acquistar quattro dita di spazio con discostargli dal muro. sono termini o mensole di
dall'orrore dello spettro del marito, dal pensiero dei figli, corse, staccò dal
dal pensiero dei figli, corse, staccò dal gambo quella rosa e istintivamente, presentandosi
camino. pea, 5-81: sbucato dal forno restai seduto sulla mensola. cassola
0 sia pure un sedile a traverso, dal quale poi eschino fuori i mensoloni.
mensole allineate. jahier, 61: dal banco altissimo, sotto la frasca ronzante
grimani, li-5-99: le cose del mare dal cardinale erano state quasi che affatto abbandonate
... saranno i ministri dispensati dal continuare a porle nelle note mensuali.
attratta dalla mediocrità dell'ambiente più che dal disgraziato terzetto di via sant'eufemia affidato
la prima volta una piccola mensualità fissatami dal nuovo tutore. monti, iv-91: se
mensura della remozione delle nuvole si comprenderà dal viso. r. da sanseverino, 73
», di cicatrici posticce. = dal ted. mensur 'duello ', deriv
. mensur 'duello ', deriv. dal lat. mensura 'distanza [fra
; si diffuse in europa a partire dal secolo xi, parallelamente alla fioritura della
lunghi e brevi. = dal fr. mensuraliste, deriv. dal lat
= dal fr. mensuraliste, deriv. dal lat. mensurdlis (cfr. mensurale
impressa nella nascita. = deriv. dal lat. mensis * mese ', sul
spesso suole intravenire chi fantini sono prexi dal singulto. alora gie sia dato il
chiamata communemente da gli speziali balsamita e dal vulgo menta romana: imperoché ella produce
(e questa forma, traslitterata dal gr. pivfto), è stata accolta
cfr. fr. menthe, dal fr. ant. mente (sec.
greco e in latino, perché nasceva dal mento prima per giocolare lascivia e perché la
. mentagra (plinio), comp. dal lat. mentum 'mento 'e
lat. mentum 'mento 'e dal gr. &ypcc * caccia, preda '
etti, 6-19: sono alcuni anni che dal canto del mare s'aggiungono nuove opere
per altro guernito di molti pregi, fu dal senato creato generalissimo il procuratore erizzo.
per parto delle sue viscere e lo esclude dal possesso della grazia reale e paterna.
. me la mandi buona e allontani dal capo di sua maestà la tentazione di
]: bisogna tagliare e toglier via dal corpo il membro corrotto e mortificato.
il suo pungiglione sopra una carne mortificata [dal carcere]. sbarbaro, 5-130:
.. qual lione che sorga dal suo covacciolo febbrile in cui giaceva colle
carrera, xl-159: roso... dal dente dell'animale quel picciolo germe,
dai contadini e non per anche mortificati dal maltempo. 4. reso inattivo con
.. fra le orazioni allevato e mortificato dal digiuno. -sostant. lubrano
mio animo, mortificato dalla modestia e dal vero, non ha mai provati i
questa equivoca libertà, i sensi mortificati dal puritanesimo non si sono distesi e calmati
calmati, ma si sono soltanto emancipati dal sentimento e fatti più perversi.
rancori mortificati e inquieti. -suscitato dal desiderio di mortificazione. piovene, 1-41
i contadini, quando ritornano a casa dal reggimento, si trovano mortificati a lavorare
. serra, iii-40: i critici moderni dal leopardi in poi hanno visto nei trfionfi
al quale toccò la mortificazione d'esser rimosso dal suo principe ad istanza del papa.
onde cento individui raccolti insieme sono percossi dal trionfo di un individuo. nievo,
un'ultima mortificazione: la carrara suggestionata dal figlio ha preteso e ottenuto che qualcuno
, di imbarazzo, di disagio derivante dal sentirsi oggetto di premura, di riguardi
rispose il piccolo- mini, deve ricevere dal venir mio, ma riconoscenza de'suoi
giottiano resta dimostrata in queste prime poesie dal 1909 al '12 anche da quello
voce ai area tose., deriv. dal dimin. del lat. murta o
umana. = deriv. probabilmente'dal lat. * mortifi] um. dal
dal lat. * mortifi] um. dal lat. class, murtàtum 'mortadella
. metastasio, 1-ii-49: egli, dal salso umor che bevve oppresso, /
morto in riva a tonde. pagliari dal bosco, 60: carlo settimo,.
.. ha da essere adone morto dal cinghiale. cicognini, 98: lui
): l'impressione ch'egli ricevette dal veder l'uomo morto per lui, e
]: pianta mezza morta dall'arsura, dal freddo. ramo, radice, foglie
. pavese, 5-32: il salto dal prato alla strada era come una volta
in oltre necessario che la materia prodotta dal disfacimento e corruttela dei solidi e dei
chi si sentiva esiliato nel tempo, dal secolo morto o futuro che gli pareva fatto
sulla spiaggia lunata. -non agitato dal moto ondoso, calmo, piatto;
perduto l'impeto il qual le veniva dal tiro, com'era scagliata dal pezzo
le veniva dal tiro, com'era scagliata dal pezzo d'artiglieria, onde cade languida
voce morta e imparziale cominciò a levarsi dal cuscino su cui antonio poggiava la testa
del benefizio e privilegio che s'ha dal parlar con i vivi e tra gli amici
gli amici,... differente dal trattar co'i libri morti, li quali
: i primi canti sacri dovettero esser sin dal principio disposti piuttosto alla viva azione che
: le nuvole che s'alzavano tetre dal piano corrusche di lampi facevan star col
franchi, morti di sete, stracchi dal cammino, sparpagliati e impazienti assalivano.
la maria sopita e i barcaiuoli morti dal sonno, aveva un aspetto sinistro.
poltrire. gigli, 2-229: io son dal cicalar già stracco morto / e forse
aria aperta io qui l'infoco; / dal suo lissivio io l'alcali riporto,
li ferramenti che s'erano potuti levare dal morto. guglielmotti, 1108: '
/ da me a te, qual sia dal morto al vivo. citolini, 546
(553): spedì poi dal lazzeretto monatti a raccogliere i morti.
partita scopre le sue carte, allontanandosi dal gioco (e le sue carte saranno giocate
(e le sue carte saranno giocate dal dichiarante stesso). fanzini, iv-437
la partita; e lui stesso si astiene dal giuoco. tale astensione viene chiamata esser
! » gli rispose. -cavare perfino dal morto: ricorrere a qualsiasi mezzo pur
nato il proverbio: cavar per infin dal morto. crusca [s. v.
v.]: 'cavare per infin dal morto': vale procurar di guadagnare con
al tutto / messo per morto, dal timor confuso, / non s'avvide al
rimanerne morti '... * dal timore atterriti, rimasero come morti '.
sul manico del coltello che gli usciva dal taschino. « misericordia! » esclamò
, 84: onoranza... dal generai suo significato si era appropiata a'
. gozzano, i-1307: ho goduto dal mio tavolino lo spettacolo dei mortori che sfilavano
sono a caro prezzo scontate... dal mortorio e dalla sterilità delle sue sere
m'aveva dato. = dal fr. ant. mortuage, deriv.
fr. ant. mortuage, deriv. dal lat. mediev. mortuaticum, da
autorità ecclesiastiche. bicchierai, 140: dal confronto de'registri mortuari delle due parrocchie
parrocchie... si rileva che, dal 1760 al 1770, nelle prime due
a cercarvi la fiala di vetro contrassegnata dal piccolo teschio nero, dal noto simbolo
vetro contrassegnata dal piccolo teschio nero, dal noto simbolo mortuario. -spettrale
annunziate dai tamburi del tuono, frustate dal lampeggiamento. viani, 10-40: tre
cui vista sopisce quelli che furono morsi dal serpente. -micidiale. parise,
gallerie nelle miniere. = dal fr. mortoise, var. ant.
la var. morola è regista. dal d. e. i.
giosa dei solipedi, sostenuta dal batterio malleomyces mallei, che ha decorso
di 'fàrcino '. = dal fr. morve, deriv. dal provenz
= dal fr. morve, deriv. dal provenz. morvo e mormo 'cimurro
deriv. da morva; voce registr. dal d. e. i.
4. bot. colpito, affetto dal mosaico (unapianta, un organo vegetale)
tipico delle foglie 'che, colpite dal mosaico, presentanoestesa maculatura. =
profeti,... è raffigurata dal mosaicista con una forza pittorica che affronta,
delli israeliti e redense le loro donne dal giogo della poligamia. gioberti, 12iii-
che vogliasi ordire. = dal lat. mediev. musaicus, deriv.
secondo che veniva lor meglio; e dal commettere insieme questi pezzi lo dimandarono musaico
nozioni scientifiche e certe opinioni, avulse dal loro complesso e più o meno sfigurate,
. un lam- piere d'ambra donato dal duca di sassonia, un ritratto a
d'una pozione farmaceutica. = dal lat. mediev. \ opus \ musaicum
vero la religione definitiva dell'umanità, o dal suo dualismo uscirà un'altra forma
spirito? = deriv. dal nome del patriarca biblico mosè.
