moti di tutta la machina, prima comincia dal retto,... e finalmente
generi di terra semplici poi, cioè dal loro disfacimento e dal me- scuglio con
semplici poi, cioè dal loro disfacimento e dal me- scuglio con innumerabili diversissimi corpi organici
atmosfera, in una parola, quelli che dal volgo appellansi elementi. tommaseo [s
si stacca dall'animale, l'animale dal vegetale, i vegetali dagli esseri inorganici.
animarsi. lancellotti, 2: quale dal cielo novellamente caduto ancile assicurerammi dai comuni
sapeva di esserlo. ma anch'io dal mio canto inorgogliva di passargli dinanzi senza
, iii-19-209: lo stato degli asburgo dal dualismo oppressore magiaro austriaco può e deve
possa trovarsi solo nel contingente come inoriginato dal nulla. = comp. da
tante miserie innorme e brute, / dal vulgo ingrato e nel mal dire accenso.
bella parer, ma nulla vale. pagliari dal bosco, 121: le pilole inorpellate
d'agente da inorpellare-, vpce registr. dal tommaseo. inorpellatila, sf
dell'esistenza e passaggio degl'impercettibili viventi dal seno paterno all'uovo, e della
animali. = voce dotta, dal gr. t? ivó? 4 fibra
viventi. = voce dotta, dal gr. iq lvó <; 4
= voce dotta, deriv. dal gr. iq lvó <; 4
. da inosite (v.) e dal suff. chim. -olo che,
voce dotta, comp. da inosite e dal gr. oupov 4 urina '.
donde venisse che i tredici odori tratti dal mare inospitàbile... significassero tutte
per drogo... la fossa scavata dal suo corpo nel materasso, le coperte
morte e molto più dalla inospitalità e dal disprezzo, unica ricompensa che gl'italiani
. monelli, 2-245: di là dal fiume enorme che alimenta queste fetide paludi
allor che per inospita / balza neglette dal pastor si sbrancano. prati, 1-86
virtù, giornalmente qualche mostruosità, eccitata dal vizio che vi regna nell'interesse che vi
, lat. inhóspes inhospitis, comp. dal pref. in-negativo e hóspes hospitis '
. = voce registr. dal tommaseo. inosservabilménte, avv. disus
, nemmeno smossa dall'inosta- colato vento dal fiume, teso e largo, contundente.
guerrier prima oltraggiata, / e poi dal sangue suo che l'armi inostra.
b. tasso, i-221: sparge dal suo bel sen la gloria vostra,
avolo. menzini, iii-148: quando laura dal ciel scendendo venne / a far di
/ dalla sera che s'imbruna, / dal ruscel, dalla laguna, / ei
comp. da inos [ite] e dal gr. oupov * urina '
= voce dotta, comp. dal gr. iq lvó <; * fibra
= voce dotta, comp. dal gr. i? tvó <; '
? tvó <; 'fibra 'e dal tema di rpérrco * volgo '.
i loro nomi, l'anzianità verrà calcolata dal giorno della « reservatio ». -
siamo già a inquadramenti provvisori: classi dal 77 al 96! 3.
rotta. de pisis, 2-45: vedo dal mio lettino / inquadrarsi / nel vano
quadrata. tausilio, 6-185: guardando dal balcone o dalla loggia / su l'
. jahier, 2-103: duecento visi strinati dal sole e dal gelo, che fan
: duecento visi strinati dal sole e dal gelo, che fan scattare il collo nel
, indegno, abominevole, spregevole ', dal francese * inqualifiable = qui ne
io per mia natura non sono lontano dal dubbio anche sopra le cose credute indubitabili
sé..., inquietata bensì dal dispiacere di fare a una madre così buona
inquietissima. leopardi, 6-78: e tu dal mar cui nostro sangue irriga, /
perché le persone solamente si lasciano condurre dal soverchio amor proprio, e dall'interesse
una casa d'appartamenti (a prescindere dal titolo giuridico in virtù del quale egli
inquilino del medesimo. balbo, 6-267: dal 1304 al 1306, vedemmo dante tranquillo
; ma i mali, i quali procedono dal cuore in lingua, questi sono quelli
inquinato dai veleni, / decorso, dal sobborgo, alla campagna. cicognani,
acqua potabile inquinata perché... dal condotto... era trasudato tutto il
strato molto sottile della popolazione e inquinata dal cosmopolitismo vaticano - con l'unità politica
buti, 2-635: li purga dal peccato de la lussuria, cioè de
domenicano o francescano, che a partire dal xiii secolo, per lo più in qualità
, membro della magistratura speciale istituita fin dal 1313 dal consiglio dei dieci, e
della magistratura speciale istituita fin dal 1313 dal consiglio dei dieci, e formata da tre
di stato l'esecuzione del partito preso dal senato. nievo, 22: gl'infiniti
de la inquisitoria che li fu conceduto dal papa. = deriv. da inquisitore
del processo penale per inquisizione, caratterizzato dal fatto che il giudice instaura il processo
statuaria greca arcaica. = trascrizione dal gr. xóprj 1 fanciulla '; cfr
... / soavemente sfilza dal suo koto / dei suoni come grani
quella delle oblasti. — dal russo kraj 'territorio, regione '.
dotta, lat. scient. kramèria, dal nome del medico inglese j. kramer
di alta permeabilità magnetica. = dal nome dell'inventore, l'ingegnere danese k
= voce dotta, deriv. dal gr. xpaopoc * friabile ', col
del vesuvio. = deriv. dal nome del chimico tedesco p. kremers
guaina di malacca variegata. = dal malese kiris o kris o kres, di
, di cui si conoscono due specie dal corpo molto allungato e fornito di espansioni
dotta, lat. scient. krohnia, dal nome dello zoologo tedesco a. krohn
il 4 contadino agiato \ = dal russo kulak 4 pugno ', come simbolo
nomadi dell'asia centrale. = dal russo kumys, dal turco e tartaro kumiz
. = dal russo kumys, dal turco e tartaro kumiz. kummel
il poco « kummel ». = dal ted. kilmmel (brantwein) 4 acquavite
di pregio. = deriv. dal nome del mineralogista americano g. f.
e dell'europa orientale. = dal russo kurgan, dal turco kurghan o qurghan
. = dal russo kurgan, dal turco kurghan o qurghan. kùros
statuaria greco arcaica. = trascrizione dal gr. (ionico) xoùpo <;
stabilimento termale o balneario. = dal ted. kursaal 4 sala di cura '
corrisponde al greco xdp38a, che deriva dal fenicio lamd (analogo all'ebraico lamed
con la forma grafica del geroglifico egiziano dal quale presumibilmente deriva. -fonet.:
risparmiandosi così dalla lingua la prima lettera dal suo nome. lanzi, 1-1-96:
. 3. seguita per lo più dal punto fermo, serve per abbreviazione di
2-370: la moneta di conto più usitata dal 1823 al 1859 era la lira austriaca
lettera dell'alfabeto latino l, derivata dal gr. x. la1, art
-separato per iperbato dall'agg. o dal sost. a cui si riferisce.
già detto che la lucia si confessava dal padre cristoforo. carducci, 488:
e làcera, sposa al principe, accoltellata dal galeotto. idem, 15-54: il
professionale, nobiliare, quando sia seguito dal cognome, o da un nome che
, 4-129: ecco la principessa wurz-montague, dal gran naso d'uccello, venuta apposta
della pace ', il miglior quadro dipinto dal pinturicchio. 13. premesso a
la moglie. = deriv. dal lat. illa, femm. del pron
; in modo più definito, a datare dal vi secolo. non vi è dubbio
: se la seguita come ha fatto dal primo dì di questo in qua, non
avevo nuova. = deriv. dal lat. illa, per aferesi (cfr
e usato convenzionalmente (il la emesso dal diapason) come nota di riferimento per
do '. in una scala ascendente dal grave all'acuto, il corpo che dà
, mise in ordine una casetta là dal fiume molto attillata. tasso, 4-9
con una vocina fioca fioca che pareva venisse dal mondo di là. tecchi, viii-74
. per tutto l'anno millecinquecentotrenta; dal qual tempo in là là
cribra. -là di lì: dal più al meno, approssimatamente. pascoli
: adagio, adagio, alla meglio, dal più al meno, senza scomporsi.
: quando più ero intristito e arso dal « malor civile », alla fine d'
petrarca, 105-21: già di là dal rio passato è 'l merlo. boccaccio
quella trascinando, / sin che di là dal ponte fu venuto. bembo, 1-135
il gelo, / passar di là dal mare, / a più temprato cielo.
e con grandissima grandezza dalla parte di là dal po verso la magna. d.
sono in su quel forziero di là dal lettuccio. -ant. con valore di
le altre cose sarebbono passate di là dal bene. f. corsini,
via loro. = deriv. dal lat. mac 1 colà, in quel
ascetica interiore. = deriv. dal fr. labadisme (dal nome del fondatore
= deriv. dal fr. labadisme (dal nome del fondatore). labadista
simili errori. = deriv. dal fr. labadiste. labandina,
monoginia, famiglia delle stiracee, caratterizzato dal calice di quattro sepali, dalla corolla orciolata
dotta, lat. scient. labatia (dal nome del missionario francese j. b
doppio delle laterali. si distingue inoltre dal precedente per dimensioni minori, per una
a volo. = deriv. dal fr. labbe. labbrata (labrata
orale dall'alto (labbro superiore) e dal basso (labbro inferiore), e
naso aquilino,... e dal labro di sotto era quel di sopra avanzato
fronte a lui, un po'stupita dal sonno, col labbro un po'aperto
foscolo, 1-164: armoniosi accenti / dal tuo labbro volavano, / e dagli occhi
una storia che mi struggevo di ascoltare dal suo labbro. graf, 5-27: morigerate
francesco da barberino, iii-241: guardati dal fabro / che non ha tinto il
cura sua si è cuociere li labri dal lato ritorto, e trare la vena
disotto di cassano. colà si potrebbe dal gomito che fa il naviglio della martesana
quale non segue più la forma cilindrica dal corpo della canna, ma è schiacciato,
-uscire, sfuggire, volare, cadere dal labbro: essere detto, pronunciato (
, la parola che sta per escirvi dal labbro è grave: grave per l'italia
bacio. -come epiteto ingiurioso usato dal d'annunzio nei confronti di giovanni giolitti
rifilatura. = deriv. dal fr. larron. labbruto,
rennina. = comp. dal ted. lab 4 caglio 'e da
dotta, lat. scient. labia, dal gr. àa3£ <; -18oq 4
3. fonet. che dipende dal movimento delle labbra (un suono)
speroni ai calcagni. = denom. dal lat. labium * labbro '.
voce dotta, comp. da labiate e dal lat. flos flóris * fiore
dotta, lat. scient. labiidae, dal nome del genere labia (v.
lat. scient. labidiaster, comp. dal gr. xa (ì£8tov * pinzetta
= voce dotta, comp. dal gr. xa3£g -l8o <; * tenaglia
lat. scient. labidognathes, comp. dal gr. xoc0£s -l8oq 'pinza '
= voce dotta, comp. dal gr. xa (ì£s -l8oc; *
lat. scient. labidura, comp. dal gr. xa3£? -t8os * pinza
dotta, lat. scient. labiduridae, dal nome del genere labidura (v.
dotta, lat. scient. labidurinae, dal nome del genere labidura (v.
dotta, lat. scient. labinii, dal nome del genere labia (v.
