nel mar rosso
lat. scient. naseus, deriv. dal class. nàsus 'naso'; è registr
. nàsus 'naso'; è registr. dal d. e. i. naseréno
diffusa nel borneo. = dal fr. nasique (nel 1791) »
nasique (nel 1791) » deriv. dal lat. tardo nasica 'nasuto '
dotta, lat. scient. nasica, dal tardo nasica 'nasuto '.
lat. scient. nasilio, deriv. dal class. nàsus * naso '.
lat. scient. nasillus, deriv. dal class. nàsus 'naso ';
nàsus 'naso '; è registr. dal d. e. i. nasina
zona del larderello. = deriv. dal nome del chimico italiano r. nasini
dotta, lat. scient. nasiterna, dal lat. nassiterna 'innaffiatoio ',
con allusione all'aspetto; è registr. dal d. e. i.
grazia a vivere. -avere sangue dal naso: soffrire di epistassi, avere
: i suoi raccolse, e lasciò quel dal sipa / con un palmo di naso
per beffa. -fare uscire la mosca dal naso a qualcuno', v. mosca
naso fuori. -mettere il dito dal mento al naso: per richiedere silenzio
, / mi puosi 'l dito su dal mento al naso. -mettere il
strana o inverosimile. -togliere vira dal naso: rappacificarsi. barducci, lxxxviii-1-205
/ o tolta avessi giù l'ira dal naso, / po'che si larga ver
avea immersa. -togliersi i moscerini dal naso: v. moscerino, n
punta di piedi. -uscire sangue dal naso: essere affetto da epistassi.
. - oh! -... dal nasino a patata perfetta. -nasùccio
v.]: 'nasobianco': cercopiteco dal 'naso bianco ', nome sorto in
scient. nasopharinx. e registr. dal d. e. i. nasofaringèo
scient. nasopharyngeus. e registr. dal d. e. i. nasofaringite
pharyngitis. è registr. dal d. e. i.
(v.); è registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da naso e dal lat. genae 'guance '.
.); è registr. dal d. e. i.
.); è registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da naso e dal gr. \ òyo ^ 'discorso,
(v.); è registr. dal d. e. i.
maschera del cavaliere, gliel'ha strappata dal viso. nievo, 39: questo aveva
voce ciotta, comp. da naso e dal tema del gr. oxo7réoi 'osservo
.); è registr. dal d. e. i.
, 3561: una naspa da tirare acqua dal pozzo del palazzo. =
72: il filo della seta partendosi dal rocchello per gli occhietti e quindi per
, fino e aventuroso, / che dal buon naspo nulla mai distorce!
metterai strisciante / polpo o locusta, ambi dal fuoco arrosto; / che quell'odore
dotta, lat. scient. nassa, dal class, nassa (v.
della conchiglia; è registr. dal d. e. i.
deriv. da nassa1: è registr. dal d. e. i. (che
dotta, lat. scient. nassariidae, dal nome del genere nassarius, altra denominazione
dotta, lat. scient. nassellaria, dal nome del genere nassella (deriv
del genere nassella (deriv. dal lat. class, nassa 'nassa1 '
. dimin.); è registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. nassidae, dal nome del genere nassa (v.
v. nassa2); è registr. dal d. e. i. nàssio
naxius [làpis] o anche naxium, dal gr. nà ^ io <;
per i pesci, quando rimontin su dal basso in alto da una piana all'
ad altre regioni), deverb. dal lat. * nasitàre, deriv. da
, lig. anastu. e registr. dal d. e. i.
