propria dove si truova gravare da lui come dal proprio luogotenente: musso, ii-318:
dal * 63 al * 65 la 'frusta
, sgrollone 4 acquazzone '): dal lat. volg. * corròthlàre, comp
con la gruma cerulea che si genera dal rame roggio. cicognani, 1-234:
è l'odore del sugo che vien dal fondo della realtà rimestata: è l'
sanguigna gruma. = * = dal lat. volg. * gruma, deriv
: « 'grumereccio', molto dubbia la derivazione dal ted. alto grummet ».
torbido pallore del volto. = dal lat. grùmus 4 mucchio di terra '
i cespugli, con un foro nella tempia dal quale scendeva un filo di sangue nero
= voce di origine emiliana, deriv. dal lat. crocus; lat. scient
ho visto il merlo acquaiolo / spiccarsi dal parafulmine: / al volo orgoglioso,
dito ordinariamente. = deriv. dal venez. gropido (da gropo 4 groppo
manipoli, di orde di derelitti montani richiamati dal verdore delle pianure. -branco
industrie d'armi... controllate dal gruppo vickers nella direzione tecnica e nel
distanziata dal corridore isolato che guida la corsa.
arrivano contemporaneamente al traguardo. -fuggire dal gruppo: distanziare il grosso dei concorrenti
nel gruppo: raggiungere o essere raggiunto dal grosso. moravia, vii-362:
generatore o elettrogeneratore: l'insieme costituito dal generatore elettrico e dal motore primo che
l'insieme costituito dal generatore elettrico e dal motore primo che lo aziona (e
i principali gruppi sanguigni sono rappresentati dal sistema abo (gruppi a, b,
, b, ab, g) e dal sistema rh (secondo cui gli individui
], che dentro si lievano su dal gruppo, ove si ha a formare il
), con il suff. -oide, dal gr. -oeistjc * simile '.
mobile né gruzzo. = deriv. dal long, gruzzi 4 mucchio di roba '
e anche toscana), deriv. dal longob. * wada (cfr. ted
, fra otto dì finiti e quattro mesi dal dì che aranno guadagnate, e soldi
): ogni studio ponevano in far che dal fuoco la ninetta dovesse campare, al
, 3-137: il mare ha guadagnato tanto dal principio del secolo in qua, che
sacchetti, ix-1091: tutt'è ben dal sommo bene, / o per purgare il
con le proprie fatiche. = dal frane. * waidanjan * procurarsi il nutrimento
pallone, linea che, se oltrepassata dal pallone lanciato dal battitore, determinava la
che, se oltrepassata dal pallone lanciato dal battitore, determinava la vittoria della squadra
ma aspettai che fosse luce prima di scendere dal letto. era tanto di guadagnato sulla
costo e spese della prima compra fatta dal mercante che vende. bandini, 2-i-254
il manipolo che à fatto il guadagno dal disastro. -fare o avere guadagno,
o avaro. = deriv. dal tardo lat. vaddre (da vddum '
varietà di ilmenite radioattiva. = dal nome della sierra de guadarrama (donde viene
l'amo. = deriv. dal longob. * wada (cfr. ted
2. sponsali. = deriv. dal lat. mediev. guadia o wadium (
; guadèllo. = deriv. dal longob. * wada; cfr. ted
sa quant'acqua tiene. = dal lat. vadum 4 passaggio; guado '
di guado; materia colorante turchina ricavata dal guado. testi fiorentini, 28:
tinctoria '. = deriv. dal longob. waid4 erba colorante, guado '
per prendere il pesce nel passaggio dal mar piccolo al mar grande.
molti luoghi. = deriv. dal lat. vadbsus, da vadum4 passaggio,
d'oro. = deriv. dal ven. sguazzarón 4 gherone, cortina,
gina ripose. = deriv. dal lat. vagina. guàgita,
che esclude la presenza di errore dal caso particolare, e xm'inerranza
loro sorte. niccolini, ii-13: dal cor ti fura ogni viril pensiero / il
. tarchetti, 6- ii-94: giovani dal cuore arido, dall'intelligenza inerte,
essa traeva questa nozione di dovere piuttosto dal suo istinto e da qualche pagina di
nel mio laboratorio il sorgere del vivente dal seno dell'inerte. 5.
dopo il keplero forza d'inerzia, e dal newton forza insita, e passiva.
voglia, è continuamente ostacolato e interrotto dal male di questa forza di gravità o
, 95: l'inesattezza dell'istorie dedotte dal deposto degl'infermi o idioti,
non la copia inesausta che ti versano dal buio / i tuoi genii senz'ali
gioberti, 4-1-63: l'assoluto disgiunto dal relativo è la essenza o quiddità reale
reale (e il termine è usato dal gioberti con riferimento alla dottrina della negatività
sia oramai ineseguibile, e così arguisco dal vostro silenzio. mazzini, 23-46:
, ed all'incontro i macedoni esercitati dal lungo uso. vimina, 1-63: non
sono acqua viva di sapere, che scaturisce dal petto. quelle del precettatore inesercitato sono
, distinsero il 4 subiectum praedicationis 'dal 4 subiectum inhaesionis ', e l'
inesistente assoluto è ciò che è escluso dal giudizio, implicitamente nella forinola affermativa ed
- anche 147: la piazza rotonda, dal prisma dell'obelisco ai cilindri sostant.
5-200: vedendo sfoderare = comp. dal pref. in con valore negativo e esistito
anello. = voce dotta, dal gr. le, ivó?, nominativo
abituro d'una schiava, dove, acciecato dal timore e inesperto de'luoghi, fin
timore e inesperto de'luoghi, fin dal principio si era trafugato. leopardi,
passo). fantoni, ii-280: dal vorticoso tanaro / che scuote disdegnoso /
, stimati con gran ragione quasi inesplicabili dal signor keplero. marino, vii-264: la
ancora, lasciandosi per lo più anche dal p. mabillon inesplicate, cercherò di raccorle
comp. da in-con valore intensivo e dal lat. expremére 'tirar fuori, spremere
valore negativo e dall'agg. verbale dal lat. expressus, part. pass,
stridula. = deriv. dal fr. inexpressif (nel 1860).
: altrove è durissimo e quasi inespugnabile dal ferro..., altrove tiene di
) * espugnato '; voce registrata dal tommaseo. inespungibile, agg.
razza inesterminàbile. il male è inesterminàbile dal ferro nemico; ma lo dilegua l'esempio
niente! varchi, 23-229: tu compri dal medico una cosa inestimabile, la vita
= deriv. da inestinguibile-, voce registrata dal ber gamini.
delirò il paganesimo, procede senza dubbio dal non credere assolutamente nella vera scaturigine,
e inestricabili, se non vengono percosse dal fulmine, durano di continuo.
. varchi, 18-2-263: erano dal fango e dalla mota del fosso inestricabilmente
perché questa loro inettitudine è considerata solamente dal volgo. delfico, ii-283: le
-per metonimia. foscolo, xvi-14: dal giorno che tu se'partito, non
). b. croce, ii-9-46: dal che appare l'inetta presuntuosi dei moralisti
per la storiografìa della letteratura italiana, dal 4 de vulgari eloquentia ', cioè
4 de vulgari eloquentia ', cioè dal secolo decimoquarto ineunte... fino ai
, iii-1-12: io la sentivo affascinata dal destino inevitabile. pavese, 10-197: non
9-25: un esame oggettivo del problema dal punto di vista del passato, e più
ma che dico io di essermi voluto astenere dal rispondere e scoprire le sue inezie e
. ant. facchinaggio, lavoro svolto dal facchino; trasporto. gonzaga,
la scultura antica e la moderna deriverà dal nostro costume di viver sedentariamente infasciati,
tanto venne a stabilirsi che dante, dal solo avere il popolo romano acquistato l'
cavalcanti, 9: noi siamo mandati dal nostro serenissimo principe,... avendo
, anzi per nobilitarlo e insieme distinguerlo dal naturale) vien chiamato artificiale. b.
mai depor dal fianco / insin ch'ella a tancredi il
saprete... l'infame condotta tenuta dal tenente colonnello crotti. carducci, iii-19-165
forme d'uomini, ed eran assorti dal nulla. -privo di attrattiva,
carne corrotta un lezzo infame / spira dal corpo tutto orridamente. forteguerri, ii-257:
e particolarmente famoso fu quello fatto erigere dal governatore di milano nel 1630 sul luogo
tutti poveri. mazzini, 10-120: dal pozzo, infamissimamente, propone un premio
, in una nota 0 qualifica irrogata dal giudice o nell'esposizione al pubblico ludibrio
infame ', irrogata a titolo di pena dal giudice ai colpevoli (specie a quelli
esser bagnato dalla pioggia o infangato dal fango. boiardo, 1-55: come
, i-8-94: io non dirò come dal vento trattinsi / le ignude teste, e
croni, 2-63: infangata, arsa dal sole, / per mostrar che vien da
fortuna dopo... accenna di levarci dal fango, tu per tua colpa sarai
e rotto. 4. intorbidato dal fango, melmoso, limaccioso (l'
e nelle mie stanze ho freddo lontano dal foco; ed il foco mi affanna
parimente cautela di costituire alcune ricoglitrici separate dal commercio, le quali ricevessero il parto di
. io credo che derivi a dirittura dal latino 'infantare ', e da lui
titolo d'onore dato, a partire dal xiv secolo, ai prìncipi cadetti di
= deriv. dallo spagn. infante, dal lat. infdns -dntis (cfr.
