tega assiduamente mi affaticavo. = dal pronome lat. il [le] al
cielo, al cielo, o cielo, dal cielo. plurale: e cieli,
. * = voce dotta, dal lat. eoli (plinio).
mascherati. = voce dotta, dal lat. heautontxmòrùmènos, grecismo (éaurov
molto bene esser veri quei racconti mentovati dal medesimo areteo... d'alcuni
tardo elephanti&cus (marcello empirico), dal gr. èxecpocvtiaxót;. elefantiasi
i lor futuri sposini, i quali, dal nebbioso all'infuori, riunì- vansi sull'
, lat. elephantidsis (plinio), dal gr. èxe- (pavrlaais, deriv
ha orecchie, non ode avvicinarsi la gotta dal piede elefantino: inguvia giù e spera
= voce dotta, lat. elephantinus, dal gr. èxecpdcvtivoc. elefanzìa (
sorriso di quelli, che, venendo dal cuore, rimbeltempiscono i bimbi, ed
e oscura, in una casa elegante dal grande scalone floreale di marmo bianco,
un giovane dalla bella chioma ondosa, dal profilo imperiale, dal collo apollineo,
bella chioma ondosa, dal profilo imperiale, dal collo apollineo, sovrano tipo di eleganza
raffinatezza, distinzione, signorilità (specialmente dal punto di vista mondano e sociale).
abitazioni distinguesi la pulitezza dalla splendidezza e dal lusso. alfieri, v-2-405: l'indole
, e tuttavia non discorda troppo mollemente dal resto. 6. sottile abilità
vi fu anco un altro brevissimo spazio dal canto delli angioli, ché idio lo'
di cesena e forlì, tanto era dal fango e dalle pozzanghere impacciata, che
, 9-633: le commedie / tolgon dal vero il finto, e 'l finto loro
eligibilità. cattaneo, iii-1-155: fece dipendere dal censo, non dalla nascita, l'
latina: nell'età classica era caratterizzato dal metro (il distico formato da esametro
endecasillabo, percioché quelle le quali cominciano dal verso di sette non sono senza ombra d'
l'elegia dolente ed egra, / che dal riso e dal gioco ognor si asconde
ed egra, / che dal riso e dal gioco ognor si asconde, / né
d'arpa e strofe d'elegia / paion dal lago e dalla selva uscir. d'
= voce dotta, lat. elegia, dal gr. èxeyeicc [sott. < *
elegiaco: distico formato dall'esametro e dal pentametro. boccaccio, 1-vi-203:
. da èxeyeta 4 elegia 'e dal tema di 7roié<ù 4 faccio ').
= voce dotta, deriv. dal gr. £xeyo <; 4 canto di
. eccles. [kyrie] eleison, dal gr. tardo [kùpie]
kùpie] éxérjoov (deriv. dal verbo èxséco 4 ho pietà ': v
= voce dotta, lat. elelisphàcus, dal gr. èxexfatpaxoc (anche -ov
; ignoranza inerente alla umana natura circoscritta dal potere de'sensi. compagnoni, i-45
questo o quel giro di parole, staccato dal complesso a cui apparteneva e reso astratto
istruzione elementare. pascoli, i-592: dal ginnasio al liceo, dal liceo all'università
i-592: dal ginnasio al liceo, dal liceo all'università è, per così
recenti scoperte della fisica nucleare sostanza caratterizzata dal fatto che i suoi atomi hanno tutti
due nemici elementi. foscolo, 1-292: dal fondo / d'una caverna i fremiti
sveglio, buon parlatore quando voleva, dal fare distinto. levi, 2-64:
. -eccles. dovere, nato dal precetto della carità, che obbliga ad
umido, / tutta fiorita ha l'anima dal suono / dell'elemosina che conta /
e si avviava all'uscita premurosamente seguita dal sacrestano. 3. per estens
. crist. éleemosyna (tertulliano), dal gr. èà£7]! j.
quand'ebbe attorno un cerchio di gente stranita dal suo fare, cominciò a elemosinare pietre
mendico disfatto dall'esperienza del mondo e dal vino e dall'assenzio, elemosinando un po'
serenissima [granduchessa cristina]. = dal lat. crist. eleemosynàrius. elemosinato
fu pietade se non giustizia, che dal suo esilio il sofista... fusse
voce dotta, lat. mediev. elenchus dal gr. èxeyxot; 'dimostrazione;
sospetta di questo drappello, fu trascurato dal grassi nell'elenco de'pittori trasmesso al
elenco dei demeriti delle sorelle; e dal frizzo all'insulto. pea, 5-
dotta, lat. ant. elencticus, dal gr. èxey ^ xcuóq, agg
= voce dotta, lat. helenium, dal gr. éxévtov 'penula'; cfr.
= voce dotta, lat. elèus, dal gr. 'hxeiot;. eleòbio,
lat. scient. heleobius, comp. dal gr. 6x0? 'palude '
= voce scient., comp. dal gr. £xatov 'olio 'e pxaaxó
lat. scient. elaeocarpaceae, comp. dal gr. èxaiov 'olio 'e
dotta, lat. scient. heleocharis, dal gr. sxeioi; 'palustre'e
delle regioni tropicali e sub- tropicali, dal cui frutto si deriva un astringente.
: 'eleodendro'... trae tal nome dal suo frutto, il quale è una
lat. scient. élaeodendron, comp. dal gr. 8xociov * olio 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. gxaiov 'olio 'e xi&oq
= voce dotta, lat. elaeomèle, dal gr. èxatófxsxi, comp. da
alcune piante. = voce dotta, dal gr. èxatov 'olio 'e rexacrróc
. = voce dotta, comp. dal gr. 6xociov * olio 'e tcttjvói
eleoselino. = voce dotta, dal lat. heleoselinon, dal gr. éxaiooé-
voce dotta, dal lat. heleoselinon, dal gr. éxaiooé- xtvov, comp.
. = voce dotta, comp. dal gr. kxaiov * olio 'e asp
= voce dotta, comp. dal gr. èxociov * olio 'e stearico
voce dotta, lat. tardo elaeothesium, dal gr. èxaio- • 9iaiov,
lat. scient. eleotragus, comp. dal gr. sxsios * palustre 'e
dotta, lat. scient. heleotridae, dal nome del genere heleotris, deriv.
nome del genere heleotris, deriv. dal gr. sxeio <; * palustre '
, lat. helèpólis (vitruvio), dal gr. éxé- 7toxi£ * macchina d'
dotta, lat. scient. èuttària, dal lat. tardo èlèctuarium 'elettuario '
del popolo al doge, nuovamente eletto dal senato, deesi appellar segno di democrazia
e presiedano in esse i deputati eletti dal medesimo popolo, ad effetto che sentano
ad un certo numero di cittadini eletti dal popolo, che non cesserà di essere
1-153: le scelte de'municipi fatte dal popolo furono meno cattive di quelle fatte
tempi nuovi, della nuova coscienza creata dal diritto elettorale, neppure il più lontano
lascinsi regolar dall'arbitrio, più che dal merito comprovato ancora ne'concorsi da'dotti
minuti di strada, in un vecchio cortile dal cui ingresso si accede anche a un
. = comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità),
= comp. di elettrico: voce registrata dal trama ter e dal tommaseo.
: voce registrata dal trama ter e dal tommaseo. elettricismo, sm. disus
complesso di fenomeni causati dalla presenza o dal movimento di particelle elettricamente cariche (dotate
gilbert, 1600), deriv. dal lat. electrum, dal gr. ^
deriv. dal lat. electrum, dal gr. ^ àexxpov 'ambra '(
, non deriva dau'armonia, ma dal suono, il quale ci elettrizza e
= voce dotta, deriv. dal fr. électriser (1733).
bassani, 3-12: elettrizzata proprio dal vento, dal mare, dai pazzi muli
: elettrizzata proprio dal vento, dal mare, dai pazzi muli
nella proporzione del 36 % proveniente soprattutto dal klondike, dal madagascar e dal brasile.
36 % proveniente soprattutto dal klondike, dal madagascar e dal brasile. 4.
soprattutto dal klondike, dal madagascar e dal brasile. 4. letter. elettricità
= voce dotta, lat. èlectrum, dal gr. ^ xexxpov * ambra 'ed
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
= voce dotta, da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. oxonéoì 'osservo '; cfr
di ago o di lama, è adoperato dal chirurgo. = voce dotta
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
v.). il termine è registrato dal fanzini (iv-217); cfr.
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
vóce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità)
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità),
elettrico, elettricità), cortico- (dal lat. cortex -ìcis 'corteccia ')
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
ha la sua forza in '(dal gr. xpàtog 'forza ').
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. òdòq 'via '; cfr
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità)
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, piovene, 5-519
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, = voce dotta,
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, carica positivamente
, elettricità), encefalo e dal gr. ypàcpo) * scrivo '.
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. xép. p. a 4
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. xòoii; 4 scioglimento, soluzione
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. xutó? 4 solubile '
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. xóyo <; 4 studio,
, lat. comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità)
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità)
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità),
elettrico, elettricità), encefalo e dal gr. ypà \ i \ ia '
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) ed
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. < p£xo <; *
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. epeov / j 'suono,
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. cpóprjoit; 'trasporto ',
gr. cpóprjoit; 'trasporto ', dal tema di cpopéw 4 trasporto '.
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità),
tema di elettrico, elettricità), dal gr. yacrr / jp yaerrpóc; 4
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
, elettricità) e da -geno (dal gr. yévot; 4 generazione ')
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità) e
tema di elettrico, elettricità) e dal gr. ypàcpo) 4 scrivo '.
