è considerata. = denom. dal pronom. io col pref. in-con valore
391: pendea l'inerme testa resupina / dal volto amato, e, languido iniando
emesso, su istanza dell'interessato, dal giudice civile (in via provvisoria e
azione civile esercitata dall'interessato per ottenere dal giudice l'emanazione di un'inibizione.
del figliuolo, e fece venire una inibitoria dal vescovo di lucca. gigli, 2-213
tale concetto è limitato all'impedimento posto dal super-ego al divenire conscio di un processo
= voce dotta, comp. dal gr. tvtov 'occipite 'e èyxé-
si hanno certe esperienze fatte in pisa dal fracassati, d'iniettare diversi liquori nelle
trovò di molto intoppo e pretendenze altissime dal canto de'possessori. carducci, iii-28-180:
piovano... fue acusato dinanzi dal vescovo ch'elli guidava male la pieve
a seconda che tale attività venisse svolta dal vescovo, dal pontefice o da un
che tale attività venisse svolta dal vescovo, dal pontefice o da un suo legato,
doveva inradicarsi nelle future coscienze, incubate dal caldo sole. =
: la semenza avara, / sin dal giglio ne'calami trasfusa, / vinse gli
, ogn'osso s'indraga, e dal desio intigrito, e dal cuore inramarrato,
indraga, e dal desio intigrito, e dal cuore inramarrato, il sangue mi si
, comp. da in-con valore negativo e dal lat. recolendus, gerund. di
, piangente ed urlante mi avviai stiracchiato dal maestro pel braccio, e spinto innanzi
maestro pel braccio, e spinto innanzi dal servitore per di dietro. =
.. della sinistra interpretazione data dal parlamento ah'inrollamento de gli officiali e
soldati. = deriv. dal fr. enrólement. inrolare (
vecchiaia costretto a vivere e morire esule dal regno. idem, xii-732: più di
, lat. mediev. inrotulàtìo -ónis, dal lat. rotùlus 1 rotolo '.
insabbiamento '. deposizione di sabbia trasportata dal mare o dai fiumi..
/ dea della festa, / benedicendoci / dal suo divano, / c'insacca al
provocato sugli alberi dalle vele rovesciate indietro dal vento. guglielmotti, 452: 'insaccata'
a loro alberi le vele rovesciate addietro dal vento. 6. aeron.
composto di argilla e di sabbia, dal violento scuotere del terremoto in se medesimo
.. sono senza dubbio esenti totalmente dal foro e giurisdizione de'principi secolari,
favorito del viceré fu chiamato a] dirigere dal suo palazzo due volte per insaio due
i veliesi erano obbligati procurarsi il vivere dal mare, con insalar pesci. linati,
la raccolga. cesari, i-273: vengo dal ponte, dove fui mandata per comperar
: marinetta se li mangiava in insalata dal primo all'ultimo. -mettere la
corre un'insalata, / né un fico dal pedal, non che fu in cima
di vinegia a quelle di roma? -quando dal salerno al mangiaguerra e dal greco al
? -quando dal salerno al mangiaguerra e dal greco al corso, perché la loro
sequela di storielle poco divertenti perché insalivate dal panzini, senza nesso né di individualità
, comp. da in-4 sopra 'e dal lat. tardo salitìò -ónis 4 salto
impurità dell'acque da be- vere e dal vitto arido e duro. targioni tozzetti,
quegli occhi insanguati e disfatti poc'anzi dal pianto - gli sono diventati arsi e duri
siedi / inutile pellegrino, / rotto dal lungo cammino / che insanguinava i tuoi
in mano, sanza insanguinarsi, restando dal mio avversario, con molto onore usci'
una lista d'acqua fiammeggia furiosamente insanguinata dal tramonto. papini, i-180: allora
annunzio, iv-2-666: come la torma invasa dal dio discendeva per la montagna..
madonne... -urlò la madre che dal dolore insaniva. d'annunzio, iii-2-170
/ ch'avere il cor lontano / dal rozzo vulgo insano. e. varano,
ver testimone, / che torna insaponato dal barbiere. gatto, 2-212: [la
rammentino prima di divezzarsi bene la bocca dal dolciastro di questa nostra poesia insaponata che
ugolini, 187: 'insaputa', voce notata dal ber- nardoni fra le non approvate.
. casoni, 203: l'anima dal centro del cuore se stessa in tutto il
comp. da incori valore negativo e dal tema di satiàbìlis 'saziabile, contentabile'
marchetti, 4-137: te piangeremo insaziabilmente / dal rogo in poca cenere converso. giordani
misasi, 7-i-147: si lasciò carezzare dal marito, che interrompeva i baci e
comp. da in-con valore negativo e dal tema di scire 1 sapere '(v
, dal fare, dal giudicare, dal pronunciarsi personalmente). macinghi strozzi,
': voce di comando che si dà dal comandante quando, ricuperando catena, la
argano fino a far staccare l'ancora dal fondo per poter mettere in funzione le
un'altra cosa... penso che dal nostro cortegiano non debba esser lasciata addietro
n. 11. = deriv. dal lat. laxdre 4 allargare, allentare '
, con la spada a lei lasciata / dal perfido guidon, già suo consorte,
, 101: ricchissima così de'beni lasciatile dal padre, come dell'eredità opulentissima del
di passare alla cattedra principale, lasciata ora dal padre alamanni. 12.
o più parole o righe fatta dal compositore per inavvertenza. 19. prov
o più parole o righe fatta dal compositore per inavvertenza. tommaseo [s
fare, dalla prep. a e dal pron. me. làscio1 (
boiardo, 1-89: essendo il cagnolino superato dal leoncello, uno altro cane, fratello
vecchia si piglia. = deriv. dal fr. laisse (sec. xii)
, provenz. laissa, deverb. dal lat. laxàre 'allargare, allentare '
senza giustizia è lascità. = dal lat. laxitas -dtis 1 rilassatezza làscito
loro alimento. = deriv. dal tema di lasciare. il devoto congettura un
. fantoni, i-241: la verginella dal materno esempio / lascivia apprende, e
all'oro e al lusso dedita, / dal mal chiuso balcone o in mezzo al
sensi, dalla dissolutezza, dalla ricerca e dal desiderio del piacere amoroso; sensuale (
secolari nessuno fosse sviato dalla residenza e dal coro. -sostant. aretino,
altro. carducci, iii-3-83: il re dal suo lascivo occhio di bue / guardava
/ di bei dialoghi lascivi / animati dal mio gesto / impepar la scena e
saputo donde attingerlo, sostituito il sublime dal teso e dal gonfio o affatto dimenticato per
, sostituito il sublime dal teso e dal gonfio o affatto dimenticato per il culto
temperamento interno, la staccatura delle membra dal capo e una lasca fiacchezza nelle braccia
col cavolo stasera. = deriv. dal lat. * lascus, da laxus (
estrae, per mezzo d'incisioni, dal fusto e dalle radici della pianta, e
dotta, lat. scient. lasia, dal gr. xàoiog * villoso '.
dotta, lat scient lasianthus, comp. dal gr. xàaioq 4 villoso '
dotta, lat. scient. lasius, dal gr. xdcaio? 'villoso '.
lat. scient. lasiocampa, comp. dal gr. xdtaio? 4 villoso '
dotta, lat. scient. lasiocampidae, dal nome del genere lasiocampa (v.
lat. scient. lasiodèrma, comp. dal gr. xdcotoi; 4 villoso '
lat. scient. lasioptis, comp. dal gr. xàoto? * villoso '
lat. scient. lasiòptera, comp. dal gr. xdcotoi; 4 villoso '
lat. scient. lasiurus, comp. dal gr. xdcotoi; 4 villoso '
e assonanti. = deriv. dal fr. laisse, deverb. da laiss
luogo fermo. = deriv. dal fr. ant. laisse (sec.
i sospetti. = deriv. dal lat. lassare 'stancare '(da
l'inesistenza) e si differenzia sia dal probabiliorismo (per cui la legge non
è più probabile che 1'esistenza) sia dal probabilismo (per il quale la legge
dante, inf., 9-84: dal volto rimovea quell'aere grasso, /
. biondi, 1-ii-296: fu combattuto dal levar del sole fino quasi a mezo giorno
su i remi. -consunto dal pianto prolungato (gli occhi,
porse le bianche mani, / messa dal ciel sovvenne la santa pietà: rafaele /
il mio animo, già posto in cielo dal vanto che mi dava per l'acquisto
gosellino, 1-241: cotal mesto nocchier dal lasso mare / mira in alto raccolta
carducci, iii-3-176: su le mura, dal rotto etrusco sasso / la lucertola figge
de temps'] (nel 1266), dal lat. lapsus 1 scorrimento, caduta
lapsus 1 scorrimento, caduta ', dal tema di labi * scorrere, cadere
scorrimento, caduta, errore '(dal tema di labi * scorrere, cadere,
tucto 'l mio lassore. = dal provenz. lasseure (nel 1160).
metter piede nessuno che non fosse ben visto dal padrone del castello. landolfi, 2-98
moto da luogo). -anche: dal cielo, dal paradiso, da dio
luogo). -anche: dal cielo, dal paradiso, da dio. dante
, dalla parte superiore. -anche: dal cielo, dal paradiso, da dio.
superiore. -anche: dal cielo, dal paradiso, da dio. marsilio da
della larghezza dello spazio di mezzo, dal quale erano divisi con laste di pietra poste
lastimar 4 lamentarsi, commiserare ', dal lat. blasphemàri 4 calunniare, ingiuriare
zavorra. = deriv. dal fr. laste (nel 1702),
in grossezza di terzo piè, distante dal muro mezzo piè. vasari, i-282
genti / si guardavan da me come dal fuoco / o passavan sommessi o
ne dubitate... brucio anche io dal desiderio di lasciar queste lastre. carducci
, schiette e naturali, come venivan dal bosco; e paglia, invece di
maria, o maria / che volgi dal colle il sereno / sguardo sul trasimeno /
: il vecchio alla finestra, fu invaso dal terrore. aperse le lastre dimenticando per
deriv. da lastra1. voce registr. dal dizionario delle professioni. lastraiòlo
d'agente da lastrarel. voce registr. dal dizionario delle professioni. lastratore2
. pirandello, 7-153: avevano preteso dal moribondo ventimila lire,...