. da infdns -dntis 1 infante 'e dal tema di caedire * uccidere '
d'onore: autonoma figura di delitto prevista dal vigente codice penale italiano, che consiste
da genitori infedeli; fondata nel 1843 dal francese mons. forbin- janson, nel
modo che non sanno lavarsi né levarsi dal lezzo delle colpe native ed abituali nelle
postisi ad infardellare il bottino e sorpresi dal giorno, fece la luce palese la debolezza
e schiumalo bene, e poi rimuovi dal fuoco; e quando è raffreddato, mischiavi
landolfi, 14-121: - insomma, dal momento che sua figlia è perfetta non
la scultura antica e la moderna deriverà dal nostro costume di viver sedentariamente infasciati,
dilazioni. renieri, xxxvi-68: infastidita dal grande estivo calore, / tra gli
un vegetale); offuscato, ottenebrato dal male (l'intelligenza). giuseppe
piante restano noiate, infastidite e avvelenate dal ferro. fogazzaro, 1-524: il
; che non recede mai per stanchezza dal compiere il proprio dovere, dal perseguire
stanchezza dal compiere il proprio dovere, dal perseguire il proprio fine; molto attivo,
giove infaticabile mirando / gli occhi stavan dal cielo, i teucri armarsi / contro
senza mai stancarsi; senza mai recedere dal proprio proposito; con ferma determinazione e
: siccome il sol che schiude / dal pigro germe il fior; / che lento
salvarci per mezzo d'un crocifisso, reputato dal mondo stoltizia. s. borghini,
. martini, 5-268: a sentirlo leggere dal coppée il quale, infatuato, non
giorno fatale a valeria e infaustamente precorso dal primo, che, come pazzo, benché
pazzo, benché geniale, suole ferrarsi dal mondo. fagiuoli, 2-13: sempre patetica
l'infausta brama / che vi trae dal retto sentier. 5. che
ritardo nella vendemmia, una fermentazione causata dal micelio del fungo botrytis cinerea, che
la produzione di determinati tipi di vino dal sapore e dall'aroma particolare quali,
più sentire, io me lo strapperò dal petto con le mie mani, e
questa grotta... fu fatta incavare dal gran re sala-salassié per rinchiudervi qualche sua
, a risurgere e a guardarsi nel futuro dal sentiero infedele del precipizio. a.
era sorta dalle parti infedeli di levante, dal mare, elemento dei meno devoti.
consistente nel comportamento di chi, incaricato dal governo di trattare all'estero affari dello
, 4-i-85: essendo già i paesani infetti dal morbo della viltà e della perfidia,
naute. tasso, 10-68: pende dal mio voler ch'altri infelice / perda
un tetto, accecato dalla furia e dal dolore, afferrò co'denti il braccio
e sì noi tesi in fallo. / dal primo dì che l'infelice io
e magre, dalla persona infelice e dal sangue povero. 4. ant
, unqua poteo / l'amoroso desio sveller dal core, / né favilla ammorzar di
, come inutile e dannosa, bandita dal consorzio civile. -che è sede di
quella notte nuova ed infelice / e dal fondo del mio sangue straniato / schiavo
... un suo ritratto fattogli dal pittore hayez. moravia, xi-105:
infelicissimamente dalli romani e diradicati fondamentalmente dal regno loro,... sonci testimoni
non deriva dall'amore istesso, ma dal bacio della madre? -con riferimento
infelicitata dalla sorte e dalla natura e dal mondo e dalla beltà. 2
a guisa d'un altro amano disprezzato dal popolo in catalogna. 2.
da sfogliare, che se li muovessi dal loro posto, sarebbero intignati. bardi
in volgare, 19: togli la pignatta dal fuoco e fa che la donna receva
campana, 3-13: già si era partito dal suo governo dell'ungheria inferiore e della
. machiavelli, 10-4: essere incontrati dal campo inimico, ed essere costretti a
mal grado, / dall'arabo, dal tartaro e dal medo, / benché inferior
/ dall'arabo, dal tartaro e dal medo, / benché inferior di forze
... dagl'inferiori prelati e dal resto del clero. tasso, 11-ii-
chu-fu, chao-mo, e kim-kiao, tolti dal settimo, dall'ottavo e dal nono
tolti dal settimo, dall'ottavo e dal nono ordine. 10. che costituisce
riuscì con quell'aiuto onnipotente a liberarsi dal ginnasio inferiore. 11. che
le aste sopra il popolo inferiore, dal quale furono straziate in mille pezi.
, o sia sotto il piano, dal quale nascono i petali e gli stami
misasi, 7-ii-65: quella voce usciva dal cuore di lui, come dal petto
usciva dal cuore di lui, come dal petto di lui usciva il sangue dalla ferita
, 167: caro mio figliuolo, lattato dal comin- flonco. queste corde passano
, ecc.). taminato dal peccato (una persona, l'anima)
, i-13: giace per te dal cedere facilmente alle tentazioni (la condi
privatamente), applicando le terapie prescritte dal medico, provvedendo alle operazioni di medicatura
egli ne piglia nota, per fargli visitare dal medico; registrandogli al libro degli entrati
morti. a. cocchi, 4-2-202: dal registro dell'infenniere vi s'aggiungerà il
cicognani, 3-269: beppino fu assolto dal giudizio penale per infermità di mente.
. petrarca, i-3-107: gli occhi dal suo bel viso non torcea, / come
1-500: la francia era inferma tutta dal capo alle piante: parigi, ch'
i miseri languenti / miei occhi infermi dal notturno errore, / dal lungo pianto.
occhi infermi dal notturno errore, / dal lungo pianto. ariosto, 21-20:
. parini, xii-6: quando orion dal cielo / declinando imperversa, /..
lasso, deggio, / poi fui dal mio principio a mezza etate / in loco
vipere, che non posse te fuggire dal giudizio delle fiamme del fuoco infernale.
: quando... persefone spicca dal melagrano infernale il frutto gravido per aprirlo
opera del demonio, che è causato dal demonio. pagliaresi, 119: sempre
8 / 2 pom [eridiane], dal caffè dei grigioni, con un *
le linee nemiche (e fu in uso dal secolo xvi sin verso l'inizio del
egli per liberarsi dall'inferno e dal purgatorio della sua carne focosa e salire
a un tratto / dell'inferno cader dal paradiso. -d'inferno (con
lacci d'inferno ', e i tesi dal tentatore agli spiriti umani; e quelli
che la nomini [quella colonia] dal mar di sopra, che e'dice supero
inferirsi necessariamente che ne dovesse essere una dal mar di sotto ed infero, che
: si dileguò la nebbia di morte dal sembiante del poeta venusino e mi guardava
persone. pallavicino, lx-1-177: sbalzò dal letto inferocita e tutta sdegno, dimostravasi
pensava. cassola, 2-183: inferocita dal male del seno strizzato, gli morse
terra, immane mare / mi separa dal luogo della tomba / dove ora si disperde
questa donna secondo l'apparenza, discordante dal vero per infertade de l'anima,
gl'infervoratissimi ufici... portigli dal donati, nulla vacillò nella presa risoluzione
uomo,... ed erane dal re d'erminia e dal re di soria
ed erane dal re d'erminia e dal re di soria e da molti signori
gli eroi... sono infestati dal medesimo vizio: e fra gli altri
vizio: e fra gli altri ercole, dal quale il mal caduco fu detto erculeo
, 884: ma io sono stato arso dal caldo fra i tropici, rappreso dal
dal caldo fra i tropici, rappreso dal freddo verso i poli,...
o mastra di tutte vir- tudi, dal sovrano cardine discesa, venisti? acciò,
3-77: non solo ci avete levato dal cuore quegli antichi odii che sempre ci
e buon camino. = denom. dal lat. festus * festivo, lieto,
: chiedeva che il principino fosse tolto dal convento infestato dai rivoluzionarii. bocchelli,
vi sono uomini peccatori infestati per incontinenza dal peccato della lussuria. giov. cavalcanti,
non ostante le incomodità et infestazioni che dal forte luigi i regi inferivano alla roccella
buoni amici. gioberti, xiv: sin dal primo istante ch'io entrai in campo
: svegliato fusti a gloria e onore / dal curialto infesto a chi è tiranno.
poi resta sepulta. ariosto, 22-11: dal gran caldo e da la sete infesta
[noè] dall'etra infesto e dal mugghiante / su i nubiferi gioghi equoreo flutto
sopra dimostrammo essere state ristesse. = dal lat. mediev. infestùcare (hotman,
: si consideri la conseguenza che deve nascere dal guasto della parte animale. esso basta
ch'io si senta lasso / e dal tuo arco non sia meno infetto.
, 2-i-62: si recide un membro dal nostro corpo, accioché non infetti o corrompa
mezzo di piaceri carnevaleschi a far sgombrar dal cielo della francia ogni benché piccolo vapore
: avendo morto un serpente, infettato dal veneno di quello, si morì. f
ah, che chi ha l'animo infettato dal sospetto, dura nell'ostinata imaginazione che
che quello è tutto infettato e inficiato dal fine extrapoetico. -ant. viziato (
tutti 'infettivi '. = dal lat. infectivus 4 che serve a tingere
maggi, 17-166: risorse / per te dal regno in su le rive infette /
vibrano / di rio veleno infette 1 dal corno lucidissimo / asiatiche saette.
clan pieghi. -intaccato, corrotto dal male (il corpo o una sua
d'oscura pallidezza tinte e di maniera dal corrotto sangue infette, e l'unghie divenute
. fr. andreini, 50: dal sangue grosso, infetto e melanconico, si
, x-3- 379: dalle occhiaie dal naso e dall'infetto / labbro la
predicatore spargere dottrina... infetta dal pernicioso e mortai veleno luterano, fuggirete
= deriv. da infeudare; voce registrata dal tommaseo. infeudante (part.
loro all'incontro sia infeudato il paradiso; dal che s'inferisce ragionevolmente che, in
lxii-2-vi-21: un lama, infeudato principe dal re, è loro signore. roma
[ediz. 1827 (562): dal non porvi riparo ne sarebbe venuta una
alla ribellione, alla sovversione (considerata dal punto di vista della società e dell'
comunità di cristo: dunque occorre separarsi dal centro d'infezione e istituire una nuova
del casto, 1-207: rizzatosi tosto dal suolo, in gran parte infiacchito da
morto che vivo, stanco ed affaticato dal peso e dal viaggio, ma molto più
, stanco ed affaticato dal peso e dal viaggio, ma molto più infiacchito dalla
per la fame squallidi e consunti / dal lungo vigilar, dalle ferite / tronchi e
. biringuccio, 1-149: tocco dal fuoco farsi [il salnitro] infiammabile
= comp. da in-con valore intensivo e dal lat. flammdbundus * fiammeggiante '.
