torrioni del palazzo madama. = dal lat. hirundo -dinis, di origine incerta
vellutate color della foglia del tiglio arsa dal verno e trotata d'oro, orate lucenti
, i-719: così il rondone guarda dal nido i primi giri dei rondinini volastri.
ed è una ronda che viene mandata dal corpo di guardia de'baloardi e gira
, 37: il baluardo deve esser dal fondo del fosso per infino al cordone piedi
, piedi uno di cordone e piedi otto dal cordone alla cima del parapetto, che
ventiquattro, uno di cordone e sei dal cordone alla cima, che in tutto
bettinelli, v-243: ognun può partir dal teatro, andar a casa e tornare
autonomo dalla danza e polifonico, caratterizzato dal periodico ritorno di un verso per lo più
di secoli di polverone, spalleggiate dal verde e dall'argento dei lecci e
tutti i risvegli. emanuelli, 3-5: dal primo ossigeno rubato al mondo ho formulato
la partenza [del giro d'italia] dal rondò di loreto al lume delle torcie
sa far la garbinela. = dal lat. volg. hirundùla, dimin.
pari. = etimo incerto: probabilmente dal ted. trumpf (nel 1:
575) 'la carta vincitrice', che è dal fr. triomphe (v.
g. raimondi, 6-178: risaliva dal fondo delle viuzze l'eco di un
l'eco di un povero concerto, condotto dal battere ostinato di un martello, dal
dal battere ostinato di un martello, dal ronfare di un mantice, dal cigolare
martello, dal ronfare di un mantice, dal cigolare infinito di una sega. quarantotti
abbassò. fenoglio, 1-i-1284: scendeva dal più alto del cielo un grosso, amabile
ronfi. -, secondo altri, dal fr. ant. ronchier (v.
romfhaea (e anche rumpià), dal gr. pomata, di origine incerta.
abate satollo e pago gli occhi imbambolati dal sonno. bontempelli, ii-1098: consalvo
-lo dicono. -apuntandoci nel cominciare dal conne e poi entrare nel ronne.
di un franklin; tale unità di misura dal 1953 è stata sostituita dal rad.
di misura dal 1953 è stata sostituita dal rad. -raggi rontgen: v.
intatto il vigore sessuale. = dal nome del fisico tedesco w. c.
. = comp. da rontgen e dal femm. sostant. di caustico (v
voce dotta, comp. da rontgen e dal tema del gr. ypà- < pw
voce dotta, comp. da rontgen e dal gr. ypóf'disegno'. ròntgenologìa (
voce dotta, comp. da rontgen e dal gr. xóyo 1; 'discorso,
voce dotta, comp. da rontgen e dal gr. [xéipov 'misura'. ròntgenòmetro
voce dotta, comp. da rontgen e dal gr. (xéxpov 'misura'. ròntgenopaco
voce dotta, comp. da rontgen e dal tema del gr. uxorcéo) 'osservo'
voce dotta, comp. da rontgen e dal tema del gr. oxo- pieno
, 1-i-1579: una d'odori risvegliati dal sole della mattina. gadda conti, 2-vespa
g. raimondi, 2-89: dal gruppo ronzante e stillante, una zione
che pastato dai motori ronzanti e dal taglio degli utensili. fanno le
sbarbaro, 1-14: accendo il gas e dal nero calice di ghisa dintorno qualche proiettile raccolto
. produrre un rumore vibrante, ronzanti dal chinino. continuo, sempre uguale (uno
nel giorno seguente la battaglia prese vigore dal mare; le torpediniere venivano a ronzare e
159: moglie e ronzino / piglia dal vicino. idem, 228: compagno
inaspettatamente su un ronzinàccio. = dal frane, ant. runcin (nel 1080
avrebbero ricavato gli amanti... dal volare?... lfavrebbero fatta da
fruscio di fronde, foglie o canne agitate dal vento. térésah, 1-18:
per indicare la sensazione di inquietudine provocata dal silenzio assoluto. pavese, 2-132:
dotta, lat. rhopalìcus, deriv. dal gr. pó7taxov (v.
. = voce dotta, deriv. dal gr. p = voce dotta, lat. rhopalon, dal gr. póuaxov 'clava'(deriv. = voce dotta, comp. dal gr. pónaxov (v. ropalo) dalle antenne a forma di clava e dal fatto di tenere le ali verticali in modo lat. scient. rhopalocera, comp. dal gr. £07taxov (v. ropalo e xépa; 'corno'; è registr. dal d. è. i. ( oloturoidi cucumaridi, che comprende specie caratterizzate dal corpo a forma di bottiglia e dal dal corpo a forma di bottiglia e dal collo molto allungato, alla cui estremità lat. scient. rhopalodina, deriv. dal gr. póxaxov (v. ropalo lat. scient. rhopalosiphum, comp. dal gr. £ó7taxov (v. ropalo = voce dotta, deriv. dal lat. ros roris (v. rore = voce dotta, deriv. dal lat. ros roris (v. rore brine, cadente corno del rorante umore dal celo sereno in la nocte.
, i-2-3: tosto dall'erba e dal rorato gielo / ciascun si drizza.
. = voce dotta, eomp. dal lat. ros roris (v. rore
la sera impiombata. varano, 1-21: dal nembifero mosse alto apennino / d'atri
del rorido mattino. papi, i-49: dal nascente sole / alla metà del dì
pianura. carducci, iii-3-202: ondeggia dal pian rorido / e si raccoglie e
: a poco a poco amalfi esce rorida dal lavacro come una gemma di prodigiosa bellezza
. -in partic.: bagnato dal sudore della morte (in una costruzione
, o creatrice. -pervaso dal freddo, intirizzito. prisco, 5-32
roris (v. rore) e dal tema di ferre 'portare'. rorulènto,
molti petali profumati e vellutati, derivati dal raddoppiamento di quelli originari e dalla trasformazione
fioritura si svolgono a uno a uno dal bocciolo fino all'apertura completa.