disprezzo per tutto quello che era fornito dal governo, un odio distruttore, per cui
e lastricata di maiolica vi si sporgeva dal fianco verso il tirreno. e. cecchi
suona ancora; e ragazzi già abbronzati dal sole leccano gelatini. -figur.
umide, composte a stucco per eccellenza dal bello ingegno di zanobi, lastricator fiorentino
che pareva d'uomini già stanchi sin dal primo principio della faticosa giornata. d'annunzio
la stanza, / onde, tersa dal lastrico alle travi, / di ben retta
toccar di lastrico. = deriv. dal lat. tardo astràcum (dal plur.
deriv. dal lat. tardo astràcum (dal plur. gr. òarpocxa 'cocci
dotta, comp. da lastra1e -forme (dal lat. -formis, da fórma '
(v.). voce registr. dal dizionario delle professioni. lastronata
= etimo incerto: probabilm. deriv. dal lat. làtus, part. pass
. latex -icis 'latice, liquido'(dal gr. àdcta£ -axo?).
dotta, lat. scient. latania, dal caraibico alat [i] ani.
i] ani. voce registr. dal tramater (come sinonimo di lanciano).
sia latastro della piramide. = dal lat. di l. b. alberti
ch'in queste parti / venne, dal ciel cacciato, e vi s'ascose.
di farfalle hanno sembianza / pur mo'dal baco uscite: è quei volando / dall'
felici. niccolini, ii-391: io dal giorno / che beatrice nelle sue latebre
/ di gemiti e piccoli stridi / dal tepore de'nidi / nascosti amorosamente /
è un tanfo di mummie corrose / dal lavorio di latenti colonie: / s'infiltra
strisce. barilli, ii-337: la lucernetta dal lucignolo abbassato dà ancora un lucore latente
mio desiderio con le imagini inevitabili generate dal dubbio; e portavo in me latente
parti piccole le quali si possono comprendere dal viso. 2. potenzialità.
muro laterale della chiesa, e appunto dal lato che rispondeva verso la casa parrocchiale,
fasciculo di medicina in volgare, 24: dal coito inordinato, cioè laterale overo stazionale
3-62: la retta fd, tirata dal fuoco al concorso della tangente verticale dell'
mani da un giocatore della squadra avversaria dal punto della linea laterale attraverso il quale
monumentale formato in roma dalla basilica e dal palazzo del laterano, detti così perché
. altri però credono che provenga dal latino 'later ', mattone, quadrello
sciata l'aula romana del seminario, condotti dal maestro ammirabile della cappella lateranense,
. oggi comunemente * rocchettini ', dal rocchetto bianco che vestono. * canonico regolare
lat. scient. lateriporus, comp. dal lat. làtus -èris 1 lato '
. làtus -èris 1 lato 'e dal gr. tròpo? 'passaggio, poro
piante xerofile. = deriv. dal fr. latènte (sec. xix)
. latènte (sec. xix), dal lat. làter -èris * mattone
lunghe siccità. = deriv. dal fr. latérisation, dal lat. làter
= deriv. dal fr. latérisation, dal lat. làter -èris * mattone '
= voce dotta, comp. dal lat. làtus -èris * lato 'e
= voce dotta, comp. dal lat. làtus -èris e dal gr.
comp. dal lat. làtus -èris e dal gr. xvjxtj * ernia
= voce dotta, comp. dal lat. làtus -èris e dal tema di
comp. dal lat. làtus -èris e dal tema di cadére * cadere '.
= voce dotta, comp. dal lat. làtus -èris 'lato 'e
lat. làtus -èris 'lato 'e dal tema del gr. xx£v = voce dotta, comp. dal lat. làtus -èris 'lato 'e = voce dotta, comp. dal lat. làtus -èris 1 lato 'e = voce dotta, comp. dal lat. làtus -èris e da laterale. = voce dotta, comp. dal lat. làtus -èris e da posizione = voce dotta, comp. dal lat. làtus -èris 1 lato 'e = voce dotta, comp. dal lat. làtus -èris e da terminale = voce dotta, comp. dal lat. làtus -èris e da ventrale ( = voce dotta, comp. dal lat. làtus -èris e da versione ( oche, fasani. = deriv. dal venez. latesìn 'ghiandola, animella ' . da allato, con aferesi, e dal sufi:, -esso, di valore d'autunno. = deriv. dal lat. tardo latitia, da làtus * / qual giorno et in qual luna dal latibulo / materno uscì, e se
metallici risolve. idem, 13-51: continuo dal pilor pende il duodeno, / ch'
. = voce dotta, comp. dal lat. latex -ìcis 'latice 'e
lat. latex -ìcis 'latice 'e dal tema di / erre * portare '
deriv. da laticlavio. voce registr. dal tramater. laticlàvio (ant. laticlave
nel 1794). voce registr. dal tramater e dal d. e. i
. voce registr. dal tramater e dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal lat. làtus * largo 'e flos
i-169: il campi- cello è assorbito dal campo, il campo dalla tenuta, la
il campo dalla tenuta, la tenuta dal latifondo, e via via. intere nazioni
sotto la tagliente / vanga o rosseggia franta dal bidente / seguace dietro il vomero che
dotta, lat. scient. latimeria, dal nome della naturalista inglese courtenay-latimer.
: quelle voci che hanno avuto principio dal latino, hanno da esso ricevuta o
: riteniamo necessario raccomandare che nelle traduzioni dal latino in italiano il professore badi prima
subrino. = deriv. dal fr. ant. latinier 'conoscitore di
latinìgeno, agg. che ha origine dal latino. cattaneo, i-1-166:
. da latinus 'latino 'e dal tema del gr. ytyvop. ai *
. parola, locuzione, espressione tratta dal latino direttamente o adattata, in modo
sintattico: costrutto sintattico preso a prestito dal latino (p. es., l'
alla locuzione andamento più grave e più ritirato dal volgo, elegantemente si adoprano da tutti
; occidentalismo. = deriv. dal fr. latinisme (nel 1583).
ed al tuo nobile ingegno, che dal giudizio diligente della poesia: tu sai,
mio sepolcro, e che fu scritta dal più latinista canonico della mia cattedrale, era
antichi. = deriv. dal fr. latiniste (nel sec. xv
terra di specie latina, nella terra smossa dal vomere latino, l'altra stirpe sarà
, 172: da altra commedia, cioè dal 'lusinghiere ', traslatò [terenzio
dichiarati [questi versi] a pieno dal dalecampio, latini- zator di ateneo.
e liberare il dramma dalla latinizzazione iniziata dal gott- sched e dal lessing.
dalla latinizzazione iniziata dal gott- sched e dal lessing. = deriv. da latinizzare
origine indoeuropea stanziatosi nell'antico lazio fin dal secondo millennio a. c.,
manomessi senza l'osservanza delle forme prescritte dal diritto civile e godevano di diritti civili
: * rinfarcia', empie, e vien dal latino 'farcire'. tasso, n-iii-1124:
'denominazioni che distinguevano il vino rosso dal bianco. -ant. italiano, volgare
, 434: come lo giorno quand'è dal maitino / darò e serino -è bello
non scorge il cugino / con quella insegna dal monte di fuoco, / ché non
organizzazione e da un ordinamento canonico derivato dal diritto romano (e detto rito latino
o trina. carducci, 991: dal libano trema e rosseggia / su 'l mare
nella stampa i primi caratteri gotici adoperati dal gutenberg, e comprendono 1 caratteri romani
) e i caratteri corsivi, creati dal manuzio. 16. sm. la
con apporti del sostrato italico, diffusasi dal i secolo a. c. in
usansi in toscana molti vocabuli chiaramente corrotti dal latino, li quali nella lombardia e
che dalli nobili sono ammessi per boni e dal vulgo intesi senza difficultà. varchi,
io non pensava, astutissimamente si guardava dal falso latino. giovio, i-284:
universalmente in tutte le sorti delle scritture dal 1350, e molto più dal 1300
scritture dal 1350, e molto più dal 1300, alla latina gli pronunziavano [i
il 'bi 'e 'bu 'dal suo pedante? / non vo'mi
tagliata in quadrangolo: o forse si deriva dal lazio, provincia d'italia, perché
= voce dotta, lat. lathyrus, dal gr. adc&upot; 'latiro, cicerchia
. = voce dotta, comp. dal lat. latus * largo 'e rostrum
in cui si trova il letto abbandonato dal tanaro. ebbe egli il pensiero di far
. trachiandesite. = deriv. dal lat. latium 'lazio ', col
]: * latitudinarii ', nome tratto dal latino * latitudo '(larghezza)
esistenza di atti o caratteri umani indifferenti dal punto di vista morale (e si contrappone
, 2-108: la latitudine della terra dal sito di mezzo giorno a tramontana è quasi
distanza angolare del punto o dell'astro dal piano equatoriale, misurata sul piano perpendicolare
a nord o a sud) dell'astro dal piano dell'eclittica. -latitudine geografica o
a occidente, e l'altitudine pongono dal settentrione al mezzo die. ottimo, iii-230
non è che la distanzia dell'equinoziale dal zenitte del proposto luogo, la quale
al mezzodì,... correndo dal bacino mercantile di genova al bacino mercantile
, quando non si trovi più lontana dal sole di 16 o 17 gradi.
latitudine, in eliocentrica, cioè veduta dal sole, e geocentrica, cioè veduta dalla
= voce dotta, deriv. dal tema di latère 'stare nascosto '
, 3-55: si cavò uno coltello dal lato e girogli uno colpo nella poppa manca
: tal io, con quello strai dal lato manco, / che mi consuma,
in quello mirano e sotto la mamella dal sinistro lato apare alcuna machia de cruore
[dio] volle che avesse origine dal lato sinistro. forteguerri, 5-47: toglie
poche libbre. redi, 16-iii-380: dal capo sino alla coda, nell'uno e
da lodi, v-151-168: poi lo ferì dal destro lato / d'una lanza per
del sangue e d'acque tonde, / dal casto petto e dal bel corpo ancora
acque tonde, / dal casto petto e dal bel corpo ancora / esca fuor il
l'acqua ch'insieme col tuo sangue scaturì dal tuo santissimo lato. -figur
fosse stato da socrate castissimamente amato; dal cui lato, quando seco si posava
posava, soleva dire non altrimenti levarsi che dal lato del suo padre.