priso un nastaro de le brache ivi dal frate lassate. gigli, 147:
lo stimolo sia rappresentato dalla luce, dal calore o da fattori meccanici, si
). = voce dotta, dal gr. vctcró ^ 'compresso è registr
^ 'compresso è registr. dal d. e. i. nàstico
: nastia. = voce registr. dal d. e. i. nastina
bacilli acidoresistenti. = voce dotta, dal gr. voccttóc; * compresso è registr
voccttóc; * compresso è registr. dal d. e. i. nasto1
dell'isola di réu- nion, caratterizzata dal fusto pieno. tramater [s
dotta, lat. scient. nastus, dal gr. va compatto, pieno'; introdotta nel 1789 dal bot. antoine-laurent de jussieu (1748-1836 voce dotta, comp. da nastro e dal suff. -forme (lat. -fòrmis l'uomo ha un cuor vizzo / gonfiato dal vino. d'annunzio, iii-1-803: : lieve scendea [la veste] dal grembo / fin dove del ginocchio /
deliziosi e solitari. serra, ii-462: dal colle de'cappuccini, dov'ero,
elastica in modo che non appaiano né dal diritto né dal rovescio del tessuto (
che non appaiano né dal diritto né dal rovescio del tessuto (ed è impiegato
di tela chiara, con un panama dal nastro nero calato sulle spesse lenti del
azzurra sul fumaiolo: il primato appartiene dal 1952 al transatlantico statunitense united states)
-nastro d'argento: premio istituito dal sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani e
nazionale giornalisti cinematografici italiani e assegnato annualmente dal 1946 alle opere e agli artisti (
. p. cattaneo, 5-3: dal centro del circulo che causa il toro
tagliata o sollevata al momento del via dal direttore di corsa, dal mossiere o
momento del via dal direttore di corsa, dal mossiere o da un giudice di gara
più o meno parallelizzate, tenute insieme dal semplice attrito come nel top, da
più elementi metallici articolati; è composto dal nastro propriamente detto, che corre su
acciaio montati su cuscinetti a sfere, dal motore e da una struttura di sostegno
dante, par., 15-22: dal corno che 'n destro si stende /
replende; / né si partì la gemma dal suo nastro, / ma per la
: un nastro di sole vaporava oro dal selciato. soldati, 2-210: il
essendo unilaterale e non orientabile, ottenuta dal matematico tedesco august ferdinand mòbius (1790-1868
famiglia tenionidae (trachypterus trachypterus), dal corpo allungato e molto compresso, lungo
, accompagnato dall'organo e presto raggiunto dal coro che cammina a borbottoni brevi.
aiacce di pipistrello. = = dal got. nastiló 'cinghia'; cfr. fr
voce dotta, comp. da nastro e dal gr. oyjxtj 'depo
]: 'nasturzio officinale': assai conosciuto dal volgo sotto il nome di 'crescione '
e dai suoi fiori,... dal fiore di malva e di nasturzio,
estate e neltautunno. i fiori variano dal giallo, al giallo ranciato e quasi rosso
ha i fiori detti nasturzi del perù dal clusio, i quali spiegano le sue
morbida di un certo pregio, caratterizzate dal muso a forma di proboscide rialzata all'
lat. scient. nasua, deriv. dal class, n&sus 'naso '
. scient. nasutitermes -itis, comp. dal class, nasùtus 'nasuto '
dotta, lat. scient. nasutitermitinae, dal nome del genere nasutitermes (v.
provvisto di un tipico prolungamento del cranio dal quale viene secreta una sostanza caustica).
erano de color bruttissimo. = dal lat. ndtis, con l'influenza di
vive genti / venni, ed in vano dal natal mio giorno / turbaro acerbi casi
fin allora dagli alberi di natale e dal pan di spezie. -con riferimento
fatto o creato, e pur procede / dal gran voler lo spirito immortale.
ebrei. malpighi, 124: la notomia dal suo natale fino ad oggi ha auto
pozzi petroliferi, costituita da un tubo dal quale si dipartono numerosi tubicini che dosano
dotta, lat. scient. natalidae, dal nome del genere natalus (v.
deriv. da natalino1', voce registr. dal d. e. i. natalino1
di tempo determinato, considerate e calcolate dal punto di vista statistico, in rapporto
la superstizione, la natalità. = dal fr. natalità, deriv. da natal
del natal. = comp. dal toponimo nat [al], nome di
-isola natante: ammasso vegetale palustre staccatosi dal fondo di depressioni lacustri e venuto a
montanari, i-500: si staccano affatto dal terreno [le cannucce] ed ascendono a
. bacchelli, 1-ii-390: si sentiva dal tremito dei giazzoni sotto i piedi,
tremito dei giazzoni sotto i piedi, dal gemito delle commessure, il travaglio a
dotta, lat. scient. natantia, dal class, natans -àntis, part.
