libertà economica,... attuati dal gran leopoldo, fecero che la toscana precedesse
: non soggette al governo: ma dal governo vigilate, sì che la libertà
colla facoltà di poter essere ancora dispensati dal latino e dal greco.
poter essere ancora dispensati dal latino e dal greco. -libero docente: v
franmassone ': l. pascoli, citato dal bergantini, 1745) e anche non
titolo di gente che crede poter liberarsi dal pensare a dio. de sanctis,
aria libera e risoluta di chi lavora lontano dal proprio paese. 28. esplicito
trasferii all'alloggiamento del re, giudicando dal suo parlar libero poter toccare un poco
(i-59): ella se ne fuggì dal marito furtivamente, e in pavia si
7-43: togliete il duro sasso ornai dal volto / del mio signor che il
. lorenzo] ritornino al muro; dal mezzo in giù in sino in sul pavimento
, si discostino con tutta la scala dal muro circa tre palmi, in modo
: l'aria è nuvolosa verso il mare dal lato della rovina, e si rimane
, là dove si veggono sportar fuori dal maschio della rotonda, campeggi un bell'azzurro
, o borea, / che già dal crin ti cola; / l'etra sereno
gadda, 13-46: nelle poche ore libere dal servizio mi piacerebbe leggere, studiare,
, 2-51: tornava il silenzio percorso dal ticchettio delicato di mille ruote libere.
corrispondente alla suddetta massima immersione. controllata dal registro navale. 48. matem
ecclesiastica, beteta mi chiariva che, dal loro punto di vista, era minor scandalo
o più azioni od omissioni egualmente possibili dal punto di vista logico: e tale
l'antecedere e del succedere in tempo. dal che s'inferisce, la libertà vera
se non tene / suo possessor dentro dal fren la voglia; / però buon
depende dalla libertà del padre, ma dal merito del figliuolo e dal tribunale di tutto
, ma dal merito del figliuolo e dal tribunale di tutto 'l mondo. muratori
di superbia. metastasio, 1-2-50: io dal fato, io sono oppressa: /
della futura gloria celeste -in quanto affrancati dal peccato, dalla morte e dal servaggio
affrancati dal peccato, dalla morte e dal servaggio verso le potenze di questo mondo
., 643: li servi sono liberati dal peccato, onde dice paulo a corinti
sociale) di autonomia o di esenzione dal potere del superiore temporale (specie re
facoltà fisiche e morali, che vien limitato dal mondo esteriore, da'bisogni, da'
delle gerarchie politiche... fu tentata dal giacobinismo e, più direttamente, dalla
ricamare sulla bandiera tricolore; a cominciare dal 1907 fu pure inciso sul taglio delle monete
religione, libertà dalla paura e libertà dal bisogno) proclamate da f. d.
beni economico-sociali; libertà dalla miseria, dal bisogno, dalla soggezione o dallo sfruttamento
rap presentato dal governo, apre la via a gravi inconvenienti
delle varie categorie di delitti, previsti dal vigente codice penale, che offendono la
iv-20: l'una si chiami libertà dal peccato, l'altra libertà da miseria,
carcerazione preventiva, viene provvisoriamente fatto scarcerare dal giudice, in attesa dell'esito definitivo
sue proprie, e sono in tanto che dal primo dì che tu venisti in luce
/ spinto di qua e di là dal timor cieco. m. garzoni [tommaseo
] con passo leggiero sostenuto deliberatamente; dal passo si metta al galoppo senza ardore
fermato in alto,... rimosso dal perpendicolo,... lasciato in
a riconoscere il luogo, i quali dal normando senza difficultà intromessi e condotti pe
, prigioniera e serva, / sin dal profondo teme esser destrutta, / mostra ch'
rari della poesia francese. = dal fr. libertaire, deriv. da liberti
dotta, lat. scient. libèrtia, dal nome di a. m. libert
= voce dotta, comp. dal lat. libertas -àtis e dal tema
comp. dal lat. libertas -àtis e dal tema dei composti di caedère 1 uccidere
ragusa (dalmazia), coniato dal 1791 al 1795, abolito le case di
che è sempre soggetta alle = deriv. dal fr. libertinage (nel 1603).
ci è venuto, senza dubbio, dal francese: ma ha oramai due secoli
libertinaggio non si lascia egli prescrivere, dal timor degli uomini, dalla necessità del
, non hanno peranco sradicata ogni virtù dal cuore. gramsci, 12-327: le classi
stata fatta con le forme solenni richieste dal diritto civile, anche della cittadinanza
stati figliuoli d'alcun servo il quale dal suo signore fosse stato in libertà ridotto
di aristocratico e di sanmarchiano; io presi dal canto mio a trascendere nei sentimenti di
, sul piano culturale ed etico, dal dogma religioso cristiano; libero pensatore (
libertino autore francese settecentesco, a cominciare dal magno voltaire. -sf.
il passare dall'austero al libertino che dal libertino all'austero. -che tratta
questo lampo libertino. -che muove dal desiderio del piacere dei sensi.
nn. 2 e seguenti, deriv. dal fr. libertin (nel 1525).
1859-1941). = deriv. dal fr. libertisme (nel 1900).
stati figliuoli d'alcun servo il quale dal suo signore fosse stato in libertà ridotto
nel 1862. = deriv. dal nome di arthur lasemby liberty (1843-
libètrico furore. = deriv. dal lat. libéthrus, grotta e fonte della
secondo alcuni, dimora di orfeo; dal gr. aei37] $póg. cfr.
e montagne che dividono il territorio pontremolese dal parmigiano,... sono sottoposte
/ grida: -l'indegno cuor trarti dal petto / voglio. cattaneo, iii-3-223
erranti e sparte / raccolte ha fin dal libico paese. tramater [s
. ai3ùt) * libia ', dal nome indigeno degli abitanti libi;
orribili. caro, 17-71: stracchi dal vino e dalle libidini. b. davanzali
deriv. da libidine-, voce registr. dal migliorini (saggi sulla lingua del novecento
. muratori, 14-66: sarete consolato dal dott. cotta di quanto sì ansiosamente
. martini, 1-iv-391: a breve distanza dal campo, comincia un 'gultì '
colla sua facondia a rubinetto, rifacendosi dal « complesso di edipo » e dalla «
di sé. = deriv. dal ted. libido [objekt-libido, narzùsstische
] (nel 1894, freud), dal lat. libido -inis-, cfr. fr
lat. scient. libythea, comp. dal gr. x£3'js -uo?
dotta, lat. scient. libytheidae, dal nome del genere libythea (cfr
divino dall'umano, / all'etterno dal tempo era venuto, / e di fiorenza
lat. libs libis (seneca), dal gr. x£
lat. scient. libocedrus, comp. dal gr. x£3 [avo?]
, lat. libonótus (plinio), dal gr. xipóvoto? 3
= deriv. dal lat. delubrum 1 delubro, tempio '
aferesi della sillaba iniziale e passaggio dal neutro al femm. (cfr
, xii-7-13: vien dato da lucrezio e dal suo traduttore questo epiteto ['anguimani
papi, 4-127: quando dall'ozio e dal torpor tu balzi / repente al faticar
repente al faticar, restan le fibre / dal subit'urto oltre il dover distese /
, egli veniva su, su, dal ventre della montagna, senza piacere,
, con una bocca dipinta ch'era dipinta dal rosso del minio. bocchelli, 14-26
1-570: è regola a noi insegnata dal lume della natura, il fidarci o il
. mar- montel ha recitato in circolo dal barone un suo poema, che ha
, imputridito / nel vizio suo, dal lubrico angiporto / con abominio ci segnava
di liquor misto a lubricosità non vinta dal caldo moderato e mista con altri fuori
pubbliciper ottenere favori. = deriv. dal fr. lubrifier (sec. xvi)
(sec. xvi), comp. dal lat. lubrl [cus] *
lubrl [cus] * scorrevole 'e dal tema dei comp. di facère '
ingrassatore, oliatore. = deriv. dal fr. lubrificateur (sec. xix)
un vapore. = deriv. dal fr. lubrification (sec. xviii)
poca accuratezza e correzione. = dal nome del pittore luca giordano (1632-1705)
un fermiere. = deriv. dal nome del poeta latino marco anneo lucano
dotta, lat. scient. lucanidae, dal lat. class. lucànus 'mattiniero
deriv. da lucchese; voce registr. dal d. e. i. lucchesino
da cabaret. = deriv. dal fr. loquet (sec. xvi)
. loquet (sec. xvi), dal medio basso ted. lùke 'chiusura
, senza pensarci, levò il tovagliolo dal piatto e vide un luccicaménto d'oro
566): vide il pulpito, e dal parapetto di quello spuntar su un non
nel trecento italiano qualche favilla ne luccica dal dialogo del petrarca su l'ignoranza sua
della materia, si sono lasciati abbagliare dal luccichio... di rame piriticoso
contro l'altro, nell'ombra animata dal luccichio degli ori. pirandello, 8-624
si conoscano, chi non cerchi nelle versioni dal greco il rumore e il luccichio che
cinese (lepisosteus sinensis); luccio dal becco corto (lepisosteus platystomus);
corto (lepisosteus platystomus); luccio dal muso lungo { lepisosteus osseus).