= voce dotta, lat. phoenicèus, dal gr. < poivtxeo <; 'di
questo carattere che distingue l'alfabeto greco dal fenicio. gioberti, i-267: l'idea
a gomito con ragazze del popolo e monelli dal bruno tipo fenicio. ungaretti, xi-114
phoenissus * fenicio, cartaginese '(dal gr. cdoivtxiog * della fenicia ')
voce dotta, lat. phoenicitis -idis, dal gr. « poivixitic 1 pietra preziosa
(metà del sec. xix), dal tema del gr. cpafvoptai 'brillo
gr. cpafvoptai 'brillo 'perché ottenuto dal gas illuminante; cfr. ingl.
il fenico. = deriv. dal gr. « polvi!; -ixoc (
4 uccello dalle ali scarlatte ', dal gr. poivixótrrepot;, comp. da
. = voce dotta, deriv. dal lat. fèniculum 4 finocchio '.
, lat. phoenicurus (plinio), dal gr. poi- v£xoupo «; il
rossa. = voce dotta, dal gr. q>o (vio <; 4
= voce dotta, comp. dal tema del gr. « podvopoci * apparisco
= voce dotta, comp. dal tema del gr. ^ pa£vop. at
. = voce dotta, comp. dal tema del gr. ^ atvoiiai 'apparisco
. = voce dotta, comp. dal gr. < pa£vo{i. ai 1 apparire
pa£vo{i. ai 1 apparire 'e dal sufi, -oide, dal gr. -oei8t
'e dal sufi, -oide, dal gr. -oei8t) <; 'simile
. -avvelenamento da fenolo: provocato dal fenolo che può agire localmente come necrotizzante
medicina. = voce dotta, dal tema del gr. cpacvopai 'apparisco '
. acido fenolsolfonico: acido solfonico derivato dal fenolo per solfonazione con acido solforico concentrato
il noto dall'ignoto, il fenomenico dal sostanziale. gioberti, i-iv- 256
sé stesso, e per tale è confessato dal kant, il cui * noumeno '
gradonica / dignità procuratoria / fin colà dal nono secolo. / ed è il fosforo
un'altra creatura dai capelli lunghi, dal corpo molle, dai seni gonfi,
o da giudizi di valore o dal tentativo di spiegarli facendo ricorso a entità
il metodo e particolare indirizzo filosofico fondato dal filosofo tedesco husserl). 3
voce dotta, comp. da fenomeno e dal gr. xóyoc, 'discorso';
aut aut ». e se ne occupa dal punto di vista fenomenologico.
. = voce dotta, deriv. dal gr. (pauvopat. 4 mi mostro
[lo] e suff. -plasto, dal gr. 7cxaotó? 4 formato '
. = voce dotta, comp. dal tema del gr. < paivo (i
lucro illecito; interesse che si ricava dal denaro prestato a usura. s
composizione entrano gruppi di radicali monovalenti ottenuti dal fenolo per eliminazione di idrogeno; è
monovalenti ottenuti per eliminazione di idrogeno dal fenolo; è insolubile in acqua e
= voce dotta, comp. dal tema del verbo gr. < pa (
= voce dotta, comp. dal tema del gr. ^ aivopat 4
. = voce dotta, comp. dal tema del gr. cpa (vo{aoa
. = voce dotta, comp. dal pref. chim. fen- (tratto da
. = voce dotta, comp. dal pref. chim. fen- (tratto da
. = voce dotta, comp. dal gr. cpaió? 4 scuro 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. (pcaòc, 4 scuro '
, che indica 4 cellula ', dal gr. xùto? 4 cavità '.
voce dotta, comp. da feocromocita e dal suff. medico -orna che indica
lat. scient. phaeodaria, deriv. dal lat. scient. phaeodium 4 feodio
dotta, lat. scient. phaeodium, dal gr. cpató? 4 scuro '
lat. scient. phaeophyceae, comp. dal gr. « poetò? 4 grigio
. = voce dotta, comp. dal gr. (poetò? 4 grigio '
lat. scient. phaeophyta, comp. dal gr. ^ ató? 4
lat. scient. phaeoplancton, comp. dal gr. 9011ó? 4 scuro
. = voce dotta, comp. dal gr. < paió? 4 scuro '
lat. scient. phaeorètina, comp. dal gr. cpaió? 4 scuro '
334: dio possente e ferace, / dal cui vigor vivace, / virtù generativa
il lusso, / oggi sol puote dal ferace corno / versar su parti a lui
come agli ulivi. roberti, i-220: dal rigoglio e dalla succosa frescura di certe
de essa passion di morte / dentro dal core in de l'alma nata. f
inghilterra, e che non si riscuota dal suo letargo? segneri, ii-23:
di notte diversi ferali accesi, pendenti dal cielo d'essa, e così compartiti
= voce dotta, comp. dal lat. fer [ré] 4 trasportare
nel colorado). = deriv. dal nome del mineralogista tedesco rudolph ferber.
, lat. pherecralèus [versus], dal gr. < ps- pexpdxetov [
fu dedicato a giove cognominato allora feretrio dal ferire, per aver romulo fatto voto
a seppellire, e incontanente fu liberato dal demonio. boccaccio, iii-n-15: e1
'trofeo, vittoria ', deriv. dal gr. qpé- pexpov, da cpépco
america). = deriv. dal nome del chimico inglese robert ferguson.
di corniglia celebrata già dal boccaccio e annoverata dal poeta tra le
corniglia celebrata già dal boccaccio e annoverata dal poeta tra le delizie offerte agli ospiti vegnenti
ecclesiastico, accompagnata da un numero progressivo dal 2 al 6, indica i giorni
6, indica i giorni della settimana dal lunedì al venerdì, in sostituzione dei
l'invito, che sua madre ebbe dal fratello, le parve strano: atteso
, / tanto si tenne ognun beatificato / dal santo padre d'un tanto pastore.
da feria: e feria è detta dal ferire / che facevan gli antichi delle
segue la religione cattolica, di astenersi dal lavoro nei giorni festivi e partecipare alla
(forma dotta di fiera) e dal sufi, -cida (lat. -cida,
dell'asfalto bollito in certi caldaioni mestati dal vento, davano l'esalazione ferigna dell'
piccolomini, 7-6-1: li raggi solari, dal primo lor ferimento ritorcendo, vengono a
ii-2-105: come lo spirito conoscitivo passa dal sentire senza avvertire all'avvertire con animo
sapere che la natura umana è stata dal grande iddio posta nel mezo tra la natura
fedra coi piedi senza sandali, consunta dal male insonne, poggiata il cubito su i
odor de la selva, i violata dal sole, bella stornellatrice. 2
parte ferina della mia natura, che dal fondo delle viscere ulula e bramisce.
fratello artaserse e di giavellotto fu morto dal soldato cario. cardarelli, 1-49: a
giovane, 9-63: feria è detta dal ferire, / che facevan gli antichi delle
il duca di guisa fu costretto levarsi dal suo alloggiamento. - (anche
alcune coppie siano con gran diletto ricevute dal nostro sensorio, altre con minore, ed
, / e spesso l'aria il cardellin dal corno / con suoi dolci muggiti ancor
ogni lato, assidua, intenta / dal dì che nasce; e l'affatica e
esaltamento, io ferirò dietro, overamente dal fianco, e per ventura non ne
questo signore, e ricerche che feriate dal canto loro. -piombare a volo
. freste, festre, feste (dal frane. * first, che nel ted
ferita era... profonda; cominciava dal dorso della mano, girava sotto la
con labbri di più colori sovrapposti, dal sanguigno al cereo. -ant. medico
cotanto amava, / novellamente gli è dal cor partita; / che per incanto alcina
beda afferma che quattro ferite furono inflitte dal peccato del primo parente a tutta la
quanto è suave questo liquore che viene dal tuo vulnerato core. bartolini, 4-143:
con tutta quella amaritudine che mi viene dal vero affetto de la servitù mia,
il tartaro, poi che si riebbe / dal colpo che di sé lo trasse fuore
tutta la persona; poi coraggiosamente staccarsi dal dito le feroci mandibole dell'animale e
..., vidi venire avanti carponi dal ciglio del colle due uomini che trascinavano
, le quali ferite da una parte dal sole, gettano dall'opposta ombre negrissime.
, le quali s'accomodano la cortina giù dal piano della fossa, facendovi delle feritoie
co'balestrerai, o lunghissime e strettissime dal tetto fino a terra. magalotti,
modo ordinario di concepirla [la creazione dal nulla], io la chiamerei una porta
, 1-118: le finestre erano alte dal pavimento e strette come feritoie. d'
strettissima finestretta, quasi una feritoia, dal posto dove sedeva, drogo poteva gettare imo
faldella, 5-193: speranza risorse faticosa dal pavimento e si riadagiò gradatamente sul davanzale
-io e quelli di casa mia siamo dal sagio imperio brivilegiati che in ogni battaglia che
: qual tenerella e giovinetta feria / dal vento combatuta e da la pioggia /
= lat. mediev. feria, dal lat. class, ferùla 4 canna '
(v.); voce registr. dal tommaseo. fermacalzóni, sm. invar
ài fermagio. = deriv. dal provenz. e ant. fr. fermage
suo fermaglio. = deriv. dal provenz. fermalh, ant. fr.
fr. fermati, a sua volta dal lat. firmdcùlum * oggetto che serve a
agevolezzé a figurare: e tumido acquisterà dal secco, acciocché fermamente ritenga quella cosa
non essere dentro come percorso e avviato dal brivido segreto del compiacimento, onde il
a trattenere il piede impedendo che sfugga dal pedale. orioni, x-20-311:
accettava la sua pietà, si sciolse infine dal bacio lenta, lenta, quasi temendo
che squallido e negletto / e infrequente, dal sacro àmbito in tutto / e dalle
città eterna, e, a cominciare dal secolo quinto, fermaron la sede in ravenna
la qual dardania / volse che detta dal suo nome fusse. boccaccio, v-61:
; oppressa / l'egizia gente è dal terror. vico, 106: siccome le
solo alle cose, che debbono venire dal dì, il quale la detta petizione fermata
ii-228: ho mostrato come questo effetto viene dal desiderio dell'infinito,...
