non meo, / ma lo teneva dal comune en fio. malispini, 1-
. pallavicino, ii-229: essersi scritto dal re... che giulio volesse
chi m'appella avo or lieto veggio / dal sacro gregge suo qui ricevuto / tener
per tanti anni. = deriv. dal provenz. ant. feu, ir.
, forma anteriore rispetto a fief: dal lat. mediev. feudum (nell'
(nell'881), deriv. dal frane. * fehu * bestiame, gregge
. locuz. -dall'a al fio; dal principio alla fine; interamente, completamente
e tessere. -non scorgere va dal fio: non distinguere una cosa dall'
or veggio ch'io non scorsi l'a dal fio: / veduto ha questi più
era un'attrice squisita, e trapassava dal malizioso al flebile con l'arte lieve e
, e a lagrimar m'invoglia / rotto dal cupo mormorio de'venti. pananti,
cattaneo, iii-3-149: l'augello dorato dal canto flebile, fa il nido nelle
i lievi echi si sfaldano / giù dal ponte sul fiume. 3. che
. -che è formato da lacrime, dal pianto. tasso, 20-134: così
flebilmente i campanelli delle mandrie tornanti dal prato alle stalle. 3.
soffriva. = voce dotta, dal gr. cpxétp < pae@ó <; *
— voce dotta, comp. dal gr. cpxé <] > < pxe@ó
— voce dotta, comp. dal gr. < pxéi| / ipaepó? '
/ ipaepó? 'vena 'e dal tema di ypdcpùì * scrivo '.
. = voce dotta, comp. dal gr. tpxétj / q>xe&óg * vena '
= voce dotta, comp. dal gr. cpxé'l'< pxe3<$ <;
. = voce dotta, comp. dal gr. cpxètp < pxe3ó <; *
. = voce dotta, comp. dal gr. cpxé
voce dotta, lat. tardo phlebotomdre, dal gr. cpxe- potoptéo) * incido
voce dotta, lat. tardo phlebotomia, dal gr. cpxepo- xopia, comp
tardo phlebotomus 4 flebotomo ', dal gr. < pxe3oxóp. o <;
<; * vena 'o dal tema di xép. vo> 4 taglio '
. = voce dotta, comp. dal gr. < pxé . = voce dotta, comp. dal tema del verbo lat. flectère ' 4 flegone ', termine collettivo preso dal greco, il quale suona ardere, bruciare = voce dotta, deriv. dal gr. cpxéyco 4 brucio '. = voce dotta, lat. phlegraeus (dal gr. oxevpalo?, agg = voce dotta, deriv. dal nome del genere phleum * fleo il legume. = deriv. dal nome di j. fleming, medico inglese
ventura rosetti, 57: dipoi levate via dal fuoco lo recipiente aperto e non coperto
dixerunt quod sit frigida »), dal gr. < pxéyp. a 'infiammazione
mia madre] de'sentimenti non lontani dal carattere materno, ma che tenevano della
: era un giovanottone altissimo, flemmatico, dal parlare e dal gestir misurato.
altissimo, flemmatico, dal parlare e dal gestir misurato. -figur. della
voce dotta, lat. tardo phlegmatlcus, dal gr. cpxey- { juruxói;
. phlegmonè -ès (plinio), dal gr. cpxeyptovrj 'infiammazione ',
essere flemmoso [il latte], viene dal suo essere il più eccellente ed il
dotta, lat. scient. phleurn, dal gr. cpxécoi; * giunco
lat. scient. phloeomys, comp. dal gr. 9x0161; 'corteccia
= voce dotta, comp. dal gr. cpxoiói; 4 corteccia '(
al genere scolito, e così denominati dal guasto che colle loro forti mascelle danno alle
lat. scient. phloeotribus, comp. dal gr. cpxoió? 4 corteccia '
lat. scient. phloeothrips, comp. dal gr. cpxoió? 4 corteccia '
corpo, è mutabile e flexibile, e dal bene al male e dal male al
, e dal bene al male e dal male al bene, e da'vizi a
, che non possono essere raddrizzate anche dal regolo flessibile dei vostri casisti.
. p. verri, i-166: dal che sempre più mi confermo nella opinione
1-iii-458: il cattolicismo non avrebbe ricevuto dal dio uomo promesse d'immortalità, se
voce dotta, comp. da flesso e dal tema del gr. ypdccpw *
voce dotta, comp. da flesso e dal gr. izérpov * misura '
varie affini nate dalla sua varia flessione e dal vario grado d'impulso, che si
voce dotta, comp. da flesso e dal tema del gr. ypdcpco * scrivo
tua! bisbigliò giuliana, senza distaccarsi dal mio collo ma girando flessuosamente per venirmi
ammirazione... del foscolo, dal quale apprese, parmi, quella flessuosità
fleto. = voce dotta, dal lat. flètus 1 pianto ', da
, che non spiegava né fletteva minimamente dal modesto e inflessibile suo piglio regale.
= voce dotta, comp. dal lat. flexus 4 piegato '(part
, di fiectère 4 piegare ') e dal gr. otuxoi; * colonna '.
terreno. = voce dotta, dal gr. cpxùocxec; 4 buffoni ',
sotto di cento tonnellate. = dal fr. flibot (sec. xvi)
dere i visi che sortiranno generazioni incimurrite dal l'erotomania fomentata dal cinematografo
incimurrite dal l'erotomania fomentata dal cinematografo, dalla promi scuità
dotta, lat. scient. phlyctaena, dal gr. < px6x- taiva 'pustola
. = voce dotta, comp. dal gr. cpxóo? * corteccia 'e
o per caccia piccola. = dal nome dell'armaiolo francese n. flobert (
del cambio. = voce dotta, dal gr. « pxotó? 'corteccia '
lat. scient. phlogoenas, comp. dal gr. cpxó!; cpxoyós '
come ragnatela. = deriv. dal gr. mod. « pxoyépa * flauto
monoginia, famiglia delle polemonacee, caratterizzato dal calice prismatico con cinque denti, dalla
, lat. scient. phlox phlogis, dal gr. cpxó?; cpxoyóc *
elettrico. = voce dotta, dal gr. < pxoygj7ró <; * che
. = voce dotta, comp. dal gr. cpxó£ cpxoyó? * fiamma *
monopetali, famiglia delle labiate: distinto dal calice pentagono con cinque denti. panzini
, lat. scient. phlomis -idos, dal gr. cpxó (xo <;
mare che a una donna, protende dal centro d'un'aiuola il ventre e lo
erano celebrate in onore della dea flora dal 30 aprile al 3 maggio, con
ordinato a posta per gli sacrifici, dal quale fu cognominata la solennità de'florali.
concerne il fiore; che è prodotto dal fiore; che è costituito da fiori.
inconsuete forme d'ispirazione naturalistica, tratte dal regno vegetale (in opposizione alle forme
di nero. = deriv. dal fr. floréal (nel 1793),
fr. floréal (nel 1793), dal lat. flórèus 'di fiori,
= voce dotta, deriv. dal lat. flòs flòris * fiore '.
dotta, lat. scient. florescientia, dal lat. class. flòrèscère 'fiorire
= voce dotta, deriv. dal lat. flòs flòris * fiore ';
. = voce dotta, comp. dal lat. flòs -òris 'fiore 'e
lat. flòs -òris 'fiore 'e dal tema di coltre * coltivare sul modello
= voce dotta, comp. dal lat. flòs flòris * fiore 'e
dotta, lat. scient. florideae, dal lat. class. floridus * fiorito
pascoli, 1370: la sua vita dal corpo volando via venne all'oscuro,
? canteo, 387: colei partio dal florido orto. bandello, ii- 1121
orto. bandello, ii- 1121: dal nostro clima, come 'l ciel dispone,
] riceveva in dono una fetta tagliata dal tergo di cignale dai bianchi denti,
nel pieno possesso di ciò che è indicato dal complemento. boiardo, 3-159:
ii-177: il bronzo quanto più viene cotto dal fuoco, tanto più n'esce colorito
, lat. flórldus 4 fiorito ', dal tema di flòrère 4 fiorire '.
. da flós flòris 4 fiore 'e dal tema di fero 4 porto ',
da flós flòris 4 fiore 'e dal gr. -yev7) <; 4 che
comp. da flós flòris, e dal tema di gerire 4 portare '.
un lungo florilegio di passi dilicatissimi tolti dal poema e dalle rime di dante.
1-80: appena vedde [il gori] dal nostro giovane artefici intagliato in un
flòrilegium, modellato su spicilegium, dal lat. classico florilègus 4 che raccoglie
', comp. da flós flòris e dal tema di le gir e 4 scegliere,
zeoli rizzata. = deriv. dal nome di [sainte] -fiorine, località
. = voce dotta, comp. dal lat. flós flòris 4 fiore 'e
lat. flós flòris 4 fiore 'e dal tema di parére 4 generare, partorire
! = voce dotta, comp. dal lat. flós flóris 'fiore * e
lat. flós flóris 'fiore * e dal tema di volare 'volare ';
= voce dotta, comp. dal gr. cpxóo? 'corteccia 'e
può dire, ch'ei lo faccia dal vedere al non vedere. f.
baruffaldi, xxx-1-108: perché non debba dal maceratoio / la canape già cuocersi, le
e dorme. verga, i-370: dal campanile penzolava sempre il fazzoletto tricolore,
chilo di fichi, un po'flosci dal sole. d'annunzio, iii-1-962:
quella beatitudine; una paura che proveniva dal vedere la piccola jole troppo sottile di
(sec. xiii): deriv. dal lat. fluxus 'fluido'. floscióre
dotta, lat. scient. floscularìdae, dal nome del genere floscularia, deriv.
