dessero dentro in quest'abuso, si scorge dal divieto che fanne iddio nella sua legge
equivale al verbo che si può ricavare dal sostantivo. dante, purg.,
bartoli, 15-2-21: da'capegli, e dal volto, che poi gli si trovarono
nomi per cercar sollievo e trarre altrui dal laccio. carducci, iii-24-25: a
concedere, abbandonare nella condizione indicata dal sost. - anche rifl. bibbia
dir che l'italiana favella fosse già fin dal tempo de'romani. milizia, iii-299
casa, colla testa bassa e lontana dal lume, onde non la vedessero in
si dà da fare per liberarle il viso dal velo e con estrema delicatezza le va
conta è l'arte. = dal lat. dare 4 dare, consegnare,
dotta, lat. scient. dascillidea, dal nome del genere dascillus, forse dal
dal nome del genere dascillus, forse dal gr. sàoxtxxo? nome di un pesce
dotta, lat. scient. dascilloidea, dal nome del genere dascillus (cfr.
lat. scient. dasyanthus, comp. dal gr. sacrò? 4 peloso '
lungo; hanno il capo non distinto dal tronco, coda sottile, a frusta
dotta, lat. scient. dasyatidae, dal nome del genere dasyatis, comp.
nome del genere dasyatis, comp. dal gr. sacrò? 4 peloso, denso
lat. scient. dasycarpus, comp. dal gr. sacrò? 4 peloso '
dotta, lat. scient. dasycladaceae, dal nome del genere sasycladus, comp.
nome del genere sasycladus, comp. dal gr. sacrò? 4 peloso 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. saoò? 4 denso 'e
xviii). la voce è registrata dal d'alberti. dasipèltide, sf
lat. scient. dasypeltis, comp. dal gr. saoò? 4 peloso '
dotta, lat. scient. dasypùs, dal lat. dasypùs -odis 4 specie di
4 specie di lepre ', comp. dal gr. saoò? 4 peloso '
lat. scient. dasypoda, comp. dal gr. saoò? 4 peloso '
dotta, lat. scient. dasypodidae, dal nome del genere dasipo (v
dotta, lat. scient. dasyùridae, dal nome del genere dasyùrus (v.
lat. scient. dasyùrus, comp. dal gr. srxoùg * peloso 'e
xviii). la voce è registrata dal d'alberti. dasiuròide, sm
dasiuro), col sufi, -oide (dal gr. -oeisrjs 'simile ')
. davanzali, ii-344: le grazie dal dì della data, non dell'esecuzione,
-data di godimento: giorno a partire dal quale decorrono gli interessi relativi a titoli
regioni erano fino a ieri molto lontane dal consorzio civile. moravia, i-125: quanto
. arila, 38: « dal * datum 'latino, che si poneva
l'era della patria, non più dal 22 marzo, cioè da se medesimi;
marzo, cioè da se medesimi; ma dal giorno del combattimento, dal giorno del
; ma dal giorno del combattimento, dal giorno del popolo. mazzini, i-170:
l'inizio della conversione e della uscita dal mondo? 3. intr.
dice 'a datare 'o * datando dal di tanti * ecc. d'azeglio
di gara nel bel mondo datano precisamente dal giorno che la più pericolosa delle umane
: 'la legge entrerà in vigore a datare dal venturo mese '. lasciamo ai francesi
datario, ufficio ri coperto dal datario. bembo, i-198:
inteso il re avere occupato milano, commosso dal principio tanto prospero e perciò desideroso di
lat. mediev. datàrius, deriv. dal verbo dare * dare, consegnare '
5-179: queste righe da febbricitante erano datate dal terzultimo giorno. 2
= voce dotta (già registrata dal tramater), lat. scient.
lat. scient. datisca, dal lat. tardo datisca, variante di datioca
dotta, lat. scient. datiscaceae, dal nome del genere datisca (v
voce dotta, comp. da datisca e dal sufi. chim. -ina. datisi
= voce dotta (già registrata dal tramater), gr. 8a- tioixót
, gr. 8a- tioixót;, dal nome del generale persiano a ari? -i8o
; e queste erano state inasprite anche dal governo papale restaurato, a cominciare dalla
franchi. = deriv. dal lat. mediev. dativa, femm.
. l. salviati, ii-n-32: dal generare, quella [voce] nominan genitivo
poiché i signor grammatici moderni / hanno dal declinar tolto il dativo. tesauro,
, il tutore del minorenne, nominato dal magistrato nei casi in cui mancava sia
in cui mancava sia un tutore istituito dal genitore defunto nel suo testamento (tutore
nomina in base alla designazione vincolante fatta dal genitore defunto (tutore testamentario).
dativo è quello il quale si dia dal giudice, quando non vi siano parenti
altra fortuna ', dati fuori allor allora dal petrarca. 8. stabilito,
con la vita nazionale, ma venuta dal di fuori per via di traduzioni.
un mercatante forestiere vi veggono, così dal libro della dogana s'informano di ciò
di cinema un'espressione inconsapevole, data dal loro fisico. comisso, 1-13:
servendosi delle condizioni e delle relazioni enunciate dal problema stesso. e.
ogni tanto un « dato » fornito dal contabile emergeva come un di quei massi
albero, in procinto di essere travolto dal fiume abbia piacere di apparire in un
trattato sia nel nome di dio, dal quale vengono tutti beni, e dal quale
, dal quale vengono tutti beni, e dal quale viene ogni dato ottimo, e
ottimo, e ogni dono perfetto, veniente dal padre dei lumi. -prodotto.
= voce dotta, comp. dal tema del gr. saréojjiai *
acque perenni, e non mai domo / dal più cocente sol, corri felice.
38: il sol che schiude / dal pigro germe il fior; / che lento
di noi, i datteri colore d'ambra dal ramo giallo appassito. -per simil
bivalve (lithophaga lithophaga), caratterizzato dal guscio oblungo, di colore bruno,
palpabili contra la generazione univoca, o dal seme, col mandargli a donare vari
iii-643: dattoli di mare descritti anche dal tumefort, e suo errore. targioni
. = lat. dactylus, dal gr. sdxxoxoc, propriamente 'dito '
dotta, lat. scient. dactylethra, dal gr. saxxu- xri&pa * guanto '
dotta, lat. scient. dactylethridae, dal nome del genere dactylithra (v.
= voce dotta, lat. dactyli, dal gr. adcxxuxog, da 8dxxuxo <
copia delle dentali, ma special- mente dal tu tu che nasce pronunziando sonitu con l'
= voce dotta, lat. dactyllcus, dal gr. saxxuxixóc, deriv. da
= voce dotta, deriv. dal gr. sdxxuxoi; 'dito '.
. da dactylus 4 dattero 'e dal sufi, -fer (da fero * porto
= voce dotta, comp. dal gr. saxxoxiov 1 anello ', e
= voce dotta, comp. dal gr. saxxóxtov 4 anello 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. socxtùxiov * anello 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. saxxuxiov 'anello'e xóyog '
lat. tardo dactyliothèca (plinio), dal gr. saxxóxtov 'anello 'e
= voce dotta, lat. dactylus, dal gr. sàxxuxo? 4 dito ',
, lat. dactylus (plinio), dal gr. sdcxxuxo <; 4 dito
. = voce dotta, comp. dal gr. 8<4xxoxo <; 4 dito '
e senza. = voce dotta, dal gr. sdtxxoxo? 4 dito 'e
lat. scient. dactylomys, comp. dal gr. sàxxuxot; 4 dito '
. = voce dotta, comp. dal gr. 8àxxoxo <; 4 dito '
= voce dotta ibrido, comp. dal gr. sdtxxuxog 4 dito '(
. = voce dotta, comp. dal gr. sdcxxuxo? 4 dito 'e
gr. sdcxxuxo? 4 dito 'e dal sufi, medie, -osi.
lat. scient. dactylopterus, comp. dal gr. sdtxxuxoi; 4 dito '
e 7rxepóv 4 ala '. voce registrata dal tramater. dattórno, avv
doppio '. govoni, 2-207 • dal tanto brancicarle nella siepe / mi avevan fatto
dotta, lat. scient. daucus, dal lat. daucus, daucum (plinio
oltre a misura, / ché sol dal peso avrian morto un gigante. idem
, 2-57: avete imparato a scendere dal treno in corsa, e scendevate davanti
indica allontanamento: dalla presenza di, dal cospetto di, dalla vista di. -
veniva davante. = voce comp. dal lat. dè e ab ante (forma
i-2-205: a mezzanotte l'infermo balzò dal letto, uscì dalla camera, impugnò
sul poggiuolo, sporse mezza la persona dal davanzale. fogazzaro, 2-32: sul
spiga d'amorino, / e mondava dal secco i crisantemi. d'annunzio,
in firenze questo impiastro e tenemmoci ingannati dal legato, ma riputossi il difetto da carlo
24. dir. situazione giuridica caratterizzata dal fatto che un dato soggetto è sfornito
con esso lui a roma ad impetrare dal santo padre che nel difetto della troppo
difetto d'un libro e la lacuna notata dal gin- guené. 26. per
mancanza di un obbietto determinato le svia dal diritto sentiero, e perciò quelli de il
munifico protettore l'incitamento. si tolse dal farlo per alcune piccole addizioni ed illustrazioni
di beni terreni; scendevi raro germoglio dal sangue degli chalons. carducci, iii-19-131
nasce diretto, / quel che succede dal difettuoso / a dir non buono quel
i-1031: gli uomini svogliati e blasés dal lungo uso de'piaceri ec. hanno bisogno
: beretti guido prete di ravenna mentovato dal biondo e dal galateo, ci ha data
prete di ravenna mentovato dal biondo e dal galateo, ci ha data una geografia
ogni mezzo sempre essai ta; / dal mezzo quasi mai non vien difalta.
