cinese-, psicosi collettiva che si origina dal timore di un'improvvisa esplosione nucleare;
timore di un'improvvisa esplosione nucleare; dal titolo del firn statunitense del 1979, the
comp. di cròv'con, insieme'e dal tema di óeónog 'corsa'; nel signif.
. n. 1 è registr. dal bergantini nelle lettere del dottore francesco ce-
. = voce dotta, comp. dal gr. < ri>v 'con, insieme',
da cróv 'con, insieme', e dal tema di £xeiv 'avere, stare'; è
£xeiv 'avere, stare'; è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. ouvéxeux (v. sinechìa)
= dall'ingl. synechism, deriv. dal gr. ovvexfig 'continuo'. sinechismo2
voce dotta, lat. tardo synoecismus, dal gr. cruvoixiojxóg, deriv. da
. = voce dotta, comp. dal gr. cri>v 'con, insieme'e da
synoecus (o synoicus), comp. dal gr. oùv 'con, insieme'e
gr. oùv 'con, insieme'e dal tema di oixéw 'vivo'. sinecfonèsi
. = voce dotta, comp. dal gr. ovvexfis 'continuo'e da xóyog
. = voce dotta, comp. dal gr. cmv 'con, insieme'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. oàv 'con, insieme'e da
. g. manganelli, i-93: dal punto di vista della retorica classica,
menzini, 5-113: pur curculien vuol dal coreggio / esser diun proposito.
, lat. synecdòche (quintiliano), dal gr. cmvex&oxf), deriv
, composto da settantuno anziani e presieduto dal più eminente fra loro, spesso il
fra il popolo; i membri erano eletti dal popolo e tutti potevano fame parte;
-nell'antica atene, il collegio costituito dal magistrato (dall'arconte, dall'arconte
dall'arconte, dall'arconte re o dal polemarco) e dai suoi assistenti (
voce dotta, lat. tardo synedrìum, dal gr. ouvéòpiov, comp. da
= voce dotta, lat. synedrus, dal gr. oùveòpog 'membro del consiglio',
. farmac. composto organico sintetico derivato dal fenolo, di costituzione simile a quella dell'
e cardiache. = comp. dal gr. oùv 'con, insieme'e da
più acute del tetracordo sinemmenon, diverse dal disgiunto, e così parimente nell'enarmonio
b, c, d. = dal gr. odvrmiièvov [xexqàxoqòov], pari
svezia, in germania. = dal nome lat. sinemurus della località di semur
. = voce dotta, comp. dal gr. oùv 'con, insieme'e da
lat. scient. synentognathi, comp. dal gr. oùv 'con,
considerato. = voce dotta, dal gr. cruveqy » ixixóg 'che coopera',
interazione che è stata denominata 'sinergia computazionale'dal fisico americano norman zabusky. 3
. = voce dotta, deriv. dal gr. cruveqyóg 'collaboratore'(v. sinergia
lat. scient. synerginae, deriv. dal gr. ouvepyla (v.
= voce dotta, deriv. dal gr. ouvéqyco 'coopero'. sinergista,
. = etimo incerto: forse dal ted. zinn 'stagno'(cfr. anche
che vennero quivi ad abitare. = dal lat. mediev. sina 'cina'
. dolore rilevato in una sede diversa dal punto della lesione o dello stimolo,
. = voce dotta, comp. dal gr. ouvalcrfhiaig (v. sinestesi)
percezione di uno stimolo in una zona lontana dal punto in cui questo è esercitato.
lat. scient. symphalangus, comp. dal gr. avv 'con, insieme'
. = voce dotta, comp. dal gr. cróv 'con, insieme'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. avv 'con, insieme'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. avv 'con, insieme', e
lat. scient. symphyla, comp. dal gr. cróv 'con, insieme',
. = voce dotta, comp. dal gr. cróv 'con, insieme'e da
. = voce dotta, comp. dal gr. cróv 'con, insieme'e da
lat. scient. symphinotus, deriv. dal gr. ouncpufig 'concresciuto'e vwxov
voce dotta, comp. da sinfisi e dal gr. 0a voce dotta, comp. da sinfisi e dal gr. xofif) 'taglio'; è registr xofif) 'taglio'; è registr. dal d. e. i. (che , lat. scient symphysodon, comp. dal gr. ovucpuoig'coesione'e òòoùg -óvxog 'dente' , lat scient. symphyta, comp. dal gr. < rtv 'con, insieme' . = voce dotta, comp. dal gr. oùv 'con, insieme', « . = voce dotta, comp. dal gr. oiiv 'con, insieme', ( galilei, 1-83: le quali cose conosciute dal divino platone, comandò nelle 'leggi'espressamente dei sinfoneti e dei poeti nazionali, dal bach al beethoven, dal wieland al goethe nazionali, dal bach al beethoven, dal wieland al goethe. e. cecchi, dotta, lat. scient. symphonia, dal gr. ou ^ upcovta (v. ), sf. insieme armonico risultante dal canto concorde di più voci o dal dal canto concorde di più voci o dal suono di più strumenti o dal loro perfetto o dal suono di più strumenti o dal loro perfetto combinarsi; accordo di suoni dotta, lat. scient. symphytum, dal gr. anùntpvxov 'conraccoglie, il capo sinfonia di beethoven. -nella musica italiana dal xvii al xix secolo, brano orchestrale , preceduta da inni, da cantici, dal fragore de'timpani, da suoni e
nievo, 258: corse collo sguardo dal buon padre pendola alla clara, dalla clara
voce dotta, lat. tardo symphonìa, dal gr. ouiupcovla 'zampogna'(v.
= voce dotta, lat. symphonìa, dal gr. ouiupama (v. sinfonia2)
che tiene conto delle trasformazioni irreversibili operate dal palladio volgar., 11-12:
, lat. [herba \ simphonìaca, dal gr. aujicpamaxfi, denovellieri, come
bandire dai concerti. b. dal fabbro [« l'illustrazione italiana »,
assol. diede questa coscienza. dal suo quartetto traspare ora il sor
beethoven], / scendemmo a te dal paradiso primo, / immemori del fuoco di
sinfonia. = voce dotta, dal gr. cruncpoovog 'consonante, armonizzante'.
= voce dotta, comp. dal gr. < n>n toscana. = voce dotta, dal gr. cnj|icpoqog 'che sta insieme'. . symphoricarpos o symphoricarpus, comp. dal gr. aùjiipoqog 'compagno, cumulo'e da il mento a sporta. = dal nome del personaggio della commedia 'eutichio e indiano costituita in stato indipendente (denominato dal 1972 sri lanka); che è di autoctoni e di singalesi ariani immigrati dal nord. 17 giornale [i singhalese, singalese), deriv. dal sanscrito sinhala 'ceylon'. singameóne, sm = dall'ingl. syngameon (termine creato dal botanico e lotsy nel 1925), lotsy nel 1925), deriv. dal gr. miyyanéa) 'unisco in matrimonio'. gameti. '= voce dotta, dal gr. oùyyanog 'unito in matrimonio', comp dotta, lat. scient. syngamidae, dal nome del genere syngamus (v , lat scient. syngamus, deriv. dal gr. atjyya ^ og 'unito di vari uccelli domestici; è provocata dal verme nematode syngamus trachea che, stabilitosi lat. scient. syngenesia, comp. dal gr. aùv 'con, insieme'e per laboratorio zona sempione. = dal nome commerciale della macchina per cucire singer. = voce dotta, lat. zingibèri, dal gr. £tyylfiee (o ^ yylfieei, . = voce dotta, comp. dal gr. oùv 'con, insieme'e da . = voce dotta, comp. dal gr. oóv 'con'e yévog 'genere, singhiozzante con un tormento che pareva accresciuto dal non potersgorgare con facilità le lagrime. 2. rotto dalla commozione, dal pianto (la voce, un discorso
lagrime amare, / che mi piovon dal viso torna via, / e i sospiri
e le convulse membra, / sciogliea dal corpo i travagliati spirti, / noia a
2-40: uditelun singhiozzar di violini / giunge dal lago or sì or no.
cantare con voce rotta dall'emozione, dal pianto, dalla stizza o con tono querulo
, agg. rotto dai singhiozzi, dal pianto (la voce, le parole)
far schiamazzo: / hai da spremer dal culo un tal singhiozzo / che sia de'
. rotto, inframmezzato dai singhiozzi, dal pianto (la voce, le parole)
face le geva intorniando. = dal lat. gingìva (v. gengiva)
voce dotta, lat scient. syngnathidae, dal nome del genere sygnathus (v.
, lat. scient syngnathiformes, comp. dal nome del genere syngnathus (v.
genere syngnathus (v. singnato) e dal suff. -formis (da forma '
, lat scient. syngnathus, comp. dal gr. < rf>v 'con, insieme'
-diverso dalla maggioranza delle persone o dal gruppo a cui si appartiene per modo
in ogni singola azione, vien sempre dal principio oggettivo, ed è suprema in quella
lunga memoria, / là dove avrà dal re de'catalani / di pugna singular
, ancorché fosse stato ingiuriato nell'onore dal nemico, isfidarlo a singoiar battaglia.
contento per essere ben veduto e melio trattato dal cognato e sorella che non mi lasciano
è un po'singolare... che dal tempo d'ipparco e di tolommeo sino
e il singolare non possono essere separati dal concetto puro, in cui il plurale
. -in modo appartato, lontano dal mondo. dominici, 4-248: non
lat. tardo singularltas -àtis, deriv. dal class. singularis (v. singolare
abitazione del petrarca mentre era canonico di quella dal principio oggettivo, ed è suprema in quella
oratorio, la cui musica fu fatta dal signor ferdinando bertoni e venne singolarmente applaudita.
oliandoli, 3-196: infra otto dì che dal die ch'è fatto il comandamento reddano
copia di vino e di schiuma / dal singultante tronco giù versare / vidi.