nome del genere floscularia, deriv. dal lat. flosculus * fiorellino \ flòsculo
. lat. scient., comp. dal lat. flós flóris * fiore'e
esecuzione delle commissioni regie. = dal venez. flossàr * divenire floscio, snervato
meno assai del ventesimo. = dal fr. flotte (sec. xii)
voce scandinava floti 'squadra navale '(dal verbo flijóta * navigare, essere trasportato
flottazione (dei minerali). = dal fr. flottage (nel senso navale,
. flottage (nel senso navale, fin dal 1446): da flotter (v
flottement (nel senso navale, fin dal sec. xv). flottante
flottare argenteo e nero di calde armonie dal mare. bocchelli, 9-182: sul
corso d'acqua. = deriv. dal fr. flotter 'fluttuare ', formatosi
. flot 'onda, flutto '(dal radicale oland. vlot 'flutto '
del gas illuminante, intendesi quello che dal fornello distillatorio in cui è prodotto,
. lungo i tubi, ed esce dal becco fermo, dove, infiammato, splende
nubi. barilli, 2-272: piante dal lungo fogliame fluente che tocca le spalle
manutenzione del capillizio e di larghe fluenze dal medesimo o dalla zona pilifera subzigomatica.
lat. scient. fluidificare, comp. dal lat. fluidus (da fluire 1
divento anch'io una cosa della pioggia / dal piede al braccio, / ed il
del sangue. giordani, ix-35: dal fuoco riconobbe la fluidità dell'aria e
= voce dotta, comp. dal gr. yépwv -ovto <; 4 vecchio
. gerigónza (nel 1536): dal provenz. gergon, gergó, fr.
una bracciata di fieno, me la svignai dal cortile del mercante. =
cortile del mercante. = dal lat. tardo gerùla, deriv. da
consueuguale, / verso la fiamma che dal sasso / già inneggiava alla polenta
germa ', seguito la vendetta fu sostituita dal pagamento specie di bastimento mercantile, usato
rivoluzionario fu diverso così dall'italiano come dal germanico. sinisgalli, 6-289:
crecca). -anche: marza- dal romanticismo germanico. iola (anas querquedula
dai vecchi navarchi, che manico settentrionale e dal nostro mediterraneo, hanno stanno sempre a
giuliani, xviii-3-690: ei navigherà con dal viso del germanese. bocchelli, 3-94:
bartoli, 22-161: dalla casa de'professi dal collegio carducci, iii-27-35: nella storia
, norvegese, islandese); dal timore di una coalizione, che menerebbe ad
dotta, lat. scient. germanium, dal nome della germania (dove è
germanismo. = deriv. dal fr. germanisme (nel 1736).
cultore di germanistica. = dal fr. germaniste (nel 1866).
tanti altri storici, filosofi e pubblicisti: dal « primato » italiano di gioberti alle
parte, intoscanito o piemontesizzato. = dal fr. germaniser (sec. xvi)
sig. sabato, si conosce chiaramente dal tenore del suddetto ordine, mentre se
voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. « ptxìa * amicizia
voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. cplxoi; 'amico';
voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. cpó3o <; 'paura
voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. 96301; 'paura';
voce dotta, comp. da germano2 e dal tema del gr. (xafvo (
voce dotta, comp. da germano2 e dal gr. jiocvta 'pazzia, esaltazione
, ancor che forza il sciolga / dal natio umor, sempre vermiglio resta. soderini
: il sol... schiude / dal pigro germe il fior. zanella,
lampo / tutta la verde torre: / dal germe ardito della bruna ghianda / che
calvino, 1-178: è sparito un coniglio dal mio laboratorio. se ne sai qualcosa
, che l'uman germe, / vinto dal rio costume, al mondo diede /
divin verbo senz'alcun frutto, finalmente dal terreno rotto e più volte lavorato spontò
suoi talenti, estraendo dagli avvenimenti e dal corso delle vicende degli ultimi secoli la
rostro un gentil seme arreca / lunge dal nido, e il qual dentro a deserte
criticate e troncate in germe. = dal lat. germen -ìnis * germoglio ',
voce dotta, deriv. da germe e dal tema del lat. caedère * uccidere
voce dotta, comp. da germe e dal tema del gr. yìyvop. at
1794-1805), primo della primavera (dal 21 marzo al 19 aprile).
seme). = neoformazione dotta dal lat. tardo germinàbilis, da germinare
1794-1805), primo della primavera (dal 21 marzo al 19 aprile),
tronco. gozzano, ino: animarsi dal cumulo dei semi / li vidi [i
o avere). bot. svilupparsi dal primo stadio di vita a forme più
. = voce dotta, deriv. dal lat. germinare, da germen -inis
immaginazioni passava ad altre ancora, lontanissime dal punto di origine che a loro volta
. cicerchia, xliii-442: di fuor dal padre mie nulla tant'amo / che
che m'avvidi della mia follia estirparmi dal cuore i germini della nascente cupidità.
altri suoi compagni eguali / era cresciuto dal ferace campo, / lussureggiante, il germo-
, e germogliasse in tronco, sollevandosi dal terreno, tutto vestito di foglie e carico
germogliar di novo un'altra gente / dal sangue loro in terra putrefatto. tasso
ricchezza a lui germogli affanni. = dal lat. volg. * germiniàre (deriv
. volg. * germiniàre (deriv. dal lat. class. germinare),
cormofite la cui parte assiale è rappresentata dal fusto e le cui appendici laterali sono
al lor nascere avevan l'aria di sprizzare dal legno come faville verdi. ojetti,
di beni terreni; scendevi raro germoglio dal sangue degli chalons. 3
ritenea il germoglio della malvagità seco seminato dal loro principio cain. marino, i-72:
. = voce dotta, comp. dal gr. yéptov * vecchio 'e dal
dal gr. yéptov * vecchio 'e dal tema di xop. éco 'curo
= voce dotta, comp. dal gr. yépoov * vecchio 'e 8épp
= voce dotta, comp. dal gr. lepóg 'sacro 'e sidxovo
pittografica degli antichi egizi, in uso dal quarto millennio a. c., che
iv-34: questo è uno ieroglifo egizio preso dal serpentario figliuolo di saturno. selva,
. tardo hieroglyphicus (ammiano), dal gr. lepoyxucptxót; (comp. da
mole in piedi eretta, / che, dal principio larga e liberale, / più
iniziò la congregazione il fiorentino, rifuggendo dal darle il suo nome; onde altrove
è storico documento. = deriv. dal nome di s. gerolamo, anche attraverso
= voce dotta, comp. dal gr. yépcov 4 vecchio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. yépcùv 4 vecchio 'e \
il gerone. = deriv. dal lomb. gera 4 ghiaia '(lat
lat. scient. gerontocomia, comp. dal gr. yépcov -ovxoq 4 vecchio
. yépcov -ovxoq 4 vecchio 'e dal tema di xoiiico 'curo ';
voce dotta, lat. tardo gerontocomium, dal gr. tardo yepovtoxo (j.
= voce dotta, comp. dal gr. yépcov -ovroi; 'vecchio '
yépcov -ovroi; 'vecchio 'e dal tema di xpaxéco * domino '; cfr
= voce dotta, comp. dal gr. yépcov -ovxoc * vecchio *
= voce dotta, comp. dal gr. yépcov -ovroi; * vecchio '
= voce dotta, comp. dal gr. yépcov -ovxo? 'vecchio '
. = voce dotta, comp. dal gr. yépcov -ovro? * vecchio *
= voce dotta, comp. dal gr. yépcov -ovxog 'vecchio *
= voce dotta, comp. dal gr. yépcov -ovxog 4 vecchio '
. = voce dotta, comp. dal gr. yépcov -ovxo? 4 vecchio
. = voce dotta, comp. dal gr. yépcov -ovxo? * vecchio *
= voce dotta, comp. dal gr. yéocov -ovxoi; 4 vecchio
yéocov -ovxoi; 4 vecchio e dal tema di xpécpco 4 nutro, allevo '
voce dotta, deriv. per falsa etimologia dal lat. gerres 4 piccola acciuga '
lat. scient. gerrhonotus, comp. dal gr. yéppov 4 scudo 'e
. = voce semidotta, deriv. dal lat. cerósa (cerussa),
. cerósa (cerussa), forse dal gr. * xr) póeooa, femm
. modo verbale nominale, contraddistinto dal sufi, -nd-, che, in
che il 4 gerundio 'sia diverso dal 4 participio ', si può vedere
. forma aggettivale del verbo, caratterizzata dal sufi. -nd-, che, nella lingua
hierusàlem o hierosolyma (ierosolyma), dal gr. tepouaaàvjix, xà tepoaóàuixa,
dotta, lat. scient. gesneriaceae, dal nome del naturalista svizzero konrad von gesner
manzini, 12-10: preso alla sprovvista dal primo assalto di tosse, fece un gesto
da pedone / soglion copiare o disegnar dal gesso. note al malmantile, 1-75
. note al malmantile, 1-75: dal gesso. cioè a dalle figure fatte di
e male per dolori al braccio liberato dal gesso. svevo, 5-189: in poche
= lat. gypsutn, deriv. dal gr.; cfr. il lat.
scorto e chiaro / gli angioli furon dal cielo smontati, / l'anima di
dotta, comp. da gestazione] e dal tema del gr. ytyvoptai 'genero
n. 19). = dal ted. gestalt 1 forma '.
, per la sua gloria, interamente invasato dal delirio mimico, ch'ei s'era
troppo. bito dei poteri conferitigli dal mandante, pone in carducci,
gesticola e non declama a ogni tratto dal tripode della sua fama come ciarlatano su
gestione. trattazione o governo (dal punto di vista tecnicocontabile, o finanziario
roberto, 622: il braccio destro infranto dal continuo gestire si rifiutava ormai al suo
ogni grande capitale sorge un deposito gestito dal magliaro più anziano che esercita sui più
parini, 431: da gli occhi, dal volto, e fin dal gesto,
gli occhi, dal volto, e fin dal gesto, / spira l'empia lussuria
'; il dimin. gesticolo è dal lat. gestlctìlus (tertulliano).
