mensola, generalmente di marmo, sporgente dal muro e posta sopra il camino; parapetto
: rispose che il rendere delle grazie dal nimico è davanzo. donato degli albanzani,
= voce dotta, lat. davus, dal gr. aao <;. davvantàggio
imposto sulle merci che entrano o escono dal territorio dello stato, 0 su quelle
. cuoco, 1-54: s'incominciò dal cangiare per specolazione taluni dazi indiretti,
i signori.. rendita ricavata dal dazio.. bartoli, 1-317
canigiani, 1-98: guardisi ben ciascun dal grande strazio / di costei [la lussuria
degl'impacci. = voce semidotta, dal lat. datió [-onis], sf
le offerte sue infami, ed abbonito dal contaminarsi le mani nella dazione, e
. dazio. = voce dotta, dal lat. ddtid -onis * il dare '
: se quanta rena volve lo mare turbato dal vento, se quante stelle rilucono,
veder èe / nelli occhi pur testé dal sol percossi, / sanza la vista alquanto
tempo tradimmi, e fe'trovarmi / dal dì veloce in grembo a la mia dea
. fazio, ii-6-53: il panteon dentro dal grembo mio / allor fu fatto in
scolorire. -al figur.: purgare dal peccato; purificare. bibbia volgar
arila, 138: * fu dealbeato dal molo della milizia cittadina ', come
comp. da de-con valore priv. e dal lat. tardo amàrizàre 'rendere amaro
. e. gadda, 6-38: impercepiti dal passante distratto e da quello che va
voce dotta, comp. da de- (dal lat. dè che indica allontanamento e
altri inopportunamente vo lesse trarre dal francese, anzi dallo spagnuolo.
= deriv. da debellare. voce registrata dal tramater. debellare, tr.
coloro, che ignorano le gravissime fatiche sostenute dal bellarmino per debellare le nuove eresie sorte
(dalla vecchiaia, dagli affanni, dal dolore, ecc.). menzini
continuamente debilitandosi, mentre che nello allontanarsi dal sole, va sempre di giorno in
l'alme pure purgano, ed infette / dal sensuale affetto; ma dapoi / fian
del loro vagabondare la fanciulla carla si affacciasse dal breve parapetto sull'abisso?
sia però disunita dalla convenevole gravità e dal debito decoro. g. bentivoglio,
il cibo, e divide il buon nutrimento dal reo, e manda ciascuno al suo
conveniente, ma molto necessaria, incominciarmi dal principio di quella. varchi, v-14
. -debito di sangue: dovere imposto dal vincolo di parentela. di costanzo
di costanzo, 1-29: fu stretto dal debito del sangue, e dall'obligo
una determinata somma di denaro, derivante dal fatto di aver ricevuto denaro in prestito
el debito, alfine se ne andò dal podestà. machiavelli, 891: venuta la
, 346: 10 non poteva fuggire dal trovarmelo nella fantasia, pieno di debiti
dizionario del commercio, iii-1227: indipendente dal debito pubblico, esiste un altro debito
leopardi, iii-1057: anima mia. scrivo dal letto e perciò breve. sono assai
, la quale è tolta e portata dal vento nel deserto. la stipola sì
semplicetto agnel scherzando a salti, / esce dal chiuso ovile, e di lontano /
molto oscuro e difficile da essere compreso dal debile auditore. -per estens. incapace
. e dee stare nel corno della schiera dal lato manco, il quale è più
se non è continuamente rallegrata e rinforzata dal ridicolo, [l'azione comica]
tutti degli uomini, non essendo accompagnata dal vero, non era d'insegnamento veruno.
. brancati, 3-37: un uomo, dal petto interamente coperto di medaglie, al
per gli artisti. -prendere dal debole, per il debole: rivolgersi,
cicerone,... lo prese dal suo debole; disse, volere..
il modo come disamarli, come prenderli dal loro debole. cicognani, 2-75:
tutta quella parte della lama, che è dal centro alla punta. pisacane, iii-56
debolezza delle grandissime febbre che ho avuto dal dì di pasqua in qua, e
ragazzo è di sciuparsi, cioè di uscire dal limbo della debolezza sua, diventare grande
partic.: l'essere facilmente dominabile dal sentimento, dalla facile commozione. metastasio
giordani, iii-20: i beni che dal suo valore e dalla sua sapienza abbiamo
tuttavia queste macchie son coperte e compensate dal lume d'altre virtù, onde non
: per non essere o da me o dal borelli ripreso delle molte debolezze che egli
avete abitazioni così poco a proposito per difendervi dal caldo, che, per piccole che
tengono più del chiaroscuro, che del colorito dal naturale. lanzi, i-71: della
stesso tipo. = voce dotta, dal lat. tardo dipodìa, dal gr.
dotta, dal lat. tardo dipodìa, dal gr. smoàtcc, comp. da
dotta, lat. scient. dipodidae, dal nome del genere dipus (cfr
lat. scient. dipodomys, comp. dal gr. 8 (ttou <;
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. si-
, comp. dal pref. di- (dal gr. si- 4 doppio ')
), anche dipondium, comp. dal pref. du [di-] (da
(da duo 4 due ') e dal tema di pondus 4 peso '.
fu ricevuto il re cattolico in savona dal cristianissimo con grandi magnificienzie e pompe;
ella con tutto ciò a'mali diportamenti dal marito costante, man tene vagli l'animo
della state il popolo in gran moltitudine esce dal borgo san germano in una campagna a
fatto a te. = dal tardo lat. diportare (comp. di
a diporto, / di giovani cercanti / dal pensiero la vita. -andare a
di un verbo diprendere non documentato: dal lat. dèprehendère, comp. di prehendère
= voce dotta, iterativo ricavato dal lat. dèpressus, part. pass
all'incirca, press'a poco, dal più al meno. firenzuola,
voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-4 doppio ') e
voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- * doppio ')
. chim. liquido incolore, derivato dal propano, facilmente infiammabile. = voce
voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-4 doppio ')
tronchi. = voce dotta, dal gr. smpóoomoc 4 che ha doppio
dotta, lat. scient. diprotodontia, dal nome del genere diprotodon, comp.
nome del genere diprotodon, comp. dal gr. 81- 4 doppio ', rcpiotov
lat. dipsas -adis (lucano), dal gr. sujxic -à8o <;,
dotta, lat. scient. dipsacaceae, dal nome del genere dipsacus (v.
tenero ramicello o cima della pianta, dal quale il nato verme si ciba della sola
si ciba della sola stessa midolla e dal sugo che dalle boccucce de'vasi rotti e
dotta, lat. scient. dipsacus, dal gr. 8 (< ^ ocxo <
dotta, lat. scient. dipsadomorphinae, dal nome del genere dipsadomorfo (v.
lat. scient. dipsadomorphus, comp. dal gr. 8i , caratterizzata dalle foglie pedato-palmate, e dal fatto che gli sporangi vi sono sparsi dotta, lat. scient. dipteridaceae, dal nome del genere dipteris (gr. dotta, lat. scient. dipteryx, dal gr. 81- 4 doppio 'e dotta, lat. scient. dipterocarpaceae, dal nome del genere dipterocarpus (cfr. dotta, lat. scient. dipterocarpus, dal gr. 8lnxepo <; 4 con
anelli, noi, sorveglianti, diradiamo dal basso le sbarre della griglia e le
per tutto ciò, tra qualche spazio, dal medesimo, o altro secolo, o
v-44: il frate, com'io giudicai dal calvo della sua tonsura e da'pochi
inferirne che il dizionario ramorino sia estratto dal 'georges ', sia un georges
157: quando l'anima si parte dal corpo, ella va come un uccello,
e la maladizione della madre la diradica dal fondamento. -figur. a
. figur. far cadere, abbattere (dal potere, dal dominio, dalla prosperità
cadere, abbattere (dal potere, dal dominio, dalla prosperità); mandare in
loro quel salvatico diradicare ch'elle appresero dal limo della materia e dalla mistura del
delle bestie disposto o chiuso, e difeso dal nocimento della lor rosura. leonardo,
razza estranea -che pure si pretende diramante dal grosso ramo indo-europeo -trabocca a pieni getti
: dolce declina il sole, / dal giorno si distacca / un cielo troppo
dividersi in rami, che si dipartono dal tronco: una pianta, i rami
non sono che cordelle e canaletti, che dal cerebro giù per tutto 'l corpo discendono
diverse sette. carducci, iii-14-162: dal tronco della rappresentazione, sacra e morale,
condizioni, enti, che, derivando dal nucleo principale ne dipendono in mistura più
. pioverle, 5-90: si dirama dal clero milanese tutta una rete di collegi
mazzini, ii-49: una circolare diramata dal governo ai sindaci di comune e ai
: ciascuno dei rami che si staccano dal tronco principale di un fiume, di
diramazione di montagne, che, partendosi dal caucaso, divide per mezzo tindostan.
alghisi, 1-6: i nervi vengono dal paio vago e dagl'intercostali e da
-rifl. anonimo, ix-552: dal mio corpo l'alma si disranca,
ciò. idem, vii-11: anfion dal duro monte / tirò li sassi al
= voce dotta, lat. dircaeus, dal gr. sipxoctoc 'di dirce '
di no una volta, bisognò andar dal conte cervino. giusti, iii-176: se
354-14: forma par non fu mai dal dì eh'adamo / aperse li occhi
8-30: la poesia è tutta da estrarre dal nucleo che ho detto.
li tegna dicitori; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano
; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la materia
della sua vita, raccontando tutto fin dal giorno in cui era divenuta donna. vittorini
non dirsi. moravia, ix-33: dal buio una voce che era quella di un
non avendo altro impedimento, perché si amalano dal dire al fare. g.