, 5-i-809: quattro partigiani stavano uscendo dal forno... tutto il loro corpo
: l'avean dovuta a forza staccare dal babbo, cui ella, singultando, gridava
= voce dotta, deriv. dal gr. cri) yyov°s 'congiunto, che
= voce dotta, lat. syngràpha, dal gr. ouyyqacpf), deriv. da
): la mia voce era sì rotta dal singulto del piangere, che queste
rimo vere la tua orecchia dal mio singulto e dalli miei gridari. de
ariosto, 8-46: con voce interrotta dal singulto / gli disse quel ch'a lui
spesso suole intravenire chi fantini sono prexi dal singulto. alora gie sia dato il melle
= voce dotta, deriv. dal lat. mediev. sina 'cina'.
e code particolarmente prolungate. = dal nome del calligrafo antonio sinibaldi (seconda metà
12- 46: po chu-i, vissuto dal 772 all'846 d. c.,
. = voce dotta, deriv. dal lat. mediev. sina 'cina'.
= voce dotta, deriv. dal lat mediev. sina 'cina'.
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. sin [apis]
duole. frizzo, 3-129: fummo dal siniscalco a mangiare chiamati. tasso,
a dormire nelle camere a ciò apparecchiate dal discreto nostro siniscalco, e chi a
suo desiderio supplicar debba. = dal frane, siniskalk, comp. da sini-'
. = voce dotta, deriv. dal lat mediev. sina 'cina'.
= voce dotta, deriv. dal lat mediev. sina 'cina'.
dante, infi, 9-83: dal volto rimovea quell'aere grasso, / menando
il timone in modo che la nave accosti dal lato sinistro., 'sinistra fondo
di rimediare all'odio suscitato nel popolo dal fiscalismo unilaterale della destra. tornasi di
la monarchia parlamentare) fu al governo dal 1876 al 1883 sotto la guida di
di intensificazione del lavoro. -erroneamente dal punto di vista dell'ortodossia; ereticalmente
avea guasto. 3. male dal punto di vista della salute. bonfadio
vituperio. 6. scorrettamente dal punto di vista linguistico. b.
sia nuda, sì che si possa vedere dal lato manco. lapaccini, lxxxviii-ii-12:
e gelsomini ornata / l'alba appariva dal sovran balcone / che, da da trombe
persone. carducci, iii-4-309: 10 dal cuor de la terra / di nuovo sangue
più grande per la dipendenza che ha dal re mio sovrano. de luca,
il terz'atto, ed erano respinti dal popolo sovrano che voleva fuori l'autore.
? » a madre si guardò bene dal rispondere alla sua isabella la ragione sovrana
pallidissima dell'eroina, che sembra irradiata dal lume dell'opera sovrana. baldini,
, 8-375: mi sono sempre guardato bene dal turbare la pace, l'armonia
estensioni di terra colpite dagli incendi e impoverite dal sovrappascolo del bestiame. =
borgia... ebbe per soprappiù dal cielo una piena di neve, come il
profughi]... per decongestionare roma dal so- vrapopolamento, che attualmente rende difficili
bianca... resulta... dal sovrapporsi di tutti i colori.
sulla caotica accozzaglia di popoli vari venuti dal mare e dal monte a soprapporsi
accozzaglia di popoli vari venuti dal mare e dal monte a soprapporsi ai vari popoli
cassinense aipinta, la quale fu fatta dal santo pontefice alessandro secondo nell'anno mlxxi.
colera avvenga immediatamente dopo la morte sanzionata dal medico, in fossa scavata alla profondità di
linea retta eguale alla segnata e misurata dal poligono minore. 2. per
spasimi dell'insofferenza sua, volesse liberarsi dal calcinaccio odioso. comisso, 7-1 io
a ridurre al rispetto della sopraposizione, dal quale rispetto con le differenze foro dipendono,
di mia vita povra. = dal provenz. sobrar, che è dal lat
= dal provenz. sobrar, che è dal lat. superare (v. superare)
diligenza in ogni parte non s'ommetteva dal senato di prevenire e provedere le cose
. -che rifiuta o si astiene dal fare qualcosa. leggenda aurea volgar.
= comp. da sovra per sopra e dal part. pass, di solare.
. latti, 4-113: spesso sentìa dal soprastante tetto / d'un orribile gufo
angelo portava una ghirlanda di cipresso pendente dal braccio poggiato su la ringhiera di pietra,
imperio, in quanto il secondo apprende dal primo la notizia dei princìpi ideali.
1-185: inquieti invece, come fatti ombrosi dal sovrastare della città, apparivano i vaccari
riva o a porto, scampati dal periglio del tempestoso mare. crescenzi volgar
3-141: il signor bernardo, governato dal suo gentile animo, vuole sovrastare agli
nella virtù, allora sarà manifesto che dal cielo foste donati alla terra.
al soprastar del vento, / giuso dal ciel precipitar vedrai. -essere imminente
in tebe ogni vendetta: arretra, / dal precipizio a cui sovrasti, il passo
del comuno de peroscia, per non essere dal comuno accordato, del loro salario soprestessero
en- tendano da puoie che siranno accordati dal comuno de peroscia del loro salario.
anonimo, i-600: un'alegreza mi vene dal core / con tanto gaudio che mi
taglia dintorno come si dèe, nasce dal tuello una superfluitade di carne, la
sfrondato di tutte le sovrastrutture, spogliato dal mito della malattia mentale come colpa o
interne, dipen denti cioè dal funzionamento dell'impianto, o per cause
causa di sovratensione psichica mi fu apposta dal contegno d'una donna che, in seguito
5. geol. che è interessato dal fenomeno della sovrimposizione (una costa,
con la porpora più sublime, tiriata dal merito più supremo, con sovranumeraria,
591: esse recavano agli spiriti affaticati dal giorno il messaggio delle creature sovrumane che
» gridò con sovrumana / voce partita dal profondo del petto. ungaretti, xi-45:
. = etimo incerto: forse dal fr. ant. souage (cfr.
deriv. da sove, che è dal lai soca (v. soga),
i conciatori chiamano sovvalli gii incerti che hanno dal mestiere), e consistono nelle portature
che a sua volta è denom. dal lat. subaiùlus (v. sov-
1-ii-487: l'effendi, per esimersi dal sovvenimento di questo rimprovero, volentieri ci
cacciato del seggio, ricorse in persona dal vescovo malco per essere da lui sovvenuto
abbiamo bisogno di essere incoraggiati e sovvenuti dal pubblico. - assol.
che i. suoi capitani erano sopraffatti dal numero, senza però darsi fretta di
li occhi tuoi molli / e sforzata dal tempo me ne andai? ». boccaccio
sovvenir di trombetta prostituita. = dal lat. subvenire, comp. da sub
signor sì, elementare. = dal lat. subventus, part. pass,
di un fondo di garanzia. = dal lat. tardo subventor -óris, nome d'
accresciuto dalla emulazione più nobile o sovvenuto dal più favorevole apprezzamento. 2
s. v.]: teatro sovvenzionato dal governo. einaudi, 429:
né province acquistar, né suvvenzione / dal suo sposo aspettar o suo'seguenti, /
, ma bensì un debito contratto dal governo francese quando sopprimeva i conventi.
suvvenzioncella di danari. = dal lat. tardo subventto -dnis, nome d'
. tardo subventto -dnis, nome d'azione dal class, subvenire (v. sovvenire
dusse. = comp. dal pref. lai sub 'sotto'e da un
era durato e stato sempre in piede, dal dì che fu ondato insino al tempo
e alla subversione. = dal lat. tardo subversìo -ònis, nome d'
. tardo subversìo -ònis, nome d'azione dal class, subvertere (v. sowertere
valutazione negativa del fenomeno in quanto considerato dal punto di vista dei detentori o dei
promotori o sostenitori, in quanto considerato dal punto di vista dei detentori o dei sostenitori
., 1-8-118: giudicò [cristo] dal principio del mondo, cacciando di paradiso
del mondo, cacciando di paradiso e separando dal legno della vita li primi uomini commettitori
nell'impiego di sovversore. = dal lat. subversor -óris, nome d'agente
terenzio ingenioso, / e fu sovversa dal gran scipione, / quando di quella
nella quale nasceva il pane, è sovvertita dal fuoco nel luogo mente un ordine naturale
mi si im vertendosi fin dal suo fondo, si staccarono molte pietre della
: l'estrema costume possono essere sovvertiti dal suo atto; ma il suo atto sinistra
dotta, lat. subvolvère, comp. dal lat. sub 'sotto'e volvère (
suo detto. = comp. dal pref. lat. sub-'sotto'e da
dall'acqua. = comp. dal pref. lat. sub-'sotto'e da
spagn. ant. sozobrar, comp. dal pref. soz 'sotto'e obrar (
deriv. da sozoiodolico-, voce registr. dal d. e. i.
chim. acido sozoiodolico: acido derivato dal fenolo iodato e solfonato. =
deriv. da sozoiodolo-, voce registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. oòtoo 'salvo'e da iodolo (
v.); è registr. dal d. e. i.
grossi, ii-83: nequissima progenie ribellante / dal le'ttimo imperio degli alidi, /
né sozzate. 2. corrotto dal peccato, dalla colpa; traviato.
col sangue beato / tomo sogato - dal primo falare. 3. devastato.
fa la faccia sozzidissima. = dal lai volg. * sucìdus (v.
