.. cadessero immediata mente dal diritto e dal dominio de'loro primieri signori
immediata mente dal diritto e dal dominio de'loro primieri signori,
viani, 19-468: il lago, trapelato dal vento, fischiava. idem, 14-69
figlio di altra madre e molto diverso dal fratello; bruno-smorto, con un viso
, ii-772: ed ecco alla parola soffiata dal vento... tutta la ramaglia
serve fischiare. = deriv. dal lat. fistulàre 'suonare la zampogna '
salvini, 23-42: drago fischiator, che dal suo covo / ricetto di velen,
non han veleno o fischio, / onde dal volto al cor si fugge il sangue
gnoscere da quello, come i galeotti dal fischio, quanto abbiano a fare,
. il rumore sibilante e lamentoso prodotto dal soffiare del vento (specialmente attraverso fori
anatre, detto anche anatra matta, dal caratteristico piumaggio multicolore: ruggine nel collo
lat. scient. physcia, deriv. dal gr. cpóoxa * tubercolo '
una fisciolina. = deriv. dal fr. fiche. fìscina,
aria subordinata, da ancella. = dal fr. fichu (nel 1701),
non meno da'patrimoni de'privati che dal fisco dell'istesso principe, si nominava '
, parte stati dissipati e parte occupati dal fisco. tasso, iv-27: mi scrisse
sia posseduta, o da'nipoti o dal fisco. davila, 12: essendo carlo
procedere a la pena degli scudi cento dal fisco, per non aver obbedito al precetto
tessute di giunco. = dal lat. fiscus * cesta, canestro nella
prenda colore. = deriv. dal fr. ficeler (nel 1694),
capidoglio coi vècchi marini / vengon turbati dal lor pigro sonno; / muli,
, lat. physétér -èri, deriv. dal gr. cpucnjttjp 'sfiatatoio dei cetacei
cuoio fine. = deriv. dal ted. fiset [holz], col
. = voce dotta, comp. dal lat. scient. physeter (v.
natura filosofica. = voce dotta, dal gr. cp6oi <; * natura \
lat. scient. physianthus, comp. dal gr. (pòca 'vescica'e
dell'agg. physlcus, deriv. dal gr. cpomxó <; * fisico,
vienna). = deriv. dal ted. physicalismus, dall'agg. physikalisch
, i-63: infino a'bambini non imparano dal sacro- busto che 'l mare è colmo
= voce dotta, deriv. dal lat. phisìcus nel significato di *
fisiciano in eccellenza. = deriv. dal fr. physicien (sec. xii)
-che appartiene o è messo in opera dal medico. sempronio, 7-46: sotto
. de amicis, i-615: scendendo dal castello di prua, mi trovai faccia
= voce dotta, lat. physicus, dal gr. cpuotxói; * naturale,
punto alla regola sta bilitane dal dottissimo galilei. = comp. da
dotta, lat. scient. physidae, dal nome del genere physa 'fisa \
pataffio, 2: poi ricevette lo danaio dal greco / per fisima che venne al
2-17: a venti anni egli uscì dal collegio più bambino di quando c'era entrato
cinquecento risime. = forma popolare, dal lat. [so] phisma * sofisma
so] phisma * sofisma, cavillo dal gr. aócpiop. a (con vocale
. = comp. da fisima e dal tema di sonare (v.),
= voce dotta, comp. dal gr. (póme 'natura 'e
invenzione dei fisiocrati. = dal fr. physiocrate (nel 1758):
escogitazione dell'uomo economico, fu formulato dal capo della scuola fisiocratica, il quesnay
fisiocrati ', nome... derivato dal titolo 'fisiocrazia '(composto di
. = voce dotta, comp. dal gr. 96015 'natura'e -xpaxùx (
nome d'un'accademia fondata in siena dal gabrielli nel 1696 sotto il titolo di
= voce dotta, comp. dal gr. 96015 'natura 'e dal
dal gr. 96015 'natura 'e dal tema di cpopéco * pavento '.
medie. derivazione di un fenomeno morboso dal substrato organico del paziente (ed è
. fisiogenia. = voce dotta, dal gr. 9ó015 * natura 'e dal
dal gr. 9ó015 * natura 'e dal tema di ytyvop. ai 'ho
fisiologica. = voce dotta, dal gr. 96015 'natura 'e genetica
= voce dotta, comp. dal gr. 9 6015 * natura 'e
gr. 9 6015 * natura 'e dal tema di y£yvop. oci 'nasco
. = voce dotta, comp. dal gr. 96015 * natura 'e dal
dal gr. 96015 * natura 'e dal tema di y£yvojaoci 'nasco '.
esse. = voce dotta, dal gr. cpuaioyvco{xov£a e cpuoioyvto- [aovix'
). voce con le varianti registr. dal tramater, dal tommaseo e dal d
le varianti registr. dal tramater, dal tommaseo e dal d. e. i
. dal tramater, dal tommaseo e dal d. e. i.
deriv. da fisiognomonia', voce registr. dal tramater. fisiografia, sf.
. = voce dotta, comp. dal gr. 96015 * natura 'e dal
dal gr. 96015 * natura 'e dal tema di ypà9 nel 1835). voce registr. dal tramater. fisiògrafo, sm. geogr . = voce dotta, comp. dal gr. 96015 * natura 'e xóot5 , lat. physiologia (cicerone); dal gr. 90 aioxoylcc 'studio delle
= voce dotta, lat. physiologicus, dal gr. cpuoioxo- yixó <; *
lat. tardo physiologus (fulgenzio), dal gr. < puoioxóyo <; *
= voce dotta, comp. dal gr. epiteli; 'natura * e
= voce dotta, comp. dal gr. tardo < puoio [yvo|xla]
. = voce dotta, comp. dal gr. epiteli; * natura * e
comp. da fisiono [mia] e dal gr. ypàqxù 'scrivo, rappresento
caratteri costanti della scultura egizia non derivano dal gusto degli artisti, ma dalla fisonomia
fisionomia che si scosta per molti rapporti dal tipo teutonico. -di animali ed
physiogndmia * conoscenza della natura ', dal gr. < puoioyv comp. da * natura 'e dal tema di yiyvwoxto * conosco '). fisica. = voce registr. dal tommaseo; cfr. fr. physionomiquement. di eugenio iv col marchese nicolò novellata dal carbone una divinazion fisionomica di quel papa = voce dotta, lat. physiognómicus, dal gr. epumo- yvcù (juxó <
, lat. physiognsmón -snis (cicerone) dal gr. cpoaioyv<óp. cov -ovo?
da cpóoi? 'natura 'e dal tema di yiyvcóoxco * conosco ').
di una persona viva. = dal fr. physionotype. fisio notràcio
più aggrada. = deriv. dal fr. physionotrace, comp. da physiono
= voce dotta, comp. dal gr.? pùai <; 'natura
? pùai <; 'natura 'e dal tema di trdoxco * soffro '.
. = voce dotta, comp. dal gr. cpùoi <; * natura '
. da fisi [c] o (dal gr. < pùoi <; 'natura
= voce dotta, comp. dal gr. « póai? * natura '
= voce dotta, comp. dal gr. cpùm <; 'natura '
= voce dotta, comp. dal gr. (pómi; * natura '
ogni segno fiso / toglie il più bel dal vostro casto seno. carducci, 1038
promesse, / non sono in tutto dal mio ben diviso. parini, 488:
forse intorbidata per cammino, nasca però dal medesimo fonte. foscolo, viii-4: questo
lat. scient. physocalimma, comp. dal gr. epuoa * vescica 'e
lat. scient. physocarpus, comp. dal gr. cpuaa 'vescica * e
. = voce dotta, comp. dal gr, cpuaa 4 rigonfiamento 'e
lat. scient. physoclisti, comp. dal gr. cpuaa 4 vescica 'e
lat. scient. physodontidae, comp. dal gr. cpuaa 4 vescica 'e
gr. cpuaa 4 vescica 'e dal tema di oscóv ò8óvxo <; 4 dente
. scient. physohaematométria, comp. dal gr. cpoaa 4 vescica, rigonfiamento '
: 0 'fisofolo ', voce detta dal boccaccio per baia in persona d'uomini
dotta, lat. scient. physophorìdae, dal nome del genere physophora \ v.
lat. scient. physdphóra, comp. dal gr. « puaa 4 vescica '
. « puaa 4 vescica 'e dal tema di cpépco 4 porto '.
di vari or dini caratterizzati dal fenomeno della fisogastria. = v
lat. scient. physogastra, comp. dal gr. cpuaa 4 vescica 'e
gr. cpuaa 4 vescica 'e dal tema di yaax?) p yaaxpós 4
, di carboncino, di pastello tracciati dal gr. cpuaa 4 vescica, rigonfiamento '
. = voce dotta, comp. dal gr. « puaa 4 vescica, rigonfiamento
lat. scient. physopóda, comp. dal gr. « puaa 4 rigonfiamento '
= voce dotta, comp. dal gr. cpuaa 4 vescica, rigonfiamento
lat. scient. physostegia, comp. dal gr. cpuaa 4 vescica 'e
gr. cpuaa 4 vescica 'e dal tema di axéyco 4 copro '.
lat. scient. physostigma, comp. dal gr. « puaa 4 vescica '
. = voce dotta, comp. dal gr. cpuaa 4 vescica 'e axófxa
credere originato il nome di cardinalis 'dal verbo cardinare 'e 44
fissando quel viso turbato dall'accoramento e dal terrore. pascoli, 344:
il bembo] con dotte regole, tratte dal buon uso e dall'autorità de'buoni
le proprie opinioni e si lascia lusingare dal suo genio... si fissa assai
, 3-7-39: lo augel ch'esce dal laccio, ha poi paura / de ogni
2. marin. ant. zufolo usato dal capociurma per dare i comandi.
oltre al metterla in buffoneria, vien dal poeta, come un ritornello, spessamente
ortografia con la quale mi fu lasciata dal padre mio. boccalini, ii-79: grandemente
uvidus ', cioè d'imbriacato e concio dal vino; onde nel ditirambo si è
(nel significato di èlocùtió), dal gr. cppdcaig * dizione ', da
. = voce dotta, comp. dal gr. « ppàoi? 4 frase '
come tonico amaro. = * dal nome del botanico inglese j. fraser.
arenarie e calcari oolitici. = dal fr. frasnien, deriv. da frasne
fiori rossi, nascenti in alcuni racemi dal vecchio legno prima delle foglie; per
e aguzze piegava a destra, lambita dal saurgo serpentino. pirandello, 6-24:
non può vivere. aretino, 1-173: dal feretro, frastagliato da matti mandritti e
: chiudevano la scena tre bianchi pinnacoli dal fianco meridionale del duomo, tre pinnacoli
che liberano. calvino, 1-187: dal fondo d'una via gli appariva,
pur a la perfine non fue frastolto dal disiderio suo. 3. intr
e tinte che strappate dalla tela e dal quadro abbagliano o frastuonano senza più.