... spuntar la rosa / dal verde suo modesta e verginella, / che
sole, / le dolcezze adorate / che dal grembo spirate / ponno quel tutto in
ornato di gemme, che, a partire dal sec. xi, era donata dal
dal sec. xi, era donata dal papa a sovrani benemeriti della chiesa;
.. meritare di ricevere la rosa dal romano pastore. g. villani, 12-115
roma molti dì, et ebbe grandissimo onore dal papa e dai cardinali e da tutta
di verginità (e il piacere che deriva dal suo possesso). - anche:
quello che si vede dalla carne e dal colore, che è sempre colorito e
. monti, iv-160: avrai la presente dal signor gabrielli, che qua venuto (
li burdella giri. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
molla del cane, messa in moto dal grilletto, scappa della sua tessitura e pressione
, quell'ordigno che libera la molla dal suo ritegno; piglia diversi 5
: « smettila » le rispose alzandosi dal letto con uno scatto furioso. -sport
tutti gli stati romani, che vien ripetuto dal resto d'italia e trova un'eco
dallo scatto e dalla guerra è come paralizzata dal presente terrore. b. croce,
e in particolare l'emancipazione del proletariato dal servaggio del capitalismo, non si conseguono
le braccia armate, / calmo, dal perno, e tra lo scatto enorme,
scatto: rapporto fra il tempo impiegato dal sistema di avanzamento della pellicola di una
: / ogni forza decisa già diverte / dal cammino. la vita cresce a scatti
cappello. montale, 9-43: di là dal filo, / da manila o da
dopo la morte? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
excap [t \ de, comp. dal pref. ex (con valore intens
atrovava in grande scatura. = dal ven. scaturo (o scalfuro) 'spavento
) 'spavento, paura', comp. dal pref. lat. ex- (con valore
orribili mascheroni delle fontane l'acqua scaturente dal cuor della terra. -che divampa
vena d'acqua che scaturisce con forza dal terreno (e anche il luogo o
un attimo a stendere la sua dominazione dal baltico fino alla scaturigine del reno. targioni
iii-1-224: nelfantichissima solitudine, già occupata dal mistero della notte, s'ode il gorgogliare
po regale. -fuoriuscita del petrolio dal terreno; il punto in cui sgorga
delirò il paganesimo, procede senza dubbio dal non credere assolutamente nella vera scaturigine,
bacchetti, i-278: insorgeva quel sonno dal profondo delle radici vitali, dalle scaturigini
: immaginare una scaturigine i uomini che dal pianalto dell'aria discenda da una parte
, scaturisci). fuoriuscire con forza dal terreno, da una sorgente, da
il suo fonte nel monte vessillo, dal quale prima scaturendo, corre alquanto spazio
abbondanza. guarim, 242: scaturiscon dal core / lagrime di dolcezza in tanta
f acqua ch'insieme col tuo sangue scaturì dal tuo santissimo lato. marino, 1-3-118
fonte suo primiero, / qualora vien dal dupplice rognone / del sangue in copia
manna scaturisce sensatamente dal- l'orao e dal frassino. -fuoriuscire da un tessuto organico
o in decomposizione (i vermi generati dal tessuto stesso). g.
nel letto di sì grave infermità che dal corpo di lui scaturivano vermi e le carni
: pareva che la fiamma scaturisse naturale dal pavimento, piegandosi di qua e di
coperto il fuoco, ma non tanto che dal mucchio di cenere non scaturisse un po'
fatto scaturire dai muri del negozio, dal pavimento, dai vecchi scaffali di legno
. i. frugoni, i-1-151: ecco dal sole / ornai, qual aureo inondator
5-153: seppe introdurla in un 'merci'dal quale essa non scaturì che a san
cinico severo la gioventù scorretta per disvezzarla dal vezzo, nel lezzo dell'impudenza impaniante
fuor d'alpino sasso, / facili scaturian dal lieto ingegno. mazzini, 21-30:
), agg. sgorgato, fuoriuscito dal terreno o da una sorgente (una
, a l'antro ogn'or comparte / dal pumicoso sen de l'aspra volta /
d'acque. 2. spuntato dal terreno (un tipo di vegetazione).
roccia, del grano e dell'olivo balzati dal deserto. -con riferimento a una
il misericordioso tagete, scaturito un giorno dal solco di un campo in figura di fanciullo
ereditario peccato, scaturito pur egli ancora dal paradiso, allaga il nostro miserabile egitto
faceva scaturiti da un fonte, come dal solo peccato originale tutte le miserie deltuman
eterna, di tutte le cose scaturite dal seno della immensa divinità. scatuzzare
di fagiani e di pagoni. = dal lat. scaurus, propr. 'che ha
movimento giovanile di diffusione intemazionale, fondato dal generale inglese baden-powell nel 1908 con l'
. che riguarda il movimento giovanile fondato dal generale inglese baden-powell nel 1908.
scavaglionare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
allo stalinismo, non portata fino in fondo dal pci, si sia irrigidita attraverso la
vuol fare il soldato, / e fu dal buon ruggero scavalcato. tortora, ii-213
di torrenieri appaiono al mio sguardo stanco dal luminoso e cocente riflesso della
, xii-608: riconoscere in una donna scaduta dal trono il diritto di far giudizio di
casa. poi la sagoma più minuta scavalcare dal sellino posteriore e restarsene immobile.
casa gli aeriamoli, furono molto onorati dal comune e ancora dai cittadini, e
a de pisis. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e quivi tomaro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
concorrenti interessi o piaceri, sono come levate dal calendario. giusti, 4-i-282: sempre
giù da un carro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(v.). scavallollo giù dal cocchio. scavallare3, tr. riportare le
qui? ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ligurino assai rella scavallata e da lei e dal re disprezzata, n'andò alla più
. reina. 4. eliminare dal novero delle opere ammirate e scavallatóre, sm
5. intr. riuscire impreciso, lontano dal bersapuò aver come scopo ricerche geologiche,
nel terreno, = comp. dal pref. lat. ex-con valore di allontanamento
, penetrandoci di sotto senza offender / dal suo pattume uscì tacitamente / una piattola a
delli eser citi: scaverassi dal scavamento quello fortissimo muro di gadda conti
scavare, tr. cavare qualcosa dal suolo. -in par- tic.:
imperfezione. -tirare fuori una persona dal fango. viani, 19-86: egli
prese per i capelli e mi scavò dal limo. -asportare da un muro
dice il signore delli eserciti: scaverassi dal scavamento quello fortissimo muro di babilonia e
= lat. excavdre, comp. dal pref. ex-, con valore intens.
come un abisso. y cavato dal suolo nel farvi un buco (una quantità
, e precisamente in cantina. -estratto dal terreno (un tartufo). pavese
/ scavata per angoscia di sospiri / dal cupo lampo che abita i tuoi occhi.
dalle lagrime, / con le ossa rotte dal gran camminare, / è bello e
i globi di piombo o di ferro dal cupo seno de'concavi metali, ma
a. paoletti, 4: scavemando dal petto antico orribilissime voci, chiamò samuele
con la particella pronom. uscire fuori dal luogo in cui ci si era nascosti.