. corsini, 10-2: fur tolti dal terren di sangue sozzo / i feriti e
carceri del castello. baldi, xxxvi-392: dal sozzo nido da l'atra moglie sua
tuoi figli, non una lagrima poi dal ciglio, non un accento poi dal labbro
poi dal ciglio, non un accento poi dal labbro ti cadano a lamentar la morte
: busch, il sozzo affarista riscattato dal cieco amore che pòrta al fratello,
, deprecabile, sconveniente; molto biasimevole dal punto di vista della vita e dei rapporti
patire sozze ingiurie? boccaccio, 9-82: dal sozzo giogo aveva sottratto il collo.
fusinato, i-64: perché... dal tuo letame, / o miserabile sozzo
certe terre, dove l'uomo è morso dal leopardo, i topi incontanente in
gare. -situazione scabrosa dal punto di vista sessuale. d'annunzio
per espiar ogni sozzura in sé / dal sangue discendea d'una tua pari / commisto
(v.); è registr. dal d. e. i. (che
all'uditorio. solo quaglione, uscendo dal caffè in compagnia di tre o quattro conoscenti
(v.); è registr. dal d. e. i. spaccapiètre
(v.); è registr. dal d. e. i. (che
pietre verdastre che scendono e quasi colano dal fianco delia montagna come i semi da
. sbarbaro, 4-57: gli aranci spaccati dal gelo che il contadino scotendo il capo
ed alcuni peletti di qua e di là dal becco, ed ha la lingua spaccata.
che nascono un po'spesse e brutte dal riso, massime nelle facce dotate di
buon critico dovesse tenersi a debita distanza dal poeta, spaccando e pesando con fredda
esprimere l'estrema determinazione ad agire indipendentemente dal risultato. calvino, 7-106: io
si spacca al nuovo. = dal longob. spahhan 'fendere'; cfr. ted
ha la polpa che si stacca facilmente dal nocciolo (una pesca, un'albicocca,
. gadda, 10-113: le cose narrate dal tempo e dalle anime frànano giù nella
frànano giù nella evidenza del giorno, dal loro limbo sciocco: come da piena
. ho male. non portarmi oggi dal medico ». 3. che
ovunque, nei solchi della terra spaccata dal caldo. pavese, 10-147: nella terra
strato di molassa, spaccato in verticale dal suo salire. -separato da valli
, che venivano a prenderlo. facce spaccate dal sole, lunghe cicatrici di traverso,
dai frati eremitani nel 1359 e spaccata dal terremoto del 1365, mostra tuttora un
, v-94: le maniche spaccate sul davanti dal gomito in giù lasciavano sfuggire gli sbuffi
: cannone bastardo di gran bocca che dal basso fianco dei baluardi tirava a
un'impresa militare o commaggiormente si può dal verso d'undici e molto più dalla rima
undici e molto più dalla rima, dal relativo replicato, da que'concorsi e spaccature
4. stor. dir. autorizzazione data dal doganiere alche assol. l'
pistoia: spacchet. = comp. dal pref. lai ex-, con valore privativo-detrattivo
, 876: = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
processo infra quindici dì che ver- rauno dal dì de la prima richiesta. sanudo,
guerra fra i turchi e i persiani dal 1577 al 1581, lii-13-462: avute le
lui. d. bartoli, 2-3-10: dal re se ne spaccia a tutte le
tutti esorta a mutar vita, / dal popolo per santo è già spacciato. lanzi
lavori per ampliare la fabbrica furono disfatti dal primaticcio suo rivale, non già seguace,
, giunto a napoli, fu ricevuto dal re con onore grandissimo, e sforzossi persuadergli
copistuzzi di fava che pigliano le regole dal tuo formulario. oddi, 1-75:
fascietto di versi i quali voglio salvare dal foco e stamperollo. berchet, 1-25:
. bembo, 5-60: partitisi tutti spacciatamente dal zante, volonterosi, come mostravano,
oscura accioché non fosse trovato né veduto dal marito. negro, 52: incago a
loro beni, spac ciati dal governo e mutati in rendite sul gran libro
si contiene la confutazione del dubbio avanzato dal bustelli contro l'autenticità della 'crudel matrigna'
contro l'autenticità della 'crudel matrigna'e dal fanfani, con aggiunte sue, spacciato
venezia nel 1588 e indi a poco dal domenichi volgarizzatore spacciata per sua.
signoria del giunger dell'altro estraordinario spacciato dal magnifico quirino con l'avviso della morte
fumo le caravelle 12 per spagna, spachiate dal signor armi- rante, andassimo..
tanto povero che convenne che s'accattasse dal popolo per fare la spesa della sua sepoltura
7. -spada consacrata: quella consacrata dal pontefice e donata a sovrani, a
spada. cattaneo, iii-2-109: partivano dal piemonte le poche centinaia di gesuiti da messa
su quelle teste istesse che l'avean deviata dal suo naturai sentiero. 8
che vi si richiama nel distinguere il bene dal male e nell'esortare al bene gli
spada tratta... e respinto risolutamente dal governo. -strenuamente, con tutte
vie diritte come spade, / accarezzate dal sottile piede, / ecco le piazze ed
testa e pappafichi. = 'dal lat. spatha, che è dal gr
'dal lat. spatha, che è dal gr. « màfh) 'spatola dei farmacisti
tirare a vuoto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
si fan le bruciate, per liberarle dal guscio. = comp. dal
dal guscio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tozzetti, i-273: lo spadice non differisce dal rai calzoni corti, e non va
voce dotta, lat. scient spadix, dal class, spadix -ìris, che è
class, spadix -ìris, che è dal gr. ojtàòi ^ -1x05 'rametto di palma'
in bianco. = deriv. dal lat. spadix -ìris (v. spadice1
deriv. da spadice1-, voce registr. dal d. e. i.
lat. scient. spadiciflorae, comp. dal class, spadix (v. spadice1
voce dotta, comp. da spada e dal tema del lat. ferre 'portare'.
voce dotta, comp. da spada e dal suff. lat. -formis (da for
fili, diritta o seghettata, adottata fin dal medio evo soprattutto dalle popolazioni germaniche
, verde anche alla maturità, talvolta dal lato del sole si vela di una macchia
voce dotta, lat. spado -dnis, dal gr. ojiàòorv -ovog, deriv. da
rifacimento (con diverso suff.), dal lat. spadonìnus (plinio),
casa altrui'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area roman., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spadronata e sua. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
nipote più grande... spingendolo fuori dal banco trattava con il cliente non senza
lasciato traviare dai negrieri di tangasi e dal capitano havasc montasser, rimasto a spadroneggiare
per il resto, vi sono costretti dal vento e dalla sabbia che spadroneggiano nel deserto
gente come te. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mezzo alle paludi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pellicino di massa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. letter. condizione di chi si allontana dal proprio paese alla ricerca di nuove esperienze
altri iddìi. = comp. dal pref. lat. exr, con valore
spaesato che cala dai monti, risale dal mare e trova casa da per tutto.
letter. lontano dalla terra d'origine, dal luogo nativo (con una connotazione di
staccava piede da terra. -avulso dal contesto urbanistico in cui si trova (
spaesati e precari. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
bianca e si chiama spaga. = dal lat. spagas, ai origine asiatica.
sparagagno, con aplologia; non registr. dal d. e. i.
mai mi spago. = comp. dal pref. lai ex-, con valore privai
de'suoi servigi. = comp. dal pref. lai ex-, con valore privai
unisce due formazioni ana = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
d'azione da spaginare-, voce registr. dal d. e. i. ro
tale tipo di pasta. tevano essere esenti dal fermentare. arpino, 19-163: «
spaghetti », = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'spaghite: paura. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
formando 'pacchetti'con il carattere rimuovere la torà dal luogo dove è presentemente, nel quale,
terreno rialzato, viene = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
un sasso. 3. traboccare dal recipiente in cui è contenuto (un
area tose, merid., comp. dal pref. lat. ex-, che indica
, 83: a mezzogiorno un traversante che dal detto arg'ne va al poggio di
gliettati come soli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
succinta fusciacca. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fiume, ma i danni grandissimi che dal presente spaglio ai esso soffrono le buone
= voce napol., comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
militare dei romani. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
là della paglia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e lo 'spagna oleoso'. = dal nome geografico spagna, che e dal lat
= dal nome geografico spagna, che e dal lat. hispanìa. spagnàio,
e prega a la cortigiana. = dal nome geografico spagna, sul modello di nizzardo
39: una smaniglia di spagnoletto le pendeva dal collo sul fazzoletto nero di seta e
più. leopardi, iii-899: comincerò dal ringraziarvi di aver dato bando a quel
, che furono le peggiori qualità ereditate dal popolo spagnuolo, per tanto tempo dominatore della
del secondo bronzino; e s'affaccian dal torbo con uno stupore quasi secentesco e
a letto con la febbre, facevano sangue dal naso, e poi ricevevano il prete
purché si spagnotti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
calzolaio. montale, 3-197: sono giunti dal ciabattino che lavora all'angolo della strada
. ojetti, ii-25: siamo usciti dal cielo della monotona carinzia: selve nere
da arianna con un filo a uscire dal labirinto di minosse). varchi,
sta proprio che hanno avuto troppo spago dal fascismo ». -avere un lungo
nella seconda metà del xiv sec. dal sultano murad i e soppresso verso la
496: si chiamano 'gumiers', dal nome di 'gum'che hanno là giù i
spaiò da fello. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. (spaiòlo). versare la polenta dal paiolo per servirla. jahier,
sennò scappa via. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
lat. scient. spalax, 'talpa', dal gr. ajtàà. a % 'talpa',
a % 'talpa', è registr. dal d. e. i. (che
dotta, lat. scient. spalaciaae, dal nome del genere spalax (v.
v. spalace); è registr. dal d. e. i. (che
lat. scient. spalacomys, comp. dal gr. ojidxcti; (v.
lat. scient. spalacopus, comp. dal gr. cmàxaie, (v.
sorti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 10-100: l'idea di entrar dal di dietro, senza alcuna formalità di chiamate
delle due finestre cn'era più lontana dal letto. « no, no! »
tu sei una 'self-elected'anima bella tarpata dal primo paio di cosce che si sono spalancate
algarotti, 1-ix-213: alfin s'è scossa dal profondo sonno / la neghittosa italia e
spalancatisi il cuore. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il bisogno del pallido mendico; e dal suo balcone fece intravedere a spiragli paradisi spalancati
inebbriante pagina del quarantotto. lontanandosi dal centro tuttavia. arpino, i-498: mucchi
dalle impalcature provvisorie; smontare copiata servilmente dal francese. guglielmotti, 1704: 'spalare':
spalca, si pulisce dalle èllere e dal vischio, e il bosco resta che pare
applaudita da esso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e da palare2; il = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spalare2, tr. ant. rimuovere dal terreno i pali che spalcata, sf.