attuale. volta, iii-57: eravamo lontani dal conoscere tutti i modi e tutte le
mezza notte. gnoli, 1-343: dal deserto sereno il sole infiamma / la
quel bascio mi 'nfiammao, / ché dal corpo mi levao / lo core e dedilo
sua mano? goldoni, xiii-382: dal dì che amor divino d'ambe infiammato ha
pleuritidi fatte da materia che, discendendo dal capo per la trachea, infiammi li
essere tormentato o travagliato dalla passione, dal desiderio. pucciandone, 351: entra
la mia mogliera. cariteo, 363: dal tergo s'infiammò, non da lo
: subito si infiammò, lo capii dal suo viso turbato. -essere preso
5-430: escoriavasi la pelle, come se dal fuoco bruciata fosse in quei luoghi dove
m. savonarola, 13: guardasse dal dolce e potente [vino] infiamativo
.. / rispose il pensier mio dal duol turbato. straparola, 1-157: il
le emanazioni infiammate e le lave fluenti dal grembo di nevose montagne. d'annunzio
2. per estens. illuminato, rischiarato dal sole (o anche da una lampada
(o anche da una lampada, dal fuoco). - in partic.:
spiegata e uscire bordeggiando sul mare infiammato dal sole che tramontava. ungaretti, xi-168
trionfo mostra con ragione. -bruciato dal sole, caldissimo. brusoni, 9-443
e infiammato a guisa di un tedesco cotto dal vino. tasso, 16-18: il
pelide. pananti, i-71: infiammato dal suo sacro sdegno, / il pedagogo,
infiammato, consisteva nello « snidare la serpe dal suo buco ». 8
innamorar l'uomo ardentemente dell'oggetto voluto dal legislatore. -tentazione. giovanni
spirito santo. * di là dal modo ec. '. cioè altrimenti
ariosto, 22-97: tolto ch'ebbe dal mondo il puzzo e 'l lezzo /
che quello è tutto infettato e inficiato dal fine extrapoetico. pavese, n-ii-162: penso
confido. cesarotti, 1-xxxiv-31: alzarti / dal basso stato, e richiamarti al prisco
, che al partire / feron giurando dal paterno lido, / di non vi ritornar
perché novello, non infierisce, lambito dal vezzo amoroso, allattato da poppe delizianti
l'ardor mio verace / fatto immortai dal mio mortai dolore, / scorrendo il
. govoni, 1267: bruciata anticamente dal tuo male / nel tessuto del sangue infievolito
rosa appunto di primavera che, imbianchita dal soverchio calore, ripiega sul verde cespo
. f. rondinelli, 1-10: dal continuo corso d'una lunga e straordinaria felicità
schidionata. = deriv. dal napol. 'nfilacciata. infilaguaine,
poi quella madre che avrebbe dovuto essere dal momento che mi mandava in giro con i
serao, 1-775: egli porse, dal primo scalino del trespolo, ove era
, che non si arrischiava a uscir dal riparo illusorio delle vetture. -venat
forteguerri, 25-19: ed ella: dal suo rostro un cerchio pende /
infiltramento. d'annunzio, 4-ii-19: dal polso, di sotto ai braccialetti d'
g. capponi, 1-i-129: era insomma dal rubicone in giù la gente ch'ebbe
rubicone in giù la gente ch'ebbe dal mare il sangue o certamente le tradizioni
, scienza, istituti, religioni infiltrate dal pensiero greco, o grecoitalico che si fosse
del terreno e le zone non battute dal fuoco. e. cecchi, 2-79
[colonizzazione], meno pericolosa, proveniva dal sud e si manifestò in una lenta
infilzare. d'azeglio, 1-268: riposandoci dal lavorare, le venivamo infilzando [le
che in parte più vicina o più lontana dal cuore vengono o trafitti o infilzati
a cotesto filo non si staccava mai dal figliuolo. cassola, 5-20: mentre discorreva
lato, colle lasche del lago infilzate pendenti dal bra- ghiere degl'impiccati. crescenzi volgar
parole,... quando cesserete dal credere e dal voler far credere ispirati dalle
.. quando cesserete dal credere e dal voler far credere ispirati dalle nove muse
qualunque si comincia o da l'infimo o dal sommo, esso cielo di marte è
2-ii-308: i prezzi delle grasce estratte dal catasto sono gl'infimi che corressero a'
tardità salgono dallo infimo al mezo che dal mezo alla sommità. 10.
per questa debil tua credenza / tu se'dal sommo giudice dannato / di star di
3. fin da quando, fin dal tempo che. buti, 1-230:
.). guittone, i-21-128: dal principio infine ad ora pasciuto in amaressa
stati infingardi a vogare, sono fatti dal nocchieri ristorare poi nel luogo dove può
= comp. da in-con valore negativo e dal lat. fingère 'fingere, simulale
altrui fatto, me 'ndegno, / e dal canto de for sì me 'nfegno /
, e come che conoscesse più volte dal marito essere violato il legame del matrimonio
punto la regina che il disordine procedesse dal dispettoso umore del barone oxestern, di
iacopone, 30-36: ma quel che dal suo officio se 'nfegna, / la
mostrandosi sonnacchioso, al fine si levò dal lato all'oste. girone il cortese volgar
autore, odiatore dei gesuiti ma non alieno dal loro fare tortuoso e dai loro infingimenti
la forma del femm. è registrata dal tommaseo. infinìbile, agg. ant
quali soggiacciono i numeri e grandezze comprese dal nostro intelletto. leopardi, i-182: ii
d'una verità cristiana: infinitamente distante dal mondo delle idee che si agitavano nel
adriani, 1-ii-89: fu accolto e trattato dal papa e da'suoi amorevolmente, lodandolo
infinitamente più debole di noi per richiamarci dal fondo oscuro della nostra miseria. buzzati
infìnitazióne, sf. filos. passaggio dal finito all'infinito. gioberti
infinitesimale: parte della matematica, sviluppatasi dal sec. xvii, che opera su
cangiamenti che avvengano nella natura, né dal domma di creazione, né dall'infinitesimo
cattaneo, v-1-248: la ragione sorretta dal calcolo discese a estimare li ardori di quel
. da infinito1 e -forme (deriv. dal lat. fórma 1 forma, aspetto
da alcuni detto verbo infinito, e dal gellio indefinito, cioè senza termine e fine
= comp. da infinito1 e dal sufi, -voco (sul modello di
vano quei luoghi, dalla città e dal contado corsero armati a far contrasto alla
d'equilibrio. cattaneo, 1-i-39: dal punto d si tirerà una perpendicolare infinita
oscilla. zavattini, i-196: anche sam dal ventre enorme, anche tim dalla gamba
vita. tasso, 13-i-413: lontano dal mio core / infinito è 'l dolore,
, 3-31: comprò... dal duca di piacenza quattro galere con infinito dispiacere
omarà di tutta la laude che dee ritrarsi dal sacro maneggio. celimi, 721:
di non aver potuto cavare aiuto nessuno dal duca di mena. giannone, i-ii-
/ fondamenti locò del nuovo mondo / e dal suol le vaganti acque disgiunse. f
le cui estremità l'una era premuta dal cielo e l'altra la terra premeva;
, 32: come si comprenderà l'infinito dal finito, e l'immenso dal poco
infinito dal finito, e l'immenso dal poco. citolini, 57: altro è
chiamalo dio, passando... dal concetto dell'immensurato a quello dell'infinito.
ojetti, iii-259: questa pianura abbandonata dal mare conserva ancora un poco dell'infinito
erano cagione non di liberare i collegati dal giogo dell'eresia, non di rendere
ed infinitudine che mai non possono discompagnarsi dal divino e dall'assoluto. papini,
nel corso dei secoli all'eterno (dal discreto al continuo). =
di firenze, guastando ciò che era dal fiume arno infino alle montagne. lippi
che molto più belle gli parevano, dal mezzo del legno quasi infino di tutta
di puglia; e questa generazione fu dal mille dugento sessanta cinque in fino al
e per continuarlo infino a sera, / dal palco scese, e fe'sgombrare il
baldi, 34: se l'aquilon dal sonno suo si desta / mentre l'opaca
non la si tien ascosa, / ché dal principio, ch'ai corpo si sposa
. magalotti, 9-1-90: io mi farò dal ringraziarti de'vostri bellissimi versi inviatimi,
. detti del beato egidio, 255: dal primo die della sua nativi tade gloriosa
'l diavolo ha insegnata e rivelata infino dal cominciamento del mondo. petrarca, 357-7
luce / dentro il mio core infin dal ciel traluce / ch'i''ncomincio a
benivieni, 1-99: ma tu ch'infin dal ciel temperi e reggi / nostro stato
. redi, 16-ii-91: infin di là dal bosforo / vengon ne'fogli miei le
alla vista d'una bestia soverchio oppressa dal peso. c. bini, 1-108
non vuol che colle chiacchiere lo ritenga dal bere. moniglia, 1-iii-346:
alquanti dei poveretti infinocchiati e mezzo rovinati dal sior momi erano sacerdoti. betti, i-150
quattrocento cavalieri, li quali infinti d'andarsene dal lato de'romani, andaro a'consoli
volto e l'apparenza esterna, / dal tuo consiglio stimulata e spinta: /
8-133: esso narratore altri non è dal personaggio infinto sotto il nome alquanto paradossale
o si specchia, / dea che dal ciel discenda, / e pregi tanto
s'infiora? fazio, iv-24-40: dal dì che la rosa s'infiora / de
vi-352: così far si costuma / dal prepotente amore: / infiorando la vita,
nel proposito di non partire quella notte dal convento del carmine, or che la
15. prendere l'origine e il nome dal giglio (con riferimento a firenze)
dotta, lat. scient. infiorescentia, dal lat. infior escèr e * cominciare
valore illativo. voce registr. dal dizionario delle professioni. infìsimire, intr
la quale è curata dalla ragione e dal tempo, per ricordartela non la infistolisca
montale, 1-41: fuscello teso dal muro / sì come l'indice d'
più. = agg. verb. dal lat. infitiàri 'negare, contestare,
, che 'senso raro'chiama vasi dal serassi, fino 1'* infizzare'!