francesi se noi ce ne volessimo astenere [dal re cattolico], o, per
questo stato! -lagna vasi compare cosimo dal fondo del suo giaciglio. -diciamo così
resta [l'occhio] preso non tanto dal vago aspetto, quanto dalla sostanza stessa
dire avvinto il derelitto / sire capeto dal maggior de'troni / alla mannaia già
in pace, fia sbandito e diredato dal padre, e diviso da cristo, e
evitare il pericolo di direnarsi, oppressa dal gravissimo peso della sua vasta mole,
direzioni. = voce dotta, dal lat. direptiò -ónis, da diripère
aspirazione. pavese, 8-266: il passaggio dal dialetto alla lingua avviene direttamente in nome
alimenta dodicimila ditte commerciali condotte direttamente dal padrone. 4. per via
molti vocaboli, terminazioni, e modi vengono dal latino direttamente, e con poca
del suo poeta! pea, 7-86: dal pianoterra... una scala conduce
saranno oggi nel pomeriggio giudicati per direttissima dal tribunale. = superi,
quando pure n'avessi, mi guarderei dal fare il dottore in cose giudicate buone e
che l'invito d'augusto fosse determinato dal fatto che egli si teneva ed era tenuto
nel popolo l'opinione della diretta discendenza dal sole, maritandosi sempre l'imperadore con
legazioni; e le tenne di fatto dal 1821 al 1859. 7. che
fatta secondo preconcetti, a priori, nasce dal seno stesso del suo contenuto. popolare
del piemonte. 9. che deriva dal contatto immediato con la realtà (la
i devoti, i quali se di là dal po sono pochissimi, di qua sono
muovendosi secondo il corso naturale, tornano dal centro alle coste, provocando l'alta
: reati di stampa) e caratterizzato dal fatto che in esso è omessa la fase
che diretto / raggiava in beatrice, dal bel viso / mi contentava col secondo
possono servir alli spagnuoli di menar gente dal mare in piemonte per la diretta senza
di un'accademia, che allora, sostenuta dal suo credito, era celebrata in italia
. svevo, 1-334: erano lotte dal basso tra'tanti per i posti presso
contrabbasso di sinistra, che non smette dal voltare pagine di musica, e..
.. ciascuno de'quali veniva nominato dal corpo legislativo. botta, 5-329: partivano
, il magistrato informato dai deputati, e dal cancelliere sentito il direttorio medico, procederà
membri nominati, per cinque anni, dal consiglio degli anziani e dal consiglio dei
anni, dal consiglio degli anziani e dal consiglio dei cinquecento, con la sostituzione
organo consultivo esecutivo del partito, presieduto dal segretario del partito stesso. -direttorio federale
nella classe più povera, non rifuggono dal partecipare ai lavori più gravosi. giacosa,
, ii-250: in questo quadro ebbe direzione dal maratta, ed è ben colorito.
un'azienda dipendenti dal- pamministratore delegato o dal direttore generale e aventi il compito di
di un segno celeste), portato dal moto diurno, deve descrivere per raggiungere
). disus. liberare le castagne dal riccio. magazzini, 69:
stendevano su enormi fogli e traboccavano dal tavolo. 4. dir.
del giudice dell'esecuzione] è fatta dal dirigente. 5. farmac.
fuori di sé, né mi sono riscosso dal mio letargo che quando ho sentito proffea'
funebre ingranò la marcia, e seguito dal tassì coi principali lucchetti, si diresse a
, 1-18: passando per via saraceno, dal losco caffè « elena » straripante di
dante, par., 32-18: e dal settimo grado in giù, sì come
vocabolo toscano scherzoso, raccomandato sul serio dal de amicis per sfuggire l'uso del *
): il porta via / di là dal bosco, al sasso al dirimpetto,
, e non le sentono se non rapportategli dal dirimpetto. s. maffei, 5-4-286
; ornamento. baruffaldi, ii-109: dal dì ch'io già cantai come sen
mostra nel taglio di colle gonzoli, deripati dal fiume d'arno. 2
in tale atto che spiaccia / sì che dal divisato ordin si toglia; /.
conosce che le espressioni che escono direttamente dal core. leopardi, i-212: l'
gualdo priorato, 1049: tali apparenze stimate dal galasso non proceder diritivamente dal cuore,
apparenze stimate dal galasso non proceder diritivamente dal cuore, poiché ben vedevasi colla mutazione
ai bevitori. graf, vi-1149: dal ciel guata la luna /..
/ pompei,... i e dal deserto foro / diritto infra le file /
allor che al sole / escon dal buio, e al luminoso strale / chinano
già il sonno, da lungi, forse dal lago, gli arrivava un melancònico canto
4. diretto, che non devia dal percorso più breve e più veloce (
moto retto dell'acqua è quello che dal fiume viene fatto con la via più breve
[la luna] si dilunga più dal sole, tanto più cresce; tanto ch'
essere state intese, e messe in opera dal vasari allato appunto, e per lo
180: spronò verso ettor e fedilo dal lato deritto in su le coste, sì
, si porrà tutte le anime buone dal lato diritto e le ree dal lato
buone dal lato diritto e le ree dal lato manco. ristoro, iii-8 (127
d'un dritto tal che par che dal ciel cada. bandello, 1-59 (i-655
dante, par., 10-19: se dal dritto più o men lontano / fosse
mondano. buti, 3-311: 'se dal dritto ', cioè cerchio, che
, sono quelle medesime ombre che sono dal dritto di esse foglie. vasari, iii-34
arazzo, e tanto mostrava l'opera dal dritto che dal rovescio. magalotti,
tanto mostrava l'opera dal dritto che dal rovescio. magalotti, 1-19: posso
. -non distinguere più il diritto dal rovescio: essere uscito di senno.
/ che più non cerne il dritto dal riverso. -non trovare più il
agg. figur. disus. che discende dal primogenito, diretto (il ramo di
: il pulci discende in diritta linea dal boccaccio e dal sacchetti, e ne sviluppa
discende in diritta linea dal boccaccio e dal sacchetti, e ne sviluppa le tendenze
bibbia volgar., iii-477: discese dal carro, e vennegli rincontro, e
a me pare che grandemente sia discosto dal dritto e ottimo parere. ariosto,
, i-89: se si è allontanato alquanto dal dritto scopo il mio favellare, non
già che appresso de'toscani ancora certi pronomi dal caso dritto al piegato si mutano,
la fa più debole per avere poco dal petto alle stiene. d'aragona,
più potere, e che sono colti dal garbino della gloria per dritto e per traverso
le azioni nostre, come si discostano dal dritto de la ragione, non ponno
e per certo triare / lo falso dal diritto, / ragione è nome detto.
e buon legisti / che chiar conoscan dal falso il diritto, / e buon notar
collettivi) dalla legge naturale, cioè dal diritto naturale in senso oggettivo (è contrapposto
competenza, ecc.) e specialmente dal rapporto che intercorre fra il soggetto stesso
ficcare il diritto!) di non istaccarsi dal detto muro, per dar passo a
alamanni, 7-i-45: padre oceàn, che dal gelato arturo / vèr l'occidente i
. bettinelli, 1-i-76: gli uomini liberati dal terrore e dall'avvilimento universale preser coraggio
figura di due pere crinite che scendendo dal cappello, andassero a nascondersi in un
dice della duttilità derivante agli scrittori dal trattare materie presenti, a miglior dritto
stesso. -a stretto diritto: dal punto di vista strettamente giuridico, esclusivamente
sf. ant. specie di scure usata dal bottaio. garzoni, 1-750:
uomo dalla via della dirittura e partire dal dritto giudizio. guittone, iii-i: chero
il rio, ch'alfin converso / dal negro al bianco, da le spine ai
forza e coraggio da farsi dar ragione anche dal papa. negri, 2-182: all'
: l'anima... sciolta dal corpo o godea in ameni luoghi la felicità
qua. tommaseo, 3-i-291: andato dal lord a ringraziarlo della sua profferta, interrogandolo
molte voci ci sono venute a dirittura dal latino, ed alcune però di traverso.
è il meno cambiato. = forse dal lat. dirèctió -ónis 'direzione ',
di titano / entro virginee forme: dal diro complesso di teti / sofocle a
, xxvii-5-48: comecché certa istoria sia dal commesso delitto all'attuale diroccamento essersi frapposto
ed i sostegni, in parte / rosi dal tempo e indeboliti ad arte. manzoni
qua e là, tanto da uscire dal mare a mozziconi, cresceva pure, fra
. la sua faccia, benché diroccata dal vaiuolo, non lasciava d'essere teatrale
, senza foglie, arsicciate e guaste dal fuoco. dirocciatóre, agg. sm
. processo organico con cui si staccano dal frutto dirompente giunto a maturità i singoli
le falde sassose fin quasi sulla sponda dal fiume. -figur. gioberti
mugito interno, che non nasceva che dal dirompimento delle acque e dell'aria, che
si apre rompendo gli ostacoli '), dal part. denoto (deriv. da
, sconfitta ': deriv. assai probabilmente dal fr. dé route *
, e la bocca dirottamente colpita come dal segno d'un indice furioso che imponga
'dirottamento', cambiamento di strada; sviamento dal luogo per cui la nave è destinata.
d'alberti, 308: 'dirottare', allontanarsi dal suo cammino nel far vela per un
. di route * via strada ', dal lat. rupta, part.
parlato basso, con una voce dirotta dal tremore dei denti. barilli,
friggitorìa. onofri, 11-149: usciamo dal guscio vetusto / del corpo,
copioso. varano, xxii-275: già dal forzato ceppo aspre e dirotte / sul
, tosto che siano nati e rasciutti dal parto, per levare l'occasione che
essere un tronco, comunque egli venisse dal bosco, senza niun dirozzamento non che pulitura
santo abate germano, il quale infino dal noviziatico e ne'dirozzamenti della cavalleria spirituale
linati, 16-233: fatto è che fin dal secolo scorso, e anche prima,
rigutini, 55: né le statue abbozzate dal buona- rotti direbbersi semplicemente digrossate o dirozzate
imperatore d'austria, che viene giù dal cielo come giove con quelle due pupe eterne
-trice). raro. che toglie dal ferro la ruggine. -per estens.
trombe e di campane che non ristavano dal martellare giorno e notte per tutte le
oh tu scaccia e dirupa / giù dal tuo colle questa fiera. cattaneo, iii-
le coma a battaglia esercitarsi, / dal monte si dirupa e rugge e vola,
/ sei lontana e però tutto divaga / dal suo solco, dirupa, spare in
, rovinarsi. tesauro, 3-283: dal sommo degli onori all'imo delle sciagure
pronao dirupati e trae qualche suono lamentoso dal suo zufolo di canna. bocchelli, 9-314
bocchelli, 9-314: la costa dirupata dal mare e dai terremoti è tutta un seguito
del monte, che dovrebbe essere sostenuta dal suo pedale, che roso si è
, erano popolate di povera gente scappata dal paese per timore del colèra. d'
, con poco riparo dalle pioggie e dal freddo. nicolini, 1-8: oh torre
inaridita dalla consuetudine, non disabbellita dal disinganno. disabbigliare, tr.
