caro, 6-24: il licore che stilla dal fiore è olio; e quello che
si leva in tre o quattro volte dal gambo, ponendoli di mano in mano sopra
se ne coltivano ne'giardini diverse specie dal fiore doppio, azzurro, vinato e
, 5-36: le compagnie di ritorno dal santuario apparivano, com'è costume, ornate
si potesse allora inventare dall'industria e dal potere degli uomini. -archit.
bocchelli, ii-152: la carta sottratta dal baro era stato un sei di fiori
il suo principe al bene e spaventarlo dal male, sia il vero frutto della
nel fiore, dai capelli bruni ondulati, dal corpo di statua, con un gran
da fare un fiore di poesie liriche dal 1815 al 1870. 16.
e seta del peluzzo di quelli cardato dal primo fiore, si fanno rasi di bavella
fiori. pindemonte, ii-6: mettea dal mento appena il fior novello.
mare, è una cosa assai diversa dal sale. 20. ant.
non m'è venuto / risoluzion del prezzo dal maestro. 26. marin. ciascuno
ii-264: indarno ilisso / le richiama dal dì che a fior dell'onda /
corse a cogliere certi fioracci bianchi lì dal ciglione, li sparse d'intorno,
su ninni. = deriv. dal lat. flòs flóris 'fiore ',
contraffare michelangiolo e il salviati; ma dal taia, e da chi ha fiore di
e latina lingua, umanissimi uditori, dal secolo di augusto ottaviano infino all'imperio
letto, quel corpo fiorente, scosso dal pianto. moravia, vii-156: grazia aveva
, nel ducato di milano, ove dal bellincioni in poi non s'erano scritte
la signoria vostra ha la berretta tinizzato dal lungo soggiorno, che era con lui.
': da florentia 'firenze '(dal genitivo locativo florentiae).
le tiri fuori / come la fioretta dal sole / imbottato del vino. =
., 2-127: i fioretti, dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi
volta, perocché le muse / mi scacciano dal monte d'elicona, / né mi
in esercizio, e con gli argomenti dal maestro dettati, per via d'oratoria
incontanente presero per lor titolo. = dal fr. ant. forfant, che deriva
, comp. da fior di farina e dal sufi, -fero (dal tema del
farina e dal sufi, -fero (dal tema del lat. ferre 1 portare '
flós flóris * fiore 'e dal tema di ferre 'portare '),
rivoluzionario francese, secondo della primavera (dal 20 aprile al 19 maggio).
gigliato, che da fiorenza, e dal fiore che aveva ed ha nell'impronto
pegno. = voce dotta, dal lat. florìpàrus (comp. da fiòs
da fiòs flóris 4 fiore 'e dal tema di pario 4 genero, produco '
le fiorisce il rossore, come appannato dal desiderio. -anche in senso negativo
conserva la mente innocente, che si guarda dal peccare per amore della giustizia. bisticci
locuzioni o frasi, moltissime parole passarono dal greco nel latino idioma, quando questo
= lat. tardo flórìre, con metaplasmo dal class, fiorire, florèscère (da
incise, fiori di vario colore, dal bianco al rosso. = comp.
soderini, iv-57: la fiorita si cava dal fiore di latte di vacca che viene
biancastro e lucentezza madreperlacea. = * dal nome della località di santa fiora, presso
vista tutta fiorita de le bolle attaccatele dal conte, non trovò mai più cane,
boiardo, 1-2-14: ecco la dama dal viso fiorito / subito sparve a i
pescatori come una grazia fiorita fatta loro dal santo protettore. 17. ricco di
, che è il panno che si fa dal vino: e questi si chiamano 'fiori'
fama, che la musica appena adombrata dal maestro, colorivano alla sua guisa ciascuno
e rifranta con mille stridule inafferrabili fioriture dal capriccio di una sottilissima eco. =
come le nervature delle sue foglie arrovesciate dal vento. panzini, iii-785: san
poi gli arancini, così detti forse dal loro bellissimo colore arancione; uccellini di
, iv-2-878: piedi non piccoli ma dal fiosso arcuato così che si equilibravano sul
dessi gran colpo. = deriv. dal lat. tardo fle [u] tomus
quelle parti, per non essere offesi dal fiottare del mare, a riparare il fiotto
governo viene or qua or colà balzato dal fiottar della procella, dicesi ch'egli
che, proprio a quei tempi, fiottavano dal nord certi spiriti di profezia dai libri
la tempesta, anche a grande distanza dal mare. abba, 1-121: lo sciampagna
: lo sciampagna fiottava dai bicchieri e dal cuore la gioia. loria, 1-172:
a disputar l'impero: / trema dal colle il cacciator, che scorge /
quando pietro bernardone arrivò, come portato dal fiotto della folla, alla porta.
giaceva lungo disteso, quindici passi lontano dal por- toncino, con un fiotto di
. boccaccio, viii-1-4: siamo trasportati dal fiotto della furtuna. c. bini
troppo di sé, deve lasciarsi portare dal fiotto degli avvenimenti, senza mormorare.
alla fantesca ebbe un sorriso che le salì dal cuore, un fiotto di schietta giocondità
avea la fata nera. = dal lat. fluctus, deriv. da fluire
due firme mie per esigere una 100 zecchini dal suddetto fenzi sotto il dì io settembre
, con la quale segnava un atto dal quale resultava aver ella dato in pegno le
e la firma dei decreti, seppero dal re dell'arrivo del principe. moravia,
: quella apposta da una persona diversa dal debitore sul documento contenente l'assunzione dell'
1877), dall'ingl. firm e dal ted. firma (forme derivate dall'
parte dello panno che fia più lontana dal suo firmamento più caderà al vento, suo
loro impero. = deriv. dal persiano farmdn 4 ordine, rescritto ',
lat. scient. firmisternia, comp. dal lat. firmus 4 saldo, forte
del ghiacciaio. = deriv. dal ted. firn, termine assunto intemazionalmente
e morissene. = deformazione popolare dal lat. chirùrgìcus, gr. xei-
dotta, lat. scient. physa, dal gr. cpooa 'mantice '.
dotta, lat. scient. physalis, dal gr. cpuoocxa£ <; -tsog '
dotta, lat. scient. physalidae, dal nome del genere physalia, deriv.
nome del genere physalia, deriv. dal gr. cpuoaaéo <; 'pieno d'
dotta, lat. scient. physaliae, dal nome del genere physalia, deriv.
nome del genere physalia, deriv. dal gr. cpuaocaéoc 4 pieno d'aria '
. = voce dotta, deriv. dal gr. cpuoocaa£ <; -t8o <;
lat. scient. physalospora, comp. dal gr. cpooaaéo? 4 pieno d'
celle, 4-1-38: se tu, indebolito dal peccato, non puoti orare fisamente,
nievo, 1-330: distoglieva gli occhi dal cielo per fisarli amorosa- mente nella sua
emessa da un soffietto azionato a braccia dal suonatore. bresciani
soffietto della fisarmonica, che, azionato dal suonatore, si raccoglie tutto appiattendosi per
prigione conosce. = deriv. dal ted. physarmonika (sec. xix)
sec. xix), comp. dal gr. epuaa 4 mantice 'e àpp
lat. scient. physatochila, comp. dal gr. cpuaaxós, cpuo7) tó
dai tributi che si devono pagare sia dal costo per la gestione di imprese a
imprese a prezzi quasi privati o pubblici, dal costo per i prestiti pubblici e dal
dal costo per i prestiti pubblici e dal costo derivato dai fenomeni inflazionistici conseguenti all'
1-61 (150): mi condussono dal governatore di roma, il quale era
termine per potermi denunziare la pretensione mossa dal procurator fiscale. manzoni, 791
riposo. -visita fiscale: quella effettuata dal medico fiduciario o da un'apposita commissione
commissione. buzzati, 4-295: andò dal medico fiscale che faceva ogni settimana l'
processi giudiciali in causa di religione fatti dal suo fiscale o da altri contra l'
... mi si fece intestare dal fiscale austriaco guicciardi un insulso processo.
di rimediare all'odio suscitato nel popolo dal fiscalismo unilaterale della destra. piovene,
e l'esazione dei tributi svolte dal fisco. -in partic.:
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj * voce, suono '
cpcovrj * voce, suono 'e dal tema di cpo3éco 'atterrisco '.
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj * voce, suono '
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj * voce, suono '
= voce dotta, comp. dal gr. qjcùv /) 'voce,
(v.). voce registr. dal migliorini [s. v.] con
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovr) 'voce, suono
appoggiandosi su scrivaniole a svolazzi rococò, dal piano di velluto celeste. comisso,
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovfj * voce, suono '
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovr) 'voce, suono
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovr) 'voce, suono
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovr] * voce, suono
lat. scient. phonolithes, comp. dal gr. cpcovr] 'voce,
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovr] 4 voce, suono
successe il volgare, che fu nuovamente sommerso dal latino umanistico dando luogo a una lingua
meno per la sintassi che fu riprodotta dal latino. = voce dotta,
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovr] * voce, suono
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovr] 'voce, suono
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovr] 4 voce, suono
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovr] 4 voce, suono
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovr] 4 voce, suono
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovr] 4 voce, suono
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovr] 4 voce, suono
non è dissimile da un microfono, dal quale si ottiene una corrente microfonica che
= voce dotta, comp. dal gr. « pcov ^ j 4 voce
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcov /] 4 voce,
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovr) 4 voce, suono
questi documenti. = voce dotta, dal gr. < pcov /) 4 voce
. = voce dotta, comp. dal gr. « pcovvj 4 voce, suono
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovr] 4 voce, suono
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovr] 4 voce, suono
, sm. fontactoscopio. = dal ted. fontaktometer, comp. dal lat
= dal ted. fontaktometer, comp. dal lat. fóns fóntis 4 sorgente
sorgente (di acque termali) ', dal ted. [radio] akt [ivitàt
] e -meter 4 metro '(dal gr. (i. éxpov 4 misura
dell'acqua. = deriv. dal ted. fontaktoskop, comp. dal lat
. dal ted. fontaktoskop, comp. dal lat. fóns fóntis 4 sorgente '
. fóns fóntis 4 sorgente ', dal ted. [radio] -akt [ivitdt
] -akt [ivitdt] e -skop (dal gr. oxonéa 4 osservo '
ma a dio tutti li riferisce, dal quale fontalmente derivano tutte le cose. gioberti
e certa, / che tanto dal voler di dio riprende, / quant'ella
giorno / una fontana, e tien nome dal sole, / che per natura
capelli, che spiovevano fuori a fontana dal gomito della ragazza. -in grande quantità
-non vedere mai la fontana: rifuggire dal lavarsi; essere sudicio.