operazione], prima che le viscere dal continuo inzuppamento di quelle acque fatali non
essendo insuperbito / de le laude e dal vino inflato e caldo, / disse
oppure importata, a seconda che dipenda dal progressivo disavanzo del bilancio statale, oppure
è sotto 'l gran cerchio obliquo / dal primo ciel, che l'inflessibil giogo /
congiunti con inflessibile contrazione, per lo più dal versarvi sopra molta acqua fredda diventano indolenti
del raggio solare, chiamata poi inflessione dal newton. tommaseo [s. v
voci e quanti suoni diversi provengono dal solo stringere o dilatare più o meno la
bocca,... dal muovere in tante maniere la lingua; ora
ma s'inflette ogni suono che varia dal preso tenore, segnatamente abbassandosi alquanto,
o spinge la bilancia / a traboccar dal lato della mancia, / gl'infliggeremo
, dentro mi raggrinzii, vergine violentata dal mascalzone. idem, 4-42: ad
deriv. da infliggere', voce registr. dal d. e. i.; cfr
buti, 2-15: per grazia influente dal cielo, l'orno serebbe stato naturalmente
di fiume, onde piglia cotal nome, dal fegato e dal cuore. g.
piglia cotal nome, dal fegato e dal cuore. g. del papa, 6-ii-35
, influenti per le strade dei nervi dal cerebro alle dette parti. bocchelli,
dell'effetto, può comprovarsi altronde meglio che dal mostrato di sopra? rosmini, 2-173
2-ii-170: non si scosterebbe gran fatto dal vero chi nell'andamento libero, fiero,
poeta e le moltitudini, che salga dal popolo agli scrittori, dalla base al vertice
vertice della piramide per ridiscendeme, purificata dal genio e pari a rugiada fecondatrice,
targioni tozzetti, 8-140: aviamo altresì fino dal febbraio in qua un'influenza di febbri
delle due acque portate dall'influente e dal recipiente prima dell'influenza. 9.
della influenza anche sopra coloro che erano lontani dal riconoscere per dei le creature. visconti
sono sicuro che riescirei: dacché dipende dal governo, e il governo potrebb'essere facilmente
prosperità di quest'industria è tanto influenzata dal corso degli avvenimenti che essa può considerarsi
d'influenza. = deriv. dal fr. influencer (nel 1787).
strumento... un motorino influenzato dal magnetismo terrestre genera una corrente. saba
di questo giro il grave pondo / dal sovrano motor sarà commesso, / e d'
avidissimamente ricevono. zilioli, ii-ixx: dal vedersi, nell'ecclisse del sole,
regole statuite dalla natura, e non dal riflesso e influssione del sole.
crear mai lassa, / ciò che partì dal nulla, al nulla riede. muratori
alto / nel tuo danzante moto / dal cadavere attento del tuo verme / a pompar
; / e te [rospo], dal fango / nel fango a sospirar d'
di grandine con molta tempesta mi piovono dal cielo. n. secchi,
... uno agghiacciato influsso spiccarmi dal capo e con subito orrore ricercarmi tutte
... e mantenuti su questa terra dal continuo influsso di quelle grazie senza le
: la quale è quasi una civiltà influssa dal cielo e indipendente dall'arbitrio degli uomini
influttuante mondo. = comp. dal pref. in-di valore intensivo e fluttuante (
depongono sotto la sabbia ove vengono covate dal caldo che quella infoca. g. bentivoglio
, 1-6: vorrebbe staccare il capo dal velluto ruvido della spalliera che le afferra i
, 39-iv-8: spruzzate da quello [dal pianto], le faci d'amore viepiù
uno ninfemo questo mondo, tutto infocato dal ninfemo disotto, sì gli è in
una artificiosa e veloce operazione fatta o dal fuoco stesso o da veruna altra cosa infocata
. s. ferrari, 147: cadea dal cielo un caldo assaettato, / dal
dal cielo un caldo assaettato, / dal fulvo cielo d'infocato bronzo. loria,
infuocato. 3. fortemente riscaldato dal sole o dal fuoco (un luogo
3. fortemente riscaldato dal sole o dal fuoco (un luogo, un ambiente
nelle béttole, sotto le tende infocate dal sole meridiano, intorno alle travi infisse
/ andava tentando i gradini, infocati / dal sole d'agosto, col ramo /
3-91: dopo essere stato cavato lo spirito dal vetriolo, rimane come un tartaro o
d'azeglio, 5-31: visi infocati dal furore, dall'ubriachezza, dalla gioia di
a paure oscure intanto / infocati sospir dal freddo seno. d. bartoli, 2-4-
, infognate nel limo della palude agitata dal ciclone. rebora, 2-12: stanco infogna
d'agente da infoibare: voce registr. dal d. e. i.
divenir folago. = denom. dal lucch. folago 4 torbidiccio ', col
, 3-102: esce [il vino] dal tino infolaghito, e a star lì
ambe l'ali in cielo advinse / dal tropico maggior di questa volta / insino al
, eccetera eccetera. = comp. dal pref. in-4 dentro 'e fondare (
il metallo, essendo liquido e rarefatto dal fuoco, si adatta subito alla forma
/ di butiro gran copia, che dal caldo / liquefatto, stillante a poco
pazzi, iii-131: io veggo derivare dal seno di esso sposo fonti e rivoli che
, 1-41: io dico con amor dal divin fonte / dell'increato ben qua
infondere. de jennaro, 63: se dal terzo cielo / tal amorosa fiamma in
infondano. capilupi, 62: scesa dal ciel in pura e bianca gonna /
corpi inferiori alcuna virtù che non derivi dal moto o dal lume, ma da l'
virtù che non derivi dal moto o dal lume, ma da l'essenza del cielo
paradiso. lemene, i-273: questo dal sibilar d'aure o di fronde,
d'aure o di fronde, / dal garrire importun d'augel loquace / or
. farei mercurio che mostrassi calar giù dal cielo per infonder sonno. sempronio,
... / se offeso lo vedrà dal lato destro, / la gamba manca
. ch'egli per liberarsi dall'inferno e dal purgatorio della sua carne focosa e salire
dotta, lat. infundère, comp. dal pref. in'dentro 'e fundère
, 9-754: la storia sì mai dal sentier non torca, / e l'arcion
poi è di rame infin alla inforcata, dal ventre fin dove s'inforcigliano le cosce
letame, oppure a separare i prodotti agricoli dal terriccio e il materiale grosso da quello
d'agente da inforcare: voce registr. dal dizionario delle professioni. inforcatura
e le braccia di fino argiento, dal petto infino alla 'nforcatura ingiù tutta di
poi è di rame infin alla inforcata, dal ventre fin dove s'inforcigliano le cosce
. ted. inforestieren. voce registr. dal d. e. i.
gioberti, 6-ii-276: iscorporando roma dal resto, anzi infeudandola agli strani,
, 1-41: io dico com'amor dal divin fonte / dell'increato ben qua
dall'osservanza delle formalità diplomatiche previste dal protocollo. migliorini [s. v
usato per la prima volta nel 1946 dal pittore francese j. dubuffet (nato
quanto e come ardente e severamente lavorarono dal 'i8 al '35, tra mezzo
neve riman nudo il suggetto / e dal colore e dal freddo primai, / così
nudo il suggetto / e dal colore e dal freddo primai, / così rimaso te
tecniche elettroniche. = deriv. dal fr. informatique, comp. da inform
, i-24: questa massa 'mmensa / dal sol già tanti secul'informata / non
di giustizia,... condotti dal caso o da una spia, che qui
10. 000 non credo andar lontano dal vero. d'annunzio, iv-1-560: non
suo favore e che risposte ho avuto dal ministro. romagnosi, 19-167: la
: il giorno undici io ero a pranzo dal mio buon amico federico. che servizi
benché gentile, il modo di chiedere dal popolo l'informazioni di quelli ch'alle maggiori
informe e infigurato, impossibilitata a comprendere dal non terminarsi. savinio, 7:
494: sale una informe / nube dal bigio piano, e affligge il sole /
questo di salute alito enorme / che dal sen de la terra umida emana / mentre
.. una informe raccolta di giudici trascelti dal principe, togati di porpora, e
, come fece, delle domande infornate dal conte martinengo per parte di savoia e
inavvertiti i più be'momenti originali offerti dal tema, quando il costringe a strozzarli e
g. a. costanzo, vi-860: dal tuo, diverso, orfeo, fu
: voleano uscire fuori, ma dal loro capitano furono rite nuti
b. croce, iii-22-85: fin dal 1883 era stata istituita la cassa nazionale
ad un fedele che di vedersi separato dal numero de'figliuoli della chiesa. gioberti,
fruttiferi campi di sebeto, / poi dal tempo inforzate e dalle rose / de'giardini
. xi -denaio buono -per distinguerlo dal denaro più debole, detto lucchese comune
nuova abbassata. = » deriv. dal lat. tardo fortia * forza '.
del digesto di giustiniano, che si estende dal titolo terzo del 240 libro a tutto
, che foschi / ho i membri dal solar pianeta tinti: / e febo i
e sì m'atterra, / che vinto dal dolor negletto stassi / mio plettro e
mai essere umano che non fosse infoscato dal tedio, perseguitato dal dubbio?
non fosse infoscato dal tedio, perseguitato dal dubbio? - macchiare,
ingegno uman cinto da fosca / nube raro dal falso il ver distingue, / e
a fin ch'ella il difenda / dal peso d'una pietra e grande e
om- brose piante / d'antica selva dal cavallo è scòrta. graziani,
de'reami a cui chiamate / eran dal fato. * m. giorgi, lii-9-43
, che, se per avventura abbattuta dal sonno non si levasse, toccandole il
/ e dichiarato infra i miglior perfetto / dal favor manifesto era de'volti. davila
guardia de'due birri, e correr dal capitano di giustizia, a render conto
degli alberi si scorge quando, tocche dal sole, cadono infracidile. calandra,
sicuri, come sono, i tetti dal pericolo dell'infradiciare. 3.
