luce dei viali, la strada sciabolata dal sole. sciabolatóre, agg.
coltivati, le rive eranoanimate... dal lento girare e sciabordare delle ruote a secchielli
ne deriva. baldini, i-718: dal fondo veniva un soffio, uno sciabottìo
, pelo folto e di vario colore (dal giallo dorato al rosso ruggine e al
ilotie l'ululato degli sciacalletti! = dal turco lakal (per tramite del fr.
è registr. per la prima volta dal guglielmotti (nel 1889).
nella terra dura. = dal lat. mediev. exacinare, comp.
lat. mediev. exacinare, comp. dal pref. ex-, con a
turba quanto più si sciacqua. = dal lat. tardo exaquàre, comp. dal
dal lat. tardo exaquàre, comp. dal pref. ex-, con valore intens
raccoglie l'acqua proveniente dalla doccia o dal condotto quando viene convogliata contro le pale
n'aveva [di vino] fin dal paradiso, / ch'ai moscadel fa scorno
e della famiglia delle araliacee, distinte dal calice intero, e dai petali al
lat. scient. sciadophyllum, comp. dal gr. axiòg -àòog 'ombrella'e cpùx
. = voce dotta, comp. dal gr. oxui 'ombra'e qxxla 'amicizia'.
, lat scient. sciaphilus, comp. dal gr. oxuì 'ombra'e tp
. = voce dotta, comp. dal gr. oxia 'ombra'e cpuxóv 'pianta'.
= voce dotta, deriv. dal gr. oxxriqóg (v. sclera)
. = voce dotta, deriv. dal gr. oxxripóg (v. sclera)
. = voce dotta, comp. dal gr. oxxripóg (v. sclera)
(v.); è registr. dal d. e. i. scleroblastèma
. = voce dotta, comp. dal gr. oxxripóg (v. sclera)
. = voce dotta, comp. dal gr. oxxriqóg (v. sclera)
= voce dotta, comp. dal gr. oxxripóg (v. sclera)
. = voce dotta, comp. dal gr. oxxriqóg (v. sclera)
lat. scient. sclerophtalmia, comp. dal gr. 'tumore, ernia'
(v.); voce registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. oxxripóg (v. sclera)
lat. scient. scleroderma, comp. dal gr. nome del genere scleroderma
dotta, lat. scient. scherodermi, dal gr. axxtìqóóequog 'dalla pelle dura',
v. derma); è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. oxxripóg (v. sclera)
v. derma); è registr. dal d. e. i. sclerodèrmico
impianto artificiale. = voce dotta, dal gr. oxxriqó<|>tixxog 'dalle foglie dure',
. = voce dotta, comp. dal gr. oxxriqóg (v. sclera)
= voce dotta, comp. dal gr. oxxripóg (v. sclera)
comp. da sclero [si \ e dal tema di yevvàa> 'genero, produco'
. = voce dotta, comp. dal gr. oxxriqóg (v. sclera)
comp. da sclero [si \ e dal gr. xvoig 'scioglimento'. scleròma,
con decorso cronico che, a partire dal naso, invade le vie oxxripóg (
v. derma); è registr. dal d. e. i. aeree superiori
in = voce dotta, deriv. dal gr. oxxtipóg (v. sclera)
. sclera); è registr. dal d. e. i. (che
= voce dotta, deriv. dal gr. oxxriqóg (v. sclera)
(circa 3 millimetri). dal d. e. i. (che
lat. scient. scleroderma, comp. dal gr. sclerèma, sm. (
v. derma); è registr. dal d. e. i. sclerometrìa,
deriv. da sclerometro; voce registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. oxxrjqóg (v. sclera)
. = voce dotta, comp. dal gr. axxrieóg (v. sclera)
(v.); è registr. dal d. e. i. scleroparèi
lat. scient. scleroparaea, comp. dal gr. oxxriqóg (v. sclera
. = voce dotta, comp. dal gr. oxx. tiqós (v.
(v.); è registr. dal d. e. i. sclerosante
= voce dotta, comp. dal gr. oxxqqóg (v. sclera)
. oxxqqóg (v. sclera) e dal tema di oxorcéco 'guardo, osservo';
oxorcéco 'guardo, osservo'; è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. oxxriqóg (v. sclera)
= voce dotta, deriv. dal gr. oxxtiqó? 'duro'(v.
= voce dotta, deriv. dal gr. oxa. tjqós 'duro'(v
marciume = voce dotta, comp. dal gr. oxxripóg (v. sclera)
v. spora); è registr. dal d. e. i. sclerostòma
oróna 'bocca'; è registr. dal d. e. i. (che
= voce dotta, comp. dal gr. axxqqóg (v. sclera)
lat. mediev. sclerotica, deriv. dal gr. 0xà. t|{>óttis 'durezza',
. ghislanzoni, 8-101: il contino dal miele, un uomo rovinato, per quanto
v. sclerozio); è registr. dal d. e. i. sclerotiniacee
lat. scient. sclerotiniaceae, deriv. dal nome del genere sclerotinia (v.
= voce dotta, cornp. dal gr. axxrieóg (v. sclera)
] 'taglio'; è registr. dal d. e. i. scleròtomo
. = voce dotta, comp. dal gr. oxxriqóg (v. sclera)
. oxxriqóg (v. sclera) e dal tema di xéjivo) 'taglio'.
lat. scient. sclerotium, deriv. dal gr. axxr|qóxr|5, da 0xx4qó5 (
gran somma. allora egli, veggendosi sciuso dal talento che valeva intorno a secento ducati
vitriolate e stiptiche. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce dotta, deriv. dal lat scohis (v. scobe),
. = voce dotta, comp. dal lat. scobis (v. scobe)
. scobis (v. scobe) e dal suff. -formis (da forma 'forma'
, in partic., lomb. dal longob. skokka 'dondolo'(cfr. rew
, augelli ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce mirabile proferite, io vidi scendere dal cielo un picciolo fanciullo con le ali
luce fulva. montale, 1-75: sorgevano dal tuo petto / rombante aerei templi,
8-100: le note a mazzi scoccano dal suo pianoforte come frecce lanciate da un
i-91: questo brindisi che scocca / dal mio labbro / non è fabbro / di
segnalato dalla soneria di un orologio, dal tocco di una campana, ecc.
l'animo siri, vlii-839: anche dal conte d'ognate, ambasciado- quieto
e pesantedelle ore, scoccando sulla sua testa dal vicino campanile, ruppe quel breve istante
zampilli / d'amore che ti scocchino dal petto. brancati, ii-24: la sua
policreto e sue genti. -separarsi dal corpo nel momento della morte (l'
il fuso'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che, a guisa di saettume scoccato dal cielo, infestano questa nostra bassa maggione
di tempo). -anche: segnalato dal tocco delle campane (l'ora).
il cocchiume. = comp. dal pref. lat ex-, con valore privai
area e provenienza roman., comp. dal pref. lat. ex-, con
i ramponi dalle radancie, le caviglie dal forame ove sono messe per a tempo;
levando la sferzina maestra dalla caviglia, dal gancio o dallo scalmo. dizionario
lasferzina maestra dalla caviglia, dallo scalmo, dal gancio, per liberare lo strascico e
ecco si scoccia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, molto 'scocciato', d'esser ricevuto dal mercante. papini, 39-10: voi.
è derivata da un giuoco, solito farsi dal volgo particolarmente nelle feste di pasqua di
volge alla fine. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dallo scocco dell'ora, di là dal tagliamento. fenoglio, 5-i-506: si
e filologi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di buona qualità. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tutta la brigata. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a pian passo rimane. = dal lat. tardo succussàtus, deriv. da
scocuzzato signor concetto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
costo di scodarsi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
serpente, moribondo. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
la spada? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. passeroni, iii-115: tante quaglienon vengóno dal mare, / quante mosche ingombrata han
di minestra che la monaca vi versava dal paiolo di tutti. -a scodella
sessile e circondato da un argine formato dal tallo nelle piante crittogame; altrimenti 'scifo'
riverenza), come ìor venisse mandato dal cielo. = dal lai scùtella
venisse mandato dal cielo. = dal lai scùtella, dimin. di scutra 'piatto
... appena scodellate sul beverello dal tenebricoso ventre del conte. 3.
che lui ora non staccava gli occhi dal movimento svelto delle sue gambe sotto la gonna
. pananti, ii-18: il vago augel dal roseo petto... / sui
via scodinzola; rinfrancato più si spiccia dal luogo del suo avvilimento.
con conte. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
giovani ve ne sono tre più favoriti dal gran-signore, che lo seguitano sempre in
della natura, 1-vi-34: levandosi l'aria dal corpo di un animale, questo animale
si muore. = comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
ella schiamazza. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
còffo [lo] 'guscio', che è dal gr. xfexucpog. scoffóne,
che i nervi visivi che si partivan dal cervello avevano più di una scoglia,
, io: « troppo mi se'riuscito dal guscio », / disse, veggendo
al grugno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la torre orientale del castello è percossa dal mare tempestoso e, per difendere i
a cui si uniscono spesso materiali portati dal vento o altri organismi) che si sviluppa
scogliera di tetti e terrazze, bagnata dal cielo inazzurrato da un invisibile quarto di
in alto, che lo guidasse in salvo dal malanno sino alla sua casa di filicudi
chiamato vaetsburg sopra un scoglio che spunta dal monte acuto e sublime in guisa che fa
cogli. edo, 6-50: seguite meche dal pericoloso / scoglio difender spero vostra nave /
quasi al mento, paurosamente vedendo emergere dal nero sconosciuto della stanza tutti gli scogli
nasconde in seno. = dal lat. scopùlus (v. scopulo)
.. gette lo scoglio e cominciandosi dal capo la rovescia infino alla coda,
senza criterio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
un po'vedere. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sarà scoglioso, si do- pelle dal corpo di un animale macellato o cac
affaticavano invano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(scuòto). staccare la pelle dal corpo, in partic. di un animale
a scuoiare le vittime / già trafitte dal bronzo spietato e di bruciarle.