il collo. = deriv. dal fr. défaut [e], che
e], che a sua volta deriva dal lat. * dèfallita, da
farreazione. = voce dotta, dal lat. diffarreàtió -ónis. differènte (
: l'appetito corrotto è molto differente dal sano. maestro alberto, 153: se
altre cose cessando, dalla vista or dal fango e or dalle stelle ti vedrai
: sappi che il re, siccome dal popolo è differente nell'abito, così de'
: quante volte abbiamo noi le parole dal cuore differenti? quante il pensiero e le
dall'uomo, / che l'uom dal bruto. alfieri, 1-1207: e successivamente
ed autorità son io costretto esser differente dal brasavola e dal fuchsio. sarpi, iii-103
io costretto esser differente dal brasavola e dal fuchsio. sarpi, iii-103: tutti
, e occorse che differenza tanto vile dal maestro di casa fu pigliata per gara e
che hanno il loro prezzo intrinseco diminuito dal timore di vicino fallimento o di riduzioni.
cavalca, ii-240: lo ecclesiastico fa differenza dal riso del savio al riso dello stolto
valori delle variabili indipendenti (perciò differisce dal calcolo infinitesimale, dove si suppone di
l'occhio pervenga, o che partendo dal di dentro pure a l'occhio arrivi.
naso lievemente pron nziato e come affilato dal calcolo differenziale, era quel che si dice
; oltre di che egli è manifesto dal metodo degli antichi de'poligoni inscritti e circoscritti
e circoscritti, si può chiaramente vedere dal solo idearsi [ecc.].
differenziale. = voce dotta, dal lat. tardo differèntiàlis, da diffirentia
del volgo, ma di quella gloria che dal volgo differenziar lo poteva. segneri,
alto, si differenzia più altamente [dal volgo]; e il volgersi [per
assai presto di distinguerci da lui [dal padre], differenziarci, e nei
] indipendentemente dalla loro pratica destinazione e dal loro ufficio di delimitatori e differenziatori di
: / né differisce in altro il buon dal rio, / se non che l'
la pratica? questo ci giova a guardarci dal male e ad acquistare il bene.
voce dotta, lat. tardo differire, dal class, differre * portare da
d'ascoli, 921: [l'uomo dal naso aquilino] sempre differve e
il nostro incontro fu reso più difficile dal suo timore che volessi chiedergli un'intervista.
profferire le parole destinate dalla regina e dal consiglio regio, per soddisfazione del cardinale
dotta, lat. difficilis (comp. dal pref. dis-che indica opposizione, e
in testi antichi, è deriv. dal superi, lat. difficillimus.
compagnia, considerarmi con indifferenza, rioccupata dal suo tedio consueto. moravia, v-253
lontan, gran gente entrare / dentro dal pian dell'erbette bagnate. torini,
con la sua difficoltà a discernere il reale dal finto, la storia dalla favola,
il tempo non perdesse invano, prestamente dal cominciamento [dell'impresa] si tolse.
trovai dissuaso, una volta per sempre dal cacciarmi in quel laberinto burocratico.
getto dopo fatto. algarotti, 1-395: dal sonetto non si vuol levare qualunque sia
non osa scostarsi, nelle difficoltà, dal senso litterale. leopardi, iii-103:
[il pontefice] per sua natura dal concedere qualunque grazia dimandatagli, non
trattenere una persona con ragioni o pretesti dal fare qualcosa, fare difficoltà, suscitare
, son voci errate messe in uso dal 1860 in qua con le leggi subalpine
in trepidazione quando si riceve un invito dal commissario, per le dieci, con la
, e consistente nell'ingiunzione loro fatta dal questore di cambiare condotta, con l'avvertimento
gravissimo non mi paia e che, dal peso vinto, io non trabocchi alla disperazione
sgrida. marino, 4-248: psiche atterrita dal crudel comando / stupisce, e tace
tommaseo, i-424: solevano (tale fin dal primo era il patto) dormire divisi
, circondate dalle loro famiglie di maialini, dal viso di vecchietti avidi e libidinosi,
, nella vita), che nasce dal temere o dal sospettare l'inganno o
vita), che nasce dal temere o dal sospettare l'inganno o la delusione.
tasso, 4-88: se scorge alcun che dal suo amor ritiri / l'alma,
posto il piede sopra una tavola diffitta dal travicello che la sosteneva, senza potersi
crebri / volve i flutti, e dal turbo in larghi sprazzi / sollevata diffondesi
di... miglia di circonferenza, dal quale escono, e in esso diffondersi
sguardo i rai diffonda, / sfavillano dal sen compri splendori. dottori, 1-259:
il quale, di quivi, come dal centro si diffonde per tutto il mondo,
sol s'appresta a scorgere, / giù dal mar la veggiam sorgere, / cinta
un colpo di mano simile a tanti che dal 1943 diffusero poi il più profondo pessimismo
cosa divina, / e in noi dal primo vero si diffonde. p. verri
dalla fortuna, ma quel che viene dal proprio lavoro e dall'ingegno. d'annunzio
i russi hanno nelle ossa e che dal sovrano si diffonde sino nel più piccolo
archibusi / non li han per questo dal sentier diffusi. idem, 7-98:
e la mansione è il cuore: dal quale il calore igneo si diffonde per
, agg. che si può diffondere, dal nazionale. d'annunzio, v-1-250: il
che noi veggiamo ragione ed usi dal buon gusto lontani? g. visconti [
una specie di impudenza. staccossi dal capo aureo divino / un acceso carbon diffonsassolin
), agg. non era difforme / dal tuo dolore di perderla. sando la
: / e quel ch'è più difforme dal men lado. straparola, 2-3:
, befana, / o monna dal malan che dio ti dia. d'annunzio
difforma. arici, 1-88: dal zoccolo petroso il piceiol fusto 2. figur
male de'vizi che si devono estirpar dal mondo, sia facile a. cocchi,
... levando tal difformità di parti dal mondo, reputa la terra goder delle
pensamento del falso, difformità del pensiero dal suo oggetto. cicognani, 3-137:
_ capellano volgar., i-133: dal mio amore astenere non vi dovete
. = voce dotta, comp. dal lat. diffractus (part. pass,
. pass, di diffrangère) e dal sufi, -metro (gr. piérpov *
raggi, che passano a una picciola distanza dal taglio, buttarsi verso la costa di
a tanto che a una certa distanza dal taglio vanno oltre diritti, seguitando il
f. m. grimaldi nel 1665 dal lat. diffractus, part. pass,
di quel che scemino i rai sparsi dal sole a lui la sua luce. torricelli
: nell'ora in cui la luna emerge dal lontano cespuglio e si fa strada
. livio volgar., 4-169: dal ponente la chiude [la nuova città
in grembo all'acque, i ebbe dal tuo pensier moto e sembianza. cattaneo,
contesa, che sarà un giorno narrata dal cronista per diffuso, durò molto tempo
gran parte dell'energia cinetica, posseduta dal fluido all'uscita della girante, in
si difilò gonfalone per gonfalone, cominciando dal quartiere di santo spirito verso la piazza
è rapido e caldo; si corre difilato dal primo all'ultimo verso. carducci,
stesso. 2. figur. dal principio alla fine in gran fretta.
= voce dotta, comp. dal gr. si- 'due volte 'e
lat. scient. diphyllideae, comp. dal gr. si-'due volte 'e
lat. scient. diphyllum, comp. dal gr. si-4 duplice 'e cpóaàov
letter. esteriore, che viene dal di fuori, dal largo.
che viene dal di fuori, dal largo. d'annunzio, ii-746
= voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-
, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 4 doppio ')
diphres, lezione corrotta di diphyes, dal gr. 8i , lat. diphryges (plinio), dal gr. slcppuye? (pseudo galeno dotta, lat. scient. diphtheria, dal gr. supdépa 4 membrana 4
diphtérie (nel 1855): deriv. dal gr. sicp&époc * membrana '
. difonia. = voce dotta, dal gr. 8£cp9oyy°c 'che ha doppio
, 1-112: erano giunti alla riva. dal mare agitato giungeva il rumore delle onde
riva è un sabbione di salici battuto dal sole. piovene, 5-561: una diga
ebbi -vinta una leggiera riluttanza, cominciò dal canto suo, con una voce sottile
voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- 'due ') e
. = voce dotta, comp. dal gr. 81- * due volte 'e
lanzi, 1-1-100: ciò si raccoglie dal dialetto del contado, che n'era carico
, lat. digamma (quintiliano), dal gr. sfrata, propriamente * doppio
= voce dotta, comp. dal gr. 8t- * doppio 'e yixoxrip
, tr. [digèlo). sciogliere dal gelo, disgelare.
