contenuto edonistico equivale a distrarre l'arte dal suo carattere contemplativo e perciò a togliere
che si fonda o che deriva dal piacere egoisticamente inteso. b. croce
di soddisfazione personale, e che esorbitano dal campo proprio della logica, dell'etica
voce dotta, lat. tardo hedra (dal gr. £spa 'base ').
dotta, lat. scient. hedratrésis (dal gr. £8pa 'ano
morbidissimo. = deriv. dal fr. édredon (1700): che
). = voce dotta, dal gr. 28poc 'ano '.
lat. scient. hedriophtalmata, comp. dal gr. éspatoi; * stabile *
dotta, lat. scient. hedrocèlè (dal gr. £8pa 4 base, natica
g. capponi, 4-330: dal che deriva poi che le donne..
ma allo svolto della villa è impedita dal sopravvenire della madre superiora e di due
per educarsi alle virtù civili si cominci dal rispettar le domestiche. queste sole possono esser
un cor tardo e pensoso / educati dal tuo sguardo gentile. dossi,
verga, 4-243: fatta più grandicella passò dal collegio di maria al primo educatorio di
l'individuo si uniforma al tipo imposto dal gruppo sociale. padula, 285:
roberti, iii-100: ho poi intralasciato sin dal principio cento piccole notizie sopra l'educazione
profitto che si ritrae dall'educazione e dal commercio del bestiame. 7 raro.
. = di etimo incerto (forse dal lat. aeduus 'degli edui '
= voce dotta, lat. ephebèum, dal gr. è voce dotta, lat. tardo epheblcus, dal gr. è = voce dotta, lat. ephèbus, dal gr. £cp7) 3oc (comp. ) che consiste nello sviluppo della pianta dal gamete maschile. = voce dotta dotta, lat. scient. ephedra, dal lat. class. ephedra (plinio volgarmente * coda cavallina '(dal gr. èipéspot). efedrficee, ènt 4 sopra, presso 'e dal tema di £8pa 4 seggio, sedia '
= lat. tardo ephelis -ìdis, dal gr. écpyjàii; -isoq (comp
dotta, lat. scient. ephemera, dal gr. ètpyjpepot; * effimero
chiamano efemerina. = voce dotta, dal gr. ècp7] jj. eptvó <
lat. scient. ephemeroptera (comp. dal gr. écp'fjii. epoc *
= voce dotta, lat. epheslus, dal gr. ècpéoioi; (anche nella
lat. scient. ephestia (deriv. dal gr. ècpécmo ^ 'domestico,
= voce dotta, lat. hèphaestitis, dal gr. f) cpai conosce. = voce dotta, dal gr. ècpextixós 'che sospende il . = voce non attestata altrove, dal lat. effascinàtio -ónis 'malia : aveva una voce rauca, illegiadrita dal pizzicore della esse e della effe. se '1 sai non so) dico dal * p * all'* effe ',
anco di là principio ad osservare quanto dal soprammentovato signor corradi nella città di modena
lat. ephèmeris -ìdis (cicerone), dal gr. ècp7) \ j.
mai potuto vincere, da'cibi e dal vino de'capovani furono effemminati, e poi
di gara nel bel mondo datano precisamente dal giorno che la più pericolosa delle umane
5-iii-56: o venga poi questa effemminatezza dal soverchio uso delle crome e semicrome e delle
, non ch'altro, mira / dal troppo lusso effeminato a canto: / guemito
schiavitù. = voce turca, dal gr. aùfrévt7] <; 'padrone
6-121: com'più sì scotea, più dal gran dio / [la sibilla]
vetro che mettono in comunicazione un recipiente dal quale esce vapore con il recipiente destinato
ancora la morte ed il dolore / dal calice riempito; / poi...
rapido impulso. rigatini-cappuccini, 66: dal linguaggio dei chimici e dei medici si
ostinato amore di qualità che ti strania dal prossimo, per il quale finisci col
me, come da cagione effettiva, e dal papa come da finale, dove purtroppo
nella scrittura, nondimeno si deduce chiaramente dal verbo « giustificare », il quale
. d'annunzio, v-1-123: eletta dal consiglio nazionale, la corte della ragione
la corrente passa attraverso un conduttore (dal nome del fisico inglese j. p
male della pena ecceda il bene che nasce dal delitto. manzoni, pr. sp
all'altro giuocatore ingannandolo... dal torniar ch'in tal caso fa la
in se stessa contraria al moto proietto; dal che ne seguita che, nell'arrivare
la somma dolcezza / che vien dal loro effetto. dante, conv.,
n'andò disfatto: e sol di là dal mare / alcuni effetti in londra il
ressi, cono., i-549: dal meccanismo di queste operazioni la cambiale prese
ottave], specialmente come si compongono dal tasso in poi, fa l'effetto
sulla coda, come quelli che escono dal cesto degli incantatori indiani. -in
emanuele. = voce dotta, dal lat. effeetùs -ùs 1 esecuzione, com
monti, ii-177: la persona incaricata dal re a sopraintendere a questo affare,
: il brusco cambiamento d'itinerario effettuato dal mulattiere mise fine ai discorsi.
di questa mossa, furono incontrati perciò dal bossù tali impedimenti nell'effettuazione dell'impresa
quelle che prendono una forma meno lontana dal passato e dallo stato reale degli spiriti
i-290: l'imperatrice, mi parve combattuta dal desiderio efficacissimo di accontentar firmian, dalla
operano più efficacemente nella luce, divertendola dal suo cammino. cattaneo, iii-1-39:
: proposi di ritenere del tutto dentro dal tristo petto l'angoscia mia, acciocché palesata
negozio giuridico) produttivo di effetti giuridici dal momento in cui viene a esistenza.
conferenza massima. = dal nome di leonhard euler (eulero),
= voce dotta, deriv. dal gr. eùxucfla 'scioltezza, speditezza '
. = voce dotta, comp. dal gr. eò * bene 'e litorale
nome di un genere, deriv. dal gr. eùxotpoq 'dal bel cimiero
, deriv. dal gr. eùxotpoq 'dal bel cimiero \ eulogia,
(e indicò anche ogni pasto benedetto dal sacerdote, e le reliquie prese da
= voce dotta, comp. dal gr. eù 4 bene 'e malaco
, lat. scient. eumenès -idae, dal gr. eù- pevfa * benevolo
astemia. = voce dotta, dal gr. eù|i. sv [8ei;
lat. scient. eumenidae, deriv. dal nome del genere eumenes, dal gr
. dal nome del genere eumenes, dal gr. eùpev7) <; 'benevolo
. = voce dotta, comp. dal gr. e5 'bene ', da
da p-fjv * mese 'e dal sufi. chim. -dio. eumetazòi
= voce dotta, comp. dal gr. eù 'bene'e metazoi (v
errata di eumècès (plinio), dal gr. eùp, ^ x7j <;
. = voce dotta, comp. dal gr. e5 'bene 'e póxtjg
lat. scient. eumolpinae, deriv. dal genere eumolpus, il cui nome deriva
dotta, lat. scient. eunicidae, dal nome del genere eunice, dal gr
, dal nome del genere eunice, dal gr. eòveix7j * nome di una ninfa
. = voce dotta, comp. dal gr. eùvop, la * buon ordine
dotta, lat. scient. eunùchismus, dal gr. eù- vuxio (aó£
degli eunuchi i quali son nati così dal ventre della madre: e vi son degli
= voce dotta, lat. eunùchus, dal gr. eùvooxo? propriamente 'custode
voce dotta, comp. da eunuco e dal sufi, -oide, dal sufi.
da eunuco e dal sufi, -oide, dal sufi. gr. -oei&fc 'simile
voce dotta, comp. da eunuco e dal gr. p. àxi'] * battaglia
lat. scient. euornithes, comp. dal gr. eò * bene * e
. = voce dotta, comp. dal gr. eù 'bene 'e parassita
corpi. = voce dotta, dal gr. eò7rdcl>eia 'godimento *, comp
tratópiov (dioscoride), deriv. dal soprannome eò7t<4x . le sue foglie sono digitate, e dal fusto si trae materia per filo. ) ed eupatoreum (pelagonio), dal gr. eòtcaxópiov (dioscoride), deriv eòtcaxópiov (dioscoride), deriv. dal soprannome eùrafcxcop di mitridate il grande. falanto. = voce dotta, dal gr. eù7raxp (87) <; a radiolarie. = voce dotta, dal gr. eù 'bene 'e pelagico facile digestione. = voce dotta, dal gr. eò7ie -i, femm. (plinio), dal gr. sùtrétocxoc propriamente * dalle belle di oli leggeri, che si ricava dal catrame di di- stillazione del legno e : 'eupioneidrocarburo liquido che si estrae dal catrame. = voce dotta, dal dal catrame. = voce dotta, dal gr. eòtricov 'molto grasso ', . = voce dotta, comp. dal gr. eù * bene 'e da lineari neri. = voce dotta, dal lat. scient. eupithecia, comp. lat. scient. eupithecia, comp. dal gr. eù 4 bene 'e seta). = voce dotta, dal gr. eù 4 bene 'e trixxoc lat. scient. euplectella, deriv. dal gr. euplexòpteri, sm. . dermatteri. = voce dotta, dal lat. scient. euplexoptera, comp. . scient. euplexoptera, comp. dal gr. eù 4 bene ', tcxé . euplocomus, comp. per aplologia dal gr. eorrxoxo? 4 ben intrecciato ' normale. = voce dotta, dal gr. eùtrvoia (ippocrate) 4 respirazione comp. da eù 4 bene 'e dal tema di rrvéto 4 io respiro ' — yj — kj — yj = dal nome del poeta greco eupoli (v sec euprassia. = voce dotta, dal gr. eù7rpa£ (oc o eòirpaytoc 4 comp. da eù 4 bene 'e dal tema di 7rpdcoao 4 fare '. dotta, lat. scient. euprepia, dal gr. eùtcpétreta 4 decoro, bellezza lat. scient. euprotococcales, comp. dal gr. e5 4 bene 'e gr. e5 4 bene 'e dal lat. scient. protococcales 4 protococ- lat. scient. euproctus, comp. dal gr. eù 4 bene 'e verridi, che è costituito da animali snelli dal gramsci, 7-206: gli eurasiatici non sono lat. scient. eupleres, comp. dal gr. -che è tipicamente russo, secondo
. (plinio), deriv. dal gr. eùpoéco 4 scorrere facilmente '.