= voce dotta comp. da scoiattolo e dal suff. lat. -formis (
morto in quel peccato. = dal lat. tardo excoriàre, comp. dal
dal lat. tardo excoriàre, comp. dal pref. ex-, con valore privai
'vagina delle membra'come il coniglio esposto dal pollivendolo. fracchia, 1035: per
si alternano con diffuse macchie di sugheri dal tronco scuoiato. sinisgalli, 2-14:
di legno, schiantate, tarlate, scuoiate dal tempo, ma di tanto vigore in
. l'operazione di staccare la pelle dal corpo di un animale macellato.
. = voce sen., dal lat. volg. scuriólus (v.
dove la possi sdo = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ex-, con valore intens., e dal fr. rare. muratori,
. scoltare. -sgrondo dell'acqua dal tetto. scoitataménte, avv. ant
corso non impedisse quello dell'acque scolanti dal padule del pozzaione. bartolini, 18-48
3-153: si uccidono gli agnelli o dal cuoco o da altra simil persona a chi
che dai monti sco lare dal capo un catarro che gli si rappigliò per
sono la feccia più spregevole che scoli dal letamaio de'birboni. 6. liberarsi
altre forchettate. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
permanente per gli adulti. = dal fr. scolane, che è dal lat
= dal fr. scolane, che è dal lat. tardo scholàris, deriv. da
., xxi-699: raso da lui [dal figlio] la sozzura della vita scolaresca
ebbri, si lascianotrasportare a certi affetti lontani dal fatto, propri però di loro e
della scuola; livello di istruzione rilevato dal numero di anni scolastici frequentati in media
scolarità, è stato considerevole. = dal fr. scolante, che è dal lat
= dal fr. scolante, che è dal lat. mediev. scholaritas -atis,
mediev. scholaritas -atis, deriv. dal tardo scholàris (v. scolare2).
gentil persona e mol = dal fr. scolariser, denom. da scolaire
rimasto al 55 per cento. = dal fr. scolarisation, nome d'azione da
materia scolarmente disputabile. = deriv. dal lat. tardo scholàris (v. scolare2
vo, 229: capperi! dal piccolo carletto dello spiedo... allo
i lor lettori di varie scienze che dal comune sono salariati. f. badoer,
, da quelli che da platone e dal suo scolaro aristotile... sono
nel testo del libro in alquante chiosettedi fuori dal testo, io stendesse. tommaseo [s
e di cervello tardo. = dal lat. tardo scholàris (v. scolare2
lat. mediev. scholasteria, deriv. dal class. scholasticus (v. scolastico
e si distinguono un primo periodo, dal ix sec. alla fine del xii,
e ragione; un secondo periodo, dal 1200 all'inizio del sec. xiv
ancora, scolasticamente parlando, di qua dal ponte della mia somaraggine geometrica e algebrica
è una gran mortificazione in vero balzar dal collegio al talamo nuziale. quando vedrete la
abbiamo veduto... come partendo dal puro elemento religioso vi si sia poi tramescolata
calzabigi, 73: lullo poi, rubando dal sacrario / dell'italiana musica, un
disus. che scola o defluisce lentamente dal terreno (l'acqua piovana).
: acqua meteorica che non viene assorbita dal terreno e scorre su di esso defluendo per
si cognosce e comprende alla vista, ma dal gusto che la sia dolce e fatta
questo il riceva. = dal lat. mediev. scolatorium (nel 1337
nel letto tua scolatura, furono passate dal detto annibai e da sua gente per
per gocciolamento. soderini, iv-51: dal mugnere si piglia per ottimo quello [latte
[latte] che non molto è discosto dal mulso quando è munto, né tosto
. scolécia, plur. di scolecion, dal gr. oxcoxfixiov, dimin. di
. = voce dotta, comp. dal gr. oxó>x. t) £ oxd>x
dotta, lat. scient. scolia, dal gr. oxoxiòg 'curvo'. scolianapèsto,
voce dotta, lat. scollx -ecis, dal gr. oxóar ^ oxd>xr|xo <; gandini
dotta, lat. scient. scoliidae, dal nome del generescolia (v. scolla.
passato anche nella denominazione scient), dal gr. axóx, i>nog 'cardo'.
all'ombra lunga di una piopperella spuntata dal fulmine. = deriv. da
ed altri d'incerto autore vengono rammentati dal labbé. carducci, iii-2-185: a fé
= voce dotta, lat. scholium, dal gr. oxóxiov, deriv. da
. = voce dotta, comp. dal gr. ox0x. 1ó5 'obliquo, curvo'
, curvo'eliéxqov 'misura'; è registr. dal d. e. i. scoliòsi
dotta, lat. scient. scoliosis, dal gr. tardo oxoxltooig girolamo leopardi, 2-72
dotta, lat. scient. scolytidae, dal nome del genere scolytus (v.
chioma sul novellarne. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
: scoprirsi il collo; levarsifazzoletto o simili dal collo. toma a casa sudato, e
fiamme bianche. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
restarne scandalizzata..., lasciando trasparire dal suo aspetto d'esser lieta d'aver
. geol. separazione del mantello sedimentario dal basamento sottostante. 3. separazione di
.. il facile scollamento della corteccia dal legno sottoposto. 4. figur
cotta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vapore. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, i-486: scollando il descritto strato dal sottoposto tessuto, appariva la superficie mucosa
fenoglio, 1-i-1683: entrarono, lo scollarono dal pavimento..., in due
mani. 5. figur. staccarsi dal corpo altrui, separarsi da una persona
a scollare lalingua. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tutta la notte. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
v-80: mi fermavo ad osservare, dal buio, vivy, scollata e sbracciata in
giorno rovina. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
! » formidabile. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
ex-, che indica allontanamento, e dal denom. del dimin. di colle1 (
dimensioni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. ex-, con valore privai, e dal denom. colletto1 (v.)
agente da scollettare *; voce registr. dal dizionario delle professioni. scollettatrice,
il carlo magno. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
di un abito scollato o per ripararsi dal freddo. i. nelli,
, l'umidità ha provocato lo scollo totale dal muro portante della preparazione e del mosaico
caratteri della predilezione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
volontà loro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ne rembomba. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di bassezza scolmo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
2-217: qualsivoglia canale derivato dee procedere dal fiume minor ed avere lo sbocco o nel
massicce; /... spuntavano dal suolo / innaffiato dallo scolo / delle cannelle
, v-2-425: iersera ha avuto molto scolo dal nasi trova in varie parti del corpo
= voce dotta, deriv. dal gr. axóxoij) -onog 'palo'.
quali essendo stati calcati su le spalle dal ministro della giustizia per scolongarli, furono
nel linguaggio scient., deriv. dal gr. axoxójia ^ 'beccaccia'. scolopacidi
dotta, lat. scient. scolopacidae, dal nome del genere scolopax (v.
poi nel linguaggio scient.), dal gr. axox, ójtevóea 'millepiedi', di
dotta, lat. mediev. scolopendra, dal lat. scolopendrion (passato come scolopendrium
classificazione scient.), che è dal gr. axo ^ ojrèvòqiov 'felce'.
= voce dotta, comp. dal lat. scolopendra (v. scolopendra)
scolopendra (v. scolopendra) e dal gr. noqcpf) 'forma'. scolòpia
dotta, lat. scient. scolopia, dal gr. axóxoij) -oitog 'palo'
, ma nevrastenico. = comp. dal lat. schola 'scuola'e pia 'pia'.
. = voce dotta, comp. dal gr. oxóxoij) -onoc, 'palo'e
gr. oxóxoij) -onoc, 'palo'e dal tema di (pépto 'porto, sorreggo
, non so se merlata o rostrata, dal gran partitoche si credè scolorare a furia di
oro fino, / la guarda e dal piacere si scolora. c. i.
/ come il sol vibra i raggi suoi dal cielo. n. franco,
sventura. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la cagione tesser di sua natura permeabili dal lume, talché passando esso lume non si
appressando al volto afflitto / e scolorato dal mortale affanno. pascoli, 315:
la dama intese così dire, / dal fren per doglia abandonò la mano /
po'scolorendo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
luce solare; avvolto dalle tenebre o dal buio. cantelli, xxxiv-i-174: piangon
, questo, scolorito dall'abitudine e dal trambusto, andasse perdendo nel suo cuore
deverb. da scolpare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che serva a scolpar me dove dissento dal più de'critici. 2.
scolpiscono nell'immaginazione le chiome stillanti ambrosia dal capo immortale del padre degli uomini.
sopra il massosalito / che giù nel pian dal popol fu scolpito. -udire distintamente
o ferito. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ne dfoves- ser mendicar le lodi / dal suo scudo di tre stelle scolpito.
scolpito, troppo fosco. -profondamente segnato dal trascorrere del tempo (un volto)
letterario). pavese, n-i-491: dal tono delle varie lettere, che è sempre
cotanto amava, / novellamente gli è dal cor partita, / ché per incanto
. tardo sculca (gregorio magno), dal got. skulka 'spia';
si scoltella ubriaco. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di religiosità. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sanza frode. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
senso di nimicizia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
in modo imperfetto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
teneva insieme. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di quei diavoli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce dotta, lat. scient scomberoides, dal nome del genere scomber (v.
lat. scient. scomberomorus, comp. dal class, scomber (v. scombro
, scomber (v. scombro) e dal gr. ó ^ ióg 'simile'e 6905
che oggi vediamo non e quello dipinto dal buonarroti ma c. e.