2. intr. sciogliersi (dal gelo), sgelare. d.
insignorì. de marchi, i-949: dal maloja-kulm alla morena del forno...
non digeriva più, si trascinava penosamente dal letto alla poltrona. landolfi, 7-27
la sorpresa un po'stupefacente provocata e dal gran lusso e dai troppi nuovi e farrag-
toscani, 379: chi è inchiodato o dal lavoro 0 dalle cose domestiche, nel
la virtù formativa, la quale ha dal cielo col caldo e con lo spirito,
aver tragittato l'oceano, si togliesse dal ghebbio una pietra non digerita. serra,
profitto. sagredo, 343: non divertiscano dal bene i mali passati, anzi si
con le cose digerite, ed avuto licenza dal ministro dei culti di favellare al papa
quelle fumosità calde e umide che escono dal cibo e dal nutrimento, quando il
calde e umide che escono dal cibo e dal nutrimento, quando il calor naturale lo
contro l'altra, mezze nude, intontite dal caldo e dalla digestione. -ant
brancoli, ii-92: mi sono alzato dal banchetto della giovinezza... a
che a sé il tira', ha dal soccorso di fuori uopo, che aiuti
che ai debiti tempi, sollevandosi infallibilmente dal segreto della terra e conducendosi per dentro
di più biade aduste, / e mal dal dente cavallin digeste. d'annunzio
, sottile e ben digesta, imperocché dal calore di cotai luogo, e dal
dal calore di cotai luogo, e dal profondo della terra si tira e mescolasi bene
si tira e mescolasi bene e digestisce dal caldo del luogo terminante. equicola, 272
per disposizione dell'imperatore giustiniano (dal 530 al 533), nella quale sono
titolo 2, fr. 2; dal libro 39 al libro 50; dal
; dal libro 39 al libro 50; dal libro 24, titolo 2, fr
d'organo getta il digesto, precipita dal palagio del podestà, piantando la parte
il ghiaccio); sgelato, liberato dal gelo. giorgio dati, 1-182
, lat. diiambus (diomede), dal gr. 81- tocp. @oc,
dotta, comp. da digitale] e dal tema del lat. folium 'foglia
. ant. e letter. sciogliere dal giogo. 2. figur.
cfr. lat. dèjugàre * liberare dal giogo '. digiogato (part.
ant. e letter. liberato, sciolto dal giogo. sacchetti, 36-28: elli
tramater [s. v.]: dal sito chiamansi 'arterie 'o * vene
comp. da digital [e] e dal suff. -ina. digitalina,
comp. da digital [e] e dal suff. -ina; cfr. ingl
= voce dotta, deriv. dal lat. digìtus * dito '.
dotta, lat. scient. digitarla, dal lat. digìtus per la disposizione delle
= voce dotta, deriv. dal lat. digìtus 'dito '; cfr
. = voce dotta, deriv. dal lat. digìtus 'dito '; cfr
= voce dotta, comp. dal lat. digìtus 'dito 'e -fórmis
. = voce dotta, comp. dal lat. digìtus * dito 'e -gradus
dotta, comp. da digitossina] e dal sufi. -ide. digitonina,
dotta, comp. da digitossina] e dal sufi, -osio (che indica gli
se mortali. salvini, 40-254: guardatevi dal paragonare le più ricche cene delle cleopatre
intr. astenersi completamente o in parte dal cibo (o da alcuni cibi particolari,
rustico cultore / di breve campicel, dal rozzo letto, / temendo digiunar nel dì
treccone / che sta costì di là dal canto, e davale / dugento scudi di
lat. eccles. ièiùnàre, deriv. dal classico ièiùnus 'digiuno, affamato '
chi si astiene completamente o in parte dal cibo per mortificazione o penitenza.
suo insaziabile appetito, il succi, dal nome di un digiunatóre tra noi famoso
.]: 1 digiunò '. voce dal francese: colazione a forchetta.
colazione del mattino '(deriv. dal lat. iéiùnum nel comp. désiéiunare
iéiùnum nel comp. désiéiunare * uscire dal digiuno, rompere il digiuno ');
. = voce dotta, deriv. dal lat. dèjungère, comp. di
chiede e che vuole / augelletto digiun dal cibo amato, / e dal caro ruscel
augelletto digiun dal cibo amato, / e dal caro ruscel cervo assetato. a.
176: uscimmo; i tre ponci dal mio stomaco digiuno si scontrarono torbidamente col
occhi la percosse / poi che fu desta dal signor valente. zanobi da strata
] non meno di depurar la poesia dal gusto infetto del secolo, che di
digiune). astensione completa o parziale dal cibo e dalle bevande per un periodo
vivanda. bibbia volgar., v-470: dal digiuno sono infirmati li miei ginocchi;
mensa e ricca cena / uom stimolato dal digiun si move, / tal venne a
mantengon desto. forteguerri, 6-42: uscir dal bosco in una gran pianura, /
facevan paura. alfieri, 1-857: dal digiun tuo lungo / nasce in te il
molti uomini, vinti dalla fatica, dal digiuno, dalli ardori. pascoli,
trasporta, / cacciata da la fame e dal digiuno? filicaia, 2-1-145: ed
asseta, / arse e languenti e dal digiun consunte / paion dir [le pecore
è quella che può nascere... dal veder messi insieme astinenza e assassinio,
sterilità. carducci, iii-15-193: venne dal padre suo educato ad accoppiare le discipline
-digiuno delle campane: quello che dura dal giovedì santo al sabato santo. -
sono registrate. -levare, trarre dal digiuno: liberare dalla miseria.
a mangiare, interrompere un periododi astensione dal cibo. -in partic.: mangiare
voce dotta, comp. da digiuno3 e dal gr. otójjloc * bocca
.. libero chi demon serve e dal re di vertù è digiunto! ottimo,
ii-31: l'anima ch'è digiunta dal corpo, non riceve naturalmente diversità delle
voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-'doppio ') e
voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- * doppio ')
voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- * doppio ')
sec. xviii). voce registr. dal d'alberti. diglutire, v
la potrebbe recuperare. pallavicino, 1-70: dal che all'incontro la dignità seguiterebbe che
. libro di sydrac, 56: dal cominciamento del mondo guardò iddio quelli che
purità della lingua non sarà approvato sufficiente dal serenissimo giulio cesare, nell'eloquenza da
: che con la via già fatta dal boccazio si porrà a tradur le altre
di sensi, non sempre soccorse nell'altre dal verso fiacco, cadente e quasi prosaico
con esso lui a roma ad impetrare dal santo padre che nel difetto della troppo giovane
solito da un complemento di specificazione o dal pron. possessivo). guittone,
degli uffizi, a'quali la lingua è dal signore iddio ordinata; cioè a orare
all'alto dignitario ecclesiastico o politico, dal peccatore pentito al curioso importuno. piovene
. e. cecchi, 6-314: anticamere dal mobilio cupo e massiccio, popolate di
, dignitosi, scelti le più volte dal naturale e abbelliti coll'arte. alfieri,
con un impeto di umiltà frenato subito dal suo pudore d'anima, dalla coscienza
didascalia musicale che prescrive un'esecuzione caratterizzata dal tendere verso lo smorzarsi progressivo dei suoni
questo canto, una ricca armonia che dal misterioso e dal fantastico va digradando in
una ricca armonia che dal misterioso e dal fantastico va digradando in suoni flebili e
del grado, cacciare dalla carica, dal potere; degradare. regola di s
lui se digrada. = deriv. dal lat. crist. degradare 1 degradare '
. accolti, 1-18: dico che se dal punto o tireremo una retta linea 01
tavola del san girolamo in parma, dipinta dal coreggio... qui con l'
= voce dotta, comp. dal gr. 81-'doppio 'e ypdcpua
pronunzia o. la voce è registrata dal d'alberti, 301: « digramma,
macellata; levare il grasso che affiora dal brodo di carne; sgrassare.
si sublima tanto col disgredire in maniera dal principale suo intento... che
digredire forse un po'più dell'onesto dal rigore del nostro primario istituto, perché
,... separandosi nel principio dal sole, da quello digredì sino a certo
dalla strada che si deve fare, dal cammino intrapreso. d. battoli
.: allontanamento angolare delle stelle circumpolari dal polo ce leste.
rispettive massime loro digressioni o allontanamenti dal sole, saranno per ora il più sicuro
. disus. e letter. deviazione dal soggetto principale del proprio discorso; digressione
rienti, 167: per non essere disgressóre dal nostro proposito, dovete sapere, onorandissimi
i-994: la stanzetta da letto era presa dal grande letto di ferro, proprio di
che è mio. levi, 1-65: dal burrone una voce bestiale lo chiamava per
. bernardino da siena, 589: guardati dal pestilente diavolo, acciò che elli non
un-cotal digrossamento della presente notizia si prenda dal lettore, ond'altri appresso di più
in questo tra tempo il montalbano, spintovi dal viceré di napoli per disgrossare trattati di
,... né le statue abbozzate dal buonarotti direbbersi semplicemente digrossate o dirozzate.
prima forma al lingotto di acciaio proveniente dal forno. = deriv. da digrossare
, al digrosso: all'incirca, dal più al meno, approssimatamente; genericamente
digrumare è il masticare che fanno le bestie dal piè fesso, che si dice anche
armi, sbigottisce il ghiotto: / e dal timor, ch'egl'ha di tanta
= di etimo incerto: forse deriv. dal lat. tardo gruma 'pelle,
voce dotta, comp. da di- (dal gr. si-4 doppio ') e
= voce dotta, comp. dal pref. diidro-che indica la presenza di
di idrogeno in più di quelli posseduti dal composto a cui viene preposto, da codeina
cui viene preposto, da codeina e dal sufi. -one. diiodoacetilène,
voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-4 doppio '),
voce dotta, comp. da di- (dal gr. si- * doppio ') e
= voce dotta, comp. dal pref. diiso-che indica la presenza
pugna, fra tante grida, su dal nostro / dolore, fuor del nostro /
spurio, della distinzione o dilacerazione introdotta dal cristianesimo nell'antica unità di dovere e piacere
tutto quel verde nuovo che, indorato dal sole declinante, dilagava con delizia nell'aperta
giro delle sette. carducci, iii-7-72: dal 1301 al 1343 » in un continuo
, il governo e la città son dal più al meno in mano di essa,
stranissimo di brindisi senza senso comune accompagnati dal ronzio dilaniante dei chitarroni.
. landolfi, 2-200: sarò polluta dal nimico / e dilaniata dall'amico, /
, v-96: essendo stracciati e dilaniati dal mondo, più perfettamente si raccolgono e si
, giungendo con quello estremo impeto che dal cannone veniva cacciata la palla sopra la
sempre eccitato, beato e dilaniato, torturato dal ricordo e dall'attesa.