; direzione. giamboni, 4-21: dal lato di rutubi, ove hae porto,
ove hae porto, e ivi presso dal lato di settentrione guarda li morini e menapii
quasi imprimiera, / vergendosi l'amor dal destro lato. idem, inf.
ali al folle volo, / sempre acquistando dal lato mancino. cavalca, 20-153:
angeli che lo compagnavano, l'uno dal lato ritto e l'altro dal manco.
l'uno dal lato ritto e l'altro dal manco. boccaccio, vi-34: intra
averno intorniato / da calde fonti, e dal sinistro lato / gli sta pozzuolo ed
: spiri [il vento] o dal lato destro o dal mancino, / o
il vento] o dal lato destro o dal mancino, / o ne le poppe,
.. / il letto è vuoto qui dal manco lato, / e di fregi
insieme per il luogo de la predica dal rettore de lo studio; e quando il
voce nasale. pavese, 3-101: visto dal lato della vita tutto è bello.
; / catun de'duca ha parte dal su'lato, / e qual si tien
.., cioè si sforzano cacciarlo dal centro di tale ottangolo. giacomini, 2-20
secondoché sono o più prossimi o più lontani dal massimo; o uguali, se sieno
; o uguali, se sieno equidistanti dal medesimo. e. zanotti, 1-55
in un tal punto dell'asse distante dal vertice per la quarta parte d'una
trattato delle resistenze, 100: distante dal punto b per tutta la quantità del
ecc.), linea retta che va dal centro alla circonferenza. galileo,
dà origine lo smembramento (reso possibile dal principio dell'isomorfismo) del sistema linguistico
marmo. -avere qualcuno o qualcosa dal proprio lato: averlo dalla propria parte
: tal forsa à l'alta donna dal suo lato, / che lo vii omo
voi, valoroso cavaliere, avete i cieli dal vostro lato, e la fortuna vi
ad me zenone. -da o dal lato di qualcuno: da parte sua;
l'obliereste, / s'io fosse dal mio lato sì fellone, / ch'i'
pucci, cent., 32-82: doveva dal suo lato / render, come colui
. bernardino da siena, 187: fa'dal tuo lato il bene, e non
iii- 471: il duca ancora dal suo lato non lasciava d'interporre ogni
, e una disposizione che assicurasse lo sposo dal lato dei fratelli. -dal
provata questa sua maravigliosa fede; che dal lato della sua potenzia l'ha provata
le relazioni. patrizi, ii-142: anco dal lato della favola, empedocle è non
lato. -essere, stare, trovarsi dal lato di qualcuno: stargli vicino,
me s'arme ogni stella / e dal mio lato sia / paura e gelosia,
mazzini, 93-112: l'intolleranza sta dal lato di chi trova offesa nel nostro
. bianco da siena, 169: dal qual ti fu 'l corpo fortificato,
lato. -partire, stare lontano dal lato di qualcuno: staccarsene, abbandonarlo
. giacomo da lentini, 37: dal vostro lato / stando allungato, /
la dama... non si partiva dal lato suo. -perdere un lato
nome, eh'egli è tuo cugino dal lato di femina, perché el conte
la sua origine da enea se non dal lato materno. g. bentivoglio, 5-1122
ogni lato di sublimi donne / rinovellata dal fecondo grembo, / non tralignante mai,
, quasi tradizione domestica a me trapassata dal mio zio del lato paterno, bertrando
schiacciato e largo, come si cava dal nome, cioè piatto e non panciuto dal
dal nome, cioè piatto e non panciuto dal capo sino alla fine, sotto il
a determinate censure ecclesiastiche che si contraggono dal colpevole di un determinato reato senza che
addoppiavano il tremore. gnoli, 1-250: dal profondo de le latomie / rispondono i
. da xaa? * pietra 'e dal tema di xé [xvco 'taglio '
sia nuda trasposizione di * legislatore ', dal latino 'le- gislator 'o '
-óris1 portatore ', nome d'agente dal tema di làtus, part. pass,
/ del latrante unno i veneti e dal foro / giulio i romani, /.
veti fra un intenso latrare. cani dal pelo fulvo sgambettavano abbaiando fra le ruote
così dolente ed insperata nuova, levatosi dal letto e a pena mezzo vestito,
ungaretti, xi-88: se l'arabo ritorna dal deserto, ah! nelle vene gli
col dolor continuato ebbi latrate, ella dal piacevole volto, per mio lamento niente
latrato2, sm. verso emesso dal cane quando abbaia a lungo e con
dotta, lat. scient. lathraea, dal gr. aa&patog \ 'segreto,
di dio per ritenere l'uman genere dal sacrificarla. tale è il sacrificio latrèutico ed
cristo sotto le specie eucaristiche, distinguendosi dal culto di venerazione o dulia che si
lat. tardo latria (cassiodoro), dal gr. aaxpsta 'culto prestato a
dotta, lat. scient. lathrididae, dal nome del genere lathridius (cfr.
dotta, lat. scient. lathridius, dal gr. aa&ptòtoi; 'nascosto
lat. scient. lathrobium, comp. dal gr. aa&pato <; 'nascosto
genere di ragni della famiglia terididi, dal gr. xa&poséxtrjs 'che morde segretamente
in gli altrui nidi, / avendo dal patron la ninfa in cura. tasso,
.) e da un deriv. dal gr. alp. a 'sangue '
voce dotta, comp. da latta1 e dal tema del gr. ypócpto 4 scrivo
fiori d'olmi e titimali, detti dal volgo latteroli, che dissolvono i corpi
come adesivo. = deriv. dal lat. lactarìus, col sufi. chim
dotta, comp. da lattosio] e dal sufi. chim. -asi che indica
, 167: caro mio figliuolo, lattato dal comin- ciamento del mio latte e nutricato
moltissime rose, senza niuna differenza gradite dal sole, lattate dalla rugiada. giulio
, fedele mio servo, / smonta dal cavallo lattato: / prendi la signora
può uscire, per pressione manuale, dal capezzolo di alcuni neonati. -anat
mia cara lucrezia, la qual fin dal latte cotanto amai. oddi, 2 -prol
dirsi che ricavi metà del suo nutrimento dal latte di questo animale. e. cecchi
alcune erbe e, in partic., dal picciuolo del fico ancora acerbo; latice
1-176: 'latti'diconsi le feccie ch'escono dal ferro per ridurlo a perfezione nella *
schiere / co 'l raggio, ch'involar dal re de'lumi, / fan di
volgare ', descritto in secondo luogo dal mattioli, volgarmente detto da noi '
il galattodendro (v.), dal cui fusto per incisione si ricava un latice
vegetali. la sua gamma che va dal bianco latte al buio stigio, attinge
dava il latte al bambino. -discompagnarsi dal latte: essere nel periodo dello svezzamento
non preste, / di lingua che dal latte si scompagne. speroni, 1-3-205
, e per la etade non ben dal latte discompagnata. -essere da latte
-levare, togliere, partire dal latte', togliere il latte: svezzare
, 3-247: la madre che vuole levare dal latte il fanciullo, sì ci pone
un figliuolo maschio, e poiché fu levato dal latte, la madre di questa giovane
saranno lattati, e non si deono dal latte partire anzi i due anni.
due anni. -levare la bocca dal latte: svezzarsi. r. borghini
, a pena hanno levato la bocca dal latte, che si fanno a credere di
maestro. terramagnino, xxxv-1-328: poi dal mastro guitton latte tenete, / assai
v.). = deriv. dal lat. lac lactis * latte '.
, concotte e maturate dall'aria e dal sole,... biondeggiando piegano
costantino] tempestato / di scabbia vii dal crudo nembo immondo; / e già già
bella consorte in grembo a giove / sparge dal ciel con le lattenti mamme.
splende di giunon la via, / che dal latteo color di latte à 'l nome
. de roberto, 9-233: magnifiche gardenie dal biancore latteo, dal profumo intenso come
: magnifiche gardenie dal biancore latteo, dal profumo intenso come un sapore. govoni
pere] falerne: sono così chiamate dal bere, perché hanno di molto sugo.
palazzeschi, 1-59: sulla fronte invasa dal fuoco del rubino ho sentito la carezza della
che selene colma tramonti / nella valle inondata dal suo latteo fuoco incantato! palazzeschi,
in sé la buona misericordia, uscita dal virtuosissimo petto di vostra maestà e non
circolo latteo): striscia bianca formata dal sistema stellare a cui appartiene anche il
celeste (e trae il suo nome dal mito secondo il quale avrebbe avuto origine
. al banco, / altra fanciulla dal viso più stanco / mesce e prepara.
che sentor di lat- ticcio n'esce dal fiato! = deriv. da latte
dall'ingl. lattice 'reticolo ', dal fr. lattis 'impalcatura '(
] lattico e da un deriv. dal gr. 'sangue '; cfr.
. laticìnie). prodotto alimentare derivato dal latte. bencivenni [crusca]
errore per 'latticinio ': dedotto dal plur molto frequente * latticini '.