235: suggellisi questa sconbiccheratura e passi dal mio scrittoio al pluteo del famoso gobbo di
alla condizione in cui nulla può raggiungerci dal di fuori, in cui t'altro'
per l'angioletto che sarebbe venuto, dal cielo, zia rosolina! dal cielo!
venuto, dal cielo, zia rosolina! dal cielo! gridava alla zitellona pudibonda,
si scombinerà ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di collocazione. gigli, 2-29: dal popolo toglionsi per lo più in pronunziando
, lat scient. scomberesox, comp. dal class. scomber (v. scombro
dotta, lat. scient. scomberesocidae, dal nome del genere scomberesox (v.
dotta, lat. scient. scombridae, dal nome del genere scomber (v.
v. scombro); è registr. dal d. e. i. scombrifórmi
, lat scient. scombriformes, comp. dal nome del genere scomber (v.
genere scomber (v. scombro) e dal suff. -formis (da forma 'forma
deriv. da scombro-, voce registr. dal d. e. i.
seguito alla terminologia scient.), dal gr. oxóhpqos, di origine incerta.
o in fuga o, anche, dal traffico caotico; scompiglio, trambusto
disonorati i miti e scombuiate le feste dal barbaro incalzante,... alcuni pagani
si svegliò, / dalla tossa e dal rantolo aggravata, /... /
rischiarargli orrendamente tutta la vita, fin dal primo giorno che silvia gli era venuta innanzi
milanese, i-449: lo scombussolamento prodotto dal passaggio de'convogli è più forte e più
che fu nientedimeno scombussolato e bruttamente guasto dal terremoto. 5. rivoltare lo
il corpo e non m'esce più dal cervello un'idea. 7.
, capovolte da'vulcani e finalmente allagate dal nuovo mare. 2. sconcertato
gervello el meduollo. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
= voce dotta, lat scòmma -àtis, dal gr. oxtòrmx, deriv. daoxcójtto)
commettiture del bastimento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dicesi del legname dellebarche o simili, disseccato dal sole o da'venti. guglielmotti,
lo più una somma di denaro risultante dal contributo di ciascun partecipante) è attribuita
cui vi sono disparità di convinzioni (e dal punto di vista giuridico può, a
e altre cose. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vecchia barca capovolta. = comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
gamba infranta non erano stati bene allogati dal cerusico del campo; e se non si
siano poco sotterranee alla strada, o dal moto de'cavalli e carri che vi passano
per sé. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, caduto, scommetterei la testa, dal fornellino della vostra pipa. moretti,
sé lo scomiatò. = comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
. salvini, vii-3-12: raccoglie questo dal fissare gli occhi addosso, lo che è
: cfr. muovere). smuovere dal proprio sito (gli elementi di una costruzione
alterazione d'aere gli scommuove e di là dal mezzo tempo stanno attaccati forte. idem
2-84: essendo scommossa [la pietra] dal caldodell'acqua bogliente, la frigidità della sua
, rosic = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
incomodo col distoglierlo dai propri impegni o dal riposo o dalle proprie abitudini o,
permanenza alla sua scrivania. -muoversi dal luogo in cui ci si trova per affrontare
il saet- tìo d'un uccello scomodato dal fracasso. 3. ant.
della porta, 6-1 io: combattuta dal pericolo de'parenti, dalle scommodità e da
, 7-24: quelle belle facce arse dal dormire sul duro, dalla prodigalità / spensierata
e scomodo, ma col sembiante riportato dal sonno a una semplicità ancestrale. moravia,
in funzione del figlio il quale, disceso dal sogno, si era calato nella scomoda
sta scomoducci qui. = comp. dal pref. lai ex-, con valore privativo-detrat-
palo, lontano circa a un palmo dal suo fusto, acciò non possa scompaginare il
vecchiezza, non da natura = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
paragonaggi, ecc. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e della metrica. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
casonostro possa dire il signor lami, che dal principio fino al fine del suo scrittacelo
questa dottrina nascente dall'antiponimen- to e dal posponimento di questa voce ambo al sostantivo
del braccio suo durar lo sdegno, / dal tuo fianco scompagnar la tua / eufrosina
gli finì di scompagnare. -distinguere dal volgo. r. borghini [tommaseo
/ ch'entrola scorza mira, / talor dal volgo mi scompagna. carducci, iii-1-153
che facesse trapassando il monte / che dal nostro terren francia scompagna, / dical l'
. alfieri, 1-752: no: dal tuo fianco ornai / non mi scompagno.
la colomba gentil non si scompagna / dal consorte giamai diletto e fido: / coppia
amore e di natura. -isolarsi dal mondo. - anche sostant. segneri
a scompagnarsene. 7. separarsi dal corpo dopo la morte (l'anima)
fu morto e trasmutato. -allontanarsi dal cuore, tradizionalmente inteso come sede delle
spesso i miei depinge e bagna, / dal cor l'anima stanca si scompagna /
povertà m'è sì fidel amica / chemai dal suo comerzio mi scompagno. niccolini, iii-414
in uelle pose stanche / pur custodite dal pudor, che mai, / n
e l'ora, / che mai dal mio pensier non si scompagna, /
d'accompagnarsi o ai scompagnarsi... dal sostantivo? 12. irradiarsi
. 14. locuz. -scompagnarsi dal latte-, svezzarsi. bracciolini, 3-105
vissi e di lui piùtardo / mi scompagnai dal latte, /... / suggerò
e divori. -scompagnarsi la lingua dal latte: con riferimento alle prime incerte
con riferimento alle prime incerte parole pronunciate dal bambino dopo lo svezzamento. petrarca
ancor non preste / di lingua che dal latte si scompagne. tasso, 13-i-727:
o come un suono / di lingua che dal latte si scompagni. =
scompagni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
stolidi: sia unbue, questi, scompagnato dal collega nel giogo, introna con lamentevoli
scompagnato tu noi vedi. -scompagnato dal latte: svezzato. -in un contesto
voce di area merid., comp. dal pref. lat. ex-, con va
509: la bravura, scompagnata dallagiustizia e dal timor di dio, vai poco. f
però la magnetite, non scompagnata tuttavolta dal ferro nativo e non mai quale elemento
con cui intrattiene relazioni grammaticali; isolato dal contesto della frase. varchi,
o perché passaronoda una lingua all'altra scompagnati dal primitivo da cui derivano, o perché
. arbasino, 41: quel marito dal collo dimesso portava doppiopetto e calzoni di
scompagnarsi, come voi dite, dal sostantivo? come volete separar questa sua
2. separazione di una parola dal contesto della frase. caro,
s. bargagli, 4-319: parve ancora dal giardino ad ippolito sentire certo scompannaménto su
decembre 31. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dopo il decorso d'anni dieci compiti dal giorno in cui scomparve o da quello
[in moglie],... dal contegiovanni fantoni, per riparare a un debito
d'oro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che scomparisce. = voce registr. dal bergantini, che l'attesta in stigliani.
. 4. sfrondare uno scritto dal superfluo, rendendolo di più agile e
mantenere intera. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
de'fossati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(v.); voce registr. dal rezasco negli 'statuti di lassano'(1506
vivi per qualche sgrottaménto ci fecero astenere dal proseguire più lungamente la visita.
un greppo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
papini, v-864: quando si recò dal prete simpliciano a sgrovigliare (ant
lui meglio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
proprio talento sgrufolare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
altra ti sgrugni! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
due svogliati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
della figliuola, avrebbero ricevuto una mazzata dal babbo. pavese, 9-26: la vinse
. 5. figur. riscuotersi dal torpore; sobbalzare per una forte emozione
in tanto! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
acquazzone, diluvio, voce usata anche dal davila. baldini, 3-88: verso
seguitato a cadere, a sgrulloni, dal mattino, era..., per
. -in partic.: ripulire le botti dal tartaro. c. ridolfi
l'anima. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la cui orditura è sgrumata e lisa dal cloro. sgrumatura, sf.
di bellissimo effetto. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
ticinese griivi), che è dal lat. * rugìdus (v. ruvido
altro secolo... non sarà piùsto dal demonio. isguaglianza, laonde queste
è, al nascere e al morire, dal gentile alvillano: ma ne'costumi sono di
minuziosa fedeltà e vezzo affettato. comincia dal capo, e dice della dirizzatura de'
e chi dopo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ville si svegliavano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce sen., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ogni modo, a parte le sguaiaterie volute dal galateo, si stringano i legami d'
il giunchiglie non fu solo, / fin dal polo / venner quai goti e vandali
, ri- conoscibili dalle ampie mantelle, dal cappello di feltro calato sugli occhi,
calato sugli occhi, dallo stuzzicadenti o dal mezzo toscano incastrati fra le labbra:
parola equivoca. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
influssi cattivi. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
guaire, guaiolare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di sguainare1), agg. estratto dal fodero o dalla guaina, in partic.
solito giuramento in mano dell'arcivescovo e dal medesimo ricevea la spada sguainata, la
un indumento). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
questi vocaboli sono oramai usati, sgualciti, dal contatto delle bocche e delle penne volgari
, coi capelli arruffati, ancor caldi dal sonno, sulle guance. 5
. = etimo incerto: forse dal venez. sgualdraca, per baldracca,
pan la sottana. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, in isgualembro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
strombo della fornace. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
più lontano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
questo vechio mondo. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
particella pronom. uscire dalla crisalide, dal bozzolo. govoni, 2-84: la
che la porta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la brenta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a sguardare e altrettanti di dietro e dal lato, perché l'oste non possa
interviene a quelli i quali sono sguardati dal sguardo benigno del favor tuo,
per pigul'apertura. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sfuggita. dossi, 2-i-58: una sguardata dal capo al piè sòl ora m'assale.