, alla discrezione (e deriva probabilmente dal riferimento al proverbiale silenzio nel quale non
a qualcuno: fargli passare i grilli dal capo. pulci, 11-12: ignun
cacciare, fare giù, levare le mosche dal capo, di dosso a qualcuno:
voi. -fare uscire la mosca dal naso a qualcuno: percuoterlo in modo
/ ch'uscir li fece la mosca dal naso / e l'aprì da la testa
[il popolo inglese] sui mar dal sud al norte, / dall'oriente non
(o non sapersi) levare le mosche dal naso o d'intorno: essere (
io non mi sapesse levar le mosche dal naso. g. m. cecchi,
persone / che vi sapete levar via dal naso / le mosche e gastigar i pazzi
ha né meno spirito di cacciarsi una mosca dal naso, e non a me.
in caso / di levarsi le mosche dal naso. -scacciare le mosche:
ibidem, 238: chi si guarda dal calcio della mosca, tocca quel del
v.). = deriv. dal lat. mosca. moscà, v
, mal del segno. = dal fr. muscardine. moscardino1 (
classe cefalopodi, simile al polpo, dal quale si distingue per la presenza di
. tenere lontane le mosche, difendersi dal loro assillo. imbriani, 6-90:
fonghi moscari. = deriv. dal lat. muscarius 'delle mosche '(
passarina, / nera, c'han nome dal suo bel colore. crescenzi volgar.
il moscadello. = deriv. dal lomb. moscatèll 'moscatello ', con
m'avea visto. = deriv. dal lat. tardo muscus 'muschio '.
sotto la testa. = deriv. dal lomb. moscaa e moscato * vino moscato
capo una berretta da prete. = dal toponimo mostavolieri, italianizzazione del- l'
, le capinere, le colombe scendevano rapide dal cielo... ad ingoiare nugoli
povero damerino [ruggiero], vinto dal moscherino d'amore e dal prurito di
, vinto dal moscherino d'amore e dal prurito di venere,...
ingrandirli. -levarsi, togliersi i moscerini dal naso: saper farsi rispettare, saper
maso, / volle levarsi i moscherin dal naso. b. corsini, 9-32
, / che già si tolse i moscherin dal naso? -montare, venire,
deriv. da moscio; voce registr. dal d. e. i.
massaia, i-48: gedda, veduta dal mare, appare bellissima; e le
santa che mettere a terra gl'idoli riveriti dal mondo pazzo? che disertarne le macchie
rumore, simile a un ronzio, prodotto dal lancio. moschétta3, v.
vi-497: la cavalleria austriaca, incalzata dal generale rivaud, moschettata dalle siepi di ca-
per parte; poi la moschetteria levò dal migliore dei mondi da nove circa a diecimila
. panzini, iii-73: tipo diverso dal mio, ma bell'uomo anche lui
di piega moschettieresca, quale veniva portato dal can didato radicale.
in azioni di combattimento; si distingue dal fucile, di cui conserva peraltro le
breme, 38: ne sarebbe quindi [dal carcere] con un moschetto in ispalla
moschetti di drappo. = dal lomb. moschétt. moschétto4,
maschio). = deriv. dal fr. ant. mouchet (mod.
. anche moscardo. voce registr. dal d. e. i.
che sarà presa per difesa, overo dal cavaliere che vi sarà fabricato, che
voce dotta, comp. da mosca e dal suff. -cida, dal tema del
da mosca e dal suff. -cida, dal tema del lat. caedere 'uccidere
voce dotta, comp. da mosca e dal tema del lat. caedere, sul
il rumore simile a un ronzio, prodotto dal lancio. moschile, sm. letter
voce dotta, comp. da mosca e dal tema del lat. votare 'divorare
quegli interiori di pesce seccati e rattorti dal sole. idem, 19-250: i carbonai
era moscio -sembrava che lui fosse uscito dal carcere. -con valore awerb.
. 2. = deriv. dal lat. mustèus * simile al mosto '
proporzione del corpo, e s'alzano dal loro capo due lunghe antenne oscure.
ove si pone. = deriv. dal lat. tardo mustio -onis, da mustum
qualità inferiore. = deriv. dal lat. scient. moschus [moschiferus \
. scient. moschus [moschiferus \, dal gr. 'rampollo, virgulto;
olma. = e) eriv. dal nome della città russa di mosca.
= voce dotta, deriv. dal gr. (xooxéxatov 'olio profumato
diversa e formidabil guerra. = dal lat. musculus, dimin. di mùs
vuole radere. = deriv. dal lat. muscus 'muschio '.
], 214: assillano i buoi punti dal moscone e da i tafani. galileo
confezionare soprabiti. 1 = dal nome del fiume russo moscova. moscovata
sciroppo incristallizzabile. = deriv. dal fr. moscouade. moscoviano,
sostenuto nell'aria in quiete; si libera dal sostegno... e, come
un tremulo ondeggiar l'aria commove / dal colle al colle e dalla valle al
calabria] il moto subsultorio, cioè dal basso all'alto... fuvvi il
d'i santi giri, / come dal fabbro l'arte del martello, / da'
o da un astro (in partic. dal sole e dalla luna) in seguito
delle cose nove, / tutto procede dal moto superno; / e la virtù
: moto si fa o partendosi dal luogo dov'uno è o passando per alcun
separazione e l'evacuazione della materia morbosa dal corpo. montale, 2-66: più ancora
moto di vomito come chi è preso dal mal di mare. -biol.
senza essere stato osservato non che impedito dal nemico; e con questo moto non
di fiandra], nata... dal moto principalmente della religione, fu poi
e delle paci e delle leghe, dal moto e dalla quiete delle quali dependevano
udendo il caso, non si mosse punto dal suo proponimento del volere ad ogni modo
, 3-26: l'altro non si mosse dal suo beato ottimismo. -passare
ascoltando il sospir che mollemente / muove dal sol morente! vittorini, 5-219:
era una spinta alla teocrazia, che muoveva dal desiderio di una giustizia sociale assoluta.
proprio l'infinito bene, necessariamente el principio dal quale proprio tu se'mossa è l'
nasce ne l'animo ch'è desto dal piacevole e verso lui si muove a guisa
che la sua superficie interiore sia colpita dal vento quando è obliquo alla rotta.
: quel cordame che lega e tira dal lato di sopravvento e a prora- via
, come se fossero murate, ai colpi dal vento, quando è obliquo alla rotta
alle ristrette muraglie. foscolo, xi-1-161: dal 1266 al 1275 i genovesi nello spazio
di terra in faccia al mare, separata dal resto del mondo da alte muraglie di
un terreno sedimentario (ed è prodotta dal denudamento di picchi magmatici consolidati in fratture
di lauri... mi protegge dal vento. -acer. muraglióne,
v.). = deriv. dal lat. muralia, neutro plur. di
mozzorecchi '), espressione registr. dal gran dizionario piemontese-italiano di vittorio di sant'
deriv. da muro1; voce registr. dal dizionario delle professioni.
silone, 4-119: strappò con rabbia dal calendario murale i fogli dei giorni già
con effetti cartellonistici (ed è caratterizzata dal contenuto ideologico, politico e propagandistico)
coverta la loro superficie. = dal lat. muràlis, deriv. da murus
perdicio e muralio. = dal lat. muràlis 'murale, che vive
100. de'quartieri. = dal provenz. moralha, deriv. da mor
. = deriv. dal toponimo murano, isola e centro abitato
g g er terreno che conperò dal comune di firenze ne renaio da santa
martìri. bellincioni, ii-125: vergine eletta dal superno chiostro, / vergine sacra,
-avvolgere in una cortina impenetrabile separando completamente dal mondo esterno. bernari, 3-112:
cella sulla cima del monte calleio, dal quale discese un giorno a recare la
. p. cattaneo, 1-5: debbe dal più degno di loro nei fondamenti la
accesso con un muro per segregarsi completamente dal consorzio umano e dedicarsi alla penitenza,
la propria cella', isolarsi, estraniarsi dal mondo; rinchiudersi in se stesso.
del nome, ricor data dal bartoli nell'asia sul principio, perché alla
calco dall'ingl. free-mason e dal fr. franc-mafon: per il n.
, di nostalgia per il regime impersonato dal re gioacchino murat (1808-1815).
] dai fiumi e dalle giare ed anche dal lito del mare: ma quella nelle
medio, che separa la laguna veneta dal mare aperto nel tratto compreso fra pelle-
, ovvero il litorale, è difesa dal frangere dei flutti da dune di sabbia rafforzate
chi si tagliava il pollice per essere esente dal servizio militare. = voce dotta
attive soprattutto di notte; sono caratterizzate dal corpo lungo circa 9 cm, dalla
erano congregati ed al lume di lanterna dal murello della fonte fumò numerati e pagati
, 8-271: per una pietruzza caduta dal murello di cinta... gridava
appresso al camino, per poter riparare dal soverchio calore colui che volterà l'arrosto
ordine apodi, famiglia murenidi, caratterizzato dal corpo allungato, serpenti- forme, con
, essendole attribuita la facoltà di uscire dal mare per accoppiarsi con le bisce,
là per ciascun lato stringendoli e cominciando dal capo venganosi a tirar più volte in
, uscendo allo spesso dai vivai o dal mar, sogliono mordere i pescatori e
porpora. = lat. muraena, dal gr. (zòpaiva; per il n
dotta, lat. scient. muraenesocidae, dal nome del genere muraenesox 'murenesoce '
dotta, lat. scient. muraenidae, dal nome del genere muraena 'murena '
muraenoblenna, comp. da muraena e dal gr. (ìxewós 'bavoso '.