= voce dotta, comp. dal lat. gest [àre] e dal
dal lat. gest [àre] e dal suff. medico -osi (che indica
dell'altro. = deriv. dal lat. gestàre, propriamente * portare '
scherzevoli, il monte di pietà: dal solersi sulla porta o nella facciata di tali
condizionale. = deriv. dal nome di gesù cristo. gesuano,
appartenente all'ordine fondato nel 1360 circa dal beato giovanni colombini, cosi chiamato perché
di laudi. = deriv. dal nome gesù. ge§ùccio, sm
del generale. = deriv. dal nome ufficiale dell'ordine: [, societas
, fondata all'inizio del secolo xix dal gesuita francese s. varins d'ainville
della libertà, immuni dallo spagnolismo e dal gesuitismo, scrivevano una lingua non impoverita
scrivevano una lingua non impoverita né guasta dal decoro accademico. gesuitizzante, agg
che spaventi! = comp. dal nome di gesù e dall'agg. possessivo
6-48: altri da'geti sciolto e dal cappello / contro la garza il girifalco aventa
. cecchi, 1-1-292: chi vuol ben dal popolo, / lo tenga magro;
comp. dall'imp. di gettare e dal plur. di carta (v.)
gettami della mensa. = comp. dal tema di gettare e dal sufi, collettivo
= comp. dal tema di gettare e dal sufi, collettivo e spreg. -ame
corteo fu sulla piazza,... dal pugno di una di quelle ragazze,
fogazzaro, 1-32: ti getto un saluto dal palazzo davanzati. d'annunzio, iv-2-4
uscire (il sangue); espellere dal corpo (umori, calcoli, escrementi
certe lacrimette finte, quali parevano uscisseno dal mezo del quore spinte da greve doglia
940: scriveva da casa sua dal letto, dove la bronchite l'aveva
cavallo. -rifl. smontare precipitosamente dal cavallo. ariosto, 42-12: presto
sì iscoprirai il copri- toio di sotto dal lato de'piedi, e gitteraiti quivi,
docile manto e nell'aureola, / dal seno, fuggitiva, / deridendo, e
dinadano. macedonio, iii-301: dal selvaggio balcon d'un verde poggio / gittando
non è sonora: s'ella è discompagnata dal suono, non è perfetta. forteguerri
velluti, 195: non essendo dal nostro comune atato, si gittò nelle
sostant. spazio che può esser percorso dal lancio di un sasso, di una fionda
: se... non partivano dal porto di pindo, egli risolutamente avrebbe
: / un dardo mi gittò dentro dal fianco. dante, inf., 6-27
opposta. simintendi, 1-23: partitevi dal tempio, e copritevi 'l capo,
. bibbia volgar., vii-287: dal cielo ha gettato giù israel. boccaccio
tempo al suo petto di calmarsi, passava dal fiatone della corsa a quello del piacere
volta, che sarà sempre più sicura dal fuoco che non ha tetto, che abbracci
ch'io ti farei gettar via il capo dal busto? -sperperare, scialacquare (
malinconia e il pensiero il quale hai e dal quale questa infermità procede, gitta via
, 4-144: chi aveva gettato via dal collo il giogo dell'obbedienza romana, faceva
. guerrazzi, 2-26: gittandosi giù dal calesse, il signor giacomo con voce
figli si gittaro / sovra sennacherìb dentro dal tempio, / e come, morto
capo gli toma. = deriv. dal lat. volg. * jectàre, per
gettata cardiaca: quantità di sangue spinto dal cuore nel circolo arterioso in un minuto.
9-226: accortosi di ciò, sì dal furiosissimo correre dell'acque, sì dall'ossa
a lui il tozzo, sdegnosamente gittatogli dal simile suo. pea, 11-3: quando
piacesse a dio che il sangue gettato dal sig. decano fosse venuto dal capo.
gettato dal sig. decano fosse venuto dal capo. b. croce, i-1-62:
miserere mei ». garzoni, 5-46: dal cielo gettato dalla madre cadesti in lenno
). svevo, 6-237: destato dal suo sogno d'amore dal grido d'
6-237: destato dal suo sogno d'amore dal grido d'allarme gettato dalla cameriera egli
lo spettatore al dolore del protagonista colpito dal fato, e gittato in una immeritata
o della terra, ma è data dal gettatore, con la sapienza delle diverse
facilmente ognuno si persuaderà essere terreno formato dal gettito del mare. 3
un grande museo nazionale, nutrito specialmente dal gettito quotidiano degli scavi fatti sul luogo
che la casa di vostra eccellenza sia salva dal gettito;... non si
sempre cola il corifèo, erano riportate dal fondo alla superficie dell'acque. n.
soltanto scope e ginestre, fanno salire dal ventre della terra vagoni d'antracite,
getto di schiuma bianca e fervida traboccò dal collo della bottiglia. 5.
lor getti fogliuti e fruttiferosi dall'umidore e dal frescume soverchio. milizia, iii-172:
buon getto, che venne alto dodici braccia dal primo fondamento, fece fare il rimanente
giudei e cedra ancora, / che più dal mezzodì li sono afflitti. d.
razza estranea -che pure si pretende diramante dal grosso ramo indo-eruopeo -trabocca a pieni
sempre più andavano al fondo, soprafatti dal gran mare che li copriva; talché si
perlina '. = deriv. dal fr. jais 'conteria '(dal
dal fr. jais 'conteria '(dal gr. yoc ^ àvr \ ^
quel pezzetto di rame o d'avorio dal valore convenzionale, usato nel giuoco in
e di gettoni. = deriv. dal fr. jeton (sec. xiv)
. e. gadda, 10-55: dietro dal di cui muro, lungo la stradacela
infrangerti. = voce dotta, dal nome della popolazione: lat. gaetuli,
geurania! = voce dotta, dal gr. 'terra 'e oùpavó?
sono levate. = deriv. dal lat. glèba 'zolla '; v
parlare marmi. = voce dotta, dal lat. gèotia, variante di goètia;
. gèthyum o gètium (plinio), dal gr. y ^ ^ uov.
aver tragittato l'oceano, si togliesse dal ghebbio una pietra non digerita.
', ossia la parte della città abitata dal re e dalla sua corte, tutto
o ghebra. = deriv. dal pers. gabr 'infedele '.
budda assisi. = deriv. dal giapponese geisha, comp. da gei *
del piemonte. = dal nome di ghemme, centro in provincia di
fatto gheppio. = dal lat. * [ae] gypius,
lat. * [ae] gypius, dal gr. tardo alvutrto? 'avvoltoio
grossi io il carlino. = dal nome dello zecchiere fiorentino gherardino gianni.
noce, costituito dah'embrione e rivestito dal guscio formato da una pellicola secca,
di lei. = deriv. dal lat. tardo * carilium, dal gr
. dal lat. tardo * carilium, dal gr. xdtpuov 'mandorla, noce
di quelle che sono. deriva sicuramente dal verbo 'ghermire '. 2.
scongiuro ', quindi * inganno '(dal lat. class. carmen -inis,
/ e con volo agilissimo e indefesso / dal ciel si piomba e su l'istessa
[la farfalla] un insetto orribile dal becco / aguzzo, gli occhi avvolti come
il capo mi cade su questa carta prostrato dal sonno, e da una emicrania acutissima
co'gran denti. = deriv. dal longob. * krimmjan 'afferrare ';
-figur. marchetti, 4-141: dal rapace artiglio / d'amor ghermito,
ghermito, è lacerato e roso / dal crudo rostro d'ansiosa angoscia.
è come una rete, / e dal lato gli è manco un gran gherone.
. giron (sec. xii), dal frane. * gero (accus.
fusione ossidante per l'estrazione dell'argento dal piombo d'opera; li- targirio.
, e che, gittata agli estremi dal soffiar del mantice, è levata via dagli
che lungamente le conserva. = dal lat. mediev. gleta * ossido di
di sotto. collodi, 214: dal ginocchio in giù gli abbottonò un paio di
un manto amplissimo. = dal fr. guétre (sec. xv,
, nella forma guietre), forse dal frane. * wrist 'collo del piede
o più porte, che si chiudevano dal tramonto all'alba, sorvegliate da guardie
intendere * luogo di gente segregata e repudiata dal commercio degli altri uomini '. siri
, 147: gli ebrei sono stati liberati dal ghetto solo nel 1848 e sono rimasti
le parti. = adattamento dal tigrino gè zzi * intimazione, anatema
bascà ghezzo, / che venne insin dal fine de l'oriente. aretino,
moisè adunque, cancellando i poveri ghezzi dal ruolo degli uomini, non fece altro
.. profilo di ghezzo incollettato e ripassato dal parrucchiere. -come ingiuria.
il credere che sia stato chiamato ghezzo dal colore che è simile a'mori di barberia
di barberia. = deriv. dal lat. [aéjgyptius 'egiziano '(
. guia * guida ', deriv. dal got. * wida * guida
, tra la ghiaccia e gli stellati / dal dolore dell'anno prende forza / e
le due ultime distanze, cioè la distanza dal cerchio dei violenti a malebolge, che
assalìen ogni piazza. = deriv. dal lat. volg. * glacia (variante
; per il n. 4 deriv. dal fr. giace. ghiacciàia,
feci fu quello di trasferire i nostri animaluzzi dal caldo dell'atmosfera al freddo di una
di ghiaccio (e oggi è sostituito dal frigorifero). palazzeschi, 7-232:
ghiaccio di origine terrestre, prodotto cioè dal congelamento di acque sorgive e freatiche o
aveva il viso livido, che tremava dal freddo sotto il suo scialle, e non
'ghiacciaia ', che i naturalisti tradussero dal francese * glacier ', dal
dal francese * glacier ', dal tedesco 'gletscher 'e dall'inglese *
il fiume e gli uliveti, eran ghiacciati dal bianco di manifesti listati di nero:
è morto ». = deriv. dal lat. tardo glaciàre, da glaciès *
che qualche gocciola ghiacciata. -indurito dal gelo, coperto di ghiaccio (il
... si avanza, scendendo dal nord. viani, 13-242: i ghiaccioli
-ghiaccio di fondo: si produce a partire dal fondo di bacini fluviali o lacustri poco
in gelate nevi, / tutta lontana dal camin del sole. velluti, 180:
oggi sono in gran parte state consumate dal ghiaccio. tasso, 8-2-5: erano
dì nel ghiaccio scrive, / e rammentar dal divin sol mi sento / ch'altro
. amàbile di continentia, 22: diparti dal cor el giacio che ti tiene sì
piè di ghiaccio / e le labbra dal vento maltrattate, / venir l'inverno.
di calore; congelato, indurito dal gelo; raffreddato con ghiaccio.
