perciò che esce di luogo temperato, cioè dal ventre della madre, e viene in
la luna e l'altre stelle erratiche dal ponente al levante per li loro cerchi,
il piè ben consigliato ei torse / lunge dal calle morbido ed aperto; / e
., ii-238: la natura opra dal centro, per dir così, del suo
dagli affetti, e oserei quasi dire dal sapore di quelle moderne età, che
iii-207: l'uom è figura / dal tempo e da l'età corrotta e vinta
., che dee fare questa pittura colorita dal gran fattor del mondo, in cui
tremanti, quantunque cinqu'anni sieno scorsi dal giorno fatale, ti narra la dolente
, dagli occhi, dalle guance, dal naso, dalle orecchie, dal mento,
guance, dal naso, dalle orecchie, dal mento, da tutti i pori,
, i-270: avrebbe strappato quei fogli dal muro, lacerati e incendiati in pubblico
dagl'interni / ceri percosse, or dal crescente albore, / parean, cangiando,
nient'altro che l'effigie di mazzini, dal collo tutto bendato nel suo colletto-cravatta,
di vita: una vita di là dal caduco, di là dall'effimero, di
, di là dall'effimero, di là dal mortale, ma di cui era pur
voce dotta, lat. tardo èphèmerus, dal gr. ècp ^ fiepot; '
dotta, lat. effingère (comp. dal pref. ex-'fuori 'e fingère
delle case nuove, e l'affluenza dal contado, la città è soprattutto impiegatizia
sopr'a certi massi di gabbro rotolativi dal monte di libbiano si erano formate certe
trovare l'altezza che leverà il canale effluente dal primo canale. 2.
fatti ne rispondono. = dal lat. effluire (comp. da ex-
che i sottili nitrosi efflussi sparti / dal gelo acuto per gli aerei campi / salir
del zolfo ad irritar le parti / dal sole attratte. e. zanotti,
venivano, cerimonialmente. = deriv. dal lat. effluxus -ùs, da effluxus,
, e di sotto alla siepe sforacchiata dal vento effondesi un profumo di viole più
. = voce dotta, deriv. dal lat. effossus, part. pass,
effrazione. = voce dotta, dal lat. mediev. effràctió -ónis, da
città. = voce dotta, dal lat. effrènis o effrènus (da ex4
el peccato. = voce dotta, dal lat. effugére, comp. da ex-4
e cavità terrestri, o anche dal corpo animale). bencivenni, 5-19
dotta, comp. da effusione] e dal gr. pirpov 'misura '.
]: ogni effu- sioncella di sangue dal naso. = voce dotta, lat
. = voce dotta, deriv. dal lat. effùsus, part. pass,
bruna e trionfai, destando / su dal cuor della turbe, al tuo passare,
diavolo, moltitudine flagellata contro la proda dal precipitare dell'onda, ecco, ecco
nacque ne i campi: / effuso dal terreno / lui raccolse la dea nel
l'effuso cielo, / sorge: dal cuor rimormora / l'aura de'canti,
altrui. carducci, 916: non mai dal cielo ch'io spirai parvolo / ridesti
all'orgoglio quel sangue di cui egli fu dal cielo costituito non effusore ma difensore.
lat. tardo ephialtès * incubo ', dal gr. ècptàxrr)?,
?, da èref 'sopra 'e dal tema di (sxxoptai 'opprimo'
dotta, lat. scient. ephydrósis, dal gr. ècp£- spcomc, comp
lat. scient. ephippigera, comp. dal lat. class, ephippium (dal
dal lat. class, ephippium (dal gr. ècptmuov * sella ') e
= voce dotta, lat. ephippium, dal gr. ècptntctov * sella '
dotta, lat. scient. ephyra (dal nome lat. dell'oceanina ephyra)
voce dotta, lat. tardo ephod, dal gr. è
vita giornalmente. = voce dotta, dal gr. ècpopela. èforo,
ciascuno dei cinque magistrati spartani, eletti dal popolo per un anno; sorvegliavano la
del medesimo. = voce dotta, dal lat. ephórus, dal gr. scpopoq
voce dotta, dal lat. ephórus, dal gr. scpopoq 4 so
comp. da ini 1 sopra 'e dal tema di ópdco 4 guardo';
chiamata. = voce dotta, dal gr. atyaypoc, comp. da aft
= voce dotta, comp. dal gr. alyaypo? * capra selvatica
dotta, lat. tardo hegèmon -5nis, dal gr. f) yep. a>v
e fa largamente accettare il pensiero improntato dal conio suo e il sentimento foggiato nelle
, cioè all'indagine dei particolari astratti dal complesso. gramsci, iv-12: la
che si riferisce, che è proprio dal mare egeo. -civiltà egea: la civiltà
gran curiosità di conoscere l'egeria misteriosa dal dolce nome. b. croce, iii-10-30
5-13: i noccioli delle melagrane premuti dal sugo, sono utili a restrignere il
prediletto figliuolo. = voce toscana, dal lat. * haedius (per haedus *
= voce dotta, comp. dal gr. all; atyóc 'capra '
in genere, * difesa '), dal gr. alylq -l8o$ * pelle di
tra il 20 e il 30 aprile 1357 dal cardinale gii [egidio] albornoz e
anche aegilopium, in plinio), dal gr. alytxw ^ - (ùtzoq '
anche aegilopium, in plinio), dal gr. atyixto ^ -otto *; propriamente
. aegineta 'abitante di egina ', dal gr. alytwjttj?. eginètico
che l'antico onàta / gittò l'iddia dal capo di cavallo, / quel di
divinità dei boschi e dei monti dal corpo caprino e villoso, con corna
nei ginestreti fioriti di una pendice attorniato dal suo gregge, e di cui si
-ànis * divinità del bosco ', dal gr. alyirrav -avo *;, comp
.. = = deriv. dal nome del dio nordico del mare agir.
aegithus (plinio) 'cinciallegra dal gr. atyi&oc * fanello '.
voce dotta, comp. da egitto e dal gr. xóyoq 4 discorso'.
voce dotta, comp. da egitto e dal gr. xóyo? 4 discorso '
e scarna, col viso egizio inquadrato dal fazzoletto nero con le cocche ripiegate alla
si consumano affumicate. = dal fr. aiglefin (aigrefin) ed églefin
. = lat. * illi, dal lat. class, ille (la palatalizzazione
per aventura in tutti i casi, dal terzo in fuori. e questo numero non
voce di tutti i lavoratori mal compressa dal gladio dei veterani di cesare. d'annunzio
= voce dotta, lat. eclóga, dal gr. èxxoy?), propria
. = voce dotta, comp. dal lat. ego * io 'e dal
dal lat. ego * io 'e dal gr. ótpxco * comando '
= voce dotta, comp. dal lat. ego 'io 'e centro
atteggiamento spirituale o pratico che risulta dal considerare il proprio io come il centro
. e di una solitudine individuale protetta dal più assoluto egocentrismo, coi più puerili
dotta, lat. scient. aegoceratidae, dal nome del genere aegoceras, comp
del genere aegoceras, comp. dal gr. ou£ cdyóc; 4 capra '
dotta, lat. scient. aegoceros, dal gr. octyóxspcùc 1 capricorno '
1 capricorno ', comp. dal gr. oclyóc; 4 capra 'e
= voce dotta, lat. aegoceros, dal gr. odyóxepox; * ca
= voce dotta, comp. dal lat. ego 'io 'e cosmico
= voce dotta, comp. dal gr. at£ alyó <; * capra
voce dotta, lat. tardo aegophthalmos, dal gr. alyó- < p&axp.
: solo l'arca del cuore / salverà dal diluvio morale / chi non teme se
. = voce dotta, deriv. dal lat. ego 'io '; cfr
i-103: il mondo romano venne dal cristianesimo minuzzato in infinite personalità egoistiche
. = voce dotta, comp. dal lat. ego 'io 'e dal
dal lat. ego 'io 'e dal gr. xaxpefoc * culto '
= voce dotta, lat. aególios, dal gr. alycùxió?. egòlo
= voce dotta, deriv. dal fr. égol, comp. da ég
= voce dotta, comp. dal lat. ego 4 io 'e dal
dal lat. ego 4 io 'e dal gr. xóyoc 4 studio, trattazione
= voce dotta, lat. aegónychon, dal gr. atycóvoxov * miglialsole '
lat. scient. aegopodium, comp. dal gr. atyóc 'capra * e
lat. scient. oegopsidae, comp. dal tema del gr. ol-p / ufu
', propriamente * che esce dal gregge ', perciò 'scelto, eletto
ornit. airone bianco. = dal lat. scient. egretta, deriv.
lat. scient. egretta, deriv. dal fr. aigrette. egrétta2,
de marchi, i-21: cosa sperate dal vostro studiar giorno e notte? di
desir che 'nfonde marte, / e dal volere eguar gli antichi illustri.
concorrenti. = neol. gaddiano, dal lat. guttur -ùris 1 gola ',
paesi. = voce dotta, dal lat. èiaculàri 1 lanciare, gettar fuori
, lat. scient. èiaculàtio -ónis, dal lat. èiaculàri 'gettar fuori '
nell'america centro-meridionale. = dal nome di j. a. fr.
diversi petroli. = voce scient. dal gr. etxooi * venti '.
stimoli stessi. = voce dotta, dal gr. etsrjtixót;, deriv. da
= voce dotta, deriv. dal lat. éiectàre 'gettare fuori'.