. scient. [esox] lucius, dal lat. class. lucius.
un manico di legno. = dal fr. louche (sec. xiii)
a guisa di scintille / che sprizzano dal ferro arroventato / sotto i colpi del maglio
giro in aria su se stesso, compiuto dal pattinatore. 9. marin.
dotta, lat. scient. luciola, dal lat. volg. * lucjola,
, che stanco dallo sbisoriare in chiesa o dal perder gli occhi su'numeri o sui
lucchettino rosso. = deriv. dal fr. ant. luque * cappa con
dinanzi vider rotta / la luce in terra dal mio destro canto, / sì che
. g. del papa, 5-59: dal sole e da ogni corpo ardente è
di luce e d'ombra, percosse dal sole occidente; e la luce era
luce è quella la quale dipende principalmente dal corpo lucido infino a tanto che trova
già del pianger fioco, / vinto dal sonno, vidi una gran luce.
stanza. montale, 1-75: sorgevano dal tuo petto / rombante aerei templi, /
tuoi veli! pavese, 5-144: già dal sentiero, nella luce della luna,
e per dì e per notte, dal sommo della luce e levare del sole infino
è incorrotto. carducci, iii-2-43: dal dì che il mese adduce / de
bracciolini, 3-33: le luci sue benché dal sonno oppresse / con sì dolce pietà
leopardi, 16-7: nebuloso e tremulo dal pianto / che mi sorgea sul ciglio,
scorgete mai ch'ella è divisa / dal pensar dritto? landolfi, 2-96:
tue voglie ardenti, / vedi come dal duol e dall'umore / restan di luce
luce / dentro al mio core infin dal ciel traluce / ch'i''ncomincio a contar
la sala del consiglio,... dal quale artificiosissimo cartone ebbero luce tutti quegli
veggio / di pudico imeneo, che dal ciel venga / a riscaldar due belle
: quella viva luce che sì mea / dal suo lucente, che non si disuna
-dicean tra lor -perch'abito sì adorno / dal mondo errante a quest'alto soggiorno /
e per consolazione di paolo, gl'inviò dal cielo un raggio della sua luce che
tende di seta rosa o lilla scendevano dal soffitto a terra con abbondanti pieghe.
è un ritratto giovanile del maestro fatto dal conconi alla maniera di tranquillo cremona,
: debole luminosità della parte non illuminata dal sole del disco lunare, immediatamente precedente
. -luce diurna: radiazione emessa complessivamente dal sole e dal cielo. -luce fredda
: radiazione emessa complessivamente dal sole e dal cielo. -luce fredda: emissione di
« pensieri » ora messi a luce dal gaudenzio, sono notevoli per accorta osservazione
e arezzo, viste il giorno prima dal treno. -dileguarsi alla luce del
diverso da qualcuno più che la luce dal buio: differenziarsene nel modo più completo.
più diverso da costoro che la luce dal buio, né vi manca uno che amandovi
. una volta re, si guarda bene dal fare luce sulla morte di laio suo
.. / dall'amato suo cor, dal freddo e morto / cor levò il
. guittone, 133-1: partito son dal viso lucente, / e penso se
. dante, purg., 2-21: dal qual [lume] com'io un
: quella viva luce che sì mea / dal suo lucente, che non si disuna
s'intrea. buti, 3-395: 'dal suo lucente ': cioè dal suo
'dal suo lucente ': cioè dal suo padre. 11. sm
, guideresco, lucerdo. = dal lat. tardo lucerdus (lorenzo rusio)
: una grossa lucerna di ferro pende dal soffitto; un'altra, pic
se il soldato lonegro, incoraggiato forse dal suo stesso martirio, non avesse cercato
confuso col vespro, scomparve a partire dal secolo iv, rimanendo soltanto, in
dotta, lat. scient. lucernaria, dal lat. class. lucerna 'lucerna
uscì sul pianerottolo della scala, atterrita dal fragorio della pioggia che cadeva sul lucernario
6-vi-261: marco avea distaccato il lumicino dal lucerniere della cucina. 2.
a. casotti, 1-1-55: quand'anche dal mio letto abbia a sbucare / e
= voce dotta, deriv. dal lat. lacerta 'lucertola '.
scoliaste di teocrito... scrisse che dal corpo della morta lucertola nascer solevano le
mangiato le lucertole '; locuzione tolta dal fatto che il gatto che mangia lucertole
per fare buona riuscita. = dal lat. volg. * lucarla 4 molteplicità
passar sia primiero. = dal personale femm. lucia. lucia2
lucia di questo vino. = dal personale femm. lucia. lucìa3,
3. zool. pirosoma. = dal nome personale femm. lucia, con sovrapposizione
. = deriv. probabilm. dal nome di lucia di lammermoor, protagonista
voce dotta, comp. da luce e dal tema del lat. colère 'abitare
e lucidamente appreso, delineato e dimostrato dal teismo. d'annunzio, iv-1-293: egli
ciociari né pecore né carretti, ottenne dal compagno vari disegni di butteri, di ciociari
= voce dotta, deriv. per aferesi dal lat. mediev. elucidarlum, da
all'orizzonte vi erano nuvole ferme, lucidate dal vento, con quei colori paonazzi,
carte da lucido, di disegni preparati dal disegnatore tecnico. = deriv.
secondo la bontà dell'umore acqueo, dal quale prendono quella lucidezza,..
lambruschini, 4-24: nelle scritture lette dal municchi fra noi... spiccava
/ lucida, bella, intorno redimita / dal sacrosanto immaculato coro / virgineo.
. firenzuola, 573: se voi rimoverete dal lucido capo di qual si sia bellissima
14. che non è macchiato dal peccato; incontaminato, integro. -
/ entro fonte prigioniere, / dal piacere / son divise in mille e
gli eccellenti artefici valersene con utilità, pigliando dal lucido il dintorno d'un certo tutto
facce nuove e nuove favelle, cominciando dal pilota locale che, nero come il lucido
insetti. = voce dotta, dal lat. lucifer 1 portatore di luce '
. ciascuno degli aderenti allo scisma provocato dal vescovo cagliaritano lucifero (iv secolo)
. = voce dotta, dal lat. lucifer 1 portatore di luce '
dell'aurora lucifera, / che già sorge dal letto titonio, / tutta ornai la
da lux lùcis * luce 'e dal tema dei composti di facère 'produrre
da lux lùcis * luce 'e dal tema di fugère * fuggire '.
= etimo incerto; secondo alcuni deriverebbe dal lat. lusca, femm. di
sulla testa un lume a olio, dal grosso lucignolo fumoso. soldati, 78
bambagia sì belli! = deriv. dal lat. tardo lucinium, che risulta dall'
voce dotta, comp. da luce e dal tema del gr. ypacpoì 'scrivo
= voce dotta, lat. luciliànus, dal nome del poeta satirico gaius lucilius (
frazionata degli oli di scisti bituminosi o dal petrolio rettificato, usato un tempoper rilluminazione.
voce dotta, comp. da luce e dal gr. pérpov * mi
rota. = voce fonosimbolica, dal grido di richiamo luci luci (v
lat. scient. luciocephalus, comp. dal lat. lucìus * luccio 'e
lat. lucìus * luccio 'e dal gr. xecpaxfj 'testa '.
, 1-i-237: il vecchio, ingannato dal suo luciore, lo piglia per un
. = voce semidotta, deriv. dal lat. lucere 1 splendere '.
contrito core. = deriv. dal lat. lucidisslmus, superi, di lucìdus
le lùcole. = deriv. dal lat. lux lùcis 1 luce '.
: grande faccenda era sulla capitana avventurosa dal primo lucore dell'alba. f. m
di notte, e un vapore / che dal nero lucore / del porto, sui
dosolina, ma d'un biondo affocato e dal lucore di rame. -bagliore,
. il povero operaio se, stretto dal bisogno, mentre vede che altri se
di vedetta, la « guardiola » dal gaio nome di rossenella, avrebbe potuto
: il momento settimo tutto napolitano, dal 1834 al '37, non ha carattere proprio
, se non gli si volesse attribuire dal canto ultimo, 4 la ginestra ',
= voce dotta, lat. lucretidnus, dal nome del poeta lat. titus lucretìus
.. d'uscire! = dal nome della patrizia romana lucrezia (sec.
. = formazione dotta, comp. dal lat. lucri, genitivo di
e graziosa. = deriv. dal lat. lux lùcis * luce '.
sibarizzava, luculizzava. = deriv. dal nome di l. l. lucullo,
anni fu consule l. lucullo, dal quale fu denominato il marmo lucullèo.
. fucini, 389: onde senza muoversi dal sedile di pietra su cui stava da
= voce dotta, lat. lucullidnus, dal nome dell'uomo politico romano lucius licinius
lucullo. = > deriv. dal nome di l. l. lucullo-,
dotta, lat. scient. lucuma, dal nome peruviano di una pianta di questo
composte d'una specie di pasta elastica dal color d'ambra o dal color di
pasta elastica dal color d'ambra o dal color di rosa, sparse di pistacchi,
ricco di miele. = adattamento dal gr. mod. xouxoopu; cfr.
significa: il vocabolo lucus [deriva] dal non lucere, cioè dal fatto che
deriva] dal non lucere, cioè dal fatto che non è illuminato. lucussétta
follò su per le nari. = dal lat. locellus 'scrigno ', dimin
inghilterra nel 1811-16 (e cosi chiamato dal nome di certo ned lud, che avrebbe
= dall'ingl. luddism, dal nome di ned ludd, operaio inglese
e polluce, in ciel formate / dal mondo antico che fingendo lude, /
resti di vertebrati. = dal fr. ludien, dal nome del villaggio
= dal fr. ludien, dal nome del villaggio di ludes, in
stata ludibrio delle genti, dovesse supplicare dal più pezzente vagabondo 'l'estremo tozzo d'
l'istesso, una violenta febbre levandolo dal mondo, che ludificò quelle miserie le quali
lùdus * gioco, scherzo ', e dal tema dei composti di foche 'fare'
. del n. 2 è registr. dal migliorini. ludìstico, agg.
deriv. da iodismo-, voce registr. dal migliorini. ludo, sm. ant
lodo, / però che sol dinanzi dal suo ludo / questo palesa.
ricordi i lieti e vaghi / recessi dove dal sanguigno ludo / posavi? -ludo
vicenzo de'rustici. = deriv. dal lomb. ludria * lontra '; cfr
, 3-176: la 'bucchereide 'composta dal celebre lorenzo bellini è un poema serio-ludrico
non siete altro. = deriv. dal ted. luder 'carogna ', portato
farlo crepare. = deriv. dal venez. ludro 'otre ', probab
una capsola a quattro logge coronate dal calice persistente, e la placenta
dotta, lat. scient. ludwigia, dal nome del botanico ted. l
dell'antica sua lue celtica, soministratale dal suo consorte. a. f.
latine, e specialmente la nostra, dal dolore cosciente, lue passatista aggravata dal
dal dolore cosciente, lue passatista aggravata dal romanticismo cronico, dall'effettività mostruosa e dal
dal romanticismo cronico, dall'effettività mostruosa e dal sentimentalismo pietoso che deprimono ogni italiano.
ingl. luetic (nel 1634), dal lat. lùés 4 piaga, pestilenza
medie. intossicazione provo cata dal treponema della lue. = deriv
dall'ingl. luetism; voce registr. dal d. e. i.
