area lucch. e pisi, deverb. dal dial. sciantare 'darsi alla bella
= adattamento dell'ingl. shantung, dal cinese shantung, nome della regione da
proveniva; la var. è registr. dal d. e. i.
l'insulso sciàpido silenzio. = dal lai tardo [in \ sapìdus, per
, 2-399: il rovo, chiamato idèo dal monte ida, dove per avventura nasce
sciapite di sale, ed anco alquanto sopraffatti dal cibo e dal mosto, di ponto
ed anco alquanto sopraffatti dal cibo e dal mosto, di ponto la novella li contaro
! alfieri, xxxix-131: voi attendete già dal blando aspetto / ch'io ne venga
essersi sdraiato in terra, per ripararsi dal sole. s. agostino volgar
distesa ai lava pietrificata scesa nel 1928 dal lontano cratere fino al maresommergendo il paese sotto
lat. scient. sciara, deriv. dal gr. oxuxqóg 'ombroso'.
sciabarà; la var. è registr. dal d. e. i.
poetici. gire involontariamente. = dal fr. charade (nel 1772),
(nel 1772), che è forse dal provenz. fanfani, uso tose.
che cosa significhi la sciarada politica immaginata dal lafayette del trono popolare circondato da istituzioni
allorché una galera è caricata = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
faccia. bacchetti, 2-v-270: non è dal lat. carmen 'formula magica'.
. 2. movimento dell'acqua prodotto dal guizzare dei pesci. = deverb
p. cuppari, 3-120: dal macello la pasta stemperata passa nello sciarbottatoio
tess. tipo di seta artificiale ricavata dal cotone. = dal nome dell'inventore
artificiale ricavata dal cotone. = dal nome dell'inventore l. m. ilario
benigaud, contedi chardonnet; voce registr. dal d. e. i.
oscar, rincontrò sulla neve mentre scendeva dal piz, e disse che sciava meglio
dotta, lat. scient. sciaridae, dal nome del generesciara (v. sciara)
avvolta al collo per ornamento o per ripararsi dal freddo. magalotti,
, / per coprirle allora ch'escono / dal teatro un po'sudate, / che
scialle a quattro doppi che avea strappato dal seno dell'amica, gittando nuvoli di
già libera, giunto a torino, dal balcone della reggia, per invito del re
, cagata, zoccolone. = dal fr. écharpe (nel 1135),
skirpja, 'paniere di giunco', che è dal lat. scirpus (v.
fagotto che vuoisi alzare. = dal fr. écharper, denom. da écharpe
sciocchezza. = voce registr. dal bergantini, che ne attesta la presenza
passato nel linguaggioscient.), deriv. dal class, serra 'sega *.
da'certosini di francia. = adattamento dal fr. chartreuse, dall'abbazia detta la
dall'abbazia detta la grande chartreuse, dal nome del luogo ove s. brunone
prova, conto'), che è dal lat. mediev. exagium, 'pesatura',
mediev. exagium, 'pesatura', deriv. dal class, exigére, 'esaminare,
dotta, comp. da sciatico] e dal gr. òtxyog 'dolore'. sciaterigrafìa
. = voce dotta, comp. dal greco oxtù 'ombra'e dai temi di
. frugoni, i-15- 67: dal principio d'una natica / ne la coscia
piedi sono due vene sotto a'talloni dal lato di fuori che la fisica appella sciatiche
operaio o contadino, quanto ne traspariva dal loro intabarramento, tra rurale e sciatorio.
. volg. * exaptàre, comp. dal pref. ex-, con t'amo
un pezzo di poltronaccio. = dal lat. tardo sciaticus per il class,
tardo sciaticus per il class, ischiadìcus, dal gr. loxuxòixóg, deriv. da
dimensioni. a cottemo el podere dal palagecto commo el teniva vitali targioni
dell'immagine a effetto, erano surrogati dal balbettio imbecille di un finto bamboccio,
balbettio imbecille di un finto bamboccio, dal saltellio epilettico di frasi mozze, dall'
è desiata da tutti universalmente, principiando dal sovrano fino all'ultimo sciatto della nazione
ricamava al telaio con le spalle alla finestra dal davanzaletant'alto che la sottrae ad ogni occhio
, un po'sciatto, che si ha dal frullino o dai pozzi ad acqua bollente
di stili sciatti e volgari, repugna dal crudo verismo espresso con povere nude parole.
tonda. -anche: qualsiasi residuo ottenuto dal taglio di un blocco di legno.
anche 'abbarcare, traboccare'. = dal fr. chavirer, che è adattamento del
dotta, lat. mediev. scibala, dal gr. axùpaxov, 'escremento'.
vulgata; la var. è registr. dal d. e. i.
fatti..., fu poco dopo dal cartesio esteso anche allescienze razionali, e applicate
cartesio esteso anche allescienze razionali, e applicate dal gran bacone a tutti i rami dello
. tardo scibìlis, agg. verb. dal class, sene (v.
un'acritica adesio = voce dotta, dal gr. oixùóiov, dimin. di olxuog
e che si scopre sotto la scorza formata dal cinema, dalle letture più occasionali,
parliamoci chiaro: dopo tutto, anche dal lato sciccheria funzionavano 'moltissimo meglio'.
dotta, lat. scient. scydmaenidae, dal nome del genere scydmaenus, che è
nome del genere scydmaenus, che è dal gr. tardo axùòncuvog 'tetro', '
), a sua volta deriv. dal class, axuònalvco 'sono corrucciato, irritato';
'sono corrucciato, irritato'; è regista dal d. e. i. (che
voce dotta, comp. da sci e dal gr. spónog 'corsa'. sciècto
linguaggio scient.), adattamento dal gr. oxlctiva, deriv. da oxia
dotta, lat. scient. sciaenidae, dal nome del genere sciaena (v.
7-103: sì come la scienza a'scienti dal prudentissimo socrate fu posta per sommo bene
, di conchiudere da un principio anziché dal fatto osservato, si ha anche l'
. in forma speculativa o rigorosamente logica dal punto di vista argomentativo. buti [
tu le dici scientificamente. - dal punto di vista teorico. albergati,
è l'espressione poetica e si guarda dal falsificarla per 'scientificarla'. manifesti del futurismo
precisa- cismo, non fu vinta dal positivismo e scientificismo, mente dei
dotta, lai tardo scientifìcus, deriv. dal class. scièntia (v. scienza
un susseguirsi di naufragi. = dal fr. scientisme (nel 1911),
il 'revival'religioso è spiegato del resto dal fatto che gli americani, eccettuate pochefamiglie quasi
scient [ific] 'scientifico'e dal gr. xòyo5 'discorso, trattazione'.
., 4-73 o tu oggetto e nasce dal presupposto che l'oggetto ci sia innanch'onori
, 1-54: onranza, / che dal modo de li altri li diparte? idem
vede, diventa scien- poterli meglio far padroneggiare dal pensiero e dominarli zia, ma se
, zioni sorte soprattutto a partire dal xviii secolo mi disse, /
sapere come cotal orazione è stata ricevuta dal comune de'letterati napoletani e se n'
coniata alla fine del xix sec. dal filosofo w. windelband per distinguere tali
de chirico... sia stato impressionato dal genere di disegno, tra illustrativo e
, 1-108: la scienza è astenersi dal male nel mezzo della prava e mala
conoscenza di determinati fatti o situazioni acquisita dal giudice non attraverso il processo, l'
cento lire contro un soldo che è andata dal setti- mino del villaio ». «
, che fu come la 'repubblica'diviso dal suo discepolo, che ebbe nome filosofo,
secondo che mi sarà aperta la strada dal poco lume del mio debole intelletto.
che l'anima vede e conosce uscita dal corpo, contra quelli che nel corpo la
tecnica. boccaccio, viii-2-84: ammaestrato dal padre e poi perlo suo studio divenuto scienziatissimo
più ossea, dura. = dal gr. 2§i = voce dotta, comp. dal lat. scyphus (v. scifo1) . scyphus (v. scifo1) e dal suff. -formis (da forma 'forma' comp. da scifo [zoi \ e dal gr. oxó ^ a 'bocca'. = voce dotta, lat. scyphus dal gr. oxtxpog, 'vaso, tazza'. alge = voce dotta, comp. dal gr. oxtxpog 'tazza, coppa'e £ enigmi della natura. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore . scèffete 'ribellarsi'); voce registr. dal d. e. i. ogne altre sciglia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore , ch'è l'effetto della traccia lasciata dal colpo sulla pelle. pirandello, 7-117 sciita. sciisticaménte, avv. dal punto di vista dello sport dello sci della corrente politico-teologica dell'islamismo caratterizzata dal rifiuto della tradizione civile (accolta invece
sta nascosto; trovarlo e trarlo fuori dal luogo in cui si cela; rintracciare
dottor paolo ch'era stato scovato fuori dal cocchiere. -recipr. giocare a
possibili. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
. 2. tratto a forza dal nascondiglio in cui tenta di sfuggire alla
anche dei giovani scovati lì per lì dal suo occhio sicuro. arfiino, 11-119:
voce di origine e provenienza tose., dal lat. delle glosse scopilia, deriv
cfr. venez. scovolo), dal lat. scopala, dimin. di scopa
, lat. scotia (vitruvio), dal gr. uxoria 'gocciolatoio', deriv.
a la carrozza. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
è nato da 'excutio', cioè dal suo infinito corrotto,... essendosi
8. sf. antica danza popolare accompagnata dal suono della cornamusa, originaria della scozia
, originaria della scozia. = dal toponimo scozia (lat. tardo scotta,
toponimo scozia (lat. tardo scotta, dal nome della popolazione scoti), probabilmente
se non è trattenuto dalle pastoie, spinto dal focoso impulso vien a strariparsi col poggiar
scuole de'grammatici? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, di più. = comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
». = probabilmente deriv. dal lat. scratta (plauto), già
noie dell'etichetta! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
nella chiesa all'uffizio. = dal lat. mediev. scralla { [vel
mangiar in pubblico. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
po'presto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
morto ». = comp. dal pref. lat ex-, con valore privat
la grazia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
espellere con forza catarro o altri umori dal petto o dal gorgozzule. 2
forza catarro o altri umori dal petto o dal gorgozzule. 2. tr.