la spinta della corrente d'aria prodotta dal sollevamento della laringe a glottide chiusa (
= voce dotta, deriv. dal lat. eiectus * gettato fuori,
246 e 256. = dal nome del fisico albert einstein (1879-1955)
signor mainetto. = deriv. dal lat. ìl [le), pronome
dotta, lat. scient. elachistidae, dal gr. èxdc- xtoroc;, superi
, lat. elaphoboscon (plinio), dal gr. èxa- cpópoaxov 'cibo di
dotta, lat. scient. elaphodus, dal gr. èxoccpoi; * cervo
dotta, lat. scient. elaphomycès, dal gr. èxacpo? 'cervo '
lat. scient. elaphùrus, comp. dal gr. 6xa = voce dotta, comp. dal gr. èxociov * olio ', col lat. scient. élaiopathia, comp. dal gr. sxaiov 'olio ' . = voce dotta, comp. dal gr. èxaiov * olio 'e tcxocotó = voce dotta, comp. dal gr. sxaiov 1 olio 'e o$p . = voce dotta, comp. dal gr. èxoctov * olio 'e xéxvr dotta, lat. scient. elapinae, dal gr. £xa « p -ano? : ammetteva del resto, ma presentandole dal lato più debole, le opposizioni dei parziali dotta, lat. scient. elasipòdes, dal gr. èxaoi- (cfr. èxaotx dotta, lat. scient. elasmobranchia, dal gr. èxaofxó? 'piastra '
, scagliate indifferentemente e poste in azione dal moto violento, ella è cosa tuttora
composte d'una specie di pasta elastica dal color d'ambra o dal color di
di pasta elastica dal color d'ambra o dal color di rosa. deledda, iv-741
connettivo, le cui fibre sono caratterizzate dal fatto di lasciarsi distendere per tornare poi
voce dotta (d'area europea), dal lat. scient. elasticus (sec
(sec. xvi), deriv. dal gr. sxaaxot;, forma collaterale
con sotto l'ascella una lunga mazza dal pomo d'avorio, l'un dei calzoni
dotta, comp. da elastico] e dal gr. pipog * parte
forza elastica. = voce dotta, dal gr. èxaxpécù * spingo, conducoèlate,
= voce dotta, deriv. dal gr. èxax'/ jp -rjpoc 'che
spore. = voce dotta, dal gr. èxax ^ p -5) po
. scient. elater (linneo), dal gr. éxaxrjp -ijpoi; * che
. scient. elateridae (linneo), dal nome del genere elatere (v.
. sugo o polvere medicinale, estratta dal succo dei frutti del cocomero asinino (ed
. elaterium (celso), deriv. dal gr. èxaxrjpios * che espelle '
in quanto il frutto si distacca bruscamente dal peduncolo e sprizza lontano liquido e semi
= voce dotta, deriv. dal gr. èxarfjp ->jpo <; * che
= voce dotta, comp. dal gr. èxar / jp * che spinge
, lat. elatine (plinio), dal gr. èxaxtvr } (dioscoride)
dotta, lat. scient. elalinaceae, dal nome del genere elatina (v
solo conosceva [il papa] essere liberato dal pericolo ma, ritornato nella consueta dazione
dotta, lat. scient. elaeagnaceae, dal nome del genere elaeagnus (v.
. scient. elaeagnus (linneo), dal gr. èxatayvoi; (teofrasto)
, lat. eleàticus (cicerone), dal gr. èxea- tixóc (da 'exéa
. eledóne, sf. plur., dal gr. éxesóvt) 4 nome di
forti. = voce dotta, dal gr. èxecpavtdtpxiq? (da èxécpat;
quivi sta riposta un'elefantessa in caldo, dal cui odore guidati i maschi..
voce dotta, lat. elephas -àntis, dal gr. èxécpag -avrò? 4 elefante
= forma dialett., deriv. dal gr. bizant. cpavóq 'lanterna
mal combatte colui che si lascia deviare dal trafiggere il generai de'nemici, per
= voce dotta, comp. dal gr. cpavtós 'visibile 'e dal
dal gr. cpavtós 'visibile 'e dal tema di oxorcéco 'guardo '.
esalterà / folle la fantasia, / né dal rado palmeto diana apparsa / in agile
ed è, secondo la dottrina elaborata dal romanticismo, distinta dalla comune immaginazione)
fantasma, forma, creatura illusoria prodotta dal sogno, o per effetto di suggestione
-77: ma coloro ch'erano dilungati dal mondo, ai quali egli non potea fare
in una falsa posizione o è gravato dal troppo cibo ingerito. novellino, 100
, immagine, forma, rappresentazione concepita dal genio di un artista, sia ancora
, né pensate, né vedute scritte dal sarsi tali fantasie troppo lontane per ogni rispetto
impulso, slancio, istinto non frenato dal ragionamento e dal buon senso; capriccio
, istinto non frenato dal ragionamento e dal buon senso; capriccio, bizzarria,
; ed opponesi al ricavare o fare dal naturale. rovani, ii-187: per
tredici o dodici anni) ti staccavi dal paese, intravedevi il mondo, partivi
solo da romanziere mi sarei ben guardato dal lavorar troppo di fantasia.
/ né dalla vista sol, ma dal pensiero, / una fantasiaccia così trista
visione, immaginazione ', deriv. dal gr. « pavraococ 4 apparizione,
pavraococ 4 apparizione, visione ', dal verbo cpavrdc ^ oi) 4 mostro,
al mondo e all'umano genere uscite dal passato. -spettro. parini
delli molti e falsi iddìi e levare dal vero culto del vero iddio...
zanella, vi-731: laggiù nella pianura escon dal candido / mar palagi e tuguri;
con i epentetica, che si sviluppa dal nesso -sm -, come nelle voci cresima
barbuto personaggio... fosse mandato dal sultano dei turchi. alvaro, 7-11:
alla stupenda scena, immaginata e dipinta dal fantasioso landriani. bartolini, 17-170:
disgustosa. comisso, 5-216: su dal bosco le due montagne di roccia spiccano
a sesto acuto. = deriv. dal fr. fantaisiste (nel 1845) da
spirito di samuel fu desto dal suo riposo; ma alcuna fantasma e
dissipatosi a un tratto il fumo emanato dal lucignolo della candela, vidi sollevarsi la
che si trovano fauni e silvani, dal volgo chiamati incubi, cioè fantasme, i
367: mancava poco a compir tanno, dal giorno in cui senza ricordarsi di nulla
, oltre la piazza, vidi sbucare dal fondo e correre velocissimi in salita, tre
provar mi parve, / onde sentìa dal cor l'alma disciorsi; / ma poi
, ii-32: avendo scritto sempre scacciando dal tavolino il fantasma della censura, non ho
della vita se non mi fosse illuminato dal fantasma di gloria ch'io sieguo e
4 immagine, visione della fantasia ', dal gr. cprfcv xao [
lat. phantasia 4 fantasia ', dal verbo greco cpavxà ^ oo 4 faccio
forma antica (lat. phantasmdta, dal gr. cpavxdaixaxa). per l'esito
alle quattro o cinque fantasmagorie inventate dal fio rentino.
susseguirsi di molteplici immagini o sensazioni suscitate dal fervore e dall'eccitazione della fantasia o
mari. = voce dotta, dal gr. cpdcvxaop. a 4 fantasma '
languide fantasticaggini quella nobil gente lombarda che dal 'i5 al '35 fu così precoce e vigoreggiante
pirandello, 7-176: anche flavia si scuoteva dal suo fantasticare, ma egli s'affrettava
la chiamava chimerica e fantastica, lontana dal possibile non che dal vero. milizia
fantastica, lontana dal possibile non che dal vero. milizia, ii-67: sogni son
inusitato, tolgono loro la possibilità di uscire dal fantastico e dal sogno. -che
la possibilità di uscire dal fantastico e dal sogno. -che è suscitato nella fantasia
teste di pappagallo, le vedevi apparire dal nord e sciamare al sud, l'
, che pare creato dalla fantasia e dal sogno; irreale, innaturale; singolare
1-1: ma il difetto non viene dal popolo, no, viene dagli scrittori,
che nasce da un impulso improvviso, dettato dal capriccio (un atto, un atteggiamento
, quella fantastica statua di cera plasmata dal dolore dal patimento e dalla rassegnazione.
fantastica statua di cera plasmata dal dolore dal patimento e dalla rassegnazione. palazzeschi,
precoci, era stato sorpreso, presto, dal travaglio della pubertà. pioverle, 1-40
: tra quel vivo fogliame, uccelli dal petto color rubino e topazio, e
poiché la lingua toscana si mostrò sin dal suo nascere così corriva nell'aprir il seno
l'animo noi rimoviamo dalla voluttà, cioè dal corpo e da'fatti familiari, i
. = voce semidotta, per aferesi dal lat. [in] fans [in
, comp. da in-con funzione negativa e dal part. pres. del verbo fari
: la fante, una piccola sarda dal viso pallido, i capelli morati e gli
molti balestrieri e altra fanteria si partì dal castello d'empoli. g. morelli
molto fanciulla del tempo, e dal cominciamento de la mia fantilitade sono
d'annunzio, v-2-222: mi congedo dal burattinaio... serro l'uscio
ha fatto impressione di un passerottino caduto dal nido. viani, 14-287: questo
uomini per bocca dei suoi fantocci, dal suo minuscolo palcoscenico. montale, 3-269
vezzeggiativa). baruffaldi, xxx-1-45: dal suo pollaio il gallo, e le
. figur. persona sgraziata, goffa, dal portamento rigido, meccanico, ridicolo.
da pedone / soglion copiare o disegnar dal gesso. note al malmantile, 1-46
la celeste inclinazione conosciuta dall'astrologo e dal chiromante già si svegliava e cominciava in lui
sostituirsi al fantomatico lorenzo. = dal fr. fantomatique (nel 1877) '
, del lat. class, phantasma, dal gr. cpdtv- tocaixa (v.
in altro tempo. = deriv. dal fr. ant. faonner (sec.
tale gruppo è nucleo originario. = dal longob. fara (corrispondente al lat.
natura, che sospira i suoi germi divelti dal suo seno ad un colpo di spada
dalle ultime perplessità. = deriv. dal basso tedesco freibeuter (nel 1579),
di araldo (v.), dal lat. mediev. haraldius (francone *
f maiuscola. = deriv. dal nome del fisico inglese michael faraday (
di bassa frequenza. = deriv. dal nome di michael faraday (v. farad
deriv. da faradizzare: voce registr. dal panzini (iv-248); cfr.