,... era a mille miglia dal pensare che quello fosse un conte come
d'amido... appariva infradiciato dal sudore e tinto dal verde anilina della
.. appariva infradiciato dal sudore e tinto dal verde anilina della cravatta. morante,
lago estesissimo, la cui acqua corrotta dal ristagno e dalle foglie che ci s'erano
, comp. da infra-1 sotto 'e dal gr. yvà&oi; * mascella
certezza onorati; quelli di marsiglia furo infrancati dal tributo. che il vostro re.
di forte aquila il figlio, dal privilegio di somministare esempi a'grammatici.
vario pel portin capelli, / e dal capo alle piante infranciosate! settembrini, 1-57
morte doma e lega, / stretti dal fallo a noi di servitude, / i
erano incapaci di poter ricevere alcuna alterazione dal principe, ma avevano forza di poter infrangere
s'infrange contro un bicchiere. = dal lat. * infrangère, comp. da
infrangibile durezza ed avversione a'partiti antemessi dal duca. l. adimari, 1-45
fior di lino... si cole dal peregrino che divoto il coglie, non
: denti guasti, gelati, / dal verme divorati, / deboli, traballanti,
doglia il core infranto, / restami dal martir l'animo ucciso. monti, x-4-561
. = comp. da infranto e dal sufi, collettivo e spreg. -urne
infrapposto in alcuni vani scherzi di animali fatti dal sneyers, pittore eccellentissimo in questo genere
papa, 4-8: la luna, scorta dal suo movimento, giugne talora ad infrapporsi
alle piante di agrumi, per difenderle dal freddo, l'infrascarle; cioè mischiare
quando s'offeriva men che modesto e dal vaneggiamento infrascato. gioberti, i-iii-
nella locuzione 1 in ilio tempore ', dal cominciar che fa la lettura del
che salva il paese dalle guerre, dal vaiolo e dalle malattie, e che è
offese, voltò tutto l'animo ad alienare dal duca di milano la città di genova
faceste, per vostro movimento, ma dal serpente inimico nostro foste tentati, non
l'umidità, violentata il giorno davanti dal sole, è stata forzata nascondersi entro
4 primario ': questo noi ripetiamo dal francese e, insegnando, mostriamo di
, iv-377: io non ne posso più dal camminare. / siro, che ti
origini e il procedimento della costituzione italiana dal 1848 alla prefazione delle opere del conte
modo d'addottrinare col contrario, e solo dal simigliante s'apprendesse, imitanto anzi che
4-207: validamente si conferma tutto ciò dal nome 'arusnati ', ignoto ancora all'
. = voce panromanza, deriv. dal lat. tardo insignire, comp.
amabile di continentia, 14: insegnata dal diavolo con le consuete malizie de le
sotto i polpastrelli nervosi, si contorceva dal piacere. sinisgalli, 9-123: ho inseguito
d'aeroplani; ora più alti e dal ronzio quasi impercettibile; d'improvviso falcianti
barilli, 5-8: una petroliera proveniente dal sud, inseguita dal mare, getta
una petroliera proveniente dal sud, inseguita dal mare, getta anch'essa l'àncora
i 500 m di altezza. = dal ted. inselberg 'montagna-isola '.
o in altro modo coperte o difese dal venir corrose, e riguardanti dall'esser forati
rotti, si cuoprono e si difendono dal mare altissimo bassissime provincie intere. gemelli
vena nobile, poltroneggiando in tal guisa dal primo di gennaio fino a l'ultimo di
che al basso, e da dio e dal cielo... ci discostiamo.
cioè dell'età presente inselvatichita o partita dal virtuoso vivere. s. caterina da
! ». = deriv. dal fr. ant. ensemble 4 insieme '
fatto dell'insubria. = deriv. dal fr. ant. insanbrun, provenz.
. insanbrun, provenz. izanbrun, dal ted. ant. tsenbrùn, ted.
germania ». = deriv. dal ven. insemenio 4 sbalordito '.
l'avrebbe fatto. = deriv. dal veneto insempià 4 stupido, semplice,
menato / è per levarti il cor dal tuo tesoro / che suol ogni om
., 36 (633): fin dal principio della malattia,...
di questo insensibile, non faremo differenza dal potere un peso sostenere un altro, al
granicoli, li quali, preso il lume dal sole, dall'opposita parte rendono la
insensibile', che non produce grandi differenze dal vero e dal bello. -in
non produce grandi differenze dal vero e dal bello. -in partic.:
con dolcissimo / insensibil pendio, / dal bel rapirmi sento / che natura vi diè
che 'sono ', cioè il salto dal sensitivo all'insensitivo. 2
atto a sentire. = deriv. dal fr. ant. insensif, comp.
qualonque falla nel suo stato è inseparabile dal principe supremo, né egli stesso può
cavalleresca che l'onore dipende dalle virtù e dal ben operare, quasi fosse cosa interna
come fu tra piero e donato; dal quale amore nacque la salute loro universale
glorioso di sua altezza, cosa aliena dal suo pensiero. campiglia, 1-452:
un'epentesi. leopardi, ii-147: dal latino * pavo 'diciamo * pavone '
. gentile, 1-187: la vita vagheggiata dal poeta è una vita il cui valore
libera creazione del soggetto che si stacca dal reale, in cui il soggetto stesso
scandalizzata..., lasciando trasparire dal suo aspetto d'esser lieta d'aver
la farfalla è talmente nel verme fin dal primo esser di lui, che tanto questo
o anche, per estens., dal boa). savinio, 103
deriv. da insertare-, voce registr. dal dizionario delle professioni. insertare,
figur. del tufo, 360: dal castello de l'abate / fichi secche
novelle spose. carducci, iii-2-354: dal viso / de le accolte bellezze ardore e
iii-3-246: da l'aspre torri e dal cenobio muto, / dal folto dòmo d'
aspre torri e dal cenobio muto, / dal folto dòmo d'irti steli inserto,
a strumenti, a macchine, logorati dal tempo e dall'uso).
loro. macinghi strozzi, 1-578: dal padre s'arebbe poco aiuto, ché è
, al terrore o all'ammirazione prodotta dal fondo del soggetto, non fa che
, iv-xxn-12: là dove questo seme dal principio non cade, si puote inducere nel
palii dell'eterna salute? = dal lat. insìtàre, iterativo di inserère *
, carnivori e onnivori. = dal lat. scient. inserta: v.
, comp. da insetto e -cida, dal tema del lat. caedère 'uccidere
, comp. da insetto e -fero, dal tema del lat. fèro 'porto
la proprietà di tenere lontani gli insetti dal luogo dove viene sparsa (una sostanza
superficie inferiore di un'unità stratigrafica originata dal processo di sedimentazione delle rocce. -letto
-alzarsi, levarsi, fuggire, uscire dal letto: scenderne più o meno rapidamente
mità che, alzatasi di letto, sfavillava dal volto un profluvio di raggi di pellegrina
nel letto di sì grave infermità che dal corpo di lui scaturivano vermi e le
il letto. -chiamare, tirar giù dal letto qualcuno: svegliarlo e farlo alzare
, 5-30: veniva a tirarci giù dal letto, ci spingeva nella sua automobile,
-saltare, ruzzolare il letto o dal letto: alzarsi con fretta precipitosa.
... lo fece saltar fuori dal letto prima che le-sue stesse abitudini mattiniere
mai di letto. -trarre un'arma dal suo letto: sguainarla, sfoderarla.
riferisce o appartiene alla lettonia, retta dal 1940 in repubblica federale sovietica, e
al suo officio di lettore dei novizi dal priore di san marco.
essere conferito, mediante apposito rito compiuto dal vescovo, anche a semplici laici di
= deriv. probab. dal fr. ant. lectrin (dal lat
. dal fr. ant. lectrin (dal lat. tardo lectrum 1 pulpito
e frutto a capsula. = dal nome del botanico g. c. lettsom
; cianotrichite. = deriv. dal nome del mineralogista ingl. w. g
dire di un malato che va tramutandosi dal canapé al letto, e da questo a
c. boito, iv-113: andavo dal letto al lettùccio. verga, 4-256:
, le quali cose si apprendono solo dal conversare e dalla lettura degli scrittori.
supplica gli si consenta di non allontanarsi dal collegio per le vacanze « allo scopo di
. interpretazione di una parola controversa (dal punto di vista grafico, etimologico o
4 cicero '. -attività svolta dal revisore o dal correttore di bozze.
. -attività svolta dal revisore o dal correttore di bozze. -lettura in
126: il processo verbale è sottoscritto dal cancelliere. se vi sono altri intervenuti,
100 bani. = deriv. dal romeno leu 4 leone '(dalla piastra
. leucacantha (plinio), comp. dal gr. aeuxós 'bianco '
= voce dotta, lat. leucadlus, dal gr. aeuxdtseot; 'della leucade
, lat. leucanthemum (plinio), dal gr. xeuxàv&€p. ov * che
, lat. scient. leucaspis -idis, dal gr. aeu- xaarctg -180? '
. = forraaz. dotta, dal gr. xeuxó? 'bianco '.
= formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxó? * bianco '
overo brutto color del corpo, nascente dal mal abito di quello. ha
lat. scient. leucaemia, comp. dal gr. aeuxó? 'bianco '
voce dotta, comp. da leucemia e dal sufi, -oide, dal gr.
leucemia e dal sufi, -oide, dal gr. -eisriq * simile '.