. 4. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
le viti e le = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spese minute. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spaletta il cappello. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
non si pognesse. = comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
e coi calcagni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
margini paralleli, la quale sulla spalla va dal collo all'attaccatura delle maniche. moretti
può essere scesa anche in punti diversi dal canale percorso in salita.
delle caccie. fenoglio, 5-ii-589: dal finestrino andò alle spalle dell'autista, a
dell'autista, a guardar la strada dal posto di guida. -a sue
onere economico. vasari, iii-360: dal quale biasimo si difendeva taddeo con dire
. -acer. spollona. = dal lat. spatola 'spatola, mestola', poi
'rimanere spallato'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
-per estens. fiaccato, prostrato dal peso trasportato sulle spalle (anche con
ride attraverso le finestre delle case spallate dal terremoto. 6. ant. privo
mal del- l'orzuolo, e casca dal mal caduco,... patisce febre
viveri,... fu questo assalito dal conte di grancé con le truppe reali
vinte o dall'aperta forza o dal tedio o dalla necessità, convengono cedere
i protettori che ti spalleggiarono e nascosero dal rigore della giustizia e delle publiche leggi?
prati (a questi dì venuto nuovamente dal piemonte) acciò visitassero e spalleggiassero l'
, spalleggiato con buon numero di fanti dal marchese serra. 2. sostenuto,
fiori. -favorito dall'autorità, dal prestigio, dalla protezione di una persona
spalleggiato di sangue come d'altro, dal detto scannatoio in arno, e quelle
contra il rono... dal ponte lasciandolo fino alle spallette ingombro di
re, e, spalleggiato con denari dal re di spagna, entrò improv
della santa fede, potrebbero parere spalleggiati dal testo sopraccitato deh''ecclesiastico'. 4
corsi d'acqua o, anche, dal mare, come sponda di protezione.
» intimò seccamente, indicandomi un pendio dal quale si accedeva alla spalletta del fiume.
sopra gli uccelli, repentinamente cascano soffocati dal tristo nocente fiato; e talora per i
della morte. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
letto e cercava distogliere il proprio sguardo dal viso della signora. g.
scorso: / stretto, spalliere ricurve dal ricciolo austero. 3. intelaiatura
di luce e calore e per proteggerle dal vento. -per estens.: la
superba spaglierà. davila, 342: dal signore di lavardino, maestro generale del campo
ove passar doveva il duca per trasferirsi dal torrione del carmine al duomo erano tappezzate
i merli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, ridendo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: gli aspri spalloni rocciosi che digradano dal col di vergio fino al mare.
dell'occhio guasto. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
era ancora, / si terse una stilla dal bell'occhio azzurro; / e poi
inchiostro si spalma. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. ». = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
no lo spalmi! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
giorno appresso riceverà le spalmate in mano dal ncco con una ferula, e non meno
sulle ginocchia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
bellezza). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
suo vigore, di mistier'è che dal secco de la tarda etade e sfrondata e
lanter- nucciole. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sua voce. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
lieve pendio verso l'esterno che proteggeva dal tiro avversario il ramparo o i difensori posti
di 'pezzo di terra o di bosco separato dal resto', passato poi al senso concreto
- nero di spalto: colore tratto dal bitume e usato in pittura. tiziano
un vaso verniciato. = dal lat. tardo asphalthus (v. asfalto
conduce al mare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
azione da spampanare-, voce registr. anche dal bergantini (che l'attesta in contile
profumata corolla. -allargarsi molto dal vaso (le foglie di una pianta)
di lustrini. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pistilli sono una pelurie umana. -caduto dal fiore appassito (i petali).
agente da spampanare, voce registr. anche dal bergantini (che l'attesta in contile
frugoni, vii-442: molti hanno l'origine dal putridume, indi s'ingrassan con la
e col falso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, tribù delle idrocotiline; così denominate dal trovarsi le piante di questa famiglia assai
lat. scient. spananthes, comp. dal gr. tmavóg 'raro'e ftvftog
trattenuto dalle radici (una pianta estratta dal terreno per essere trapianta- ta).
s'attaccano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
con un grissino? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mo. = comp. dal pref. lai eoe-, con valore privai
, ti spanzo! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spanciarsi dalle risa, dalle risate, dal ridere). giuliani, i-444:
, 5-i-1434: i borghesi si sarebbero spanciati dal ridere. g. manganelli, 18-32
tua! = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
asciuttore. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
., causato soprattutto dall'umidità o dal calore eccessivo. fanfani, uso tose
somigliano i lavori de'ragni, che traggono dal lor seno le tele e le spandono
risplenderà. laude cortonesi, 1-ii-225: dal sommo desio, / l'aceso spirto
che a'tuoi piedi s'atterra oggi dal seno, / perché franco lo fai,
ciel dalla più tetra bolgia, / dal più fetido pozzo d'acheronte / per strade
più con la particella pronom. affiorare dal terreno, sgorgare, zampillare (l'acqua
dante, purg., 22-138: dal lato onde 'l cammin nostro era chiuso
, 5-127: il sangue, poi che dal ventricolo destro per l'arteria polmonare si
onda di melodia che si spandeva dal coro. bemari, 4-120: il
non quello che si spandeva rosso e oscillante dal camino. graf 5-176: stemprata e
altrui le vive membra: / sì dal volto crudel spandeasi fuore / mirabile terrore
ingegna d'intrigarmi ogni volta. = dal lat. expandère (v. espandere)
e a coprirsi, dalla gramigna e dal suo spandiménto, sufficiente. -allargamento
, la moltiplicazione delle ricchezze, e dal loro spandiménto nella società il generale
ben antico. = forse comp. dal pref. lat. ex-, con valore
avanti che i pipjpioni salvatichi si cavin dal nidio, s'userà diligenza di far prigioni
, v-4-1-1: simile si dice 'uomo accivettato'dal pettirosso che, dal moto allettatore della
dice 'uomo accivettato'dal pettirosso che, dal moto allettatore della civetta caduto leggiermente sulla
nella chiesa, e non si spania dal prete che per imbrodolarsi nel birro!
levar le paniuzzole. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce ingl., deriv. dal fr. ant. espaignol (cfr.
da un paniere. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(v.); voce registr. dal d. e. i. (che
= voce dotta, comp. dal gr. tmàviog 'raro'e da menorrea (
= voce dotta, comp. dal gr. cmàviog 'raro'e da jtvof]
di tutti. marino, 1-16-206: dal dente ei detto fu, peroch'aguzza /
annunzio, v-1-438: a poche spanne dal muro, tra ripe erbose irte di salci
dei dilettanti e perdere a una spanna dal traguardo, per il ciclonico sopravvenire di
deve non vedere una spanna di là dal naso, se mi prende per una
nomea di riflesso, invanita, infatuata dal successo del marito. arpino, 7-29:
che in queiraltro modo. = dal longob. * spanna; cfr. ant
confermi a sé. = comp. dal pref. lat ex-, con valore privai
siepe la ragna. = comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
pensi aver sognato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il tuo dorato. = comp. dal pref. lai eoe-, con valore intens
piemont. spanè 'spannocchiare', comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
la impazienza dell'aspettare il mio turno [dal barbiere] a furia di partite a
. mestolo usato per raccogliere la panna dal latte. carena, 1-356: 'spannatola'
prima che sia oppresso, è travagliato dal male. = etimo incerto
v.). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
intr. con la particella pronom. struggersi dal dolore. g. gozzi, 5-41
pur si spannocchi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
lo spannucciò. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. = voce dotta, comp. dal gr. cmavóg 'raro'e xapòla 'cuore'.