. / è ghiaccio ogni suo pel dal capo al piede. gabrielli, 46-36:
tutta ghiaccia, e batteva i denti dal freddo. 4. figur. indifferente
i-29: il terribile crepitare delle mitragliatrici dal monte in faccia subito accenna, subito tronca
di oscure nuvole,... e dal mento caggiono grandi fiumi, ed ha
il tevere] la sua ghiara / dal borgo san sepolcro in vèr castello. boccaccio
fino in cima al colle, e dal colle fino a susa, tutte terra e
ogni ruscello. petrarca, 136-2: fiamma dal ciel su le tue treccie piova,
tue treccie piova, / malvagia che dal fiume e da le ghiande / per
forma ovoidale. forteguerri, 25-29: dal forziere, / dove serbava le virtù
, 16-v-67: la qual corrosione esasperata dal passaggio dell'urina e della costrizione del
nocciuola, di un albero delle indie, dal quale si estrae un olio medicinale.
moscheni, 80: la voce ghianda è dal volgo usata in vece di danaro,
panciatichi, 27: tutti scorgevamo il bigio dal nero; distinguevamo compieta da nona;
', o 'garrus ', dal continuo gracchiare e ciangottare che fa. è
dell'isola di rodi. = dal lat. volg. * glandària 'uccello
viso di sciocco? / e poi dal fiume d'arno a malmantile /
da glans glandis 'ghianda 'e dal tema di ferre 'portare '.
di secrezione od ormone viene assorbito direttamente dal sangue: tiroide, capsule surrenali,
voce dotta, comp. da ghiandola e dal tema del lat. ferre * portare
i-n: essi non v'hanno niuno riguardo dal detto male, né vi usano rimedii
alvaro, 15-49: era un fiume dal letto vasto in cui emergevano tratti di
in mare per fortuna. = dal lat. iactùra, da iacere 4 gettare
il principato che ha da dio e dal santo imperio in quello, e questi sono
, io volterò mantello. = dal medio ted. wibeling, nome di un
tripolitania, proveniente da sud, cioè dal deserto di sahara. negri, 2-619:
fanciullo. = voce dialettale, dal lat. vehicùlum 4 carro '(da
su alberi, ecc. = dal lat. viria 4 braccialetto '(attestato
se medesimo: * ghieu ghieu ', dal lat. * euge euge', quasi
, si sta quietamente. = dal lat. glèba 4 gleba, zolla;
xiii sec.) 'ingannare ', dal frane. * wigila 4 astuzia '.
uomo o da donna. = dal fr. aiguillettes, risalendo al semplice aiguille
semplice aiguille 4 ago '(dal lat. acucùla, dimin. di acus
il termine usato un tempo era aghetti (dal sec. xv), e ora
largamente durante la rivoluzione francese a partire dal 25 marzo 1792, ed è tuttora
le discussioni troppo lunghe. = dal fr. guillotine (nel 1789),
fr. guillotine (nel 1789), dal nome del medico che ne propose l'
poi ti tengono a loggia. = dal fr. guigner, provenz. ant.
. palazzeschi, ii-347: mi pareva che dal palco ogni tanto si facesse largo una
origine essenzialmente medio-evale. = dal ted. gilde 4 corporazione '; cfr
femina che ghilla. = dal fr. ant. guiler 4 ingannare '
inganno '(sec. xii): dal germ. wile 4 astuzia, inganno '
da due pinnacoli. = dal ted. wimperg 4 frontone a punta '
fondo di celeste ghimè. = dal nome del chimico francese g. b.
delle manovre e pulegge. = dal fr. guindage, da guinder 4 ghindare
la scotta / al paranco. = dal fr. guinder (sec. xii)
con il senso tecnico della marina: dal germ. winden 1 torcere, avvolgere cfr
di gabbia. = deriv. dal fr. guinder esse (nel 1606)
di gabbia. = deriv. dal fr. ghindas, da guinder 1 ghindare
siena, 857: fra da'piei e dal capo, ella pare maggiore un mezzo
= voce lucch. e pis., dal lat. glómus -èris 'gomitolo '.
ancora tutti i leggisti la nobiltà causarsi dal dottorato, come... l'aretino
: il saporoso e casalingo pranzo coronato dal patriarcale arrosto allo spiedo... tra
margarone, ghiotta, senza levare il naso dal piatto. cicognani, 6-168: non
levar puolle; / ma tutto preso dal vago splendore, / non s'accorge
carducci, ii-2-66: non posso difendermi dal vederlo [vanni fucci] camminar lesto
un canonico di verona veneziano, fuggito dal padre più anni fa, et omo
innanzi questo ghiottonàccio. = dal lat. gluttó -ónis 4 ghiottone '(
della candela, per vietar la spesa dal fuoco, quando ciò non avesse del
avarizia, sillogismi. oriani, x-4-185: dal primo istante tutti si erano innamorati di
morelli, 263: sopra tutto guarti dal giuoco e dalle ghiottomie e cattive usanze
ghiottomie con due mila putane si partirono dal campo. l. frescobaldi, 2-176:
un po'per ciascuno. = dal lat. volg. glutturnia, originatosi da
avrei avuto vocazione. = dal lat. glèba * terra, zolla '
saraghi d'argento,... ghiozzi dal labbro fesso. 2. figur
. lat. gobius * ghiozzo '(dal gr. xcopióg): forse incrocio
e danzare. = deriv. dal provenz. garip 1 caribo, canzone a
già di grandi ed alti ingegni / dal grato cielo in ogn'arte dotati; /
. -che si lascia trasportare liberamente dal proprio estro; che indulge volentieri,
quanto un trono. = deriv. dal fr. guéridon (nel 1650),
... senza staccar la penna dal foglio, in un sol tratto segnano
e rifranta con mille stridule inafferrabili fioriture dal capriccio di una sottilissima eco. ma questo
di onore o anche semplicemente per proteggersi dal sole; serto. cronica fiorentina
; / e 'l volto difendea dal solar raggio / con ghirlanda di pino o
vera grazia, coronata dalla ghirlanda, ingentilita dal velo. -per simil. e
, 83: alcune nuvolette abbigliate scherzosamente dal sole lasciando tra sé e i monti
nuora rachel mai non si smaga / dal suo miraglio, e siede tutto giorno.
sarà coronato di una incorrottibile ghirlanda, dal re dell'universo, nella soprema parte del
: vidi anche..., penzolanti dal soffitto, alcune ghirlande di salsicce casalinghe
: arrivammo ad una landa / che dal suo letto ogni pianta rimove. / la
, / i boschi son, che dal calor del giorno / difendon que'bei prati
leggermente mosso da un'arietta che veniva dal mare vi faceva un animato bellissimo sfondo
intorno al cranio vuoto. = dal provenz. ant. guidando, di etimo
di gadara, ghirlandato di giacinti, dal flauto soave. 2. che
ronfa sempre come un ghiro. = dal lat. glis gliris 'ghiro '.
un suono stridulo e nasale, scarsamente modificato dal toccare pochi 'tasti'coll'altra mano.
gioia, 1-i-435: in inghilterra sino dal 1680 si sono formate strade di ghisa
piante, le prime luci. = dal fr. guise (sec. xix)
una simile risoluzione. = deriv. dal fr. guisard * partigiano del duca di
la lettera dei signori stati mi fu mandata dal signor giovanni reiusto, parente del già
già tremano / mitre e corone: / dal chiostro brontola / la ribellione.
alcun non volesse dire essere stato aggiunto dal poeta * aspetto umano ', acciocché
= voce semidotta, lat. iam (dal tema del pron. -is e sul
il naso. = deriv. dal frane, jabot (nel 1546).
ingoiati tutti interi. = dal fr. jackal, variante di chacal '
giacchetta attillata. de marchi, iv-230: dal vicoletto entrava una luce scialba, piena
. una giacchettaccia vecchia. = dal fr. jaquette (nel 1375),
fr. jaquette (nel 1375), dal fr. ant. jaque (nel
casacca corta e stretta': per traslato dal nome proprio di jacques 'giacomo ',
vedrà che gli farà bene. = dal fr. jacquet nel senso di * servitorello
pirandello, 8-14: ora è venuta dal continente una smorfiosetta di vent'anni,
infilandosi un giacchettóne nero. = dal fr. jacquet, deriv. da jacques
, bianche e nere. = dal fr. jacquet, forse diminut. del
e le genti del paese vicino, tratte dal guadagno, corrono subito a schiere con
, 5-5-125: i reziarii furon così detti dal giacchio ('iaculum ') con
non avere. dio perdona. = dal lat. iacère 4 giacere ', da
pure 4 aggiaccio '. = dal gr. ant. o£a£ -ay. 0q
lumache, pesci crudi. = dal fr. jacques 4 giacomo '(come
: il duca, afflitto dalla febbre e dal dolore della ferita e giacente nel letto
sedia a sdraio, levarono il volto dal crocè. -di animali.
a. cocchi, 4-1-124: producendosi dolore dal sito eretto e sedente, quiete dal
dal sito eretto e sedente, quiete dal giacente, e punture acerbe nella espulsione
devianti e dilatati mi respingevano con violenza dal giacente cagnuolo. 3. che
ufficio postale in attesa di essere ritirata dal destinatario. arila, 245: negli
3-578: mio padre si levò subito dal sofà su cui giaceva e m'accolse con
e stanca, / quasi notturno fior tocco dal sole. manzoni, 7: impugnando
la lorica. marino, 4-83: dal sonno presa al fremito de tacque / su
l'altra, mezze nude, intontite dal caldo e dalla digestione. pavese, 4-24
va per fare del male all'altro, dal più misero fino al re che si
all'alba dentro il letto lasciato caldo dal bifolco quando una donna gli piace.