. = voce dotta, comp. dal gr. \ ol$iq -l8oq 'forcipe
. fr. labimètre. voce registr. dal d. e. i.
comp. da labi [ale], dal gr. yx&aacc 'lingua 'e
comp. da labi [ale], dal gr. yxwooa 'lingua 'e
= voce dotta, comp. dal lat. labium 'labbro 'e dal
dal lat. labium 'labbro 'e dal gr. ax ^ oic, 1
ambiente complesso, come la conchiglia prodotta dal fondo dei mari, un labirinto operato dal
dal fondo dei mari, un labirinto operato dal tempo. buzzati, 4-414: chi
desir che nominiamo amore, / per cui dal buon sentier fur traviati / al labirinto
l'altrui consiglio e 'l giovanil desio / dal tebro all'amo mi guidò nel muto
e d'oro. fogazzaro, 12-x-37: dal viale d'entrata, con i suoi
= voce dotta, lat. labyrinthus, dal gr. xa ^ upiv ^ o?
. scient. labyrinthodontia, comp. dal gr. xa3ùptv&o <; * labirinto '
voce dotta, comp. da labirinto e dal gr. xóyoc; * discorso
voce dotta, comp. da labirinto e dal gr. nd&oc 'sofferenza, malattia
, pendolo, ecc. = dal lat. mediev. laboratorium, deriv.
lite di dubitazioni ', le quali dal principio de li sguardi di questa donna
, 0 dirette o oblique, cavate dal fondo della meccanica e della dinamica,
vescica. di breme, 124: scampata dal laborioso parto, la regina fu veduta
e poi nella sua maggiore grandezza ingombrata dal lusso. carducci, iii-3-178: e luglio
fuori de'medesimi fiumi, / ma dal mar ver le bocche egli rinuota.
= voce dotta, deriv. dal nome della penisola canadese del labrador,
= voce dotta, deriv. dal nome della penisola canadese del labrador
lat. scient. labridae o labroidae, dal nome del genere labrus (cfr.
. gruppo di pesci ossei, caratterizzati dal particolare sviluppo e dalla coalescenza delle ossa
lat. scient. labriformes, comp. dal nome del genere labrus (cfr.
voce dotta del linguaggio ditirambico, comp. dal lat. labrum 'labbro,
dotta, lat. scient. labrus, dal gr. xdc@po <; 'vorace';
dotta, lat. scient. labroidei, dal nome del genere labrus (cfr.
genere labrus (cfr. labro) e dal gr. -etsfjg 'simile '.
questa casa una trasfigurazione di garibaldi fatta dal pittore labronico. = deriv.
pittore labronico. = deriv. dal lat. labro -ónis che, in una
dotta, lat. scient. laboulbeniales, dal nome del naturalista francese j. j
= deriv. dall'ingl. labourism, dal nome del labour party * partito del
laburnina, sf. chim. alcaloide estratto dal cytisus laburnutn; citisina.
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. [cytisus] laburnutn
dotta, lat. scient. lacazella, dal nome del naturalista francese henri de lacaze
'. bresciani, 6-vii-280: volle contemplare dal primo ponte l'abisso di quella scurissima
. lacchetta2). = deriv. dal lat. mediev. lacca; cfr.
della legge. = deriv. dal fiorent. e luce, lacca 'mancia
= voce dotta, deriv. dal lat. mediev. lacca; cfr.
laccétto e dicano: questo si levò dal capo la mia signora e me 'l mandò
il vino; quindi la maschera tolta dal capo d'un istrione, co'suoi
lacchè '. = deriv. dal fr. laquais (alacays nel 1470)
dai reclamismi, dalle camorre e dal laccheismo profittatore. = deriv.
. servire qualcuno nella lacchétta, servirlo dal lato della lacchétta: trattarlo nel migliore
diligenza e 'n fretta, / e dal lato, per dio, della lacchétta.
d'agnello in parte buona. e forse dal coscetto d'animale venne a denotare altre
un capo di bestiame e farlo uscire dal branco. lastri, 1-3-96: il
avea se non il morso / congegnato dal fabbro di metàna. / io non avea
deriv. da lacciare. voce registr. dal tramater e dal tommaseo. laccièro
. voce registr. dal tramater e dal tommaseo. laccièro, agg. che
dotta, lat. scient. lacciferi, dal nome del genere laccifer (cfr.
laccifer, comp. da lacca3 e dal tema del gr. cpépco 4 porto '
un capo di bestiame e farlo uscire dal branco. boiardo, 1-239: la
miei: / che non fai che dal career si dischiuda / la vita e che
/ più che sperato io non avrei, dal laccio / l'anima, antica nel
al morto marito] il stretto drappo dal collo, fece a quello un lazo e
lui a fare qualche cosa con la mano dal cui polso pendeva il bastone col laccio
rond de cuir ', l'artista abbandonato dal successo, lavora, lavora lavora a
voi farete cascar quasi merlotti, / adocchiando dal palco or questo or quello. alfieri
io non restassi colto a qualcuno, dal quale poi tardi, o non
questa è invenzion vostra, per disciorvi dal laccio nel qual siete inciampato. speranza
l'europa dai lacci della scolastica e dal carcere tenebroso del medio evo, è
siri, ix-994: in armentieri fu dal maresciallo di gassione scoperta e oppressa una
, nientedimeno il sospetto non li uscìa dal cuore, e pensoso fra sé immaginava come
. da lacca (v.) e dal tema del lat. parére * partorire
(v.). voce registr. dal d. e. i.
lat. scient. laccobius, comp. dal gr. xdxxoi; 'fossa '
dotta, lat. scient. laccophilinae, dal nome del genere laccophilus (cfr.
lat. scient. laccophilus, comp. dal gr. xdxxo? 'fossa '
. dall'ingl. laccolithe, comp. dal gr. xdtxxo? * cavità '
voce dotta, lat. lacedaemon -mónis, dal gr. aaxe-. sodfjuov -o'joq
= voce dotta, lat. lacedaemonìus, dal gr. xaxesou- jjtóvtot; * spartano
. = deriv. probabilm. dal lat. lacinia * brandello ';
portò alla persona stessa del re colpito dal petto in su di tredici ferite, una
tutt'erano in parti estreme e lontanissime dal cuore, così, strappandone a poco a
,... l'artista abbandonato dal successo, lavora, lavora, lavora a
verso roma. buzzati, 3-173: dal corpo dell'abete uscì un lacerante scricchiolio
quanto il secolo si fosse presentato fino dal suo apparire in veste di intransigenza col
gli occhi di tutti tormentato e preso dal diavolo, che tutto quanto si lacerava
senza esser rotto e lacerato tutto / dal vomero, dal rastro e dal bidente,
e lacerato tutto / dal vomero, dal rastro e dal bidente, / ogni soave
/ dal vomero, dal rastro e dal bidente, / ogni soave e delicato
bene, 2-150: coll'aratro / dal curvo dente ormai sue verdi chiome /
particella pronom. moravia, iii-333: dal suo letto oringia poteva vedere il manto
dei membri più nobili erano stati occupati dal re di francia e dal re di
erano stati occupati dal re di francia e dal re di spagna, doversi riputare minore
essi lacerati da lui per fianco e battuti dal mom- pensiero per fronte, furono quasi
crudelmente afflitto, lacerato dalla conscienza, dal debito, dal dovere. tasso,
, lacerato dalla conscienza, dal debito, dal dovere. tasso, 10-6: anco
tradimento e calunnia albergo e sede, / dal cui morso crudel trafitta a morte /
ogni costume e la bontà fuggitasi / dal guasto mondo. 14. annullare
tutti i tuoi atti, si pose dal partito dell'accusatore, e ingrossò il numero
non ha fortificazioni. sergardi, 238: dal tempo lacerate / e rette ora dal
dal tempo lacerate / e rette ora dal suol con miglior sorte, / veglian
, 4-127: quando dall'ozio e dal torpor tu balzi / repente al faticar,
al faticar, restan le fibre / dal subit'urto oltre il dover distese / o
mi chiamate poeta 'elegante'. -combattuto dal dubbio; incerto, perplesso, titubante
questa dolorosa lacerazione della cristianità ebbe origine dal fatto fondamentale che il regno di dio
secondo il vocabolo usato la seconda volta dal marmo deesi render * diplomi ',
cartago. algarotti, 1-ix-275: pur dal seno tuo, lacero ancora, / e
è circondata dalla grande ala sfenoidale e dal margine anteriore della rocca petrosa del temporale
dotta, lat. scient. lacertidae, dal nome del genere lacerta (v.
= voce dotta, comp. dal lat. lacerta * lucertola 'e
lacerta * lucertola 'e -forme (dal lat. -formis da fórma 1 forma '
dotta, lat. scient. lacertilia, dal nome del genere lacerta (v.
voce dotta, comp. da lacerto e dal lat. fulvus 'giallo '.
dotta, lat. scient. lachenalia, dal gr. xdcxavov * legume '
= voce dotta, lat. lachèsis, dal gr. aàxeoi? 'lachesi '
lat. scient. lacistema, comp. dal gr. xdcxo <; 'fessura
dotta, lat. scient. lacistemaceae, dal nome del genere lacistema (v.