pronto per essere lavorato '(dal lat. volg. bilia * tronco d'
dossi, 659: ben si vedea, dal pretenzioso suo disabbiglio, dalla studiata spettinatura
onofri, 11-27: la vedo sopraggiungere dal mare: / ma già non è
nella quale cadde sì grande quantità di vermi dal cielo, che appuzzarono e avvelenarono tutti
ancora mi ricorda esser non guari lontana dal fiume una torri- cella disabitata, se
appartamenti disabitati. erano quasi tutti occupati dal ricco ceto mercantile, che vi sfoggiava
). ant. togliere, levare dal sacco; vuotare il sacco (l'opposto
voce dotta, comp. da di- (dal gr. si-'doppio ') e
), agg. ant. levato dal sacco; vuotato (il sacco).
una sillaba accentata non può essere disaccentata dal ritmo. = comp. da dis-con
. corsini, 1-4-382: memorabil fatto, dal principio infin alla fine del quale non
e coscienza non disaccòrdansi mai. = dal fr. désaccorder 'togliere l'accordo '
ideali morali, nel discernimento del bello dal brutto,... si potrà anche
102: altri, per giungere a confessarsi dal p. cosimo torres, facevano in
, ma stretto in pugno, fuor che dal dito mignolo, in un particolar modo
riverenza disadatta, / senza tanto vagliar dal grano il loglio, / o detta il
(v.); voce già registrata dal d'alberti.
disadorna si diffondeva sulla sua faccia usata dal belletto. piovene, 5-360: si ammira
. da dis-con significato di allontanamento e dal lat. àer àèris 'aria '.
orrido panna, / ch'avesti il nome dal tuo vago e bello, /
mente la sua tristezza nel vederla disaffezionarsi dal canottaggio. moravia, ii-270: per
disagevolezze che mi ritirano ogni dì più dal far versi, ora mi è sopraggiunta
(v.); voce registrata dal panzini (iv-198). disaggradare,
principe savio ed affabile una petizione autorizzata dal sapientissimo degli avi suoi? =
= deriv. da disaggregare-, voce registrata dal tommaseo (v. disaggregamento);
suoi rami abbarbicati, quali serpenti destati dal letargo, stessero, sotto il riparo
di scala a bastoni, che sorgendo dal suolo... con gran pianta,
di scala a bastoni, che sorgendo dal suolo in forma circolare con grande pianta
non poco da una infiammazione, cagionatami dal dormire disagiatamente sopra sacchi di tritume di
, per male ch'ella avea preso dal latte della balia insin nelle fascie,
, li aveva raccolti tutti e tre dal disagio e sottratti all'umiliazione del nuovo
qualche ora il disagio del viaggio soffocati dal fumo di quelle tante gallerie in una
disagio, / perché 'l gigante dal sonno si sferra. p. fortini,
dire al figliuol suo che si guardi dal caldo, che scambi subito la camicia
disaiutavano [la similitudine], ristringendola dal genere alla spezie. 2
o acida). = comp. dal pref. dis-con valore privativo e analizzare
uscire (di un fiume) dal suo alveo. lecchi, 1-10
). far uscire un fiume dal suo alveo per introdurlo in uno nuovo;
. 2. intr. uscire dal proprio alveo (un fiume);
cattaneo, ii-2-3: i capitali disalveati dal commercio delle cose reali, e sospinti
uscire (un corso d'acqua) dal suo alveo. querini, 480:
suo alveo. querini, 480: dal decubito stesso delle torbide ne verrà un
/ se non ch'io, ritirandomi dal lido, / tanto notava, che a
. tendono alla disamalgamazione dell'interesse privato dal pubblico. 2. chim.
= comp. da di- (dal gr. si- 'doppio ') e
dell'ellera, la quale sola disamata dal terreno, sempre moriva. 3
(disambiènto). raro. togliere dal proprio ambiente; portare (un oggetto)
da roma. domandai quello che recava dal santo padre. rispuose: io non l'
m'ha dato una lettera di credenza dal papa. varchi, 23-82: non
; e convenendo che avesse la licenzia dal vescovo, e mandarlo a lui che
intenzione di spedirmi subito che io mi levi dal letto, replicandomi più volte che io
, si porrà tutte le anime buone dal lato diritto, e le ree dal
buone dal lato diritto, e le ree dal lato manco, non guardandovi né onore
. = voce dotta, comp. dal lat. de-con valore rafforzativo ed exàminàre
chi fa l'opposto, ci disamora dal farli bene. lambruschini, 2-236: conviene
512: un'avversione insuperabile mi separava anche dal compagno diletto, mi disamorava dall'amicizia
punto che tutte le sue virtù, dal tuo amico udite, avessero tanto potuto farti
10-80: da un pezzo lei non aveva dal figlio altro che dispiaceri, contrarietà,
metallica. = voce dotta, dal gr. suoavàxutoi; 'difficile da analizzarsi
. = comp. da dis- (dal gr. suo-con valore peggior.)
. liberare la nave levando le ancore dal fondo; salpare (una nave)
i miei sentimenti erano stati brutalmente disancorati dal porto che avevano con tanta pazienza costruito
= comp. da dis-con valore privativo e dal tema di andare. disanellare
15-274: discendeva [la signora] dal letto; sembrava una scimmia arruffata: con
all'onore della nostra letteratura, disanimatemi dal proseguire -perché in fondo non saprei fare
parlare lo disanimavano, senza distoglierlo peraltro dal disegno che egli aveva fatto di piacermi
. con la particella pronominale. liberarsi dal senso di noia e di fastidio; cacciar
risceglimento di quello che sia veramente buono dal non buono... viene a
incominciò a farmi guardare come una serpe dal numeroso sesso femminino della famiglia. beccaria
. da dis-con valore privativo e arbore (dal lat. arbòr -óris 'albero '
attrezzi, il che viene ordinariamente seguito dal racconciamento della nave. dizionario militare [
già oppressa dalla sventura di napoleone, dal tradimento di murat, dalla debolezza di
sul sedile, ferita a morte; dal sedile trabocca giù a terra...
3. alleviare, alleggerire il corpo dal peso di un'arma (offensiva o
., 4-78: essendo il cane assalito dal doloroso istato di la vecchiezza, fu
e a disarmare, promettendo, che dal canto loro anche gli spagnuoli disarmerebbero. carducci
, che si era sbrigato in fretta dal disarmare la provvidenza,...
, ed ora per forza levatoli loro dal collo gli lasciavano disarmati e ignudi. malispini
. v. franco, 275: dal petto ignudo ogni arnese sia tolto, /
: 'disarmo '. il levare dal naviglio le vele, i pennoni, gli
flutto, che s'alza, / dal cor mi balza / libero il verso.
pollice, invece, era implume e isolato dal resto della mano. egli lo agitava
». -che pare staccato, indipendente dal resto del corpo; snodato, molle
d'una tessorìa meccanica smantellata e disarticolata dal cannone austriaco. bernari, 5-284:
. = voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior. e
iii-12-77: non mai lo scalpello disascose dal marmo più terribili fantasie e forme più pure
a buonotta disasperarlo. = adattamento dal fr. désespérer. disasperato (
s. v.): coll'astenersi dal male, non si disassuefanno gli uomini
male, non si disassuefanno gli uomini dal male, ma sì col prendere la
, iii-6: per non disassuefare il popolo dal prender parte nelle cose pubbliche, tirano
disastro dover andare a enna per avere dal dispensario le medicine della tisi, e dover
la letteratura italiana, a volerla considerare dal punto di vista del proletario, tenendo
ventura ': il termine si è diffuso dal linguaggio dell'astro- logia ('evento
. la voce italiana è stata adottata dal fr. désastre (sec. xvi)
lo stesso stato di disagio creato poi dal dissidio fra chiesa e stato influì disastrosamente sui
di disastroso: la voce è già registrata dal d'alberti. dìsastróso, agg
la disastrosissima costa del natale, che dal capo frimieras va fino all'altro delle
potendo più mantenersi in ordinanza, restando vinta dal disastroso tempo l'infatigabil plebe, ed
neol. del linguaggio politico, comp. dal pref. dis che indica
lettore, tu distogli l'anima sua dal sentimento disattento ma profondissimo della pietà e
. cellini, 2-90 (458): dal prencipio al mezzo, alla fine,
non so come, si sviano disavvedutamente dal libro, e si trovano immobili su
disavvelenato, agg. letter. liberato dal ve leno, disintossicato.
