ha sempre paricolosamente danzato. = dal fr. tournant (nel 1671),
fatto tornare a ottobre. -rientrare dal pascolo. crescenzi volgar., 9-01
-risalire al cielo (l'anima liberata dal corpo con la morte).
anima sua tornando al suo regno, partisse dal grembo stesso della povertà.
vasi. davila, 526: richiamato aspramente dal re, tornò, benché con poca
tornava a guardarsi intorno. -tornare dal sonno-, ridestarsi. arici, ii-376
un dato punto o, anche, dal principio dell'esposizione (anche nelle espressioni
proporrei alla camera di sospendere, a partire dal primo giorno del prossimo mese di giugno
, che da me fuggio / esule dal suo regno, e tornò poi / schiavo
infiammati occhi volse a la cittade / dal suo carro sublime. carducci, ii-9-337:
venir verso noi; vedi che toma / dal servirio del dì l'ancella sesta.
intorno, / che sciorsi non saprian dal ricco laccio, / perché tomin più
tornare su se stessa, quasi un circolo dal quale un'immutabile caro, 3-1-328
tortora, i-320: tornò la capitolazione approvata dal re carlo, ciò che loro tornava.
: quando si faceva mia madre un vestito dal signor belom, trovava poi che non
birago, 563: il che saputo dal maestro di campo, dando alcuni scudi
ah, maledetto! via codeste mani infami dal mio tesoro! tornamelo, tornamelo!
xxxv-i-285: tal fors'ha l'alta dqnna dal su'lato, / che lo vii
contatto con la realtà, fare ritorno dal mondo dei sogni, della fantasia.
gran parte dei significati di volvére e che dal valore originario di 'girare, far girare'
mediterranee, che fornisce un colorante variabile dal rosso al blu, utilizzato in passato
carta di tornasole non toma più rapida dal rosa al viola. soldati, 6-455:
la tintura di tornasole. = dal fr. tournesol (nel 1201) e
tornado), sf. ritorno nel luogo dal quale ci si è allontanati per un
: tornare presto, velocemente nel luogo dal quale si è partiti. rappresentazione della
, accioché non fosse trovato né veduto dal marito. ammirato, 654: gli ambasciatori
risplende / più puro il dì, ché dal tornato lume / in que'begli occhi
, iv-10-175: la quale battaglia durò dal sole levante insino al tramontare, pero ché
simil. movimento tumultuoso di piante scosse dal vento.
, ed il cappello. = dal fr. ant. torneier (nel xii
nel xii sec.), deriv. dal lat tornare (v. tornare)
è torneata da muro di silenzio sarà saettata dal nimico da tutte parti. sercambi,
in figura ritonda torniate, terminato dentro dal predetto spazio ntondo. 4
, tornerò, tornièro), sm. dal medioevo al seicento, spettacolo d'armi
luis fece fare nella moneta del tornese grosso dal lato della pila le bove da pregioni
gioacchino duca d'auge sarà tenuto a defalcare dal suo tesoro cento scudi tomesi d'oro
tornesèllo (v.). = dal fr. ant torneis (mod. tournois
(mod. tournois), che è dal lat. mediev. turonensis [denarius
3. strumento girevole col quale si sollevavano dal bagno di tintura i panni tinti.
), sm. macchina utensile caratterizzata dal moto rotatorio del pezzo da lavorare e
moto rotatorio del pezzo da lavorare e dal moto di avanzamento lineare dell'utensile, usata
corda, ch'a quella è avolta dal secondo solaio. 10. locuz
pubblicarsi. = lai tornus, dal gr. xóqvog, di origine indeur.
intorno, attor no'derivano dal greco toqvócd, xoqveio, xóqvo? ec
2-18: gli elefanti e i rinoceronti, dal profondo delposizione chimica e dalla diversa qualità
pur sempre le selve, accorrono dal padre dentista della missione, a farsi
: le liscie pietre, i fiori svelti dal prato e le tornite frutta.
gadda, 9-14: « adesso, sono dal cragnoni. » « dal?.
, sono dal cragnoni. » « dal?.. » « dal cragnoni,
» « dal?.. » « dal cragnoni, stabilimento cragnoni. faccio il
giro delle ore che vien fatto dal tomo, e mota così detta della dispensa
armilina e chiarice / e alda bella dal bel viso adorno, / che è nel
degli 'scritti vari'di s. betti stampato dal torelli nel '56 o '57 o
1963, si è aggiunto, almeno dal 1983, il passaggio alla lingua comune dell'
1-i-245: è venuto a trovarmi il generale dal verme. ho preso il toro per
. nell'architettura classica, modanatura convessa dal profilo più o meno semicircolare, che
lemente la maga di coleo / cacciata fu dal suo maritai toro / da quel che
ricorrendo ai tribunali avrebbe ottenuto la separazione dal marito; la quale in quanto al vincolo
= voce dotta comp. da toro1 e dal gr. cpiàog 'amico, amante'.
nel 1889); voce registr. dal d. e. i. toroidale
voce dotta, comp. da toro2 e dal suff. gr. oeiòrjg 'simile a'.
del ra don, derivante dal decadimento radioattivo del torio. = voce
fili che forma un cordone. = dal fr. toron (nel 1690),
toron (nel 1690), deriv. dal lai torus (v. toro);
. toro); voce registr. dal d. e. i. toróso
, lat scient. torpedinidae, deriv. dal nome del genere torpedo (v.
e tale figura professionale è oggi sostituita dal meccanico di armi subacquee).
autom. carrozzeria aerodinamica a profilatura continua dal cofano alla parte posteriore, fabbricata a
alla parte posteriore, fabbricata a partire dal 1910, con posti anteriori scoperti senza
colui che lo tocca, = dal fr. torpide, deriv. dal provenz
= dal fr. torpide, deriv. dal provenz. torpio, che è dal lat
. dal provenz. torpio, che è dal lat torpedo -ìnis (v. torpedine
292: in pochi mesi dalla servitù e dal torpore passammo per un istantaneo e quasi
. = per anton., dal nome dell'inquisitore domenicano spagnolo tomàs de
cavaliere, ma da legione. = dal lat torques (v. turque) con
un millimetro di mercurio. = dal nome del fìsico e matematico italiano e.
.). = lai turris, dal gr. tùqqis, var. di tùqois
d'agente da torrefare; voce registr. dal d. e. i.
bene una padella, e poi levata dal fuoco metterci sopra una carta, con
, e camminavano lentamente, lasciandosi più svelare dal sole, in una indecenza puerile
tanto repentemente quanto uno torrente che descende dal monte e corre in una valle. g
di lacrime un torrente, / come dal santo costato / versa sangue largamente.
, volto in torrente ondoso, / dal tirreno a l'ionio ingorga e passa.
sostenuto dalla disciplina della milizia turchesca e dal valore e perizia di ariadeno. marini
di eloquenza sollecitati o estorti ai critici dal centenario dantesco, e peggio agli oceani
usò più mai. -venire liberato dal carcere o da un bando di condanna.
e uscendo io quasi di mala voglia dal campo di studi nel quale lavoravo.
: è celebre lovania per lo studio, dal quale sono usciti molti uomini eccellenti.
d'animo; anche nell'espressione uscire dal cuore). contrasto giustiniano, 23
gioia schietta, viva, che le usciva dal cuore; la sua voce era soffocata
come sia sì facilmente / tanto di frenesìa dal capo uscitoli. 21. andar fuori
, padre, e non v'esca mai dal cuore né dalla memoria né dall'anima
. b. croce, ii-13-163: dal passato era uscito il presente di cui essi
alle volte fanno uscir... dal gabinetto deliberazioni importan tissime,
: l'ex capitano che uscì sindaco dal laborioso conclave del comitato di liberazione era
in un'altro modo, venuto tutto dal latino, 'forem', 'fores', '
buon medico, non si può uscire dal signor maurizio. -non uscirne-,
e gli sovvenne cammino prefissato, dal programma stabilito, dalle regole e dalle
tutti dava sodisfazzione. = dal lat. exire, comp. da ex
tristizia, isceve- ramento de l'anima dal corpo miserabile e dannazione abbo- minevole.
matasala, v-71-111: per la signoria alberto dal canale si avemo da la badia a
di resistere fino all'uscita dall'invemo e dal gelo. -conclusione della vita,
fosse stata la significazione politica dell'uscita dal ministero del signor gioia e dell'entrata
anche della fortezza, assaltarono i nemici stracchi dal viaggio e disordinati, e li posero
demmo a correre a furia. -sceso dal letto. sercambi, 1-i-156: uscita
letto. sercambi, 1-i-156: uscita dal letto, acese una lampada, uscio
altri italiani usciti come voi senza istruzione dal loro paese, lo fanno in boston,
uscito fuor di se stesso, si partì dal convito. c. dati, 3-7:
disus. fuoruscita di una sostanza organica dal corpo (e anche, in senso concreto
si riferisce a tali guerrieri. = dal serbocroato uskok, propr. 'fuggiasco', che
rimosso, prendendo la penitenzia. = dal lat. tardo usibìlis, rifacimento del class
, asia minore e africa settentrionale, dal colore bruno-rossiccio sulla parte superiore del corpo
genere agrobate (agrobates galactotes), dal piumaggio rossiccio, con lunga coda, che
manipolazione delle sostanze minerali. = dal fr. usine, che è dal lat
= dal fr. usine, che è dal lat. officina (v. officina)
i nomi usitati oggidì, e che derivano dal settentrione, con quelli tuttora usitati e
e che derivano dalla grecia o dal lazio, o dall'italia de'tempi di
con tanto impeto, che i paesani attoniti dal non usito spettacolo dell'armi civili,
volg. * osmàre, che è dal gr. òo ^ aofiai, denom.
dotta, lat scient usneaceae, deriv. dal nome del genere usnea (v.
