, iv-446: 'silaggio': parola abusiva, dal francese. in italiano 'infossamento, conserva
= voce dotta, lat. silanus, dal gr. siàovóg, forma dorica per
oggi l'italia storione appella. = dal gr. alkwqog (v. siluro)
), forma aplologica di sesèlis, dal gr. aéoea. ig.
dotta, lat. scient. silene, dal class. silenus (v. sile
voce dotta, comp. da sileno1 e dal tema del lat. ferre 'portare'.
, lat scient [macacus] silenus, dal class. silenus (v.
il sile, che vogliono sia così detto dal silente e placido suo corso circa mezza
storia di antiche città italiane, passate dal fervore di attività e di vita a
latini. -milit. segnale dato dal suono di tromba e, un tempo
, 1-20-297: sinistrando il de- strier dal destro piede, / cadder tutti in un
che sua signoria reverendissima sinistrasse. pagliari dal bosco, 246: mentre s'attende a
, non si lasci sinistrare il capo, dal quale essi hanno a prendere il vigore
. sinistrare il sentiero: deviare, uscire dal giusto percorso. marino, 1-7-113
ma oxawi: idest storta e sinistrata dal comodo directo. sinistrato2,
non cadesse in qualche sinistrézza per essere dal paese lontano, delibero per il manco
non che a sospirare son tirato / dal mio sinistro fato, che mi accenna /
ad ogni 'sinistrismo', che noi reclamiamo dal nostro partito una politica di cordiale distensione
è contrapposto a destro); che, dal punto di vista di un osservatore,
colpo che si sente, / s'inginocchiava dal lato sinestro. ariosto, i-iv-347:
, 4-1-90: immaginandosi tal grave esser dal detto punto sospeso e sostenuto, le parti
la sinistra riva, / dove rotte dal vento piangon tonde, / subito vidi quella
ci faceva scappare noi bambini, era sconvolto dal furore. verga, 11-66: infine
vigoroso e diritto, cotto e ricotto dal sole e dalla grandine, con sul volto
, 1-27: così non dobbiamo cessare dal pellegrinaggio della com- mune vita per l'
mio giudizio la traduzione di aristotele fatta dal greco e non già dall'arabo, come
ultimo una volta tutto questo cammino continuato dal principio insino alla fine e senza alcuna
da ascoli, lxii-2-i-17: quantunque fosse stato dal detto uomo ricevuto con mediocre cortesia,
scalmanarsi, altro non facevano che trarre dal fuoco le castagne per i sozzi di quella
. -dir. evento pregiudizievole subito dal fruitore di un contratto di trasporto o
in colui / che al suo padre sta dal lato destro. 38. locuz
voce dotta, comp. da sinistra e dal suff. gr. -oeiòfig 'siminiccolò del
. sinister -stra -strum, propr. 'differente dal antiorario. -in partic.:
voce dotta, comp. da sinistro e dal tema del gr. igieni 'sto',
voce dotta, lat. tardo synizesis, dal gr. ouvltr) oig, propr.
cinese. = denom. dal lat. mediev. sina 'cina', col
dotta, gr. ouvvaòixóg, deriv. dal nome dell'antica città frigia zùvvasa.
= voce dotta, comp. dal gr. crùv 'con'e vi] ^
voce dotta, lat. scient sinningia, dal nome del floricoltore tedesco w. sinning
ragionando di queste cose tutte che sono dal supremo cielo sino a la terra, che
spavento come se l'avessi veduta discendere dal paradiso. pea, 7-81: poiché avrebbe
, 14: se alcuno dei fatti allegati dal coniuge attore dà luogo ad una procedura
gentilissimo foglio di vostra signoria eccellentissima sin dal primo maggio. alfieri, i-23:
del martedì. pascoli, 1-573: aspetto dal marchi: i, i fogli dei
la battaglia, dicendo di avere ordine dal re di non si muovere senza sua particolare
spezie di febbre continua, la quale persiste dal princi pio fino alla fine
, gr. cróvoxog 'continuo', deriv. dal tema di cruvéxoj 'mantengo'.
22-x-1986], ii: gratificata forse dal fatto che la sua estensione appare doppia rispetto
. = voce dotta, comp. dal lat. mediev. sina 'cina'e da
voce dotta, lat. synochitis adis, dal gr. ouvoxltrig e cruvoxtug, deriv
. ouvoxltrig e cruvoxtug, deriv. dal tema di ouvéxco 'tengo insieme *.
degli ecclesiastici (e fu norma consuetudinaria dal concilio di nicea, del 325, fino
del concilio di trento, che è caratterizzato dal predominio della cultura controriformistica (un periodo
lat. mediev. synodaticum, deriv. dal tardo synòdus (v. sinodo1)
, lat scient. sinodendrum, comp. dal gr. otvog 'danno'e sévòqov
. tardo (eccles.) synodìcus, dal gr. ovvoòixóg, che è da
dotta, lat. scient. synodidae, dal nome del genere synodus (v.
. = voce dotta, deriv. dal lat. synodìa, che è dal gr
. dal lat. synodìa, che è dal gr. mmoòla 'accordo, concerto'
sinodo diocesano), convocata e presieduta dal vescovo, del clero della diocesi
cardinale dannaels. -nella chiesa russa dal 1721 al 1917, consiglio composto per
« te felice, o scomunicato dal sinodo e sorvegliato dalla polizia, romito
luna al sol congiungesi, / che dal mondo volgare ecclissi appellasi. = voce
voce dotta, lat. tardo synòdus, dal gr. tròv0605 (femm.),
dotta, lat. scient. synodus, dal gr. ouvóóoug, aggett. '
lat. scient. synodontes, comp. dal gr. ouv 'con'e òócrijg -óvtog
. = voce dotta, comp. dal gr. cróv 'con'e òqrftaxpóg 'occhio'.
= voce dotta, comp. dal gr. ovv 'con'e dal tema di
comp. dal gr. ovv 'con'e dal tema di òtpoaxnó? 'gemma'.
: dui sinole sive scafane. = dal lat. sinus 0 sinum, con suff
la filosofia dei cinesi. = dal fr. sinologie, deriv. da sinologue
sinologue (nel 1819), comp. dal lat. mediev. sina 'cina'e
lat. mediev. sina 'cina'e dal gr. xóyog 'trattazione'; cfr. anche
. = voce dotta, comp. dal lat. mediev. sina 'cina'e da
. alcaloide cristallino simile alla morfina estratto dal sinomenio, usato in giappone e in
deriv. da sinomenio-, voce registr. dal d. e. i.
lat. scient. sinomenium, comp. dal lat. mediev. sina 'cina'e
lat. mediev. sina 'cina'e dal gr. nfjvr] 'luna', con allusione
ouvcdnoola, comp. da cri>v 'insieme'e dal tema di ò ^ vu ^ i
salvatico. = deriv. probabilmente dal lat. sinon (femm.) 'pianta
dizionario (in partic. quello curato dal tommaseo eiubblicato nel 1830) che raccoglie le
guarini, 2-146: bisogna parimente astenersi dal replicare quelle voci che di significato son
voce dotta, lat. tardo synonìmum, dal gr. cruvcówjjxos, comp. da
del santo... si staccano tanto dal resto della scena... da
questo tipo di disegno murale, usato dal xiii al xvi sec. e sostituito poi
. e sostituito poi dallo spolvero e dal cartone, appare solitamente di eccezionale interesse
di eccezionale interesse in quanto sempre eseguito dal maestro in prima persona).
, pel fil della sinopia. -scostarsi dal filo della sinopia: contravvenire a regole,
ammettesse eccezioni e talvolta non osasse scostarsi dal fil della sinopia, non avanzerebbe mai
d'un altro ha inopia. = dal lat. sinofiis, che è dal gr
= dal lat. sinofiis, che è dal gr. oivowilg, deriv. da zivwpi
regole di cirene. = denom. dal nome proprio gr. zivcbjn), col
= voce dotta, comp. dal gr. crùv 'insieme'e 6411? 'vista'
= voce dotta, comp. dal gr. crùv 'insieme'e 6q%v; 'testicolo'
; la var. è registr. dal d. e. i. sinorchidismo
. = voce dotta, comp. dal gr. oùv 'insieme'e òexi? 'testicolo'
dotta, lat. tardo synoris -ìdis, dal gr. cttjvcoqu; -iò05, che
. cttjvcoqu; -iò05, che è dal tema di ouvaeleo) 'aggiogo'. sinorogènico
= voce dotta, comp. dal gr. oùv 'insieme'e da orogenico (
= voce dotta, comp. dal lai mediev. sina 'cina'e da siamese
. dati, 4-34: delle antichità raccolte dal cavalier cassiano dal pozzo io ne ho
: delle antichità raccolte dal cavalier cassiano dal pozzo io ne ho data la sinossi.
vista generale di quest'opera, e più dal primo tomo che già ne abbiamo,
, lat. tardo synopsis, deriv. dal gr. cróvoipig, comp. da
lat. scient. sinoxylon, comp. dal gr. olvog 'danno'e £ùxov 'legno'
e £ùxov 'legno'; è registr. dal d. e. i. sinostosi
lat. scient. synostosis, comp. dal gr. oùv 'insieme'e da òoxéov
. = voce dotta, comp. dal lat mediev. sina 'cina'e da tibetano
sinottico'delle edizioni della 'divina commedia'compilato dal signor fapanni. g. bassani, 4-109
25-165: le edizioni sinottiche neutralmente disposte dal monaci rischiano di tornare alla moda, magari
= dall'ingl. synoptophore, comp. dal gr. cròv 'insieme', òjtt
ixóg] (v. ottico) e dal tema di (pépto 'porto'.
mucilaggine che veste le membrane, detta dal paracelso sinovia? a. cocchi [
scollano la sinovia. = dal lat. rinascimentale synovia, termine coniato da
termine coniato da paracelso, comp. dal gr. oùv 'con'e dal lat.
comp. dal gr. oùv 'con'e dal lat. ovum, 'uovo', con riferimento
giunture... pare che esso risulti dal greco 'syn', che è in tante
è in tante voci mediche, e dal latino 'ovum'. sinoviale, agg
e tibia, le cui superfici lubrificate dal liquido sinoviale, vero e proprio olio lubrificante
voce dotta, comp. da sinovia e dal gr. a. ùoig (v.
poco pingui, col braccio destro deformato dal mestiere e i gomiti dalla sinovite.