4. figur. che par ricevere piacere dal far male, sadico. pirandello
dei defunti non siano dilapidati e dirubati dal primo occupante. foscolo, xiv-64:
settembrini, 1-118: le finestre erano alte dal pavimento e strette come feritoie: ora
1 smodato, rilassato ', deriv. dal lat. dilaxàtus, part. pass
perversa volontade, eleggi / cose quaggiù dal dilassù divise; / e la ribelle al
suoi pori [del ferro] dal molto fuoco ben dilatati e fatti molli,
per questo si lascia facilmente maneggiar dal martello, e dilatarsi molto,
con labbri di più colori sovrapposti, dal sanguigno al cereo. 5. provocare
e il dilatar gl'imperi tutto dipende dal mangiar poco e digerir molto. marino
fondando ducati, più o meno dipendenti dal re. -rifl. g.
roberti, iv-305: gli spedali introdotti dal santo cristianesimo si sono dilatati in ogni
di negro velo anch'essa a me dal capo / scende sul dorso e si dilata
ira di somma crudeltà, sarà preso dal coltello. 17. ant.
ogni moto di ondulazione, il quale dal suo principio si dilata d'ogni intorno
e vi si dilata e gira dentro dal primo all'ultimo verso. de marchi
si distacca dai nervi, che si distilla dal sangue, che non si sa bene
po'nel cervello, che esce fuori dal corpo, si dilata per tutto lo
: il re è lo spirito nostro sceso dal cielo, che ci illumina la mente
. dilatare 1 allargare '(comp. dal pref. di-con valore intensivo e
e disperso in ruscelli, si vede scendere dal contraposto monte. bocchelli, 11-19:
al loco in cui già scese / fiamma dal cielo in dilatate falde, / e
ridda di spiriti bianchi / ch'escon dal freddo dell'eternità. 6.
, v-1-683: il suo petto dilatato dal respiro eroico stava per incavarsi e per immiserirsi
e dilatati, mi respingevano con violenza dal giacente cagnuolo. -aperto a nobili
credere la facilità con cui ella passa dal riso al pianto, effetti appunto prodotti
una brillante dilatazione di spiriti, che dal cuore risponda nella bocca, cagionato dalla vista
bocca, cagionato dalla vista, o dal tatto, o dall'udito, vedendo noi
riso brillano gli spiriti che si dilatano dal cuore e per via di nervi fanno
, dagli occhi, dalle guance, dal naso, dalle orecchie, dal mento,
, dal naso, dalle orecchie, dal mento, da tutti i pori, in
, comp. dalla radice di dilatare e dal gr. pirpov 'misura '.
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81
, comp. dal pref. di- (dal gr. 81 * doppio
= voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81'
, comp. dal pref. di- (dal gr. 81'doppio ') e
fatte nei nostri corpi... dal dilavamento costante dei fluidi che circondano.
rigirando intorno, riceveranno tacque che verranno dal parapetto, acciocché non dilavino la scarpa
2-15: la costa raccolta, dilavata / dal trascorrere iroso delle spume. caproni,
dileggiata fra le altre, l'opinione che dal mare venissero [le fontane naturali e
fargli cominciare il corso delle sue sfortune dal paesello di cotesto nome, in quel di
= formato su dilegione, che deriv. dal lat. dèrisio -snis (da deridere
. = voce senese, forse dal lat. tardo relicinus 4 ricurvo '
di spine. = deriv. dal lat. dèrisió -ònis (da derisus,
, e rosseggiante / era ed accesa dal vicino sole. parini, giorno, i-112
simile a stella del cielo; / dal cielo dell'anima, ov'ora / sbocciasti
i torchi; onde la notte vinta / dal gran splendor si dileguò d'intorno.
men brieve spazio di vita si dileguan dal mondo. goldoni, vii-788: oh
tempre, / si deslegua e distempre / dal proprio obiecto in forma d'uom che
pascoli, 105: già l'occhio dal cielo ora si toglie; / dal
occhio dal cielo ora si toglie; / dal cielo dove un ultimo concento / salì
di tutta l'estate mi era uscita dal sangue come a un tuffo dileguano la
come il sale dall'acque / io esco dal mio cuore. / dilegua l'età
: i rancori, irritati altre volte dal suo disprezzo e dalla paura degli altri,
cattiverie, quando l'essere è dominato dal demone della finzione, della menzogna e
quando la penultima era lunga. = dal lat. déliqudre 'sciogliere, liquefare': comp
stillasse dalle ciglia, alcun sospiro esalasse dal tuo petto feroce. gioberti, 1-iii-431:
con nova e strana foggia / tutta dal foco esser bruciata e sgombra, / e
gli scrupoli e le apparenti difficultà opposte dal sig. boileau alla bellezza de'versi del
che non crede in dio? stretto dal dilemma, cavallotti a poco a poco
lat. dilèmma -dtis 'dilemma ', dal gr. 81xt) \ jl|zoc -octos
, cioè 'proposizione del sillogismo '(dal tema di xafxpàvtù * prendo ')
b'egli mai... lasciarsi dileticare dal falso piacere di quel- l'opere sventurate
appagandosi d'essere governati dalla cura o dal comandamento dello abate, ma procurando spezialmente
procurando spezialmente questo, cioè che sciolti dal giogo de'più antichi abbiano libertà di
firenzuola, 55: non si accorgono che dal suo calore non si trae altro se
volgar., vi-145: apparecchiasti loro pane dal cielo sanza fatica, avendo in sé
è quel frutto che procedette e nacque dal sagrato ventre della purissima vergine, e
di tiziano, siccome la giovane amata dal medesimo, è similmente di capello nero
non si trattava qui delle solite stonature dal quarto di tono al mezzo, cui
è proprio del dilettante; che deriva dal dilettantismo e ne possiede le qualità deteriori.
e non per capriccio, non so uscire dal sentiero, e mi parrebbe dilettantesco il
guglielmo shakespeare, si sia usciti finalmente dal consueto modo superficiale e dilettantesco di trattazione
anche l'industria si svolga liberisti- camente dal punto di vista dello scambio, se si
insidiato dalla pedanteria, così il giornalista dal dilettantismo. gentile, 3-320: questa
e critica designava soltanto l'erudizione, dal punto di vista dell'onestà piuttosto che
conosce dall'acceso isguardare, il frodolente dal mirare pur a terra. guido da pisa
dilettossi molto di far paesi, ritraendoli dal vivo e naturale. g. c.
(e massimamente a chi viver diletta dal suo principio con regola di ragione)
/ mi lascio alquanto in giù portar dal fiume. forteguerri, 8-72: ad
/ augurii a lor felici / versando dal bicchier. gioberti, ii-22: a noi
fargli cominciare il corso delle sue sfortune dal paesello di cotesto nome, in quel
aspirazioni dell'anima umana (e deriva dal possesso della verità, dalla pace del
benevolenza è quella che s'accosta / dal lato dritto con sottil fiammelle, / e
e delettazion già non si scosta / dal suo sinistro braccio, anzi s'aquatta,
, come tu sai, poco di là dal piacevole monte falerno in mezzo dell'antiche
gode delle comodità procurate dall'agiatezza, dal benessere (un modo di vivere,
la più dilettevole e la più guidata dal buon senso e dalla ragione, che
anche, specie nell'uso antico, dal complemento di specificazione o di agente)
amore di vera amicizia verso persona distinta dal nostro in « eviduo... ha
fratelli carissimi! » ricominciò don trajella dal pulpito, « ero venuto qui,
che sale dalle creature al creatore, dal figlio al padre, dal protetto al
creatore, dal figlio al padre, dal protetto al benefattore). colombini,
mia, deh! sorgi; a me dal fianco / non ti partir, null'
e diletta gigia, ecco compiuto un mese dal mio arresto, ecco rinnovellati quei dolori
al giogo indegno / queste sacre e dal ciel « elette mura, / di ritornarti
, 1037: le tue piazze dilette dal sole, o ferrara. soffici, v-1-621
, sm. emozione piacevole che nasce dal possesso di un bene capace di soddisfare
fuor de la divina schiera / e dal convito splendido e beato, / gli alti
che disse la vergine, furono stampate dal diletto di udirle nel core di elisabet
1-205: il nero ciarlatano spillava il sangue dal cuore con un diletto feroce.
alla mente dalla conoscenza della verità, dal progresso compiuto nelle cognizioni scientifiche, soprattutto
verri, i-131: se non ti rattieni dal cogliere le rose disgustata dalle spine,
uscire dalle porte del mio paese e guardarlo dal di fuori come qualche cosa di perduto
dai doveri morali, sociali e civili o dal pensiero di dio). guittone
le verità e cose che si rappresentano dal poeta, possono arrecarci diletto, o
, o perché tali si fan divenir dal poeta. foscolo, vii-110: però
mani / sarei venuto, e non dal premio indotto, / ché premio non ne
/ a gli altri ingegni, e dal profondo orrore / trar quel diletto che
, allora non solamente non proviam diletto dal vero, ma talvolta ancora lo aborriamo
ben morsa / dentro 'l palato dal suo proprio dente; / e, se
alfin nel bagno dilettoso, / tutto dal collo in giù da sé si lava
alla immaginazione, e questo raccoglie così dal vero come dal falso, anzi per lo
e questo raccoglie così dal vero come dal falso, anzi per lo più mente
dilettosa voglia, pur declina / talor dal crudo corso, / tosto precipitando in lui
a l'antica disciplina / esca ruggier dal dilettoso incanto. linati, 13-131:
legione a lui data che procede dal convivere secondo l'umanitade propia
da ogni ordinario. tasi per dissimilazione dal pis. rezzola, col pref. priva
che convien pesar diligentemente le parole usate dal canone. magalotti, 7-187: in questo
conte di arcorte veniva diligentemente ver lui dal valentino per onorarlo. 3.
166): trovai lettere che venivano dal cardinale de'medici, le quali mi dicevano
usate dai genitori per difendere i figliuoli dal vizio; e col motivo di screditare
del marchese per discolparsi non poterono levargli dal viso quest'infamia. leopardi, v-12
bene discemere e conoscere il lusinghevole amico dal vero chi v'ha buona diligenzia.