3. dissuadere, distogliere, distrarre (dal compiere una determinata azione, da un
vivo se non per sua salute, dal quale esso dimonio l'avrebbe volentieri frastornato
occupazioni e molti piaceri che li frastornano dal procurare unicamente il bene de'sudditi.
esercizio delle sue facoltà frastornato ed impedito dal timore... di non goderne i
2-195: scrivo nella solitudine, lungi dal frastuono delle contese degli uomini, lungi
frastuono delle contese degli uomini, lungi dal moto degli affari, dal conflitto degli
uomini, lungi dal moto degli affari, dal conflitto degli interessi. tenca, 1
è sempre seco, / puoc'anzi dal sepolcro in piede sorto. b. corsini
lor le rive indarno, / a visitar dal gariglian ne viene. -nel linguaggio
, 96: vi sono i frati dal bosco, luogo di gran divozione. straparola
. baldini, i-698: ci guardammo dal dare a quei fratozzi troppa soddisfazione.
troppa soddisfazione. = deriv. dal lat. fràter -tris 'fratello '.
di quelli che non sono stati rapiti dal guantone, dal sellino, dal volante o
non sono stati rapiti dal guantone, dal sellino, dal volante o dalla carlinga
stati rapiti dal guantone, dal sellino, dal volante o dalla carlinga son divenuti tanti
partic., come, appellativo derivato dal linguaggio cristiano). cavalca, ii-39
: comunità di persone unite fra loro dal vincolo della carità cristiana. bartolomeo da
. = voce dotta, deriv. dal nomin. di fraternltas (v. fraternità
vantaggi comuni. = deriv. dal fr. fraterniser (nel 1548).
in francia. = deriv. dal fr. fraternisation (nel 1792).
: se non fosse stata l'autorità dal cardinale,... sarebbero corsi gli
un inchino, / qual lumaca tirò fuor dal cappuccio / la nuda zucca. negri
persona ingenua, timorosa, che rifugge dal mondo. pascoli, 315: casa
de'tanti, più la reazione che nacque dal fratismo, si tratta di render danaro
fratria. = voce dotta, dal gr. qjpoctpidtpxos, comp. da eppa-
da eppa- rpla * fratria 'e dal tema di ótpx fràter -tris * fratello * e dal tema di caedère 'uccidere '. .. incominciò la sua funesta carriera dal fratricidio. manzoni, 171: davanti cppdcxr /) * siepe deriv. dal gr. class, cppdcaato 'cingo, mattina alle sette... si recava dal venditore di trippa e di frattaglie. de'mendici. = deriv. dal lat. fràctus, part. pass, e vanità. = deriv. dal fr. flatterie (sec. xiii)
pur d'argento o d'oro / vinto dal foco esser po'piena aspetta,
. = voce dotta, deriv. dal lat. fractus, part. pass,
ghiara e grandi sassi, e ancora dal luogo frattoso. = deriv.
dei minerali, perché essa viene modificata dal volume delle parti, che si uniscono
: quella che si produce a distanza dal punto d'azione del trauma (e può
8-201: nei frontoni le altre figure escono dal classico col loro verismo, con la
. potrebbero veder di sloggiare questo fratume dal territorio d'assisi. =
fardelli,... da persone deputate dal doganiere, acciò non se ne traggano
conosce dall'acceso isguardare, il frodolente dal mirare pur a terra. dante,
per procurarsi la riforma o l'esenzione dal servizio militare, con mezzi più o
siena, iii-137: io ti liberrò dal dimonio meridiano che viene di mezzo dì con
= voce toscana, deriv. dal lat. fracìdus 'fracido ';
volte quella parte della seconda, indicata dal secondo termine del rapporto (denominatore)
una frazione distante tre quarti d'ora dal campanile della parrocchia sulla montagna. silone
, puzzo, fetore. = dal lat. fraeldus (v. frazio)
. geol. che sorge naturalmente dal sottosuolo (l'acqua). -falda
. = voce dotta, deriv. dal gr. cppéap -aro? * pozzo '
. = voce dotta, comp. dal gr. cppéap -axo <; 'pozzo
cicerchia, xliii-443: e po'si scosta dal terreno ismalto / iesù, in vèr
scolari... uscirono come frecce dal portale. calvino, 3-54: il
a 1 / 4 dalle corde a partire dal bordo di attacco). marinetti
gli devono misurare la freccia... dal di sotto. 14. sostegno che
corde. alvaro, 11-147: andò dal seduttore infedele e lo freddò al primo
si schiumino, e poi li levarai dal fuoco, e quando sieno freddati,
per andargli incontro, mi rattenni, freddata dal suo aspetto e, interdetta ad abbracciarlo
colletta, iv-39: la sentenza venne udita dal prigioniero con freddezza e disdegno. carducci
che la freddezza inglese non tanto dipenda dal clima, quanto propriamente perché molte verità
sostengono tutto il fascio ch'è dentro dal corpo; e, quando sono a fredità
aspere rupi, incolti sassi e aperte / dal terremoto e profondate grotte, / d'
più fredda che neve / non percossa dal sol molti e molt'anni. boccaccio,
legale formalità alle orecchie così preparate dal volgo. 12. che è
provò a scostarle con fredda delicatezza una mano dal volto. bocchelli, 1-i-116: le
3-106: si fingeva freddo per farsi riscaldare dal compare. cardarelli, 3-95: pur
bontempelli, 19-152: i cipressi prendono dal lume delle stelle e dai fari della
se ne morì, si erede, dal freddo. g. gozzi, 1-31:
che... temeva di essere invaso dal demonio. baretti, 1-57: ad
. = lat. tardo frigdus, dal class, frigìdus (da frigère
freddolènto, agg. ant. intirizzito dal freddo; freddoloso. - anche sostant
'. = deriv. probabilmente dal provenz. freidor o frejor; cfr
piove, / perché quivi è compresso dal freddóre. n. franco, 7-177:
e dettucci profani, fu già annoverato dal signor domenico maria manni nelle sue *
dotta, lat. scient. fredericella, dal nome dello zoologo francese frédéric cuvier
inflitta a chi violava le ordinanze emesse dal sovrano). boccardo, 1-872
lat. mediev. fridus o fredum, dal germ. frithu; cfr. ted
puledri] tornino da cavalcarsi e gl'ignobili dal lavoro, si facci loro delle freghe
, si facci loro delle freghe, cominciando dal capo e venendo in giù dal collo
cominciando dal capo e venendo in giù dal collo per tutta la vita e poi dalla
con un carboncin di brace spenta, tolta dal focolar di parnaso...,
ne veggiamo eccitar calore, ma non già dal moto senza fregagione di corpi duri,
guiducci, i-3-4-26: l'effetto dello scaldare dal fregamento si dee riconoscere, e non
fregamento si dee riconoscere, e non dal moto, ancorché aristotile...
pelo mirabilmente, se quando era riscaldato dal sole o dal fuoco, si fregava
se quando era riscaldato dal sole o dal fuoco, si fregava con mano gagliarda
fregano con le femmine, mandano fuori dal corpo. 6. ittiol.
audace disprezzo della morte. motto creato dal d'annunzio, e poi adottato dagli
: già il mondo cattolico si va scuotendo dal lungo sonno; già sbadiglia e si
appicca la ruggine. = dal lat. fricàre 'sfregare, strofinare '
finlandese di sinistra, passai il formaggio dal corsaro corso al capitano di fregata spagnolo
d'uova. -letter. spazzato (dal vento). landolfi, 8-103:
mi apparve il greto d'arno fregato dal tramontano. 2. figur.
brancati, ii-282: fu tentato di salire dal fratello. ma dopo aver pigiato cinque
. vasari, iv-228: stefano veltroni dal monte s savino,...
segnori. = voce veneta, dal lat. fricàre, nel senso di 4
'l nobil nome / di chi l'alzò dal suol mostri nel fregio. menzini,
/ argomentando del manzoni il transito / dal bruno fregio, prorompi 'n lacrime.
? / il letto è vuoto qui dal manco lato, / e di fregi
ma non giunse con l'arte a diradicar dal mio viso fregi sì belli, perché
faccio osservare che passa assai meno distanza dal culo alla frigna che non da milano a
corallo scarlatto, che arditamente gli fuorusciva dal gilè: «... finirai
e senza dintorno, facendo però risultare dal tutto un chiaroscuro profondo e di gran forza
un secondo. = deriv. dal nome di leopoldo fregoli (1897-1936),
. trasformismo politico. = deriv. dal nome di leopoldo fregoli (v. fregolinata
diffusa nei dialetti settentrionali, deriv. dal lat. fricàre, nel senso di
, norvegia, bolivia. = dal nome della città di freiberg in sassonia.
fragranza e a gradazione alcoolica media (dal 10 % al 12 %).
al 12 %). = dal nome della località freis in provincia di alessandria
livio volgar., 3-285: dal mare furono i cartaginesi ridotti, frementi
prati, ii-94: ma pur sempre dal petto fremente / misi un grido sul
ojetti, i-500: quelli irrequieti cagnoli dal pelo corto... si chiamano foxini
i girini... saltellano bilicando dal polverone d'estate non a pena le prime
sdegno. marino, 4-150: rapita dal timor, dal duolo oppressa, /
marino, 4-150: rapita dal timor, dal duolo oppressa, / geme, freme
leopardi, ii-460: la gente uscì dal teatro fremendo perché il delitto fosse rimasto
a l'agnel dormir securo lece / dal fero lupo e da l'inganno ostile,
una pallida foglia / si spicca lenta dal suo ramo e casca. cagna, iii-191
fremere nella brace e a mandar bollicine dal becchetto. barilli, 6-154: le
i-25: il respiro, entrando ed uscendo dal possente polmone, rotto fra i denti
porse un istante fremendo amore, raggiando dal viso e dallo sguardo umile, accorato amore
il grifo e le zampe dentro e sotto dal cumulo della gianda, dirà la sua
/ da lo abaglio de'cani e dal fremire / par che 'l cel cada e
20-346: lascia il poliedro e fa menar dal paggio / altro destrier, ch'è
: le fur rotte le parole in bocca dal fremito de le donne circonstanti. caro
la sua gran resistenza all'esser aperta dal corpo del vascello con gran fremito gli
fremito gli contrasta. marino, 4-83: dal sonno presa al fremito de tacque /
: si gonfiavano come la vela gonfiata dal marezzo. buzzati, 1-142: da molti
furore farai maravigliare le genti. = dal lat. fremor -óris 'strepito '.