= lat. screàre, con probabile derivazione dal tema di cernire 'eliminare'. screato1
nell'ultima mia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
del petto. = deriv. dal lat. screàre (v. screare3)
potevano essere altro che quegli uomini promessi dal cielo nelle loro profezie. puoti, 1-239
a san tomaso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
se la parola non fosse oramaistata così screditata dal basso romanticismo da mettere in sospetto chiunque
. gozzi, i-10-59: comincia atenagora fin dal proemioa screditare gli autori pagani e, facendo
suo significato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 15-148: un'antica tradizione screditata dal caso del troppo famigerato jacques aimar,
di scoprire i confini dei campi sotterrati dal tempo o alterati dalla frode.
, 1-iii-361: o la dimostrazione promessa dal macchiavelli non si faceva, e il tutto
p e. gherardi, cxiv-20-43: dal credito e dallo scredito di chi ha
riparo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
superficie. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. -al figur.: che deriva dal fondo più vizioso dell'anima.
più recenti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di terre, screpamenti di montagne, sgomentavano dal nulla la prima vita dell'uomo.
senza screpare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
nel villani per ^ screzio'disaccordo. dal lat. (di) scretlo. 'screpio'
manicotto spelato, le maniche, rovinate già dal rigovernare, il freddo à screpolate e
nelle conche. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
unificato sui suoi oggetti, non screpolato dal nulla, ma con un mondo circostanziatamente
pelle. alfieri, i-46: dal mio screpolìo usciva in copia un umore
, 55: già dai sottili screpoli / dal verde esterno ammanto / l'ascoso sen
la via pubblica divide il monte cavallo dal verbnik, le radici del quale sono
suo vizio screbbe. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
de'loro propinqui screscano? = dal lat. excrescere, comp. dal pref
= dal lat. excrescere, comp. dal pref. ex-, con valore in-
resta indietro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dell'onde. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scrittori di lingua, guardano ai dialetti dal punto di vista di un volgare nazionale
dà al veneto sufficienti screziature a differenziarlo dal polito e tutto lucido toscano.
. = etimo incerto: forse dal lat. discretto (v. discrezione)
con un viso = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
in berretto, un uomo onesto, dal naso rincagnato, ch'era l'economoe il
demonio scribac- chiatore addosso non mi movo dal lavoro, e spesse volte ho scritto
la var. scrivasenato è registr. dal d. e. i.
allo scrivere. = deriv. dal lat. scribère (v. scrivere)
= comp. da scriba e dal tema di vendere (v.),
volta, a certi satrapi che son deformati dal vizio e idioti così che né meno
pigrizia e scribomania. = comp. dal tema del lat. scribère (v.
intelleto larga. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
idoneità al collaudo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
un asse scricchia o senti mosso / dal vento un uscio o qualch'altro rumore /
, assiduo, dalle orecchie lunghe e dal piede tenero dolcemente scricchiolante. d'annunzio,
superficie con cui è a contatto) o dal cedimento di un materiale.
giunture). savinio, 57: dal fondo di quella scuderia pianistica, arrivò
: ai fiorentini che subiscono i malinpassate dal 'voi'al 'tu, il sangue gli scricchiolò
risparmio delle famiglie subisce un decremento dal 22, 7 % al 19, 1
da non creder. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quegli astucci di raso dove un gioiello dal bagliore sinistro brilla solitario.
, vii-644: vi fu una legge passata dal congresso degli sacchetti, 156-97:
di schiettezza e di forza. = dal lai discrìmen (v. discrimine),
alte serre. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ancora e simili. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e lisca. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
o, per screato, che è dal lat. scredtus, pari. pass,
o pietra. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
senza nome, a seguitod'un concorso indetto dal « times » di londra, e la
prima parte d'essa deriva non già dal greco, come quasi tutti i composti
. da scrip 'titolo di credito'e dal gr. < pix. la 'propensione,
un'associazione nazionale degli scripofili italiani presieduta dal signor sauro ripamonti; ci sono catalogni e
poterne riescire. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scristianizzarsi. = comp. dal pref. lat ex-, con valore privativo-detrat-
assolutamente ordinato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
si esperimenta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
de mori, 226: avuta dal barbaccia una scritta di credenza e di raccomandazione
mia propria mano in la scolla di fra'dal carmeno da bologna in prexenzia de l'
parte si acconciarono le faccende e fu fatta dal notaio la scritta. 4
dì; e di questo sapemmo il vero dal mastro uficiale della piazza, che ricevea
possa dire il signor lami, che dal principio fino al fine del suo scrittàccio
suoi scrittacci originali non furono che traduzioni dal francese. 2. dimin. scrittaccino
distese, leggete l'articolo 'gazette'scritto dal signor di voltaire nell'enciclopedia stampata a
. testi, 3-334: la lettera scritta dal signor della liona al residente di venezia
sofferenze. 7. stabilito, predestinato dal fato o dalla provvidenza (quindi ineluttabile
si compie quotidianamente in un qualsiasi passaggio dal parlato allo scritto. -in
aggravò considerabilmente la pena ordinata in scritto dal comandante rossi. pavese, compagni,
.. buon legisti / che chiar conoscan dal falso il troppo da scemi.
anticamera del fallimento. = dal lat. mediev. scriptorium 'stanza destinata alla
: scrittori di giornali, ci guarderemo dal gettare il discredito sopra una tesi così opportuna
vie più che letterati. = dal lai scriptor -dris, nome d'agente da
. b. croce, i-i-iio: dal bello artificiale bisogna distinguere quegl'istrumenti di
segni grafici con valore e combinazione diversa dal normale. -anche, per estens.
occhi da questa scritturacela. = dal lat. scriptum (eccles. scriptum o
rebora, 3-i-57: mi stacco ora dal pianoforte dove... ho improvvisato
. v. scritturare]: basso scritturato dal taleimpresario. ghislanzoni, 16-284: moglie ad
, benché fosse anche essa fra quelle scritturate dal padrone per il ballo. pirandello,
di tutto quello ch'eglino avevano aùto dal comune per conto di quegli ufizi ch'
due alcaldi dottori, vi sono posti dal re e tutti gli altri inferiori sono
e tutti gli altri inferiori sono nominati dal tesoriere, pagando tre mila pezze. papi
scrivani e ministri pa ti dal pubblico. descrizione dei fuochi e delle persone
buon quori per ostare / in battaglia dal fuoco. / alo scrivan dà luoco.
impiegato, dall'usciere al ministro, dal soldatello al generale, dal gendarme al ministro
ministro, dal soldatello al generale, dal gendarme al ministro di polizia, dal
dal gendarme al ministro di polizia, dal prete al confessore del re, ogni scriva-
. non vogliono fretta. = dal lat. mediev. scribanus, scrivanus (
di rota- ri), deriv. dal class, scriba (v. scriba)
chini. = voce dotta, dal lat. scribendus, gerundivo di scribére
questi pochissimi sommi e illibati, che dal loro spontaneo e nobile esiglio tuonano verità
del principato. balbo, 6-267: dal 1304 al 1306, vedemmo dante tranquillo e
: il più degli scriventi vivono in disparte dal povero popolo, in disparte da esso
boccaccio, v-185: divotamente priego colui dal quale equello di che io debbo dire e
funzione, e ciò sia detto indipendentemente dal fatto che egli pure hascritto e scrive di
[crusca]: il quale fue scritto dal bàron messer santo agostino elegantemente. trissino
però che lo intendimento mio non fue dal principio di scrivere altro che per volgare,
, e s'imprimono ancora le formate dal medesimo intelletto. chiari, 3-i-240: mi
tommaseo]. = voce panromanza, dal lat. sentóre, corrispondentedel gr. ypòtpto
sicco me ogni diurna luce dal sole; perciò né dicibile né scrivibile.
lat. scient. scrobicularia, deriv. dal class. scrobicùlus (v. scrobicolo
solchi del guscio; voce registr. dal d. e. i.
povero diavolo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fiammifero. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cala sopra il palo h, governato dal manuale e con la stanga f per
senza far presa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
udisti scrocciar? = probabilmente comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ridotti alle scrozzole. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ex-, con valore intens., e dal dimin. di croccia2 (v.
lor superba. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
torno ghiotti, indiscreti, somari scrocconi dal primo fino all'ultimo. -in
-concubina. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ex-, con valore intens., e dal de ariosto, sat.
e sugli stragli, tamantiglio viene alato dal lato della catarda e il braccetto dal
dal lato della catarda e il braccetto dal lato opportuno per scostare convenientemente il pennone
pennone. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
ant. togliere dalla croce; liberare dal supplizio della croce. oliva
con esso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pasqua, scroffaccia. = dal lat. scrofa, di etimo incerto ma
loro scrofe in pubblico. = dal lat. scrofae, plur. di scrofa
ha un poco di scrofolétta. = dal lat. tardo scrofulae (plur.)
scrofulae (plur.), deriv. dal class, scrofa (v.
non vi ha dubbio salivari provocata soprattutto dal freddo o da una flogosi, simile
voce dotta, comp. da scrofola1 e dal suff. lat. -formis (da
nel linguaggio scient.), deriv. dal tardo scrofulae (v. scrofola1)
dotta, lat. scient. scrophulariaceae, dal nome del genere scrophularia (v.
v. scrofularia); è registr. dal d. e. i. scrofulariali
dotta, lat. scient. scrophulariales, dal nome del genere scrophularia (v.