, v-364: la gratissima vostra recatami dal sig. soncini mi trova sulle mosse
è tradotta 'carrozza di diligenza') dal gemelli careri, 2-i-180: « la sera
campane: a spargersi, il canoro, dal campanile alla campagna. =
dotta, lat. scient. dillenia, dal nome del bota nico tedesco
dotta, lat. scient. dilleniaceae, dal nome del genere dillenia, in
). ant. fare uscire dal proprio posto, spostare. e
dotta, lat. scient. dilophia, dal gr. 8 (xocpo <;
= voce dotta, lat. dilogia, dal gr. sixoyca, comp. da
è la folla, quando non viene invigorita dal magistero dell'arte. periodici popolari,
impegolati e chiazze di tintura, diluita dal sudore, presso gli orecchi e le
formarono con animo e intenzione di non uscire dal regno,... parendo loro
del mondo dilungano l'uomo da dio e dal suo servigio? ristoro, i-i (
cielo lo più che potesse essare respetto dal suo corpo. dante, conv.,
1-73: moise fe'delungare tutta la gente dal monte. albertano volgar., 31
dispictata mia ventura / m'ha dilungato dal maggior mio bene, / noiosa, inesorabile
che hanno i figliuoli, li si dilungan dal seno. c. mei, 244
, o vitale malia, / se dal tuo amore ci dilunghi e attrai / in
a terra, sulla strada che lo dilungava dal verbo: che lo portava all'emporio
separazione che essa [l'acqua] fa dal suo rimanente, prima che caggia si
pescaresi il passaggio nell'ampia strada che dal ponte si dilunga per gran tratto congiungendo
, ammiraglio de'ciciliani, avendosi dilungato dal porto di napoli intorno di sei miglia,
: oh bella successione, / che dal patrio valor non si dislunga! della casa
: egli è il vero, che dal latino in molte voci e modi il
, perché dove il piano si dilunga dal monte, si accosta al fiume che
taluni sembrerà che io mi sia dilungato dal rigore istorico, dirò in discolpa che per
28-248: troppo di corto m'ero dislungato dal cristianesimo... perché potessi buttar
de amar fu schiffo in pria / e dal camin de amor più dilungato, /
duol de la sua gente / che dal ben dilungata al ben desia, /
il moto che una dilungazióne del mobile dal suo termino, verrà perciò tanima,
... sono settanta passi dilungi dal golfo di tracia. fra giordano, 3-29
seppellirolo in una fossa, dilungi alquanto dal capannuccio. botlari, 3-i-39: io pur
, 5-2: intanto enea, spinto dal vento in alto, / veleggiava a dilungo
. da un punto a un altro, dal principio alla fine. a.
, i-204: la rondine viene / dal bianco mare: / si posò,
che valicò il ponte a rifredi e quello dal borghetto, e minò case e mura
... un leggier movimento fatto dal villanello nel rigagnolo del suo prato o
. mi fermai sotto la scala dove dal lucernaio accecato volavano gocciole e odor d'
si dimostra aver avuto il suo cominciamento dal diluvio universale. cattaneo, iii-3-355:
del fuoco, che le piovve sopra dal cielo. segneri, iii-1-215: noi abbiamo
iii-1-215: noi abbiamo due diluvi venuti dal cielo: uno di fuoco, uno di
e 'l medo, / mosso già dal mio editto e dal mio impero / a
/ mosso già dal mio editto e dal mio impero / a far de la
del perpetuo mare incontratisi lì ed alleatisi dal diluvio in poi nell'opera fra le
quel ch'a diluvi oggi è venduto / dal cavalier dall'ambra, / per ricomprarne
. -prendere, pigliare le mosse dal diluvio: cominciare dai primissimi inizi.
si chiama pigliar le mosse non dirò dal diluvio, ma per verità un po'di
. regionale * degma, * deuma, dal gr. setypia 4 mostra, campione
a temperare il terreno smunto e dimagrato dal sole, per modo che il disponga a
, 3-260: guardavo il suo viso allungato dal dimagrimento, mi sospendevo a verificare attraverso
vedere quella povera ragazza dimagrita, invecchiata dal dolore, che doveva far sforzo per
, 15-49: la giovinezza era sparita dal suo aspetto dimagrito. 2.
in queu'amor proprio di vanità, dal quale erano dimanati tutti i suoi errori
più poteva, fu dalla donna e dal figlio udito. vasari, i-753:
[bibbia], 1-83: prendi ancora dal paniere degli azzimi, che sarà davanti
spazio, una voce così parlando uscì dal vicino luogo a'due bollori.
l'italia. = deriv. dal lat. minare 4 spingere avanti gli animali
16-ii-225: fu detto fottivento questo uccello dal suo particolar dimenio dell'ale che ei fa
fu per ispazio di venti anni, cioè dal dì che elena fu rapita al dì
disdegnoso vecchio era già percosso e incurvato dal male, un de'suoi discepoli..
che appresso de'toscani ancora certi pronomi dal caso dritto al piegato si mutano.
le scale. 5. allontanare dal pensiero con un atto di volontà;
non dimentichi. (si tenga in guardia dal canto suo contro a'nemici ch'egli
s'è fatto). = dal lat. tardo dimenticare 1 uscir di mente
di quella grossa figlia resa più alta dal cappello, impacciata da un subitaneo ritorno
. ignorato, misconosciuto, non apprezzato dal pubblico (un'opera letteraria, artistica,
, da contarci tutte le ore vissute dal mondo, sabbia sterile, dimentica del sole
= comp. da mentire e dal pref. rafforzativo di-', cfr.
dotta, lat. scient. dimerus, dal gr. sip, ep7) c
fu quell'occhiata una supplica, sottoscritta dal cuore, con la quale chiedeva dimessamente
, per la vergogna che mi sento venire dal core insin nel viso. tasso,
dimessa / giace l'orbita sua lungi dal cielo, / ed a noi s'avvicina
la madre concedeva: nella casa abitata dal tarlo, nel fondo della campagna solitaria
o comico) che meno si scosta dal linguaggio quotidiano. bembo, 2-44
che la galilea dimessa donna / trasse dal fango, e i membri sozzi e
or dimesso, e della fortuna variata or dal favore de'padroni or dalla malevolezza e
isperate; dove capiterebbero mai se dimesse dal convento. bocchelli, 1-77: la
11-11-27: quella [melodia] che va dal grave all'acuto, o per il
illustri dimestichezze, sdegnoso di menar fama dal commercio col gregge pettegolo dei letterati.
= voce dotta, comp. dal pref. dimetil-che indica la presenza di
. = voce dotta, comp. dal pref. dimetil-che indica la presenza di
= voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-'
, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-'doppio ')
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-
, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- * doppio ')
. = voce dotta, comp. dal pref. dimetil-che indica la presenza di
= voce dotta, comp. dal pref. dimetil-che indica la presenza di
moderna metrica accentuativa, è variamente imitata dal senario o dal settenario.
è variamente imitata dal senario o dal settenario. giraldi cinzio, ii-61:
potrebbero ravvisare il senario giambico catalettico, dal quale, con molte licenze introdottevi,
agg. sostant. dimetrum), dal gr. sijxexpoi;, sostant. sipexpov
;, sostant. sipexpov, comp. dal pref. 81-'doppio 'e da
capo al settimo, ugo venne dimesso dal carcere. 4. esonerare da
da se stesso, vien dimesso alfine dal popolo,... e allora quanto
., ii-721: quindi augusto si fa dal libero consenso del popolo e del senato
dimettersi da membro della commissione ed astenersi dal voto. imbriani, 2-9: era
; / l'altra metade è, dal suo lato, / lo leone incoronato /
b. croce, iii-23-121: strappare questi dal proprio petto non si può e non
è pur due volte, quando dista dal sole parti novanta. 3.
, -a, -um (comp. dal pref. di [s] che indica
musica, significa che bisogna passare gradatamente dal forte al piano; è il contrario di
che digrada. onofri, 11-73: dal limbo d'apparenze in dormiveglia / sciamano
di superficie o di corpo, che dal suo perfetto grado, ed essere, è
-ant. caduta di uno o più suoni dal corpo di una parola. b
ella aspettava a casa il mio ritorno dal lavoro e dipendeva da me per le
e diminuzione. savonarola, 7-i-57: dal cessare di predicarla [questa dottrina] ne
con tutte le membra distinte e partiti dal collo in giuso, senza niuna diminuzione che
quest'anno diminuzioni d'acqua, e dal maggio all'ottobre non furono acque che
[il virtuoso di violino] nell'orchestra dal maestro di cappella o dal primo violino
nell'orchestra dal maestro di cappella o dal primo violino, suonando con l'arco
violino, suonando con l'arco solamente dal mezzo in su sempre forte e con diminuzione
ufficio; decaduto dalle proprie funzioni, dal proprio ufficio. - anche sostant.
recidivo dimissionario della vita. = dal fr. dimissionnaire. dimissionato (part
alfieri, i-141: in somma fui dal colonnello, e allegando la salute domandai
, e allegando la salute domandai dimissione dal servizio. foscolo, xv-127: con
chiese le dimissioni da esecutore, che furono dal governo accettate. 2.
il lavoratore dipendente recede con decisione unilaterale dal rapporto di lavoro. -dare, presentare
grido continuo scotendo l'orecchio mi ha destato dal riposo per impegnare la mia penna
principale o accessoria (non più prevista dal vigente codice penale militare) che consisteva
che consisteva nella destituzione di un militare dal servizio. = voce dotta, lat
prelati si deputerà. = dal fr. dimissorial. dimissòrio,
, non potessero dare per un anno dal giorno della vacanza, la licenza d'
chi pigliasse in sedia vacante la dimissoria dal capitolo, si stendessero a chi la
lat. scient. dimitòticus, comp. dal gr. 81- 'doppio 'e
arrivavano agli orecchi del padrone che accompagnate dal racconto delle risa che se n'eran
dimòia, sf. fango prodotto dal disgelo. soffici, v-2-348:
voce dialettale (toscana), deriv. dal lat. mollius, comparativo neutro
il vento succiano l'umidità derivata dal dimoio. = voce pisana,
me lo dice con quella voce che vien dal l'arsione. soldati,
1-8: apprezzato per tutte queste sue qualità dal granduca, il quale aveva occasione di
v. franco, 317: dal cerchio estremo, ove fan la dimora
/ famosa capitai fu caracora, / dal tartaro furor distrutta poi: / ora nel
ogni lusinga di salvare stalla e fienile [dal l'incendio], ed
nella sua ragione e nella sua pace, dal verde tenero della pianura lavorata.
il festeggiar finito ancora / quando giunse dal campo il messaggero, / non aspettato
intrò sotto al mantello. = dal lat. dèmordtió -ónis 'indugio '.
dell'anima in questa carne è una peregrinazione dal signore e un assentamento da cristo
: chieseli, ch'elli si levasse dal sole, e altro non volea da lui
tasso, 14-43: non ognor lunge dal cielo / tra sotterranei chiostri è la
dimoranza di quello cercamento, ci volgiamo dal nostro sforzo un'altra volta prima che noi
, ii-46: che cascar possa fin dal fondamento / la casa, e perir chi
con li secolari, sì si partono dal proponimento del riposo. s. degli arienti
garzia. bonarelli, xxx-5-27: -vien dal bosco una ninfa. /...
mal dimorare in siena della provesione che dal padre donata gli era,..
tende, insin che tutto il campo / dal correr presto procacciò lo scampo.