. da muraena 'murena 'e dal gr. -oei$7£ 'simile \
dotta, lat. scient. muraenoidei, dal nome del genere muraena 'murena '
conchiliato 'dalla conca, 'mureo 'dal murice, sorte di pesce.
che per ossidazione danno muresside, riconoscibile dal colore rosso porpora virante al violetto delle
. = voce dotta, deriv. dal fr. murexide, dal lat. murex
, deriv. dal fr. murexide, dal lat. murex -icis 'murice '
= voce dotta, deriv. dal lat. murex -icis 'murice ';
var. murex ina è registr. dal d. e. i. muressoìna
= voce dotta, deriv. dal fr. murexoine, da murexide '
'muresside '; è registr. dal d. e. i. murétta
= voce dotta, lat. murgentinus, dal toponimo murgantia. mùrgia, sf.
voce di area merid., deriv. dal lat. murex -icis 'murice '
voce dotta, lat. muria, forse dal gr. àxjiupt£ 'salsedine, umore
muriatico 'l'acido cloridrico perché estratto dal sale comune ». muriato,
'. = voce dotta, dal fr. muriate. muricalcite,
stretta era una muriccia rilevata un poco dal fondamento. g. b. adriani
.. alla volta dell'assietta che dal puy mandò gente a munirlo, alloggiandole nelle
erta solitaria, l'erta chiusa / dal muricciolo, / dove al tramonto solo /
28-24: insanguinati dai papaveri, ondeggiati dal vento, sembravano [i campi] geometrie
parte esterna del basamento costruito per sollevare dal suolo il piano terreno e per dare maggiore
inferiore a quella che cavarono gli antichi dal sangue del murice, o sia la
= voce dotta, comp. dal lat. mùs mùris 'topo 'e
lat. mùs mùris 'topo 'e dal tema dei composti di caedre '
dotta, lat. scient. muricidae, dal nome del genere murex -icis '
tuoi, perché antivede. = dal lat. muricèus * porporino '.
voce dotta, comp. da muro1 e dal tema del lat. colere 'abitare
dotta, lat. scient. muridae, dal lat. class, mùs mùris '
, al biscanto, al muricciuolo, dal tuo e dal mio, al calcio a
biscanto, al muricciuolo, dal tuo e dal mio, al calcio a rincacciare.
dalla palma sul dorso della mano e dal dorso nella palma le piccole ghiande lucide
potendo riuscire a levarmi altrimenti un soldo dal pugno chiuso, poco ci mancò non
= = comp. dotto, dal lat. * mùri fàber 'artefice del
voce dotta, comp. da muro1 e dal lat. fórma 'figura, aspetto
mùs mùris 'topo 'e dal tema di legère 'raccogliere, prendere '
lat. scient. murina, deriv. dal lat. class. mùs mùris '
dotta, lat. scient. murina, dal nome del genere mus (lat.
dotta, lat. scient. murininae, dal nome del genere murina.
nomati dagli animali: come il cervino dal cervo, il murino dai topi.
. = voce dotta, deriv. dal lat. muria 'acqua salsa '.
dotta, lat. scient. murmidiinae, dal nome del genere murmidius 'murmidio '
dotta, lat. scient. murmidius, dal gr. (xùp (x7] ^
che, dentro e dintorno / risonando dal murmure dell'acque, / invitava gli stanchi
pigra inerzia allor n'udl, / dal pertugio frettolosa / scappò fuori e via fuggì
religioso de'popoli, ingenito in essi dal murmure della coscienza e dell'istinto di
] mostrando. dante, xliv-24: dal suo lume non mi può far ombra /
getto, che venne alto dodici braccia dal primo fondamento, fece fare il rimanente
fa per contener liquidi e si differenzia dal muro comune in ciò che conducesi più
sostegno o di terrazza: che sostiene dal basso un terrapieno, un rilevato stradale
iv-15: se non l'avesse rimosso [dal rifare palazzo vecchio] il rispetto di
fuori, venivano i materassi ad esser lontani dal muro principale del campanile, meglio di
boschi fossero anticamente terreni coltivati si conosce dal vedervisi per entro le rovine delle case
248: tale recipiente parallelo veniva chiamato dal meda il canale del soccorso per indicare
, 888: il vicino si può esimere dal contribuire nelle spese di costruzione elei muro
un lungofiume. leonardo, 2-682: dal muro d'arno della giustizia all'argine
alfieri, 1-313: io piango / dal dì che fatto abitator di queste / mura
minati, fatto costruire nell'agosto 1961 dal governo della repubblica democratica tedesca a
muro e 'l fosso lungi diciotto miglia dal lago di ginevra al monte giura per
d'un aiuto che avresti fatto mandare dal ministero alla bice. sarebbe opportuno.
come un muro di bronzo, costruito dal diavolo, per rendere impossibile fra quella
: per corona de'nostri mali, dal seicento in poi s'è levato un muro
in occasione di un tiro di punizione dal limite dell'area di rigore.
ant. callosità, rigonfiamento tumorale prodotto dal farcino. -vermo muro: farcino.
raggiunto. petrarca, 56-8: dentro dal mio ovil qual fera rugge? /
pulci, xxx-11-4: io er'iersera dal noce di meio, / da quel
vo'avete allogar poco discosto / qui dal muràccio. g. gozzi,
d'un laido biancicore. = dal lat. mùrus. muro2, v
di mu- rone. = dal fr. mouron; la var.
dotta, lat. murra e murrha, dal gr. pòppia. murrata,
dotta, lat. scient. murraya, dal nome del botanico tedesco j. a
murrayna, sf. chim. glicoside estratto dal legno della murraya paniculata; poco solubile
. malattia tropicale provo cata dal tripanosoma hippicum, che colpisce gli
atteggiamenti (ed è voce coniata dal marino per colpire il rivale nel
palatino essi chiamano murza. = dal russo murza, adattamento del persiano amir
var. mursa è registr. dal d. e. i.
cose cantavan, nove figlie nate / dal gran giove, e clio ed euterpe
: oh de le muse l'ara dal verde vertice bianca / su 'l mare
. salvini, 13-104: muse, dal monte piero illustranti / col cantar,
nume, appiccato al cuore un borsellino, dal quale traggono fuori ora una invenzione e
': le ispirazioni che all'anima vengono dal dolore. de sanctis, lett.
, lett. it., 1-417: dal petrarca e dal boccaccio al poliziano l'
it., 1-417: dal petrarca e dal boccaccio al poliziano l'idillio e la
. -decima musa: appellativo attribuito dal d'annunzio all'energèia (energia)
all'energèia (energia), mitizzata dal poeta come simbolo dello slancio vitale in
, la decima musa / appari, discese dal monte / in mezzo agli uomini.
= voce dotta, lat. musa, dal gr. mooaoc. musa2 (ant
l. frescobaldi, 2-59: dal cairo insino appresso alla materia sono grandissima
e l'altre due un poco maltrattate dal freddo. casti, 24-128: foglie larghissime
si snodi e storza. = dal fr. ant. muse 'cornamusa a
agli omeri i musacchini. = dal lat. mediev. musaquinus, deriv.
lat. mediev. musaquinus, deriv. dal fr. ant. musequin, dimin
dotta, lat. scient. musaceae, dal nome del genere musa (cfr.
= voce dotta, lat. musagètes, dal gr. mouoayétt ^, comp.
, né trar di quadrello. = dal fr. ant. musage, da muser
. atmosfera poetica, temperie spirituale caratterizzata dal culto delle lettere e delle arti.
, 3-124: la chiamata delle muse fatta dal caro nel principio della canzone..
incontrò per via col musaragno. = dal lat. mùs araneus (isidoro) *
la var. museragno è registr. dal d. e. i.
assai di lor venir musardi. = dal fr. ant. musart o musard '
e gioca e ride. = dal fr. ant. muser 'guardare a
vedere et udire quella maraviglia. = dal fr. ant. muser 'suonare la musa
guisa delle canne degli organi. = dal turco miskal o musikar; cfr. romeno
orientale, a sua volta deriv. dal turco) e ar. musigàr.
. = voce dotta, deriv. dal lat. muscarium 'scacciamosche, ventaglio,
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. [amanita] muscaria
pancuculo. = voce dotta, dal lat. muscarium 'scacciamosche, ventaglio
. = voce dotta, comp. dal lat. scient. [amanita] musca
] musca ria e dal lat. class, rùfus 'rosso '
= voce dotta, comp. dal lat. scient. [amanita]
muscéppia. = voce pist., dal lat. muscipula 'trappola per topi ',
= voce di area napol., dal lat. musca 'mosca ', con
proprio, caratteristico del muschio; emanato dal muschio (un odore). giovannini
sangue più grosso. allora s'astiene dal cibo e dal bere e si raggira
grosso. allora s'astiene dal cibo e dal bere e si raggira intorno la terra
ii-94: questi mercanti... dal sud portavano oro, muschio e schiavi.
il muschio e il zibetto. = dal lat. tardo muscus, dal gr.
= dal lat. tardo muscus, dal gr. póoxo?, deriv. dal
dal gr. póoxo?, deriv. dal persiano musk. mùschio2 (musco
spesse volte gittata nel prato, riguarda dal muschio e uccidelo. crescenzi volgar.