che mediante fuso loro sperava di liberarsi dal suo male. -l'indossare o
città, e questa conduttura vien fatta dal publico. galileo, 4-3-175: un antico
di meccaniche, scritto già in padova dal nostro accademico sol per uso de'suoi
e bondie dietaiuti, 296: dal ben cominzar vene / lo finir dilettoso,
come il diritto di raccogliere o trarre dal fondo prodotti per fame commercio, ecc
degli usi civici, instaurato nel 1931 dal governo italiano, riporta numerose sentenze della
l'alte cime, / manda in terra dal ciel giove sublime. -d'
buon uso, gioè l'attitudine presa dal molto usare la cosa, rende l'
praticata nei giudizi innanzi a quel giorno: dal che si arguisce necessariamente che questo genere
, i-13-173: oimè! m'avveggio che dal lungo antico / uso sì vinta mia
a molti abusi. ibidem, 323: dal mal uso è vinta la ragione.
voce di etimo incerto: secondo alcuni, dal fr. ant oiselier 'che riguarda
uccelli'. secondo altri, deriv. dal fr. ant houseaux (v. uosa
voce dotta, comp. da uso2 e dal gr nétoov 'misura'. uspergènse (
, lat mediev. uspergensis, deriv. dal toponimo usperg [i \ um,
ungheria, ma adottati, a partire dal xviii sec., anche in altri
un'uniforme contraddistinta da un colbacco e dal corto giubbetto. leonardo moceni ^ o
. in qualità di lacchè, e dal medesimo fu fatto vestire all'ussera.
j. hus. = deriv. dal nome del predicatore boemo jan hus (1369-
sono saìvatiche. = deriv. dal nome del predicatore boemo jan hus (1369-
chili di occhi umani ». = dal serbocroato ustaèa 'ribelle', deriv. da astati
dotta, lat scient ustilaginaceae, deriv. dal nome del genere ustilago -inis (
, lat. scient ustilaginales, deriv. dal nome del genere ustilago -inis (v
nella denominazione scient.), deriv. dal class, ustus (v.
l'acquisto della lombardia. = dal lat ustulàre (v. ustulare).
bruciare. = deriv. dal lat ustus (v. usto 1)
, lat. tardo ustrinà, deriv. dal class, urère (v. urere
voce dotta, lat. tardo ustrinum, dal femm. ustrinà (v.
ustulatìo -ònis 'scottatura', nome d'azione dal class, ustulàre (v. ustulare)
v. ustulare); è registr. dal d. e. i. (
ma anche gli stessi bidelli di essere esenti dal pagamento delle alienate regalie, che restavano
, lat. tardo usualis, deriv. dal class, usus (v. uso2
per usucapione'- capite? - che nasce dal pacifico possesso. = voce dotta,
debba dipendere né dalla mano, né dal lavoro, né dalla forza, né dall'
, rispettivamente, quello costituito volontariamente dal proprietario mediante disposizione testamentaria o mediante contratto
e degli interessi dei capitali che decorrono dal giorno in cui si apre l'usufrutto;
era il frutto che i nostri ricavavano dal cambiare o dal prestare ai particolari ad
che i nostri ricavavano dal cambiare o dal prestare ai particolari ad usura, voce
oro stesso già da lungo tempo accettato dal suo crudele discepolo. cattaneo, ii-2-43:
le nouvelles vagues. = dal fr. usure (nel 1530),
siccome ne ha bisogno, non guarderà dal quattro e mezzo al cinque. se
: niuno ingordo usuriere riscosse mai tanto dal debitore quanto dal pigro la ritardata fatica
usuriere riscosse mai tanto dal debitore quanto dal pigro la ritardata fatica. delfico,
derata, la maiala guerra. = dal fr. ant. usurier, che è
fr. ant. usurier, che è dal lat. usurarìus (v. usuraio
parabosco, 5-41: se il giovane dal valore e dal merito suo giudica l'
5-41: se il giovane dal valore e dal merito suo giudica l'altrui, non
, vl-337: achille stazio predato tacitamente dal volpi reca due passi di cicerone ove questo
non starò a scrivere il termine usato dal torzone: non era né bugia né
la medesima, ma diversa- mente usurpata dal pilato per dar fondo, e da orlando
finto apelle, e usurpato come suo dal sig. galileo. casti, vi-233:
usurpatore a colpi di becco oppure viene uccisa dal più forte occupante. 2
2-58: vedi, vedi come fulmina / dal cavallo volatore / sul libeccio usurpatore:
sa che queste cose furono quasi prestate dal poeta a l'oratore? però né
ciascuno dei vari tipi di delitti previsti dal codice penale. ghislanzoni, 16-101:
l'utiello, i militari delitti previsti dal codice penale militare di pace.
. disus. nome usato in italia dal sec. xi al sec. xvii (
. = voce dotta, deriv. dal lat. utensilìa 'cose necessarie', neutro
utero, che riguarda l'utero, dal punto di vista anatomico, fisiologico o
dalla mucosa che riveste l'utero o risultanti dal disfacimento dell'epitelio e del connettivo,
. = voce dotta, deriv. dal lat ùter utris (v. otre)
e arcicorredata di pellegrini pensieri, che dal rimpinzato utero della sua mente scappan fuora
voce dotta, comp. da utero e dal gr. gacpr) 'sutura'.
,... sia stato impressionato dal genere di disegno tra illustrativo e fantastico
i consiglieri di luigi ix lo dissuadevano dal pacificare gli stranieri; s'indeboliscano pure
per la grandissima utilità che si trae dal suo communissimo uso, ad ogni altra
. degli atti, 131: fo sperato dal populo facesse utilità a la ciptà.
utilità, descrivendo le istorie del popolo romano dal cominciamento della cittade. giovanni da
marginale-, incremento della soddisfazione totale ricavata dal consumo di un'unità aggiuntiva di un
, soddisfazione globale che un individuo ricava dal consumo di una determinata quantità di un
per far sì che non fossimo ritrosi dal travaglio di procacciarli. leopardi, iii-368
utilità, che è quanto, fino dal ristabilimento della nostra accademia, ci siamo
sistema utilitario. scuola utilitaria, fondata dal bentham sul principio di questo secolo.
poco consumo e poco tassata, solitamente guidata dal proprietario (1932). e.
ingl. utilitarian, coniato nel 1781 dal filosofo e giurista j. bentham.
. = voce dotta, deriv. dal lai utìlis (v. utile),
e inosservato: lo stile ci verrà dal buon costume. 4. aeron
che si chiamano utini. = dal fr. ant hutynge, che è dall'
. nel diritto romano, interdetto proposto dal pretore a difesa della proprietà dei beni
appassionato;... assillato disperatamente dal continuo pizzicore dell'utopia.
, lat mod. utopia, comp. dal gr. oi> 'non'e xcmog '
. m. -ci). che prescinde dal compromesso inerente alla realizzazione pratica, che
, gli 'utopisti'italiani, esecrato dal grosso delle popolazioni che si sollevarono
nella dottrina dei mandei, essere emanato dal supremo principio spirituale, il grande massa
= voce italo-austriaca, denom. dal lat utraque, femm. di uterque
con suff. frequent; è registr. dal d. e. i. (
. = voce registr. dal dei (che l'attesta nel 1949)
è la mia persona. = dal lat. utria, plur. di uter
cieli han possa e arte. = dal lat autumnalis (v. autunnale),
riuniti a formare un grappolo, di colore dal giallo al rosso violaceo (spesso in
352: fiorisce l'uva; e dal ciliegio folto / pendono bianche le
dotta, lat scient uvaria, deriv. dal class, uva (v.
più di tre passi, impetrò: dal bottegaio un foglio di cartaccia da frammettere
, lat scient. uvea, deriv. dal class, uva (v. uva1)
refrigerare alquanto. = tratto dal lat tardo uvula (v. ugola)
. da uva (v. uva1) dal tema di ferre 'portare, produrre'.
[ltra] vio [letti] e dal gr. itódog 'malattia'.
dotta, lai scient uvularia, deriv. dal lai tardo uvula (v.
. = voce dotta, comp. dal lat. uxor -òris (v. uxore
uxor -òris (v. uxore) e dal tema di caedére 'uccidere', sul modello
quella donna che miri fisuzzo. = dal fr. ant. houce (mod.
v.); la sua forma deriva dal greco v da cui si originò la
-nel codice alfabetico intemazionale viene identificata dal nome victor. 2. minuscola puntata
il v2 fece il primo volo coronato dal successo. nato dagli sforzi disperati della macchina
, va'! '. = dal lat vah, di origine espressiva.
certa avesse del primo luogo vacabile. pagliari dal bosco, 198: nasce che a
ii-31: ancora che i cardinali avessero tratto dal detto castello nel tempo di sedia vacante
attività culturali (e l'espressione deriva dal titolo di un episodio del film di a
vacance de la légalité, espressione coniata dal deputato socialista léon blum nel 1927)
a riscuotere i beni del nonno filippo dal tribunale che li faceva amministrare come eredità
11. milizia vacante-, esenzione dal servizio militare. livio volgar.,
= voce di area merid., dal lat vacantivus (v. vagantivo).
in cui stetti così bene! = dal lat. vacantia, neutro plur. sostani
vacanza. il neologismo è stato preceduto dal sostantivo vacanziere, colui che è in
.. il neologismo è stato preceduto dal sostantivo 'vacanziere', colui che è in
3-62: quando alcun gentiluomo uscisse [dal bossolo] castellano, ove la rocca e
3. sospensione di un'attività; riposo dal lavoro o dallo studio (ed è
: a quell'ora i contadini toman dal lavoro e i ragazzi e le vaccaie dai
è di area pugliese). = dal lai mediev. vaccaricia (nel 1289)
vaccaricia (nel 1289), deriv. dal class, vacca (v. vacca
. abr. vaccarecce. voce registr. dal d. e. i., che
, e quanti altri avventizi venivano ingaggiati dal contadino o dal padrone.