. da scrofola, per scrofola1, e dal gr. -eióf) s 'simile a'
v.); voce registr. dal d. e. i. scrofulofìma
. da scrofola, per scrofola1, e dal gr. -oeióf|g 'simile a'; voce
-oeióf|g 'simile a'; voce registr. dal d. e. i. scrogiare
gli occhi, / quanto mal vien dal sesso muliebre: / nulla di manco,
, destati in ira / e divelli dal resto della terra / questo braccio ch'italia
iii-2-187: la faledra si scuote come dal sonno o dalla morte; scrolla il
gadda conti, 1-22: appena uscito dal paese, per scrollarmi di dosso la tristezza
: come se lò, e dal sonno svegliatasi non disse cosa veruna. pirandello
che un'idea nuova sorgendo fa tremare dal fondo. i ^. riaversi,
le corsie della nave, si scrollavano dal loro torpore e riprendevano, svogliati, le
scrollarmi il sangue. = comp. dal pref. lat. ex, con valore
, se minacciata dai cavalli e scrollata dal cannone, ha bisogno di nuove difese.
. pascoli, 1373: via lontano dal capo lanciò le sue splendide bende /
, 368: lo scrollo dato al cattolicismo dal contegnodel papa si esperimenta anco qui. le
soldati fossero stati un incubo breve disperso dal primo scrollo di volontà semplificatrice.
. -con riferimento al rumore prodotto dal fuoriuscire dell'acqua da una fontana o
, iv-71: lo scrosciar del bosco contorto dal vento gli diceva che l'inverno era
dal mare, giunse il favonio, lambì le
i motti sopra il ci- fuoriuscire rumorosamente dal folto della ogni sillaba che ti avvia alle
, che i sozi dissero d'averle tratto dal seno e ch'ell'eramoglie di quel duca
, la 'mascherata'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ci apparve su tacque / tutt'avvolta dal repentino / scroscio della nube d'agosto
del sonno alterne voci / odo alzarsi dal mare: / il tonfo sordo dell'onda
nel letto, era vuoto. ma dal bagno attiguo giungeva il rumore dello scroscio
3. fruscio provocato dalle foglie mosse dal vento, dal battere delle ali degli
provocato dalle foglie mosse dal vento, dal battere delle ali degli uccelli, dal tintinnare
dal battere delle ali degli uccelli, dal tintinnare di monete, ecc.
dai piedi la carne morta stratificatavi sotto dal tanto camminare. -staccare parti di
induriti, in partic. un alimento dal recipiente che lo contiene. pea,
. - rimuovere il trucco dal volto. f. f. frugoni
getti a terra, con straccio scrosti / dal pavimento le orme degl'intrusi.
scosto, io non mi scrosto, dal costui fianco, quando, anche, dovessero
incrostati di calce, per poterla trasferire dal duomo vecchio al ma solamente ai
piemontese, italiano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
potevo staccarmi dalla più lieve scrostatura, dal più leggero velame che offendesse la nitidezza
voce dotta, comp. da scroto e dal suff. lat -formis (daforma 'forma')
cosce; è costituito dalla cute, dal darto, dalle tasche spermatiche e dalla tunica
.. ah! arpino, 16-57: dal ventre in giù, fino allo scroto
voce dotta, comp. da scroto e dal gr. xf) xri 'ernia'.
voce dotta, comp. da scroto e dal tema del gr. xxàw 'rompo'
io mi spaventavo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fiume o di = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
poco scrudeliti. = comp. dal pref. lat ex-, con valore privai
s'infistola. = comp. dal pref. lat ex-, con valore privai
mai fuori. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
parea manna. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scrupo. = etimo incerto: forse dal lat. scrùpus 'sasso appuntito, dubbio
voce dotta, comp. da scrupolo e dal tema del lat. ferre 'portare'
esitazione, che deriva dalla consapevolezza e dal timore di compiere un'azione o di tenere
aveva fatto e intese tanti scropoli / dal pover che in quel tempo avean passati
-unità di misura di peso, usata, dal medioevo, in farmacia (e corrisponde
il puntamento di un oggetto già inquadrato dal cannocchiale. 6. ant. tumefazione
così detti uomini seri si radevano scrupolosamente dal naso al gozzo. nievo, 573:
, 1-199: credo utilissimo di cominciare dal mettere in cam> o un bel motto
declini il colpo al mozzarvi ogni testa dal busto. marino, 1-16-154: snudò le
entro il passato; / non suona, dal silenzio / dei sepolcri evocato, /
letterarie e politiche dell'autor suo, dal carteggio inedito che ebbe a mano e
, qua e là messi allo scoperto dal rodio del fiume. soldati, ix-76:
. fr. colonna, 3-27: dal curioso scrutario stimulo... impulso,
= voce dotta, deriv. dal lat. scrutàri (v. scrutare1)
. = voce dotta, deriv. dal lat. scrutàri (v. scrutare1)
: la 'scienza nuova seconda', investita dal genio del vico anche a spese della chiarezza
, con lunghe guardate scrutatrici di là dal fluire delle macchine, da un marciapiede all'
, lat. tardo scrutinare, deriv. dal class, scrutàri (v. scrutare1
regno, scrutinato da'censori e approvato dal re. -analizzato, vagliato in
che il vecchio accompagnato dalla suora o dal giovane attivista non sia in condizioni d'intendere
per non dargli maggior noia mi dispenso dal passar a scrutinio tali diverse opinioni. cattaneo
si sente ch'essa sgorga diretta- mente dal cuore, non contenuta mai dal freddo scrutinio
mente dal cuore, non contenuta mai dal freddo scrutinio dell'arte.
: fattosi lo scrutinio di detto marco portato dal signor marietti con le sue parti,
parti, che si sono pesate esattamente dal signor avvocato garino, le inferiori in confronto
scucchiarìo, sm. rumore provocato dal ma doti suoi e fatto
, laz.), forse deriv. dal roman. scrùcchia 'grosso cucchiaio, mestolo'
. scrùcchia 'grosso cucchiaio, mestolo', o dal lat. scutùla, dimin. di
arpino, 16-117: meroni riprese a scucchiaiare dal piatto anche se un greve avvilimento gli
il portiere. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
nieri, 3-197: 'scucciare': levar dal cuccio; scovare. = comp
; scovare. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
, altre corno scuarzuole. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(il bersaglio) ', comp. dal pref. lat. ex-, con
= voce scherz., coniata dal sacchetti su coccoveggia (v.).
cinquecento kiermontesi e scucelli. = dal fr. ant. escucel, dimin.
, dimin. di escu, che è dal lat. scutum (v. scudo
tutto all'ordine. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vita. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
indumento o in un sacco, provocata dal disfarsi di una cucitura. a
del monaco scucullato. = comp. dal pref. lai ex-, con valore privai
cavalleria sono ordinati. = dal lat. scutarìus (plauto), deriv
peligne, / da lor si scuda e dal pian che le mena. =
che non si vedeva. = dal lat. scutàtus, deriv. da scutum
pavimento ingombro d'assi e travi cadute dal tetto, è una di- ligenzuccia con
-ordine di scuderia: espressione diffusa dal linguaggio dell'ippica ad altri àmbiti sportivi
in vita da enzo ferrari di modena. dal 1934 almeno. anche di squadre ciclistiche
3. nel gergo ciclistico, gregario scelto dal caposquadra perché gli fornisca un aiuto diretto
, chilecca il suo tagliere. = dal provenz. escudier, che è dal lat
= dal provenz. escudier, che è dal lat. tardo scutarius 'armato di
: noi stuzzicheremo tanto che salteranno fuora dal letto, e noi daremo poi loro
ti ritrovo. monti, 23-648: dal lucente carro / leggier d'un salto al
volg. * scuticium, deriv. dal class, scutìca (v. scutica)
v. scutica), a sua volta dal gr. exuùixós (v.
to in operazioni di polizia per la difesa dal lancio a mano o con fionde di
132: verso quel tempo ebbe in dono dal fattore di campagna una testuggine..