/ nostro, dove il sentier dritto dal torto / mal si disceme infin all'ultime
le lor sante opinioni, / niun dal primo vincol si disciolse. trissino, i-24
/ de la bella ifigenia; / dal fermar legge sì ria / ogni spirto era
/ l'imperatore assalse il retroguardo / dal canto ove marsilio avea fermato / il fior
, tra per essersi lasciato pigliare invecchiando dal male della signoria, avea pensato bene
, 2-14: i cavalli fermati avean dal bessi. monti, iii-146: la teresina
mormorio. mascardi, 2-124: discendiamo dal cielo, e prima d'arrivare alla
. serdonati, 9-272: scampati miracolosamente dal... tanto periglio quindici giorni
lenta, / mossa da la pietà, dal santo aspetto, / cercò farla restar
). 26. far desistere qualcuno dal continuare nella sua azione; trattenere qualcuno
continuare nella sua azione; trattenere qualcuno dal compiere determinati atti. caro,
del tempo. ariosto, 25-62: dal ciel la luna al mio cantar discende,
la città tutta, vi fu fermato dal principe, e vi stette fino al 1499
pioverle, 5-379: l'occhio è fermato dal negozio di gioielliere, degno di una
tremanti, quantunque cinqu'anni sieno scorsi dal giorno fatale, ti narra la dolente storia
, 602: era il sole per fuggir dal cielo. / oggi s'è fermo
o movimento per compiere l'azione espressa dal verbo (ed è in partic.
discorso, non ti lasciar così vincer dal dolore e dalla disperazione. landolfi,
: smettere, interrompere l'azione espressa dal verbo. castiglione, 238:
assumere una forma definitiva (anche seguito dal compì, di stato in luogo)
si trotta. giusti, ii-15: dal momento che sono partito da napoli, ad
41-229: passiamo al cantare figurato, e dal parlare disteso e serrato...
che fidandosi della loro moltitudine erano discesi dal monte senza alcun ordine, credendo i
. dall'alto arbore le frondi toccate dal freddo dell'autunno e male fermate.
in fretta con le mani e fermati dal fazzoletto di seta che portava legato sotto
per chi si rifiuta a credere che dal semplice caso sieno generati uomini e cose.
legno / non pò molto lontan esser dal fine. giusto de'conti, i-74:
stormiscano, ogni acqua coperta e fermata dal gelo, ogni animale imbucato nella tana
è ne l'oriente, ove percossa / dal sol vicino più s'accende e flagra
e l'altro giro / in cui dal capricorno indietro ei torna. [sostituito
sistema di chiusura ', deriv. dal fr. fermer 4 chiudere '.
10-13: è resa [la massa] dal minimo fermento / fervida tutta e fermentante
calcoli] era stata avvertita la diminuzione dal dottor hales, mediante l'immersione di essi
.. che quel colore fosse nato dal sangue, più fermentante nel tempo che lussureggiano
, un mucchio d'alghe, macerate dal salino primaverile, mandava un odore dolce
inettissima sarebbe a poter nutrire, e dal nostro stomaco a dirigersi, perciò la
[sali] che non si disciolgono dal caldo secco, si dissolvono dall'umido vaporoso
oscura e sommovitrice. buzzati, 4-530: dal loggione qualcuno zittì imperiosamente, imponendo il
= voce dotta, deriv. dal lat. fermentsscere, incoativo di fermentare
7-51: né può [il legno] dal fermentevole contrasto / de gli alcali e
. parini, giorno, i-482: così dal capo / evaporar lasciò [il mio
tempo disse gesù a'discepoli suoi: guardatevi dal fermento de'farisei, il quale è
baldoria le prime poche mosche già nate dal fermento del concime. govoni, 2-128:
il savonarola) e specialmente in agostino dal cui ordine è uscita la riforma prima
. cesarotti, i-444: lungi però dal secondare il fermento dei partigiani e di
è tenero, si fascia, e guardasi dal vento: ma dipoiché egli è cresciuto
e immaginabile ragione era inutilissima a rimuoverla dal suo proposito, e che la fermezza
la vally s'era trovata come bloccata dal tono, dalla fermezza di quella risposta
nucleare, detta anche barn. = dal nome del fisico ital. e. fermi
loro fermieri. = deriv. dal fr. fermier 'fermiere'; cfr. ferma3
conoscono alcuni isotopi. = dal nome del fisico ital. e. fermi
della statistica di fermi. = dal nome del fisico ital. e. fermi
letto, mi ha in gran parte sollevato dal male, portandomi il guadagno di un
è la vivissima speranza di venire aiutato dal signore a dimostrarmi non troppo indegno di
indimenticabile, afferrava ed era come uscisse dal tempo. levi, 2-68: tolstoi parla
ma né si piegò né si scosse dal suo fermo proposito. piovene, 5-239
loro, vi mandano un affettuoso saluto dal cuore, fiduciosi di rivedervi presto in
inf., 5-83: quali colombe, dal disio chiamate, / con l'ali
dolce nido / vegnon per l'aere dal voler portate. 14. ben
di intatto. buzzati, 4-86: battute dal sole, esse [le cime]
, mi sono recato alla banca d'italia dal colonnello nelson, che alle mie eccezioni
opposto che il provvedimento era stato consigliato dal sapersi che nelle cassette delle banche erano
libertà personale una persona che, fuori dal proprio comune, desta sospetti con la
= dall'etichetta fernet branca (nome dato dal suo inventore, bernardino branca,
quando si parte l'anima feroce / dal corpo ond'ella stessa s'è disvelta
; e il feroce sopraggiunto / smonta dal suo cavallo / e con lo stocco in
: la bruttura del feroce mare / dal capo s'astergea. g. capponi,
e lungo / malor discarna, se dal sonno è vinto, / che sotto i
braccia la crosta stradale, pietrisco pigiato dal traffico di anni; han come le mani
dura ed eretta, alta un braccio dal suolo, asciutta e quasi lignea, d'
saggi avvisi osservator sol tanto, / che dal ciglio paterno ei sia lontano. metastasio
: in questo mezzo era addo- mandato dal consolo che dovesse essere dato indugio e
carducci, ii-20-56: sono quassù, dal 7, solo, e la mia solitudine
quel gatto era riuscito a far cadere dal muro di quella saletta una gabbia col cardellino
il pubblico, ma anche il sovrano, dal quale si sarebbero alienati tutti i cuori
conoscendosi dalla continua frequenza dell'archibugiate e dal suono incessante delle campane che risuonavano molte
umano. baldini, 4-59: giovani dal viso florido e acceso di splendida energia
monoginia, famiglia degli aranci; caratterizzate dal calice cinquefido, da cinque petali, dai
dotta, lat. scient. ferònia, dal nome di feronia, dea delle selve
dea delle selve adorata in etruria (dal lat. fero * produco ')
voce dotta, comp. da feronia e dal suff. -morfo (dal gr.
feronia e dal suff. -morfo (dal gr. fxopqri) * forma ')
non da pochi soltanto ma anche dal ferraciuchi illetterato come dal pidocchio riunto
ma anche dal ferraciuchi illetterato come dal pidocchio riunto. = comp.
mi addomando. rosa, 162: liberi dal far conto con gli osti, /
ferie di ferragosto ». = dal lat. feriae augusti * riposo di agosto
mi chiamò per l'organo; aiutato dal ferraio del paese e dalla mia sfacciataggine
via ferraria ', nome derivato non solo dal colore delle pietre, ma forse anche
code infioccate / legate d'un vivace nastro dal mastro ferraio. = voce
come agg. di faber, e dal sec. ii come sost. ferràio2
26: nella maniera che narrato è, dal mese d'agosto a quel di ferraio
... non si discosterà mai dal verisimile. 2. dimin. ferraiétto
. = comp. da ferraio e dal suff. -olo, proprio del piccolo
dei cantieri, dai fumaioli mozzi, dal ferrame e chiodame contorti, dai bacini
di una nazione. = deriv. dal lat. volgar. ferrago -ìnis (da
stamignoni, limiti, ferrandine. = dal nome dell'industriale lionese ferrand; cfr.
di ferrandine. = voce registr. dal tommaseo. ferrandino, sm. numism
da sé, senza conserva: diverso perciò dal burchio piatto e dalla zattera.
padula, 486: il ferraio tocca dal vetturino venticinque lire all'anno a patto
= deriv., in forma corrotta, dal lat. feriàri * far festa '
dotta, lat. scient. ferrària, dal lat. tardo ferrària (vegezio,
noderuto come manica di spiedo, e dal capo grosso ferrato e puntaguto, legato
: gli altri dei non gir calzati / dal dio mercurio in fuor, che,
depilatorie d'europa; io non ricavavo dal suggerimento, benché lo seguissi, alcun beneficio
dunque è mestiero che 'l fabbro foglia dal calzolaio l'opera sua. giovanni dalle
carducci, ii-3-337: ferravecchia si chiamava dal vender le ferra vecchie.