. da latte, per il colore assunto dal vetro trattato con tale sostanza.
neologismo chimico, aggiunto dato all'acido dal siero inacetico. tommaseo [s. v
voce dotta, comp. da latte e dal tema del gr. cpays w
= voce dotta, deriv. dal tardo lat. lactìfer -fèri (silvano,
. da lac lactis * latte 'e dal tema di ferre 'portare ',
di ferre 'portare ', calco dal gr. yaxaxtocpópo ^; cfr. fr
nasce erba chiamata euforbia, così detta dal medico inventore, il cui lattifìcio molto
come latte che esce de'rami teneri dal gambo delle foglie verdi e dal picciuolo del
teneri dal gambo delle foglie verdi e dal picciuolo del fico acerbo, colti dal
dal picciuolo del fico acerbo, colti dal suo albero. serve a'pittori per temperare
viscoso e bianco come latte, che esce dal picciuolo del fico acerbo. 2
voce di area tose., deriv. dal lat. * lacteficeum 4 latte di
comp. da latti [ce] e dal tema del lat. filière 4 scorrere
voce dotta, comp. da latte e dal tema del lat. fugare 4 mettere
voce dotta, comp. da latte e dal tema del gr. yòyvojxat 'genero';
. fr. lactigène; voce registr. dal d. e. i.
4-270: la luce della lampadina schermata dal globo lattiginoso... moveva riflessi verdastri
(v.); voce registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da latte e dal gr. pixpov 4 misura '.
die e per una notte e guardale dal fumo quando mescolerai nel fuoco le dette
latte, porpora (v.) e dal tema del lat. ferre 4 portare
= voce dotta, comp. dal lat. lac lactis 4 latte 'e
= comp. da latte e dal tema di vendere, sul modello di
dotta, lat. scient. lactobacillaceae, dal nome del genere lactobacillus (cfr
sf. biochim. riboflavina ottenuta originariamente dal latte; vitamina ba. =
voce dotta, comp. da latte e dal tema del gr. yìyvop. at
voce dotta, comp. da latte e dal gr. p. éxpov * misura
po, una graziosa mascherina verde, scendendo dal carrozzone mi diede un lattone sul cappello
attesa è umiliante elemosina, eccolo, manomesso dal poliziotto travestito, traballante fra lattoni e
voce dotta, comp. da latte e dal tema del gr. axonéco * osservo
glucosio e una di galattosio, ottenuto dal siero di latte per evaporazione sotto vuoto
dotta, comp. da lattosio] e dal gr. oùpov * orina ',
voce dotta, comp. da latte e dal tema del gr. xpécpoì *
cristallina, amara, che si estrae dal lattucario e viene adoperata come sedativo.
atta a cristallizzare, che si estrae dal sugo di 4 lattuca virosa ', fatto
= voce dotta, deriv. dal lat. lactuca 4 lattuga '.
tenerezza, possano ad exemplo cognoscere il vero dal falso. 4. lattuga
= voce dotta, deriv. dal lat. laudabìlis, agg. verb.
il lodo. = deriv. dal lat. mediev. laudaiicum (nell'860
nell'860); voce registr. dal d. e. i.
bottoni pregiati. = deriv. dal pis. laudanio (sec. xv)
nel 1454). voce registr. dal d. e. i.
per incrocio del lat. ladànum (dal gr. xàsavov 'ladano ')
1-30: i mezzi per ottenere autorità dal tiranno, sono il difenderlo, ma
: si deve... astenersi cosi dal laudare come dal biasimare la realtà e
.. astenersi cosi dal laudare come dal biasimare la realtà e la vita.
di vittoria o di morte, manifestato dal signor marc'antonio colonna il vecchio ne
feudali importavano la laudazióne del signore, dal quale erano stati concessi. =
laudemio una prestazione di carlini cinque che dal compratore si offre al barone in ricognizione di
: costui, fatto censore, tolse dal senato cornelio ruffino, il quale era
farsi invitare a cena ', comp. dal tema di laudare * lodare '
quali io sono obbligato per il laudo fatto dal sig. uberto strozzi da mantua.
anonimo, i-600: un'alegreza mi vene dal core / con tanto gaudio che mi
ferro. = deriv. dal nome del fisico tedesco max von laue,
= deriv. da avolo (dal lat. avùlus 'avo '),
periato. = deriv. dal nome del mineralogista francese f. p.
: o monaci, voi vivrete segregati dal secolo, il quale neppure ardisce di romoreggiare
lat. tardo laura (arnobio), dal gr. biz. xaópa 4 strada
dotta, lat. scient. lauraceae, dal nome del genere laurus (cfr.
capo a piedi. = deriv. dal ven. lavrano. laurato1,
onore della novella fede dell'eterno maestro dal crudo erode decapitato, ed al fratello
danari che si danno a i dottori dal laureando. foscolo, xv-552: s'
, 2: brace spenta, tolta dal focolar di parnaso dove il bemi archimandrita
il titolo di conte palatino, concessogli dal pontefice e gli aggiungesse egli il decoro
deriv. da laurèlia; voce registr. dal d. e. i.
. d'annunzio, iv-2-1172: pareva che dal lido laurente sino al castro d'invio
dotta, lat. scient. laurèntia, dal nome di m. a. laurenti
. = voce dotta, deriv. dal lat. laurentius (femm. -a)
dedicata a s. lorenzo, progettata dal brunelleschi e decorata da donatello. -biblioteca
di colore verde cupo, reso più intenso dal rosso scuro che talora prendono gli angoli
= deriv. dall'ingl. lawrencium, dal nome del fisico americano e. o
/ ornasti già sì preziosa lira, / dal terzo ciel quest'aurea luce mira /
2. ant. varietà di pere dal forte aroma di alloro. - anche
landino [plinio], 312: dal odore sono nominate le pere mirrappie
menzini, ii-122: ei coglierà, dal delfico laureto, / serto che 'l tempo
. = alteraz. di laurice, dal lat. laurex -icis 'coniglietto da
in tavole dipinte... / castore dal bel l'elmo, e
. da laurus 'alloro 'e dal tema di / erre 'portare, produrre
. da laurus * lauro 'e dal tema di gèrere / portare '.
3. bot. varietà di pera caratterizzata dal forte aroma di alloro. - anche
= voce dotta, deriv. dal gr. aaùpiov 'laurio ', località
rimmaturità politica. = deriv. dal nome di achille lauro, sindaco di napoli
di achille lauro, sindaco di napoli dal 1952 al 1958. laurite,
anche osmio. = deriv. dal nome di laura [joy] (moglie
e più fredda che neve / non percossa dal sol molti e molt'anni. boccaccio
lauri le foglie lunghe, uscendo larghe dal picciolo, appuntate in cima, grosse
sol, si vede quanta / virtù risplende dal mar indo al mauro.
libertà per te sbandita; / stirpa dal petto mio il bosco folto / del lauro
i suoi crin d'auro, / e dal nostro emi- sperio avea tolto / ogni
lasciando il suo bel lauro, / dal qual fu già miseramente sciolto. n.
saturo, che si ricava per distillazione dal laurato di calcio. = voce
. acido lauronolico: acido carbossilico derivato dal laurolene. = deriv. da
. = deriv. per aplologia dal lat. tardo laurorosa: cfr. fr
laurose e laurier rose. voce registr. dal d. e. i.
comp. da aocópa * corridoio 'e dal tema di tox7) p. t
. da lauro e da un deriv. dal gr. xéxavo? * contrazione '
viburnum tinus). = deriv. dal fr. laurier tin; cfr. ingl
ha loco assai. = deriv. dal provenz. lauzengier, da lauzenga * lusinga
gloria pare. = deriv. dal provenz. lauzor \ cfr. laudore.
recato, a quanto pare, di virginia dal venturoso irlandese sir walter raleigh (a
a saona. = deriv. dal catal. ant. laut, dal lat
. dal catal. ant. laut, dal lat. mediev. laùdus.
alquanto inclinata, distante circa dieci chilometri dal goggèb, e precisamente ai piedi di
64: scendono de'torrenti d'acque strepitosi dal vesuvio, che diconsi nel comune linguaggio
significato. = deriv. dal lat. labes * caduta '(da
v.). voce registr. dal dizionario delle professioni. lavàbile,
versetti del salmo 250, a cominciare dal versetto 6°: « lavabo inter innocentes
in cui sono le preghiere da recitarsi dal sacerdote mentre si lava le mani.
in cui sono le preghiere da recitarsi dal sacerdote mentre si lava le mani.
che si usa per le abluzioni compiute dal vescovo prima, durante e dopo le
e l'asciugamano. = deriv. dal lat. lavabo, ia pers. del
. indie, di lavare 'detergere', dal salmo 250: « lavabo inter inno-
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. lavacapo,
dall'autor l'ipocrisia schernita; / e dal padre zelante con rigore / vien fatto
il nobile sudori graf, 5-33: dal marmoreo fonte / ritto si leva il bianco
bianco simulacro: / ancora par che dal selvoso monte / diana scenda al gelido
, 2-i-181: di un intimo pianto dal lavacro / forte di casta gioia sorgerà
turpino, e battizzolla: / carlo dal salutifero lavacro / con cerimonie debite levolla.
= voce valtellinese, registr. dal d. e. i.