; laccamuffa. = deriv. dal ted. lackmtis-, cfr. oland.
oland. lakmoes. voce registr. dal tommaseo. lacmòide, sm.
= deriv. dall'ingl. lacmoid, dal ted. lackmus. làcnea,
dotta, lat. scient. lachnaea, dal gr. xàxvy) * pelo
, lat. scient. lachnini, dal nome del genere lachnus (cfr.
dotta, lat. scient. lachnus, dal gr. xàxvog 'lana '.
voce dotta, lat. ideo -ónis, dal gr. xdxtov -tovo <; '
voce dotta, denom. da lacone, dal gr. xdcxcov -covoi; 'spartano
scriverla a quel laconico che, avuta dal giudice l'alternativa di legger nel guicciardini l'
= voce dotta, lat. laconìcus, dal gr. xaxomxóc; 'lacedemone,
di forma semicircolare o poligonale, riscaldata dal pavimento; sudatorio, ipocausto, calidario
il laconismo e la simultaneità che derivano dal turismo, dall'affarismo e dal giornalismo
derivano dal turismo, dall'affarismo e dal giornalismo. 2. qualità di ciò
diminuita. carducci, ii-10-4: il laconismo dal biglietto che ti ho mandato oggi non
= voce dotta, lat. laconismus, dal gr. xaxtùviofaót; * laconismo
dotta, lat. lacotómus, comp. dal gr. xdtxog * fenditura *
. xdtxog * fenditura * e dal tema di xéfxvco 'taglio '.
volontier mi rade / le 'nvetriate lagrime dal volto, / sappie che, tosto che
sono generate da umori, che discendono dal capo per vene del craneo. e queste
i-49: naturalmente le lacrime procedono più tosto dal cuore che dagli occhi. poliziano,
gioia, 2-i-123: le lagrime cagionate dal freddo rimangono sospese come ghiacciuoli nella lap-
di lagrime; ella non si ristava dal baciarmi e dallo stringermi fra le braccia
petrarca, 17-1: piovommi amare lagrime dal viso / con un vento angoscioso di
che gli occhi giri / per cui sola dal mondo i'son diviso. erizzo,
dolce. guarini, 244: scaturiscon dal core / lagrime di dolcezza in tanta
i mantelli dei soldati, madri / dal ventre inaridito dalle lacrime. -sventura,
v-796: alla fine non potendone più dal tedio, esclamò: vai via,
olio, cera); stilla formata dal vapore o dall'umidità. dante,
quale è nella concavità della terra generata dal freddo, 11 quale ha l'esalazioni
/ lontana. -liquido che trasuda dal formaggio a un dato punto della maturazione
lo stilo bipartito, ed il seme ricoperto dal calice diventato osseo. lat. '
stelle filanti, che si vede la notte dal 9 al io agosto, perché in
lacrime, veli neri, di ritorno dal funerale di enrico. -grondare di
erano] coi lobi degli orecchi strappati dal peso degli orecchini a cerchio, a
. carducci, iii-27-182: si ritirò dal teatro italiano e da quel della vita
2. pronunciata con voce soffocata dal pianto. baldini, i-572: le
il ciel. grafi, 5-51: dal cielo stellato la rugiada lacrima, / e
nel mio sangue estinte l'ire / che dal mio lagrimar non fiano spente, /
né mai la grave / mano asterrà dal sanguineo flagello, / se pria del padre
donna se la ride col viso lagrimato dal temporale. 4. per estens
prima la secondina, la qual chiude dal lacrimatoio alla coda d'esso occhio;
l'uno e l'altr'occhio, cioè dal termine di un lacrimatoio fin all'altro
iii-2-222: voi... / sol dal suono del bronzo e dal mio nome
/ sol dal suono del bronzo e dal mio nome / nomato divinaste, / o
ebbe indarno pianto, e 'ndamo / dal suo nuovo amator soccorso atteso, / fu
ride l'autunno al novo amore. dal ciel pluvioso / ride un suo vago riso
, e, non trovando umano rimedio, dal servo di cristo lagrimevolmente chiedeva soccorso.
il poco o molto che potevano essere dal punto di vista dell'arte; ma
gli occhi lacrimosi affisse, / e traendo dal cuore alto sospiro, / quando il
lacrimosi ripetè gli adii. -offuscato dal pianto (lo sguardo, la vista)
inonda il sen di lagrimosa piena / che dal cor ravveduto esce diffusa. monti,
, / sente l'oraggio che cade dal volto; / l'altra man tiene
6. pronunciato fra le lacrime, rotto dal pianto (un discorso, una parola
le replicate minacce del genitore a rimuoverla dal suo primiero proponimento. fogazzaro, 7-325
, doppia lo stile, / che trae dal cor sì lacrimose rime. boccaccio,
quale è nella concavità della terra generata dal freddo. corona de'monaci,
. v. colonna, 1-55: dal vivo fonte del mio pianto eterno /
giallastro. = deriv. dal nome del mineralogista francese f. a.
, praticato in canada, che ha origine dal gioco indigeno 'bagataway '; i
una reticella. = deriv. dal fr. la crosse 'bastone ricurvo '
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. lactarìus.
la lacuna del noto verso è proceduta dal non avere io mai trovato un verbo che
determinata ipotesi, quindi possa essere applicata dal giudice per risolvere una controversia riguardante tale
anche con riferimento a ordinamenti normativi diversi dal diritto. de roberto, 4-184:
comp. da lacuna [endocellulare] e dal sufi, -orna che indica i tumori
dalle reni falcate, dalla cesarie bionda, dal mento proteso, dagli occhi lacustri.
= voce dotta, comp. dal lat. ladànum 4 ladano 'e dal
dal lat. ladànum 4 ladano 'e dal tema di ferre 4 portare, produrre
ladano ', resina particolare che trasuda dal 4 cistus creticus 'che vegeta nel
dotta, lat. ladànum, deriv. dal gr. xdtsavov * ladano '
. = deriv. da iodico, dal lat. mediev. ladicus: (cfr
laico '(nel 901), dal lat. class, laicus (con epentesi
= dall'engadinese occidentale ladin, deriv. dal lat. latinus 'latino ';
e brutta. = deriv. dal fr. laid 'ripugnante '(nel
'(nel 1080 c.), dal frane. * laid. cfr.
porco. = deriv. dal fr. ladre, dal nome di lazarus
= deriv. dal fr. ladre, dal nome di lazarus, il mendico
ovale. = * deriv. dal fr. ladrerie (sec. xvi)
, parvero scaturire e fontanare sul lettuccio dal commisto ammasso di diversi colpi ladreschi.
ladrièllo (mod. ladrillo), dal lat. làter -èris * pietra, mattone
/ quinci da i ladri son, quindi dal rio. sarpi, viii-297: li
ladri da strada... sono eccettuati dal poter godere il privilegio di esser salvi
maritai d'esser uniti, / spinti dal duol degli amorosi dardi, / de'comuni
estremità, che si usa per prelevare dal recipiente una piccola quantità di vino da
'togli con le forbici quel ladro dal lume. guarda quanto è cresciuta la fiaccola
monti, lxviii-279: que'pastori scappati dal proquoio / recitar certi versi così ladri /
, perché diceva d'esservi stato spinto dal pretore e dalle leggi ladre del paese
deriv. da ladrone; voce registr. dal tommaseo. ladroncellerìa { ladroncellaria)
con lui due ladroni, l'uno dal lato manco e l'altro dal lato
l'uno dal lato manco e l'altro dal lato diritto. dominici, 4-92:
di non cedere, si affaticava fuggendo dal ladrone ed opponendo vivo contrasto alla violenza
calda. = deriv. dal lat. mediev. lavachìum 'resti di
frittella, pizza '; deriv. dal gr. adcyavov * focaccia '; voce
deriv. da lagana. voce registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. laganidae, dal nome del genere laganum (cfr.
dotta, lat. scient. laganum, dal gr. aàyavov 'schiacciata, focaccia
lagassegli andare. = deriv. dal lat. laxàre \ voce di area settentrionale
(con aferesi). voce registr. dal d. e. i.
e succosa. = deriv. dal nome della valle lagarina, che è il
un fiore divisi in cinque lavinie, dal ricettacolo peloso e dalla mancanza del pappo
dotta, lat. scient. lagascèa, dal nome del botanico m. lagasca.
dotta, lat. scient. lagoenidae, dal nome del genere lagoena (cfr.
dotta, lat. scient. lagoenidiales, dal nome del genere lagoenidium, dal lat
, dal nome del genere lagoenidium, dal lat. lagoena (cfr. lagena1)
lat. scient. lagoenorhyncus, comp. dal gr. aderivo? 'lagena '
rossa e gialla. = dal ted. lager * campo \ lagerétto
monoginia, famiglia delle librarie, distinto dal calice campaniforme spartito in sei lacinie, da
dotta, lat. scient. lagerstroemia, dal nome del naturalista svedese m. von
moniginia, famiglia delle timelee, caratterizzato dal calice corollino arcioforme quadrifido, da quattro
indica moto da luogo (e precisamente dal basso). d'annunzio, iii-1-159
deriv. da lago; voce registr. dal d. e. i.