guardar con la vita almeno il pino / dal gran furor marino / e le cose
bigoncia: sbracciarsi dalla tribuna, 'dal pulpito. giovio, ii-19: pirgos
lunghissime code o strascichi; uno de'quali dal lato destro, l'altro dal sinistro
quali dal lato destro, l'altro dal sinistro si riporta dalle parti più basse
assolta, a seconda delle specie, sia dal picciolo, sia dalla radice, sia
, sia dalla radice, sia anche dal tallo, nelle piante tallofite).
tanto dentro soffiò che la nina rinvenne. dal frugoni, e che può introdursi senza scrupolo
di raggiungere uno scopo. = deriv. dal lat. anaticula, dimin. di anas
sorano nati eoe, plur.), dal class. nàtis. stile
gaste = formazione dotta, comp. dal lat. nàtis 'natica 'e
e ropodi ctenobranchi con conchiglia robusta, dal tema di frangere 'rompere, spezzare '
dotta, lat. scient. natica, dal tardo natica (v. periodo di tempo
= voce dotta, comp. dal lat. nàtis 'natica 'e dal
dal lat. nàtis 'natica 'e dal gr. xetpax'/] 'testa
dotta, lat. scient. naticidae, dal nome del genere natica (v.
: nella guisa che si conosce il natio dal = voce dotta, lat.
me ne dole, / che 'l pianto dal cor fin agli occhi salle. petrarca
occhi salle. petrarca, 194-6: fuggo dal mi'natio dolce aere tosco. guidiccioni
cred'io che sollevasse il capo / dal ricolmetto mal velato seno / la piangente
pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de'passi comuni il rumore d'
solerà, xc-64: o signore, dal tetto natio / ci chiamasti con santa promessa
e però vero che coteste reclute, dal momento in cui sonosi ingaggiate, non son
. insito originariamente, innato nell'uomo dal natio lor letto / uscissero i torrenti.
-che costituisce la base, il ceppo dal quale si dalla nascita, alla natura
indole, alle sue attitudini (una dal natio misterioso stelo / sol angelica mano a
immortale il pensiero e trae gli uomini dal sepolcro, è forzato anche esso a
splendea d'ostro natio non avvilita / dal punico veleno allor la rosa. campailla,
tavola molto dapresso all'aratro e lontana assai dal timone, per significare l'origine delle
ove finalmente si ritruovarono a sorte, fermati dal loro divagamento ferino, gli autori delle
ma sottopote a morte. = dal lat. nativus, con lenizione di v
), per aferesi; voce registr. dal d. e. i
nostri ornamenti novelli e con lumi acquistati dal tempo non possiamo in alcun modo arrivare
e poi da per tutto intorno, incastonati dal legno dorato santi sante angioli. r
d'oggi, aggiano testificato come egli dal dì che nacque, non tralignando da
, il dire: mio padre ebbe origine dal conte orlando; mia madre fu de
, a natività: fin dalla nascita, dal primo momento di vita. -per estens
sentono, impercioché il nostro senso viene dal calor nativo, e il freddo è nemico
volgar., 18-1 (337): dal bellico in su era uomo ed in
. non si dovrebbe ella mai scompagnar dal poeta. -posposto a un sost
più sorprendente. 2. spuntato dal terreno, germogliato (una pianta,
membro composto di due tuniche, nate dal peritoneo, dense e sottilissime e molto
dore genovese, ma nata... dal papa, che i genovesi pigliassero pisa
giovanni boccaccio abbia preso alcun suo novellamento dal novellino antico, libro nato innanzi all'
tolte / di fronde agli albuscelli / dal poco amico inverno e da'suo'nati
'disposto fortemente da natura a ciò che dal compimento è indicato '. cosi per
italia sono diffuse la natrice o biscia dal collare, la natrice o biscia tassellata,
del n. 1 è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal lat. scient. natrium 'sodio '
scient. natrium 'sodio 'e dal gr. at ^ ta 'sangue '
soda. = voce dotta, dal ted. natrit (termine coniato nel
deriv. da natron; è registr. dal d. e. i.
v.); è registr. dal d. e. i. natrocalcite
v.); è registr. dal d. e. i. natrochalcite
comp. da natrd [n] e dal gr. yjxkxbc; 'rame '
comp. da natrd ^ n] e dal gr. xt0o ^ 'pietra '
; la var. natrolito è registr. dal d. e. i. natròmetro
comp. da natrd [n \ e dal gr. fiixpov 'misura ';
'misura '; è registr. dal d. e. i. natron
v.); è registr. dal d. e. i.