(v.); voce registrata dal tommaseo. disavvezzaménto, sm. il
non disawezzava del tutto ancora i cittadini dal tener in mano i ferri, o li
ii-1-98: è fatto apposta per disawezzare dal giro e dal carattere della lingua latina
fatto apposta per disawezzare dal giro e dal carattere della lingua latina quelle tenere menti
procurò di esorcizzarne l'immagine, di disawezzarsi dal vedersela troppo spesso davanti, con gli
abituato troppo male. m'ero disawezzato dal rancore, e da quegli sfoghi rientrati
carducci, ii-12-42: sono così disavezzo dal buono in italia. baldini, 3-281:
gr. suo-con valore peggior. e dal ted. azoamylie, comp. dal gr
e dal ted. azoamylie, comp. dal gr. de- privativo, £ò>ov '
. = voce dotta, comp. dal gr. sua-con valore peggior. e
— voce dotta, comp. dal gr. sua-con valore peggior. e
glio). * ant. liberare dal bavaglio. bandello, 1-8 (
{ disbellétto). letter. liberare dal belletto. - rifl.: levarsi il
poco men d'un miglio / dal loco ove il lor duce si di
, 26: bisogna... cominciare dal soffrir l'incomodo e qualche volta il
listini, riscossioni penose, clienti morosi dal sorriso pieno di umiltà o di signorilità
). ant. far uscire dal branco. — intr. con la particella
con la particella pronom.: uscire dal branco. salvini, 34-52: questi
ella penrà a disbrigarsi assai / dal vecchio padre più che non vorrebbe. ariosto
, 5-70: a fatica / s'era dal duro scoglio disbrigato. lami, 1-1-281
per discemere il pretto vero, e separarlo dal favoloso, crederono, che da'fiesolani
tal sotto buon cultor l'umano spirto / dal limo vile, ove invescato e stretto
animator si desta, / che ci leva dal suolo ed agli dei / ci fa
un cantuccio, purché non mi discacci dal tuo sancta sanctorum. pascoli, 1176:
, 1176: noi cacciammo / altri dal soglio, ed altri noi discaccia. pea
ognior più ti onori e celebre, / dal fondo del mio cor mai non discàcciati
e non ho bastante virtù per discacciarlo dal seno. foscolo, iv-356: discaccio i
singhiozzando: / così vado discacciando / dal mio cor la debolezza / per lasciarci la
8-125: affiorava su quelle creature discacciate dal più modesto e faticato dei paradisi, la
in cui l'italia era ancor libera dal gesuitismo a quelli in cui esso regnò
= voce dotta non attestata altrove, dal lat. discalcedtus; cfr. discalzo
amorosa scialma, / se l'anima dal corpo se descalma. = deriv.
). ant. estrarre, togliere dal fisco. baltaglini, 1663-10:
di avignone. = comp. dal pref. dis-che indica separazione e camera
), agg. ant. estratto dal fisco. battaglini, 1663-12:
discamerazióne, sf. ant. l'estrarre dal fisco. battaglini, 1663-11:
= dallo spagn. descaminar 4 distogliere dal cammino '. discancellare, tr
discapèstro). ant. sciogliere dal capestro, e per estens. libe
(discàrcero). letter. liberare dal carcere. tommaseo [s.
gli avanzamenti de'turchi, disse che dal muover la guerra l'aveva ritenuto il
e lungo / malor discarna, se dal sonno è vinto, / che sotto i
: mio padre, dopo un anno dal licenziamento, era diventato un'ombra. il
ch'oggi se descassa / e dilega dal cor quell'aspre brine / che l'
discavalchi). disus. buttar giù dal cavallo con violenza. cantari, 33
n'è qui e n'è di là dal mare / de'più prò'cavalieri che
ha poste il maratti, e discendenti dal cielo, a mostrare che la grazia è
giù nella via che m'è nascosta dal piano discendente del tetto. borgese, 1-155
il centro. 2. che procede dal grande al piccolo; che va diminuendo
. ottimo, i-212: si scende dal sesto circulo d'inferno nel settimo,
un gran principe di queste parti, descendente dal tamburlano, che si chiama il gran
dei pesi parte da un massimo stabilito dal regolamento e decresce secondo il parere dell'
cui la scala sale da un minimo stabilito dal regolamento). 9. mus
dei padri. tozzi, 3-176: tradita dal marito, da prima aveva creduto che
la sua discendenza, di poeta, dal petrarchismo, dalla lirica barocca, da
come un orso che affamato si rotola dal monte se mai gli venga veduto un
la macchina verso la via appia. discesi dal nostro quartiere, attraversai il centro della
perle e rubini ti dovessero essere discesi dal cèlabro. marino, vii-103: il raggio
marino, vii-103: il raggio discende dal sole in terra né mai si dispicca dal
dal sole in terra né mai si dispicca dal sole o dallo splendore, ma è
bibbia volgar., iii-477: discese dal carro, e vennegli rincontro, e
poi nicodemo salì in su la scala dal lato manco... poi discese nicodemo
: s'appoggiò a lui per discendere dal muricciuolo. sbarbaro, 5-47: lo vedemmo
i-239: fatto è che quando fummo discesi dal vapore... fummo perduti.
pindemonte, iii-556: poi, discendendo dal suo trono avito, / parve più grande
discesi per uscire. baldini, i-541: dal campo della fiera, per una strada
quindi non prende / se non come dal viso in che si specchia / nave che
. tasso, 11-ii-24: or discendiamo dal mondo superiore a l'inferiore, dal
dal mondo superiore a l'inferiore, dal sempre sereno e tranquillo a quello ch'è
sposa. fate voi ch'ella discenda dal puntiglio alla compassione. sono acceso,
, canz., 47: seco dal ciel discese cortesia, / che de le
muratori, 5- i-155: ciò osservato dal poeta, ha egli da sciegliere quel
: il pulci discende in diritta linea dal boccaccio e dal sacchetti, e ne sviluppa
discende in diritta linea dal boccaccio e dal sacchetti, e ne sviluppa le tendenze
, iv-xx-2: sì come lo perso dal nero discende, così questa, cioè
canz. t 78: quando amor vien dal suo regno iocondo, / da questa
febo, filosofo, e tali che dal latino, e dal greco discendono, ma
e tali che dal latino, e dal greco discendono, ma sempre scrisse,
acqua che discende / del colle eletto dal beato ubaldo, / fertile costa d'alto
gemme un splendido monile / gli discendea dal collo in mezzo il petto. straparola,
che le discende [alla donna] dal collo innanzi il petto? rezzonico, xxii-525
23 (26): un fuoco discese dal cielo ardente e gittossi in quel pozzo
ghiacci è tutta greve, / trascorre ecco dal ciel discender mista / gran tempesta di
ii-498: pioggia, che non discende allor dal cielo, / ma che a suo
discender piacque / u'la natura, che dal suo fattore / s'era allungata,
ascensione dell'uomo sono mosse e governate dal medesimo affetto, in cui si appareggiano
accosta al profundo e più si parte dal cielo più è apto alla pena,
le descensioni rette ed obblique si riconoscono dal moto delle suddette linde. manfredi,
poi che la forza conferita al grave dal proiciente sarà maggiore, stando fermi gl'
quel piano orizzontale alto solo due braccia dal pavimento. -figur. a.
tal caso la forza motrice è data dal carico e un regolatore provvede a limitare
nel momento del distacco della testa porta-strumenti dal missile e il rotore entra in autorotazione
(discèntro). raro. togliere dal centro. -rifl. staccarsi dal centro,
togliere dal centro. -rifl. staccarsi dal centro, andare fuori posto.
oggi lo « spirituale » che si stacca dal « temporale » e se ne distingue
2. ant. cavato fuori, estratto dal centro. c. fioretti, 1-30
15-1-112: dalla casa de'professi, dal collegio e dagli altri due seminari,
da un gran lume innaturale che emana dal tappetino verde prato davanti al divano.
le virtù del sentire e del discemere dal celabro. leggenda aurea volgar., 572
sono orbate; però che, occupate dal principio de la loro vita ad alcuno mestiere
mostra intorno. folengo, ii-37: dal primo giorno ch'ebbe il padre eterno
o no quello che gli è comandato dal suo maggiore; e per fortezza tutto si
che è stata già prodotta, il bello dal brutto, e consacrare il bello e
capacità che stupivano tutti, a cominciar dal padre. -esporre ordinatamente.
, un senso fino per distinguere il bello dal brutto. b. croce, i-4-147
2-196: in queste cosuccie lasciatevi dirigere dal vostro papà che non manca di un certo
in trepidazione quando si riceve un invito dal commissario... e poiché il cittadino
; quei romani discervellati per così dire dal gran timore, dalla gran rovina, vogliono
pescaja di san marco; perocché derivata dal luogo inferiore, non avrebbe sufficiente discesa
albergo / dove abitavamo / a parigi / dal numero 5 della rue des cannes /
meno inclinata verso il basso, comandata dal pilota generalmente con la diminuzione della
mia] era mirata / qual discesa dal cielo una angioletta. boterò, 1-68:
tenuto dagli spagnuoli quasi un dio disceso dal cielo. marino, 1-39: amor
cielo. marino, 1-39: amor dal ciel disceso / scorrendo va la region più
non nata nel mondo, ma discesa dal cielo. soffici, ii-222: da
lat. particolare tipo di passaporto rilasciato dal vescovo al sacerdote che si assenta
, l'arte di conoscere il vero dal falso, di discettare, di ordinare
pratica, e quanto da quelli e'quali dal prefato re vi furono dati auditori e
le unibili. = comp. dal prefisso dis- (negativo e rafforzativo) e
voce dotta, comp. da dis- (dal gr. sua), con valore
. = voce dotta, comp. dal gr. suo-che indica diffi
, illuminazione, dichiarazione. pannuccio dal bagno, xxxv-1-311: dischiaraménto / e
i-250: però che tu, menata dal tribuno del popolo al popolo in grande confusione
loro che al vescovado facendosi dare strada dal popolo ivi adunato, per parte del
dotta, lat. scient. dischidia, dal gr. sioxistjc 4 diviso in due
localizzare con precisione gli stimoli che vengono dal tatto (anche se la sensibilità è
. quarantotti gambini, 4-22: uscì dal camerone, raggiunse il vestibolo, dischiuse
i goti a pruova, / e dal corso usato il piegano / dischiudendo una via
li dettasse. arici, i-348: ma dal grembo del cavo arido colle / contro
, i-381: le sue uova, fecondate dal calore vivificante del capo umano, dischiusero
pronom. pindemonte, 150: quale dal vicin secreto bosco / soavissimo canto si
non fossi premiato della mia operosità letteraria dal ministero me- nabrea con la dischiusione di
alba incerti. barilli, 3-49: dal suo labbro caldo di marmo dischiuso crolla lieve
. carducci, 98: qui dischiusa dal cor parola franca / è con pavento
condusse contra lo castello delle arene, dal quale egli era dischiuso, e combattello
in distillazione, passate per lambicco, digerite dal bagno di maria, e subblimate in
-per estens.: staccare la spada dal fianco. simintendi, 1-17a } discingesi
l'aure rapida e succinta / tardò dal corso sì che d'altri vinta / l'
il sen discinse, / che correndo dal fonte / con le cupide braccia / alfeo
gran prestezza il mostro ebbe discinto, / dal qual terpretato. aretino
dare madrigali in sua laude, e dal tromboncino componervi suso i canti, e ne
ritrovarsi nel mondo suo, cui discinde dal nostro l'inguadabile oceano della morte?