= voce d'origine indiana, trasmessa dal port. faragola 'peso di
acuminato, fortemente corroso, che sorge dal mare in vicinanza delle coste e rappresenta
catania. = voce meridionale, dal tema mediterraneo * fara, con
. linati, 8-36: sollevate dal vento di nord, le immondizie
cespo umano. = deriv. dal provenz. mod. farandoulo, per tramite
dio che dio creò su faraone / dal duro cuore, e lo mandò coi segni
dotta, lat. tardo pharao -snis, dal gr. < x>apacó, dall'ebr
la prima volta a giuocare. = dal fr. pharaon (nel 1725),
di cui non risulta esplicita la derivazione dal nome proprio del sovrano egiziano. faraonésco
faraonico scelsero come sede la valle inondata dal fango del nilo. bocchelli, 12-22:
le palme faraoniche, le felci arboree dal tronchetto brunochiomato. 3. crudele
spalla che avrete asciugata. = dal fr. farce, deriv. dal lat
= dal fr. farce, deriv. dal lat. farsus, a, um,
andranno ora il fugace / rapido beccaccin dal lungo rostro, /... or
di antibiotici. = deriv. dal fr. farcin (sec. xii)
. farcin (sec. xii), dal lat. farcimen -inis 'ciò che
in bocca quel sapore. = dal fr. farcir, deriv. dal lat
= dal fr. farcir, deriv. dal lat. farcire * riempire '.
se stamperà. = deriv. dal fr. ant. fard 4 belletto '
fardagium (1577, curia romana), dal fr. ant. fardage (sec
riguarda ». = deriv. dal fr. farder (sec. xii)
quel luogo dove è battuta... dal che, per metafora, intende
dal lavoro, col suo fardello sulla testa,
3-102: essendo capitata la carrozza promessa dal formiani, i due vecchi già pronti
che avesse il corsaletto. = dal lat. mediev. fardellus (cfr.
tra voi e certi altri. = dal fr. ant. / arde 'pacchetto
d'offesa gagliarda resistenza. = dal ir. fard (nel 1213),
. xii), deriv. probabilmente dal francone * farwidhon (cfr. l'ant
dinanzi vider rotta / la luce in terra dal mio destro canto, / sì che
e quella che è figliuola fa madre. dal conoscer le sue virtù nacque la mia
azione, il fatto, l'effetto espressi dal verbo. giacomo da lentini,
2-377: non che la pensasse diversamente dal compagno; semplice- mente i suoi occhi
, come esortazione o invito ad astenersi dal compiere una data azione, dal comportarsi
astenersi dal compiere una data azione, dal comportarsi in un certo modo. dante
i'non voglio. 3. trarre dal nulla, creare (con riferimento all'
da busto delle loro promesse spose, cavano dal legno d'ulivo la figurina da mettere
finestre si fa, si leva un sonnacchioso dal letto dove giace, e corre ad
scorrerie che i colonnesi facevano di là dal fiume del tevere,... non
grazie a dio della sua vittoria si partì dal paese. savonarola, 5-i-25: poveri
, i-44: io, infelice, stomacata dal veder cose tanto obbrobriose, son stata
dicendo... che bisogna far differenza dal suo re agli altri. pisacane,
è successo una tragedia tutti si guardano dal pronunciare il nome della persona che la
dico essere stata questa invenzione immaginata prima dal galileo famosissimo matematico. a.
all'ingegniere eletto in vostra assenzi a dal podestà, ch'io son contento che
patria, e per quattro anni fece divorzio dal pennello. 27. promulgare leggi
alcuna a favore de pontefice, quantunque dal noncio gli fosse fatta grandissima instanza.
né fia possibile che me lo stacchi dal cuore. giusti, 3-80: il
addosso proprio nel momento in cui uscivo dal palazzo. morale: io ci avevo due
vede que'sospiri / che manda amor dal core e li comporta, / credendo
., 2-130: quali i fioretti, dal notturno gelo / chinati e chiusi,
a l'amore come uno scolaro che esce dal collegio. manzoni, pr. sp
un mercatante forestiere vi veggono, così dal libro della dogana s'informano di ciò che
, non fu però che egli sbandisse dal suo cuore il desio di comparir filosofo
quali... ho disposto che dal ricevitore dipartimentale del metauro sia fatto nelle
de virgilii sono alla byron, cavati non dal medio evo, non dai tempi mitologici
non dai tempi mitologici e classici, ma dal presente, -di che gli si è
in questo tempo iacopiti ed etiopi, dal pretejanni mandati al pontefice romano, e
il fuoco sarebbe andato per consunzione se là dal marzo la voce corsa per pisa che
giungere nelle città in date fisse indicate dal calendario, sarà anche difficile fare l'
. d. battoli, 9-23-141: dal criminale... si era data fuori
schiatta di puglia; e questa generazione fu dal mille dugento sessanta cinque in fino al
di armati a così piccole mura, cinte dal fiume di volturno da una delle parti
cavallo urta e fracassa, / punto dal suo signor, ciò ch'egli 'ntoppa
o sassi 0 spine / far che dal corso il corridor decline. castiglione,
al mondo, / se s'asterrà dal mio conteso aspetto. goldoni, vii-734:
; il suo eccitabile temperamento, esaltato dal dolore e dall'amore, non le faceva
ho fatto a fare questo libercolo? dal procedere degli ignoranti c'è sempre qualche
t'anni, una donna, di là dal mare dietro ad una favola d'amore
io in animo di offrirle, mosso dal grido delle sue virtù. moneti, 78
: veggendo quella povera gente colà gittata dal vento, stanchi e molli del mare e
, se colui che favella non si fa dal comin- ciamento del fatto. iacopone,
fu vie più innamorato. -seguito dal nome del metodo seguito o della materia
sia derivato. milizia, iii-398: dal borghini si attribuisce agli scultori il fare
fuggì a peneo suo padre e chiamato dal suo padre aiuto, lui la trasformò
* i frutti decorrono a far tempo dal primo di maggio '. -a farla
alto. giusti, 2-188: ma fiacchi dal disagio del cammino / di due salotti
troppo. serao, i-647: sono andata dal medico, quando aveva denari. mi
disfare, n. 30. = dal lat. facère * fare '(originariamente
volendo provarvi che dovete morire, cominciasse dal provarvi che siete vivi. b
, simiglianti al diavolo, molti ritraggono dal ben fare. capellano volgar.,
come nelle novelle, bozzetti; figurine dal profilo evidente. 4. principio
a cassetta. 5. prov. dal dire al fare c'è di mezzo il
un presuntuoso esprimendo la differenza che passa dal concepire o progettare una cosa, all'
menzini, 5-113: pur cuculion vuol dal coreggio / esser dipinto con un libro in
pharsalia, ix, 721), dal gr. trapela? * serpente paffuto '
gli omeri le pende una faretra, / dal fianco un arco. tasso, 1-50
. -uscir di faretra: uscir dal luogo nativo; avviarsi per il mondo
= voce dotta, lat. pharetra, dal gr. qjapérpa deriv. da cpépto
faretrate arciere, / calavano con lor dal monte al piano. stigliani, 2-333:
con un suo amante, fu sopraggiunta dal marito; e non sapendo dove nasconderlo,
so che 'n me non falla / dal sentier dritto traviato il senno. rosa,
mondi / con altre sorprendenti meraviglie / dal nero minaccioso nembo, / che fa
, lo jonio -cui mi tendevo stanotte dal treno; e non lo speravo così!
loro tanto lunghe e larghe, che dal capo pendevano fino a terra, di maniera
scade. -e anche la citazione portata dal messo del tribunale. -persona vana
punto che tutte le sue virtù, dal tuo amico udite, avessero tanto potuto farti
. gadda, 9-372: tenuto a stecchetto dal prozio, il venarvaghi giuseppe venarvagamente capì
cipri. -a che proposito, dal favellare dei babbi che disredano i figli
, nascevano le fonti. = dal lat. farfdra (anche farfàrum e farfèrum
, 2-317: la spuma che suda dal legno verde dell'olivo salvatico quando si
più lingua che cervello. = dal nome di uno dei diavoli posti da dante
neve a ciascun lato. = dal lat. forficula, dimin. di forfex
alla minuscola romana. = dal lat. mediev. farfensis.
negli affari, come si è veduto dal patto di assistenza, promesso senza tanti
de l'altre fronde. = dal lat. farfugium (deriv. da farfàrum
feci per allontanarmi. sussultò come preso dal singhiozzo, bastonò il terreno, riprese
la farina ria, vollero anzi disgregarsi dal passato, tutt'intenti al futuro.
del ritorno i peperoni gialli ad ammiccare dal buio della vetrina? (qui,
nei cui cortiletti, invasi dalla farinèlla, dal giusquiamo e dalle euforbie, i pergolati
tassoni, 1-31: l'oste dal chiù, zambon dal mosca- delio
1-31: l'oste dal chiù, zambon dal mosca- delio, / facea tra
, lat. scient. pharynx -yngis, dal gr. cpàpuyl; -uyyoi; 'gola'
infiammazione della mucosa faringea, prodotta specialmente dal freddo; può essere acuta o cronica
voce dotta, comp. da faringe e dal gr. toexpeta 'cura '
voce dotta, comp. da faringe e dal tema del gr. axo7téco '
= voce dotta, comp. dal gr. < p<4puy£ -oyyos e oxa-
faringe. = voce dotta, dal gr. cpapuyyotoiiia, comp. da cpdc-
= voce dotta, comp. dal gr. cpdtpuy ^ -uryo? 'faringe
. polveroso. moravia, ix-48: dal piazzale partiva una strada diritta, proprio
cotnisso, 1-32: simone, coperto dal suo pigiama lilla, era pallido e
= voce dotta, lat. pharius, dal gr. < dàpio <; 'abitante
= voce dotta, lat. pharisaicus, dal gr. cpaptoaixóc, da cpapiacùo?
giuridico, fu condannato da gesù e dal cristianesimo primitivo. gioberti, 14-320
, lat. pharisaeus, deriv. dal gr. cpapioalo?, dall'aram.
era un sessagenario invermigliato fortificato e letificato dal succo dell'uva... egli
tardo pharmaceutlcus (celio aureliano), dal gr. < pap [aaxeotixó (;
di pomata, tutta la farmacia prescritta dal dottore per la povera malatuccia.
pharmacie (nel 1314), deriv. dal lat. mediev. pharmacia. cfr
lat. tardo [terra] pharmacitis, dal gr. [y?)]