= voce dotta, comp. dal gr. eù 4 bene ', da
da res [orcina] e dal sufi. chim. -olo che indica somiglianza
e che perciò si sposta senza difficoltà dal mare alle acque dolci e viceversa (
). = voce dotta, dal gr. eùpù? 4 largo 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. eupó? 4 largo 'e
; platicnemia. = voce dotta, dal gr. eòpóc 4 largo 'e xv
). = voce dotta, dal gr. eòpóxopo? 4 vasto, esteso
). = voce dotta, dal gr. eùpù? 4 largo 'e
= voce dotta, comp. dal gr. eùpóg 4 largo 'e dal
dal gr. eùpóg 4 largo 'e dal tema di cpayetv 4 mangiare '
= voce dotta, comp. dal gr. eòpùi; 4 largo 'e
superiore. = voce dotta, dal gr. eòpó? 4 largo 'e
= voce dotta, comp. dal gr. eùpó? 4 largo 'e
= voce dotta, comp. dal gr. eòpù? 4 largo 'e
= voce dotta, comp. dal gr. eùpus e pecilosmo
làtèbre d'un'anima incestuosa. = dal lat. euripidèus 4 di euripide '.
lat. scient. eurypyga, comp. dal gr. eùpó$ 4 ampio 'e
= voce dotta, lat. euripus, dal gr. eopirco?. euriprosopia
= voce dotta, comp. dal gr. eòpù? 4 ampio 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. eùptoxco 4 scopro 'e
allargato. = voce dotta, dal lat. scient. eurypterus, comp.
lat. scient. eurypterus, comp. dal gr. eùpó£ 4 ampio 'e
. = voce dotta, deriv. dal gr. eùptoxco 4 trovo, scopro '
rete. = voce dotta, dal lat. scient. eurystomaia, comp.
. scient. eurystomaia, comp. dal gr. eùpùc 4 ampio 'e otó
e £otóc 'fluente ', deriv. dal tema di (béco 4 scorro '
= voce dotta, comp. dal gr. eùpói; 4 ampio 'e
parti abbiano la loro giusta proporzione; dal che poi ne nasce il bello e
di episodi in cui il grottesco nasce dal realismo per euritmia fantastica, non per una
= voce dotta, lat. eurythmia, dal gr. eòpi>& [ila * ar
bella fronte già illuminata dagli occhi e dal pensiero e d'un'ampiezza euritmica alle
galligeni. = voce dotta, dal lat. scient. eurytominae, dal nome
, dal lat. scient. eurytominae, dal nome del gen. eurytoma, comp
del gen. eurytoma, comp. dal gr. eùpùt; 4 ampio 'e
da circio in euro, ed hae dal merigge il mare tirreno. -euro
ciel, dovunque io miri, / saettato dal sole, il mar lampeggia. zito
= voce dotta, lat. eurus, dal gr. eùpo <; 4 vento d'
comp. da euro [peo] e dal gr. xpdcxot; 4 potere '.
, lat. euronotus (plinio), dal gr. eùpó- votoc (aristotele)
di roma. = deriv. dal fr. européen (sec. xviii)
? levi, 2-220: per liberarsi dal vecchiume e dal parassitismo non si doveva
, 2-220: per liberarsi dal vecchiume e dal parassitismo non si doveva tornare a delle
, dalla particolare conformazione del capello, dal profilo ortognato e da leptorrinia più o
, lat. eurotiàs (plinio), dal gr. eùpcbc -cótot; * muffa
di pesci del gruppo selaci, caratterizzati dal corpo fusiforme, vertebrato, dotato di
lat. scient. euselachii, comp. dal gr. eù 'bene 'e
gr. eù 'bene 'e dal lat. scient. selachii * selaci '
= voce dotta, comp. dal gr. eù * bene 'e sessuale
= voce dotta, comp. dal gr. eù 'bene 'e sincarpo
, lat. euxxnus 'ospitale ', dal gr. eù- £eivo <;
più orrenda. = deriv. dal serbo-croato ustaéa 'insorto, ribelle '
= voce dotta, comp. dal gr. eù 'bene 'e statico
altro vescovo. = deriv. dal nome di eustazio (336 circa-dopo il 377
. = voce dotta, comp. dal gr. eù 'bene 'e stele
lat. scient. eustrongylus, comp. dal gr. eù 'bene 'e
lat. scient. eusuchia, comp. dal gr. eù 'bene 'e
= voce dotta, comp. dal gr. eù * bene 'e tallofite
bue pedagogo ne fu soffocato come pisanella dal getto dei fiori euta- nasiani.
lat. scient. eutheria, comp. dal gr. eù 'bene 'e
delle ninfe agii e i satiri / dal popolo separan, se le tibie / euterpe
dotta, lat. scient. euterpe, dal nome della musa. eutèttico (
di due o più elementi, caratterizzata dal fatto che il punto di fusione e di
dottrina eretica del v secolo, propugnata dal monaco eu- tiche di costantinopoli, che
in effetto. = deriv. dal nome di eutiche (378-dopo il 454)
eutimio di costantinopoli. = deriv. dal nome di eutimio (834-917).
lat. scient. euthyneura, comp. dal gr. eù&ó <; * diritto
di una serie di composti, determinata dal variare del numero atomico di un elemento
= voce dotta, comp. dal gr. eù 'bene 'e xpotrf
anche per i discendenti, l'espulsione dal paradiso terrestre. latini, i-455
o per secesso, altrimenti si scoppia dal dolore. redi, 16-ix-147: evacuato bene
, a evacuare le materie che vengono dal capo e dal cerebro. redi,
evacuare le materie che vengono dal capo e dal cerebro. redi, 16-ix-38: innoltrandosi
olio comune per una ora; rimuovi dal fuoco, e sopra buttali aceto fortissimo
s'intende presso i medici quello che discaccia dal corpo affetto gli umori per le lor
4-1-106: grandi dolori di testa fino dal dodicesimo anno, preceduti da lesione esterna
mori suppose dapprima ch'egli fosse evaso dal domicilio coatto; ma poi venne a
di memoria? / sei dunque evasa dal pallido passato / tu che rileggi la mia
cupo, / può giungere a distorli / dal mutuo folle loro dichiararsi.
liberi: / -mercé del ciel, dal gran periglio evasimo? della porta, 2-81
(evàgino). ant. trar fuori dal fodero, sguainare (la spada,
evanescenti fino ad annullarsi: ombre fugate dal chiarore diffuso dell'alba. savinio, 10-
che organica della chiesa; è caratterizzato dal preminente interesse per il problema della salvezza
che riguarda il vangelo, che deriva dal vangelo. fra giordano, 5-48
ai suoi precetti e consigli; prescritto dal vangelo (e talora vi è sottintesa un'
i principi e le repubbliche possono liberarsi dal tarlo della frateria corrotta, e vantaggiarsi
la religione [la giovine italia] dal satellizio degli oppressori, e rifarla conforta-
eccles. evangelìcus * evangelico ', dal gr. eùocyyextxót; * di buona novella
diodati, 2-266: essendo stato convertito dal paganesimo alla fede cristiana, [tito
= voce dotta, lat. evangelista, dal gr. neotestamentario eòayyextatyjf; 'annunciatore
* portare la buona novella ', dal gr. eùayyex ^ opat (comp
comp. da eo 4 bene 'e dal tema di àyyexcoc 4 notizia ');
origine africana anche se non moro, dal 360 ottavo dei vescovi di verona, morto
fate come fece quel cieco che fu illuminato dal signore, l'evangelio del quale si
santo. g. villani, 12-114: dal quale caporale giuramento alle sante iddio evangele
morali propri del cristianesimo, quali risultano dal vangelo. -anche: apostolato missionario,
fondamentali del regno... richiedono dal principe che aspira alla corona, con la
, lat. evangclium 4 vangelo ', dal gr. eùayyéxiov, comp. da
e nel madagascar. = deriv. dal nome di brooke evans, che per primo
. parini, giorno, i-481: così dal capo / evaporar lasciò degli olii sparsi
/ e il sangue della luce evapora dal suo cuore di cristallo / come l'anima
l'adorata contadinella gli era per evaporar dal saccone. 2. figur. manifestarsi
[le comete] sian fumi evaporati dal solar globo. -che ha perduto gradazione
nettamento per lavazione, glie l'averete dal maestro sceglitore o da altri fatta dare.
. = voce dotta, comp. dal tema di evaporare e dal gr.
, comp. dal tema di evaporare e dal gr. [xérpov 'misura'; cfr
d'impostura la mia non necessaria evasione dal regno. pecchio, conc.,
lettore vuole fuggire da se stesso e dal suo mondo, ha fastidio di sé.