3-207: sul letto, giaceva un uomo dal viso
». / « se voi venite dal giacer sicuri, / e volete trovar la
avenente dolze donna mia, / è dal secolo partita / e sua amorosa ciera morta
: la bella / zama già oppressa dal velen non ode / i suoi singhiozzi
mi discopra la varia natura / e dal sol mi sia schermo e dalla pioggia
, 12-29: vedea briareo, fitto dal telo / celestial, giacer dall'altra parte
colletta, i-250: imposto il silenzio dal re alle guardie ed a'servi pon-
nardi, i-39: era stato visitato dal re, come parente, molto amorevolmente
. manzoni, 33: qual masso che dal vertice / di lunga erta montana,
dà nome al territorio, giace poco discosto dal ponte, alla riva del lago,
in gelate nevi, / tutta lontana dal camin del sole. nomi, 4-14:
miseria giaceva / l'umana natura / dal dimonio sconfitta. boiardo, 1-2-23: qual
, essendo medici uomini sacri che fuggon dal sangue. guerrazzi, 6-14: però non
dante, par., 2-114: dentro dal ciel de la divina pace / si
lepre: l'inautenticità del romanzo derivava dal fatto che vi si agiva.
giachere / tengon di rame. = dal lat. iocdri 'scherzare, motteggiare '
: tardo di mente, piagato / dal pungente giaciglio mi sono fuso / col
figura d'una bionda dea, coperta dal peplo, seduta alla romana su un
/ non have, il fiato violentemente / dal profondo giaciglio cava fuori. nievo,
inglese. bartolini, 1-50: rizziamoci dal letto ed incominciamo la giornata, sciogliendo
incominciamo la giornata, sciogliendo il cane dal giaciglio. 3. sepolcro,
. locuz. -alzarsi, levarsi, sorgere dal giaciglio; lasciare il giaciglio: rizzarsi
pascoli, 466: ognuno è sorto dal suo giaciglio;
quando... potè alzarsi guarito dal suo giaciglio, prese la gruccia e
languidezza... gli impedivan di levarsi dal giaciglio sulla paglia nel più remoto recesso
svevo, 5-450: aveva aperto gli occhi dal sonno dell'infanzia come li apre il
come li apre il dormente se viene strappato dal suo giaciglio. = dal lat
strappato dal suo giaciglio. = dal lat. volg. * jacilium, deriv
un dì, per vostra mano, dal giacimento nel quale ora sono.
; giacimenti esogeni o sedimentari, formati dal deposito di detriti, di sostanze in
rosso o al giallo (e proviene dal ceylon, dalla thailandia, dal sudafrica e
proviene dal ceylon, dalla thailandia, dal sudafrica e dal brasile); in
, dalla thailandia, dal sudafrica e dal brasile); in gioielleria è molto pregiato
tenero giacinto; e grondar oro / dal ciglio ardente di fiorite nuvole / su
cui trae il nome. = dal lat. hyacinthus, gr. òdcxiv&o <
giacinto ', che si diceva nato dal sangue di giacinto (gr. 'ydcxiv-
f. frugoni, vii-225: s'alzava dal giacitoio giuliva e svelta, per cenar
ozioso sonno ne le tenebre lungamente giaciuta, dal dottissimo bembo... richiamata a
mio giaco di pelle. = dal fr. jaque, di etimo incerto (
adattamento ital. dell'ingl. jacobean (dal lat. iacobus 'giacomo ')
montato l'ambiente studentesco. = dal fr. jacobinisme (nel 1793).
giacobini furono appellati. = dal fr. jacobin (sec. xiii)
(sec. xiii), deriv. dal lat. iacobus * giacomo '
e adesso è cotta. = dal fr. jacobin (specie al plur.
= deriv. dall'ingl. jacobite (dal lat. iacobus 'gia
sulla giaconetta. = deriv. dal fr. jaconas (sec. xviii)
che il cherubini (1840) deriva dal fr. jaconet ». giàcono
, xix-4-642: desistano dunque gli antiellenisti dal copiarsi l'un l'altro e dal ripetere
antiellenisti dal copiarsi l'un l'altro e dal ripetere per pappagallesche giacolatorie le invettive inserite
amor fraterno. = deriv. dal lat. tardo iaculàtóriae [precss] 4
alla giada dell'alba. = dal fr. jade (jadde, nel 1661
che alleviasse il mal di reni): dal lat. ilium (specie al
gruppo dei pirosseni, di colore variante dal verde al verde nerastro (o
voce dotta, comp. da giada e dal gr. at&oc; * pietra '.
di giaggiolo. = deriv. dal lat. gladiólus, dimin. di gladius
picciole. = deriv. dal portogh. jagomeira (da una voce in
, e similmente delle giagonze. = dal portogh. jagonia (sec. xvi)
e palme. = deriv. dal portogh. jagra (nel 1510):
fuoco del giaguaro. = dal fr. jaguar (nel 1761),
ma già nel 1639 yaguareté (deriv. dal tupì yaguara eté: 'giaguaro vero')
costellata di giaietti. = deriv. dal fr. ant. jaiet, (sec
jaiet, (sec. xii), dal lat. gagates; (v
nella materia. = deriv. dal sanscr. jaini * dottrina dei jaina '
gialappa con alcole (è composta principalmente dal glucoside con- volvulina, e si presenta
gialda, d'onde gialdonieri. = dal fr. ant. jaude (anche nelle
* fante armato di lancia '(forse dal germ. gilda * corpo- razione;
altra poesia dolente, chiamata gialemo, dal figliuol di calliope. = voce dotta
la giallamina. = deriv. dal fr. ant. chalemins, accostato a
non ordinaria fulgida giallezza, non dissimile dal colore del sole, riputavasi acconcia a
... dalle pieghe rettilinee, o dal paese gialliccio. foscolo, iv-307:
le fasce che lo tenevano legato macchiate dal fracido della carne, e intorno agli
del ritorno i peperoni gialli ad ammiccare dal buio della vetrina? pavese, i-238
del colpevole (e questa denominazione deriva dal colore della copertina della prima collana di
. sport. maglia gialla: quella indossata dal corridore primo in classifica al giro ciclistico
giallo naftolo): sostanza gialla costituita dal sale di calcio o di sodio del
lo trapianti / nel mio terreno bruciato dal salino, / e mostri tutto il
jalne, poi jaune, deriv. dal lat. galbinus (voce dell'età imperiale
: le gote giallognole nella pergamena increspata dal tempo sembravano raggrinzirsi in un ghigno.
iambelégus (servio), deriv. dal gr. tatx3éxeyo <;, comp.
dallo spagn. chamberga, deriv. dal nome del duca di schónberg, le
voce dotta, lat. tardo iambicus, dal gr. lap. 3ixó <;,
= voce dotta, lat. iambus, dal gr. tocfxpoc di etimo incerto e
viva nel milanese e nel piem., dal fr. jambon (sec. xiii
fondata nella prima metà del secolo xiii dal beato giovanni bono, secondo la regola
gli agostiniani. = deriv. dal nome del fondatore. giambracóne,
di tappo. = deriv. dal nome di pierfrancesco giambullari (1495- 1555
. = voce sarda, deriv. dal nome della dea diana', cfr.
(v. bianchetto5). = dal lig. giancò * bianco '.
si misero a ridere. = dal nome della maschera piemontese gianduia (nel
piemontese gianduia (nel 1808): dal piem. giandouya, da gioan d'ia
le catene di cinedi, di meretrici dal mal della giandussa. 2.
poi tanto minchione quanto pare. = dal fr. e provenz. mod. janfoutre
di fuoco. = dal portogli, jangada, deriv. dal malayalam
= dal portogli, jangada, deriv. dal malayalam (lingua dravidica dell'india
dravidica dell'india meridionale) o dal tamil sangadam. giangolatóre, sm
(jugleor, juglere), deriv. dal lat. joculàtor -sris; cfr.
due noccioli. = deriv. dal portogh. jangoma (da una voce indigena
! = da giangùrgolo, comp. dal nome proprio gianni e gurgolo (dal
dal nome proprio gianni e gurgolo (dal lat. gurgulio 'gola, strozza '
gianicchio. far la parra. = dal nome proprio giovanni; cfr. istriano gianeico
. = voce dell'italia centrale, dal nome proprio di persona gianna 4 giovanna
sia pure mantenendo l'arto inferiore, dal ginocchio al piede, in posizione verticale
pulito. = voce romanesca, dal nome proprio gianna 4 giovanna'; cfr
james hargreaves intorno al 1765. = dal nome di persona ingl. jenny, dato
in giannettino. = deriv. dal nome del protagonista dell'omonimo romanzo per
avel dei santi. = deriv. dal turco jehiteri (ant. jaiiyòari),
, mentre discende per diritta linea dal gallicanismo, riesce per ultimo alla dottrina dei
il savonarola) e specialmente in agostino dal cui ordine è uscita la riforma prima e
: non lasciarti adescare dalla pedanteria e dal « giansenismo e puritanismo » della lingua in
avevo bisogno di proseliti. = dal fr. jansénisme: deriv. dal nome
= dal fr. jansénisme: deriv. dal nome del teologo e vescovo olandese cornelius
volontà umana affermando esser essa interamente guasta dal peccato de'primi uomini: questa è la
di giansenista, ed era difatti fuggito dal delfinato, sua terra natale, per
e sobrio, senza decorazioni. = dal fr. janséniste (sec. xvii)
: e nei due casi l'error procede dal credere che la libertà più importante non
col levante. = deriv. dal nome del dio giano, impresso sul ro
umanità '. = deriv. dal nome di giàpeto (gr. tarlerò <
e gialli. = deriv. ^ dal nome di giàpeto (cfr. giapètico)
popolo che lo abita; che proviene dal giappone; che appartiene al giappone,
pesante al massimo cinque chili, caratterizzato dal muso simile a quello del pechinese,
muso simile a quello del pechinese, dal pelo lungo, fitto, brillante,
curiosità di vedere quasi un altro mondo dal nostro: altro è tornato di là
fusione. = deriv. dal fr. japonaiserie, da japon 4 giappone
tali ridossi nel pontremolese sono chiamati 'giare'dal lat. 4 glarea e sono aggestioni o
di ghiaia (v.), dal lat. glàrèa. giara3, v
biltà contro biltà. = deriv. dal fr. ant. jargonce 4 giacinto '
dotta, lat. scient. giardia, dal nome del naturalista francese alfred giard (
. medie. sindrome intestinale, provocata dal parassita giardia, caratterizzata da colite,
dei suoi interessi. = dal fr. jardinage (sec. xiii)
in falconeria). ¦ = dal fr. jardiner, deriv. da jardin
poppieri di uno scafo (nome derivato dal fatto che gli antichi vascelli avevano a
cessi di bordo; che pigliano epiteti distintivi dal nome e classe delle persone cui sono
, anzi d'ira, fomentato anche dal dispetto di non scorgere ancora nella moglie
di fiori e di bacche. = dal fr. jardinier (sec. xii)
-giardino all'italiana: giardino architettonico, dal tracciato regolare, simmetrico, quasi geometrico
proprio sotto i suoi occhi, sporgente dal muro della villa, una veranda chiusa
la lega] infatti prende i bambini dal seno delle madri affaccendate al lavoro, e
con una gran parrucca. = dal fr. jardin (sec. xii,
gardinium (sec. x): dal frane. * gardo (cfr. ant
zirconio, il di cui colore varia dal bianco limpido, fino al rosso bruno.
dello zircone, il cui colore varia dal bianco limpido fino al rosso bruno.
al rosso bruno. = dal fr. jargon (nel 1733) *
(nel 1733) * zircone deriv. dal fr. ant. jagonce e jargonce
a essere lavorata. = dal fr. jarre. giarrafa,
... il quale ordine fu istituito dal re edoardo iii nel 1350, nell'
nella lavorazione a maglia). = dal fr. jarretière (sec. xiv)
. da jarret 4 garetto '(dal celt. sgarra 4 gamba, coscia '
di gelsomino. = deriv. dal fr. jasmin 4 gelsomino '.