. da natrd [n \ (o dal lat. scient. natrium 'sodio
', per la var.) e dal gr. 7revla 'penuria, mancanza
e natte. dalla croce, i-23: dal flemma puro e duro e non naturale
gengive, detta, credo, dal gr. àcpda. mctastasio, 1-iii-910:
parea bretta e brutta, / vinta dal vento e la natta e la notte /
dai vermi e dai topi. = dal lat. tardo matta 'stuoia '(
o la realizzazione della divinità stessa; dal concetto di causa finale deriva la definizione
/ come natura lo suo corso prende / dal divino 'ntelletto e da sua arte
l'entusiasmo del dio multiforme emerso dal fermento di tutti i succhi, ella appariva
la natura si desta', coll'alba, dal sonno notturno; animali e piante,
a una causalità meccanica o dominate dal caso, che si oppongono alle prerogative
secondo l'interpretazione stoica, ripresa poi dal pensiero scolastico, come la manifestazione di
cagione è perché ella è retta et indirizzata dal primo bene. leopardi, 869:
naturante). chiari, 1-ii-47: dal tumulto e dallo splendore d'una mensa
valori etici sul quale si modella e dal quale si differenzia evolvendosi il sistema di
come se un segreto tormento le sgorgasse dal fondo della natura. -l'insieme
esistono voci. -nella realtà, dal vero. c. dati, 126
pare che per lor riparo di schermirsi dal freddo, per non essere da quello offesi
fisiologia della società...; dal discorrere, cioè della società come organismo
natura, secondo le dottrine platoniche rielaborate dal pensiero medievale); vitale.
/ quell'erittonio figlio di vulcano / dal mezzo in giù serpente e in faccia
fu la seguente mattina fra jacomo introdotto dal re nel tempo ch'egli stava sedendo
la generazione, prendendo la virtù informativa dal cuore del generante, dopo i sette
[gli altri animali] se non solamente dal naturale. ora... una
in quello artificiale delle persiane chiuse, zebrato dal riverbero dei fanali. -in
edificazione o cura umana, aperto provvidamente dal sito. piovene, 7-537: i
allontanato più d'una volta gli uomini dal felice stato d'una naturale felice vita.
o di metri affatto lirici e che dal parlar naturale troppo sfacciatamente si scostano. b
degno, / la naturai bontà, che dal ciel hai, / commossa da pietà
dio ci ha dato perché discerniamo il bene dal male, la cosa perfetta dall'imperfetta
stinguesi per altro il 'lume naturale 'dal 'soprannaturale ', cioè le cognizioni
dalla propria ragione, aiutata però sempre dal linguaggio e dalla educazione sociale (le
senso; ma la rettitudine viene all'intendere dal volere. -fede naturale: che
vero istesso non sapria discernere il naturai dal finto. grazzini, 4-255: ella verrà
con partic. riferimento ad adamo, dal quale discende fisicamente la stirpe umana,
cesarotti, 1-xviii-134: perduto in tal guisa dal marito l'antico dominio maritano, veniva
che morte occise / assai di qua dal naturai confine! scala del paradiso, 28
gli occhi miei la fé che vien dal core, / ov'è 'l suo
farlo. idem, 2-76: partendovi poi dal minore, procedendo le parti nell'istessa
arte vale, / che par che turba dal suo fonte uscisse, / ricercando d'
invece resisteva in buona salute, aiutato dal naturale robusto e animoso. -ant
gente è mite e docile, alieno dal far male ad altri. bresciani,
suol romano, / che tanto son dal naturai distanti. 49. con
divina. -al naturale: dal vero, da un modello reale o,
-con valore aggettivale: raffigurato o eseguito dal vero, conforme al modello o alle dimensioni
puttanino, avete ritratta l'arte sua veramente dal naturale. -dal naturale, del naturale
naturale, del naturale, di naturale: dal vero, da un modello reale,
o granchietti d'oro, imitati maravigliosamente dal naturale. carducci, iii-6-243: dove
i colori a olio copiava quel sito dal naturale. -realisticamente, secondo il
che se due o tre volte si pagava dal popolo qualche aiuto o in danaro o
è quello la cui naturalezza è fuggir dal mezzo. -conformità alle leggi fisiche,
d'inchiostro, goldoni e chiari, dal canto mio... dirò ch'io
dei più dotati tra questi giovani scrittori dal piglio moderno e dalla lingua facile.
