all'idea di trasmetter messaggi per radio dal nostro continente all'america del nord,
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. p. épo <; 'parte'
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità)
di elettrico, elettricità) e dal gr. p. éxpov 'misura'; cfr
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettronico
). - elettrone positivo: differisce dal negativo unicamente per il segno della carica
da un atomo elettricità), dal gr. tzu <; v-uàq 'muscolo
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità),
tema di elettrico, elettricità), dal gr. p. u <; p
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. vaoxóc; * calcato, compresso
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal sufi. -one \ cfr. ingl.
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
scusi? il ragioniere strizza l'occhio irritato dal fumo. - tutti sbagliati, -
voce dotta, comp. da elettro (dal tema elettrico, elet tricità
), nistagmo (v.) e dal tema del gr. ypdccpo) 'scrivo
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità),
), retina (v.) e dal gr. ypdcpo 'scrivo '.
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità),
), retina (v.) e dal gr. ypd [i [ia *
sostenuto da un manico isolante e separato dal precedente mediante una vernice isolante: se
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. oxonéci) 'osservo ';
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal lat. tardo stridio -ónis * stringimento '
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. * ordinamento, disposizione '.
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
elettrotecnico, uomo pignolo e fanatico, dal quale andavo ogni tanto a raccomandarmi.
dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. &epp, óc * caldo '
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. tù7ro <; 'impronta,
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal tema del gr. tép. vto '
balbo, ii-128: tutte le nazioni figliate dal congiungimento de'popoli tedeschi co'romani ebbero
gentilesca confusione delle menti, ma generato dal connubbio di quelle due fonti di verità
voce dotta, comp. da figlio e dal sufi, -cida, deriv. dal
dal sufi, -cida, deriv. dal lat. -cidere, nei composti di caedère
voce dotta, comp. da figlio e dal lat. -cidium, da -cidere
può anche cadere per ellissi) e dal nome del padre o della madre,
gli azzurri cavalier bianchi e vermigli / che dal suolo plebeo la patria esprime. onofri
spurio, della distinzione o dilacerazione introdotta dal cristianesimo nell'antica unità di dovere e
, 230: grazie a costei, che dal mirabil ode / carro d'eterna maestate
figli, augurio lieto io traggo / dal vedervi precedere a noi tutti / al sacro
nella carriera è aiutato in misura eccessiva dal prestigio e dalle ricchezze paterne.
, 223: io lo scontrai colà dal ponte / vecchio; e m'ha detto
figliuola femina non m'è stata concessa dal cielo. -ant. figliòlama, figliòlata
più volte schifate per l'adietro, instigate dal diavolo, con più molta sollicitudine cercavano
balordo, o dea sciocchezza, / dal cui gran fianco in ogni età fecondo
tuo nome. segneri, ii-184: dal che congetturando democrito in quel figliuolo ingegno
forse forma italianizzata del lomb. figòn dal nome degli organi sessuali femminili.
solo credevano a una politica fatta dal figulino, ma, perfino, a una
stirpe, una materia foggiata dallo statuario e dal figulo, una gerarchia di angeli,
rivolgersi intorno al proprio asse, fuggendo dal centro le parti dintorno all'equatore,
più non si desta / di qua dal suon de l'angelica tromba, /
dei ragazzi, ci saltano agli occhi dal mezzo della piazza cinque modeste e aggraziate
ha dipinto michelagnolo; che dice fra sebastiano dal piombo, pittore illustre, che è
i corografi] propriamente dipingono et dissegnino dal naturale la forma et la figura d'alcuni
prendono ed è loro termine... dal duomo di san giovanni: e del
ponte vecchio di qua dall'amo, dal piliere ov'è la figura di marte.
questo è imitare, come chi ritrae dal naturale del marmo, non mutando la
in due mezze figure, cioè una mezza dal mezzo indietro, a l'altra mezza
mezzo indietro, a l'altra mezza dal mezzo innanzi; le quali, essendo
, iii-207: l'uomo è figura / dal tempo e da l'età corrotta e
. immagine prodotta dalla fantasia, suscitata dal ricordo, vagheggiata nella mente. -in
punto consistente in tese di filo lanciate dal basso all'alto, fissate al ritorno
. le coppie potevano entrare od uscire dal cerchio; ma dal momento che v'erano
entrare od uscire dal cerchio; ma dal momento che v'erano entrate e vi
passi di pattinaggio e di esercizi scelti dal concorrente. -aeron. acrobazia aerea.
morate, e non può quindi esimersi dal rifare la psicologia individuate dell'omicida per
dimostrano la imagine de le cose prodotte dal fuoco, dal mare, da la terra
de le cose prodotte dal fuoco, dal mare, da la terra, e da
porgere, che studievol- mente si discosta dal mero linguaggio gramaticale, secondo la più
ortografia. varchi, ii-1-92: cominciando dal nome e divisolo in sostantivo e in
non cominciali mica ad esser noti / dal dì che il zio giunse alla somma
l'arte e la natura, / ricevon dal zio gran lustro (è vero)
dissimulare una specie di compassione mossa in me dal vederlo in sì piccol teatro, e
grandissima, una solennissima burla. tratto dal giuoco di primiera, quando imo,
ha due mezzi: l'uno è dal principio, cioè il punto al più distante
cesarotti, ii-207: s'alza nebbia dal lago, e in sé figura / forma
, che la propria immaginazione, guasta dal desiderio della quiete, gli figura.
era sì, che figurata mai / dal mio pensier non fu beltà simile. arici
ha abandonato la nave mia maravigliosamente sollevata dal corso dell'acqua mentre ella solcava il
e 'l sangue. / io fremo dal diletto ogni qual volta / io mel figuro
che la richiamava allo zelo, seccata dal proprio desiderio di figurare con alfonso,
figurare con alfonso, infine veramente tormentata dal timore di venire sgridata da lui,
a tale ufficio, uno per uno, dal signor mussolini, il quale, quando
che sarà l'atrio dell'esedra; dal quale dominerete i portici de'bagni.
de'servidori e degli stranieri, che dal padrone. lanzi, ii-152: è da
elementare, la quale figurata dal contatto della celeste farà essa il fatto
cristiane; però doveano avere il termine dal figurato. segneri, i-266: quanto a
perocché il parlar figurato sempre allontana un poco dal comunale, e in tal modo rende
mezzo uomo e mezzo cavallo; e dal rapportamento di questi trovò luogo la favola
figurazioni di templi e castella, dorati dal tramonto, che fanno capolino fra cupe
a figurare: e l'umido acquisterà dal secco, acciocché fermamente ritenga quella cosa,
marmo di san giovanni battista, fatta dal sansovino. vasari, i-197: nel medesimo
busto delle loro promesse spose, cavano dal legno d'ulivo la figurina da mettere
. individuo dall'aspetto poco rassicurante, dal contegno minaccioso; brutto ceffo, pessimo
che tristo. = deriv. dal lat. figura. cfr. migliorini,
carri, e la nuvola che saliva dal tirreno, e il volo altissimo di
: la quale era sì massima, che dal principio alla fine vi era di spazio
/ pompei,... / e dal deserto foro / diritto infra le file
quali incurvandosi formavano altrettanti festoni mollemente agitati dal vento del mattino. carducci,
la fila è certo numero d'uomini guidata dal caporale, e di quelle che l'
fila presso un malato e, senza scostarsi dal letto, se l'abbia veduto mancare
(7): la costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende
, d'un bell'oro giallo, uscirono dal pedule e si schierarono in fila.
comp. da filippa * vulva 'e dal suff. spreg. -acca, sul
14-167: finito di mangiare ferruccio trasse dal pagliericcio una scatola piena di filacce, si
veggiam noi senza fatica nelle frondi riarse dal melume, o dalle caldane della state
spogli, ond'è vestita, / e dal suo cannovello si distacchi: / così
filacce grige. = deriv. dal lat. volg. * filàcea, da
, siligo, terzaruola e seta; dal peluzzo di quelli cardato dal primo fiore
seta; dal peluzzo di quelli cardato dal primo fiore, si fanno rasi di bavella
mola per far opra molto bella, e dal restante alquanto più basso, se ne
società di filadelfi non favolosi. = dal fr. philadelphes. filadelfiani,
. = dall'ingl. philadelphians, dal nome della società (philadelphian society)
lat. scient. philadelphus, deriv. dal gr. < pixà8excpo <; '
linneo, nel 1735), dal lat. mediev. filàgó -inis 'filo
quelle filaménta dalle punte delle spine ma dal globbo immediatamente. magalotti, 23-77:
i primitivi filamenti, / e nulla più dal tuo su- dor trarresti. algarotti,
ii-1006: qua un ramicello è rotto o dal vento o dal suo proprio peso;
ramicello è rotto o dal vento o dal suo proprio peso; là uno zeffiretto va
sta appunto nello staccare il pezzo studiato dal tutto a cui si lega per innumeri
oscillavano tra i filamenti di carta pendenti dal lampadario. pratolini, 6-179: la
che nelle lampade elettriche è reso luminoso dal passaggio della corrente. alvaro,
, presenti nel sedimento urinario e prodotte dal disfacimento di cilindri, oppure composte da
stuparich, 3-166: traendo a filamenti dal suo esausto cervello i ricordi, impastava
al fabbricante britannico, sono tutta lana dal primo all'ultimo pelo; egli accerta
3 (40): con voce rotta dal pianto, raccontò come, pochi giorni
il corso. fracchia, 598: dal suo fasciame tutto rattoppato e logoro,
grovigli di fili variamente intrecciati, provenienti dal filatoio intermittente o continuo oppure dalla ritorcitura
riunione ed alla cicatrizzazione. = dal fr. filandre (sec. xiv)
. scient. [didelphys] philander (dal nome del viaggiatore danese k. philander
della famiglia sfecidi, rappresentata in europa dal solo genere filanto di cui fanno parte
lat. scient. philanthinae, deriv. dal nome del genere philanthus 4 filanto
lat. scient. philanthus, deriv. dal gr. cpixav&y) c *
. cattaneo, iii-1-15: verri dominato dal sentimento filosofico e filantropico del suo secolo
= voce dotta, lat. phylarchus, dal gr. < póaapxo <; (
. da cpoàr) 'tribù 'e dal tema di &px6j 'comando '(
, 5-60: a casa laura era attesa dal vario concerto delle voci familiari: il
e cornette. = deriv. dal lat. filare 1 ridurre in fili '
poppe d'alcuni putti tutti traforati e spiccati dal marmo. 8.