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. lavafrutta,
deriv. da lavaggio; voce registr. dal dizionario delle professioni. lavaggino
. strumentale -ino; voce registr. dal dizionario delle professioni. lavàggio,
: operazione mediante la quale si eliminano dal cilindro i gas incombusti, sostituendoli con
cervello. = deriv. dal fr. lavage (sec. xv)
lago, col suff. aggettivale -agna (dal lat. -anèus) sul modello
deriv. da lavagrano; voce registr. dal dizionario delle professioni. lavagrano
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. lavamàcchie,
di ferro. = deriv. dal lat. tardo lava manus \ cfr.
spietata lavanda. immaginatevi di veder tolti dal seno delle madri piangenti i bambini più
gittàr nell'onde / le sozzure, e dal mar lungo la riva / offrir di
i piedi con le altre solite cerimonie, dal medemmo padre guardiano mi fu data la
. -lavanda delle fosse nasali: rimozione dal naso di catarro tenace o di croste
ben pulirle e mondarle dalle fecce depositatevi dal vino, e perciò si usa di vuotarvi
l'uso televisivo delle fotografie, caratterizzata dal colore violetto del supporto; serve per
nuvole scure. = deriv. dal lat. mediev. lavandarla (nel 1319
a prezzo. = deriv. dal fr. lavandière (sec. xii)
ancora è lavanese. = deriv. dal tose, lavanese (val di chiana)
. storione. = deriv. dal ven. lavano. lavaòcchi, agg
cacciarlo, lì sui due piedi, dal tàlamo e di palazzo, se il povero
di mia mano, e stropicciandolo tutto dal capo alle piante, gli levai da
, / ne la qual si lavò dal piè alla testa. tasso, n-ii-341:
al cataletto, e lavavano il pavimento dal gran piangere, come se il morto fosse
dalle colpe in vita commesse, fui dal giustissimo radamanto condennato a mol- t'anni
fu mandato questo dolce e amoroso verbo dal padre a sostenere morte per darci la vita
s'imbianca, detto così per traslato dal lavar del viso dell'uomo, per cui
, lat. scient. salmo lavaretus, dal fr. lavaret (sec. xv
(sec. xv), deriv. dal savoiardo lavaré-, cfr. lat. tardo
dove si coltivano le piante '(dal lat. herbarium * erbario ').
ameni et soavi. = deriv. dal ven. làvrano 'lauro ', con
papini, v-243: dopo aver tratto su dal mare la rete piena di pesci,
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. lavascodèlle,
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. lavata,
ebbe una lavata di capo in pubblico dal duca di noailles. -dare,
calda? cassola, 2-82: scivolò fuori dal letto... si vestì e
dotta, lat. scient. lavatèra, dal cognome lavater, di una famiglia svizzera
subito dopo consegnate a detto lava-terre, dal quale si è messa detta malgama in
d'uovo. = deriv. dal fr. lavatif (sec. xv)
4. rinfrescato dalla pioggia, spazzato dal vento; reso limpido, terso,
le additai, spiccanti sul cielo lavato dal vento, i monti che sovrastavano la
greggi delle pecore tosate le quali salirono dal lavatorio. biringuccio, 3-2: a
. que'denti che paion greggi che descendono dal lavatoio. carena, 1-303: 1
sul collo, come se fossero andate dal parrucchiere ma avessero dovuto scappare appena finita
di nettamento per lavazióne, gliela avrete dal maestro sceglitore o da altri fatta dare
ciò che bolle nel lavéggio. -cascare dal paiuolo nel lavéggio: evitare un male
per vedere il sito / ma cascò dal paiuolo nel lavéggio, / perocché, brancolando
-lavezzuòlo (v.). = dal lat. lapidèum [vas] 1 vaso
a vitrea. = deriv. dal ted. lavendel 'lavanda ', con
rossastro. = deriv. dal nome dell'isola norvegese di laven.
ora diconsi metragliere. = deriv. dal ted. lavete (oggi lafette),
lavete (oggi lafette), adattamento dal fr. l'affut 1 l'affusto [
stoviglie, lavandini, ecc. = dal fr. lavette, deriv. da laver
che per tacque piovane penetranti si muove dal suo sito e scorre al basso: il
improvvisamente tagliati da una lavina che scendeva dal sommo della cresta fin sotto il pian
= voce di area sett., dal lat. tardo labina (sec. vii
= deriv. dal nome di lavinia, leggendaria figlia del
al lavoraggio. = deriv. dal fr. ant. laborage (sec.
terra lavorandaia '. = deriv. dal lat. laborandus, part. fut.
lavorare ', col sufi, -aio (dal lat. -arius). lavorante
ancora che vengono imposti agli artefici principiando dal garzonato, progredendo alla lavoranzia ed alla
non limosinare, perché li suppongo confinati dal malore in casa. manzoni, pr
malato di nervi e di testa, dal troppo lavorare. sbarbaro, 4-17: scrittore
-se non poteva fare un passo giù dal letto. -c'è bisogno di muoversi?
possibile che l'uomo sì ne rimanga [dal male] e a dio si converta
la vita di proda ed insieme e dal pari gli argani che appresso vi sono,
si cuoprano le nuove semente, acciocché dal soverchio freddo quelle che lavorate saranno non
un piatto di macche = dal lat. laboràre 'lavorare, operare '
avverte che i passaggi debbono esser fatti dal peggiore nel miglior suolo.
sdrucciolò dal ben lavorato cocchio col capo in giù nella
mediterraneo lavorata dalle piogge dai venti e dal mare, vecchia e ossificata come i
e degli orti gianicolensi, più che dal fertile ferro del suburbio sembrava lavorata dall'
nel letto, fissando la tua faccia lavorata dal dolore, faccia da morente che da
barbigli, nelle faccie sanguigne, scurite dal sole, lavorate di rughe. manzini
strada, n'ebbe le sue spalle lavorate dal bastone di un onesto cittadino. luzi
= deriv. dal lat. mediev. laboratorius (da labor
. brusoni, 8-286: venuto allora dal suo paese a venezia, gli recava
morte nell'opera, che si stacca dal lavoratore e gli si fa estranea?
. ornit. region. quelea. -lavoratore dal becco rosso: quelea quelea.
ferro pon cagione. = deriv. dal lat. tardo laborator -oris 'lavoratore '
di jonville. = deriv. dal lat. tardo laboratìo -ònis * lavoro '
lavorecci più bassi. gioberti, 1-17: dal nomade agile, robusto, ardito,
o feriale. = deriv. dal lat. mediev. laboricium (nel 1305
di danaro, che montaner dice ricusati dal re, si venne a solennità più augusta
della settimana. = deriv. dal fr. ant. laborier 'lavoratore'(nel
uhevalier, barbier), derivato esso stesso dal latino -arius. è un suffisso francese
volgar., 5-77: tornato il villano dal suo lavorìo molto adirato, trovò il
sconvolgere il sottil lavorio dei capelli fissati dal cerotto su la indissimulabile calvizie.
fonda- mentale, questa riflessa e generata dal vivace e continuo lavorio della coscienza popolare
tutta regola,... ma insidiati dal sospetto d'esser stati carpiti, estorti
il diffondersi lento del sangue nuovo generato dal cibo, i primi segni iniziali della guarigione
. pascoli, 19: alza gli occhi dal lavoro: / una lagrima? un
sua signoria reverendisima e voi vederete poi dal lavoro, quando io lo manderò.
oro di francia, in cui vedevasi superata dal lavoro la materia, ed a me
mal gradito ingegno, / cessate ornai dal lavor vostro antico; / poiché quel
sarebbe più una forza bruta diretta esteriormente dal lavoro intellettuale... si redimerebbe
redimerebbe il lavoro intellettuale... dal significato di « condizione sociale » in cui
. -lavoro a domicilio: quello svolto dal lavoratore nella propria abitazione, anziché presso
(e alle origini la festa, deliberata dal congresso internazionale socialista di parigi del
legislativa (e politica in genere) svolta dal parlamento nel corso delle sue sedute.
e nelle fumarole del vesuvio. = dal nome del mineralogista americano j. lawrence
in africa. = deriv. dal nome del genere di piante lawsonia.
dotta, lat. scient. lawsonia, dal nome del botanico inglese i.
fornia, ecc. = dal nome del mineralogista nordamericano, di
di color làzulo. = deriv. dal lat. mediev. lazulum 4 azzurro '
industria ». = deriv. dal lat. mediev. lazulum 4 azzurro '
= voce dotta, comp. dal lat. mediev. lazulum 4 azzurro
mediev. lazulum 4 azzurro 'e dal sufi, -ite proprio di minerali (v
. = voce dotta, comp. dal lat. mediev. lazur 4 azzurro '
esterno della città; a cominciare già dal xvi secolo vennero sostituiti dagli ospedali per
: chi non fuggiva, spesse volte era dal male o da i sospetti del
lazzaretto dei paesi vinti. = dal nome dell'isola veneziana s. maria di
taglia il vergine donzellesco. = dal nome di s. lazzaro, protettore degli
lo presi in casa che andava da sé dal fastidio. linati, 10-93: una
le donne allampanate. = dal nome di lazzaro, il mendico coperto di
làzaro 4 povero, cencioso ', dal nome di lazzaro: v. lazzaro1.
alla notizia dell'armistizio di sparasse concluso dal vicario generale pignatelli, si armarono ed
fannullone. cattaneo, vi-2-450: dipennate dal budget le centinaia di milioni che l'
dell'immagine a effetto, erano surrogati dal balbettio imbecille di un finto bamboccio,
balbettio imbecille di un finto bamboccio, dal saltellio epilettico di frasi mozze.
ha presto a lazzerare. = dal nome di s. lazzaro, ripetuto nei
detto rusticamente il lazzerone. = dal nome di s. lazzaro, ripetuto nei
; dicesi dagli spagnuoli * azerola quasi dal latino diminutivo * acidula'. sbarbaro,
. = etimo incerto, probabilmente dal lat. actio 'atto, azione
afre. pataffio, 6: non va dal gozzo 'n giù la sorba lazza.
questa è lazza! = deriv. dal lat. lactèus * che ha il capore
. -separato, per iperbato, dal nome al quale si riferisce.