: presa la terra e za- nobi dal pino podestà ad agnolo della pergola appresen-
volume rilegato. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
da pinzocchera. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
confetti e trine. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
gioco del calcio: temporaneamente non difeso dal portiere o da altri difensori. gazzetta
tempi dalla germania. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cani] fanno schizzar la le> re dal covo, sentisse che sguattìo! una serra
innazi come una muta di cani, accesi dal loro sguattìo, in una serra continua
capo di strada. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
sua cucina. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e veleso lo capirono, più che dal sole che sguazzò per tutta la stanza
. 14. rovesciare un liquido dal recipiente in cui è contenuto.
semplice, riuscì persino a farsi amare dal plotone di cui faceva parte.
'sguazzare'per 'darsi bel tempo', dedotto dal costume del- l'anitre che truovano il
gli cambiò forsennata i connotati / quando dal sotto in su nel chiaro macero /
usavasi una volta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e 'ci'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
o affaticarla eccessivamente. = comp. dal pref. lat. exr, con valore
da difettosa costruzione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sguerzi. folengo, i-82: guardatevi dal sguerco, gobbo e zoppo, / signori
retro in conno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
una luce insufficiente. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fruscio d'impertinenza / in voi nasce dal giuoco, non giuocate ». nieri,
anzi d'essere come una sguerguenza permessasi dal creatore di essi in un momento d'estro
= dallo spagn. vergiienza, che è dal lat. verecundìa (v.
segò la pappagorgia. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
lo sgufa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tutte le altre. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
rispondere prima. = comp. dal pref. lat. ex, con valore
pungerli, sguidarli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
baston concerollo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: succede un abbaglio di stampa arrecato dal soave di sguincio, quasi una sciocchezza del
viottole erbose. = deriv. probabilmente dal fr. ant. guenchir, a sua
. guenchir, a sua volta derivato dal francone wenkjan 'andar di traverso, per
pulpito come unospiritato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, sm. scioglimento di un cane dal guinzaglio. cicognani, v-1-455:
(sguinzàglio, sguinzagli). liberare dal guinzaglio un cane, in partic. perché
spalandola), = comp. dal pref. lat ex-, con valore privativo-detrat-
guizzo, balenìo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
deverb. da sguisciare. sciolto dal guinzaglio (un cane).
pelle per il solletiera due carabinieri sguinzagliati dal massimo carabiniesguisciare, brillando. tico della
partic. per nascon = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
). di un ambrogio fusella sguinzagliato dal capitano di giunievo, 17: alcuni
, 7-102: rosso di pelo, dal viso lentigginoso e un pesse in quelle e
per un cordiale. nie dal punto della partenza, ove brilla il panciotto
lo sguinzagliatóre. sguizzate dentro dal mare allora, una mezza dozzina di
ghiaccio vivo, = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sforzo così disperato che alla fine sguizzò dal coppo in piedi su la chiatta.
5. tr. ant. estrarre dal fodero. pulci, 18-32: quivi
proprio nella nassa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
agostini, 4-8-49: grifon sguiccia fuora [dal nascondiglio], e dietro tocca /
piemont. sghiarola. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, passaro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
lelor peccae no se scuram. = dal lat. tardo excuràre (r. e
. w. 2991), comp. dal pref. ex-, con valore intens
. (sgùscio, sgusci). estrarre dal guscio, dalla buccia, ecc.
. con questi manini. -estrarre dal guscio un uovo sodo. g.
. -estrarre dalle valve un mollusco, dal tegumento un crostaceo. a.
prendo un buon mattone / e 'l celabro dal capoza riflessione. 10 non ti sguscio
rubesta / la vendetta e s'isguscia dal suo mallo, / come quand'una noce
giunta l'ultima giornata. -uscire dal guscio dell'uovo (un uccello, un
, 19-20: la portinaia sgusciò dal suo bugigattolo ridendo, le guance arrossate di
mangiato con gusto. -uscire dal letto, venire fuori dalle coperte per
gli svegliò l'appetito, e sgusciando lieto dal suo involucro tépente, andò fuori per
si levò all'alba sgusciando pian piano dal letto. -uscire da una folla facendosi
natura. di giacomo, i-578: dal finestrone di faccia, sgusciando per una
è sforzatodentro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di sgusciare), agg. liberato dal guscio, dal rivestimento esterno, dal baccello
, agg. liberato dal guscio, dal rivestimento esterno, dal baccello, ecc
dal guscio, dal rivestimento esterno, dal baccello, ecc. marino
sgusciare. sgusciatura, sf. estrazione dal guscio, dal baccello, ecc.
sgusciatura, sf. estrazione dal guscio, dal baccello, ecc. targioni tozzetti
sm. ant. estrazione di un legume dal baccello, di un frutto dalla buccia
questo iera sta fato. = dal provenz. escausir, che è dal got
= dal provenz. escausir, che è dal got. kausjan (v.
sgustar mai. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cristallerie inverosimili, da quelle lacrime sguvite dal monte che subito righiacciano all'estremità delle
ad essi si raggiunge questa specie di distacco dal particolare, di senso della vastità del
genere della famiglia delle eleagnee, staccato dal genere hippophae, che comprendealberetti americani, con
dotta, lat. scient. shepherdia, dal nome del sovrintendente al giardino botanico di
della poesia shelleyana dette matthew arnold fin dal 1881: e fu seguito dal critico f
arnold fin dal 1881: e fu seguito dal critico f. r. leavis,
già dette da hogg, da trelawny, dal rossetti, dal dowden.
, da trelawny, dal rossetti, dal dowden. 3. per estens
= dal nome dell'inventore sherard [osbom cowper-
sherry (nel 1608 come shirry), dal toponimo andaluso xeres (oggi jerez de
dotta, lat. scient. shigèlla, dal nome del batteriologo giapponese k. shiga
. = voce dotta, comp. dal nome dell'inventore a. shigo e
nome dell'inventore a. shigo e dal gr. ixétqov 'misura. shinisàuro [
comp. da shini 'cina'e dal gr. oavgog 'lucertola'. shinto,
un fondo generalmente scuro. = dal nome pers. della media. shoàh
= ingl. shock, che è dal fr. choc 'urto, scossa'.
nello zenzero. = deriv. dal giapp. shòga 'zenzero'. shogùn
dotta, lat. scient. shorea, dal nome del governatore generale delle indie /
lat. scient. shortia, deriv. dal nome del fìsico e botanico statunitense ch
il tuo piccolo 'shrapnel'letterario. = dal nome dell'inventore, l'ufficiale inglese h
bic che un uomo sopraffatto dal dolore non sa più quel che sidica.
volta che si vedremo. = dal lat. se (v. se3)
giovanni battista ut queant laxis resonare fibris, dal qualeguido d'arezzo (997 c. -
: vedendo che san michele mena traiano dal lato destro, sì lo prega dicendo:
sì lo per- cote / ch'egli dal lagrimar non si scompagni / e pasca
agli occhi per non vederci. = dal lat. sic 'così'. sì2
manzoni, liberandola con animo veramente poetico dal serbatoio degli arcadi, l'avean alzata
in tanto che, riscaldato lo stomaco dal vino, noi può tenere e sì 'l
ti fo montar sopra un palco e levarti dal boia quanta testa tu hai.
dicevo: lontan dagli occhi, lontan dal cuore. un po'sì, un po'
, n. 13. = dal lat. sic [es { \ 'così
sovra 'l colmo de l'arco / che dal quarto al quinto argine è tragetto.
voglio = voce dotta, deriv. dal gr. olaxov 'saliva'(v. sialismo
= voce dotta, lat scient sialidae, dal nome del genere sialis, che è
nome del genere sialis, che è dal gr. oiaxlg, nome di un uccello
dotta, lat. scient. sialismus, dal gr. olaxov 'saliva', di origine
. = comp. da sial e dal gr. xxfios 'pietra'. siallìtico
= voce dotta, comp. dal gr. olaxov (v. sialismo)
e àwriov 'vaso'; è registr. dal d. e. i. sialocèle
. = voce dotta, comp. dal gr. olaxov (v. sialismo)
xoixla 'cavità'; è registr. dal d. e. i. sialodochite
. = voce dotta, comp. dal gr. olaxov (v. sialismo)
. olaxov (v. sialismo) e dal lat. ductus 'dótto'; è registr
lat. ductus 'dótto'; è registr. dal d. e. i. sialogògo
= voce dotta, comp. dal gr. < ria \ ov (v
. = voce dotta, deriv. dal gr. olaxov (v. sialismo)
. sialismo); è registr. dal d. e. i. sialomucina
. = voce dotta, comp. dal gr. olaxov (v. sialismo)
. = voce dotta, comp. dal gr. olaxov (v. sialismo)
(v.); è registr. dal d. e. i. siamango
non essenziali (e la denominazione deriva dal caso di due fratelli originari del siam
di due fratelli originari del siam vissuti dal 1811 al 1874 e presentati come curiosità
gatto1, n. 1. = dal fr. siamois (nel 1749),
guazzabuglio di cose. = deriv. dal nome della città di sibari.