valeri, 1-16: null'altro vedo dal mio letto d'erba, / se
dotta, lat. scient. filària, dal lat. filum * filo ',
zool. famiglia di vermi ne- matodi dal corpo filiforme, di varia lunghezza;
dell'uomo. = voce dotta, dal lat. scient. filàriidae, dal nome
, dal lat. scient. filàriidae, dal nome del genere filària (cfr.
voce dotta, comp. da filaria2 e dal suff. -forme (dal
dal suff. -forme (dal lat. -fòrmis, da fórma 'forma
un torrente;... di là dal quale si ritrova la continuazione de'filoni
= voce dotta, comp. dal gr. q>txo <; * amico '
. = voce dotta, comp. dal gr. cpùxa!; i <;
correr fatte, / mandate costà forse dal bianchetto. tassoni, 8-63: va',
= voce dotta, comp. dal gr. cp (xo <; '
dalla gabella dei lini pettinati, che dal territorio pisano si manderanno nel contado e
signorina che scambiai per una stella filata dal cielo. 2. ridotto in
di dimostrazioni, filata logicamente, è viziata dal dilettantismo. -che dura,
c. e. gadda, 373: dal registratore della cassa, con un tintinno
come di campanello a ogni battuta, dal militante e trionfante ingranaggio, si sgranava
si vedevano ogni domenica, perché lei esciva dal filatoio quando era già suonata la ritirata
donne cristiane, le quali portavano pendenti dal collo di tali filatterie formate dalle parole degli
= voce dotta, lat. phylactèrium, dal gr. cpuxoc7rr'/) piov,
gr. cpuxoc7rr'/) piov, dal tema di « puxdooco 4 preservo '.
successiva progressione della filatura del pulcino, dal suo 4 punctum saliens 'nell'estremità
dotta, lat. scient. philemon, dal gr. otx ^ juwv, nome
dotta, lat. scient. philaenus, dal gr. ofxaivog, personaggio mitico.
lat. scient. philetairus, deriv. dal gr. cpixéraipo? 4 amico
= voce dotta, deriv. dal gr. cpoxet [txó <;]
un cartoncino filettato d'oro, strappato dal taccuino, e glielo porse. tozzi
viani, 4-23: quando essa si alzava dal letto faceva pena a vederla: quelle
illustrazioni e tabelle, divide il titolo dal testo, indica la fine di un
a filetto. salvini, 34-40: dal filetto giuocando il calcol muove. pascoli
in filetto: perché quei sudori provengono dal troppo mangiare. nieri, 388:
mio silenzio convertiva quel mio desiderio ispirato dal più puro affeto filiale, in un
politica imperialregia mascherava le sue mire di qua dal po, bramose e inquiete, sotto
sopra la vera e perfetta umiltà, nascendo dal vero e filiale timore di dio.
. svevo, 1-334: erano lotte dal basso tra'tanti per i posti presso i
per una necessaria figliazione la sua impronta dal secolo anteriore. rasori, corte.
: torrismondo stava disconoscendo la sua filiazione dal duca di comovaglia, che gli era
'(sec. iv), calco dal gr. uióat) <;;
. da filutn 'filo 'e dal gr. ppdtyxiov * branchia '.
filibustiere nizzardo avvolto nel suo poncio forato dal piombo delle carabine mercenarie. pirandello,
metrica greca. = voce dotta, dal nome del poeta greco < diaixó <;
= voce dotta, deriv. dal lat. filix -icis 'felce '.
. = voce dotta, deriv. dal lat. filix -icis 'felce '.
= voce dotta, deriv. dal lat. filix -icis 1 felce ',
, come fanno i tiralori, veniva dal franzese a tirarsi in filo lunghissimo e
canale del parto, il percorso compiuto dal feto nel bacino al momento del parto
come per scherzo e gioco, / fioccassero dal grembo / un bel nevoso nembo /
che tutte le cose dintorno fossero animate dal mio stesso fremito: gli alberi, le
: di pel crespo e rosso, / dal mento gli pendean duo lunghi fiocchi.
battista, iv-40: mi si straccin dal petto i veli aurati, / e grandine
che in forma di fiocco prima esciva dal conduttore della macchina, onde non più
i fiocconi di seta nera. = dal lat. flóccus 4 bioccolo di lana '
pour les flos de mer »), dal lat. fluctus -ùs 4 flutto '
le rame urgevano le nuvole, / dal fondo ne riassommava / la vista fioccosa
: tutte le finestre del cortiletto, dal basso al cielo fioccoso e carico di minaccia
della foscina ella [virtù] trapassa dal corpo della torpedine alla mano e al braccio
sì rasciutta la via del polmone, dal quale la prelazione si muove, che le
una vocina fioca fioca che pareva venisse dal mondo di là. verga, 4-180
già del pianger fioco, / vinto dal sonno, vidi una gran luce. luca
e della gavina. = deriv. dal lat. furùncùlus, dimin. di fur
antenna. = voce veneziana, dal catalano ant. fionch. fiónda
sufficiente velocità, si sfila il dito dal cappio e il proiettile viene lanciato a
nelle cordelle. = deriv. dal lat. * flunda, da metatesi di
17-84: 'fioraglia', quella fiamma che esce dal fuoco di paglia, stoppa, lino
d'annunzio, i-249: ella intreccia dal curvo ago gli stami / fra le
/ e no, ch'i'fosse dal mondo diviso! dante, purg.,
elena di francia. = deriv. dal fr. fleur de lis: letteralmente *
fiore di giglio '. il femminile dal genere fr. la fleur. fiordispino
fiordo patagonico. = deriv. dal norveg. fjord (dalla forma indoeuropea
locuz. cavare, trarre la spada dal fodero: apprestarsi a combattere, iniziare
1-35: ma poi che in van dal braccio el dardo scosse, / del
gli ambasciadori che su'l punto di trarsi dal fodero le spade da'cattolici e protestanti
come il lampo della lama tirata fuori dal fodero di cuoio bruno. calvino,
sfileranno dalla corteccia come l'ombrello dal fodero. 2. per estens
i boc- ciuoli da succiare il vin dal cocchiume, i foderi de'panioni.
canapa sfilacciata usata per difendere le piante dal freddo o dal gelo. b
per difendere le piante dal freddo o dal gelo. b. davanzali, ii-509
fodero: cessare le ostilità, astenersi dal combattere. -anche al figur.
-senza cavare, senza trarre la spada dal fodero: senza combattere, senza colpo
la spada nel fodero? = dal longob. e frane. * fódr 1
rende esenti i lavoratori e conversi di quelli dal fodro e da ogni esazione e tassa
d'importanza militare. = dal basso frane, fodar 4 nutrimento, foraggio
). salvini, 41-277: dal latino 'fuga'abbiamo fatto noi la voce
remi, in navi / famose genti, dal fogar del sasso. linati, 25-188
, e l'ammazzò. = dal lat. fugare 4 mettere in fuga,
di quelle fatte a foggia che son tagliate dal l ^ to. redi, 16-i-30
ha le fogge, / ed uscito è dal manico, e 'ngozzati / ci ha
. = etimo incerto: forse dal lat. fovea 'fossa'(cfr. la
cui si inserisce nel caule), dal picciolo (che regge la lamina in
i-42: lo elefante non si difende dal veleno del camaleonte con le foglie dell'
dall'albero. leopardi, 35-2: lungi dal proprio ramo, / povera foglia frale
come le foglie della sibilla cumana dissipate dal vento. pascoli, i-107: nessuna sibilla
. dottori, 149: vien rapito dal tempo / fulgor di molle guancia in
amalgamata, cioè penetrata e quasi disciolta dal mercurio, applicata, e con forti
sacri e divini: / né prima dal suo gambo un se ne coglie, /
potamenti... si posson far dal tempo del cader delle foglie. soderini,
, / nel qual mal passa chi dal ver si torge, / dopo eh'amor
aspetta solo il vento che la stacchi dal ramo e se la porti. -fare
i nomi per cercar sollievo e trarre altrui dal laccio. nieri, 386: quel
, muover foglia senza una piena partecipazione dal mio canto e senza aver ordine positivo.
loro amore; ed è locuzione presa dal giuoco del verde, dove si strappa
tardo folla (sec. iv), dal neutro plur. collettivo di folìum 1
di fogliaggi. = deriv. dal fr. feuillage * fogliame '.
larghe onde i fogliami confusi dei pini dal verde cappello, dei platani frondosi delle
gheri] all'ulivo, dal fogliame un po'più canuto, un po'
riferimento a una quantità di foglie staccate dal ramo, secche, fradice (o anche
assurdità della teoria storico- estetica, coperta dal lussureggiante fogliame del suo nazionalismo, e
. buzzati, 6-209: se andassi dal portinaio e lo pregassi di citofonare di
una corrente del clero francese, capeggiata dal cardinale de la rochefoucauld, arcivescovo di
dei benefici ecclesiastici) ', esercitata dal cardinale de la rochefoucauld, capo del
e confermato come congregazione indipendente nel 1592 dal papa clemente vili; fogliese.
fatta in feuillant, presso tolosa, dal b. giovanni della barriera nella badia
eccessi dei giacobini (e così denominato dal convento dei foglianti dove aveva la sua
in anticipo. = deriv. dal fr. feuillant (nel 1791-1792),
dei foglianti cisterciensi. = deriv. dal fr. feuillantines. fogliardo, agg
fogliardo e brutto. = deriv. dal fr. feuillard; cfr. littré [
. = voce dotta, comp. dal lat. folla 'foglia'e dal tema
comp. dal lat. folla 'foglia'e dal tema di colóre 4 abitare '.
troppa necessità). = deriv. dal fr. folliculaire (voltaire), deriv
, a venezia, nel 1270), dal gr. tardo « puéxrj, cpuóxoc
formaggeria campa- gnuola, un grosso fittabile dal naso pavonazzo che già riempie col suo
dotta, comp. da foglila] e dal tema del lat. ferre 4 portare
po'ch'i'fu'berzaglio / segnato dal tuo viso, e non mi doglio.