fontanóne (v.). = dal lat. fontana [aqua], femm
rimuovere diversi liquori, che specialmente fluiscono dal capo alli occhi, i periti cirugici sono
acquistato il diritto di un'acqua estiva dal fontanile di paolo. linati, 16-81
e pistolenzie. = voce dotta, dal lat. fontànus, deriv. da fòns
. geogr. sorgente del carso caratterizzata dal fenomeno deltintermittenza oppure da variazioni notevoli nella
agnel scherzando a salti, / esce dal chiuso ovile, e di lontano / ei
anguillara, 7-158: di cui sbattute fur dal salso fonte / più giorni in qua
beatitudine sta nella vista del volto divino, dal cui etterno fonte ogni allegrezza s'attigne
'ond'ogni ver deriva 'cioè dal quale fonte vivo ogni vero descende in
sarebbe il domator de'mostri, / dal cui gran fonte il sangue mio deriva
gherardi, ii-15: non ài tu dal morale fonte latino tutte le cose essere
, 3-1-50: il primo fonte, dal quale voi cavate le contrarietà degli elementi
esilio a vocaboli che... cadevano dal materno fonte latino, e più dotta
: dopo aver favellato de'rimedi apprestatici dal fonte chirurgico,... ragion vuole
le persone che vogliano sedere e trovarvi riparo dal mare... anche * pozzetto
. -dal fonte alla foce: dal principio alla fine. pascoli, 906
passano il gorgo inguadabile, / sangue dal fonte alla foce... / e
-levare o tenere al fonte, dal fonte, ai fonti, alle fonti
il fecero: e giannotto il levò dal sacro fonte e nominollo giovanni. storia
con pasta morbida, che si ottiene dal latte di vacca intero; viene prodotto
trent. di vasta area toponomastica, dal lat. fovea * fossa '.
colleghi nelle orchestre universitarie americane. = dal fr. fourragère (nel 1872) *
finanziamento. = voce registr. dal tramater. foraggiare { foreggiare,
. carducci, iii-25-380: l'imitare dal greco e dal latino- fu nel rinascimento
, iii-25-380: l'imitare dal greco e dal latino- fu nel rinascimento e nelle letterature
oliatori in camicia nera. = dal fr. fourrager 'foraggiare '(sec
fourrage (sec. xii), dal fr. ant. feurre (e fuerre
, sicché ci stiano calcate. = dal fr. fourrage (sec. xii)
(sec. xii), deriv. dal fr. ant. feurre 'strame
degli uomini e c'è di là dal forame un laberinto? -apertura più
cotesti frutti, nel distaccarsi che fanno dal loro fusto, non portano seco annesso alcun
. presenza è documentata dai fossili fino dal camtrattato delle virtù, 93: il
.. non si abbandoni la interior membrana dal lato di dentro, e con l'altro
. eccles. vicario foraneo: sacerdote posto dal mano fori con l'ago il destro lato
migliore -vento foraneo: che proviene dal largo, dal che la tela.
-vento foraneo: che proviene dal largo, dal che la tela. davila, 535
forarsi il cervello con quegli spilli velenosi dal capolino lucente che per nostra alterigia ebbero
già fora la betulla risuonante / tarlata dal fresco morto. g. raimondi, 2-106
neri gli occhi scintillando immoti / foran dal fondo del pensier le cose. giocosa,
: forasiepe, sorta di piccolo uccelletto dal becco aguzzo così detto, e dallo stare
... con quelle facoe sferzate dal vento e certi occhi forastici da orsacchiotti
a comprendere come quell'altro nuovo trovato dal nome forastico potesse riuscire così efficace,
schiumare i liquidi o estrarre le vivande dal recipiente in cui cuociono). ricettario
a togliere col nettamine la polvere bianca dal calcare forato.. rosicchiato, guasto
questo monasterio... era forato dal pessimo vizio dell'avarizia. -cariato
e cobalto. = deriv. dal nome del fisico j. d. forbes
al centro di esse, è costituito dal perno); a un'estremità di
da lingotti d'oro o d'argento o dal bordo di monete (per ridurli al
forbicióne (v.). = dal lat. * forbicem, forma popolare per
forbicìo, sm. il rumore prodotto dal continuo lavoro delle forbici. -al figur
voce dotta, comp. da forbice e dal tema del gr. cpépco * porto
., 33-2: la bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator forbendola a'
di guardar sul fazzoletto, / benché dal galateo ne fu avvertito. dotti, 108
essendo cacciato dagli uomini, e maximamente dal ricco danpnato, non forbito né governato
con la civetta in mano. = dal lat. mediev. furbire, deriv.
lat. mediev. furbire, deriv. dal germ. * furbjan * pulire
parte aguto; era sembiante che venisse dal forbitoio. carena, 1-119: 'forbitolo',
, con voluttà, e straziata dell'altro dal coltello del padre. -forca
dalle forche, sì che la vedova dal balcone potesse scorgere quel tristo sacco pien d'
albero in cui i rami si biforcano dal tronco. = deriv. da
il ferro acceso prende. = dal fr. ant. force 'forbice '
alla forcella. cennini, 60: dal mento sotto il gozzo al trovare della
di luna cattiva. si capiva subito dal grembiale allacciato storto e dalle lische,
quanto alli altri. = deriv. dal fr. ant. forclore (sec.
(sec. xii), comp. dal lat. foris * fuori '
, che serve ad estrarre il feto dal seno della madre. rea, 8-18:
di etimologia; perché la forcipe è detta dal prendere e la tanaglia dal tenere.
è detta dal prendere e la tanaglia dal tenere. = voce dotta, lat
= > voce dotta, comp. dal lat. forceps -cipis * tenaglia '
dalle coste vere è circondata, cominciando dal iugulo, cioè forcola superiore, fino
gravida; le ceneri del feto estratto dal fianco della vittima venivano sparse per i
] 4 [vacca] gravida 'e dal tema di caedère 4 immolare '.
programmatica. = deriv. dal nome dell'industriale americano henry ford (
dei laghetti delle alpi. = dal ted. forelle 4 trota '.
foresari '. = * deriv. dal milan. foresa 4 forbici '; cfr
alcuno le si avvicina. = dal lat. forènsis 4 esterno, straniero '
era un lago verde,... dal cui fondo sorgevano ondeggiando foreste d'alghe
, un'oasi nella foresta, esclusa dal traffico e dalle curiosità. -l'affollarsi
/ il nostro sogno lento. = dal lat. mediev. * foresta per forestis
una nazione, di un paese diverso dal proprio (una città, un territorio
eserciti in paese forestiero e tanto lontano dal regno di francia. oddi, xxi-n-227:
da altra simile cosa, s'intitolarono dal popolo, dalla nazione. b. croce
parla in un paese straniero o lontano dal proprio (una lingua, un dialetto)
scarpe o cappelli o altra cosa differente dal comune uso de'cittadini, correvan rischio della
casa antica, a due piani, annerita dal tempo, innanzi alla quale solevano fermarsi
se la sustanza o l'accidente significato dal nome sia da reputar maschile o femminile.
sopraggiunge e ignoto / all'anima abbattuta dal dolore. baldini, i-25: fu così
forestieracce, ontacce, pidocchiose. = dal fr. forestier (sec. xii)
vie pretensiose e sonnolente della cittadina imbastardita dal forestierume. = deriv. da forestiero
alzando un poco più le ciglia, / dal mar venir per quel bosco foresto /
: crederai che un uomo così diviso dal mondo... dovesse riuscire nel
, regalo di amici. = dal lat. mediev. forestis, deriv.
accettar la nominagione. = dal lat. foritànus, comp. da foris
comp. da foris 4 fuori 'e dal sufi, etnico -itanus.
. = comp. da for (dal lat. foris 4 fuori ') e
che non doveano. = deriv. dal fr. ant. for [s]
arena di un circo equestre. = dal ir. forfait 'crimine * (sec.
giorno di lavoro. = deriv. dal fr. forfaitaire (cfr. forfè)
con fòrfice. alfieri, i-46: dal mio screpolìo usciva in copia un umore
l'ingl. forfeit, che è dal francese. forfécchia1, sf. ant
o d'un millepiedi. = dal lat. forficùla, dimin. di forfex
dotta, lat. scient. forficulidae, dal nome del genere forficùla (v
del capo. = deriv. dal lat. furfur -ùris * crusca '.
i terreni colmati, benché asciugati dal sole e dai venti, restano nondimeno for
forosi e molto porosi. = dal lat. furfurósus, deriv. da furfur
. fòrge). apparecchio usato dal fabbro per arroventare piccoli pezzi metallici prima
nel retro della forgia. = dal fr. forge (sec. xii)
. forge (sec. xii), dal lat. fabrica 'fabbrica', nella locuz
. forger (sec. xii), dal lat. fabricàre 'costruire,
, iii-2-292: salvatosi con la fuga dal processo del 1794, il io novembre
conceduto indulto a tutti gli sbanditi e forgiudicati dal regno. colletta, iii-122: una
voce dotta lat. scient. phoridae, dal nome del genere phora. forière
, 418: stracciato il bollettino portato dal suo foriere, s'allargò il conte più
della mia vita, da me scritti sin dal l'anno 1780. foscolo
ant. esterno, che viene dal di fuori; che sta davanti.