\ = etimo incerto; forse dal gr. aócpo <; 4 pennacchio,
4 loffomastro 'per 4 hoffomastro ', dal ted. 4 hofmeister ', mastro
che di lingua toscana? = dal ted. hofmeister, comp. da hof
sua vecchiezza. = deriv. dal provenz. luga e ioga 4 luogo '
. = deriv. probabilm. dal lat. lùcar -àris 4 compenso dei
aromatiche. = voce settentr., dal lat. lucanica 4 salsiccia della lucania
mio martire. = deriv. dal tema del lat. lugère 4 piangere '
costoro portano? = deriv. dal ven. liigher 4 lucherino ', forse
uva che maturi si appella lugliola, dal mese di luglio. tanaglia, 1-890:
feral de le lugubri / sale, vedean dal truce sposo offrirsi / le tazze attossicate
57: la sala è lugubre; / dal negro tetto / discende l'alba,
da l'alma che sei tu, dal cor che resta, / lugubre, obtene-
lugubre pianto, / vedo sempre salire dal giardino /... / con un
intorno alzarse. varano, 1-198: essi dal turbin, ch'io destai, portati
portati / queste assalirò itale genti offese / dal tristo suol di sì lugubri fati.
volo. carducci, 832: vèr lui dal seno de la madre adusta, /
canta, / una poppante volgesi e dal viso / tondo sorride. d'annunzio,
di più secoli anteriori. -preceduto dal pron. esso, con valore pleonastico.
, 9-64: lui mi disse -reso ardito dal buio -che aveva sentito di una disgrazia
anche lui, ha prescritto, fin dal mese di giugno, che ai cardinali
posso più, ringrazio lui / lo qual dal mortai mondo l'ha remoto. petrarca
come un peso, lui che prendeva legge dal suo maggiore, che replicava all'autorità
carducci, 885: a lui dal volto placida raggiava / la maschia possa
e soffocante, « lui » si alza dal mio ventre quasi verticalmente, sollevando vistosamente
? è verissimo lui '. = dal lat. tardo illùi, var. del
quella sorte. = voce onomatopeica (dal verso dell'uccello). lùia1,
che nullo fedele cristiano debbia congiungere matrimonio dal sabato della septuagesima, che si rinchiudono
e di scudi. = deriv. dal fr. louis [rf'or] (
[rf'or] (1640), dal nome di louis xiii (1601-1643
xiii (1601-1643), re di francia dal 1610. luigi2, sm.
. tose. nigella. = dal nome proprio luigi; voce registr. dal
dal nome proprio luigi; voce registr. dal d. e. i.
dimin. di luigi1-, voce registr. dal d. e. i.
. bettini, 1-328: sempre dal lato destro si sale uno scalone,
lei prima d'uscire. = dal nome proprio luisa, femm. di luigi
lui, luissimo. = deriv. dal pron. lui, col suff. superi
, così non si pertugia, / rotto dal mento infin dove si trulla. buti
, com'elli vide forato uno peccatore dal mento alla parte di sotto; e dice
0 lulla ': lulle sono le parti dal lato del tempano. ottimo, i-481
lulla quella parte del fondo della botte che dal mezzule alla strema parte si congiunge alla
n. villani, 68: levandosi dal fondo d'una botte il mezzule o
o divisa. = deriv. dal lat. lunula 1 lunetta ', dimin
lat. scient. lullula (probabilm. dal tema di alauda). luma
n. 2). = dal fr. lullisme. lullista1, agg
in un solo trattato universale. = dal nome di raimondo lullo; cfr. lulliano1
lulli (1633-1687). = dal fr. lulliste (nel 1735, voltaire
lulliste (nel 1735, voltaire), dal nome del compositore g. b.
. volg. limàca, deriv. dal lat. class, limàx -ócis
certe macchie nebulose e irregolari, prodotte dal non aver bene e uniformemente risciacquato il
voce dotta, comp. da lumaca e dal lat. fórma 'figura, aspetto'
cotti, pesta nel mortaio senza cavar dal guscio. redi, 16-iii-243: possono i
: questi scrocconi... sono dal nostro sempre maraviglioso e sempre dotto burchiello
riferisce alla lumaca; che è segnato dal muco argenteo lasciato dalle lumache; viscido
lumare la campagna. = dal fr. ant. lumer 4 rischiarare '
del retino (lo lumarono subito, dal sotto in su), via! s'
dante, purg., 2-17: sorpreso dal mattino, / per li grossi vapor
lume che teneva in mano, rimase stordita dal riconoscere lavinia, che non meno di
non il lume / che cinzia versa placido dal carro / di madreperla. manzoni,
: origene,... per aver dal diamante non meno avuto la sodezza
. gozzi, i-21-25: esce la dea dal suo lume celeste / che le fa
s. maffei, 7-84: lontan dal seren de'tuoi lumi / per me vita
le ciglia a venere, trafitta / dal figlio fuor di tutto suo costume.
e gli dava un'aria predace, moderata dal lume degli occhi color tanè.
mio lume visivo / come il vostro dal mio tant'è lontano, / quanto gli
ed ogni don perfetto / sempre discende dal padre de'lumi. segneri, iv-118
, lii-9-216: l'oratore ricercava lume dal senato. lottini, 129: quelle operazioni
essendo dette e aiutate dallo spirito e dal fiato del maestro, prendano il lume
giuseppe erano per costoro le creature dominate dal proprio confessore, chiuse a ogni «
, 1-ix-213: alfin s'è scossa dal profondo sonno / la neghittosa italia, e
, ristoratore della vera filosofia e mandato dal cielo a dissipare la densa nebbia dell'
, narrazioni, osservazioni, cavate fuori dal trattato, dalla storia, dal poema
fuori dal trattato, dalla storia, dal poema di cui fanno parte, perdono ogni
pittori chiamano lume quella chiarezza che ridonda dal reflesso dello splendore o lume sopra la cosa
da altro luogo vicino ed illuminato dal primo lume e chiarezza del cielo
divisono tutta questa altezza, ciò è dal piano del pavimento sino al palco, in
d'acqua che esce in un dato tempo dal lume a, il quale ha sopra
tant'acqua nel medesimo tempo quante ne veniva dal lume a. 31.
lunga, e i fuochi / accesi dal gundapta a gunaguna, / e spari e
e move il vento / di fuor dal regno, quasi lungo 'l verde, /
costa si giunse qui, dove affaticato dal camminare a piede, e a un lume
con gli abiti e il trucco previsti dal copione (e si contrappone alle prove
bestia. vai, io: aver possi dal ciel qualche marito /... /
ceschetta. -farsi tenere il lume dal marito: tenerlo sottomesso; spadroneggiare in
voleva stare sopra l'altre donne, dal che si può congetturare che ella fosse di
brache e farsi tenere il lume dal marito. -guardare le cose al
e consiste nell'immaginare il rilievo illuminato dal nord-ovest o dall'alto in modo da
de sanctis, iii-201: il più spesso dal ritratto si sviluppa la caricatura, un
turbinio confuso di forme e colori lumeggiato dal bianco delle camicie e delle sottane.
. = voce dotta, comp. dal lat. lùmen -inis * luce 'e
. lùmen -inis * luce 'e dal gr. pixpov * misura lumenóra
= voce dotta, comp. dal lat. lùmen -inis 1 luce 'e
= voce dotta, comp. dal lat. lùmen -inis 'luce 'e
, 27-4: la lumescenza che vien su dal suolo cenerigno svelle qua e là dalla
ant. fr. lumière, che è dal lat. luminaria, plur.
voce dotta, comp. da lume1 e dal tema del gr. ypdtcpco * scrivo
= voce di area veneta, deriv. dal lat. luminar -àris 'finestra '
= voce lucch., deriv. dal lat. lumen -inis 'lume ',
chiare; brillanza. = deriv. dal lat. lumen -inis 'lume'; voce registr
lumen -inis 'lume'; voce registr. dal migliorini. luminare1, sm.