. = voce dotta, comp. dal gr. onavóg 'raro'e hvoti 'soffio,
un uomo duro, che ricusa trarsi dal cucuzzolo lo spanso cappello innanzi ai tribunali
che pianti, che spantacate dolentissime fatte dal più sovrano paladino di francia per una
specialmente della parola parlata spantaccino il popolo dal lezzo dei suoi pregiudizi?
grevi dalla pioggia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
strabiliare, trasecolare. = deriv. dal provenz. espantar con probabile sovrapposizione,
espantar con probabile sovrapposizione, a partire dal xvi sec., dello spagn. espantar
= voce di area seti, deriv. dal lat. * expanticare, frequent del
ragiona il furfante! oh come ha dal naturale, come pompeggia in quelle vesti:
voce di area milan., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(v.); è registr. dal d. e. i.
odori delle salse. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spaparacchiarsi: non serve neanche a proteggerli dal caldo. = voce di origine
il papa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
senti come spappagallano! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spappolata) '. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, è cotone'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
della depravazione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: cotta che sia, toglietela provvisoriamaente dal tegame, per levare la spina, rimettetela
, quasi disfarsi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ger... era tutto spappolato dal tempo e dall'acqua, quel pove
., di etimo incerto: probabilmente dal gr. oiteìpa 'spira'(cfr. anche
qua e là, credo che sia detto dal suono de'vagabondi e erranti insetti,
belle cose. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
si chiama sparadrappo. = dal lat. mediev. sparadrap (p)
sparadrap (p) us, comp. dal pref. ex-, con valore intens
, del sicario mercenario. = dal nome di un personaggio dell'opera musicale 'rigoletto'
anellato { diplodus annularis). = dal lat. sparus (v. sparo2)
compagni. f. arisi, cxiv-4-83: dal gentilissimo signor dottor albucci ricevo il vostro
: quando poi la mente calda si alzava dal suo tavolo di lettura...
deriv. da sparagno2-, voce registr. dal d. e. i., che
: lo zinale o grembiale lo dicono, dal parare il grembo, spararèmbo. g
partic., sen., comp. dal pref. lat. ex-, con
d'umori freddi, poco sotto il garettone dal lato di dentro, sopra gli ossicelli
quegli sparapetti taciti cau sati dal riscaldarsi e dal raffreddarsi nel viaggio che fa
cau sati dal riscaldarsi e dal raffreddarsi nel viaggio che fa il core
40: se vedono qualcheduno letterato dal padrone premiato, hanno tanto dolore che maggior
. volg. * expamre, comp. dal pref. ex-, con valore
genti di intens., e dal class, parare (v. parare')
. pona, 4-318: io, traffitto dal colpo, per sottrarmi all'offesacon la soldatesca
fu morto, trovai tutto il zirbo mutato dal naturai colore in g. micheli, lii-13-271
acqua per fin dagli alberi vivi e dal pavimento. 3. tirare calci (
sputare fuori, far schizzare dalla bocca o dal naso. c. gozzi, i-65
sentiva soffocare: a momenti sparava tutto dal naso, carbonchioli e caffelatte. pavese,
], 1: quando i campioni dal mondo spareranno certe cifre per i reingaggi,
e si spara. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'imparato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
s. v. sparare *), dal ted. sparen. spararèmbo,
dotta, lat. scient. sparaxis, dal gr. onàpasjis 'lacerazione, strappo'.
dalla terra le sterilezze de'campi, dal mare i naufragi? 2.
ciò, come forse vi ricorderete, dal dottor azzecca-garbugli, aveva risposto di sì
, 6-iv-225: le maniche sono sparate dal gomito in giù. pratesi, 5-428:
amante, / sterpato e svelto infin dal centro fore / del bel fianco sparato il
libbre di polvere, appena salti fuora dal mortaro a pochi passi. t. regge
di molto, poiché udii una fioca fucilata dal limite estremo del falsopiano. fenoglio,
pomeriggio, udii una violenta sparatoria venire dal 'passetto, e direttomi verso quello vidi
seta. = voce lucch., dal lat. asparagellus, dimin. di asparàgus
pigliarsi un malanno'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la mensa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area sett., deriv. dal lat. tardo spacum (v. spago
una festa. = voce versiliese, dal fr. ant. espardille (o espardillo
ilzona dei pirenei), deriv. dal provenz. espart 'manufatto di spar
uscii di sesto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. firenzuola, = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spareggino da tutte. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
partic.: diversità di trattamento determinata dal rango sociale o dalla dignità.
anzi rallegriamoci. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
ciascuna claritate. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. sparatoria. costo, 1-520: dal porto di napoli si vidde uscire una schiera
quello d'ambasciadore. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
passato anche nella terminologia scient), dal gr. anaqyàviov, deriv. da ajtàpyavov
la terza parte, / poich'appena dal sen del nulla uscito / fiero dragon le
nazareno / furor de l'agapi / dal rito osceno / con sacra fiaccola / i
terra sparse? -strappare le viscere dal corpo, sparpagliandole al suolo; dilaniare
che il seme si sparga e semini quando dal cielo ha maggior aiutorio. castelvetro,
1024: timoteo, essendo gravemente tormentato dal prefetto di roma, e poi essendo
fuori, per lo più involontariamente, dal recipiente che lo contiene; spruzzare acqua
duol per gli occhi si distille / dal cor. boccaccio, iv-165: per non
gli occhi spargo un doloroso fiume / dal dì ch'io vidi quella bianca mano,
mano, / c'ogn'altro amor dal cor mi fé lontano. bandello, 1-49
, spargo a'venti / alte le strida dal dolor de'denti. loredano, 5-295
lauda dei servi della vergine, xxxv-ii-10: dal destro la'sanctissimo - fora ne vene
ogni tuo colpa è da te tolta / dal sangue che t mie figlio ha sparto
goccia io ben potrei di sangue / lavar dal macchiato uom la colpa immonda, /
qual versai da questi occhi / e qual dal core il vivo sangue sparsi? /
fuoco. varchi, 22-20: febo dal ciel col carro d'oro / muove a
. alamanni, 7-i-288: or son dal vento mie speranze sparte. -portare alla
elisabetta, ricca dei freschi tesori venuti dal messico, ne aveva data parte all'infante
roma e in sutri assediato / fu dal popol di roma. giuseppe flavio volgar
essa la coscienza si sentiva subito trafitta dal ricordo di quanto a quel loro corpo
città tortora, ii-125: questo manifesto soscritto dal cardinal di borbone fu sparso per tutto
su gli strumenti dell'agricoltura, santificate dal bene che avevano sparso, dalla vasta
fur macchiati e guasti, / e dal fango e dall'onde avvolti e sparsi.
, 40: ad altre, cui fuggia dal volto il bello, / spargemmo,
nel licor bollente nella pila si sparge dal luogo del bollo alle parti.
(il mare); cadere abbondantemente dal cielo (la pioggia, la neve)
si fermi, / né com'ei fugga dal calor cacciato / alcun non vede.
terra. 44. effondersi dal corpo attraverso le ferite (il sangue)
/ che me fa mover un'acqua dal core / e ven agli ogli, ni
persone in cui si cacciano, agitati dal respiro e dal calor febbrile ed interno,
si cacciano, agitati dal respiro e dal calor febbrile ed interno, si spargono ancora
ancora per tana a una debita distanza dal corpo infetto. pea, 5-18: un
di un morto portato alla sepoltura, e dal lume della torcia di uno che sostenta
doni e grazie, bacchetti, vi-55: dal ciel discenda la verace manna / di
converrebbe farla stampare in qualche luogo vicino, dal quale si possa trasportar facilmente. da
beati, perché con disugualchiarezza mirano dio: dal che spargonsi due semenze d'ine- gual
: per le mie parte streme / spargon dal cor gli spirti della vita.
america, invitativi dalla dolcezza del cielo, dal tepor del sole. monti, 23-2
a sua magion si sparse, / e dal tumulto la città si tacque. manzoni
: ciò non istoglie punto l'artista dal chiedere affannosamente... che di
sparge i quattrini come rena. = dal lat. spargere. spargiato
. baldi, 6-19: di nuovo dal tirso sarà il zampillo e dal bicchiere
di nuovo dal tirso sarà il zampillo e dal bicchiere lo spargimento. galileo, 4-2-74
) spargyria o spagyria, comp. dal gr. ojiàco 'estraggo'e àvelgco 'raccolgo',
, xcii-i-m: susseguentemente verrà instrui- to dal maestro per eseguire con industria il salto avanti
che mi piace. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dotta, lat. scient. sparidae, dal nome del genere sparus (v.
settebello sparigliando ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
nella mia celletta. dove, svolti dal viluppo gli sparigliati retaggi che conteneva,
la terra arida. ungaretti, i-42: dal bastimento / verniciato di bianco / ho
altra. capilupi, 62: scesa dal ciel in pura e bianca gonna / nova
in voi 10 stesso sol, quando dal giorno / parte, s'annida e fa
albero rugoso od una pietra / levigata dal mare; nei colori / fondersi dei
spicciare sorgente ebbra di sole, / dal sole divorata. -dileguarsi per lo
, i-130: l'eroismo è sparito dal mondo. deledda, i-176: se l'
, non sarebbe sparito via così stretto dal silenzio. g. gozzi, i-15-32:
tempo, né altra calamità poteano far isparire dal mondo le opere loro.
vita sparve. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
un iniziato che si vede all'improvviso sparito dal fianco il suo duca, il suo
loro stagni saliferi. -distrutto dal tempo, dagli eventi (un edificio)
58: a me, dagli anni e dal duol fatt'or cigno, / basta
. 7. ant. annientato dal dolore, dall'angoscia, sconvolto.