secus 4 appresso, altrimenti '(dal tema di sequor 4 seguo '):
dice padron lazzaro. = deriv. dal nome del bombardiere piemontese ferlino o freylino
riuscito a capire. = deriv. dal lomb. forloccà 4 imbrogliare '.
o per quella che le era simulata dal suo vestito, il suo busto pur
privi; / forma par non fu mai dal dì eh'adamo / aperse li
ombrelle. davila, 468: divisata dal re la forma con la quale si
. cesarotti, ii-207: s'alza nebbia dal lago, e in sé figura /
forma d'ordinanza, ma su modello meditato dal nostro più bravo disegnatore appositamente per te
sulle clementi forme colle quali era trattato dal provveditore generale. d'azeglio, 2-412:
quello cielo, pieno d'amore, dal quale prende la forma del detto cielo
del corpo, nondimeno non è tratta dal seno de la materia, né si
-puro spirito, angelo; anima separata dal corpo. - nel linguaggio dantesco:
psichico, quale risulta dall'interdipendenza e dal reciproco condizionamento dei diversi elementi. 20
tasso, 12-679: oltre le forme assegnate dal falereo a questa forma magnifica del dire
determinante dell'opera d'arte, indipendentemente dal contenuto, questo da altri ne è
non è determinata né dalla forma né dal contenuto, ma dalla loro sintesi a priori
. non era se non soscritto semplicemente dal notaio, e fu allora errore il non
poi che 'l vecchio omore si riscaldoe dal fuoco del sole, e 'l fango e'
d'argento o d'oro / vinto dal foco esser po'piena aspetta, / vota
forma tonda e bionda « apena cavà dal forno ». levi, 1-31: era
così pressato e spremuto quanto si può dal siero, si pone dentro alle forme
un fondo, da una tela metallica e dal cascio, impiegato nella fabbricazione della carta
forma di donna attrita dagli anni e dal digiuno. saba, 16:
. s. bargagli, 33: rimangomi dal raccontare in propria forma i nomi di
messer santo francesco si partì assai giovane dal secolo,... sicché non aveva
gente. moravia, xi-15: tolse dal portafogli un biglietto da cinquecento e me
, 1-2-229: ponete mente / che dal bricchetto non mi sian levate / queste
'formette ', piccoli gelati inventati dal caffettiere gennarino durante. -formina (
, 2-6: la sustanza de'fiori è dal sottile acquoso mischiato col sottile terrestro,
for- maggelle. deledda, i-246: dal soffitto pendevano grappoli di formaggelle giallognole e
: era egli una miseria di uomo, dal viso color formaggio-di-olanda, con due occhiucci
col sapone, oscillava un cerchio, dal quale pendevano fazzoletti rossi e gialli,
-formaggèlla (v.). = dal fr. ant. formage (fr.
-logica formale: studio dei procedimenti seguiti dal pensiero nella formazione dei concetti, dei
, dei giudizi, dei ragionamenti indipendentemente dal loro contenuto specifico. rosmini,
... dee tanto esser lontano dal muover l'uomo ad allegria o dimostrazione
prima dell'apprensione del pericolo, quanto dal muoverlo a palpitare... e
esplicazione dell'attività dello spirito, indipendente dal contenuto. leopardi, i-252: per
organo diverso da quello legislativo, specie dal governo mediante decreto). angiolini,
provvisorio, che facesse la formale dedizione dal re carlo alberto aspettata e desiderata.
ed altresì ne'composti di essi una melodia dal sommo cantore organizzata soavissimamente.
mill, non si salvano per intiero dal formalismo, e troppo difettano nella parte
sulla forma generale dei precetti, prescindendo dal loro fine. b. croce,
formalisti, / che distinguono il grosso dal sottile. crusca [s. v.
, acciocché non intendendosi mai l'intreccio dal popolo, stia questi con curiosità fino
5. dir. neol. passare dal rito sommario al rito formale (detto
alli ripieghi. = deriv. dal fr. se formaliser (nel 1539)
dir. passaggio di un procedimento penale dal rito sommario al rito formale. =
princi palmente dalla contumacia cioè dal disprezzo delle chiavi. rosmini,
io debba venire formalmente da te e dal marito. -solennemente. a
glott. raro. suffisso. = dal ted. formans, che è il part
sino alla punta. = deriv. dal fr. formarne (sec. xii)
3. far nascere, far apparire dal nulla; creare. giacomo da lentini
piantato in verità il paradiso della dilettanza dal cominciamento di prima; nel quale pose
. pea, 7-65: vide formarsi dal fuoco e dalla pietra la calce viva.
e mettere a frutto i doni ricevuti dal signore, cominciando dal talento musicale.
i doni ricevuti dal signore, cominciando dal talento musicale. -intr. con
del caraccesco, ma nella composizione ritrae dal coreggio. carducci, iii-6-296: ma
, cibi facili a digerirsi e lontani dal formare sughi corrotti. giusti, iv-104:
ma dalla somma totale che si forma dal loro reciproco intrecciamento. pisacane, iii-238
il quale la ricevuta luce, temperata dal sole, formatamente spande. g. bentivoglio
de sanctis, 11-285: l'anima separata dal corpo per morte racquista la virtù formativa
3. tratto dal nulla, creato. francesco da barberino
che fai, o creatura ragionevole, e dal sommo fattore tanto gientile formata? michelangelo
tempo in tempo abbian corporee salme / dal ceppo che radice in te aver dee
lontani viaggi i nostri cristiani, pigliavano dal loro vescovo una di queste formate,
della madonna, scritto di lettera formata dal monterchi, che in ciò è raro
(7): la costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende
dire che 'l principio e la perfezione dal divino ariosto... avesse. lambruschini
con la vita nazionale, ma venuta dal di fuori per via di traduzioni.
3-53: signore, formator mio fin dal ventre della madre mia, non mi lasciare
la sua primiera cerchia augustèa, alza dal suo stadio in un vasto coro virgineo il
giudicio di dio furono le opere sue dal principio; dalla formazione degli uomini distinse
la formazione della guardia civica sia stata dal principio alla fine un guazzabuglio, una
rivolga la scuola classica, bisogna ricavare dal pensamento rigoroso di questi concetti. serra,
nelle posizioni contradditorie un'onesta intransigenza suggerita dal senso che le antitesi sono necessarie e
non tocchi l'uno l'altro; rimossi dal vento, sicché riserbino in loro tenerezza
formelle delle porte del battistero, modellate dal ghiberti. silone, 4-276: il
comp. da formento 1 frumento 'e dal lat. fero 'porto '
alla famiglia imenotteri aculeati, caratterizzato dal polimorfismo e dalla vita sociale altamente organizzata
non sai come possa [iddio] dal suo regno lunare distinguere noi formiche sperdute
tiepido; il bambino, mezzo stordito dal piangere, prese un suo giocattolo di celluloide
entro l'imbuto preparato con arte satanica dal suo nemico, il formicaleone. moravia
dotta, lat. scient. formicariidae, dal nome del genere formicarius, deriv.
nome del genere formicarius, deriv. dal lat. formica * formica '.
qua intorno a quel formicino sì lontana dal vero. = voce dotta, dal
dal vero. = voce dotta, dal lat. formicinus, propriamente * di
voce dotta, comp. da formica e dal sufi, -voto, dal lat.
formica e dal sufi, -voto, dal lat. voràre 'divorare '.
= voce dotta, deriv. dal lat. formica 1 formica ', perché
ma a stento, le indolite reni / dal pancon alzo e sulle pigre piante.
. 2. che è agitato dal tremito, tremolante. -ant. che
essere scosso da brividi, esser percorso dal tremito. fazio, ii-14: per
gli corse su pel braccio, e dal braccio gli salì negli occhi, che in
in rabbia immoderata, orrenda, / dal cui dente crudel morte non scampa /
calabresella '. -che ha dimensioni fuori dal comune. c. dati, 3-161
abitazioni così poco a proposito per difendervi dal caldo, che, per piccole che
). — voce dotta, dal gr. « popfdov 4 cestello, sporta
viene raccolto il minerale fuso che cola dal forno. biringuccio, 1-52:
due dita che lasciaste per poter trarre dal formolo la miniera a loppa fusa.
. da forma (v.) e dal gr. xóyos 4 discorso '.
trarre utile non dalla formosità dei libri e dal loro prezzo, ma dalla lingua e
delle dispute di privata giurisprudenza verrebbe tolta dal mondo. manzoni, pr. sp.
col giornale, accasciati dall'afa e dal brontolio sonnolento delle formule criminali. pascoli
riverenza. panciatichi, 258: dal signor cappellano... mi sono state
-formula esecutiva: formula che viene apposta dal cancelliere o dal notaio o da altro
formula che viene apposta dal cancelliere o dal notaio o da altro pubblico ufficiale,
simboli (e prende il nome o dal problema che risolve o dal matematico che
nome o dal problema che risolve o dal matematico che per primo la stabilì).
medicamentosa in cui le dosi sono stabilite dal medico (magister) nella ricetta.
... direte che ho ricevuta dal signore mustoxidi la sua lettera greca con
son lettere, e da cesare e dal cristianissimo, le quali sono in forma del
, immane incendio su una boscaglia squassata dal libeccio. moravia, iii-176: le
: bella dolce mia pena, / che dal ciel guardi e senti, / muovi
lenti, / onde non mai partisti / dal dì che al cor m'apristi /
firenze. cennini, 35: poi vattene dal for- naro la sera, quando ha
che le bastasse tutto il giorno, dal fornaio di faccia alla sua stanza.
il vento caldo e contagioso che viene dal mare. -fornar étto. viani
su una graticola di ferro alquanto sollevata dal fondo per permettere il passaggio dell'aria
capillarità attraverso uno stoppino o calzetta oppure dal gas prodotto dal riscaldamento del liquido (
stoppino o calzetta oppure dal gas prodotto dal riscaldamento del liquido (fornello a gas
[il macchinista e il fuochista], dal vetro, saltare e dimenarsi intorno alla
soffietto. -il calore intenso emanato dal sole. de marchi, ii-1120:
andar attorno alle scrofe, onde chiamossi dal suo padrone: 'buon da fornicare,
volto / non porteresti e i pié dal ferro attriti, / se del natio valor
non potendo questa battaglia sostenere, uscì dal monasterio e andò in gerico per satisfare
modello dei composti in -ficare (dal tema del lat. facère * fare '
completa. bocchelli, i-1-315: trasse dal ripostiglio i coltelli, ché un poco
,... è ben lungi dal fornire, in virtù della natura sua propria
tal volta estiva notte sòie / scoter dal manto sua stella o baleno.