= voce dotta, lat. sybarita, dal gr. zupciqitt ^, deriv. da
s. v.]: 'siberia': dal nome proprio del paese. per
, ii-443: mi consumo... dal desiderio di leggerequesto celebrato suo commentario, che
, 22-75: chi e sibili. dal fondo delle galere siberiane, i personaggi di
elidere l'effetto che sarebbe altrimenti venuto dal nuovo flusso dell'oro siberico.
si allungavano da una banda, spinte dal vento, sibilanti, come capellature infernali.
, grazie » diceva il barone togliendosi dal sibilante cicaleccio di que'signori per uscir dalla
fine, delicato, daluesse'sibilante, dal corpo agile e ben fatto. g.
. g. giudici, 8-59: dal letto gridava 'assassini'/ con quelle doppie
(una pianta o l'erba scossa dal vento). sannazaro, iv-110:
. -con riferimento al suono causato dal passaggio di vapore o di aria compressa
quel male, ed io trarmelo voglio / dal cuor, senza cordoglio, con voce
si capì bene che: sibilando bava dal buco. 15. ant. incantare
paese, con un binocolo tolto a prestito dal prete, esaminavano la situazione lassù a
, o mal dall'intelletto / informata o dal senno, o perturbata / dal timor
o dal senno, o perturbata / dal timor di fallire; e gli uditori /
; e quel verso parla del sibilio che dal lungo collo d'alcuni animali risuona.
. 3. fruscio della vegetazione mossa dal vento. pascoli, 720 ma che
tutto l'eroismo dei loro corpi commossi dal soffio delle profezie. gozzano, i-593:
= voce dotta, lat. sibylla, dal gr. ziftaxxa, di origine orientale
/ anno sopravvenuto, / oggi, dal suo niente. n. ginzburg, ii-1278
era [la farfalla] un insetto orribile dal becco / aguzzo, gli occhi avvolti
assorderà fischiante / se trafitto e anelante / dal tuo veleno avvelenato or langui. reina
lamentoso, talvolta molto leggero, prodotto dal soffiare del vento (special- mente attraverso
, con parole contumeliose e sibili, dal popolo cacciatone, a ferrara si ritornò.
lira o all'invenzion della musica, allettati dal sibilo dei nervi secchi di una testuggine
e va. -rumore sibilante prodotto dal fuoco. gozzano, i-131: sotto
dotta, lat. scient. sibthòrpia, dal nome del botanico inglese /.
usato, spesso fra parentesi e seguito dal punto esclamativo, a fianco della trascrizione
, 28-iii-1957], 59: forse prestiti dal sicano. 0 forse erroneamente attribuite al
= voce dotta, lat. sicanus, dal gr. eixavóg. sicarésco,
uomo del bue esser sicario, / quando dal bue è l'uom sì favorito?
ad ubbriacare, come si raccoglie manifestamente dal testo vangelico, ove la distingue dal
dal testo vangelico, ove la distingue dal vino. papini, v-89: non s'
= voce dotta, lat tardo sicera, dal gr. abcepa di origine ebr.
d'un grado, sì che quasi dal principio del suo anno nono apparve a me
che desinava la mattina con lui binguccio dal poggio e nuto buglietti, sì che egli
vizii premiati e virtù neglette. = dal lat. siccus (v. secco)
più duro caldo perché allora, venendo dal forno, si trova nel vigore della sua
altre, cioè umidità e siccità, dal medesimo aristotile chiamate prime, a differenza
il marchese, uomo dabbene, indovinando dal calore della mia eloquenza la siccità del mio
; dall'altra dormiva, come incantata dal gran sole pomeridiano, la campagna siccitosa.
sembianza calamitosa. 5. inaridito dal sole e dal salmastro (la pelle)
5. inaridito dal sole e dal salmastro (la pelle). cassieri
/ poscia che vide polissena mi dal mio pensiero di venire avostra signoria innanzi,
hanno le stelle, tutta l'nanno dal sole, ma non però dimeno elle sono
/ siccome il sol che schiude / dal pigro germe il fior. piave, 25
il casto petto / che i lunghi crindiscorrenti dal collo / coprian siccome li moveano paure.
sa per esperienza di qualche legno grossogià sbattuto dal vento dentro al porto. -con
animo, così queste lettere saranno confuse dal mio non saperdire il bisogno mio. giannone
, e l'anima la più dominata dal furore ha di necessità i suoi intervalli
per indicare la dipendenza della poesia pastorale dal modello greco del poeta siracusano teocrito).
voce dotta, lat. sicèlis -idis, dal gr. zixexlg. sicèlio (sicèlicon
sorella dina. = deriv. dal lat. sichem (ebr. shèkem,
, agg. che presenta termini derivati dal dialetto siciliano (il lessico di un'
, a teorizzare e perseguire l'indipendenza dal regno napoletano e, in seguito,
! sici- lianaccio » gli disse venerina dal letto, mentre egli lo contemplava deluso
nella cuna. = deriv. dal toponimo sicilia. sicìlico (sicìliquo
= voce dotta, lat. sicinnista, dal gr. oixiwtotfjg, deriv. da
= voce dotta, lat. sicyontus, dal gr. eixvòviog, deriv. daltoponimo zixixbv
= voce dotta, lat. sycites, dal gr. ouxltrig [oìvog], deriv
= voce dotta, lat. sycitis, dal gr. ovxìxig (v. sicite1)
era un peso detto dagli ebrei 'schekel'dal verbo 'schekal', che significa pesare,
voce dotta, lat. tardo siclus, dal gr. olxxo$, che è dal-
alle retate dei giannizzeri, si riconoscano dal modo di parlare. 2.
= voce dotta, lat. sycophanta, dal gr. ouxoqpavxrjg, propr. '
solo con guardare le orine e far dal suo tripode ricettacce, dopo d'averle
dotta, lat. sycomóros e sycomórus, dal gr. odxó ^ ooog, comp
egli chiama sicopirina. = dal portogh. sicupira, adattamento di una voce
= voce dotta, deriv. dal gr. oùxov 'fico'(v. sicite1
pulci, lxxxviii-ii-303: inclita musa, che dal sacro asilo / delfico in te tant'
surge tuo gloria e si rigira, / dal mar sicuro all'indo e quel di
in versi, quali sono stati illuminati dal san- tangelo, e designano nella specie
= voce dotta, lat. sicùlus, dal gr. zixexós, che è dal toponimo
, dal gr. zixexós, che è dal toponimo zixexxa 'sicilia'. sìculo2 (
seguranza e cussi se accostassemo. = dal provenz. seguranza, deriv. da segur
, deriv. da segur, che è dal lat. securus (v. sicuro
i prestatori col pegno. -liberare dal pericolo di incorrere in una pena ultraterrena
difendere l'onestà alle fanciulle ch'egli traeva dal pericolo di rovinare. rosmini, xiii-355
-esplosivo di sicurezza: quello che, dal momento che è mescolato con sostanze inerti
cinelli, 2-24: 1 carabinieri si sbarazzavano dal viluppo dei mantelli. « scusino,
7-10: la studiavamo con scrupolo, dal manico zigrinato alla minuscolo leva della sicurezza
tanto più la sua opera è amata dal pubblico che più appunto vi trova certezza di
popoli. g. ferrari, 3: dal momento in cui cesare passail rubicone a quello
., 19-79: se voi venite dal giacer sicuri / e volete trovar la
alla ragione, / mi fan secur dal minacciar degli empi. forteguerri, 25-54
can sicureall'amorosa traccia. -assolto dal peccato; salvato dalla dannazione; beato
che l'alma mia se stessa estolle / dal basso senso e folle, / mira
., 21-66: poscia passò di là dal co del ponte; / e com'
carducci, iii-27-254: se l'alunno passa dal ginnasio al liceo che non sia sicuro
cela argenteo velo, / e fuor balena dal sicuro volto / forza di rai che
bellezza più sincera e pura, / che dal corpo non fa, nel cor traluce
tradimento per vindicarsi. -immune dal peccato (la vita). meditazione
tre genti e compartirvi gli alloggiamenti lontani dal fiu re e tomao in
, molto famosoin quei paesi, fu eletto dal re per sito opportuno e sicuro da
vi cantavano le rane. -non danneggiarle dal fuoco nemico o dalle operazioni di assedio
sotto la scorta della ragione sono sicuri dal rincrescimen / s'avvisò di trovar magion
talora perdendo miseramente i vascelli, sopraggiunti dal rigor della stagione, per non tener
gentile, elevato e nobile spirito e dal purgativo caldo de l'amore arso e
noi, per tenere un metodo indipendente dal rapporto di altre epoche e che non supponga
, x-165: t'hai imparato sicuro / dal cielo del tuo forno ad esser nero
dante avesse d'era già esente dal giuoco per l'età, si spassava con
sua signoria reverendissima che mi facessi sicuro dal carcere, e se gli era possibile
-redimersi. reina, i-239: dal cuor contrito et umiliato manda alla bocca
se deba... sogliere la mano dal loco dove la tenemo e firmarla ne
perdersi più per la fame di là dal fiume, dove tacque torbide l'avevano relegato
leggiadramente il proverbio cancelleresco. = dal lat. secùrus, propr. 'scevro di
l'impone. 6. scampo dal peccato; salvezza dell'anima. cavalca
per mostrare sicurità tutte le proposizioni avvanzate dal cattolico sono state prontamente communicate al cardinale
, che prese da un ebreo, dal quale viene ogni dì molestato così per la
: a tutte queste tribulazioni aggiungeteuna bricconeria fattami dal signor marni,... la quale
non la volete pagare. = dal lat. securltas -àtis, deriv. da
dotta, lat. scient. sida, dal gr. atòri, nome di unapianta acquatica
dotta, lat. scient. sida, dal gr. slóti nome di unadanaide.