e opaco. = deriv. dal lat. tardo * muscùlus (voce di
): la var. musco deriva direttamente dal lat. muscus e appartiene al linguaggio
. = voce dotta, comp. dal lat. omnis 'ogni, tutto '
. = voce dotta, comp. dal lat. omnis * ogni, tutto '
= voce dotta, comp. dal lat. omnis 'ogni, tutto '
chi, per questo popolo onnivoro condotto dal più furbo degli scalchi, c'è chi
da omnis 'ogni, tutto 'e dal tema di voràre 'mangiare ', probabilmente
(v. onisco) e dal tema di podvto 'vado, cavalco '
, lat. tardo onobèlos, comp. dal gr. 6vtx; 'asino '
= voce dotta, lat. onobrychis, dal gr. òvofìpuxk -! & <,
= voce dotta, lat. onocentaurus, dal gr. 6vox£vnxupa£, comp. da
questa stima vollero [gli antichi] dal suo nome chiamar molte cose: chi l'
. onochèlis -idis (e onochtlon), dal gr. 6voxeùé <; e óvéxeixt
fortuna di conoscerla. oggidì è decaduta dal chimerico suo valore, e le si attribuiscono
); la var. è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, lat. onocrotalus, dal gr. òvoxpórotxo »;, comp
= voce dotta, comp. dal gr. 6vo ^ 'asino '(
= voce dotta, comp. dal gr. 6vojjux 'nome '(v
la fine dell'ottocento). = dal ted. onomasiologie (voce coniata dall'austriaco
. zauner nel 1902), comp. dal gr. évonaola (v. onomasla)
. = voce dotta, comp. dal gr. ftvofxa -octo£ * nome '(
. = voce dotta, comp. dal gr. 6vofia -octo <; 'nome
xocxéco 'chiacchiero '; è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. fivopa -axo <; 'nome
. = voce dotta, comp. dal gr. 6vo ^ ux - . = voce dotta, comp. dal gr. ftvojia - voce dotta, lat. tardo onomatopoeia, dal gr. òvo ^ aocto7roila, deriv e data ad un rumoroso strumento venutoci dal lontanissimo oriente. b. croce, = voce dotta, comp. dal gr. 6vo [xa -ato < ' nel lat. scient.), dal gr. 6vcovi < e èvtovt; -i8< = voce dotta, deriv. dal nome del genere ononis (v. suff. dei glicosidi; è registr. dal d. e. i. onopigo riscaldar la fantasia che... vollero dal suo nome chiamar molte cose. chi = voce dotta, lat. onopyxos, dal gr. òvóm>l; o <;,
nel lat. scient.), dal gr. óvó7rop8ov, comp. da 8vo
, gridandomi che mi fossi guardata bene dal metter in dubbio l'onorabilità di sua
d'inghilterra ricevè l'onoranza di cavaliere dal conte di devonia. -onorificenza
sì che la sua onoranza fu fatta dal publico. vasari, i-297: essendo
84: onoranza... dal generai suo significato si era appropriata a'
6. dono in natura offerto dal colono al padrone del podere o anche
altari, e calpestar nel limo / dal sacrilego piè quanto or d'incensi /
or tu fa che un torello / dal re mi venga, ed un agnello e
di loro. ariosto, 39-34: dal figliuol d'otone / i cavallier cristian furon
maggior figliuolo don lorenzo, il quale dal re carlo secondo era stato onorato con la
di quell'iracondo principe [giulio ir, dal quale ammiratasi ad animo rattiepidito l'integrità
, essendo stata onorata la sua sepoltura dal padre e dalla madre con una bellissima moschea
un comportamento, da una situazione, dal rapporto con una o più persone; sentirsi
, il compito, l'attività indicate dal proprio nome o appellativo; nominale (
alfieri, iii-1-54: il falso distinguerò dal vero, falsa chiamando quella brama d'
: provocai questo miserabile, ma egli rifugge dal darmene un'onorata soddisfazione.
soddisfazione. -prescritto dall'etichetta, dal protocollo. sanudo, lvii-633: io
dell'animo d'andrea alienato in parte dal re, cominciarono più largamente ad aprirsi
è una forma di connubio non legalizzata dal codice, ma onorata dalla tradizione.
geniali 'più onorati del suo nome che dal mio studio. algarotti, 1-x-284:
della contessa di ness, era ricercatissima dal mondo elegante imperiale. pratolini, 1-159
artiglierie... ma più onorato rimase dal suono lietissimo, benché flebile, delle
santa fila / di martiri gentili / penderà dal patibolo onorato. -che non
da parte dei terzi e che è tutelato dal diritto, specialmente in tali aspetti soggettivi
anche dopo la cessione dei diritti previsti dal comma precedente, può rivendicare la paternità
dalla sacralità della carica che ricopre, dal compito o dalla missione di cui è
e d'inganno, / eh onor 'dal volgo insano / indegnamente è detto,
fenoglio, 1-25: mia madre veniva dal più clericale dei clericali paesi dell'oltreta-
non abbia il timore che la ritenga dal correre il campo della lubricità, cade
i-782: l'onore per noi maschi comincia dal momento che il prete ci fa fare
dei suddettilare azione, comportamento o attività, dal potere, modi, alla causa d'
battaglione di fucilieri, or ora tornati dal transvai, mi rende gli onori.
della casa, 724: con accenti dal dolor espressi / date [o muse]
occhi. grazzini, 478: allor cadde dal viso il primo onore / che all'
onde la vita umana è arricchita provengono dal solco. -all'onor del mondo
un passante. montano, 176: egli dal canto suo faceva onore alla buona stagione
e pensate che onore ve ne seguirà [dal disdire un convito]. dice il
di lodi per aver passato la traduzione dal latino a un compagno in difficoltà.
[var.]: l'onorevole considerato dal tasso altro non è che 'l filosofico
grado e forse maggiore. = dal lat. honorabilis (v. onorabile)
cultura in cui si è inseriti o dal ricoprire cariche e assumere compiti investiti di
sua maestà cattolica esce la prima volta dal regno. siri, vii-106: baciati
li piedi come per licenza al papa dal quale però pretendeva di condursi con piena
e del papa in venezia, dove è dal prencipe foscari onorevolissimamente ricevuto. foscolo,
lo condussero ad essere poco onorevolmente sbalzato dal trono. 4. in modo socialmente
di voi, per lodarvi, per difendervi dal latrare di questi sciocchi che col dire
si sacrificano ai diritti dell'uomo violati dal feudalismo. -che conferisce autorevolezza, rispettabilità
. cacherano di bricherasio, i-xxii: dal veder... il popolo romano
romano sparso ed abitatore delle campagne, dal considerare la onorifica preminenza delle tribù rustiche
molto onorifica alla lettera e ambasciata mandata dal serenissimo re di portugallo. carducci,
e sperare più lauta e onorifica ricompensa dal governo del cairo. 7.
-òris (v. onore) e dal tema dei comp. di facère 'fare '
= voce dotta, lat. onosma, dal gr. bvoqxa-octoi; (affine a
della leguminosa ononis spinosa. = dal nome lat. scient. ond [nis
= voce dotta, lat. onothèra, dal gr. òvo6yjpa <;, var.
lat. scient. onotragus, comp. dal gr. fcvo; 'asino '
a cui si ispira) dall'imperizia, dal cattivo gusto, dall'incapacità di un
e mesta / rimane ippalca e spinta dal dolore / minaccia rodomonte e gli dice
questa virtute [della giustizia] vien dal quarto cielo: /... /
, il dolore, l'afflizione causata dal sentimento amoroso. niccolò del rosso,
ponte / soferte da la speme e dal disio. gosellino, 1-71: membrando signoria
la miseria, la degradazione umana causata dal peccato. guittone, xxxv-32: riccor
comandamento divino; indipendentemente dal precetto di una dottrina.
loro i governi delle pro- vincie avuti dal re prima che partisse, imperoche gli
o non vi monta. = dal fr. ant. honte, deriv.
fr. ant. honte, deriv. dal frane. * haunitha, * haunita
deriv. da ontano; voce registr. dal d. e. i.
ontanelli e foravano la boscaglia. = dal lat. tardo alnetanus, deriv. da
lor sangue ne fosse ontato. = dal fr. ant. honter, denom.
piroclastiti e vulcaniti. = dal nome del lago ontario, attraverso il fr
dotta, ted. ontisch, deriv. dal gr. &v 6vto <; (
noiosi di piacenti certo. = dal ir. ant. honter (v.
. = voce dotta, deriv. dal gr. &v (part. pres.
dotta, lat. scient. ontophagini, dal nome del genere ontophagus (v.
lat. scient. ontophagus, comp. dal gr. 6v0o£ 'sterco 'e
gr. 6v0o£ 'sterco 'e dal tema di ^ ayetv 'mangiare '.
lat. scient. onthophilus, comp. dal gr. 6v0oc; 'sterco 'e
(xo <; 'amico è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. 6v (part. pres.
= voce dotta, comp. dal gr. &v fom *; (partic
yévo$ 'nascita, genere è registr. dal d. e. i. ontogemco
= voce dotta, comp. dal gr. &v 6vto <; (part
esistano determinazioni costitutive dell'essere, immodificabili dal soggetto conoscente, e una loro essenza
critica e spesso radicale revisione a partire dal modello gnoseologico kantiano (nel quale assume
3. medie. teoria sostenuta dal medico francese francis j. v.
lat. scient. ontologia, comp. dal gr. &v 6vtoc (part pres
divina è provata a priori e necessariamente dal semplice concetto di dio come ciò di
esistenza di dio emerge inconcussa e certissima dal dilemma da noi proferito: o la
in tutti i suoi aspetti a partire dal principio
cosi, ontologica del concetto di bene, dal modello di un bene oltremondano, sovrumano
biol. patologia ontologica', quella sostenuta dal patologo russo rudolf virchow (1821-1902),
e dei loro caratteri essenziali, indipendentemente dal soggetto e dall'esperienza che ne può
= voce dotta, comp. dal gr. &v 8vto£ (part. pres
leopardo, / corrotta sin nell'ossa / dal mio retaggio ontoso. soldati, v-260
mi tolsi, pur nel terrore, dal mio ontoso riparo e uscii correndo verso la
stocco ch'avea seco, / col qual dal corpo l'anima divise. alamanni,
. = voce dotta, comp. dal gr. &v 6 \ m < (
= voce dotta, comp. dal gr. &v 8vto£ (part.
dotta, ted. ontotheologie, comp. dal gr. £>v fomx; (part
infilzati in più filze, li pendevano dal petto, dalle spalle e da tutta
aprìo, / ed a'penati suoi dal lido adusto / ritorna un dì di gran
di quel di colchi / riedan le sue dal mar dell ^ asia onuste. peri
, 1-ii-898: a sollevarti anch'io / dal peso anelo, ond'hai la mente
, ma tu non tremi. = dal fr. ant. once, oince (
art., che deriva a sua volta dal lat. volg. * luncéa (
embrione, oce dotta, comp. dal gr. < $óv 'uovo ',
; * nozze '; è registr. dal d. e. i. ooblasto
. sss voce dotta, comp. dal gr. cpóv 'uovo 'e pxacrró
pxacrró ^ 'germe è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. òóv uovo e xaàutrrpoc
'capsula '(deriv. dal tema di xaxu7mo 'copro ');
copro '); è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. ti>6v 'uovo'e xàpuov '
. = voce dotta, comp. dal gr. 4>6v 'uovo'e xap7ró£ '
= voce dotta, comp. dal gr. < póv 'uovo 'e da
(v.); è registr. dal d. e. i. óocefalìa
. = voce dotta, comp. dal gr. < * >6v 'uovo '
'testa '; è registr. dal d. e. i. oocianina
= voce dotta, comp. dal gr. $6v 'uovo'e da ciani
. = voce dotta, comp. dal gr. c (>6v 'uovo'e xùtjctu
= voce dotta, comp. dal gr. < j>6v 'uovo'e xlvrjau;
'movimento '; è registr. dal d. e. i. oocinète
= voce dotta, comp. dal gr. < j>6v 'uovo'e xiv /
'mobile '; è registr. dal d. e. i. oocistàcee
lat. scient. oocystaceae, comp. dal gr. < j>6v 'uovo '
= voce dotta, comp. dal gr. tpóv 'uovo 'e da
v.); è registr. dal d. e. i. oocita
. = voce dotta, comp. dal gr. tpóv 'uovo 'e xutck
. = voce dotta, comp. dal gr. 4>6v 'uovo 'e xuto
'cellula '; è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. < j>óv * uovo 'e
'cellula '; è registr. dal d. e. i.
di forma ovale e allungata, caratterizzati dal greve e sgradevole odore che promanano.
dotta, lat. scient. oodes, dal gr. < $>oei87£ 'a forma
lat. scient. oodeocele, comp. dal gr. tpoeis-ffé 'a forma d'
= = voce dotta, comp. dal gr. < j>6v 'uovo 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. ó>6v * uovo 'e dal
dal gr. ó>6v * uovo 'e dal tema di cpayeiv 'mangiare '.