/ non so se questa sera / ester dal re sarà passata o pure / indulgerà
, / sandra, ch'i'fui dal to bel viso giunto. -cessare
derivare un grosso ramo d'acqua corrente dal serchio... e conducendola in
condizione di tutte le cose? = dal fr. ant. fornir (sec.
xvi), mod. fournir: dal german. * frumjan (cfr. sassone
. = forma napoletana per fornitore: dal fr. fornisseur 'fornitore'(sec
fornitura, come fomisore per fornitore: dal fr. fornisseur 'fornitore'. fornito
.; ed è per lo più seguito dal compì, di abbondanza retto dalla prep
ed ecco un altro argomento, fornito dal colpevole. cicognani, 3-38: un fiume
cui ogni tanto un « dato » fornito dal contabile emergeva come un di quei massi
in capo al doviziosissimo albergo così addobato dal lusso, si vagheggiavano radoppiate le maravilie
pane, o fornaio che lo rechi cotto dal forno,... han tutto
6-30: quella cosa che è consumata dal fuoco, s'accende dalla parte di
viani, 19-46: quando faceva acqua dal cielo, s'intanava sempre sotto qualche
forni a riverbero) o anche separato sia dal combustibile sia dai prodotti della combustione (
in cui viene sfruttato il calore prodotto dal passaggio della corrente elettrica in un conduttore
indelicata ti fa colpa d'avere distratto dal lavoro e ridotto in poco tempo al
lumicino il pittore che ti trasse calda calda dal forno paterno. -ant.
entro i bozzoli, i quali ricevono dal centro del forno un calore regolato da
nuocere alla seta dei bozzoli. questi dal forno passano alla bozzolaia.
dei maggiori interessi della capitale era costituito dal teatro dell'« argentina » che,
20-57: egli, tratta la lima dal foro, si levò in piedi. casti
cespugli, con un foro nella tempia dal quale scendeva un filo di sangue.
pompei,... i e dal deserto foro / diritto infra le file /
ove romolo cominciò il primo cerchio. dal foro boario, ove noi vediamo quel
essere esenti dai carichi pubblici, e dal foro regio, furono largamente osservati nello
le medesime cause potevano essere giudicate o dal giudice ecclesiastico o dal secolare, ammettendo
essere giudicate o dal giudice ecclesiastico o dal secolare, ammettendo la prevenzione. gioberti
gioberti, i-265: partito l'imperio dal sacerdozio, i governi nazionali e laicali
cliente, / io con vergogna, fuggirem dal foro, / molto ridendo l'avversario
suol rubare, spera / l'assoluzion dal foro criminale; / mentre un che ruba
premeditata la fuga e il suo ritiro dal foro mercantile. beccaria, ii-372:
stato e secondo norme che saranno stabilite dal consiglio dei ministri. l'incarico nei
capo del governo di concerto col ministro dal quale dipende l'amministrazione interessata e col
foro generale delle persone fisiche, costituito dal giudice del luogo in cui il convenuto
, o, in mancanza di essi, dal giudice determinato in base ad altri criteri
non intenda adire il foro generale, dal luogo in cui è sorta o deve
quest'anno mio nipote medesimo ad agitarla; dal quale vedendosi stringere, esso medesimo fuggì
dai campidogli e dai fòri, amo rifrugarli dal terriccio umido, nelle cantine della storia
. luogo elevato o distinto dagli altri, dal quale i personaggi importanti assistevano allo
dotta, lat. scient. phoronidea, dal nome del genere phoronis, deriv.
nome del genere phoronis, deriv. dal lat. phoronis, soprannome di io
. = voce dotta, comp. dal tema del gr. « popéca * trasporto
i confini de l'uno pezo: dal primo lato via e dal secondo la fora
uno pezo: dal primo lato via e dal secondo la fora. idem,
pascoli, 755: e il vento accorre dal ciel profondo / tuttavia, spaura /
questi luoghi parlar? caduta forse / dal mio pensier sei tu? d'annunzio,
. boccaccio, v-241: tanto oltre misura dal loro naturai sito spiccate e dilungate sono
più. senza metterla più in dubbio. dal 'metter in forse 'fece dante
e taltre membra. = dal fr. ant. forsener (sec.
che un uomo per non farsi avvincere dal suo nimico di ceppi e per conservare
brando. caro, 9-738: rapita / dal duolo e da la furia forsennata /
forsennati di giovani con grandi chiome costrette dal berretto sbandato, violenti di vita.
forti che sien senza scorza, pendendogli dal cocchiume, che vadino appresso ma non
al molo, con un forte parapetto dal lato del mare e con de'fianchi
qualità forte è rappresentata dall'albatro, dal leccio, dalla quercia e dal cerro;
, dal leccio, dalla quercia e dal cerro; la qualità debole dal carpino
e dal cerro; la qualità debole dal carpino, dal frassino e dall'orniello.
; la qualità debole dal carpino, dal frassino e dall'orniello. la qualità forte
d'uno straordinario lume, tutto roseo dal piede alla cima, quasi che la
-sostant. parte della lama che va dal centro all'impugnatura. marino,
maggiore giogaia protende nelle sottoposte pianure limitate dal mare in lontananza. deledda, i-33
9-180: le lingue di fuoco aspirate dal forte tiraggio. ungaretti, ii-123:
del cane, benché mille volte ingrandito dal telescopio, non però adegua ancora la
i vascelli, quivi fermati e stretti dal forte gelo, furono presi dalla cavalleria
la botta era forte e guido arrossì dal dolore. fu mite nella risposta perché
, 12-174: gli ordini che partivano dal comando di brigata contenevano un linguaggio anche
che domandano linea, la quale e'ricevono dal loro prelato in età di dieci anni
: si buscava tutt'ora qualche scappellotto dal nonno e qualche pedata più giù per
quel congegno del pianoforte che, mosso dal respettivo pedale, toglie lo smorzo alle
nel crudo inverno il mare, spinto dal mare, percosso dal vento, mulinando
mare, spinto dal mare, percosso dal vento, mulinando sulle secche, ingollava
davan man forte per non essere turbinati dal vento. comisso, 14- 183
quando quello vapore va suso e restrignesi dal caldo, che sta forte e viene giù
il virtuoso di violino] nell'orchestra dal maestro di cappella o dal primo violino
] nell'orchestra dal maestro di cappella o dal primo violino, suonando con l'arco
primo violino, suonando con l'arco solamente dal mezzo in su sempre forte e con
, / che par che 'l cor dal corpo mi si schianti. frezzi,
una rocca, e circondato intorno intorno dal mare, fuor che dalla parte ove
per sé, per la compagna, affogata dal raffreddore, cominciò a singhiozzare fortemente.
: era una popolana alta e robusta, dal viso bruno fortemente colorito, dai capelli
fortemente la fantasia, che or tragge dal teatro lagrime di cordoglio, or giubilo
orazione per vedere se possiamo impetrare grazia dal signore almanco in parte e forse in
: ha le gambe torte e rigide dal lungo starsi a sedere, la schiena
qualità forte è rappresentata dall'albatro, dal leccio, dalla quercia e dal cerro;
, dal leccio, dalla quercia e dal cerro; la qualità debole dal carpino
e dal cerro; la qualità debole dal carpino, dal frassino e dall'orniello.
; la qualità debole dal carpino, dal frassino e dall'orniello. la qualità forte
lago tutto armato, / e tornava dal fondo a suo piacere. castiglione,
delle porte e finestre non siano aggravati dal peso, fare alcuni archi che di qua
galiani, 1-23: la fortezza dipende dal calare le fondamenta fino al sodo,
quando tiene la mente ad uso, toglie dal cuore la memoria di tutte le cose
molte asprezze che ci fa. = dal lat. volg. * fortitia, deriv
deriv. da forte1. voce registr. dal tramater. fortièra, sf.
bastassero. bianco da siena, 169: dal qual [cristo] ti fu 'l
per fortificare il loro spirito nell'isolamento dal mondo. -accrescere, consolidare la
, viii- 84: io certo dal primo anno di dario di media stava,
da fortis * forte 'e dal tema di facère 4 fare '.
settentrionali... gli uomini, indurati dal freddo... e fortificati ancora
era un sessagenario invermigliato fortificato e letificato dal succo dell'uva. -di animali
da mare. domenichi, 5-66: dal mare aperto non vi si posson menar le
casa più importante è però quella abitata dal canonico, di fronte: un vero fortilizio
diviene storia della verità; esce insieme dal fortuito e dal caso, a cui l'
verità; esce insieme dal fortuito e dal caso, a cui l'avevano assai
arbitrarie o capricciose (e si distingue dal destino o dal fato, in quanto
(e si distingue dal destino o dal fato, in quanto può essere combattuta
amputato delle gambe scioglie / il cane dal suo traino, attende. -fortuna
questo suol, di tristi / lochi e dal mondo abbandonati amante, / e d'
fortuna di molti poteva ritardare i loro sforzi dal pervenire a sommi gradi. marino,
. -prova di fortuna: dichiarazione prodotta dal capitano dinanzi al tribunale, con cui
che le avarie subite dalla nave o dal carico sono dovute a forza maggiore;
, per riconoscere se l'avaria sofferta dal bastimento fu per burrasca, cioè per
l'usato alto sostegno / che nascea sol dal sol degl'occhi tuoi, / mira
fortuna ', maniere di dire non osservate dal vocabolario, ma assai comuni, e
avviato dopo alcune prove infelici in fiandra dal fratei suo filippo il bello re di
, 1388: borea fu dato alle navi dal re delle nuvole giove, / e
il mare, e la notte veniva dal cielo. bocchelli, ii-259: il capitano
tunar sue belle imprese / sì sovente dal ciel ratta scendea. -con uso
goldoni, vii-554: riconoscono i francesi dal suo valore e dalla sua costanza la
perché... nessuno mi vide uscire dal palazzo. -che è di buon
ombra de'frondosi mirti / i graditi dal ciel felici spirti, / mostromi in questa
in cui, tratto per poco, dal mio chiuso, / rividi il tabernacolo.