cristiani dello scioa. = dal galla sidama. side, sf
. cascarà alla pena. = dal gr. olóri 'melagrana'. sidecar
azioni atmosferiche, gelosamente custodite per noi dal gelo siderale. -che si sviluppa al
machiavelli, o le spirali analogamente ideate dal campanella, o i corsi e i ricorsi
voce dell'architetto... gli giunse dal sedile di fronte come da una lontananza
sceneggiatura, da sola, può distanziarsi dal soggetto sideralmente. membro del corpo
apoplessia, nella un mondo diverso dal nostro, in uno spazio siderale ».
quale sembra che il malato sia stato colpito dal fulmine. landolfi, 2-189: la
. = voce dotta, comp. dal gr. alórjqog 'ferro'e da ammina
2. per simil. fulminato, paralizzato dal terrore. calvino [queneau],
, che a guisa di stella cadente dal cielo del capo, va fulmineo a ferire
attraverso il vago -morte causata dal passaggio di corrente attraverso il corpo umano
apparvero per mira opra d'incanto / irradiate dal di- vin sorriso / cittade e selve
sideree porte /... / calò dal = voce dotta, comp.
= voce dotta, comp. dal gr. 0184005 'ferro'e da azoto (
te cerchi occidere, / andando giù dal sasso in precipizio / contra el voler del
. = voce dotta, comp. dal gr. 0164005 'ferro'e alpa 'sangue'.
da che 10 vostro degno nome dal sidereo cielo è traslattato in cloaca ripiena
augusto mistero / della siderea notte / dal sospeso poggiolo / vagheggiavo. -cielo sidereo-
animale. = deriv. dal lat. sidus -iris (v. sidereo
. del ferro. = deriv. dal gr. 0184005 (v. sidero)
la chiamano eraeleo. fu chiamata magnete dal nome di colui che la trovò, che
= voce dotta, lat. siderites, dal gr. 016401x45, deriv. da0 (
= voce dotta, lat. sideritis, dal gr. 016401x15 -1x1605 'pimpinella', perché
deriv. da siderite1; voce registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. siderum, dal gr. 0184005 'ferro', di origine
da qualche mineralogo alla 'dolomia', risultante dal miscuglio del ferro carbonato e della calce
lat. scient. siderocalcites, comp. dal gr. 0 (84005 (v
= voce dotta, comp. dal gr. 0184005 (v. sidero)
lat. scient. sideroclepte, comp. dal gr. 0 (64005 (v
. = voce dotta, comp. dal gr. crc84pos (v. sidero)
= voce dotta, comp. dal gr. olóripog (v. sidero)
= voce dotta, comp. dal gr. olóripog (v. sidero)
, con frutti a bacche e fusto dal legno rosso scuro, durissimo, usato
lat. scient. siderodendrum, comp. dal gr. alòrjqog (v. sidero
. = voce dotta, comp. dal gr. olóripog (v. sidero)
= voce dotta, comp. dal gr. olóripog (v. sidero)
(v.); è registr. dal d. e. i. (che
. = voce dotta, comp. dal gr. olòriqog (v. sidero)
. = voce dotta, comp. dal gr. oiótiqos (v. sidero)
= voce dotta, comp. dal gr. olótipog (v. sidero)
. = voce dotta, comp. dal gr. olòì) qo <;
. = voce dotta, comp. dal gr. otòripog (v. sidero)
= voce dotta, comp. dal gr. 0iòtiqo5 (v. sidero)
lat. scient. siderographia, comp. dal gr. olòrieos (v. sidero
= voce dotta, comp. dal gr. olòripog (v. sidero)
lat. scient. siderolithes, comp. dal lat. sidus -iris (v.
-iris (v. sidereo) e dal gr. alùog 'pietra'. siderolìtico,
= voce dotta, comp. dal gr. olòripog (v. sidero)
= voce dotta, comp. dal gr. oiótiqo? (v. sidero
e le scintille che ne uscivano; dal che presumevasi ricavare la predizione dell'avvenire.
lat. scient. sideromantia, comp. dal gr. olótjqog (v. sidero
. = voce dotta, comp. dal gr. oiòtiqo? (v. sidero
idrato di ferro e sodio; minerale proveniente dal cile: cristallizza nel sistema trimetrico.
= voce dotta, comp. dal gr. olórjgog (v. sidero)
= voce dotta, comp. dal lat. sidus -iris (v. sidereo
dotta, lat. scient. sideropoecilus, dal gr. colla sua decomposizione dà
lat. scient. sideropyrites, comp. dal gr. oistiqos (v. sidero
= voce dotta, comp. dal gr. oiótiqos (v. sidero)
= voce dotta, comp. dal gr. olóripog (v. sidero)
lat. scient. sideroschisolithes, comp. dal gr. olótjqoc; (v.
. = voce dotta, comp. dal gr. olórigog (v. sidero)
e jtevla = voce dotta, comp. dal gr. olótipog (v. sidero)
= voce dotta, comp. dal gr. olòrjpog (v. sidero)
. = voce dotta, comp. dal gr. olóripog (v. sidero)
. olóripog (v. sidero) e dal tema di oxojtéa> 'osservo'. sideroscopio2
= voce dotta, comp. dal lat. sidus -iris (v. sidereo
(v. sidereo), e dal tema del gr. oxonèo 'osservo'.
= voce dotta, deriv. dal gr. oiótiqos (v. sidero)
; il legno ferro del commercio proviene dal 'sideroxylon triflorum'delle indie occidentali, dal
dal 'sideroxylon triflorum'delle indie occidentali, dal 'sideroxylon inerme'del sudafrica e dal 'sideroxylon
, dal 'sideroxylon inerme'del sudafrica e dal 'sideroxylon nitidum'del giappone. = voce
lat. scient. sideroxylon, comp. dal gr. olóriqos (v. sidero
sideròstato, sm. strumento inventato dal fisico l. foucault, in
lat. scient. siderotechnia, comp. dal gr. olòriqog (v. sidero
= voce dotta, comp. dal gr. olòrjpog (v. sidero)
v. sidero) e xqocpóg, dal tema di xeétpu » 'nutro'.
= voce dotta, comp. dal gr. oiòtiqos (v. sidero)
un saiottino ». = dal gr. oiòrìqoiiqyta, comp. da olórieog
bullata et iusta. = deriv. dal lat. sedècim 'sedici'. sididi
che comprende orme caratterizzate da testa separata dal resto del corpo per uno strozzamento molto
dotta, lat. scient. sidides, dal nome della specie sida, di origine
lo prendiamo per uno ghiacciato, intirizzito dal freddo, tocco dalla stella della tramontana
da'nostri fu detta sido, antonomasticamente dal latino 'sidus -eris'; e venuta
fiati l'anima nostra, comecché intirizzita dal sido del dolore. -passione amorosa
di fanale per imbarcazioni ideato nel 1820 dal francese bordier-marcet. a. bazzarini,
piccardia. soderini, iii-7: cavasi dal frutto degli arbori il vino, sì come
sidro. = fr. cidre, dal lat. tardo sicura 'bevanda inebriante',
e per chi no. = dal toponimo siena (lat. sena, deriv
tebaida, provincia de l'egitto, dal quale l'obelisco fu portato a roma,
, la sienite pallida. = dal nome dell'antica città egizia di siene (
cui fu ritrovata (lat. syene, dal gr. luryvti). sienìtico (
, aiuole e giardini o a proteggere dal vento alcuni tipi di colture.
deriv. da siepe, voce registr. dal d. e. i. sièrico
. = comp. da siero e dal suff. dei nomi d'azione dei
o finestra; nottola. = dal lat. serùla, deriv. da sera
meglio il darglielo... scolato dal latte rappreso de'pentolini e colato per panno
in quindici giorni s'era fatto cavar dal ventre il siero a litri.
di una infezione mediante reazioni immunitarie fomite dal siero del sangue della persona infettata (
. = comp. da siero e dal gr. yx. ux voce dotta, comp. da siero e dal gr. xòyoq 'discorso'; cfr.
e del sangue, che è formato dal loro mescolarsi. ¦ = comp
. serotonina. cotesto sonno profondo proceda dal rilassamento del cer sierotòssico,
voce dotta, comp. da siero e dal gr. 'fermento', di umore
colle mani, riducendolo = voce spagn. dal lat. serra (v. serra4)
scoperto) e diretto sin dalla fondazione dal prof. serafino beffanti, è il
siesta. = voce spagn., dal lat. [bora] sexta 'ora sesta'
tartara un pezzo per volta. = dal fr. assiette 'piatto', con aferesi.
siffatto genere d'uomini ispidi e ingrati iocredeva dal mondo bandito. pasolini, 13-138: non
contagiosa con decorso cronico, provocata dal microrganismo treponema pallidum e trasmessa di solito
: una città sporca, rissosa, affranta dal gin e dalla sifi- fide.
fra cinquecentisti, e non so se dal poema 'de partu vìrginis'e dalla 'sifilide'
del coniglio: malattia del coniglio causata dal microrganismo treponema cuniculi, altamente contagiosa e
syphilis, sive de morbo gallico, dal nome del protagonista, il pastore syphilus.
deriv. da sifilide-, voce registr. dal d. e. i.
sifìlina, sf. medie. sostanza estratta dal fegato di feto luetico, usata per
o quartana, realmente alimentata o cagionata dal veleno venereo. 2.