freno per la mercede che ne spera dal cavaliere. muratori, 8-i-122: se
. = voce dotta, comp. dal gr. tppiiv ^ ppevói; nel significato
. = voce dotta, comp. dal gr. cppfjv eppevó? nel signi
chiostra / frenando le colombe, a cui dal sole / il ben piumoso collo a
alla catena, / è il gran maglio dal capo come toro. / ed ecco
il tuo bel crin, / che dal nastro, ch'il frena, a ciocca
); tener lontano (dai vizi, dal peccato, ecc.); regolare
maestà di tali oggetti non vi frena dal profanarli? alfieri, 1-220: i
accesa perché presa sul luogo, tolta dal vero; c'era invece la scuola
/ cui frena incerta legge / lungi dal prisco suo sentiero usato! b. davanzali
atride. cattaneo, iii-4-38: li austriaci dal canto loro pubblicamente dicevano che, per
= voce dotta, comp. dal gr. < ppyjv cppsvóg * mente '
di un meccanismo frenante; tenuto fermo dal freno (un veicolo, un aerostato
, perché quei cittadini, quantunque frenati dal presidio spagnuolo, avean non dimeno publica-
necessario per arrestare un autoveicolo, calcolato dal momento dell'inizio dello sforzo frenante all'
sebbene meste, e non seppe trattenersi dal dare una scossa a quell'inferriata.
144: i frenetici i pazzi su dal suolo / nascono come funghi dopo pioggia
le grida sùpplici dei prigionieri, invasi dal contagio della frenesia fùnebre. pirandello,
, cavare qualcuno di frenesia: liberarlo dal delirio, dall'agitazione, dall'angoscia.
casa nèsis (seneca), dal gr. cppévrjmc, deriv. da cpptjv
di cappella, e i vuoti furono colmati dal frenetico galoppare delle dita sulla tastiera.
phrenèticus (cicerone) e phreniticus, dal gr. cppev /] tixó? e
tempestato di gemme. = comp. dal baruffaldi con giustapposizione di fren [o]
= voce dotta, comp. dal gr. cppyjv cppevó? 'mente '
= voce dotta, comp. dal gr. cpp ^ v cppevó? '
dotta, lat. scient. phrenìcus (dal gr. < pptjv vpsvó? '
del tronco superiore della vena cava. dal tronco superiore, o ascendente nascono le
dotta, lat. scient. phrenìcus (dal gr. epp ^ v 9pevó?
comp. da [nervo] frenico e dal suff. -frassi, derivato arbitrario dal
dal suff. -frassi, derivato arbitrario dal lat. frangere 'rompere '.
comp. da [nervo] frenico e dal gr. xop. r)
= voce dotta, comp. dal gr. epp-fjv « ppevó? 'mente
. = voce dotta, comp. dal gr. cpprjv eppevó? 4 diaframma
phrenitica [febris] (celso), dal gr. cppevitixóc [m>pexó <;
. tardo phrenitis -idos (celso), dal gr. cppevttt; -1801;.
legge, ardito cerca / di tor dal corso suo l'antico freno. tansillo
/ e tonfi... / via dal tuo spazio assorto / all'aspro rullare
più chiuso; / però ch'egli dal freno, / ond'è legata un'amorosa
baci di freno impazienti / ecco sorgon dal labbro ai convitati. alfieri, 1-536:
gran tempo riconosciuta per insufficientissima a ritenere dal male e molto più a stimolare al bene
d'europa in mano il freno / dal re del ciel di cui ministri siete
iii-289: fermato ho il piè dove dal ciel il freno / regger de la sabazia
lo freno, / quando trasse i corsier dal cammin loro. pallavicino, 1-12:
pascoli, 1340: il pelide fu preso dal cruccio,... /.
che oppone il corpo. -liberarsi dal dominio, dalla soggezione altrui.
della repubblica in firenze. -uscire dal freno: abbandonare ogni costrizione, concedersi
chiamata freno, che divide il pétto dal ventre: perciocché nella parte inferiore egli
dotta, lat. scient. phrenoblabia, dal gr. « ppevo- pxdpeta, comp
) v « ppevóg 'mente 'e dal tema di pxàtttto 'danneggio '.
= voce dotta, comp. dal gr. < ppyjv cppevóc 'diaframma
= voce dotta, comp. dal gr. qjpyjv cppevóc 4 diaframma '
= voce dotta, comp. dal gr. cppvjv qppevóc 4 mente '
. cppvjv qppevóc 4 mente 'e dal tema di xopicù 4 curo '.
lat. scient. phrenódynia, comp. dal gr. < pp7) v cppevóc
dotta, lat. scient. phrenogastricus (dal gr. epp ^ v cppevóc 4
= voce dotta, comp. dal gr. cppyjv cppevóc 4 diaframma '
. dall'ingl. phrenograph (comp. dal gr. cpprjv cppevóc * diaframma '
. = voce dotta, comp. dal gr. cpprjv cppevóc 4 mente '
frenologo. = voce registr. dal tommaseo. frenòlogo, sm.
= voce dotta, comp. dal gr. cppvjv cppevóc 4 mente '
. = voce dotta, comp. dal gr. cpprjv cppevóc 4 diaframma '
dotta, lat. scient. phrenoplègia, dal gr. eppevo- n'kriyriz, comp
lat. scient. phrenoptósis, comp. dal gr. epp ^ jv cppevóc *
. = voce dotta, comp. dal gr. vp'/ jv cppevóc 'diaframma
= voce dotta, deriv. dal gr. cpp7) v cppevóc * mente
; cerebrone. = voce dotta, dal gr. cpprjv cppevóc * mente ',
. = voce dotta, comp. dal gr. qjprjv cppevóc 'diaframma '
lat. scient. phrenosplènium, comp. dal gr. cpp'fjv cppevóc 'diaframma
. = voce dotta, comp. dal lat. frènum 4 freno 'e dal
dal lat. frènum 4 freno 'e dal tema del gr. tétxvco 4 taglio
subito dopo chiuso il bilancio mi sarei astenuto dal frequentare il suo ufficio. deledda,
iv-1-8: per la qual cosa un poco dal frequentare lo suo aspetto mi sostenni.
chiama sdrucciolo... il che dal sannazzato nella sua egloga tanto si frequenta
: loro [virtù] s'acquistan sol dal nostro canto, / le prime no
non distinguono ch'io sappia il frequentativo dal continuativo. pavese, 8-27: standone
lanzi, i-290: questi fu condotto dal card. gio. carlo a firenze e
molto, finché durò, e dispersa poi dal turbine delle rivoluzioni. borsieri, conc
nelle stalle i loro dipendenti al ritorno dal lavoro, per impedire le riunioni e la
fu abbondantissima. barilti, 2-31: dal gran portiere al piccolo * groom 'dell'
febri cittadine / tra lo sfarzo sprizzato dal sangue, / tra l'adulare della
anelito frequente ed affannoso gli si sprigionava dal petto con un sibilo. d'annunzio,
a visitar le stalle, / trafitta dal desio del suo giovenco. sbarbaro,
tempi antichi in questa terra sale rapido dal cuore alla punta della lingua così frequente
: è cosa bella e onorevole lo astenersi dal troppo giuocare; perché, in la
sua lunga frequenzia, la recreazione gustata dal suo animo, si converte in una di
misfatto era preceduto da alcune considerazioni fatte dal giornale sulla frequenza con cui simili fatti
voce dotta, comp. da frequenza e dal gr. pirpov 'misura '.
sala delle frese. le macchine emergono nere dal pavimento. pratolini, 10-244: sto
la sostanza dentaria. = deriv. dal fr. fraise (nel 1723) col
1723) col significato tecnico odierno, dal fr. ant. fraise e frase (
xiv) * buccia, scorza': dal fr. ant. fraiser e fraser (
pressato '), che potrebbe derivare dal verbo fraiser 1 sbucciare, togliere il
usata dai meccanici. = deriv. dal fr. fraiser (nel 1723),
i girini... saltellano bilicando dal polverone d'estate non a pena le
custode ha sempre in bocca figurato dal mio frescante. soffici, i-116: opera
terra bugnosa e rossastra, illuminata in tondo dal gran carosello ancora tutto acceso,
, i-1036: una grande freschezza saliva dal pozzo aperto su cui le loro teste
è accompagnata dalla freschezza e quasi direi dal fremito della primavera acerba. ella sopraggiunge
: pure quest'anima sì presto offesa dal dissidio della vita si direbbe che per la
, annotazioni, schizzi presi sul vero dal... rousseau, i quali,
sta la fresca óra godendo / che dal monte lontan spira e consola. foscolo,
vengo meno, / porgi a me dal fresco seno / l'onda pura e l'
con un tessuto leggero, che difende dal caldo. serra, iii-556: assaporavo
. i muri freschi erano ancora penetrati dal respiro vasto della montagna. -smosso
sia mexe uno e mezo o dui lontana dal parto. macinghi strozzi, 1-585:
aperte le porte, così ci sente dal suo letto, -disse mariella ritornando fresca
fresca. -ant. uscito recentemente dal corpo (l'anima). simintendi
d. bartoli, 15-2-80: come appariva dal più non aver febbre, né arsura
: scusi, non posso, sono fresca dal viaggio, e son moltissimo raffreddata.