verso la metà di settembre, ricevuti dal pontefice senza veruna solennità: come non
il cherico gravemente, dee essere assoluto dal papa. 11. prov.
italia si riscontrano mirabilmente coi successi proporzionati dal canto della religione. -mostrarsi instabile
= lat. scient. fortunèlla, dal nome del botanico scoz zese
a cavarsela). = deriv. dal nome di un personaggio del giornale per
7-71: per savio provvedimento liberò se dal fortunevole caso di perdere la sua signoria.
il tempo); che è turbato dal cattivo tempo (un periodo della giornata,
). = deriv. dal nome della città di fortuna, in spagna
tutto quel fortunosissimo pelago che vien giù dal giappone fino a malaca. spallanzani,
17-22: l'altro [tralcio] nasce dal tralcio d'uno anno, e sempre
foruncolo '(in celso), dal significato originario di * getto 'della vite
2. figur. che allontana e distrae dal vero, dal bene, dal fine
che allontana e distrae dal vero, dal bene, dal fine preposto; aberrante.
distrae dal vero, dal bene, dal fine preposto; aberrante. baldini,
4. figur. trascinare la mente lontano dal vero, la volontà lontano dal bene
lontano dal vero, la volontà lontano dal bene; distrarre, depravare, pervertire
di uscire, per quanto era possibile, dal laberinto, in cui m'era malauguratamente
. = voce dotta, comp. dal lat. for [is] 4fuori '
2. figur. trascinato lontano dal vero e dal bene; distratto;
. figur. trascinato lontano dal vero e dal bene; distratto; depravato, pervertito
, / principe, duca, esci dal tuo maniero, / galoppa su la cupa
amico. ariosto, 6-32: legno dal bosco allora tratto, / che del
senza forza. bocchelli, 10-28: minato dal mal sottile, era morto di febbre
., 43-78: quando amor vien dal suo regno iocondo, / da questa tarme
che, in uomini vinti tante volte dal timor della morte e dal dolore,
tante volte dal timor della morte e dal dolore,... non si saprebbe
è tanto potente, / lo dipartì dal corpo, ciò fue amore, /
voci, né del tramortito seno / rotto dal peso dell'imbestiata / forza. e
, appassionato, animato dalla fede e dal sentimento. -nelle arti figurative:
(atto del parlamento), emanato dal governo nell'eccezionale esercizio del potere legislativo
d'arte maga, / vi torrà mai dal centro del mio core? lemene,
è forza al mondo che possa distormi dal mio proposito. de sanctis, lett.
da ogni lato, assidua, intenta / dal dì che nasce; e l'affatica
creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido focolare, di là, dal
dal fido focolare, di là, dal piede degli altari non sarà mai forza umana
suoi poteri di controllo (quindi, dal punto di vista giuridico e anche morale
, 84: arbosel mio fronzuto, / dal paradiso còlto, / qual forza di
, ancor che forza il sciolga / dal natio umor, sempre vermiglio resta.
chimiche succedersi le une alle altre; dal loro moto derivano i primi abbozzi dell'
5-207: a oppeln, per esserci dal principio stato il grosso dei poteri e il
in trepidazione quando si riceve un invito dal commissario, per le dieci, con
, la spinta che il cotone, gonfiato dal vento, imprime al bastimento, ed
o repulsiva a seconda che sia orientata dal suo punto di applicazione verso il punto
e verso un centro o un foco dal quale emani o sembri emanare una delle
la forza che tende a allontanare il mobile dal centro o dal foco, dicesi 'centrifuga'
a allontanare il mobile dal centro o dal foco, dicesi 'centrifuga'. landolfi, 3-117
, 1-60: gravità è una potenzia creata dal moto, il quale mediante la sua
: un corpo che scendeva a terra dal satellite restava per qualche tempo ancora carico
passiva; sì perché la resistenza opposta dal corpo che rimane inerte, opera veramente
con tendenza a salire ed è causata dal suo minor peso in confronto di quello
1-61: forza di sostentamento è data dal complesso delle reazioni (pressioni ed aspirazioni
carattere calcolata, in punti tipografici, dal vertice delle lettere lunghe alte all'estremità
. petrarca, 313-13: così disciolto dal mortai mio velo / ch'a forza
dal diritto, fossero esecutori di tali disposizioni,
: la fanciulla, presa alla vita sgraziatamente dal giovane, s'era alzata a metà
azioni, in tutto il suo contegno, dal momento in cui lo aveva conquistato di
, non fa forza se da capo o dal fine o dal mezzo i nomi loro
se da capo o dal fine o dal mezzo i nomi loro cominceremo a dire.
percossi, ed ora per forza levatoli loro dal collo gli lasciavano disarmati e ignudi.
. mariano da siena, 78: dal piano di questa cappella si scende undici scaloni
in quell'ora / cadean più folte dal sereno cielo. morando, 178: ristorate
occhi miei, / è quel virgilio dal qual tu togliesti / forza a cantar
crusca]: quel gemito suol rimanere dal forzamento dell'utero nel tempo del partorire
d'un ginnasta peritissimo, mi allontanai dal luogo del forzamento. -violenza carnale
cristiana, e perciò ripugnasse d'andare dal nuovo compratore idolatra, vien forzata dalla
. g. capponi, ii-5: dal che si vidde in firenze cominciare la
delle finestre. tommaseo, 3-i-69: dal forzare le carceri fu preso il primo
amicizie di villeggiatura siano stimolate e forzate dal senso della loro breve durata. manzini
avvolgi alle sue teste dua fazzoletti, un dal capo e un dalla punta, con
dita del valido piede forzano e rimuovono dal di dentro. landolfi, 3-32: il
e simili. = deriv. dal lat. * fortiàre (da fortia,
decretò la guerra. -reso necessario dal verificarsi di condizioni che rendono pericoloso o
scassinato. varano, 1-6: già dal forzato ceppo aspre e dirotte / sul
.. mi appariva... dominata dal sole indiscreto della forzata ispirazione cinematografica.
). targioni tozzetti, 12-7-350: dal veder poi trasudare spontaneamente la manna per
* = » comp. da forza e dal tema di facère 4 fare '.
straparola, 9-3: egli non contento dal forzo della mia moglie, hammi anco
dissonanze mentali e morali non lasciarono surgere dal forzoso contatto delle due nazioni quelle grandi
o dalla pubblica autorità (o anche dal prepotere di determinati gruppi o forze sociali
tropicale: dovuta a finissima polvere sollevata dal vento. - anche: nebbiolina.
ride. d'annunzio, iv-2-58: dal verde fosco della gonna le gambe uscivano
di carnagione scura; che è bruciato dal sole, abbronzato. bibbia volgar.
per gli scogli, colorata e indurita dal sole e dalla salsedine, aveva dato
nebbia più d'un intelletto, / e dal dritto sentier l'ha traviato.
sbagliato: il numero dista due unità dal numero cinque. sitine, 4-116: in
. macchiato, ottenebrato dall'errore, dal peccato (l'anima, la mente)
un cantico di capinera / si leva dal tacito bosco. svevo, 6-8: ha
tuoi pensier. zanella, i-36: dal fior della scienza amaro tosco / sugge l'
matalena non riescivano però a distrarre don paolo dal suo umore fosco. 6
e nubilosi e foschi / lunge mi sto dal mio signor pregiato / e mio dolce
. gozzano, 99: risorge chiara dal passato fosco / la patria perduta / che
delle lettere, resa sterile ed infeconda dal fosco pedantismo e dalla servile imitazione.
catanzaro le più fosche informazioni, anche dal vescovo che lo diceva indegno sacerdote e
. tommaseo, i-345: « e dal candor delle divine membra »: roba
cedere facilmente acido fosforico. = dal fr. phosphagène. fosfame (
voce dotta, comp. da fosfatasi e dal gr. atjxa -oc-toc 'sangue '
a base di fosfati. = dal fr. phosphate (nel 1782),
voce dotta, comp. da fosfato e dal gr. oùpov * orina ';
= voce dotta, comp. dal gr. cp& <; 'luce '
. cp& <; 'luce 'e dal tema di cpa (vo [xat
deriv. da fosfo [ro] e dal sufi. chim. -ina, che
comp. da fosforo), -fero (dal lat. fero 'porto ')
. fero 'porto ') e dal sufi. -a$i, che indica gli enzimi
comp. da fosfo [ro] e dal gr. tpóxxov 'foglia '.
comp. da fosfo [ro], dal gr. p, óvo <; '
comp. da osfo [ro] e dal gr. al [ict 1 sangue
annunzio, iv-2-1292: la fosforescenza mossa dal remo nel rio pareva vi si propagasse
comp. da fosfor [o] e dal suff. chim. -ico, che indica
comp. da cpcóg * luce 'e dal tema di cpépco * porto '; cfr
, /... infin di là dal bosforo / vengon ne'fogli miei le
fluorescenti. = voce dotta, dal gr. cpcoocpópog 'portatore di luce '
voce dotta, comp. da fosforo e dal gr. xocxxó? * rame
voce dotta, comp. da fosforo e dal gr. xùaiq 4 scioglimento, soluzione
voce dotta, comp. da fosforo e dal gr. oxotrécù 'osservo'; cfr
comp. da fosfor [o] e dal sufi. chim. -òso, che
[ro] e siderite, deriv. dal gr. alsri pog * ferro '
comp. da fosfo [ro] e dal lat. transfert e] 'trasportare
da fosfo [ro], uranio e dal gr. x£$o <; 4 pietra
il nome di clorossicarbonico. = dal fr. phosgène (fine sec. xviii
xviii), propr. comp. dal gr. epa »? cpcùtói; '
»? cpcùtói; 'luce 'e dal tema di vcvvopiai 'nasco '.