salotto giallo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
/ che orrendamente scavemata e scossa / dal convulso respir sangue piovea. scavernosità
admetta l'umore. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e per tutto perché tutte le anella pendono dal primo. la grazia di dio è
, il padre rovano fu fatto accogliere dal figlio nella casa di salute a porta nuova
fallamonica, 274: il suo desio dal core tuo scavezza, / che non
si è scavezzato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
né pei santi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di silvestro, 315: la decta tempesta dal vento per forza scavigliò tucti li bottoni
e trista quella. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
i pretesti d'insufficienza della cittadinanza ottenuta dal conte per decreto reale dell'8 maggio
nuovo e piccante. = dal lat. mediev. excavitiàre, frequent.
lat. mediev. excavitiàre, frequent. dal class. excavàre (v. scavare
montale, 12-289: le schede compilate dal salvioni, i manoscritti portiate e sopratutto
dotta, lat. scazon, scazontis, dal gr. oxàswv, pari, pres
quanto alla volontà. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sardegna il tolifemo'ebbe i primi scazzaburelh dal vento. bacchelli, ii-189: sovente,
il 3 gennaio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scatto d'ira. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
matti scazzati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sguaiato parlare. = comp. dal pref. lat. ex-con valore intens.
felice apparizione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di incazzottare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, lat. scaeae \ portae], dal gr. exataì [toìxgu],
conto corrente bancario. = deriv. dal fr. chèque (v. scecche)
nel modo che zeuse le depingeva nasce dal rispetto di ridur le cose al meglio
= voce dotta, lat. scheda, dal gr. t / ièrt (v.
'e pur che ben si rida', cioè dal populo, che sta ad udire,
da sceda'con epentesi di r o dal dimin. lat. schedala, per tradizione
: quando si parte l'anima feroce / dal corpo ond'ella stessa s'è disvelta
le regole che si avranno a tenere dal governo. « allargarsi la legge elettorale per
secolo vii fu scelto per suo generale dal popolo ravegnano giorgio figlio di giovanniccio in
lei guida, e tu sciogli / me dal mio voto. -assol.
, la quadruplice alleanza si lancierà forse dal lato della prima? carducci, ii-7-126:
veduta dello intendimento e sceglie il vero dal falso. iacopone, 67-25: amor,
de le filze va scegliendo / il bel dal brutto che quella confonde. aretino,
il cui consiglio, scegliendo il ben dal male, a quel si appiglia che
pigliano ad imitare senza scegliere il grano dal loglio. g. gozzi, 1-2-
. volg. * exeligére, comp. dal pref. ex-, con valore intens
cibo nostro e del trasporto di esso dal di fuori al di dentro di noi
che qui arriva a raffiche e turbini dal sud-ovest. = voce ar.
sceicco di nazlet... ebbe dal bruto inglese uccisi i suoi figli a
1991), che fu ministro degl'intemi dal 1947 al 1953. -sm. simpatizzante
scelere? = allotropo di scelo, dal lat. scelus -èris. scelerézza
millo. = voce dotta, dal lat. scelus -èris 'delitto'.
pan, dio de arcadia, / dal regno darli bando inrevocabile. g. rucellai
. (mi scèlió). distogliersi dal cielo. domenico aa poggibonsi,
fatta magnanima. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
giove, un console e senato estranio dentro dal tuo sacro tempio augurato, come se
di scelleraggine, non poteva essere adescato dal guiderdone. baretti, 2-85: de'
santamente o scelleratamente applicato: tutto dipende dal cuore, dall'indole del nostro cuore
: 0 bisogna che ti faccia accorciare dal falegname le gambe di mezzo metro,
tissimo maggior consiglio ordinò che fossero punite dal magistrato, perché le pene ecclesiastiche
monaco, risentitosi al suavissimo odore procedente dal virgineo corpo della madre del figliuolo di dio
2-4-115: rittosi in piedi e trattasi dal seno la scelerata scrittura, gli rammezzò
già fanno dizionari delle parole francesi derivate dal greco, cosa per altro scellerata che
scelerato vive disperato muore. = dal lat. sceleràtus, part. pass,
e malfattrice amistade dei peccatori. = dal lat. seelerdsus, deriv. da scelus
pence) in uso in gran bretagna dal 1504 fino all'a dozione (1971
. moneta adottata in passato, a partire dal xiii secolo, in vari paesi dell'
) adottata nella repubblica austriaca a partire dal 1925 (a sostituzione della corona)
cercata! = voce dotta, dal nomin. del lat. scelus -iris,
degli arti inferiori, in partic. provocata dal ballo di s. vito o
], 546: in germania di là dal reno movendo germanico cesare e'campi per
dotta, lat. sceletyrbe e scelotyrbe, dal gr. < rxexo- tup (ìy
municipalità. questa scelta debb'essere approvata dal prefetto del dipartimento o dal viceprefetto del
essere approvata dal prefetto del dipartimento o dal viceprefetto del circondario. p. petrocchi
vero suo messo presente, se non rimanesse dal venditore, che se ne volesse fidare
ii-15-109: tale è la scelta fatta dal popolo piemontese; tale è la bandiera innalzata
popolo piemontese; tale è la bandiera innalzata dal conte di cavour. piovene, 15-87
di piccole poesie stampate novellamente in venezia dal baglioni, tutte di autori insigni italiani
rispettive squadre, affidandosi alla sorte determinata dal lancio di una moneta per aria da
amici. beltramelli, iii-1208: fin dal principio della guerra i nostri soldati battezzarono
varandeo suo maestro, oltre lo sceltume che dal sennerto ha fatto sì de'tecnici,
250: la vergine vestale si prendea dal pontefice delle mani di suo padre,
non essere oro'; ahi poco meritata parola dal finissimo metallo della mia pura e cimentata
poco a poco tanto scemata e tagliata dal maestro, ch'egli ritrova la figura intesa
foglia. -staccare il capo dal busto a una persona. passero,
, 4-10: giacomo maggior, cui fu dal busto / il capo scemo.
gran moltitudine. -accorciarsi nel passaggio dal solstizio d'estate a quello d'inverno
non iscemassero aal vero. -decadere dal favore di qualcuno. ammirato, 1-i-150
dal metter poi così le varianti pagina per pagina
per la stanchezza de'muscoli scemi in grandezza dal mattino alla sera. -venire
. 'togliere la metà', comp. dal pref. ex-, con valore di allontanamento
valore di allontanamento o separazione, e dal tardo sèmus 'mezzo', da semis 'metà',
forza ed impeto dell'acqua, composta dal peso e dalla velocità scemati, riesce
, che, se ben sono scemate dal tempo di ferdinando ii, ch'eran più
scemata che la gente non poteva tenersi dal pensare che resto se ne sarebbe andata
nove di fanti, ma ben scemati dal digiuno. 8. decaduto
vendicato è stato pianto. -scevro dal peccato o da uno stato d'animo
a fin di sedare i popolari sospetti dal troppo silenzio eccitati. 9.