: o notte del 5 maggio, rischiarata dal fuoco di mille luminari con cui l'
, e le navi provenienti di qua dal capo d'otranto e di qua dal monte
qua dal capo d'otranto e di qua dal monte di ancona, e quelle dal
dal monte di ancona, e quelle dal quamero... 'luminaria da terra
a questo riguardo. = deriv. dal lat. lumen -ìnis * lume ',
fermezza alla puntina. = deriv. dal lat. lumen -ìinis * lume, occhio
turco di rame traforato, che pendeva dal soffitto; e tra 1 fregi del
contrastando le molli ombre che s'allungavano dal fondo. riflessi e luminelli comunicavano anche
tutta questa festa di verde veniva sbattuta dal riflesso del lago, che faceva luminello
di luci rare. = deriv. dal lat. lùmen -inis 4 lume ';
posta sulla luminièra. = deriv. dal lat. luminaria, plur. di luminare
da alcuni artisti. = deriv. dal lat. lùmen -inis 4 lume ',
uno spettacolo teatrale. = deriv. dal lat. lùmen -inis 4 lume '.
lumini spinciònano ». = deriv. dal lat. lùmen -inis 4 lume ',
= voce dotta, comp. dal lat. lùmen -inis 4 luce 'e
. lùmen -inis 4 luce 'e dal tema di ferre 4 portare '; cfr
. = voce dotta, comp. dal lat. lùmen -inis 4 luce 'e
. lùmen -inis 4 luce 'e dal tema del gr. yewàco 4 genero,
e. prévost, fu perfezionato nel 1913 dal dott. recloux. =
= voce dotta, comp. dal lat. lùmen -inis 4 luce 'e
. lùmen -inis 4 luce 'e dal tema del gr. ^ ppd ^ pcù
propria, se la luce è emessa dal corpo stesso; riflessa, se la superficie
la quale luminosità in tal tempo nasce dal nostro oceano, con gli altri mediterranei
, che in quel tempo è illuminato dal sole. l. bellini, 5-3-7:
: 'piramide luminosa ': formata dal concorso de'raggi luminosi che partano da
. = voce dotta, comp. dal lat. lumen -inis luce 'e
a le notturna tenebre dare, se dal sole non fosse illuminata. comanini,
mio mondo della luna. tutto rifiorisce dal niente. 2. lunazione,
intorno al pianeta di giove, scoperte dal nostro immortale galileo. i. riccati,
impero (rispetto al papato, simboleggiato dal sole). carducci, iii-7-77:
di dante di aver sollevato l'imperatore dal grado di luna, a cui il
bicchierai, 33: il fluido separato dal sale con le dovute diligenze, altaffusione
, 2-237: il territorio è formato dal gruppo delle elevazioni che, scendendo dalla
villani, 8-56: in su quello fosso dal loro lato si schieraro a modo d'
in roma il suo culto fu introdotto dal re sabino tito tazio e in seguito
sole', distornare, dirottare la luna dal suo corso: con valore paradossale,
luna / e le stelle potrà, che dal diritto / torcere un sol mio passo
. -notte di luna: illuminata dal plenilunio. tombari, 4-12: lo
. che tu potresti staccargli la luna dal cielo per regalargliela, e non si
, cascare, piovere dalla luna, dal mondo della luna: arrivare da luoghi lontanissimi
s. v.]: 'venire dal mondo della luna ': da luoghi
nievo, 206: fossero poi venuti dal mondo della luna, nessuno avrebbe arrischiato
una faccia meravigliata, come se cadesse dal mondo della luna. -vivere nel
di mezzaluna '; voce registr. dal tommaseo. lunària1, sf. bot
sol fusto, nervoso e sottile, dal cui mezo esce da ogni banda un
dotta, lat. scient. lunaria, dal lat. tardo lunaria (dioscoride)
. 18). = calco dotto dal gr. oex'yjvt'nji; [xt&o
capitano alle fiere e ai mercati segnati dal lunario. cinelli, 2-32: sulla
diana in sul lunario ': tremando dal freddo, per essere stato all'aria
una fata lunatica che l'avesse tolta dal chiodo dov'era appesa e poi l'avesse
parlano con la luna. -illuminato dal chiaro di luna. barili, ii-523
granchio, n. 9. = dal lat. tardo lunatìcus; cfr. fr
fr. lunatisme. voce registr. dal d. e. i. lunato
carducci, iii-4-24: i bei giovenchi dal quadrato petto, / erti su '1
nella gamba. carducci, iii-3-176: dal clivo lunato a la pianura / il
ii-647: ecco le vele etrusche / partitesi dal fido / di luni lunato / e
iii-146: a niuno torrei i calzari lunati dal piede e le immagini fumose degli
17: una lunata artemide gli accenna / dal sommo dell'arazzo istoriato.
: lo di per ragione dee essere nominato dal suo reggitore;...
con la corte per ankòber. = dal lat. lunae dies 'giorno della luna
, con suo fregio e cornicione. dal quale in tutte le tre facciate partono tre
di stucco messi ad oro... dal termine di queste tre lunette muove per
si voltarono ad alzar terra per ripararsi dal bersaglio della lunetta, della cap- poniera
gallicismi. = * deriv. dal fr. lunette; cfr. piem.
artiglieria volante non disgiunge mai la lunga dal pezzo, onde potere dopo uno o
un dolore si svincola dall'ansia, dal ricordo, dal sospetto che lo provocò
si svincola dall'ansia, dal ricordo, dal sospetto che lo provocò, e vige
: ah chi mai scompisciato non si sarebbe dal ridere, se avesse veduto quel mercantuccio
cor già lungiamente, / la qual dal core non mi si rimuta / né
non differire più lungamente di ottenergli udienza dal papa. 4. per lungo
brusoni, 402: gli fece rispondere dal cancelliere del regno in una forma risentita
chi si ferma un istante a guardare dal bastione,... ha davanti a
mal tempo prima non passava / che dal buon porto mi facea lungiare.
. = comp. da lungo2 e dal pron. esso (v.)
lunghezza. lippi, 8-34: pende dal palco un secco gran serpente, /
o parte di cielo ch'è dal meridiano delle canarie al meridiano a chi
tutta la lunghezza di quel ch'è dal sovrano all'infimo, dal perfettissimo all'
quel ch'è dal sovrano all'infimo, dal perfettissimo all'imperfettissimo, conosceremo questa distinzione
lontananza e la lunghezza del tempo scorso dal dì che io mi destinai alla servitù
che la proibizione del resolvere, che procedea dal dolore. guicciardini, v-10: il
. ipp. dimensione che il cavallo misura dal muso alla coda (ed è adottata
/. frugoni, i-10-134: abbia dal duca di savoia, che il re procurerà
maracfr. lat. tardo longitla, dal lat. longus 1 lungo '.
persone / che fanno una lunghièra / durante dal mattin -da lontano. fino alla sera
, la sera, / che rincasava dal lavoro. -di lungi, da
, e d'uno e di due dì dal cuocer di lungi. -di gran
1-i-481: giudicando gli uomini le cose dal fine, tutto il male che ne risulta
a la mia nave, più lungi dal lito. idem, inf., 15-72
/ di te; ma lungi fia dal becco l'erba. cino, iii-165-14:
fondo dei bicchier capaci: / vadano lungi dal genial convito / cure mordaci. leopardi
cure mordaci. leopardi, 35-1: lungi dal proprio ramo, / povera foglia frale
annunzio, iii-2-288: non lungi / dal bosco delle muse / è l'ara
la notte oscura il soprapprese di lungi dal castello presso ad un miglio. scala del
, 139: or quanto è da lungi dal vero credere colui che dice che i
di sostenere che le arti, lungi dal favorire la causa della virtù,
(644): egli, lunge dal darsene fastidio, vi sguazzava sotto]
fanciullo rimbaud, il quale, lungi dal raffinar la forma -è in fondo, un
i coturni: ah respiriamo ormai / dal tragico sudor. monti, x-4-108:
. -essere lungi o di lungi dal fare o dall'accadere qualcosa: non
, 6-1-289: alessandro non era lungi dal conoscere la verità di queste ragioni. segneri
fingere un affetto che era ben lungi dal sentire, ho avuto la delicatezza di
foglie. bergantini, 1-325: dal cavolfiore, / ch'avea florido tirso
voce dotta, comp. da lungo1 e dal lat. folium * foglia '
neoguelfi speranza d'indipendenza nazionale, e dal più profondo e lungiprevidente di essa carlo
venir... / ombre portate dal a detta briga. idem, inf.
quadri e una cicatrice che gli partiva dal mento e gli arrivava fino all'orecchio.
notti mie candida stella, / che dal lungo suo sonno il cor mi desti?
. betocchi, i-79: risalga / dal nulla, pieno di lunghe ansie, un
2-15: fu l'oscurità piena, e dal mare / un rombo basso e assiduo
i-148: certo fu d'uopo che dal primo seggio / uscisse un regno, e
sue lunghe notti. ghislanzoni, 1-99: dal nostro desco era sbandito il sorriso della
che servono, riferiscono esservi gran differenza dal modo di suo padre, il quale
: campo di presa che si differenzia dal precedente, sia per la maggiore ampiezza
tra due tavole pel lungo della persona, dal capo e dalle piante. -porzione
. caviceo, 1-159: non longo dal litto vedo venire una numerosa moltitudine de
vanno a lungo, si ritirò di qua dal garigliano fiume. g. gozzi,
i-244: salendo sopra uno monte, dal quale per lo lungo e per io largo
via via l'ho trovato. = dal lat. longus. lungo2 (ant
e move il vento / di fuor dal regno, quasi lungo 'l verde, /
pel funebre di aurelio saffi è altro dal tono disperatoraggiante di quello al teatro brunetti
voce dotta, comp. da luna e dal tema del lat. colère 'abitare
voce dotta, comp. da luna e dal lat. forma 'figura ';
voce dotta, comp. da luna e dal tema del gr. yéyv0|i. at
lunistitium, comp. da luna e dal tema di sistère * stare, fermarsi '
voce dotta, comp. da luna e dal gr. cplxot; * amico '.
voce dotta, comp. da luna e dal gr. péxpov * misura '.
e. gadda, 10-215: di là dal muretto, una stradacela. ghiaiosa,
un passo che non è soltanto preoccupato dal tram e dalle automobili. 4
attaccati a de'corpi elastici, dal ricettacolo crociforme sostenuto dal peduncolo e
elastici, dal ricettacolo crociforme sostenuto dal peduncolo e dalle gemme laterali.