. = voce dotta, deriv. dal gr. aeoxó? 'bianco ';
dotta, lat. scient. leuciscini, dal nome del genere leuciscus (v.
prominente. = voce dotta, dal gr. aexioxoc; 'sorta di pesce
. = formaz. dotta, dal gr. xeuxói; * bianco '.
= voce dotta, deriv. dal gr. xeuxó? 'bianco ',
= formaz. dotta, deriv. dal gr. xeuxó? 'bianco '.
= formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxó? 'bianco,
= formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxóc 1 bianco, incolore
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxó? 4 bianco 'e
= voce dotta, comp. dal gr. aeuxó; 'bianco 'e
. miner. -ite-, voce registr. dal d. e. i.
comp. da leuco [citi] e dal tema del lat. occidère 'uccidere
lat. scient. leucocythaemia, comp. dal gr. xeuxós 'bianco ',
lat. scient. leucocyta, comp. dal gr. xeuxóc; * bianco '
formazione dotta, comp. da leucocito e dal gr. yiveau; * origine,
formazione dotta, comp. da leucocito e dal tema del gr. vcvvopat * genero
voce dotta, comp. da leucocito e dal sufi, -oide, dal gr.
leucocito e dal sufi, -oide, dal gr. -eisiìq 'simile '.
. dotta, comp. da leucocito e dal gr. x0ot <; 'distruzione
da leucocito e da un deriv. dal gr. péxpov * misura '.
. dotta, comp. da leucocito e dal gr. nolr \ aic,
lat. scient. leucocytozoon, comp. dal lat. scient. leucocyta * leucocita
. scient. leucocyta * leucocita 'e dal gr. £ . dall'ingl. leucocrate, comp. dal gr. xeuxó ('bianco'e e xpdcxoi; 'forza'; voce registr. dal d. e. i. . xeuxó- xpooo? * pietra preziosa dal colore d'oro biancheggiante ', comp d'oro biancheggiante ', comp. dal gr. xeuxót; 'bianco 'e lat. scient. leucadendron, comp. dal gr. xeuxót; 'bianco ' = formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxót; * bianco, incolore (v.); voce registr. dal d. e. i. leucodèrma acromasia. = voce dotta, dal gr. xeuxósepfiot; 1 che ha la la pelle bianca; voce registr. dal d. e. i. = formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxót; * bianco ' (v.); voce registr. dal d. e. i. = formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxót; * bianco ' . xeuxót; * bianco 'e dal tema di cpalvopiai * appaio '. , non elastici, che si comprende dal pallore e gonfiamento pressoché leucoflemmàtico della faccia = formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxót; 'bianco, incolore = formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxó? 'bianco ' . dotta comp. da leucociti] e dal gr. yè'jsaiq 'formazione, dotta, comp. da leucociti] e dal tema del gr. y ^ yvopai genero, produco '; voce registr. dal d. e. i. = formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxót; * bianco 'e . xeuxót; * bianco 'e dal tema di yp ^ cpco * scrivo ' = formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxót; 'bianco 'e = formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxót; * bianco 'e (v.); voce registr. dal d. e. i.
= voce dotta, deriv. dal gr. xeuxó? * bianco '.
dotta, comp. da leucociti] e dal gr. x0oi <; 'distruzione'
; 'distruzione'; voce registr. dal d. e. i.
= formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxó? * bianco 'e
sm. chim. liquido incolore ricavato dal catrame di carbon fossile; olio bianco.
= formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxót; 'bianco '
. xeuxót; 'bianco 'e dal sufi. chim. -olo, che indica
ma il rinomatissimo scarpa distingue l'albugine dal leucoma, insegnando che la prima è
= formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxó? * bianco 'e
= voce dotta, deriv. dal gr. xéuxcopia -ato? 'bianchezza
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxót; 'bianco, jxéxa
gr. xeuxopicpóxiot; 'fico caratterizzato dal centro bianco ', comp. da xeuxót
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxót; 'bianco 'e
dotta, lat. scient. leucon, dal neutro del gr. xeuxót; *
leucon (plinio) 'airone ', dal gr. xeuxót;.
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxó? * bianco 'e
= voce dotta, deriv. dal gr. xeuxót; * bianco 'col
= voce dotta, deriv. dal gr. xeuxót; * bianco '.
lattico e acetico, e alcole; dal fruttosio producono mannite. = voce
lat. scient. leuconostoc, comp. dal gr. xeuxót; 'bianco '
. xeuxót; 'bianco 'e dal nome del genere nostoc (v.)
lat. scient. leucopaxillus, comp. dal gr. xeuxó? 'bianco '
. xeuxó? 'bianco 'e dal lat. paxillus (v. passillo)
= voce dotta, comp. dal gr. xeoxó? 'bianco 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. xeuxó? 'bianco 'e
, lat. leucopetalos (plinio), dal gr. xeu- xotréttjxo? 'dalle
= formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxó? 'bianco 'e
. xeuxó? 'bianco 'e dal lat. petra * pietra ', col
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxó? * bianco 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xsuxó? * bianco 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxó? * bianco 'e
dotta, comp. da leucociti] e dal gr. 7totifj? i?
dotta, lat. scient. leucopsacidae, dal nome del genere leucofisacus, comp.
nome del genere leucofisacus, comp. dal gr. xsuxó? * bianco 'e
= formaz. dotta, comp. dal gr. xeuxó? 'bianco 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. xeoxó? 'bianco 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxó? * bianco 'e
gr. xeuxó? * bianco 'e dal tema di (béco 'scorro giù
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxót; * bianco 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxót; * bianco 'e
= voce dotta, deriv. dal gr. xeuxót; * bianco ',
della famiglia de'branchiari: trassero tal nome dal color bianco in essi dominante.
dotta, lat. scient. leucòsia, dal gr. xeuxót; 'bianco '
= voce dotta, deriv. dal gr. xeuxót; 4 bianco '.
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxót; 4 bianco 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxót; 4 bianco 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxót; 4 bianco 'e
— voce dotta, comp. dal gr. xeuxót; 4 bianco e da
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxót; 4 bianco 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxót; 4 bianco 'e
gr. xeuxót; 4 bianco 'e dal tema di xéfxvtù 4 taglio '.
= voce dotta, deriv. dal gr. xeuxó&pt£ -xpixo; 4 che
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxó; 4 bianco 'e
= voce dotta, comp. dal gr. xeuxót; 4 bianco 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. xeuxót; 4 bianco 'e
= voce dotta, comp. dal lat. lèo -ónis 4 leone 'e
la menaide. = deriv. dal genov. leudo-, voce registr. dal
dal genov. leudo-, voce registr. dal dizionario di marina. leupardo,
monetaria bulgara (« leone », dal simbolo che vi è impresso). plur
plur. leva. = deriv. dal bulgaro lev 4 leone '(dalla piastra
centro delle gravità cacherebbe assai lontano dal petto, onde sarebbe sforzato il nuota
6-23: questi, tozzo, deforme, dal groppone sbilenco, con un braccio penzolante
tenò i lucchetti, divelse la spranga dal muro, dette a leva col
assai più facile il distaccarle sollevandole perpendicolarmente dal piano orizzontale, o mettendole a leva
federico guglielmo ora ritirava le sue genti dal campo di guerra, ora voleva mettere a
'leva in massa ': locuzione derivata dal francese 'levée en masse * (
leva': quel mare grosso che viene dal largo, con fiotto diforano, ro-
quella sorda che si vede gonfia venire dal largo, e pronostica vento e tempesta,
.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levabobine,
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levacàpsule, sm
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni.
(v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levacordóni,
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levaduro,
leva eius'. marrini, 2-93: dal salmo 42, che giornalmente si dice nel
serve a ricevere il foglio appena abbandonato dal cilindro stampatore e a deporlo sulla tavola
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levagambi,
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levagióne, v
di tale cultura. = deriv. dal nome della città francese levallois- perret,
v.); voce registr. dal d. e. i.
), e tose, settentr., dal lat. levàmen -ìnis 4 mezzo
se ne trovò ingannato, non seguendo sempre dal levamento delle cause il toglimento de gli
gli armonici concenti / seppe cavar su dal soave moto, / per levamento de l'
sollevare, togliere; reclutare '(dal lat. levans -antis, part. presente
-sole levante: punto dell'orizzonte dal quale sorge il sole; est.
, nel levante, da asia, dal fiume chiamato tanais. g. villani,
cioè tutta la parte da levante, cominciando dal mare oceano e paradiso terrestre. guido
. m. ricci, i-5: dal levante comincia nella provincia di iunan in cento-
, della vernata: punto dell'orizzonte dal quale sorge il sole nel solstizio d'
, dell'estate: punto dell'orizzonte dal quale sorge il sole nel solstizio d'
commerciali che ha luogo ogni anno, dal 1929, in settembre a bari,
, rivendicata e ottenuta dalla francia fin dal secolo xvi, dei cristiani soggetti all'
. erano tanto contrarie quanto il levante dal ponente. -mandare in levante:
andare in levante, ecc. derivano dal gioco di parole con levare * rubare
corsiere o una gamba levantina per sottrarsi dal rigore delle spade francesi.
n. 5, 6, 7 derivano dal gioco di parole con levare 1 fuggire
con levare 1 fuggire *, 'alzarsi dal letto 'e * montare in collera
canaletti, usata per togliere l'olio dal collo di fiaschi e bottiglie.
v.); voce regista. dal dizionario delle professioni. levapani,
v.); voce regista, dal dizionario delle professioni. levapiastre,
v.); voce regista, dal dizionario delle professioni. levapièdi,
de la dea levando in alto, / dal cerchio di quel nume, a cui
levossi la botte. -far salire dal basso verso l'alto. castiglione,
, domandò il vecchio, levando la testa dal cuscino. -intr. per lo
desinare. benivieni, iii-10-71: desto dal suon d'acuno uccello / che con
turbine vorace, / la maga levò su dal prato erboso, / come leva un
la battaglia. -far alzare dal letto; svegliare. s. bonaventura
dire veruna cosa, se ne andò dal re, che pur alora se livava.