= voce dotta, comp. dal lat. scient. syphilis (v.
syphilis (v. sifilide) e dal tema del gr. xonéto 'curo', sul
. = voce dotta, comp. dal lat. scient. syphilis (v.
syphilis (v. sifilide) e dal gr. óégjia 'pelle'. sifilodermàtico
syphilis (v. sifilide) e dal gr. < pùna 'escrescenza'. sifìlofobìa
. = voce dotta, comp. dal lat. scient. syphilis (v.
. = voce dotta, comp. dal lat. scient. syphilis (v.
. = voce dotta, comp. dal lat scient. syphilis (v. sifilide
syphilis (v. sifilide) e dal tema del gr. vqòtpo) 'scrivo'.
. = voce dotta, comp. dal lat. scient. syphilis (v.
sifili de), e dal tema del gr. yqòqo) 'scrivo'.
= voce dotta, comp. dal lat. scient. syphilis (v.
(v. sifilide), e dal suff. gr. -oeiófis 'simile a'.
= voce dotta, comp. dal lat. scient. syphilis (v.
syphilis (v. sifilide) e dal gr. *. 6705 'trattazione, discorso'
ulcerativa della cute o delle mucose provocata dal treponema pallidum. - sifiloma iniziale o
= voce dotta, lat. xiphìon, dal gr. \ upiov, dimin. di
= voce dotta, lat. siphnìus, dal gr. zupviog, deriv. da
. scient. [aristolochia] sipho, dal class. l. ferrio,
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. syphilis (v.
= voce dotta, comp. dal lat. scient. syphilis (v.
= voce dotta, comp. dal lat. scient. syphilis (v.
syphilis (v. sifilide) e dal gr. jiétpov 'misura'. sifìlopatìa
. = voce dotta, comp. dal lat. scient. syphilis (v.
syphilis (v. sifilide) e dal gr. nòdo? 'dolore, malattia,
. = voce dotta, comp. dal lat. scient. syphilis (v.
sifil [ide] \ voce registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal lat. scient. syphilis (v.
= voce dotta, comp. dal lat. scient syphilis (v.
syphilis (v. sifilide) e dal gr. xeomxóg, agg. verb.
rgèmo 'mi volgo'; è registr. dal d. e. i.
si fanno lavelli. = dal lat. [lapis] siphnìus (v
mortari e li siti. = dal lat. scyphus (v. scifo1)
siphograntus, deriv. forse con metatesi dal class, sycophanta (v. sicofante)
vii-498: ora [tiro] se'contrita dal mare: ne'profondi dell'acque le
non sarai altro in perpetuo. = dal lat. sifilàre, var. di sibilare
lat. scient. siphonales, deriv. dal class, sipho -ònis (v.
lat. scient. siphonaria, aeriv. dal class, sipho -ónis (v.
lat. scient. siphonariidae, deriv. dal nome del genere siphonaria (v.
lat. scient. siphonaptera, comp. dal class. sipho -ónis (v.
sipho -ónis (v. sifone) e dal gr. jiteqóv 'ala'. sifóne (
dipendono, secondo una proporzionalità inversa, dal loro peso specifico). g
cantini, con diversi congegni, nominati dal nome di chi li immaginò pel primo
e di evitare l'affaticamento della vista dal momento che registra i dispacci con
attrito e la linea ondulata che risulta dal movimento contemporaneo del sifone e della carta
, non so che lambichi, che dal letto del mare succhian l'ac
nessuno, » rispose milton versandosi seltz dal sifone. saba, 6-226:
e fasciati. = voce dotta dal lat. sipho -ònis, dal gr.
voce dotta dal lat. sipho -ònis, dal gr. olxpcov -covog 'tumed. che
della colonnetta centrale cui sono aderenti e dal frutto tricocco. albero della guja- na
picciuoli... frutti cassolari. dal tronco della sifonia elastica sgocciola un succo
dotta, lat. scient. siphonia, dal class, sipho -ònis (v
lat. scient. siphoniata, deriv. dal class, sipho -ònis (v.
v. sifone); è registr. dal d. e. i. sifònico
lat. scient. siphonidae, deriv. dal class, si pho -ònis
dotta, lat. scient. siphonocladales, dal nome del genere siphonocladus, comp.
nome del genere siphonocladus, comp. dal class, sipho -ònis (v. sifone
-ònis (v. sifone) e dal gr. xkàòog 'ramo. sifonòfora,
. = voce dotta, comp. dal class, sipho -ònis (v. sifone
-ònis (v. sifone) e dal tema del gr. < pèpio 'porto'.
lat. scient. siphonofora, comp. dal class. sipho -ònis (v.
sipho -ònis (v. sifone) e dal tema del gr. cpépio 'porto'.
lat. scient. siphonogamae, comp. dal class. sipho -ònis (v.
sipho -ònis (v. sifone) e dal gr. yònog 'matrimonio, unione';
, unione'; è registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal lat. sipho -ònis (v. sifone
. = voce dotta, comp. dal class, sipho -ònis (v. sifone
-ònis (v. sifone) e dal gr. yxutpù 'incisione'. sifonòma,
granulazione. = voce dotta, dal lat. sipho -ònis (v. sifone
lat. scient. siphonomycetes, comp. dal class, sipho -ònis (v
sipho -ònis (v. sifone) e dal gr. néxr|5 -11x05 (v. mice
(v. sifone) e dal gr. durò; 'aspetto'. sifonòpidi
dotta, lat. scient. siphonopidae, dal nome del genere siphonops (v.
. = voce dotta, comp. dal lat. sipho -ònis (v. sifone
lat. scient. siphonostoma, comp. dal class. sipho -ònis (v.
sipho -ònis (v. sifone) e dal gr. errònei 'bocca'. sifonostòmati
. = voce dotta, comp. dal lat. sipho -ònis (v. sifone
sipho -ònis (v. sifone) e dal gr. £ò>ov, 'animale', col
lat. scient. xiphosoma, comp. dal gr. ^ icpogforma di sigaro le foglie
caffè, col sigaro in di tonfo, dal 'blomp'al 'ploff, il 'sigh'o *
in corso asmara era il tabaccaio, dal quale andavo spesso per comperare i sigari
volse. = voce dotta, dal toponimo gr. styeiov (lat. sigèum
gli uomini di portovenere una. = dal lat mediev. segestrinus, deriv. dal
dal lat mediev. segestrinus, deriv. dal nome altome- pagamento del dazio; vidimare i
sigillare. ciro di pers, 2-43: dal dito egli si trasse / l'anello
: se [il mercurio del barometro] dal soprastante etere spinto, / alto si
tre anni, come scrivono, abbandonato dal sonno, non potè sigillar mai le
, 19-107: sopraffatta dalla stanchezza e dal sonno sigillava gli occhi e l'ombra le
= lat. tardo sigillare, denom. dal class, sigillimi (v. sigillo)
lat. scient. sigillarla, deriv. dal class, sigillimi (v. sigillo
dotta, lat. scient. sigillariaceae, dal nome del genere sigillarla (v.
li uomini. = voce dotta, dal lat. si [n] gillatim,
. la storia degli uomini è sigillata dal sigillo di dio. 2.
immagini funerarie. -costretto al silenzio dal timore o dallo sdedal più gelido disdegno
della signoria, incaricati principalmente guarire dal morso di animali velenosi; terra lem =
sigillo: in modo che la pietra sporga dal castone (nella montatura di un anello
importanti (come le leggi) emessi dal capo dello stato. codice dei delitti
un atto deliberato dalle camere, sancito dal re e contrassegnato da un ministro.