altri avventizi venivano ingaggiati dal contadino o dal padrone. = dimin. di
. n. 3 è registr. dal d. e. i., che
calcio che per mia buona ventura ho tòcco dal bono, a punto in mezzo de
signif. n. 5 è registr. dal d. e. i. che
di vaccinare tutti gli schiavi che venivano dal darfùr. svevo, 8-694: la tua
voce dotta, comp. da vaccino2 e dal tema del lat ferre 'portare';
signif. n. 1 è registr. dal d. e. i. (che
voce dotta, comp. da vaccino2 e dal suff. lat. -formis (da
= voce dotta, lai scient vaccinium, dal class, vaccinium, relitto del sostrato
t o); è registr. dal d. e. i. che l'
in altro individuo, non solamente lo preserva dal vaiuolo naturale, come fa l'inoculazione
pustole in varie zone del corpo lontane dal punto di innesto del vaccino, determinata da
voce dotta, comp. da vaccino2 e dal gr. segna 'pelle'. vaccinoftalmìa
voce dotta, comp. da vaccino2 e dal gr. òcpùax ^ la (v.
voce dotta, comp. da vaccino2 e dal tema del gr. yevvao) '
dotta, comp. da vaccino2 e dal gr. xóyog 'discorso, trattazione'.
volgari (e anche, talvolta, dal fisico obeso e dall'aspetto trasandato)
per lo più dai modi volgari, dal fisico corpulento e dall'aspetto trasandato.
o affanno. brusoni, 9-618: dal tremolio della voce e dal vacillamento degli
, 9-618: dal tremolio della voce e dal vacillamento degli occhi... che
fenoglio, 1-i-1809: si era levato dal letto e misurava la stanza a passi disordinati
sembra annerito dall'incendio; o forse dal fumo dei lambicchi, dei crogiuoli, dei
-rotto, reso incerto dall'emozione, dal timore (la voce). 1suzzati
inciampando: come fa chi è oppresso dal sonno o dall'ebrietà. ariosto,
vacillino. moravia, xi-170: saltai giù dal pontile dentro la barca a fondo piatto
. pavese, 4-102: nell'ombra saliva dal mare come un alito che accompagnava il
; e roman. vago), dal lat baca 'bacca, coccola', con metaplasmo
3. scevro da vizi, dal peccato. fra giordano, 3-225:
, che non può essere loro levata dal principe. = adattamento dell'ar.
wuqùf); voce regi- str. dal d. e. i. (che
esistenza del vuoto nella natura. = dal fr. vacuisme (nel 1771),
cose trovarsi il vacuo. = dal fr. vacuiste, deriv. dal lat
= dal fr. vacuiste, deriv. dal lat. vacùus (v. vacuo)
. vacuo); voce regista anche dal bergantini, che l'attesta in francesco celotti
anni stato in francia ambasciadore, spintovi dal re sotto spezie di onorarlo, per
. savonarola, 7-ii-293: dicono che dal cielo in giù non si truo- va
... è tutto quello ch'è dal centro del mondo fino all'ultima superfice
possano traspirare i vapori che si sollevano dal terreno senza nuocere alla muraglia.
fr. vacuolisation. voce registr. dal d. e. i. (che
greenvood nel 1894), deriv. dal class, vacuus (v. vacuo)
vóce dotta, comp. da vacuo e dal gr. nétpov 'misura'; è registr
. nétpov 'misura'; è registr. dal d. e. i. (che
= voce dotta, comp. dal lat vacuus (v. vacuo) e
, lat. tardo vadàre, denom. dal class, vadum (v. vado
= formula imper. lat. tratta dal 'vangelo', di marco 8, 33
sottoposta l'alma, / che nascon dal desio che in lei si avviva / fin
'l vangelio intese. = dal lat. vadum, deriv. da vadire
là celato dall'incerto lembo / o alzato dal va-e-vieni (ielle spume / il barcaiolo
, 7-152: la signora sequi s'alzò dal divano sul quale sedeva vicino a lui
. bacchetti, 2-xxii-11: rimbaud ereditò dal padre capitano di fanteria l'istinto del
per l'anima sua. = dal fr. vagabondage (nel 1767),
greenhow': ftiriasi o pediculosi, prodotta dal pidocchio, pedi- culus; la cute
popolazione). boiardo, 1-12: dal principio l'una di queste genti fu pelasgica
; ravvisate in me una giovine onesta condannata dal suo destino a gir vagabondo per tutta
le ire dei genitori... fuggì dal castello reale di scozia e andò vagabonda
vagotonia. -riflesso vagale, riflesso regolato dal nervo vago. -tono vagale, v.
ragazza apparteneva a un mondo completamente diverso dal suo. -in modo da ricordare
locali sono ammobiliati in uno stile che va dal tudor al bie- dermeier.
rivolse, quel feroce drudo / la flagellò dal capo infin le piante. tasso,
ha comprati? al portico di minucio, dal marsigliese ». fenoglio, 5-i-736:
signif. 3 e 5), dal lat tardo vacantivus, deriv. dal class
, dal lat tardo vacantivus, deriv. dal class, vacare (v. vacare)
le ire dei genitori... fuggì dal castello reale di scozia e andò vagando
soffiare (il vento); muoversi spinto dal vento (il fumo).
vaghi / a un modo sempre e dal suo stil non falli, / facea sì
sercambi, ii-278: essendogli stato donato dal dicto duga alquanti vagellamento d'ariento.
una stella d'incerto colore. = dal lat. vacillare (v. vacillare)
figliuolo pure vagheggiale. costui, sendogli dal fratello detto che il figliuolo avea..
dietro, cioè la sera, ora dal ciglio, cioè la mattina che li va
quel dir, ma non che cesse / dal vagheggiarsi e da'suoi bei lavori.
di ussuncassanalcuni vasi d'oro simili all'enghiastare dal piè con le loro vagine coperte di
la guaina è formata dalla base o dal picciolo delle foglie persistenti e non caduche delle
. (con diverso suff.) dal class, vaginula 'piccolo involucro', dimin.
lat. scient. vaginicola, comp. dal class, vagina (v.
(v. vagina) e dal tema del lat coltre 'abitare'; è registr
del lat coltre 'abitare'; è registr. dal d. e. i. (
, comp. da vagina, perineo e dal tema del gr. xéfiveo 'taglio'.
gli astri allor nascenti. = dal lat. vagire, di origine espressiva;
e vagiti / di pargoletti infanti, che dal latte / da le culle acerbamente svelti
io chiamo, / niseo, che dal padre, e dalla madre / crescente è
da quelle malvage, l'uomo giusto dal peccatore (dio, in partic.
1-77: vagliare è discernere il buon dal rio. savonarola, 7-i-38: ha mandato
a interrogarsi e vagliarsi. = dal lat. * vattidre, da vattus 'crivello'
dotta ed onorata, il quale fu dal r branda pubblicamente trattato da mulo,
, / che ogni mandorla al precetto / dal vagliétto / a risponder non sia sorda
livio volgar., 4-70: lontano dal capo vaghi andavano a fare legne o
pasturare. -sbattuto qua e là dal mare; che ha perduto la rotta
). caro, 10-334: già dal cielo / caduto il giorno, era da
paio dei nervi cranici e si estende dal midollo allungato giù sotto il diaframma e
[manuzzi]: ha la sua origine dal pajo vago, e dal nervo intercostale
la sua origine dal pajo vago, e dal nervo intercostale. panzini [1905]
alpuomo e al mondo. -uscire dal vago: passare all'attuazione dei progetti,
esuli; passeggia, nudrisciti, esci dal vago, pensa poco a te stesso in
sparpagliar con le foglie mosse dal vento. mi sperdo e vagolo.
di lavorare con quella voglia di schiattare dal ridere in corpo. vittorini, 2-99:
-vagonétto (v.). = dal fr. wagon, che è dall'ingl
voce dotta, comp. da vago2 e dal gr. che è dal tema di
da vago2 e dal gr. che è dal tema di xé (ivco 'taglio'.
le occorreva una sensazione vivace per uscire dal sonno. arbasino, 1-268: sei una
altri di mezo sapore. = dal lat. varìana [uva] (plinio
pure la superba cavalla 'vaiata', quella bestia dal ciuffetto di peli irti sulla fronte,
gaietta pelle', cioè 'vaietta'. = dal lat varìus (v. vàrio).
. le vare). pelliccia ricavata dal mantello invernale degli scoiattoli siberiani della specie
lat volg. * valleus, deriv. dal class. vallis (v. valle
ant. pustola o cicatrice prodotta sulla pelle dal vaiolo (per lo più in espressioni
fanno una strage grande. = dal lat tardo variala (v. vaiolo)
antica pratica medica che consisteva neh'immunizzare dal vaiolo un soggetto sano inoculandogli, in
con una faccia di vecchia pettegola butterata dal vaiuolo e una capellatura impregnata di olii
uomo di poche parole: col volto corroso dal vaiolo aspettava che il suo nemico si
sull'uva, hanno con quelle cagionate dal vaiuolo nell'uomo e negli animali.
uomo e negli animali. = dal lai variolus, deriv. da varìus (
dotta, comp. da vaiolo e dal suff. gr. -oeiòris 'simile a'.
che si riferisce al vaiolo; provocato dal vaiolo. targiotti pozzetti, 10-18:
la materia variolosa,... dal sig. francesco vignali uno dei miliori
lomb. e piemont. vairón), dal fr. vairon, véron (nel
v. vario); è registr. dal d. e. i. che l'
dallo slavo ant. wlachu, che è dal ted. ant. walh, nome di
, appena arginata dai muri del proscenio e dal colossale basamento del tempio d'apollo.
ingrossano e s'appesantiscono. = dal fr. avalanche (nel 1500),
anche con uso aggett. = dal fr. valanginien, che è dal nome
= dal fr. valanginien, che è dal nome del castello di valangin, presso
, o altre simil cose. = dal longob. * walkan 'rotolare, smuovere in
. gualcare); voce registr. dal d. e. i., che
d'azione da vaicare; voce registr. dal d. e. i., che
saghe nordiche, figura mitologica femminile inviata dal dio odino per accompagnare nel cialhalla gli
piccino e portato alla sottomissione. = dal tea. walkure, che è dal nordico
= dal tea. walkure, che è dal nordico ant. walkyrja, propr.