: fatta la mattina, si levò libera dal tumore della faccia e da infermità alcuna
ne volle più, la vecchia si levò dal letto di là a due mesi.
15: fummi di fuoco si leveranno dal ponente, contra la faccia del fermamento
levasi? arici, i-216: ma se dal soprastante etere spinto, / [il
cundate di stagnanti fiumi / quando cade dal ciel più lenta pioggia. tasso,
levò verso il mio povero amico, dal suo angolo, i più begli occhi
un cantico di capinera / si leva dal tacito bosco. -sostant.
montecuccoli, i-396: per essere un poco dal cannone nemico bersagliato ne'suoi alloggiamenti,
per capriccio. leopardi, iii-200: dal seicento in poi s'è levato un muro
di quella terra sulla quale l'astenersi dal sigaro fu nel 1848 preludio all'insurrezione
aleardi, 1-101: qui, divisi dal volgo sonnolento / che compra e vende,
iii-665: la vostra riputazione non dipende dal posto che voi siate per occupare,
per occupare, ma dalla vostre scienza e dal vostro
, per andare a prendere il pane dal fornaio. [ediz. 1827 (252
: per andare a levare il pane dal fornaio]. tarchetti, 6-ii-249: avrei
patria fosse anche spezzato. -prelevare dal luogo di produzione o da un deposito
mentre che la lontananza di esso romano dal centro, sopra 'l quale si volge
più di cento volte maggiore della distanza dal medesimo centro di quel punto dal quale
della distanza dal medesimo centro di quel punto dal quale pende il gran peso. ramazzini
di due mila libre d'italia incirca: dal che si può comprendere quanto gran carico
bo- nouille introduttore degli ambasciatori, mandato dal re e dalla regina madre, con
fenne! ariosto, 38-23: carlo dal salutifero lavacro / con cerimonie debite levolla
: aquilino, lèvami un secchio d'acqua dal pozzo. -far emergere dal fondo
acqua dal pozzo. -far emergere dal fondo del mare; recuperare navigli o
... di porsi a levar dal fondo del mare, ove era sommerso,
piano della corte e regno di svezia dal signor di santomano, lo miniò con questi
. togliere (o far togliere) qualcosa dal luogo in cui si trova per collocarla
): levò soavemente via la coperta dal letto, di modo che la donna
levar el bollo e subito levalo via dal foco e metti drento tutte queste cose
la porse. praga, 3-26: dal dazio, ove scroccarono, / tremando,
tarchetti, 6-i-200: levandosi gli occhiali dal naso... e assumendo imo
2-214: fu lei a essere invasata dal tremito, tanto che non le riusciva levare
. baldinucci, 82: levar la vernice dal rame è quell'operazione che fa l'
m'apparve un giovane di maravigliosa bellezza dal cui viso con maestra mano la barba
quel bascio mi 'infiammao, / ché dal corpo mi levao / lo core e dedilo
a più di sei levò 11 capo dal collo. calmeta, 66: li fu
.. che fu per levarli la testa dal busto. guicciardini, 3-4-147: se
loro, gli fosse levato il capo dal primo colpo delle artiglierie degl'inimici.
dalla circolazione, dall'uso pubblico, dal commercio; proibire, vietare. p
cremuzio, e cassio severo, che dal senato erano state fatte levar via; e
stato quello che abbi liberato duo volte dal pericolo la legione. g. morelli,
[oro] brunetto] bisogna levarlo via dal vocabolario, perché ser brunetto in esso
, 33-106: è in poter di lui dal camin dritto / levare il nilo,
che a me non par punto cosa lontana dal potersi ragionevolmente credere, avendolo veduto levar
vedesse né alcuna volta levare gli occhi dal libro. leggende di santi, 4-47:
ottima fosse la sua resoluzione di levarle dal mondo. 46. figur.
amministrazione della repubblica ed il privilegio ottenuto dal popolo, propose ancora che fussero private
quanto più si vede perseguitare e scalcheggiare dal mondo, tanto più leva l'affetto
mondo, tanto più leva l'affetto dal mondo. macinghi strozzi, 1-70 dell'andata
berni, 326: egli si è levato dal servizio di monsignore, e sta da
, 7-75: tu m'hai levato dal quore una trave, / che proprio
pennello, / come tu cerchi, leverai dal cuore / ogni doglia, ogni affanno
pare che mi sia levata una pietra dal petto, dappoiché s'è partito ulisse,
alquanti esempi mette innanzi di sbagli presi dal barbaro. g. gozzi, i-12-222
, quando sarà riscaldato, sarà levato dal luogo suo. giannotti, 2-2-201: né
filosofo rispose: priegoti che mi ti levi dal sole. dante, inf.,
lui, era che egli si levasse dal sole. macinghi strozzi, 1-56: zanobi
levato il cadavere dell'ucciso governatore, dal luogo poco decente dove era stato collocato
alquanti giorni, mio padre mi levò dal ditto michela- gniolo, come quello che
il suo ragionare in tanto si levò dal popolo che egli sempre solo, sempre unico
è impegnato o intende impegnarsi; dissuadere dal compiere una data azione, dal comportarsi
dissuadere dal compiere una data azione, dal comportarsi in un determinato modo; sconsigliare
la particella pronom. desistere, cessare dal compiere una determinata azione o dal proseguire
cessare dal compiere una determinata azione o dal proseguire un'impresa già progettata o iniziata
del popolo,... si levarono dal proponimento loro. storie pistoiesi, 1-125
sciadori a pregare lo comune che si levasse dal trattato che facea con castruccio. aretino
dalla vita consueta, quando esce loro dal cuore, strano e incompreso a loro stessi
b. davanzati, ii-33: è levato dal pericolo giulio civile, potentissimo tra i
/ e sano e salvo lo sbalzi fuor dal letto. tortora, iii-12: allo
non sarebbe perciò stato meglio di dividersi dal suo nuovo amico? ». gli
dalle affezioni improvvise. e si levò dal dubbio pensando che per lui era meglio
persone che conosceva. -escludere dal godimento di piaceri, di onori,
uno per compagnia, de quelli partiti dal campo e venuti sul bre- xan,
delminio, i-150: la fanciulla scesa dal cancro significherà la comare che leva i
più con la particella pronom. uscire dal covo, lasciarsi stanare; levarsi a volo
a terra a piombo, / come casca dal ciel falcon maniero / che levar veggia
in levare: tempo debole, indicato dal gesto ascendente della mano o della bacchetta
ed io ristretti, / oltre andavam dal lato che si leva. 77
si leva la mattina innanzi al sole dal levante, e la sera dal ponente rimane
al sole dal levante, e la sera dal ponente rimane adietro. leonardo, 2-116
vita nuova, per le generazioni uscenti dal secolo decimo? pavese, 10-50: al
bollore, n. i. -levare dal o al fonte: v. fonte,
testa: v. testa. -levare dal latte: v. latte, n.
più giorni il bel pianeta innanzi / che dal mar levi la raggiante fronte.
n. 23. -levare le castagne dal fuoco: v. castagna, n
-levare qualcuno di vita, della terra, dal mondo: farlo morire. zanobi
, 21-58: dispone tra sé levar dal mondo, / come il primo marito,
-levarsi le mosche, i moscerini dal naso: v. mosca e moscerino
11. -non levare mai il capo dal lavoro: attendervi indefessamente, senza soste
dilettava, che non levava mai capo dal lavoro; onde altri si poteva di lui
cosa. -non levare un ragno dal buco: v. buco1,
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levascàglia (levascàglie
a togliere le palle roventi d'artiglieria dal forno e scuoterle per farne cadere le
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levastampi, sm
nell'industria vetraria, operaio che attinge dal forno il vetro allo stato plastico
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levasuòla, sf
esecuzioni in tempo di notte, cioè dal tramontare fino alla levata del sole.
del sole. -punto dell'orizzonte dal quale sorge il sole; levante,
del comune di firenze, 30: dal lato della levata, fare uno buono e
dall'assedio, o semplice- mente partita dal campo, che prima si occupava. dicesi
.: prelevamento di generi di monopolio dal magazzino di deposito; la quantità prelevata
, doveranno in avvenire levare detto sale dal salaiolo che resta destinato per li respettivi
vetro che si attinge con la canna dal crogiuolo prima di modellarlo. trattati
l'alzarsi di imo o più uccelli dal terreno, o dall'acqua. 'tirare
appena, o poco dopo, levati dal letto. * questo domani si farà di
. cavatappi. comisso, i-179: dal sottoscala feci portare ceste di bottiglie e
teatri levaticci. = deriv. dal lat. * levaticlus (da levare '
, ciò è toglievo o levativo, dal togliere o levar via, come io lo
, ch'era levato ritto e stava dal lato di fuori: guata. g.
dimanda. -che si è alzato dal letto; che ha lasciato il letto
con prendere la mattina, subito levata dal letto, in brevi intervalli, circa
berni, 44-50 (iv-67): dal sol levato infino al mezzo giorno.
; che si innalza, si protende dal suolo; esteso in altezza; eminente
e poi caggiono a guisa di foglie levate dal vento. -estratto, ricavato
questa cerimonia è stata assoluta o benedetta, dal che ne seguirà in consequenza: adunque
nei giorni di domenica e cassarle interamente dal calendario. -dir. stor.