/ e qual ardir, quando saltò dal lido / anton iacomo, il vago,
c. ridolfi, ii-406: staccata dal domestico, da cui si vuol prender
io. arald. parte dello stemma costituita dal campo con le sue ripartizioni, su
stimento. lo scudo è portato talvolta dal lione che si mette alla polena.
dell'armi di francia. = dal lat. scutum, di probabile origine indeur
= voce di area seti, comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, scuffina, raspa. = dal lat. tardo scoffina, per il class
nulla non scuffiò pagnotta che non fosse sudata dal suo cervello. = denom
ironico: minchionare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
comunità e della corte. = dal lat. mediev. scuffium e scufium,
veste pomposamente, ma levandosi la mattina dal letto introduce ognuno nella camera e vi
voglio perdere. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
guardare addietro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sculatacce e fastidiose. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
polizia, detto sculdascio. = dal lat. mediev. sculdasia (nel sec
catturato certi ladri. = dal lat. mediev. sculdascius, sculdasius,
cercare il benservito. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'arcano sire. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
giustizia civile e la criminale. = dal lat. mediev. sculthetus, (o
. = voce dotta deriv. dal lat. sculptìlis, agg. verb.
su l'isole / fragili, prima che dal gorgo balzi / l'aurora.
la voce / nella fauce inaridita / dal timor restò impedita: / portò scuita la
c. carrà, 526: che dal cubismo di picasso e di braque allo
dello algardi. d'annunzio, ii-539: dal sagro alla tecchia, da betogli /
fogazzaro, 12x- 59: si trasse dal petto il ritratto di torranza, guardò a
sca). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, lai tardo sculptùra, nome d'azione dal rispondono in vernacolo a chi li invoca con
scultore. ttum, comp. dal pref. ex-, con valore intens.
ex-, con valore intens., e dal class. s'insegnava il vivere cristiano
vecchio padrone di barche che, ritiratosi dal mar lier, lii-3-18: per introduzione delle
, ix-23: il piccolo borgodi melezet, dal secolo xv al xviii, fu sede ai
riceve l'indirizzo e tutte le norme dal solo governo. cattaneo, vi-3-50: ecco
propria mano in la scolla di fra'dal carmeno da bologna in prexenzia de l'
ora cattedra. tutto è nel sedere, dal trono in giù. chiede per sé
domanda con tanta amorevolezza, proveniva allora dal viaggio e adesso dalle scuole che io
è politico. vranno esser fuggiti dal nostro cittadino come luoghi da disertar le
puntiglio di saper comprendere e apprezzare, dal suo punto di vista, momenti e
(nel senso largo della parola ossia dal peripatetismo all'aristotelismo odierno) andò facendo
perduti teleri di 'epos'locale dipinti dal bellini, e si veae ancora, è
certo, nei brani di leggenda aurea svolti dal carpaccio nelle scuole di sant'orsola e
opinioni radicali correnti, secondo la quale dal tetto in su non c'è altro che
e = lat. schola, dal gr. oxom] 'tempo libero; studio
. cocchio. quasimodo, 2-27: plutone dal carro incitava i ca g
2. scrollare una pianta per svellerla dal terreno = comp. da scuola ed
, st., 1-35: in van dal braccio el dardo scosse. guarini,
tutto intrigato di corde che, partendo dal casotto del portiere, andavano a scuotere
risentimento, come energica esortazione per risvegliare dal sonno; strapazzare, strattonare. -in
truova. aretino, v-1-569: vinto dal caldo e dal sonno, posato il
aretino, v-1-569: vinto dal caldo e dal sonno, posato il capo sul piumaccio
scote troppo. 7. risvegliare dal sonno; rianimare, far ritornare in
attarra gli sopraggiunse.., scuotendolo dal sonno e facendolo legare. filicaia,
filicaia, 2-2-115: chi mi scuote or dal mio sonno? fantoni, il198:
versi teneri / dotta maestra, / dal sonno scossemi, / ahi qual diletto
; trarre da una profonda meditazione o dal torpore interiore. mazzini, 58:
sua posta tutto ciò che vivamente scuote dal sonno. de amicis, i-97:
ora udii nel camposanto. / « dal tetro sonno in pieno dì mi scosse
che, s'ella non è scossa o dal bisogno o dal piacere intellettuale, gli
non è scossa o dal bisogno o dal piacere intellettuale, gli uomini s'appagano d'
i buoni italiani per iscuotere e sollevare dal fango non la chiesa, ma i degeneri
estolle. baldi, 265: quando ratto dal ciel, qual lampo, uscio,
poiché si vide assicurato il regno / dal voto generai dell'assemblea, / in piè
non fu scosso come io lo sono dal gradato impazzamento d'or- lando, ma
eccessivo terribile tanto caro ai romantici, dal quale l'immaginazione e il sentimento, invece
beringario aver gran possa, / che dal primo azzo fu fiaccata e scossa. tassoni
, 610: l'istesso cardinale fu mandato dal pontefice predetto, di felice memoria,
mancò tra i popoli di grecia chi volle dal suo naufragio camparla. visconti venosta,
scuotiamo le basi della famiglia, rifuggiamo dal matrimonio, irridiamo agli affetti più sacri,
17. far cadere o strappare qualcosa dal posto in cui si trova o a
annose / sulle pendici alpine / già dal ramoso crine / scuotono il tardo gel.
di congelate brine. -far dileguare dal cielo le ombre notturne (l'alba
l'ombre e le paure / scosse dal volto della cieca notte, / e l'
baldi, 6-ded.: io tradussi dal greco questi due libretti dierone delle machine semoventi
questo? 20. tenere lontano dal volto agitando la mano; allontanare con
el grillo. -scostare i capelli dal volto, liberandone la fronte, gli
loro beltintelletto. crudeli, 2-78: dal sen profondo / scuoti il doglioso pianto,
^ 2. portare via a forza dal proprio paese, come prigioniero o come
viver che più le piace. -schermirsi dal fare qualcosa; tendere il più tansillo
e con precisione, ma si scuoteranno dal metterla in carta e comunicarcela per l'
maestà di cesares'è scosso dall'arti e dal predominio de'favoriti,... rissolseda
affetti il cor tristissim'arso. -redimersi dal peccato. anonimo genovese, 1-1-304:
, e poi torna e dal cupo sen svelta si scote.
si scote. 38. risvegliarsi dal sonno, riaversi da uno stato di
per estens.: uscire dall'inazione, dal disinteresse, dall'apatia per un nuovo
341: la tempesta cominciava a muggire dal settentrione e atterrava le piante più giovani
non vedete che tutta si scote, / dal cenisio alla balzadi scilla? ferd. martini
interessi e al nostro prestigioreca il provvedimento preso dal signor ciccodicola. vedremo se a roma
iii-2-187: la faledra si scuote come dal sonno o dalla morte; scrolla il
precipuamente la generosa roma, che inspirata dal gran pio avea prima assunta le armi.
tomba oscura / sembrò 'l rimbombo che dal mostro usciva, / mugghionne il monte,
cavaliere napoletano. -scuotere il collo dal giogo: liberarsi da un'oppressione,
trovare umiltà séguito orgoglio, / né dal spietato giogo ho il collo scosso. nannini
che diventare impassibile e scuotere il collo dal gioco dalla fortuna insieme e dalla morte
/ degli anni il rio fardel scote dal dorso. -scuotere i fiori:
. molza, 1-302: non però dal voler suo fermo e saldo / per consiglio
certo tempo, prendendo tarmi, scuotessero dal collo il grieve giogo del re e
: accecati da una vana speranza e dal nome plausibile di libertà, mentre cercano
stava col- l'armi alle mani difendendosi dal re di spagna. a. molin,
a comune. -scuotere il giogo dal collo a qualcuno: liberarlo da un'
ma la sua bestialità e lussuria ci scosse dal collo; e fu il primo principe
possedè che non tenta indarno / scuoter dal collo del destino il giogo ed i travagli
nelle sue sante operazioni esso non ricerca dal cuore altrui vanità di gloria, né
scuotendo adirato il capo -ripulirsi dalla polvere, dal sudore. esclamo: « fra
falsa ricostruzione di exquatire, comp. dal pref. eoe-, con valore intens
gli argenti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
credito). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tivo, e da un deriv. dal fr. coupon 'cedola'(da couper 'tagliare'
una pena: farla scontare. paiono dette dal signore scuramente, non ti volere maracodice
senso di far paura. colpa, dal rimorso, da ricordi oppressivi. = comp
1-viii-7: lo stile del chimico è scurato dal fumo in cui è sempre involto lo
: l'anima di cristo sì partì dal corpo e 'l sole scurò e le tenebre
. 13. confondersi, distogliersi dal retto intendimento (la mente);
d'inghilterra a tutto potere di cacciar dal governo il paffuto cavaliere walpole, tacciandolo
. privo di lucidità, confuso; distolto dal retto intendimento (l'intelletto, la
'l capo a un colpo gli levò dal collo, / poi che d'innumerabil
-scuricina (v.). = dal lai secùris -is, con caduta della vocale
porte / nel = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 2-179-56: materia... cotta dal caldo, il quale ha forza di
fece cadere lucifero di tanto alto luogo, dal cielo impireo infino al centro della terra
da grossi tronchi d'abete, scuriti dal tempo. dessi, 7-87: un
erba secca,... scurito dal sole di molte mietiture. fenoglio, 5-i-1011
l'udito all'altra riva, sformata dal fango, scurita dalla pioggia.