, n. 13). dal midollo di una spezie di giunchi che si
dispone l'allontanamento obbligatorio di una persona dal luogo in cui essa si trova. -in
fare più di tre passi, impetrò dal bottegaio un foglio di cartaccia da frammettere
uguali, a margini rettilinei, divergenti dal basso in alto, e da potere
in foglio, con notare nel medesimo, dal principio al fine, sempre da una
, le ottenne in quella notte medesima dal cardinale legato un foglio di via per milano
madre, o della balia, né appreso dal padre o dal volgo in firenze
, né appreso dal padre o dal volgo in firenze la lingua volgare, ma
quelle provincie della giovane coppia austriaca raccontati dal foglio ufficiale, porgevano la più felice occasione
foglio, il quale è portato via dal vento della tentazione, ed è levato in
.. s'eran sentiti venir meno dal dolce, al legger non appena quella
via nuova e la casa e la fogna dal chiuso. fiore, 221-8: garza
'. = etimo incerto, forse dal lat. * fundiàre * scavare,
, ma l'interno è stato adibito dal municipio ad uso di magazzino e di
è furioso con nevischio. = dal lat. favònius * favonio '; cfr
non la fame. = deriv. dal lat. furia 1 furore '.
ci sia. = deriv. dal lat. fòvea * fossa ', forse
volpe e le faine. = dal lat. tardo * fùriònlcus, dimin.
campion de la cristiana fede. = dal lat. fàbula * favola ', attraverso
dalla fola. lippi, 3-75: scese dal carro poi per impedire / così gran
e presto finiscono. = dal provenz. fola * calca ', deriv
. fola * calca ', deriv. dal lat. * fullàre (v
ossia quei molluschi litofagi, che vanno fin dal primo nascere trapanando gli scogli sottomarini,
lat. scient. phólas, deriv. dal gr. cptùx<4 <; -d8o <
lat. scient. pholadidae, deriv. dal nome del genere pholas * folade '
, carne scura e coriacea che, liberata dal grasso sottocutaneo, può essere gustosa dopo
gli alcioni. = deriv. dal lat. fùlìca. folare, tr
, le rombici, che il vento folava dal piano sterminato, non rivincevano il bruciaticcio
di fumo) che si muove portato dal vento rapidamente e in vicinanza del suolo
? bocchelli, 9-135: salivano [dal cratere] buffi e folate e volute
tra le folate del fumo che salgono dal fuoco e quelle delle nebbie fitte,
quella tregua d'ostinati ardori / salìano dal giardin fresche folate / d'erbe risorte e
delle ali all'arrivo e al distacco dal momentaneo asilo, era rapido e improvviso
follàtum (docum. nelle glosse), dal lat. volg. * follare '
agg. che è spinto, trasportato dal vento. viani, 19-108: sulla
viani, 19-108: sulla strada, indurita dal gelo, s'udivano fischiare le foglie
, s'udivano fischiare le foglie folate dal vento. fòlca, sf.
veggio che l'oscura morte. = dal lat. fulcire 'rafforzare, riempire '
arco maestro. = deriv. dal lat. fulcìmentum (apuleio), da
poliziano, st., 1-93: move dal colle mansueta e dolce / la schiena
e carca. = deriv. dal lat. fulcire * sostenere, sorreggere '
sentii il fiore della gratitudine fiorir su dal mio animo, germogliando verso il regio
del pirandello] non è quello influenzato dal cattolicismo, ma quello rimasto « pagano
, pittoresco. gramsci, 193: dal '6o al * 76 il partito d'azione
giorno sotto le folene. = dal lat. fùligó -inis 1 fuliggine '.
. = voce dotta, comp. dal gr. < po>xeó <; 1 tana
surinam. = voce dotta, dal nome del genere, lat. scient.
(i-153): furono i dui amanti dal fuoco de le folgoranti saette nel letto
visto... /... dal ciel folgorare? domenichi [plinio],
folgorando sentire il quando e 'l come / dal seggio suo depon l'altiera fronte.
/ peregrina né nuova, / sì che dal fulgurar d'accesi rai, / che
. adriani, ii-287: erano stati folgorati dal cielo alcuni templi. baldi, 5-12
. fulgorato). colpito, ucciso dal fulmine. bonagiunta monaco, xii-1-281
de la liguria fu presente, / dal grande amore a quel sepolcro tratto, /
riferimento agli effetti provocati sull'organismo dal fulmine). 3. figur.
v-3-356: la fiamma dell'intelligenza irrompeva dal suo cervello in folgorazioni subitanee che abbagliavano
tornar mendice, / cadendo qual che dal ciel cadon fulgóre. ariosto, 15-40:
. maria maddalena de'pazzi, i-261: dal suo sacrato petto uscivano fulguri, e
arco, e turbini di fromba / dal braccio accelerati, e più dall'ira,
dante / su da l'inferno e giù dal paradiso, / addolciteli voi nel caff'
lat. fulgur -ùris 1 lampo ', dal tema di fulgère 'lampeggiare '.
nudo. marino, vii-473: vede dal ciel con peregrino raggio / spiccarsi
papini, 20-295: il fuoco desiderato dal figlio dell'uomo è l'ardore del sacrificio
/ più ch'altra creatura, giù dal cielo / folgoreggiando scendere da un lato
folgoreggiò adulta dalla mente di dante e dal cuore di petrarca. oriani, x-8-135
di folgoreggiare), agg. colpito dal fulmine, folgorato. -anche per simil
ramificati. = voce dotta, dal lat. fulgur -ùris 'lampo '.
= voce dotta, deriv. dal lat. folium * foglia '.
lat. scient. pholidota, comp. dal gr. < poa£ <; -£8o
scient. folium * curva piana', dal lat. class, folium 'foglia '
, salvate una desolata famiglia. liberatemi dal rossore, dalla miseria, dalla folla
della folla. carducci, ii-15-143: dal venire mi dissuade l'aver voi, come
sarebbe ben e bello = deriv. dal provenz. folatge * follia '.
follavano il burro. = deriv. dal lat. volg. * fallare, da
co'tomoli e co'stoppelli. = dal biz. cpóxxit; * borsa, sacchetto
ed onesta, si avesse lasciato condurre dal folle appetito ad una pubblica meretrice.
al folle volo, / sempre acquistando dal lato mancino. idem, par.,
la vista di quel bambino uscito quasi dal sepolcro in que'giorni ch'io m'
de'medici, i-222: amor novi sospir dal mio cor move: / con questi
e di pavia). = dal fr. folle-bianche. folleggiaménto,
-sostant. pindemonte, 137: mettea dal mento appena il fior novello; /
tu sai che parlo il vero) / dal folleggiar d'un giovami drappello, /
son porte. = deriv. dal provenz. foldat. follétto (
di carlo cafiero, il quale fuggiva dal raggio di sole che penetrava nella sua
= dimin. di folle2, deriv. dal lat. fòllis * borsa '.
del tessuto linfatico, che, partendo dal follicolo, si spinge verso il centro
voce dotta, comp. da follicolo e dal sufi, medico -ite che indica infiammazione
da chi non vedde cavar questa col taglio dal follicolo, se potesse esser caduta.