amore con le monache, e rapisce dal convento i modelli. e. cecchi,
occulta che chiamavano * natura = dal fr. naturalisme (nel 1748),
natura, ossia quella natura che si raffigura dal punto di vista, a cui il
: gli stessi naturalisti,... dal momento che introducono nelle loro dottrine l'
diciamo naturalisti, cioè che tutto veggono dal naturale, sono di non poca spesa
all'uso de'naturalisti, han prese dal popolo le fisonomie de'volti. r
con successione analoga di punti, partendo dal punto di intersecazione. 2.
in su gli scartabelli de le pazziuole studiate dal tuo alocco. varchi, v-706:
di ereditare la 'naturalità 'concessagli dal re. siri, 1-613: quelli beni
anche in tali ricorsi cromatici. = dal fr. naturaliser. naturalizzato (part
abate presidente dell'abbazia fiorentina di procacciare dal loro corpo un soggetto perito delle dette
chiaro davanzati, xxxi-24: que'son dal vero amore inamorati / eh'a dio
6-287: gemme d'aver cristallizzato naturalmente dal sesquiossido fuso, lungo le direttrici del
e schietta allegrezza, se una stilla dal cielo in lui non piove.
nell'espressione naturismo religioso). = dal fr. naturisme. naturista,
lo rende riconoscibile tra mille. = dal fr. naturiste. naturìstico, agg
, ad un tempo, e raddolcita dal crepuscolo. = deriv. da
imperadore. masuccio, 364: certo se dal suave zefiro non fusse stato il
= voce di area lucchese, dal lat. nauclèrus 'padrone della
lat. scient. nauclea, comp. dal gr. vaui; 'nave '
naucleìna, sf. chim. alcaloide ricavato dal legno di alcune piante rubiacee e impiegato
dotta, lat. scient. nauclerus, dal lat. nauclèrus 'padrone della nave
; mallo. = voce dotta, dal lat. naucum 'guscio di noce '
. scient. naucoris -idis, comp. dal gr. vauc 'nave 'e
dotta, lat. scient. naucoridae, dal nome del genere naucoris (v.
dotta, gr. vocuxpapla, comp. dal tema di valco 'abito 'e
; 'nave '; è registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. naucrates, dal gr. vauxpàty£ 'padrone della nave
sentono i naufraganti a rammentare il naufragio dal fermo lido? loredano, 175: il
sanza legno che mi levi, percosso dal secco vento che vapora la dolorosa ruota
riportata alle forme ordinarie, è contemplato dal diritto della navigazione e ha notevole incidenza
tanti. d. bartoli, 44-19: dal naufragio della galea che mi portava a
facoltà venne legalmente abolita, a cominciare dal secolo xi, a opera della legislazione
amari, 1-iii-657: gli arabi salvarono dal naufragio della scienza antica, tra tante altre
del di pierantonio pervennero infine a racimolare dal naufragio del testo... apparve
. da nàvis 'nave 'e dal tema di frangere 'rompere '.
non li facessaro dispiacere. = dal lat. tardo nauclerius o nauclierius, lat
mento preso. = deriv. dal lat. mediev. naulisare e nauliziare 1
la var. naula è registr. dal dizionario di marina, che la fa
dotta, lat. naumachia, deriv. dal gr. vaufiotxia * battaglia navale
da voci *; 'nave 'e dal tema di [tàyoyai 'combatto '
. da vaù£ 'nave 'e dal tema di fiàxojxai 'combatto '.