all'autorità d'aristotele, avegna che dal mondo sia reputato filosofo verace a a
il senno suo nel distinguere il buono dal cattivo e le operazioni virtuose e oneste
di strali armato / feria molti astor dal manco lato, / quando mosso a pietà
scempio accaduto nelle grandi case, armate dal metro, doversi attribuire non a negligenza
pietoso ardente zelo / carco, scendesti dal sovran tuo seggio, / scempio a soffrir
livor folle ed empio! = dal lat. exemplum (v. esempio)
exemplum (v. esempio), passato dal significato originario a quello di 'punizione esemplare
orlo della lana, che gli pende dal corpo e dal collo, non sia
lana, che gli pende dal corpo e dal collo, non sia scempio ma doppio
ritrovasse all'età sua. = dal lat. tardo simplus, forma secondaria del
per distendimento de'raggi insino in certo luogo dal centro ordinato le linee rispondere per ragione
e artificiose scene, fatte in roma dal detto baldassar? e. danti, 9-92
visiva di un film, per distinguerla dal sonoro o dal parlato. -per simil
film, per distinguerla dal sonoro o dal parlato. -per simil. barriera formata
strozzi, 3-19: nel cerchio a sorte dal gran muro oppresso / un ameno giardin
1-432: poiché gli occhi di tutti dal rimirare e dal riverire la gran
poiché gli occhi di tutti dal rimirare e dal riverire la gran dezza e
un teatro, è addetto al trasporto dal magazzino al palcoscenico del mobilio e del
gremito, e ogni cinque minuti, dal principio alla fine, si applaude a scena
?: formula convenzionale pronunciata al microfono dal direttore di scena (e in passato
direttore di scena (e in passato dal buttafuori) per avvertire gli attori del
i musici di capella sono stati disciolti dal comando degli eccellentissimi procuratori della chiesa,
mezzo a più belle otterrebbe il 'pomo * dal paride più villano, ha bisogno di
quella di enrico, l'amante, dal signor paganini. il primo fece vedere molto
, tenendo sulla testa un lume a olio dal grosso lucignolo fumoso. landolfi, 2-123
scena tragica intitolata 'il rimorso', eseguita dal ballerino di mezzo carattere signor gandolfi. fiatano
del settecento ai romanzi, che travieranti lungi dal vero con iscene esagerate e false.
mie finestre con le loro armi, circondati dal popolo, felici come ragazzi, gridando
evento; impressione provocata dall'aspetto o dal comportamento di una persona. siri
in iscena al verso 663, come caduto dal cielo. -rendersi disponibile.
scena nel punto che adamo, abbattuto dal dolore e dall'angoscia, copertosi il
« dalla scena... insomma dal mondo. intendo, che nessuno dovrà
= voce dotta, lat. scaena, dal gr. in origine 'tenda'
. v.]: 'gran scena'(dal fr. 'grande chaìne'): nella
. complesso degli elementi scenici, costituiti dal fondale e dalle quinte, usati nelle
: un potere straordinario proviene all'architettura dal modo continuo nel quale essa agisce, e
usato dagli attori sia a quello usato dal buttafuori). lippi, 1-50:
americana, il pittore, lo scenarista dal vestire poco ortodosso, un pizzico di
. -per estens. che cala dal nord (una popolazione). nievo
un suono di lungo sospiro profondo / dal grande oceano ond'ella strappata fu, permane
[i preti] hanno gridato, iscendono dal ballatoio. poesie musicali del trecento,
esempio di mosè, il quale, scendendo dal monte sopra il quale egli ancor per
parlato con dio, non poteva esser guardato dal popolo, se egli il viso col
da un pulpito, ecc. -scendere dal letto: alzarsi, levarsi. -scendere
letto: alzarsi, levarsi. -scendere dal pulpito, di cattedra: deporre un atteggiamento
di sdottoreggiare, di pontificare. -scendere dal soglio, dal trono: rinunciare all'
di pontificare. -scendere dal soglio, dal trono: rinunciare all'autorità regale,
striscianti. / scendete, o re, dal soglio, / temete, o grandi,
esempio di generosità e di filosofia, scendendo dal trono per rientrar nella classe dei cittadini
(369): la vecchia scese dal letto in un salto e corse ad
senza tornar indietro e senza scendere / dal mio cavallo. manzoni, pr. sp
mano / che di lui parli e dal cammino preso / ritolga i passi.
terra. 3. venire in terra dal cielo (cristo, la madonna,
g [i-1-4: quantunque scendesse cristo dal cielo in persona a convertire san paolo
l'alta ambasciata / scese un messaggio, dal cui volto uscia / tutto il seren
notte un angelo / scendeva a me dal cielo.. / mi aperse i sacri
e dei dottori. -precipitare dal cielo (lucifero). dante,
ch'altra creatura [lucifero], giù dal cielo / folgoreggiando scender.
marte, e'rassem- bra te qualor dal quinto / cielo di ferro scendi e d'
cinto. chiabrera, 1-ii-159: amor sceso dal cielo / spiega le piume e viene
altro uso se non che egli scenda dal cielo con gli auspici. crudeli,
: / qui scendete ed inspirate / dal bel labro imporporato / venticello regolato. foscolo
che è la chiave di chi scende dal tiralo verso verona. e. cecchi,
generico, da una zona periferica, dal contado. pananti, iii-53: io
leopardi, iii-1020: vi prego ad informarvi dal capei se nella sua casa vi fossero
fermato in alto; il qual grave rimosso dal perpendicolo... lasciato in libertà
sardine. 12. cadere dal cielo (la pioggia, la neve,
pioggie. pagnini, xxii-1169: non più dal ciel le vespertine scendono / grate rugiade
, quando fia già mai che giù dal cielo / scendano di vulcano i fieri dardi
lemene, ii-173: non scenda no dal sempiterno regno / per vendicar gesù fulmine
cappa del cammino, / or si parte dal ndo deha via. leopardi, 16-75
scende il pattolo che anticamente menava oro, dal che provennero le ricchezze di questo re
purificato e perfetto... prende dal core virtù informativa a tutte membra umane
s. errico, i-145: scende dal molle capo il folto crine / sovra le
, amore, assai lungi volasti / dal petto mio... /..