guerra come prima, aspettando danari freschi dal re e da'napoletani. petrarca,
e con li occhi passai / di là dal fiumicello, per mirare / la gran
20. non languido né fiacco; ristorato dal riposo, non affaticato, non stanco
ch'i'pensai che fosse spento / dal freddo tempo e da l'età men fresca
luogo ombreggiato e arioso, per ripararsi dal caldo. frezzi, i-13-18: starsi
tenere in fresco: in luogo riparato dal caldo, o nell'acqua fredda o
alto variavano al vento freschetto che saliva dal mare. deledda, iii-1019: adesso
, ma sempre frescacciona assai. = dal gemi. * frisk * fresco '(
conserva tuttora i freschi di baldassare corenzio dal quale, si dice, fu decorata tutta
cecchi, 1-i-64: oh felice manente / dal boschetto; allor si che tu sarai
; allor si che tu sarai / dal boschetto, che tu n'arai un
getti fogliuti e fruttiferosi dall'umidore e dal frescume soverchio. = deriv.
fosse in tutto 'l giorno, e dal diletto / tirate di quell'acqua alla frescura
1213, ma d'uso a partire dal sec. xvi). frèsia1,
dotta, lat. scient. freesia, dal nome del medico tedesco f. h
, tanto ròse, che l'esperio / dal siedo terreno alfin divise: / e
tuono e la saetta / venga in terra dal ciel con maggior fretta. giusti,
ché di nuovo / precetto ne si fa dal cielo, e fretta. manzoni,
3-15: si era sbrigato in fretta dal disarmare la provvidenza. alvaro, 9-492
fretta. folengo, ii-207: vede calar dal poggio in molta fretta / di cieca
e duecento cavalli mandati in tutta fretta dal governatore di milano. carducci, ii-10-233
: scrivo anch'io in gran fretta dal negozio zanichelli, perché mi convien correre alla
cemento armato. = deriv. dal fr. frettage, da frette 1 cerchio
deriv. da frettare1-, voce registr. dal guglielmotti. frettare1, tr.
deriv. da frettare1; voce registr. dal guglielmotti e dal dizionario di marina.
; voce registr. dal guglielmotti e dal dizionario di marina. frenatura,
frettare. = voce registr. dal guglielmotti. frettazzo (frattazzo)
: il pensoso / occhio non movi / dal frettoloso / noto ruscel. giocosa,
via una scorza d'ovo, ingannato dal primo aspetto, subito l'abboccò e,
: ruinosa a basso / la grandine dal ciel risuona e scende, / e per
: adesso è tempo, adesso; ornai dal polo / a gran giornate, dell'
ch'a lei non fu mostrata / dal frettoloso suo desir, l'entrata. allegri
caratteristici della cura delle malattie mentali proposta dal freud è il cosiddetto 'transfert '
periodo liberale. = deriv. dal nome del medico austriaco sigmund freud (
reso inconsistente, fragile, che è corroso dal tempo, dall'uso (un
: la pietra appariva di molti colori dal grigio al marrone, percorsa da venature
= voce settentr., deriv. dal fr. fricasser (sec. xv)
ma si serban. = deriv. dal fr. fricassèe (nel 1490),
fricative (nel 1860), deriv. dal lat. fricàre 'strofinare'.
quando lui si avvicinava. = dal lat. fricicàre, iterativo di fricàre *
a.). = deriv. dal nome del mineralogista e cristallografo g
gente romana in questo paese. = dal ir. frère (sec. xii)
(sec. xii), deriv. dal lat. fràter * fratello '.
dotta, lat. scient. phryganeida, dal nome del genere phryganea, deriv.
nome del genere phryganea, deriv. dal gr. cppóyavov 'virgulto '.
ordine. = voce dotta, dal part. pass, del lat. tardo
saranno contrarie giammai, ancorché l'una dal freddo, l'altra dal tepido cominciasse;
ancorché l'una dal freddo, l'altra dal tepido cominciasse; così mille aumentazioni,
a quel barlume, lo stroscio d'acqua dal mormorio della frittura nella padella. baretti
, ogni tanto un ragazzo doveva correre dal fornaio perché la scorta di pane era
tingitan, de'quai ragiono, / che dal calor del sol sono arsi e fritti
particella pronom. essere roso, consumato dal fuoco (il corpo, le carni
la gran scienza / del ferro quando dal carbon si tolle. d'annunzio,
: -che fortuna! -si sentiron friggere dal ribrezzo. pirandello, i-506: mi piace
la voce 'friggi- buchi 'è derivata dal nostro popolo dal verbo * friggere ',
buchi 'è derivata dal nostro popolo dal verbo * friggere ', nel senso
* friggere ', nel senso spiegato dal vocabolario al § 4; e qui vale
lo sfrigolio prodotto dall'olio 0 dal grasso che frigge. -per estens.:
mangiare una volta al giorno pesce comperato dal friggitore e polenta annaffiata di un solo
dotta, lat. scient. phrygia (dal gr. (ppóyio? de sonnaz
escluso dalla 'cena 'leonardesca, come dal policromo frigidario di andrea del castagno.
procura una sensazione contraria a quella prodotta dal calore. ristoro, 1-7-1
melanconica: e significa quella ch'è dal principio de'quaranta due anni fino ai sessanta
stata ne le valli idee / vista dal pastor frigio, io non so quanto /
: tosto che intese che quegli, incitato dal suono del modo frigio, non avea
, non avea... volsuto desistere dal brutto fatto, comandò che fusse cambiato
= voce dotta, lat. phrygius, dal gr. cppóyio?. per il
mai, di tutti coloro che uscivano dal teatro pieni di pellicce e di lue,
logico. tu cominci ad aver paura dal nulla che ti si discuopre del tutto
impianto). = voce dotta, dal lat. frigus -óris 'freddo'; cfr.
alla ribalta. = voce dotta, dal lat. frigus -óris * freddo 'e
lat. frigus -óris * freddo 'e dal tema di ferre 'portare ';
da frigus -óris 4 freddo 'e dal tema di facère * fare, produrre,
. che ha la capacità di isolare dal freddo (una sostanza termoisolante).
= voce dotta, comp. dal lat. frigus -óris 4 freddo 'e
. = voce dotta, comp. dal lat. frigus -óris * freddo 'e
. frigus -óris * freddo 'e dal tema del gr. ytyvoptat * ho origine
= voce dotta, comp. dal lat. frigus -óris 'freddo 'e
. frigus -óris 'freddo 'e dal gr. fiérpov * misura '.
macchine frigorifere. = formazione dotta, dal lat. frigus -óris 'freddo '.
'freddo '. voce registr. dal migliorini e dal dizionario delle professioni.
. voce registr. dal migliorini e dal dizionario delle professioni. frigotècnica, sf
. = voce dotta, comp. dal lat. frigus -óris * freddo 'e
. = voce dotta, comp. dal lat. frigus -óris 'freddo 'e
del calendario rivoluzionario francese, che durava dal 21 (poi dal 22) novembre
, che durava dal 21 (poi dal 22) novembre al 20 (poi al
dicembre 1798. = deriv. dal fr. frimaire (da frimas 'nebbia
notte. foscolo, xv-35: sino dal 18 frimale scorso, giorno dell'arrivo
in frinate impudiche. = deriv. dal nome di frine, cortigiana greca del
dotta, lat. scient. phryne (dal gr. eppùv / j 'rospo').
dotta, lat. scient. phryneidae, dal nome del genere phryne (v.
da ballo. = voce onomatopeica, dal ronzio degli insetti. cfr. tommaseo
: culallegro. = deriv. dal fr. fringant, part. pres.
dotta, lat. scient. fringillidae, dal nome del genere fringilla.
un fringuello. barilli, 6-156: dal compartimento vicino giungevano di quando in quando
, differenziandosi però con l'aggiunta presa dal luogo dove fa, che è la montagna
potresti ben fringuella doventare, / presa dal picchio, che tu mi presenti. panciatichi
per me che una foglia, liberatasi dal ramo, in balìa dell'aria.
lat. scient. phrinocephàlus, comp. dal gr. cppuvog 4 rospo 'e
lat. scient. phrinosoma, comp. dal gr. < ppovo <; 4
sulla sua sponda. = deriv. dal fr. fripier (sec. xv;
lui friponeria proterva. = deriv. dal fr. friponnerie (nel 1530):
il buon linguaggio. = deriv. dal fr. fripon (sec. xvi)
vi ha frisato, madama? = dal fr. friser (nel 1504) 4
allontanano, ritornano. = deriv. dal fr. friser, nel significato di 4
di primavera. = deriv. dal fr. friser, nel significato di 4
grata a priamo. = dal lat. fròscellus, forma dissimilata del lat
tele, flauti, frisetti. = dal fr. frise tela d'olanda 'e
sm. tela d'olanda. = dal fr. frise (cfr. frisone1)
, il fanello. = deriv. dal lat. tardo frisió -ónis (plinio,
di adoperarla gli stessi parrucchieri. = dal fr. friseur (da friser 4 arricciare
, fratèllo e sorella che volarono sul montone dal vello d'oro atraverso l'ellesponto)
vello d'oro atraverso l'ellesponto): dal gr. optilo? 4 frisso '
forma frisso e l'aggettivo derivato direttamente dal nome proprio. frissóra [fressóra
dotta, lat. scient. fritillaria, dal lat. class. fritillus 4 bussolotto
. = voce dotta, deriv. dal lat. fritinnire 4 stridere delle cicale'
frittate, / che non ha par dal levante al ponente, / tanto le fa
... il pope si sceglie dal fruttaiolo un piccolissimo grappolo d'uva per
fritto. -per simil. bruciato dal sole, riarso. stigliani, 2-265
delle frittole calabresi. = dal lat. tardo frictùlae * frittelle ',
quel barlume, lo stroscio d'acqua dal mormorio della frittura nella padella. a.
e frivoleggia, l'uomo è barato dal diavolo. qui si giuo- cava a
. [il parini] si vide dal bisogno tirato entro a quel mondo,
). pananti, ii-132: apprendiamo dal suo misero fato / quanto frivole e
ottenuto una facile vittoria nello scherno gettato dal parini sulla frivola ed oziosa opulenza. jahier
. tommaseo, i-343: tagliato il viso dal vento frizzante del verno. verga,
spirito insieme grasso e frizzante che va dal tassoni a sandrone, la smania delle
drogato di mordenti. = deriv. dal lat. * frictiàre, da frictus,
leonessa si trovò accasciata, come flagellata dal domatore. tosto egli fece sentire un
è d'astenersi sempre negli scritti suoi dal mostrare la minima ombra di dispregio del sesso
ciel si cangia intanto, / e su dal mar precipita la notte, / in
alzò la voce per... frodargli dal canto suo poche spanne di terreno.