. piovene, 5-511: gente agitata dal miraggio febbrile dell'evasione, dell'andar
deriv. da evasione; voce registr. dal migliorini (cfr. evasionismo).
per ritrovarsi nel mondo suo, cui discinde dal nostro l'inguadabile oceano della morte?
che i morti e gli evasi dal bagno penale. papini, 26-159:
, coperta da un medico evaso dal bagno penale. pavese, i-143
saria d'amor ogni radice evulsa / dal cuor, se 'l giel non vi
saggezza. = voce dotta, dal nome del filosofo greco evemcro (iv-iii
che accade. = voce registr. dal tommaseo. eveniènza, sf. neol
, iii-2-222: voi dunque / sol dal suono del bronzo e dal mio nome
dunque / sol dal suono del bronzo e dal mio nome / nomato divinaste, /
razze, stimo che sia fondato il diploma dal sono verificati). rosmini
alvevento: regolarsi secondo la prodotta dal comportamento del soggetto che delinque, considerata
lat. scient. eventognathi, comp. dal gr. eò 'bene ',
sventramento diaframmatico. = deriv. dal fr. éventré, part. pass,
éventrer * sventrare '(comp. dal pref. é- * fuori 'e da
pen. dolo eventuale: quello caratterizzato dal fatto che chi agisce non ha il proposito
colto dalla sete. buzzati, 1-76: dal deserto del nord doveva giungere la loro
dotta, lat. scient. evernia, dal gr. eùepvfc * rigoglioso '
. invertebrato. '= comp. dal pref. e-con valore privat. e da
voce dotta, lat. euhias -àdis, dal gr. eùiàc, -ólsoq [xùooa
luce propria, e che pur le viene dal cervello. oriani, i-64: aristotele
re] fosse morto di veleno infusogli dal barbiere mentre lo governava; e divulgò
evidentissima. serra, i-118: figurine dal profilo evidente. c. e.
scura fa il contrario. -caratterizzato dal fasto, dal lusso, dall'ostentazione
contrario. -caratterizzato dal fasto, dal lusso, dall'ostentazione (un tenore
fatto reale quando si distacca il lupo dal cane o la pantera dal leopardo.
distacca il lupo dal cane o la pantera dal leopardo. = voce dotta,
: dimostravano evidentemente che le controversie promosse dal pontefice erano di cosa temporale, dove
tutto il regno di cicilia di qua dal faro, a noi già lungo tempo per
in quello che noi siamo più inclinati dal canto nostro. collenuccio, 5: per
le demolizioni in corso; e di là dal fiume, intorno al mausoleo di adriano
era che un sussurro. / nasceva dal fiotto la patria sognata. / dal subbuglio
nasceva dal fiotto la patria sognata. / dal subbuglio emergeva l'evidenza. d'arzo
l'uomo da la ragione, e non dal senso né d'altro che sia meno
avuta molto maggior evidenza dell'essersi comprovata dal cielo per santamente presa la fuga da
pallavicino, ii-504: cosa tanto lungi dal vero, quanto per evidenza s'è
soddisfatte l'odorino della cera fresca evidenziato dal dolce tepore della casa, amavano discendere
fondo è stato evitto, / che acquistai dal fu suo padre. 2
, fr. évirer (1549), dal lat. evirare, comp.
parini, la notizia della evirazione abolita dal papa, l'elogio di maria teresa
assai ricca di minerali femici. = dal nome della località evisa, in corsica,
dannosa; scansare, sfuggire; astenersi dal compiere una determinata azione; cercare di
, 1-1134: io saggio reso / dal tristo esempio, eviterò lo scoglio. monti
far la traversa (anche a cavallo) dal cesenatico a sa vignano; il che
supplica gli si consenta di non allontanarsi dal collegio per le vacanze « allo scopo
riga dei velivoli leggeri, a due braccia dal canaletto evitato per miracolo nella discésa funerea
prescrivano dopo 30 anni, computabili però dal giorno in cui si verifichi 10 evento
per sua natura, come prende necessità dal tempo, così più la prende da dio
dello incantatore. fogazzaro, 7-95: dal profondo dell'anima, senza che il volere
, oscuri, irrevocabili, erano passati dal tempo degli studii e dei chiassi evocati
, evocato di soprassalto a cognitiva empirica dal profondo raccoglimento del luogo, che è
dotta, lat. euoe e euhoe, dal gr. eòo! * grido di
esigenze dei music-halls. = deriv. dal fr. évoluer (nel 1783);
della sua famiglia: tutte quante tratte dal verbo * evolvere '; onde ci si
tanto evoluti che sarebbero capaci di strappare dal collo la testa più accorta senza che
di spiriti, che io, per distinguerli dal resto degli uomini i quali non possono
essa [cetonia] spiccò il volo dal nespolo, e, dopo alcune evoluzioni
: il cattoli- cismo non avrebbe ricevuto dal dio uomo promesse d'immortalità, se
umana » presentita dall'antichità, annunziata dal cristianesimo. carducci, iii-24-170: con
4. geol. teoria, proposta dal geologo inglese c. lyell nella prima
sorpresa al vedere il prodotto strano che dal mio sangue aveva potuto evolversi. comisso,
secoli per salire questi cinque gradini, dal verme all'uomo; s'è dovuta evolvere
1220: ti spiegherò poi a voce come dal materialismo paganeggiante d'un tempo io mi
mère 'vomitare '; voce registr. dal tommaseo. evonimèlla, sf.
. scient. evónymus (1737), dal gr. [tó] eùcàvujjiov
piformi, della sottofamiglia arvicole, caratterizzato dal pelame rosso brunastro sul dorso, orecchi
lat. scient. evotomys, comp. dal gr. eù 1 bene ',
petra una aquila paulo meno che tutta evulsa dal solido cum le ale aperte. c
verissimo. = formaz. dotta, dal gr. eù * bene 'e pocatxefa
di esultanza (seguita per lo più dal nome della persona o della cosa a
muoiano in scena, desiderando di ricever dal popolo il solito evviva o buon
possono uscire dalle bocche d'uomini alterati dal troppo cibo, dal vino e dai
d'uomini alterati dal troppo cibo, dal vino e dai liquori. stuparich, 5-333
, iv-n-194: dalle notizie ricevute e dal documento che ho visto ho tratto il convincimento
del quale uno de'capi veniva occupato dal camino, un paio di fornelli,
fili ex maglia, ecc. = dal lat. ex, nel signif. di
. = voce dotta, comp. dal gr. è£av#éo) 'fiorisco &x <
<; dxóq 1 sale 'e dal sufi, -ose (o -osio).
apostolica] 'seggio [apostolico] '; dal sec. xvii usato anche in francese
cipatamente. = * comp. dal lat. ex con valore privativo e cedola
un triangolo. = comp. dal lat. ex 'da'e centro (v
dotta, lat. scient. excipùlum, dal tema di excipère 'ricevere '
. = voce dotta, comp. dal lat. ex * da, fuori '
. ex * da, fuori 'e dal gr. alpta 'sangue '.
lat. scient. exencephalia, comp. dal gr. è£ * da,
dotta, lat. scient. exenterèsis, dal lat. tardo exenteràre 'sviscerare
. — regio exequatur: quello concesso dal re o a suo nome.
dotta, lat. scient. exidia, dal gr. * sudo '(
qualora sussistano particolari motivi che dissuadano dal manifestarne le cause e dal procedere utilmente
che dissuadano dal manifestarne le cause e dal procedere utilmente contro i rei a norma
'coscienza informata '. voce registr. dal panzini. exinite, sf. in
carboni fossili. = deriv. dal ted. exinite, da exine 'esina
. = voce dotta, comp. dal lat. ex 4 da 'e inscritto
= voce dotta, comp. dal gr. è£co 'fuori, all'esterno
fuori, all'esterno 'e dal sufi. -ite. ex libris
novum * nuovo '. voce registr. dal panzini. ex nunc, locuz
dotta, lat. mediev. exocatacoeli, dal gr. è£oxa- xdcxoixoi (di
= voce dotta, comp. dal gr. * fuori, all'esterno '
salvini, v-4-1-1: prebenda è detta dal lat. pi. 1 prae-
prae- benda ', come bibbia dal lat. * biblia, orum ',
lat. tardo exochè (sacerdote), dal gr. è ^ oxh *
. = voce dotta, comp. dal pref. exo- (gr. * fuori
= voce dotta, comp. dal gr. ££a * sei 'e dal
dal gr. ££a * sei 'e dal tema di ylyvoiica * nasco '.
lat. scient. exogònium, comp. dal gr. * fuori, all'
= voce dotta, comp. dal pref. eso- (gr. 'fuori
= voce dotta, comp. dal pref. eso- (gr. 'fuori
lat. scient. exostèma, comp. dal gr. 'fuori, all'esterno
. = voce dotta, comp. dal gr. * fuori 'e dal tema
. dal gr. * fuori 'e dal tema di rpénco * volgo '.
= voce dotta, deriv. dal lat. explementum * compimento '.
= formaz. dotta, comp. dal lat. ex 'da ', sanguis
= voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e branchiale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e columella
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e coniugale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e contrattuale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori * e corrente
= = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e corsa
= voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e cristiano
= voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'e dialettico
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'ed economico
uova meroblastiche, costituita dai foglietti e dal celoma, che si distende oltre il
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'ed embrionale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra 1 fuori 'ed empirico
. = voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'ed estetico
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'ed europeo
= voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e filosofico
. = voce dotta, comp. dal lat. extra con valore accrescitivo e
. = voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'e fiorale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e fiscale
, agg. ott. che sta fuori dal fuoco di un sistema diottrico. -distanze
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e focale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e galattico
autorità); che è acquisito fuori dal procedimento giudiziale (una prova, una
= voce dotta, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e giudi
casaregi, 2-320: non spiegato dal procuratore il mandato, il pro
= voce dotta, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e isti
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e legale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori * e
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e marginale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e mentale
= voce dotta, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e mercato
. = voce dotta, comp. dal lat. extra con valore accrescitivo e
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e nu
= voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'e ospe
= voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'e parla
= voce dotta, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e partitico
. = voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori * e patrimoniale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e petizione
= voce dotta, comp. dal lat. extra con valore superlativo e
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e piramidale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e poetico
senso generico: separazione di una frase dal suo contesto. - anche: citazione.
di enzo, fiorite di qualche estrapolazione dal pentateuco. = dal ted. extrapolation
qualche estrapolazione dal pentateuco. = dal ted. extrapolation, formata su interpolation,
= voce dotta, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e politico
= voce dotta, comp. dal lat. extra e profitto (v.