. - anche sostant. = dal fr. vaudois, deriv. da vaud
alta valle germanasca), nelle quali sin dal xiii secolo sono stanziati rilevanti gruppi di
» = voce registr. anche dal bergantini, che l'attesta per la prima
alter, di val di sturla (dal nome del torrente ligure sturla) con rac-
antica e famosa di 'gnostici', così detti dal lor capo 'valentiniano'. valentinite
antimonio, a xx ortorombica. = dal nome dell'alchimista basilio valentino (nel sec
(1475- 1507) duca del valentinois dal iao8. tarchetti, 6-i-348: il
con altri per formare composti, rappresentata dal numero di atomi di idrogeno (o
effettivamente presente intorno all'elemento, dipendente dal tipo di legame chimico a cui esso partecipa
sopra la tavola, vi pose la valenzana dal letto. = dal nome della città
pose la valenzana dal letto. = dal nome della città spagnola di valenza (spagn
sanguigno, 99: quelli che sono aiutati dal braccio della divina forsa, ognia cosa
de ruta con piretro, purga la flegma dal cerebro e lo mondifica sopiando dentro allo
nostro secolo, perché non sia diffamato dal venturo. 7. essere in
dalla spalla sinistra del tedesco, e dal peso di lui e delle arme in guisa
fatte dal dottor vebesti io anzi mi valevo per moltiplicare
che sommerse il romano impero, traportata dal suo antico e comune significato, e ristretta
30. pore acqueo, dalla radice e dal rizoma disseccati della -valere il prezzo di
tarchetti, 6-ii-314: il medico si accomiatò dal colonnello, meno.
piante) i castagni; prima non = dal lat mediev. valeriana, deriv. dal
dal lat mediev. valeriana, deriv. dal class. valeria, nome c'era
lat. scient. valerianaceae, deriv. dal nome del energia. pirandello,
subito faran pace. = dal lai valeria (v. valeriana).
dotta, lat scient valerianella, deriv. dal mediev. vaiariana (v. valeriana
ducati l'anno. = dal lat. mediev. valesìus, di origine
ultimo trite e dome le sacre membra dal lungo male, gli accresce di nuovo debolezza
andata e ritorno, rilasciati per i giorni dal 9 al 16 agosto, saranno valevoli
= voce dotta, lat scient valgus, dal class, valgus (v. valgo1)
le valli e montagne attorno. = dal fr. vali, che è dal turco
= dal fr. vali, che è dal turco vali, a sua volta dall'ar
una sua madre vecchia al di là dal fiume, elli si fasciò le mani
e cessi da me. = dal lat. varicàre (v. anche varcare
di preferenza i cacciatori in quanto interessato dal frequente passaggio di uccelli nel corso delle
situazione del paese sferzato di continuo validamente dal sole, ci lascia porre in dubbio
codesti scherzi di cattivo genere, sfilar dal dito l'anello delle fauste nozze, nasconderlo
le promesse derivanti dalla minaccia, e dal timore siano valide. ferd. martini
: formula che è sempre vera indipendentemente dal modo in cui vengono interpretati i simboli presenti
/ fé la valige sua, sciolse dal porto, / e il mondo veder volle
[genova] tra poco a lei venire dal nilo la nave che porta la valigia
e colla scuriata in mano, seguito dal servitore che porta un valigiotto. g.
10. tributo annuale imposto, a partire dal 1683 nel regno di napoli e in
nelle dogane, di esenzione dall'albinaggio, dal valimen- to, dalla visita..
ticinese di giorni venti e non più, dal cremonese di giorni trenta, dalla gera
= voce napol., deriv. dal lat. balànus, che è dal gr
. dal lat. balànus, che è dal gr. póxavog (v.
noi, virgilio ed io, in nave dal noc- chier portati pur giungemmo entro alle
buoni parlatori. ghirardacci, 3-89: pietro dal purgo e giovanni ostesani sono fatti commissan
preghiera mariana 'salve, regina', desunta dal salmo 83, 7). petrarca
: or vedi, o sire! / dal pian cui parte teridàno e irriga,
del suo bel crine. = dal fr. vallèe, deriv. da vai
prodotto o ne è tipico. = dal fr. vallais. vallétta,
insieme di personaggi di infima condizione e dal comportamento discutibile e spregevole.
valétto), sm. e f. dal medioevo e fino al * 700 circa
de mita abbracciano silvana ferri, distrutta dal dolore. 3. assistente di chi
non avrebbe lo stesso significato. = dal fr. ant. vaslet (mod.
= voce dotta, comp. dal lat. vallis (v. valle)
vallis (v. valle) e dal tema del lat. cludère,
= voce dotta, comp. dal lat. vallis (v. valle)
lat. scient. vallisnèria, deriv. dal nome del naturalista toscano antonio vallisneri (
mai mosso! / o insegne mai dal loro suolo svelte! / te la dea
friul. e trentino vai), dal lat. vattus, valium, dimin.
al nord restò borghese. = dal fr. wallon, che è dal germ
= dal fr. wallon, che è dal germ. * walha, con cui venivano
accorda, / cantando, con colui dal maschio naso, / d'ogne valor portò
ne servono per tingere in nero. viene dal greco. p. verri,
grecia, ebbe ottimo successo. = dal gr. mediev. e mod.,
di etimo incerto; è registr. dal d. e. i., che
voce dotta, lat scient. valoniaceae, dal nome del genere valonia (v.
v. valonia); è registr. dal d. e. i. valóre
potenti; ma il vero ed eterno, dal solo valore. c. carrà, 671
origini e il procedimento della costituzione italiana dal 1848 alla prefazione delle opere del conte
comunichi quel valore che non ispero dal mio talento. landolfi, 8-146:
un carattere etico e ripete la sua forza dal cielo, e nemmeno quella di tito
nel caldo d'amore / di là dal modo che in terra si vede / sì
me fa obliare il core / quando dal mio aspetto si diparte. poliziano, st
altro bene, è indicato sul mercato dal prezzo ed è in relazione con il costo
, nell'economia capitalistica, quello prodotto dal lavoro di un dipendente. b.
quella, perché questo difetto sarebbe compensato dal molto maggior numero di arti nazionali,
più larga autonomia, le isole scaletterò dal loro valore logistico. oggi, in parte
di un numero razionale o reale indipendentemente dal suo segno. -valore maggiorante, v
guarda una sensazione simile a quella prodotta dal tatto (ed è espressione che fu coniata
(ed è espressione che fu coniata dal critico b. berenson). longhi
voce dotta, comp. da valore e dal gr. hétqov 'misura'. valorizzare
1-xxxvi-224: deposti l'un dopo l'altro dal soglio il saggio anastasio e l'inetto
, se non dopo ch'è svelto dal terreno, e quanto più è verde,
dotta, lai scient valsaceae, deriv. dal nome del genere valsa, di etimo
. ballare il valzer. = dal fr. valser, deriv. da valse
sul reddito derivante dai beni immobili, dal bestiame e dal commercio. b.
dai beni immobili, dal bestiame e dal commercio. b. machiavelli, 9
valsu- gana, regione del trentino percorsa dal fiume brenta nel tratto superiore del suo
o le valute (estere). dal 1936 almeno. la stampa [n-xii-1987]
valutativo che può avere un cuoco traendo dal forno stema nervoso. d'annunzio, ii-795
terra schiudeva all'amante / le valve dal grembo fecondo. g. bufalino, 1-76
, due quella esercitata sino ad oggi dal critico passatista. o più valve..
catena / del valvassore. = dal provenz. valvassor, che è dal lat
= dal provenz. valvassor, che è dal lat. mediev. vassus vassorum '
voce dotta, lat scient. valvatidae, dal nome del genere valvata, deriv.
= voce dotta, comp. dal lat. scient valva (v. valva
scient valva (v. valva) e dal tema dei comp. del class,
class, caedlre 'tagliare'; è registr. dal d. e. i. (
della quale i gas combusti vengono espulsi dal cilindro di un motore a combustione.
, chiamato volgarmente stamezzo, e poi dal sig. stenone publicata e confirmata,
= voce dotta, deriv. dal lat. valvìda (v. valvola)
= voce dotta, comp. dal lat. valvula (v. valvola)
. valvula (v. valvola) e dal gr. jtaoog 'dolore'.
= voce dotta, comp. dal lat. valvula (v. valvola)
. valvula (v. valvola) e dal gr. tonfi 'taglio'.
un valzerino da giostra. = dal ted. valzer (nel 1781; e
ondata di calore in partic. proveniente dal sole; soffio di aria calda.
furor, le più affannose vampe / dal ciel rovescia. forteguerri, ii-219:
delle pinete, nella brezza che viene dal mare. 3. luminosità,
alla pacificazione con gli spagnuoli suppo- nevasi dal cardinale, che non fosse più dal canto
nevasi dal cardinale, che non fosse più dal canto loro un partito d'elettione ma
lodo ». lucini, 7-7: ripugno dal violento vampare delle folli passioni. pirandello
di mouton-duvemet a liberarsi le spalle d'alabastro dal mantello di lontra e una vampata di
vinto da una vampata che gli usciva dal colletto e gli avvolgeva la faccia.
giovane direttore al collo e lo butta giù dal podio. dopo di che la vampira
con il suo cadavere. = dal fr. vampirisme (nel 1746),
incantatori fanno menzione, raccolti col diligenza dal celebre padre calmet nella sua operetta sopra
e che perciò furon detti 'vampiri', dal nome di certi mostri favolosi, di
britannico (1948). = dal fr. vampire, che è dal ted
= dal fr. vampire, che è dal ted. vampir, a sua volta dal
dal ted. vampir, a sua volta dal serbocroato vàmpir 'chi sorge dalla tomba *
. papini, x-1-986: una selce smerigliata dal vampo meridiano mi sembrava meravigliosa quanto la
senza scampo, / presa ed arsa dal vampo del mio desiderio più cieco.
in cui erano gli armati, che quelli dal fondo incominciarono a menar vampo e furore
considerano derivati i sali che si formano dal pentossido di vanadio con alcali. lessona
acido) ': corpo che si estrae dal vanadato d'ammonica; arrossa fortemente la
l'apatite, di colore variabile dal giallo al bruno rossiccio, costituito da
= dall'ingl. wanderoo, che è dal singalese wanderu 'scimmia'. vandyckiano, agg
: lei sognava -a quel che potevamo capire dal suo vaneggiare - un buio cento volte
. = voce napol., dal fr. ant. venelle 'stradina', dimin
. di 'vicolo'è registr. dal d. e. i. (che
dotta, lat. scient. vanellus, dal provenz. vanelo, deriv. da
.. /... / chi dal proprio lavoro / cerca libera vita,
eco della lamentazione lugubre; e di là dal muro sonavano le zappe e le vanghe
zappetta e una vangacela. = dal lai tardo vanga, di origine germ.