. = voce dotta, comp. dal gr. vai *; 'nave '
'prova, sofferenza voce registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. nauplius, dal gr. nocutcxioi; *
sto, di schifo causato dalla vista o dal contatto disturbasse l'audenzia. giuseppe di santa
. senso di fastidio e di noia provocato dal lubrano, 2-275: non sei sazio
vocabolo per industria di famoso scrittore uscì dal cimitero, subito la plebaglia degli scrittori
. nausea 'mal di mare ', dal gr. vauata, forma ionica per
latini e gl'italiani... deriva dal greco vaù£ nave, onde vau-rla ionicamente
bartolini, 15-274: nll nato nauseabondo proviene dal troppo numero di sigarette fumate o dal
dal troppo numero di sigarette fumate o dal troppo numero di bicchieri di liquori bevuti
beata / passeggier nauseante / ch'uscì dal mar sonante, /... con
. 4. figur. infastidito dal reiterarsi di un fatto o di un
: salutai la povera donna ed uscii dal casolare, dove il tanfo cominciava a
, non con gl'inferiori che si nauseano dal vedere avvilito un soggetto grande che ha
moravia, xi-357: io, che dal nervoso mi sentivo addirittura nauseato, dissi
nauseoso miserando obbietto! / uopo è dal corpo tenerello e nudo / degli elementi allontanar
dotta, lat. scient. nausibius, dal nome proprio gr. nocuaipiot; '
dotta, lat. scient. nausithoe, dal nome del re dei feaci (gr
da vai *; 'nave 'e dal tema di 0éo> 'corro ')
= voce dotta, lat. nàuta, dal gr. vaùtte, deriv. da voci
giovanetti, i quali oggi mettono fuori dal nido soltanto la timida testa, domani
d'istruzione media professionale, già dipendente dal ministero della marina e attualmente da quello
= voce dotta, lat. nauticus, dal gr. vaunxót;, deriv. da
gli domandai del suo gran nautile donatogli dal re gu glielmo.
= voce dotta, lat. nautilus, dal gr. vaurixtx;. nàutilo2
dotta, lat. scient. nautiloidea, dal nome del genere nautilus (v.
v. nautilo1); è registr. dal d. e. i. nautòdici
. = voce dotta, comp. dal gr. vaòtte 'navigante 'e
= dallo spagn. navaja, deriv. dal lat. novaciila 'coltello affilato,
); che proviene, che si effettua dal mare (un bombardamento).
v-174: dalle macerie delle case abbattute dal bombardamento navale erano state estratte altre trentadue
dello schieramento dell'avversario. = dal lat. navàlis, deriv. da nàvis
mari. betocchi, i-73: chi dal porto alle prore chiare / guarda,
: si cena al navalestro. = dal lat. mediev. navalester -stri (nel
l'uso marictimo de'navalieri. = dal fr. ant. navelier (nel 1337
perche le distribuisse fra gli operai che uscivano dal silurifìcio, in parte all'autista amedeo
guardiano di bordo, un vecchio navarca dal viso spinoso, era a poppavia che
= voce dotta, lat. nauarchus, dal gr. vaùapx°s » comp. da
da vedi; 'nave 'e dal tema di spx « 'comando '.
alla navarola. = deriv. dal lat. navàlis 'navale ', con
appositivo: razza navarra). = dal toponimo navarra, regione storica della spagna
enrico iii re di navarra (poi, dal 1589, enrico iv re di francia
, viene terzo nella serie degli organisti dal 1522 al '29 un guglielmo detto ne'
sorreggendo la volta, separano la navata dal transetto. -suddivisione di un ambiente
le une su le altre e distanti dal muro, onde formavansi portici interiori o
per la sua conclusione absidale - guidata dal vescovo ». navata2, sf
navigaz.: secondo la definizione data dal vigente codice della navigazione, qualsiasi costruzione
legno di uno stato, comandato ordinariamente dal generale. dizionario di marina, 503:
quindi non prende / se non come dal viso in che si specchia / nave che
di quel popolo, il qual tornato dal sepolcro del santo, trovò la nave
, derivati o dalla forma loro o dal luogo dov'erano fabbricate o dall'insegna che