. = voce dotta, comp. dal gr. < póv 'uovo 'e
gr. < póv 'uovo 'e dal tema di 9ayeìv 'mangiare '.
lat. scient. oophytum, comp. dal gr. < póv 'uovo '
qsutóv 'pianta '; è registr. dal d. e. i. ooforafia
dotta, comp. da oofcfjo] e dal gr. (wpr \ 'sutura
; la var. ooforrafìa è registr. dal d. e. i. ooforalgìa
voce dotta, comp. da ooforo e dal gr. 8cxy°
voce dotta, comp. da ooforo e dal gr. èx-ropó) 'asportazione '
'asportazione '; è registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. oophorum, dal gr. wapópo ^, comp.
comp. da t|>óv 'uovo 'e dal tema di cpépta 'porto ooforocèle,
voce dotta, comp. da ooforo e dal gr. xfjxyj 'ernia ooforocistectomìa,
ooforo, cisti (v.) e dal gr. èxtop. 7) *
voce dotta, comp. da ooforo e dal gr. vrrfac, * fissaggio,
comp. da oofd [ro] e dal tema del gr. p7) yvu
voce dotta, comp. da ooforo e dal gr. cttó ^ ux 'apertura
voce dotta, comp. da ooforo e dal gr. tojzf) 'taglio '.
= voce dotta, comp. dal gr. 4>6v 'uovo'e yv0?
yv0? 'nozze è registr. dal d. e. i. oogastro
lat. scient. oogaster, comp. dal gr. tpóv'uovo'e yactttjp -tpó£ 'ventre'
e yactttjp -tpó£ 'ventre'; è registr. dal d. e. i. oogèmma
. = voce dotta, comp. dal gr. (j>6v * uovo 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. < l>óv 'uovo 'e
(v.); è registr. dal d. e. i. oogoniate
deriv. da oogonio; è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. cpóv • uovo 'e '
. = voce dotta, comp. dal gr. < j>6v 'uovo'e xé ^
'corteccia, involucro è registr. dal d. e. i. oolisi
. = voce dotta, comp. dal gr. < óóv-iuovo 'e da lisi
= voce dotta, comp. dal gr. < j>6v 'uovo 'e
= voce dotta, comp. dal gr. cp6v * uovo 'e xó-pc
, studio '; è registr. dal d. e. i.
deriv. da oomanzia; voce registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. tj>6v 'uovo 'e povrcia
lat. scient. oomycetes, comp. dal gr. 4>6v 'uovo 'e
; 'fungo '; è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. óóv uovo e da mi
lat. scient. oonops, comp. dal gr. < póv 'uovo '
dotta, lat. scient. oonopidae, dal nome del genere oonops (v.
dotta, lat. scient. oonopinae, dal nome del genere oonops (v.
. = voce dotta, comp. dal gr. 4>6v 'uovo 'e da
(v.); è registr. dal d. e. i. ooplasmàtico
. = voce dotta, comp. dal gr. 4>óv 'uovo 'e da
(v.); è registr. dal d. e. i. ooscopìa
. = voce dotta, comp. dal gr. 4>óv * uovo 'e dal
dal gr. 4>óv * uovo 'e dal tema di crxo7réco 'osservo '.
. = voce dotta, comp. dal gr. < j>6v 'uovo 'e
= voce dotta, comp. dal gr. tpóv * uovo 'e otojxa
. = voce dotta, comp. dal gr. 4>óv 'uovo 'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. < j>6v * uovo 'e
; la var. oospèrma è registr. dal d. e. i. oospora
. scient. oospora, comp. dal gr. 4 » 6v 'uovo
= voce dotta, comp. dal gr. 4>6v 'uovo 'e da
.); è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. cóòv 'uovo 'e da
(v.); è registr. dal d. e. i. oosporòsi
. = voce dotta, deriv. dal nome del genere oospora (v.
. = voce dotta, comp. dal gr. < ò6v * uovo 'e
tttyo
lat. scient. ootheca, comp. dal gr. cj>6v 'uovo 'e
gr. cj>6v 'uovo 'e dal lat. class, theca (gr.
, involucro '; è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. tpóv * uovo ', 07pa
. = voce dotta, comp. dal gr. < i6v * uovo ',
= voce dotta, comp. dal gr. coóv * uovo ', 07jxrj
= voce dotta, comp. dal gr. t * >6v * uovo '
. = voce dotta, comp. dal gr. ti>6v 'uovo ', otjxtj
. = voce dotta, comp. dal gr. cj>6v 'uovo 'e da
= voce dotta, comp. dal gr. ci>6v 'uovo ', otjxtj
= voce dotta, deriv. dal gr. < p6v 'uovo ',
. = voce dotta, comp. dal gr. < j>6v 'uovo 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. < ò6v 'uovo 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. < i>6v * uovo 'e
* simile '); è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. t£6v 'uovo'e'giallo '.
, portano meno sincera la veduta, che dal mezzo in parte opacato o in parte
d'agente da opacare; voce registr. dal dizionario delle professioni. opacifìcante,
dotta, comp. da opacità] e dal gr. pixpov 'misura '.
lunghezza d'onda (ed è indicata dal rapporto che intercorre fra l'intensità di
corrispettivo raggio emergente o, anche, dal valore della densità, ottica, espressa dal
dal valore della densità, ottica, espressa dal logaritmo decimale dell'opacità, misurabile con
: siccome tutti i pianeti ricevono il lume dal sole, essendo per se stessi tenebrosi
giraldi cinzio, iii-17-44: talor veggiam piover dal cielo / limace e rane, in
volute del fumo, snodandosi, spinte dal vento, facevan su la bocca dell'
. varano, 1-41: le lucciole dal gel cadon ridotte / semivive ne'prati,
si riduce al semicerchio del vetro spazzolato dal tergicristallo, tutto il resto è oscurità
acquaio e il tanfo umido del ranno dal cumolo dei cenci lavati. alvaro, 8-9
nète opaco, tra le selve / consumate dal fuoco dei pastori. -che
; che dà riparo e piacevole ristoro dal caldo (l'ombra). baldi
, macchiato, ottenebrato dalla colpa, dal peccato; non illuminato dalla luce divina
, reali bensì, ma non rischiarati dal lume della scienza, non intellettualizzati.
quelle vette mi parevano tinte d'opala dal riflesso di una grande acqua stagnante.
nell'aria di opale. = dal lat. opàlus, deriv. dal gr
= dal lat. opàlus, deriv. dal gr. òtojcxxkx;, forse di
nebbia, a quella dei riflettori che dal loggione precipita sul palcoscenico, quando la
... in uno specchietto rimastole dal tempo della guerra... si vedeva
lat. scient. opalina, deriv. dal class. opàlus 'opale ',
dotta, lat. scient. opalinida, dal nome del genere opalina (v.
'fràulein'violetta proviene dalla lirica: anzi dal campo dell'operetta viennese. di membra
. del n. 2 è registr. dal d. e. i. opalizzato
62 % di silice. = dal nome del villaggio della norvegia centrale opdal
de'vantaggi che il colpevole può sperare dal delitto. misasi, 7-ii-89: è uno
... tanto per l'astenersi dal male quanto il far bene, con
mille insidie et arti per scacciar il vicin dal proprio campo. g. gozzi,
un tetto, accecato dalla furia e dal dolore, afferrò co'denti il braccio
porto, 1-180: vinegia ne trae [dal friuli] molto legname così da opera
cangia in organica, ed ogni essere passa dal suo ad un gradino superiore. guasti
fatta fia simile a l'ombra naturale fatta dal dito sopra la tua opera, starà
. ancor non ha l'aratro / raso dal suolo l'opera di guerra. /
opere militari come la cripta che serpeggia dal mare sotto all'acropoli e come la galleria
che le viene incontro in linea diritta dal lago d'averno, ancor nominata,
ognora immersa nell'acqua. si misura dal piano di galleggiamento infino al pian della
per alla volta di quel paese di là dal mare. botta, 5-121: era
qualcosa: comportarsi secondo l'ufficio indicato dal compì. tommaseo, 3-i-62: per
jonio, alga gettata dal vento. i miei rispetti a monsignore
cecchi, 6-309: la tuta è originaria dal messico agricolo. per la sua praticità
/ che nulla mai si può crear dal nulla. / quindi assai meglio intenderemo
da opera- ballo. = dal fr. opèra-ballet. operàbile,
svergognava con tale operàggio. = dal fr. ant. ovrage (mod.