dentro, posò sul bordo la vangaiòla dal manico lungo: la rete s'afflosciò.
terra per uso de'cocomeri, egli è dal principio fino a'venti del mese d'
d'annunzio, iv-2-1272: avevamo discostato dal nostro spirito il suo genio, come
del vangatore che, spossato e affannato dal suo duro lavoro, di tratto in tratto
cortonesi, 1-i-158: magdalena decta stesti / dal castel nel qual nascesti: / marta
virtù alle follie ed all'avidità; dal vangelo alla superstizione sanguinaria. 5
, lat. tardo evangettum, euangelìum, dal gr. crisi etiawé ^ ov,
. vangelo; brano, preghiera tratta dal vangelo (con uso scherz.).
staffa di metallo, che sporge lateralmente dal manico della vanga, a cui è
di origine malgascia; è registr. dal d. e. i. (che
vanìa. bissari, 2-182: il sottrarsi dal tempo, il tòrsi a morte,
voce dotta, comp. da vano e dal tema dei comp. lat di facére
. bot. pianta tropicale, diffusa dal messico alla florida meridionale, appartenente al
nella famiglia orchida- cee; è caratterizzata dal fusto cilindrico, da fiori bianchi di
, da cui si estrae una sostanza dal sapore simile a quello della vaniglia,
caratterizzata da un aspetto cristallino incolore e dal profumo di vaniglia; viene usata come aromatizzante
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. vanilla (v.
= voce dotta, comp. dal lat. vanus (v. vano)
: la gara che gli veniva proposta dal giovane vaniloquente egli si sentiva di accettarla
. = voce dotta, comp. dal lat. vanus (v. vano)
(v. vano) e dal tema di loqui 'parlare', sul modello del
, lat. tardo vaniloquìum, comp. dal class, vanus (v.
(v. vano) e dal tema di loqui 'parlare. vaniloquire,
da vanus (v. vano) e dal tema di loqui 'parlare.
posto / dopo una lunga disputa, e dal cuore / sentir vanire l'ultimo rancore
tentare la mia vanità, per riconoscere dal mio contegno infin dove ella possa lasciarsi
tacere, ma non si sradica mai dal cuore di chi è nato distinto, di
intanto la donna era vanita del tutto dal mio orizzonte, un mio vigile genio o
. leoni, 247: fummo illusi dal giornalismo e da una stampa esagerata e
a terra a piombo, / come casca dal ciel falcon maniero / che levar veggia
, 1-5: lunge il sonno sen va dal mio martiro; / né mai volge
manino 'maia- letto'nel 1216), dal lat. tardo hocannivus, deriv. dal
dal lat. tardo hocannivus, deriv. dal class, hoc anno 'in questo anno'
desideri] è... contenersi dal leggere libri vani. leopardi, 10-77:
vanità d'essere persone dabbene, ciascuno dal suo lato? io per me, a
di quell'ottimo padre, che ci trasse dal nulla, e ci formò ad immagine
aretino, 18-46: ecco venire (credo dal cielo) certa carta in guisa di
avea fatto sì fu cassato e reso vano dal sanato di roma. 18
andato nella latrina, sconficcò un'asse dal pavimento, e dal vano che ivi
, sconficcò un'asse dal pavimento, e dal vano che ivi sotto comparve trasse fuori
in alcuni vani scherzi di animali fatti dal sneyers, pittore eccellentissimo in questo genere
paludosi dell'africa equatoriale e meridionale, dal muso tozzo e pelame lungo e ispido
o di palude. = dal fr. vansire, che è da una
origine malgascia; è voce registr. dal d. e. i. (che
vantaggio, che può venire alla chiesa dal promuovere la scienza delle scienze, cioè
che nella scorsa primavera non riportò vantaggio dal latte caprino. -guadagno, profitto
, 9-2-174: ma io m'allontano troppo dal nostro trattato, che non risguarda altre
favore della quale toma l'azione espressa dal verbo. 7. meccan. in
alla battuta, interno: punto ottenuto dal giocatore che effettua la battuta dopo che si
alla rimessa, esterno: punto ottenuto dal giocatore che effettua la rimessa dopo che
e d'allevamento, che veniva imposto dal padrone di un podere oltre al canone
, compiuta per ovviare allo scarto provocato dal rinculo dell'arma. t. moretti
i vantaggini e i vantaggioni. = dal fr. ani avantage (v. avvantaggio
ad utilità, che è quanto, fino dal ristabilimento della nostra accademia, ci siamo
priapesca per quanto funesta vantardigia. = dal fr. vantardise, deriv. da vanter
, iii-3-43: oh non per questo dal fatai di quarto / lido il naviglio dei
possesso dello stato... fin dal secolo xvii vantava una iscrizione apposta nel
che l'onore dipende dalle virtù, e dal ben operare, quasi fosse cosa interna
iv-xvn-6: veritade... modera noi dal vantare noi oltre che siamo e da
si vanta, si spianta. = dal lai tardo vanitàre, denom. dal class
= dal lai tardo vanitàre, denom. dal class, vanitas (v. vanità)
di ritornarle le copie dei documenti rimessi dal signor francesco fiorito in prova dei crediti
averli aiutati a sollevare la mente moderna dal vanume e dalla sconnessione, in cui
signif. n. 3 è registr. dal bergantini, che l'attesta nell'opera di
vertù confonda e vapoli? = dal lat. vapulàre, di origine incerta.
sono scapoli. = deriv. dal lat vapulàre (v. vapolare).
dotta, lat tardo vaporalis, deriv. dal class, vapor -òris (v
avanzare fra una nuvola di fumo vaporante dal loro lungo pelo. 3.
, / i raggi miei sinceri / tolsi dal fronte lor. pirandello, 7-526:
. boccaccio, viii-2-82: poco appresso dal vapore caldo dell'acqua fu ucciso, e
d'animo, sopra paria; e confortata dal foco elemento, elevatasi in sottile una
portato a diversi porti e foci e liti dal detto che è un vapore umido, io
e sanza legno che mi levi, percosso dal secco acqua per virtù del caldo attenuata,
v. getti di vapor acqueo, sorgenti dal suolo. d'annunzio, iv-1-25:
termi commessura del coperchio, dal vaso bollente. pratolini, 2-97:
delle tubazioni che canalizzano il vapore prodotto dal calore interno della terra e lo trasportano
terrestri, marine ed aeree, dominata dal vapore e dall'elettricità. -a vapore
. 5. umidità che esala dal terreno; nebbia, foschia. dante
2-14: ed ecco, qual, sorpreso dal mattino, / per li grossi vapor
quan el vapore si genera overo descende dal cervello. magalotti, 26-319: ha
13. letter. il procedere del figlio dal padre nell'unità trinitaria. dante
fagiuoli, v-87: un vaporaccio sotto dal letame, / spander gentile il lume suo
voce dotta, comp. da vapore e dal gr. hétqov 'misura'. vaporino
industria tessile, vaporizzatura = dal fr. vaporisage. vaporizzàbile,
tinte tenendole in luogo dove sono lambite dal vapore caldo di acqua, affine di far
vedova di quel giornalista loffredi. -offuscato dal pulviscolo (una luce). carducci
di mano... si usa dal volgo livornese. c. arrighi, 3-111
di una lieve vapulazióne di quei discoli sgridati dal popolo stesso per la loro sconcia azzione
vara la quale è mandata in india dal re di portogallo. gemetti careri,
= dallo spagn. vara, che è dal lai vara (v. vara2).
e portogh. vara; è registr. dal d. e. i.
= probabile adattamento del lat baris -ìdos, dal gr. pàpig -1605, che è
gr. pàpig -1605, che è dal copto bari. varaménto, sm.
= voce dotta, lat scient varanidae, dal nome del genere varanus (v.
ordine pelicosauri, diffusi nell'america settentrionale dal carboniano al perniano. = voce dotta
varanus (v. varano1) e dal gr. oaùqog 'lucertola'. varare,
. altro non è che il movergli dal luogo, in che sono stati fabri-
marina, 1153: 'varare a secco': dal mare alla terra. 3.
, in secca). = dal lat mediev. varare (a venezia nel
genova nel 1243), denom. dal class, vara (v. vara2)
il titolo 'cento capolavori della pittura francese dal 1750 al 1950'. -andato via
, 1-32: affrettatevi a questo fiume rampollato dal paradiso terrestre, e figuriamo che sia
ad essa varca, / onde così dal viso ti s'invola. 10
la canzon d'amore; / e spinta dal tivano all'oriente, / la navicella
tesauro, 3-149: et ecco, che dal notturno ferro di grimoaldo sprovedutamente raggiunti,
ferro di grimoaldo sprovedutamente raggiunti, varcano dal sonno alla morte. -eccedere il
averti fatto male dentro! = dal lat. varicdre, propr. 'allargare le
roma condotti in prigione ivi erano, dal papa fur lasciati. botta, 5-420:
botta, 5-420: cambiamenti notabili fin dal varcato anno erano accaduti in piemonte.