a quel modo che ferravecchia si chiamava dal vender le ferra- vecchie? bandi,
era accontentato per allora di abiti smessi dal babbo, sperando di poterne guadagnare dei
prelevare con le tenaglie il ferraccio uscito dal forno e a portarlo sotto il maglio per
parte? landolfi, 3-96: uscite dal cerchio della natura, che non esiste.
mortali. alfieri, 1-20: né forse dal compiangerli tu stesso / lunge saresti,
sono di gran peso, perché tolti dal secolo aureo e da uno dei vostri insigni
un uomo amesato a piastra e maglia dal cimiero agli sproni. = deriv
emulare il gran tonante, amore / dal zoppo genitore / il fulmine chiedea.
della bambola] e, allora, fuori dal collo, cascarono giù frantumi di porcellana
). = voce dotta, dal pref. ferri-'ferrico 'e ammonio (
entrò d'una cantina, / perché dal finestrone accanto al tetto, / e
= voce dotta, comp. dal pref. ferri-'ferrico 'e cianidrico
= voce dotta, comp. dal pref. ferri- * ferrico 'e cianuro
, solforati, clorurati, ecc., dal ferro, nei quali l'ossidazione o
9-104: lo stabilimento odierno fu fondato dal granduca leopoldo ii sopra una vecchia magona
comp. da ferrum * ferro 'e dal tema di fer re * portare '
sì, che n'erano ancor essi / dal capo ai piè tutti di ferro armati
, iii-177: distolsi allora gli occhi dal superbo, grandioso spettacolo delle montagne apuane
= voce dotta, comp. dal pref. ferri-1 ferrico * e magnesiaco
= voce dotta, comp. dal pref. ferri- * ferrico * e manganico
. = voce dotta, comp. dal pref. ferri- * ferrico ', molibd
. = voce dotta, comp. dal pref. ferri- * ferrico 'e dal
dal pref. ferri- * ferrico 'e dal lat. scient. natrium 'sodio
. = voce dotta, comp. dal pref. ferri- * ferrico 'e [
= voce dotta, comp. dal pref. ferri- * ferrico 'e sodico
da ferrum 'ferro 'e dal tema del gr. xp [3 <
= voce dotta, comp. dal pref. ferri- * ferrico 'e tung
i-265: -sbandite, -disse -o signori, dal mondo il ferro, ché questo è
diamante è forte, / assicurato m'han dal suo furore. marino, 13-136:
stato cagionoso e sensibile, s'era alzato dal letto poi un altro, sano come
attualmente in corso della storia umana contraddistinta dal trionfo di tutte le colpe e i
, 242: non divenimmo noi dal puro oro allo ariento? l'altro
dall'ariento al rame; il terzo fue dal rame al ferro; ed in pessimo
cade la nostra etade ora, cioè dal ferro in terra. aretino, iv-1-32:
quarta età più dura, / che dal ferro pigliò nome e natura. /
l'ali, / e in terra uscirò dal tartareo fondo / la menzogna, la
e stolte. gioberti, 1-ii-417: dal morire per amor di dio all'in-
palazzeschi, 3-233: i sei figli pendevano dal suo labbro non con la gioia delle
labbro non con la gioia delle melegrane dal tronco, ma quasi implorando misericordia,
: oh qual di mali / esala dal lor sen turbine immenso! d'annunzio,
. jahier, 73: uscì dal manico e cadde nel lago. garzoni,
il ferro crudo. scuoiare un avambraccio partendo dal polso. morando, 4: non
forbici si vanno increspando e istorcendo i capelli dal / gemer che cupo e rotto
/ gemer che cupo e rotto esce dal fondo / delle squallide fronte indietro
torri; i palchi avvisa / col sospeso dal fune orribil ferro; ogni cosa
: uno fante che abbia il capo coperto dal ferro, il petto difeso dalla corazza
al regai mio talamo ei veniva / fuggitivo dal carcere; e sua destra / livida
, che le scendevano, anel- lati dal rigore del ferro, sulle spalle. c
/ e su i polsi è marchiato / dal ferro della mula di foligno. jovine
che perciò uno di loro resta ammazzato dal ferro dell'altro, siccome l'altro
altro, siccome l'altro può restarci dal ferro del carnefice. carducci, iii-14-181
annunzio, iii-2-195: chi ci separerà dal cuor di cristo? / non fame
modo e da tagliare col ferro l'angoscie dal cuore, la stoltezza dall'animo,
la stoltezza dall'animo, la lussuria dal ventre, e il tradimento da la
, 60: ci siamo lasciati caricare dal ferro delle tristizie, che ci
, e fu tagliato e rotto / dal gravissimo colpo, e fu partita / la
g. capponi, 2-404: stretto dal cerchio di ferro d'una tiranna necessità
, / la misera arianna, / rotta dal mare e dal viaggio stanca, /
misera arianna, / rotta dal mare e dal viaggio stanca, / dormì finché in
nel cuore la gran casa / assediata dal fango e dalla pioggia. pavese,
/ su la donna si calò / e dal funere nefando / egli solo ritornò.
. fortini, ii-98: sentendosi gagliardo dal vino, non li pareva d'aver nulla
ferràccio (v.). = dal lat. ferrum * ferro anche 'oggetto
lega di ferro con tenente dal 18 al 25 % di fosforo.
voce dotta, comp. da ferro e dal gr. xi&05 'pietra '.
5 atomi di carbonio '(dal gr. rcévxa 'cinque ') e
in cui il cromo è sostituito dal ferro. = voce dotta,
v.). voce proposta dal lacroix nel 1910. ferroplàtino,
ne vale ad esprimersi. il legno dal falegname, la lega ferrosa dal side-
il legno dal falegname, la lega ferrosa dal side- rurgista. gobetti, 1-i-717:
voce dotta, comp. da ferro e dal gr. oxu7m [xò?]
voce dotta, comp. da ferro e dal gr. tù7to <; 'impronta
osservazione, come un * ricordo 'recato dal viaggio. come un regaluccio, una
la treggia non caccierà più il carro dal mondo né il carro la diligenza né la
g. bassani, 2-35: noi, dal canto nostro, ci eravamo abituati al
vecchia zitella [la signorina fufù] dal nomignolo a vapore e stantuffi, le impressioni
del cratere vesuviano. = dal nome dello studioso di mineralogia ferruccio zambonini
/ e portata a gran corso / dal ferrugineo carro. tesauro, 1-109: all'
impastati e ferruminati, dirò così, dal mare medesimo, non si veggono forsi
: temendo che l'incandescenza sofferta dal sale dedicato a quest'esperimento non fosse bastata
esser gaio. fagiuóli, 1-5-471: e dal primo di loro, che mi darà
= voce dell'italia sett., dal ted. alpino fersse e fràsle '
acqua che discende / del colle eletto dal beato ubaldo, / fertile costa d'
biade e di vigne, mi accorsi su dal verde chiaro dei campi di un vasto
alvaro, 5-219: queste trovate uscivano dal suo fertile cervello, all'insaputa del
ho il corpo lacero e distrutto / dal crudo aratro e da gli empi mortali?
ereditario peccato, scaturito pur egli ancora dal paradiso, allaga il nostro miserabile egitto
provincie e più numerosi i regni che dal sovrano dispositore... commessi sono
greca. vasari, iii-40: trasportato dal disio d'acquistare nome, dalla voglia
... letame, litame, dal lat. * laetamen ', ancora detto
generosi vengano schiarite, convalidate e fertilizzate dal crescente lume della scienza. b.
] possano essere affogati dall'acqua, dal fuoco arsi, dalle malattie sgangherati, da
ferula nasce nei luoghi di là dal mare caldo, perciò è in sicilia
il tirso in questo ancora è differente dal 'narthece ', o ferula, perciocché
= voce dotta, comp. dal lat. ferùla e dal tema di
, comp. dal lat. ferùla e dal tema di fero * porto '
: del mosto il dolce umore, / dal proprio fermentar reso fervente, / de'
[la donna] le affettuose parole dette dal ferventissimo amante. torini, 362:
sapere. marino, 295: fin dal fondo del cor traendo a forza /
molte orazioni delle quai poco si movon dal core. s. bernardino da siena,
si può anco essere introdotto debolezza dal periodico travaglio. 2. figur
le cupide luci, ond'egli bee / dal bel volto di lei tosco soave.