. = voce dotta, comp. dal lat. extra con valore di superlativo
= voce dotta, comp. dal lat. extra e razionale (v.
. = voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'e scientifico
. = voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'e scolastico
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e sensibile
= voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e sensoriale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e sistole
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori * e archeo
= voce dotta, comp. dal lat. extra con valore accre
sua importanza dall'attualità delle cose e dal significato che esse avevano per se stesse
. = voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'e artistico
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e sacramentale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e ascellare
= voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e ascellarità
= voce dotta, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e sociale
ma questa intuizione o sensazione, eliminando dal rapporto tra i due termini del conoscere
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e soggettivo
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e soggetto
= voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e solare
= voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'e spiri
delle controstallìe (stabilito anch'esso dal contratto e dagli usi),
= voce dotta, comp. dal lat. extra con valore accre
= voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e sti
. = voce dotta, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e storico
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e temporale
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e temporalità
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e temporario
. = voce dotta, comp. dal lat. extra 1 fuori * e teoretico
del 'crystal palace ', incendiato dal sole e che splende come un castello ario-
= voce dotta, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e terreno
= voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'e terrestre
! = voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'e territorio
= voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'e territorialità
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e tropicale
= voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e umano
. = voce dotta, comp. dal lat. extra con valore accrescitivo e
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e urbano
= voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori 'e uterino
. = voce dotta, comp. dal lat. extra con valore accrescitivo e
. = voce dotta, comp. dal lat. extra 'fuori 'e vertito
. = voce dotta, comp. dal lat. extra * fuori * e vocale
= voce dotta, comp. dal lat. extra con valore accrescitivo e
, da sant'agostino; che si canta dal diacono alla mattina del sabato santo.
. = voce dotta, comp. dal gr. è!; 'da '
: gli exvoto... coprono dal pavimento alla vòlta le pareti della sacrestia.
di rodi dalla parte di ponente, venendo dal lato di varano; chiesa « a
e1 peggio che possa espettare uno principe dal populo inimico, è lo essere abbandonato da
etiam in qualche speranza d'avere aiuti dal re di francia. sarpi, i-412:
un aspetto più generale. -seguito dal gerundio o dal participio presente. dante
generale. -seguito dal gerundio o dal participio presente. dante, conv.
, ed ogni giorno assumono nuove forme dal capriccio della moda. l'oro e l'
(nel 1913), comp. dal gr. alxlat 'causa 'e cpùxxov
dell'ordinario. = deriv. dal fr. étiolement (cfr. eziolato)
. ». = deriv. dal fr. étiolé, part. pass,
etiologia » e la descrizione dei sintomi dal principio della malattia fino alla sua guarigione
voce dotta, lat. tardo aetiologia, dal gr. altioxoyta, comp. da
i simptomati. = voce dotta, dal gr. attioxoyixót; * eziologico '(
= voce dotta, comp. dal gr. a irta * causa 'e
= voce dotta, comp. dal gr. alr£a * causa 'e porfirina
. = voce dotta, comp. dal gr. alx£a 4 causa 'e tropismo
. = voce dotta, comp. dal gr. ocit£oc * causa 'e
rpórtoi; * direzione * (dal tema di xpiiroi 'volgo, mi volgo
lat. scient. eczóognósia, comp. dal gr. èx fuori, all'esterno
aspirante, che ricorre solo in prestiti dal greco) e tale corrispondenza si è
lettera dell'alfabeto romano che deriv. dal segno f (digamma) dell'alfabeto
un fa leggermente calante, giungeva infatti dal di fuori. landolfi, 3-185: il
paolo diacono a s. giovanni, dal quale ebbero origine anche le denominazioni delle
g. villani, 1-60: dal comune di firenze ebbono in guardia la
: un corpo di fabbrica avanzato separa dal fabbricato nuovo, dove è il refettorio maschile
carboncini, le quali sieno fatte accendere dal vento del tuo mantice alla fabbrica.
; ma nell'accezione attuale, a partire dal 1740). fabbricare (letter.
: superba nave a fabbricare intento / dal libano odorato i cedri tolga / industre fabbro
pei più schivi intelletti, e a lei dal labbro / stil- lavan dolci d'eloquenza
commissario un unguento che fabbricava per preservarsi dal mal contagioso, ungendosi le tempia e
, o fornaio che lo rechi cotto dal forno,... han tutto ciò
dell'impiegato, si contentava facendo fabbricare dal cervello dei mondi intieri. pea,
li tegna dicitori; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e
e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la materia
delle dighiere aveva preso il forte fabbricato dal duca vicino a gra- nopoli, e
11- lustriss. vede, viene opposto dal sarsi l'essere ella fabbricata sopra un
maniere de nomi: l'una è conosciuta dal volgo, la qual significa le cose
beltà eh'ogn'altro eccede, / dal celeste architetto fabricato, / era
conversazione, non solo negli uomini, dal grande iddio fabbricati con un intelletto abile
custodia dei detenuti in vista della necessità dal medesimo esposta d'avere siffatti comodi, non
, 6-367: il fumo della cucina, dal tetto di un corpo più basso di
terreno che dava sul cortile, separata dal resto della casa. era una piccola
del tauro d'agrigento / quando, dal rame suo concavo e pregno, / ne'
bontà] il fabbricatore di tutte le cose dal principio riguardò nelle sue creature. s
352: qui rammento altrui / che dal fabbricator dell'universo / si diede all'
un numero è lontano. = dal fr. fabricier (nel 1605),
la virtù de'santi giri, / come dal fabbro l'arte del martello, /
il signor antonio dovette in fretta far costruire dal fabbro-stagnaio un tubo di ferro.
paion lodi. baldi, 216: nulla dal sommo cielo il sol girando / con
= voce dotta, lat. fabiana, dal nome del botanico spagnolo f. fabiano
è la riprova che esso si è sciolto dal vecchio connubio col liberismo. bocchelli,
, simile a quella società inglese che dal suo metodo temporeggiatore si chiama « fabiana
= voce dotta, deriv. dal lat. fabula 1 favola '.
re, attento ad oziosi diletti, dal soverchio peso delle faccende più gravi. bareni
ritenessero, mi riterrebbe il pensiero mio dal prender parte al comizio popolare. cicognani
e tutte l'altre faccende, di là dal poco e di qua dal troppo.
di là dal poco e di qua dal troppo. savonarola, 7-i-141: spesso
a. f. doni, 2-31: dal re fu mandato il barone a cesare
fondo alla ragnaia / ch'è divisa dal fosso, / che con quello d'anselmo
la forma italiana si pensi a faccio, dal lat. facio (e, nell'
ci venne incontro: s'agitava tutta dal piacere: stringeva colle due palme il volto
e vessata troppo continovamente dalla forza e dal maneggio de'faccendieri, va del continovo
. voce usata in più luoghi dal boccaccio in carattere d'un ser saccente,
in etiopia (1936). vietata dal governo fascista, perché il suo sentimentalismo
hai la faccettina stretta e caschi sempre dal sonno come un gatto ch'è stato
il lavoro svolto, il servizio prestato dal facchino; carico, scarico.
noi poeti] siamo privilegiati: / dal facchinaggio uman stiamo in disparte / noi
imagine facchinescamente barocca; alienissimo il tutto dal fare del parini. = comp.
. / messosi a letto, fu dal sonno oppresso, / né si destò se
si nobilita la giubba, / e dal banco salta fuori / a impancarsi co'signori
uno la scuola de'fanciulli facchini governati dal vecchio pedante della badia, e l'
, saracino. marino, 20-348: dal correr trito e dall'andar soave /
pria il sen discinse, / che correndo dal fonte / con le cupide braccia /
il primo gelo / verrà a fioccar dal cielo, / che con arida faccia e
, 4-10: la fine d'africa, dal lato del ponente, è quella medesima
posti nella circonferenza; e la diversità deriva dal vedergli allora in faccia, e ora
sopra volubil ruota, e colla faccia / dal crin coperta. lanzi, iv-200:
e specialmente le facce, sembrano staccarsi dal fondo. leopardi, 281: se visto
quando il sole si leva, specialmente dal mare, la sua faccia è imbambolata
2-11: quando vide la timida donzella / dal fiero colpo uscir tanta mina, /
dalla tua febbre nascosta, agitata / dal tuo sogno furente; / e la tua
potere. segneri, i-489: uscendo affatto dal tuo misero stato, possi finalmente dirgli
intorno intorno, i verzieri fortemente distinti dal verde cupo delle ficaie; al piano,
22: un getto d'acqua si slanciò dal tubo fin sopra un'aiuola difaccia.