, e che alcune pietre erano cadute dal muro. -fenditura provocata nel terreno
rodomonte, / che pur dianzi ruggier dal corpo sciolse / ardita giunse al fiume
buonarroti il giovane, 9-152: per disciorti dal vincol già legato, / non ti
insieme, poi mitillo a bolire e vardalo dal fumo. 4. intr
(nel sec. xiii), forse dal gr. pae6g (mod. pageióg
subito da un'imbarcazione in mare e dal suo carico. ordinamenti del mare,
francia questa sostanza singolarissima. = dal fr. varech (nel 1160) 'relitto
diffusa in madagascar. = dal malgascio vari [kandama] o varcando]
e delle sue maniere, differivano sensibilmente dal carattere buono ma focoso, dal temperamento
sensibilmente dal carattere buono ma focoso, dal temperamento ameno ma variabile di suo marito
, quella il cui valore è determinato dal valore delle altre grandezze. -variabile indipendente
in ogni evento assume un valore dipendente dal caso.
suoi fratelli. = dal russo varjagi. variaménte, avv
voce dotta, lat varianus, deriv. dal nome proprio varus. varianteménte,
, 4-313: anche questo garbuglio è derivato dal non aver essi mai avvertito che i
con molta pazienza vo estraendo io stesso dal codice giovio. leopardi, ili-611:
cose. d'annunzio, v-2-345: dal giorno che,... dipingendo la
altro mestiere. -visitare paesi diversi dal proprio. goldoni, iii-356: oh
d'angue, tal che ogni ucello dal suo nido varia. 11.
baleni, seguitando li ratti tien dal variato aspetto. nuvoli con timidi
non al corso de'conastaboli de'tedeschi dal cerruglio che se n'erano signori e guidavallasi
boccaccio, 9-7: né altra variazione è dal partirsi, o dall'esser cacciato da
con li occhi passai / di là dal fiumicello, per mirare / la gran variazion
, 9-34: resta dunque dimostrato indipendentemente dal calcolo delle variazioni, che la curva,
suppurare somiglianti al vaivolo. = dal fr. varicelle, deriv. da variole
voce dotta, comp. da varicella e dal lat -formis (che è da forma
= voce dotta comp. da varice e dal gr. xt|àiì 'tumore, gonfio
dotta, lat tardo variegare, comp. dal class, varius (v. vario
quali si fanno venire a posta sua fin dal brasile non che dalla spagna. leopardi
di alba- nello piccolo], posseduta dal museo ornitologico di pisa. b.
di alto valore commerciale che presenta difformità dal tipo predisposto per il colore, la
comguistico che si differenziano rispetto ad altri dal punto parabilità). - in unione con
la sua canzone. = dal fr. variété (v. varietà1)
comp. da vari [o \ e dal lat. -formis (che è da
dotta, comp. da variazione] e dal gr. (tétqov 'misura'. vàrio
bene da vari, e tra gli altri dal marchese di san marzano, che fu
strada). chiabrera, 1-iii-87: dal vario calle, e dal pensier già vinto
, 1-iii-87: dal vario calle, e dal pensier già vinto, / m'assisi
che meno si discosta dalla natura e dal vero. -che presenta temi e
, di metri, queste poesie vanno dal 1800 al 1885. 8.
comp. da vario [metro] e dal tema del gr. yqatpco 'scrivo'
. da variòla1 (per vaiola) e dal lat -formis (deriv. da forma
quel dolce vario-mesto affetto, / che me dal volgo, e da me stesso,
voce dotta, comp. da vario e dal gr. (aétqov 'misura'.
, 2-21: una ragione sola lo trattiene dal poetare... ed è che
che cristallizza nel sistema rombico. = dal toponimo lat. variscia, denominazione del distretto
, i sudeti. = dal toponimo lai variscia (v. variscite)
vuarlettè, sicil. varrettu), dal provenz. mod. varlet (v.
varòlo, bologn. varól 'barbio'), dal lat. mediev. vairolus (nel
nel 1173 a venezia), deriv. dal class, varìus (v. vario)
voce dotta, comp. da varora e dal gr. hétqov 'misura'. varóso (
stringiare forte colle rote. = dal lat tardo barulcus (vitruvio), che
tardo barulcus (vitruvio), che è dal gr. pagovtatóg [nrixavr|] 'verricello'
drino amato -ci incontrerem; / e poi dal grillo -a tarda sera / la varsoviana
varsoviana - noi danzerem. = dal fr. varsovien 'varsaviano, di varsavia'.
, nome di una località inglese e dal gr. xlùog 'pietra'; è registr.
gr. xlùog 'pietra'; è registr. dal d. e. i. (che
un vaso di creta volesse un poco saper dal vasaio il suo dissegno, e l'
traspariva di sotto alla màcie ben modellato dal divino vasaio. 2. prov
vengono immersi i residui del combustibile estratti dal reattore per ridurne la radioattività.
intorno al battistero di castrocaro fosse accompagnata dal disegno a semplici contorni della pianta, alzato
sapore leggermente acidulo, scaturisce in copia dal fondo di un neglettissimo vascone, e
i pesciolini dorati. = deriv. dal lai vasciila, plur. di vasculum (
potuto uscir veneni ed instrumenti di morte dal vascello di pandora, per aver pur troppo
viveri, e monizioni. = dal lat. tardo vascellum, dimin. di
savio o pur vasco. = dal lat. tardo vascus 'vano, vuoto',
rosso è il complesso dei vasi percorsi dal sangue rosso per andare dal sistema capillare
vasi percorsi dal sangue rosso per andare dal sistema capillare polmonare al sistema capillare generale
regione dell'area opaca in cui si differenziano dal mesoderma i primi abbozzi del sangue e
sono composte dagli organi elementari, cioè dal tessuto cellulare o utricolare e dal tessuto
cioè dal tessuto cellulare o utricolare e dal tessuto vascolare o tubulare. lessona, 1529
del mondo ellenistico. = deriv. dal lat. vasculum (v. vascolo)
= voce dotta, comp. dal lat vasculum (v. vascolo) e
= voce dotta, deriv. dal lat vasculum (v. vascolo).
.). = deriv. dal lai vasculum (v. vascolo).
= voce dotta, comp. dal lat. vasculum (v. vascolo)
. vasculum (v. vascolo) e dal gr. jcaùog 'malattia'.
apertamente mostrarne voler un tanto eccelso tesoro dal tuo felice vasello produrre. g.
avesse, perché le mani le bruciavano dal freddo e la cipria le rendea più aspre
vaseline (nel 1874), comp. dal ted. wasser 'acqua'e dal gr
. dal ted. wasser 'acqua'e dal gr. exaiov 'olio'. vaselinare,
, sm. medie. dermatite provocata dal contatto prolungato con preparati a base di vaselina
megliore che fosse. = dal lat. mediev. vasellum, dimin.
di vasi. cattaneo, i-2-77: dal nome di quell'isola, di majorca ove
dotta, lat. scient. vasidae, dal nome del genere vasum (v
anche fr. vasiducte. è registr. dal d. e. i
voce dotta, comp. da vaso e dal lat. -formis (da forma 'forma')
(nel 1935); è registr. dal d. e. i.
vo a la fiata. = dal lat. mediev. vasilia 'vasellame'(neutro
francese, usata anche da noi (dal tedesco 'was ist das? 'che cosa
le finestra a vasistàs'. = dal fr. vasistas, che è dalla locuz
. dante, par., 14-2: dal centro al cerchio, e si dal
dal centro al cerchio, e si dal cerchio al centro / movesi l'acqua in
vaso, che non si poteo tenere dal prognostico. - per estens
vedeva uscire tutti i beni, come dal vaso di pandora usciron tutti i mali.
larghe foglie linguacciute. = dal lat. are. e popol. vasum
(v.); voce registr. dal d. e- vasodilatatóre, agg
12, epididimo (v.) e dal gr. oròbici 'bocca'. variabilità
: poi crescendo in molta santità, dal... venanzio suo signore fu fatto
veniva violata, potesse quel popolo sottrarsi dal vassallaggio del re, senza nota di
(v.); voce registr. dal d. e. li. vasomotóre
che avevano conquistato l'impero occidentale, dal quale d'allora in poi non furono mai
aveva concorso a proteggerlo dallo schiacciamento o dal vassallaggio verso l'austria'trionfatrice.
che è dovuto, che è tributato dal vassallo (l'omaggio al signore,
vassalla di cristo sollevò il calcagno suo dal collo del demonio. sacchetti, 9:
-roman. briccone, birbante. = dal lat. mediev. vassallus o vasallus,
vassi o vassalli del re. = dal lai mediev. vassus, da una voce
per portare le vivande'(deriv. dal class, mittlre 'mettere'), con accostamento
volg. * versorìum 'vaglio', deriv. dal class, venire 'scopare, mondare,
sicil. (vastasu, vastasi), dal lat mediev. vastasius (nel 1291
di battaglia. baldi, 334: dal bene, parimente, non è possibile che
g. b. casaregi, 17: dal monte alle marine / spiagge discende,
quando rivide la macchiolina di caffè che fin dal mattino aveva ardito interrompere la vasta bianchezza
vita del cola, senza che io esca dal verisimile. calvino, 11-124: quanto
frammento di roccia, e allora dal suo durevole allontanarsi sotto di me a
= voce dotta, lai scient vastus, dal class, vastus (v. vasto1)
nel cupo d'una caverna. ticano dal punto di vista storico, politico, religioso
vaticano, sm., e contraddistinto dal numero di catalogo): codice conservato
che si moltiplica per distacco dei rami dal tallo; sono presenti nelle acque dolci
dotta, lat. scient. vauchèria, dal nome del botanico svizzero j. p
cos'è il piemonte. = dal longob. wald 'bosco'(cfr. ted
? = fr. vaudeville, dal nome della regione normanna vau de vire
rinvenuto in bolivia. = dal nome del collezionista americano g. vaux
. bot. lantana. = dal lat. tardo viburna, var. di
città in settantina contrada. = dal portogh. veador. vecchiàccio (
: en bona verità morir se vede / dal colpo che nel core gli donasti /
in prima / no è ben monda dal disio carnale, / o per vechieza o
tutto è di troppa vecchiezza corrotto, dal mese di marzo presso alla superficie della terra
., 6-5 (1-iv-551): presi dal lavoratore in prestanza... due
degli affissi, osservato ne'buoni autori dal cardinal nerli il vecchio. carducci,
una determinata carica prima di essere sostituito dal titolare subentrante, dal successore dinastico,
di essere sostituito dal titolare subentrante, dal successore dinastico, ecc. compagni,
testi pratesi, 216: item avemo dal ventura mugnaio per lo molino staia di
appare remoto, nettamente separato, distinto dal presente (il passato) montale,
12-9: anche a purgare i vecchi prati dal muschio, e quelli che son vecchissimi
chiamato pieve vecchia. ungaretti, xi-272: dal popolo forte del vecchio porto alla cosmopolita
, i-5-264: la destra era andata dal vecchio della montagna, od il vecchio era
i-379: più che l'ulivo si ripurga dal seccume e gli si leva tutto il
murato sovra quella parte così grande già cominciata dal boiardo. battista, iii-148: non
vecchiàccio (v.). = dal lai tardo veclus (nell'appendix probi)
capidogli coi vecchi marini / vengon turbati dal lor pigro sonno. a. briganti
sul pomo dell'ombrello, si crogiolava dal piacere. comisso, ii-185: stalin,
, quante cose credevo avreste potuto dire fino dal mio ingresso. 2.
casa a mutarmi questo mantello mezzo roso dal tempo; io ho a far visita
giallo e di rossiccio dall'umidità e dal vecchiume. 3. persona vecchia,
. (v.). = dal lai vicia, di origine incerta.