per lo più improvvisa o prolungata, dal proprio domicilio di una persona (con la
. 6. cinem. trucco inventato dal produttore cinematografico g. méliès (1861-1938
persona e riprenderla quando questa è uscita dal campo visivo; l'effetto ottenuto nella
a guisa d'un'altro amano disprezzato dal popolo in catalogna. segneri, iii-2-135
i-200: se = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
-sostant. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area centr., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vaalla famiglia delle tigliacce ed è caratterizzato dal calice di quattro foglioline, dalla corolla
dotta, lat. scient. sparmannia, dal nome del natura mettere a
quando si vede che la prole avuta dal marito [la donna] ama di
che la caratterizza. = deriv. dal lat. sparnacium, nome della città di
. ant. costringere ad alzarsi precipitosamente dal letto. pataffio, 6:
sparòlo (v.). = dal lat. sparus (passato nella denominazione scient
denominazione scient.), che è dal gr. onùqoi;, di origine indeur
. volg. * disparpalliàre, ricostruibile dal dispare pallavit documentato nel satyricon di petronio,
cipriani, ii-1-213: ordinò ai carabinieri comandati dal solito poltrone gori...,
era posto lor sopra a rappigliarsi / dal celeste corner, che ha l'ali al
non potevano. leopardi, 34-279: dal deserto foro / diritto infra le file /
, 4-8: i due esploratori, che dal vano della finestra raccolgono le sparse sillabe
... perché è viscosa, stilla dal corpo acceso. cadetti, 277:
cadavere); sollevato e portato via dal vento. petrarca, 320-14: ho
crepacuore. 3. versato incidentalmente dal recipiente (un liquido). verga
{ sparpet'èja, sparpetià), forse dal lat. expalpitàre, comp. dal
dal lat. expalpitàre, comp. dal pref. ex- (con valore intens.
ogni vituperio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 2-168: gli uomini sparsamente vagavano dal principio, percio- ché non ancora erano
perché non solamente la terra venisse macchiata dal sangue vanamente sparso nelle guerre con le
sciolgono in frondi, il volto concitato dal dolore e i capelli sparsi al vento sono
/ soltanto per vedermi già accecato / dal disintegratore scoppio / della tua luce nuda insostenibile
di granati. -che si diffonde dal cielo (il buio). marchetti
monti e terre e mari / cuopron sparse dal ciel tenebre e nembi.
via maggiormente spiccare e sorgere, come dal suo contrario e dalla sua ombra, il
per le umane membra è ricacciato indirieto dal circustante freddo, suo contrario e nemico
siena e sparso per la città, fu dal gonfaloniere di subito sbandito e posto pena
con una bonaria indulgenza. -estrapolato dal contesto (e anche inserito in un'
ed illustrò le idee federaliste sparse occasionalmente dal cattaneo. -che ha sviluppo autonomo
squilla / che ah'armi vi chiama dal vostro comuni cavour, vii-149: sarebbe
china all'ombra rada degli olivastri battuti dal vivo riflesso del mare. arpino, 6-114
gran tempo, / combattuti da'venti e dal destino, / per tutti i mari
, di non più di trent'anni, dal viso pallido sparso di bollicine rosse.
dall'altro,... andatosene quivi dal sacerdote, gli domandò qual fosse la
luce e d'alta gloria pieni / dal tuo pensier cancellino l'idea / di quel
di relazione. chiabrera, 1-i-447: dal profondo oceàn pronta sen vene / tetide
sparse'o 'sperdute', diconsi quelle che dal guscio schiacciato, cioè spaccato in due
, sebbene poco importanti, di uomini dal temperamento rivoluzionario, dai quali provennero più
di rivolta armata che venne sanguinosamente repressa dal governo e dall'esercito; l'ideologia
, viene la reichswehr definitiva, derivata dal trattato versagliese, che comprende solo 96.
spartakusbund). = per anton. dal nome dello schiavo trace spartaco, fautore
trovare la soluzione ottima, che sia lontana dal taglio delle teste dei papaveri di tarquinio
teste dei papaveri di tarquinio il superbo o dal brodetto degli spartani. -in
volgar. [manuzzi]: mi sparto dal tumul to.
presero [alcune famiglie] nome spartato dal comune, e ciascuno da quello o padre
quel tal ramo avea il principio spiccato dal comun tronco. spartato2, agg.
= comp. dal prefisso lat. ex, con valore intens
bosco, il qual viene dalla spartea e dal corbezzolo. 0. targioni tozzetti,
tesserne stuore e funi. = dal lat. spartèa, femm. sostant di
sparteine (nel 1851), che è dal lat. scient. spartium [scoparium
= voce dotta, lat. spartiates, dal gr. snagtiàtrig, deriv. dasjtàqtt)
. divideva quell'angolo di primo piano dal sottostante negozio di attrezzi agricoli, spartifièno
dio padre che caccia adamo ed èva dal paradiso terrestre, e l'altro il sagrificio
gran muraglia. -distacco dell'anima dal corpo in seguito alla morte.
ha la funzione di sgomberare la sede stradale dal tante varie divisioni e tanti
torreggiano e spartono il vai di dora dal vai di chiusone. 3.
cor- bulone,... tirato dal nimico a guerreggiare in più luoghi, spartì
4-88: la tribolazione sparte l'uomo dal mondo e dal peccato. -rimuovere
tribolazione sparte l'uomo dal mondo e dal peccato. -rimuovere un motivo di
una classificazione. pascoli, i-043: dal che si deve ricavare che se orazio tra
volta, dalla propria facilità d'eloquio, dal fare conversevole e persino confidenziale del suo
conversevole e persino confidenziale del suo discorso, dal bisogno di spartire col lettore i tesori
degli antichi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
al muro, poco si sparte lungi dal muro. 2. allontanarsi da
la dilecion de de. -distaccarsi dal peccato o dai beni terreni. fra
servizio e tutti i dì della vita mia dal tuo servizio mai non mi ispartirò.
spartiscono dalla sua radice. -dividersi dal corpo dopo la morte (l'anima)
, mi sdoppiassi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
prima a nome di lui s'esercitava dal vescovo liutardo e da riccarda fu spartitamente.
stessa democrazia. = comp. dal pref. lat ex-, con valore privai
quattrini. sbarbaro, 5-105: spartita dal greto del bisagno, la vallata si
a questo luogo, perch'era forte attomeato dal pantano, e fecervi una cittade.
di dolor le valli. -allontanato dal grosso per motivi tattici (un reparto)
sé la divisione... è spartito dal corpo della santa chiesa. -liberato
corpo della santa chiesa. -liberato dal marcamento di un avversario (nel gioco
da'putti con tal artifizio coloriti che dal loro rilievo ingannati correremmo quasi a tenerli
, 25xii- 1910], 636: dal troppo vigile fattore gli erano state trovate
di questa vita si è del tutto spartito dal conoscimento di quella eternale.
di carico che sono state sottoscritte separatamente dal capitano con la fissazione del nolo o
colonia. verga, 7-539: usciva dal conservatorio, con due o tre spartiti
addetto all'estrazione di un metallo prezioso dal minerale e alla sua raffinazione.
con le sue nervature dentature spartiture gualcita dal vento ròsa dal bruco inargentata dalla chiocciola
nervature dentature spartiture gualcita dal vento ròsa dal bruco inargentata dalla chiocciola. manzini,
o letterarie. pascoli, i-843: dal che si deve ricavare che se orazio tra
ond'io lieto e 'n disparte / andrei dal volgo. or chi da voi mi
sparte mi diletti. -diviso dal corpo (l'anima, con la morte
schiacciati e spenti, / e voi sparte dal piombo anime ardenti. 4
ricavarne certi comodi solamente della vita, dal tomento e dai pappi del frutto,
che cresce nelle sabbie marittime. = dal lat. spartum (passato in seguito al
. scient.), che è dal gr. ojtàqxov, di origine indeur.
nel lat. mediev. (a bologna dal sec. xiv) e tuttora presente
di molto, ma erano ben lontane dal credere che questa fosse la causa della
: due ritratti prodigiosi, l'un donato dal cielo, l'altro ambito dal cielo
donato dal cielo, l'altro ambito dal cielo,... l'un celebre
duravan fatica a rompere il buio incupito dal tetro colore delle pareti. 3
qua e là le anguste spianate lambite dal fiume. einaudi, 96: sarebbe troppo
con un'impennata lo sparviero s'è spiccato dal ramo, si staglia sul cielo come
io stavo seduto a tirare lo sparviere dal roccolo e un contadino andava a vuotare la
spar- vierotto incappellato. = dal provenz. esparvier, che è dal frane
= dal provenz. esparvier, che è dal frane, sparwàri, propr. '
assiso, il rapido quadrello / traea dal piede e spasimante doglia / pel corpo giva
carneficina, ma è stato colpito dal suo riflesso. -nauseante per eccessiva
spasimando, s'abbandonò, e, tirato dal valoroso cavaliere, cascò in terra.
di freddo, in quella camera ammorbata dal lesso dei medicinali, mi faceva saltar
spasimato con un altro, gli salì dal più cupo delranima. n'è tanto
. deledda, 1-92: egli spasimava dal desiderio di tornare in paese, di vederla
prima d'altro conoscere quanto lontani siano dal sapere questa materia e dal possederla tanti e
lontani siano dal sapere questa materia e dal possederla tanti e tanti che, per
, / brandello miserabile di carne / animato dal gemito. palazzeschi, i-io: allorquando
reni per tirarsi su, pian piano, dal seggiolone di cuoio, col volto atteggiato
chiesto al cielo come co] dal moto spasimoso e da sé solo si leva
di versi teneri / dotta maestra, / dal sonno scossemi, / ahi qual diletto
essere sopraffatto dall'ansia, dall'angoscia, dal dolore; struggersi d'amore.