= voce dotta, comp. dal gr. otv 'insieme'e da sacro2 (
= voce dotta, comp. dal gr. cruv 'con'e da semantico,
= voce dotta, comp. dal gr. cruv 'con, insieme'e da
sommo giovamento. = dal lat. zingìber (v. zenzero)
. = voce dotta, comp. dal gr. ovv 'con'e da onéeiux (
dotta, gr. ouviayna » deriv. dal tema di cnmàoau) 'coordino, metto
. da ouvxay ^ a -axog'schiera'e dal tema di &qxcd 'comando'. sintagmarchia,
, comp. da crtivxayna -axog'schiera'e dal tema di ttqxoì 'comando'. sintagmàtica,
sintagmaticaménte, aw. ling. dal punto di vista dei sintagmi.
della glicemia. = voce dotta, dal gr. ouvrxàco 'sopporto'; è registr.
gr. ouvrxàco 'sopporto'; è registr. dal d. e. i. sintamma
linguaggi e dell'arte, che possa scacciare dal seggio che loro spetta (sebbene le
che loro spetta (sebbene le scacci dal suo proprio seggio) la grammatica,
gioco combinatorio delle possibilità narrative sconfina presto dal piano dei contenuti per mettere sul tappeto il
formali di un linguaggio che non dipendono dal valore semantico dei simboli usati.
voce dotta, lat. tardo syntaxis, dal gr. crtivxa£ig, dal tema di
tardo syntaxis, dal gr. crtivxa£ig, dal tema di ouvxàaaco 'coordino, metto insieme'
= voce dotta, comp. dal gr. oùv 'insieme'e da tassonomia (
intemo di un sistema linguistico, indipendentemente dal loro significato. = femm.
syntactic 'sintattico'. sintatticaménte, avv. dal punto di vista delle sintassi; sotto
. = voce dotta, comp. dal gr. crt>v 'con'e da taxon (
. = voce dotta, comp. dal gr. onùv 'insieme'e xaivla 'striscia'.
= voce dotta, comp. dal gr. cnjv 'con'e da tepalo (
istorici, un putrido letto redole, su dal calderone della istoria: al rabido,
voce dotta, lat. tardo synthésis, dal gr. crùvoeots, deriv. da
scendere a'particolari, e si può cominciare dal basso e salire analiticamente al più generale
2-10: voi comprendete quanto sia lontano dal realismo un artista che sfronda dal complesso delle
, comp. da specles 'specie', e dal tema di facire 'fare'.
di bocca in bocca e i nomi segnati dal delitto non erano dimenticati.
clito, cotto anch'egli qualche poco dal vino, volto a coloro che gli sedevano
alla specificazione degl'interessi propri, averebbe dal canto suo potuto desiderare che li disordini
marmo in una statua; e, dal punto di vista giuridico, quando tale trasformazione
compiuta a opera di un soggetto diverso dal proprietario della materia prima, la proprietà del
specifico e individuo di alcuna cosa, dal quale dipende la virtù, non si
indica chi compie l'azione espressa dal sostantivo = dal lat. mediev
l'azione espressa dal sostantivo = dal lat. mediev. specificano -dnis, dal
dal lat. mediev. specificano -dnis, dal lat. tardo specificare 'specificare'.
questo schema, di tante discussioni che dal caso specifico di qualche artista risalgono,
siano espressa- mente confermati in forma specifica dal papa. -dir. pen.
, posso dire d'es- sermi liberato dal male. 11. tecn.
del medesimo, a titolo di religione, dal comercio con loro, lo abilitava a
, trascelto, come il più convenevole, dal monarca de'secoli per l'unigenito suo
e mezza lira, tranne i numeri dal lotto che la signora matilde li dava gratis
= comp. da specie e dal tema del gr. yqàcpo) 'scrivo'.
ferita..., per il che dal buon albucasis è addimandato questo istromento espertore
, osservar essersi dato taluno che, dal cotanto vagheggiare la speciosissima porpora cardinalizia,
cotanto vagheggiare la speciosissima porpora cardinalizia, dal tanto giudicarsene meritevole e desiderarla e da
spezioso è un nulla, se discosta dal voler di dio. 7. proprio
. la sua comunità vanta privilegi speciosissimi sino dal 1420. bocalosi, ii-34: per
organiche. = voce dotta, dal lat. speciosus, deriv. da specìes
: questi intricati e spaventosi detti / dal più reposto loco alto mugghiando, /
lui si trovava, ebbe per risposta dal sacratissimo speco di quell'iddio che aglào
armenti. gozzano, i-132: la marchesa dal profilo greco, / alto- cinta,
/ scorto, più che da lei, dal nume cieco. moneti, 225:
s'avanza tinfernal potenza / che già baccante dal tartareo speco / venne quasi per farvi
anat. speco vertebrale-, spazio cavo costituito dal susseguirsi dei fori vertebrali, in cui
opera manufatta. = voce dotta, dal lat. specus -us 'antro'.
verona con tutta esattezza su la mia specola dal signor paolo guglienzi. targioni pozzetti,
, noi chiamiamo delle invasioni barbariche e dal di fuori, invece, epoca delle migrazioni
specoramento del parentato. = comp. dal pref. lat. ex, con valore
specore. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ben visibili e riconoscibili, levavano la testa dal ciglio del bastione. 2
in modo che ogni suo punto fosse riflesso dal suo specchio [il lago].
in questo stato detto speculator de fantasmi dal filosofo e dal teologo vision per similitudine
detto speculator de fantasmi dal filosofo e dal teologo vision per similitudine speculare ed enigma
la visione interiore del proprio organismo acquistata dal soggetto e proiettata al di fuori.
, avendo i nimici intorno non arebbe dal discosto potuto speculare le vie dello andarsene
dolci sul bel dono / che vi venne dal sovrano / favorir d'eccelsa mano.
tommaseo [s. v.]: dal lucro posto per fine principale, 'speculare'
e delle leggi fa sì che si schivino dal contrattare e che si speculi sulla buona
idem, iv-161: quella anima, speronata dal santo desiderio, si levava molto maggiormente
lat. scient. specularia, deriv. dal class, speculum (v. specchio
v. specchio); è registr. dal d. e. i. (che
onore, e il giovane dèe essere dal vecchio gloriato, perché, dietro alle sue
sentimenti di perfidia che non posso sperar dal mio cuore. bonghi, 1-47: l'
inventiva del poeta così temperata ed investita dal sentimento religioso pareva al filosofo il più
di che sorta! ma segnata e benedetta dal signore e da'suoi ministri riprende ornai
partic., la speculazione teoretica; dal punto di vista teoretico. grillo
problema dell'estetica, a liberarsi teoreticamente dal croce. = deriv. da speculativo
tempi di cominciamento e di tirocinio, apparirà dal seguente ragguaglio officiale. bonghi, 1-173
la teoria da me sostenuta provengono soprattutto dal non concepire in modo speculativo, nella
9-102: sentii, per un istante credetti dal lat. speculator -óris, 'esploratore, osservatore'
ecco, ahimè, ipogastro / speculator = dal lat. speculatorìus, agg. verb.
: finalmente sarà terminata tutta la materia dal così detto commercio ed economia,..
la fortuna, a quelli che l'aspettano dal giuoco del lotto o dalla borsa o
. = voce dotta, deriv. dal lat. speculum (v. specchio)
spedale. tasso, ii-60: spaventato dal timor di languir lungo tempo infelice- mente
. corsini, 10-2: fur tolti dal terren di sangue sozzo / i feriti e
, trovatolo in peggiore stato, maltrattato dal male e poco ben servito dagli spedalieri
nell'istoria, furono, come vien indicato dal lor nome, semplici guardiani d'uno
da. sser ma ^ eo spidalingo e dal priore de'frati predicatori... libre
i frieri dello spedale ebbono grandi privilegi dal detto papa chimento di grandi perdonanze a
. deb = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. riuscirò? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tomaso in dottrina. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. 3. marin. svellere dal fondo l'àncora di una nave.
in guisa che ilpiede della marra si levi dal fondo. = comp. dal pref
levi dal fondo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
misurare. svincolare una merce dal dazio col pagamento la relativa gabella.