, 1092); secondo altri dal provenz. a la luguana (lat.
sezze, i-446: si uscì la matina dal convento senza di pigliarsi provesione alcuna,
fare una storia di questo regno, dal primo re fino a questo moderno,
la gloria, ed io era in luogo dal quale vedea la mia beatitudine. idem
un'imbarcazione. carletti, 256: dal capitano della nave mi fu assegnato luogo
al loco ove già scese / fiamma dal cielo in dilatate falde. lippi, 6-32
. m. dandolo, lii-9-353: è dal monte sansovino, picciol luogo in toscana
del paradiso, 50: fuggi come dal flagello le luogora, nelle quali sono le
letto era solo d'una taula diviso dal suo, stando in iscolto, [narda
della valle, 74: nave ripiena / dal gran fondo al gran colmo, /
: febo apollo condusse un'azzurra nube dal cielo al campo, e ne coperse
ne coperse tutto il luogo ch'era occupato dal cadavere. bocchelli, 1-ii-38: presto
la ripa, ch'era perizoma i dal mezzo in giù, ne mostrava ben tanto
ch'i'ne vedea trenta gran palmi / dal loco in giù dov'omo affibbia 'l
mano. baldelli, 3-232: gli tolse dal suo luogo quella giuntura che è nelle
a'nostri giorni è ben lontano / dal poter fare un'opera perfetta.
noi col trespol nostro, / menatelo dal vostro, / e riterrete d'arte in
, scritta nella lingua di quel paese dal serenissimo granduca, è stata fatta tradurre
la tragedia si cantasse; ma specialmente dal luogo nel quale si duole della musica
che ha meritato quindi d'esser imitato dal boiardo e dall'ariosto. cicognani,
(33-12): lo cor, quando dal corpo si pardo, / disse ad
, e vero l'altro che si osserva dal centro. 23. filos. situazione
lo mondo s'inchiude e di fuori dal quale nulla è; ed esso non è
considera il principio, si dice moto dal luogo. il secondo, che risguarda
leonardo, 2-478: l'arco fatto dal semicirculo, il quale fia carico nelli
dell'onde, / io l'accolgo dal lido; io lo ristoro / dalle ingiurie
spesse volte vedemo lo vincitore essere soperchiato dal vinto. bartolomeo da s. c
oneste condizioni che avessino a essere dichiarate dal papa e da cesare. siri,
questo si crede un errore manifesto, dal quale nascono tanti equivoci e tante cabale
, [l'armento] si resta / dal pascere, agitandosi, né trova /
gheri, 13-ii-58: non ho aviso dal governatore, né ho questa cosa per
esercita, in virtù di delega ricevuta dal sovrano stesso, i poteri (limitata-
miserabilmente. machiavelli, 1-iii-441: iacopo dal borgo, luogotenente in questa terra,
luogotenente generale del regno: titolo assunto dal principe umberto di savoia dal giugno 1944
titolo assunto dal principe umberto di savoia dal giugno 1944 al maggio 1945, quando
della prole, conferma non di rado dal cielo con gran chiarezza quelle imprecazioni crucciose
dell'accademia di belle arti, delegato dal granduca, presidente di diritto di quelle
, iii-55: essendo in ciò favorito dal granduca cosimo che si fece capo di detta
la luogotenenza de'medesimi governi fu conferita dal reai signor d'estrades, soggetto d'
, 231: il principe di làscari dal furore non ha dormito tutta una notte
riferisce all'ufficio di luogotenente; emanato dal luogo- tenente. periodici popolari
= voce senese, deriv. dal longob. loha (cfr. ted.
1043: ahi ahi l'ora nefanda! dal tebro fiutando la preda / la lupa
, guidati di porta in porta, dal richiamo canoro delle meretrici, vestite di
luparda ': bella voce che udii dal popolo di romagna 'ngorda come lupa':
, sm. chim. polisaccaride isolato dal lupino, consistente in una polvere bianca
comp. da lup [ino2] e dal suff. chim. -osio (-oso
, ii-431: il pastore d'amulio dal galèro / di pel lupigno, faustolo che
. lucini, 3-197: a voi, dal tempio, la buona dea / sterile
liberi, se n'uscisse così brillante dal lupanare. guerrazzi, 1-8: con
. = etimo incerto, forse dal lat. lupiae 4 lecce '.
voce dotta, comp. da lupo e dal tema del lat. terre * portare
attestato, comp. da lupo e dal tema dei comp. di facère 4 fare
comp. da lupi [nina] e dal tema del gr. yev-, col
annunzio, ii-431: il pastore d'amulio dal galèro / di pel lupigno, fàustolo
del nostro bene, e pecore divorate dal nostro lupino amore, e privi della sincera
preso da una fame lupigna che lo sradicava dal sonno e lo cacciava fuori del letto
, ma nessuno aveva pensato a cavarla dal gambo dei lupini. c. ridolfi,
: calare odi per l'aere / dal muto nembo l'aquile agitate, / che
fatica, sui monti bianchi. cacciati dal gelo e dalla fame, i lupi si
dice lupo, la quale è chiamata dal vulgo luppolo, perché questa fa che
laudati de li lupi son quelli quali dal colore e mollizie de la carne si
alcuno, in un grave pericolo, dal quale egli non poteva liberarsi. silone,
-vedere o guardare il lupo, essere visto dal lupo: perdere la voce, diventare
. -la fame caccia il lupo dal bosco: v. fame, n
se non ciò che gli è assegnato dal destino o dalla provvidenza. g.
grigio in bocca. misasi, 7-i-326: dal modo come mi rispose ieri mi accorsi
polmoni. = voce dotta, dal lat. scient. lup [us]
], col suff. -oide, dal gr. -osisvjg 'simile '.
). medie. enfiagione cutanea provocata dal lupus eritematoso (v. lupus e
). = voce dotta, dal lat. scient. lup [us]
per la vergogna, le lastre divorate dal lupus marcioso e le muraglie tutte
che era una spia della questura fin dal tempo in cui faceva il rivoluzionario.
distinguere il vero porcino o boleto edule dal falso porcino o boleto lurido o satana
publico 'approvato. = deriv. dal provenz. loire, dall'ant. alto
(chalcides chalcides). = dal lat. tardo lusca, con aggiunta del
dotta, lat. scient. lusciniidae, dal nome del genere luscinia (v.
dotta, lat. scient. luscininae, dal nome del genere luscinia (v.
= voce portogh., deriv. dal poema os lusiadas di luis de camòes
os lusiadas di luis de camòes, dal nome del capostipite lusus. lusifraudingannévole,
ahi quante volte l'amoroso affetto, / dal dolce lacrimar de'luscignuoli / via più
], non rivolgeva già mai l'occhio dal pendolonè che tra le gambe di guglielmo
tosto allontanarsi da lei. = dal provenz. lauzenga 'adulazione, lusinga '
adulazione, lusinga ', deriv. dal frane. * lausinga 'bugia '.
/ lusin gata ancor io dal genio antico, / pietoso amante e generoso
vera. pirandello, 8-353: lusingato dal desiderio ardentissimo, era così sicuro di trovare
udito in questo imperfetto intervallo, lusingato dal nuovo modo di cantare in consonanza queste
. i. frugoni, i-5-200: dal tuo labbro proferiti / i miei versi,
stillerebbero / su le orecchie innamorate, / dal bel suono
soddisfatto. mascardi, 46: lusingato dal candore e dall'eleganza del proprio stile
saggio che, atterriti poscia gli storici dal paragone, non osassero trasportarle in istoria
t'anni... e poiché ereditava dal defunto una dovizia considerevole, i cinque
d'errori. = deriv. dal provenz. lauzengador, nome d'agente da
poeti, come pestifera e lusinghevol genìa, dal suo governo banditi. -seducente,
le stirpi orgoglio / che ti scevra dal vulgo. amari, 1-2-205: ammonì
saputo donde attingerlo, sostituito il sublime dal teso e dal gonfio o affatto dimenticato
, sostituito il sublime dal teso e dal gonfio o affatto dimenticato per il culto
imperatrice de l'animo o è precipitata dal suo seggio, o è costretta a
ben degno è don che donna altera / dal suo fedel lieta e cortese pigli /
quel lusinghiero aspetto / e, scorrendo dal cuor l'indegno affetto, / tutta la
forma di dubbio o sospetto viene proposta dal saggio naturalista, è assai lusinghiera.
l'orecchie il canto. = dal provenz. lauzengier; cfr. fr.
griselle delle sartie. = dal fr. lusin, deriv. dall'oland
li beffamenti e lusioni vostre. = dal lat. lusìo -ònis 'beffa ',
spagnole e francesi. = deriv. dal fr. lusitanien, dal lat. lusitanìa
= deriv. dal fr. lusitanien, dal lat. lusitanìa * lusi
. il grave ispano e adusto / dal caldo clima il lusitano estremo. montale,
= voce dotta, lat. lusitànus, dal nome di lùsus, figlio di bacco
cui è pervaso il mondo ritratto dal parini, dove ognuno è agitato e
voce dotta, lat. tardo luxàre, dal lat. luxus 'messo storto '
strappato [il grido] a mario dal dolore al braccio lussato. levi, 6-1
fino a che non fu energicamente soccorso dal medico di bordo. monelli, 2-184
, non ch'altro, mira / dal troppo lusso effeminato a canto. lippi
davanti alla loro casa, fu meravigliato dal lusso moderno della facciata, tutta vetri
macchie della naturale e sincera beltà contratte dal mescolato di terra impura? bruni, 167
artistiche e della civiltà appaiono indebolite spesso dal pregiudizio che queste forme siano non già
i lussi / cinzia vincean, che dal cornuto argento / sulla testa a più d'
. scioperando una serie lussuosa di citazioni dal * prologo 'delle * vergini delle roccie
del palazzo gondi. = dal fr. luxueux, da luxe 1 lusso
di certe forme di stile veniagli suggerita dal bisogno ch'ei sentiva di contrapporre l'antica
andai all'accademia e sono ancora schiacciato dal peso di quelle carni opulente, abbagliato
peso di quelle carni opulente, abbagliato dal fasto, dalla luce, da tutta
nei fiaschetti lucidi e panciuti erano stati regalati dal deputato toscanelli. 6.
sorridere, sentendo ancóra una volta sorgere dal fondo l'ostilità istintiva contro la bella
: grappoli d'ametista [glicini] / dal lussurioso incenso, / beatemi la vista
immortale. / allor allor giun- geano dal tirreno / gli avvoltoi neri del suo dì
-rivestito di armi luccicanti, di vesti dal colore smagliante (una persona).