* gazza '; voce registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. lagidium, dal gr. xocvfsiov dimin. di xay<ó
. telefonare al portiere -disse la lagna dal profondo. buzzati, 6-233: uffa.
e sonoro lagnaménto del percosso colpo menato dal zeloso cavatore, furono tanto stordite le menti
forse chi sa, se il ciel dal crudo scempio / ti toglia e servi a
la smarrita agnella /... dal pastor sperando essere udita, / si va
gran signore di qualche manifesta ingiustizia fattagli dal visir-azem, si mette del fuoco in sul
mi lagnavo. = deriv. dal lat. lanidre 'dilaniare '(dall'
dotta, lat. scient. lagneia, dal gr. xayveia 'lascivia, lussuria
con lagno: / così m'è fatto dal mio parentado. la spagna, 39-10
polifonico che fanno le linee telegrafiche agitate dal vento. viani, 19-378: un mormorio
a occhi spalancati. un silenzio tornito appena dal lagno sottile dei ventilatori. palazzeschi,
opere di bonifica compiute, a cominciare dal 1539, nella campania. lagnosaménte
seguito a sbarramento causato dai materiali trascinati dal corso d'acqua. -lago carsico:
: quello situato in rientranze costiere separate dal mare mediante cordoni litoranei, dune o
del ghiaccio di un ghiacciaio, favorito dal pietrisco, dal limo, con formazione
un ghiacciaio, favorito dal pietrisco, dal limo, con formazione di una dolina termocarsica
uscita; ed è in tanto differente dal padule, in quanto il lago ha
che versano gli antichi parchi. -seguito dal proprio toponimo. trissino, 2-3-109:
di mantova quasi nel mezzo del lago formato dal mincio, picciol fiume, che,
mincio, picciol fiume, che, uscito dal lago di garda, quivi stagnando impaluda
per non aver, co'remi aiutati dal vento, fatto contrasto al fiume, è
lago e fiume, / po'che dal chiaro lume / lontan mi truovo vivere
signora venuta dalla campagna, scendendo male dal tranvai, era caduta sul suo panierino,
il vostro curato, a liberarvi, dal lago dei leoni, senza riguardi per
: essaudendo egli le orazioni mie e dal lago della miseria, che è l'
, mi ha cavata l'anima, e dal loco della feccia, ch'è il
/ rimembrò sì graditi, / che dal lago di morte / levò nel braccio forte
per lo alitare del mondo; se dal detto lago di sangue diriva vene, che
da lui dependenti dovrà portare il detto liquido dal lago del cuore. mar radi,
volontà elementare di giustizia, nascendo dal nero lago del cuore. 11
dell'ira di dio. nato dal calice. la specie su cui è formato
: parti della placenta ripiene di dal gr. xaycóc; * lepre 'e
lat. scient. lagocephalus, comp. dal gr. xay&c * lepre 'e
lat. scient. lagophthalmia, comp. dal gr. 8. azzurra trasparenza
lat. scient. lagomys, comp. dal gr. xay<ó? * lepre
. zool. ordine di mammiferi caratterizzato dal labbro leporino e dalla presenza di quattro
lat. scient. lagomorpha, comp. dal gr. xotyfc>s 'lepre 'e
si chiamano lagoni, con nome corrotto dal latino 'lacunae '; in altri
= voce dotta, comp. dal gr. xaytót; 'lepre 'e
gr. xaytót; 'lepre 'e dal lat. pes pèdis * piede '
dotta, lat. scient. lagopus, dal gr. xaytimouc (dioscoride);
lagópus -ddis (plinio), dal gr. xayótcou?, comp. da
lat. scient. lagorchestes, comp. dal gr. xaycói; 'lepre'e òpxtqgtt
questa isola. = deriv. dal lat. volg. lacusta (lat.
= voce dotta, comp. dal gr. xaydx; 'lepre 'e
roditori istriciformi, che prende il nome dal genere lagostomus, al quale appartiene la
. scient. lagostominae (1828), dal nome del genere lagostomus (v.
lat. scient. lagostomus, comp. dal gr. xayó? * lepre '
(nel 1887), comp. dal gr. xayox; * lepre 'e
. scient. lagdtis -idis, comp. dal gr. xayóc 'lepre 'e
(nel 1812), comp. dal gr. xaytb? 'lepre 'e
della lagrangiana di interazione. = dal nome del matematico piemontese g. l.
. 2. bacino costiero separato dal mare da un cordone litoraneo costituito dai
cordone litoraneo costituito dai depositi formati dal moto ondoso; per lo più interrotto da
), può essere talvolta completamente isolato dal mare, per cui si trasforma in un
poi sono fatte dalle acque marine separate dal mare, col mezzo degli scanni o staggi
già fra gli astri tumida / notte dal ciel precipita, / e la bicorne luna
sesto troppo acuto della sponda, separa dal mare questa massa di acque, la
, ovvero il litorale, è difesa dal frangere dei flutti da dune di sabbia
'dall'infima lacuna dell'universo', cioè dal luogo bassissimo di tutti li altri del mondo
, distesa. buzzi, 266: dal carrosello / verso occidente / al fiore
mascheroni, 8-139: immense lagune / versò dal cielo l'irritato dio.
qualche lagunétta, dove l'acqua scaturisce dal fondo fredda. bresciani, 6-xiv-556:
lat. scient. lagurus, comp. dal gr. xaydx; * lepre '
vocabolo preso, cioè * lai ', dal parlar francesco, nel quale si chiamano
amministrazione laicale, in una legislazione desunta dal codice napoleone. montanelli, 79:
claustrale, maggiore influsso ricevevano i monaci dal laicato, di quello che ne infondessero
di verità divine rivelate (o comunque dal disinteresse per esse); dal rifiuto
comunque dal disinteresse per esse); dal rifiuto di istituzioni autoritariamente competenti a proporle
di conoscenza; sul piano politico-ideologico, dal rifiuto del modello medievale di società civile
soprattutto daltilluminismo del secolo xviii, dal liberalismo politico e dal positivismo scientifico del
secolo xviii, dal liberalismo politico e dal positivismo scientifico del secolo xix).
perché limitata e contesa nel campo spirituale dal laicismo trionfante. piovene, 7-83:
fece ad ogni ufficio e ministero, dal più alto de'sacerdoti fino al più basso
comune, che possiede le conoscenze derivanti dal buon senso e dall'esperienza. guidotto
e il termine comporta una connotazione negativa dal punto di vista religioso). leggende
ispirato ai princìpi della laicità; svincolato dal controllo e daltinfluenza ecclesiastica (con riferimento
fecero per un ventennio di poi, dal 1293 al 1313, il primo filosofo laico
, lat. lalcus (vulgata), dal gr. xalxót; 'del popolo
voce dotta, comp. da laico e dal gr. xecpaxr] 'capo '.
voce dotta, comp. da laico e dal tema del gr. xpaxéco 'domino
dotta, comp. da laico e dal gr. xóyoq 1 discorso '.
tarchetti, 6-ii-12: il cuore trasparisce dal viso, anche da quelli la cui
buonarroti il giovane, 9-552: sbalestran dal sen bestemmiatori / più di sei sporche
. m. palmieri, 2-3-22: dal mento gli pende laida vista / selvatica di
lasso, deggio, / poi fui dal mio principio a mezza etate / in loco
grandi di questi. mamiani, 11-146: dal piemonte usciva, certo, un esempio
la mia scampa grida, / per qual dal loro giu- dicio s'appella.
diavolo tutti. = deriv. dal fr. ant. laid (nel 1080
laid (nel 1080 c.), dal frane. * laid (* laith
era un giorno all'udienza. = dal persiano e hindi lalà. laida,
dotta, lat. scient. lallemantìa, dal nome di j. e.
= voce dotta, comp. dal tema del gr. xaxéco * parlo '
= voce dotta, comp. dal tema del gr. xaxéco 'parlo '
= voce dotta, comp. dal tema del gr. xocxéco * parlo '
ironia, di cui avevo un ricordo dal castello di zeiss e dalla 'romitella '
d'oro. magalotti, 4-131: dal bel fianco scendea, dolce sovvienimi, /
aria compressa, di piccolo spessore, dal quale dipende la pressione, utilizzata per
v.). = deriv. dal fr. lame (sec. xiii)
. lame (sec. xiii), dal lat. lamina 'lamina '.
ambasciatori con preziosissimi doni, per ottenere dal gran lama la benedizione del felice e prospero
il berretto. = deriv. dal tibetano [6] la-ma 'venerabile maestro
. per estens. tessuto di lana ricavato dal pelo di tale animale. -anche:
o poco cimata. = deriv. dal lat. scient. lama, dallo spagn
del bastimento. = deriv. dal fr. lamanage 'pilotaggio, rimorchio '
manatus manatus), dell'ordine sireni, dal colore grigio-scuro, lungo fino a 3
mutua affezione. = deriv. dal fr. lamantin (lamentin, nel 1640
, lat. lamarckia [aurea], dal nome del naturalista francese jean baptiste lamarck
il darwinismo. = deriv. dal nome del naturalista francese jean baptiste lamarck
anco, quando dubbioso fusse, drento dal muro lassate seranno. fil. ugolini,
buddisti tibetani o mongoli. = dal fr. lamaserie, deriv. da lama
deriv. da lamatura-, voce registr. dal dizionario delle professioni. lamatura1
lat. lambda, gr. xap-psa, dal fenicio; cfr. ebraico idmedh.
38a (per la forma) e dal sufi, -et8f] <; * simile
e simile. = deriv. dal fr. ant. la [m]
fr. mod. lambeau, probabilmente dal frane, labba 'drappo, pendente
specie s'affollano sul mio guanciale, dal pavimento, dalle pareti, dall'aria;
per centimetro quadrato. = dal nome del matematico e fisico di origine francese
, 2-21: a chi inviarrò quel che dal sirio influsso celeste, in questi più
marino, 6-150: la diligenza i fior dal prato spicca, / l'industria i
4-202: premiamo coloro che sanno lambiccare, dal fondo limaccioso, che appartiene a tutti
donna come fu concepito da dante e dal petrarca, lambiccato e affinato poi e
siri, 1-vii-597: le istruzioni regie lambicate dal cervello del padre giuseppe cappuccino, furono
.. lo spirto de'liquori tratto dal lambico, se non si rinchiude e
sotterranei sifoni, non so che lambicchi che dal letto del mare suchian l'acqua,
in distillazione, passate per lambicco, digerite dal bagno di maria e subblimate in recipe
1-478: si cava oglio di esso [dal solfo] più facilmente e..
nelle pendici per rimediare allo scalzamento cagionato dal lambiménto delle acque piovane. lambire
spesso suole intravenire chi fantini sono prexi dal singulto. alora... fare cocere
zeffi- retto si compiace, / mentre dal seno un bianco vel si scioglie,
flemmoso [del latte], viene dal suo essere il più eccellente, ed
appresso, lambito per tutta la lunghezza dal lago. bocchelli, 1-iii-712: la
, 1-iii-712: la spiaggia, lambita dal fiume in magra, era già calda
riscaldato blandamente; sfiorato dalla luce, dal calore. foscolo, gr.,
del clandro e le terre della piena lambite dal sole. 3. toccato delicatamente
tuo senso,... lambito dal vezzo amoroso, allattato da poppe deli-
sull'erbe e sulle rose, / lambita dal bacio dell'elba, la nuda fila
estate, caldissima e indolente, sbavata dal vento di mare, lambita dal canto
sbavata dal vento di mare, lambita dal canto dei bifolchi, immelanconita dal canto delle
lambita dal canto dei bifolchi, immelanconita dal canto delle cicale. lambitura, sf
. scient. lamblia [intestinalis], dal nome del medico boemo w. lambì
= voce di area sett., dal fr. lambeau. lambórno,
o doccioni. 3. ornamento pendente dal cimiero dell'elmo, usato dai cavalieri
cimiero dell'elmo, usato dai cavalieri dal xiii al xvi secolo. -arald.