4. marin. svellare l'àncora dal fondo marino. guglielmotti, 1713:
legami del fondo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
), agg. ant. svincolato dal dazio attraverso il pagamento di una gabella.
il suo paese amico. -seguito dal compì, pred. manni, 6-23
data, quanto agli atti giudiziali, dal conciliatore, dal pretore, dal presidente
quanto agli atti giudiziali, dal conciliatore, dal pretore, dal presidente del tribunale o
giudiziali, dal conciliatore, dal pretore, dal presidente del tribunale o della corte da
, e quanto agli atti contrattuali, dal presidente del tribunale civile nella cui giurisdizione
conti s'hanno bene a rivedere e notare dal tesoriere generale, ma nessuno può spedirgli
porto dove si sarà fermata fosse spedita dal suo carico, e nientedimeno il padrone
per dargli colore e maggior forza; dal che nasce che quando una botte è
felicità della moglie consiste nel vedersi amata dal marito. sicinio, 101:
che il savio per ispedirsene prestamente trapassa dal primo all'ultimo. -liberarsi da
. leti, 4-100: speditosi finalmente dal papa il cardinal valentino, calò alla
liberarla, venirne a capo. = dal lat. [e] xpedtre, comp
. [e] xpedtre, comp. dal pref. ex-'via da'e da un
senza bagaglio speditamente contro un castello tenuto dal duca sopra la riviera. sacchi, 2-7-38
quasi tutta la lingua consumata e putrefatta dal vaiuolo, ad ogni modo possono poi
, immediato. tommaseo, 2-i-387: dal popolo apprendasi a speditamente mandar fuori il
che si compie o alle facilitazioni presentate dal metodo o dal modo in cui si compie
o alle facilitazioni presentate dal metodo o dal modo in cui si compie).
di modi. ojetti, i-534: dal convivere con inglesi ed americani...
morali. -in partic.: non aggravato dal peso del corpo leonardo, 2-265
dove fosser mantenuti e curati a spese del dal tuo mortale ammanto, / ten voli,
varono pronto e spedito come se fosser nate dal suo stesso speditivi. genio. bacchelli
anche gravoso, di un lavoro. guardata dal chiedergli se una figliola, e così spedita
il segnale / del ricco anel, dal suo figliuol pregiato. fagiuoli, x-110:
è il semplice, lo spedito, dal quale potete innalzarvi a qualunque elevazione,
e la morte il cita. = dal lat. expeditus, pari peri, di
gli ambasciadori spediti poscia a sua santità dal duca di umena e dal senato parigino.
a sua santità dal duca di umena e dal senato parigino. tortora, iii-13:
adriani, 1-ii-123: i ministri franzesi, dal duca e da 7. che presenta
. arrivò il secondo giorno di novembre spedito dal duca di mena innanzi. cesarotti,
216: il numero degli articoli spediti dal belgio all'esposizione di londra è maggiore
nella detta forma, dev'essere legalizzato dal presidente del tribunale civile nella cui giurisdizione
alfonso] avendo anco avuto onoratissima relazione dal piccinino... della molta virtù di
avendo nemurs potuto mai cavar la spedizione dal re per andare a pigliarne il possesso,
le cause di questi ritardi: tu dal tuo canto parla ad orgnani perché raccomandi
: una spedizione archeologica italiana, guidata dal professor gullini di torino, attualmente al
spedizioniere; scarica i colli e li trasporta dal magazzino alla stazione. -in partic
le tue speranze. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
speducciato pepp. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. (spedùncolo). letter. staccare dal peduncolo. cassieri, 14-122
della stagione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area sett., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
gioco staranno di fuori. = dal ven. spegazzón, accr. di spegazzo
dante, infi, 14-105: dentro dal monte sta dritto un gran veglio,
vi s'im- megli. = dal provenz. espelh, deriv. dal lat
= dal provenz. espelh, deriv. dal lat. speculum (v. specchio1)
. { spegno). liberare un bene dal vincolo del pegno su di esso gravante
stesso tempo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 16-161: guidi prese un chewing-gum dal vetro multicolore. bruno non ne volle e
dei cieli, spegnendo il rogo acceso dal sole morente sui colli remoti. lisi
lentigini e tutte le macchie del volto causate dal sole. -interrompere il moto di un
mollifica il ventre, preserva il corpo dal freddo e fallo più pronto nelle sue
, il qual per vero / fu spento dal figliastro su nel mondo. guido da
, / vengon le nubi in torme lente dal palatino. fanzini, ii-557: era
altri rimedi sono scarsi a liberarvi totalmente dal periculo. b. davanzati, i-82:
volg. * expingére 'cancellare', comp. dal pref. ex-, con valore privai
. ex-, con valore privai, e dal class, pingere (v. pingere1)
sgheronato con una gran cappelliera che gli spioveva dal cucuzzolo di un cranio piriforme tomo tomo
= voce ingl., deriv. dal ted. speise, propr. 'cibo'.
capo intignato e spelacchiato, volto sformato dal vaiuolo. c. e. gadda,
e. gadda, 13-249: monti spelacchiati dal bombardamento. comisso, v-53: 1
spèlago, spèlaghi). ant. uscire dal pelago, avvicinarsi alla costa per sbarcare
vii rito antico. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tante mirabili cose. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cascame della seta costituito dai filamenti tesi dal baco all'inizio della filatura del bozzolo,
[del tacchino] spelargli la gota e dal basso del capo passare la punta d'
cosa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e barbe. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
del brescello. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
stata posticcia, tutta insieme si staccò dal mento e se la vide nelle mani
giorno venne azalea, che era appena tornata dal mare, e aveva il naso spelato
dori pelati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. = voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
lat. scient. spelaeus, deriv. dal class, spelaeum (v.
= voce dotta, lat. spelaeum, dal gr. ojtifix. aiov, deriv.
. = voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
= voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
= voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
= voce dotta, deriv. dal lai spelaeum (v. speleo2),
= voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
. spelaeum (v. speleo2) e dal tema del gr. yeò
. = voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
= voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
. spelaeum (v. speleo2) e dal gr. x. óyos 'discorso,
. = voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
= voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
22]: 'speleo- nauta': divulgato dal i4-i2-'86 in relazione al riuscito tentativo
= voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
. = voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
= voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
. = voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
. spelaeum (v. speleo2) e dal gr. oxó (ia 'bocca'.
. = voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
. = voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
. spelaeum (v. speleo2) e dal gr. tonfi 'taglio'. speleoturìstico
. = voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
. = voce dotta, comp. dal lat. spelaeum (v. speleo2)
lat. scient. spelerpes, comp. dal class, spelaeum (v.
(v. speleo2) e dal tema del gr. ^ jud 'striscio'.
della pelliccia un animale ucciso, distaccandola dal corpo. -per estens.:
sono rosate come se un acido le spellasse dal palmo: è la calce, è
, ma non fischia = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
risiede in località solitarie ed eminenti, spellate dal sole e dalle intemperie. angelini,
da spellechiar capretti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
le foglie simili a quelle = dal fr. ant. espialre o espelir,
ant. espialre o espelir, deriv. dal frane, spellon 'rac della
vostro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: per lochi = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ha loro prodotto nel cossa o dal morso di altri animali. seno
, 2-3-398: fu sequestrato filosseno in sicilia dal tiranno dionisio in una spelonca o cava
croce san francesco / che guardi assisi dal grifone bianco, / sarà spelonca nel deserto
persona macchiata di un vizio. = dal lat. tardo spetta (passato anche nella
a chiamarsi spelonchetta o tugurio. = dal lat. spelunca, che è dal gr
= dal lat. spelunca, che è dal gr. ojirjx. vy ^ -vyy05,
di barba. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
però è spetezzata. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pioggia di speme e di conforti / scende dal ciel! 3. sentimento fiducioso
frutti mostrava, irato schianta / borea dal piede e seco ogni sua speme. guidi
convene, / chi vói acquistar grazia dal to figlio, / tornar a ti come
nova speme d'italia. = dal lat. spem, accus. di spes
/ melanconiche bandierine. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la quale si stampi e si spenda dal principe in maggior valore estrinseco e accidentale
la prima volta una piccola mensualità fissatami dal nuovo tutore. pananti, i-210:
alle navi della conserva... uscissero dal porto. manzoni, pr. sp
misura, via via ch'ella si allontana dal sole. foscolo, vi-358: gli
voce. cesarotti, 1-xxv-188: divagando dal soggetto spese gran parte della sua disputa
ogni servigio, ch'io ne sia accennato dal vostro accorgimento. l. donato,
è dove pi = dal lat. expendtre, comp. dal pref
dal lat. expendtre, comp. dal pref. ex-, con valore intens.
pendlre (v. pesare), dal momento che in origine il denaro
messa et ad accom = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
gozzi, i-i 1-256: i ladroni allettati dal premio, tennero consumò ciò ch'egli avesse
tutto se stesso. palazzeschi, 5-19: dal saluto poco spendereccio che gli altri
. la spendola. = comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
per ricever l'anello nuziale. levatelo dal capo. spèndola, caro, spèndola giù
giù la borsa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sfrangiare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dotta, lat. scient. spengèlia, dal nome dello zoologo ted. j.
dotta, lat. scient. spengelidae, dal nome del genere spengèlia (v.