. 6. figur. liberare dal peccato o dall'ignoranza; illuminare interiormente
la dea il ver vestigio, / dal cor scaciando ogni vii voglia e vana.
e sono laudate, approvate e magnificate dal mondo. -avere un aspetto florido
possa legare il volume quasi appena uscito dal torchio, senza che i fogli diano
ma dai sacrifizi, dalle lustrazioni, dal comune consorzio degli uomini. c.
mozziconi di sigaro ed i selciati lustreggiati dal loro scarpiccio. lustreggio, sm
, di un colore rosato lucido e dal sapore molto dolce. lustri,
legno duro o di metallo) usato dal calzolaio per lisciare e lucidare le suole
. ha 1 lustrini negli occhi (dal sonno che già lo prende).
toccava cibo. -reso lucido e arrossato dal sudore, dal vino, dal piacere
-reso lucido e arrossato dal sudore, dal vino, dal piacere. bocchelli
arrossato dal sudore, dal vino, dal piacere. bocchelli, 1-iii-525: quei
/ sono le nubi così variate / quando dal sole ricevon percosse. sbarbaro, 1-28
volto bello e corrotto,... dal naso corto e sensuale, dalle labbra
il dar 200 lire per un volgarizzamento dal latino, come lo posson fare il bindi
asprezza e scabrosità della sua superficie, anzi dal contrario, cioè dall'essere atta a
di strali addosso e di facelle, / dal cui lustro atterrito egli [il leone
34: vivea con lustro e splendore e dal zar venivagli somministrato un ricco ed abbondante
vecchie, rinovate dall'industria e comprate dal risparmio. -prezioso, pregiato. -anche
d'essa. = voce dotta, dal lat. lutarìus 'che vive di fango
. 3. fisiol. ormone secreto dal corpo luteo; progesterone. =
, sm. medie. ormone elaborato dal corpo luteo; progesterone. = voce
a noi. = deriv. dal nome del teologo e riformatore tedesco martin
luoghi loro. = deriv. dal nome di martin lutero (1483-1545).
in prigione seco. = deriv. dal nome di martin lutero (1483-1545).
e dello stato. = deriv. dal nome di martin lutero (1483-1545).
dotta, lat. tardo lùter -iris, dal gr. xoi>t7) p -tipo?
= voce dotta, deriv. dal lat. lutetia [parisiorum],
dotta, lat. scient. lutetium, dal lat. lutetia, antico nome di
di carbon fossile. = dal fr. lutidine, dal lat. lutèus
= dal fr. lutidine, dal lat. lutèus 'giallo lutìfìco,
= deriv. dall'ingl. lutite, dal lat. lùtum, col sufi, -ite
= voce dotta, deriv. dal lat. lùtum * fango, argilla '
il sestiere. = deriv. dal fr. lot. lutolènto,
= voce dotta, comp. dal lat. lùtum 'colore giallo '
. lùtum 'colore giallo 'e dal tema del gr. (béco 'scorro
da xourpóv 'acqua, bagno 'e dal tema di cpépco * porto '.
volta, / sopra il mare nomato dal tuo lutto. bigiaretti, 8-29: la
o dall'annullamento del matrimonio (stabilito dal diritto vigente in trecento giorni),
immagini o impressioni di morte; pervaso dal senso della morte; che è segno di
, inerpicato e gravido a pochi metri dal suolo, lasciando cadere sfilacciati e sciolti come
grandissima parte ghiacciate. 3. intorbidato dal fango; melmoso, limaccioso (l'
? 5. figur. contaminato dal peccato, immorale, vizioso, impuro
le vacche perdono il latte e cessano dal ruminare del pari che i buoi. tommaseo
luvomastro col suo grande suggello. = dal ted. hofmeister, comp. da hof
. da lux (v.) e dal gr. { xéxpov 'misura '
corrisponde al greco n, che deriva dal fenicio mèm ('acqua ')
3. seguita per lo più dal punto fermo, serve per abbreviazione di
, è vero, ma in un dal suo cospetto / fuggir mi vede.
ma, aveva accettato la proposta presentatagli dal mìlio come una vera fortuna per lui
che o senza un ma. = dal lat. magis 4 piuttosto; più '
dotta, lat. scient. maba, dal nome degli abitanti dell'isola di tonga
appesa alla finestra, riverberava la signora dal basso in alto, le dava un'
: tema spesso ricorrente nelle = deriv. dal fr. macaque; cfr. portogh.
danze macabre. = deriv. dal fr. macabre. macaco (
pietrisco, di pezzature sempre più piccole dal basso verso l'alto, il quale
stigio padule del macadàm. = dal nome dell'ingegnere scozzese john loudon me
dotta, lat. scient. macadamia, dal nome del naturalista australiano j. macadam
lat. scient. machairodus, comp. dal gr. ptàxatpa 'coltello 'e
: il grano di queste genti è detto dal vulgo maiz,...
più riprese sopra piccole cambiali tolto a prestito dal luidelli a mille o cinquecento lire alla
sedendo al macao. = deriv. dal fr. macao, dal nome della provincia
= deriv. dal fr. macao, dal nome della provincia portoghese macao in cina
macào2, sm. ornit. grosso pappagallo dal piumaggio rosso, blu, verde e
ara macao). = deriv. dal portogh. macao. macaóne, sm
. = voce dotta, deriv. dal nome personale macaone, lat. machaon
famiglia delle rubiacee... distinto dal piccolo calice cinquepartito, dalla corolla ad
dotta, lat. scient. machaónia, dal lat. machaon, nome del
caricadi proiettili e torpedini. = dal nome dell'inventore j. de macar.
': abbondanza grande. viene forse dal latino 'macus ', che s'intende
denari a monna colei, quello che nasce dal caso io non lo ritrovo in nessuno
= voce dotta, lat. machabeus (dal gr. maxxapaio?, ebr.
per esca. = deriv. dal medio oland. makereel (dal lat.
deriv. dal medio oland. makereel (dal lat. mediev. macarellus);
si muove. = deriv. dal portogli, macareo (nel 1500 c.
delle streghe di salem. = dal nome del senatore joseph me carthy (1909-1957
simpatizzante dei metodi e delle convinzioni diffuse dal maccartismo. vittorini, 5-281:
sì, maccherella. = deriv. dal fr. maquerelle, femm. di maquerau
si staccano, al levar delle pelli dal calcinaio, e seccati servono per far
= etimo incerto: secondo alcuni, forse dal gr. [xaxapla * piatto
i prosatori accanto al galilei? = dal titolo dell'opera maccheronea di tifi odasi
in quello mirano e sotto la mamella dal sinistro lato apare alcuna machia de cruore.
e tutte le macchie del volto causate dal sole. lanci, 59: tu
: belle le vecchie vacche dondolanti / dal fulvo mantello, il fiato ad imbuto
colore, delle vene e delle macchie, dal suono e dalla sordità delle pietre,
macchia di peccato mortale, e singolarmente dal peccato della immondizia. leggenda aurea volgar
e macchie delle pitture più insigni vere dal mio libro una così grave macchia, come
bartoli, 9-23-67: vinto... dal troppo malagevole perfezioni, quali ho
, i-257: che vai pur tu, dal vii ne'lavori istoriati non meno che ne'
gas solari. tasso, n-ii-491: dal mormorar de tonde e de'venti,
de'venti, da le nubi e dal cader de'lampi, da le macchie del
v-289: con questi esercizi [del copiare dal guercino e dai caracci] giunse.
rappresentò la borghesia del vecchio regime oppressa dal feudalismo celta... unitaria ma
non bestie. = deriv. dal lat. macula * macchia; lacuna;
scuotendo a tratti un ramo che si libera dal peso, con un tonfo sordo.
si pigliano i giovani usciti di poco dal nido che seguitano la madre con la
apparivano e sparivano gruppi di esili donne dal passo leggero. -siepe artificiale,
alla macchia,... si volse dal vostro battiloro, e sotto la parte
congiunto al collo; e gettalo insanguinato dal sasso e macchia lo rotto scoglio di
1-i-285: non fu [la lettera] dal tuo pianto macchiata quasi in alcuna parte
xi-155: un sole patito, che dal cielo velato la macchia [la primavera]
bianchi del suo gian teatro, portati dal vento rivoluzionario, pare che debbano riprendere
ringraziane iddio che così t'ha salvato dal pericolo di macchiarti l'animo e l'
. tornasi di lampedusa, 320: dal fondo atemporale dell'essere un dolore nero
di téseo. = deriv. dal lat. maculare 4 macchiare, insozzare;
le bestie ancora fuggono dall'acque macchiate e dal cibo spinoso. f. f
in un cielo mitologico, non macchiato dal respiro degli uomini. 2.
, traumatica, emotiva, o causate dal contatto diretto con l'aria e col
, dai tratti volgari, la pelle macchiata dal sole. 3. screziato,
e città, segnato di strade, attraversato dal fumo d'un treno che passa.
infedeltà. goldoni, iii-896: guardatevi dal forestiere che avete in casa. non
che le opere mie teatrali sono state benedette dal cielo, ma quantunque non siano d'
resistesse a tutte le male arti adoperate dal cognato per piegarla alle sue voglie,
d'agente da macchiare-, voce registr. dal dizionario delle professioni. macchiavelli§mo e
indica luogo coltivato; voce registr. dal d. e. i.