: le voci fuori ne trae [dal flauto] più belle / e più lontane
fabbrica con la notizia del disastro combinato dal bruno in via giuseppe mayerling. buzzati
: ecco le vele etnische / partitesi dal lito / di limi lunato / e niveo
. = deriv. dal lat. [il] læ, nominativo
petrarca, 207- 38: così dal suo bel volto / l'involo or uno
velo le passava intorno al viso piovendole dal giro d'un pesante cappello.
levar puolle; / ma tutto preso dal vago splendore, / non s'accorge
e disserrando sì soavi, / che dal secreto suo quasi ogn'uom tolsi. idem
da preti. = deriv. dal lat. illa 'quella, questa '
supplisce nel dat. sing. (dal n. 1 al n. 6)
), nell'accus. plur. (dal n. 7 al n. 9
la sponda. = deriv. dal fr. ant. lé 'larghezza'(nel
, fango. = deriv. dal veneto lea * fango 'da una base
piombo monoclino. = deriv. dal nome del villaggio di leadhillis, in
: i fatti di lui ho io presi dal più leale storico, che visse con
.. è vinta dalla fraude e dal torto di chi mi ha, per modi
gran tesoro vale. = deriv. dal lat. legàlis * legale '(da
= deriv. da le3 (dal fr. ant. lé * larghezza '
dall'altra due gran cani, che dal macello avea menati, mandò uno al rialto
dotta, lat. scient. leander, dal nome (gr. aéav- spog)
avanza / in ver di me, dal mondo fo partita, / ma se vorrete
messer bernabò. = deriv. dal provenz. liansa, attraverso il fr.
l'un fianco e l'altro, e dal ginocchio al dorso. tassoni, 6-15
trovavano. = deriv. dal fr. ant. liart 1 grigio pomellato
il lebano. = deriv. dal lat. libànus * incenso '(dal
dal lat. libànus * incenso '(dal gr. xtpocvo?); cfr
e per lo più letale, causata dal bacillo di hansen (mycobacterium leprae);
di lebbra e mezzo nudo, che dal capo ai piedi era coperto di scabbia
come tutte le lebbre che ci vennero dal nord, [il cinema] si
e fastidio. = deriv. dal lat. lepra, dal gr. xércpa
= deriv. dal lat. lepra, dal gr. xércpa * squama, lebbra
ispiacesse, e non si vorrebbe l'anima dal suo corpo sceverare, tanto è l'
porta capena. = deriv. dal lat. tardo leprosus (da lepra *
; cfr. fr. lépreux (dal sec. xii). lèbe
d'acqua. = deriv. dal bolognese aib, romagn. ebi 'abbeveratone
romagn. ebi 'abbeveratone '; dal lat. alveólus 'vasetto ', attraverso
voce dotta, lat. lèbes -ètis, dal gr. xép- / j <; -7jto
dotta, lat. scient. lecanicephalidae, dal nome del genere lecanocephalum (v.
dotta, lat. scient. lecaniini, dal gr. xexdvt) 'piatto,
lat. scient. lecanocephalum, comp. dal gr. xexàvr) 'piatto,
= voce dotta, comp. dal gr. xexàvrj * pelvi, bacino '
dotta, lat. scient. lecanòra, dal gr. xexdvrj 'catino '
dall'imp. di leccare2 e muffo (dal fr. moufle 'muso ',
moufle 'muso ', ricostruibile fin dal sec. xiv attraverso mouflard).
anzi, tutti di casa la leccheranno dal capo ai piedi. -leccarsi
: fu il primo che disse, tornando dal desinare di messer bonaccorso a casa sua
si secca '. = deriv. dal lat. volg. * ligicàre, intens
v.]: leccasanti ', dal baciare con ostentazione di pietà le imagini
v.). voce registr. dal d. e. i. (sec
salvini, 39-vi-144: 'salvietta'è detta dal franzese 44 4 serviette
in una rupe bruciata dai geli e dal sole, in un masso spezzato dai
, 18-2-233: era assalito [dante] dal nimico con tanta furia, che senza
baciamano (nell'allegorica corte animalesca immaginata dal casti ne gli animali parlanti).
una leccera. = deriv. dal fr. ant. lecheor (nel 1138
= voce tose., deriv. dal fr. ant. lecherie (sec.
lavoro, mi trovai in un lecceto, dal quale non so come abbia saputo cavarmi
. il male di esso può procedere dal zucchero che vi mettono, il quale
, buono a mangiarsi, così detto dal fare nei lecceti. usasi più spesso
.. esso è facile a riconoscersi dal suo folto e verde fogliame, che ben
che fanno sempre al ramo principale, dal quale derivano, degli angoli presso che
che retti. = deriv. dal nome della città di lecce.
nove braccia nodose e rugose che si protendevano dal tronco integro. = voce
, e dell'italia centrale, deriv. dal lat. [quercus] [i
f. frugoni, i-279: la moglie dal latino vien detta * uxor ',
l'infamia esecrabile. = deriv. dal fr. ant. lechier 4 vivere disordinatamente
, diletto, piacere. pagliari dal bosco, 122: i ministri de'prencipi
lecconcin senza cervello. = deriv. dal tema di leccare, col sufi, -one
: sur una tavola, non lontana dal fuoco, era imbandito il tè e qualche
dotta, lat. scient. lecidea, dal gr. xextc; -£8o <;
sviluppo. = voce dotta, dal gr. xéxifkx; 'tuorlo d'uovo
dotta, lat. scient. lecythidaceae, dal nome del genere lecythis (cfr.
, lat. scient. lecythis -idis, dal gr. xrjxu-oot; * ampolla '
= voce dotta, deriv. dal gr. xéxifl-o? 'tuorlo d'uovo
? 'tuorlo d'uovo '(dal quale fu estratta da gobley nel 1846)
, da essere però da'signori e dal collegio approvato. gemelli careri, 1-i-79:
fare tutto ciò che non ci viene impedito dal dovere. padula, 134: la
1-446: mi giungono in questo punto dal cancelliere zampaloca le lettere di spagna ch'
= voce dotta, lat. lecythus, dal gr. xv) xo&o <; '
* verso lecizio ', così detto dal verso 1233 de le rane di aristofane:
nel guano. = deriv. dal nome dell'entomologo americano j. l.
= voce di area meridionale, retroderivata dal settentr. legorin (milanese),
= deriv. dall'ingl. lectin, dal lat. lectus, part. pass,
= voce dotta, comp. dal lat. lect [us] * scelto
, / che insiem congiunti a noi dal ciel splendete, / questi miei pargoletti or
mammella ledèa. = deriv. dal nome di leda, moglie di tindaro,
, 4 (64): rimandarlo dal convento... non era partito da
eocene superiore; bartoniano. = dal nome della città di lede (belgio)
dotta, lat. scient. ledum, dal gr. xtjsov. ledòlo, sm
chim. acido ledonico: acido estratto dal rosmarino selvatico. tommaseo [s
buon fondo. = deriv. dal fr. lède * distesa di sabbia '
forma di ala di uccello, usato dal falconiere per richiamare il falcone; logoro
un bimbo. = deriv. dal fr. ant. luedre, fr.
= voce dotta, lat. leaena, dal gr. xéociva * leonessa '.
corolla, ed il seme ricoperto dal calice. = voce dotta,
dotta, lat. scient. leersia, dal nome del bota nico ted
e guanciate? = voce creata dal sacchetti: probabile incrocio di ceffata
/ sergozzoni. = voce creata dal sacchetti: probabile incrocio di ceffone
l'antica lega sacerdotale, fu rotto dal cristianesimo. boccardo, 2-52: '
cosa devo fare io? posso incominciare dal mandar via quel birbante di scartoccio,
compagni, 3-34: i fiorentini, acciecati dal loro rigoglio, si misono contro allo
petto a rene; cioè che passi dal davanti al di dietro, della casa.
che... si andassero, dal piè de'lor fondi [delle valli laterali
è più speranza di resurrezione. = dal provenz. lega, deriv. dal lat
= dal provenz. lega, deriv. dal lat. tardo leuga o leuca di
superi, legalissimo). che deriva dal diritto; stabilito dalla legge o da un
la conferma. -stabilito dalla legge, dal diritto (un effetto giuridico, un
a un'istituzione sociale regolata e convalidata dal diritto, in contrapposizione, da un
n. 6. -creato o riconosciuto dal diritto (una situazione sociale, un
-in partic.: reso lecito dal diritto; dotato, a opera del
e libertà. romagnosi, 4-869: se dal dominio del dispensatore [l'acqua]
della legge in quanto tale, indipendentemente dal contenuto d'essa). mazzini,
, iii-22-18: il depretis, fin dal suo primo ministero, fu assalito così
la rivoluzione. = deriv. dal fr. légalitaire 4 legalitario '(da
dai deputati e deputate che sarebbero legalizzati dal magistrato e notaio. d'alberti [
e sacro. = deriv. dal fr. légaliser 4 legalizzare '.
con un adulterio approvato e quasi legalizzato dal costume. marotta, 4-179: ah
del movimento. = deriv. dal fr. légalisation 4 legalizzazione '.
giuridicamente valido; legittimamente. -anche: dal punto di vista legale, sotto il
, di separarsi legalmente ma senza scandalo dal marito. 2. nel linguaggio giuridico
che la forma sarà raffredda, scioglila dal legame con grandissime diligenzia, di poi sciogli
, 10-5 (434): per solverti dal legame della promessa, quello ti concederò
. lancellotti, 386: avendo sciolto dal legame di castità cazimiro, monaco cluniacense
fila degli quali si distendono in longo dal scudo dela boca del stomaco sino alle
sostenere il legamento insieme che agevolmente sia dal naturai caldo aperta. andrea da barberino,
da legamento e da un deriv. dal gr. vrrfeic, 'saldatura '.
fibre ligamentose e tendinose, quelle rimove dal proprio sito, e fa cangiare figura a'
mettendosi a sedere sopra la sedia, dal carnefice li furono legate all'istessa le gambe
, ora nel fondo portato, pure dal tormento non si scioglie giammai; anzi
simintendi, 2-113: stracciatomi lo vestire dal petto, lego la crudele ferita e
per impedire in tal modo me stesso dal potere fuggir di casa, e ritornare al
l'impetrar che lo richiami ancora / dal vicin lido ausonio. carducci, ii-10-52
, / che vedendo tua figura / dal mio cor so'abandonato? ariosto,
alle canne. soderini, i-414: dal potar bene le viti e a tempo,
bene le viti e a tempo, e dal modo del legare bene i capi e
, 317: ritirati [i funghi] dal fuoco, legateli con balsamella, uova
di composizione tipografica, per poterle togliere dal vantaggio o dalla balestra senza che si
quella, che avendo facoltà di sciogliere altrui dal giuramento, è naturale che la eserciti
piume giaceva co'sensi non fortemente legati dal sonno, ma così leggiermente che il
, è più libero, e sciolto dal mondo, e più si può unire a
tempo). magalotti, 7-43: dal primo all'ultimo giorno dell'anno mi
giuste e quell'odore della terra cotta dal sole d'agosto. 18.
anche quando ne è stato espressamente dispensato dal testatore. 2. disus.