più grate. mazzini, i-513: sin dal 31 maggio han perduta la fede,
! » proseguiva fervidamente lucia, rianimata dal vedere una cert'aria d'esitazione nel
claustrale, maggiore influsso ricevevano i monaci dal laicato di quello che ne infondessero essi
getto di schiuma bianca e fervida traboccò dal collo della bottiglia. -fortemente agitato
brama indegna / pur mi lusinga a traviar dal vero / cammin d'onore, ella
. cattaneo, iii4- 291: fin dal giorno 3 il popolo voleva rialzare le barricate
peregrina, / misera, a ripararti / dal gel, dai venti o dal fervor
/ dal gel, dai venti o dal fervor del sole! tommaseo, i-181:
e fervore nel cuore egli avesse raccolto dal suo maestro lo studio dei quattrocentisti, e
, breve discorso introduttivo che veniva rivolto dal capocomico al pubblico prima deltinizio della rappresentazione
la porta e uscirono nella piazza abbrutita dal sole. soldati, 2-162: mai
fersa dell'uragano. = deverb. dal longob. fillezzan 4frustare'(cfr. sferza
dolcezza. = voce dotta, dal lat. fescennxnus, deriv. da fe
certo, e forse nelle nozze sin dal principio più che in altra occasione,
stigmatizzava quella libertà fescennina, tanto deplorata dal parini, e tanto contraria alla libertà
sangue vivo e di rosa, ghiozzi dal labbro fesso e leporino. -in
. 0. targioni tozzetti, i-84: dal numero delle spartizioni vengono [alla foglia
parlassero atteggiando. guerrazzi, 170: dal capo fesso spiccia larga vena di sangue
le ale e la polpa del petto dal corpo de la starna. dapoi mitti in
della faccia, una delle quali è dal nodo del meggio sino alla punta del dito
del dito indice: vi è quanto dal mento alla fessura della bocca.
giorno di riposo, di astensione dal lavoro (in contrapposizione ai giorni
obbligo, per i fedeli, di astenersi dal lavoro e di assistere alla messa.
cristiana, osservare l'obbligo di astenersi dal lavoro e di assistere ai riti religiosi
drizzar gli occhi ver me di qua dal rio. folgore da san gimignano, vi-n-161
disgamba. -del (o dal) dì delle feste: speciale, scelto
e mona clio, / onde sete uomo dal dì delle feste. berni, 183
me la metteste / per una fante dal dì delle feste. -dire a
doni, 4-39: quando tu sarai dal re... sia certo che ti
festa, solennità ': forma ricavata dal plur. n. fèsta -órum (da
ella fosse a pioli una scala, / dal più basso ei comincia, e va
nostra. pirandello, ii-2-497: sopravverranno dal fondo della sala sul ponticello altri festaioli,
fondazione di una società atea, scomunicata dal parroco del luogo, entra a tutto
inflessibil parca / vuotare interi i secoli dal fuso. 3. figur.
esulta il mare. crudeli, 1-2: dal sen profondo / scuoti il doglioso pianto
il festeggiar finito ancora / quando giunse dal campo il messaggero, / non aspettato ornai
a trivia, e ordinaroe dì festevoli detti dal nome di febo. boccaccio, v-24
e a vivere fra le solenni figure create dal genio e le accompagnano infantilmente, ilari
quali incurvandosi formavano altrettanti festoni mollemente agitati dal vento del mattino. nievo, 6
il tuo fazzoletto? -domandò nedda togliendoselo dal capo per sciorinarlo al sole e contemplarlo
n-125: una voce predomina improvvisa / dal festoso tumulto della luce / che si
2-319: esso lino non si spicca dal suo festuco, se esso non comincia
che appartiene al feto, che deriva dal feto. monelli, 2-34: era
se non tre sole giornate, perché dal gran caldo le teste [delle vipere]
soffici, iv-133: picasso, colpito dal fascino erotico di certi feticci negri..
patriottici. = voce dotta, dal fr. fétiche (nel 1669; già
), adattamento del portogh. fettifo (dal lat. facticius 'fatto artificialmente '
abbigliamento appartenente alla persona amata. = dal fr. fétichisme (diffuso da c.
del ponte, attorno a un braciere dal fumo acre e fetido, di torba.
voce dotta, comp. da feto1 e dal sufi. lat. -fer, da
-voce dotta, comp. da feto1 e dal sufi. lat. -formis, da
non sent'aratro essendo riscaldata / dal chiaro sol con temperati rai / s'
). papini, 8-278: sol dal dolore vien la verità, sol nello
condisca d'aromati preziosi. = dal nom. del lat. fcetor -óris 4
il mito, ottenne, un giorno, dal padre di guidare in sua vece
, lat. phaithon -ontis, deriv. dal gr. < daé&cùv -ovtotj,
dotta, lat. scient. phaithon, dal nome del mitico fetonte.
: la circolazione sanguigna del feto dal terzo mese in poi. =
campi i corpi stanno / e corrotti dal tempo che gli strugge, / un fetor
abate isaac volgar., 1-93: dipàrtiti dal secolo; e allora conoscerai il fetore
spalla di porco alto teneva, / dal fumo e da la polve oscura e
con indosso le mutande. = dal lat. offa * focaccia, polpetta,
, ma semplicemente per staccare una lonza dal suo chiodo a prenderla e tettarla in
al polso, che s'era fatta nera dal tempo. di giacomo, i-589:
, la cui piccola montagna sembrava arrossata dal tramonto. palazzeschi, i-49: il
concerne il feudo, che proviene dal feudo, che si verifica nel
è imposto, instaurato, prodotto dal feudalesimo (un'idea, un
mano quanto l'umana razza è scaduta dal buono tempo delltmpero romano, sino ai tempi
finniche e germaniche furono domate in gran parte dal giogo duro e severo degli ordini feudali
a feudo e soggetto al sistema imposto dal feudalesimo. c. gozzi, i-26
ricchezza, dalla potenza quasi feudale esercitata dal padre nel pae- setto nativo le veniva
rappresentò la borghesia del vecchio regime oppressa dal feudalismo celta e sempre in lotta con lo
eccessivo del duello, dalla feudalità, dal baronaggio e dal vassallaggio, dal celibato
duello, dalla feudalità, dal baronaggio e dal vassallaggio, dal celibato volontario o forzoso
, dal baronaggio e dal vassallaggio, dal celibato volontario o forzoso, ecclesiastico o
di istituzioni, norme, leggi instaurate dal feudalesimo. giordani, xiii-36: in
più gotico cipiglio da medio evo -scendete dal signor guardiano del lazzaretto, declinategli sillaba
lor supplicazioni chiedessero ed impetrassero per noi dal principe la remissione de'nostri capitali misfatti
, e fuggito in roma ed accolto dal principe colonna, perché quivi non era
suo feudo di colimbètra, dove fin dal 1860 s'era esiliato. borgese, 1-391
senza alberi, senza case, battuta dal sole, misteriosa nella sua nudità. vittorini
feodum e fevum), attestato fin dal sec. ix (in un documento
documento di cluny, 881): dal francone * fihu 1gregge ', che
s'indicò il 'beneficio 'accordato dal principe con diritto ereditario, che venne a
un fiocco di cordoncini neri che pende dal centro, molto usato in passato nei
fez e il manganello. = dal fr. fez (nel 1787; ma
ma erano spediti forse i nostri legati dal senato e rivestiti del santo carattere feciale
es.: lat. purpura 'porpora * dal gr. rcopipópa; e lat.
e lat. philosophia 4 filosofia * dal gr. « ptxooocpta. citolini
buon vino, fiaba lunga. = dal lat. volg. * fiaba, deriv
per metatesi da f&bla, che è dal lat. fàbula (cfr. favola)
saria di color vinto, / come dal suo maggiore è vinto il meno. cavalca
: leggiamo nell'esodo che moisé, tornando dal monte con la legge che dio li
dante, inf., 7-14: quali dal vento le gonfiate vele / caggiono avvolte
tuo rubello / figlio, ambrosio venir dal cielo, armato; / ed a'
due gran cerracchioni / co'rami intorno dal vento fiaccati. caro, 5-407:
scroscio del turbine, vecchi tronchi solcati dal fulmine, selve, deserti, marine solitarie
velo, / come fosse un percosso dal cielo, / il novissimo d'ogni mortai
: mi sento ancor più fiaccato, come dal colpo di grazia. cardarelli, 1-79
groppa sudata: una gradazione che va dal sudore caldo, odoroso come sangue traspirato
un fiàcchere, e si fece condurre dal suo banchiere. oriani, x-16-48: appena
magrezza, imperoché il soperchio calore, che dal cuore s'è per le membra diffuso
fiacchezza / nacquero delle parti, o dal difetto / di quel ch'a molti
o la fiachezza delle parole dipende principalmente dal fine. = deriv. da
tanto in tanto per non lasciarsi vincere dal sonno, col mento rilassato, le
, 2-68: ora che vi ho liberati dal pregiudizio di credervi fiacchi nella lingua francese
d'armi fiacche o inutili, travagliata dal tifo e dalla fellonia.
dove la cosa andasse a parare alzato dal nimico con più commovimento e più spesso
promettete voi altrettanti? = deriv. dal settentr. fracco (v.).
e co molta luce corse una stella mossa dal cielo per l'ombra della notte,
bronzo indorata, ed essendo questa percossa dal fulmine, vi fece inalzare in luogo de
poi che 'l possente giovane dentro dal cor m'accese la sua fiaccola. boccaccio
fiacca, a sua volta integr. dal suffisso dimin.). cfr. isidoro
pietra e l'anime, fossero state liquefatte dal fuoco, e che nel raffreddarsi l'
e l'anime, fossero state liquefatte dal fuoco. fiaccóna, sf.
che corrisponde all'italiano 4 fiadóne 'dal germanico 4 flado '».
= voce dotta, lat. phiala, dal gr. cpidxrj * coppa (bassa
: fiamma più cresce più contesa / dal vento. cellini, 1-4 (32)
. -fiamma ossidrica: quella prodotta dal cannello ossidrico, bruciando l'idrogeno nell'
mi- rena è distrutto; / distrutto dal fuoco. / in sera di festa,
-con riferimento ai materiali gassosi incandescenti eruttati dal cratere di un vulcano. simintendi,
encelado superbo, che fremendo / fiamme dal petto eternamente vome. giannone, 1-v-254
neri / de i cuor vostri battuti dal pensier / guizzan come da i vostri
ardore. petrarca, 136-1: fiamma dal ciel su le tue trecce piova,
mi darà mai pace? / piova fiamma dal cielo, / che mi distrugga et
/ in sodoma versò di fiamme ardente / dal ciel turbato spaventosa pioggia. d.