i cessi... hanno alcuni spiragli dal fondo della fossa per la grossezza del
le rane de canali e fosse / dal cauto arcier nei fianchi e ne la
si ricorda della sua antica amicizia: dal fondo di una fossa, ove il povero
, / d'ogni peccato dico, dal mie lato, / ed al ben fare
la fossa. niccolini, 2-4-4: passi dal suo castello / lo strozzi, e
ammaccate da un lavor senza tregua e dal pianto, sempre aspettando sulla fossarèlla del collo
vecchio così confinato:... dal primo via, dal secondo terra che fue
:... dal primo via, dal secondo terra che fue di bonaffede bumetti
terra che fue di bonaffede bumetti, dal terzo fossato, dal quarto i filioli
bonaffede bumetti, dal terzo fossato, dal quarto i filioli di stasgio onore dei
! / petre rotonde veioce, che venner dal fossato; / da quale parte volgome
, 30-48: l'uomo che è cieco dal peccato / ed ha gente a guidare
.). milizia, iii-385: dal mento fin alla fossetta delle clavicole sono
fossetta che, di tra le scapole, dal collo s'inabissa giù per la schiena
da miniere sotterranee, che si estrae dal sottosuolo (un materiale, una sostanza
caratteristiche proprie di ciò che si estrae dal sottosuolo. a. cocchi,
= voce dotta, da fossile e dal tema del lai. fero 4 porto
i recipienti di misura e altre forme fossilizzate dal costume o dall'uso, otri
ii-136: il fosso reale viene intersecato dal fosso de'navicelli. cattaneo, ii-2-185
, neutro plur., deriv. dal lat. fossór -oris * scavatore '.
. = voce dotta, deriv. dal gr. eptò? cpcoxó <; *
= voce dotta, comp. dal gr. ó <; 'luce '
. ó <; 'luce 'e dal sufi, -osi, che indica alterazione
= voce dotta, comp. dal gr. cpw <; < p = voce dotta, comp. dal gr. < p<ò <; cptoxós * . apparecchio fotografico. = dal ted. photoapparat. fotoautotipìa, . = voce dotta, comp. dal gr. ^ pw? ^ cotó? . = voce dotta, comp. dal gr. < pcò <; cpcrróc * = voce dotta, comp. dal gr. 'luce 'e biotropismo = comp. da fotografia] e dal ted. kamera * macchina da presa . = voce dotta, comp. dal gr. q>tù? 96itó5 * luce ' . = voce dotta, comp. dal gr. epeo? cpcorós * luce ' = voce dotta, comp. dal gr. 90x6$ 'luce 'e = voce dotta, comp. dal gr. cpcùtòq 'luce * e . = voce dotta, comp. dal gr. q>& <; < pcùxó < . = voce dotta, comp. dal gr. eptòi; cpwxóg 'luce ' . = voce dotta, comp. dal gr. < ptò <; cpcoxói; . fototipia. = voce dotta, dal fr. photocollographie (nel 1889), nel 1889), comp. dal gr. epeò? cpotó? 'luce (v.); registr. dal panzini (iv-274). fotoconducibilità, . = voce dotta, comp. dal gr. < pa>c 9 = voce dotta, comp. dal gr. < pcó <; cpwxó? = voce dotta, comp. dal gr. cp& <; cptoxóg * luce
. = voce dotta, comp. dal gr. cp& <; cpcoxói; '
= voce dotta, comp. dal gr. q>co <; < p6>xó <
dotta, comp. da fotografia], dal gr. xp&pa -axo <; *
. = voce dotta, comp. dal gr. epeóc cptoxóc; 'luce '
. = voce dotta, comp. dal gr. < p&c cp . = voce dotta, comp. dal gr. < pc5 <; cpcoxói; = voce dotta, comp. dal gr. epeó? cpcùxó? * fis. reazione nucleare che è provocata dal bombardamento di un nucleo per mezzo di . = voce dotta, comp. dal gr. < p& <; cpcoxót; . da fotoelasticità nel significato 2 e dal gr. péxpov * misura '. . = voce dotta, comp. dal gr. cp&q qxùtòq * luce 'ed mobile, installata su automezzi, formata dal motore e dal generatore di energia elettrica su automezzi, formata dal motore e dal generatore di energia elettrica che alimenta un = voce dotta, comp. dal gr. cpc5 <; cpcoxó? ' = voce dotta, comp. dal gr. cpco <; q>coxó <; . = voce dotta, comp. dal gr. < pt5 ^ cpcoxó? 1 . = voce dotta, comp. dal gr. (p&q cpcoxó? 'luce'e . = voce dotta, comp. dal gr. cp&$ q>coxó <; 'luce sole. = voce dotta, dal fr. photohèliographe (seconda metà sec sec. xix), comp. dal gr. cpcoq cpcorót; * luce', = voce dotta, comp. dal gr. tp&z « pcùxóg * luce ' . = voce dotta, comp. dal gr. cpcòq cpcoxóc * luce * e = voce dotta, comp. dal gr. < pcog cpcoxó? * luce = voce dotta, comp. dal gr. < pcò <; cpcùxóg ' . = voce dotta, comp. dal gr. cpwc < p<ùxóq * luce = voce dotta, comp. dal gr. $>& <; < pcùxó < = voce dotta, comp. dal gr. cp&s (pwxóc * luce * . = voce dotta, comp. dal gr. « ptó ^ cpcùrói; *
. = voce dotta, comp. dal gr. cp&s < pcoxó <; *
= voce dotta, comp. dal gr. < pcò <; < pcùxó
. = voce dotta, comp. dal gr. < póó <; cpcùxóg 'luce'
dotta, comp. da fotografia] e dal sufi, -genico, nel significato particolare
riprodotto con un determinato mezzo ', dal gr. ysv / jc 'nato
= » voce dotta, comp. dal gr. cp£>£ 90x65 * luce 'e
. cp£>£ 90x65 * luce 'e dal sufi, -geno, dal gr. yevb5
'e dal sufi, -geno, dal gr. yevb5 'nato da '.
. = voce dotta, comp. dal gr. 905 90x65 'luce 'e
. 905 90x65 'luce 'e dal sufi, -geno, dal gr. -yevtj5
'e dal sufi, -geno, dal gr. -yevtj5 'che genera '.
monumentale. moravia, i-342: fin dal primo sguardo, per così dire,
= voce dotta, comp. dal gr. 905 90x65 e ypiepa * scri
affermava: « brutalmente, fotografato, dal vero ». -che è profondamente
resi con differenti toni di grigio, dal bianco al nero. cedimenti fotografici.
= voce dotta, comp. dal gr. 905 90x65 * luce 'e
dannunziano al viso melenso ed astuto ereditato dal padre montanaro di scarpe grosse e cervel
casa antica, a due piani, annerita dal tempo, innanzi alla quale solevano fermarsi
non si ricordano e mostrano che ruderi dal nome leggendario, è facile che poi l'
dotta, comp. da fotografia] e dal gr. yp soffocati non dai serpenti di tenedo, ma dal modernissimo nastro fotogrammatico. = voce dotta, comp. da fotogramma e dal gr. pirpov 'misura': registr . pirpov 'misura': registr. dal panzini (iv-274). fotogrammètrico, = voce dotta, comp. dal gr. cpco <; 9 = voce dotta, comp. dal gr. 9eòi; 90jtó? 'luce . = voce dotta, comp. dal gr. (p&q 9cùtó <; * comp. da fotolit [ografo] e dal suff. -ista (cfr. linotipista = voce dotta, comp. dal gr. cpcot; (ptùxóq * luce
= voce dotta, comp. dal gr. < pcó <; < p . -fotometria visuale: troni emessi dal fotocatodo subiscono un pro metodo che si = voce dotta, comp. dal gr. gsq cpcoxóc * luce ' in = voce dotta, dal fr. photométrie, comp. dal gr , dal fr. photométrie, comp. dal gr. cptò? sieme alcune fotografie, usato per = voce dotta, comp. dal gr. cp&c « pcoxó? 4 luce una sorgente txopqtf) 4 forma 'e dal sufi, -osi che indica in botanica nei quali il giudizio è fornito registr. dal panzini (cfr. fotomontaggio). si confronta = voce dotta, comp. dal gr. epto? cptoxó? luce ' . = voce dotta, comp. dal gr. < pa> <; q? planck. = voce dotta, dal gr. eptò? cpoixóc 4 luce ' tale da permettere loro di staccarsi dal nucleo. = voce dotta, comp . = voce dotta, comp. dal gr. eptò? cptoxói; 4 luce = voce dotta, comp. dal gr. < pa> <; < pcoxó . = voce dotta, comp. dal gr. (p£> <; « pcoxóc . = voce dotta, comp. dal gr. cpcoxóc 4 luce 'e . = voce dotta, comp. dal gr. < pcò <; cptùxó? lat. scient. photoplancton, comp. dal gr. cp& <; cpcoxói; . = voce dotta, comp. dal gr. < pcò <; cpcoxó ^ bagliore che è provocata dallo stiramento o dal distacco della retina dalla sottostante membrana lat. scient. phótopsia, comp. dal gr. cpèjg tpnitóq 'luce
la pellicola da proiettare. = dal fr. photorama, comp. da photo
. = voce dotta, comp. dal gr. q>& <; cpcoxóg 'luce
= voce dotta, comp. dal gr. cpcóg ipcoxóg 4 luce * e
. = voce dotta, comp. dal gr. « pcóg cpcoxóg * luce '
= voce dotta, comp. dal gr. cpcóg cpcoxóg 4 luce 'e
= voce dotta, comp. dal gr. cpax; cpwxóg 4 luce *
degli alberi del giardino. = dal fr. photosculpture (nel 1887),
. = voce dotta, comp. dal gr. < ptòg < pcoxóg 4 luce
. = voce dotta, comp. dal gr. < p<òg cptoxóg 4 luce '
[la farfalla] un insetto orribile dal becco / aguzzo, gli occhi avvolti
= = voce dotta, comp. dal gr. qjcóg q>coxóg 4 luce 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. cpàx; cpcoxóg 4 luce '
. = voce dotta, comp. dal gr. ^ p&g cptoxóg4 luce 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. qpcòg cpcoxóg 4 luce 'e
= voce dotta, comp. dal gr. qpcòg cptùxóg 4 luce * e
(sec. xx): registr. dal panzini (iv-274). fototeràpico
= voce dotta, comp. dal gr. cpcòg cpcùxóg 4 luce ',
= voce dotta, comp. dal gr. cp&g cpcaxóg 4 luce 'e
= voce dotta, comp. dal gr. cpcòg cptoxóg 4 luce 'e
dotta, comp. da fotografia] e dal gr. ^ y] xy) che
= voce dotta, comp. dal gr. epeót; q>tùtós 'luce '
. = voce dotta, comp. dal gr. cpòbg cpcùtói; * luce *
. = voce dotta, comp. dal gr. < pc5 <; * luce
. = voce dotta, comp. dal gr. « p&c cpcoxói; 'luce
. = voce semidotta, comp. dal gr. cpw? < pcùtó?