10. letter. riposare, astenersi dal lavoro, dalla fatica. proverbi
dotta, lat. scient. dimorphismus, dal lat. scient. dimorphus, deriv
. scient. dimorphus, deriv. dal gr. stfxopcpoc 1 che ha duplice
dotta, lat. scient. dimorphus, dal gr. 8 (fxopq>o <;
il dimoro della cisterna riceve mala qualità dal fumo della terra. -figur.
; e non fare dimoro di fuori dal raccordamento di lui. 3. indugio
: incontanente ch'alcuna cosa è comandata dal maggiore, com'ella fosse comandata da
, sanza dimoro, / scendon tutti dal cielo a coro a coro.
altri il conto. = comp. dal pref. di-con valore privativo e da
così eziandio si dee l'uomo astenere dal suo dimostraménto, il quale si dice spezie
po'di subbuglio. -ant. seguito dal partitivo. bartolomeo da s. c
(e si dice di argomenti tratti dal ragionamento deduttivo o induttivo, dall'autorità
volgi altrove, o regai donna, dal crudo / esperimento che sofia dimostra. serao
, 8-2- 610: dimostra pur dal cielo e segna / quanto schivar,
che li conti possono ugualmente esser resi dal monasterio, e che il soldato convertito
. panfilo volgar., xxviii-199: zurando dal comenzamento quele caose le qual quel medesemo
il bel purpureo volto / già dimostrava dal sovran balcone. lalli, 1-1-17:
batterlo, sporgendosi, con una mazza dal manico lungo. 19. disus.
/ tutto fesso per lato quel ghiottone / dal capo insin giù per le gambe al
una piazzetta biancheggiante, la qual deriva dal congiungimento dei fulgori di che ciascheduna stellina
si dimostra incurvato all'occhio posto lontano dal centro di essa sfera vaporosa. cattaneo
il caro endimione, / si dimostrava dal sovran balcone. -sgorgare (
. = voce semidotta, deriv. dal lat. dèmònstràre * indicare,
di una verità traendone gli argomenti dal ragionamento o dall'esperienza; probante.
(e il genere dimostrativo si distingueva dal deliberativo e dal giudiziale). cfr.
genere dimostrativo si distingueva dal deliberativo e dal giudiziale). cfr. dimostrazione,
la ventura stagione che si vedono appesi dal sarto, nei quali i figurini son disposti
l'attenzione e da distoglierne le forze dal punto dove si vuole effettivamente attaccare.
: l'ardore dimostrato insino all'ultimo dal più delle milizie al combattere, ha,
. 3. provato con argomenti tratti dal ragionamento (una verità, una dottrina
equazione su la retta e la circolare, dal cavaliere isacco dimostrata impossibile. b.
la detta rete è posto un regolo che dal centro passa fino alla circonferenza dell'astrolabio
deriv. da dimostrare; voce registr. dal tramater. dimostratura { demostratura),
mal sapendo cosa si facesse, si trasse dal dito l'anello ponteficaie, e lo
di affetto quasi paterno quell'angelino sceso dal cielo per rallegrarlo nella tristezza e confortarlo
ed è ricavata ordinariamente dall'esperienza, dal senso comune, dall'osservazione);
carducci, ii-18-270: le dicevo che fin dal '66 io conobbi il suo libro,
di pietra, e di tela, che dal canto loro si mostrarono insensibili ad ima
e come per ornamento dei luoghi, dal che ne viene in conseguenza una demostrazione
dopo. arila, 163: 'dimostrazione'. dal 1848 in qua si disse così quella
. cecchi, 1-121: sceso appena dal treno, fui preso nel gorgo della dimostrazione
in potere de'nemici la bastiglia governata dal signore di burg, il quale il primo
dimostrazioni ancor più acerbe, facendo apprestare dal carnefice gli stromenti del suplizio.
alcuna a favore del pontefice, quantunque dal noncio gli fosse fatta grandissima instanza.
= voce dotta, deriv. dal gr. 8óvap. t <; 'forza'
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-
, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 'doppio ')
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-
, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 'doppio ')
= voce dotta, comp. dal gr. 8'jva [(ju <
, o dirette o oblique, cavate dal fondo della meccanica e della dinamica,
verso solidale con la poetessa lombarda che dal rosso sociale delle prime poesie era venuta
significare l'esplicazione dinamica dei germi inseriti dal creatore nelle forze create. b. croce
= voce dotta intemaz., dal gr. 8ovap. ixóc (da sti
sia ad effetto l'ardito disegno tentato dal romagnosi, creando ima filosofia matematica,
commesso era spedito di corsa a prendere dal caffè vicino un vassoio fumante di «
. coniata da nobel nel 1866, dal gr. stivaci; 'forza ';
raccolta e immessa nel circuito esterno dal collettore o commutatore. ballesio,
. = voce dotta, comp. dal tema del gr. stivatile 4 forza '
gr. stivatile 4 forza 'e dal lat. modus 4 misura '.
voce scient. intemaz., comp. dal gr. stivatile 4 forza 'ed
tale attitudine inibitoria e dinamogenetica, regolata dal dolore e dal piacere e dall'abitudine
inibitoria e dinamogenetica, regolata dal dolore e dal piacere e dall'abitudine. dinamo
= voce dotta, comp. dal gr. stivaci; 4 forza * e
= voce scient., comp. dal tema del gr. stivatile 4 forza
= voce dotta, comp. dal gr. sóvapi? 'forza 'e
= voce dotta, comp. dal gr. suvapu? 'forza 'e
gr. suvapu? 'forza 'e dal tema di oxorcéco 'osservo '.
fumanti-incenso are il vitello, / e dal petto gli sgorga un caldo fiume /
sentendo / che si movean le lagrime dal core, / ch'era sommosso da
eguale, senza macchia, sentì salirsi dal petto un inno di gioia. boine
sono gli altri [pittori], dal primo all'ultimo, dinanzi a lui [
: e'poneva il pane, differenziato dal suo, dinanzi a i convitati. zanella
. biz. frrjvàpiot;, deriv. dal lat. dénarius): cfr.
e nell'italia nord-orientale. = dal nome del monte dinara (una delle principali
a bordo. = serbo-croato dinar (dal gr. biz. s ^ vdcpio?
esser falsa et erronea. = dal lat. dènarràre (comp. dal pref
= dal lat. dènarràre (comp. dal pref. dè-con valore intensivo e da
mascheroni, 8-374: dinasati / erano dal vii volgo beffeggiati. papi, 3-ii-48
= voce dotta, lat. dynastia, dal gr. suvaoxeta (cfr. dinasta
il 1500; ma ripreso a partire dal 1767) » ingl. dynasty (nel
dotta, lat. scient. dynastinae, dal nome del genere dynastès (gr.
= voce di area sett., dal fr. dinde, abbreviazione dell'espressione
= voce dotta, comp. dal gr. 8iiva [\ ud 'forza
il profumo denso e dinervante che esalava dal viale dei tigli. dinervare (ant
simil diniego. guerrazzi, ii-229: inasprito dal diniego del denaro, dalle passate trafitte
un deposito di lignite. = dal nome dello scopritore, dini (nel 1852
= voce dotta, comp. dal pref. dinitro- (che indica la
di due radicali nitro: comp. dal gr. 81- * doppio 'e nitro
chim. composto chimico ottenuto per nitrazione dal benzene; è usato nell'industria degli
= voce dotta, comp. dal pref. dinitro- (che indica la
di due radicali nitro: comp. dal gr. 81- * doppio 'e nitro
= voce dotta, comp. dal pref. dinitro- (che indica la
di due radicali nitro: comp. dal gr. 81- 'doppio 'e nitro
= voce dotta, comp. dal pref. dinitro- (che indica la
di due radicali nitro: comp. dal gr. 81- 'doppio 'e nitro
chim. composto chimico ottenuto per nitrazione dal fenolo; è usato nell'industria dei
= voce dotta, comp. dal pref. dinitro- (che indica la
di due radicali nitro: comp. dal gr. 81- * doppio 'e nitro
coloranti). = comp. dal pref. dinitro- (che indica la presenza
molecola di due radicali nitro: comp. dal gr. 81- 'doppio 'e
condurre tra i berci e le arance rosse dal suo dinoccolato ottimismo, sufolando in sordina
: era una bimba gracile e brutta, dal viso scialbo, dalle lunghe gambe dinoccolute
d [e] inocephalia, comp. dal gr. seivó? * terribile '
dotta, lat. scient. dinoceratidae, dal nome del genere dinoceras (gr.