, lat. pharmacum (gellio), dal gr. cpdp- fxaxov * medicamento '
che studia e classifica le piante medicinali dal punto di vista morfologico, anatomico,
della farmaco- gnosia che studia le droghe dal punto di vista istologico e ne individua
voce dotta, comp. da farmaco e dal gr. 8idxoo [i. o <
voce dotta, comp. da farmaco e dal gr. 8uvocp. i <; '
voce dotta, comp. da farmaco e dal gr. èpjropta 'commercio '.
voce dotta, comp. da farmaco e dal gr. èpyocoia 4 lavorazione '.
voce dotta, comp. da farmaco e dal gr. yvwoi? 'scienza '
alberti, 370: 'farmacolite', nome dato dal celebre professore di mineralogia karsten all'arseniato
= voce dotta, comp. dal gr. cp<4pp. axov 'veleno '
voce dotta, comp. da farmaco e dal gr. xóyoi; 'discorso,
parte della farmacognosia che studia le droghe dal punto di vista strutturale e morfologico.
unione sacra, di salvare l'italia dal disastro. 2. negozio dei
dotta, lat. scient. pharmacopòla, dal gr. cpap- paxotrcóxt)?
= voce dotta, comp. dal gr. cpdppaxov 4 veleno 'e
il figliuolo compreso de la famesia, dal quale, quanto più è vituperato e
. una voce a destra mi sveglia dal farnetico metafisico, una voce bianchissima.
barbarie e di farnetica superstizione. = dal lat. phrenètìcus, per metatesi.
, 2-175: con una scintilla caduta dal faro della sua fede, accendiamo nei cuori
= voce dotta, lat. pharus, dal gr. < pdtpo <; (nome
zattere dall'armata. = adattamento dal portogh. farpào, harpào.
un poco coll'occhio, e guardarla dal punto della sua prospettiva, si vede pigliar
è difficile distinguere quelle che derivano immediatamente dal popolo. gioberti, i-iv- 309
. crescenzi volgar., 9-4: dal qual tempo innanzi gli si suol
. 4); il senso figurato dal fr. farrago (nel 1791).
verga, ii-281: i comici saltarono giù dal palcoscenico, così come si trovavano,
che si può rica vare dal sentire o dal leggere questa brutta farsaccia?
rica vare dal sentire o dal leggere questa brutta farsaccia? carducci
di comicità. = dal fr. farce, dal lat. volg
= dal fr. farce, dal lat. volg. * farsa, femm
adattamento del portogh. farsanga, deriv. dal pers. arsang. passato al
le fasce che lo tenevano legato macchiate dal fracido della carne. gemelli careri, 1-iv-200
tre o quattro mesi, ben riguardata dal fresco, con una bella fascia di lana
fece apprestar fasce da stagnare il sangue dal detto mitico. tasso, 12-83: come
. angiolieri, 91-5: ingenerato fu'dal fitto duolo, / e la mia
non potrebbe dirsi libero quell'uomo che dal tempo della sua nascita sino alla morte
fascia era ornai gionto / più che dal cor dal suo destin guidato. piovene,
ornai gionto / più che dal cor dal suo destin guidato. piovene, 5-544:
montano, 19: dipinta sei anni fa dal pittore- decoratore alfredo molina / intorno al
è ne l'oriente, ove percossa / dal sol vicino più s'accende e flagra
che tengono i razzi divaricati a raggiera dal centro in alto, erano di colore
allo scopo di preservarli dalle intemperie e dal fumo dei fumaioli. 15.
fasce. -uscire dalle fasce: dal primo stato infantile. tasso, aminta
] è tenero, si fascia e guardasi dal vento: ma dipoiché egli è cresciuto
malinconia pesava sulla città eterna, fasciata dal deserto inconsolabile del proprio agro come da
dolore. dopo un'ora si strappò dal collo la fasciatura e gittò ogni cosa in
= voce dotta, deriv. dal lat. fascicùlus * fascetto fascicolato
dicesi anche delle foglie allorché molte ne nascono dal medesimo punto; de'fiori quando molti
= voce dotta, deriv. dal lat. fascicùlus * fascetto '.
tu seguiti, in un paese lontano dal mio, a innamorarti delle farfalle e
il fascicolo dell'ago conduttore facendoli partire dal detto ago col medesimo angolo. su
carbone del fornello. soffici, iii-275: dal più vicino * bougnat ', cioè
di un spirito lucido e sottile, dal calor del core generato di sangue più
agli strani fenomeni di fasci- nazione operati dal donato... che addormentava, risvegliava
, 793: guarda i teneri agnelli dal mal fascino / de gli occhi invidiosi,
si dilettassero di queste gemme, incantati dal glorioso fascino ed ubbidienti alla patema volontà
il povero giorgio, troppo ingenuo e accecato dal fascino di quella donna. linati,
una donna mi vede, rimane colpita dal mio... fascino slavo; mi
di abiti. anguillara, 4-99: dal viso il bel color subito sparse,
dove il potere dei consoli era limitato dal diritto di appello del popolo; era
b. croce, iv-n-173: sono andato dal tenente qui comandante dei carabinieri per fare
enti geometrici della stessa specie, caratterizzati dal fatto che per individuare uno solo di
la donna stette a cavar l'acqua dal pozzo, fecero due fassi de feno a
paralleli lungo tutto il corpo, portando dal lato esterno numerosissime ramificazioni; diversi canali
dotta, lat. scient. fasciolariidae, dal nome del genere fasciolaria, deriv.
nome del genere fasciolaria, deriv. dal lat. fasciola * fascetta '.
lat. scient. fasciolidae, deriv. dal nome del genere fasciola (v
; che appartiene o è stato instaurato dal regime ispirato al fascismo. b
parlavano di arresti, per delitti nascosti dal mantello fascista. gobetti, 1-186: la
.); la voce è registr. dal panzini (iv-253).
sotto la pelle abbando nata dal calore. era stroncata, era perduta,
lat. scient. phascólarctus, comp. dal gr. cpàaxcùxos 'borsa '
lat. scient. phascólogalg, comp. dal gr. cpdoxtùxot; 'borsa '
disco della luna o del pianeta illuminato dal sole). -angolo di fase
in un dato momento, è visto dal pianeta il raggio che unisce idealmente i
= voce dotta, lat. phasélus, dal gr. « pdcotjxoi; 'fa
dotta, lat. scient. phaseolaceae, dal nome del genere phaseólus * fagiolo
= voce dotta, deriv. dal lat. phaseólus * fagiolo '.
dovranno es sere prima approvati dal signore sottoproveditore. l. bel
, che hanno tratto l'appellazione dal nome vernacolo che si dà ad
= voce dotta, deriv. dal lat. phaseólus 'fagiolo '.
dotta, lat. scient. phasma, dal gr. (piaiirx -aro? *
e della luna. = dal gr. cpioiia -cctoq * fenomeno, apparizione
dotta, lat. scient. phasmoidea, dal nome del genere phasma (cfr.
lat. scient. phasmopteri, comp. dal gr. (pia \ ia
(ed è ac compagnata dal tipico zufolo detto 'friscalettu ').
voce dotta, comp. da fase e dal gr. péxpov * mi
voce dotta, comp. da fase e dal gr. xponrfi 'cam
cristalli anche altrove). = dal nome della val di fassa in cui si
parecchi fusti di legni, quali venivan dal bosco, curvi, bistorti, e
gli pendea, come a pastor, dal fianco. berni, 7-17 (i-184)
gran guardia era co mandata dal capitano tamburini, figlio del celebre basso
, disapprovazione, insoddisfazione e nasce dal contrasto dei gusti, dalla non
disagevolezze che mi ritirano ogni dì più dal far versi, ora mi è sopraggiunta la
o per la presenza di parassiti, dal travaglio, dalla tensione dolorosa,
che sì bella non sia; che dal lavoro / amore o gelosia lo spinga a
dall'umiltà e mansuetudine cristiana, e dal consorzio de'poveri e del volgo. carletti
dei maggiori affronti che si possino ricevere dal suo nimico. -sostant.