= voce dotta, lat. spasmus, dal gr. oitaojióg, deriv. da onàco
. = voce dotta, deriv. dal gr. cmctoncbstis, che è da anaofióg
voce dotta, comp. da spasmo e dal tema del gr. (pr ^ t
voce dotta, comp. da spasmo e dal gr. tplxog 'amico'. spasmolisi,
sul sedile, come uno strano uccello caduto dal cielo ad ali spase.
fatto ed ogni cosa spia. = dal lat. expansus, pari. pass,
. volg. * expassàre, denom. dal class, expassus, pari pass,
marin. sfilare un cavo, una cima dal foro o dalla gola in cui passa
golfare, ecc. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quei pochi metri di selciato che vanno dal canto del gallo alla piazza garibaldi.
di carte! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: « vedi tu colui che spunta laggiù dal fondo di quello stradone? »
ai divertimenti? giannone, 282: dal pasqualigo in sua gondola fui condotto al
aspettar di esser a viva forza cacciato dal mondo e distaccato con violenza da ciò
a poco a poco, sinché, sciolto dal corpo rimanga un puro spirito.
da tanti anni. -liberare qualcuno dal sentimento da cui è dominato. f
giudizio dall'amicizia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
.. fosse stato bene e spassionatamente considerato dal dottissimo cabeo, egli non averìa certamente
società molto estese. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che non lo crediamo e che cessi dal dirle. 7. locuz.
così fatte castronerie egli è impossibile contenersi dal dire che in simili citazioni si è mandato
bella virtù mandando a spasso, / anzi dal mondo ornai l'hanno sbandita.
digo ben che che mio fio degenera dal so sangue, trattando con ella cussi
. da spasso. la voce è attestata dal tommaseo in baldinucci. spastare
e ora in qua ricadendo, tutto dal capo al pié impastato, dolente e cattivo
colma e immeglia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sciando le punte dei piedi, o caratterizzata dal movi mento a falce dell'
riso che si producono per una liberazione dal controllo inibitorio della corteccia cerebrale del nucleo
= voce dotta, lat. spastìcus, dal gr. ojiaorixó? 'che attira'.
de le definizioni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
san lorenzo. 3. esonerare dal rispetto di determinate norme poetiche e compositive
, da un legame materiale; liberarsi dal fango, dalla melma. sacchetti,
grecizza, in un motto si spastoia / dal battezzare il regno di que'rei.
giovanili errori. / spastoiatomi al fine dal vischio brutto, / ripiglio il voi
320: siete proprio deciso a spastoiarvi dal fango, a cercar la felicità dovella risiede
spastoiata la penna. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. = voce dotta, dal lat. spatìum (v. spazio1)
= voce dotta, lat. spatha, dal gr. an legge mai? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore etimo incerto: non è esclusa la derivazione dal nome della casata aristocratica palermitana degli spatafòra casata aristocratica palermitana degli spatafòra, riferita dal soderini. spatale, sm spinteri, spatali, destrali. = dal lat. spatalium, deriv. dal gr = dal lat. spatalium, deriv. dal gr. ona. t&fo \, duta. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens dotta, lat. scient. spatangidae, dal nome del genere spatangus (v , lai scient. spatangus, deriv. dal gr. ojtaxàyyrig 'riccio di dotta, lat. scient. spatangoidea, dal nome del genere spatangus (v. il volean menare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
male del prossimo. = comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
lat. scient. spathiphyllum, comp. dal class, spatria (v. spata1
spatria (v. spata1) e dal gr. < pt>xaov, 'foglia'.
bronzo). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
treschiomitidi, i cui componenti sono caratterizzati dal becco appiattito, stretto nella parte mediana
, lat. scient spathularia, deriv. dal class, spatula (v.
d'islanda. = dal ted. spat., di probabile origine
il peggio... è spatriare dal proprio paese, dove fino i sassi vi
rastiero cotone. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fortuna impensata, per una vera manna dal cielo: una eredità di quasi duecentomila
sgarbati o spatriottici. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'estrazione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'spatuale'. = deriv. dal lat. spatula (v. spalla)
famiglia di pesci ga- noiai fluviali caratterizzati dal muso appiattito: polio- dontidi.
'spatularidi': genere di ganoidi condrostei caratterizzati dal muso a spatola. = voce dotta
dotta, lat. scient. spathulariidae, dal nome del genere spathularia (v.
del genere lupino. = deriv. dal nome della specie [lupinus] spathulatus.
comp. da spatula per spatola, e dal lat. -formis (da forma 'forma'
. da spatula, per spatola, e dal gr. fiaviela 'divinazione'.
spatume acuto. = deriv. dal gr. orowhi 'spatola'(v. spada
deverb. da spatiisè, che è dal lomb. spattuscià 'lordare * inteso però come
gli farò fare un sì fatto spauracchio dal mio spela che mai non n'ebbe
8-30: per farli accostare si toglie dal capo lo spauracchio di quel cappellaccio nero.
) molestare in sogno: o per ritrarle dal bene ispau- randole e sbigottendole con paurose
pascoli, 755: il vento accorre / dal cielo profondo tuttavia; spaura / le
uomini ed essere meno accetti e meno riveriti dal popolo. 7. scoraggiarsi
nell'ombra. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spaurado, guardà in cò a li mari dal so- vran cielo: la notte venne
mortale. 3. dominato dal terrore (un periodo storico).
coscienza collettiva e la singula, oltraggiate dal coltello, dal bastone, dall'olio,
la singula, oltraggiate dal coltello, dal bastone, dall'olio, dall'incendio,
fiamme del fuoco sommesso, dalla piova dal ciel mandata difeso? de amicis,
. ant. spaventarsi, essere presi dal terrore. bonvesin da la riva,
, i-909: thea pareva infatti sconvolta dal pensiero che il gigante non potesse mordere
. spaventarsi, impaurirsi, essere preso dal terrore di fronte a un nemico,
a spaurire. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sono sbigotito. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la giunta di sciogliere i sudditi di lui dal giuramento, e concedere il regno a
è pianta piena d'acutissimo succo, dal cui grandissimo fervore spauriti, gli abitatori
li membri. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
1-25: filippo, ch'era accecato dal bisogno di sviare con una spavalderia i
li avrei visti [i francesi] pallidi dal terrore, nell'attesa della terribile morte
mandati da dio per ripulire l'italia dal sudiciume croato. d'annunzio, iv-2-15:
tra i capelli nerissimi, tutti spettinati dal sonno, li ricacciava indietro dalla fronte
. ant. espave), che è dal lat. expavìdus 'pauroso, spaventato',
nei campi per tener lontani gli uccelli dal seminato; spaventapasseri. bibbia volgar
matto e di stolto è gridare essendo dal nemico di lungi, conciossiacosaché i nemici maggiormente
futurista marinetti autore dello spaventante manifesto pubblicato dal « figaro » aveva ereditato 80 milioni da
guerra fra i turchi e i persiani dal 1577 al 1581, lii-13-441: impose al
le genti vicine e le lontane / dal dover mai con me guerra pigliare. patrizi
contro i baroni ribelli, continuamente fosse spaventata dal commettere infedeltà verso il suo prencipe.
, i-374: non ti spaventare se comincio dal mio bisavolo. egli si chiamava karl
. volg. * expaventdre, intens. dal class, expavere comp. dal pref
. dal class, expavere comp. dal pref. ex-, con valore intens.
viverne con spavento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
bambina di otto o dieci anni precipitarsi dal balcone aperto nello studio e quasi trincerarsi,
da tutti i maiori passati e ischifate dal grande alessandro. = comp. dal
dal grande alessandro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ciò fatto, fu ammazzato lontano assai dal luogo dove sogliono essere percossi. loredano,
dotta, comp. da spaventare1, e dal tema dei comp. del lat.
rimase con molto suo pericolo a contemplare dal molo cotesto spavento. pratesi, 1-404
presenza di una donna incantevole, seducente, dal fascino irresistibile. petrarca, 126-54
di spavento come se l'avessi veduta discendere dal paradiso, ma così bella come oggi
a finire quella burrasca, lontano però dal sospettar che dovesse cader così spaventosamente addosso
à dato spavènza. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce venez., comp. dal pref. lat ex-, con valore privai
ora mi spave. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
le aperevano la via. = dal lat. expavescire, comp. dal pref
= dal lat. expavescire, comp. dal pref. ex-, con valore intens.
suo grazioso obelisco. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dell'ombra solenne, 11 tuo volto dal nome luminoso. gentile, 2-i-19: è
l'indomani, tirato fuori un piccolo automezzo dal veicolo spaziale, avrebbero potuto spingersi più
causali nel modo che sono intesi grossolanamente dal ferri. 2. nel linguaggio delle
sussidio costituito, nella sala da concerto, dal gesto del solista o meglio ancora
in una determinata collocazione spaziale, dal punto di vista dello spazio (sia
la cornice, e l'onda chiede / dal ciel con reca voce. delle colombe
sua compagnia chiamare, alquanto con lento passo dal bel palagio, su per la rugiada
tue vene sulle ghiaie / levigate dal vento. -allargarsi in un bacino
l'armonia dell'organo e, come condotta dal fremito dei cipressi, spazia di cima
l'immaginare che subito spazia, / se dal volere prende nascimento, / con simil
'l ver non lo illustra / di fuor dal qual nessun vero si spazia. borgese
la vertù sola se spacia / dentro dal core, for d'onni malicia, /
... spaziate, largamente, dal rado e vigoroso remeggio delle ali vaste
desiderio d'evadere dai cattivi odori e dal chiuso, direi con l'ingordigia d'aver
. metaplasmatica di spazientire-, voce registr. dal bergamini, che l'attesta nel cinquecentista
altre letture. = comp. dal pref. la! ex-, con valore
e per kant è una partire dal sec. xix, si ribalta radicalmente tale
giova l'ospite furtiva / che ci affranca dal tempo e dallo spazio? vittorini,
.. è tutto quello ch'è dal centro del mondo fino all'ultima superficie del
tanto maggiore, quanto più ci allontaniamo dal punto della immissione, quanto cioè più largamente
, iii-19-354: quando sparisce dallo spazio e dal tempo uno di questi
di cera... che, strutta dal fuoco, arebbe potuto fare un lago
, come tale, può essere disciplinata dal diritto; lo spazio doganale è quello
ai quali sono stati o debbono essere restituiti dal demanio quelli che avesse avocati.