quella de'frati del medio evo, comincia dal rincipio del mondo o poco sotto,
4-ii-387: gioia e salute scende / dal pianto. -nella rimeria delle origini
rossetti scende direttamente dalla tradizione locale; dal gusto del contorno di hogarth e dal
dal gusto del contorno di hogarth e dal sottile enigma della bellezza femminile di gainsborough
fatti, che in lui scende direttamente dal cattaneo. 28. discendere per
7 dovea per lui, che dal suo germe scese, / esempio esser e
scendere a rete: nel tennis, portarsi dal fondo del campo vicino alla rete per
: 'scendiletto': larga vestaglia senza scende dal letto. = comp. dall'imp
: il catarro è scendimelo di umore dal capo alle membra per di dentro.
e di salire; voce registr. dal bergantini che la attesta in dolce.
un quintale, e fontana trevi giù dal capo di veli neri insino alle scarpe
una mistica scenecalcante, l'autoesibizione scardinata dal climaterio oltreché dalla perdita del beneamato.
dotta, lat. scient. scenedesmaceae, dal nome del genere scenedesmus (v.
lat. scient. scenedesmus, comp. dal gr. oxyjvr, 'tenda'e seqxó
e tuoni. -atto terzo: tambureggiamento dal cielo con fulmini e saette. -tela
, e nei limiti del tempo concessogli dal surmenage sceneggiatorio e registico, pier paolo pasolini
sceneggiatura, da sola, può distanziarsi dal soggetto sideralmente. soldati, 2-241: aveva
che, avendo prelevato benzina perché privilegiata dal suo mestiere, la rivendeva all'angolo
] raggiunse la voluta condizione di distacco dal resto della sua persona e individualità,
, alla presenza di un pubblico; dal punto di vista teatrale; come sulla scena
eseguirsi scenicamente, prendendo spesso i motivi dal nome. tommaseo [s. v
per l'apparato scenico, magnifico fin dal levarsi della tela. d annunzio,
: io credo che il metodo, seguito dal fogazzaro nella composizione del 'daniele cortis'sia
», 6-x-1946], 218: esilarata dal sorriso scenico delle dive.
ovvero una che per divorzio era separata dal suo primo marito ovvero una meretrice, una
= voce dotta, lat. schoenobàtes, dal gr. axo'zlvo ^ a'zr ^
comp. da trfolvoz 'giunco, fune'e dal tema di [jai'vco 'cammino'.
lat. scient. schoenobius, comp. dal gr. cj ^ oìvo; (
= voce dotta, lat. scenofactorius, dal gr. axy] vc<7toió; 'che
o-xyjvt, (v. scena1) e dal tema di noiétu 'faccio'.
è posta in questa parte di prospettiva dal che ella ne prende il nome,
] (v. scèna1) e dal tema di ypayio 'scrivo'; per il signif
avuto il fascino scenografico classico, usurato dal già visto. c'era la guerra.
voce dotta, comp. da scèna1 e dal gr. (iopcpr; 'apparenza,
'scenopegia': così era chiamata certa festa dal popolo ebreo, la quale celebrava ogni anno
da (v. scèna1) e dal tema di 7ojyvu|m 'fisso, conficco'.
insetti ditteri brachiceli di colore scuro e dal corpo allungato; vivono per lo più
soltanto il genere 'chrysomyza', cosi denominati dal far dimora nelle immondezze. =
lat. scient. scenopinidae, deriv. dal nome del genere scenopinus, comp.
nome del genere scenopinus, comp. dal gr. « ncrjviq (v. scèna1
des deux mondes'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, con valore privativo-detrat- tivo, e dal nome d'azione da centralizzare (v.
d'impiegati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
topolino. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce dotta, lat. scèpsius, dal gr. lxyj ^ io?, deriv
dell'acqua calda. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce di origine tose., dal lat. exherbàre, comp. dal
, dal lat. exherbàre, comp. dal pref. lat. ex-, con
di zuccaro con neve. = dal turco serbet 'bevanda fresca', che è dall'
= voce dotta, comp. dal pref. lat. ex-, con valore
detenere alcune delle funzioni che, fin dal medioevo, ne facevano una delle alte
il papa dei mussulmani) e dominata dal medesimo. = dall'ar. sharif
ant. moneta d'oro musulmana, dal valore di poco superiore a quello dello
voi non sapete scemere le favole / dal vero. manzoni, fermo e lucia,
io son distrutto / né schermo alcuno ho dal dolor, che scuro / m'è
o portatore indigeno nelle spedizioni imalaiane. dal nome etnico sharoa. famoso lo scerpa
da un arbusto; svellere una pianticella dal terreno; estirpare le erbacce.
fanciulla. grafi 5-723: gesù scerpe dal margine del ruscello un umile giunco e con
le strida. -staccare una perla dal guscio. g. brancati [plinio
alla sensazione che il cuore si disgiunga dal petto per un'acuta sofferenza.
laceri e si scerpi. = dal lat. excerpére 'staccare', comp. dal
dal lat. excerpére 'staccare', comp. dal pref. lat. ex-, con
ne eccitano i progressi, liberando i campi dal calpestìo e morso delle bestie e i
i suoi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mettesse au'impresa di sbarbarla e di toglierla dal colloquio o dal corteggio, non ci
sbarbarla e di toglierla dal colloquio o dal corteggio, non ci guadagnerebbe che del novatore
scarpone urlava come un dannato, secondato dal suo solito gruppo di giovanotti scervellati.
da le podagre e chiragre e scervellato dal micraneo. 5. dimin.
infondere che tucto scervicare. = dal lat. tardo excervicàre, comp. dal
dal lat. tardo excervicàre, comp. dal pref. ex-, con valore intens
intens., e da un denom. dal class, cervix -icis (v.
e specialmente sul principio, nella scesa dal castello al fondo della valle. tommaseo
era giovine. 3. discesa dal cielo dello spirito santo. panigarola,
vostra ignoranza. gioberti, 1-iv-261: dal primo istante che vi rilevaste deste segno
. martini, 2-3-32: mosè, sceso dal monte, vergendo gli ebrei tutto giubbilo
reggia inchina. 3. calato dal cielo in terra (una divinità).