: 'bromus pinnatus'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mentr'in fuga ella è volta e dal mortale / colpo s'ascond'e dalla tesa
32: fu l'aquila ibera spennacchiata dal gallo e dal leon volante nella valli
fu l'aquila ibera spennacchiata dal gallo e dal leon volante nella valli di coria e
accorgeva pel fumo che cominciava a spennacchiarsi dal comignolo della casa. = comp.
comignolo della casa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
penzoloni, l'uno spennacchiato e mezzo roso dal tempo, l'altro ancor saldo e
tesauro, 2-409: quanti icari spennacchiati dal sol vicino, quanti ridicoli faetonti vedransi
in temporal gelato / trovai amor mezzo dal freddo estinto, / ignudo, scalzo
figuravasi conculcata dall'italia, ma spennacchiata dal leone di savoia. 7.
trinciati all'antica. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
neri in testa = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
v.). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
detto gli avea, volò tanto alto che dal calore del sole si spennò le ali
i vanni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pazzo?! » = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
cert'aviso, / poi che, dal seggio suo fatto diviso, / caddi spennato
cigno più, ma un gazzotto caduto dal nido senza una piuma. -conculcato,
mia spensieràggine. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e colla caccia. = comp. dal pref. lat ex-, con valore di
spennacchiare1. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
poveretta per miracolo non schizzavan gli occhi dal capo. ter. diffondersi nel
alba). rebora, 128: dal sotterraneo incubo, / quasi doccia ancor
il suo stelo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spensare invita. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vi si giucò. = dal lat. expensàre (nel ii sec.
tratti storici o favolosi che sembravano indivisibili dal suo soggetto. 2. senza preoccupazioni
per non rimanere improvisamente e spensieratamente oppresso dal nemico, in un tempo stesso ri
stesso ri chiamò i soldati dal lavoro, li fece armare, oppose le
. misasi, 7-i-81: ella, fin dal primo giorno delle nozze, aveva continuato
di pietà. = comp. dal pref. lai ex-, con valore privativo-detrattivo
spensierati di domeneddio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e move il vento / di fuor dal regno, quasi lungo 'l verde, /
povero: / le candele spente curve dal caldo / come fiori in ginocchio.
le lenzuola; per paura di essere sfiorata dal volo immondo. le sue parole erano
, il sole la ribrucia, resta zotica dal calore, indocile che non regge al
ogne vapore spento? -non illuminato dal sole, che rimane in ombra (
cade dietro il gia- nicolo, illuminando dal basso le chiome dei pini che in alto
3: la urina negra può pervenire dal color naturale già spento: e allora
spento) / con un lenzuol che dal capo a'piè giunge. brancati, ii-54
e del senatore salire, mezzo spente dal pavimento. d'annunzio, iv-1-130: il
io caggia un dì, tra via, dal peso oppresso, / e tante mie
ed informe, prossima a essere cancellata dal buio imminente. -non più abitato
antica robustezza, domata e quasi spenta dal lungo disagio. scalvini, 1-103:
. -sfiorito, offuscato, guastato dal trascorrere del tempo (la bellezza)
dimostrar tue voglie ardenti, / vedi come dal duol e dalrumore / restan di luce
i propositi di giubbino fossero stati conosciuti dal nuovo sindaco e da don traona, questi
annesta. fagiuoli, ii-39: gli spenzola dal mento una barbetta, / che forma
con dei brandelli di stoffa che spenzolavano dal parapetto. de amicis, 66: da
vegeti e fanno spenzolare le bacche nere dal ciglio dei vecchi muri. 4.
, 4-16: i contadini spenzolavano le gambe dal muricciolo che dà verso valle.
altro operario cacciò anche lui la testa dal fumo e la spenzolò fuori dal
dal fumo e la spenzolò fuori dal tetto. 8. per simil
alla tripalda. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. berchet, 230: a cavai, dal pét- torale, / una testa è
cotennone / d'ogni capello e solo stia dal mento / un venerabil pizzo spenzolone.
per tenerle spenzolone? = comp. dal pref. lat. ex-, con
lat. scient. speotos, comp. dal gr. ojréog 'caverna'e ù (
ù (bg 'sciacallo'; è registr. dal d. e. i. (che
pis. e lucch., comp. dal pref. lat. ex-, con
faceva per la spera di sole che riverberava dal rosone della chiesa. -per
, in cui mezzo siede uno punto, dal quale punto qual si sia parte estrema
sperucole e li gigli. = dal lat. tardo spaera, per il class
m'nanno sempre inganato. = dal provenz. espera (v. sperare1)
obbediente al remo: qualità più sperabile dal caso che dall'industria. manzoni,
, 84: l'anima si partirà dal corpo, con isperanza di salute. esposizione
. micheli, lii13- 261: fu dal pascià di van, con amplissimo rapporto di
, il quale, giovane di speranza, dal suddetto fra bastiano era stato raccomandato a
quelle speranzaccie di fargli ricchi. = dal provenz. esperansa (e fr. ant
sicura che quel principe, il quale dal principio della guerra non seppe determinarsi ad
, la tua compassione al giovine infelice dal quale potrai forse trarre esempio e conforto
per l'estrazione della speriamo ultima scheggia dal mio piede sinistro. -assol
che sperandogli tralucono,... rilucono dal mezzo senza pace, / stanca ombra
aspirano a una concezione estetica ben lontana dal contrastare con l'idea del misticismo.
sera bel tempo si spera. = dal lat. sperare, denom. da spes
attaccatura delle prime costole. = dal lat. aspera arteria, 'arteria aspra',
comp. di sperato1-, voce registr. dal bergantini che l'attesta in musso.
i giovani, che s'erano mostrati caldissimi dal '31 al '33, sono oggi
, avvolte in un sacco appiattito, dal quale, trapanando la parete, fuoriescono
dotta, lat. scient. spercheus, dal gr. zneqxeióg 'spercheo'(fiume della
adattamento del napol. spercicc, che è dal lat. volg. * pertusiare (
oh! quando ci verrà dato sperdere dal mondo questa razza importuna ed esosa dei poeti
, mentre le armi nostre furono oppresse dal numero. carducci, ii-9-241: tu chi
di annegarsi? = comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
esorcizzarlo con l'esecrazione. = dal nome [andrea] sperelli, protagonista del
provocare una sperequazione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
d'un paese angariato dalla povertà, dal caro dei viveri, da pesi tributari oppressivi
d'esseme salutata. = comp. dal pref. lat. exr, con valore
voce di area ven., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
2. cacciare via gli abitanti dal luogo in cui risiedono; disperdere un
(con partic. riferimento alla redenzione dal peccato originale operata da cristo).
e vanno e spergonsi lontano. = dal lat. expergére, comp. dal pref
= dal lat. expergére, comp. dal pref. ex-, con valore intens.
inganno se speriura. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
1-2-10: disiderava [nettuno] di riversare dal fondamento le mura di troia edificate per
gale. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sì bissogna che. lla persona se guardi dal peccato della carne e mergé, /
apra la terra per ingoiarlo, non venga dal cielo un fulmine per incenerirlo, è
: 'spergola': arenaria rubra. = dal lat. scient. spergula (v.
lat. scient. spergula, deriv. dal class, spergére (v. spergere
dato all'arenaria media'di linneo, dal carattere delle foglie stipolate alla base,
); la var. è registr. dal d. e. i. (che
problemi, le = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
per raggiungere un determi = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ba né il fanciullo tolse dal suo proponimento. betussi, 43: persuasta
un determinato problema o sostanza (e non dal punto di vista del metodo o della
, che fa scandalo ea e rifiutata dal grande pubblico. -letteratura sperimentale-,
li rifiutate? savinio, 22-33: dal 21 aprile anno xv, roma ha il
ascoltò il cardinale quanto gli fu esplicato dal sudetto abbate, perché, avendolo sperimentato
. dimostrato da concreti atteggiamenti o fatti o dal fatto che vi è manifestato a lungo
consiglio approverò per migliore che sarà approvato dal cavaliere della tigre, uomo di sperimentato
rispetto ai testi dell'iniziazione ermetica: dal pascoli 'sperimentatore'e insieme 'aggraziato'dei testi
conosciuto e veduto fare gli sperimenti eletrici dal remeur, dal nollet e da altri di
fare gli sperimenti eletrici dal remeur, dal nollet e da altri di que'filosofi fran-
è migliore. muratori, 7-iv-442: né dal canto loro ommessa fu diligenza e sperimento
frasi e quelle voci poste in uso dal segneri di genere così fatto non sieno.
sperlato l'anno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di affetti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
per pesce'), comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, e da un deriv. dal lat. perlongus (v. perlungo)
vergogna e dommagi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
le cupole. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e delle ghiandole accessorie; è costituito dal liquido spermatico propriamente detto e da una
: ma lo sperma, che vien dal sangue, assai più propinquo. ma
come uno stantuffo, dentro e fuori dal sesso femminile. ad un certo grado di
govoni, 707: fiorellino invernale che dal tufo / all'ultime farfalle infreddolite
germe del vegetabile che riproduce; e dal numero di tali uovoli i pericarpi
voce dotta, lai tardo sperma -atis, dal gr. ojtéejia -atog, deriv.
farmaceutico: bianco di balena, cavato dal di lei cervello. carena, 2-312:
= voce dotta, comp. dal lat. sperma (v. sperma)
spermaceti. = voce registr. dal d. e. i. (che
lat. scient. spermàcoce, comp. dal gr. onép ^ a (v.
lat. scient. spermacrasia, comp. dal gr. ojtéqixa (v.
. = voce dotta, comp. dal gr. ojrépfia (v. sperma)
< putóv 'pianta'; voce registr. dal d. e. i.
spermatozoi. = comp. dal gr. o-tiépp-a (v. sperma)
. = voce dotta, comp. dal gr. oiréppa (v. sperma)
lat. scient. spermatheca, comp. dal gr. crjiéqpa (v.
) e thixii 'deposito'; è registr. dal d. e. i. (che
. = voce dotta, comp. dal gr. onéppa -axog (v. sperma
. = voce dotta, comp. dal gr. ojtégpa -atog (v. sperma
: plesso nervoso vegetativo che si origina dal plesso celiaco e segue i vasi spermatici raggiungendo
spermatica interna: raccoglie il sangue proveniente dal testicolo e dall'uretere. -vena spermatica
spermatica superiore-, raccoglie il sangue proveniente dal cordone spermatico e dagli involucri del testicolo.
voce dotta, lat. tardo spermatìcus, dal gr. ajcequaxixóg, de- riv.