ardente voglia / sottraggia l'alma e dal ben far la frodi, / basti
ch'io, per insino / già dal principio conoscente e chiaro / dell'esser tuo
o di parte di esso, compiuto dal debitore in modo da recare pregiudizio alle
frodi alle leggi, la frode fu seguita dal disprezzo, il disprezzo dall'insulto.
inganno mediante azioni (e si distingue dal dolo in quanto questo è un inganno
... non si sanno rimaner dal rivolgervi le valigie, finché confidano di avere
del froebelismo in russia. = dal nome dell'educatore e pedagogista tedesco
perugino e romanesco) è documentata fin dal sec. xiv. a base delle
lat. volg. * froces deriv. dal class, forbices 4 forbici, tenaglie
che il piede dell'argine sia bagnato dal fiume in acqua bassa: che se
4 argine scalzato dalla corrente '(dal lat. fraus fraudis 'frode')
che l'inganno dell'animo, o dal danno che sottrae di quel vigore d'utilità
, si domerà, siccome si doma dal tempo la carne dura e tigliosa.
deriv. da frullare. voce registr. dal dizionario delle professioni. frollatura
sfavillando, farinose, sulfuree... dal tiepido e frollo firmamento, una colata
, 11-56: paesani sbigottiti / e dal disagio sconquassati e frolli. note al malmantile
del frollo fidanzato... erravano dal volto della pisana al mio. cagna,
se ne guastano tanti. = dal fr. fromage. frómba, sf
indi scoppiando / allentò 'l piombo, che dal moto acceso / squagliossi, e con
empietevi, / e quasi tuon, dal formidabil concavo / gorgozzule esca con gran
il buon damon, perché guardiate / dal suo bel dafni i vostri antri profondi.
l'erta sale un uomo celato / dal carico folto di fronde. d'annunzio,
. dall'alto arbore le frondi toccate dal freddo dell'autunno e male fermate.
sentii che lo spettacolo a me nascosto dal folto della selva era il più bello.
e. gadda, 199: di là dal muro, le feritoie e qualche porta
vento ne mosse la fronda e portò dal mare un senso di freschezza.
fiorir fiorenza. filicaia, 2-1-7: dal regio suo cenere poterò / scettri nascer novelli
sono in fronda, dev'essere visibile dal mincio e da tutto il gran piano
i rai diffonde, / mi rinfranco dal gelo e mi rinnovo. -radunare
io già tutta come novella fronda agitata dal vento tremava. c. rinuccini, ix-253
. fogazzaro, 7-63: si chinò dal parapetto per cogliere una frondétta dell'olivo
mettersi a mensa. = deriv. dal lat. * fundùla, dimin. di
parigi alla politica di richelieu, proseguita dal cardinale mazzarino, diretta a consolidare l'
recessi che custodivano tanta pace. = dal fr. fronde 1 fionda '(cfr
giusto de'conti, i-104: scenderà dal sole allor la pioggia / e frondaransi
di fronde '; voce registr. dal tramater e dal tommaseo.
'; voce registr. dal tramater e dal tommaseo. frondeggiaménto, sm
lo spettacolo del mondo. -rallegrato dal rigoglio della natura, dal verdeggiare della
-rallegrato dal rigoglio della natura, dal verdeggiare della campagna (una stagione)
accade, dipende dalla volontà divina. portate dal vento. scelli (un albero);
fróns fróndis * fronda 'e dal tema di fero 'porto ').
dotta, lat. fróndipóra, comp. dal lat. fróns fróndis * fronda '
. fróns fróndis * fronda 'e dal gr. 7rópo? * apertura '.
dotta, lat. scient. fróndiporidae, dal nome del genere fróndipóra.
parlarsi della fronda. = dal fi. frondeur; v. fronda *
/ alzo 'l pensier, che, dal duol vinto e stanco, / fa che
sm. invar. caratteristico rumore prodotto dal gatto quando fa le fusa. -in
dotta, lat. scient. phronima, dal gr. < i>pov ({ xrj,
mi dimandasse, / io credo che dal ciel per arte venne, / o l'
alte condizioni. baldinucci, 175: dal tronco superiore o ascendente [della vena
confermò, mettendo il frontale della corona dal lato dinanzi, e diegli il papa
riflettere il calore o proteggere il muro dal fuoco. 6. ant. cortinaggio
con uno stato vicino. = dal fr. frontalier. frontalità,
.. / partesi il buon pastor dal chiaro fonte. delfino, 1-37: tentar
indegnazione. tasso, 10-68: pende dal mio voler ch'altri... /
ultre ch'io uscirò de pene, almeno dal canto di là andarà lo spirito mio
scoperse poi pirata iniqua fronte, / dal cui furor sì gran procella insorge.
: queste menzogne, pubblicate senza fronte dal foscolo. -solennità (di atteggiamento,
la casa de'conti maffei gode raro vantaggio dal sito, occupando la fronte della piazza
iii-2-68: un'àncora a due marre dal grosso ceppo ferrato, un rostro di
fronte, / vien [o fato] dal tuo vivo e sempiterno fonte. cicognani
ovvero estremità dei tetti, si difenderanno dal fuoco. c. battoli, 1-116:
fronte portan segnato quello che esse dentro dal loro seno nascoso tengono. castiglione,
e sùbito nella prima fronte, ammonito dal titulo, presi non mediocre tristezza.
per indicare l'azione di chi recede dal primo proposito per alcuna prudente cagione.
primo proposito per alcuna prudente cagione. dal comando militare, * dietro-front '. talvolta
calvino, 2-268: al plotone comandato dal poeta, l'immobilità del fronte minacciava
livingstone una nube di locuste che viene dal nord della rodesia e tiene un fronte
m. adriani, i-268: spaventato dal gran numero delle navi tutte in una
calcagna dai ciottoli roventi che si staccavano dal fronte dell'eruzione. -limite fra
, per fronte: davanti, dirimpetto, dal lato opposto a chi guarda (con
4-194: fatto girar l'altra gente dal lato opposto della terra, essi per
iii-2-305: combatteremo a piedi / e dal carro, da lungi / e a fronte
fronte troppo innalza, è tosto / dal tiranno poter calcato e oppresso. a
91 -7: l'altro quartier di là dal fiume sosta, / e quasi inver
resta immutato (e l'espressione è ripresa dal titolo di un celebre romanzo di e
in sé. -togliere le corna dal seno e mettersele in fronte: rivelare
originale, affiorava su quelle creature discacciate dal più modesto e faticato dei paradisi, la
alfieri, 4-154: l'esercito fronteggiante dal fianco nel piano fa scendere. pisacane
, ii-25: con l'esercito fronteggiante dal minacciato fianco, scese al piano.
100: tucta la decta [chiesa] dal fron- tispisio dinansi al coro, col
cornice antica, misurata... dal frontespizio di montecavallo. lippi, 8-22:
dell'italia che versa i suoi doni dal cornucopia, e che chiama a rassegna le
abitudini, degli affetti di un uomo dal frontispizio dei volumi schierati nella sua libreria.
31: rotondo come una mortadella, dal frontispizio fiorito, odioso, con un solo
da fróns fróntis 'fronte 'e dal tema di specère 'osservare '.
non sapeva risolversi a escludere del tutto dal regno della bellezza,..
pace in lettiera. = deriv. dal fr. frontière (nel 1213),
che è contiguo ': deriv. dal lat. frons -ontis 'fronte '.
la pace. = deriv. dal fr. ant. frontier (sec.
federigo secondo. = deriv. dal provenz. frontier. frontifocòmetro,
voce dotta, comp. da fronte e dal gr. xùoi <; 'scioglimento,
voce dotta, comp. da fronte e dal gr. xóyo? 1 studio,
la festosità del gran caminetto di pietra dal bel frontone e dai bei pilastri con
è alberata, fronzuta. -caratterizzato dal fiorire delle piante, dal rigoglio della
. -caratterizzato dal fiorire delle piante, dal rigoglio della natura (una stagione)
, 1-11: ero stato scelto a recitare dal pulpito il panegirico di san luigi:
e non moltissimi quelli che ci vengono dal settentrione in autunno. pure ogni certo
corsica, caratterizzata dall'addome grigio-bruno e dal capo bruno. l. ugolini,
, i-107: 4 frosone sardo': differisce dal frosone per l'addome grigio-bruno; testa
uno fuscello. = deriv. dal lat. frisili -ònis: di probabile formazione
montanelli. d'annunzio, iv-2-983: veniva dal deserto, in una frotta di cavalieri
cantici nuziali! guerrazzi, i-39: dal colpevole scialacquio nascono a frotte le fraudi,
finissima opera. = deriv. forse dal lat. fluctus 4 flusso, fiotto '
551: in porto si deve aver cura dal diligente capitano che ogni 304 giorni faccia
a fior d'acqua = deriv. dal fi. frotter (sec. xii)
in lucignolo. = deriv. dal fr. frotter 'strofinare frotteggiante
nella ghiaia. = deriv. dal lat. volg. * fruclàre, da
, zuccaiola. giusti, 4-i-298: dal bugigattolo / de'magistrati, / dal
dal bugigattolo / de'magistrati, / dal serbatoio / degli avvocati, / la sozza
. = deriv. da ferùcola (dal lat. tardo fericùla, dimin.
in terra o in mar ricchezze / dal genitor frugale in pochi lustri. manzoni,
temperanza, di parsimonia; che rifugge dal lusso, dalla dissipazione, dagli sperperi
semplice, modesto, temperato '(dal senso originario * che riguarda i frutti,
su l'auree gole, / frugalità dal mio voler disgombra. parini, xvi-124:
; ingegnarsi. caro, 12-i-14: dal canto di monsignore la cosa è certissima:
fruga. = voce semidotta, dal lat. volg. * frucàre (per
: razzi matti,... frugati dal fuoco che per entro loro serpe e
frùgis 4 biada, frutto 'e dal tema di fèro 4 porto '.
. da frùx frùgis 4 frutto 'e dal tema di perdère 4 perdere '(
gr. cóxeot- xaptrog, comp. dal tema di òxxu (m * perdo '
/ ma mancaron le fave / distrutte dal frugivoro appetito. = voce dotta
= voce dotta, comp. dal lat. frùx frùgis 4 biada 'e
. frùx frùgis 4 biada 'e dal tema di vòro 4 divoro, inghiottisco '
sostituire frugna allo strano femminino tormenta, dal francese 4 tour- mente ', per
ferro, che sta distante tre dita dal cominciar del coperchio, per impedire che
imbambolati come quelli di un gufo abbacinato dal lume di un frugnolo.