. = voce dotta, comp. dal gr. 80v [apu <;]
lat. scient. dinophyceae, comp. dal gr. s'ivo? 'vortice
dotta, lat. scient. dinophilidae, dal nome del genere dinophilus (comp.
nome del genere dinophilus (comp. dal gr. sivo? 4 vortice 'e
esse possiede due lunghi flagelli partenti dal centro della faccia ventrale; si nutrono per
lat. scient. dinoflagellata (comp. dal gr. sivo? * vortice
gr. sivo? * vortice 'e dal lat. scient. flagellata * fomiti
dinomenidi. = etimo incerto: forse dal nome del tiranno di gela dinòmene (
brachiuri. = voce dotta, dal nome del genere dinòmene. dinòmidi
dotta, lat. scient. dinomydae, dal nome del genere dinomys (comp.
nome del genere dinomys (comp. dal gr. setvó? * terribile 'e
dotta, lat. scient. dinornithidae, dal nome del genere dinornis (v.
d'uomini scomparvero dalla nuova zelanda e dal madagascar. = voce dotta, lat
dotta, lat. scient. dinornis, dal gr. setvó? * terribile '
lat. scient. dinosauria, comp. dal gr. seivó? 'terribile '
lat. scient. dinotherium (comp. dal gr. seivó? 'terribile'e fbjpfov
: quando dunque un pittore nel partirsi dal porto avesse cominciato a disegnar sopra ima
sino in alessandretta, avrebbe potuto cavar dal moto di quella un'intera storia di
. bartoli, 1-308: quello estremo circuito dal quale è chiusa la superficie,.
supporgli con qualche sorta di raziocinio, dal rigirare e osservare i dintorni di quell'
= voce scient., comp. dal gr. 81-'doppio 'e nucleo
nove dì la nave / corse sospinta dal remeggio alato, / e notte e giorno
, or la tua faccia hai tolta / dal re saùl così? manzoni, pr
, / nel verso mio, / se dal sen rompemi / sfidando il dio /
istesso dio, per il quale 0 dal quale tutte le cose furono fatte e senza
apollo deo / questo amò in terra dal surgente fonte, / fin dove perde
un ambiente mentale vuoto di leggi. dal che dio ci scampi e liberi! pirandello
la grazia divina], perduta già dal genere umano, o da quanti era stata
sparta. = voce dotta, dal gr. sicopexta, da 8uo3£xó <;
antica atene. = voce dotta, dal gr. 8tco3exó <;, comp.
uscio legittimo dell'ovile chiunque è mandato dal papa in alcuna diocesi, che
alcuna diocesi, che chi v'è mandato dal diocesano particolare. muratori, 7-v-271:
luoghi non esenti, si possono ordinare dal vescovo che vi truovano, avvegnaché non
= voce dotta, lat. dioecèsis, dal gr. stótxijoi? 4 amministrazione '
dotta, lat. scient. dioctophymidae, dal gr. 8t- 4 doppio 'còxtó
voce dotta (creata nel 1904), dal gr. 8lo8o$ 4 via traversa '
lat. scient. diodontidae, comp. dal gr. 81-4 doppio 'e ò8ovq
soluzioni in numeri interi. = dal nome del matematico greco diofanto di alessandria
lat. eccles. dyophysita, comp. dal gr. 8ùco 4 due 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. 81-'due volte 'e olefine
= voce dotta, comp. dal gr. si- * doppio 'e oleina
. = voce dotta, comp. dal gr. si-'doppio 'e dal
. dal gr. si-'doppio 'e dal sufi. -olo. diomedèa,
nero, macchiato di alcuni punti, che dal bianco tendono al cenerino; perciò detto
, lat. scient. diomedea exulans, dal lat. [avis] diomedea (
= voce dotta, lat. diomèdeus, dal gr. 8iop. f) $eioc,
dotta, lat. scient. dioncosis, dal gr. dióyxcùoic 'gonfiore', da
. = voce dotta, comp dal gr. 81- * doppio *, [
*, [chet] one, dal gr. 81- * doppio 'e acido
= voce dotta, lat. diònè, dal gr. aidm); la scoperta
= voce dotta, lat. diònaeus, dal gr. 8icovato <; 'di
attraverso un'errata lettura di isidoro, dal lat. dionysias -adis (dal gr.
isidoro, dal lat. dionysias -adis (dal gr. siavuoid? -à8o <;,
nel poema] si trovava di tutto, dal ditirambo dionisiaco, alla sarabanda valpurgica,
ditirambo dionisiaco, alla sarabanda valpurgica, dal peana eroico, all'incantamento magico.
= voce dotta, lat. dionysiacus, dal gr. siovuoiaxó? 1 di dioniso
secolo). = voce dotta, dal lat. dionysius, dal gr. aiovóoio
voce dotta, dal lat. dionysius, dal gr. aiovóoio? 'di
lat. scient. diòon, comp. dal gr. 81- 'doppio 'e
compatte. = voce dotta, dal gr. storie * trasparenza '(81-
comp. (sul modello di panorama) dal gr. 5e. dc 'attraverso
fiori. = voce dotta, dal fr. diorite, deriv. dal gr
, dal fr. diorite, deriv. dal gr. siopt ^ co 'determino
determino '. il termine è registr. dal tramater; cfr. ingl. diorite
'. = voce dotta, dal gr. sióp&óto 'raddrizzo, correggo '
comp. da diosc [orea] e dal sufi. -ina. dioscorèa, sf
dotta, lat. scient. dioscorea, dal gr. aióa- xopoi 'dioscuri '
dotta, lat. scient. dioscoreaceae, dal nome del genere dioscorea; cfr.
dotta, comp. da discorda] e dal sufi. -ina. diòscuri,
fragranza. = voce dotta, dal gr. sioop. 0? 4 che
dotta, lat. scient. diosmeae, dal nome del genere diosma. dio§metina
voce dotta, comp. da diosma e dal sufi. -ina. diò?
dotta, lat. scient. diospyros, dal gr. 81ó- otrupoc; 4 grano
= voce dotta, comp. dal gr. 81-4 doppio ', ossigeno]
81-4 doppio ', ossigeno] e dal sufi. -ano. diossiacetóne, sm
. = voce dotta, comp. dal gr. 81-4 doppio ', ossigeno]
= voce dotta, comp. dal gr. 81-4 doppio ', ossigeno]
. = voce dotta, comp. dal gr. 81-4 doppio 'e ossido (
. = voce dotta, comp. dal gr. 81-4 doppio 'e ossima
. = voce dotta, comp. dal gr. 8t-4 doppio ', ossigeno]
8t-4 doppio ', ossigeno] e dal sufi. -ina. diossolano, sm
. = voce dotta, comp. dal gr. 81- 4 doppio ', ossigeno
], glic [ol] e dal sufi. -ano. diòta1, sf
= voce dotta, lat. diòta, dal gr. 8 [cùto <;,
dotta, lat. scient. diotocardia, dal gr. 8liùtoq 4 a due orecchi
= voce dotta, comp. dal gr. sede 4 attraverso 'e
voce dotta, lat. tardo dioptra, dal gr. siórcxpa, comp. da
. da 8i<4 'attraverso 'e dal tema òtc-'vedere '; cfr.
tante diottrie. = voce dotta, dal gr. 8ió7rrpa (cfr. diottra)
torricelli, 1-21: cosa notata anco dal keplero nella sua diottrica. buonafede,
dotta, attraverso il fr. dioptrique, dal gr. toc siotttpixdc, neutro plur
dotta, lat. scient. dioptrum, dal gr. siottrpov 'specchio '.
. = voce dotta, comp. dal gr. 81- * doppio ', [
acido] palmit [ico] e dal sufi. -ino. dipanaménto,
dipanare. = voce registr. dal tommaseo. dipanare (ant.
, 1-133: esce trepida, fitta dal labbro del cantante quella melodia che il
che faceva eterna quella sera. = dal lat. * dèpànàre, deriv. da
di api, una spaventosa cornamusa dipanata dal vento. dipanatóio, sm.
dipanare. = voce registr. dal tommaseo. dipancare, intr.
. figur. ant. essere dipartente dal fare qualcosa: smettere, cessare.
/ a chi ha fatto dipartenza / dal gran bene, e vene al male
delle quali... ho disposto che dal ricevitore dipartimentale del metauro sia fatto nelle
o qualche giudizio pronunciato in sua assenza dal senato o dai magistrati da lui proposti
commercio, il risparmio, talché, lungi dal dover essere famulativo di alcun ministero,
= adattamento del fr. département: dal sec. xii al xv nel senso
da partir 4 separare '); dal sec. xv 4 divisione, sezione amministrativa
, e piagni il dipartimento dell'anima dal corpo, e non piagni il dipartimento dell'
è altro che la separazione dell'anima dal corpo, la quale, per
o misera anima, lo tuo dipartimento dal corpo s'appressa. buti, 1-718:
questo si chiama parzialità; e dipartimento dal prossimo, e questo si chiama scandalo
e città: perocché, essendo solamente dal mare dipartiti dalla spagna, ordinarono di
centro pose / la terra, indi dal mar la dipartio. g. stampa,
: come la morte diparte l'anima dal corpo, così diparte l'amore di dio
, e il mio spirito fu dipartito dal mare. carducci, 84: te da
son, c'hanno cotanta onranza / che dal modo degli altri li diparte? varchi
non pagando, sia raso e dipartito dal numero delli altri della detta compagnia.
a persona; né v'è chi dal suo volere il diparta, né chi al
che scende, e tanto si diparte / dal cader della pietra in igual tratta,
11. figur. scostarsi, discostarsi (dal vero, dal giusto, da un
. scostarsi, discostarsi (dal vero, dal giusto, da un principio);
boiardo, 2-7-1: turpin, che dal ver non se diparte, / per
conduca, / per non mi dipartir dal mio costume, / poi che da tutti
voglio. anguillara, 6-290: anch'io dal voler tuo non mi diparto. tasso
né farsi una legge di non dipartirsi dal loro esempio. monti, iv-409:
di impazienza né si dipartisse un attimo dal contegno di un gentiluomo perfetto. bocchelli,
ché il marito cinese non si dipartiva dal suo ascetico riserbo. 12
segnavano le rivolte d'un gran fiume, dal quale si dipartivano diversi canali. moravia
e crudeltade. bandello, ii-1121: dal nostro clima, come'l ciel dispone,
tra boschi la smarrita agnella, / che dal pastor sperando essere udita, / si
, x-2-12: dopo il tuo dipartir dal patrio suolo / io misero parini il fianco
locuz. -dipartirsi dalla vita, dipartirsi dal mondo: morire. la spagna,
che dopo l'empia dipartita, / che dal dolce mio bene / feci, sol
/ una foglia inaridita, / che, dal ramo dipartita, / lenta lenta vi
guittone, i-4-8: ma omo religioso departito dal mondo, estraniato,...