. spermatidio. = deriv. dal gr. aniq ^ ia -axog (v
lat. scient. spermatina, deriv. dal gr. onégna -axog (v.
= voce dotta, deriv. dal gr. ojtéqjia -axog (v. sperma
patol. deferentite. = deriv. dal gr. ojtégna -axog (v. sperma
. = voce dotta, comp. dal gr. ortégixa -axog (v. sperma
germoglio'; la var. è registr. dal d. e. i. (che
]: 'spermatocele': falsa ernia cagionata dal gonfiamento de'vasi deferenti, che gli fa
lat. scient. spermatocele, comp. dal gr. onégira -axog (v.
lat. scient. spermatoeystis, comp. dal gr. aitégna -axog (v.
= voce dotta, comp. dal gr. oitépua -axog (v. sperma
. = voce dotta, comp. dal gr. ojtégna -axog (v. sperma
= voce dotta, comp. dal gr. onég ^ a -axog (v
a -axog (v. sperma) e dal tema di xxéjtxco 'sottraggo, rubo'.
. = voce dotta, comp. dal gr. onégjia -axog (v. sperma
(v.); è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. ojrégjia -axog (v. sperma
= voce dotta, comp. dal gr. oitégna -axog (v. sperma
oitégna -axog (v. sperma) e dal tema di q>égu) 'porto'.
= voce dotta, comp. dal gr. onépiia -axog (v. sperma
(v.); è registr. dal d. e. i spermatogènesi
. = voce dotta, comp. dal gr. orcégna -axog (v. sperma
del tubulo seminifero; originata per moltiplicazione dal protogonio, è la progenitrice diretta dello
. = voce dotta, comp. dal gr. orcégna -axog (v. sperma
porta alla formazione degli spermatogoni a partire dal protogonio. = comp. da spermatogonio
. = voce dotta, comp. dal gr. ojrégna -axog (v. sperma
ojrégna -axog (v. sperma) e dal tema di yqùyio 'scrivo,
tema di yqùyio 'scrivo, è registr. dal d. e. i. spermatolipasi
. = voce dotta, comp. dal gr. oitégna -axog (v. sperma
. = voce dotta, comp. dal gr. ojiég ^ a -axog (v
'scioglimento, dissoluzione'; è registr. dal d. e. i. spermatolìtico
. = voce dotta, comp. dal gr. onég ^ a -axog (v
. = voce dotta, comp. dal gr. oirégna -axog (v. sperma
= voce dotta, comp. dal gr. oirég ^ a -axog (v
. = voce dotta, comp. dal gr. onég ^ a -axog (v
= voce dotta, comp. dal gr. ajtégna -axo <; (v
lat. scient. spermatorrhea, comp. dal gr. oitépixa-axog (v. sperma)
. oitépixa-axog (v. sperma) e dal tema di péto 'scorro, fluisco'.
lat. scient. spermatoschesis, comp. dal gr. ojiép ^ a -axog
. = voce dotta, comp. dal gr. ojtégna -axog (v. sperma
v. soma2); è registr. dal d. e. i. spermatossina
. = voce dotta, comp. dal gr. cmégna -axog (v. sperma
(v.); è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. aicépixa -axog (v. sperma
= voce dotta, comp. dal gr. crjtégixa -axog (v. sperma
. = voce dotta, comp. dal gr. ojiégna -axog (v. sperma
. = voce dotta, comp. dal gr. onégna -axog (v. sperma
lat. scient. spermatium, deriv. dal gr. ankg \ ia-axog (v.
. = voce dotta, comp. dal gr. aicégna (v. sperma)
. = voce dotta, comp. dal gr. ojtépfia (v. sperma)
. ojtépfia (v. sperma) e dal tema del lat. caedère 'tagliare,
deriv. da spermina-, voce registr. dal d. e. i. (che
. = voce dotta, deriv. dal gr. ontgua (v. sperma)
voce dotta, comp. da spermio e dal gr. xùxog 'cellula'; è registr
. xùxog 'cellula'; è registr. dal d. e. i. (che
voce dotta, comp. da spermiocito e dal gr. ygà ^ a 'disegno,
(v.); voce registr. dal d. e. i. (che
voce dotta, comp. da spermio e dal gr. veruna 'disegno, figura'.
voce dotta, comp. da spermio, dal gr. loxtov 'tessuto'e da genesi1
= voce dotta comp. da spermio e dal gr. moig 'scioglimento, dissoluzione'.
voce dotta, comp. da spermio e dal gr. xlùog 'pietra'; è registr.
. xlùog 'pietra'; è registr. dal d. e. i. (che
voce dotta, comp. da spermio e dal gr. xexéajoig 'compi mento'
= voce dotta, comp. dal gr. eritèma (v. sperma)
lat. scient. spermoderma, comp. dal gr. oitégna (v.
lat. scient. spermophagus, comp. dal gr. ajtégixa (v.
(v. sperma) e dal tema di 90: 70) 'mangio';
: 70) 'mangio'; è registr. dal d. e. i. spermòfilo
lat. scient. spermophilus, comp. dal gr. orcégna (v.
. = voce dotta, comp. dal gr. cmégjxa (v. sperma)
= voce dotta, comp. dal gr. onégna (v. sperma)
, lat scient. spermolithus, comp. dal gr. crnégtia (v.
. = voce dotta, comp. dal gr. oitégjia (v. sperma)
; la var. spermoneuralgìa è registr. dal d. e. i. (che
. scient. spermosciurus,, comp. dal gr. orcégna (v.
. = voce dotta, comp. dal gr. ajtégna (v. sperma)
un po'bestiale. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fuligula). = deriv. dal ven. spernacire, di etimo incerto.
calò sulle taglie. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
stata / da molti percossa. = dal lat. aspernatus, pari. pass,
porta di bottega. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
marina di piatti. = dal sicil. spirunara, deriv. da spirimi
si prenderà una tale speronata che cadrà dal primo colpo! » 3.
siena, lv-161: quella anima, speronata dal santo desiderio, si levava molto maggiormente
armati di sperona ni. = dal frane. * sporo, che deriva da
pisa disgraziatamente si tacque quando fu vinta dal tradimento, quando fu vinta dalla sventura,
miti / soli ammollata, o dal ventar battuta / delle bufere, o dal
dal ventar battuta / delle bufere, o dal cresciuto pondo / vinta, si sfende
= etimo incerto: probabilmente comp. dal pref. lat. ex-, con
..., il sangue le fuggì dal cuore... e...
donna spersa. cicognani, 1-112: stàccami dal teatro, lèvami da questo bugigattolo e
i-74: con questa gioia precipite / dal chiuso vallotto alla spiaggia / la spersa
.. / bisognerebbe vivere lontano / dal pazzo cittadino cellulare / in un paese sperso
predilezioni. stuparich, 4-162: noi dal critico pretendiamo che si spersonalizzi sino al punto
dei rockfeller. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ragionare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area sen., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tributo al turco. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
atti d'ammirazione. = comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
si spertica. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
marchiani, nel medesimo intento di sovvertire dal fondo il prospero reggimento della nazione.
ne compongono le più sperticate, raccolgono dal popolazzo i modi più fangosi, e
tetto di stipa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
iii-410: dante sentiva la voce venirgli dal ventre della sperula, dov'era l'anima
) ed emil., comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
, salamone spervertìo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= etimo incerto: forse comp. dal pref. lat. ex-, con valore
le spese veramente straordinarie debbano essere stralciate dal bilancio e formare oggetto di leggi separate
denaro (in contrapposizione alle componenti rappresentate dal lavoro o dall'impiego di beni già
: per la quale [opera] ricevè dal marchese di mantova trecento ducati d'oro
della propria vita per riscattare l'umanità dal peccato (con riferimento alla redenzione operata
gli occhi alla lettura, ripiglia il leggere dal capo ove lasciò, così in queste
cambiale e firmata, dispensare il portatore dal protesto per mancata accettazione o per mancato
alle spese portata dalla sentenza o comunque dal provvedimento che chiude il giudizio avanti a
dichiari di non essere ancora stato pagato dal proprio assistito). -spese legali o legittime-
a fermo ne la prima istanza secondo che dal vicario sa- rebbono tassate. de luca
pagamento delle spese e dei danni risultanti dal processo, quando non possieda nel regno beni
. le spese della sentenza sono liquidate dal cancelliere con nota in margine alla stessa
e degli oneri di cui alrart io dal reddito complessivo. 14. disus
a spesed'altrui. -traendo vantaggio dal suo danno; alle sue spalle.
, iii-3-324: dio vi guardi, dal condiscendere in questo poco al demonio,
proverete in ultimo a vostre spese se egli dal poco sappia cavare il molto. pavese
uesto modo: perché la conversazione nasceva dal cuore, cioè a sé.