, da fornuòlo (v.), dal lat. * fur neolus
frùgolo ero allora, qual nabisso! dal punto che, godùtami una dormitona, io
cui, scalcagnato, infangato, cadevo sopraccolto dal sonno sul canapè della sala, fate
così scostumato? vasari, iii-424: dal palafreniere fu spinto fuori il vescovo con frugoni
nella romagna propriamente detta. = dal nome del poeta carlo innocenzo frugoni (1692-
52: la speranza di fruire / dal pensier l'odio ne trae. mamiani,
dunque, allo stipendio di milleotto fruito dal richiedente che gli è sempre ampiamente bastato
le uova male appiccicate, o spiccicate dal frullare dei farfallini. pascoli, 450
, me ne andavo frullato in cotal guisa dal suo dito né contro tale forza smisurata
o dai cacciatori; il rumore prodotto dal rapido sbattere delle ali degli uccelli o
di frullo per separare le cose buone dal resto, come nel fare il burro
, e per naturalissima onomatopeia chiamaronla frullone dal frullare, che è quel romoreggiare che
, o coperchi di chiocciole, e dal vallisneri pietre figurate dette * numismi '
addetto al vettovagliamento delle truppe (e dal ii sec. d. c. venne
tanto grano quanto solean pigliare il mese dal publico. g. f. pagnini,
. = voce dotta, comp. dal lat. frùmentum * frumento 'e
lat. frùmentum * frumento 'e dal sufi, -ficus, da facire 'fare
nasconde lo forménto, si è maledetto dal popolo, e quegli che 'l vende
germanica, parallela alla forma fornire: dal frane. * frumjan * far lavori servili
: un cane, aizzato dalle voci e dal trambusto, giunse correndo fino a lui
, e che ad ogni foglia mossa dal vento, o da fruscio di ramarro
sottile, come di conchiglie leggere levate dal vento. soldati, i-127: qui
d'ora prima che un fruscio si annunciasse dal corridoio. -per estens. sciacquio,
senti il fruscio del gas ch'esce dal beccuccio. bartolini, 16-42: ogni tanto
bianco piccolo in cima. = dal lat. tardo frustùlum * pezzettino '(
= di etimo incerto, forse dal lat. ferus * selvaggio, maligno
furbi e'marioli che da lui come dal fuoco debbano guardarsi. c. dati,
, giornale di fiera critica letteraria, edito dal baretti, sotto il pseudonimo di aristarco
come uda frusta, fasciata di nero dal petto in giù, con i capelli rossobruni
bene che le nazioni poste alla frusta dal progresso hanno ormai perduto di vista.
. berni, 44-50 (iv-67): dal sol levato infino al mezzo giorno /
fecero bravi latinanti, / né furo dal maestro mai frustati. settembrini, 1-38
far trarre a schiena d'asino e frustare dal boia la piagnona, campana di san
palmi dagli assalitori frustando la rossa polvere dal terreno arido. -figur. penetrare
e quei desideri, non saranno frustati dal bisogno. pavese, 3-161: i pelo-
. boia *. = dal lat. tardo fùstàre (docum. nelle
chi vendea giovenchi o tori, / dal tempio vilipeso e profanato / colle frustate
battuto, percosso, investito violentemente (dal vento, dalle onde, dai cavalloni
annunziate dai tamburi del tuono, frustate dal lampeggiamento, perseguitate dal vento. govoni,
tuono, frustate dal lampeggiamento, perseguitate dal vento. govoni, 3-29: eri
in marcia, frustati dalla sete e dal sole, per essi l'amore è,
, senz'amore né amicizia, frustata dal proprio orgoglio, negata a ogni abbandono.
.: fustigazione, flagellazione. pagliari dal bosco, 343: come [le meretrici
: se ne caggiono e'pomi [dal nespolo], ricidi un frusto della sua
2. per estens. guastato e corroso dal tempo e dalle intemperie (un monumento
moglie, padre novello, non frusto dal lavoro per la miseria di tutti i
ambizione politica. = deriv. dal part. pass, di frustare2 (nella
polipi idroidi. = voce dotta, dal lat. frustùlum (apuleio), dimin
tevere l'anno mdlvii e tentato frustraneamente dal popolo romano l'anno mdlxi di rifarsi
realmente frustraneo. = deriv. dal lat. frustrò * invano ', sul
che della propria sapienza. = dal lat. tardo frùstròtórius (tertulliano),
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. frùticùlus, dimin.
viene servita la frutta. = deriv. dal lat. tardo frùctudrium (nel 1271)
. cecchi, 8-120: si sceglie dal fruttaiolo un piccolissimo cesco disse: sappiate
appartengo al novero di quegli niciata, lavorati dal famoso luca della robbia e da'suoi
collettivo -ame. = deriv. dal lat. frùctus -ùs * frutto, guadagno
fruttare), agg. che = dal fr. fruitage, che è dal lat
= dal fr. fruitage, che è dal lat. tardo fructuagium, da
seme). = deriv. dal lat. frùctuàrius, deriv. da frùctus
si tenta? morremo? ma frutterà dal nostro sangue il vendicatore. -figur.
puniscono. campanella, i-96: in noi dal senno e dal valor riceve / esser
, i-96: in noi dal senno e dal valor riceve / esser la nobiltade;
. = voce dotta, deriv. dal lat. frùctescins -èntis, part.
. allegro ruscelletto, accorse / zampillando dal monte, e la fe'in mezzo /
le vendemmie / ch'or tu miri dal balzo. manzoni, 301: nella
= comp. da frutto e dal tema del lat. colite * coltivare '
a 'l sol meridiano? = dal fr. fructidor, comp. dal lat
= dal fr. fructidor, comp. dal lat. fructus * frutto '
. fructus * frutto 'e dal gr. 8cópov 'dono ': cioè
fruttiferi. d'annunzio, iv-2-179: dal lato di mezzodì... una
frùctus -ùs * frutto 'e dal tema di fero 'porto '.
getti fogliuti e fruttiferosi dall'umidore e dal frescume soverchio. = deriv.
e là dove sono maschi, se dal suolo sien recisi, non per tanto
non per tanto quelle desistono ogni anno dal fruttificare. g. gozzi, 1-109
..., lasciatagli in eredità dal padre, sempre più fruttificava dentro di
frùctus -ùs * frutto * e dal tema di facère * fare \ fruttificato
silone, 4-267: la terra ereditata dal padre e fruttificata dal suo sudore era
la terra ereditata dal padre e fruttificata dal suo sudore era perduta. fruttificazióne
-ùs 'frutto 'e -ficus (dal tema di facère 'fare ').
moravia, i-364: la frutta, comperata dal fruttivendolo dell'angolo della strada, era
. = comp. da frutto e dal tema di vendere (v.).
da fructus * frutto 'e dal tema di voràre 'divorare '; cfr
parete dell'ovario stesso; è costituito dal pericarpio o parete, dalle placente in
. bibbia volgar., v-153: dal frutto del frumento, del vino e
i frutti tuoi / come in tutto dal fior nascon diversi. tasso, 1-58:
e le opere buone esercitate e compiute dal cristiano rinnovato nel suo essere spirituale dalla
: quivi [in cielo] corrà dal suo ben fare i frutti.
. particolare categoria di beni, caratterizzata dal fatto di essere prodotti da altri beni
a seconda che essi siano stati raccolti dal possessore della cosa che li produce (e
de'danari co'frutti ch'erano usciti dal detto podere. g. morelli, 224
restituire i frutti presi de'luoghi pii dal dì del monitorio della censura insino a
danari in sul monte di san giorgio, dal quale ogn'anno riscotiamo di frutti presso
l'insieme delle rendite spettanti al beneficiario dal momento della presa di possesso di un
messo a frutto. -far coprire dal maschio (un animale femmina).
iii-106: uno stolido, un idiota, dal quale mai potrà cavarsi frutto.
12. prov. -valbero si giudica dal frutto: la bontà o malvagità di
compie. proverbi toscani, 262: dal frutto si conosce l'albero. ojetti
moralisti, come l'albero si giudica dal frutto. -per un frutto piace
: i suoi labbri, un poco screpolati dal freddo, somigliavano a certi fruttini rossi
di topinambur; industrialmente si prepara dal l'inulina e dallo zucchero
comp. da frutto [sio] e dal gr. oùpov 'urina '.
fruttuose perché le difende dall'arsura e dal gielo? baruffaldi, xxx-i- 72
fruttuosi pianti, che qual neve / dal capo lor, come d'aprico colle,
comp. da ftal [ico] e dal suff. chim. -alo, che
comp. da ftalaz [ina] e dal suff. chim. -one, proprio
dotta, comp. da ftalico] c dal sufi. chim. -ide, che
comp. da ftal [ico] e dal sufi, -ile, caratteristico dei radicali
dotta, comp. da ftattico], dal sufi, -one proprio dei chetoni e
sufi, -one proprio dei chetoni e dal sufi. -ico. ftalonitrile,
). = voce dotta, dal gr. cp&uù 'mi consumo 'e
gr. cp&uù 'mi consumo 'e dal sufi, chim. -olo, che
= voce dotta, comp. dal gr. cpfhcù * mi consumo 'e
. cpfhcù * mi consumo 'e dal sufi. chim. -ico.
localizzata nel pube (ed è causata dal pidocchio detto phthirius inguinalis); pediculosi
dotta, lat. phthiridsis, deriv. dal gr. cp&ei- pcocats, da <
fluoridrico). = voce dotta, dal tema del gr. < p$e (p ha compiuto il proprio destino '(dal lat. volg. * fdtùtus, deriv feoficee, dell'ordine fucali, caratterizzate dal tallo molto differenziato, munito spesso di dotta, lat. scient. fucaceae (dal nome del genere fucus 4 fuco ' dotta, lat. scient. fucales (dal nome del genere fucus 'fuco'; v delle funzioni ellittiche. = dal nome del matematico tedesco lazarus fuchs ( delle alpi occidentali. = deriv. dal ted. fuchsite (nel 1842), ted. fuchsite (nel 1842), dal nome del chimico tedesco j. n
quaglie. baldini, 3-300: la sparatoria dal vicino tiro a segno empie la mattina
spinte una dopo l'altra nella canna dal movimento dell'otturatore. -fucile automatico o
il fucile ad ago prussiano, emendato dal signor chassepot, fu nel 1867 adottato
ai primi colpi improvvisi è stata presa dal pànico. alle uscite trovava le bocche
destra da un colpo di fucile, dal quale gli furono rotte e la tibia
augusta, tremando come una colomba scossa dal rimbombo d'un fucile. -fuciliere
e 'l termine de'due focili si protende dal ginocchio al calcagno. leonardo, 2-512
poni prima li due fucili della gamba dal ginocchio ai piedi; di poi figura li
metà più sottile. garzoni, 1-310: dal gomiti al principio della mano..