= comp. da già e dal sufi, -unque. giaurlaro,
, odalische e giaurri. = dal turco fcàvur, alterazione dell'ar. kàfir
mettersi a ballare la giava. = dal fr. java (inizio del sec.
(inizio del sec. xx): dal nome dell'isola di java 4 giava
, sf. farmac. antibiotico prodotto dal fungo fusarium javanicum, efficace per combattere
giava (isola dell'indonesia) e dal gr. &v&pco7tos * uomo '.
mezze picche. = deriv. dal lat. clava 4 mazza, clava '
, archibugi a ruota. = dal fr. javeline (sec. xv)
boa (eryx thebaicus). = dal fr. javelot (sec. xii)
. = voce settentr., dal lat. clava 'clava'; cfr. lig
), e, in seguito, anche dal folklore afrocubano, assumendo fino ai nostri
esso fu sùbito inte grato dal giazz, che porta al colmo l'efficacia
granate a mano. = dal fr. gibecière (sec. xiii)
lat. scient. gibberèlla, deriv. dal lat. gibber 4 gobba '
colle sue lunghe braccia. = dal fr. gibbon (sec. xviii)
un mantello di pelliccia. = dal lat. gibbosus, da gibbus 4 gobbo
struttura fibroso-raggiata; idrargillite. = dal nome del mineralogista americano g. gibbs.
pirosseni e quarzo. = dal nome del monte gibele, nell'isola di
negli steli di grano. = dal nome del botanico italiano g. gibelli (
attimo. = si suole far derivare dal lat. tardo zaberna (editto di
/ per alzare il gibetto. = dal fr. gibet, in origine * legno
alterna / per la via sbarazzina / che dal bat tibaleno del corso /
fr. gibus (nel 1834), dal nome dell'inventore. glcaro,
di orazione in elemosina. = dal lat. ieiunium * astensione dal cibo '
= dal lat. ieiunium * astensione dal cibo '. gièlo, v
d'una giga crudele. = dal provenz. ant. giga, fr.
occhio sorve gliavo il mazzamurello dal muso di furetto, temendo ch'
zoccolata giga d'attorno. = dal fr. gigue (nel 1658),
secondo la teogonia di esiodo, nacque dal grembo di gea fecondato dal sangue sgorgato
, nacque dal grembo di gea fecondato dal sangue sgorgato dalla ferita di urano mutilato
che riveste / i giganti sospinti giù dal cielo. 7. stor.
, lat. gigàs -antis, deriv. dal gr. ylyccq -avrò?. cfr
bisognerebbe che si guardasse dallo strafare, dal giganteggiare, dal precipitare nel regno dei
si guardasse dallo strafare, dal giganteggiare, dal precipitare nel regno dei fantasmi.
la nera dilochìa ginnasiale e liceale condotta dal gigantèo lochita triglia di filèttole. =
= voce dotta, lat. giganteus, dal gr. yiyàvteioc; * che
ha gran pregio perch'è nano, dal padrone vien chiamato, come dice giuvenale
= voce dotta, comp. dal gr. flyok; -avrò? 'gigante
. = voce dotta, comp. dal gr. flyott; -avxo <; 4
gigantomachie. = voce dotta, dal lat. gigantomachia, deriv. dal gr
, dal lat. gigantomachia, deriv. dal gr. yiyavtofjiaxia 4 battaglia dei giganti
umanoidi. = voce dotta, dal lat. scient. gigantopithecus, comp.
. scient. gigantopithecus, comp. dal gr. ylytxt; -ocvto? 4 gigante
norinco. = voce dotta, dal lat. scient. gigantorhynchus, comp.
. scient. gigantorhynchus, comp. dal gr. ylycit; -avrò? gigante '
salmastre). = voce dotta, dal lat. scient. gigantostraca, comp.
. scient. gigantostraca, comp. dal gr. ylyaq -avrò? 4 gigante *
di carnosi e variegati petali. = dal lat. tardo gigàrus, probabilmente di origine
delle quali diffuse in italia) caratterizzate dal tallo ramificato dicotomicamente e adoperate nell'alimentazione
sferica. = voce dotta, dal lat. scient. gigartina, deriv.
lat. scient. gigartina, deriv. dal gr. ycyaptov * vinaccia '.
dotta, lat. scient. gigartinaceae, dal nome del genere gigartina. gigghiòzzo
. = voce del gergo teatrale, dal nome con cui venivano designati i piccoli
il significato del n. 2, dal nome di una riuscita caricatura dell'attore
moltiplica per le sabbie. = dal lat. tardo liliacèus, rifatto secondo giglio
e il carlino di napoli, a partire dal xiv secolo, quando fu mutato il
gigliato, che da fiorenza, e dal fiore che aveva ed ha nell'impronto,
di giglieto. = deriv. dal lat. lilietum, secondo l'esito di
. bot. liliiflore. = dal lat. scient. liliiflorae, rifatto secondo
candidum), con bulbo sotterraneo squamoso dal
quale sorgono le foglie radicali e, dal centro della rosetta di queste, uno
piovene, 5-552: il fondo è dato dal lentischio, i cui cespugli fitti scendono
dell'innocenza e della castità. -giglio dal piede nutrito: quello in cui la base
luigi xiv e che fu in circolazione dal 1655 al 1679. 5. degli
freschi gigli e le viole / caschin dal giardin tuo sanza esser colti. ariosto,
. marino, 2-113: un rossor dal candor non ben distinto / varia la
medici, 145: addie, gigliozzo mio dal viso adorno. = lat.
= deriv. da giuniore (dal lat. junior -óris * più giovane
collegiale e di gigolétta. = dal fr. gigolette (nel 1850) '
buono: un po'gigolò. = dal fr. gigolò (deriv. da gigolette
preparando il desinare, e aveva cavato dal fuoco un bellissimo gigotto di castrato tenero
la voce italiana. = dal fr. gigot (secolo xv) '
abbrevia col simbolo gb. = dal nome del fisico inglese w. gilbert (
), ghilde (nel 1877): dal medio oland. gilde 'corporazione '
mi avevano teso l'insidia. = dal fr. gilet (sec. xvi,
. galika 'casacca ', che deriva dal turco jelék. dallo spagn. le
zinco; zincotipia. = deriv. dal fr. gillotage, dal nome dell'inventore
= deriv. dal fr. gillotage, dal nome dell'inventore f. gillot
pezzi da poterle subito commettere. = dal lat. cymba o cumba, dal gr
= dal lat. cymba o cumba, dal gr. xùp. 37) propria
tardo indella loquela e tartagliuso. = dal lat. tardo gibberdsus 'gobbo '(
forma di chelidro. = dal lat. tardo gibbósus * gobbo ',
di quel bel fior gentile, / che dal gimè si noma. baruffaldi, ii-65
= dall'indostano girna, deriv. dal sanscr. gihma (che però indica
dotta, comp. da giroscopio] e dal gr. péxpov 'misura '
lat. scient. gymnamoebe, comp. dal gr. yu|!. vó
. vó <; * nudo 'e dal lat. scient. amoeba (v.
. = voce dotta, adattamento dal gr. yup. vaot7) <;
lat. scient. gymnobelideus, comp. dal gr. yupivói; * nudo '
gr. yupivói; * nudo 'e dal lat. scient. belideus 4 piccolo
lat. scient. gymnocerata, comp. dal gr. yuiivói; 4 nudo '
lat. scient. gymnodactylus, comp. dal gr. yupvói; 4 nudo '
lat. scient. gymnogramma, comp. dal gr. yup-vói; 4 nudo '
lat. scient. gymnonoti, comp. dal gr. yu [xvó <;
latona. = voce dotta, dal gr. yi>n. vo7rai8ia, comp.