. rapporto censis iqq2, 347: dal peggioramento della qualità della vita urbana afringoliamento
la porta di ferro. -altezza dal suolo. fioretti, 2-37 (104
di dumila secento miglia, o poco dal più al meno. g. villani,
, 41-229: passiamo al cantare figurato e dal parlare disteso e serrato...
... possano. -tregua dal combattimento. simintendi, 1-203: etemon
/ che me possa confessare / e dal prete aver censura / d'ogni mio
le righe (e si contano a partire dal basso). citolini, 492
di tre toni e un semitono minore, dal quale quattro specie secondo la variazione d'
legata a una sua 'differenziazione a sinistra dal pci. 28. stor.
voce dotta, comp. da spazio1 e dal lat. nauta 'navigatore', sul modello
13 miliardi di lire, è stato chiesto dal governatore della lorida bob martinez per accelerare
ostacoli naturali. boiardo, 1-39: dal lito marino infino alla città di elipoli la
delizioso passeggio, anche in carrozza, dal porto fino al lazzaretto. goldoni,
nipoti. g. gozzi, i-n-30: dal sapientissimo senato di venezia si apre nuovo
li cannoni eli spazza campagna, che dal cassaro battono la coperta in occasione degli abbordamen-
: specie di grossa artiglieria così detta dal suo grande effetto, e dicesi anche
si licenziò e piangendo salutò tutti, dal padrone all'ultima spaz- zacapelli.
pulci, 20-42: morgante a prua dal trinchetto si misse / e fece come
carrozza reale su cui i due sposi tornavano dal giro dei giardini, 'pan pan',
col suo vestimento lo spazzò, niente dal fuoco al postutto offeso. giuliani,
il tempo di spazzar via le briciole dal quaderno. -in partic.:
pasolini, 21-15: un sorriso sale dal suo profondo, lentamente, come un
molle di rugiada e di brinata / dal terrazzo del ciel s'affacciò fuori, /
porci e quelle galline bisognava spazzarli via dal vicinato. -indurre qualcuno ad andare
marinetti, ii-173: spazza ogni fumo dal tuo cervello. -liberare qualcuno o
: volle il banchiere spazzarne i secoli [dal palazzo], facendo da cima a
città sarebbe netta. = dal lat. tardo spatiàre, per il class
canale fermo ed oleoso scorso a tratti dal vento, là una fuga di nubi nel
] cieli sublimi e divini, spazzati dal vento marino. moravia, vii-11: il
che accecava nel cielo spazzato. -dissolto dal vento (la foschia). d'
di vento, sparirono. -sollevato dal passaggio di un veicolo (la polvere)
v-337: la via era deserta, spazzata dal vento. govoni, 1-127: fu
circondate dalle loro famiglie di maialini, dal viso di vecchietti avidi e libidinosi,
di lama ricurva per rimuovere la brace dal piano del forno. scappi, lxvi-2-20
brian de palma si sia lasciato impressionare dal fatto che il suo 'vestito per uccidere'
e di pensare, questi si sarebbe guardato dal fare uso di questo argomento.
, per essere meno dell'altre sopradette offese dal fuoco. 3. figur. occasione
voce dotta, comp. da spazzola e dal tema del lat. facére 'fare'
fé, / ti movi e va'dal sopradetto prence, / perch'io ho ferma
v.]: 'spazzola': si dice dal volgo pistoiese per l'atto della mastuprazione
polvere delle anticamere e dalle macchie e dal tanfo di sagrestia. 3.
, sepolcri di capi-guerrieri. = dal lat. specula, neutro plur. di
specchio), mentre secondo altri deriverebbe dal sost. femm. lat. specula (
il caso per gli specchiai. = dal lat. specularìus, da speculum (v
lo trapianti / nel mio terreno bruciato dal salino, / e mostri tutto il giorno
dall'autor suo, dipinta e soleggiata dal pennello del canaletto di cui mi sono servito
necessita però quindi non prende / senon come dal viso in che si specchia / nave che
-cancellare il nome di un contribuente dal libro dello specchio. provvisioni de'
iii-32: se noi ponemo uno specchio dal destro della cosa specchiata, l'idolo parrà
in altro modo che chi lo ponesse dal sinistro, e spezialmente di quelle cose
7. ant. firmato, convalidato dal notaio dello specchio (un mandato di
trasparenza. -occhiali specchiati: per proteggersi dal sole. la stampa [31-vii-1985]
mia suora rachel mai non si smaga / dal suo miraglio, e siede tutto giorno
sarpi, vii-10: la luna ricever lume dal sole manifestasi dagli ecclissi lunari, e
. vittorini, 1-20: subito fuori dal caseggiato di terranova l'orlo vulcanico che
al nuovo ciel la bella aurora / dal balcon d'oriente si mostrava / e i
fu fatta da vardano e poi ringrandita dal re pacoro, il quale l'ab-
simile a un'altissima muraglia si erge dal fondo dell'adriatico fino a una cinquantina
, detta anche dai naturalisti selenite e dal volgo specchio canino o specchio d'asino.
fondo del castone per separare la gemma dal metallo. 32. psicanal. fase
. dovrà il consiglio minore far tenere dal cancelliere un libro nel quale si scriveranno
, ii-12-186: la deputazione, non potendo dal tenuissimo assegno e dalla poca vendita ricavare
. b. croce, iii-22-136: fin dal 1867 era stata fondata la società geografica
rimorde di averla co = dal lat. specùlutn (v. specolo)
qualità di quello che dall'autore e dal modo col quale fu commesso si specifica,
generai consiglio lo stato delle cose, fu dal medesimo decretato che si formassero i capitoli
proprio dono / fra tanti e tanti lor dal ciel largiti. pirandello, 8-963:
per la difesa dello stato: quello istituito dal regime fa25 scista nel
era la terza volta che veniva condannato dal tribunale speciale. -mandato,
cavour, iii-21: io sono poi lungi dal credere che questa imposta speciale, combinata
a indagine sistematica un militare di allontanarsi dal reparto per meriti paraspetti particolari o settoriali
corso dell'estetica e del pensiero filosofico dal baumgarten a noi, ai concetti che
di via delle casine, essere accolto dal padre nella detta officina, se non quale
-pregio, risorsa particolare, fuori dal comune; caratteristica singolare. fanzini
239: la specialità di circostanze richiesta dal precedente articolo si verifica a favore di quegli
altra volta ambasciadore al detto re, dal quale fu lietamente ricieuto, e faciendoli detto
lo riguarda, concerne o spetta; dal canto mio, tuo, suo,
se non temessi che voi, vinti dal tedio, faceste prima fine d'udirmi che
della teoria dell'arte, è mostrato erroneo dal la scarsa fecondità delle loro
del ranieri tenuto saldamente da una parte dal primario, che è in questo caso giulio
iv-652: 'specializzato (operaio) ': dal francese 'ou- vrier spécialisé'. un po'
ottocento fino alle sue specializzazioni odierne) dal romanzo di successo. 3. agric
col ministero di un curatore specialmente nominato dal tribunale avanti il quale è stata introdotta
specialmenteché (special-ménte che), cong. dal momento che, poiché, perché (
cesarotti, 1-xx-82: dipendano pur essi dal nostro governo, ma si trattino come
., 191: e1 spirito santo dal figlio promisso in spezia de foco de tucte
semplicista e sbrigativo escludere il nostro pittore dal novero degli artisti interessanti, dal momento
pittore dal novero degli artisti interessanti, dal momento che non c'è un codice
la specie visiva del sole è assai lontana dal rappresentarcene la grandezza, se non avessimo
non tiene che le determinazioni che la distinguono dal genere. euesta dunque è quella
mentre per le teorie evoluzionistiche, a partire dal sec. xix, sono considerati un
, ma si tiene che il domestico sia dal sal- vatico proceduto. g. c
una spezie di uomini, i quali dal mezzo in su tenevano la forma di
la distinzione e formazione delle republiche data dal bodino, tutte le specie di mercanzia,
que boccaccio, 421: dal pianeto di venere nascie il rame e l'
ustizia che communativa si dice furon dal sicuro braccio del sopra i buccheri'
della moneta che, affinché fossero ricevute dal pubblico le specie battute sotto l'impero
fossero confermate e che fosse loro dato corso dal successore. galanti, 1-ii-196: i
ortes, 81: uno che dal suo gabinetto passi alla sua sala, da
, da questa passi al ridotto, dal ridotto alla piazza, a me fa la
, ricevute le contabilità comunali, richieggono dal commissariato del riparto la regolare verificazione e
e specificamente della arte scultoria furono accordati dal nostro artista, come nel 'solletico'e
i-306: on quanto differiscono il gemito dal fatto, perché questo da un ordine intrinseco
cioè pigliano la degnità e perfezione loro dal subietto; e così ciascuna scienza è più
parti tali sono, perché farti si specificano dal solo fine. g. gozzi,
materia non lo è. = dal lat. tardo specificare, comp. da