nervi, ma da una lesione subita dal cervello durante il periodo del suo sviluppo
= voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggiorativo e xcv7
bagnata dalla luna, discinse il petto dal peplo di pietra la primavera in capo al
tutto parte, / e l'alma eterna dal mortai discinse, / perch'il suo
colonna, / sente l'oraggio che cade dal volto; / l'altra man tiene
e i silvani desterannosi / per me dal lungo sonno, e le tespiadi. /
vele al vento. zanella, vi-718: dal fondo ruggendo, / o mare,
/ tuo volto mal fido / discioglie dal lido. c. e. gadda,
sotto il giogo ristretti, quegli esser dal giogo alleviati e disciolti, e liberamente
disciolti immantinente i cavalli, acciocché spaventati dal tumulto non lo strascinassero innanzi. e
nodo di ch'io parlo si discioglia / dal collo e da'tuo'piedi anco rebelli
sen più mi disgiunsi, / né dal nodo gentil più mi disciolsi. casti,
al maggior dì, che già discioglie / dal ghiaccio i fiumi. tasso, 14-12
: poi ch'a dio non piace / dal mio career terreno anche disciorme, /
chiabrera, 567: non potendo disciormi dal dubbio per mezzo del senso, perocché
d'inutil vanto, / festoso ei dal suo fral si disciorrìa. slataper, 2-41
mondane suole tanto più disciogliere la mente dal timore d'iddio, quanto più la
e contra buona usanza, / non fu dal vel del cor già mai disciolta.
cresce 'l desio / che da te sia dal proprio amor disciolto. trissino, xxx-4-34
meridional tiepidi venti, / che spirano dal mare il fiato caldo, / le nievi
. agric. ammorbidire il terreno indurito dal gelo. - anche intr. con la
sasso, e son disciolti e sparti / dal sovrastar della sonante piena. monti,
, e i nostri legami sarebbero disciolti dal pentimento. 15. ordinare di
s. spaventa, 1-83: disciolta dal ministero de'16 maggio la camera convocata
provar mi parve, / onde sentìa dal cor l'alma disciorsi. redi, 16-ix-73
di sconsolato pianto le pupille, / dal sonno mi disciolsi. carducci, iii-7-269:
boine, ii-140: s'erano insieme disciolti dal sogno e quasi pareva ch'ella ora
, / son pro cedute dal tuo bever troppo. ariosto, 46-57:
petto a pensarle mortali, fu ordinato dal concilio viennense, e dal terzo lateranense,
fu ordinato dal concilio viennense, e dal terzo lateranense, a tutti quanti i
ogni modo facciolo, o no, dal marito non l'è creduto. pallavicino
? beccaria, i-376: l'evidenza nascerà dal discioglimento delle nozioni complesse ne'suoi elementi
della monarchia carlovingia, odiato perseguitato oppresso dal feudalismo, si rivolse a ciò che
disciolte treccie. leonida, iii-264: odi dal career suo fremer disciolto / lo stuolo
alma uscio; / la qual disciolta dal corporeo velo / fra dolce melodia salì
quando in uno uomo el predicare è disciolto dal profetare; ma quando è congiunto el
annoveriamo gli scrittori eccellenti di questa lingua dal principio del sedicesimo secolo, tanto
metastasio, ii-234: mi desto / dal letargo funesto, ond'era avvolto: /
e d'ogni amor terreno, / dal rio sperar, lunge io sarò.
terrori che lo spinsero in farmacia o dal dottore con la cera disfatta e le
cecchi, 24-22: ora trovasi / scoperta dal marito, e quel che è il
raccolta / rabbia per gli occhi fuor dal cor disciolta. bruno, 3-461: l'
sia forte il lagrimar, che al fin dal ciglio / esca tutto il mio cor
molesta la tardità de'vostri pensieri oppressi dal fango delle membra caduche. landolfi,
grado meritarselo coll'opera incominciando il servizio dal semplice soldato e ascendendo sino al generale
fino al petto, e quindi circondare dal fuoco, nel quale rimasero affogati e
chiodo una frusta col manico corto, dal quale si dipartivano sei striscie di cuoio
: la cosidetta disciplina dei prezzi stabilita dal c. i. p. (comitato
polvere delle anticamere e dalle macchie e dal tanfo di sagrestia: essi ci armarono
dipendevano disciplinarmente e poli ticamente dal ministero della guerra. = comp
della strada ferrata, questi ultimi disciplinati dal diavolo zoppo. oriani, x-19-30:
, x-19-30: roma, a difendersi dal protestantesimo, non credeva necessari che i
): non sentiranno d'esser caduti dal dirizzamento di quella disciplinata regola; però che
piace il discludervi con tutta la mente dal desiderio de le corti, concludendo di git-
: lo strepito di un'acclamazione sorse dal traghetto di san gregorio, echeggiò pel
intorno alla tavola, e un lume penzoloni dal soffitto con un largo disco di latta
scorpion segnan le terga, / sciolsi dal porto. mossotti conc., ii-353:
, 2-228: sulla tradotta fermata / dal tracoma del disco, / nel sobborgo
ripetuti radialmente i colori dell'iride, dal rosso al violetto, come si succedono
= voce dotta, lat. discus, dal gr. 8 (0x05 'disco *
= comp. da disco e dal gr. 3x0cotó5 4 germe '.
) 4 lanciatore di disco ', dal gr. 810x036x05, comp. da 8
lat. scient. discocephali, comp. dal gr. 8 (0x05 4
lat. scient. discodactyli, comp. dal gr. 8 (0x05 4 disco
lat. scient. discodóridae, comp. dal gr. 8 (0x05 4 disco
lat. scient. discodrilidae, comp. dal gr. 8 (0x05 4 disco
= voce dotta, lat. discophorus, dal gr. sioxotpópo?, comp
dotta, lat. scient. discoglossidae, dal nome del genere discoglosso.
lat. scient. discoglóssus, comp. dal gr. 8 (0x05 4 disco
. = voce dotta, comp. dal gr. 8 (0x05 4 disco '
, lat. discoidès (prisciano), dal gr. 8t- oxost8r) 5,
ad impinguarsi del succo avvelenato, che dal putrido concime del suo pessimo cultore e
lat. scient. dyscholia, comp. dal pref. dis- (gr. sua-
le serve di parapetto. = dal fr. descoulat (docum. nel 1691
meno: / mi dàn del discolo / dal capo ameno. imbriani, 2-144:
= voce dotta, lat. dyscólus, dal gr. suoxoxo? * incontentabile,
63: accesi gli animi degli duoi amanti dal fuoco d'amore col mezzo della bellezza
furono spalancate le finestre della mia camera dal letto immenso;... della camera
fetto non risulti se non dal possesso simoniaco, o vero dalla riserva
voce dotta, lat. discólor -6ris (dal pref. dis- * due volte '
recente... zeus discolpa gli dei dal volere il male dei mortali.
venga meco fino / a gradara, dal padre / per discolparsi / d'aver
, 9-vii-76: non può scusarsi però dal comun difetto, in che sono caduti tutti
e ad escludere l'anima e la vita dal corpo, quanto più tostamente poteva,
franco, 309: il suo pianto dal mio non discompagna / quel mio fedel,
non dà loro un'aria onde si discompagnano dal comune parlare? panciatichi, 123:
12-354: l'imitazione non può essere discompagnata dal verisimile, però che tanto significa imitare
il più de le volte elle procedano dal gioco. garzoni, 1-801: i spassi
. = voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior. e
= voce dotta, comp. dal gr. suo- con valore privativo,
privativo, xóvspog 'cartilagine 'e dal tema di rradoocù 'formo '.
lat. scient. disconcctae, comp. dal lat. discus 1 disco 'e
lat. discus 1 disco 'e dal gr. vrjxrrji; * nuotatore \
l'opera dello scrittore, disconosciuto ugualmente dal silenzio di ieri e dalla rinomanza di
e voglia a istanza mia disconsigliarli / dal ricevere amore. segneri, iv-373: affetta
: il porfido prima con uno scalpellerò, dal suo picchiettare detto picchierello, discontinuandosi a
una così discontinuata continuazione, e passare dal lesso ah'arrosto, e dall'arrosto al
, 8- 220: sul vento che dal monte soffiava nella nostra direzione, si
della lettera mostrò cesare il modo tenuto dal pontefice esser disconveniente all'ufficio di un
disconveniente al funebre argomento, aliena dal modo di concepire e scrivere dell'ariosto.
di voi medesimo, vi siete ritratto dal mondo, ma dopo averlo abbagliato con
che passano un mezzo mondo di là dal credibile. algarotti, 3-468: avrà messo
folle di deità può disconvenire questa discendenza dal pazzo di cristo? » mi dimandò
s'ama, / si sfrondi i fior dal viso, e 'l cor si franga
l'amor converso / non torna, dal durar si disconvene, / perché dal ver
dal durar si disconvene, / perché dal ver su'ordine è perverso. giraldi
con tal ordine che non disconvenga il finto dal vero, quanto alla composizione e alla
nessuno guardare dalla ruggine. = dal port. desconversdvel, che nel cinquecento aveva
auro ha la chioma, ed or dal bianco velo / traluce involta, or discoperta
galileo, 3-3-48: nel discostarsi la luna dal sole dopo la congiunzione, e cominciando
mi discopra la varia natura / e dal sol mi sia schermo e dalla pioggia.