la generazione, prendendo la virtù informativa dal cuore del generante, dopo i sette
dotta, comp. da follicolina] e dal suff. -oide, deriv. dal
dal suff. -oide, deriv. dal gr. -oèt8v) <; che indica
si scriverebbe dell'ultimo lavapiedi. = dal fr. folliculaire, deriv. da follicule
voce dotta, comp. da follicolo e dal suff. -orna che in medicina indica
alcuni antichi, e parecchi moderni forse dal latino 'fullo ', forse anche dal
dal latino 'fullo ', forse anche dal francese 'foullon ', dissero e
face far follore. = deriv. dal provenz. ant. folor (è termine
* polpi '(polipo), molluschi dal corpo a sacco, e con tentacoli
polpo, deriv. per dissimilazione iniziale dal lat. polypùs, gr. rcoxórcoug '
un dente in campo di fiore, dal canta in banca. ber ni, 58-26
in una parete; e ciò per difendersi dal vento. s. maffei 5-5-298:
panna, / ch'avesti il nome dal tuo vago e bello, / e forse
e bianco fiore / la folta neve che dal ciel riversa. marmitta, ix-295:
in quell'ora / cadean più folte dal sereno cielo. tasso, 8-4-1206: ma
, iv-2-212: i folti nugoli, gonfiati dal vento, crescevano in forma di trombe
ampia faccia pallida della luna sorta appena dal folto degli olivi lassù. c. e
/ della lor famigliola. = dal lat. fultus, part. pass,
lat. scient. phoma, deriv. dal gr. cp& <; 4 luce
, e quivi fomentato alquanto e invigorito dal caldo ambiente della matrice, cominciando a
lesi e di attestare ne'testimoni, dal che ne nasce audacia ne'delinquenti. foscolo
dolci e nel mare scendono costui riceveva fomentazione dal patrocinio d'alcuni grandi. sono tanto l'
spiriti che gli consolavano. nascono fomentate dal calor del sole. fomentare 4 fomentare '
a mano a mano sorgendo più calda dal fomite del vino bevuto si insinuò nelle
conversazione, non solo negli uomini, dal grande iddio fabbricati con un intelletto abile
dunque di sì fatto escremento, lasciato dal superfluo alimento nel corpo umano, è
sensazione sonora. = voce dotta, dal gr. cpcov / j * suono '
= voce dotta, lat. phonascus, dal gr. qxovaaxóc, comp. da
. da cptovyj 'voce 'e dal tema di doxéco * esercito, foggio '
lat. scient. phonasthenia, comp. dal gr. cptùv7] * voce '
. = voce dotta, deriv. dal gr. cpcovf) 'voce ';
= voce dotta, comp. dal gr. qxovrj * suono ', ocùtós
in u e in ii. = dal fr. phonation (nel 1842),
phonation (nel 1842), deriv. dal gr. < p ardimento. = voce dotta, dal lat. funda, sostituito in italiano e come elli avea aùto fiorini cinquanta dal fondaco da lato, disse: -buon
mezzo classicismo manzoniano, pur riflettendo alquanto dal colorito del byron... non
belli / suoi lavori a cercar di là dal sonde / sciolga il danese impellicciato o
per nove pezze di bucherarne ch'ebbe dal fondaco nostro. rinaldo degli albizzi, 1-86
« camorra », furono rese note dal fucini. bontempelli, 19-135: napoli li
e le loro mercanzie '(deriv. dal gr. 7rav8oxeiov * albergo '
giustino che egli, egli solo, lì dal fondale, con l'ansia sua,
spartito si richiede un motivo fondamentale, dal quale tutto organicamente si svolga e derivi
famiglia sì fiorita, / e cominciata aver dal fondamento / una città sì nobile e
imputridire ne'vizi per ben trecent'anni dal fondamento di roma. -figur.
barba di questa ellera, e seccossi dal fondamento. 5. ant.
bagniare, e suo piccolo dito dentro dal fondamento mettere e soavemente aprire, per
sangue; e così ancora dalle narici e dal fondamento e dall'utero copiosamente usciva.
i-32: tutto quello edificio si commosse dal fondamento. boccaccio, dee., 2-8
, ii-46: che cascar possa fin dal fondamento / la casa, e perir
le reliquie troiane la fondaro, / che dal flagello d'attila camparo. g.
, allora si dispone / lo loco che dal ciel non si divide. / sotto
tausilio, 3: se mai ritrar dal periglioso grembo / mi fan di
una materia liquefatta che si separa precipitando dal resto della massa.
/ sulla fondata deserta / di là dal canale. / l'aspetto, lo spio
abbatessa li ricordi de violante non scostarne dal vero, e essere pesati e fundati,
meno che vere e fondatissime prove portate dal dotto e moralissimo sig. benedetto averani.
i più fondati maestri, ben lontani dal chiamarla un'arte fallace, una scorta infida
. che deriva da proprietà immobiliari o dal solo capitale (un reddito).
lodi d'una città ricevono grande splendore dal fondatore e dall'ordinatore di quella..
. svevo, 1-334: erano lotte dal basso tra'tanti per i posti presso i
; non essendo possibile che sieno antivedute dal fondatore de la legge. stigliani,
, v-419: bravi esteri invitati nel regno dal re carlo particolarmente, per ornare la
trovai io [il tonno], rinvenuto dal ghiaccio fondente in pescheria a narrar la
scorie e poterle separare con maggior facilità dal metallo puro. targioni tozzetti, 12-3-162
, la formosissima elena spirante amore ancor dal metallo, per fonderne il bronzo e
sua statua. gemelli careri, 2-i-452: dal fiume si cava parimente un gran profitto
quell'italia che fu tante volte vagheggiata dal mio pensiero, in quella che, fondendo
dalla violenza, ma si erano fusi dal tempo. de sanctis, ii-15-139:
della nuova moneta, e fur prescritti dal viceré molti regolamenti intorno alle fonderie,
scatola. magalotti, 1-160: giacché dal gabinetto a poco a poco sono sceso
i proprietari dei terreni più fertili traggono dal fatto che i prezzi dei prodotti vengono
o comunità. cattaneo, ii-1-108: dal prospetto degli introiti appare che sommando la
la sorgente dalla quale scorrono è chiara fin dal primo giorno; non c'è fondiccio
. cecchi, 9-137: u piccolo tocco dal fondino azzurro e l'orlatura di piume
alla leggera. = voce dotta, dal lat. funditór -òris 'fromboliere ',
voce fanciulla / che pare nata adesso dal nulla. -che viene dal profondo
adesso dal nulla. -che viene dal profondo del petto (un sospiro).
sua povera testa. lo si arguiva dal fondo torpore nel quale sembrava legato.
i grossi occhiali. = dal lat. fundus 1 fondo '(sm
tartaro negli ascosi fondi megera furia partorì dal ventre. varano, 155: ed ecco
, 2-18: una nebbia sottile si levava dal fondo della valle, dove si udiva
costrinse a star ferma sulla sua larga scranna dal fondo di legno. savinio, 10-8
lago tutto armato, / e tornava dal fondo a suo piacere. machiavelli,
/ faccia di mar rimescolato e smosso / dal cupo fondo, che flagella e assorbe
ohimè, che la cittade / strugge dal fondo suo barbaro sdegno. diodati,
-figur. tasso, 10-23: insin dal fondo suo l'imperio ingiusto / svelto
man giust'è che cada / svelto dal fondo suo l'ingiusto impero.
, s'addimanda il fondo, e dal fondo sino alla parte più bassa, si
più scuro e torbido che si separa dal fino per utilizzarlo successivamente. trinci,
mese di luglio,... scegliendo dal suo vaso quello che si trova esser
; rimasuglio. serao, i-1075: dal friggitore si ha un cartoccetto di pesciolini
, 33: qual masso che dal vertice / di lunga erta montana, /
loro spuma. tecchi, 3-113: dal fondo del burrone, che noi ora
/ sì ch'io per te risurga / dal fondo di mie colpe oscure ed adre
neri / de i cuor vostri battuti dal pensier / guizzan come da i vostri
stretta improvvisa dell'angoscia, che sorge dal fondo buio, fra una pausa e
l'ali, / e 'n terra uscirò dal tartareo fondo / la menzogna, la
, / parte di quei che son dal fondo usciti caliginoso e tetro della terra.
: vedi tu colui che spunta laggiù dal fondo di quello stradone? alfieri, 1-639
fiume giordano. foscolo, 1-292: dal fondo / d'una caverna i fremiti eia
. nievo, 1-198: il nonno dal fondo del focolare andavale dicendo che l'
donna che nel frattempo s'era avanzata dal fondo del corridoio. - un signore
l'altra asse. pea, 7-590: dal fondo della valle ventosa le montagne divaricano
cielo. tozzi, 3-9: tolgo dal fondo del tavolino, che mi fa
vasari, i-150: questo sì fatto piano dal pittore con retto giudizio mantenuto nel mezzo
, appaiono all'occhio di chi guarda dal fondo bruno della pietra. de roberto,
da lui dipinti, come spiccano vigorosamente dal fondo del quadro! nievo, 1-378:
gioco che si esegue portando i colpi dal fondo del campo. 19. per
a partire dai più bassi fondi, dal poliziotto e dal gendarme e salire fino
più bassi fondi, dal poliziotto e dal gendarme e salire fino alle più alte cariche
così. tansillo, 135: escon dal maggior fondo del mio petto / (ove
iii-1-273: altre volte sarà livore quello che dal fondo dell'anima traspira per le labbra
saba, 4-60: pianti / che vengono dal fondo della vita, / dell'esistere
'... ». (dal 1937 almeno). non è molto usato
sannazaro, 6-104: la terra che dal fondo par che pulule / atri aconiti
il secondo, / fe'sì che, dal vedere al non vedere, / ei
maestre, da tutte le romagne e dal ferrarese, di fondo al polesine,
, ii-168: quegl'israeliti, che ritornati dal riconoscer la terra di promissione, la
essere in un pozzo senza fondo, dal quale con grandissima difficultà si cava. vasari
al fondo, / se vinto son dal vincitor del mondo. -toccare, trovare
i fondi aperti alla pastorizia: ora sin dal 1820 aveva sancito il viceré che si
: si volevano un gran bene, fin dal tempo che i pianelli abitavano san donato
, pel valore di settemila lire, rappresentato dal fondo rustico di rosamarina.
un mercante ricchissimo, ricercato un dì dal suo re a dirgli di verità quanto
p. verri, 1-ii-56: si voleva dal popolo assicurare un fondo stabile, che
... con un fondo, dal più al meno, di cinquantamila lire.
a volo alzata un'anitra / nera, dal fondolago, fino al nuovo / incendio
per giustapposizione, da fondo1 e dal gr. uétpov 4 misura '.
adattamento del piemont. fondùa, deriv. dal fr. fondue 4 fusa ',
= voce dotta, comp. dal gr. cptovfj 4 voce, suono '
unico. = voce dotta, dal gr. cpcovrj (i. a *
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj * voce, suono '
, év8ov 'internamente 'e dal tema di oxonéco 1 osservo '.
e dell'arte, che possa scacciare dal seggio che loro spetta...
. = voce dotta, deriv dal gr. cpcovrjxtxót; 'che si riferisce
lat. tardo spongia (deriv. dal gr. anàyyoq 'spugna ').