, non ricavare alcun guadagno o utile dal denaro speso. lacopone, 55-53:
quelle tue spesaccie. = dal lat. tardo expensa [pecunia],
le altre spedizioni di volontari furono spesate dal medico capo dei cacciatori delle alpi.
nell'animo. 3. astenersi dal compiere una azione. erano posti de
li omini. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
giù per porta andana. = dal venez. spessegàr 'affrettan il passo', per
una mandra di femminacce, spesate dal publico, perché quivi in onor della
, spesato alla grande, cioè alimentato dal pesce con perle macerate, con coralli disfatti
spensaria, la quale continuamente gli era data dal re per ciascuno dì di tutto il
per la qual si conosce il maestro eccellente dal goffo. uiloa [guevara],
lagrime mie, se avessero potuto trattenerlo dal suo precipizio. 3. occupato
accarezzerete. = comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
contrari spessati e da sé medesimi e dal freddo ristretti o dall'angustia del luogo
si dirada come l'umore tirato insù dal sole: per lo freddo della luna
spessartina accompagnano le celebri tormaline. = dal nome della regione bavarese dello spessart, nella
con un pi- rosseno. = dal nome della regione bavarese dello spessart, nella
. c. bini, 1-365: dal cannone lontano, spesseggiante, sentimmo che
andavamo cavando a ogni poco la palla dal ghiaccio, né per molto che si
cavallereschi del boiardo, del pulci e dal cieco da ferrara... spesseggiano
dallo spesseggiare sempre maggiore dei fabbricati, dal gran numero dei fumaioli e dei cartelloni di
, tutte meglio e con maggiore abondanza dal volgo, quelle riconoscendo, sieno spesseggiate
è l'etere. bontempi, 1-1-5: dal caldo nascono la rarità e la leggerezza
caldo nascono la rarità e la leggerezza; dal freddo la spessezza e la gravezza.
e folte sì che non sono penetrate dal sole per la spessezza de'querceti.
voce dotta, comp. da spesso1 e dal gr. néxpov 'misura'. spessire
di quelli eccellenti cordovani, che chiamano somachi dal nome di queste fiondi con che si
questa spessitùdine procedeva, secondo che, dal messo del cielo fuggendo, s'inspessiva
sugo d'arancia, e da me, dal mio sangue spesso. g. brera
speslivio volgar., 2-107: venne dal cielo una subita e ruinosa sa
di un albero); che spunta dal terreno con gli steli molto o,
: li spessi biadi spigati so'arsi dal nuovo sole. s. gregorio magno
(il pianto); che sgorga abbondantemente dal tempesta di vento e di
cor tema e cordoglio, / quindi dal suo sperar parte delusa, / né ben
greco. 11. non interrotto dal più lieve suono, totale (il silenzio
. gozzi, 213: scendendo ieri dal ponte di rialto, mi abbattei a
che nascono un po'spesse e brutte dal riso. arici, i-232: la contrariti
magalotti, 26-8: cresce il lor odio dal vedere come negli spessi bisogni che ha
, ecc.); che emerge fittamente dal mare (isole, scogli).
30-48: l'omo che è cieco dal peccato / ed ha gente a guidare,
che abbi del spessetto. = dal lat. spissus, di origine indeur.
opaco spessore sonoro emergevano le cifre introitate dal fisco imperiale, i nomi e i
una lama maneggevole... fa saltare dal pavimento... spessori di legno
voce dotta, comp. da spessore e dal gr. nétqov 'misura'. spessume,
pecore del pastore. = dal napol. spetaccìa, propr. 'fare a
propr. 'fare a brandelli', comp. dal pref. lai ex-, con valore
denom. da petaccia, che e dal lat. pittacìum (v. petazza)
veste e smanceria, spesucchia = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
1-102: cancellando il nome dell'amore / dal libro della vita, ci si ritrova
spetalare un sesso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
.. sono le parole che si ripetono dal dialetto [siciliano]...
fa vedere. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
11 suo grave fallo, / tocco dal raggio ch'ogni asprezza spetra. abriani
10, ma non mi spetro / dal mondo sì ch'io le dipinga in carte
indi m'impetra / sino in grecia dal re grato viaggio. = comp.
re grato viaggio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 5-233: in una luce, spetrata dal mio intenerimento, seguivo maddalena. ella
nell'industria molitoria, macchina che separa dal grano i corpi solidi estranei, e
pezzo per volta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quelle cloache? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
significazione, e quel di spettabile vien dal verbo latino 'specto, e si direbbe 'risguardevole'
esario..., l'orrigine dal potentissimo faulno si trasse, tanto ispettabile
angoscia che lui ha sentito forse fin dal primo giorno in cui ha aperto gli occhi
formano nuovi aggettivi in -istico tratti direttamente dal sostantivo base..., giurisprudenza
si erano guadagnati, e non soltanto dal punto di vista pubblicitario e spettacolistico.
. ungaretti, xi-137: venendo giù dal golfo di porto si assiste a uno spettacolo
nacque la mia donna al mondo, / dal lavoro immortai stupida sorse / la madre
era concorsa allo spettacolo della conversione sin dal giorno che precedette l'assoluzione. brusoni
: l'evoluzione dello spettacolo ha creato dal nulla un'industria dello spettacolo, che ora
di que'pezzenti che fermano le gondole dal magnifico e spettacoloso colonnel partistagno. borgese
non creò col sangue. = dal lai mediev. spectaficus, comp. dal
dal lai mediev. spectaficus, comp. dal tema del class. spedare (v
giunto osman alla porta, fu nominato dal gran signore suo primo visir. fagiuoli,
nel « corriere milanese », s'era dal geografo fatta prestare una delle copie degli
il contraente deve adempiere gli obblighi derivanti dal contratto, salvi quelli che per loro natura
non alla propria ambizione. = dal lat. spedare, intens. di specère
cotal spettativa non vi si può concedere dal pontefice. = forma aferetica di
crede ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fu sacro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spettinava al vento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spettinata, arruffata. -come si leva dal letto. pananti, i-294: anna,
: vi erano de'ministri che mancavano dal debito et erono in specto di fraude
pazienza. = comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
mentre i volterrani dallo scagliar sassi e dal versare olio bollente non ristavano. in zucca
del duomo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, suscitata nell'animo dalla fantasia, dal desiderio o dal ricordo; ombra vana,
animo dalla fantasia, dal desiderio o dal ricordo; ombra vana, mera parvenza.
e i tristi auguri / fra i nati dal mio duol pensieri orrendi. carducci,
; i signif. n. 10-17 sono dal lat. scient. spectrum, coniato
comp. da spettro [scopio \, dal gr. fioxfj 'raggio', e dal
dal gr. fioxfj 'raggio', e dal tema di ygà astrofilo [agosto 1900], 50: dal 1893 coll'invenzione dello spettroeliografo, si
stesse e la quantità di vapore attraversata dal raggio luminoso: relazioni che furono confermate
da spettro, n. io, e dal tema del gr. yqóicpa »
da spettro, n. io, e dal gr. veruna 'figura, disegno'.
un metodo di spettrometria gamma che parte dal principio che in un animale vivente le
da spettro, n. io, e dal tema del gr. ^ éxqov 'misura'
fantascienza, bensì un procedimento reso possibile dal nuovo spettroscopio a correlazione di fluorescenza (
di fluorescenza (fcs), inventato dal premio nobel per la chimica tedesco manfred
per la chimica tedesco manfred eigen e dal biofisico svedese rudolf rigler. -spettroscopio
da spettro, n. io, e dal tema del gr. oxojtèto 'osservo,
come il pane speustico. = dal lat. speustìcus [panis] (plinio
tutto firenze da'fattori. = dal lat. mediev. species, che è
lat. mediev. species, che è dal corrispondente termine classico: v. specie
così fuori di bottega. = dal lat. mediev. speciarius, deriv.
si sedettero rudiger tirò via ogni cosa dal vassoio e la dispose con ordine:
- el s'ha tira in bottega dal spicier da confetti. / oe senti meneghina
corpo più sottile, o dal sottile in più grosso, negli confini dell'
da'latini 'coccothraustes', nome che viene dal greco, che vuol dire rompitore degli ossi
ella non mi spezzi / né loco che dal suo viso m'asconda. fatti di
là dove al lor cospetto / cada fulmin dal ciel che spezzi e triti / annosa
, perché novello, non infierisce, lambito dal vezzo amoroso, allattato da poppe delizianti
5-1 (1-iv-446): l'alte vertù dal cielo infuse nella valorosa anima fossono da
della immortalitade, sì come vero moisè tratto dal pelago dell'acque de la morte
avarizia, dalla ambizione, dalla paura, dal do- ore o da tempio amore.
e spetra, / trasferita nel ciel dal dio di deio, / fia pur cetra
di temperatura il capo mi si spezza dal dolore. 25. rompersi in
altra sommità del monte, ch'era dal fianco destro della prospettiva. bruni, 436
si stacca dalla cima della roccia percossa dal fulmine. tozzi, vii-208: bada che
per indicare la volontà di agire indipendentemente dal risultato. p. petrocchi [s
di terra. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mamiani, 10-ii-171: ugualmente non si potendo dal finito racchiudere l'uno e il tutto
apparisse lucidissima. varano, 1-21: dal nembifero mosse alto apennino / d'atri
domata assai la sua furia e stanco ancora dal lungo viaggio, benché con molte foci
, la parola viene giù, spezzata dal dolore che non si contiene.
così spezzata, ma tutto continuamente descritto dal principio sin al fine, perché averei avuto
pensiero solitario. 22. affranto dal dolore (l'animo, il cuore)
di segreto amore / l'alma spezzata dal dolor rintegra. corcano, 223
all'editto le battaglie vinte in italia dal generale buonaparte, la confederazione spezzata tra
, mostra tuttavia il primo getto uscito dal fuoco e dall'onda de'cataclismi.