e « signora necessità storica », quando dal campo dell'intendimento è trasferita a quello
la tua faccia; e non declinare dal tuo servo nell'ira. panigarola,
: fino a quando, o signore, dal tuo canto mostrerai tu d'avermi scordato
alabastrine, soffuse, arrosate, arrubinate dal caldo, incartocciate confetture dentro sciarpe di
: un faccino pallido, reso arguto dal naso dritto e prominente, dalla bocca
. e. gadda, 7-25: dal tocco emmezzo alle diciotto, infilato in letto
paflagone energetico. = voce semidotta, dal lat. facies (con cambio di
una linea retta che si suppone tirata dal fronte al labbro superiore. 'nervo
laterale del punto di varolio, esce dal cranio pel foro uditivo interno, comparisce
dà la piazza; tuttavia mi riprometto molto dal giuoco dei muscoli facciali: questi,
verso l'altra per non cadere, invase dal sùbito languore d'aprile. comisso,
s. lorenzo di firenze] fabbricata dal gran cosimo de'medici, e, fuorché
salutano di lontano, dall'ombra e dal sole, sorgenti da un vastissimo grembo
una moneta. muratori, 7-ii-181: dal signor le blanc fu prodotto il sesto
lat. mediev. facitergium, comp. dal lat. facies * faccia 'e
lat. facies * faccia 'e dal tema di tergère 'asciugare '.
marino, 1-39: così mentre ch'amor dal ciel disceso / scorrendo va la region
ch'ella è vicina / per ripigliar dal sol novella face / puosse il toro domar
i legni. caro, 2-1132: dal convesso / del ciel cadde una stella
animai, già stanco, desiava / dal travaglio del dì ritrarsi in pace,
face della libertà non erano stati rivolgimenti dal profondo, cioè per rinnovamento di tutta
di lieve facella, / esce tuttor dal suo labbro morente. botta, 5-342
di strali addosso e di facelle, / dal cui lustro atterrito egli rifugge, /
, torto un poco'in su, dal quale pendeva un poco di pelle che
lavacece'. voce usata in più luoghi dal boccaccio in carattere d'un ser faccente,
foscolo, xv-57: ogni compera si fa dal rispettivo deposito, verificata dal facente funzioni
si fa dal rispettivo deposito, verificata dal facente funzioni di sergente maggiore piccoletti,
leonardo, 2-118: la qual cosa conosciuta dal mercante facetamente la già fatta ingiuria essere
dinanzi in tutte le sue gradazioni, dal faceto, dal malizioso, dall'ironico fino
le sue gradazioni, dal faceto, dal malizioso, dall'ironico fino all'ultima
dell'insegnamento. = deriv. dal tema del lat. facète * fare '
dentro. = voce dotta, dal fr. faquir (nel 1653, nella
secondo l'occasione. = comp. dal tema del lat. facète * fare '
dalla forma faci (per fa'), dal lat. facète 'fare 'e
4. medie. particolare espressione assunta dal volto in determinati stati morbosi (facies
comp. da faci [le] e dal sufi, -ficare (da facire 'fare
male de'vizi che si devono estirpar dal mondo, sia facile ad essere posto
pedoni. sbarbaro, 5-105: spartita dal greto del bisagno, la vallata si apre
con facili espressioni, che gli scorrevano dal labbro involontarie come il fiato. tommaseo
di nostra natura, che, ingombrata dal presente, non può così di facile
tardus ». la forma faciliimo deriva dal superi, lat. facìllimus.
si vedrà con quanta prudenzia ei deviarono dal modo universale degli altri, per facilitarsi
vede mai il mare ed è separata dal porto. si progetta ora di facilitarne
. = etimo incerto; forse derivato dal turco. facilóne, agg.
, 1-i-378: l'italia nuova verrà dal lavoro e dalla disciplina di questi gruppi
dalla forma faci (per fa'), dal lat. facère 4 fare ',
dalla forma faci (per fa'), dal lat. facère 4 fare ',
non pagare certe tasse municipali, riscaldati dal fanatismo non solo politico ma anche religioso
di legname, la quale ricevendo nome dal suo facitore fu appellata 'argon '.
cose più nobili, e per conseguente dal generante e non dall'atto fatto da lei
agente, mentre la forma canonica deriva dal part. pass, fatto (v.
lat. scient. phacochoerus, comp. dal gr. epay. òc, '
= voce dotta, comp. dal gr. qjaxóg 'lenticchia * e
ii-1-678: ad ogni rumore ci si alzava dal letto, si correva alla finestra,
ispirato i come labile smemorata forma / dal mio stesso dolore, / mettendo in
cagione essere in alto tirate le acque dal fondo de'monti alla sommità che da
sovranità istessa, cosicché non può esercitarsi che dal sovrano o da chi è da esso
dottori, fa brevissimi sonni, astiensi dal soperchio cibo e bere, acciò che lo
jure divino 'che li ecclesiastici fossero esenti dal giudizio secolare, il papa non potrebbe
germani [arrigo vi] implora dal sacro seggio la corona imperiale.
incongruo, mentre il tutto è facoltativo dal canto suo, ed obligatorio da canto del
un medesimo diritto soggettivo (e caratterizzate dal fatto che, anche se non sono esercitate
dotta, lat. scient. phacòma, dal gr. epaxó? 'lenticchia *
. = voce dotta, comp. dal gr. epaxó? * lenticchia 'e
ectodermici. = voce dotta, dal gr. cpaxóc; 'lenticchia '.
armar con tacita facondia bocche disarmate già dal tempo. 3. ant.
città, che con felici augùri / dal monte altier che forse ben per sdegno
; / ora romper quel velo e dal facondo / labbro accorto mandar, complice il
più schivi intelletti, e a lei dal labbro / stillavan dolci d'eloquenza i fiumi
. = voce dotta, comp. dal lat. fac, imp. di facète
intento molto, ed era tanto acceso / dal desiderio di sanar la fada, /
'pro babilmente comp. dal longob. fader * padre 'e fehu
avvezzo a buon vino. = dal fr. ant. fade (sec.
lorito ': deriv. dal lat. volg. * fapidus o *
faentina '. = deriv. dal nome della città (cfr. faentino)
calda. = deriv. dal nome della località di fai (= faggeto
1723): voce scherz. desunta dal lat. phaeton (gr. < x>aé& e meridionale; in italia sono rappresentate dal faggio, dalla quercia e dal castagno rappresentate dal faggio, dalla quercia e dal castagno). = voce dotta, orientale (ar. fagara, forse dal malese pagar * siepe '); cfr = voce dotta, lat. phdgèdaena, dal gr. cpayéscava * ulcera ' dotta, lat. scient. phagedaenicus, dal gr. « payesaivtxó?, e l'abetine, / dalle fratte e dal ruscello, / quel canto suona senza
diletti. leopardi, 35-3: lungi dal proprio ramo, / povera foglia frale,
aspetto; / e 'l volto difendea dal solar raggio / con ghirlanda di pino o
d'un faggiottolo segnato. = dal lat. fdgèus, agg. deriv.
irsuto, e scabroso di guscio; dentro dal quale è il frutto triangolare, coperto
irsuto e scabroso di guscio, dentro dal quale è il frutto triangolare, coperto
dell'ordine gallinacei, famiglia fasianidi, dal piumaggio vistoso e variopinto (soprattutto nel
le donne all'usato diletto, fece dal piacevole coro di quelle una fagiana levare.
: dicesi volgarmente fagiano... dal fiume phaside... è di fattezza
. = lat. phasianus, dal gr. « paoiavó?, propriamente
. m. -ci). che deriva dal desiderio di cibo, dallo stimolo della
. = voce dotta, deriv. dal tema del gr. « pccyelv * mangiare
in racemi, il loro colore varia dal bianco al giallo, al lilla.
'il vino dall'aceto; il cece dal fagiuolo; la treggea dalla gragnuola'. b
. phasiolus, dimin. di phasèlus, dal gr. cpdcotjxoq * fagiolo '(
me stesso meno. = deriv. dal provenz. falba; cfr. lat.
falla) nelle glosse, deverb. dal lat. volg. * fallire per il
di faglia color tortora. = dal fr. faille, svoltosi nella composizione taffetas
e di faglie. = deriv. dal fr. faille, termine dei minatori valloni
deverb. da faillir 4 mancare '(dal lat. volg. * fallire per il
belle giovani. = deriv. dal lat. fàcùla 4 fiaccola '.
fagnone, e tirava 15 scudi il mese dal papa che gliene pagava francesco del nero
governatore ogni cosa? = forse dal nome proprio teofanio o piuttosto epifanio.
. stampa, 78: fiume, che dal mio nome nome prendi, / e
= voce scient., comp. dal gr. cpàyo <; 4 divoratore '
però voci antiche. = dal lat. faccia (dimin. di fax
lat. scient. fagopyrum, comp. dal lat. fagus 4 faggio 'e
lat. fagus 4 faggio 'e dal gr. 7iupó <; 4 grano '
celeste. morante, i-162: io, dal momento che ti vidi la prima volta
anche il fagottèllo con cui era venuta dal paese. baldini, i-707: i più
confraternita delle pie dame. = dal fr. fagot (sec. xii)
legni; la sua estensione normale va dal si bemolle della prima ottava al re naturale
ritorto, per cui s'intromette il fiato dal suonatore, e si propaga per tutto
risarcimento giudiziario '(lex salica), dal longob. faihida (cfr. ted
per simil. persona brutta, rinsecchita, dal viso appuntito, dagli occhi piccoli;
di ortolano dei sobborghi di pistoia, dal sorriso di faina, dall'occhio infido,
le faine / di mare. = dal lat. volgar. * fagina [mustela
dotta, lat. scient. phaius, dal gr. « paió? 'fosco '
scient. phalacrocorax -acis, comp. dal gr. < paxocxpó <; 1 calvo
dotta, lat. scient. phalacrssis, dal gr. < pocxà- xpaxnc 'calvizie
fissare le navi ai pali piantati già dal comune. giornali napolitani [rezasco]
la gabella della farina. = dal lat. phdlanga * stanga, rullo '
. phdlanga * stanga, rullo ', dal gr. cpàxocy ^ -ayyoz 'tronco
vulcani van per ogni villa; / dal simposio ridente al cimitero / passan febbre falangi
voce dotta, lat. phalanx -angis, dal gr. < pàxay£ -ayyog 'pezzo
anatomico nel sec. xvii, direttamente dal greco). falange2, sf.
phalanga 4 stanga, rullo ', dal gr. cpàxay£ -ayyoc, 4 tronco d'
), caratterizzati dall'alluce opponibile e dal secondo e terzo dito saldati fra di
dotta, lat. scient. phalangeridae, dal nome del genere phalanger (cfr.
le cui specie e sottospecie sono caratterizzate dal corpo tozzo, dal pelame spesso e
sottospecie sono caratterizzate dal corpo tozzo, dal pelame spesso e lanoso, dalle orecchie
dotta, lat. scient. phalanger, dal gr. < pdxav£- ocyyog 4 falange
dotta, lat. scient. phalangidèa, dal gr. < pa- xdcyyiov 4 tarantola
? e quando ei si senton morsi dal falangio, che è una specie di
= voce dotta, lat. phalangium, dal gr. cpaxàyyiov 4 tarantola, falangio
striate ampiamente di bianco; le fuoriescono dal colletto molti stoloni esili, ricadenti,
. scient. phalangium (plinio), dal gr. cpaxàyyiov 4 falangio '.