; far conoscere, dare a vedere dal comportamento, dall'atteggiamento, le intenzioni,
volesse prender la corona de l'alloro dal buon re roberto, ne le volgari nondimeno
fanciullo spartano si lasciasse rodere un fianco dal rubato animale per non discoprire il commesso
): né fu lungi l'effetto dal suo antivedere, perché non troppo quivi
, a quando a quando, scompigliate dal vento. -sostant. bandello
discoperto il tradimento, il detto messer guccio dal fratello fu preso. tesoro versificato,
tanto popolate nel tempo che furono discoperte dal colombo, e ora restano deserte e
subito dette queste parole,... dal bellico in giù tutto si discoperse.
rafredare et incomenzosse a coprire e descoprire dal lato d'occidente. a. degli
ariosto, 38-32: giunto poi di qua dal giogo, in parte / onde il
2. distogliere da un proposito, dissuadere dal compiere una determinata azione. pallavicino
questa donna secondo l'apparenza, discordante dal vero per infertade de l'anima,
la politica, come parte non discordante dal suo tutto o germoglio non dissimile alla
loro frasario, e qualunque maniera discordante dal loro uso. leopardi, i-1068:
con reverenzia il dico) mi discordo dal poeta. m. villani, 3-4:
iii-27-247: i mezzi non possono discordare dal fine, col quale formano tutt'uno,
quando cantano, accioché non si discordino dal tuono. a. verri, ii-380:
1'accordarsi insieme al cacciare gli aragonesi dal regno di napoli; ma altrettanto poi
a. f. doni, 193: dal discordare della mal composta medicina dell'ignorante
casa, 677: perché in te dal sangue non discorda / virtute, a te
sien contigue al sole, e discorda inescusabilmente dal moversi in cerchi remoti, benché per
remoti, benché per piccoli intervalli, dal corpo solare. delfino, 1-345: il
dissonante, anima sorda, / che dal concento universal discorda. g. b.
così 'l celeste amor bell'armonia / trae dal discorde degli affetti umore, / al
ostentando in volto un'ilarità troppo discorde dal core. monti, ii-19: la fierezza
motivo di contesa, di litigi (dal pomo che, secondo il mito greco,
punica. = voce dotta, dal lat. discordia, da discors -ordis
ali. = voce semidotta, dal lat. tardo dischord [i] um
, deverb. da descorder (dal lat. discordare 'discordare ').
, 1-4: dissolvimento d'umori discorrenti dal capo agli occhi. maestro alberto, 41
fiume discorrente sanza posa, / resta dal corso suo, se grave sasso /
non osa. simintendi, 3-33: dal sasso di sotto escie uno rio dell'acqua
petto / che i lunghi crin discorrenti dal collo / coprian. zanella, vi-724:
maestro alberto, 85: ma discorron dal ver costoro, i quali riputano che
discorrendo da napoli a manfredonia, è terminata dal mare. arici, ii-194: rasente
li divini cesari. pindemonte, iii-507: dal mal gustato frutto un'amarezza / fatai
sempre e discorrendo tutto quello che è dal tevere a la pescara. giannotti,
e figurato del verbo discorrere *, dal quale non è possibile prescindere (e
un simile sonetto? tutti versi, dal primo a l'ultimo, finiscono con desinenzia
de'negozi e discemendo in essi il buon dal cattivo. manzoni, pr. sp
= uso estensivo e traslato di discorrere', dal lat. discurrère, che nell'epoca
ai (èxeuoop. ai), che dal significato originario di * correre,
e per la sua oziositade è già caduto dal bene. zanobi da strata [s
che nascono nell'atto del distacco dal luogo natio. piovene, 5-305: piero
un preambulo in risposta di una scrittami dal signor cardinal bentivoglio, mi verrà in
a differenza delle intuitive che sorgono immediatamente dal confronto di due idee. b. croce
modo. = voce semidotta, dal lat. mediev. discursivus, da
. = voce letter., dal lat. discursus -ùs, dal part.
., dal lat. discursus -ùs, dal part. pass, di discurrère (
che come bene le è posto davanti dal discorso dell'intelletto. tasso, n-ii-31:
al cor m'invia, / per strada dal discorso non seguita. galileo, 1-2-278
39-iv-148: l'errore di aristotile nacque dal discorrere delle cose fisiche metafisicamente, e
poco è atta la moltitudine ad esser mossa dal discorso della ragione. rosmini, xxii-306
per le vigne / qualche ragazza annerita dal sole, / e, attaccando discorso,
pensiero e il suggerimento n'erano venuti dal ministro necker. fu. ugolini,
discorso non che in decreto quest'articolo dal principio della chiesa fin a quel giorno
più duro caldo, perché allora venendo dal forno si trova nel vigore della sua siccità
spiritosaggini. = voce semidotta, dal lat. discursus -ùs, da discursus,
, villanie, dispetti e sdegni / dal discortese uscier sempre sopporti, / obbrobri
pelle. ariosto, 25-75: ella dal dì che ferraù li prese, / gli
2-106: il puntiglio discortese / di tener dal suo paese, / sparirà tra gli
i-38: molte udrai querele e lagrime / dal marin dio, cui discortese talamo /
riprovando per discortesia quella del montorio, dal quale professava d'essere stato anch'egli nell'
1-132: si debbe al tutto [dal tempio] discostare ogni sorte di spurcizia,
ogni mio potere la navicella della mente dal fiero scilla, e dall'iniquo ca-
acquistar quattro dita di spazio con discostargli dal muro. d'annunzio, iii-2-1148:
d'annunzio, iii-2-1148: già invasa dal raccapriccio, discosta il fogliame, discopre
: gli zampognari discostano pigramente le spalle dal muro. stuparich, i-279: egli
sorella amorevolmente dette l'avea, e discostatasi dal sposo e fingendo di voler fare certi
tempestoso... ci fece discostare dal capo molte miglia. baldovini, xxx-n-28:
: arricciando il naso, si discostò dal libraio senza dirgli niente. tecchi,
visiera; / buon per lui che dal viso si discosta. -anche nel
, o tocca o pochissimo si discosta dal piano eretto. -figur. sospendere,
io non degenero, / né mi discosto dal debito segno. leonardo, 2-613:
136: quanto più ti discosti dal mezzo per fuggire uno degli estremi,
non meno i panni non si discostano molto dal naturale. tasso, i-30: sì
si vuole, io non voglio discostarmi dal parer de gli antichi, perché,
la sua speranza in terra, si discosta dal cielo. sarpi, vi-5-136: il
li animi. delfino, 1-329: che dal vero / ei si discosti, lo
mi era venuto fatto non solamente diverso dal lirico, da cui espressa- mente avea
latina, quella che più s'è discostata dal latino. de sanctis, 7-242:
bernari, 5-85: appena si discostava dal suo linguaggio professionale tornava balbuziente. -non
la libbra, né mi discosterò mai dal mio corrispondente. 5. differenziarsi,
sero nel comporre a ritirarsi e discostarsi dal volgo. cesa rotti,
.. li moti sono più discosti dal centro, tanto sono più veloci, e
a me pare che grandemente sia discosto dal dritto e ottimo parere. savonarola, 5-ii-11
replicato in due, è troppo discosto dal vero, ma un commune zelo di tre
, v. franco, 241: dal merto la mercé non fia discosta,
: 11 fuoco ristora le membra rassiderate dal freddo, caso che si gli stia
verso morotia, cen- tottanta miglia discosto dal porto di ternate. manzoni, pr
dà nome al territorio, giace poco discosto dal ponte, alla riva del lago,
iii-2-68: all'aperto, poco discosto dal primo intercolunnio, è messo in guisa
: le cose divine sono tanto discosto dal senso che, se non fussino alligate per
-da discosto, di discosto, dal discosto: di lontano. machiavelli
ch'era un bue senza corna; e dal discosto / m'ingannò, che mi
comp. da disco (fonografico) e dal gr. &i] ya] *
metà dell'ottocento), deriv. dal gr. suoxpaoia * cattiva mescolanza '(
quando io discredevo / (nei secoli) dal tuo resuscitante / volto il verbo dell'
federico la progenie estrema / osa e dal ciel ripetere / lo scettro e il
... discreditato ad alta voce dal malizioso silenzio del sig. filippo buonarroti.
mostrare che non aveva la lingua discrepante dal cuore, né i fatti discrepanti dalle parole
presidente birago, formata dalli legati e dal cardinal di lorena, la qual passò
sapevo... cantare discretamente; e dal mio balio avevo imparato diverse canzoni.
soltanto in quelle cose che si allontanano dal vero e sano stile del decamerone;
talché diremo in quelle il boccaccio vedersi dal boccaccio medesimo censurato. ma non pertanto
). che sa discemere il bene dal male, il vero dal falso, ecc
discemere il bene dal male, il vero dal falso, ecc.; che sa
in fermo potere essere sempre dal discreto medico con odo riferi
l'esercito della germania di sopra, dal quale era, per somma clemenza e
baruffaldi, xxx-1-108: perché non debba dal maceratoio / la canape già cuocersi; le
41-229: passiamo al cantare figurato, e dal parlare disteso e serrato...
inviato dalle comunità al capitolo provinciale e dal capitolo provinciale al capitolo generale dei frati
facoltà dell'intelletto di distinguere il bene dal male, quindi di giudicare e agire
il nostro stile, / che il ben dal mal discemer per ragione. zanobi da
è sola quella la quale ci scampa dal pericolo della morte; imperocché, essendo
essere in grado di discernere il bene dal male e di comportarsi in modo coerente
la ragione] s'avvezzi per abito, dal primo spuntar fuori avanti gli anni della
obliquità delle ali sul corpo centrale, e dal lieto inganno di scorci nei vani dei
par., 32-41: e sappi che dal grado in giù che fiede / a
15-2-69: ma, non men che dal nemico di fuori, combattuta dalla fame
/ finché non m'ebbe concia / dal capo insino a'piedi di maniera /
252: la fidanzata era rapita dal seno della madre, che con simulata
, 12-192: con angioletti lo accompagnammo dal console che era mio amico e lo convinse
: l'altezza (che si intende dal principio della discriminatura insino a'confini delle
dalla discussione, che cosa si spera dal piano? la costituzione in europa di
. = voce dotta, comp. dal gr. suo-che indica anomalia e xp
discristianare, tr. ant. allontanare dal cristianesimo; privare del carattere di cristiano
= voce dotta, comp. dal gr. suo-che indica anomalia e
= voce dotta, comp. dal gr. suo-che indica anomalia, xp&p
= voce dotta, comp. dal gr. suo-che indica ano
= voce dotta, comp. dal gr. suo-che indica ano
di chi sta sdraiato a mensa), dal part. pass, del verbo discumbère
= comp. da dis-con valore privativo e dal lat. culmen -inis 4 sommità,
disus. strappare con forza la pelle dal corpo di un animale; scorticare.
balena,... dell'acque quasi dal profondo traendosi e discuotendosi e faticandosi nel
orazio proposte questioni. = deriv. dal lat. discussus, part. pass,
la sala era ingombra di cittadini chiamati dal suono della campana; e andavano trattenendosi
salda, a discutere attentamente il vero dal falso, il pio dal perverso,
attentamente il vero dal falso, il pio dal perverso, il proficuo dal pernicioso.
il pio dal perverso, il proficuo dal pernicioso. 9. sostant.