. gozzi, 1-21-235: qui la scesa dal ciel gioia divina / le belle arti
e l'agamennonia età. -sceso dal nulla: ingenuo, privo di esperienza.
realtà è che un ragazzo sceso qui dal nulla e del tutto nuovo, lui,
di quella fredda e affettata gravità scesa dal botta a tutti i suoi imitatori.
pasta di sant'antonio. = dal lat. excitàre (v. eccitare)
alla petrosa pito. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
bellezza eroica e colla capacità di trarre dal nulla una falange di eroi e di
varietà gino franzi che interpretava un canzone dal titolo 'scettico blues'(propriamente 'blues
altra loro malizia presente non esperimentata dal senso o de'nocumenti che sieno per
evidente. bettini, 1-95: non dal poema acerbo e giovanile / fu vinta la
la soluzione. = dal fr. sceptique (nel 1546),
sceptique (nel 1546), che è dal lat. tardo sce pticus
sce pticus, deriv. dal gr. tktit-ixóq, deriv. da 7xzr
. per il n. 5 la derivazione dal latino è diretta. scòtto (
in quel luogo il molto potente pontefice dal cui labbro di lepre, dal cui pugno
potente pontefice dal cui labbro di lepre, dal cui pugno scettrato di stetoscopio, ci
impugna lo scettro; che è investito dal potere regale. salvini, 23-453:
(v. scettro) e dal tema di}erre 'portare'. scettrìgero, agg
(v. scettro) e dal tema di gerire 'tenere, portare'.
le supplici dalla chioma fonduta e dal bruno peplo, fra la luce e l'
sopra la ragione, poiché dall'avere, dal non avere questa lo scettro sopra ai
è il cuore e quando si allontana dal cuore, la donna è l'infima delle
, / quando l'ultima femmina / dal mondo sparirà.. / abbasso! viva
= voce dotta, lat. scèptrum, dal gr. < ixf; 7r: pov
di tristizia, isceveramento de l'anima dal corpo miserabile e dannazione abbominevole.
terra come pellegrini e sceveranti noi lontanamente dal nostro padre. sceverare (disus
, or mi scevra anco in tutto / dal dolce amato suo bel colle aprico.
io sono venuto a isceverare l'uomo dal padre suo e la figliuola dalla madre sua
ultima sera / che scevri in me dal vivo terren l'onde / e mi lasci
qualche piaggia. -liberare l'anima dal peso del corpo. cesari, 6-10
stare insieme che lo scevri la chiesa dal canone e che nondimeno lo conosca per buono
ben vivere, 6: scevera tuo spirito dal tuo corpo per pensiere e per desiderio
scevrare nel mio giudizio quelle vecchie società dal loro prestigio classicoscolastico. tenca, 1-69
di separare, sceverare ogni altro suono dal rumore del vento. -costituire l'elemento
de le stirpi orgoglio / che ti scevra dal vulgo. -selezionare criticamente;
. -in partic.: discernere il vero dal falso, ciò che è positivo da
, 4-158: sciovera tu il vero dal falso ed in una piena torbida, che
non soddisfa mai. -enucleare dal contesto, analizzare eventi o moventi interiori
belle, / mi scevro ogn'or dal volgo errante e cieco. nievo, 1-vi-92
-con riferimento alla separazione dell'anima dal corpo. s. agostino volgar.
siena, 284: chiunque si sciavarrà dal comune dell'arte de'lanaiuoli di siena
de'lanaiuoli di siena o si sciavarò dal tempo di messere ubaldo podestà di siena
ristoro d'alcuno damno o vero spese facte dal comune de la decta arte o vero
. volg. * exseperàre, comp. dal pref. ex-con valore intens. e
stare scioverata, siccome fusse excomunicata, dal convento e dalla comunitade, in fine
, e pace e gioia / ne venia dal sentir che non in tutto / sceverati
da l'altro. -staccato dal corpo (un arto, un organo)
laboratorio in cui si separa l'argento dal minerale che lo contiene. giuliani,
dove i lavoratori la tirano al pulito dal sasso; gli levano la feccia che
, sf. ant. separazione dell'anima dal corno (a indicare la morte)
nella nostra insaziabilità di angoscie. = dal nome di scevola (lat. [.
... allor che scevro / dal van romor del vulgo e queto queto /
c. gonzaga, i-181: scevro dal lito, entro io di mare in mare
al suo più nobil figlio / scevra dal mar che la circonda e serra.
altro. -per estens. diviso dal corpo con la morte o astratto dai
suo contagio infette, / che scevre anco dal corpo, in nuova guisa / le
, i-21-227: poi che scevro / fu dal terreno carcere lo spirto, / alle
'l duolo, il quale scevro è dal corpo, ciò si è quel dell'animo
ciol legno / non pò molto lontan esser dal fine. -distinto da altro in
ogni costume altrui mi par dilivero / dal lor più che li ermin da la gramatica
, dall'insistenza quotidiana dei medesimi, dal pettegolezzo che li ripercuote e li ingrandisce
difetto morale, da una tentazione, dal peccato; purgato, purificato. goldoni
del nostro parere: così almeno giudico dal pubblico rumore che non giunge mai scevro
sì lunge / da que'begli occhi e dal sereno ciglio / i'mi diè vanto
resto la maggiorità della commissione ritenne: dal quale ordinariato non è ragionevole né giusto
/ incorrattibil più? quale più scevra / dal
asta apposita che ne impedisce l'asportazione dal cassetto dello schedario, che contiene i
denunzia delle cento schede trattenute ai soci dal circolo operaio, poi a documentare il
elettore, il presidente stacca il tagliando dal certificato elettorale comprovante l'esercizio del diritto
più votare. esse sono vidimate immediatamente dal presidente e da almeno due scrutatori ed allegate
16-80: chi è marco polo? dal punto di vista anagrafico, che è
. paleogr. strato di strisce tagliate dal fusto del papiro, che, sovrapposto
= voce dotta, lat. scheda, dal gr. 'foglio di papiro'e 'tabella
maggiore frequenza nell'insieme di testi ripresi dal linguaggio economico e finanziario di cui si
= voce dotta, lat. schedia, dal gr. cr / eòta [vao;
quelli perappunto che sono nominati e descritti dal catalogo. baldini, 10-40: marino parenti
, amianto, piriti. = dal nome del chimico svedese k. w.
ostacoli, le gocce d'acqua saltando via dal suo corpo seccamente come schegge.
c upo, si tagliava delle fette sottili dal pane, che era grande. col
frammentaria e lacunosa, estrapolata e divisa dal contesto di cui era un elemento costitutivo
, che aghilev aveva divulgato a parigi dal 1909 in poi. i sakharoff erano
che mi bisogna? -la scheggia ritrae dal ceppo: ciascuno porta in sé i
proverbi toscani, 128: la scheggia ritrae dal ceppo. io. dimin
l'uno all'altro, ma tirisi dal piè di quella croce una scheggietta piciolina
. = lat. schidia, dal gr. cr / tèta, plur.