4 falangio '. tale denominazione deriva dal fatto che si credeva che il succo di
brevi e di coda lunga e prensile, dal pelame folto, grigio, bruno o
= voce dotta, lat. falangites, dal gr. « paxayycr / jc
dotta, lat. scient. phalangìtes, dal gr. cpa- xayytttjg 4 falangio2 '
fourierismo da fourier, così pure falansterismo dal falansterio, il quale è il nome
adattamento del fr. phalanstère, deriv. dal gr. < p<4aocy£ 'falange '
= voce dotta, lat. phdldris, dal gr. < paxap£ <; -£8o <
phdlèris) -ìdis * folaga ', dal gr. cpaxapt? -lsoq 'folaga
'di cui essa si nutre: dal gr. < pocxap£ <; -tsog '
lat. scient. phalaropus, comp. dal gr. < p<4xapos * candido '
se avesse da cadervi qualche falavésca trasportata dal vento, non s'appicchi. pavese,
delle tende di bordo. = dal fr. falbalà (nel 1692),
(nel 1692), forse deriv. dal franco- provenz. farbélla * frangia '
= lat. mediev. falvus, dal frane. * falw (ted. falb
con mare grosso l'entrata dell'acqua dal lato di sottovento. citolini,
venuto in sua possanza. = dal lat. falcare 'tagliare con la falce
falcato carro e nobilmente instrutto, / perché dal tempio al regio albergo ei tomi,
dalla gran fronte piena d'anima, dal profilo falcato, dagli occhi pregni di
moravia, xiii-320: un giovane bruno dal grande naso falcato e dagli occhi neri
matura messe / fosse negata, o dal voler del fato. testi, ii-49:
voce dotta, comp. da falce e dal gr. alp. a 'sangue '
falchetto: malattia del gelso, prodotta dal parassitismo, spesso concomitante, del fungo
detto, essendosi partito l'esercito imperiale dal dominio senese nelle falde, e sì in
ho idea che mai siano state falciate dal fuoco anche allora furioso delle bombarde.
è caduta in ginocchio, come falciata dal terrore, incapace di accorrere, incapace fin
. 3. abbattuto, colpito dal tiro di falciaménto (delle mitragliatrici)
: gli italiani cadevano falciati nelle gambe dal tiro radente; de nada li vedeva troncarsi
estivo, quando non sia reso affannoso dal concatenarsi dei temporali che impediscono l'essicazione
di eredità, riducendo il legato ordinato dal testatore; nel medioevo indicò genericamente la
= voce dotta, lat. falcidia, dal nome del tribuno publius falcidius (40
da falx falcis * falce 'e dal sufi, -fer, da ferre * portare
, comp. da falx falcis e dal sufi, -formis (da fórma 'forma
falconinae, della famiglia falconidae, caratterizzate dal fatto che sul becco la ranfoteca superiore
famiglia delle aquile, affine alla poiana, dal colorito assai variabile, di norma bruno
gesti. baldovini, xxx-n-30: i'fui dal to bel viso giunto, /
viso giunto, / come giusto dal falco è giunto il tordo. forteguerri,
facula '. = forma corrotta, dal lat. facùla, dimin. di fax
falco pellegrino (falco peregrinus), dal corpo nero, le parti superiori grigio-rame
, e da lunge si pone / dal suo maestro, disdegnoso e fello. idem
. ariosto, 2-50: come casca dal ciel falcon maniero / che levar veggia
lo spander isnello, / e 'l cadente dal ciel falcon straniero, / ch'errando
reggea la città, e più amato dal popolo, andando a falcone in isola
, dove i paggi di falconeria sciolsero dal guinzaglio i cani, che si sbandarono in
iii-1-596: ho letto il libro fatto dal re danchi / primo maestro di falconeria
5-24: da una palla di falconetto venuta dal campo de nimici fu percosso. guicciardini
dotta, lat. scient. falconidae, dal lat. falco -6nis 'falco '
bello come uno falcone quando è scapellato dal falconièro. bandello, 2-32 (i-999
falconiera che con larga curva le scendeva dal cappello sulla spalla. carrieri, 4-89
voce dotta, comp. da falcone e dal lat. -fórmis, da fórma 1
; / io così dalla vista e dal desire / di queste belle dee / il
moglie, che si difese così acconciamente dal marito, che la ritrovò, per l'
gonfie, e gli affibbiano co'bottoni dal lato sinistro. marino, 317: con
più degno, / quegli che stava dal mio destro lato / tutto vestito d'onorate
. = voce d'origine germanica; dal frane, falda 'piega ':
dove il suo piovere non sia impedito dal vento. 2. l'insieme
empio è come una faldella portata via dal vento, e come una spuma sottile sospinta
per la grande messa pontificale; e dal lato dell'altare ove si pone il
fino alla forma contratta moderna fauteuil (dal 1642): dal frane. * faldistól
contratta moderna fauteuil (dal 1642): dal frane. * faldistól 4 sedia pieghevole
) '[metro] falecio ': dal gr. « paxod- xeiov [pirpov
(di misura en- decasillabica), dal nome del poeta greco < x><4xouxo <;
. = voce dotta, deriv. dal nome di phaleg (figlio di heber
* divisione '(così chiamato dal padre in previsione della separazione degli uomini
mogliardino se / già noi non passiam dal falegname, / e ci forniam di stucco
piove la luce della calda sera / dal triste lucernaio), / il piccolo
salvini, 23-208: afferman, che dal mare la disconcia / falèna in terra
. phalèrae, sf. plur., dal gr. « pdtxapa 4 ornamenti di
dice viva; se invece è separata dal mare da una piattaforma litorale, si
'. = voce dotta, dal fr. falaise (sec. xii,
faleise, faloise, falise): dal francone * falisa, corrispondente all'ant
,... non è molto differente dal trifoglio = da farfara, per dissimilazione
razza nordica. = deriv. dal ted. fàlisch 4 della vestfalia
per quanto io posso comprendere, indotto dal contradire al cisalpino. vedete che falimbellerie
il conosco e pruovo, / lontan certo dal vero. chiabrera, 74: come
meno veraci. sacchetti, vi-55: dal ciel discenda la verace manna / di
poi ch'a dio non piace / dal mio career terreno anche disciorme, / prego
l'avenente dolze donna mia / è dal secolo partita / e sua amorosa ciera morta
mio verace, / saccio ben che dal mio lato / sono stato fallace. f
bruto che alteramente mira i figliuoli spenti dal littore. -inadempiente (alla legge
o signor, guàrdati oh dio! / dal tossico mortai che fuora esala / dai
de le stirpi orgoglio / che ti scevra dal vulgo. monti, x-3-378: ma
prospettiva i più fondati maestri, ben lontani dal chiamarla un'arte fallace, una scorta
sene a casa sua, credendosi essere assoluto dal saramento, perché fallacemente era ritornato al
, iv-2-868: i suoi pensieri nascevano dal suo brivido. ed ella portava sotto
, 12-34: e poi che dilungati dal palagio / gli ebbe sì, che temer
, 2-156: delle fallacie, che nascono dal modo del parlare, sia la prima
diviso, / ma sia conquiso / dal paradiso / ch'è del mio cor lumera
, / a vertù solamente / formata fu dal suo decreto antico, / contra 'l
sua speranza. 2. allontanarsi dal vero col pensiero o con la parola
1-82: le leggi eternali che procedono dal lume della sapienza, che non si
e so che 'n me non falla / dal sentier dritto traviato il senno. berchet
piattello a terra; per nulla impacciata dal peso del bimbo. -sbagliare strada,
/ in mia parvenza: / chi fa dal suo servire dipartire / quello c'assai
. falhenza, da falhir, deriv. dal lat. fallire 4 sbagliare '.
il buono dal cattivo. un tempo i grandi quotidiani e
pallavicino, i-567: non permettevano che dal preceduto buon seme de'suoi concetti l'
è assistenza di cielo che campi quel senato dal sanzionare la fallibilità, le stolidezze e
, lat. phallicus 'fallico *, dal gr. cptxx- xixóc, deriv.
voce dell'antica lirica siciliana, deriv. dal provenz. falhizon.