bene ricorrer al concilio generale, impetrandolo dal sommo pontefice. 3. ant
dell'altre, perché non sono dipendenti dal solo intelletto. fogazzaro, 1-224:
: qualunque cosa vi possa occorrere dipendente dal governo cisalpino, (essendo voi fusignanesi
tutto il marchesato di saluzzo stato ricuperato dal re, ei ne investiva il marchese gianluigi
gianluigi, ma come di feudo dipendente dal delfinato. tommaseo [s. v
meno importa il non mostrarsi dipendente né dal consiglio, né dall'opera di chi si
scudi per ciaschedun schiavo che si cava dal paese. dipendenteménte (ant.
dipendendo', come: « vivono dipendentemente dal capo della famiglia », l'uso è
corrompe il suo principio; però che dal principio seguono tutte le dependenze:
conobbe la dependenzia di tutte queste parole dal verbo che era poco di sopra.
: ed acciò ch'egli abbia dependenzia dal consiglio grande, bisogna che sia eletto da
, ripigliò egli allora, ha dipendenza dal prencipe. sarpi, iii-163: coll'introduzione
.. prometteva una più assoluta dipendenza dal re. baretti, 1-107: le nostre
, 7-285: togliete siffatta dipendenza [dal principe], fate che tutti credano alla
5-271: si trovava in grande dipendenza dal fratello maggiore e dal minore, due persone
in grande dipendenza dal fratello maggiore e dal minore, due persone che avevano assorbite
si reggesse da sé, una apparente dipendenza dal sovrano si conservava. balbo, ii-141
assertori della possibilità di decifrare l'anima dal volto. g. raimondi, 3-59:
il canale diritto, mentre amendue si partano dal medesimo principio, e vadano a terminare
da regole, ma in gran parte dal giudizio. redi, 16-iii-461: venne
diritto di proprietà dipenderanno dalla squadra, dal tomo e dal compasso. 2.
dipenderanno dalla squadra, dal tomo e dal compasso. 2. essere condizionato;
e il dilatar gl'imperi tutto dipende dal mangiar poco e digerir molto. d
del caso. guerrazzi, 6-60: dal tenere questa fortezza forse dipende la salute
naturali; ma pur quelle che dipendono dal libero arbitrio, sapere non possono.
la sua vita e la sua morte / dal cenno mio dipende. marcello, 35
p. verri, i-440: dipende dal capriccio del giudice solo e senza testimoni
peggio, un affronto a battista, dal quale, ormai, dipendeva la nostra
dipender dalle procelle e da'venti, e dal mero arbitrio della fortuna. foscolo,
miscea fosse aver estro, / dipendo dal maestro di cappella. de sanctis,
né è libero il contadino che dipende dal proprietario, non è libero il cliente
: compreso mio nonno, dipendiamo tutti dal poco che guadagna mio fratello euclide a
equicola, 380: le operazioni dell'animo dal corpo dependono, e quelle del corpo
anima] non dipende dalla materia e dal senso. -scherz. cesarotti
di tutto la lingua scritta dovrà dipendere dal tribunal dei grammatici, poiché non hanno
: il verbo che depende da lui [dal * comeché '] suole..
cose dependono, come tutte le misure dal punto e tutti i numeri dall'unità.
si presenta sotto forma di liquido incolore, dal gradevole odore di limone, insolubile in
= voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. si-
, comp. dal pref. di- (dal gr. si- 'doppio ')
. = voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-
, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- * doppio ')
voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- * doppio ') e
lat. scient. dipygus, comp. dal gr. 81 * doppio'
. famiglia di tenie che è caratterizzata dal fatto di possedere un doppio apparato genitale
dotta, lat. scient. dipylidiidae, dal nome del genere dipylidium (v.
dotta, lat. scient. dipylidium, dal gr. 8 (710x0?
, che si cava dalle noci, o dal seme di lino, i quali presto
confondono fra di loro più facilmente, dal che ne nasce la sopraddetta morbidezza.
ciel lusinga, / e 'l sol dal suo cammin lungo e distorto / mostra
colori più decisi, voleva star lontano dal sembrar d'immischiarsi negli affari del milanese.
tasso, 1-19-68: gli son quasi dal pensier dipinti / i simulacri de gli
cosa onesta esser acerba. = dal lat. [: im] pingère,
sm. chim. composto chimico derivante dal dipiridile, per riduzione con sodio in
. = voce dotta, comp. dal gr. si- * doppio * e piperidile
. = voce dotta, comp. dal gr. si-'doppio 'e piridile
'. = voce dotta, dal gr. sttiupo? 'cotto due volte
= voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. si-
, comp. dal pref. di- (dal gr. si- 'doppio ')
= voce dotta, comp. dal gr. 8171x60? 'doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. si- * doppio 'e 7rxdai
. scient. dipiasiocoela, comp. dal gr. 8i7rxàoio? 4 duplice
ecc. = voce dotta, dal lat. mediev. dipiè, dal gr
, dal lat. mediev. dipiè, dal gr. 8171x7) 'doppio
). = voce dotta, dal gr. si- 'doppio 'e tcxtqyt
= voce dotta, comp. dal gr. si-4 doppio 'e pleurula
= dall'ingl. diplex, comp. dal gr. si- 4 doppio 'e -plex
si- 4 doppio 'e -plex, dal lat. simplex, duplex, ecc.
lat. diplìnthus (vitruvio), dal gr. 81jrxivakx; (comp.
. = voce dotta, comp. dal gr. smxóo? 4 doppio 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. sinxóo? 4 doppio * e
= voce dotta, comp. dal gr. sitcxóo? 4 doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. 8i7rxóo? 4 doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóo? 4 doppio * e
dotta, lat. scient. diplòdia, dal gr. 8i7ixof? -f8o? 'doppio
dotta, lat. scient. diplodina, dal nome del genere diplòdia. diplodòcidi
dotta, lat. scient. diplodocidae, dal nome del genere diplodocus. diplòdoco
nelle abitazioni trogloditiche delle caverne, assalite dal soffio di mostruosi diplodochi annusanti, che
lat. scient. diplodocus, comp. dal gr. 8i7ixóo? 4 doppio '
cranio.. voce dotta, dal gr. sittxótj 4 piega, sutura '
. = voce dotta, comp. dal gr. 8171x60? 4 doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóo? 4 doppio 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. 8mxóo? 4 doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóo? 4 doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. sorxóo? 'doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóo? 4 doppio 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. sittxóo? 4 doppio 'e
. diplois -idis [vulgata), dal gr. 8i7rxo£? -l8oc. per il
due serie di cromosomi, provenienti rispettivamente dal padre e dalla madre.
nell'antica roma, permesso dato dal senato in età repubblicana, dall'imperatore
in età repubblicana, dall'imperatore o dal prefetto in età imperiale, per salvacondotti
. carducci, ii-10-177: sono andato dal prefetto. mi ha pregato, scongiurato
voce dotta, lat. diplòma -atis, dal gr. 81tzx (ù \ x voce dotta, comp. da diploma e dal gr. (piklct * amore diplomatica di giulio ii. = dal fr. diplomatique (nel 1708). della diplomazia, per via diplomatica, dal punto di vista diplomatico; con accortezza e parlamentarie, e giornalistiche, ma dal tempo che dalle chiacchiere forma le opinioni pranzo diplomatico; e ci crediamo dispensati dal fame la descrizione. nievo, 197: .. certo si sarebbe tolta quella sconcezza dal boccaccio. 7. sm.
con crema e liquore. = dal fr. diplomatique (nel 1726 * relativo
. studioso di diplomatica. = dal fr. diplomatiste; ingl. diplomatisi (
genere, la politica intemazionale considerata particolarmente dal punto di vista formale.
una tattica elastica. = dal fr. diplomatie (nel 1791, sul
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóo * doppio 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. sittxóoi; 'doppio 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. sittxóo; * doppio 'e
diploneurous (sec. xx), dal lat. scient. diploneura (= articulata
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóo; 'doppio * e
. sittxóo; 'doppio * e dal sufi. -onte. diplopìa, sf
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóo; * doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóo; 'doppio * e
. diplopod (sec. xx), dal lat. scient. diplopoda (=
dotta, lat. scient. diplopora, dal gr. sittxóo; * doppio
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóoi; * doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóo; 'doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóo; 'doppio 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. sittxóo; * doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóo; * doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóo; * doppio 'e
= voce dotta, comp. dal gr. sittxóoi; * doppio 'e
lat. scient. diplotaxis, comp. dal gr. sittxóoi; * doppio '
. = voce dotta, comp. dal gr. sittxóoi; 'doppio 'e
. = voce dotta, cómp. dal gr. sittxóoi; * doppio * e
. = voce dotta, comp. dal gr. sittxóoi; 'doppio 'e
. = voce dotta, comp. dal gr. si- 'doppio 'e tiveóizcov
lat. scient. dipneusta, comp. dal gr. si- * doppio 'e
gr. si- * doppio 'e dal tema di nvéco 'respiro '.
dotta, lat. scient. dipnoi, dal gr. sbrvooc; * con
', da si- * doppio 'e dal tema di ttvéco 'respiro *.
ateneo. = voce dotta, dal gr. seittvooocpiar / ji;, comp