sulla vendita del vino a minuto; nominata dal piccolo accennato nella corte, ch'è custode
lettera è stata visitata, siccome appariva dal rotto sigillo. d'annunzio, 8-102
provvedimento cautelare e provvisorio, generalmente disposto dal pretore, diretto ad assicurare la conservazione
rimozione dei sigilli è ordinata con decreto dal pretore su istanza di alcuna delle persone
il puro e umilissimo francesco i sigilli dal verbo incarnato cristo figliuolo di dio ricevette
d'una desiderata crocifissione. -impresso dal sigillo divino: segnato da una malattia,
caso di lesa maestà, viene molestato dal parlamento di provenza. testi, 3-24:
misteri o il condannato a morte venga dal principe fatta la grazia della vita,
tali modani e dentro tali forme da suggellarsi dal condottore della gabella del sigillo de'pesi
voce dotta, comp. da sigillo e dal gr. veatpf) 'descrizione'. -'
, esservialcune lettere incise che il nome rilevano dal padrone del sigillo. in altre si
buio dell'inverno con la nebbia che saliva dal ter- zolle, la sigla del telegiornale
un filo di raucedine che suggella l'autenticità dal prestatore d'opera. 7
avalle, 1-ii-4: il testo è preceduto dal siglario delle opere moderne e delle riviste
voce dotta, comp. da sigla e dal gr. ypa . ypa dotta, lat. sigma, deriv. dal gr. olyna o oìyna, diorigine incerta = voce dotta, deriv. dal lat. sigma -àtis (v. sigma = voce dotta, deriv. dal lat. sigma -àtis (v. sigma . scient. sigmodon -ontis, comp. dal gr. olyna o oìynct (v la var. è registr. anche dal d. e. i. da olyna (v. sigma) e dal suff. -oeiófig 'simile a'; voceregistr. . -oeiófig 'simile a'; voceregistr. anche dal bergantini che la attesta in l. pascoli comp. da sigmoide [colon] e dal tema del gr. jttfiyvufu 'fisso, comp. da sigmoide [colon] e dal tema del gr. oxonéto 'osservo'. beatrice che dissolva l'anima sua dal corpo, acciò ch'elli rimagna in paradiso laboravano li sigilli. = deriv. dal lat. signum, forse attraverso un lat . = voce dotta, deriv. dal lat. signìfer (v. signifero) rocchi ne compì l'emendazione già cominciata dal kellermann, traendone l'ordine dei gradi comp. da sigmoide [colon] e dal gr. errònei de sanctis, comp. da signum 'segno o insegna'e dal tema di ferre 'portare'. comp. da sigmoide [colon] e dal tema del denza. r e il
dalla linguistica... ma allora, dal momento che si tratta di ricombinare i
famiglio per sapere quello che facìa, dal quale saputo che col cancelliere del conte
i numeri tenuto da'latini è diverso dal greco comune ed è l'istesso delle note
fare né per alcuno scrupolo si trattenga dal farlo. 6. avere una
sapeva o non credeva pienamente ciò che dal cielo era stato significato a pacomio,
signum (v. segno) e dal tema di facete (v. fare)
in modo efficace, appropriato, adeguato dal punto di vista espressivo o stilistico.
cosa alla quale chiunque avrebbe pensato fino dal primo espresso, indicato da una parola,
. tardo significativus, agg. verb. dal class, significare (v. significare
se noi non avessimo già in noi leidee dal linguaggio significate. -denotato da un
retta più che tanto alle intenzioni significate dal monti nel suo epistolario di continuare il
, e le storte dalla prima forma e dal propio significato talvolta? pallavicino, 1-537
altro significato più stretto, secondo cui dal medesimo apostolo ella è chiamata servaggio d'
con l'uomo - si sono allontanate dal significato primo del loro esistere. 9
: questa parola 'foce', presa dal latino, significa propiamente quello che essi
di chiarissimasignificazione, e quel di spettabile vien dal verbo latino 'specto', e si
, una cosa facile a riconoscersi anche dal semplice bon senso, che,
i-532: si tenne il sacchetti lontano affatto dal boccaccio quanto alla forma...
che noi stimiamo che le saette mandate dal cielo arrechino seco significazione delle cose future
semplicemente 'femme', ovvero 'madame', seguito dal nome del marito, se molta non è
/ quando poteva star da signorazzo. pagliari dal bosco, 212: delle fiondi d'
13. nazione o potenza militare dominante dal punto di vista politico o strategico in
signora storia'o 'signora necessità storica', quando dal campo dell'intendimento è trasferita a quello
in mia parvenza: / chi fa dal suo servire dipartire / quello ch'assai ci
spene nonn. ha segnoraggio. = dal provenz. senhoratge, deriv. da senhor
pur disdegna vostra segnoranza. = dal provenz. senhoranqa, deriv. da senhor
tutta l'italia di qua e di là dal po. parini, 428: ciascun
pagae, se prima no v'ha acordo dal signio- re di sori a loro.
. e. lecchi, 6-294: dal momento che ogni simbologia alla ib- sen
come ella è, vorrà forse ricavare dal trasporto di vostra signoria in modona quel
precedeva quella mestissima compagnia un cavalliere che dal proprio sembiante e dalla maniera del suo
altra di tali grazie ho potuta ricevere dal signor marchese giovanni. foscolo, xvi-341
. cantoni, 454: dico che è dal signor padroneche bisogna andare, è là soltanto
quel rosso cupo e quell'altro che sgorgava dal collo mozzo: e le tristi,
sua de'16 del corrente, e cominciando dal parere ch'ella mi chiede circa il
riferimento all'autorità e alla potestà esercitata dal marito nei confronti della moglie. dominici
treviso e di prato) così denominate dal palazzo della signoria che vi si affacciava.
eligendo:... 'dio ti guardi dal signore, / che dopo questo ne
signoràccio (v.). = dal lat. senior -óris, comparai di senex
nudità presente, quasi forzati ali'eguaglianza dal fato. dizionario politico, 514: erano
a noi toscani, male avvezzi dal niccolini, dal giusti e anche dal guerrazzi
, male avvezzi dal niccolini, dal giusti e anche dal guerrazzi, cotesta
avvezzi dal niccolini, dal giusti e anche dal guerrazzi, cotesta poesia, signoreggiante un
non l'avesse a calpestare, ma dal fianco ove è il seggio del cuore
segneri, ii-361: quel dio, dal quale tutte le creature dell'universo,
che la corte faze sentire / dentro dal cor signorezar la zente, / molto tutta
). d'annunzio, iii-2-48: dal luogo santo, dalla riva, dalle
e duo capretti per malizia / quelladro traditor dal gregge tolsemi: / sì signoreggia al mondo
/ che per freddezza trae l'alma dal core. g. villani, iv-1-7:
. pasqualigo, seni: mal delibera chi dal timore è signoreggiate).
tiranni de lommardia. speroni, febbre e dal vomito? dipinto il segno
avea forza in lui, signoreggiato e vinto dal puro amore di gesù cristo. mazzini
, iii-30: a me sembra che dal confronto delle opinioni di coloro che scrissero
. 3. sovrastato, sormontato dal punto di vista geografico o visivo.
un gruppo di sette colli, signoreggiati dal monte titano. -che sorvola un
fulgidissima del sole. -investito continuamente dal vento. g. gozzi, i-26-184
rinaldeschi, 1-76: il loro bisogno aspettano dal loro signore e dalle loro signoresse.
cavai bianco e la signoria una voce dal cielo fosse udita che disse: « oggi
conservazione delle istituzioni comunali e successivamente (dal sec. xiv all'inizio del xv)
ancora aspettavano l'eroe nel luogo assegnatogli dal fato, raffiguravano, così, l'
politico (e a firenze era composta dal gonfaloniere di giustizia e da otto priori
e da otto priori, a venezia dal doge, i gran consiglieri e i
criminale, a genova dai governatori e dal doge, ecc.). compagni
amante sul modello di quello fatto valere dal signore nei confronti del vassallo. giacomo
anche in rasa pianura, dove arrostiscono dal caldo e cascano a pezzi dalla noia
altrove, con quella sua signome è dal primissimo mattinare a notte colma un pigiarsi
quello di don chisciotte. = dal fr. seigneurial (da cui lo spagn
sozze e vile, / perché percosse dal crudel coltello. aretino, v-1-135: cammino
. a darpo, cominciarono a sentirsi sollevate dal rispetto oppriacqua alle mani / odorosa viepiù
sta il capitano, mosso 7 dal signoril sembiante e da'fre
di lei, perciocché ovunque, anche dal sarto; mi risparmiò di parlare; parlò
matrona, già lungo tempo, sequestrata dal mondo per internarsi maggiormente nel traffico da
si passa da un genere all'altro, dal domestico al signorile. fanzini, iii-175
del terreno: essere giunto a riva dal mare. leandreide, iii-2-88: o
tanto non fu vile. = dal provenz. senhoril 'signore'. signorilità,
noglio, 5-iii-109: quel giorno marziano tornando dal forno vide sull'aia del nano una
roma, la città degli ozi principerilmente dal pugno eleganza greca latina italiana piu siretricio,
moretti, iv-847 carolina, discinta, corre dal letto all'uscio di casa come una
, iii-562: sono invitato a varese dal conte dandolo, figlio del senatore, signorino
= comp. da signore e dal possessivo mo per mio (v.)
solo e trassero dietro a un bel signorone dal 3. con valore aggett.
a quei due signorotti, / che cascano dal muro come cotti. alfieri, 9-32
mai menare stregghia / a ragazzo aspettato dal segnorso. girone il cortese volgar.,
= comp. da signore e dal pron. possessivo so per suo (v
dotta, lat. scient. sika, dal giapp. shika. boccaccio,
. = comp. da signore e dal pron. possessivo to per tuo (v
suggerito in altra sede la sigologia - dal greco sighé, silenzio - potrebbe offrire indicazioni
. = voce dotta, comp. dal gr. ovfy 'silenzio'e xòyo <;
sce elementi indù e islamici e dal superamento della divisione per caste. -anche
facilitazioni radiofoniche per la trasmissione di orazioni dal tempio d'oro. = dall'