manzoni, ii-5: qual masso che dal vertice / di lunga erta montana,
citazioni, di riporti, che vengono dal dotto, dal plebeo, dall'arcaico,
riporti, che vengono dal dotto, dal plebeo, dall'arcaico, dal canagliesco
dotto, dal plebeo, dall'arcaico, dal canagliesco, dal forestiero: una lingua
, dall'arcaico, dal canagliesco, dal forestiero: una lingua deliberatamente non amalgamata
legname cattivo e imperfetto che si conosce dal non essere intieramente bianco.
am- pola selvaggia, le acque rapprese dal gelo, invetriate, figuravano come posticce
. = voce dotta, comp. dal gr. oxexetó? (v. scheletro
(v. scheletro) e dal tema di yewaco 'genero'. scheletrame,
vento si trastulla. pascoli, 105: dal selvaggio rosaio scheletrito / penzola un nido
membra inaridite dall'astinente digiuno, lacerate dal cilicio, sembrava un cadavere in piedi
austriaca magnificenza comunicar già fece al mondo dal clusio, osservate nella boemia, nell'austria
tu mollume senza / scheletro, nato dal seme d'un vecchio. -udire parlare
voce dotta, comp. da scheletro e dal tema del gr. yevvàco 'genero'.
future strofe manzoniane erano stati già trovati dal frugoni. pascoli, i-870: de'
il progresso meccanico, lo schema elaborato dal bemi, in sostanza, rimase tal
tele arrotolate e numerate. ne stacca dal suo gancio quella che porta quel dato
lesse un altro schema di legge proposta dal bertani per abolire la tassa del macinato,
forse... /... dal compagno / che va in cerca di
nella fantastica pace del ritiro / dal mister. 18. schematicità.
voce dotta, lat. schema -àtis, dal gr. o ^ rjixa-roi; '
dare opere di qualche rilievo venivano considerate dal pubblico fastidiose ed infeconde eccezioni (per
gramsci, 6-388: fin dal primo atto appaiono gli strappi e attraverso
altra esattezza se non quanta è richiesta dal bisogno di un determinato caso. gramsci,
creare le idee o i generi senza trarli dal nulla? lo schematismo è contraddittorio quanto
= voce dotta, lat. schematismus, dal gr. cx ^ xcltia ^ deriv.
umorista e il fellini cineasta è data dal personaggio di giulietta masina e da tutta
, essi ranked con fin eccessiva evidenza dal regio esercito, mentre i garibaldini facevano
. = voce dotta, comp. dal gr. cry / r ^ a vxqxonoi
schemazióne simmetriata. = deriv. dal gr. 7yf] [xa o ^
= voce dotta, lat. schoenia, dal gr. [^ à] adorna,
= voce dotta, lat. schoenus, dal gr. ayotvo <; (v.
dotta, lat. schoenum e schoenus, dal gr. t ^ oìvo?,
maggior calore lucilio sciogliendosi con una scrollata dal pugno dei due sgherani... gli
secondo altri, la voce sarebbe stata diffusa dal provenz. escaron. scheranzìa
la prima vera / quando la notte dal dì non schera, / quando tosto
), mod. égarer, che è dal frane. * waròn 'conser
voce dotta, comp. da scherlo e dal suff. lat. -formis (da
i cristalli di assinite. = dal ted. schorl 'tormalina nera'. schérma
affinché le lastre e gli scheggioni convogliati dal fiume non rompessero le pale deltula e
6. asprezza climatica; danno causato dal clima avverso alle coltivazioni. soderini
combattimento, con la stessa funzione che dal sec. xviii ebbero i cacciatori.
, 18-6: adesso l'attrice dovrebbe scendere dal letto e andare con finta e calcolata
armadura. alfieri, 8-1 io: né dal troppo sentir senno mi scherma. p
gli altri contatti umani e la sequestrasse dal mondo. 5. tentare di rendere
, / tra faggi ed elei onde dal sol si scherma, / cantando sgorga
4-270: la luce della lampadina schermata dal globo lattiginoso... moveva
luce che, rifratta dalle rocce dorate dal sole, entrava per le finestre appena
riempiva le anime d'intorno. -schermare dal sole il viso, gli occhi.
, 665: il lungo filo tratto giù dal piombo / porta ai pesci un adunco
. gualdo priorato, 10-i-32: scoperte dal cardinale tali machinazioni, andava con gran
furibonde tempeste, avendo da schermirsi e dal furore de'popoli e dallo sdegno repentino del
[la pazienza] io m'ho schermito dal fiero dolore che certo m'avrebbe occiso
dell'animo e schermirci dalla fortuna e dal mondo, credo l'amore della solitudine
destino. v giusti, 32: dal destino / schermir non si può forza od
: si ripose in letto per scermirsi dal freddo ch'era fuori di stagione assai grande
carri, tende e previsioni per ischermirsi dal freddo dalla fame e dalla sete.
chi vede pur che fiocca, / né dal freddo si schermisce! guerrazzi, 70
come reggimenti interi, abbracciatisi per ischermirsi dal freddo durante la notte, fossero contemplati
d'annunzio, lv-i-420: ella, schermendosi dal sole con la mano aperta, aguzzava
: la natura ci insegna a schermirsi dal male. -salvarsi dall'indigenza,
male. -salvarsi dall'indigenza, dal bisogno. loredano, lx-1-12: da
suoi difietti sotto contrari manti per schermirsi dal meritato castigo delle forche. caimo,
l'antico rozzore in tutto a schifare, dal quale né il divino dante, per
era solito di sortire intabarrato per schermirsi dal disturbo delle molteplici istanze che gli venivano
. guerrazzi, 2-108: andava schermendosi dal consegnare quanto aveva promesso, e,
una edizione delle mie prose in livorno dal vigo. io mi son sempre schermito
spinte dalle onde in un seno, dal quale non possono uscire né schermirsi degli
l'una dall'altra. -uscire dal tiro delle armi nemiche. soffici,
, anche predetto e testificato in iscritto dal pontefice romano: fu educata quasi sempre
non sa schermir suo danno. = dal longob. skirmjan-, l'ant. fr
nuovi aggettivi in -'istico'tratti direttamente dal sostantivo base: 'bravura schermistica'(1908
duelli verbali non escono a questo riguardo dal fioretto dello scrittore! schermita (
schermo non trovo che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti. a
io son distrutto / né schermo alcuno ho dal dolor, che scuro / m'è
mi vuoi, tuo regio manto / dal furor di costei mi faccia schermo.
ed i critici, gli scandali provocati dal suo amoralismo primitivo, senza lo schermo
133: da i volanti corsier, dal balzo e gorgo / percosso, al fin
pellicola cinematografica o sulla diapositiva, proiettata dal fascio di luce proveniente dall'apparecchio proiettore
, i: qualsiasi computer, fin dal suo primo apparire, ha potuto comunicare
annunzio, iii-i- 616: si sporge dal davanzale verso il mare raggiante; e
a quelle fare ischermo, / ché dal falso suo laccio abbiamo incianpo. d.