370, a ducati 3. = dal gr. oxóhpqos (v. scombro)
opaca, fu rapita via e come ingoiata dal prepotente vortice del sole.
valorosi cuori ». giuliani, ii-24: dal tanto patire ved'ella come le carni
sentilla del suo lume, / che scacci dal mio cor la scura ne; e poi
scuro nel viso, per ragioni derivanti dal suo trafficare negli affari. borgese, 1-132
io- coso reprensore. -oppresso dal dolore, afflitto; infelice. iacopone
, che la togliesse una buona volta dal supplizio di quel tedio e di quella irritazione
son distrutto / né schermo alcuno ho dal dolor, ché scuro / m'è l'
/ ma ben io godo di levar dal mondo / un mostro tant'orrendo e
di buona mano, ma anneriti e guasti dal tempo, che le eran sembrati così
in una condizione di peccato; macchiato dal peccato; corrotto. f. d'
di dilettarsi altrove. pressione più viva dal male che dal bene, a colorire troppo
. pressione più viva dal male che dal bene, a colorire troppo scure le
dalla luce divina; contaminato e intristito dal peccato (la vita, il mondo)
e mezzani e scuri ed abbagliati si cavano dal cartone. f. lana, 150
il rilievo. lanzi, ii-178: scorto dal suo naturale torbido e tetro, diedesi
sulla foce, non iniziano la marcia dal mare ai fossati della palude, per
alba mi apparve il greto d'arno fregato dal tramontano. 2. dimin.
., ven.), che è dal longob. * skùr 'protezione dalla luce
mai il s. corponon è stato rimosso dal primo luogo della confessione o scurolo,
signif. n. 2 è registr. dal d. e. i. scuróre
si disegnano sotto l'epidermide fattasi bruna dal sole, dall'aria: spesso, non
color (favorio, a fiotti, dal collo sul petto, chiarivano giovenilmente quello
urina senza sentirla. = deriv. dal lat. excurrere (v. scorrere)
rossore dell'italia, dalla vanità, dal fanatismo e dalla stoltizia, venfono resi
morì. = deriv. probabilmente dal lat. excurrere 'fuoriuscire'(v
alcun diritto a chieder scuse e compatimenti dal benevolo lettore. manzoni, pr.
. circala necessità precisa, la quale scusi dal furto..., attesoché difficilmente
li tegna dicitori; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano
; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la materia
mostrarsi almeno in pubblico modeste, / né dal proprio mestiero accattan scuse. c.
lontane dalla spe- rienzia degli uomini e dal commun uso, tanto più nel poeta
santo dio, scusabilissima! aveva spiato dal buco della serratura, clotil dina e
di un'adell'inquilino il chiarore diffuso dal lume dell'altra casa. zione
che cotanto amava / novellamente gli è dal cor partita, / ché per incanto al-
amaro mio diletto, secon piena / fede dal dritto mio sentier mi piego. felice da
che li maledici e detrattori saranno esclusi dal regno di dio. io non veggo come
io non veggo come si possino scusare dal peccato né li autori né li approvatori.
gli pregiudica l'accettazione, come fatta dal presupposto che il scribente continuasse nel suo
mi copra / gli occhi che 'l ben dal mal poco discemo. matraini, 68
lo scom- municato, la forza scusa dal peccato, il timore non scusa.
contraente. -assol. esimere dal compiere un'azione giuridicamente necessaria.
il re di spagna, ricercato istantemente dal pontefice e da alfonso, promet
esentare una persona o anche un animale dal fare qualcosa; essere buon motivo di
alle galline si pongano, scusa le madri dal covare. pacichelli, 2-805: l'
291: lieve scendea [la veste] dal teva di mandare la sua armata
, /... overo / esser dal gran fattor liquido fatto. /.
, ed iscusavasi, come non avea dal papa i danari di loro paghe, e
la gallina, sicché la paona sia scusata dal covare, farà tre che si vada a
d'este, 136: mi reco dal conca, gli esibisco la sua obbligazione,
morire? onde non ti scusare: tòti dal pianto. bencivenni, 4-4: elli
conti. tommaseo]. = dal lat. excusàre, comp. dal pref
= dal lat. excusàre, comp. dal pref. ex-, con valore di
. o legittimamente scusato, si procederà dal consiglio di famiglia alla deputazione di un
tardo excusator -òris, nome d'agente dal class, excusàre (v. scusare)
. di 'rifiutare'; secondo altri, dal lat. excusus, part. pass,
proverbi toscani, 132: chi vuol ben dal popolo, lo tenga i nemici.
. è rossa, colla par = dal lat. excussus, part. pass,
lat. scient. scutellera, deriv. dal class, scu cfr.
il nome degli scussori. = dal lat. tardo excussor -dris, nome d'
. = voce dotta, deriv. dal lat. scutum (v. scudo)
dotta, lat. scient. scutechiniscidae, dal nome del genere scutechiniscus, comp.
nome del genere scutechiniscus, comp. dal class, scutum (v. scudo)
vivente { scutella mirabilis), caratterizzata dal guscio appiattito e dai solchi ambulacrali ovali
dotta, lat. scient. scutèlla, dal class, scutèlla (v.
lat. scient. scutellaria, deriv. dal class, scutella (v. scodella
'scutellaria lateriflora'. = deriv. dal lat. scient. scutellaria (v.
scutellate. = deriv. dal lat. scutèlla (v. scodella)
dotta, lat. scient. scutellidae, dal nome del genere scutèlla (v.
dotta, lat. scient. scutellina, dal nome del generescutèlla (v. scutèlla1)
. = voce dotta, deriv. dal lat. scutum (v. scudo)
culèrcina, culirta), comp. dal lat. tardo còda, per il class
dall'imp. (e rispettivamente, dal part. pass.) di erigère (
= voce dotta, lat. scutica, dal gr. oximxfi, deriv. da
i-91: le ninfe al destro e satiri dal manco / misson in mezzo quel pien
, onde eran detti scutiferi. = dal lat. mediev. scutifer -i, comp
. mediev. scutifer -i, comp. dal class, scutum (v. scudo
scutum (v. scudo) e dal tema di férre 'portare'. scutifórme
lat. scient. scutiformis, comp. dal class. scutum (v. scudo
scutum (v. scudo) e dal suff. -formis (da forma 'forma')
lat. scient. scutigera, comp. dal class, scutum (v. scudo
scutum (v. scudo) e dal tema di gerere 'portare'. scutìgero
scutum (v. scudo) e dal tema di gerere 'portare'. scutigiaménto,
lat. scient. scutisorex, comp. dal class, scutum (v. scudo
povero orazio le scutrettolava accanto quasi morisse dal freddo. 3. figur.
lo scutrettolar dellamantiglia! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce dotta, lat. scutula, dal gr. oxuxùxri 'bastone, rullo
calice; una bacca a scudo formato dal calice indurato contenente otto logge, ciascuna
voce dotta, lat. scient. scutula dal class, scutula 'rombo, piatto oblungo'
partic., tarantina), comp. dal pref. lat. ex-, con
disus. staccare gli acini d'uva dal raspo. s. palma,
del bestiame. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
due seguenti. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
a me stesso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valere
sul sacro poema. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a maneggiare scarpello, dal quale s'era, come noi sogliamo
non posso sdebitarmi, = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ricordi lontanissimi. = comp. dal pref. lat. exr, con valore
che io, benché di lunga mano sdato dal compor checchessia, pure di buona voglia
sdaziatole, agg. che può essere svincolato dal dazio. = agg. verb
sdaziaménto, sm. svincolo di una merce dal dazio. p. petrocchi
della materia? = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
una vecchia promessa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. 2. figur. redento dal peccato. d. bartoli, 5-34
del regime dittatoriale. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la viltà della serviicondizione..., dal servigio di messer guasparino si partì. a
che ritira il suo cuore dai consigli e dal compianto dell'amicizia e sdegna i mutui
qual novità (che vogliono alcuni fosse machinata dal mazzarini) rimasero i capitani tedeschi oltremodo
quasi un argine alla gran piena che trabocca dal petto di un dio sdegnato. mascheroni
staranno per voi contro dio, difendendovi dal suo sdegno. -con valore attenuato
vedendo modo né via di poterlo rimovere dal suo proponimento, tutta accesa d'ira
ha preso sdegno contro l'altro, dal quale e'volse il suo viso e non
alquante cose. sannazaro, iv-155: dal breve canto ti riposa, o lira,
boccaccio, iv-159: ricevette [sofonisba] dal servo... conardita mano lo stemperato
replica del fiorentino sdegnoso all'affronto avuto dal papa. -con valore awerb.
sordo e voi sdegnosa ognor fuggendo / dal viver mio m'aresti ornai diviso,
, / se quel desir ch'uscì dal paradiso / non temprassi. de iennaro
noi modulando sillabe, sdemoni / tu, dal labe, mutilavano le parole,
nello sdegnosissimo loro = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
uomo è nel = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
chiamata sclassificazione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dei denti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quindi sistematicamente il vocabolo vuol essere intesoaltrimenti dal significato letterale: questi mammiferi possono avere
azyr nel 1792 e diffuso nel 1798 dal cuvier. sdentato, agg.
più punti. verga, 8-4: dal palazzo dei trao, al di sopra del
o ritegni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
rotta la cordicella, o uscita la lancetta dal perno, o chi sa, sdentellata
la ruota maestra. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di trazione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. volg. * disheredicàre, comp. dal pref. dis-, con valore privai
d'azione da sdiacciare1-, voce registr. dal d. e. i.
sviluppo degl'insetti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e militare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
questo tappo! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e omogenea. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
grado di sdifferenziazione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quel ritratto. lucini, 7-203: venuti dal porto, cercavano a sdigiunarsi di donna
chime li sdigiuna? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
deverb. da sdigiunare-, voce registr. dal d. e. i. (che
incontro, gli le- veràe lo scudo dal collo e sdilacceràgli l'elmo. grazzini,
peste si sdilaccia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
poco sdilargarelo gioppone. = òomp. dal pref. lat. ex-, con valore
: la signora adele, la direttrice, dal portamento di 'madre nobile', vestita sempre
quali confortavano, anzi = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. periodici popolari, i-55: sopraffatti dal dolore, senza braccia che siaprono per consolarli
amore ai loro pianti, escono fuori dal tugurio paterno per sdimenticare i loro affanni
sdiragnare le travi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vita intiero. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce di area centrale, comp. dal pref. lat. ex-, con
var. metaplasmatica sdirenire è registr. dal d. e. i.