contrapposto all'attività * liberale 'esplicata dal libero professionista e, in genere,
sole, debbano co'vestimenti medesimi inzuppati dal sudore e forse anche dalla pioggia sfratarsi
dalla combinazione di elementi svariati: oltre che dal numero degli operai, dal tipo
che dal numero degli operai, dal tipo delle macchine e dall'in-
granamento tra macchina e macchina, dal grado di divisione del lavoro,
grado di divisione del lavoro, dal rapporto tra diversi tipi di lavoratori
, parzialmente allentate con il rinnovamento portato dal concilio vaticano ii nell'ambito ecclesiale)
di sacerdoti fondata a napoli nel 1600 dal venerabile carlo carata con lo scopo di
perciò l'operaio, che si leva dal corpo pubblico, veste lucco di dommasco
, 10-298: folate di nebbia salivano dal terzolle e dal mugnone, lasciavano un
folate di nebbia salivano dal terzolle e dal mugnone, lasciavano un corto orizzonte sullo
gennaio metti l'operaio. = dal lat. operarius, deriv. da opera
con- vien che sia invitato all'operazione dal proprio bene ed alto bene a dio
alla gloria dell " opera omnia 'promossa dal maggior editore a suon di tamburo.
e poi una sintesi. -seguito dal compì, dell'og ^. interno.
operare il malato: estrargli i calcoli dal fegato. pavese, 7-142: una sera
michelangelo la pietà. guasti, tanto traviare dal breve piacere e dolce suono del viver
, purg., 28-15: non però dal loro esser dritto sparte [le fronde
che dobbiamo tutti oprare a levar l'italia dal fango in che giace. ungaretti,
la medicina non è attivata dal calor naturale, non opera nell'infermo?
così possono, come piccoli, venire occultati dal gran lume del sole, perché,
effluvio di minimi corpicciuoli, anzi che dal vedere che ella operi nello stesso modo
d'armida e tancredi sono stati allontanati dal campo..., se '1 lor
seppe sì saviamente operarsi che n'ottenne dal papa il vescovado di baiussa.
circular- mente. 3. dal punto di vista della concreta incidenza sulla
desiderano più requisiti. romagnosi 4-869: se dal dominio del dispensatore [l'acqua]
de'lumi oggi mai diffusi nel mondo dal vangelo, parlano con più precisione anche
del separare il pratico, ^ operativo dal semplice speculativo. -connesso con l'
tempo. -piano operativo: documento redatto dal comando militare di una grande unità strategica
con tanta affezione le cose valorosamente operate dal gerbino da uno e da un
ne la scrittura abbiamo molti misteri operati dal padre, alcuni dal figlio et alcuni
molti misteri operati dal padre, alcuni dal figlio et alcuni da lo spirito santo
stomaco o la divisione de'colpri operata dal prisma? carducci, iii-6-200: pii e
: succo oprato ne l'alte selve / dal cacciator, perché si stagni e chiuda
8. che riceve l'azione espressa dal soggetto. - anche sostant.
all'imprigionamento che da'suoi francesi comandati dal noga- ret fece fare del papa in
grazie e di portenti, / salvaci dal furore de'suoi denti. casti, 13-
iii-25-39: il caloprese è tutto dominato dal nuovo concetto della fantasia, che gli
l'operare. gioberti, 9-ii-336: dal difetto delle quali [delle lettere]
analoghi di esecuzione materiale di direttive impartite dal regista o dalla segretaria di edizione)
, che vuol ripararsi durante l'attesa dal gran sole, si mette sulla parrucca
e queste sono quelle operazioni che procedono dal vizio come gittar lo scudo per terra
dalle opere come si conosce l'arbore dal frutto. cebà, i-31: si guernisce
a'signori della lega, aspettando consiglio dal beneficio del tempo, andava con lente
ogni ente razionale e morale dee germogliare dal colmo dell'attività e dell'operazione.
parte alle mani venali de'subalterni ministri dal giudice. mazzini, 25-57: ciascuno
l'articolo 49 delle disposizioni messe fuori dal governo al 1861 per regolare pope- razioni
operazione che gli fu messa in mano dal padre, cioè di ricomprare l'umana generazione
di notte. fagiuoli, ix-69: esaudita dal ciel fu l'orazione, / il
operazion manuale molto senza dubbio si dilungherebbe dal vero. cattaneo, iv-2-112: io vivendo
: aiuto strumentale o manuale, prestato dal medico a una donna durante il parto
la cinigia è una artificiosa operazione fatta dal medico con le mani e vari stromenti
ella si sottoponesse all'operazione chirurgica richiesta dal suo stato. levi, 6-198:
piccoli calabresi,... gli purghi dal sangue ogni elemento pagano; e poi
. ant. attività del soggetto espressa dal verbo. castelvetro, 10-xii-81: la
su cui si esaurisce l'azione espressa dal verbo. aleandro, 2-1: considerar
fu investita, ma lentamente da pochi, dal che si veniva a distendere viziosamente la
ordinario e straordinario secondo le norme stabilite dal consiglio militare. b. croce, iv-11-
: l'estensione occupata dai punti o dal punto d'onde l'esercito riceve le
sm. filos. dottrina, proposta dal fisico americano p. w. bridgman (
genere di piante della famiglia rubiacee caratterizzate dal calice chiuso, originarie dell'australia.
lat. scient. opercularia, deriv. dal class. opercùlum (v. opercolo
al calice chiuso; è registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. operculata, dal class, opercùlum (v. opercolo
v. opercolo); è registr. dal d. e. i. opercolato
voce dotta, comp. da opercolo e dal gr. péxpov 'misura opercolina
lat. scient. operculina, deriv. dal class. opercùlum (v. opercolo
); la var. è registr. dal d. e. i. opercolito
voce dotta, comp. da opercolo e dal gr. x [0o <; *
... /... / dal cerambice affacciatosi all'opercolo rotto / per
crocifisso di marmo fatto a tutte sue spese dal detto benvenuto... ed ancora
, si diffuse in europa all'incirca dal 1850, raggiungendo l'apice della fioritura
'violetta proviene dalla lirica: anzi dal campo dell'operetta viennese. gozzano,
mod. ouvrier), deriv. dal lat. operarius (v. operaio)
findustre mano, / ch'io verserò dal cielo diluvio tal che rimarrà sommersa /
primitiva e dai greci chiamati ausoni, dal cui sangue e sabini e piceni e
= voce dotta, lat. opici, dal gr. 'omxot. òpido,
2. dio in quanto creatore dal nulla di tutte le cose (anche
dio). gioberti, 4-156: dal principio di creazione nasce ogni altra legge
da òpus -iris 'opera 'e dal tema di facere 'fare '.
bello, anzi coperta giorno e notte dal denso fumo che mandano i molti camini
. l'atto della creazione delle cose dal nulla da parte di dio. -anche:
ops opis 'assistenza, soccorso 'e dal tema di gignère 'generare '.
lat. scient. opiliones, deriv. dal class. opilio -ònis * pastore '
intolleranza presenta molti gradi, e certamente dal semplice spregio dell'altrui opinione sino al
che questi due patrioti piemontesi sieno scappati dal ferro del despota, involandosi all'orrenda
xviii-5-1116: due ragioni principalissime, nate dal falso comeché comune opinare, formano il
che queste poesie fossero derivate o imitate dal francese. il che non si può
petrarca, 305-5: la falsa opinion dal cor s'è tolta / che mi fece
con valore aggettivale): che dipende dal giudizio soggettivo, non da dati obiettivi.
verità dell'essere, e lo distingue dal mondo della certezza; dopo la parentesi
di partenza negativo di quel dubbio sistematico dal quale emergerà la certezza del 'cogito
alla verità, ma lo esclude sia dal campo delle matematiche, nel quale non
-anche: titolo del settimanale che, dal 1977, è l'organo del partito liberale
. adriani, ii-101: qualche passione discordante dal senso, sopravenuta nella parte imaginativa deh'
, 4-184: lavoro reso più facile dal fatto che molti [poeti moderni] saranno
egli è oppenione che l'età nostra dal 1400 in qua abbi da contentarsi più che
albizzi, ii-12: noi avemo risposta dal signore messer lo duca che, perseverando
el suo parlar dolcissimo / mi fa dal crudo oppenion rimuovere. / qual uom
mondo, per essere giudicato dall'imperadore e dal senato di roma. manzoni, pr
di massime e di costume diverso interamente dal suo, compensava però questo difetto con
opis * sontuosità, abbondanza ', e dal tema di parare 'preparare '.
lat. scient. opisthandria, comp. dal gr. &7rta6ev 'di dietro,
. = voce dotta, comp. dal gr. fonaflev 'di dietro, posteriormente
lat. scient. opistèria, deriv. dal gr. ò7r{ dotta, lat. scient. opisthion, dal gr. ó7tict0iov, neutro di ò7rla0io lat. scient. opisthobranchia, comp. dal gr. &7rt (t0ev 'di = voce dotta, comp. dal gr. &7ua0ev 'di dietro, posteriormente lat. scient. opisthocoela, comp. dal gr. &7n = voce dotta, comp. dal gr. &7ricr0ev 'di dietro, posteriormente dotta, lat. scient. opisthocomi, dal gr. òtnaoóxo- ucx; 'chiomato = voce dotta, lat. opisthodòmus, dal gr. bmaq68o [txx;, = voce dotta, comp. dal gr. 6ma0ev di dietro, poste . = voce dotta, comp. dal gr. &7ti . = voce dotta, comp. dal gr. foncoev 'di dietro, posteriormente = voce dotta, comp. dal gr. 6m . = voce dotta, comp. dal gr. &7n lat. scient. opisthoglypha, comp. dal gr. &7na0ev 'di dietro, . = voce dotta, comp. dal gr. &7ua0ev 'di dietro, posteriormente . = voce dotta, comp. dal gr. 6ma0cv 'di dietro, posteriormente lat. scient. opisthogoneata, comp. dal gr. 67nct0ev 'di dietro, = voce dotta, lat. opisthogràphus, dal gr. òmcroóypa ^ ot;, &7u lat. scient. opisthomi, comp. dal gr. 6m lat. scient. opisthomonorchis, comp. dal gr. 67uct0ev 'di dietro, 67uct0ev 'di dietro, posteriormente 'e dal nome della famiglia monorchiidae (v. lat. scient. opisthonephros, comp. dal gr. 6ma0ev * di dietro, = voce dotta, comp. dal gr. &mcr0ev 'di dietro, posteriormente
. = voce dotta, deriv. dal nome del genere opisthorchis (v
lat. scient. opisthorchiidae, deriv. dal nome del genere opisthorchis, comp.