e imperò si dà a i fastiditi dal cibo, a gli stomachi deboli et a
piccolo fastigio. algarotti, 1-28: dal coperto o comignolo della casa fatto di
quelle sublimi fastigia. arici, ii-173: dal fastigio del colle indi con vaghi /
. faldella, 5-111: il pappagallone dal suo fastigio dimostrava di non accorgersi neppure
anseimo » largito al passaggio pioveva giù dal fastigio di una pellicciosa e margaritante regalità
profesti, quando si lavora. = dal lat. fastùs [dies \ * giorno
, / e al suo primo spuntar giù dal pendio / versa un torrente di volubil
andai all'accademia e sono ancora schiacciato dal peso di quelle carni opulente, abbagliato
peso di quelle carni opulente, abbagliato dal fasto, dalla luce, da tutta la
parte flagellati ed offesi nelle passate guerre dal valstein, e tutti eclissati ed umiliati
valstein, e tutti eclissati ed umiliati dal procedere fastoso ed altiero di cotesto generale
sei ancora. * ¦ voce derivante dal gergo della malavita romanesca, a cui
malavita romanesca, a cui è pervenuta dal giudeo-romanesco. la parola originaria è l'
indovine, dette, secondo alcuni, dal greco tpariq, che suona donna indovina:
del mio aiuto. = dal lat. fola -orum (da fatum *
voluto, decretato, stabilito irrevocabilmente dal destino (un'azione, un evento
.); che è prescritto, imposto dal fato (un dono, una cerimonia
. tasso, 7-9-28: da pirra e dal consorte foro / le fatai pietre dopo
ghiacciati, come vittima, posta lì dal divino giudizio col capo come « cappello
dai fati; che è stato assegnato dal destino (un paese, una regione,
rivolga. carducci, 825: tu dal colle fatai pe 'l tacito / fòro le
. manzoni, 18: a me dal volgo / tratto in disparte, la
di letizia e di martoro, / dal comico fatai libro ordinate. segneri,
4-1071: anzi tempo morendo, e non dal fato, / ma dal furor ancisa
e non dal fato, / ma dal furor ancisa, non l'avea / proserpina
volta, / sopra il mare nomato dal tuo lutto. alvaro, 14-53:
13. che è stato prescelto dal fato; che è stato predestinato a
il turbamento cagionato nel di lei animo dal mio nome. nome per lei fatale
actiaca, giungeva la notizia, portata dal figlio di cicerone, che la donna
cercò; d'entro la polve / e dal suon del passato il bene e il
foltissime e brune, / medusa fatale dal fosco raggiar. d'annunzio, i-396:
invidia. -essere fatale: esser stabilito dal destino; essere inevitabile (e si
sarebbe fatale! = voce dotta, dal lat. fàtalis, deriv. da fàtum
fu accusato di leibnizianismo o di fatalismo dal noto mr. crousaz, e da altri
. targioni pozzetti, 12-4-230: dal suo discorso conobbi che egli era fatalista
anche un po'fatalista; mi lascio guidare dal destino e chiudo gli occhi quando mi
della tragedia greca. = dal fr. fataliste (sec. xvi)
ho trascinato con me, nell'abisso dal quale io non potrò mai uscire, la
indipendente dalla volontà del soggetto, voluto dal destino 0 dal caso; evento spiacevole
del soggetto, voluto dal destino 0 dal caso; evento spiacevole, dannoso o funesto
sentito nulla: e questo derivava, perché dal giorno che incominciò la sua passione per
soffrire. = voce dotta, dal lat. tardo fatalìtàs -àtis (codex
fatalizzato, agg. predestinato irrevocabilmente dal fato. battista, vi-4-69:
miracolo questo fosse e che significasse; ebe dal giovane tal risposta. « questi è
pieno di effetti illusori. = dal nome di morgana, una delle fate che
ci fanno le leggi? = dal lat. fàtum 4 fato, destino '
. letter. stabilito, decretato irrevocabilmente dal destino (un'impresa, un evento
un evento, ecc.); imposto dal fato (una cerimonia, un dono
. 2. destinato, assegnato dal fato (un paese, una città
e indurati alla fatica, esausti ora dal disagio. nievo, 1-210: savio
. f. giambullari, 77: sopraffatto dal sonno e dalla fatica si pose a
grazia per tutti: monsignore è sceso dal re a tre ore di notte, e
iii-390: ella aveva ottenuto quel riparo dal padrone dello stabile della cui famiglia da
sotto il giogo ristretti, quegli esser dal giogo alleviati e disciolti, e liberamente,
numero di molte persone divine additate loro dal senso; dove il senso gli abbandonò,
sempre e discorrendo tutto quello che è dal tevere a la pescara. bembo, ii-53
del faticar pregio soave. = dal lat. fatigare * estenuare, affaticare '
pervenne scalzo, malvestito, e faticatissimo dal lungo viaggio. ugurgieri, 8: dilettansi
la quale la donna aveva battuta, e dal dolore della ventura la quale perduta gli
e non può preterire), partita dal corpo, saremo sicuramente condotti sanza impedi
nel signif. n. 2 deriv. dal lat. fatigàtor -oris 1 che affatica
non fatichevole. = deriv. dal lat. fatigàbilis * stancabile * con cambio
pesa su le spalle d'ogni uomo dal dì del vagito sino all'ora del *
né udì il cigolare delle ruote, coperto dal fragore dell'acqua della gora, che
che faticosamente il portassi, pur vinta dal giusto colore, con meno angoscia il sostenea
la crudezza delle sue parole era confermata dal fremito del suo corpo, faticosamente dominato
zoccolai, che, divisi dalle mogli e dal mondo, ivi passano i dì faticosi
il piè ben consigliato ei torse / lunge dal calle morbido ed aperto; / e
a ragionarlo come reale, e astenersi dal riempire volumi e volumi di faticose disquisizioni
faticosa storia de gli uomini, / dal parthenon grande a la tua / casa
fatale, voluto, mosso, guidato dal fato, ineluttabile; solenne (e a
, ti ficca il giudizio nel cervello, dal tutore celebre per la tirchieria. cardarelli
mi lassino. epicuro, 102: or dal mio cor ogni martir licenzio / poiché
vitelli e monsignore di gemei, mandati dal re di francia per condurlo a'soldi
niegano la provvedenza, quelli faccendosi strascinare dal fato, questi abbandonandosi al caso.
: ti giuro / che mal mio grado dal tuo lito sciolsi. / fato,
fati di troia, e nuovamente / pende dal volto del facondo amante. spolverini,
questi lamenti. pananti, ii-132: apprendiamo dal suo misero fato / quanto frivole e
, a te mi tolga: / ma dal dì che nasce prode o codardo,
. = femm. sostant. dal lat. factus, part. pass,
silvia. ungaretti, viii-28: viene dal mio al tuo viso il tuo segreto;
nelli, ii-10 (45): dal viso era cascato il fatti bello. roberti
in se medesimo, se possibile fosse dal cuore disciogliere il piacere di lia,
ultimamente questa oscurità [nella pittura] dal non potere; perché alle volte si
si diceva, traboccandogli a mille doppi dal cuore una gratitudine che ogni volta si
: discorda di nuovo l'intelletto agibile dal fattibile, perché l'agibile ha il fine
ritornar suo marito. = deriv. dal lat. facticius 'artificiale ', col
sia pastura, non temeranno tessere ritirati dal latte, e diverranno più fatticci e
parlato nell'ultima mia. = dal lat. facticius, da factus, part
finto esser morto. = deriv. dal lat. facticius * artificiale '.
fattispecie d'uno, che sentendosi opprimere dal male, chiede [ecc.].
effetti giuridici. = voce dotta, dal lat. facti speciès * apparenza di
iterativo. = derivaz. dotta dal lat. factitdre, frequentativo di facère
spiuma della porpora, cosa assai differente dal guado, onde si fa il nostro.
d'altronde exorte e parte / che dal lor genio, in sé dolcie, native
= voce dotta, deriv. dal lat. facticius, da factus, part
s. c., 3-3-8: dal movimento degli occhi e delle ciglia chinate
quasi fatto. campanella, i-7: dal divino senno aiutato, il savio penetra,
! 2. creato, tratto dal nulla. bartolomeo da s. c
di dio. petrarca, 348-8: dal più dolce parlare e dolce riso,
antichi, compilato e fatto e volgarizzato dal savio frate e maestro, frate bartolomeo
manderò il lucrezio volgarizzato in nostra lingua dal sig. alessandro marchetti celebre lettore delle
iii-4-104: ambedue piemontesi e fatti generali dal re. -convertito. serdonati
: quanto è diverso avvicinarsi al fatto / dal pensier che precede / ne'grand'affari
la più certa convinzione dell'errore generato dal fatto della ragazza del « cento » che
47: l'unità di luogo è nata dal fatto che la più parte delle tragedie
anfione a chiuder tebe, / sì che dal fatto il dir non sia diverso.
parole, ma fatti. e guardimi iddio dal punto mai stuzzicarli. barelli, 2-201
anche carlo bini..., dal quale egli aveva attinti i fatti suoi,
a seconda che sono o no vietati dal diritto, come i reati, e,
mediante un apposito atto o procedimento stabilito dal diritto, mediante un comportamento materiale.
che non è la verità. dal punto di vista pratico, della realtà effettiva
-in realtà. presso / e dal deboi l'esige e dall'inerme, /
è laldatore / de lo figura è sparita dal terrazzino. su'fatto stesse / non
. g. m. padri sono dal il d'alcuno cecchi, 18-27: questo
di no una volta, bisognò andar dal conte cervino. manzoni, 364: cosa
l'avea indotto a ritirar la mano dal favorire il duca di guisa, perché la
al fatto c'è un gran tratto; dal detto al fatto è troppo mala via
essere al tutto chiusa, ed armata dal settentrione, e volta al meriggio, e
la signoria de're nella città nomata dal suo fattore e già lungamente vivuta sotto
, 1-61: vergine bella eletta / dal sommo padre almo fattor del tutto /
i-24: incalessato poi quasi per forza dal mio fattore, che era un vecchio destinato
: verso quel tempo ebbe in dono dal fattore di campagna una testuggine. tozzi
nel gioco del calcio), trae dal fatto di giocare sul proprio campo,
filare « girare delle trottole », dal gr. bizant. < pot&à tinello, all'uve pendole / giù dal solaio, / al porcellino che grufa un solo proprietario, sorvegliata e amministrata dal fattore (o anche dal proprietario stesso e amministrata dal fattore (o anche dal proprietario stesso). -anche: l'
a'così trasformati dalla maga opinione e dal fattucchièro amor di se stessi, non v'
, beghineggiano. = deriv. dal lat. fatucùlus * indovino '(da
, / la qual vien per fattura dal dimonio. vasari, ii-515: condusse
al fornitore. -fattura consolare: rilasciata dal console del paese importatore, per fornire
abbuono. -fattura di consegna: emessa dal committente sul commissionario a comprova della spedizione
per esigenze formali, per regolarizzare, dal punto di vista della documentazione, una
con dati diversi dai veri, inviata dal venditore al compratore, onde consentirgli di
che vere bellezze sono, non dipendono dal corpo, né da corporale fattura. cicognani
appena nacque per preservare la sua creaturina dal malocchio e dalla fattura che le streghe
. factiira * opera, composizione ', dal verbo padre 4 fare '(part
italiani il memore desiderio della vita antica, dal quale si sentivano attrarre verso il nome
superba. = voce dotta, dal lat. fatuitàs * sciocchezza, stoltezza,
. della porta, 2-81: teodosio dal capitan de'satelliti riputato fatuo, riconosciuta la
, quasi fatuo chiaror di luna, dal fondo buio e mortale ove io senza
gran cielo stellato / fatua cometa, dal mio balcone. c. e.
bontempelli, 7-268: lingue di fiamma dal basso, dall'alto, in corsa fatua
altri? = voce dotta, dal lat. fatuus * stupido, sciocco,
palatine (due per lato), dal palato molle e dalla base della lingua.
dileguarsi i vapor fugati e spinti / dal suo santo poter o ne l'oscure
e spaventosa, dove le tenebre erano rotte dal crepitante rosseggiar dei tizzoni. pascoli,
belva. = voce dotta, dal lat. faux, faucis, comunemente al
delle grandi città prima che le bombe pioventi dal cielo mettessero in libertà i serpenti a
in fondo. = voce dotta, dal nome della divinità italica fauna, femm
carnoso, faunesco, arrossati e gonfi dal gran piangere. govoni, 3-46:
studia la fauna di una determinata regione dal punto di vista sistematico ed ecologico.
paese eminentemente cattolico. = deriv. dal nome di faust, protagonista dell'omonimo
di attingere esperienze e godimenti sempre nuovi dal contatto immediato con la ricchezza inesauribile
fausto 1 pompa esteriore ', deriv. dal lat. fastus 'fasto '
la lettera. = deriv. dal frane, fante 'mancanza, difetto '
fautore. = voce dotta, dal lat. fautor -óris 1 fautore ',
lat. fautor -óris 1 fautore ', dal tema di favère * favorire '.
raccoglievano le fave bianche o nere usate dal popolo ne'pubblici consigli. -assol
che si de'aver fitta / dentro dal cuore, e l'altra sanza lei /
, e simili parole. = dal lat. faba * fava '(termine
riferisce al pene; che è emesso dal pene. aretino, 8-79: non
, 1-39: -apuntandoci nel cominciar dal conne e poi entrar nel ronne.