4-144: quella statua medesima, legata dal ridolfi per testamento all'accademia nostra,
di accettazione, e salva rinuncia, dal legatario, il quale, però,
legge una donazione, fatta o lasciata dal defonto, da doversi pagare dall'erede
filippo neri la collana d'oro donatagli dal papa, con un legato pio alla chiesa
. è un legato che si trasmette dal veterano al coscritto. papini, iv-1049
7-5: per due cardinali legati e mandati dal papa a roma, [lo re
o de latere): cardinale inviato dal papa come suo rappresentante personale e munito
come un alter ego del papa, dal cui fianco egli viene, per così
latere per la dipendenza immediata che ha dal sommo pontefice, da cui ha autorità di
con un pezzo di cavo, pendente dal piede estremo del lato ghindante di ogni
, art. 15: è fatta rinuncia dal governo al diritto di legazia apostolica in
, 509: io non prenderò dal podestà... u vero dalla legazia
legazione vostra, la quale avete ricevuta dal vicario di cristo, per lo modo che
dir. pubbl. atto giuridico (regolato dal diritto costituzionale) con cui il potere
ordinamento giuridico, e, spesso, dal suo contenuto generale e astratto { legge
legge è una ordinazione di ragione manifestata dal principe per el bene comune ed è
e però dice che debbe essere promulgata dal principe. tasso, 11-iii-769: la
ordinaria: a seconda che è emanata dal potere costituente o dal potere legislativo dello
che è emanata dal potere costituente o dal potere legislativo dello stato (negli ordinamenti
, in una federazione, sia emanata dal potere legislativo federale o da quello di
dall'autorità ecclesiastica (in partic. dal papa) per il governo della chiesa.
porto. si scoverse legno francese condotto dal capitano laugier. domenico piz- zamano,
le leggi repressive debbono considerarsi non solo dal lato intrinseco del merito scientifico, del
anche come legge elettorale maggioritaria, o, dal nome del ministro proponente, legge sceiba
lo più di origine legislativa (caratterizzate dal fatto di avere qualche elemento in comune
in comune e, in partic., dal fatto di avere un medesimo autore)
reità in sé, ma la riceve dal di fuori, cioè dalla legge, che
divina ed umana quei barbari fatti insolenti dal fasto di una infelicissima prosperità.
gesù: la religione cristiana (considerata dal punto di vista del contenuto normativo che
intermedia, si organizzavano le civiltà conosciute dal mondo occidentale, e dette, rispettivamente
triste, tristissima è laggiù, lontano dal proprio paese, in regioni deserte contro
quanto a'solecismi, i testi allegati dal cavaliere sono scorrezion di ortografia, non
musicale dell'antica grecia (ed è calco dal gr. vóuo?: v.
ritrovata, né meno esser cosa pensata dal sapere de i popoli, ma più
., 1-89: or che di là dal mal fiume dimora, / più muover
le due leggi risultano 'a priori 'dal moto ciclico dalla formola ideale. b
del vincitore: arrendersi alle condizioni fissate dal vincitore. gualdo priorato, 7-306:
un peso, lui che prendeva legge dal suo maggiore, che replicava all'autorità
. ibidem, 155: la legge nasce dal peccato... dai mali costumi
d'elementi e di modi, le quali dal seno stesso dell'antichità e dagl'incunaboli
un grillo, che si fa venir fuori dal buco mediante un filo d'erba che
alle idee della sua gioventù, perseguitato dal regime. 5. con significato
alle volte e sì a lungo posseduto dal genio malinconico, ch'egli temeva la
in eterno se non fosse stato soccorso dal cielo; e non è favola di leggendario
non si ricordano e mostrano che ruderi dal nome leggendario, è facile che poi
e della sua livrea... tolgono dal diritto cammino ogni ben composto cervello.
leggere i vostri caratteri: modo tolto, dal fr. 'au plaisir de vous
. cino, iii-16-10: allor trarrete dal meo corpo il core / e leggerete
schermo non trovo che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti, /
raccogliere '(in origine), dal gr. xéyco 'raccolgo, dico,
la leggerezza d'uno fanciullo, sollicitata dal stimolo d'un ribaldo. b. fioretti
. brancati, 4-318: cullato leggermente dal suono lamentoso di queste parole. -in
piume giaceva co'sensi non fortemente legati dal sonno, ma così leggiermente che il
maturo leggiermente e sanza violenza si dispicca dal suo ramo, così la nostra anima
la nostra anima sanza doglia si parte dal corpo ov'ella è stata. cavalca
da s. c., 36-3-9: dal dire leggermente qualunque cosa sozza, il
superficialmente, distrattamente, senza approfondimento, dal più al meno. buommattei, 116
, quale esce su l'alba / dal fuoco che al pastore arse la notte.
aperta io qui l'infoco; / dal suo lissivio io l'alcali riporto,
soderini, i-113: dalla arena carbonara, dal sabbione maschio, dal tufo, dal
arena carbonara, dal sabbione maschio, dal tufo, dal silice, e dai sassi
dal sabbione maschio, dal tufo, dal silice, e dai sassi ben duri,
, con quelle tinte variate e fine, dal roseo leggero dei fiori di melo,
ch'ell'ha [l'aria] dal sole o dall'ombra, dal caldo o
aria] dal sole o dall'ombra, dal caldo o dal freddo, siccome anche
sole o dall'ombra, dal caldo o dal freddo, siccome anche per essere aperta
stati, non si era potuto rattemperare dal fare scoppiare la sua avversione...
come è dalla pace all'odio, anzi dal paradiso all'inferno. s.
più leggieri. il rallentar di questi, dal cavalier azzurro non a lena mancante potendo
, vedendo ritenuta sua figlia e egli dal re in leggere guardia lasciato, si partì
leggero: artisti lirici dotati di voce dal registro particolarmente acuto e caratterizzata da notevole
parti sottili, straforate e delicatamente spiccate dal marmo, e a quelle che hanno
fabbrica subordinatamente allo scopo massimo di ripararsi dal freddo;... tra noi
alla mano,... scelse dal fiume cinque pietre vive. -con armatura
, 9-1-128: vedete bene che, dal far l'aristarco in poi addosso a questo
un solo può di leggieri essere offuscato dal velo dell'ignoranza o d'alcuna passione.
= voce d'area centro-settentrionale, deriv. dal fr. ant. légier (sec
légier (sec. xii), dal lat. volg. * leviarius, da
buona. = deriv. dal fr. liège 4 liegi '(anticamente
duol dover l'aurate bende / sciorre dal sen leggiadramente adorno? 2.
leggiadria singolare e pellegrina, / scesa dal ciel, nova beltà divina.
boiardo, canz., 47: seco dal ciel discese cortesia, / che de
poliziano, st., 1-46: ira dal volto suo trista s'arretra, /
vita nuova, 8-10 (50): dal secolo hai partita cortesia [o morte
, 4-102: si trasse la maschera dal volto, / asciugando il sudor di
signore del mare. = deriv. dal provenz. leujairia 4 leggerezza ', dal
dal provenz. leujairia 4 leggerezza ', dal lat. parlato * leviàrius, da
., per giustapposizione, da leggiadro e dal vezzegg. di bello (v.
tavole assai leggiadre, come / è quella dal bronzin dipinta in parte, / le
farti ultima, e forse eletta / dal diritto cammin per deviarne. g. gozzi
non sa discernere il leggiadro e grazioso dal molle ed effeminato. -con uso avverb
lasciate menar pii naso a questa foggia dal vostro figghiolo e da quest'altro leggiàio;
foscolo, xv-113: dalla carta e dal carattere un po'più leggibile vi accorgerete
queste cose,... indipendentemente dal suo soggetto, dal suo significato,
... indipendentemente dal suo soggetto, dal suo significato, ed anche dalla sua
breviario per attendere che mio padre uscisse dal suo dormiveglia, poi si mettevano a
e dell'assedio posto già a vignola dal re ugo, e della stanza che vi
voce dotta, comp. da legge e dal tema dei comp. del lat.
la voce * leggino 'piglia origine dal modo * di legge ', che
scarico nel ritorno. = deriv. dal lat. levlor -ìus, comparat. di
nel 1329... fu ordinato dal consiglio generale di prato che fosse fatto un
non sta ritto. = deriv. dal lat. logèum e logium, dal gr
. dal lat. logèum e logium, dal gr. xoyetov 'palco, tribuna
astraente e generalizzante e classificante e legiferante dal procedere pratico ed economico. legiferare,
. rigutini, 1-102: dal lat. * legem ferre', proporre una
e di cobalto. = deriv. dal fr. légiférer (nel 1796),
fr. légiférer (nel 1796), dal lat. legifer -èris * legislatore '
. da lex legis 'legge 'e dal tema di ferre 'presentare, promulgare
lecto... quello che dal grande leggifero e teologo moisé,
nostri primi parenti esser stati inganati dal calido serpente? caviceo, 1-164
lex legis 'legge * e dal tema di ferre 'presentare, promulgare '
legioni romane, da'contrari auspizi e dal viso di flaminio consolo turbato, invilite,
altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal presidente del consiglio dei ministri.
dei ministri. = deriv. dal fr. législatif (sec. xiv,
la clausola ch'esonera 1''objector 'dal seguire la legge. gramsci, 12-135
hai legato colle sole leggi che scaturiscono dal fonte di quest'eterna legislatrice.
durata di un'assemblea legislativa elettiva (dal momento dell'elezione a quello dello scioglimento
, nel collegio di lonato, vinto dal competitore. b. croce, iv-12-200:
della legislazione morale. gramsci, 1-109: dal testo pubblicato, è possibile immaginare che
disposizioni testamentarie o delle donazioni fatte dal de cuius, che ledono la legittima,
: ogni autorità procede primitivamente e leggitimamente dal popolo, anche in poesia. d'
vii-86: né dirò i beni procedenti dal divoto e pietoso culto delle imagini sante
che allora non poteva perché era impiegato dal papa. = comp. di
. pallavicino, ii-288: avendo molti dal papa o dall'imperatore la podestà di
sono contentato d'aver la commenda né dal mio cardinale né da la sede apostolica,
la provisione del reverendissimo suo predecessore. dal quale volli esser legi- timato e riconosciuto
si leggittima il consiglio e, publicato dal gran cancelliere il numero di quelli che
vii-205: l'usate ricchezze trasse fore / dal lor padrone antico, / ed a
senso che non può essere validamente escluso dal testatore). de roberto,
distingue tra quella legitimazione la quale nasca dal susseguente matrimonio, e l'altra che
. acquistano i diritti dei figli legittimi dal giorno del matrimonio. -ant. legittimo
concessa (in contrapposto a quella derivante dal susseguente matrimonio dei genitori). -lettere
dì 20 di novembre, in livorno, dal nostro signor duca cosimo. tasso,
lo stupirsi, come, avendo molti dal papa o dalltmperadore la podestà di dottorare
sarà a ciascheduno... pagato dal camarlingo del monte il prezzo.