nome del genere opisthorchis, comp. dal gr. 6m = voce dotta, comp. dal gr. 6ma0cv 'di dietro, posteriormente . = voce dotta, comp. dal gr. &m = voce dotta, lat. opisthotònus dal gr. òttkjoótovcx;, comp. &7ua0ev 'di dietro, posteriormente 'e dal tema di tclvo 'tendo '. = voce dotta, lat. hoplites, dal gr. òtrxtrrk, deriv. da lat. scient. hoplocarida, comp. dal gr. £tcxov 'arma 'e dotta, lat. scient. hoplophoridae, dal nome del genere oplophorus (v. lat. scient. oplophorus, comp. dal gr. &7rxov 'armatura 'e gr. &7rxov 'armatura 'e dal tema di cpépto 'porto '. = voce dotta, lat. hoplomàchus, dal gr. òttxopàxo ^, comp comp. da &7rxov 'armatura 'e dal tema di \ utcxo [uu 'combatto lat. scient. hoplomochlion, comp. dal gr. &7txov 'armatura 'e lat. scient. hopioterion, comp. dal gr. inxdv 'armatura ' = voce dotta, lat. opobalsamum, dal gr. ò7ro (ìàxaoqaov, comp lat. scient. opohodeocele, comp. dal gr. ò7i6 <; * el sugo che stilla dalla radice o vero dal gambo intaccato della panacea. citolini, e opopanàcus, nelle glosse), dal gr. 6tro7o4va ^ -axo <;,
lat. scient. oporanthus, comp. dal gr. òmópa 'autunno 'e
voce dotta, lat. oporice -és, dal gr. foupucóc (deriv. da
. = voce dotta, comp. dal fr. ò7r'succo 'e da terapia
la var. opiammone è registr. dal d. e. i. oppianico
, la var. opiànico è registr. dal d. e. i.
dotta, deriv. da oppio1 (e dal lat. opium per la var.
per la var. opianina registr. dal d. e. i.).
fiocchellino di bambagia serica, scardazzata diligentemente dal materassaio regionario, entro due oncie di
calmare i dolori ed altri accidenti cagionati dal moto de'mestrui o calmargli con indurre
umore freddo e umido che descende massime dal cervello nelli nervi e oppilagli in modo
loro grossi vapori nelli meati che sono dal cuore al cerebro e, chiusi quelli
donne e de gli eroi / vinti dal mal, benché da l'armi invitti.
con fuoco, il che fa molto stimarli dal volgo. c. gozzi,
mangiatori d'oppio, quando si risvegliano dal loro sonno paradisiaco, tutto apparisce incoloro
con ogni sollecitudine voi dovevate piuttosto destar dal sonno. fr. morelli, 44
espressione 'oppio della miseria 'usato dal balzac per il lotto all'espressione 'oppio
che impegnò l'inghilterra e la cina dal 1840 al 1842 e che fu originata
= voce dotta, lat. opium, dal gr. ftmov, deriv. da trrdx
44: dicesi che la ragia che stilla dal gattero e dalloppio si rassoda intorno al
/ de'campi tuoi. = dal lat. opulus, di origine preindeuropea.
voce dotta, comp. da oppio1 e dal tema del gr. rpaytìv 'mangiare
opis 'forza; ricchezza ') e dal tema tuli del perfetto di ferre '
muscolo pari, schiacciato e triangolare, che dal legamento anulare anteriore del carpo corre tutta
oppongono alla venuta della torre, e quella dal muro della cittade discacciano. crescenzi volgar
cato la forza scusa dal peccato, il timore non scusa.
si è accennato, si sogliono opporre dal citato dell'eccezioni contro la dimanda dell'attore
e dice: adesso / non ci sara dal cancelliere opposto, / perché ci calza
dissegni. varano, 1-314: se voi dal ciel non l'approvate, almeno /
, sempre abracciato. = dal lat. oportère 'bisognare ', con
, 1-iii-365: io guardo all'avvenire e dal passato traggo soltanto squilli di fanfare per
quanti conformismi, quante viltà! = dal fr. opportunisme, deriv. da opportun
e in certo senso opportunista. = dal fr. opportuniste, deriv. da opportunisme
, / certe opportunità ritrar volea / dal signor di faenza. cesarotti, 1-i-113:
, 1-27: sì come trasse mele dal freddo leone, fiori dalle secche verghe,
giuseppe flavio volgar., i-314: dal lato di fuori, tenendo per certo
. galileo, 3-5-381: ritrovare sito dal quale si vegga qualche stella fissa andar
, se non fossero levate di pianta dal duomo orvietano. -che va bene,
parnaso. scrittori di giornali, ci guarderemo dal gettare il discredito sopra una tesi così
un'attività. segneri, ii-184: dal che congetturando democrito in quel figliuolo ingegno
lat. scient. oppositifoliae, comp. dal class, oppositus (v. opposito
saturno, quando il lume loro derivasse dal sole? certamente debolissime, torbide e
farlo diminuito ed in gran parte ammorzato dal dover egli passare per lo cono dell'
opposizioni che le prodotte in questo luogo dal sarsi, io non mi spaventerei punto
quali fu poi nel 1615 abbondantemente risposto dal p. don benedetto castelli.
potuta mai ottenere [la sovranità] né dal parlamento, né dalla camera de'conti
della parte civile può essere fatta opposizione dal pubblico ministero e dall'imputato nel termine
. l'opposizione può essere fatta anche dal responsabile civile nel termine di tre giorni
chiamato dell'opposizione, nato in inghilterra dal fermento della gran ribellione,...
petto il sovvertimento delle forme politiche volute dal voto dei più; se suo continuo
... speriamo che iddio allontani dal nostro capo simile vergogna. tommaseo \
l'opposizione, che tratteneva i raggi dal penetrare nel 6. ant.
ponte di lecco dalla valida opposizione fattagli dal conte paolo sormano con tre mila uomini
principalmente. bellori, i-254: colorì dal naturale e fu veemente nelle mistioni,
quando è in trino, è circondata dal suo tondo; quando è in opposizione
superiori, marte, giove e saturno, dal ritrovarsi sempre vicinissimi alla terra quando sono
in questa opposizione sono state alquanto impedite dal cattivo tempo negli ultimi mesi dell'anno
, che le è quasi ponte onde dal cielo rechisi in terra. 3
del vaso. casti, 251: già dal torrido equatore / declinante il sol si
. g. capponi, xcvii-162: giunge dal lato opposto, mangiando la via,
opposti [i rami] quando vengono dal medesimo piano ed uno dirimpetto o di
se da quel tuffo violento nel passato e dal cozzo interno di tanti opposti sentimenti un
i fanciulli] inclinati a ribellarsi, dal che avviene che l'educazione assai di
e molto oppremuti da'loro usciti e dal signore di milano e da quegli di verona
quelle parti della terra che erano oppressate dal nimico. andrea da barberino, i-125:
passa, oppressando la nivosa fronte / che dal nostro terren francia scompagna.
per rapire e. rrappellare i disviati dal loro errore, coloro che perciò così gli
pareva oppressato da infermità quanto dal pessimo demonio. giuseppe flavio volgar.
alcuna volta dorme la natura / oppressata dal mal che gliel consente, / poi
del lavardino..., fé dal duca di alansone trattar nuovo accordo.
congiura. davila, 32: ottenuto dal duca di guisa quel grado che aveva
ormai la piena degli affetti saliva loro dal cuore, tumultuando; un'oppressione malinconica
in grembo, onde l'infelice, oppressa dal peso, di morte preziosa morì.
, mugghiava; un altro veniva staccato dal carico con una spinta. d'annunzio
ella si distende supina e, oppressa dal peso del suo corpo non più vergine,
facea naufragio quasi nel porto stesso, oppressa dal peso di se stessa.
. per estens. intorpidito, offuscato (dal sonno); estenuato, sfinito,
, 2-1-4: trovò l'imperador, dal sonno oppresso, / ne la camera
gli elmi e stavano oppressi dalla stanchezza e dal caldo. vasari, 4-ii-749: se
accosciata, immobile così che sembra oppressa dal sonno o escita dal senso, con
così che sembra oppressa dal sonno o escita dal senso, con la faccia nascosta dalla
-appesantito, reso greve e torpido dal cibo. cattaneo, v-1-468: oggi
molestato, travagliato da una malattia, dal dolore, dalla fame, dal freddo
, dal dolore, dalla fame, dal freddo e, in genere, da un
non manchi / a noi terren caduchi, dal villano / morbo impio, atroce oppressi
. metastasio, 1-ii-49: egli, dal salso umor che bevve oppresso, /
difesa, senza forza, oppresso / dal peso dell'età. -sfigurato,
: privati della ventilazione marina, oppressi dal riflesso del sole sulle acque e dalla monotonia
... disteso al suolo, e dal frequente anelare, nel cuore oppresso,
dalle prime ore del pomeriggio, oppresse dal casamento di faccia con le sue cinquantacinque
bliicher, e storceva la bocca, oppressa dal gran naso borbonico, congiungendo le mani
ogn'altro cede / e resta oppresso dal maggior splendore, / che fa chiaro e
e per lo più povero e oppresso dal sistema colonico del paese. -con
, fu constretta a rettirarsi di notte dal paese dtiassia, oppressa dalla mancanza de viveri
mancanza de viveri e monicioni più che dal nemico. g. gozzi, i-19-68:
e dalle avanìe degli avidi loro padroni e dal peso umiliante della schiavitù,..
che si somigliano: quello che parte dal fondo del cuore, e quello d'una
, 53-17: non spero che già mai dal pigro sonno / mova la testa,
v-1-76: l'antica perugia, oppressa dal rio e villano governo di questo e di
d'un popolo oppresso non può cominciare che dal rompere le proprie catene. d'annunzio
religion grave e severa, / che mostrando dal ciel l'altero capo / spaventevole in
del viso umano, / o morto dal digiun crudele e scarso. beccuti,
: angustiata dalle mie smanie ed oppressa dal peso di tanti mali, sedendo io mi
, affannata. bianca maria era scivolata dal petto di suo padre sui cuscini e si
petto e si confonde / l'alma oppressa dal piacer. sbarbaro, 1-275: inappagato
, 2-ii-174: la ragione è tiranneggiata dal costume, né può l'animo sollevarsi al
animo sollevarsi al cielo della virtù oppresso dal peso dei vecchi affetti. segneri,
inviluppato ed oppresso. graf, 5-1104: dal male oppresso / giace caino.