, gregogio vii da sankàrachàrya, il cattolicismo dal vedantismo. vedare, v
carducci, ii-1-139: dalla casa, anzi dal seno dell'amica, lei vedente.
moneta di ferro e quella ancora guasta dal fuoco, non tolse però a'cittadini la
egli era mandato il ver messia / dal padre, il qual sol veritate agogna
invece, n. 3. = dal lai vicis, genit. (il nominativo
(e vaecors -ordis), comp. dal pref. ve-, con valore privai
= voce dotta, deriv. dal tema del supino del lat vehere 'por
.. che non sia visto e approvato dal pubblico archivio. 14.
archivio. 14. esaminare dal punto di vista legale, sottoponendo all'
nelle mani alcun personaggio o grande; dal quale è stato offeso, per gravi ingiurie
spesso si tradiva quando, appena uscito dal caffè, dava a vedere con il viso
miglior risultati in due. = dal lai videre, di origine indeur.
ordinò che una città nuova gli fosse costrutta dal suo popolo, una città quale aveva
vedovaggio si significa lo senio -tornò marzia dal principio del suo vedovaggio a catone.
de iennaro, 136: ben ch'ogie dal mundo sia privata / la guida de
4. zool. piccola scimmia nera dal muso bianco (cailicebus torquatus) della
mille e mille / si duol, cacciata dal superno scanno. b. davanzati,
condizione di chi è stato a lungo separato dal coniuge. giustino volgar.,
fatta,... tornò marzia dal principio del suo vedovaggio a catone.
terza revisione degli originali fu ultimamente fatta dal senatore carducci insieme con la nobil donna
pupilli: v. una rosa dal giardino della beltà ed abbia lasciato a consumarsi
la testa di mio figlio fu, dal quale / cominciar di costor le sacrate ossa
savane africane, i cui maschi, dal piumaggio prevalentemente nero, nel periodo degli
co perto dalla neve e dal ghiaccio', deriv. da vetus (v
del sec. xvi, il punto dal quale si immagina osservato l'oggetto,
toscana, il controllo che veniva esercitato dal veditore. - anche: la bolletta rilasciata
nervo [ottico] che s'origina dal cervello... ne trae e porta
diligenza o negligenza loro, non veduta dal re, sia per succeder loro poco
da vemens 'fuori mente', comp. dal pref. ve-e mens mentis sul modello di
afflitto da diversi parosismi di febre accompagnati dal solito catarro, con veemenza di dolori,
di forza determinata efficiente, ma dipendono dal di fuori e soggiacciono all'altrui veemenza
, quanto più essi eran conosciuti per alieni dal risentirsi, in cosa che li toccasse
azione di tutti i veleni tolti o dal regno minerale o vegetabile o animale termina
dalla regione delle nubi agli scogli spruzzati dal mare. scala le vette dove nessun
vegetarismo, sm. sistema dietetico derivato dal vegetarianismo, che esclude qualunque alimento di
grido, / di maia il figlio dal natio cillene / la tenera portò bruna
, iii-2-42: d'ebrietà possente / sale dal suol che vegeta / un senso.
. buonafede, 2-iv-106: questo nasce dal paterno seme e vegeta nell'utero come
che racchiude il tuorlo. = dal lai mediev. vegetativus, agg. verb
, 7-210: anche così poco più alti dal piano normale, il panorama, a'
mangiari] sono migliori, e perché dal primo umore ingrassante in terra meno
fr. végéto-animal; voce registr. dal d. e. i. che l'
dotta, comp. da vegetiate] e dal gr. xóyo5 'discorso, trattazione';
fr. végétomineral-, voce registr. dal dizionario dei termini di medicina. vegetosolfòrico
vista? bettini, 1-167: balzai dal letto sorridendo al cielo, / e cogli
, e germogliasse in tronco, sollevandosi dal terreno, tutto vestito di foglie, e
della calandra] voci pullulano sole / dal cielo azzurro, con virtù segreta, /
era egli lecito riconoscere i segni descritti dal veggente di patmo? pascoli, 1417
, così non si pertugia, / rotto dal mento infin dove si trulla. cennini
una veggia di letame mezza. = dal lat veia 'carro da trasporto, di origine
. c. arrighi, 3-126: levate dal veggio le manacce arroncigliate le mostrava alla
maniera, che alcuna volta il bambolo pendendo dal petto della madre, standosi tra il
impressioni vengono percepite dai sensi e controllate dal pensiero e nel quale è possibile l'azione
sono sentite e governate dai sensi e dal pensiero, e in cui si può operare
. stor. forma di tortura in uso dal xvi al xviii secolo, consistente nel
-chiamare qualcuno a veglia: destarlo dal sonno. vasari, i-342: aveva
santo stefano,... pretendendosi dal magistrato dai confini, in siena vegliante,
infante cardinale compose le differenze lui [dal prefetto] si domandava... ed
/ comparmasch. vegliantino è registr. dal d. e. i. che l'
il martel picchiare, odi la sega / dal legnaiuol, che veglia / nella chiusa
che vegliano la morta / le rimovon dal volto il bianco vel. dessi,
veglia di maggio'. » = dal provenz. ant. velhar, che è
provenz. ant. velhar, che è dal lat. vigilare, denom. da
2. risveglio dal sonno. -anche: il segnale che inpetrarca
, 3-ii-131: io reputo impratticabile l'uscire dal regno, benché travisatamente per terra,
/ e il cuor che mi si spezza dal gaudio ch'è simile a un male
dante, infi, 14-103: dentro dal monte sta dritto un gran veglio,
, non di molta possanza. = dal fr. ant. vieil (mod.
e provenz. vielh, che è dal lat. vetùlus (v. vecchio)
anche sostant. = voce registr. dal d. e. i. vegliumata
non era vegnata. = deriv. dal fr. venger 'vendicare'; cfr. anche
nella forma vigrae o vigra, deriv. dal lat. vetus vetèris (v.
. vepre); è registr. dal penzig. veh, v.
di trasporto che si mantiene lievemente sollevato dal terreno o dalla superficie dell'acqua per
quasi necessario veicolo al sangue, quando dal fegato ne le altre parti del corpo si
vei 'bis viri. dominici, 4-146: dal cuor nasce la voce, / vei
. dante, inf, 7-13: quali dal vento le gonfiate vele / caggiono avvolte
. brusoni, 4-ii-85: nello spuntare dal capo dell'isola scoprii una vela lontana più
con la tromba marina ed anche intesa dal neutrale, può egli non ostante seguitare a
10-115: le labbra del furioso son prese dal convulso, ma lui fa forza di
cattaneo, iii-1-173. scipione... dal buon volere di tutte le città d'
io non posso rivoltar le vele / dal suo voler, né seguir altra via,
portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertade
un'acqua lettiginosa che non si distingueva dal cielo, si librava, con certe velacce
un barcone da pesca. = dal lat. vela, neutro plur. di
che le portarono, come 'pastrana', dal duca di pastrano, 'velata'dal marchese
'pastrana', dal duca di pastrano, 'velata'dal marchese di velada; 'tommasina'dal principe
'velata'dal marchese di velada; 'tommasina'dal principe tommaso. g. gozzi,
= voce di area ven., forse dal nome del governatore di mi
. veladri, lig. vragti), dal lat. veratrum (v. veratro)
studio di un anno arrivò a tòr via dal quadro quel velame che l'occultava.
sperdi. d'annunzio, iv-2-67: dal velame dei vapori scendeva una sonnolenza strana
radicum], 'velo delle radici', dal class, velamen (v. velame1)
allegoricamente s'intende, e che è coperto dal velamento di quelli versi di sopra.
vedere / far sì com'om che dal sonno si slega, / disse: «
lontane, / che 'l sol ne vela dal cefiso al tago. forteguerri, 1-87
riparare, in partic. per proteggere dal sole, dalla pioggia, ecc.
leggera che aveva riparato fino allora gli spettatori dal sole, come per sollecitarli ad andarsene
steso sui teatri e sugli anfiteatri per riparare dal sole gli attori e il pubblico.
mie. = voce dotta, dal nomin. del lat velatìo -ònis, nome
monaca, velata, rinchiusa, separata dal consorzio degli uomini. -rivestito o
avviluppato dalla nebbia, dalla foschia, dal fumo. loredano, 5-236: ma
l'aria, sono tutti ricordi cesellati dal freddo, che aizzava il sangue giovane
invece, li aveva piccoli, velati dal sonno insoddisfatto. -appena accennato (
palazzeschi, i-611: renzino mostrò fin dal suo nascere un'espressione gracile, dolorosa
. aretino, 9-309: giovanni velato dal sonno non pur vide in visione quello
guardava in alto la città quadrata / dal sole arrisa, e mormorava un lento /
v. velo); è registr. dal d. e. i. che l'
voce dotta, comp. da veleno e dal tema del lat. ferre 'portare',
: lume non è, se non vien dal sereno / che non si turba mai
si presume di offendere un uomo inattingibile dal vile velenuzzo di quei vermi.
anzi risorge / in lui, che ornai dal velenoso tarlo / nel core è roso
ed ecco che il mio sposo fu chiamato dal re alla guerra ed ecco che ritornò
acciocché scorga le navi che vengono, dal più lontano che può. d'annunzio,
, 38 (659): già fin dal primo momento, le due anziane stavano
entrar nel discorso essenziale. = dal portogh. veleta, dimin. di vela
deriv. da velum 'vela'o forse dal nome della ninfa della città di velia,
lat. scient. veliìdae, deriv. dal nome del genere velia (v.