* lambrecchini '. = deriv. dal ir. lambrequin, dal fiammingo mediev.
= deriv. dal ir. lambrequin, dal fiammingo mediev. lamperkijn, dimin.
nel dopoguerra dall'innocenti e così denominata dal luogo di produzione lambrate, sul lambro
lungo le pareti di un locale, dal pavimento fino a una certa altezza, o
e colonne. = deriv. dal fr. lambris 1 rivestimento '. cfr
pome i grappoli, che salvi / dal morso abbiamo dell'aspro verno, e un
, lat. * lambrùsca, deriv. dal classico la brùsca [vitis
, / con piacer fu divorato / dal nuovo ospite affamato. tommaseo [s.
multipla. = deriv. dal fr. lambourde * rimessiticcio '.
dotta, lat. scient. lamellariidae, dal nome del gen. lamellaria, da
. scient. lamellibranchiata, comp. dal lat. lamella 'piccola lama 'e
lat. lamella 'piccola lama 'e dal gr. ppayxlov 'branchia'; cfr
lat. scient. lamellicornla, comp. dal lat. lamella * lamina 'e
altro ambiente; stili di scavo, dal di fuori al di dentro, discendendo nei
. = comp. da lamella e dal sufi. -forme (lat. formis,
si lamenti e garra, / che dal fianco de l'altre non si scosta.
voce dotta, lat. tardo lamentare (dal lat. class. lamentàri * lamentarsi
duole la pittura, per essere lei scacciata dal numero delle arti liberali. ariosto,
era fatta coro, s'era fatta clamore dal profondo: lamentazione, invocazione, implorazione
fermo nel proposito di non lasciarmi distogliere dal mio lavoro con lo sprecare il tempo
e dicendosi pentito di esser venuto via dal piemonte. arbasino, 25: in
un muggito / lamentevol, che uscia dal pian selvoso, / rendea sonante raucamente
. d'annunzio, iii-1-72: togliendosi dal collo una catena d'oro e gittandola
ad achille. nardi, 8: vinta dal dolore, sciogliendosi le treccie, cominciò
, di grida), accompagnato talora dal pianto, che rivela dolore, sofferenza
per conoscimento della propria colpa si conturba dal fondo delle sue cogitazioni, e infino al
presero in giro, ed essi andarono dal dittatore a far lamento, ricevuti malissimo
: un gatto... si sporgeva dal cornicione, miagolando lamentosamente.
il lamentoso gracidio delle rane era rotto dal grido di un uccello tornato al nido.
/ que'furibondi, e sboccano / dal lamentoso tetto. 3. ant
, 3-203: il savio scevera l'animo dal corpo e conversa il più del tempo
-languido. bernari, 6-35: usciva dal bagno [la donna] in una
, vivo si tragga / d'una lammia dal ventre. ranieri, 1-i-29: una
lungicorni, formato da fabricio, separandolo dal genere cerambico, con cui era dapprima
dotta, lat. scient. lamia, dal lat. class, lamia (cfr
dotta, lat. scient. lamiaceae, dal lat. class. lamìum 'ortica
pioggia e rada. = deriv. dal napol. lammeccà 'lambiccare, stillare '
deriv. da lamiera. voce registr. dal dizionario delle professioni. lamièro1
oro antico a lamine sottili, mossi dal suo passo, le facevano risaltare armoniosamente la
il metter lamine di materia opaca separate dal corpo lunare e sospese nel suo etere circunfuso
dotta, lat. scient. laminariaceae, dal nome del genere laminaria (v.
dotta, lat. scient. laminariales, dal nome del genere laminaria (v)
bottiglia, distribuisce i bicchieri, leva dal turacciolo la laminetta metallica, si accinge
sono le similitudini... trovate dal neutono tra le laminette d'aria o d'
comp. da lamina [vertebrale] e dal gr. xop. 7) *
voce dotta, comp. da lamia2 e dal gr. 68où <; -óvxot;
la sdrenita con gli occhi bevuti dal cielo lammiava: -tristi e meschini.
dotta, lat. scient. lamna, dal gr. xdcp, va che corrisponde
dotta, lat. scient. lamnidae, dal nome del genere lamna (v.
e fecelo vivo e glorioso, e uscì dal sepolcro sanza levare la lapide. b
l'hai condotto! pare un luccio scocciato dal lamo. montale, 5-113: ho
sezze, ii-436: quando mi scottavi dal foco e, fatta orazione al signore
, di volta in volta investita e piegata dal soffio esterno, stentava a disegnare a
, lvii-170: fumi e vampe / spargea dal naso; e fea sanguigna bava /
goldoni, xiii-797: felice quel che dal periglio scampa, / e della grazia
, 92-247: il lampo che si sprigiona dal subito sorgere a sagrificio e vittoria di
luce stessa irradiata da un astro e dal sole. gherardi, ii-46: poi
il lume / che cinzia versa placido dal carro. leopardi, 7-41: conscie
luce, splendore; lampada ', dal gr. xapjrài; nel significato di
portatile, sospeso dall'alto o sorretto dal basso, atto a produrre luce artificiale
tavolo e la sua luce, chiusa dal paralume, si proiettava tutta all'ingiù,
serbatoio posto in basso e di solito lontano dal bruciatore al quale viene addotto con appositi
cattolica; si alza e se ne va dal teatro. ma quell'uscita fa scattare
a conforto e scorta delle genti travagliate dal dubbio e minacciate dalla invadente tenebra dell'
minerva, ma anco di vulcano, come dal giuoco delle lampadi, che vi si
annunzio, v-1-215: la cassa è coperta dal coperchio di piombo. il saldatore tiene
del teatro,... e sia dal lato di dentro dirimpetto alla stessa fronte
-ddis (accus. lampada), dal gr. xapjràs -à8o <; 'fiaccola
.: l'apparecchio di illuminazione costituito dal sostegno o da una o più
giovini cavalieri ateniesi partivasi a gran galoppo dal ceramico verso colono; e il duce agitava
<; 4 fiaccola, torcia 'e dal tema di cpépco 4 porto '.
-&8oq 'fiaccola, torcia 'e dal tema di cpépco * porto '.
rame, diffusa in boemia. = dal nome del chimico tedesco w. a.
accese. sercambi, 1-i-156: uscita dal letto, acese una lampana, uscio di
la lampana rassetta. -persona dal viso secco e smunto (quasi trasparente
. buommattei, iv-245: pendeva dal mezzo del palco una lumiera in forma
occhi, impaurita dalle grandi ombre proiettate dal lampanino posto per terra.
faccia alla levatrice, l'olio stillato dal frutto sacro a minerva, diceva la
gozzovigliar senza pagar lampanti. = dal provenz. lampan * lampeggiante ', poi
. vien con quella fretta / come dal ciel saetta / che tuona, e lampa
sino a qui. = deriv. dal lat. tardo lampàre (cassiodoro),
lat. tardo lampàre (cassiodoro), dal gr. a ex [areco *
abbruciare il lampasco. = deriv. dal fr. lampas 'gola ', di
quadrupedi con la lingua di smalto diverso dal corpo (con partic. riferimento al
oro). = deriv. dal fr. lampassi, da lampas 'gola
tendaggi, di grande pregio, noto fin dal medioevo; è caratterizzato da grandiosi disegni
chermisi, l'argento! = dal fr. lampas (lampasse nel 1723)
(v.); voce registr. dal tommaseo. lampazza { lapazza),
annunziate dai tamburi del tuono, frustate dal lampeggiamento. bacchetti, 2-i-608: l'ispirazione
fulgore de'nostri animi... dal corporeo istrumento impedito non fusse, certo
e lampeggiando, furono i dui amanti dal fuoco de le folgoranti saette nel letto
erano divenuti sordi e ciechi e assiderati dal freddo. lorenzo de'medici, i-281
a dio cotanto piacque / ch'ei dal suo lampeggiò profondo trono. / e dopo
ardere. arici, i-296: lungi dal ver non si travia chi stima /
del chiaro volto, / m'hanno dal mio cammin sì forte vólto, / che
fatti successivi che si svolgono il secondo dal primo, ma il concrescere di un
lampeggian foco gli occhi piccolini. pagliari dal bosco, 346: nel principe [deve
lampreda). = voce dotta, dal lat. dei glossari lampètra 'sorta di
; un lampiere d'ambra donato dal duca di sassonia. = fr
sposi! carciofi alla giudìa! tutti dal pasterellaro! ». sbarbaro, 1-27:
al lat. scient.), dal gr. xap. 7rup (<;
dotta, lat. scient. lampyridae, dal nome del genere lampyris (cfr.
popolare 'lumaio '. = dal fr. lampiste, da lampe 'lampada
naso imbavagliato nella veletta. = dal fr. lampisterie, da lampiste * lampista
lucido): bagliore che si sprigiona dal suolo, per lo più in caso
opportuni, tanto amorevoli gli applausi renduti dal vostro volto a qualunque vivace lampo d'
, agnese, offerto / or m'è dal ciel sì fortunato scampo, e dall'
nella tecnica per l'estrazione dell'argento dal piombo d'opera, improvvisa apparizione della
bigotto ipocrita e superbo, ma lontanissimo dal fare il mio dovere. fracchia,
scoiattoli. 3. bevanda costituita dal succo di lampone; sciroppo di lampone
lungo la strada appiattita. = dal tipo mediterraneo ampoma, reso secondo la forma
in correnti fiumi e son così dette dal leccar delle pietre, perciocché elle vanno
lat. scient. lampridiformes, comp. dal gr. xapjrpóc; 'brillante '
dotta, lat. scient. lamprocolius, dal gr. xapjrpó? 'splendente '
= voce dotta, comp. dal gr. xapwrpós * splendente 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xapttrpóc; * splendente 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. xapjrpói; 'splendente,
; 'splendente, luminoso 'e dal tema di cpépto 'porto '.