fucine. baldini, i-628: usciti fuori dal cratere di baccano per una intaccatura scavata
fucina, dove si partisce l'argento dal rame. vasari, i
fuzina. tassoni, vii-98: l'anima dal cuore, che è la fucina dove
(nel 1250 a bologna, dal lat. class, officina * officina,
centinaia di leghe; strappate da'loro scogli dal mare e gittate sulla riva, vengono
da fuco2, col sufi, -oide (dal gr. -osi8ri 1-61: 'fuchsia ', pianta dal fiore bellissimo coi sepali colorati spesso diversamente era venuta a sedersi sulla gradinata che dal salotto scendeva al giardino col canestro pieno dotta, lat. scient. fuchsia, dal nome del naturalista tedesco leonhart fuchs ( chim. materia colorante rossa, derivata dal cloro-zincato di dimetilfenosafra- nina. - in nerale dell'archidiocesi di palermo era annunziata dal suo vasto cappello di fine castoro . chim. materia colorante derivata dal triamminotrifenilmetano, la cui costituzione è e che trae il suo nome dal colore che ha somigliante al rosso della fucsia al rosso della fucsia. = dal ted. fuchs * volpe ', traduzione mordenzata al cromo. = deriv. dal giapp. fukugi. fuègidi, sm scherma). = deriv. dal fr. fouetter 'staffilare'(nel 1534)
non aveva trascurato correzioni, a cominciare dal fuetto fino ai diciottenni passati, ma non
voga. = deriv. dal fr. fouet 'frusta '(sec
. = voce onomatopeica, registr. dal tommaseo (cfr. frufrù)
mal tentata fuga. arici, ii-85: dal lito ermo di dia / guarda arianna
rapide fughe. linati, 8-36: sollevate dal vento di nord, le immondizie dan
. civinini, 8-182: guardava [dal treno] la fuga verdazzurra della campagna.
di tempi e barbari silenzi / vince e dal flutto de le cose emerge / sola
con cui l'uomo cerca di allontanarsi dal male fisico o morale, di evitarne i
e comportamento di chi cerca di uscire dal suo ambiente, dalla monotonia quotidiana,
generico: successione di note eseguite rapidamente dal sonatore o dal cantante. v.
di note eseguite rapidamente dal sonatore o dal cantante. v. galilei, 1-82
rosignoletto, che gorgheggi e fughe / dal suo pendulo carcere mandava, / taci,
per il quale la persona si allontana dal luogo della sua residenza abituale senza uno
gara accelerano l'andatura e si distaccano dal plotone per un tempo più o meno
è in fuga, frustato a sangue dal terribile frate, rifatto laico. landolfi
: né cosa alcuna è sì lungi dal cadérgli in pensiero, come vedersi, a
si fosse abbattuto a cavar la palla dal ghiaccio in quell'istante che l'acqua
a un'anima che stia per separarsi dal corpo. bonarelli, xxx-5-59: s'
xxx-1-143: il fugace / rapido beccaccin dal lungo rostro. monti, x-3-245:
la cetra al tuo partir fugace / dal sen mi cadde abbandonata al suolo.
caviglia. ungaretti, viii-37: trarresti dal crepuscolo / un'ala interminabile. /
= voce dotta, lat. fuga (dal tema di fugère * fuggire ').
in foco il vivo argento, / dal nascer al morire è un sol momento,
, 347: non distoglieva lo sguardo dal suo viso se non per gettare occhiate fugaci
voce dotta, lat. fugax -ócis (dal tema di fugère 'fuggire ')
, i-56: li soli catalani governati dal visconte di perello capitano generale e dal
dal visconte di perello capitano generale e dal governator raimondo zaggariga fugarono li francesi,
iii-64: verrebbero [gli oppressori] fugati dal solo fragore della plebe in corruccio.
aurora... fugate tutte le stelle dal nostro emispero. marino, 219:
premi grandissimi, andasse a fugare la barbarie dal loro paese, ma gli occhi di
melodia ingannevole, con l'alito gli fuga dal cuore l'ultima ombra del cristo.
acceso, / fatto esule il primo uom dal paradiso, / e s'addossò delle
alfieri, 1-1108: vinti, dispersi e dal terror fugati / i soldati, che
che in folla approdan quivi, / più dal dolor che dal nemico oppressi, /
quivi, / più dal dolor che dal nemico oppressi, / chiedean scendendo e in
dileguarsi i vapor fugati e spinti / dal suo santo poter o ne l'oscure /
dileguavano [i pioppi] come fantasmi fugati dal giorno. pea, 7-234: ombre
. pea, 7-234: ombre fugate dal chiarore diffuso dell'alba. 4
e allitterazioni che... partono dal tema d'una radice verbale; e
fugatore nondimeno di nubi scapigliate ed intorte dal dolciastro scirocco, e garante per noi
fug- gette, come chi fuggisse dal fuoco, e giunse ad un monte,
., vii-244: sarete ciascuni dispersi dal vostro conspetto e non sarà chi raduni li
si diedero pace più. vampe rosse, dal boccafomo, irradiarono ad ogni palata il
il fuggente crin dei serafini / che dal pennello uscìano di correggio. prati, i-io
di quel che sieno, son tolte via dal calore. tarchetti, iv-41: si
dai cattivi pensieri, dai tristi amori, dal maltempo e dagli amici fuggiaschi, ci
calco del gr. cpuyóxexrpoi; (dal tema di cpeóyo) 'fuggo 'e
paura il fresco eccessivo della sera, dal quale bisogna che fugga come dalla peste
; / non t'è valso fuggire dal nemico. bocchelli, 6-203: lì
non fuggissono all'acqua, non camperebbono dal caldo. boccaccio, iv-175: ella fuggendo
assentarsi clandestinamente dalla casa paterna; evadere dal carcere; trasferirsi in altra regione;
pasturar la greggia; / e fuggii dal paese a me natio. bruno, 3-74
e coraggio da farsi dar ragione anche dal papa. alvaro, ii-164: il
nievo, 1-546: mi fuggii addirittura dal convento per un fenestrello della cantina. frocchia
quasi ogni altro augello pellegrino / fuggon dal nostro, e cercan l'altrui clima
lor togliesi e mille / che tai dal pugno non fuggon l'anguille. arici,
a far s'è messo, / mentre dal campo fugge e si travia, /
giusti, 3-135: fanciullo tuttavia, fuggì dal padre e visse fuori di casa mescolato
nulla di te, ch'io fugga dal bagliore / dei tuoi cigli. ben altro
baldi, 5-4: gli audaci pin dal lido ibero / dipartendo e varcando immensi
i luoghi, ove fuggendo / febo dal nostro ciel l'aurora adduce. parini,
parini, giorno, ii-24: già dal meriggio ardente il sol fuggendo / verge all'
verno il caldo naturale dell'aria cacciato dal freddo accidentale si fugge, e si
si stende / fin dove il mar fugge dal lito e toma. galileo, 3-1-300
con partic. riferimento alla separazione deltanima dal corpo). -anche con la particella
: ogni volta appariva più emaciato, dal colorito più terreo, gli occhi infossati
? marino, 2-113: un rossor dal candor non ben distinto / varia la guancia
un determinato genere di vita; rifuggire dal bene o dal male, dalla virtù o
di vita; rifuggire dal bene o dal male, dalla virtù o dal vizio
bene o dal male, dalla virtù o dal vizio; rinunciare al mondo, alla
. dante, par., 3-104: dal mondo, per seguirla, giovinetta /
perseguita coloro i quali da lui e dal mondo fuggono. cammelli, 297: la
chi per seguir sognato incerto, / fugge dal ben ch'è posseduto e certo.
grande, e che sembra meno fuggir dal male, che correre incontro ad un bene
disperata. -con speciale riferimento al destarsi dal sonno e al tormento deh'insonnia.
boiardo, canz., 47: seco dal ciel discese cor tesia,
... /... e dal mio sguardo / fuggirà l'awenir;
sobrietà], fuggono, come tante nebbie dal sole, le replezioni, i disordini
: oh dio, qual nome / dal labbro inconsapevole fuggìa! giusti, i-151:
alla garrula parigi / che, qual rana dal suo fango / gracchia al ciel fangoso
tre lunghe zampe avrebbe voluto farlo fuggire dal salone. -fuggire il sonno:
nipote più savio. = deriv. dal lat. tardo fùgire, che dal sec
. dal lat. tardo fùgire, che dal sec. iv sottentra al classico fùgère
nondimeno i sudditi di quel tratto dal timore di sì pros simi
, ed io sono inutilmente in uniforme dal mezzodì. bocchelli, 12-316: delle sue
parini, xv-77: l'interrotto / dal fuggitivo giovane / piacer cantava, sotto
avrebbero cautamepte richiuso la finestra lasciata aperta dal fuggitivo e anche tutte le altre sarebbero
montale, 5-99: non te consunta / dal sole e radicata, e pure morbida
fugitiva fede. monti, x-3-515: qui dal fasto cittadino / fuggitive han fermo il
-sostant. giamboni, 4-303: dal quale costretto che s'arreddesse, trecento
suo docile manto e nell'aureola, / dal seno, fuggitiva, / deridendo,
: un grido di ghiandaia sale rauco dal fosso, passa fuggitivo verso la boscaglia
chiamato dall'improbabile altrettanto e forse più che dal probabile. 9. che
riferimento all'anima che sta per separarsi dal corpo). g. b.
regai mio talamo ei veniva / fuggitivo dal carcere. foscolo,
più turbato aggiunge: / e chi dal giogo suo servo securo / prima partìo,
gli antichi « interdetti dall'acqua e dal fuoco », fuggito come se portasse una
). metastasio, 1-i-1042: voce dal sen fuggita / poi richiamar non vale
che annaspa. = deriv. dal lat. volg. * furius (da
. di radici caulogene che, sviluppandosi dal fusto, scendono obliquamente fino al terreno
dolorosi e tremendi, da cui, come dal fulcro d'una bilancia delicatissima, dipende
presenza di que'due felici lo distraeva dal suo antico pensiero. e.
fototropia. = voce dotta, dal tema del lat. fulgère 4 fulgere '
al porto. marino, 308: vener dal crin, per contentarla a pieno,
: il sol... schiude / dal pigro germe il fior; / che lento
cui non ordinaria fulgida giallezza, non dissimile dal colore del sole, riputavasi acconcia a
; / ma così fece acciò che dal cavallo / contra sé il vano incantator
senza arretrare, solo un poco abbacinata dal fulgore della lama. -ant.