, 21-106: quando l'udiva ragionare dal pulpito, gli parea veder piovere un diluvio
parea veder piovere un diluvio di fiamme dal cielo. -stella cadente, bolide
, 4-57: ahi, che fiamma dal cielo anzi in me scenda, / santa
(e, in partic., dal sole); raggio, fulgore.
/... / un rossor dal candor non ben distinto / varia la guancia
nizza / il marinaro / biondo che dal gianicolo spronava / contro l'oltraggio gallico
scialba di un lume a petrolio scendente dal soffitto come un paracadute. buzzati, 4-130
giusta cagione. marmitta, ix-297: dal viso esce una fiamma, e sonnacchiosi
dalla vita consueta, quando esce loro dal cuore, strano e incompreso a loro stessi
e di gioventù, visibilmente toccata dal segreto del destino che l'attendeva.
il fuoco elettrico, che deve essere regolato dal conduttore. foscolo, iv-415: ma
che avremo colpito. tozzi, 3-92: dal mare venivano le barche dei pescatori.
alle fiamme, oltre i libri interdetti dal pontefice, il catechismo sino allora insegnato
9-11: trascorro le mie ore al riparo dal vento / come il mangiatore di fiamme
scendere dalla causa all'effetto. -procedere dal fumo alla fiamma: salire dall'effetto
non dalla fiamma al fumo, ma dal fumo alla fiamma. -ritorno di
legni disperse: / e quando ei già dal fulminato petto / sangue e fiamme anelava
lombi inghirlandati di foglie di fico, dal paradiso terrestre: la spada di fiamma
a cagione del denso fummo, vegnente dal fuoco continuo dei mortai, cannoni, moschetti
posto. giusti, i-459: saltai dal letto, corsi nella stanza dove soglio studiare
il sole stesso. = dal lat. fiamma 4 fiamma * (anche
cavar sangue ai grossi animali. = dal fr. fiamme 4 lancetta chirurgica '(
riduzione del termine di medicina phlebotomus (dal gr. < pae- 3óto|xo <;
che la menò lontano dal luogo dello scandalo, sostenuta dalla violenza
di cappella, e i vuoti furono colmati dal frenetico galoppare delle dita sulla tastiera.
rapimento estatico e apocalittico, è raffigurata dal mosaicista con una forza pittorica che affronta,
dolor viva come buona madre / che trae dal penar la sua speranza, / il
dolor fiammi come la lanterna / che dal nostro il cammin svela degli altri.
ai piedi di una quercia spaccata in due dal fulmine, gialla e morta, le
su cui era una perla che, fiammata dal sole morente, metteva toni di stanco
. pindemonte, 194: come fugge dal suol per le notturne / tenebre in
amor, ch'ogni animante / desta dal sonno a l'opre e 'l sol
lor arme. marnioni, 1-38: dal capo al piè [l'angiol di dio
: i fascicoli degli stemmi colorati fiammeggiavano dal tanto minio e dal tanto oro.
stemmi colorati fiammeggiavano dal tanto minio e dal tanto oro. e. cecchi, 5-456
, dovunque io miri, / saettato dal sole, il mar lampeggia. stigliani,
nel caldo d'amore / di là dal modo che in terra si vede, /
splendente nel caldo d'amore di là dal mondo... la sentenzia è:
come le dita della mano, a vederli dal mare. brulicanti tra le spighe,
inclina sotto il vento e sembra distaccarsi dal lucignolo ma tuttavia vi rimane aderente per
difficile a definirsi. -piccola fiamma alimentata dal gas o dall'acetilene. -anche:
, iii-469: intorno al poggio, dal mare al mare, una fantasmagoria di altri
benevolenza è quella che s'accosta / dal lato dritto con sottil fiammelle, / e
e delettazion già non si scosta / dal suo sinistro braccio, anzi s'aquatta,
: che cosa sono gli altri, pittori dal primo all'ultimo, dinanzi a lui
da diverse cose: come igneo e flammeo dal fuoco e dalla fiamma. d'
modo, che veggiamo tenersi tal volta dal vesuvio, dall'etna e de altri
. da fiamma 4 fiamma 'e dal tema di ferre 4 portare '. cfr
se non fiammingo. = deriv. dal fr. flamingant. fiammingo1 (
cfr. fr. merid. flamen (dal germ. flaming). fiammingo2
un naso aristocratico. = deriv. dal provenz. flamenc (da flama, con
da fiamma * fiamma 'e dal tema di vomire * vomitare ').
fiondi di smilace d'insopportabile acutezza, dal che s'ha ella acquistato il nome di
cute. = voce dotta, dal lat. flammula, dimin. di fiamma
di un terzo, di smalto diverso dal campo (ed è comune nell'araldica
/ macchie che sorgon qua e là dal suolo / uliginoso che la via fiancheggia.
di partiti, dovrai tu allora comturbato dal fatto dei fiancheggiatori, essendo costume batterlo
quasi nel medesimo tempo si mossero, dal corno destro del duca, ben quattrocento
: le guardie... fiancheggiate dal maggiore mollard colla brigata aosta, ripresero
12: il resto poi, fiancheggiati dal posto e dalla loro influenza, tentavano
: l'attrazione de'corpi, quantunque dal celebre newton fiancheggiata con forti ragioni, e
degli animali), limitata in alto dal margine inferiore del torace, in basso
. b. corsini, 5-18: giù dal lato manco / scendeali l'arco in
si lamenti e garra, / che dal fianco de l'altre non si scosta
; / un dardo mi gettò dentro dal fianco. attribuito a cino da pistoia
aita, / rotto da gli anni e dal camino stanco. molza, 1-143:
, giorno, ii-571: essi, dal giorno / che le alleviàro il dili-
nume balordo, o dea sciocchezza, / dal cui gran fianco in ogni età fecondo
purg., 29-67: l'acqua imprendea dal sinistro fianco, / e rendea me
chiar, nitido fonte / ivi surgea dal mio sinistro fianco / rigando un prato innanzi
arcione e s'alza, / e dal sinistro fianco in piede sbalza. tasso,
, che dava sul fianco del teatro dal verme. barilli, 3-21: ii
, i-36: non vi è navigazione dal destro al sinistro fianco d'italia,
giù si sia ripieno, lo riconobbi patentemente dal primo ponte d'ombrone stesso,.
5-15: da quattro parti poi scorrean dal fianco / del sasso chiari e limpidi cristalli
bacchetti, 1-i-9: soliti questi a sorgere dal deserto bianco sui loro cavalli ardenti,
pavimento al molo, con un forte parapetto dal lato del mare e con de'fianchi
: la nostra via era segnata fraternamente dal destino, e per quanto lontani l'uno
-allontanarsi, distaccarsi, scostarsi, partirsi dal fianco di una persona: abbandonarla.
che un momento non se gli distaccavano dal fianco, diede sempre aspre risposte.
risposte. manzoni, 309: ei dal mio fianco si disgiunse, e volle
, mio fratello non si scosta mai dal suo fianco. -alzare il fianco
preste e ben concertate evoluzioni del soult separata dal resto dell'esercito. jovine, 2-215
dibattendo i fianchi / i cani attorno dal gran caldo stanchi. -battersi,
/ sotto il gran peso stanco / e dal destro si volge o dal sinistro.
/ e dal destro si volge o dal sinistro. d. bartoli, 22-224:
non vederla. -da fianco, dal fianco, di fianco, per fianco:
noi. -distaccare, strappare, togliere dal fianco: allontanare dalla presenza, dalla
alfieri, 8-56: strappato io son dal fianco di colei, / eh'a
cara cetra / non si distaccherà mai dal mio fianco. monti, x-1-146: perché
, ripiglia un altro, in pria dal fianco / dell'eterno timor torgli la guida
aggiunto l'acquisto della bressa, datagli dal duca di savoia, la quale,
estiva sera. -tenersi i fianchi dal ridere: ridere a crepapelle. verga
3-17: le altre si tenevano i fianchi dal ridere, e d'allora in poi
pirandello, 5-101: si tenevano i fianchi dal troppo ridere. -tenersi qualcuno
non mi posso (ahi misero!) dal fianco. 17. dimin.
corpetto attillato con maniche. = dal nome della regione delle fiandre.
fresco, delicato. = forse dal lat. apianus 'nome di un antico
= adattamento del fr. piente, dal lat. volg. * femita,
* grande fiamma ', deverb. dal lat. flagrare. è antica voce dialettale
raspeo. cavalca, 19-132: fu mandato dal signor suo, che presentasse due fiaschi
e sì fatta la forza del continovare dal matino a la sera i conviti, che
né cristi né madonne! = dal lat. mediev. fiasco -ònis 'recipiente
si veda fiasca): deriv. dal got. * flasc6. così lo definisce
i-248: se durava ancora un altro anno dal 1793 al '94 con moto equabilmente accelerato
un altro * fiat 'creativo traesse dal buio la luce, e dalla confusione universale
dono. l'altro me l'ho strappato dal seno, dopo che l'eroiche vostre
notti seduto al banco, certa fiata vinto dal sonno ci si addormentasse, e la
e dolce / del non suo genitor pendè dal collo / e finse di figliuol verace
. = voce popol., dal lat. volgare * vìcata (cfr.