lat. scient. lamprosoma, comp. dal gr. xa{j. 7tpó <;
= voce dotta, comp. dal gr. xa (j. rcpó <
. rcpó <; * lucente 'e dal lat. stibium 1 antimonio '.
riconnettersi al lat. * lampaduchius, dal gr. xa|x7raso0xo? * che ha fiaccole
è più soffice, e che si tosa dal collo e dalle coscie interiori delle pecore
zinco che si solleva in fiocchi bianchi dal metallo tenuto fuso e rimenato con verga
per questo modo si facea battere la lana dal tristo montone. bandello, 3-22 (
non gli videro schizzare sangue dagli orecchi e dal naso. -disputa, lite,
. s. illustrissima troverà esser fatta dal sarsi stima grandissima di cosa che, liberamente
toso. dicesi d'uno che si leva dal giuoco scusso, cioè ha perduto tutti
lanaggio un peso. = deriv. dal fr. ant. lainage, termine del
li- 2-240: tutti i lanari comprano dal re il privilegio di poter far compagnie
voce dotta, comp. da lana e dal gr. p. éxpov 'misura
, cile. = deriv. dal nome della contea scozzese di lamark.
. piglia il nome dalla pelle e dal vello, per lo più di lana
di fiume. bacchelli, 1-i-440: dal mulino, si scorgeva la corrente, l'
, e le lancastriane. = dal nome del pedagogista inglese joseph lancaster (
anche: aragonite. = dal nome della contea inglese di lancaster.
corde alla prima lance, perché, aggravata dal pieno sacco, giù non trabocchi;
volse passando dalla corona all'elmo, dal trono alla sella, dalla reggia alla tenda
lancèlla, dimin. di lancùla, dal lat. lanx lancis 4 lance, piatto
la cordicella, o uscita la lancetta dal perno, o chi sa, sdentellata fors'
fuoco al cannone. è voce usata dal cattaneo. 14. locuz.
boccaccio, 10-7 (449): dal giorno ch'io il vidi a scudo e
che è moto e pel moto passaggio dal non essere all'essere. lancia che
nell'età di mezzo, gruppo costituito dal cavaliere armato di lancia e dagli uomini
che comandava la piccola formazione militare formata dal suo seguito. - anche: il
spezzate: corpo dei cavalleggeri, istituito fin dal secolo xv a protezione del pontefice;
nel 1798, fu sostituito nel 1821 dal corpo delle guardie nobili. giov
1 lancia spezzata ', quella che dal cavaliero, dopo mortogli il cavallo in
nobili pontificie '. questo corpo fu istituito dal s. p. pio vii,
sulle navi mercantili, si prelevano campioni dal fondo di un carico di granaglia per
quando il pesce spada però è scoperto dal robusto cacciatore, che lo segue già co'
inutile lo esigere da lui che cessasse dal gesticolare. -estremità acuminata della lanzetta con
'indarno ', toltone il pensiero dal canto trentesimoterzo del furioso.
lance molli s'avviò verso la porta dal lato di cesena. -correre lancia
vapore... e una barca dal fondo piatto. vittorini, 1-11: già
.). voce registr. dal d. e. i.
posamine, costituito da un piano inclinato dal quale si lasciano cadere in mare le
gran grido. = deriv. dal portogh. lanchara, adattamento del ma
al comune sgombro. = deriv. dal ven. lanzardo, alterazione di lacerto (
lanzardo, alterazione di lacerto (passato dal serbo-croato lancarda). lanciare (
, 4-462: il pugilatore non si trattiene dal lanciare un pugno. landolfì, i-72
: anna studia il canto e impara dal cavaliere le regole dell'alta coquetterie,
floscio, come un cencio che esca dal bucato. e, pur brontolando, spiccò
, pur brontolando, spiccò un salto dal suo seggiolone, per lanciarsi all'uscio.
: la bestia intanto salta, e dal collare / tutto prima gli straccia un
galoppa. tasso, 10-27: sospirò dal profondo, e 'l ferro trasse / e
profondo, e 'l ferro trasse / e dal carro lanciossi e correr volle. loredano
allora preme e stringe / lo sprone dal fianco, aguzzo più che lancia.
campanile, n. 2. = dal lat. cristiano lancedre * vibrare 'o
copia esatta della scomunica lanciata nel 1821 dal papa conrro i carbonari. -proferito
lanciato a nuova società, e guasto poi dal cattolicesimo: nondimeno è nostro, e
percorso e il tempo di ciascun corridore dal momento in cui egli, dopo avere
come attributo del fulmine). = dal lat. lanceàtus, da lancia 'lancia
65: è detta rete lanciatoia, perchè dal caccia tore si butta e
fr. lancier (nel 1580), dal lat. tardo lanceàrius, da lancea
. pochi anni di vita. = dal fr. lanciers, da lancier 'lanciere
rovesciò il capo sulla spalliera, accasciata dal dolore. 2. per estens.
lanci. pulci, 6-32: finalmente dal re caradoro / a lanci e salti
pubblico lo facesse dietro a noi. dal romanzo storico-politico, siarn sbalzati, di lancio
14-8: arrivammo ad una landa / che dal suo letto ogni pianta rimove. bencivenni
parti basse, come paludi, allagate dal flusso dell'oceano). [sostituito da
sospesa al ramo / dell'avellano involto / dal caprifoglio in fiore. gadda conti,
pioggia d'autunno continua, / sgocciolino / dal cribro del cielo / ai solchi demoniaci
, terra ', e passata all'italiano dal provenzale landa-, cfr. fr.
= voce di origine dialettale, forse dal lat. lamina e lamna 'lamina
singoli cantoni. = deriv. dal ted. landvogt, comp. da land
mangiar la zuppa. = deriv. dal fr. lendemain (sec. xii)
= adattamento del fr. landau, dal nome della città tedesca di landau,
dotta, lat. scient. landolphia, dal nome dell'esploratore j. f.
carducci, iii-10-326: più che dal lepido sonetto la diffusione e la fama
e la fama del commento lanèo è attestata dal numero grande dei codici che lo portano
altro. = deriv. dal nome del grammatico bolognese iacopo della lana
fa stupore. = deriv. dal fr. lainerie, da laine * lana
. gelli, 7-416: io vengo dal barbiere,... ei mi ha
e glieli tenne. = deriv. dal toponimo langhe 4 crinali lunghi e sottili
bastimento suddetto. = deriv. dal fr. languard 4 chiacchierone ', da
orciolo. = deriv. probabilmente dal lat. volg. lancetta 1 piattino
. napol. lancetta. voce registr. dal dizionario di marina. langhiano
intercalazioni marnose. = deriv. dal toponimo langhe, regione collinosa delpiemonte meridionale.
sintomatico, e ne ripete l'etimologia dal lamento (lagno), che fa sentire
di rame. = deriv. dal nome del fisico e cristallografo austriaco vicktor
region. aragosta. = deriv. dal fr. langouste 'aragosta '; dal
dal fr. langouste 'aragosta '; dal provenz. ant. langósta; spagn
del langravio. = deriv. dal fr. landgraviat. langràvio (
dotta, lat. scient. langsdorffia, dal nome del naturalista tedesco g. h
, altri affaccendati, altri imploranti aiuto dal cielo, altri leticanti tra loro.
sono stato necessitato dalla natura e dissentire dal sig. haller. fiacchi, 235
un molle zeffiretto si compiace, / mentre dal seno un bianco vel si scioglie,
2-348: sulla porta arcata, logora, dal battente frusto e i cardini languenti,
. gualdo priorato, 7-161: facendosi dal papa poco conto de gli spagnuoli nella
8-116: si allontanò di qualche passo dal tavolo, non appena la pallina ebbe
: al suo fedel s'appoggia e dal timore / resa in quel punto ne
. brusoni, 6-8: percosso glisomiro dal mesto suono di questa voce e più ancora
suono di questa voce e più ancora dal vedere il cavaliere pallido e languidétto: e
tace, l'abbraccia, e fin dal cuor sospira; / ella con occhi languidetti
g. del papa, 5-56: dal soverchio riscaldarsi depende il sudore, e
qualche cosa al giuoco, si guardasse dal venire con una certa languidezza efeminata,
, che par gli sia stato scavezzato dal boia, non par di carne d'osso
notte saim, per ristorare le forze dal viaggio languide e indebolite. leopardi,
cada / languida su lo stelo / aspettando dal ciel vital rugiada. trinci, i-180
, ma i frutti che durano son maturati dal tempo. palazzeschi, 3-146: ricordo
alla porta mi fermavo ad osservare, dal buio, vivy, scollata e sbracciata in
posizione neghittosa e sdraiata. -dominato dal languore che segue al piacere amoroso.