). disus. togliere le castagne dal riccio. giuggiola, cxviii-129: chi
'sdiricciare le castagne'è il cavarle dal riccio. 2. figur.
il corso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
due. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce onomat., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fuori dei cancelli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fumo). banti, 11-281: dal manto verde dei monti si sdipana6.
tempo albano e suo, si sdipanava dal guindolo di sua divinazione come verità da
pochi momenti prima. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
far t'appiglierai, / tal egli sposterà dal suo colore / ch'esser qual mai
se voi potete. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fa paura. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sdiricciatura, sf. estrazione delle castagne dal riccio. -anche: il periodo in
d'azione da sdiricciarer, voce registr. dal d. e. i.
, magri, secchi, sdiriditi, consumati dal lungo digiuno, dalle penitenze. redi
sdirugginar le spade. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
forbir metalli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
d'oro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
giorno del giudizio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
adattamento del sicil. sdisonoratu, comp. dal pref. lat. ex-, con
com'e'fa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ogni modo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
uomo 'sdivinizzato'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
queste fosse. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
al capolinea', gli eventi esterni - dal crollo del muro di berlino a tangentopoli -abbiano
specialmenteda jean paulhan. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
o perdersi didoghe. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mai nessuna sdogliò. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sue sdolcerie! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'ched era'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
piovene, 2-179: la moglie malaticcia, dal viso lungo, giallo e sdolcinato,
delle canzoni napoletane. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ant. liberare una parte del corpo dal dolore, dall'indolenzimento.
meno indolenzito. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fargliela sdolere. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
meno labile. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. ant. e letter. guarito dal dolore delle percosse. sacchetti, 168-43
lo tuo sdomiciliaménto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
des', 'extorres'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
salvini, v-3-2-12: sdondolandomela per diporto, dal moto del dondolo. accademia senese degli
perdere il tempo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'sdondolìo': svogliatezza. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'indonnare'insignorirsi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'sdonneare'... importa qui partirsi dal cospetto di quella donna. =
quella donna. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ch'egli è. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
al mondo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
si travede la ragione dello sdoppiamento fatto dal poeta, di famelici e assetati di giustizia
critica) dai personaggi, dai temi, dal mondo rappresentato nella creazione letteraria o
mappa stellare, dalla sveglia al termometro, dal cronografo sdoppiante al calendario perpetuo.
materna in aspetti negativi e positivi compiuta dal bambino nei primi mesi di vita.
sonetto è un sonettoche si sdoppia, poiché dal 'fiore'alla 'rose'si ha qualche volta
di prima. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
agguazzo'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
senza lasciar sua spoglia, / come dal talco sfoglia, / e quanto avea di
non sia contemporaneo: egli è fuori dal tempo. 4. psicol.
sdora. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. ant. e letter. destare dal sonno, svegliare. bibbia volgar.
volgar., 1-666: indarno era sdormentato dal guarl. vigo, cxxviii-70: schiacciata
intr. con la particella pronom. destarsi dal sonno, risvegliarsi. ottimo,
occhi mezzo ingommati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. ant. e letter. destato dal sonno, risvegliato. ottimo, i-501
si conforma ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sono argomentato in gran parte di sdossare dal buon nome e dalla riputazione del boccaccio la
lungi da essi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e mentali. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sdòrmó). ant. destarsi dal sonno, risvegliarsi (una gioberti, n-iii-337
sdottorerò piacendovi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sapienza al giorno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
comanderebbero certe scuole e certe dottrine importate dal baltico a guisa di aringhe o dal caspio
importate dal baltico a guisa di aringhe o dal caspio come pelli secche.
molto sdotto = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
complicata peritanza affettata. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
totale rappresenta = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che questi difetti nascano... dal dirigere le idee su una poltrona a sdraio
...? e = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
salotto di sinistra. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. shrapnel (nel 1804), dal nome dell'inventore, il gen. h
e pugna. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vivono e lavorano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce di area umbra, comp. dal pref. lat. ex-, con valore
maniera che né sostenere si po- teano dal tramazzare, né cadendo aiutare in modo alcuno
, 2-2-357: se la sapienza si misurasse dal corpo
e falde, come scorze della terra dal luogo loro, e sdrucciolando portano al basso
: talor pomo così donofurtivo / dell'amator dal casto grembo sdrucciola / di verginella.
leoni, 484: la ruota, sdrucciolando dal margine della strada, gittò capovolto il
troppo alte è che i colombi, stracchi dal volare con tali, scherzando lieti s'
tragoedia, cvi-181: ecco tirse che dal monte sdruciula. celli, liii-
67: il montanaro vien giù sdrucciolando / dal monte alla città colla sua cesta /
sito / smucciò col piede e sdrucciolò dal monte. brusoni, 7-159: ferrante
, 1-168: essa si lasciò sdrucciolare dal seggiolino, rimanendo a sedere sui tappeti
del solo prencipato di transilvania, desolata dal ferro e dalle fiamme, lasciandosi sdrucciolar dalle
le altre. - stravolto dal significato originario. martello, 6-i-233:
significato originario. martello, 6-i-233: dal qual fonte scaturisce tutta la parte di
, non bandisce il parlare, ma toglie dal parlare l'inconsiderazione e la sdrucciolevole licenza
fanciulli quasi ignudi, scarni e arrostiti dal sole, che, nell'acqua fin sopra
tommaseo, 2-iii-131: il metro diverso dal solito, e più breve, concitato
l'accento oltre la terza sillaba dal fine si allontana, quali sono 'mormorano
monti, i-292: sono ben lontano dal credere che tutti i miei gli
la scala, sarà forza che arrivi dal punto a al punto e. saccenti,
i quali le pecoreamano di montare quando tornano dal pascolo. bresciani, 6-x-233: il
ripe del fiume, ma... dal luogo frattoso, e perciocché le pioggie
assai presto il vecchio affannone, seguito dal dispetto anelante, allorché il carro alla
... dello sdrucio nel sasso operato dal tridente di poseidone. -ant
prefate croci d'oro baciate per unavolta 'tantum'dal popolo romano. firenzuola, 2-313: co
tre penne. graf, 5-125: dal varco occidental la rubiconda / ruota del
sdrucivano le loro file. tivo) e dal class, resuére 'scucire', con cambio di
mobile diventa sdruscitó passa dalla capitale e dal palazzo ad adomare la casa di un
disanimato dalle vicende dolorose della vita o dal peccato. speroni, 1-4-386: non
pietrisco livido che aveva colpito alfredo fino dal giorno avanti. 4. lacerazione
fanciulla vispa e graziosa. = dal nome della principessa sdrusolina, personaggio del
lucch. e pis., comp. dal pref. lat. ex-, con
agg. tose. nauseato, infastidito dal cibo. giuliani, ii-227: di
conterìa le pene. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
me gli ricordi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
è serrato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
perdere la durezza. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. ant. allontanare, far deviare dal retto cammino. cavalca, 19-489:
. volg. * exducère, comp. dal pref. ex-, con valore di
/ foran discordi li nostri disiri / dal voler ai colui che qui ne cerne;
ma, aveva accettato la proposta presentatagli dal mìlio come una vera fortuna per lui
fini di comune interesse (e trae origine dal motto conclusivo della formula di incoronazione
per suggerire conseguenze negative che possano dedursi dal comportamento di una persona o da un
proprie degl'inetti. = dal lat. tardo se [d \,
., 2-16: qual, sorpreso dal mattino, 7 per li grossi vapor
muoia qui! ». = dal lat. sic 'così', di origine indeuropea
, e queste se le accrescono maggiormente dal benefizio che le farete nel rinforzo de'
aciò se rinfrescassimo. = dal lat. se 'sé', di origine indeuropea
aveano. com'era quattro o cinque ore-carretto dal sole palermitaconsiderazioni sulle stimmate, 203:
sé. rinvenire da uno svenimento, dal delirio, dall'obnubilamento della passione.
controllo di sé, non lasciarsi alterare dal vino. manzoni, pr. sp
. scient. sebastes [imperialis], dal gr. da sé, fa per
servito come un re. = dal lat. se, di origine indeuropea.