fronte. sbarbaro, 1-268: a sloggiarti dal posto con pena conquistato, basta,
un trabocco di letizia, / o dal timor di farmi canzonare. g. gozzi
ricoverati, che scendevano irti e rabbuffati dal sonno nei lunghi càmici bianchi. onofri
/ nel silenzio dorato, / ch'esala dal tuo fiato. banti, 6-100:
salvia una botta di maravigliosa grandezza, dal cui vene- nifero fiato avvisarono quella salvia
sua corte un esercito di servi quei che dal popolo son riveriti per principi, un
quali, per essere soffiate e aiutate dal fiato del maestro, illuminino lo intelletto
dall'ombra sola / di quel sepolcro ma dal fiato impuro / che m'alita
luna, né dalle stelle, né dal primo fiato dell'alba, ma da una
uccelli, repentinamente cascano esanimi e soffocati dal tristo nocente fiato. marino, 12-29
, vi-82: il corvo che a gracchiar dal vicin bosco / vien sul tuo acuto
vien sul tuo acuto torrion, deluso / dal tetro fiato che dal fondo spira,
, deluso / dal tetro fiato che dal fondo spira, / dalle fronde cadendo anch'
, tra pietra e pietra, prendono fuoco dal fiato del sole. 6
animo, o tramortimento di spiriti, cagionatogli dal gran patire che faceva il suo cuore
facendo espressa- mente sentire l'h, dal cui suono interamente la nostra lingua aborrisce
, che hanno appena il fiato per trascinarsi dal dormitorio fin qui, aggruppati e brusenti
: appena i zolfa- tari venivan su dal fondo della « buca » col fiato ai
una proposizione espressa o sottintesa, retta dal correlativo quanto, per affermare o negare
egli, appena potendo trarre il fiato dal petto, disse: « io sono
detto lampuga. = deriv. dal lat. fiatare * soffiare '(cfr
suario, feudatario; chi otteneva ogni anno dal potere pubblico una certa provvisione sufficiente
affiati, cioè di quelli che avevano dal comune ogni anno una certa quantità, o
un fibbióne. = voce semidotta, dal lat. fibula 'fibbia, fermaglio '
anche * chiave, legaccio '(dal verbo figère * ficcare, configgere '
, la bambagia, ecc.) o dal fusto e dalla corteccia di una pianta
acqua salsa; ne'luoghi poi lontani dal mare l'hanno quasi dolce e purgata
mare l'hanno quasi dolce e purgata dal salso. trattato delle resistenze, 4:
carducci, ii-7-257: addio, addio dal fondo della vita, dolce mia donna
della sostanza bianca, che si dipartono dal piccolo corpo cellulare. -guaina fibrillare di
dai vasi sanguigni e che si origina dal fibrogeno, proteina del sangue; è
= voce dotta, deriv. dal lat. fibra 4 fibra '; cfr
= voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
. = voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
. fibro- (da fibra) e dal gr. rcxdcm <; * formazione '
. = voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
= voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
pregresso. = voce dotta, dal pref. scient. fibro- (da fibra
comp. da [itessuto] fibroso e dal sufi, med. -ite, che
ragazzo; per esempio il cardo selvatico dal sapore dolceamaro e fibroso. moravia, ix-277
= voce dotta, da fibrinogeno e dal gr. alpa * sangue *.
voce dotta, comp. da fibrina e dal sufi. -geno, dal gr.
da fibrina e dal sufi. -geno, dal gr. -yevfo * che genera '
= voce dotta, da fibrinogeno e dal gr. rrevta * povertà '.
voce dotta, comp. da fibrina e dal sufi, -bidè, dal gr.
da fibrina e dal sufi, -bidè, dal gr. -oeisiìc, 1 simile '
= voce dotta, da fibrina e dal gr. xùotc 'soluzione '.
voce dotta, comp. da fibrina e dal gr. oùpov * orina \ fibro
. = voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
. fibro- (da fibra) e dal gr. à8v) v 'ghiandola \
= voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
. fibro- (da fibra) e dal gr. pxaotó? 1 germe '.
= voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
= voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibrae
. = voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
= voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
. da fibro- (da fibra) e dal gr. xùto? propriamente 'cavità
. = voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
deteriorano. = voce dotta, dal pref. scient. fibro- (da fibra
= voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
. fibro- (da fibra), dal gr. xt7to£ 'grasso, adipe '
. = voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
. fibro- (da fibra) e dal gr. xt&og * pietra '.
molle al tatto, ha colore variabile dal bianco al rossiccio, struttura lobulare.
= voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
fibro- (da fibra) e dal sufi, medie, -orna, che indica
voce dotta, comp. da fibra e dal lat. class, spongia 'spugna
= voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
piante. voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
. = voce dotta, comp. dal pref. scient. fibro- (da fibra
stinco] è un tal processo asciutto dal lato interno, gobbo, e che
avevan recisa la coscia a quattro dita dal ginocchio. = voce dotta,
. = voce dotta, comp. dal lat. fibula * fibbia 'e dal
dal lat. fibula * fibbia 'e dal sufi. -fórmis (da fórma *
appena italiano. = dal lat. tardo fica * fico ',
. tardo fica * fico ', calco dal gr. ouxov « fico »,
intorno intorno, i verzieri fortemente distinti dal verde cupo delle ficaie. pascoli, 1385
i suoi rami nudi. = dal lat. ficària (palladio) * ficaia
più de'domestici. = dal lat. ficus alba * fico bianco '
dotta, lat. scient. ficaria, dal lat. ficarius per i tubercoli a
utilmente necessarie a medicine. = dal lat. tardo [iecur] ficàtum *
caratteristici rigonfiamenti. = voce registrata dal tommaseo. ficcàbile, agg.
a forza, vincendo la resistenza opposta dal materiale; incastrare, infiggere, porre
strozzi, 8-64: la mano è dal furor sospinta, / la man, che
alcuno. guerrazzi, 5-36: tu poi dal giorno della discrezione non cessavi un momento
. verga, 2-215: don liborio dal canto suo non poteva risolversi ad andare a
. faldella, 4-97: quanto rifugge dal parlare in pubblico, altrettanto è lieto
s'intende, e che è coperto dal velamento di quelli versi di sopra,
s'aperse... poscia dibattuta dal fiotto la nave, affatto si dissolvè
, agli angioini che da provenza e dal mezzodì volevano ficcarsi in piemonte. de sanctis
ai primi colpi improvvisi è stata presa dal pànico. alle uscite trovava le bocche
diritto!) di non istac- carsi dal detto muro, per dar passo a chi
e così fu messo per lo dittatore dal destro lato del tempio di giove ottimo
delle buone operazioni, ma il vostro è dal sinistro, e è da fanciulli
tirano forte, perché elle sono dal braccio destro. = deverb.
]. = voce dotta, dal gr. < pùx7k (aristotele).
voce dotta, lat. ficédùla, calco dal gr. ooxaxt? 'beccafico
, 38: il detto fichereto al quale dal primo lato corre la via, dal
dal primo lato corre la via, dal secondo fossato, dal terzo li figliuoli
corre la via, dal secondo fossato, dal terzo li figliuoli
di fierluti, dal quarto li figliuoli di gianbemardi. palladio
, tuttissimo. = deriv. dal fr. fiche * gottone '.
dotta, lat. scient. phycis, dal gr. ^ puxli; -18o <;
12: cadono le foglie gialle dal fico. montale, 97: case basse
pozzetti, 12-5-349: mi ricordo che dal tetto della tribuna usciva fuori una grossissima
bosco venivano con gran loro paura raggiunti dal mezz'uomo con la gruccia che li
taglia dintorno, come si dee, nasce dal tuello una superfluitade di carne, la
cercare de'fichi in vetta, potendoli aggiugnere dal pedale. varchi, v-60: di
biblico della cacciata di adamo ed èva dal paradiso terrestre). -per estens.:
stesso che nulla, et è preso dal romor del frullare. -non stimare
fico, perché fu già pubblico ufficiale dal duca di modena. 8
, 7-296: il padre riesce a ottenere dal figlio il desiderato rispetto e le onoranze
= voce dotta, comp. dal gr. cpùxog * alga 'e bilina
= voce dotta, comp. dal greco cpùxo? 'alga * e eia
lat. scient. phycochroma, comp. dal gr. ipoxoi; 'alga
paesi vicini e caratteriz zata dal fusto di dimensioni considerevoli, legno
phycoerythrina 4 ficoeritrina ', comp. dal gr. < poxo? 4 alga '
. = voce dotta, comp. dal gr. 90x0? 4 alga 'e
. da ficus 4 fico 'e dal sufi. gr. -oeisv)? 4
lat. scient. phycolichenes, comp. dal gr. cpùxo? 4 alga '
= voce dotta, comp. dal gr. 9ox0? 4 alga 'e
lat. scient. phycomycetes, comp. dal gr. cpoxo? 4 alga '
ficullare, intr. sbandarsi, allontanarsi dal gregge. - anche: andar brucando
reo in causa di religione conosciuta dal papa. pratica civile delle corti
da famiglie volterrane o sanesi, dal sovrano, da molte co
= v. fida1. voce registr. dal dizionario di marina. fidagióne,
sul poggiuolo, sporse mezza la persona dal davanzale. 4. disposizione abituale
per centinai'di tal fidanza / ricevie dal comun, come qui ditta. giustino
un capitano o altro ministro che fosse uscito dal corpo dei giannizzeri,...