). lemene, i-299: spunta dal già domato empio oriente / fausto l'
rimescolando insieme i colori del sole separati dal prisma. d'annunzio, 4-ii-155:
brezzolina... s'era alzata dal mare e soffi languidi languidi.
languido letargo avea sopiti / gli occhi dal lungo lagrimar già stanchi. g.
per la fede ch'or si bandisce dal campidoglio. fucini, 201: -forse vivrà
umana fede, / e piange astrea dal proprio foro uscita. muratori, 10-i-60
. ci mettiamo a considerare la creazione dal nulla, tuttoché c'immaginiamo dio per
la regina] con li assegnamenti destinatigli dal defunto marito, né sostiene che una languida
e separare il sano e il vero dal languido e malfondato, conviene osservare che
5-105: ottobre, languido mese. spartita dal greto del bisagno, la vallata si
quelli ch'erano stati fin allora illesi dal morbo, ne vivevano in continuo timore.
di saettarlo: e se bene scampa dal primo assalto, nondimeno, replicato quello
/ affamato, assetato, estenuato, / dal velenoso aere stagnante oppresso, / tra
intellettuale; lasciarsi dominare dalla noia, dal fastidio. fiamma, 1-66: è
rovesciato il collo, / qual reciso dal vomero languisce / purpureo fiore. magno
125: ramo infelice er'io, che dal nativo / tronco per cruda man langue
strade ch'ei deve battere nell'andare dal cuore alle ultime diramazioni arteriose, tali
d'annunzio, i-98: come fiore dal turbo reciso'/ qui languisce la mia gioventù
e sconsolata in mezzo a tanti / dal cielo al suo terren largiti doni, /
federico fondò in sicilia scuole; chiamò dal continente letterati; creò l'università di
in un limbo d'ipotetica discussione, dal quale né si seppe né si volle rilevarla
in un ufficio, per disordine, dal 1 aprile al 30 giugno.
campasti noi dalla fera crudele, / dal suo velen come pestifero angue, /
/ languida su lo stelo / aspettando dal ciel vital rugiada, / tale aspetta
ciel vital rugiada, / tale aspetta dal cielo / l'affannato gesù vital conforto,
, deh! pensa di partirti / dal corpo, il qual è di vermini sterco
prostrata, il mio corpo è sbattuto dal languore della morte. berchet, 1-155
persistente dolore provocato nell'apparato digerente dal morso della fame. redi [in
e sano e salvo lo sbalzi for dal letto. redi, 16-ix-273: si contenti
passo per destarmi dalla mia tiepidezza e dal languore nel suo santo servizio. 5
intelligenza. onofri, 3-150: affiancati dal sordido languore gemebondo! -condizione di
victor hugo... e sopratutto dal melodioso languore delizioso ma un po'morboso di
questa fede... la liberava dal sospetto, la inebriava d'una specie
dotta, lat. scient. langurla, dal lat. langurìa * ramarro '
percosse quella sì ferocemente, / che dal capo alla coda laniando / l'andò la
, iv-135: tirate fuori il cuore ferito dal cieco amore; e poiché tolti vi
dotta, lat. scient. laniidi, dal nome del genere lanius (cfr.
: el vivace core fumante evulso [dal petto di titio] e cum gli ungulati
infernale. = deriv. dal fr. lanière. lanière1 (
. dall'ant. fr. lanier (dal lat. lanarìus 'lana- iolo '
. da lana 'lana 'e dal tema di ferre 'portare '.
comp. da lana 'lana 'e dal tema di facère 'fare ').
. da lana 'lana 'e dal tema di facère * fare ').
. da lana 'lana 'e dal tema di gerère 'portare ');
dotta, lat. scient. laniini, dal nome del genere lanius (cfr.
dotta, lat. scient. lanius, dal lat. lanius, 'macellaio '
= voce dotta, comp. dal lat. lana 'lana 'e da
a lei rapìo / molti bei fiocchi dal lanoso vello. -proprio, caratteristico
rompere come un fiore / di giaggiolo dal suo nodo di velo, / un mare
= comp. da lana e dal tema di vendere (v.),
lantane (nel 1865); forse dal lat. hentàgo -inis, da lentus
dotta, lat. scient. lanthanum, dal gr. àav&dtvco 'sto nascosto '
dotta, comp. da lantanio] e dal suff. -oide, dal gr.
] e dal suff. -oide, dal gr. -ei8i) q * simile '
fisso, sospeso dall'alto o sorretto dal basso, per candele o altre sorgenti
.: l'apparecchio d'illuminazione costituito dal contenitore e dal lume.
d'illuminazione costituito dal contenitore e dal lume. giamboni, 8-i-118:
ladri: apparecchio d'illuminazione portatile, dal quale la luce esce concentrata in un
, iv-364: 'alla lanterna! ': dal grido francese 'à la lanterne,
o faro lontano dieci o dodici miglia dal continente. galanti, 94: presso
, la lanterna, il mare sferzato dal libeccio oltre le dighe. -ant.
ad alto; il qual lume venendo dal puro cielo e non potendo esser impedito
specie di torrino o lucernario vetrato saliente dal tetto di una casa per uso di introdurre
calato nella camera per attrarre i tonni dal fondo a galla e poterli contare.
= voce dotta, lat. lanterna, dal gr. xa [xrrxf] p,
dotato di grandi ali variopinte e caratterizzato dal prolungamento anteriore del capo in una lunga
per lo più ornata riccamente e sorretta dal basso mediante un'asta di sostegno,
logge de'tetti, e agitate dal fumo, lentamente volteggiando lampeggiano. tommaseo
rivolgendo i lanternoni come un astrologo crucciato dal mal tempo. 3. scherz
= voce dotta, comp. dal tema del gr. xav&dtvco 4 sto
riseccando la prorompente lanùggine per non restar dal suo pelo tradito. forteguerri, 8-27
canuta; e fu tolto / stamane appena dal profondo dannato della madre. cicognani,
di filaticcio. = deriv. dal lat. lanùia, dimin. di lana
altra simil, ma ch'è seguita / dal suo german clorinda impaurita. imperiali,
morto che conosciuto. = deriv. dal lat. lanàtus per cambio di suffisso.
loro lanzagaia. = deriv. dal fr. ant. lancegaie1 mezza picca '
capitano lanzanésco. = deriv. dal ted. ant. landsknecht 'servo del
i migliori. = deriv. dal ted. landsknecht 1 servo del paese '
piedi nel corso delle campagne militari; dal secolo xv, soldato mercenario tedesco,
volgarmente i fanti tedeschi), soldati dal duca di milano. domenichi, 5-440:
cobalto, già stanchi del camminare e dal combattere, e percossi per ogni parte,
d'azzardo, in uso in italia dal secolo xvii e introdotto, pare, dai
pietro * = deriv. dal ted. landsknecht 4 servo (knecht)
brace accesa. = deriv. dal ted. landsknecht 4 servo del paese '
potente esercito. = deriv. dal ted. landsknecht 4 servo del paese '
; 4 plebe, popolo 'e dal tema di xpaxéco 'esercito il potere'.
da xccóq 4 popolo 'e dal tema di ypócpcù 4 scrivo '.
qual parte, da o nel punto dal quale; dal o nel momento dal
da o nel punto dal quale; dal o nel momento dal quale; per
punto dal quale; dal o nel momento dal quale; per mezzo, per causa
picciolelle. petrarca, 106-3: scese dal cielo in su la fresca riva, /
da xaó? 4 popolo 'e dal tema di ouvotyco 'raduno '.
di sei toni. = deriv. dal fr. laotien, da laos, stato
vien rappresentato. = deriv. dal nome del maresciallo di francia jacques de
lat. scient. laparocele, comp. dal gr. xarràpa * addome 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xarcàpa 'addome 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xanàpa 'addome 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xarcàpa 'addome ', xóxirot
= voce dotta, comp. dal gr. xanàpa * addome ', gxu-
= voce dotta, comp. dal gr. xanàpa 'addome 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xanàpa 4 addome 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xarràpa * addome 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xarcàpa 4 addome 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xarcàpa 4 addome 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xarcàpa 4 addome 'e dal
dal gr. xarcàpa 4 addome 'e dal tema di (sàrcrco 4 cucio '
= voce dotta, comp. dal gr. xarcàpa 4 addome 'e dal
dal gr. xarcàpa 4 addome 'e dal tema di oxorcéco 4 osservo '.
= voce dotta, comp. dal gr. xa7ràpa 4 addome 'e dal
dal gr. xa7ràpa 4 addome 'e dal suff. tecn. -stato (dal
dal suff. tecn. -stato (dal tema con valore d'agente di ecmjjn
= voce dotta, comp. dal gr. xarcàpa 4 addome 'e da
= voce dotta, comp. dal gr. xarràpa 4 addome 'e
e più ant. lapàthus), dal gr. xàrca&ov. lapàzio,
seme maturato nel campo stesso, o portatovi dal vento,... non ne
triginia, famiglia delle poligonee, distinte dal calice di sei sepali col seme triangolare
da làpis -idis 1 pietra 'e dal tema di caedère 'tagliare, incidere '
d'annunzio, iii-1-1007: di là dal cancello, si scorge la femmina chinarsi
). battista, vi-3-67: qui dal ciel saettato empio gigante / vomita selci
che le campagne degli aretini furono lapidate dal cielo per sette giorni continui, e
la prima erezione [del teatro] fatta dal popolo capuano, forse con le parole
una fanciulla che dal disegno accanto appariva... abbondantemente
spiccandosi, detto lapide con la imagine dal muro cadde in testa del usurario e
gozzano, i-188: le sirene lapidee dal bruno / manto di musco accennano al
. da làpis -ìdis 'pietra 'e dal tema di caedère 'abbattere, tagliare
. = voce dotta, comp. dal lat. làpis -ìdis 'pietra 'e
. làpis -ìdis 'pietra 'e dal suff. lat. -cóla, da colóre
. = voce dotta, comp. dal lat. làpis -ìdis 'pietra 'e
-ìdis 'pietra 'e -ficàre, dal tema di facère 'fare '.
cui fan passaggio. muratori, 11-214: dal calore sotterraneo viene eccitata la forza plastica
. = voce dotta, comp. dal lat. làpis -idis 'pietra 'e
. làpis -idis 'pietra 'e dal tema di [con] ficère 'fare
. = voce dotta, comp. dal lat. làpis -ìdis 'pietra 'e
-ìdis 'pietra 'e -forme (dal lat. formis, da fórma 'forma
ove cercai le silici focaie / vigilato dal triste pedagogo. -costituito, formato da
in luogo asciutto ombroso, s'aspetti dal benefizio del tempo, che i sali si
172: queste scalinate e tutto il gabinetto dal cornicione in giù sono rivestiti di tavole
, impassibile e magnetico. = dal lat. mediev. lapis lazuli 1 pietra
= deriv. dal lat. popol. * lappar e,
che è proprio del tipo umano costituito dal lappone. làppio, sm.
da tale popolazione. = deriv. dal lat. mediev. lappones, dallo svedese
= voce dotta, lat. lapsana, dal gr. accadeva; cfr. fr.