= voce dotta, comp. dal gr. < ptò <; q>cùtó <
, mondo, ladro! = dal lat. * futtère, che corrisponde al
buggerio, buscherio: voce registr. dal panzini (iv-274). fottistèro
linneo nel 1766), deriv. dal lat. fovére 1 riscaldare '. si
ojetti, i-500: quelli irrequieti cagnoli dal pelo corto... si chiamano
dotta, lat. scient. phoxinus, dal gr. cpo ^ tvo? '
lat. scient. phoxinopsis, comp. dal gr. « polivo *; '
1 [cane] da tana ', dal lat. mediev. terrarius, agg
-ant. e letter. di fra: dal mezzo, dal centro, dall'interno
letter. di fra: dal mezzo, dal centro, dall'interno. cavalca
un altro sentimento, che si disse dal medesimo boccaccio, * fra qui ad otto
i migliori; / fra questo egli infermò dal capo a'piedi / di febbre.
(fraintendere), specialmente se è seguito dal prefisso s- (frastuono).
infra. = deriv. per aferesi dal lat. [in] fra, che
del frachettino a scacchi. = dal fr. frac (nel 1767),
2. rumore, fracasso provocato dal rompersi o dallo spezzarsi di qualcosa.
cavallo urta e fracassa, / punto dal suo signor, ciò ch'egli 'ntoppa.
una l'altra, sì come aggirate dal cerchio del vento, [le onde]
, fracassi giù / acqua e neve dal ciel, quanta ve n'è, /
addosso a lui. linati, 30-168: dal pavimento fracassato e intriso di putride acque
qua un po'là per la grotta dal capo / suo fracassato per terra n'
fracasso di guerra voratrice, / spessi così dal sen d'agamennon / rompevan i sospiri
della vittoria casso. tassoni, 5-18: dal fiero cozzar rotti e spezzati / già
vietargli il passo / che pensan che dal ciel vi sien mandati / per gran giustizia
sfoganti la concentrata fracassosità, quasi graziati dal carcere. fracassóso, agg. che
= voce di area settentr., dal lat. * fragicdre, intensivo di
ben bene pulga, di uscir fuori dal mio nascondiglio, e di somministrargli..
aveva manici di legno e che manovrato dal burattinaio faceva gesti grotteschi e ridicoli (
comp. da fra 'frate 'e dal nome proprio currado (corrado),
tanto erano discosti. = deriv. dal lat. * fragicàre, intensivo di frangère
137: cosa certo non più udita dal creato mondo infino a questa nostra misera
le fasce che lo tenevano legato macchiate dal fracido della carne. n.
voce dotta, comp. da fracto-, dal lat. fractus, part. pass
voce dotta, comp. da fracto-, dal lat. fractus, part. pass
stretta e allungata, che viene stracciata dal vento o dalle cime delle montagne in
voce dotta, comp. da fracto-, dal lat. fractus, part. pass
busini, 1-121: da lui [dal savonarola] si potevano cavare buonissimi costumi
tu finisci fradicio, invece: si conosce dal fiato. -perdutamente innamorato.
giorni d'immersione nel versante baltico allagato dal fradiciume. = deriv. da
la fraga è fitta, / che rosseggiante dal bianco scollino / ad ogni suo respir
prezzo. serao, i-1075: dal friggitore si ha un cartoccetto di pesciolini
friccalhia 1 pesce da friggere ', dal lat. fricàre * fregare ', incontratosi
lat. scient. frdgària, deriv. dal lat. class, fragum 1 fragola
lat. scient. frdgifer, comp. dal lat. tardo fraga * fragola '
. tardo fraga * fragola 'e dal tema di fero * porto '.
7-64: non hai pena di separarti dal tuo re? io sono fragile piuma
altro, una mosca non ci potremmo cacciare dal viso che ci noiasse. grande debolezza
che gli uomini si lasciano facilmente deviare dal bene. lubrano, 2-8: chi sa
perché immediate che l'uomo si parte dal specchio non si truova più la imagine
: finge che i lussuriosi sieno puniti dal vento nell'aere; dal vento, per
sieno puniti dal vento nell'aere; dal vento, per mostrare la loro incostanzia
tommaseo]: ciascun eletto cominciando fragilmente dal principio della sua conversione, poi migliorando
intellettuali. = voce settentr., dal lat. mediev. fratalea 1 fratel
lanza ', deriv, dal lat. fràter 'fratello '.
latitudini. = voce dotta, dal nome del genere phragmites, deriv.
nome del genere phragmites, deriv. dal gr. < ppaylrìt7) c 'che
. = voce dotta, comp. dal gr. < ppàyp. og 'tramezzo
. = voce dotta, comp. dal gr. (pp ^ yp-og 'tramezzo
. = voce dotta, comp. dal gr. cppdcypo *; * tramezzo '
= voce dotta, comp. dal gr. cppdcyh. o <; '
così belle e invitevoli sul ramo, dal tralcio, in mezzo alle foglie. calvino
v.). = deriv. dal lat. 'fragrila, dimin. di fraga
baldini, 5-83: una donna dal gran manto fragolaran- cione salta in aria
se guazzosa pioggia e ria tempesta / cadrà dal ciel con strepito e fragore,
gagliarda aristocrazia feudale, essi verrebbero fugati dal solo fragore della plebe in corruccio.
dalla foga oratoria, tutta tesa ugualmente dal principio alla fine, che trascina il
rivoluzione [francese] servì a risvegliarci dal nostro letargo e non altro, fu lo
. = voce dotta, deriv. dal lat. fragrare 1 dare odore,
e dell'impero il giovinetto smunto, dal viso senile, in questo borgo solitario
quella mia personificazione un giorno sarebbe balzata dal fieno fragrante d'un prato annesso a un
porte odorose. salvini, 40-279: dal corpo di niccolò, disciolto e ritornato
8-10: un giorno di libertà, dal gusto un po'vago e segreto,
rivincita. = voce dotta, dal lat. fragràns -antis, part. pres
veneziana, da * frigidina, deriv. dal lat. frigldus * freddo '
addomanda * fraina '. = dal lat. farragó -inis (cfr. farragine
, un senso o un valore diverso dal vero a una parola, a un discorso
accorsi al momento di pagare il conto dal droghiere; mi precipitai subito in campagna
altero. leopardi, 35-2: lungi dal proprio ramo, / povera foglia frale,
mortali, / che quando io mi ritrovo dal bel viso / cotanto esser diviso,
trito e ridotto, / che l'alma dal tuo sdegno invitta io serbo. redi
brama indegna / pur mi lusinga a traviar dal vero / cam- min d'onore,
ha gran divario, dice plutarco, dal rigor del freddo e dalla smania del
dalla smania del caldo ch'affligge un febricitante dal sudore, che spande il lottatore nella
, che spande il lottatore nella palestra e dal freddo che su l'ebro gelato sentono
la fralezza della sua carne non immune dal fato umano. cicognani, 13-67: contro
superficie rossa. = deriv. dal fr. framboise 4 lampone 'per la
l'averà di framboesìe. = dal fr. framboise. frambògia,
intoppata a caso. = dal fr. franc-mafon 4 libero muratore '(
stosh indiziato di frammassoneria, ma però difesogli dal ministro britannico, il bravo inquisitore potè
varcarne il circolo. = deriv. dal fr. franc-maponnerie (nel 1747);
le case, o sulla collina di là dal fiume frammentandosi contro le piante.
lo più esigua) divisa e separata dal tutto di cui era elemento costitutivo.
, scopertoci nella lettera poc'anzi citata dal crespi stesso. foscolo, v-144:
fare più di tre passi, impetrò dal bottegaio un foglio di cartaccia da frammettere
vii- 501: ciò veniva interdetto dal frammezzamento della riviera del nitter.
affari avanti l'argento pendenti, estorquendo dal medesimo favori ed arbitrii. = comp
come frammisto al fiele prenda il colore dal chilo. cesarotti, ii-156: noi
e quando gli abitanti della valle / dal lor sonno s'alzàr, col loro sangue
: può darsi che un'opera prodotta dal semplice istinto espressivo possegga qualità artistiche superiori
= comp. da fra e misto, dal lat. mistus o mixtus, part.