: ancorché andrea di domenico con- tucci dal monte sansavino fusse nato di poverissimo padre
hai aperto il negozio? io tomo dal bosco. pavese, 1-50: ci
giornata a chi è da poco alzato dal letto. tommaseo [s. v
fermo coperto si giunge al levatoio, dal quale, abbassato dalle guardie, si entra
dall'acqua. = deriv. dal lat. mediev. [pons] levatorlus
industria ceramica, operaio addetto a estrarre dal forno gli oggetti cotti; scaricatore di
anche levatori, perché levan su l'infante dal fonte sacro. 8. chirurg
separati. = deriv. dal lat. mediev. levatorius, da levare
v.]: levatura del lustro dal panno. 4. figur.
detto di cosa facile a esser rimossa dal suo luogo. -mite, timido,
lo più le donne di plcciol levatura dal lato del marito levatasi. -di
dell'alimentatore di una macchina che preleva dal forno di fusione il vetro allo stato
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levazióne (
sono lontane egualmente dall'equinoziale, ovvero dal polo, cioè hanno la medesima levazióne.
contempliamo. = deriv. dal nome del naturalista olandese antony van
facchini frodatori. = deriv. dal turco lewent * soldato di marina ',
levezza d'animo, udendo me essere dal primo amore mutato. albertano volgar.
mente seguire la metafora dell'hobbes che, dal biblico nome del coccodrillo o del serpente
sgrassatura della lana. = deriv. dal lat. crist. leviathan (vulgata)
= formaz. dotta, comp. dal lat. lèvis 'leggero 'e
. lèvis 'leggero 'e dal tema dei comp. di facère * fare
... /... ancora dal sentiero / dell'età breve leviga sul
forte, ma illanguidita dall'ozio, ingentilita dal nitore delle unghie levigate dalle polveri e
albero rugoso od una pietra / levigata dal mare. quasimodo, 6-135: liscia è
specchio / coi seni a maturare / dal sublunare zucchero succhiati. bartolini, ii-47
lustro. giusti, 4-i-244: dal contrario / lato splendea / levigatissima /
angosciosa, ma non sbraitante, levigata dal bon-ton... della vedova dolorosa,
di venire, come si dice, dal nulla, e che i suoi modi non
e da tutta quella frescura che veniva dal fondo della grotta. moravia, viii-81:
si muove il vento, suole spiccar dal monte falde così smisurate di neve, chiamate
nuova unione. = deriv. dal lat. levir -tri * cognato, fratello
la vedova. = deriv. dal fr. léviration (v. levirato)
; ottenuto per distillazione dalla radice e dal frutto del levistico e usato come aromatizzante
/... / ché chi dal fango della plebe è sorto / o trattò
. ghislanzoni, 68: i sacerdoti preceduti dal gran levita si schierano sulla gradinata,
. levita e levites (vulgata), dal gr. xeuettt)? e xeucnji
d'ungheria. = deriv. dal fr. lévite, con allusione all'ampia
sensazione di straordinaria leggerezza; sentirsi libero dal peso del corpo. - anche:
: una tal sorta di corale partecipazione dal luogo alla vicenda, della scena al dramma
. crist. leviticus (vulgata), dal gr. crist. xeoeixtxó? e
deuteronomio, cioè la seconda legge; e dal numero di cinque si chiamano pentateuco.
liber] leviticus (vulgata), dal gr. crist. asuemxóc e aeuixixóv.
= voce dotta, comp. dal lat. lèvis 'leggero 'e dal
dal lat. lèvis 'leggero 'e dal gr. tó7to <; 'impronta
ed esplicita, perché non fu contrassegnata dal carattere di una riforma pratica simile a
in antico. = deriv. dal lat. mediev. leviton -ónis e levitonium
. da lat. tardo levitonarium, dal gr. trardo xe37) tcùvàptoi;.
= voce dotta, comp. dal lat. laevus * sinistro 'e da
. = voce dotta, comp. dal lat. laevus * sinistro 'e dal
dal lat. laevus * sinistro 'e dal gr. yp
levola molto conforme. = deriv. dal lat. [sambucus] ebùlus; cfr
della voce, e parimente / il levor dal levor. = voce dotta, lat
comp. da levo [giro] e dal sufi. chim. -ina, delle
sopra parto. = deriv. dal fr. levrette. levrière o
[f. colombo], 207: dal che noi conoscemmo che cotai gatti debbono
turbato, / così veloci, né dal cel saetta, / qual feraguto a far
superiormente a ogni altro, se non dal maneggio de'suoi cavalli, da quello
v.). = deriv. dal fr. lévrier * cane da lepre '
. lévrier * cane da lepre ', dal lat. me- diev. [veltrus
comp. da levo [giro] e dal sufi. chim. -ina, delle
, sm. chim. anidride derivata dal glucosio, nel quale si ritrasforma per ebollizione
luce polarizzata. = deriv. dal fr. lévulose (nel 1849),
), contrazione di levo-glucose comp. dal lat. laevus 'sinistro 'e glucose
dotta, comp. da levulosio] e dal gr. oùpov 'urina '.
del brasile. = deriv. dal nome del mineralogo inglese w. j.
rugiada della morte '. = dal nome del chimico americano w. l.
. = voce semidotta, deriv. dal tema dei comp. del lat.
parte della messa), sono letti dal sacerdote o dal lettore. regola di
), sono letti dal sacerdote o dal lettore. regola di s. benedetto
le debite commemorazioni, era necessario prenderle dal comune. targioni tozzetti, 12-12-38:
lezione privata (e tale significato deriva dal fatto che, nell'età intermedia, l'
stata una lezione pubblica di matematica istituita dal g [ran] d [uca]
per giungere da ultimo a un punto dal qual comprendere le parti principali di tale
ordine bisogni dare per non lasciarsi inviluppare dal bagaglio. lippi, 2-77: avendo avuto
, iii-1-130: sottentrai volenteroso, fin dal 1819, alla fatica di ricomporre,
'non andando alla scuola. forse dal riporre le cose che saiansi e serbarle a
e agghiacciante. tommaseo, n-103: dal lezzo e dalla leziosità [è distante
. botta, 6-i-152: non rimarrò dal dime liberamente quel ch'io ne sento,
sorriso lezioso... « andrò dal mio legale e gli darò le disposizioni
, lat. [de] liciosus, dal tema dei comp. di tacére '
la tale strada, la quale fu dal bovaro fermata dinanzi a la casa del tale
a scaricarla. = deriv. dal piem. lesa 1 treggia, traino.
denom. da lezza-, voce registr. dal nieri. lezzare (lezare)
, catramato. = deriv. dal genov. lexin, dal lat. licin
= deriv. dal genov. lexin, dal lat. licin [i] um 4
dau'oscurità di non veduta luce, dal lezzo dell'oscura prigione, nella quale
, dopo avviate a cuocere, levate dal fuoco per trattenerle, quando il sugo
? ariosto, 22-97: tolto ch'ebbe dal mondo il puzzo e 'l lezzo /
costato sembrava quello di un cane straccato dal mare, la pelle era come una
legno / non pò molto lontan esser dal fine. boccaccio, dee., conci
'feci spedire i primissimi esemplari gementi dal torchio. -concorre a formare il
pron. dimostr. ille o illu (dal lat. ille 'quello ')
il gran desire, / e se afflitto dal cammino / m'avvicino / là 've
ombra di dubbio nell'accettarli come comandati dal signore. -femm. plur.
videro fuggire delle donne che stavano a guardare dal buco della serratura. -ho visto,
li spaventate. = deriv. dal lat. illi 'quelli '(cfr
suoi secretari. = deriv. dal lat. ille 1 quegli, colui '
di lì giunto l'altro [dante] dal suo ultimo rifugio se avesse ceduto all'
lì guari: press'a poco, dal più al meno. boccaccio, 2-20
'. = deriv. dal lat. illic * in quel luogo '
(sec. xii), deriv. dal gr. biz. -fixiaxóv * solaio
biz. -fixiaxóv * solaio ', dal gr. class. 7] xiaxó <
quale appartiene la liagora farinosa, caratterizzata dal tallo incrostato di calce.
. scient. liagora distenta, deriv. dal gr. aeiayópt) * liagora '
viva nel dial. sicil., dal provenz. liam [e].
, / li occhi sbarrati, ossessa dal terrore, / fuggiva sulli intrichi delle
dell'isoletta un fascio di verzura emerso dal mare. comisso, vi-130: una
senza tregua chi passa / e ne sfila dal punto più remoto / radici e stame
troppo vicino. = deriv. dal fr. (delle antille) liane,
fine del secolo xviii. = dal fr. hard, forse dal nome di
= dal fr. hard, forse dal nome di guigues liard (cfr.
= deriv. dall'ingl. lias, dal fr. ant. liois (secolo xii
. liais 'scorta di calcare ', dal lat. lydius [lapis]
deriv. da lias; voce registr. dal d. e. i.
al * lias '. = dal fr. lias [s] ique *
d'incenso '(plinio), dal gr. xl3ocvo <; 'albero dell'
* centaurea minore '(plinio) dal gr. xi3<48tov « acqua, sorgente,
5-5-61: apollonio, per distor gli ateniesi dal far combattere per piacere uomini scelerati comperati
: il sacro di lieo licore / dal cratère attignendo, agl'immortali / fean colle
, del nome libano. voce usata dal buonarroti per contraffare i falsi pindarici.
lat. libanensis (nel 297), dal lat. li bànus,
vite libanio: varietà di vite dal legno resinoso. domenichi [plinio
= deriv., con alteraz., dal lat. libadlon * vite che sa
= deriv. dallo spagn. libdn, dal lat. ligàmen -mlnis * legame
'sorta di pietra preziosa ', dal gr. xtpavóxpou? * del colore dell'
del genere athamanta, così denominata non dal crescere sul monte libano, come taluno
libano, come taluno opinò, ma dal forte odore d'incenso che esalano le
lat. libanótis -idis * rosmarino ', dal gr. xt3avcot (<;
sanctis, ii-i 1-156: non uscì dal suo paesello che poche volte, venendo di
colombe, i spessi / baci a libar dal passere, / e dalla tortuosa edra
palco di morte il mio sangue zampilla dal collo reciso. carducci, ii-8-153:
, gustare, offrire sacrificare ', dal gr. xef3co * verso a goccia a
che brillava balzano la terra, appena libata dal piede, mentre librava il suo padrone
mano fibbie. = deriv. dal lat. olivètum 'ulivo '(cfr
bozzoli; il guasto cagionato alla foglia dal tempo piovoso e freddo, e in qualche
modo ordinario di concepirla [la creazione dal nulla] io la chiamerei una porta chiusa