. carducci, ii-12-68: sono oppresso dal lavoro, non ci vedo più, lascio
v. franco, 272: in modo dal mondan tutto divino / fabricata è vinegia
oppressa / per qualche causa e che dal corpo esangue / si dissolvan le membra
c. i. frugoni, i-8-284: dal torto artiglio illesi / de l'oppressore
: due di costoro sembrano già vinti dal peso, rassegnati all'oppressura, tristi
davitte, la vergogna e l'obbrobrio dal cristianesimo con l'abbassamento e con l'oppressuradel
carducci, iii-25-167: noi siamo ben lontani dal pensiero di recare le difficoltà delle finanze
due prigionieri infermicci, esciti allora allora dal carcere come da un sogno opprimente. pirandello
poco dopo, cominciarono a sentirsi sollevate dal rispetto opprimente che da principio aveva loro
da un grande / sasso o dal peso di una trave s'alzino / da
/ che chiuse gli occhi e fu dal sonno oppresso. a. f. doni
molto prima che sia oppresso, è travagliato dal male. beccuti, i-127: fu
forze e le sue genti tanto mal trattate dal patimento, si perseguitasse per opprimerlo.
; scalzare, far decadere, rovesciare dal proprio potere, dalla propria posizione politicamente
egli disegnasse di farsi dichiarare non più dal re, ma dagli stati con autorità
/ tirannia che perdona ed avvilisce; / dal cor ti fura ogni viril pensiero
eccessivo terribile tanto caro ai romantici, dal quale l'immaginazione e il sentimento,
che, con gli contrari sogni suole dal suo canto ancora opprimere la rara virtù
notte andavano, acciò che, molto dal campo loro andati, quelli che di ciò
ed obrobele. = deriv. dal lat. opprobrium (v. obbrobrio)
deriv. da oppugnabile', voce registr. dal d. e. i.
, i-89: egli s'astenne alcun tempo dal predicare, parendogli...,
molto diversa dall'altre due sì felicemente eseguite dal mondragone. soldani, 1-57: se
per la continuazione della tregua oppugnata tuttavia dal duca di feria e da'suoi compagni
un tempo, anche sett.), dal lat. popol. * operìre,
. = voce dotta, comp. dal gr. 'faccia 'e &xyo <
. = voce dotta, comp. dal gr. 6 = voce dotta, comp. dal gr. 6tjn, 6
. = voce dotta, comp. dal gr. 6tj; i, 'tardi ' . = voce dotta, comp. dal gr. 'vista 'e da = voce dotta, comp. dal gr. 'vista 'e [xérpov = voce dotta, comp. dal gr. fojn, ò ^ é ' = voce dotta, comp. dal gr. 'vista 'e da clono = voce dotta, comp. dal gr. &ju, òvpé * tardi ' = voce dotta, deriv. dal gr. ìfyov 'cibo '. comp. da opsor ^ iné] e dal gr. cpùia * propensione ' comp. da opson [ine] e dal tema del gr, 9épto 'porto comp. da opson [iné] e dal tema del gr. yewàto ' comp. da opson [iné] e dal gr. -osi8rg'simile '. opsonometrìa comp. da opsor ^ iné] e dal gr. fiirpov'misura '. opsonoterapìa . = voce dotta, comp. dal gr. bvmxòt; (deriv. da come siluretti felici... salvi dal loro profilo ellittico o parellittico, che
= voce dotta, comp. dal gr. òtmxó ^ (v. ottico
= voce dotta, comp. dal gr. ò7mxó£ (v. ottico)
= voce dotta, comp. dal gr. ó7mxó <; (v.
: così fu detto uno strumento inventato dal medico londinese dott. fournier di albe
= voce dotta, comp. dal gr. òtttixóc; (v. ottico
= voce dotta, comp. dal gr. ó7rux6 <; (v.
= voce dotta, comp. dal gr. btmydx; (v. ottico
= voce dotta, comp. dal gr. ò7mxó£ (v. ottico)
= voce dotta, comp. dal gr. ò7mxó <; (v.
= voce dotta, forma femm. dal lat. opulus (v. opulo)
... ricchissima così de'beni lasciatile dal padre come dell'eredità opulentissima del marito
ma senza senso veruno. -caratterizzato dal compiacimento sensuale per la rappresentazione della forma
. tenca, 1-66: lo scherno gettato dal parini sulla frivola ed oziosa opulenza.
comprende almeno 300 specie diffuse nelle americhe dal massachusetts allo stretto di magellano (fatta
. mus. termine adottato a partire dal sec. xvii, sia nella forma estesa
dava nella milizia romana all'aiutante, scelto dal superiore e richiesto a tale ufficio.
settecento tale computo iniziava e conseguiva dal suono dell'avemaria, corrispondendo con l'
con moto alterno esser fra noi divisi / dal gran pianeta che distingue l'ore.
giorno dalla mezza notte, cioè dal momento in cui il sole passa per la
alla 'bella napoli 'e l'abbonamento dal barbiere. savinio, 2-39: nelle
: ore dette astronomiche, che cominciano dal mezo dì. manfredi, 1-21: nella
conta, da zero a 24 ore, dal passaggio del sole medio al semi-meridiano centrale
ciascuna delle dodici parti del giorno considerato dal sorgere al tramontare del sole, e
e delle dodici parti della notte considerate dal tramontare al sorgere del sole (e la
all'altro: perché mentre che 1 sole dal tropico del capricorno al tropico del cancro
giorno crescevano; quando poi il sole dal tropico del cancro sin al tropico del
universale ', riproposta quest'anno 1883 dal eh. ferdinando borsari direttore in napoli
quanto v'era, / la giovinetta dal capello biondo / alzossi. manzoni,
7-3: ne l'ora che 'l sol dal carro adorno / scioglie i corsieri e
-il tratto di cielo percorso apparentemente dal sole in tale spazio di tempo.
d'attesa in cielo, vacua, / dal mare che s'ingrigia.
gemon, come sospir d'un mondo lungi dal dì. verga, 2-120: quella
riposto, lontanissimo. pancrazi, 1-126: dal campanile della chiesa, nel silenzio chiuso
lontano com'era quattro o cinque ore-carretto dal sole palermitano. piovene, 7-339: st
di sessanta minuti; è attualmente detenuto dal belga e. merckx (che lo consegui
, gli scrittori di apocalissi si guardano dal contare le settimane di daniele e le profezie
: ma ne l'ora che 'l sol dal carro adorno / scioglie i corsieri e
non ti divise, anima indivisa, / dal sup plizio inumano, non
risponderà forse: 'no'ma si va. dal vaticano si risponde: 'si '
di la dona è quando è mondificata dal mestruo suo, che trovendose cussi la
in sessanta minuti, dell'angolo formato dal cerchio orario di un astro con il
della sera; essa è stata escogitata dal deputato inglese w. willet e, dopo
dell'ora legale, 1: a decorrere dal 1967, nel periodo indicato nel successivo
un reattore nucleare a fissione, dipendente dal reattore preso in considerazione (ed è
altro pianeta o delle fisse, indipendentemente dal cronometro. anzi siffatto calcolo conduce a
... assaltarono i nemici stracchi dal viaggio e disordinati e li posero in fuga
di luglio, di grand'ora fu introdotto dal cardinale. -a ora a ora
foco, /... / tale dal corno che 'n destro si stende / a
i-539: è una sapienza infusa in noi dal medesimo spirito, la qual ci fa
tempesta veramente preveduta da assai buon'ora dal lampo. -dare l'ora
ha manifestato sostegno a un'ideologia fin dal sorgere di essa, adesione a un
fascismo. soldati, 2-300: era appoggiato dal ministero, perché fascista della prima ora
anticamera. = lat. bora, dal gr. &pa 'stagione ', di
se'prudente. ariosto, 23-126: dal fuoco spinto ora il vitale umore /
si sta la fresca óra godendo / che dal monte lontan spira e consola. manzoni
e move il vento / di fuor dal regno. idem, purg., 11-84
ora: per il futuro, a partire dal momento attuale, già da adesso.
tal signore? -poiché, dal momento che (e introduce una prop
sta la fresca óra godendo / che dal monte lontan spira e consola. fiacchi
usignuol cui * 1 villan duro invole / dal nido i figli non pennuti ancora,
della sibilla, eh'è ormai invasa dal nume ed impaziente d'oracoleggiare.
tripode e invasata dai vapori che uscivano dal terreno), dal fuoco (come
dai vapori che uscivano dal terreno), dal fuoco (come a olimpia, dall'
, se ciò può sapersi, se dal vostro tribunale sia ancora emanato il giudizio