, 33: qual masso che dal vertice / di lunga erta montana,
proprio le cascano le braccia, sfiancata dal diboscamento, smidollata dalle acque; qui
non si vedono, cadono a intervalli regolari dal tetto. -caduta di sassi provocata
riferito a persone). = probabilmente dal lat. volg. * fraglna, deriv
rispetto a una fronte di attacco) dal basso verso l'alto e dall'avanti
sbucò con la giacca buttata sulle spalle dal letto semiasciutto [del torrente]. calvino
una leggera vertigine. jovine, 171: dal cielo buio franò un tuono rotolando con
tra tempo e termine di un mese, dal dì della istessa mina e franata.
, 4-187: scende rotando al basso / dal franato dirupo orribil masso. salvini,
c'erano sott'acqua sassi franati giù dal costone della collina. 3.
servo, dovesse essere francato e dovesse avere dal comune cento sesterzi. a. pucci
stato di dipendenza, di soggezione, dal dominio degli altri; rendere sicuro,
le loro differenze tra sé, si francavano dal governo pagano. settembrini, 55:
153: quelli di marsilia furo francati dal trebuto. bembo, 10-iv-292: la città
iii-2-299: [ha] francato atene dal tributo erètico. -per estens.
2-288: tale abbruciamento francava i morti dal poter esser suscitati col corpo. gioberti,
liberato da imposizioni, dalla soggezione, dal dominio altrui; che è esentato da
ecc.); franchigia; estinzione dal debito pubblico. bembo, 5-133
che ebbero i vicentini, fu conceduta dal senato. idem, 5-139: fu deliberato
e la francisca. = deriv. dal lat. mediev. francisca [securis]
di amore verso tutte le creature professati dal santo; la struttura giuridica e gerarchica
= anche il nome francesco deriv. dal lat. franciscus * francese '
): appellativo dato a san francesco dal padre, per ricordare la terra di francia
inghilesca. = voce dotta, dal lat. tardo franciscus, deriv. da
nulla. = deriv. dal nome di francesco i di toscana.
, provetto, oppresso ma non vinto dal mal francese, mi desse il titolo
scudo sannitico particolarmente diffuso nell'araldica francese dal secolo xvi in poi. -mus
cannes. = deriv. dal fr. ant. franceis, frangois (
grazie al suo francesismo, si distacca dal mondo germanico e l'ironizza.
li albani con li romani, dal principio, per lo capo del regno
secolo. pallavicino, 1-33: la franchigia dal dolore è un privilegio innato anche alla
fiori, egli è un pretendere franchigie dal pericolo. borgese, 1-32: la
navi all'ancora, la facoltà di allontanarsi dal bordo per diporto, che, salvo
politico instaurato in spagna dopo il 1936 dal generale francisco franco. franchista,
. partigiano del regime instaurato in spagna dal generale francisco franco. b. croce
, comp. di franco e dal tema del gr. vh'vop. ai
milano, e chi pensa altramente è guasto dal mal francese, come el sufraganeo del
terra, e detto fu torquato / dal torque, che gli tolse, argenteo e
annunzio, v-2-456: lo scartafaccio è dal censor bereni che col suo pessimo francioso
in toscana tra il 1250 e l'8o dal franco volgarizzatore d'albertano dinanzi il 1278
a un suo sguardo. = dal lat. francus (241), tramite
l'uccellare; / ma già di là dal rio passato è il merlo / e
di dipendenza, di servitù politica, dal dominio altrui; sicuro, stabile.
, agguagliandoli a'rei di maestà giudicabili dal tribunale di stato con forma 'ad
delle assicurazioni marittime che esenta l'assicuratore dal pagamento delle avarie di una nave qualora
alla consegna della merce nel magazzino indicato dal compratore. -franco stazione arrivo: clausola
del trasporto di una merce vengono assunti dal compratore dopo lo scarico alla stazione di
il trapasso dell'onere di spese e rischi dal venditore al compratore prima dello scarico della
innanzi, su, francóne. = dal fr. frane 'libero '(1100
nuova unità monetaria introdotta in francia dal i° gennaio i960, con valore di 100
savinio, 207: cavai di nascosto dal borsellino un silenzioso franco di carta.
la mano / la sorellina. = dal fr. frane (dalla scritta franc [
voce dotta, comp. da franco1 e dal gr. cpixia 'amicizia '.
voce dotta, comp. da franco1 e dal gr. 91x05 'amico '.
voce dotta, comp. da franco1 e dal gr. 903 la *
voce dotta, comp. da franco1 e dal gr. 96 ^ 05
voce dotta, comp. da franco1 e dal gr. 90vv) * voce '.
cremonese e piacentino fràngol, deriv. dal lat. fringuilla * fringuello '(nell'
voce dotta, comp. da franco1 e dal tema del gr. p. a£vop
. = voce settentr., dal lat. fundibalus con epentesi della r
fisica, onda di notevoli dimensioni diretta dal mare verso la spiaggia, sulla quale
tutto il giorno ad aspettare la manna dal cielo. d'annunzio, iv-2-159: tutti
avveggio, e piango, / che troppo dal tuo regno mi dilungo, / gradisci
. primamente, flagellato per le vie dal carnefice, gli furono poi cavati gli
misera una foglia... combattuta dal vento impetuoso de'più strani accidenti che
, a dolce agone, / sin che dal pianto e da'sospiri accesi / restano
da'sanguinosi assalti d'immensi popoli usciti dal gelo del settentrione e dagli antri dell'asia
asciutto / ogni flutto, / che dal nilo e che dal gange / mormorando
flutto, / che dal nilo e che dal gange / mormorando al mar si frange
tu non hai il diritto di escludermi dal tuo dolore, oggi... »
. si staccò completamente dalla lingua parlata dal popolo, che, cessata la centralizzazione
frastagliato e rotto a frangia, cala dal capo, dello, 8-11:
, di cincigli e di fiocchettini tratti dal decamerone, dal malmantile, dalla tancia
cincigli e di fiocchettini tratti dal decamerone, dal malmantile, dalla tancia e dal cecco
, dal malmantile, dalla tancia e dal cecco da varlungo. tommaseo [s
frappe d'oro del fusciacco. = dal fr. frange (sec. xii frengé
sec. xii frengé), deriv. dal lat. fimbria 1 frangia ',
. de'vetrari son communi, perché dal darti il frangibile per saldo in fuori
/ mentre viene sul frangiflutti e reca / dal mare quel che il mare lascia prendere
: il grano di seme, / trasportato dal vento / o lasciato cadere da un
. liquore profumato. = deriv. dal nome di muzio frangipane, nobile romano
di lamine, che staccano le reste dal riso e contemporaneamente facilitano l'uscita del
. ostacolo che arresta la sabbia portata dal vento. -anche con funzione aggettivale.
: il grano di seme, / trasportato dal vento / o lasciato cadere da un
il nome di franguellina è certissimamente corrotto dal suddetto, essendo facilissimo da francolino o
franguellino. = deriv. 'dal lat. fringuilla 'fringuello'; cfr.
= voce dotta, comp. dal lat. scient. frangala 'frangola
. = voce dotta, dal lat. scient. frankeniaceae, deriv.
scient. frankeniaceae, deriv. dal nome del medico svedese j. frankenius del
un centimetro. = deriv. dal nome del fisico americano b. franklin
monometrico. = » deriv. dal nome della località di franklin furnace
usa una macchina elettrostatica. = dal nome del fisico americano b. franklin (
caminetto o stufa * alla franklin ', dal nome dell'inventore, con larghi tambelloni
anche * francolino '. = dal nome del suo inventore, il fisico americano
lago, valloncelli franosi, mascherati dal bosco. papini, 26-170:
cardarelli, 3-136: un torrente asciutto, dal vasto letto rossastro, percorre la valle
e chi tra ciglio e ciglio / franta dal piombo ha la superba testa. pascoli
sotto la tagliente / vanga o rosseggia franta dal bidente / seguace dietro il vomere che
viani, 19-411: egli, franto dal tempo, era diventato trasparente come l'
di udire, nello scroscio delle acque frante dal piroscafo, il rumore del vento sopra
14-364: il mare, franto e rifranto dal libecciolo, accavallava tremiti su tremiti.
curvato / sull'acqua / sorpresa / dal sole / si rinviene / un'ombra /
pea, 1-191: avevate rubato dal coppo quell'olio con il quale avevate
veniva frantumando in azioni molteplici e obbligate dal terreno più nemico dei nemici, simili
frantumi della vita... che dal tumulto interno balzavano a galla della sua coscienza
grazia di noverarmi i danni inflitti alle cucine dal susseguito assalto: scodelle tegami pentole in
: tale frantura [del guado] dal maggio, tempo della prima colta, si
adattamento del lomb. fraolina, che è dal ted. fràulein * signorina \
chiamandoli cantori e legulei. = dal fr. ant. frape * frangia *
frappante ». = deriv. dal fr. frappant 'impressionante '.
meno di non frapporvi molte voci lontane dal creder cristiano. alfieri, i-38:
con un calcio da giove è precipitato dal cielo e restonne zoppo. carducci,
e frappa. = deriv. dal fr. frapper (sec. xii)
il cervello. = deriv. dal fr. frapperie * colpo '(cfr
deio / vibra raggi di foco / dal più sublime loco / de la reggia del
cui frapposizione non riuscirebbe mai di passare dal primo al secondo estremo. baldinucci,
origine dial., deriv. per alterazione dal lat. fresus, part. pass
rompere, macinare, triturare 'e dal sufi, collettivo -ame. frasàrio
quarantasei dì, che son compresi / dal giorno de la cener fino a pasca,
di cavoli, qua e là rosicchiate dal gelo, portava anellini d'oro.
carrettiere, / nella cantina mucida, dal gotto / massiccio. -in senso
questa a quella ricreazione..., dal ballo al banchetto, da visita a
. civinini, 7-202: sbucavano curiosi dal frascame basso i pettirossi. montano, 33
oste portò i litri. = dal nome della cittadina laziale di frascati.