.. si possano dedurre più ragionevolmente dal greco e dalle altre vecchie lingue pelasgiche
dotta, lat. scient. favia, dal lat. class, favus 1 favo
frammento di materia incandescente che si leva dal fuoco o da un corpo rovente (
e quattrocen novanta quattro corso, / dal tempo che iesù le nostre ville /
poche parole che ogni tanto saltavano fuori dal torbido brontolìo del discorso. ma tante faville
de'begli occhi or sì pungenti / saran dal tempo rintuzzate e dome, / fresche
le quali, per essere soffiate e aiutate dal fiato del maestro, illuminino lo intelletto
nobiltà della famiglia si avea portate seco dal ventre della madre. menzini, i-61:
: l'alma nostra, / quando parte dal corpo, / entra in quell'alma
son le falde della neve che fiocca dal cielo. marino, vii-403: non sarò
spisso percotendo lo dolente core, facea dal propie vene abandonare lo robicondo sangue,
ogni favilluzza del piemonte, or quasi affatturati dal fato, mirano immobili e freddi un
altra schiera [di api] / studia dal mèle a separar la cera. monti
.., il quale m'insegnò cominciando dal compitare e scrivere... le
giunse il veloce, / ve'come fu dal vii domo il feroce. botta,
io v'ho data, e rigitterò dal mio cospetto questa casa, ch'io
bocchelli, 11-57: il penco, che dal pindo all'olimpo spazia nella gran vallata
alla derivazione da clatema nel mille favoleggiata dal ghirardacci, erano conspicui nel secolo decimoterzo
mod. fabliau), deriv. dal dimin. del lat. fabula (v
redutte quasi in favolésca che sia portata dal vento. d'alberti, 373: 'favolésca'
parte dice l'autore, com'egli dal bel nido di leda, ch'è gemini
intera vita, accordato alla vita universa dal mio linguaggio, che è il mio parlar
circostanze del fatto, come appare dal processo, che il crederlo favoloso è
tempi favolosa. = deriv. dal lat. fabulosus, deriv. da fabula
le stelle divennero trepidanti; poi, dal mare, giunse il favonio, lambì le
dotta, lat. favdnius, deriv. dal tema di favére 1 favorire la crescita
generali e provinciali assai antichi; incominciando dal grandissimo e celebratissimo di calcedone composto di
chiamato, / dalla fiducia e dal favor sovrano / eran gli affar politici
: apprezzato per tutte queste sue qualità dal granduca, il quale aveva occasione di
verace nume, / se divino favor dal ciel non manda / di grazia in lui
sua bell'opra, a cui / dal favor della sorte, anzi del cielo /
per la piaggia sconvolta, tuttavia incalzati dal terrore, i fuggiaschi scendono verso il
è là, abbandonata, come offerta dal favore degli iddìi. e. cecchi,
re giovanni di boemia, e sommosso dal papa per sodducimento del re di francia
palmo il terreno, quando è circondato dal favore dei popoli, e sicuro della ritirata
favore. g. bentivoglio, 4-834: dal farnese era stato facilmente preveduto questo loro
volgar., 4-360: l. marcio dal militare favore eletto. machiavelli, 7-5-53
, i-i7: gli squittinì si ridussero allora dal campo marzo al senato: perché gli
per favori delle tribù, benché i migliori dal principe. -con valore collettivo:
altro emisferio il suo purgatorio. -cadere dal favore: perdere la stima, la considerazione
, i-329: adesso è caduto un poco dal favore del pubblico, dal luogo che
un poco dal favore del pubblico, dal luogo che aveva nei giornali, nelle riviste
quelle; e fate menare continuo verso dal primo cominciamento del mondo in sino a'
biglietto di ferrovia a favore da ottenergli dal segretario sani. verga, ii-165:
conosceva in qualche favore, tirato piuttosto dal guadagno che da scintilla di pietà che fusse
di rendita stimano il vii favoruccio che dal padrone venga loro posta la mano nella
: s'adoperò a scagionar suo padre dal sospetto di favoreggiamento, e a liberarlo da
favoreggiare, se ella non si ritrae dal peccato suo: non le dare fuoco né
oriani, ii-37: leone xii cominciando dal favoreggiare confraternite e congregazioni religiose ridusse tutti
fu cagione che succedesse sinistramente, fin dal principio, il secondo. pisacane,
risposto ad ogni ragione ed esperienza prodotta dal sarsi. marino, vii- 197
autorittà di quel- l'altre parole dette dal buon vecchio isaac al suo figliuolo esaù
quel discreto pittore, il quale cavato dal naturale i sentimenti e le parti belle del
molto favoreggiati. giannone, 1-iii-69: favoreggiati dal conte di tolosa e da altre persone
casa di francia, perché era natio dal torso in torena di francia. simintendi
, 73: la strada che scendeva dal convento al paese era favorevole alle confidenze,
re del mondo, / e rivolgea dal cielo al franco duce / lo sguardo favorevole
sta, ch'e'non sia disforme dal vero de'luoghi e de'tempi; che
esser facilissima, perché il re persuaso dal duca d'epemone e dagli altri suoi
meno vendevo al negozio coi prezzi fissati dal governo. -intr. cornaro,
. da lei fuggono, come tante nebbie dal sole, le replezioni, i disordini
; / o, alle volte, dal guàtaro un poco / lavato e posto al
pontificio tirato, già da tempo, dal favore gregoriano a guardia del pontificio palazzo
alle irregolarità amministrative e ai favoritismi usati dal sindaco verso l'impresa, che era
quel dalle prode, benché più favorito dal sole, piglia cattività dal campo vicino.
più favorito dal sole, piglia cattività dal campo vicino. lalli, 8-161:
.., parte elesseno detto filippo favorito dal re di francia. dovila, 516
, 23: verbosissimo cavaliero era e multo dal re favorito. machiavelli, 415:
. tasso, 11-iii-1112: essendo favoritissimo dal suo prencipe, ca- minava a gran
iii-214: l'imperatrice elisabetta aveva avuto dal suo favorito alessio razumoffski due figli. colletta
e la gioia colà dentro sono banditi dal volto e dal cuore di ciascuno.
gioia colà dentro sono banditi dal volto e dal cuore di ciascuno. pananti, ii-232
ne dovesse tenere un giovanottino fuggito appena dal materno capézzolo, sentèndosi il favorito di
infelice tanto si vede spedita e sbandita dal cuor degli uomini anche grandemente favoriti da
veggio appresentare un canestrino, / mandatomi dal dotto ruscellai, / spirito veramente pellegrino.
6 di settembre favoritami questi giorni passati dal marchese ricci. fogazzaro, 1-401:
legumi faran buon effetto, riparando ancora dal freddo e dagli altri animali reptili,
giallo-vinoso o verde-oliva. = dal nome dell'isola di fayal nelle azzorre.
, quel medesimo liquore gli fu offerto dal padrone di casa. silone, 23:
un cafone di laggiù. = dal portogh. fazenda, deriv. dal lat
= dal portogh. fazenda, deriv. dal lat. facienda * cosa da fare
di gioielli. = deriv. dal portogh. fazendeiro (v. fazenda)
! son fra fazio? = dal nome proprio [boni] fazio.
ideali lo fazionarono. = deriv. dal fr. fagonner (sec. xii)
sec. xii), da fagon (dal lat. factio -onis, da foche
, 63: questi dubitando che separati dal corpo de i suoi fazzio- narii potessero
squadre di aurighi nel circo, contraddistinte dal loro colore (con i nomi albata
utilità pubblica; obbligo, impegno imposto dal governo da cui si è retti;
imbecille mamianesca. = voce dotta, dal lat. factio -ónis (deriv. da
4. che ha origine dal prestigio ottenuto in seguito alla partecipazione attiva
lieti, giacché non siamo mossi che dal bene del nostro paese, né mai
avevano fatto collo sciorinare il fazzoletto tricolore dal campanile. vittorini, 4-334: una
tanto era diventato bianco e non distinguibile dal bianco lino. n. degli
ad agitare il fazzoletto che fu rimarcata dal principe umberto. palazzeschi, 3-72:
un fazzolettaccio erano nel groppo tolto su dal messere. verga, 4-13: in
, è detto adar, come si cava dal terzo capitolo d'ester, nel cui
morier tanti mai di calde febbre, / dal giorno in qua, ch'el primo
tutto il calor del corpo, e dal calore procede il vigore e la robustezza (
respirazione che diventa più pronta; 50 dal sentimento penoso di fiacchezza, che si
, ii-1017: quelli che sono travagliati dal flusso di ventre, dalle febbri intermittenti,
infettiva causata da un virus filtrabile trasmesso dal phlebotomus papatasi, dittero della famiglia psicodidi
america centrale e meridionale, così detta dal vomito di sostanze nerastre, che è
di nebbia, escono quatti gli spettri dal cimitero, lenti fiottando con molli dita ungon
febbre esalava attorno. simone, coperto dal suo pigiama lilla, era pallido e farinoso
braccia / te deprecanti, o dea, dal reclinato / capo de i figli:
; la febbre del vulcano è controllata dal termometro. 5. l'essere
della sua superba febbre '; cioè dal dolore che veniva da superbia, ch'
, 2-223: più cercava, fuori dal turbine della presenza di viola, di
colla sua faccia affilata, brunetta, dal naso fortemente aquilino,...
6-2-285: d'accordo i fiorentini lasciorono guastare dal popolo di montepulciano detto bastione, che
una sorta di pace ventilata e cullata dal sì al no. 9.
baretti, 3-19: venite ad apprenderlo dal mio signor attilio, il quale si vergogna
« riconoscono » l'ammalato. = dal lat. fibris * febbre '(di
insegna il polso de'febbricanti, mosso dal battimento del core. firenzuola,
, tremava per lui. = dal lat. febricitare 'aver la febbre '
farmaci antipiretici; febbre leggera. = dal lat. tardo fébricma, dimin. di
gioventù la primavera fiorita, che principia dal febbraio della concupiscenza febbricosa. g.