, e peggio, che disdegnata sono dal mio signore, e rifiutata. tasso,
vita intera, / e morte lo scampò dal veder peggio. carducci, ii-8-218:
disdegna. tansillo, 183: tratta dal vostro amor non mi disdegno / cangiar il
più volte ha tratto il legno / dal disdegno / di ria tetide spumosa /
rote, e da lunge si pone / dal suo maestro, disdegnoso e fello
e di tutto questo lo difetto era dal mio lato. sacchetti, 89: volpe
lui; tanto è differente questo placido stile dal suo, che ordinariamente ha dell'aspro
esser gravezza / quel che si mòve dal vostro volere. m. frescobaldi,
comanini, l-m-370: pitagora vide che dal diatesseron e dal diapente nasceva il diapason,
: pitagora vide che dal diatesseron e dal diapente nasceva il diapason, e l'
le pretensioni su ragioni prese in prestanza dal mondo. muratori, 5-iii-126: troppo
: non accettare la posta, ritirarsi dal gioco. poliziano, 196: fa'
gli erano rimaste in fondo alla memoria dal tempo del collegio; le quali se convenivano
che di pietate sia. = dal lat. dèdecère, per incrocio con disdire1
e ricchi ornamenti. = dal venez. disdoto * diciotto '.
= ant. fr. desduire (dal lat. dis-con valore d'allontanamento e
acqua fredda. = calco dal fr. ant. desivrer; cfr.
. = voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior. e
per più anni saranno stati metodicamente diseducati dal vivere e dal lavorare per proprio conto
saranno stati metodicamente diseducati dal vivere e dal lavorare per proprio conto e con la
diseducatore come la radio, invenzione immaginata dal diavolo per togliere agli uomini ogni
azioni che a poco a poco si districavano dal clamore, disegnandosi in quel buio costretto
certa luce si raccoglie dalla neve percossa dal sole, potrà dirsi che qui solamente si
benigno o crudo. giannone, 1-ii-88: dal numero di tanti feudi e contadi posseduti
= lat. designare (comp. dal pref. dè-con valore rafforzativo e da
piattaforma alta sei o sette gradini dal pavimento e girata da una triplice fila
appare una sala rotonda, arieggiante quella dal sanzio disegnata per giulio de'medici su
tuo disegno, e un lume piccolo dal lato che disegni, cioè al- l'
l'avenante; come fusse un doppierò impreso dal lato disegnato, e ima candela dal
dal lato disegnato, e ima candela dal lato che disegni. 4.
mai o il pennello o il disegnatoio dal lavoro, fino a tanto che egli non
fare. vasari, i-153: perché dal furor dello artefice sono in poco tempo
ma tutti disegnavano molto moltissimo, e dal vero. pavese, 6-18: poi le
., nella pittura, è distinto dal colore, dal chiaroscuro, dalla composizione.
pittura, è distinto dal colore, dal chiaroscuro, dalla composizione. cennini,
questa città, sentissi... stimolare dal desiderio d'applicare anche a cose di
quella parte della pittura che ricava dal naturale..., ma che
un organo o soggetto a ciò autorizzato dal diritto costituzionale (governo, ogni singolo
= voce dotta, da di- (dal gr. si-1 doppio ') e selenio
voce dotta, comp. da dis- (dal gr. sua-) con valore
vomito. = voce dotta, dal gr. sua-con valore peggiorativo e
ereditaria. = voce dotta, dal gr. sua-con valore peggiorativo e èp
del sangue. = voce dotta, dal gr. suo-con valore peggiorativo e alpta
voce dotta, comp. da dis- (dal gr. sua-) con valore peggiorativo
secretorie. = voce dotta, dal gr. suo-con valore peggiorativo e èxxpiaic
voce dotta, comp. da dis- (dal gr. sua-) con valore
agrafia. = voce dotta, dal gr. sua-con valore peggiorativo,
di disenfiare), agg. liberato dal gonfiore; sgonfio. cestoni,
maggior possa. = comp. dal pref. di-con valore intens. e sentire
epatica. = voce dotta, dal gr. sua-con valore peggiorativo e
voce dotta, comp. da dis- (dal gr. sua-) con valore di
più poveri cittadini,... sopraffatti dal peso dei pubblici gravami...
consistenza poetica assai più della prima. dal quale disequilibrio i critici recenti ebbero motivo
per simil. e al figur. escludere dal possesso di un bene; privare,
4-210: egli, un gran signore diseredato dal genitore a causa di quella passione sventurata
una orrenda raccolta di crudeltà, dal sacro coltello intriso di umano sàngue,
generico. = voce dotta, dal gr. sua-con valore peggiorativo e fipyov
, 5-17: conciossiacosaché io abbia appreso dal vostro libriccin d'oro in oro che
a un privilegio). pannuccio dal bagno, xxxv-1-306: or [la terra
scuola. negri, 2-30: venivano dal villaggio e dalle cascine sperdute nella pianura
il disertare dall'esercito, il fuggire dal regno, erano delitti vietati sotto pena della
p. verri, xxiii-186: dal campo regolarmente si staccano gli ordini alla
dal fascismo. pratolini, 9-558: era comunque
nel mondo al quale appartengo, e dal quale, mi piaccia o mi disgusti,
fra le nostre mura, ormai disertate dal genio della musica. 2. devastato
faccia, sicché per figliuolo sii conosciuto dal padre celestiale. = deriv. da
invettive disertissime. = voce dotta, dal lat. disertus * che si esprime bene
confini della turchia, venti miglia lontano dal loro posto; eccoli tutti a milano come
cui i vari stimoli provocano reazioni diverse dal normale. d'annunzio, iv-2-351
. = voce dotta, comp. dal gr. sua-con valore peggior. e
dall'invio di quel ch'io richiedo o dal rinvio del ms. e dal disfacimento
o dal rinvio del ms. e dal disfacimento della parte composta per la stampa.
figliuole, s'el bisogna. ritraetele dal vivere in particolare e dalla conversazione;
. = voce dotta, comp. dal gr. suo- con valore peggior. e
, disfanghi). ant. liberarsi dal fango; sfangare. - anche al figur
. = voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior. e
accesi sospiri, e l'aspre cure / dal largo pianto che disfar le dure /
. bentivoglio, 4-1118: fermati particolarmente dal ghiaccio bisognò che disfacessero ima delle loro
a intervalli, come la gorgogliante acqua dal borbottino. pascoli, 237: ella
fatta con mano d'uomini, ma dal sommo artefice dio. s. caterina
così io mi sento fuggire l'anima dal corpo stanco, e con amarezza di morte
dentro; chi disfa le siepi sarà morso dal serpente. g. m. cecchi
cappellano di cestone... fu dal cervieri e dal panzacchi sacchettato e manimesso
cestone... fu dal cervieri e dal panzacchi sacchettato e manimesso alla cherica,
/ si disfaran, siccome / fronda dal ramo scossa. alvaro, 14-40:
questo tratto; / vedi che qui dal ciel piove la manna! ».
2-219: -oggi, -disse, -oggi stesso dal notaio chiesa, e che si disfi
famiglia che vuol restare sconosciuta; costretta dal bisogno a disfarsi del * caro
cane, con poco scomodo lo lasciano cadere dal muretto sui letti di foglie secche,
, sì che le non possin ritornare dal toro, e 'l toro ritrovar più quelle
sta qui, in questo salotto invaso dal sole di mezzogiorno su una sedia a
un giacchetto a maglia. -disfare qualcuno dal mondo: farlo morire. ser giovanni
= voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior. e
di stampati o di altri oggetti diffusi dal nemico. -disfattismo politico: reato consistente
finta di non distinguere il cattivo dal buon autore, e li accomuna tutti
perché non fanno da sé, divise dal tutto. -sconquassato, sfasciato,
occhiali, arrampicati sulle mule, disfatti dal viaggio, che si lagnavano ancora dello
terrori che 10 spinsero in farmacia o dal dottore con la cera disfatta e le
produce, mentre sopra volta, / dal qual è ogni effetto generato, / credo
frutti caduti troppo presto dall'albero, dal platano, e sùbito disfatti prima d'
, con mezza carne del viso distaccata dal teschio. -sbrindellato (un tessuto
a cavallo; disfatto dall'angoscia e dal rimorso, perseguito dalla maledizione divina,
= voce dotta, comp. dal gr. sua-con valore peggior. e
gr. sua-con valore peggior. e dal tema di cpt) \ ii 'dico
che voi siete, / ch'ai ben dal mal non fate disferenza! =
già più non si disferenzia il ricco dal pezzente, il padrone dal servo,
disferenzia il ricco dal pezzente, il padrone dal servo, lo scienziato dall'idiota.
ferro dalla ferita; ripulire la ferita dal ferro che vi è penetrato. -anche
xxvi-1-240: quel dì tremai, e fui dal gel sì afflitto, / come se
481: con questa luce salpando dal lido, / tutta del mare la
per lo mio peccato, perché confortato dal significato del tuo grazioso nome, ardisco
propria invidia e per satanica suggestione fu dal popolo ebreo con ingiurie e strazii cotal
sciagura della lingua italiana d'essere disfigurata dal troppo amore di que'tanti che vogliono
il senato di tutte le cose operate dal re dacch'egli si era partito di siria
è così grande / che 'ntomo giù dal letticciuol trabocca, / e da capo
bruna / solingo il trovator / domato dal rigor / della fortuna. / la faccia
i migliori. -togliere la panna dal latte. d'annunzio, i-708:
mezo è di colore di zaffarano: dal quale dopo il disfiorire si genera una testa
su per li rami queti, / dal bel concento vinti, intralasciaro.
chiuso per dar aria, per liberarlo dal calore eccessivo; dare sfogo. bandello
l'affetto. ma più m'astengo dal disfogarlo in atti o in parole di
sir de montealbano. padula, 420: dal caleno
di voce. = voce dotta, dal gr. suo- con valore peggior. e
malattia. = voce dotta, dal gr. suocpopia * angoscia, pena '
. da suo- con valore peggior. e dal tema di < pép aspetto e brollo ', in quanto siamo dal continuo fuoco cotti e disformati. sarpi intensa chiarezza, la quale sarà percossa dal raggio luminoso infra angoli più simili, ed ugualmente a parte a parte concordata dal capo a'piedi. nannini [petrarca]
. = voce dotta, comp. dal gr. 8uo-con valore peggior.