3. pitt. abbozzo a olio dal vero, con cui il pittore fissa
, uno scapolo mattacchione, che faceva morir dal ridere con le sue macchiette e col
della conversazione nella notte, fosser ritratte dal vero, è ben credibile, tanto
a una cappelletta, adombrata la mattina dal monte, il giorno da una macchietta di
, col suff. attenuativo -ettare (dal suff. dimin. -etto) -
possa risultare dalla divisione del lavoro o dal risparmio del tempo... non è
. ojetti, ii-559: di qua dal divisorio, su una rigida gradinata sta
iii-80: nel rimanente degli stati austriaci, dal più povero ricetto di chiesa fin alle
divertimenti e spettacoli, soliti a farsi o dal principe o dal popolo in certi giorni
soliti a farsi o dal principe o dal popolo in certi giorni dell'anno, come
, i-108: calavano [gli dei] dal cielo de la scena con l'aiuto
accidentali e accattate dalla necessità e piovute dal cielo per disciorre a forza un nodo
, forme vi sono adoperate quali appunto uscirono dal seno avevano bellissime cornici, belli fregi
la della casa borromea, poiché dal cardinale federico, arci macchina
che più amano, o a rigettarla dal seno. d'azeglio, 4-iii-455: la
non ancor fia disuaso / l'uomo dal fabricar machina piena / d'error, onde
in povertà come li apostoli e dependere dal principe. siri, ix-1378: una delle
fosse stata spinta non dall'interesse ma dal core, non avrebbe montato una macchina
ciclistica arrivare al traguardo con un distacco dal precedente
difesa imperiale; e poi fatta varare dal presidente americano. non per nulla,
machina * macchina, ordigno deriv. dal gr. (dorico) ptaxavà, con
il moto machinale e la divagazione inseparabile dal mutar luogo continua- mente ed oggetti mi
baiasith. porzio, 3-39: scoperti dal re e dal figliuolo i macchinamenti del
, 3-39: scoperti dal re e dal figliuolo i macchinamenti del principe e del
tra esso, e il viceré toledo, dal che non potevano cagionarsi se non effetti
641: usciti i maltesi il giorno seguente dal porto, tutto che non fosse ancora
città. = voce dotta, dal lat. machinarius, da machina 'macchina
x-730: con una macchinetta, / inventata dal mio sottile ingegno, / far un
non della macchinetta graziosa applicata alla strangolazione dal genio inventivo degli austriaci! manzini,
certa macchinetta, / * maritin 'dal vulgo detta, / che conviene al femminile
, finché ciascuna rimasta fosse mediocremente abbrustolata dal fuoco. 6. per simil
tenne ch'ei morisse di veleno macchinatogli dal rivale. amari, 1-2-144: penetrò
divertono a torrenti le piene de'fiumi dal proprio letto per far poi macinare gli
come quello che viene a forza riscosso dal suo sonno. moravia, i-229: si
ricercando l'origine sua, troveremo che vien dal greco, cioè ornò rrjt; che
una macchina: e viene escluso anche dal cesari. arlia, 327:
tipografia piena di tipi straordinari; cominciando dal macchinista, rossiccio, rauco e gigantesco
la nostra rispettàbile dama scendeva machinosamente dal suo piano terreno. = comp
li maccioni a travale. = dal fr. mafon 1 muratore '.
esso si rinviene nel commercio, separato dal frutto e sotto forma di sacchetti intagliati
somministra un olio essenziale. = dal lat. mediev. macis (nel 1236
bel pasto d'un imperio di là dal monte tauro. = voce dotta,
voce dotta, lat. macèdo -ónis, dal gr. maxesóv -óvoc, 4 della macedonia
panzini, iv-390: 'macedònia': dal fr. 4 macédoine '(riferito
marcatamente eterogenei. = deriv. dal fr. macédoine, probabilmente con riferimento
stor. seguace della setta eretica fondata dal vescovo macedonio, patriarca di costantinopoli (
= voce dotta, lat. macedonicus, dal gr. jxaxesovixót;, da maxesovia
prima. pascarella, 1-158: uscendo dal castello, dovetti ripassare davanti ai macellari
il suo sposo / a lei tornando dal lavoro, un dono / ti recherà
botta, 6-1-88: determinarono di astenersi dal mangiar carni d'agnello, e di
carni d'agnello, e di più dal comprar carni di qualunque sorta da quei
un barone di feudi si tiene aggravato dal confinante per qualche punta di giurisdizione,
di madonna gran cani, che dal macello avea menati. pulci, 3-73:
, al commercio, liberando i macelli dal privilegio e dall'imavea aperto un macello
battaglia, e il piccolo principe fu terrorizzato dal macello -ant. e letter
scarni / e curvi, combusti / dal calore dei forni / e delle giuro!
morte a vita e vide sé libero dal macello e vendicato tina, ogni
vai al macello / per qualche dal tradimento. canoniero, 129: la rara
la donna ritornò al macello [cioè dal marito che la maltrattava]. firenzuola
imbrogliano la testa. questa slogatura commessa dal macello degli scritti dei sapienti giureconsulti,
quella d'un abate del quattrocento dipinto dal lippi. -andare, correre al
falso amor, non altramente / che dal beccaro un mansueto agnello. bibbiena,
. macellum 1 mercato di carni ', dal gr. { idxexov o pàxexàov.
deriv. da macerabile; voce registr. dal d. e. i. maceraménto
casini, ii-442: se vedrete perseguitata dal concilio de'malignanti l'innocenza de'vostri popoli
: [ii] lino non si spicca dal suo festuco, se esso non comincia
il porfido prima con uno scalpelletto, dal suo picchiettare detto * picchierello ',
papini, x-1-1009: in nessun istante uscii dal solco dove tutti eguali maceravano i miei
campi ove maligna dorme, / macerata dal sol, l'atra palude. d'annunzio
, un mucchio d'alghe, macerate dal salino primaverile, mandava un odore dolce e
-in partic.: battuto, sferzato dal vento. alvaro, 8-314: gli
alvaro, 8-314: gli alberelli macerati dal vento, che sostengono il cielo come
castello. govoni, 791: bruciacchiati dal gelo / e macerati dalla pioggia; /
madre d'architettura? è venuta su dal tormento della pietra: dalla pietra,
si veg- gion macerate e stanche / dal penoso aspettar vedove smunte / che sembra
: napoleone, macerato dalla tristezza e dal dispetto che per ripugnanza alle restrizioni impostegli
fine di favorire la separazione della corteccia dal fusto sotto l'azione dei bacilli della
componenti chimici e volatili che vengono assorbiti dal solvente; infusione. magalotti, 14-45
aiutata da un'altra causa, cioè dal moto animale. 4. frollatura
macerazione, debbono conservarsi secchi, difesi dal contatto dell'aria, e tenuti freschi
strascicato / la mia carcassa / usata dal fango / come una suola / o come
in mezzo alle macerie. = dal lat. maceria e maceries 4 muro a
, 37 (646): levò poi dal taschino de'calzoni il coltello, col
cupo sonno si desta nella cucina, / dal grande camino giungono lieti rumori. gatto
fuor di modo annerita dalla pioggia e dal sole. savinio, 2-60: la baronessa
al gusto, grandemente costrettiva. = dal lat. macir (plinio), deriv
. macir (plinio), deriv. dal gr. pdxep, probabilmente di origine
suono nel fluido stesso. = dal nome del fisico austriaco ernst mach (1838-
voce dotta, comp. da mach, dal gr. < 5cvefi. o <;
a 3, 64 eman. = dal nome del fisico heinrich mache (n.
machaera 4 spada '(plauto), dal gr. pàxatpa. ^ machèrio
dotta, lat. scient. machaerium, dal gr. p. a- xalptov,
lat. scient. machairodus, comp. dal gr. pàxaipa * coltello 'e
quanto all'autore. = dal nome di niccolò machiavelli (1469-1527),
ispirarsi ai modelli etici e politici teorizzati dal machiavelli. monti, i-97:
la ragion di stato. = dal nome di niccolò machiavelli (1469-1527),
altre machiavellerie. = deriv. dal nome di niccolò machiavelli (1469-1527),
* belfagor ', il diavolo accompagnato dal sorriso machiavellico. -ingegnoso.
machiavellesca ragion di stato. = dal nome di niccolò machiavelli (1469-1527).
questo modo, dalla realtà quale è teorizzata dal machiavelli e dai machiavelliani vien fuori la
di dirmi 'machiavelliano '. = dal nome di niccolò machiavelli (1469-1527);
= voce di tipo popolare, dal nome di niccolò machiavelli (1469-1527)
zoppicante di sgrammaticature machiavelliche. = dal nome di niccolò machiavelli (1469-1527);
scambiato in re machiavelliero. = dal nome di niccolò machiavelli (1469-1527).
machiavellismi, non avete tirato un ragno dal buco. = dal nome di niccolò
tirato un ragno dal buco. = dal nome di niccolò machiavelli (1469-1527);
che si voglian chiamare. = dal nome di niccolò machiavelli (1469-1527);
vi parlerebbe, non machiavellizzo. = dal nome di niccolò machiavelli (1469-1527);
si rivolse dunque alle femine lasciandosi portare dal meccanismo descritto come sughero dalla maretta.
inferta a un morente popolo. = dal nome di niccolò machiavelli (1469-1527);
dotta, lat. scient. machilidae, dal nome del genere machilis (v.
dotta, lat. scient. machilis, dal gr. [i&xn 1 battaglia '
voce dotta, comp. da mach e dal gr. fxéxpov * misura '.
. padula, 422: la regolizia dal fusto liscio e dai fiori giallognoli viene spontanea
era un riparo di legni e macia, dal proprio campo circondato. tommaseo, 13-iii-120
traspariva di sotto alla macie ben modellato dal divino vasaio. = voce dotta
vasaio. = voce dotta, dal lat. macìes 'magrezza '.
di pirra uscì la vita, / dal macigno di turno esca la morte. baretti
: ah, l'amoroso passato / via dal tuo cor, dal macigno / di
passato / via dal tuo cor, dal macigno / di quel tuo core terrigno,
-levare un macigno dallo stomaco o dal petto necessità a tender la mano. fogazzaro
vana, betocchi, 5-119: o cavallino dal trotto estasiante, / cara affaticarsi inutilmente
pianto. bacchetti, 1-ii-470: = dal lat. machinèus, agg. di machina
, 1-46: io intrerò in egitto e dal primo genito di faraone infino al
che fece da la porta venne di sopra dal tor- ricello una grossa macina e percosse
a rifinire il suo. = dal lat. machina * macchina, mola '
* macchina, mola ', deriv. dal gr. paxavà o p.
verb. da macinare-, voce registr. dal d. e. i.
deriv. da macinabile-, voce registr. dal d. e. i.
v.); voce registr. dal d. e. i. macinaménto
masuccio, 330: io vengo adesso dal molino, ed èvvi tanto grano, che
, quella dolce bottega dove, cominciato dal macinare la tinta e spazzare lo studio
e macina sempre. macinato tossa dal membro che lui morde. comanini,
1-230: vento che scendi a rapina / dal turrito che macinano l'eloquenza de
so. siete stata fuori sangue / dal vecchio cuore il mio male. alvaro,
proporzionati; la ricchezza non si produce dal nulla. proverbi toscani, 160
mulino non macina senz'acqua. = dal lat. tardo machinàre 'macinare '.