. = voce dotta, comp. dal gr. yuixvói; 4 nudo 'e
gr. yuixvói; 4 nudo 'e dal tema di tzxiaau » 4 formo '
arti natatori, che sono tutti portati dal cefalotorace. = voce dotta,
lat. scient. gymnoplea, comp. dal gr. yop. vóc 4 nudo
yop. vóc 4 nudo 'e dal tema di 7rxé . = voce dotta, comp. dal gr. yi> (j, vó < = voce dotta, lat. gymnosophista, dal gr. yviivooocpiaxfji; (comp. lat. scient. gymnosomata, comp. dal gr. yym-vói; 4 nudo ' dotta, lat. scient. gymnospermae, dal gr. yuù-vóo7repp. o (; . yuù-vóo7repp. o (; * dal seme nudo ', comp. da yu lat. scient. gymnostomata, comp. dal gr. yypwó <; 'nudo per aplodi alessandro magno). logia dal gr. yuùvó <; 4 nudo ' lat. scient. gymnura, comp. dal gr. yuptvót; 4 nudo ' dotta, lat. scient. gymnurinae, dal nome del genere gymnura (v. . genever, jenever, a sua volta dal fr. genevre (mod. genièvre genevre (mod. genièvre), dal lat. junipèrus 4 ginepro \ monandria, diandria, triandria ed esandria, dal numero degli stami. = dotta, lat. scient. gynandria, dal gr. y ^ vav- 8po < = voce dotta, deriv. dal gr. yàvocvspoi; ermafrodito ' . da ginandro (v.) e dal gr. (lopcpr] 4 forma \ = voce dotta, comp. dal gr. yvvri 4 femmina 'e . = voce dotta, comp. dal gr. ywfi 4 donna 'e da
khana 'campo da gioco '(dal persiano khàneh * casa, locale')
'gincana', vocabolo usato anche in italia dal principio del secolo nelle forme * gymkana '
era un bel fameccio! = dal lat. tardo geneceum * gineceo, lupanare
? se prima di uscire in campo dal gineceo, era già veterana nello abbattere
2-i-23: i nostri giovani le traggono dal gineceo paterno per rinchiuderle in un altro
da persone effeminate, corrotte e rammollite dal lusso e dai vizi. cuoco
= voce dotta, lat. gynaecèum, dal gr. yuvaixe'iov, deriv.
maschio. = voce dotta, dal gr. yuvaixoxpaxca 'dominio delle donne
comp. da yuvf] -ouxóq e dal tema di xpaxéco 'domino'; cfr
lor becchi spalancati e le lingue cantanti dal gozzo, di che fuoresce talora il canto
. = voce dotta, comp. dal gr. yvvri -aixót; 'donna'e
. = voce dotta, comp. dal gr. yuvt) -ouxó <; *
. = voce dotta, comp. dal gr. yuvv) -ocixóg 'donna '
yuvv) -ocixóg 'donna 'e dal tema di cpépcu 'porto '.
. = voce dotta, comp. dal gr. yuvtj -aixó? * donna '
donne. = voce dotta, dal gr. yuvaixcov -<5voc 'gineceo '.
voce dotta, lat. gynaeconitis -idis, dal gr. yuvat- xcuvttis -i8o <;
. = voce dotta, comp. dal gr. yuvì) -aixó? 'donna
= voce dotta, comp. per aplologia dal gr. yuvi) -caxót;
di uscirne. -far fiorire le rose dal ginepraio: compiere atti imprevedibili e stupefacenti
rettoricamente trattare, e far fiorir le rose dal ginepraio. -mettere, cacciare,
. -togliere, cavare, tirare fuori dal ginepraio: liberare da una situazione intricata
piena soddisfazione nell'avervi io politamente tolto dal ginepraio, in cui vi aveva
per tirare rocco sano e salvo fuori dal ginepraio d'insidie in cui si era ingenuamente
dovunque, limitati, in faccia, dal fiume cecina; a destra, in lontano
. volgarmente 'cedro fenicio '. dal suo legno si ricava, mediante la combustione
legno di ginepro: olio essenziale estratto dal fusto e dai rami di ginepro impiegato
lat. scient. gynerium, deriv. dal gr. yuvr) * donna '
iii-42: i boschi stessi ne ricevono [dal succiamele] qualche danno per guidarvi male
voce dotta, comp. da ginestra e dal sufi, -fido (lat, -ficium
sostenuto da un lungo peduncolo. fiorisce dal maggio al giugno. è comune nei
voce dotta, comp. da ginestra e dal sufi, -oide (dal gr.
ginestra e dal sufi, -oide (dal gr. oeisrjt; 'simile ')
= voce dotta, lat. gingidium, dal gr. y ^ yy ^ iov
uno straccio bianco, una foglia gingillata dal vento. 2. figur.
il significato del n. 1 deriva dal nome del protagonista di una poesia di g
. alla bottega sua. = dal lat. iùnix -icis * giovenca '(
= voce dotta, deriv. dal gr. yvvfì * donna '.
un notevole sviluppo nel periodo che va dal permiano a tutto il mesozoico e al terziario
voce dotta, lat. scient. ginkgoinae dal nome del genere ginkgo, deriv.
nome del genere ginkgo, deriv. dal giapponese (v. ginco).
miei boschetti. = voce dotta, dal lat. plur. n. gymnasia '
de sanctis, ii-15-134: non lasciandoci illudere dal nome, ma guardando alla sostanza delle
, lat. gymnasiarcha 'ginnasiarca ', dal gr. yu{xvaoidcpxr) c, comp
per la prima volta chiamato mi levai dal mio banco a declinare il nome della
= voce dotta, lat. gymnasium, dal gr. yu|i. vdcotov deriv.
. = voce dotta, deriv. dal gr. yup. vaax7) <;
acqua ghiaccia. piovene, 5-302: dal teatro di campagna... prese
[ars] gymnastica 'ginnastica ', dal gr. yujxvaatix ^ [xéxvrj]
è detta la sanità, benché talora non dal principio della nascita posseduta, ma col
voce dotta, lat. gymnastlcus * ginnastico dal gr. yu|xvacmxó <;.
... ed erano detti gimnici dal nome yup. vó <;,
, lat. gymnicus 'ginnico ', dal gr. yup. - vixós,
. = voce dotta, comp. dal gr. yuvr; 'donna 'e
si ginocchia per di- fensar il calzone dal trattato * de usuris '. chiari,
, ai quali fanno rilevare la forma dal ginocchio di chi li porta, riducendoli alquanto
16-18 piccoli, coniato a venezia nel 1330 dal doge francesco dandolo (ed è così
anat. articolazione dell'arto inferiore formata dal femore, dalla tibia e dalla rotula
col quale filano le cose mortali, e dal quale dipende il filo della nostra vita
molte orazioni delle quai poco si movon dal core: dio non va cercando pur romper
la forza dei potenti, più che dal loro merito, dipende dalla pusillanimità dei
sua sempiterna. = deriv. dal lat. tardo genùculum, in sostituzione di
davanti a qualche profeta lazzaretti che predichi dal monte labro. -rizzarsi, muoversi
= voce dotta, comp. dal gr. yuvt \ 'femmina * e
= voce dotta, comp. dal gr. yuvf) * femmina 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. vuvfj 'femmina 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. yuvr) 'femmina 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. yuvf) * femmina 'e
gr. yuvf) * femmina 'e dal tema di tpépcù 'porto '.
. = voce dotta, comp. dal gr. yuv /) 'femmina'e
. = voce dotta, comp. dal gr. yuv ^ * femmina 'e
gr. yuv ^ * femmina 'e dal sufi. -osistìq 'simile '.
= voce dotta, comp. dal gr. yuw) 'donna 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. yuvrj 'femmina 'e da
= voce dotta, comp. dal gr. yuvr) * femmina 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. yuvf) * femmina 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. ywr] * femmina 'e
questa radice. = deriv. dal cinese jén-shén: da jèn 'uomo'e shèn
cielo per me povero giobbe. = dal nome del personaggio biblico giobbe, con riferimento
da vincenzo gioberti (1801-1852); dal punto di vista filosofico è caratterizzata (
fra il razionale ed il reale; dal punto di vista politico propugnava essenzialmente una
croce, iv-4-31: al pensiero italiano dal 1815 al 1830, al sorgere del rosminianismo
nativo di magnesia. = deriv. dal nome dello scienziato g. a. giobert
venti ore. = deriv. dal lat. tardo jovia [dies] (
a un concetto, come opera prodotta dal giuoco concorrente dell'intelletto e deh'immaginazione
carnale non può uscire dalla menzogna * dal press'a poco. 9. muoversi
derivi talvolta da altro fonte, cioè dal non potere il cuore liberamente giuocare.
, 2-2-294: giunti un tratto / dal vecchio astuto, per giucar più netto,
, v-454: « facendosi il verbo dal nome giuoco, perché l'accento si muta
pavese, 3-161: mìrtilo si vide giocato dal figlio di tantalo e volle gridare.
quell'altra stanza. manzini, 12-39: dal tonfo si capiva come [le bocce
ii-53: lo installarono dinanzi al tavolinetto dal tappetino ricamato, con due candele accese
. la deriv. di 'giocattolo 'dal fr. jouet non è chiara;
con un cordoncino nero che le pendeva dal collo, e a cui erano attaccati
, 11-40: giochetti da ragazzi, comandati dal direttore della quadriglia, sì che quel
giocare. la variante giocucchiare è registrata dal tommaseo. giòco (giudeo, giuco
giuoco per dar opera alla lezione prescrittagli dal maestro. s. maffei, xxx-6-55
appena; io per camparlo / mel divelsi dal sen, mandandol lungi, / lassa
... è il lavoro guardato dal punto di vista di una concezione della vita
spettacoli, che dura vano dal 4 al io aprile. livio
giuoco è il danaro o cosa misurata dal danaro, non estimo che si possa desiderar
ovver con foco, / a distorli dal crudo e mortai gioco. 16.
indarno a preservar se stesso ed altro / dal gioco reo, la cui ragion gli
contrasto, giuoco di passioni, mosse dal tempo e dal destino. piovene, 5-294
di passioni, mosse dal tempo e dal destino. piovene, 5-294: anche dall'
, la massa grigia del duomo illuminata dal riverbero delle luci, isolata e fredda verso
nell'aria, dallo spirare della brezza, dal soffiare del vento, dall'incresparsi di
così, immediatamente inspirato dalla presenza e dal giuoco delle idee offerte all'anima di
perché a lungo giuoco sarebbe mandato via dal podere. -andare in gioco:
nuovo martire d'amore, / son dal volgo deriso e messo in gioco. alfieri
partito. -partire, levarsi, togliersi dal gioco: rinunciare a un'iniziativa,
, 2-74: inteso questo e tratto dal destino, / fra le spade mi caccio
levi, 2-129: un giocoliere, dal gran torso gonfio e sporgente in una maglia
dell'immagine. = deriv. dal fr. ant. joculer (dal lat
. dal fr. ant. joculer (dal lat. jocularis); cfr. giocolare1
, egli libererà il suo senso morale dal giogo delle passioni e dei pregiudizii, innalzandolo
aleardi, 1-432: usciva un'alba / dal limpido oriente; una di quelle /
alto stato di sì fatti beni è corredato dal cielo... gode la facultà
allora dagli alberi di natale o dal pan di spezie. d'annunzio, 1-302
, 1-302: dalla villa pamphili, dal 'belrespiro 'del magnifico nipote di innocenzo
partirò una con lei / amor e poesia dal nostro mondo. / da indi in
: il suo viso roseo, paffuto, dal piccolo naso all'in sù e la
deve essere regolata secondo una discreta giocondità dal medico curante. 5. benessere
seggio giocondo. chiabrera, 265: quando dal chiaro sol titon costretto / all'alma
: la sorella con luci gioconde / dal canto nostro facea il suo costume. ariosto
aggrada / trae nembo estivo, che dal ciel partissi, / tal estragga vapor giocondi
due contendenti. = deriv. dal fr. jeu parti (cfr. provenz
giocosità toscana, traente il suo nome dal bemi, che n'è un modello squisitissimo
, sf. piega della pelle che pende dal margine inferiore del collo dei ruminanti.