5. distacco di un'isola dal continente. panigarola, 3-ii-180: descrivendo
ci pinse e la spezzatura dell'isola dal continente. -separazione da una persona
. debbino prendere le spezzature di cedole dal pubblico ed il medesimo lo debbino fare
su un'aristocrazia, anche se moderato dal re, non perseguiva di proposito una
brani troppo brevi un'opera; separare dal contesto singole frasi o affermazioni. -anche
alla borghesia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
feritoie, spie delle strade che salgono dal piano. -a spia; per
all'altezza degli occhi che consente di vedere dal palcoscenico nella sala. -in un
, 10-439: sento qualcuno / venir dal campo, né so dir se sia spia
d'essi più zelante degli altri, uscì dal branco, e s'avvicinò m
spiaccicarsi contro la pa = dal got. * spaiha, * spaihón,
di origine indeur.; secondo altri, dal frane. - accucciarsi per
fu perduto o involato vien compensato dal nitore del nuovo, 2.
, 786: sporse prima la testa [dal camminamento]; spinta e mi ha
careri, 2-i-351: fu ella edificata dal famoso cardinal wolseo in un bellissimo sito tra
, spirano rovai, tutto è rappreso dal gelo, gli alberi son tronchi nudi e
centinamento. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
essersi lasciato menare per parole e per beffe dal duca di parma. =
volta, perocché le muse / mi scaccino dal monte d'elicona, / né mi
sa più spiace. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'lcuno spirito. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
prima parte. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spiacevolezze con alcun bolognese, ebbe impaccio dal podestà di bologna. ciachi, lxxxviii-ii-635
iacofione, 6-12: guàrdate dal toccamente, / lo qual a deo è
che il signore duca s'era partito dal re colla donna e veniva a lione addì
e l'espres — sione deriva dal titolo italiano, 'l'ultima spiaggia', del
a natale. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sua benevolenza. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
schierata, e puosonsi a campo di là dal ponte aglia- na, e 'l seguente
cantoni, 707: tolse il paiuolo dal foco, lo mise a terra, spianò
cosa poteva contentarlo. campailla, 20-74: dal figlio set sino a noe gli spiana
e si conduce al verde. = dal lat. explanàre, propr. 'spiegare,
propr. 'spiegare, dichiarare', comp. dal pref. ex-, con valore intens
occupano qua e là le anguste spianate lambite dal fiume. manzoni, pr. sp
zigaro che stava fumando e si congedò dal carnefice. de roberto, 744: sulla
per inchinarlo. pantera, 1-278: dal primo apparir delle pleiadi sinché l'ultima di
la mattina, disposte con molto giudizio dal signor don giovanni l'ar- tiglierie e
mezo palmo innanzi e dua dita distante dal destro, tenendolo ben in terra spianato
a misura o non siano ferrati o segnati dal comune di firenze o da detta arte
prima uguaglianza indotta dallo spiano de'monti e dal rigonfiamento delle valli. 2.
brescia: che tanto sarà il muovermi io dal mio studio e venirvi. 2.
de ierusa- lem, la quale tucta dal fondamento splantao. varchi, 18-2-77:
guerrazzi, 1-374: trenta mila settari scesi dal monte tabor comandati da ziska bruciarono cinquecento
-deporre con la forza un sovrano dal trono. siri, xii-609: le
1-119: protestarono che lo avrebbero spiantato dal soglio e inalzatovi il figliuolo solimano.
ci attentassimo, non dirò di spiantarle dal vocabolario, ma di notarle solamente come
intr. con la particella pronom. svellersi dal terreno in cui è conficcato (un
: lo scaletto malaugurato non voleva spiantarsi dal fango tenace. 12. per
si vanta si spianta. = dal lat. explantàre, comp. dal pref
= dal lat. explantàre, comp. dal pref. ex-, con valore di allontanamento
. -per simil. divelto, sollevato dal suolo (anche in contesti iperbolici)
forma di forbice, ad uso di cavar dal terreno le piccole piante in una col
fanteria che passavano il reno in aiuto dal verdugo e che portavano danari a groninghen,
, 3-149: si chinava a spiare dal buco della serratura. -compiere attività organizzata
marittime di que'regni. = dal got. * spaihón, spèhón (v
olio per ispiastrarsi. = comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
banti, 11-481: ancor preso dal sospetto di una spiata, non sapevo
alle retate dei giannizzeri, si riconoscano dal modo di parlare. 2.
ei respinse. = comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
l'hanno spiattellato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, iv-n-195: nel pomeriggio, ho avuto dal matthews gli appunti di una nostra conversazione
dodici ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
o tre spiattonate. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spiazzale erboso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ne spiazza. = comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
tu spiazzi benino. = comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
entrare da carestia, = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spiazzato. = comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
sentiero fra case povere qua e là allontanate dal sentiero che si allargava allora a piccoli
alla cascina. = comp. dal pref. lat eoe-, con valore intens
voce di area napol., deriv. dal lat. spica (v. spiga)
urbica). = deriv. dal lat. spica (v. spiga)
e scropulariacee. = deriv. dal lat. spica (v. spiga)
, terrazze, ambienti secondari. = dal lat. opus spicatum (e, in
agg. che ha polpa agevolmente staccabile dal nocciolo (una pesca, una susina,
la gran madre di dio, lumeggiata dal sole che tramonta, spiccante sul verde
. 3. tagliare la testa dal corpo; amputare membra (come forma
di dire che prese la coltella che dal lato teneva ed in un colpo il capo
in un colpo il capo gli spiccò dal busto. cellini, 1-49 (128)
della spada, che gliele ebbe spiccato dal busto. leoni, 305: in s
a se stesso sciabolando senza poterla spiccare dal busto con un sol colpo come avrebbe voluto
borghini, 3-18: si presero nome spallato dal comune, e ciascuno da quello,
quel tal ramo avea il principio spiccato dal comun tronco. 4. cogliere dal
dal comun tronco. 4. cogliere dal ramo, dal gambo, dallo stelo frutti
. 4. cogliere dal ramo, dal gambo, dallo stelo frutti, fiori
fiori, foglie; sradicare una pianticella dal terreno; recidere dal tronco rami,
sradicare una pianticella dal terreno; recidere dal tronco rami, fronde. leonardo,
, le quali malagevolmente si lasciano spiccare dal picciuolo. sansovino, 6-203: avenne
: quando... persetene spicca dal melagrano infernale il frutto gravido per aprirlo
oli veto. -sfilare un fiore dal mazzo. giuliani, i-286: guardi
questo? (ed intanto te spiccava dal mazzo). de roberto, 13-146:
spicco, spicchi). staccare qualcosa dal luogo a cui è attaccata o dal
qualcosa dal luogo a cui è attaccata o dal supporto a cui aderisce o dal gancio
o dal supporto a cui aderisce o dal gancio a cui sta appesa; rimuovere
: quando [la spugna] se spicca dal suo loco more e non sente.
che vede che indarno procaccia, / dal suo bastone spicca una catena, /
la carabina, spiccossi un botton d'oro dal colletto e, gittatovel dentro, appostò
, 1-xvi-1-217: disse, e spiccò dal morto l'asta di bronzo. saluzzo
, sul trovato di spiccare gli affreschi dal muro. ghislanzoni, 18-190: compreso dal
dal muro. ghislanzoni, 18-190: compreso dal sentimento del dovere, io non esitai
jovine, 2-187: spiccato il quadro dal chiodo, collocarono al suo posto quello di
piedi da terra; allontanare la bocca dal recipiente da cui si beve. fazio
a pena, / il rubino spiccò dal vivo ghiaccio. settembrini, i-105: la
il frutto della derisione. -estrapolare dal contesto; stralciare; antologizzare. castelvetro
una parte della guerra troiana e spiccolla dal rimanente e formonne una favola che contiene
mai potuto spiccarsi questo dalla lingua e dal petto. 2. togliere il
acerbo, / e con gran pena dal legno la spicca: / tutta fracassa pell'
candido balza vivace spiccandogli nettamente la testa dal busto. 7. separare una
: quanto alle minaccie di spicarle i figli dal seno, avvertiva loro di non essere
te ne scongiuro: / non la spiccar dal tuo fianco. cantù, 480:
con tempo e con fatica / spiccar dal cor insano / il gran dolor ch'io
. alberti, lxxxviii-i-72: quando sarà che dal suo consueto / costume amor mi spicchi
... che fosse dovere di spiccar dal lato suo un legato che con questi
bernardino, ispiccò questo membro degli osservanti dal generale. faldella, 1-3-136: zeppa pretendeva
1-3-136: zeppa pretendeva spiccare alcuni comuni dal circondario di roma. 9.