v-2-920: in delfo, come sbarcai dal mio veliere venturiere, corsi a cercare una
da velum (v. vela) e dal tema dei comp. di facère 'fare'
velum (v. vela) e dal tema dei comp. di facère 'fare';
. di facère 'fare'; è registr. dal d. e. i. (che
, lat. scient veliger, deriv. dal tardo veliger, comp. da velum
da velum (v. vela) e dal tema di gerire 'portare'. velina
in offset o in rotocalco. = dal fr. vélin (nel 1415),
1415), propr. 'di vitello'(dal lat vitulinus), che già nel
nuovi sbarchi. sarebbe stato come uscire dal rifugio sotto gli ultimi colpi ai velivoli
pieni! arici, ii-174: giove dal sommo etra guardando / al velivolo mare,
velum (v. vela) e dal tema di volare (v. volare)
dei colli albani nella varietà bianca, dal sapore vellutato, o rossa,
sapore vellutato, o rossa, dal sapore fruttato. = dal nome della
rossa, dal sapore fruttato. = dal nome della città laziale di velletri (roma
specie s'affollano sul mio guanciale, dal pavimento, dalle pareti, dall'aria:
, iì-44: il savio ulisside / telemaco dal suo seggio / coperto di velli lanosi
, i-276: né per difender le membra dal gelo / muoion le fère per averne
del conte tasca d'almerita. diverso dal bianco etna. più di corpo, più
.. /... che dal monte scenda / un velluto leone. m
della voce. dossi, ii-105: dal velluto della sua voce già lampeggiava l'
acrime, veli neri, di ritorno dal funerale di enrico. -quello,
cadeva dalle due parti, discosto alquanto dal viso. papini, x-1-888: mi nascosi
velo ai licheni inverdiva le rocce liberate dal gelo. -sottile strato di ghiaccio
anime crudeli /... / levatemi dal viso i duri veli, / sì
una torpedine. cassola, 2-161: dal velo d'acqua emergeva appena un pino che
-con riferimento all'offuscamento della vista prodotto dal pianto. pirandello, 8-402: non
lo mio errore, / e me sviluppa dal piacer fallace. bandello, 2-9 (
14. liturg. ciascuno dei drappi indossati dal sacerdote durante le cerimonie religiose o che
del tempio si divise in due parti, dal capo insino al piede, e tutta
da questa parte cadde [lucifero] giù dal cielo; / e la terra,
, l'afa che a tratti erompe / dal suolo che si awena.
veloni / terraiuoli e parpaglioni. = dal lat. velum, di origine indeur.
). cinelli, 2-119: togliendo dal cavalletto l'etemo studio dei anche
voce dotta, comp. da veloce e dal tema del lat. ferre 'portare',
voce dotta, comp. da veloce e dal tema del gr. vqctcpw 'scrivo'.
m. spencer), comp. dal lat. velox -dcis (v. veloce
velox -dcis (v. veloce) e dal gr. (aétqov 'misura'. velocipedastro
in otto minuti te stradone dei colli dal piazzale michelangiolo alla porta romana. savinio
. = voce dotta, comp. dal lat. velox -dcis (v. veloce
con quella proporzione, che si discosta dal principio del suo moto. torricelli,
figure sue dalle parti delle quali risultano dal sito di esse parti, che sono in
un moto curvilineo, l'angolo descritto dal raggio vettore nell'unità di tempo (e
. il rapporto fra l'area descritta dal raggio vettore e il tempo impiegato a descriverla
atmosfera in seno alla quale vola -è desunta dal vento relativo. -velocità critica
-velocità istantanea o scalare, quella data dal limite del rapporto intercorrente tra lo spazio
del rapporto intercorrente tra lo spazio percorso dal punto in un intervallo di tempo e
. -impressione di rapidità comunicata dal ritmo di un verso. piccolomini
un velivolo nel momento del suo distacco dal suolo o dall'acqua. - velocità di
un aeromobile deve raggiungere per poter uscire dal campo di gravitazione terrestre (e corrisponde
quella di rotazione dell'albero motore rappresentata dal numero di giri al minuto primo.
da una piccola turbina a pale azionata dal flusso d'acqua che attraversa il contatore
, comp. da velocipede], e dal gr. òqó \ 105 'luogo dove
diciamo gallesi. = adattamento dal ted. welsch 'latino, celtico, non
che corrisponde a sette-otto litri. = dal fr. velte (nel 1679),
velte (nel 1679), che è dal ted. viertel 'quarto'. velthèimia,
, lai scient. veltheimia, deriv. dal nome del botanico tedesco a. f
veltri'i calciatori del bologna. = dal fr. ant. e provenz. che
. e provenz. che è deriv. dal lat tardo vertragus (veltrus nella lex
vena del chilo ha la sua origine dal cuore: perché è continua con la sustanzia
. dall'ingl. velvet, che è dal fr. ant veluet, dimin. di
né vena escede. campanella, 5-59: dal cuore nascono parterie, dove son più
più grosse e hanno il tronco loro, dal fegato le vene, dove son anco
armata. carducci, iii-2-143: ma dal suol che di tue vene bagnasti / la
, / che me fa mover un'aqua dal core / e ven agli ogli,
. v. colonna, 1-55: dal vivo fonte del mio pianto eterno / con
4-46: le 'laudi', vennero scritte dal loro autore in un momento felice della sua
fior di pelle sullo zigomo. = dal lat. vena, di origine incerta.
granelli triti fra la paglia. = dal lat. vinacèus, deriv. da vinutn
oblieranno le infrazioni recenti fatte alla costituzione dal re, che anzi dagli oratori venali,
amministrativo o religioso, potevano essere ceduti dal sovrano o dal precedente titolare dietro pagamento
, potevano essere ceduti dal sovrano o dal precedente titolare dietro pagamento di una somma
lat. tardo venalitas -àtis, deriv. dal class, venalis (v. venale
andavamo cavando a ogni poco la palla dal ghiaccio, né per molto che si spesseggiasse
in una euctoclite. = dal toponimo [san] venanzo, località in
provincia di terni; voce registr. dal d. e. i. che l'
. segno ramificato, di colore diverso dal fondo, che percorre con un movimento ondulato
venazì, molte cose difficili. = dal nomin. del lat. venatìo (v
. in alcun modo. = dal fr. ant. vendage, deriv.
d'india, chiamano vendavali, che sono dal sur, fino al ponente estivale.
. e portogli, vendaval, che è dal fr. vent d'aval 'vento
villani, 1-383: il separare la cera dal mele è opera dello agricoltore, quando
da vinum (v. vino) e dal tema di demère 'togliere'. vendemmiàbile
nel calendario rivoluzionario francese, in vigore dal 1793 al 1805, che andava dall'
della preceduta rivoluzione francese. = dal fr. vendémiaire (nel 1793),
vendémiaire (nel 1793), deriv. dal lai vindemìa (v. vendem
e d'ogni tempo vendemmia. = dal lai vindemiare, denom. da vindemìa (
/ interdetto / maladetto / fugga via dal mio cospetto. soldati, 6-336: al
basta ricordare., una memoria inedita mandata dal cittadino avvocato poggi al cittadino serbelloni il
uve pregiate e delicate. = dal lat. vindemiator -òris, nome d agente
v. vendere); voce registr. dal fanfani che l'attesta nel codice marucelliano
derrata vende, / non a chi dal vendante è dirivato. documenti della milizia italiana
un palo s'affacciava una tabella stinta dal tempo e dalle piog- gie: 'terreni
che colpa? tutte le colpe. dal fatto che ha scelto i suoi collaboratori secondo
parlavano altramenti, che come erano imboccati dal protettore. g. capponi, ii-232:
neuna ingiuria che gli sia fatta dal prossimo suo. machiavelli, 1-i-437:
, all'ira del barbarossa. = dal lat. tardo (eccles.) vindicator
canto questi fiori plebei e consacrati / dal martirio plebeo innominato, / in codesto
carducci, iii-10-391: così il petrarca dal proposito d'ignorare la commedia è passato
potuto essere questa vendicazióne? = dal lat vindicatio -ònis, nome d'azione da
sdegno o da qualche ingiuria ricevuta dal tiranno o da altri, ma non
, la quale è bagnata da ponente dal mar vendico. = deriv. da
considerazione (e il contratto viene stipulato dal migliore offerente). d'annunzio
. pratore ordina per lettera merci offerte dal fornitore -traditore della patria.
di tutta la vendita. = dal lat. tardo vendita, neutro plur.
trattavano di venditore di fumo. = dal lat. vendttor -òris, nome d'agente
. verb. da vendere. = adattamento dal ted. wenden 'termine generico con cui i
com- mission del papa, ha pagato dal 1561 in qua più di dodici milioni
da venenum (v. veneno) e dal tema dei comp. di facére (v
enol. pregiato vino rosso da tavola dal profumo intenso prodotto selezionando uve di vitigni
, merlot e malbec. = dal toponimo venegazzù, località in provincia di treviso
sua malvaggia lingua. grafi 4: tu dal mio labbro fai proromper gl'inni /
salvia una botta di maravigliosa grandezza, dal cui venenifero fiato avvisarono quella salvia esser
venenum (v. veneno) e dal tema di ferre 'portare'. venéno
vostre, e la sanie che scaturiva dal corpo vostro, in molte parti ferito dal
dal corpo vostro, in molte parti ferito dal furor venenoso della peste. documenti dette
ferrarese martire dell'ordine dei predicatori -traduco dal latino -, da celebrarsi il dì vigesimoterzo
casa della divina provvidenza di torino, fondata dal venerabile cottolengo,... è
spiegazione nelle risposte alle opposizioni, fattemi dal dottore in teologia, e filosofia il
lat. tardo venerabiutas -àtis, deriv. dal class. venerabttis (v. venerabile
in parte, / non fu mossa dal cor, ch'a venerarte / devoto intende
alla cieca venerate, indotti in errore dal crederle lavoro de'gran romani. -rispettare