126: un origene che, per aver dal diamante non meno avuto la sodezza che
pisa, un ingegnere mandato all'elba dal governo a impiantare i contatori per il
nuovo catasto. proviene dall'esercito e dal macinato, ebbe l'idoneità d'economo
idoneità d'economo magazziniere nelle finanze fin dal 1881, di disegnatore nelle sezioni tecniche
, di disegnatore nelle sezioni tecniche fino dal 1884. 3. locuz.
plautino tranione, usciti dalle stoviglie o dal macinio? l. pascoli, i-27:
dee., 4-10 (463): dal macinìo levatasi, disse: -messere,
, di scarsa potenza e velocità, dal funzionamento difettoso. borgese, 1-299:
. invar. bot. droga costituita dal falso arillo della noce moscata,
noce moscata, che viene separato dal seme, macerato nell'acqua salata ed
mediev. macis (nel 1236), dal lat. maccis -idis (plauto)
forza erculea. = deriv. dal nome di un protagonista del film cabiria
non ha forza. = deriv. dal lat. volg. macinulàre, da macina
dotta, lat. scient. maclura, dal nome del geo logo americano
solazzare a festa. = deriv. dal fr. ant. mahom e makom *
(stati uniti). = dal nome della contea della carolina del nord
una casa in cui abitasse persona tradita dal coniuge. de luca, 1-15-2-178
un macrò. = deriv. dal fr. maquereau 'lenone '(sec
lenone '(sec. xv), dal fr. ant. maqueriaus (sec
= voce dotta, comp. dal gr. paxpó? 1 grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. { xocxpóc; 'grande '
. = voce dotta, comp. dal gr. p. ocxpó <; '
. = voce dotta, comp. dal gr. p. ocxpóc 'grande '
panzini, iv-391: 'macrobiotica': dal greco: scienza della lunga vita.
volume. = voce dotta, dal gr. (juxxpó ^ 'ampio,
ed è diffuso in tutto il mondo dal livello del mare fino ai 4000 m.
= voce dotta, comp. dal gr. paxpó? 'lungo 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. fxaxpói; 'grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. paxpóg 'grande 'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. puxxpó? 'grande 'e
lat. scient. macrochèira, comp. dal gr. \ i. axpó <
lat. scient. macrochetae, comp. dal gr. ixaxpói; 'grande '
lat. scient. macrochires, comp. dal gr. fiaxpós * grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. p. axpó <; '
= voce dotta, comp. dal gr. piaxpói; 'grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. p. axpó <; '
. = voce dotta, comp. dal gr. paxpó? 'grande 'e
voce dotta, comp. da macrocito e dal gr. alfia -aroc, 'sangue
. = voce dotta, comp. dal gr. ptaxpói; 'grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. (i. axpó <;
. = voce dotta, comp. dal gr. { i. ocxpó <;
lat. scient. macrocnemus, comp. dal gr. paxpói; * lungo '
. macrocolum o macrocollum, comp. dal gr. fxaxpó? 'lungo 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. [i, ocxpó <;
= voce dotta, comp. dal gr. [xaxpói; * grande '
. = voce dotta, comp. dal gr. paxpó? e da cornea (
, il vento del pericolo si rovesciarono dal macrocosmo nel microcosmo, diventarono di specie
. = voce dotta, comp. dal gr. (xaxpós * grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. { xaxpóg * grande 'e
lat. scient. macrodactyli, comp. dal gr. (zocxpóc 4 lungo
= voce dotta, comp. dal gr. fxaxpói; 4 lungo 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. jxaxpói; 4 grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. jxaxpó <; 4 grande '
. = voce dotta, comp. dal gr. jxaxpó? 4 lungo 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. { xaxpó? 4 grande '
= voce dotta, comp. dal gr. jxaxpói; 4 grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. jxaxpót; 4 grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. { xaxpó <; 4 grande
{ xaxpó <; 4 grande 'e dal tema di tpaysìv 4 mangiare '.
. = voce dotta, comp. dal gr. { xaxpós 4 grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. jxaxpói; 4 grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. jxaxpói; 4 grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. jxaxpó <; 4 grande '
= voce dotta, comp. dal gr. jxaxpói; 4 grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. jxaxpóc; 4 grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. jxaxpó? 4 grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. jxaxpói; 4 grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. jxaxpó <; 4 grande '
. = voce dotta, comp. dal gr. (xaxpóc; 4 grande '
. = voce dotta, comp. dal gr. \ xaxpó <; 4 grande
= voce dotta, comp. dal gr. jxaxpót; 4 grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. (xaxpóc; 4 grande '
voce dotta, comp. da macrogamete e dal gr. xùxos 4 cavità, cellula
voce dotta, comp. da macrogamete e dal gr. cpuxóv 4 pianta '.
. = voce dotta, comp. dal gr. [xaxpó? 4 grande '
cori \ genito (v.) e dal gr. acòpia -axoq 4 corpo '
= voce dotta, comp. dal gr. jxaxpó <; 4 grande '
. = voce dotta, comp. dal gr. jxaxpót; 4 grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. jxaxpót; 4 grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. { xaxpót; 4 grande '
da globulina (v.) e dal gr. alp. a -axo? 4
lat. scient. macroglossa, comp. dal gr. { xaxpói; 4 grande
. = voce dotta, comp. dal gr. [xaxpóc 4 grande 'e
dotta, lat. scient. macroglossinae, dal nome del genere macroglossus, comp.
nome del genere macroglossus, comp. dal gr. txaxpó? 4 grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. \ xaxpó <; grande '
= voce dotta, comp. dal gr. [xaxpó? 4 grande '
. [xaxpó? 4 grande 'e dal tema di ypdctpcù 4 scrivo '.
. = voce dotta, comp. dal gr. jxaxpót; 4 grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. { xocxpói; 4 grande '
. = voce dotta, comp. dal gr. jxaxpót; 4 grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. jxaxpót; 4 grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. paxpóg 'grande 'e da
= voce dotta, deriv. dal gr. p, axpóc; 'grande
= voce dotta, comp. dal gr. ptaxpó? * grande 'e
dotta, fr. macrolithotype, comp. dal gr. paxpót; 'grande
voce dotta, lat. tardo macrologìa, dal gr. [zoexpo- xoyia, comp
. = voce dotta, comp. dal gr. paxpóg 'grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. \ j. axpó <;
= voce dotta, comp. dal gr. p. axpó <; *
. = voce dotta, comp. dal gr. pocxpói; 'grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. paxpó <; 'grande '
. = voce dotta, comp. dal gr. paxpó <; * grande '
. = voce dotta, comp. dal gr. paxpót; 'grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. paxpóg 'grande 'e da
= voce dotta, comp. dal gr. paxpói; 'grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. paxpót; 'grande 'e
gr. paxpót; 'grande 'e dal lat. pianus * piano,
lat. scient. macropneustinae, deriv. dal nome del genere macropneustes, comp
nome del genere macropneustes, comp. dal gr. pocxpóc; 1 grande
pocxpóc; 1 grande 'e dal tema di 7ivéo) 'respiro '.
= voce dotta, comp. dal gr. paxpói; 'grande 'e
lat. scient. macropodidae, compì, dal gr. paxpóg 'grande '
= voce dotta, comp. dal gr. paxpós 'grande 'e 7roó
lat. scient. macropodus, comp. dal gr. paxpó <; *
= voce dotta, comp. dal gr. paxpó? 'grande 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. paxpó£ * grande 'e 7rpó-
. = voce dotta, comp. dal gr. paxpóc; 'grande 'e
, da un corpo elissoidale, dal secondo raggio della pinna dorsale anteriore trasformato
e robusta; è rappresentata nel mediterraneo dal pesce trombetta (macrorhamphosus scolopax)
. scient. macrorhamphosidae, deriv. dal nome del genere macrorhamphosus, comp. dal
dal nome del genere macrorhamphosus, comp. dal gr. paxpó <; 'grande
« = voce dotta, comp. dal gr. poexpó? * grande 'e
lat. scient. macrorhinus, comp. dal gr. paxpóg * grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. paxpós 'grande 'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. pocxpós * grande 'e £>£
: orco marino. = deriv. dal fr. macreuse. macroscèlide
lat. scient. macroscelides, comp. dal gr. pocxpóq 'lungo '
dotta, lat. scient. macroscelididae, dal nome del genere macroscelides (v
. = voce dotta, comp. dal gr. (jtaxpó? 'lungo '
. = voce dotta, comp. dal gr. paxpót; * grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. paxpó <; 'grande '
. paxpó <; 'grande 'e dal tema di oxorréco 'osservo '
= voce dotta, comp. dal gr. paxpó? 'grande 'e
gr. paxpó? 'grande 'e dal tema di oxonéco * osservo '.
. = voce dotta, comp. dal gr. paxpó? 'grande 'e
= voce dotta, comp. dal gr. paxpó <; * grande '
. = voce dotta, comp. dal gr. paxpó? 'grande 'e