. -giurisdizione di legittimità: quella esercitata dal consiglio di stato e dagli altri organi
dell'età della restaurazione (e assunta dal congresso di vienna come criterio direttivo per
nome di dante resuscitato gli spaventava) dal bel principio impugnarono con molto animo,
quale ritrae, conforme si sia data dal compratore; non già quando sia per
legittimo è in ogni caso liberamente valutata dal giudice. -dir. proc.
quei negozi giuridici, tassativamente indicati dal diritto civile (come emancipazione, ecc.
valore legale, che è pienamente riconosciuto dal diritto: con riferimento all'unione coniugale
età intermedia, riconosciute o largamente tollerate dal costume sociale; nel linguaggio moderno il
più principale e quella che è più amata dal marito. b. davanzati, ii-345
gli conferiscono validità, richiedono obbedienza anche dal punto di vista morale (il potere
di gastigar gli eretici e di separargli dal grembo di santa chiesa. gualdo priorato,
l'ultimo rampollo della casa di svevia gettò dal patibolo al popolo radunato, non era
in virtù di un titolo riconosciuto valido dal diritto (come successione al trono, investitura
il cardinale di borbone per legittimo re dal consiglio dell'unione, il duca di
primo cesare, discese per dritta linea dal vero sangue del nostro enea. aretino,
, e duoimi il tuo dolore, / dal cielo or vengo a consolarti alquanto.
76: quantunque tutte queste specie siano dal vero idellio lontane, usansi nondimeno tutte
per le stanze tornammo direttamente ai codici, dal confronto loro con le vecchie stampe deducendo
desistere primamente dalla cattiva volontà e poi dal suo filosofare in legge e dal suo legizzare
e poi dal suo filosofare in legge e dal suo legizzare in filosofìa.
carboncini, le quali sieno fatte accendere dal vento del tuo mantice alla fabbrica. barilli
officinale. targioni tozzetti, 5-165: dal solo vedere i legnaiuoli il primo giorno
una sua villa nel trevisano, invitato dal generai brune a risarcirsi prendendo nel montello
le sue misure su la carta, dal quale poi il mastro di legname cava
canza del commercio con quei paesi nasce dal non ci esser maestri di legname che
, 1-iii-208: legnate a chi è dal torto, son buoni a darle tutti,
= comp. da legno e dal tema dei composti del lat. padre
voce dotta, comp. da legno e dal lat. pis pèdis * piede
lat. scient. ligniperda, comp. dal lat. class, lignum 4 legno
class, lignum 4 legno 'e dal tema di perdere 4 distruggere *.
non è molto strano, né differente dal legno della spezie d'un altro. ricettario
della vegetazione di un anno, talché dal numero di codesti giri si possono contare gli
in questo... mi discordo dal poeta, ché la statua di marmo
. si dissimiglia ne lo effetto molto dal malvagio discendente. petrarca, 360-69: legno
morto fu nel duro legnio; / dal cor lasciate ogni timore rio / e chi
portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertade
scale, aratri e carro / riparino dal caldo e da le pioggie. tasso,
sento al cor un ragionar acorto / dal resonante ed infiamato legno, / che
, clarinetto), accomunati non tanto dal materiale con cui sono costruiti (attualmente
attualmente possono essere di metallo) quanto dal carattere tecnico dell'uso dell'ancia (
su per la scorza, / come legno dal bosco allora tratto, / che del
per questo da lui medesimo furon cacciati dal paradiso. savonarola, ii-202: andò
, 2-28: se digiunato avesse astenendosi dal legno èva, non avremmo bisogno ora
gonfiature e screpolature (impiegati a partire dal secolo xviii, sono oggi usati solo per
ed allora si conosce quanta differenza sia dal biasimare all'operare. ceracchini, 1-2-189
che a tutti non viene concesso dal cielo i fini desiderati e che d'ogni
dell'erbe e le stille della rugiada percosse dal sole risplendono. -spreg.
morte patibolare. = dal lat. lignum 4 legna da ardere '
canapi. il nome è tratto per similitudine dal legno a cui si rassomigliano in
i legnuoli. = deriv. dal lat. parlato lineólum, dimin. di
si mondano dalla scorza di fuori e dal seme loro e da alcuna parte legnosa
il cui aroma è stato alterato dal legno della botte. tommaseo [
ad un sardanapalo, uscito poc'anzi dal suo lauto banchetto, un piatto fumante
; e vedrai con che sdegno rigetterà dal suo cospetto il tuo semplice cibo.
dotta, lat. scient. leguminosae, dal lat. class. legùmen -ìnis,
lavor, le biade tremule accennano / dal colle verde. d'annunzio, i-261:
non usa. = deriv. dal lat. parlato illaei, usato come dativo
(1646-1716); dottrina filosofica ispirata dal pensiero di leibniz. galluppi,
, anaci, ecc. = dal nome della città olandese di leida, dove
ogni seno percosso. = deriv. dal nome della città olandese di leida.
= voce dotta, comp. dal gr. aelog * liscio 'e da
dotta, lat. scient. leiobatus, dal gr. aeiófàatoc, comp. da
dotta, lat. leiophillum, comp. dal gr. aetos * liscio '
. dall'ingl. leiocome, comp. dal gr. aeioq 'liscio'e come 4
= voce dotta, comp. dal gr. aetoc, 4 liscio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. aeio? 4 liscio 'e
base di antimonio. = deriv. dal nome del genere dei parassiti leishmania,
nome del genere dei parassiti leishmania, dal nome del medico scozzese w. b.
» gridare. = deriv. dal grido dei cavalieri senesi lellè.
dotta, lat. lema, deriv. dal gr. arista 4 coraggio'.
la quale si stendea su la detta panca dal dosso di detto guido, su essa
aurora, all'apparir del sole / e dal raccolto lembo de la stola / gigli
sorgi, anno novello, e, tocche dal lembo / di tua purpurea veste,
chi si sia costui, / scota dal lembo semi / o di guerra o di
celato dall'incerto lembo / o alzato dal va-e-vieni delle spume / il barcaiolo duilio
sentono tutto intorno i raggi di esso dal lembo della luna, a cui passano d'
, 38: il sol che schiude / dal pigro germe il fior; / che
fuggì col padre a cavalluccio. = dal lat. limbus, termine tecnico di etimo
= voce dotta, lat. lembus, dal gr. xép. po <;.
deriv. da lembrugio; voce registr. dal nieri, 3-1 io. lembrugiare,
al presente. = deriv. dal turco emin 'intendente ', con la
argomento, il quale molte volte è dal compositore... trascurato, e talora
componimento, argomento, tema ', dal gr. x5jp. fi. a -aroc
* premessa ', deriv. dal tema di àa [i. $àvco '
sarà detto lieme lieme, che viene dal latino leviter o leve, e significa leggiermente
o leve, e significa leggiermente; o dal toscano lieve, che vuol dire leggieri
pian piano; cfr. chian. sollèmme dal lat. solleminis * solenne ',
= dall'ingl. lemming, deriv. dal norvegese leming, affine allo svedese lemb
dotta, lat. scient. lemna, dal gr. xéjxva * pianta palustre '
dotta, lat. scient. lemnaceae, dal nome del genere lemna (v.
= voce dotta, lat. lemmus, dal gr. x " f) { jlvio
fascio di fibre nervose che, partendo dal midollo spinale, risalgono verso la corteccia
= voce dotta, lat. lemniscus, dal gr. xrj|xvfaxo <; 'nastro
lat. scient. lemniscomys, comp. dal gr. xyjtmoxot; * nastro '
= voce dotta, comp. dal gr. xtqixvtoxos * fascia 'e
dotta, lat. scient. laemobothriidae, dal nome del genere laemobothrion (cfr.
lat. scient. laemobothrion, comp. dal gr. xouixó; 'gola '
. = voce dotta, comp. dal gr. xoiji, ó <; 4
, ó <; 4 peste * e dal tema di xopico 4 curo '.
lat. scient. laemodipoda, comp. dal gr. xaijxó? 4 gola '
lat. scient. laemophloèus, comp. dal gr. xaijxói; 4 gola '
! ». = deriv. dal lat. limpìdus 4 limpido '.
che tramandano il brivido di paura generato dal tramonto del sole o della luna,
dotta, lat. scient. lemur, dal lat. lemùres 4 lemuri '.
dotta, lat. scient. lemuridae, dal nome del genere lemur (cfr.
lemure2, col sufi. -oide, dal gr. -eist); 4 aspetto,
anima mia di subito ferita / si partiva dal cor che mi cadìo, / cui
lena alcuna li fosse rimasa, staccandogli dal busto la paurosa testa. nomi, 7-9
prevenne in questa parte, / conosco or dal tuo volto, qual già dalle tue
. licenziatosi di nuovo e quanto prima dal papa, al suo amato gregge se
manto reale * lena ', derivato dal greco * chlena'. grosso, i-i77:
. laena * stoffa di lana ', dal gr. xxodvoc 'mantello '.
una dramma. = deriv. dal lat. ièna 'mezzana, allettatrice '
tendini, / abbiam portato il baccalà dal bosforo. redi, 16-ii-91: apollo intanto
questa tua sì bella / e discesa dal cielo voluttade, / non la conosci.
, e quattro mascelle. serve a torre dal capo forfora e altro che si fosse
. boccaccio, i-ii- 768: dal freddissimo borea canuto, / tacque strignente,