il porco per lo piè. = dal lat. saeta (v. seta e
= voce dotta, deriv. dal lat. sebacèus (v. sebaceo)
, sf. chim. sostanza grassa estratta dal frutto della myristica sebifera. lessona
di aspetto sebaceo, untuosa, estratta dal frutto della 'myristica sebifera', della famiglia
= voce dotta, lat. sebastocràtor, dal gr. biz. oe|3aaxoxqàxa>e> comp
v. sebaste2), e xqùxojq = dal lat. sebennytìcus (in plinio),
lat. sebennytìcus (in plinio), dal gr. sefjevvimxóg, 'imperatore'
se bene aveva le mani quasi impedite dal terrore, riuscì a strappare la veste
iv 1-155: sebbene edificata dal cardinale alfonso carafa d'ateleta, nella
.. e altri infiniti. dal nome della città e distretto di 2e|3évvi>xog 'sebennito'
adattamento dell'ar. sabastàn, che è dal pers. ant. sapistàn, passato
soffici, v-5-699: per distrarci dal torpore incombente, l'amico flora c'
altri erranti / errar molto non san dal cerchio obliquo, / benché una via
voce dotta, comp. da sebo e dal tema del gr. pf) yvvni'rompo'
voce dotta, comp. da sebo e dal tema del gr. gèco 'scorro',
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. secale, nome del
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. secale (v.
secalòsio, sm. chim. trisaccaride estratto dal riso, che si presenta come polvere
circolo, per to poco lungi dal monte libano, di dove il fiume xanto
secante di un arco è la distanza dal centro della circonferenza alla tangente all'origine
voce dotta, comp. da secante e dal suff. gr. -oeiòf|5 'simile
dell'uom tunica prima / scevran con man dal suo carnai soppanno. idem, i-8-97
parti equali e a quella secatura, dal centro tirata una linea alla circonferenza, ci
acqua di questo lago... dal nilo è derivata... dicono gli
urterebbe nelle seccagne dell'oblio. = dal lat. siccanéa, neutro plur. di
, tutto zigomo e mascella. = dal lat. siccanéus, deriv. da siccus
, morti, che trattengono gli altri dal frutto. = deriv. da secco1
1-30: egli di que'medesimi giorni fu dal senato, sì come intendentissimo uom di
lacerba, i-282]: è seccantissimo ripetere dal restoro, ii-161: so'
il ramo dei marchesi di savona: dal quale si stacca alla seconda generazione il
, i-62: il membro ch'è tagliato dal corpo... subito perde la
suo benedetto parlar toscano, ch'egli dal suo soggiorno di roma in poi mai più
venne a seccarsi nei pozzi, sicché dal mio verziere non ricolsi nemmeno erbaggi.
nell'inverno mangia anguille. = dal lat. siccàre, denom. da siccus
mestieri, i-121: essendo secco bisogna fregare dal lato dell'impressione con della vernice seccativa
chiari, il volto semplice e come seccato dal sole. 2. privato dell'
stesso vestito da tre inverni, / dal 1935, ed è duro / per la
vennero celebrate le nozze e dopo sei dal matrimonio la madre se la vide ritornare
la lamina di gomma. = dal lat. tardo siccatorlus, agg. verb
è sì rasciutta la via del polmone, dal quale la prolazione si muove, che
pace tanto principale furono in buona parte dal guicciardini, in parte dal éellai diligentemente
buona parte dal guicciardini, in parte dal éellai diligentemente notate, passandosene il giovio
: il vento lambiva i cespi emergenti dal coltrone di neve con un suono di estrema
legno il sangue che, sgorgando con violenza dal collo calloso della bestia agonizzante, gli
vino. redi, 16-i-10: manna dal ciel sulle tue trecce piova, /
di attingere in continuazione acqua con secchi dal fondo bucato inflitta negli inferi alle danaidi,
secchia. proverbi tosca = dal lat. (appendix probi) sicla (
corrente panitaliano: la sua interpretazione muove dal verbo sgamelà 'lavorare moltissimo'(da gamalo
le secchiella. jovine, 2-179: dal fondo si vide arrivare don matteo parato
. barbaro, 464: entra poi dal disopra dei detti secchielliun mascolo per ciascuno,
. birago, 452: ciò saputo dal generale, posti insieme quel- l'istessa
secchióne (v.). = dal lat. volg. * siclus, per
secchione, / ch'io comperai 1'altfier dal ferravecchio. boterò, 1-1-63: si
fanfani, i-167: 'secchione': suol dirsi dal popolo cheuno 'fa la parte del secchione',
vettori, no: portano ancora pericolo dal fuoco gii ulivi, quando i contadini
non far danno. = probabilmente dal lat. [feni] sicia, 'fienagione'
e sì ancora per il contemperamento che dal fresco et umidità delle sue acque serà
. jahier, 232: sono i dal pos che l'anno della gran magra
: maravigliosa cosa mi pare che di là dal fiume... passe né secce.
deposito / rimanga in luogo secco e che dal freddo / il calor si ributti.
una persona incapace di piangere perché prostrata dal dolore (e, per meton.
letenere piante i vaghi uccelli, / ché dal soffiar de'più rabbiosi venti / fatt'
dicono esser di uno capitanio dii sophi roto dal signor, zoè dal suo exercito.
dii sophi roto dal signor, zoè dal suo exercito. ultoa [zarate],
secondo grado; la sua stagione è dal principio ai decembre per tutto il mese
ricerca di un mondo irreprensibile e retto dal più austero proibizionismo, nel quale gli
essere usata per un uomo così poco toccato dal fiato divino. banti, 9-367:
bramoso il pellegrino, / tal io dal secco ed aspro 1 mondano conversar vogliosamente,
scemo, di quelli che soleva dispensare dal banco nei momenti grigi. 19
piti. lontanissimo anche dal secco ed esatto sacchetti. 25
accompagnato da dedica (un libro) o dal seppero prendere per il verso. moretti
fischiatori! bacchetti, 2-xi-27: soffocava dal ridere, convulso, paonazzo, da inquietarsi
: non era morto, ma tramortito dal colpo secco sulla lastra di granito.
di sangue dell'universal benefizio, risultante dal molto commer- zio e intrecciamento de'trafficanti
negoziante per suo bisogno prende il denaro dal suo concittadino e ne promette il pagamento
incidere all'acqua forte. serve a togliere dal rame una parte della vernice applicata;
scarsa, fra sponde polverose, bruciate dal secco. -luogo arido, arso
quello de'putti. contempi, 1-1-5: dal caldo nascono la rarità e la leggerezza
nascono la rarità e la leggerezza; dal freddo la spessezza e la gravezza;
dell'acqua la morbidezza e la lubricità e dal secco l'asprezza, il tritamento e
mare; ed era l'acqua quasi muro dal lato diritto loro e dal sinistro.
quasi muro dal lato diritto loro e dal sinistro. s. agostino volgar.,
: un enorme polipaio lasciato in secco dal mare. montale, 5-99: cèfalo /
fugirno in terra. -non accompagnato dal cognome o da altro titolo.
qualche malattia, così quando le bestie passano dal 'seccume'ai cibi freschi. c.
radici o foraggi freschi di qualunque sorta, dal farli mangiare separatamente, perché in quel
secco per di qua, siamo andati dal giudice. - fare le
senza bere. piccolomini, 10-324: dal professore dei mulini nacqueforse il dire, di
fare il bambino ». = dal lat. siccus, di origine indeuropea.
vecchio carru- colone di legno, spaccato dal seccore e dall'abbandono, pende alla
dotta, lat. secedère, comp. dal pref. di separazione se [d
riferimento a tale tendenza in periodi diversi dal sec. xvii. metastasio
della 'gioconda'del tutto non si scosta dal convenzionalismo melodrammatico, cade di frequente nelle
un madrigale assai galante, facendo uscire dal grembo del giorno la notte raggiante d'uno
. da secento, per seicento, e dal gr. cpo. 05 'amico'.
. da secento, per seicento, e dal tema del gr. \ ialvo|iai 'sono
voce dotta lat. secernère, comp. dal pref. di separazione se [d
libera, più sicura, più esperimentata dal tempo di quella che fra i tumulti
, che non la nazionale, incomincia dal cinquecento. 2. separazione (
. guerra di secessione, quella svoltasi dal 1861 al 1865 fra la parte settentrionale
di secessione degli stati uniti, esprimono dal più moderno di tutti i popoli il più
secessionismo, sm. tendenza alla secessione dal gruppo sociale o politico o dalla cultura di
171: 'secessionismo': tendenza a staccarsi dal gruppo politico a cui si appartiene.
lat. scient. sechium, deriv. dal gr. 0 ^ x65 'peso
dotta, lat. seclùdere, comp. dal pref. di separazione se [d
, portante seco el seme la virtù informativa dal maschio, cioè di farsi e di
pers. plur. (anche seguito dal pron. pers. loro, nella forma
. petrarca, 242-13: al dipartir dal tuo sommo desio, / tute n'andasti
= dal lat. secum, comp. dal pron
= dal lat. secum, comp. dal pron. rifl. e dalla prep.