? = voce dotta, comp. dal lat. fibris * febbre 'e dal
dal lat. fibris * febbre 'e dal suff. -fer, da firre '
. = voce dotta, comp. dal lat. fibris * febbre * e dal
dal lat. fibris * febbre * e dal suff. -ficus, da facire *
campailla, n-109: fur le fecce allor dal nuovo pondo / col febbrifugo insiem deposte
= voce dotta, comp. dal lat. fibris * febbre 'e dal
dal lat. fibris * febbre 'e dal suff. -fugus, da fugare '
il calor febbrile è spento non solo dal fresco, ma dalla forza del calor naturale
orizzonte vi erano nuvole ferme, lucidate dal vento, con quei colori paonazzi,
oscurità, vigiliamo come dei macchinisti ipnotizzati dal riverbero violento della fornace, mentre la
notte, mentre gli spiriti del giardino entravano dal balcone per tenerle compagnia, nessuno
, 603: un altro capofamiglia, dal viso lungo e febbroso...,
voce dotta, lat. phoebs -is, dal gr. ©óiptj * la lucente '.
più nobil segno. redi, 17-174: dal fatidico fondo / ippocrene turbossi, e
la canzon febèa / che ignuda erompe dal pagano ammanto / come un'antica dea,
= voce dotta, lat. phoebèus, dal gr. qjoipeloi; * di
arte, / onde gli audaci pin dal lido ibero / dipartendo e varcando immensi mari
e i luoghi, ove fuggendo / febo dal nostro ciel l'aurora adduce? parini
= voce dotta, lat. phoebus, dal gr. < doi3o <; 'lucente
sm. stor. dottrina ecclesiologica propugnata dal teologo e giurista tedesco giustino febronio secondo
da roma. = deriv. dal nome del fondatore febronius (giovanni nicola
ogni esperienza umana; nonpertanto non sciupati dal correre la cavallina letteraria, ossia non
fecali pezzi, addirittura di tufo, dal mestiere. -composto da feci.
da fecale, col sufi, -oide (dal gr. -oei8fj <; *
= voce dotta, lat. phaccd$iùm, dal gr. qjotixdoiov 4 calzari bianchi '
non ci si arresta più, e dal nostro falso modo di concepire siamo costretti
rubamenti o per favor di prencipi levati dal sucidume e feccia de la stalla, si
11 vino. = deriv. dal lat. tardo faecea (oribasio),
italia. ma come se fosse destinato dal cielo, che non mai le operazioni
mille altri liberti... levati dal fango, non che sol dalla terra,
di posatura farinosa, che si estrae dal sugo di alcuni bulbi o radici.
stessa corolla, che lo stimma / fecondato dal polline fraterno, / conduceva la stirpe
, i-381: le sue uova, fecondate dal calore vivificante del capo umano, dischiusero
il talamo, si toglievano il canestro dal capo, prendevano un pugno di grano
di fecondità reale quelle speculazioni politiche che dal milletrecento al millesettecento traspirarono dalle opere di
non potendo aver tutte le memorie che dal regaldi avrei voluto, mi consolo che
di fecola. = deriv. dal lat. faecùla 'feccia '.
d'altronde exorte e parte / che dal lor genio, in sé dolcie, native
. = voce dotta, deriv. dal lat. faecùla, inteso nel significato
lui trasmesse attraverso la rivelazione e proposte dal magistero della chiesa. - in senso
fede »: il moto dell'attività dal necessario sovrannaturale è la « grazia
leopardi, i-317: chi non comprende che dal momento che si rigetta ogni autorità vivente
confessione augu- stana, si distraesse nondimeno dal consorzio di quel partito, mosso da
. -in partic.: religione diversa dal cristianesimo (e anche la dottrina che
fede ne'diritti del popolo, che né dal trattato di campoformio, né da altro
per necessità o consuetudine, è lasciato dal suo possessore in un luogo pubblico o
uno ritiravano la carta che li liberava dal canone e se la cacciavano in seno
-complesso di vincoli e di obblighi derivanti dal matrimonio; fedeltà coniugale. cavalca,
, affine all'assegno circolare, emesso dal banco di napoli e dal banco di
, emesso dal banco di napoli e dal banco di sicilia. -fede di deposito:
.., debbano portar le loro fedi dal luoco ove aranno carricato bene auttenticate.
si regga, e non sia portata dal vento? imponle carico. e come
nell'anno 1765 dalla creazione e 109 dal diluvio, noè venne in questi paesi
marderio assirio, giaco- bita, mandato dal patriarca antiocheno a riconoscer la sede apostolica
chi sbaglia sia di ottima fede e alienissimo dal cogliere o sospettare questa logica colleganza
che l'uman germe, / vinto dal rio costume, al mondo diede / genti
/ tutto, ché tutt'è ben dal sommo bene. -in buona fede
, ti giuro / che mal mio grado dal tuo lito sciolsi. barelli, 1-415
: il castello fu dato poco onorevolmente dal cavalier di sales, che l'aveva
riammesso, entro limiti molto ristretti, dal vigente codice civile. statuto
. la condizione giuridica di chi riceve dal testatore l'incarico fiduciario di provvedere all'
nulla, ma viene annullata e rescissa dal giudice, sì che il fidecommissario possa
2. l'erede fiduciario, gravato dal testatore di un fedecommesso che lo obbliga
diritto intermedio, persona che ha ricevuto dal testatore l'incarico fiduciario di dare esecuzione
sopra la successione fidecommissaria, si debba dal gravato o dagli esecutori adempire in forma
: adducevasi che la mentovata sustituzione fatta dal padre con autorità degli stati, era
, per dotare le femine discendenti dal fidecommittente, si possano alienare overo
fedelissima: titolo onorifico concesso nel 1748 dal papa benedetto xiv a giovanni v,
sul petto fedele di maria. ruggiva dal dolore e la bocca era tanto inerte
i-38: allora il buon villan sorge dal caro / letto cui la fedel sposa e
. chi era legato al signore feudale dal vincolo del vassallaggio; chi gli aveva giurato
: i famigli che, a datare dal secolo xiii, il castello di vitorchiano
vita di cola di rienzo, 52: dal lato ritto e manco avea [cola
1 quali presero tal nome dall'esser tratti dal castello di vitorchiano, famoso per la
pace. serdonati, 9-483: si levò dal collo un reliquiere, e sospesolo ad
compreso. -osservanza dei doveri derivanti dal matrimonio (e consiste essenzialmente nella vita
e di fedeltà, giacché egli fuggiva dal nuovo padrone, ma fuggiva per ritornare
della valle, 192: ma folgore dal ciel giusto discenda, / o 'l
assolvere i sudditi dal giuramento di fedeltà. gemelli careri,
fedeltà, dichiararono i boemi ferdinando caduto dal trono. muratori, 7-i-43: il giuramento
, ove si fece fare la fedeltà dal resto dei regnicoli. porzio, 131
urlo getta, / e vuol saltar dal letto a rompicollo; / poi non vedendo
seconda stagione [del suo repubblicanesimo] dal '62 al 1883, [alberto mario]
, gratiae, iustitiae). = dal fr. fédéral (nel 1789):
fédéral (nel 1789): deriv. dal lat. foedus -èris 'patto,
nella nostra storia politica. = dal fr. fédéralisme (nel 1789);
ha il suo significato. = dal fr. fédéraliste (nel 1792);
una repubblica troppo vasta non si salva dal dispotismo che col sottodividersi e unirsi in
sola classe dominante. = dal. fr. fédératif (nel 1748)
. levi, 2-220: per liberarsi dal vecchiume e dal parassitismo non si doveva tornare
2-220: per liberarsi dal vecchiume e dal parassitismo non si doveva tornare a delle
, approvare o respingere la mozione votata dal congresso della loro federazione. g. raimondi
tramite del fr. fédération (fin dal sec. xiv e xv, ma comune
: nemmeno vediamo come le arti usate dal principe napolitano, ora di stringere, ora
penale 'l'attestato che si spedisce dal cancelliere del tribunale dichiarando se uno
augei schiera che passa, / piomba dal cielo e la disperge e fiede / con
e tossa, / mettegli i due occhi dal capo fuori. -assol. schermire
tempo sapere fugire la punta e scostarsi dal taglio. -usare, adoperare (
, e il lido che si fiede / dal mar britanno infino al mar piccardo.
lingua che vive... debba attignere dal perenne fonte della città le più efficaci
par., 32-40: e sappi che dal grado in giù, che fiede /
. buti, 3-838: 'che dal grado '; cioè che da quella
, che richiede, / sia combattuta dal vento e dal mare, / che sì
, / sia combattuta dal vento e dal mare, / che sì sopra acqua
ii-311: benché l'anima sia tratta dal peccato, pure ri mane
e il prestamente pervenire a chiarenza, dal pericolo della morte la liberarono. giustino
fortemente pleocroica. = deriv. dal nome di e. s. fédorov.
della fuga resterà questo. = dal fr. féerique (nel 1834) *
: tirata [la pelle] e imbolsita dal vino, gialla per chissà quali vecchie
maiale) avvolto nella rete (formata dal grasso del maiale stesso intorno al fegato
e il più ben cotto, / che dal suo cesto la mia fame invita,
la propinquità suoa al rognone dextro, dal quale riceve la calidità suoa, e quello
quale riceve la calidità suoa, e quello dal fi- gato. pulci, 21-41:
isparso per le umane membra è ricacciato indirieto dal circunstante freddo, suo contrario e nemico
lasciava prendere dai consigli che gli venivano dal fegato morboso. pirandello, 7-271:
fu lui che gli toccò staccare suo padre dal portone quella mattina, ed è un
rodeva il fegato dalla rabbia. = dal lat. tardo [jecur] fic&tum '
e l'infecondo loglio uscir produtti / dal suo propio principio, e non altronde /
felci. gozzano, 1131: foreste dal profilo miocenico / dall'aria dolce senza
dei sauriani t... i dal fianco della terra esausta nacque / come un
si coltiva anche come pianta ornamentale; dal rizoma si ricava un olio velenoso che
2. prov. molte volte dal grano nasce la felce: spesso da
felce. = voce dotta, dal lat. filix (o filex) -icis
voce dotta, comp. da felce e dal sufi, -forme, dal lat.
da felce e dal sufi, -forme, dal lat. -fòrmis (da fórma 4
cardinali, feldmarescialli. = dal ted. feldmarschall 4 maresciallo di campo '
e di mica. = deriv. dal ted. feldspat4 spato di campo '(
voce dotta, comp. da feldspato e dal sufi, -oide (gr. oetsrji
alla coppa felibrea. = deriv. dal fr. félibre (v. felibro)
antichi trovatori provenzali. = deriv. dal fr. félibre (nel 1870),
mistral, poeta felibro. = dal fr. félibre (nel 1870),
félibre (nel 1870), parola trovata dal poeta f. mistral (nel
scienza '), forse deriv. dal lat. fellibris -is (forma secondaria di
: fortunato, assistito dalla sorte, dal cielo. busone da gubbio, 131
: ma chi fur quei felici / dal ciel pietoso al tuo soccorso eletti? delfino
anco gli eretici e scismatici essere iscacciati dal dono del signore, commemorando nell'ultimo
apertamente mostrarne voler un tanto eccelso tesoro dal tuo felice vasello produrre. foscolo,
augelli e tant'altro diletto, / che dal mondo m'avean tutto diviso; /
/ augurii a lor felici / versando dal bicchier. tenca, 1-50: gli eruditi
primo / suo dì felice gli fuggia dal guardo. nievo, 1-351: potevamo.