. disfrenaménto, sm. il liberare dal freno, il togliere il freno.
montale, 1-75: così, padre, dal tuo disfrenamento / si afferma, chi
). letter. liberare, sciogliere dal freno. foscolo, gr.,
ed il turcasso assunti, / disfrenerà dal limitare i dardi, / finché tutti ci
. carducci, iii-15-378: sottentrati, dal 1268 al 1377, gli angioini agli svevi
tardi, d'essersi cacciato in un ginepraio dal quale non potrà più disfrenarsi. boine
). che non è trattenuto dal freno, libero dal freno.
è trattenuto dal freno, libero dal freno. pietro de'faitinelli,
= voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior. e
dammi che questo tenero virgulto / carezzato dal sole e dalla piova / cresca superbo;
basse rive disfumate a canneti e attediate dal grido monotono delle tortore e dei griccioni
istituzione privata). = comp. dal pref. dis- (dal gr. suo-
= comp. dal pref. dis- (dal gr. suo- con valore peggior.)
quella guemigione co'cittadini. = dal fr. dégager 1 liberare, esonerare '
da brillamenti di mine. = dal fr. dégager 1 liberare, distaccare '
(disgèlo). sciogliere, liberare dal gelo. - anche: riscaldare.
la particella pronom.). sciogliersi dal gelo, liberarsi dal gelo. -anche:
). sciogliersi dal gelo, liberarsi dal gelo. -anche: riscaldarsi.
contenuta, irrompendo infrenabile, aveva sollevato dal petto il peso che mi soffocava; il
gesto è un tripudio di profumi / dal sangue delle vergini, e i tuoi
fitta rete dei noccioli di creta raggrumati dal ghiaccio. 2. figur.
. = voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggio..
'generazione '; voce già registr. dal tramater. disgènico, agg. (
sessualità. = voce dotta, dal gr. suoyevfc (da suo-con valore
= voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior.,
, y7j 'terra 'e dal tema yev- * generare '.
= voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior.,
. suo-con valore peggior., dal lat. germen -ènis 'germe * e
lat. germen -ènis 'germe * e dal sufi, -orna che indica i
che ha il compito di eliminare dal vino l'eccesso di solfato di
= voce dotta, comp. dal gr. sua-con valore peggior.
. ant. li berare dal giogo. - anche al figur.
di morte il freddo gelo / l'anima dal mio corpo avrà disgiunta, / passo
confonder l'ordine incominciato, che disgiugnerlo dal precedente, al qual cotanto è conforme
tempo in che visse, non dee disgiungersi dal maestro. manzoni, 19: donde
. sannazaro, 10-164: amor che mai dal cor mio non disgiungesi, / mi
, 1 136: se dal vero manca / la voce mia, madonna
mi perdoni, / che 'n tutto dal nostr'uso si disgiunge. ariosto, 16-71
che sin qui mai non s'era / dal re marsilio suo troppo disgiunto, /
dardo, onde vi punga, / quando dal cor quest'alma si disgiunga, /
destino potrà fare che il mio volere dal suo si disgiunga. alfieri, v-2-846:
varie guise spandendosi, qualora noi sappiamo dal loro disgiu- gnimento, più che ne
le proposizioni interdette di giovanni hus ebbero dal concilio determinatamente la nota d'ereticali,
assolutamente una di esse. = dal lat. tardo disjunctivus. disgiunto (
sconnesso. guittone, i-20-44: dal re de vertù è digiunto! dante,
quasi triste, sì come cose disgiunte dal loro amico. cieco, 6-23: ancora
da un fruttarolo, / ma poi, dal fiero spasmo sopraggiunte, / facean tutte
., i-164: ancor disgiunta / dal continente l'isola non era, / né
i-183: il piacere non è disgiunto dal terrore; una fretta funesta è nel
è da l'asia, o dal camin del sole, / vergine gloriosa,
solo puoi adombrarmi i volgimenti della sorte dal dì ch'io caddi a questa notte,
rai del lor vestir celeste, / dal terreno color troppo disgiunto, / rimirar
rimirar li potreste. alfieri, 1-676: dal ver disgiunto, / padre, è
l'aria e la terra, / dal fuoco l'ima e l'altra dai
sospiri, / ch'amor col suo fucil dal cor disserra. caro, 12-1363:
g. b. maccari, vi-382: dal gel van disgombrando i passi / i
febo raffrenato o spinto, / o dal suo raggio avea barbaglio o lume,
. alfieri, 8-154: dai divisi dal mondo ultimi poli / già non disgombra
st., 1-115: né a costui dal cor già mai disgombrono / li dolci
acqua, che per cateratta è disgorgata dal suo pelago, corre con maggior velocità
ammirabil mano. d'annunzio, i-1047: dal mio cor. disgorghi / gran sangue
. e disus. togliere, deporre dal grado, degradare; privare del credito,
. 3. ant. uscire dal solco. - anche al figur.
= voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior.
. suo-con valore peggior. e dal tema di ypdt
* scrivo '.
2. alleggerire (o liberare) dal carico fiscale, o da altro peso
stessi dalla colpa, che loro sarebbe data dal giudizio degli uomini, d'avere tante
poi che ne la selva non lontana / dal castel ch'ebbe atlante in cima al
senza dar mente a ciò che ci esce dal capo, di prima giunta dirà:
, che a tutti è data, dal « brivido della disgrazia ». pavese,
: ch'io scenda nel sepolcro trafitto dal dolore di tanta ruina nella più onesta
ringraziare, privare della gratitudine; escludere dal proprio favore, dalla propria simpatia;
che seguirono ci condussero purtroppo lontani dal ricordo di quel disgraziato gioiello. pancrazi
. persona infelice, sventurata, perseguitata dal destino, ridotta in miseria, fisicamente
di quelle disgraziate le quali non rifuggono dal porre all'incanto la propria bellezza. cinelli
lucilla in ogni disgraziatissimo avvenimento, e dal mio rimorso di non averti seguitato e raggiunto
, iii-27-281: il distacco dei liberali dal bismarck, dopo votate le leggi d'eccezione
., 2-28: segregare l'animo dal corpo non è altro che imparare a
oriani, 1-6: l'impero romano logorato dal trionfo della propria missione si disgregò perché
la farina ria, vollero anzi disgregarsi dal passato, tutt'intenti al futuro.
digressióne, sf. letter. il deviare dal cammino intrapreso. -al figur.:
intrapreso. -al figur.: l'allontanarsi dal discorso, dal soggetto principale (cfr
.: l'allontanarsi dal discorso, dal soggetto principale (cfr. digres
. = voce dotta, comp. dal gr. suo-con valore peggior. e
e in vortice condotte / e rintorte dal fuso; e disgroppando / ed eguagliando
disordine ', che è attestato fin dal sec. xvii. disguisare,
piace il caldo, l'altro è disgustato dal grasso e le imputa di non essersene
virtù. ma se la punizione nasce dal caso, cessa d'essere punizione, e
italia presente, disgusto reso più impetuoso dal paragonarla con l'italia passata. carducci
1 seri pensieri sulla morale, i disgusti dal vedere gli uomini non seguire i precetti
affatto nell'anima tutto il danno cagionatole dal peccato. muratori, 5-ii-28: la
dimentica / la tua secchia di salice / dal disgustoso odor di clorofilla / dove con
sanctis, 11-6: a poco a poco dal crudele si va all'orribile, e
= comp. da dis- (dal gr. suo-con valore peggior.)
= voce dotta, lat. disylldbus, dal gr. $iooaaapo <;, comp
7-561: codesti particolari, vedeteli ritratti dal poeta. innanzi a tutto è la disillusione
la disillusione, una malinconia che accompagnata dal disinganno, diviene dolore. carducci,
imbal- laggiò. = dal fr. désemballage. disimballare,
. togliere dall'imballaggio. = dal fr. déscmballer. disimbarazzare,
giornalieri e disparati affari che devonsi dal mio dipartimento disim barazzare,
i mbr àccio). ant. sfilare dal braccio. boiardo, 2-4-49: fermosse
medesimo trasse fuora d'intrigo, disimpegnandosi dal verificare ciò che scriveva. goldoni,
: a metà del paese furono bloccati dal solito gruppo, in cui c'era ora
168: 'disimpegnare'per 'riprendere un pegno dal presto', è falso; 'spegnare'o 'dispegnare'
dovrà farsi dalla commissione, ciò dipende dal piano che si adotterà pel disimpegno delle
il nostro esercito li officiali disimpiegati dal re. disimpiègo, sm.
modo, se con le operazioni ragionevoli dal visco disimplicandole, l'agilità natia non ricupera
due che la nave si fosse disincagliata dal banco. -per simil.
amante disincantato, e si dilegua lungi dal mondo dell'arte. govoni, 3-89
andavano e venivano / avuti in prestito dal camposanto. 2. figur. privo
estens. immateriale, spirituale, distaccato dal mondo. ojetti, ii-517: è
. gadda, 6-21: prese giù, dal piolo, il cappello. il male
3-48: il noce birbone fu succiso dal suo piede, e, stando tutti
quasi disinfettarmi fino alle radici. = dal fr. disinfccter (sec. xvi)
sinfezione. = ¦ dal fr. désinfecteur. disinfezióne,
lavacro e disinfezione dello spirito. = dal fr. désinfection (nel 1630);
. malvezzi, iv-262: aspetta vergogna dal disinganno, ancorché si ritrovi senza colpa
se perle e rubini ti dovessero essere discesi dal cèlabro; che sono stomachevoli modi,
un autoveicolo, rendere il motore indipendente dal cambio. buzzati, 5-157:
), agg. tecn. staccato dal motore o dal circuito di alimentazione (