ginocchia si distende. marino, 314: dal mento in giù gli scende [al
: i... grotti avendo pendente dal rostro quella loro grandissima e sterminata giogaia
di giogaia sotto il mento. = dal lat. * iugularla [pellis],
mese per bovi di frutto. = dal lat. mediev. jugdticum, deriv.
meliioni in giogie. = dal venez. zogia. giòglia,
, ahi che van see! panuccio dal bagno, xxxv-1-308: seminato nel campo
faccia 'l più debile uscir di fuor dal giogo. poliziano, st., 1-20
la voce. pascoli, 819: curvo dal cocchio sino al giogo achille / udia
parte levo la mia stanca vita / dal giogo, che la preme ovunque i'
: liberi noi men servi assai, dal rio / giogo d'arci-tirannide insensata /
vivere fuor del paese natale, libero dal giogo dei parenti, sulla via della
di dio, la quale m'ha tratto dal fango delle mie iniquitadi e pregatelo che
/ gli sparsi crini, e van dal destro lato. -figur. punto
punto dell'epiciclo che ha maggior distanza dal centro.
del deferente o dello epiciclo più rimoto dal centro del mondo, chiamano auge,
d'isole / fedra di pasifàe nata dal sole / donar vuole una cetera / ebuma
il qual discende / per angusto sentier dal giogo quinto / di quegli, in
coniugale. 16. locuz. -affrancare dal giogo; levare, togliere il giogo
, togliere il giogo a qualcuno o dal collo a qualcuno; sottrarre al giogo
spezzare il giogo; liberarsi, sciogliersi dal giogo; ribellarsi al giogo; ritirare
ribellarsi al giogo; ritirare il collo dal giogo: sottrarsi (o sottrarre altri
tempo da ritrare il collo / dal giogo antico, e da squarciare il velo
i genovesi... al tutto dal giogo del duca filippo si liberorono.
un pedagogo. angiolini, 62: dal non esser l'uomo soggetto a verun
si dilettassero di queste gemme, incantati dal glorioso fascino ed ubbidienti alla patema volontà
galdi, ii-268: destarono i settentrionali dal loro letargo gli ambiziosi romani che volean
gioghétto (v.). = dal lat. iugum 'giogo; coppia di
legni, ad eccitar tempeste, / dal mar crudele l'una e l'altro apprese
una di voi par che scintille / dal bel guardo seren riso e diletto. foscolo
malvone, cosparso di fiori, sorgeva su dal ciglio del prato
, 3-578: mio padre si levò subito dal sofà su cui giaceva e m'accolse
cara gioiétta. = deriv. dal fr. ant. foie (dal lat
. dal fr. ant. foie (dal lat. gaudia, plur. di
. bisticci, 3-237: avendo recato dal cairo più gioie, in fra l'altre
dall'esperienza. = deriv. dal nome di flavio gioia, personaggio leggendario
: gli fu posta [a nelson] dal principe leopoldo, figliuolo del re,
gemme preziose. goldoni, iii-13: va dal gioielliere qui vicino, fagli vedere questi
piovene, 5-379: l'occhio è fermato dal negozio di gioielliere, degno di una
ha un giardino, / che par creato dal signor divino. / non si potrebbe
l. rucellai, i-m-i-252: a ragione dal sopraddetto suo gran panegirista fu chiamato gioiellino
meglio identificati ostentavano gioielloni. = dal fr. ant. joel (sec.
del sole, / per diversi sentier lungi dal porto / tutti gioiosamente investighiamo / che
aspirazioni appagate, dall'amore corrisposto, dal possesso di un bene desiderato e amato
altro contras- segno per discernere il popolano dal nobile, perché il gioioso era il
. strozzi il vecchio, ix-416: torna dal ciel, che per bel vetro spalme
11 verde. = deriv. dal fr. ant. joir, fr.
joir, fr. mod. jouir (dal lat. wo \ g. *
un ramuscel di palma / e, dal mar del contento inebriate, / che non
'in calma, in bonaccia ', dal provenz. joli * gradevole ',
nel giolittismo. = deriv. dal nome dello statista piemontese giovanni giolitti (
fiori rossi dei fagiuoli. = dal nome del naturalista russo j. g.
genova, coniata nel 1718. = dal nome di san giorgio effigiato sul rovescio di
santo prete. = deriv. dal nome giorgio, con riferimento a san
furb. giorgio 'fuoco 'deve dipendere dal giorgio che si bruciava ».
con gli occhi quanto acutamente son mirate dal volgo. = da giorgio nel significato
, i-633: le chiacchiere messe in giro dal cameriere di casa alerami, le calunnie
, è il riassunto che si compila dal capitano, di tutte le deliberazioni prese
o dei lavori: registro (redatto dal direttore dei lavori) sul quale si
'stampa quo tidiana 'dal fr. journal [papier journal 1 foglio
in sostituzione della forma anteriore journel: dal lat. volg. e mediev
cattaneo, iii-4-6: le notizie giornaliere date dal governo provvisorio e dallo stato-maggiore sì dell'
beccaria, ii-43: quel medesimo zecchino che dal giornaliere era guadagnato in quattordici giornate e
prezzo dell'opera giornaliera. = dal fr. journalier (nel 1550);
del giornalismo romano. = dal fr. journalisme (nel 1781).
che il mio dottissimo avversario facesse registrare dal giornalista di roma... il prolisso
gridavano contro di me. = dal fr. journaliste (nel 1703).
diplomatiche e parlamentarie, e giornalistiche, ma dal tempo che dalle chiacchiere forma le opinioni
o che so io. = dal fr. journaliser da journal * giornale *
, a'quali fusse dal campo italiano giornalmente mandata la vettovaglia.
deriv. da giornata. voce registr. dal tramater (per il significato del n
, sf. il periodo che va dal sorgere al tramontare del sole, con
il periodo di tempo che approssimatamente va dal mattino alla sera, con riferimento all'
aita, / rotto da gli anni e dal camino stanco. idem, 302-8:
per sempre colui / che da lunge, dal labbro d'altrui, / come un
7-193: chi rincasava e chi usciva dal negozio a giornata finita. -il
scusando le sue piccole giornate per non avere dal commissario di nostro signore alloggiamento altrove che
condotta da chiapino gonzaga di mantova e dal prior di roma, veniva lentamente a
cinque giornate di milano: i giorni dal 18 al 23 marzo 1848, che segnarono
-le dieci giornate di brescia: i giorni dal 20 al 30 marzo 1849, durante
-le quattro giornate di napoli: i giorni dal 28 settembre al i° ottobre 1943,
affettava il parlar forastiero. = dal fr. ant. jornée (poi journée
nel fatto della drammatica italiana, specialmente dal '6oo in giù. 7. dimin
festa a un mammolo. = dal fr. ant. jornée (poi journée
naturale quello spazio di tempo che è dal partirsi il sole da un punto al
punto al ritornare al medesimo punto, come dal nascere sopra l'orizzonte all'altro nascere
3. il periodo di luce che va dal sorgere al tramontare del sole (e
sogliono gli artefici operare, che è dal nascere al tramontar del sole, il
, in cui l'estive / aure infocate dal leon celeste / han lor saette,
7. il periodo che va approssimatamente dal mattino alla sera (con partic.
brevissimo tempo. -i primi giorni, fin dal primo giorno: il principio di un
di un periodo di tempo; immediatamente dal principio. re enzo, 2-33:
pavese, 8-87: erano già olimpici fin dal primo giorno, e non hanno mai
al numero delle giornate di borsa indicato dal cliente. -giorno di scadenza: quello
ricomparsa da noi in questi giorni, reduce dal suo paese lassù in cima in cima
modo ripreso da molti filologi, cominciando dal cesari e giù giù fino ad alcuni
prov. - il buon giorno si vede dal mattino: v. mattino.
giornino (v.). = dal lat. tardo diurnum \ tempus \,
4 sempre '; anche punto a giorno dal fr. à jour. giòsa,
voce semidotta, lat. josephista, probabilmente dal nome dell'eretico giuseppe epafrodito.
l'altro; ed in questo è differente dal tomiamento, ove si combatte a fine
/ le gambe tue a le giostre dal toppo! buti, 1-364: 4 alle
è una giostra, qualche volta rasserenata dal sole: bisogna entrare e combattere.
, ch'io faccio la giostra / dal cocomero al canto alla cuculia.
in un susseguirsi di scatti. = dal provenz. josta, deverb. da jostar
e. cecchi, 3-86: al ritorno dal teatro, le automobili fantasma ancora giostravano
forteguerri, 20 -arg.: ei dal convento una monaca fura; / onde
, non vuol giostrare. = dal provenz. josiar 'giostrare '(con
nesso st, come in ginestra), dal lat. volg. huxtare, dall'
girottolare perdendo il tempo. forse dal ronzio che fanno gli insetti volando qua
. = voce di area veneto-emiliana, dal ven. emil. giotón. giottescaménte
orientale senese. = deriv. dal nome del pittore fiorentino giotto di bondone
rade volte più a gratitudine si commuove dal modo del giovare che dal giovamento medesimo.