. gadda, 86: clienti morosi dal sorriso pieno di umiltà o di signorilità
da un fallimentare ammucchio di bòzzoli; emerso dal vaporare delle filande, di tutte le
fallito vestiva a lutto o spariva dal consorzio cittadino. verga, ii-84: il
di lui orfano, la vocazione strozzata dal bisogno, il pane trovato con mille
agli esempi: la moglie, che dal grato ricordo di una stretta di mano
. carducci, iii-15-378: sottentrati, dal 1268 al 1377, gli angioini agli
d'aver fallito; vorrei però che dal fallo d'una volta non si traesse
fallire in tutto alla sua buona opinione, dal i° al 15 ottobre...
nel detto anno essendo fallite le triegue dal re ruberto a quello di cicilia, per
che vita debba essere la tua, licenziata dal tuo sposo. la terza, che
palazzeschi, 1-677: riavutasi a fatica dal disinganno, aveva fallito la carriera di
andata e ritorno, si dice, dal mar dei sargassi in pieno atlantico fino al
vero: / e'l'ha mangiato dal capo alle piante, / e non è
lascia dire. = voce dotta, dal lat. * fallire per il class,
vegga, ella sovente / patisce oimè dal musical prurito / con secreto fallir stupro
a'libri e templi morti, / copiati dal vivo con più errori, / gli
processo di fallita, levò la testa dal ricamo, e, lentamente col dubbio nel
dotta, lat. scient. phallitis (dal gr. cpaxxó ^ 'pene')
'pene'); voce registr. dal tramater. fallito (part. pass
veggendosi ingannato e tradito, ovvero fallito dal re d'alemagna,... non
suo occhio scorressi; ma perché noi dal dì d'oggi siamo poveri imperatori falliti,
d'uomo è il fallir; ma dal malvagio il buono / scerne il dolor del
manzoni, 33: qual masso che dal vertice / di lunga erta montana,
unità primigenia della umana famiglia, rotta dal fallo de'suoi progenitori. bacchetti, 13-52
baci. 3. allontanamento della mente dal vero, giudizio errato, affermazione contraria
passava sotto il fil della mannaia maneggiata dal boia senza fallo. -disus.
de'bardi, 1-23: soprattutto si guardi dal fallo, il qual si commette ogni
il cavallo. varano, 51: io dal suo pianto e dalle vive preci /
vive preci / spinta, ma più dal mio furor, aggiunsi / falli al
avvien dell'utile, il quale alcuni dal suo contrario tolgono in fallo, e eredendosi
del gioco; mandare la palla fuori dal campo di gioco (cfr. n
silvestri e di dumi, / cangiando seggio dal verno a la state, / tanto
ara o de la dea / che ricovrò dal nilo il turpe fallo, / tauro
= voce dotta, deriv. dal gr. cpaxaót; * fallo, pene
= voce dotta, comp. dal gr. cpaxxó? * fallo '(
= cfr. falloforo. voce registr. dal tramater. fallòforo, sm. (
ambulante. = voce dotta, dal gr. cpaxxocpópog, comp. da cpaxxóg
comp. da cpaxxóg 'fallo'e dal tema di < pépco 'porto'. fallòide
. scient. [amanita] phalloides, dal gr. cpaxxóg 'fallo '(
di trombe, che perciò tube fallopiane dal nome del primo osservatore sono state chiamate
i dolori negl'ipocondri. = dal nome di gabriele falloppia o fallopio (1523-62
trasmettere ordini e segnali, per difendersi dal freddo, ecc.); incendio
chiarissimi ingegni fu incrudelito, e fattone fare dal magistrato de'tre nel comizio e foro
falò. = forma deriv. dal gr. bizantino * cpapó <; (
, volendone dar quattro ad un falogia dal contado d'arezzo, ripulì un bestiai
gonnella. = deriv. dal fr. falbalà (cfr. falbalà)
una stella. = deriv. dal pis. fàrpali (e fàrfali);
cresce con mirabil prestezza, mettendo anche dal piede molti polloni. i suoi fiori pendono
, in un accento falsamente napoletano, dal cantante che gonfia il collo e alza
annia ruffilla, per averla egli fatta dannare dal giudice per falsarda, gli dicea vituperi
in orecchi. = deriv. dal provenz. falsart (dal lat. falsus
= deriv. dal provenz. falsart (dal lat. falsus 'falso ').
e buon legisti / che chiar conoscan dal falso il diritto, / e buon
il filo. 3. deviare dal retto fine (una persona); volgere
desidero che [il giuramento] sia dato dal vicario del vescovo, co 'l quale
falsario, / ributtato da cristo e dal contrario, / donde cavastù l'essere o
arricchito di nastri e di merletti, e dal quale si riconosceva subito la donna di
mal catarro. 3. deviato dal retto fine; portato alla falsità,
dico che mia madre leda, gabbata dal cecero, mi diede per padre giove.
ignazio urlava in tutti i tuoni, dal basso fino al falsetto. verga, 4-150
d'amar voi sanza falsia. pauuuccio dal bagno, xxxv-1-311: dischia- ramento /
'l seggio mio / dove posto fui dal re? / per falsìa di traditori
da falsus * falso 'e dal tema di dicère * dire '.
dura sentenza. 4. deviare dal retto sentiero (una persona);
ponesse in vasi putrefatti, condennato gravemente dal fisco, sarà costretto a tornar in dietro
. da falsus * falso 'e dal tema di facère 'fare '; cfr
era molto falsificata. 3. deviato dal suo fine; indotto in errore,
etichette o cartellini, viene fornita non dal concetto puro, dalla realtà pensata nella
: nulla dico della storia fieramente falsificata dal poeta in questa supposta uccisione d'eraclio
intorno all'intenzione di carlo rimasero falsificati dal successo. falsificatóre, agg. e
rappresentazione di nuova formazione viene interpretata dal soggetto come se fosse già stata provata
. da falsus 1 falso 'e dal tema di facère 'fare \
tommaseo [s. v.]: dal moltiloquio cadono nel falsi- loquio.
comp. da falsus 'falso 'e dal tema di loqui 'parlare '.
è ragionato. = voce dotta, dal lat. falsiloquus (plauto), comp
. da falsus 'falso 'e dal tema di loqui * parlare '.
, disconveniente al funebre argomento, aliena dal modo di concepire e scrivere del- l'
robusta, [il parini] si vide dal bisogno tirato entro a quel mondo,
cervello dell'uomo che si lassò giuntare dal canto suo, si lasciò svolgere da quelle
piagato / augello al proprio cielo / dal fango ond'è implicata / l'ala
ch'era più ch'altra regione allotta / dal culto falso de'demon corrotta. serdonati
non prima sentì la sventurata giovane, dal primo per isciagurata morte e dal secondo
, dal primo per isciagurata morte e dal secondo per falsissima vita abbandonata, che,
e tutte taltre gemme che, ancorché dal giudicio dell'occhio de'ben sperimentati e prattichi
i-193: da quell'altezza si traeva dal seno un fascio di fogli e recitava al
fare in tutt'i giovani non ancora guasti dal vizio e dalla cupidigia. baldini,
milit. che ha lo scopo di distogliere dal vero, principale obiettivo, simulato;
, 3-6-4: meglio è essere corretto dal savio, che per falsa lode di
uomo nasce dai giuramenti che si esigono dal reo, acciocché sia un uomo veridico
pea, 7-461: quando si scese dal barco, io e quella falsa moglie,
, e quei che furo / mal divelti dal piede, e quei che a dietro
1-215: prepotente va intorno, seguita dal maschietto, sua cosa: sodo e
, come il rossetto sul viso bruciato dal sole di una contadina. = dal
dal sole di una contadina. = dal lat. falsus, part. pass,
e per certo triare / lo falso dal diritto, / ragione è nome detto.
veniva guidata... molto più dal caso che dal consiglio. muratori, 5-i-161
.. molto più dal caso che dal consiglio. muratori, 5-i-161: né
le imperfezioni dalle perfezioni, il falso dal vero. lanzi, ii-138: il gusto
po'di brillante. carducci, iii-20-66: dal gonfio e falso il manierato; dal
dal gonfio e falso il manierato; dal marini provenne il metastasio. stuparich,
le baccanti il furore di ubriacarsi; dal colpevole scialacquio nascono a frotte le fraudi,
con isforzi disperati, e infine, vinto dal dolore, si rovesciò senza mettere un
medesima curvatura. = deriv. dal fr. fauxbord (comp. da faux
secolo xvi). = deriv. dal fr. fauxbourdon (comp. da faux
titore. = deriv. dal fr. ant. faussonnier.
uno scudetto e che è posta lontana dal bordo dello scudo. -anche: più
te nersi la pancia falstaffiana dal gran ridere / quando sbrani il
al pianoforte. = deriv. dal nome di falstaff, protagonista dell'en-
. = voce dotta, deriv. dal lat. volg. * fallita, sost
* fallita, sost. femm. dal part. pass. * fallìtus, per
: la fama del miracolo si sparse dal monastero in tutto il paese di ortona
tutto il paese di ortona, e dal paese in tutte le terre finitime, aumentando
sempre il donator largo e benigno; / dal buon giudizio non si rimove mai.
sensazione determinata dalla necessità di mangiare, dal bisogno imperioso del cibo (che può
poi nudo e meschino / che casca dal bisogno e dalla fame, / si
mensa e ricca cena / uom stimolato dal digiun si move, / tal vanne a
anche * appetito canino 'e dal volgo 'mal della lupa '; ed
l'appetito diventò fame e la fame, dal vedere al non vedere, si convertì
. prov. la fame caccia il lupo dal bosco: la fame costringe l'uomo
panzini, iv-247: 'famedio', voce foggiata dal latino, che vuol significare la *
cavaedium 'cavedio '), comp. dal lat. fama 'fama'e aedès
miseria; che nasce dalla necessità o dal desiderio rabbioso del cibo; provocato dalla
anni. d'annunzio, v-2-23: rosi dal marchio della tua bellezza / ti chiamano
medesimo tetto, di pendenti dal padre di famiglia (moglie, figli,
le variazioni della famiglia colonica devono risultare dal libretto colonico. -famiglia reale
è la famiglia. menzini, i-51: dal dì che 'l primo / propagator della
persone senza volto, che stento a distinguere dal nome. pavese, 1-118: quel
, / quasi angelo infra lor sceso dal polo, / d'ogni guardo mortai
fu morto, / come chi toma dal funereo lutto / alla sua famigliola a dar
francesco da barberino, iii-70: guarda dal famigliare ch'è del tuo molto avaro
: palafreniere, mozzo (spesso seguito dal complemento: famiglio da cavallo, famiglio
e famigli si nomineranno in avvenire privativamente dal nostro auditor fiscale. magalotti, 22-180
gli erano rimaste in fondo alla memoria dal tempo del collegio. jovine, 2-59:
i suoi familiari, invece si frena dal manifestare l'una e l'altro.