. dottori, 149: vien rapito dal tempo / fulgor di molle guancia in
lat. scient. fulgoridae, deriv. dal lat. tardo fulgóra 'dea del
esalazioni e filiggini, che si sollevano dal corpo che abbrucia, rimanendo sepolta ed
, ma con un color bruno tratto dal tabacco. carena, 1-33: 'fuligine',
.. tutta vien giù e si distilla dal capo, ripien di torbide fantasie,
appannata dalle fuligginose passioni che sogliono svaporare dal senso. -di oscuro significato,
, 11-92: sfondata l'empia tenebra dal ferro / del fulminante arcangelo, guardiano
grande invenzione degli zolfanelli fulminanti data dal 1834. -sm. region.
ovunque io vo'm'è scorta, / dal dì fu meco ogni mio ben sepolto
baci di freno impazienti / ecco sorgon dal labbro ai convitati; / già s'
le occhiate. soldati, iii-25: dal corridoio, nell'inquadratura dell'uscio, sostava
al sole espone, / che sferzata dal sol fulmina lampi. 2
brama, / l'unica luce sua che dal segreto / suo incendio può guizzare.
denti minacciosi, e morte / fulminavan dal torvo occhio tremendo. manzoni, pr
tuonano, che lampeggiano e che fulminano dal petto dardi infocati di parole e saette ardentissime
/ canti d'amor, selvagge ire dal petto / fulmina otello, e solitario
parabosco, x-795: donna, se dal cielo fulminassero saette, or ora mi conviene
fulmine. saba, 572: fulminava dal cielo aquila fosca. -giungere all'improvviso
voce / che mi si fa sentir dal gran deserto. aretino, 8-347: io
partic. dalla folgore divina); ucciso dal fulmine. pulci, 27-270: quando
carubbo secco / e quello allor fulminato dal cielo, / parve che 'l cor gli
acqua non sempre salubre, un paese fulminato dal sole. -letter. tempestato,
, a giove); l'essere colpito dal fulmine. - anche al figur.
da la lunge / l'arso tifeo dal fulmine superno. giraldi cinzio, ii-129:
a gallico, troneggiava limido; e dal suo lato aveva posto la parte fanatica dei
micidiale. tasso, 19-37: svelse dal sasso i cardini sonanti, / ruppe
42: dall'alpi alle piramidi, / dal manzanarre al reno, / di quel
agli scarti dei gabbiani, che risalivano dal mare il gran fiume, al fulmine
a difendere la nostra causa, per camparci dal fulmine della dannazione? a. verri
il turbamento cagionato nel di lei animo dal mio nome. nome per lei fatale,
regi s'erano impadroniti della città fin dal giorno innanzi si era sparsa come un fulmine
= voce dotta, deriv. dal lat. fulmen -ìnis * fulmine ',
domenico da prato, 1-ii-356: forza dal ciel mi move che mi tiene / co'
fulvido di fulgore come la riviera accesa dal riso di beatrice. 2.
/ subitamente risalia con mugli / lunghi dal foro. pirandello, ii-2-92: è bellissima
, i-124: birchio è fulvo e dal berretto buttato su una parte sbuca la ciocca
li chiamano lagoni, ma fumacchi, denominandoli dal grande e continuo fumare che fanno.
non è un lento emanare di fumacchi dal terreno. ella ha le sue miserie,
sue miserie, ma non è condannata dal fato. e. cecchi, 5-545:
agg. letter. che è caratterizzato dal fumo che esce da ciminiere, da fumaioli
parte del firmamento una capigliatura nera sciolta dal vento. = deriv. da
fornaciaio, avvezzo a conoscere ogni vento dal fummaiuolo della sua fornace, sti- mossi
: una folata... abbatteva giù dal fumaiolo d'un battello in pressione il
manda fumo. = deriv. dal lat. tardo fùmàriólum (tertulliano),
sfornato (il pane); appena tolto dal fuoco (una vivanda).
mente il gesto dell'uomo che trae dal forno il pane gonfio fumante e biondo rallegrando
caliginoso. carducci, iii-4-27: egli dal cielo, autoctona virago / ella:
: infiniti rivoletti di sudore gli sgorgarono dal roseo cranio fumante e gl'inondarono la faccia
più stabilita in misura fissa (indipendentemente dal reddito dei contribuenti), e vi
natura personale gravante su ogni contribuente indipendentemente dal reddito. -in partic.: nel
comp. da fumar [ico] e dal suff. chim. -asi proprio degli
ombrosa addormentato al piede, / tocca dal ciel la sente, e la foresta /
all'opra. barilli, 5-6: dal ponte di comando dominiamo tutta la nave fra
calenzuola. -essere bollente, appena tolto dal fuoco (una vivanda, una bevanda
-con riferimento al vapore che emana dal corpo accaldato a contatto con l'acqua
a forza di voler cessare del tutto dal fumare, all'eventualità di fumare di
in racemi, di colore variante dal bianco al rosso; i frutti sono noci
dotta, lat. scient. fumariacee, dal nome del genere fumaria. fumàrico
islanda. = voce dotta, dal lat. scient. fumaria 'fumaria '
da fumarico, col suff. -oide (dal gr. -oeis-fo * simile *
in vapore. bacchelli, 9-133: dal piano del lago si cominciò a farci un'
i4 * 395-'al largo dell'estrema gettata dal molo di viareggio apparve una torpediniera che
: alcune fumate di nebbia s'alzavano dal tagliamento e su per la brutta schiena della
in tanto col guardaportone che veniva dal suo casotto a fare una fumatina. e
: questa vi parrà una fantasticheria fumata dal cervellone di uno scrittore tedesco saturo dei
uno dei bianchi gabbiani cadde e spinto dal vento capitò sul ponte... pintor
entro a'forni / nel colatoio separò dal fuoco / la fummea. cantù,
-figur. linati, 25-78: dal guazzabuglio d'emozioni che dentro mi veniva
che le fummee avvallano. = dal fr. fumèe 1 fumata '(sec
scacchiera su cui stavano giuocando. = dal fr. fumerie. fumettista, sm
al compare le didascalie in cui guidosanto dal tabellone diceva con fumetti chi era e
quanto lo stordimento cagionato dalla confusione e dal baccano impedisse di vedere chiaramente.
un locale, l'aria); annerito dal fumo (un muro, una parete
locale, l'aria); annerito dal fumo (una parete, un muro,
ora che già sfrigola la fiamma / dal tumido sarmento. -che è composto
/ che con labile ovolo / escono dal paiolo. 4. grondante,
salvini, 5-158: della montagna etnea / dal fuoco fummicante i fondi tutti / contro
discesa fino al golfo. -appena tolto dal fuoco (una vivanda). pascarella
che chi esercita el foco non sia dal fumo impedito. = v.
i seminatori] fumiga la traccia / dal ferro aperta a le seminagioni. jovine,
leggera nevicata. -essere appena tolto dal fuoco, essere bollente (una vivanda
-con riferimento al vapore che emana dal corpo sudato o da tessuti sottoposti all'
. bocchelli, ii-303: come se dal suolo abbeverato e rigurgitante il vaporare delle
voce dotta, comp. da fumo e dal tema del gr. ytyvoixoci 'genero';
e fuoco. saccenti, 1-1-82: dal più profondo / fumignivomen- tissimo tremendo /
voce dotta di formazione letteraria, comp. dal lat. fùmus 1 fumo ',
suo pacco il mattino, si siede dal ciabattino, dal rigattiere, dal fumista
il mattino, si siede dal ciabattino, dal rigattiere, dal fumista, arrotola una
siede dal ciabattino, dal rigattiere, dal fumista, arrotola una cartina dopo l'altra
divenne fumista e confidenziale. = dal fr. fumiste (nel 1762).
, la sua paradossale sincerità. = dal fr. fumisterie (nel 1845, al
espressive delle quali s'è detto: dal repertorio fumistico-burattinesco-po- lemico urbano e simona,
repertorio fumistico-burattinesco-po- lemico urbano e simona, dal naturalistico dofia micaela e la serva.
combustione totale delle particelle di carbone trascinate dal fumo, e viene, talvolta,
= comp. da fumo e dal tema del lat. votare * divorare',
, con le travi del soffitto annerite dal fumo. palazzeschi, ii-480: sono
della terra. fazio, v-25-15: così dal monte, ch'arde per costume,
, nell'angustia di quei campi non ottenebrati dal fumo,... vedevano cogli
fondamenta tutta la città che rimaneva soffocata dal fumo e dal terrore, mentre nella
la città che rimaneva soffocata dal fumo e dal terrore, mentre nella voragine aperta scomparivano
dallo stomaco al cervello, provocata soprattutto dal vino bevuto o dal cibo ingerito.
, provocata soprattutto dal vino bevuto o dal cibo ingerito. -al figur.:
(ii-605): se gli uomini dal nocivo fumo de la mala ambizione e da
giudiziosi uomini, e che non sieno dal fumo accecati delle passioni, produce di
dalla tarantola della vanità, si appartano dal comune mondo, per vivere tra fumi
tristi fummo / nell'aere dolce che dal sol s'allegra, / portando dentro accidioso
[l'uom] è spuma che dal mar s'erge e s'abbassa. /
il fumo; il che si conoscerà dal procedere loro. aretino, 20-170: accadendo
stampatori: inchiostro grasso da stampa ricavato dal fumo della combustione di materie grasse (
leonardo, 7-i-121: del verde fatto dal rame, ancoraché tal colore sia messo
chiacchierone, cittadino ozioso e sperperatore. dal primo i fuchi-demagoghi non hanno nulla da
, comp. da fumo, fuoco e dal lat. flammlfer 'che produce fiamme