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj 'voce, suono '
= voce dotta, deriv. dal gr. cpovixói; * relativo ai
irriverenti! = voce dotta, dal gr. cpcovixóg 'relativo ai suoni '
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj * suono 'e dal
dal gr. cpcovrj * suono 'e dal sufi, -ismo (cfr. dialettismo
autocarro radiofonico. = deriv. dal gr. cpcovrj * voce, suono '
. = voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj 'voce, suono '
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj 'voce, suono '
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj 'voce, suono '
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj * voce, suono '
camptics; voce registr. anche dal d'alberti. fonocàntico, agg
= voce dotta, comp. dal gr. qjcovrj * voce, suono '
, xoepsta 'cuore 'e dal tema di yp&pco 'scrivo '.
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj * suono ', xapstoc
calco dell'ingl. phonocar (comp. dal gr. cpcovrj 'voce 'e
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj 'voce, suono '
= voce dotta, comp. dal gr. cpcovrj * suono 'e cromatico
. dall'ingl. phonodeik, comp. dal gr. 'cpcovrj 'voce,
cpcovrj 'voce, suono 'e dal tema di sebcvopu * mostrare indicare '
voi. = voce dotta, dal gr. cpcovrj 'voce, suono '
. = voce dotta, comp. dal gr. epeovfj * suono ', film
epeovfj * suono ', film e dal gr. y
w 'scrivo '.
= lat. guttus 4 vaso di vetro dal collo stretto, ampollina '. per
traversata del destino. = calco dal lat. gubernàcùlum. governale1, sm
asticella). = voce medievale, dal provenz. governai 4 timone ';
gouvernail (sec. xii), dal lat. gubernàcùlum (cfr. governàcolo)
che esso veramente è. = dal fr. gouvernemental (nel 1801),
tane, quel govemamentalismo. = dal fr. gouvernementalisme (nel 1842).
ordina la sua volontà, che non è dal levante al non se n'accorsero.
prìncipi e i popoli, dissuefatti dal governarla, non eb che
, che fosse morto di veleno, infusoli dal barbiere mentre lo governava.
. per regola di portar via i bachi dal letto vecchio, la prima volta che
, 323: fu visto partire dal campo imperiale... si pensava
(per mezzo del timone): dal gr. xupspvdtco 'dirigo una nave,
403: sciampagna, provincia già governata dal duca di guisa. vico, 270
lei. bocchelli, 3-19: governati dal diavolo, si uccisero. ridotto in
si mosse l'esercito... governato dal re di navarra. campiglio, 1-238
i-418: edoardo... governato dal duca di somerset suo zio materno,.
[le talee] si guardino soprattutto dal bestiame. cicognani, 1-234: l'
è l'odore del sugo che vien dal fondo della realtà rimestata. viani,
denominazione che ebbe il comune di roma dal 1925 al 1943- soldati,
: dimostrò la propria riconoscenza ottenendo finalmente dal governatorato tramite il direttore generale..
speranza che ti mena, / leva dal cor, e fa il governo pigli
a governo della terra, per podestà, dal nostro comune v'era stato mandato piero
601: era... stato destinato dal re il maresciallo d'aumont al governo
i nuovi stabilimenti... erano occupati dal governo militare alleato. -uomo
governo, che io non potrò dispensarmi dal comunicare la vostra lettera. monti,
al cattivo governo del fornello, ossidato dal traboccare dei bricchi. io. locuz
occhi d'altri / esser guidato e dal senno d'altrui / aver governo.
cosa al governo (ed è stato creato dal caricatu rista casimiro teja nel
le leggi penali. = deriv. dal lat. gubernum 4 timone della nave '
= variante antica toscana di gomito: dal lat. cubltus. govóne, sm
= voce dotta, composta da gozzo1 e dal tema del gr. ycyvotioa 4 ho
mantici... par che esca dal gozzo lungo e rauco di molte gru e
detti uomini seri, si radevano scrupolosamente dal naso al gozzo. pavese, 7-114
volta gozzo per abbondanza d'umori che dal capo discendono. michelangelo, i-158: i'
vedere nel detto libro in un ritratto dal vivo con abito corto e le maniche a
-non andare, non passare il riso dal gozzo in giù, non passare il
come per proverbio si dice, non passa dal gozzo in giù. berni, 36-38
= probabile incrocio dell'ant. godoviglia (dal lat. * gaudibilia 'cose godibili
grabàtus 'letto basso, lettuccio ': dal gr. xpdc- pottoc e xpàppatoc (
gracchiòla (v.). = dal lat. gracula (sec. iv)
, nelle sue vesti consuete, accerchiato dal fiore dei cinici, tra i quali quel
son restati indietro. = dal lat. graculus 1 cornacchia '(anche
. gli antichi congetturavano l'onomatopeia (dal verso gra gra), e riferivano
s. bargagli, 83: parve ancora dal giardino ad ippolito sentire certo scompanamento.
: gracidano le sottane inamidate. = dal lat. volg. * gracitdre 1 fare
graci- lando come rane. = dal lat. volg. gracilldre * chiocciare,
dotta, lat. scient. gracilariidae, dal nome del genere gracilaria, deriv.
nome del genere gracilaria, deriv. dal lat. classico gracilis * sottile '.
, i-611: il povero renzino mostrò fin dal suo nascere un'espressione gracile, dolorosa
riarde al suol; / ratto così dal tenue / obblio toma immortale / l'amor
gracile stato laico... nato dal risorgimento. 6. che manca di
assai gracilétto. = voce dotta, dal lat. gracllis. gracilità, sf
del decadentismo. = voce dotta, dal lat. gracilitàs -àtis, da gracllis
semidotta, d'area meridionale, deriv. dal lat. gràtiilus (v. gracchio1
stesse in par gradagio. = dal provenz. agradatge, dal lat. grdtus
. = dal provenz. agradatge, dal lat. grdtus * grato '(
sazierà tutti di celestiale cibo. = dal lat. mediev. gradàlis, da una
doni, 2-51: queste [corde] dal capo di sotto s'avvolgeranno ad altrettanti
: gli occhi gradatamente gli si impicciolivano dal sonno. cassola, 2-269: i
, di significato. le pezze muovono dal capo verso la punta. gradarióne
dolce successione. romagnosi, 17-213: dal polipo alla scimmia ewi una scala di
ella fosse a pioli una scala, / dal più basso ei comincia, e va
non molto distanti, ch'esce fuora dal muro m quanto ella è alta, come
/ sangue rigato il giovane / che dal crudo cinghiale ucciso fu. nievo, 1-171
: guardando quella stradicciola ti senti pervaso dal gradevole stupore che arreca lo scoprir dignità
il sentimento poco gradevole che mi veniva dal soggiorno in mezzo a nemici.
, 3-332: egl'il trae e rimuove dal suo piacevole e gradevole diletto. gemelli
muro a secco. = deriv. dal serbo-croato gradina, da grad 'castello,
arcate. periodici popolari, ii-9: dal piano del mausoleo si ascendeva per duplice
era venuta a sedersi sulla gradinata che dal salotto scendeva al giardino. comisso, 15-67
, e da due garzoni, portò su dal giardino, con due barelle, moltissimi
passo più dirupato di quello che precipitando dal colle dell'anselel congiunge l'altipiano di
un salire di giovani suoni, bevuti poi dal brillare degli alti salci.
sul gradino di casa. cinque gradini, dal verme all'uomo. figura,
scalini che, in una chiesa, dal piano della navata portano al presbiterio e
gradini e buche nella terra, indurite dal passaggio e dal soggiorno di tanta gente
buche nella terra, indurite dal passaggio e dal soggiorno di tanta gente, che finiscono
[del teatro] si hanno a fare dal piano di terra i gradini o di
un gradino non molto elevato; dal verme all'uomo poniamo otto, poniamo sette
alla fine di ogni ripiano doveva, dal cordone di dislivello, scendere per la
discendere i gradini: percorrerli per portarsi dal basso all'alto o viceversa. scaramuccia
ocarina o di flauto, va perdendosi dal giardino giù nella via. =
dotta, comp. da gradiente] e dal gr. pirpov 'misura '.
veggio, e piango, / che troppo dal tuo regno mi dilungo, / gradisci
ricasoli: egli poteva dissentire d'opinione dal presidente del consiglio d'allora, ma certo
. 17. 6. = dal lomb. gradiséla. gradismo,
ombra de'frondosi mirti / i graditi dal ciel felici spirti, / mostrami in
di'come sovra le congiunte ville / dal superato cimino a gran passi / calò
, secondo lo scaricamento delle turbolenze portate dal corso de'fiumi. 2.
dei gradini per i quali si sale dal piano del presbiterio alla predella dell'altare.
dunqua lo supremo grado è più distante dal lume. gelli, 15-i-544: dimanda.
tra loro per maggiore o minor lontananza dal centro del mondo, ei [l'
movimento immaginario dall'imperfetto al perfetto, dal più al meno, dal poco al molto
perfetto, dal più al meno, dal poco al molto, o viceversa.
malati il maggior grado di libertà consentito dal loro stato. vittorini, 5-14:
affini nate dalla sua varia flessione e dal vario grado d'impulso, che si
mortai da grande altura, / dico dal civil grado, ove il divino / senno
i-38: lo senato, fatto e collocato dal padre della nostra città nell'ampissimo luogo
fortuna di molti poteva ritardare i loro sforzi dal pervenire a sommi gradi. g.