/ con una moratoria che spiccai / dal tribunal degli anni giovenili, / quasi per
scoto le timid'ali, / e dal palustre suolo / spicco animoso fra i gran
dandogli una occhiatina, si spicca due sospiretti dal core, dicendo fra se stesso:
amari pensieri, quando, sentendogli spiccar dal petto un rabbioso sospiro, immediatamente l'
7-i-95: a fare che le figure spicchino dal loro campo. giuglaris, 1-302:
, facendosi visibile da lontano; emergere dal folto della vegetazione; svettare; campeggiare
contarli. -emergere, elevarsi dal suolo. - anche sostant. carducci
da lui dipinti, come spiccano vigorosamente dal fondo del quadro! b. croce,
manifatture e nel traffico, assai favorito dal neker. de sanctis, ii-6-250:
sacchetti, 77: la grazia, che dal cielo par che in voi piova, /
dominici, 1-19: ogni parlar divino spicca dal mondo. 19. sgorgare, zampillare
20. distaccarsi, venire via dal supporto a cui aderisce (un rivestimento
. allontanarsi da un luogo, staccarsi dal punto in cui ci si trova; alzarsi
sembiante e d'abito straniero / vien dal mare a sua corte. g. m
roma a solo oggetto di farsi ritrattare dal bernini. alfieri, 9-62: mezzo
[l'elemosina]: si spiccava appena dal pilastro, si protendeva, abbassava la
fa cenno, e un'anima si spicca dal lido. bacchelli, 2-xxv-94: l'
i navigli a un tratto si spiccàro / dal porto con le vele alte e gonfiate
mosse. c. campana, ii-3-6-127: dal porto si spiccò una nave, ornata
: il giunco la spedizione, spiccatosi dal rambler col quale aveva combattuto, venne
, iv-2-837: un burchiello si spicca dal bucintoro, portando l'uomo rosso col
stessa crudele, / per affogarsi si spiccò dal lido. baluda, xcii-i-66: il
manzini, 15-266: imparare a spiccarsi dal suolo, fare del proprio corpo una nitida
ubbidiente alla musica. -staccarsi dal continente. prose e rime spirituali antiche
cercava l'antica isola. -staccarsi dal mondo nell'estasi. lubrano, 2-146
un'impennata lo sparviero s'è spiccato dal ramo, si staglia sul cielo come un
, 2-16: un fanciulletto si spiccò dal circolo e gli venne d'appresso.
abbraccio di qualcuno o, anche, dal congiungimento carnale. sacchetti, 53-47:
non si spiccherebbero mai. -staccarsi dal combattimento o da un duello. sanudo
nata. 26. distinguersi dal proprio ambiente culturale, dal livello medio
26. distinguersi dal proprio ambiente culturale, dal livello medio dei contemporanei. de
quei nostri sacerdoti, che, spiccatisi dal mondo, si stanno in quelle loro
chi... potesse spiccarsi un istante dal suo interesse... tenga prediletto
partic.: dividersi agevolmente e nettamente dal nocciolo (la polpa di un frutto)
985: incontanente le mani gli si spiccarono dal cataletto. boiardo, 1-43: dalla
ciò è quelle che non si spiccano dal nocciolo. romoli, 294: non si
di rose tutte fiorite che si spiccava dal folto d'una siepe, e si piegava
d'oro... si spicca / dal fondo oscuro e liquefatta cola / nel
/ ischeletriti. 29. cadere dal ramo (una foglia, un fiore,
l'ultima foglia. 30. staccarsi dal corpo (l'anima). magalotti
anima). magalotti, 23-37: dal corpo materiale di un uomo si spicca
preciso che l'anima avrebbe dovuto spiccarsi dal corpo, uscire dalla bocca del morente
arici, iii-650: un turbine / dal mar si spicca procelloso. -guizzare in
quegli altri, sorge con larghissimo circuito dal piano. magni, 100: dalla parte
1-149: il vedere quelle stalagmiti spiccarsi dal suolo, come le stalattiti pendono dalla
la casa rasentava quasi un precipizio, dal cui fondo si spiccava la montagna.
in par- tic.: dipartirsi dal centro (i raggi della circonferenza).
svanisce, come una scintilla che si spicca dal fuoco e per aria si smorza
.. gli si spiccò un sì dal core e dall'anima che risuonò fortemente al
severino. g. bentivoglio, 4-790: dal villaggio di covesteyn,... per
amor, che solo / si spiccò dal mio petto. lanzi, 1-1-137: sarebbe
musica per quel vero appunto che spiccandosi dal cuore celatamente vi traluce. tommaseo,
, non vedendo nominato il papa, dal quale in cose di molto minor momento
da tomo. -non spiccarsi dal fianco di qualcuno: stargli sempre appresso
da emilio che non se le spicchino mai dal fianco: massima- mente quella più vecchia
attaccato. -in partic.: amputato dal corpo (il capo, un membro
, a cui donò uno scudo spiccato dal tempio. tesauro, 2-501: la continuata
tutti gli uomi netta spiccata dal busto. t. valperga di caluso,
.. copre -che si eleva dal mare o dalla linea dell'orizzonte
cappella, la quale è come spiccata dal tempio, è fatta a croce con tribune
nazioni che chi le sottigliezze mentali e dal fatto spiccate de'contemplativi filosofi. gentile
così puramente soggetto da potersi dire spiccato dal suo rapporto coll'oggetto. 5
: spiccati per forza li fanciulli piccolini dal cibo, erano sbattuti in terra. cellini
): il ditto gian iacomo spiccato dal papa, venuto a noi, disse puntatamente
1-68: cignera'ti colla temperanza, dal mondo spiccata, povera quanto puoi. s
2-ii-1087: noi religiosi che siamo spiccati dal mondo, quando noi ci specchiamo nelle cose
di agosto. caro, 2-750: era dal tetto a l'aura / spiccata e
, per avfuora da una nuvola spiccata dal mare, con stivaletti d'oro.
: a tempo io miro / già spiccata dal suolo / una zo sepolte nella cenere
portentoso. -che si è allontanato dal corpo (l'anima). -che risalta
praga, 3-91: il tuo spirto dal corpo spiccato, / poi che i liberi
in padova, con figure molto spiccate dal fondo. -che determina l'illusione
. che ha la polpa facilmente staccabile dal nocciolo (un frutto); spiccagnolo.
frutto in cui si verifica il distacco dal ramo. cestoni, 59: cotesti
: cotesti frutti, nel distaccarsi che fanno dal loro fusto, non portano seco annesso
suo stesso. borgese, 1-163: dal suo paesucolo di montagna si vedeva, sì
il grana, la grande forma tentata dal coltello a spicchio di cuore. 9
di dito si distaccò. = dal lat. spicùlum, dimin. di spicum
). bonsanti, 163: entrava dal finestrino semiaperto un'aria filtrata dal respiro
entrava dal finestrino semiaperto un'aria filtrata dal respiro dei pini, e con essa un
, disse pietro bemardone con accento spicciante dal più chiuso e più profondo di lui,
opera d'arte spicciante e germo- gliante dal vero e dalla qualità intimamente irripetibile e non
dalla qualità intimamente irripetibile e non suddivisibile dal vero umano. spicciare1 (ant.
addosso all'autore, egfi spiccia sangue dal cuore mentre la fronte impallidisce e suda
spicciò un salto a guisa di leone / dal trono e casca al primo balzo il
calda, a quattro pollici circa di distanza dal margine, il che si chiama spicciare
dell'onorevole bonghi, speciale suo persecutore dal '78 in poi, il ministro romagnolo
imperiale (5 settembre 1494) già altamente dal padre rifiutata; e spicciatosi dell'innocente
ero pe- ranche, poveretto, spicciato dal furore di gloria e dal disprezzo del
poveretto, spicciato dal furore di gloria e dal disprezzo del volgo. bacchelli, 13-713
che lo serrassimo intorno. -staccarsi dal supporto. tommaso di silvestro, 327
di vino, il quale pareva spicciare dal bicchiere. c. e. gadda,
e dito spicciando. -fuoriuscire dal corpo (un umore dannoso).
, e i ruscelletti spicciar fuori zampillando dal fianco delle montagne. manzoni, fermo
le fibbie e i panni fuor spicciami dal petto? c. i. frugoni,
eloquenza. -per estens. uscire dal petto (la voce). bacchelli
altra sua voce, che gli spicciava dal petto come rigida vena di ferro che si
di cui io abbia cognizione e che spiccia dal più profondo recesso della mente. codemo
quella di dividere l'albume dell'uovo dal tuorlo). caro, i-238:
spicciar le chiare. = dal fr. ant. despecchier (mod.
(mod. dépècher), comp. dal pref. de (con valore privai
, 9-299: coteste gelide goccie spicciate dal buio dell'antro, che fan trasalire,
: di chi per rola, interrogato dal giudice piuttosto per burla che per desiderio
aderente; sollevare un copricapo reso appiccicoso dal sudore. pirandello, 8-177: il
partito da una signora e provò a spiccicarsi dal capo sudato il cappello di tela,
-rifl. staccarsi di dosso indumenti incollati dal sudore. pirandello, 8-209:
. calvino, 1-194: mezzo intontito dal sonno che aveva in pelle in pelle
: alfio magnano, appena riesce a spiccicare dal letto le sue quattro ossa, lo
11-66: le pupille sembravano spiccicarsi con stento dal punto della cornea in cui s'erano
rotonde spiccicatoie e che non si spiccano dal nocciolo. = deriv. da spiccicare
debbiti no'. = comp. dal pref. lat., ex-, con
fenoglio, 5-1-1459: johnny stava lontano dal reparto,... sotto i
spìccio3, agg. staccato dalla pianta o dal picciolo; privato delle foglie (un
bene piovutole, come si dice, dal cielo, non aveva fatta la confidenza a
nessuno, fuorché a don abbondio, dal quale andava, volta per volta, a
6. dividersi in gruppi; staccarsi dal grosso di un esercito, da una
baglior lunare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. (spicciolo). staccare un frutto dal peduncolo; privare un grappolo degli acini
; privare un grappolo degli acini separandoli dal graspo; sgranare. - anche assol.
ma vuol dire raccoglier le spighe lasciate dal metidore. giuliani, ii-204: per il
per me... » tratta dal taschino del proprio pigiama una scatoletta d'oro
di diamanti. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
buona o bella. 2. staccato dal grosso dell'esercito, diviso in piccoli
dell'autore, che sembrano mal conosciuti dal signor ridolfi, il confronto ch'egli
spiciolato; superi, spicciolatìssimo). staccato dal gambo, dal picciolo (un fiore
spicciolatìssimo). staccato dal gambo, dal picciolo (un fiore, i petali,