610: l'istesso cardinale fu mandato dal pontefice predetto, di felice memoria,
14 strofi. viani, 14-33-come trasportato dal venticello marino, giunsi felicemente sulla battima
quaggiù felicitate. cerretti, xxii-473: fugge dal fasto incomodo / felicitade, e spesso
, iii-7-315: indipendente così l'imperatore dal papa per l'imperio suo su la
alfin d'un grand'intrico / nato dal caso e che potea produrre / fastidiosi
che di rimanere con grave suo danno affascinato dal falso. crudeli, 1-149: per
uomo, che vediamo citato con riverenza dal sismondi e da altri primari scrittori del
dotta, lat. scient. felidae, dal nome del genere felis (dal lat
, dal nome del genere felis (dal lat. fèlès e fèlis 'gatto,
agnella di giovane età non ancora coperta dal montone. = deriv. dialettale
abruzzo, puglia, lazio), dal lat. fellare (o feldre) '
fellèma, sm. ciò che è prodotto dal fello- geno; sughero.
. = voce dotta, deriv. dal gr. « pexxó? 'sughero '
invero i peccatori di malizia sono, dal più al meno, traditori verso dio.
fellòide, sm. bot. tessuto prodotto dal fel cosa così presta,
, / che, come io fui partita dal castello, ladri e furbi senza paro,
teme ingorde e felle; / poiché dal branco de le pecorelle, / almo pastor
rote, e da lungi si pone / dal suo maestro, disdegnoso e fello
quello. ariosto, 25-75: ella dal dì che ferraù li prese, / gli
le gelate brine. forteguerri, 15-18: dal cieco sotterraneo foro / vassi al carcere
= voce dotta, comp. dal gr. « psxxó? 4 sughero '
. « psxxó? 4 sughero 'e dal suff. -oide (gr. -oei8f
prodotto nelle radici e nei fusti dal fellogeno sul suo lato interno,
= voce dotta, comp. dal gr. cpexxói; 4 sughero 'e
= voce dotta, comp. dal gr.? pexxó <; 4 sughero
<; 4 sughero 'e dal tema yev-4 generare '; cfr. fr
voi l'obliereste, / s'io fosse dal mio lato sì fellone, / ch'
onda? = * deriv. dal lat. mediev. fello -6nis, forse
rottura del contratto feudale, la decadenza dal feudo. -nell'età moderna: delitto
lo profeta: costrigni la lingua tua dal male, e le labbra tue, che
= voce dotta, deriv. dal gr. cpexxó? * sughero '.
= vote dotta, comp. dal gr. (pexxót; * sughero *
bizantino. = voce dotta, dal gr. biz. cpexóviov, alterazione per
come profondamente vibra ai vetri / anneriti dal tunnel quella pigra / corda inflessibile che
, 6. = voce deriv. dal fr. ant. felpe (sec.
e. gadda, 2-33: odore salino dal legno dei puntoni, che l'alga
una leggerezza straordinaria, che furono premiati dal governo. viotti, 14-116: quel genere
e le scarpe felpate, gli occhi allegri dal freddo. moravia, 12-343: «
. tecchi, 12-27: se poi dal bosco arrivava un fiato di vento che
.. senza distoglierlo un solo attimo / dal segreto pensiero dell'odore. e.
. = voce dotta, deriv. dal lat. felsina, nome etrusco di
azzurro pallido. = deriv. dal ted. fels [bildend \ termine generico
sifoni nelle viscere della terra, travalicando dal mare a i monti, da i
da alto a basso, e non dal basso all'alto. magalotti, 23-303:
, ed avanzi l'orlo e sia sospeso dal lato di fuori, onde, inzuppando
scheltri, / dalle vigilie attriti e dal digiuno. / sul ciglio rabbassati ha i
è quella del capellaro... dal quale vedrete uscire capelli con la capula
= lat. mediev. feltrus dal frane, filtir; cfr. fr.
, 1-173: diconmi di aver ordine dal pubblico di servirmi in ogni cosa, e
alla vista di lerici, fui rimandato indietro dal vento. cipriani, ii-1-137: partirono
similmente quella sua divina, indescrivibile bellezza dal vedermi ora andare attorno per le vie
, il capo, sul suo cavallo selvaggio dal crine lungo e cinereo, nobile fra
a me d'andare alltndie. = dal fr. felouque (nel z6xx; già
prima falda, nel 1582: forse dal catal. fatua, nel sec. xiv
= voce venez., deriv. dal lat. tardo filax -acis 4 stuoia
la copertura di tetti e soffitti ', dal gr. biz. cpùàa!
nel 1811). = adattamento dal ted. feme, fehme, vehme,
, fehme, vehme, deriv. dal medio oland. veme 4 castigo '.
al parto. = deriv. dal fr. femelle. fementito, agg
: che s'egli con perpetua astinenza dal vino e dalle femmine si punì d'
che ora è aperto, ora chiuso dal battitoio. * battitoio ', quella parte
un cappellaccio su gli occhi, venire dal corso di porta ticinese. morante, 2-11
/ son mesta come un colchico: dal ciocco / tanto mi germinò di femminelle!
capolino. onofri, 106: tocco dal tuo mirabile abbandono / di fe- minea
acquistati doni di quella, lo partire dal suo amore non ti parrà leggieri.
alvaro, 7-87: si può dire che dal cinquecento alla fine dell'óttocento, il
viii-135: questo sonetto è pure dissimile dal precedente. ha un tenore spiritoso e soave
sessuali secondari femminili: quelli che differenziano dal maschio il corpo, la fisiologia e
. con difensione femminina si difendono alloraché dal secondo assalto dagli armati cristiani furono assaliti
balbo, ii-28: era morto, fin dal 1533, l'ultimo de'paleologi marchesi
modernismo e sul femminismo. = dal fr. féminisme (fine sec. xix
'clubs 'femministi! = dal fr. féministe (nel 1872).
che si ispira o è influenzato dal femminismo (una teoria, un'idea
2-15: fingeva ora d'essersi straniato dal discorso quasi volesse intendere che alla fin
: il cilindro aponeurotico che fascia, dal bacino al ginocchio, i muscoli della
l'estremità superiore formata dalla testa, dal collo anatomico e dai due trocanteri,
valori leggermente diversi. = dal cinese di pechino fen. fenacetina
= voce dotta, comp. dal gr. < péva£ -axo <; *
-axo <; * ingannatore 'e dal tema di oy. onè (ù 'osservo
= • voce dotta, deriv. dal radicale chimico monovalente fenacil-, comp.
ornamentale. = voce dotta, dal gr. q>éval; -axo <; *
sm. chim. composto chimico derivato dal fenazóne, quando uno degli atomi d'
resistente agli agenti ossidanti. = dal ted. fenchel * finocchio '.
a lui, sentì come un fendente dal capo ai piedi. per salvarsi, nascose
fiede e fende; / sì che dal braccio indi rimane scevra. d'annunzio,
. de amicis, i-404: gelati dal vento che fende la faccia o saettati
vento che fende la faccia o saettati dal sole che affoca le rocce, su ancora
spasimi dell'insofferenza sua, volesse liberarsi dal calcinaccio odioso. lo aveva fesso;
spumose. monti, x-3-272: quando giason dal pelio / spinse nel mar gli abeti
e fende. caro, 2-1131: dal convesso / del ciel cadde una stella
alzarsi l'appennino e scorrendo non lungi dal mare sino alla città di bobbio,
clamorosa, e volta le spalle soprafatta dal terrore. fogazzaro, 2-239: siila
1-108: viene un suono di buccine / dal greppo che scoscende, / discende verso
/ giunge la destra. = dal lat. findère 'dividere, spezzare,
, ma vi trovò l'interstizio sforzato dal cuneo di un rivelatore e liberatore invisibile.
5-218: già tra le fenditure operate dal vento e dal gelo durante l'inverno nella
tra le fenditure operate dal vento e dal gelo durante l'inverno nella rozza copertura
distenderlo boccone in terra, e battere dal manigoldo sulle cosce, con quelle loro grosse
= voce dotta, deriv. dal lat. fenestra 'apertura '.
] -, et [ile] e dal suff. -ò / o; cfr
trasparente. = voce dotta, dal gr. 1 pietra trasparente '.
. = voce dotta, comp. dal gr. < péyyo <; * splendore
del paese, il sano ambiente economico creato dal non mai interrotto lavoro di una sapiente
dotta, lat. scient. phoenicaceae, dal nome del genere phoenix.
armilina e chiarice / e alda bella dal bel viso adorno, / che è nel
fenicia la disse che non si discostò punto dal vero, perciò che ella era una
. phoenix -icis la 'fenice ', dal gr. < dotvi£ -ixo; la
lat. phoenix -icis (plinio), dal gr. qjotvil; -ixoc '
le genocchia: e è grande assai: dal collo indietro sta coperta di panno feniceo