fanno laptisana. = deriv. dal lat. ptisàna, dal gr. rcxiadcvi
= deriv. dal lat. ptisàna, dal gr. rcxiadcvi), con concrezione
adcpxog 4 cesta da carbone 'e dal tema di &ycù 4 porto '.
le rimaneva che un solo uovo, dal quale potesse sperare qualche soccorso. lo
in toscana. = deriv. dal nome di florestano de larderei (1848-
deriv. da lardo', voce registr. dal d. e. i. lardinzo
da sarti. = deriv. dal fr. lardite. lardo1,
era una cosa positiva perché avrebbe tirato dal babbo e non certo da quella vescica di
. ed appiccandola con una corda, dal cocchiume, e colandola giù nel vino,
viver quel dolce, che nascea / dal raro conversar tra sesso e sesso.
principale consisteva in un sacrifìcio funebre celebrato dal flamine quirinale presso la presunta tomba di
= voce dotta, la. larentalia, dal nome di [acca] larenila,
. scient. larentia [bastata], dal nome di larentia, antica dea romana
così che non di rado rimaneva ingannato dal suo stesso inganno. -con abbondanza
speranza procedente dalla larghezza dell'imperio e dal corso avventuroso di loro imprese. cesari
se quanta rena volve lo mare turbato dal vento, se quante stelle rilucono, la
proprio dono / fra tanti e tanti lor dal ciel largiti. algarotti, 1-ix-59:
e sconsolata in mezzo a tanti / dal cielo al suo terren largiti doni /
per vignola su vetture provvedute e largite dal comune di modena. montale, 3-72
picciol fonte ottanta miglia sopra amauroto, ma dal concorso d'altri fiumi accresciuto, passa
agnello e per istrada assai larga conduce dal delfinato nelle viscere del piemonte. gugliemini
larga gira / passa 'l sospiro ch'esce dal mio core. idem, par.
amica. gravina, 170: sorgendo dal medesimo nido [del boiardo], spiegò
: una tenerezza sorgeva quieta e larga dal fondo dell'anima sua. gadda conti
circonferenza e più schiacciate, per sottrarle dal pericolo di essere da altri potentati rimesse sotto
santa maria del fiore aveva fatto murare dal cronaca. 11. pitt. che
lavorando poco queste ultime... dal 'largo 'all'esagerato non che un
discorso... ho tradotto io dal testo greco in lingua non intieramente ristretta
santa dea. bibbiena, 48: avevono dal re passato e da s. m
fussi la verità, me lo fece ridire dal cardinal de loreno, al quali io
marradi, 242: larga la vita esubera dal seno / della montagna e inondami le
(304): ora ti condurrò dal mio padrone; gli ho parlato di te
. panzini, ii-512: le ondate venivano dal largo del mare della folla e si
. -vento del largo: che spira dal mare verso terra. guglielmotti, 469
al vento di terra, cioè che viene dal largo mare. g. bassani,
in cui si tiene l'arma discosta dal corpo. citolini, 455
largo della sua sala, dove, rimosso dal rude ed ignobil volgo, se la
: con i gomiti allargati, discosti dal corpo. montano, 234: a
e l'oriente / crollato a largo dal furor di marte. -in modo
fratelli, che è più, il figliolo dal padre volle l'arme divisata.
due montagne. -milit. fuori dal tiro, dalle offese nemiche; discostamente
di qua, di là, alla larga dal pallino. -da un ampio
bocchelli, 1-ii-255: il confidente incaricato dal folicaldi d'inquisire, finché stava largo
debbono essere lontane dalla ignobilità del vulgo e dal romore de le botteghe, sì per
il mantel tolto davanti / s'avea dal viso, largo a sé faccendo, /
palazzeschi, 1-58: mi pareva che dal palco ogni tanto si facesse largo una
. -prendere il largo: allontanarsi dal posto o dalla costa; dirigersi in
, 9-12: la scala degli azzurri, dal turchino, « cupo ed umido »
larice l'avevo molto agognata per dipingervi, dal fresco, in campo d'oro la
questa stanza... tutto, dal soffitto di larice dipinto a noce fino a
trementina. ricettario fiorentino, ii-36: dal larice [distilla] la laricina,
savi, 2-iii-142: questo laride fu scoperto dal pallas sulle rive del mar caspio.
dotta, lat. scient. laridae, dal nome del genere larus 4 laro '
* laro 'e -forme (dal lat. -formis, da forma 4 forma
larigni, il foco renuenti. = dal lat. larignus 4 di larice '(
laringeo: rumore prodotto durante la respirazione dal passaggio dell'aria attraverso il punto della
. da laringe e da un deriv. dal lat. bucca 4 bocca '.
. = voce dotta, comp. dal gr. xdpuyl; -uyyo? * laringe
= voce dotta, comp. dal gr. xàpoy£ -uyyot; 'laringe '
voce dotta, comp. da laringe e dal lat. fissura 4 fessura '.
= voce dotta, comp. dal gr. x<4puy£ -uyyot; * laringe '
x<4puy£ -uyyot; * laringe 'e dal tema di ^ véco 'parlo, dico
= voce dotta, comp. dal gr. xdpuy£ -uyyot; e dal tema
. dal gr. xdpuy£ -uyyot; e dal tema di ypdcpoi 4 scrivo '.
= voce dotta, comp. dal gr. xdcpuy£- uyyot; 4 laringe '
= voce dotta, comp. dal gr. xdcpuyi; -uyyot; 4 laringe
« = voce dotta, comp. dal gr. xàpuy£ -uyyot; 4 laringe '
= voce dotta, comp. dal gr. xdcpuy£ -uyyot; 4 laringe '
= voce dotta, comp. dal gr. xàpuy£- uyyot; 4 laringe '
= voce dotta, comp. dal gr. x<£poy£ -uyyot; 4 laringe '
x<£poy£ -uyyot; 4 laringe 'e dal tema di £f) yvup, i 4
laringeo con tendenza alla sclerosi laringea provocata dal bacterium scleromati, frequente in africa,
= voce dotta, comp. dal gr. xdcpuy£ -uyyot; 4 laringe '
xdcpuy£ -uyyot; 4 laringe 'e dal tema di oxoéco 4 guardo, osservo '
= voce dotta, comp. dal gr. xdcpuyj; -uyyot; 4 laringe
tardo laryngotomìa (celio aureliano), dal gr. tardo xapuyyoxop, toc, comp
^ -uyyot; 4 laringe 'e dal tema di xéjxuco 4 taglio '; cfr
laringe, trachea (v.) e dal tema del gr. té [i
moneta di napoli. = deriv. dal persiano lari, da lar, territorio sul
voce dotta, lat. tardo larus, dal gr. xdpoq, di origine onomatopeica
dotta, lat. scient. larridae, dal nome del genere lana.
come quella che al grido si drizzò / dal buio speco. bocchelli, 18-ii-233:
tassoni, 3-41: l'alba sorgea dal liquido elemento, /... /
: fui tale un tempo; or dal mio regno sgombra, / altro non son
bauta,... toltasi la larva dal viso, seguitorono composti e divoti la
lat. tardo larvàlis 4 spettrale ', dal lat. class, larva 4 fantasma
... sia nato, e dal 4 libero esame ', e dai conflitti
, qualche decina di studenti, scelti dal presidente, ai balli delle grandi famiglie
conquiso / dai soi bei ochi e dal suo vago riso. niccolò da correggio,
dotta, lat. scient. larvaevoridae, dal nome del genere larvaevora, comp.
genere larvaevora, comp. da larva e dal tema di voràre 4 divorare '.
voce dotta, comp. da larva e dal tema del lat. caedére 4 uccidere
voce dotta, comp. da larva e dal tema del colere 4 abitare, risiedere
, comp. da larva e -forme (dal lat. -formis, da fórma 4
voce dotta, comp. da larva e dal tema del lat. voràre 4 divorare
resta alla natia lasagna: / e legato dal nodo coniugale, / non ha forza
lasagnóne (v.). = dal lat. * lasanìa, da lasdnum *
lasanìa, da lasdnum * pentola '; dal gr. xdaavov 'treppiede da cucina
incerta ne sia la etimologia, probabilmente dal lat. làsanum nel senso di pentola
lato, colle lasche del lago infilzate pendenti dal bra- ghiere degl'impiccati. statuto della
padella. = deriv. dal got. * aska con l'articolo concresciuto
compagnie loro. = deriv. dal persiano lashkàri * militare '; cfr.
e con lettere patenti. = dal lat. laxamentum, da laxàre 'allargare
comp. dall'imp. di lasciare, dal pron. mi e stare (v.
baldini, 14-117: sdrucciolano loro dal ginocchio [i libri] perché una
. leopardi, iii-985: ebbi dal nunzio il lasciapassare pei confini, ed
, lasci). abbandonare qualcuno allontanandosi dal luogo in cui si trova; separarsi
i mantelli dei soldati, madri / dal ventre inaridito dalle lacrime. -precedere
, non la lasciò più. -sciogliere dal guinzaglio o dal laccio e lanciare ah'
lasciò più. -sciogliere dal guinzaglio o dal laccio e lanciare ah'inseguimento della preda
bracchi per la macchia. -sciogliere dal laccio, porre in libertà; dare
il freno. fiacchi, 11: dal suonar finalmente / il vero sonatore /
quando è tale, allora si levi dal fuoco. -cessare di stringere,
le cuoia. tasso, 9-33: dal giovenetto corpo uscì divisa / con gran
mio zio, e chiamato fu, dal suo testamento, alle redità delle facoltà da
il portamento, e quello che, dal luogo ov'era giunto il curato,
1-28: per racchetarlo [il bambino] dal pianto e conciliargli il sonno, sospesolo
li occhi tuoi molli / e sforzata dal tempo me n'andai. serafino aquilano,
, 38-155: i nostri militi essere dal governo lasciati tra le nevi del tonale
sustanzia in cibo de'poveri e lassassesi ardere dal fuoco lo corpo suo, non per
, i-iii: non vi lasciate così dal vostro maestro inbu- riassare. manzoni,
dai suoi, si lasciava lentamente portare dal flusso e riflusso delle correnti che attraversavano
(astenendosi, per lo più, dal fare, dal giudicare, dal pronunciarsi personalmente
per lo più, dal fare, dal giudicare, dal pronunciarsi personalmente).