però con tante dignità non escono fuora dal fango del quale sono impastati. tasso,
, 2852: l'ipoteca prende grado dal momento della sua iscrizione, anche se è
delle dispute di privata giurisprudenza verrebbe tolta dal mondo. 18. dir. misura
è entrato e un grado s'è discostato dal suo per- perpendiculare; e così segue
, sopra del quale per linea recta dal meridiano di dicti scopuli, che stanno
* grado d'un'equazione 'si desume dal maggior esponente dell'incognita o dalla maggior
è la scala empirica che fu ideata dal sismologo giuseppe mercalli [1850-1916],
mercalli [1850-1916], e va dal i° grado, che comprende le scosse
gli studi del primo grado sono il disegno dal vero, la geometria elementare, le
genovesi, 2-81: dall'ignoranza e dal dubbio non si esce che per gradi
.. dall'intensità del dolo e dal grado della colpa. -dir.
dalla solita erronea lunga astinenza nel vitto dal fresco vegetabile. targioni tozzetti, 5-144
pasolini, 125: chi è ossesso / dal timore di essere ciò che fu nei
ii-362: il qual rispetto lo riteneva dal crear quivi cardinale il presidente pighino,
, ordinatamente, pianamente, incominciandoci prima dal primo grado. sacchetti, 179:
a la chiesa maggiore che senza esser dal popolo vedute potevano a lor bel grado
meno da'fiorentini e da'perugini, che dal principe e dal papa stesso.
da'perugini, che dal principe e dal papa stesso. -desiderare, aver
contra buona usanza, / non fu dal vel del cor già mai disciolta.
cattaneo, ii-300: maria vide che dal canto loro facevano il possibile a farsi
. = forma collaterale di grato2 (dal lat. gratum): con lenizione
bresciani, 1-ii-585: ogni cosa tratta dal proprio peso, e sulli sdruccioli del ghiaccio
, simile a quella società inglese che dal suo metodo temporeggiatore si chiama « fabiana
colta di quindici salmi (dal 1190 al 1330) che venivano
alla città santa di gerusalemme (dal 1190 al 1220 nell'avvicinarsi alla città,
1190 al 1220 nell'avvicinarsi alla città, dal 1230 al 1290 durante la permanenza
1230 al 1290 durante la permanenza, dal 130° al 1330 al momento della
, gra dàlis), dal tema di gradior 4 cammino, mi avvicino'
graduali. = voce dotta, dal lat. liturg. [responsorium] graduale
riformistico. = voce registr. dal migliorini. gradualità, sf.
le cose è quello che principia gradualmente dal primo principio di quelle, e,
: il primo de'quali, cominciando dal più basso, sia alto dalla caldaia
per graduare il barometro bisogna partir sempre dal livello del mercurio del pozzetto.
vede; perciocché la parte de'bozzi dal primo finestrato in giù, insieme con
rustica grandemente, e la parte che è dal primo finestrato al secondo è meno rustica
graduato e principale / e favorito molto dal bargello. f. corsini, 2-193:
carabinieri, un faccione largo, rosso dal freddo, adorno di due baffetti arricciolati,
né perciò i rigettati si sgomentano o dal loro studio s'arrestano: anzi eglino,
di tutte è quella che si deduce dal testimonio del naso. menzini, iii-10
, non più tardi di trenta giorni dal versamento del prezzo, provvede a formare un
) e consistente in un ricorso fatto dal proprietario (già munito di regolare titolo
minima. = voce dotta, dal gr. ypàcpto * scrivo ', sul
graffétta (v.). = dal germ. * grapfo, da cui le
altri focolari. / dalla pioggia difendonle e dal vento, /... /
questo è il lavoro, che per esser dal ferro graffiato, hanno chiamato i pittori
le unghie, ma le ritira astenendosi dal graffiare. -recipr. contrastarsi, farsi
graffia. = deriv. probabil. dal germ. * krapfo 4 uncino '
commettesse frode all'esazione. = dal fr. graffier, più comune greffier (
comune greffier (sec. xiv): dal lat. mediev. graphiarius 4 scriba
. graphiarius 4 scriba ', deriv. dal lat. class. graphium 4
di cera), a sua volta dal gr. ypocqjelov. gratifiétto, sm
di esso, a una determinata distanza dal medesimo. 2. pitt.
poter ricercare, afferrare e cavar fuori dal pozzo la secchia che vi sia rimasta,
v.). = deriv. dal longob. * krapfo 4 uncino '.
color rosso chiaro... forse dal colore vario che v'è quasi scritto.
da graphium 4 stilo per scrivere '(dal gr. ypacpelov), con incrocio
abbreviata di « radiografia ». = dal fr. graphie (nel 1762),
graphie (nel 1762), deriv. dal gr. ypdcpo * 4 scrivo '
cancelliere. = voce dotta, dal lat. mediev. graphiarius 'scriba '
. graphiarius 'scriba 'deriv. dal lat. class, graphium * stilo per
tavolette di cera), a sua volta dal gr. ypacpeiov. gràfica,
persone è talvolta in tutte lettere convalidata dal nome, cognome « dai titoli.
me la grafica descrizione delle maraviglie fatte dal nostro giordani all'udire l'improvvisa mia
, che non si dee credere inventata dal narratore. -che ritrae la realtà
successione delle file cagionata dalla pressione e dal peso della greca falange. 4
la scrittura o il disegno ', dal gr. ypacptxó?, deriv. da
dotta, lat. scient. graphidaceae, dal nome del genere graphis (v.
dotta, lat. scient. graphis, dal gr. yp ^ cpto *
= voce dotta, lat. gràphìum, dal gr. ypóupiov, deriv. da
-onis 1 giudice ', deriv. dal ted. grafi 4 conte '.
, più comunemente, moria, causata dal fungo ophiostoma ulmi, nella sua forma
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. graphium e dal
. dal lat. scient. graphium e dal suff. -osi. grafismo,
= voce dotta, deriv. dal gr. ypàqxù 4 scrivo '; cfr
presunta forma lat. * graphire, dal lat. class, graphium).
lat. scient. graphiurus, comp. dal gr. ypacplg * stilo, calamo
= voce dotta, comp. dal gr. ypó. y (ù *
= voce dotta, comp. dal gr. yp<4
4 scrivo
= voce dotta, comp. dal gr. ypacptù 4 scrivo 'e xóy05
è l'altra specie di letterati rappresentata dal grafomane, lo scorripenna, il pappagallo ripetitore
. = voce dotta, comp. dal gr. ypdtcpco * scrivo 'e p
= voce dotta, comp. dal gr. ypàcpto * scrivo, segno '
= voce dotta, comp. dal gr. ypdcptù * scrivo 'e (
. = voce dotta, comp. dal gr. ypdcpco * scrivo * e
= voce dotta, comp. dal gr. ypdipco * scrivo 'e terapia
vedeasi la oscura e nebulosa aria essere combattuta dal corso di diversi venti e avviluppati dalla
sé una caduta, si stacca dolcemente dal visibilio, dalla gragnuòla dei calcoli. baldini
allusione scherzosa ai guai che possono derivare dal tradizionale dissidio fra suocere e nuore.
gragnolétta (v.). = dal lat. volg. * grandióla, dalla
.. talor cader si mira, / dal cielo in fiocchi candidi gelata, /
sec. xvi) * cornacchia ', dal lat. gracula', v. gracchia
e sì graie favella. = dal provenz. graile, deriv. dal lat
= dal provenz. graile, deriv. dal lat. gracllis 'gracile'. gràlima
dotta, lat. scient. grolla, dal lat. grallae -arumi trampoli '(
dotta, lat. scient. grallae, dal lat. class, grallae 'trampoli
. gruccione. = deriv. dal lat. volg. * grabulus, forma
ma docum. in catal. fin dal sec. xiii) * specie di toga
, sf. farmac. antibiotico prodotto dal 'bacillus brevis *, particolarmente attivo
voce dotta, comp. da gram (dal nome del medico danese h. c
. c. gram, 1853-1938) e dal tema del lat. caedlre 'tagliare
lui è manna! = deriv. dal lat. grdminèa, forma sostant. di
in carne. = deriv. dal fr. égraminer * tagliare da una pelle
carne che vi aderisce '(comp. dal pref. priv. e-e dal lat
comp. dal pref. priv. e-e dal lat. gramen -inis * erba '
dotta, lat. scient. graminaceae, dal lat. grdmen -inis 1 erba
rinverdimento. = * deriv. dal. fr. égraminage: cfr. gramignare2
= voce dotta, comp. dal lat. grdmen -inis 1 erba 'e
. = voce dotta, comp. dal lat. grdmen -inis 'erba ',
. grdmen -inis 'erba ', dal sufi, -fòrmis, da fórma * forma
dotta, comp. da graminacee] e dal gr. xóyog 'discorso '.
), fissate secondo l'uso riconosciuto dal consenso di chi parla la hngua stessa
, lat. grammatica [ars], dal gr. yp0cl4 (juxtori) [
grammaticale: l'attività del soggetto espressa dal verbo. d. bartoli, 25-202
4: acciocché sappiano spartire il falso dal vero di quelle cose che sono scritte della
. secondo le regole della grammatica; dal punto di vista della grammatica.
»... non sanno tenersi dal metter le mani a provar di accomodare al
dotta, lat. grammatlcus (deriv. dal gr. ypapt- fxatixóg) 'grammatico
. = voce dotta, deriv. dal gr. yp®p ^ anxó <; *
leggere. = voce dotta, dal gr. ypap. patiottxrj [xé /
grammatistica arte. = voce dotta, dal gr. ypam-p-a'uotixóg * che riguarda
= voce dotta, comp. dal gr. ypà \ i \ lcc -octo
; 'disegno, figura 'e dal suff. -ite. grammati?