: apprezzato per tutte queste sue qualità dal granduca,... egli ne aveva
i-33: uno dei procedimenti più usati dal brambilla era quello di attirare sulla persona
e questa famigliarità per essere lecitamente scelte dal caro a qualità principali della sua traduzione
mento offeso, e l'altro, solo dal vedere, cascare trangosciato. 6
di quel povero santo macilente. = dal fr. famine (deriv. dal lat
= dal fr. famine (deriv. dal lat. fames * fame ');
fame '); voce registr. dal tommaseo. famiolésco, agg.
da un mese. = dal piem. famiola 1 famigliola \ famosaménte
chiuso quaderno di vati famosi, / dal musco materno / lontana riposi, /
un giorno finalmente mi fu poi mostrato dal camerier dello zio, quel famoso regalo futuro
diventate famose. alvaro, 10-25: dal popolo vennero le prime eroine del cinema,
, il risparmio, talché, lungi dal dover essere famulativo di alcun ministero,
dalla violenza, ma si erano fusi dal tempo. 2. dir.
di prestazione d'opera) veniva reso dal dipendente al padrone (nel diritto intermedio
3. furto o danno commesso dal dipendente nei confronti del datore di lavoro
spazio libero,... separato dal giardino per mezzo di cancelli sostenuti da
stesso 'coupé'che aveva ricondotta la padrona dal ballo in casa roc- caglia stette attaccato
fanalini d'automobili. = deriv. dal gr. « pavé? * torcia,
mordila, / che transportar si fa dal cor fanatico. f. f. frugoni
finalmente, che i particolari si getteranno dal partito de'poveri con esser essi i primi
andanti sconosciute per essere travestite; e dal pretendere in questa specie di fanatismo di
, 11-92: [il farfallone] scattò dal fondo della stanza sull'elastico teso di
11-22: l'idolo di atena caduto dal cielo è bruciato da secoli, ma le
il suo aspetto di fanciulla non rimota dal vigesimo anno in florida bellezza, ornata
fanciulla di filippo ha ne'detti poderi dal tegolare, quando sarà da marito o si
-o fanciulle, io vi ho menato dal mercato un bellissimo servo. erano quelle
, 5-493: un altro giorno, dal tabaccaio, una fanciullina di sette o otto
. = deriv. per deformazione dal nome scientifico ni gella inteso
baretti, 3-65: si distribuirono dal signor edoardo e da me tutte
fra l'infanzia e l'adolescenza (dal sesto all'undicesimo o dodicesimo anno).
a sé avere amore, / spesso dal padre in su il lito bagnato, /
ragione, atto a distinguere il bene dal male, che suol essere fra 'l primo
. leggende inedite, i-95: dal cominciamento della mia fanciullità sono delicatamente nodrita
un fanciullo dalla chioma bionda, / dal bel vestito di marinaretto, / e
, tra per essersi lasciato pigliare invecchiando dal male della signoria, avea pensato bene
: leucòtea, il fanciullin portuno / dal sen deposto, per vederla avea /
, ed è per lo più accompagnata dal suono delle castagnette. casti, i-2-65
da un anteriore * fadango, deriv. dal port. fado 4 canto lirico che
. fanega (docum. in mozarabo fin dal 1164; già cat. faneca nel
. fanellus (sec. xiv), dal lat. volg. * faginellus,
. = voce dotta, comp. dal gr. cpavepó? * manifesto '
= voce dotta, deriv. dal gr. cpavepó? 'manifesto '.
= voce dotta, deriv. dal gr. cpavepót; 'manifesto,
scient. phanerobranchiata, comp. dal gr. cpavepó? 'manifesto 'e
lat. scient. phanerocephala, comp. dal gr. epoevepós 'manifesto 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. cpavepó? * manifesto '
gemme ibernanti situate a oltre 25 cm dal suolo e portate su un caule lignificato
. = voce dotta, comp. dal gr. cpavepó? 4 manifesto,
lat. scient. phanerogamus, comp. dal gr. qxxvepóc 4 manifesto, visibile
lat. scient. phaneroglossa, comp. dal gr. cpavspóq 4 manifesto,
porco, e poltrone era il nome dal dì de le feste. caro, 12-i-233
dice egli uccellando a fanfalluche. = dal lat. mediev. fanfaluca (sec.
di ortolano dei sobborghi di pistoia, dal sorriso di faina, dall'occhio infido
ufficiali. -anche: particolare richiamo emesso dal corno durante la caccia. carducci,
351: in quella, ecco risuona distintamente dal castel san'angelo, una fanfara da
mondo vivèa tuttora né mai avèa cessato dal proceder di corsa. d'annunzio, v-3-392
luce d'un gran giardino, sospinto dal tripudio d'una fanfara. -figur.
con passo alla bersaglierà. = dal fr. fanfare (1546), di
troppo sciatto, troppo volgare, troppo dominato dal caffè- concerto e dai rivenditori di motociclette
del mar spuma ribolle e si rimesta / dal vento che con impeto ne soffia,
figlia di clemenza iorio s'era precipitata dal ponte, ed era morta così, nella
infangare. = voce registr. dal tommaseo. fangaro, sm.
rare i canali dalla melma e dal fango. dizionario di marina,
si scorgono piccolissime parti di ferro cadute dal ferro medesimo. carena, 1-214:
depositi glaciali, formato dalla disgregazione operata dal ghiaccio e dai materiali morenici del fondo
chiedean de'loro morti, e spesso / dal fango gli to- gliean negri di sangue
molesta la tardità de'vostri pensieri oppressi dal fango delle membra caduche. monti,
boito, vi-905: o creature fragili / dal genio onnipossente! / forse noi siam
le costole dell'uomo, invece che dal fango dell'eden, pareva accertato fossero
eden, pareva accertato fossero state tolte dal costato della scimmia, rideva delle querele
. pavese, 8-99: guardati bene dal prendere sul serio le critiche di flaubert
il disiderio di nettare la profana letteratura dal tanto fango che oggi l'imbratta di
avvolga entro i capegli, / sì che dal fango suo la neghittosa / alzi la
/ pesa il gran manto a chi dal fango il guarda, / che piuma sembran
rito, alzando i mesti / occhi dal fango che l'ha lordo e infetto /
, / chi brama alzarsi al ciel dal chiostro umano, / miri ognor fisso,
per l'improvvisa alienazione di sua maestà dal zelo della religione cattolica tutte le gioie sue
-togliere, sollevare, liberare, raccogliere dal fango: redimere, riabilitare.
di dio, la quale m'ha tratto dal fango delle mie iniquitadi. boccaccio,
che la galilea dimessa donna / trasse dal fango, e i membri sozzi e nudi
uomini più avventurosi, anch'io sballottato dal mare in tempesta d'un'epoca finale
della potenza agli abissi dell'obbrobrio o sollevati dal fango alle stelle. -liberare
-uscire, sorgere, sollevarsi, togliersi dal fango: liberarsi ed elevarsi spiritualmente,
aquila ad alto volo, vi sete dal fango di queste volgari strade tolti via
e risorto, / m'alzerò io dal mondan fango accorto, / ch'alto volo
quelle di tutti gli uomini che bramano sollevarsi dal fango. parini, 450: noi
, per esempio, uscir sovente / dal fango alcun villan che, asceso in alto
,... che era sorto dal più corrotto fango, ma che era milionario
imbriani, 2-173: se napoli uscisse dal fango, se l'italia avesse ottenuto qualcòsa
12-7-236: ripulisce il tubo della mina dal tritume o renistio di sasso che vi si
alquanto. lubrano, 161: salga dal cieco fondo / di fangosi terreni / ingiuriosa
fiera gente / barbaricina, / che giù dal gen- nargentu, / dove fra il
e fangosa. 2. intorbidato dal fango (l'acqua); melmoso,
ereditario peccato, scaturito pur egli ancora dal paradiso, allaga il nostro miserabile egitto
vapore di nuvola, tirato a sé dal sole, e indorato con la sua luce
garrula parigi / che, qual rana dal suo fango / gracchia al ciel fangoso
-ammise gabriella risalendo con lo sguardo fangoso dal sottobanco al cernecchio nero che scendeva sulla
ne compongono le più sperticate, raccolgono dal popolazzo i modi più fangosi, e per
: un rozzo pastorello eletto per giudice dal gran giove vendè per vilissimo premio d'
i-225: fu [il libro] dal chiari... impiastricciato qua e colà
, iii-312: non ha potuto esimersi dal dime un gran bene, né egli solo
ven. e merid., deriv. dal gr. bizant. cpavó <;
, 27. = deriv. dal portogh. fanào (plur. fanòes)
crocefisso di legno scuro. = dal fr. fanon (sec. xii)
. fanon (sec. xii), dal frane. * fano * drappo,
la 'piega di pelle 'che pende dal collo dei bovini (dal 1538)
'che pende dal collo dei bovini (dal 1538). fanóne3,