4-200: di fronte a un giovane dal portamento bello e forte, dal viso
giovane dal portamento bello e forte, dal viso di un'armonia eccezionale, che sa
poi il lor dorso è più irraggiato dal puro mezzodì, una mano coraggiosa e paziente
ignoti vezzi sfuggono / dai manti e dal negletto / velo, scomposto sul commosso
i-369: le donne... dal diffidare al fidarsi passano qualche volta con
negato che questa dura risposta fu data dal papa perché i tedeschi, fidando al proprio
nievo, 3-23: lo so che dal vischio bisogna sciogliersi prima i piedi e
confessore, e non devo farmi distogliere dal timore d'infastidirlo. -vigile;
vera, / che tutto avuto avea dal fido amante. tommaseo, 3-i-80:
di fede. = formazione dotta, dal lat. fides, sul modello di
, esistenza di dio e sua distinzione dal mondo, ecc.), che possono
giudicava il lenin. = deriv. dal frane, fidéisme (nel 1865),
frane, fidéisme (nel 1865), dal lat. fides 'fede '.
e aprioristica. = deriv. dal fr. fidéiste (nel 1862),
fr. fidéiste (nel 1862), dal lat. fides 'fede '.
non la dà o non la fa; dal qual contratto viene il diritto al creditore
viene il diritto al creditore di esigere dal fideiussore quel ch'egli ha promesso,
la fideiussione si estingue pel pagamento fatto dal fideiussore al debitore principale; per la
il mallevadore la restituzione del pegno fatta dal creditore al debitore. p. verri,
li fanciulli al battesmo e gli levavano dal fonte erano fideiussori appresso alla chiesa della
fidente / poggia per l'aure, dal securo lido / salpa la vela del poeta
. la forma superi, è registr. dal tommaseo. fidènza, sf. ant
parer cosa / nell'angelica cella immaginata / dal fiesolano estatico. carducci, iii-4-106:
= voce dotta, lat. phidiacus (dal gr. cpeisiaxót;, da
accendere. = voce gergale, dal lat. ture et fidibus (orazio)
. da fides 'cetra 'e dal tema di canère 'cantare '. cfr
, lat. phiditia (cicerone), dal gr. (peisfxia (da q>ei8ó
figuravasi conculcata all'italia, ma spennacchiata dal leone di savoia. d'annunzio, i-540
dorme. pascoli, 804: ululò dal pallantèo la coppia / dei fidi cani
, 1-35: ma poi che in van dal braccio el dardo scosse, / del
creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido focolare, di là, dal piede
ramingo dal fido focolare, di là, dal piede degli altari non sarà mai forza
vi-4-95: la parola * credito 'viene dal * credere o affidare ', poiché
cariche chiamato, / dalla fiducia e dal favor sovrano / eran gli aliar
. l'approvazione, il consenso espresso dal parlamento al programma, all'indi- rizzo
bene per inanimare i atto, richiesto dal governo nel corso della sua soldati incominciar da
consegnare ad un altro la roba lasciata dal testatore, dopo averla goduta; e
tutto il giorno checco non si mosse dal capezzale e lo vegliò durante la notte fiducioso
. svevo, 6-481: pareva che dal nido stesso crescessero le piume. ed
e serena, che non le veniva dal cuore, ma che ella simulava virtuosamente per
212: vedi che tutta l'ira viene dal fiele quando si muove. bibbia volgar
oprar fedele, / che mai fu dal borneo fino in pittavia / principessa più giusta
, col sangue che le colava giù dal naso, mostrando gli sgraffi e le
piccolo vizio guasta molte virtudi. = dal lat. fel fellis 'bile ',
convenevoli, quando suo marito saltò fuori dal buco della fieniera, ove era entrato
,... non è molto differente dal trifoglio. -fieno d'ungheria:
quello più pregiato che deriva dal primo taglio. lastri, vi-216
spacciarsi per uomo dotto, e dal parlare si fa conoscere per uno ignorante,
pianta del genere trigonella... fiorisce dal giugno all'agosto. è indigena delle
per depurarsi il sangue. = dal lat. faenum graecum (plinio) e
la marina. pascoli, 819: curvo dal cocchio sino al giogo achille / udia
se altri danari vi sarà rimesso per me dal detto lorenzo pasquali ne farete 'l simile
= voce semidotta, deriv. per metatesi dal lat. fèria 1 giorno di festa
e un banchetto 0 una merenda pagata dal padrone ai lavoranti. nieri, 315
che hanno appena il fiato per trascinarsi dal dormitorio fin qui, aggruppati e brusenti
riprese fieramente carlone superbo dell'attenzione prestatagli dal restante uditorio. bacchetti, i-184:
tergo, / sovra un nero destrier dal regio albergo / uscir tentò ruggier.
. marino, vii-146: era egli dal suo potente nemico fieramente perseguitato: onde
percosse quella sì ferocemente, / che dal capo alla coda laniando / l'andò
non ti lasciar sì fieramente / vincer dal tuo dolor; vinci te stesso. redi
, ii-178: di poi, scorto dal suo naturale torbido e tetro, diedesi
mano o de'piedi, venga sì fieramente dal freddo compenetrato, che resta come incadaverito
iii-1-53: le menti erano allora preoccupate dal 'foco greco ', mistura di
: nulla dico della storia fieramente falsificata dal poeta in questa supposta uccisione d'eraclio
può uscirne, se il germe non vien dal di fuori. 3. crudeltà,
vai niente. parini, 294: lontan dal bel cibo, ond'io vivrei,
vile / pareva senza asprezza / dorata dal tuo stile. 4. disposizione
altezzosamente. boccaccio, iii-n-46: già dal dolore / soverchio con fierezza era assalito
* che è per addivenire'ciò che dal suo sostantivo è determinato, come '
ai fieri lupi messicani, il cane dal collare lustro e dal collo spelato.
messicani, il cane dal collare lustro e dal collo spelato. -gagliardo, prestante.
parte all'altra della stanza come invasata dal furor demoniaco. -con riferimento a
ogni più crudel sceleratezza, co'tradimenti dal consorzio umano cacciarono la pura fede,
mi posso (ahi misero!) dal fianco. foscolo, xi-1-144: la nazione
calvino, 2-1 io: l'ape adombrata dal suo scatto gli s'avventò contro e
e de l'ira di federico, dal sonante fiume / ella, o piemonte,
, 14-498: uomo dalla robusta ossatura e dal fiero sguardo aquilino. onofri, 38
-ahi quanto è suave questo liquore che viene dal tuo vulnerato core. alfieri, 6-97
i-60: l'inopia dunque, pregna dal consiglio, / regenera amor fieri, ardenza
in ozio viver salvo, / prevento fu dal suo fero destino. bembo,
., 33-1: la bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator, forbendola a'
quali con alcuni famigliari ci strapparono a forza dal fiero spettacolo. gioberti, 1-ii-160:
ombre, un antro, ascoso / dal fiero ardor de la diurna sfera.
delle prove sostenute in quella fiera giornata dal principe di piemonte e dal duca d'aosta
fiera giornata dal principe di piemonte e dal duca d'aosta. -tribolato,
terrazza, con lo splendido mantello agitato dal vento. -alto, diritto.
(d'alterigia crucciosa). = dal lat. fèrus 1 selvaggio, feroce '
omerico nell'imagine della luna contemplata dal galileo su le alture fiesolane. d'an
aria fiesolana. = deriv. dal nome della città di fiesole. flètta
pallottola di shrapnell. pavese, i-116: dal cielo, dove nuvole spaurite brulicavano contro
brusoni, 7-313: beatrice assicurata dal vederlo l'amato cavaliere dormire incominciò a
regionale della pispola. = deriv. dal verso che questo uccello emette. fifóne
dotta, lat. scient. phygadeuon, dal gr. cpuya " ssóo) '
dotta, lat. scient. phygadeuonini, dal nome del genere phygadeuon.
circumrapati alla tedesca, come li esigo io dal recalcitrante mio figaro. 2.
terra; il che rappresentato ci viene dal dorico antico senza base. monti, x-4-75
carducci, 582: su le mura, dal rotto etrusco sasso / la lucertola figge
lo straniero ha levate le sue tende dal suolo italiano, ora noi mutiamo la nostra
pascoli, 106: già l'occhio dal cielo ora si toglie; / dal cielo
dal cielo ora si toglie; / dal cielo dove un ultimo concento / salì
e benedice: / con gio'immensa dal limbo si scuce, / a'piè si
inferitura. = deriv. dal lat. fighe 4 fissare '.
, il lori solitario o lori dal collare (phygys solitarius) che vive
lat. scient. phygys, deriv. dal nome delle isole figi nelle quali l'
dotta, lat. scient. figites, dal lat. figere 4 configgere '.
dotta, lat. scient. figitinae, dal nome del genere figites. figlia
è forte, / assicurato m'han dal suo furore. campanella, i-40: autor
quaderno / di vati famosi, / dal musco materno / lontana riposi, /
si sente avversa al mito e nata dal mito, nemica e figlia delle religioni.
nel libro doppio di confessi, che dal ricettore di annona si distaccano quando si
pane di bocca! = dal lat. fìlia. figliale, v
e brevi detti alcun rimase / escluso dal soprano eterno impero. / non quei,
il qual per vero / fu spento dal figliastro su nel mondo. boccaccio,
autore, * fu spento... dal figliastro '. ottimo, 1 *