). cattaneo, ii-2-288: dal peso d'un centimetro cubo d'acqua
-per metonimia. la voce emessa dal grammofono. e. cecchi, 9-20
. = voce dotta, comp. dal gr. yp<4p. (i. a
alcool vengono decolorati. = deriv. dal nome del medico danese h. c.
per non aver via né forame / dal principio nel foco, in suo linguaggio /
- confessione! confessione! = forse dal germ. gram * affanno, cordoglio '
filano in uso di panno si separi dal duro. baruffaldi, xxx-1-127: la
muratori, 9-124: colle dita cominciando dal fondo, frangono le bacchette e sanno
con una mano a una corda pendente dal soffitto. bocchelli, 1-iii-472: abburattava
della gramola. govoni, 182: dal borgo viene e poi s'arresta / un
la pesca dei granchi. = * dal got. krampa * rampino '; cfr
: alterazione della forma mediev. grapeys, dal fr. ant. graspeis, comp
fr. ant. graspeis, comp. dal lat. crassus e piscis * pesce
in precedenza. = deriv. dal nome del medico danese h. c.
invisibile, oggi fu tinto in grana dal suo sangue. bencivenni, 4-8: noi
granello '(ed è voce derivata dal gergo di caserma). grana3,
un'atmosfera protettiva di anidride carbonica sviluppata dal grano. -granaio a silo: costruito
tutto o in parte, il grano dal commercio. m. villani, 4-96
granaio è ricco. = deriv. dal lat. grànàrium, da grdnum 'grano
da granatoni di stalla, per darmene dal santo e dalle palle. = deriv
dotta, comp. da granaio * e dal tema del lat. ferre 'portare
dotta, comp. da granato * e dal sufi, -forme, dal lat
e dal sufi, -forme, dal lat. -fórmis, da fórma * forma
chi lo vuol far buono, e non dal granato intero, il vin di granatino
anello fatto dell'unghia dell'alce, che dal popolo è detto granbestia. tesauro,
, pronunciati di mano in mano dal gran cancelliere, mentre che i
il breve, lo fece leggere dal grancancelliere ad alta voce. manzoni, pr
« danza indiana ». = dal venez. granséola, dal lat. volg
. = dal venez. granséola, dal lat. volg. * grancicùla per
la vostra scrittura e i farfalloni che fioccano dal vostroe scudo cefalotoracico ovale, fortemente spinoso che
, innamorato. -essere morso dal granchio: trovarsi in ri- strettezze,
alle mani. -non cavare un granchio dal buco: non ottenere alcun risultato.
mano non puoi cavare con essa una granchio dal buco? -non distinguere i granchi
bucolino di questo vostro sapere. = dal lat. volg. * grancùlus per
dei piacevoli granciporri. = dal ven. grancipòro, comp. dal lat
= dal ven. grancipòro, comp. dal lat. cancer 4 granchio 'e
cancer 4 granchio 'e porro, dal gr. kàyoupoc; 4 paguro '.
uncini. salvini, v-450: grancire, dal granchio che ha le zampe curve e
di essere balestrato lontano le mille miglia dal suo placido tugurio, e lo granavano
rovescion giù per la valle / sbalzar dal baluardo, / ed annegar nel fosso.
generai pepe, rivocato, ebbe in premio dal re la gran croce di san ferdinando
, 6-26: la visiera / alta tenea dal volto; e sovra un'erta,
raimondi, 3-206: cani grandissimi, dal mantello a macchie grigie e bianche,
i'ne vedea trenta gran palmi / dal luogo in giù dov'uomo affibbia 'l manto
pigli frequentemente la mattina, nello svegliarsi dal sonno, un gran bicchiere di sei
fiore, dai capelli bruni ondulati, dal corpo di statua, con un gran riso
, / e portata a gran corso / dal ferrugineo carro. dovila, 86:
viaggio volando. chiabrera, 1-ii-14: dal gran viaggio oppresso / io moveva orma
, forco e la gran teti / dal mar lei riguardavan sì contenti, / che
dice indifferentemente. guadagnoli, 1-i-313: dal mulin ritornava un certo maso, /
verbo, dà risalto all'azione espressa dal verbo.
grande partito, il quale prendeva nome dal conte di cavour. bocchelli, 3-25:
termini logicali, e troverà esser fatta dal sarsi stima grandissima di cosa, che
1-85: con grandissima prudenza fu denominato dal mare il maritarsi, perché tutte le
del governo,... fu giudicato dal re dover essere eccellente ministro delle cose
guerra, fatta con scritture, offensiva dal canto del pontefice, e difensiva dal canto
dal canto del pontefice, e difensiva dal canto della republica, trattata da ambe
, 3-26: con gran festa fu riceuto dal popolo di milano. dante, par
. davila, 101: accolto e dal re e dalla regina con dimostrazioni di grandissima
arienti, 142: suspinta e stimulata dal grandissimo tormento delle fature, incominciai a
7 (120): le donne venivan dal campo, portandosi in collo i bambini
grandonaccio svivagnato di villarbona. = dal lat. grandis 'grande; adulto; maturo'
: esso linguaggio si distingue eziandio grandemente dal prosaico e volgare per la diversa inflessione
vasari, ii-184: la parte de'bozzi dal primo finestrato in giù, insieme con
grandemente, e la parte che è dal primo finestrato al secondo è meno rustica
, 6-273: la lascivia è stimolata dal dima e favorita dalle leggi, e.
se uno uomo è offeso grandemente o dal publico o dal privato, e non sia
è offeso grandemente o dal publico o dal privato, e non sia vendicato secondo
co'prencipi mosse la pratica di esterminar dal mondo l'uso evidentemente conosciuto pemizioso delle
.. non escludessero i principi del sangue dal governo. gemelli careri, i-iv-ii:
grandezza loro non pote- vono essere offesi dal fuoco, li distruggevono con la ruina.
, nella nudità di emilia, fin dal primo sguardo, non fu questo o
... l'aveva fatto salire dal grado più basso fino alle altezze del
sono poetucci e differenti quanto la gondola dal galeone, per la grandezza della materia e
dagli acidi. = deriv. dal nome del naturalista ed esploratore fran
voce dotta, comp. da grande e dal tema del lat. facire 1 fare
voce dotta, comp. da grande e dal lat. flos floris * fiore '
mamiani, 1-355: ve'l'infedel dal nostro piè calcato / già per secoli molti
. = voce dotta, comp. dal lat. grandis * grande, solenne
, v-2-580: per non esser consecrati ancora dal tempo, costoro suonano ancor meno maestà
. = voce dotta, comp. dal lat. grandis * grande, magnifico
grandis * grande, magnifico 'e dal tema di loqui * parlare '.
da grandis 'grande, magnifico'e dal tema di loqui 'parlare'). grandiménto
villan, che alla ricolta allato / dal fero grandinar vede spogliato / il suo campo
favore la qualità del sito alto, dal quale, oltre le moschettate, grandinavano
sul ditirambico organo dei pini / gràndinano dal sole i rossi arpeggi / delle dottrine splendide
quando le nuvole della grandine sono portate dal vento ah'incontro del coreo della terra
marino, 12- 33: ecco dal ciel discender mista / gran tempesta di
vigna, non aveva battuto di là dal belbo. -al plur. chicchi di
sepolta. giannone, 1-v-275: doveano piovere dal cielo grandini di peso di cinque libre
battista, iv-40: mi si straccin dal petto i veli aurati, / e grandine
. = voce dotta, comp. dal lat. grandó -inis 'grandine '
. grandó -inis 'grandine 'e dal tema di ferre * portare, produrre '
voce dotta, comp. da grandine e dal tema del lat. fugare 1 mettere
marinella, 8-16: non mai scender dal ciel tanta si mira / ruina accolta
] si diletta di quella che nasce dal vigor dell'ingegno e dell'animo. carducci
tu diresti esser la stessa diva che esce dal tempio in mezzo al popolo suo.
po'infossata alle tempie, un po'torta dal cedimento della mascella inferiore, ma sempre
giganteschi questi eroi, ove però non escano dal possibile in natura, li può sempre
grandiosi e solitarii, rotto a intervalli dal susurro degli oliveti. deledda, i-273:
senza anche badarvi si potea / fin dal suo principiar raffigurarsi, / ch'esser
sotto questo titolo fu istituita in venezia dal gozzi circa la metà del passato secolo
de'granelli di piombo, quali si separino dal vetro, acciò non ritornino in padellotto
sacchetti di quattrini. = deriv. dal longob. krampf 1 crampo; granchio '
piè, come se avesse i nervi attratti dal granfo. goldoni, vii-42: quando
= voce settentr., deriv. dal longob. krampf 1 crampo; granchio
le orfanelle a villeggiare. = dal fr. grange (ant. granché,
. granché, sec. xii), dal lat. volg. * graniva (
), forme anch'esse deriv. dal termine francese. grangiallo, sm
(per 10 più 2 km) dal teatro delle operazioni. gir.
senza precedenti. = deriv. dal fr. grand-guignol, rappresentazione teatrale caratterizzata
contenuto e dalla rapidità dell'azione (dal nome della più importante marionetta francese,
voce dotta, comp. da grano e dal tema del lat. coltre 1 coltivare
. da grdnum * grano 'e dal tema di fero 'porto'; cfr. fr
erma scogliera granitica della costa sarda sorgeva dal mare come da una nebbia.
voce dotta, comp. da granito4 e dal sufi, -forme, dal lat.
granito4 e dal sufi, -forme, dal lat. fórmis, deriv. da fórma
della comune farina, che viene ottenuto dal grano tenero (e può essere rimacinato
vittorini, 4-259: finalmente si scioglieva dal suo scuro granito, ed era curioso che
, comp. da granito *, e dal sufi. gr. -oei8f) s
voce dotta, comp. da grano e dal tema del lat. voràre 'trangugiare'
manzoni, 73: il grano lanciato dal pieno / ventilabro nell'aria si spande.
dato gli sia morte, / due nascon dal suo sangue come 'l grano. b
grano siciliano,... fu detto dal bavino e dal camerario 'frumentum indicum
.. fu detto dal bavino e dal camerario 'frumentum indicum '.