. = voce dotta, comp. dal lat. sec [are \ (v
are \ (v. secare) e dal gr. òòoi) c, -óvxog
riferimento al tipo di dentatura, e dal gr. ooùìqoc; 'lucertola'.
siamo usciti da abitudini secolari, poiché dal loro apparato discende l'immenso progresso raggiunto
qui esposte si nota una incisività calligrafica che dal punto di vista pittorico ha per me
], i-io-i: guàrdati a tuo potere dal tumulto degli uomini, imperciocché molto imbarazzano
e giosafatte, 17: incontanente uscio dal romitorio e misesi in una nave per
, che presente a nostro sin- secolan cominciando dal tempo che io era stato in ferragnore
che le monache di carpi fossero levate dal governo de'frati zoccolanti e poste sotto
in castelli; e, senza dipendenza dal vescovo, si trattava quasi secolarescamente.
, il silenzio vi custodiranno l'anima dal dissipamento. denina, iii-219: le brighe
rispose che le dette cose si levasse dal cuore. 3. che pertiene
2. passaggio di un territorio dal dominio dell'autorità ecclesiastica a (niello
collegioquest'anno. vedete bel frutto che colse dal secolarizzarsi! 5. attribuire a
e di chi vi presiede, tirati dal maggior lucro, vilmente la lasceranno per passare
più con la particella pronom. passare dal controllo del clero regolare a quello del
, saremmo scherniti e dalla nobiltà e dal volgo. 9. diventare profano
ne rinfinita durazione non differisce la ora dal giorno, il giorno da l'anno
giorno da l'anno, l'anno dal secolo, il secolo dal momento:
, l'anno dal secolo, il secolo dal momento: perché... non
ben precisa temperie storica o culturale, dal regno di un sovrano, dall'opera
la supremazia linguistica che gli fu attribuita dal cinquecento in avanti grazie all'opera di
un'occhiata all'indice degli autori citati dal nuovo vocabolario della crusca registrati nel primo
sciocco, / cheil calle insino allora / dal risorto pensier segnato innanti / abbandonasti.
primo tempo umano, / e progenie scende dal ciel nova ». bibbia volpar.
del sacerdozio, cavati così in un tratto dal seculo? intrichi d'amore [tasso
la vocazione. papim, x-1-36: dal giorno che abbandonai mentalmente il secolo non
inaspettatamente dalla sanità all'agonia e quasi dal secolo all'eternità. -con
come sempre gli abbia. -fuori dal secolo (con uso aggett.):
tuto el -essere fuori, uscire dal, del secolo-, essere sbalorseculo cercando
le scienze naturali. -cavare dal, del secolo: fare arrabbiare, fino
secolo, migrare, partire, passare dal, del secolo; passare agli immortali secoli
, e lo più robusto è vinto dal secolo. 11. dimin.
dante, conv., ii-xiv-13: ché dal cominciamento del mondo poco più de la
apresso che fu il diluvio nel mmcccliiii anni dal cominciamento del secolo infino alla confusione della
secolo; morire al secolo, uscire dal secolo: prendere i voti, abbracciare la
sforza..., condotto poscia dal re ludovico duodecimo in francia, rinonciò il
della chiesa, e asserisce d'uscir dal secolo. -non sapere in che
se non secondamente che ella fusse consegliata dal suo confessore. = comp.
d'azione da secondare1. = dal lat. tardo secundae [membranae o partes
secondare, futuri consagratori ili que = dal lat. secundarìus (v. secondario
colo, esponente del secondo stato (costituito dal si proponga o si faccia per
la dama, la quale non si partiva dal lato suo. p. fortini,
mar, benigno un raggio / piove dal cielo in su l'antenne audaci..
ragione di stato non si lascia prescrivere dal diritto civile, nondimento rarissime volte anco
le gomene... credo acciò piegate dal proprio peso facciano gran sacco, e
ottuso per venir l'acqua men deviata dal precedente corso lungo la ripa a b
1-109: la strada, che corre dal pian d'erba a canzo, seconda dopo
/ de la corrente. = dal lat. secundàre, denom. da secundus
omini. tortora, i-44: fece passarne dal re suo figliuolo a'vent'uno di
, vii-120: però se noi divagheremo dal nudo soggetto e lo adombreremo di questioni
della pittura, si verrà a dedurre dal secondario riconoscimento del- l'opere, come
l'operaio alle secondarie. l'uno produce dal nulla, l'altro trasforma una cosa
in cui si manifesta la corrente generata dal circuito inducente o circuito primario).
accento secondario-, nelle padai giovani secondati dal presidente manin. role polisillabiche, l'
, 92-249: gli speculatori, secondati dal governo e dai più avidi cortigiani, trafficavano
usciti di città,... secondati dal popolo s'impadronirono d'una porta di
la notte, si avventerebbe, secondato dal presidio di legnago, contro arcole da quella
verde tenero delle foglie sbuccianti, secondato dal pensiero della giovinezza dell'anno.
giornalismo italiano, e secondato a sufficienza dal pubblico. -favorito (l'avverarsi di
.; gli stoici dalle secondine e dal bellico. l. bellini, 5-2-42:
esso chiude prima la secondina, laqual chiude dal lacrimatoio alla coda d'esso occhio.
. g. bassani, = dal lat. tardo secundìnae, deriv. da
mese dell'anno. fumando e si congedò dal carnefice. 2. per simil
cioè il primo morso. = dal lat. tardo secundinus, deriv. da
secondini (così chiamansi i carcerieri dipendenti dal custode) erano venuti a visitarmi.
voce dotta, comp. da secondo1 e dal tema del lat parere 'partorire',
luminosità delle stelle, nell'ordine decrescente dal primo. a. f. doni
grado da esso limbo, il terzo dal secondo. manzoni, pr. sp.
mezzo gli pareva ancora d'essere sposo dal mese avanti. monetti, 3-149: tutti
massari si protestò liberale incorreggibile, quantunque dal suo discorso mi sono avveduto che è
il quale abbia le ragioni ereditarie immediate dal defonto, e l'obliquo sia quello il
era pro / raggiava in beatrice, dal bel viso / mi contentava col
: il tempo nel quale la palla uscita dal pezzo giugne al segno...
servizi0: nel tennis, quello effettuato dal battitore dopo aver sbagliato il primo.
nell'imminenza della ripresa vengono fatti allontanare dal ring col comando 'fuori i secondi!
, 306: abitando a trenta passi dal cimitero di s. caterina, ha
gli argomenti, tengonsi in un giusto mezzolungi dal servile e dall'ardimentoso. g. gozzi
i beni sia la dispensa. = dal lat. secundum, deriv. da secundus
dante, par., 14-3: dal centro al cerchio, e sì dal cerchio
: dal centro al cerchio, e sì dal cerchio al centro / movesi l'acqua
istesso legno, secondo che è tagliato dal tronco o dal ramo, di una stagione
secondo che è tagliato dal tronco o dal ramo, di una stagione o di un'
le gettava giù; e quelle agravate dal peccato come piombo cadevano sopra nella pena
la legge della tenue mercede imposta dal picciol numero di x-142: io
. = voce dotta, comp. dal lat. secretus (v. secreto)
. secretus (v. secreto) e dal gr. àyioy65 'che trasporta'.
, animalizzato soltanto da quelle secrezioni che sieffettuano dal gozzo materno e paterno. soldati, v-351
4. ling. termine introdotto dal linguista o. je- spersen per definire
secondo sulle tavolette di cera', comp. dal class, secundus (v. secondo1
dotta, lat. scient. securidaca, dal class, securidaca, corrispondente al signif
= voce dotta, comp. dal lat. secùris (v. scure)
alla forma a rostro del legume, e dal tema di gerere'portare'. securìgero
secùris (v. scure) e dal tema di gerere 'portare'. securinéga
nel 1789), comp. dal class, secùris (v. scure)
, secùris (v. scure) e dal tema di negare (v. negare
contraddittori modelli culturali. = deriv. dal fr. sécuritaire (nel 1983),
. esplosivo di sicurezza impiegato a partire dal 1888 in lavori da mina e soprattutto
ne da sécuriser, deriv. dal tema di sécurité 'sicurezza'. securo
: perché esso signore dellaseconda è alquanto secuuto dal signore della prima, però dico che
rimuovere diversi liquori, che specialmente fluiscono dal capo alli occhi, i periti cirugici
dargli parte di quei trambusti, perché dal suo canto cooperasse al loro sedamento.
del- tapium graveolens', detto 'apio palustre'dal mattioli. -sedanina d'acqua: nome
re ». sacerdoti con crocefisso, circondati dal popolo, giravano sedando.
(v.). anni che corsero dal 1849, pieni d'umiliazioni e di fremiti
le diffidenze e i sua volta è dal gr. oèxivov, di origine incerta,
da ciò che faceva o rapita dal pensiero delle sue disgrazie. cesarotti, i-ii-
mediev. sedativus, agg. verb. dal class. sedare (v.
torre il luogo, da lui [dal fuoco] anzi lo toglie a quelle moli
di san marino, assorbita colla forza dal signor cardinale alberoni e sottomessa alla santa
vi sono sangiacchi, ma 'subasci'posti dal gran signore col medesimo carico e autorità
il pontefice,... raggirato dal partito retrogrado e dalla diplomazia, è fuggiasco
gigli, 2-272: la donna, che dal mare il nome prende / e di
vennero sempre autorizzate puramente e semplicemente dal potere esecutivo, salvo la banca di francia
a tona. datare dal giorno 24 corrente vorranno presentare le loro
dell'art. 16 o la sede risultante dal registro è diversa da quella effettiva,
assuefatti aquesto ritmo o suono, ancorché differente dal proprio e natio, qualunque volta ne