del focone, logorato e allargato troppo dal lungo uso. -grano d'orzo
grano dalla paglia o dalla pula o dal loglio: discernere il bene dal male;
o dal loglio: discernere il bene dal male; distinguere i buoni dai cattivi
pigliano ad imitare senza scegliere il grano dal loglio. d. bartoli, 22-129:
che nell'altrui molto separatane la pula dal grano. -tenere un grano nel
nel cervello. -togliere il loglio dal grano: dissipare malintesi. b.
specie di sgarza, così detta dal cibarsi volentieri di ranocchie (ardea ranivora
voce dotta, comp. da grano e dal gr. epupeo * intrico, mescolo
, al tempo della vendemmia, e dal granone. calvino, 3-137: imbeccava un
scheggia di * granone '. = dal lomb. granòn, accr. di grana
pasolini, 1-167: il camion tagliò dal quartiere della gente perbene e granosa.
compiiti, il quale vogliamo si elegga dal capitolo generale per termine di tre anni
io porto del gran signore fattomi eseguire dal « capigì », fummo esenti.
con gli anni e con l'autorità dal governo de'tutori ed inferocito per quelle
tubercolosi miliare. = deriv. dal fr. granulie (dal lat. tardo
= deriv. dal fr. granulie (dal lat. tardo grànùlum * granulo
voce dotta, comp. da granulo e dal suff. -forme (dal lat.
granulo e dal suff. -forme (dal lat. -fórmts, da forma * forma
voce dotta, comp. da granulo e dal gr. xótos * cavità
voce dotta, comp. da granulocito e dal gr. 7revta * povertà,
voce dotta, comp. da granulocito e dal gr. trotojaig 'produzione '.
voce dotta, comp. da granulocito e dal sufi. med. -osi, che
voce dotta, comp. da granulo, dal gr. cptàos 'amico 'e
voce dotta, comp. da granulo e dal sufi, -orna (che indica il
voce dotta, comp. da granuloma e dal sufi. med. -osi, che
voce dotta, comp. da granulo e dal gr. pirpov 'misura'; cfr
voce dotta, comp. da granulo e dal tema del gr. tréoocù 'digerisco
voce dotta, comp. da granulo e dal gr. 7ixào (i. a
comp. da granulo [cito] e dal gr. rcotrjoi? * produzione
voce dotta, comp. da granulo e dal sufi. med. -osi, che
: topal osmano, uscito allora appena dal granvisiriato, fu nominato dalla porta capitano
le conche rotte di montelupo, rattoppate dal concino con il fil di ferro e con
con grappette ingessate. = deriv. dal gema. * krappa * uncino '(
= lomb. grapa 'graspo ', dal germ. * krappa * uncino *
di sventure. = deriv. dal lomb. grapa * graspo '(cfr
piccoli grappi corallini. = deriv. dal germ. krappa 'uncino '(cfr
vinceva di bianchezza una nuca quasi oppressa dal peso d'una capellatura più densa dei
spelonca / stridule svolano, quando qualcuno dal grappolo cada / giù dalla volta,
-ricciolo. savinio, 2-98: dal sommo della capellatura a torre pendono grappoli
di oggetti di plastica stampati tenuti insieme dal materiale che si trova nei canali d'
= voce dotta, comp. dal gr. ypantót; 'scritto 'e
alla grascèlla. = probabil. dal lat. volg. * crescella (deriv
che bisognasse, la quale ci fu prestata dal proveditore della grascia. bandi toscani [
18 a ss. 4. 6 soprappiù dal prezzo della carne e quello del sego
animo di volere eseguire. = dal lat. volg. * grassia, forma
il sospetto e la mormorazione la provisione fatta dal popolo per suo grasciero (uficio concernente
i sa. = deriv. dal germ. krappa 'uncino '(cfr
spirito di vino estratto dai graspi separati dal mosto e messi a fermentare.
59: questo uovo, quando si stacca dal suo picciuolo, è ricevuto dall'ovidutto
.. non era molto grassamente beneficato dal papa. caro, i-192: -
rei, creduti grassatori perché indicati dal romore pubblico. massaia, iii-62
viani, 4-23: quando essa si alzava dal letto faceva pena a vederla:
soderini, iv-57: ripremuto quello che esce dal latte, si fa la ricotta a
. = voce semidotta, deriv. dal lat. tardo crassities (apuleio),
; -7) to <;: dal verbo saoóvco 'rendere spesso, gremito
= voce di area umbro-marchigiana, dal lat. volg. crassia, deriv
. volg. crassia, deriv. dal class, crassus 4 grasso '.
, 4-270: anonimo intanto era tornato dal suo viaggio grasso come una quaglia. soldati
doppie, ancorché non tagliati nè consumati dal tempo, scarsi ed altri grassi.
dante, inf., 9-82: dal volto rimovea quell'aere grasso, /
grassa e carica, e lascia arno dal mezzo in giù, e due terzi,
11. figur. che proviene dal profondo, basso, cavernoso (una
dir * questo'. serao, i-109: dal cortile sorgeva un brusio di voci napoletane
grassa e ansante le lodi della cameriera dal bel petto,... entrarono ambedue
madonna accidia da'greci chiamata. = dal lat. tardo grassus: al posto del
cere; sono miscele di gliceridi proveniente dal regno animale o vegetale e fanno parte
al sole. = dal lat. tardo [ficus] grassùla.
[ii] cattivo odore che esalava dal grassume di quell'acqua chiusa.
dubbio derivò il vocabolo ciciliano grasta usato dal boccaccio nella novella della ciciliana. puoti
= voce d'area merid., dal lat. tardo grasta (petronio)
vaso panciuto ', deriv. per metatesi dal gr. yàazpct * pancia di
versi della * canzone 'anonima sono citati dal boccaccio [dee., 4-5)
dalla chiusura ermetica ha un occhio di vetro dal quale si può osservare il prigioniero.
ero tenuto d'occhio non senza sospetto dal càlonaco parato per celebrare. cicognani,
di rame. = deriv. dal lat. cr&tis 4 graticcio '(con
2-3-124: fu udito [il savonarola] dal re sempre gratamente e con dimostrazione di
5-173: io confesso sentirmi gratamente commosso dal lato della seta finissima dei capelli di
seta finissima dei capelli di oro, dal calore pregno di vita di coteste rosee guance
di capre s'eran già messe al riparo dal sole sotto le tettoie di paglia alzate
per ripararsi e da gli uomini e dal cielo. salvini, 15-1-91: molto
in certe solenni occasioni non è permessa dal buon gusto la coda; ma vogliono essere
di giunchi o paglia. = dal lat. crdticius 'fatto di grate '
ebraico divide il 'sancta sanctorum 'dal resto del tempio. aretino, 9-109
ella [la cappella] saglie uno grado dal piano terreno con graticole attorno di bronzo
: ciascuna [onda] equalmente si fugge dal luogo percorso, per infino che altra
, iii-830: una specie di soffitta riparata dal solo tetto sostenuto da grosse travi e
dei grani, non viene per contrario dal governo pagato un premio a chi ne estrae
. lav. somma corrisposta occasionalmente dal datore di lavoro al lavoratore dipendente,
periodico o se la corresponsione è prevista dal contratto di lavoro, essa fa parte
loro moschetti. = deriv. dal lat. craticùla (lat. volg.
crosta sulla sua superficie. = dal fr. gratiner 'far cuocere nel forno
farla rosolare durante la cottura): dal più ant. gratiner (sec.
quella del reno, è proposizione detta dal signor alberto totalmente gratis. i.
dell'uomo così propria che l'essere dal legame de'benefici astretto, e niuna
dotta, lat. tardo gràtitùdo -inis (dal class. gràtus * grato, riconoscente
per i lunghi deserti del mare sospinta dal vento, si frange a lido ignoto
posso ancora. frezzi, iii-5-60: dal fort'ercol fu menato / nel mondo su
d'aver difeso. = deriv. dal lat. gràtum * volontà, piacere '
e cuocelo competentemente. e, levatolo dal fuoco, giungivi zuccaro, e mangia.
= termine di cucina, forse deriv. dal fr. creton (nel 1200,
dei carretti ambulanti, ecc. (dal 'grattare 'il ghiaccio).
chicago nel 1884. negri, 2-1x11: dal suo appartamentino all'ultimo piano d'un
doratura d'oro modellato. = dal provenz. grataboysa, comp. dall'imp
tolto una scorza da un albero, biscottato dal sole, e con quella si gratta
522: guardali [i castagni] dal bestiame con fossa, siepe o altri
, / da che la bionda aurora esce dal cielo, / finché febo si tuffi
di notte sulla montagna, non cessavano dal grattarci allegramente la pancia, finimmo col
e troppo parlar nuoce. = dal germ. * krattón; cfr. ted
. autom. rumore stridente prodotto talvolta dal cambio di un autoveicolo per un errato
/ e conoscete appunto / la zuppa dal panunto / e i tralci da i viticci
dagli incisori per togliere il riccio formato dal taglio del bulino quando si stacca il
, sm. dial. grasso che trasuda dal sevo torchiato per fare le candele.
candele, cotto in acqua. = dal lomb. gràtón * cicciolo, pezzetto di
, gittarlo sopra, frigere, levar dal fuoco, far menestra e menestrare. salvini
. = voce dotta, deriv. dal lat. gràtus, sul modello di
, ii-1-106: l'unica ricompensa che dal municipio accettammo si fu che ci venissero
nascente salvatore. = voce dotta, dal lat. gràtùlàbundus, deriv. da gra
signor gratulando. = voce dotta, dal lat. gratulari * ringraziare gli dei '
le grandissime in alto voce messe dal popolo lieto, uccegli non pochi stor
vali. = voce dotta, dal lat. gratulatili -ónis, deriv. da
ponno servire per ucelliera. = dal lat. volg. globùlus, per metatesi