ciascun caso schermografato viene fatta in seguito dal medico specialista. schermografìa, sf
voce dotta, comp. da schermo1 e dal gr. ypacpr, 'descrizione'. schermograficaménte
, s'awiò egli lungo il varmo dal quale non sapeva scostarsi. landolfi,
, 2-xxi-189: di qua e di là dal jonio, sui monti d'italia e
muore, esce un lampo / di deità dal corpo per te scisso, / che
tanto terribile fu schernita in breve ora dal vento e dalla furia dell'acqua marina
zoppo, deve esser diritto. = dal longob. skirnjan. schernito (part
610: così awien che 'l vincitor dal vinto, / e che lo scher-
/ e contorse la testa, e dal profondo / delle schernite tempie ei glie le
....... rapisti dal pugno la destra, e sogghigno
. carducci, iii-2-98: qui dischiusa dal cor parola franca / è con pavento
de'nemici. panigarola, 2-272: così dal canto vostro siamo (miseri noi)
ma, per ischemo, ha levato dal fondo del mare un mattino di gloria.
e passagio ii denari. = dal lat. mediev. schirolus (nel 1336
schirolus (nel 1336), deriv. dal tardo scurìus per il class, sciurus
(1-iv-475): sì ancora riscaldati sì dal tempo e sì dallo scherzare, senza
scherzò un passaggiero, che intriz- zito dal freddo avendo ritrovato nell'ostello un capacissimo
3-105: non dico mica di non uscire dal guscio, ma almeno conoscere bene il
sono gente che non scherza e mi lanciarono dal loggione, mentre parlavo, oltre ai
scu- disce e sferzi, / muovi dal vago riso, / muovi da l'amoroso
il sol cadente / e, raggiando dal monte multiplicati i lampi, / degli
fante2, n. 9. = dal longob. skèrzón-, cfr. anche ted
scherzi, che ludibri / avran di là dal popolo defunto? passeroni, 5-46:
, sballottata, dispersa dalle onde, dal vento o in preda ad altri elementi
x-420: un impetuoso vento / ci distacca dal lido, / e fatto il legno
bellori, 2-191: il manto, spiegandosi dal gomito e sotto il seno, vela
nievo, 1-364: da questo e dal discorso che tenne dietro nacquero mille scherzetti,
, 3-74: alcune nuvolette abbigliate scherzosamente dal sole, lasciando tra sé e i monti
pioggia). banti, 9-498: dal tenero grigio di un cielo liscio e leggero
erano ingessati di fango e pioggia, dal fango simbiosizzati alle loro armi, si
s'abbia più a dir addio al mondo dal nostro placido lettone, ma che qualche
7-iii-278: a me sembra non lontano dal verisimile che il nostro 'macinare', possa essere
e delle mantovane calde, che giungeva dal forno di mattonella? flaiano, 1-i-689
la posava nel bacino portato in capo dal ministro del convito, per rendere il
stretto. bernari, 5-281: uscito dal basso don tremendina, con il suo
era seduto davanti, un po'allarmato dal baccano di tutte quelle donne schiacciate lì
ritta accanto al re, torgli il diadema dal capo e porselo sulla sua testa e
notte. cancogni, 226: fui schiaffeggiato dal vento che investiva l'altipiano. pasolini
sferzato e qual assassino di strada strascinato dal popolo fra due ladn fino al calvario.
il pianto della donna schiaffeggiata in pubblico dal suo uomo. -provocato a duello
2. per simil. battuto dal vento. govoni, 9-101: mi
davanti alla mia casa vuota / schiaffeggiata dal vento. 3. che risuona
che sulle labbra di don jacopo e accompagnate dal suo sguardo di sensuale ammirazione e di
le sole dita alla palla sul rimbalzo dal ferro del canestro per ribadirlo nella rete
che lo aveva insultato, e n'aveva dal generale felicitazioni ed encomi. verga,
esempio, lo stesso che qui arrecasi dal lombardi, correggendo la crusca con una
in precedenza da alcuni, di una derivazione dal gr. xóxacpo; 'schiaffo'.
, comp. da crxià 'ombra'e dal tema di y ^ aepeo 'scrivo, disegno'
aepeo 'scrivo, disegno'; e registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. oxià 'ombra'e ypàja [j
'disegno, figura'; è registr. dal d. e. i.
. corsini, 16-103: vien dal tetto in su la gronda / del palagio
, si scuopre colpevole. = dal lat. exclamàre (v. esclamare)
n. 4 e 5 sono attestati dal d. e. i. schiamazzìo
, 6-155: 1 quattro prigioni potevan dal carcere veder la vampa delle fiamme attizzate
terremoto per tutta la casa: gli schiamazzi dal pollaio; l'uggiolare del cane.
da schiamazzare-, secondo altri, deriv. dal lat. exclamatio, nome d'azione
e tònaca 'intonaco'; voce registr. dal dizionario delle professioni. schiancerìa,
deriv. da ascare 'bruciare', che è dal lat. ustulàre (v. uschiare
, ii-249: dopo il decreto dello schiantaménto dal regno intimatogli da samuele per espresso comandamento
frutti mostrava, irato schianta / borea dal piede. tasso, 9-39: come
: sai tu che il gelsomino schiantatomi dal vento, /... / e
cuore, fammi cader morta, / salvami dal peccato orrendo! pratolini, 3-156:
. -schiantare l'anima, lo spirito dal corpo di qualcuno: separarla dal corpo
spirito dal corpo di qualcuno: separarla dal corpo facendolo morire (anche con riferimento
., 448: per ischiantarli l'anima dal corpo sì l'andarono caendo nel capo
sardi. 10. estirpare dal cuore un sentimento, un'inclinazione,
che 'l germe / de la speranza mia dal cor mi schiante. pallavicino, 6-2-205
vanno arreticando questa bella italia per ischiantarle dal petto la fede e dai suoi monisteri
, amor, tu con feroce / voglia dal cuor cne mercé pur chiamava / (
: schiantare... dalla fatica, dal freddo, dalla fame.
de le loro giunture. -schiantarsi dal corpo: separarsene al momento della morte
, / che par che 'l cor dal corpo mi si schianti. 20
una state, / se la memoria dal ver non si schianta. 21
di legno, schiantate, tarlate, scuoiate dal tempo. montale, 5-91: la
: intorno al canale, i paesi schiantati dal terremoto del 1928 ripetono lo squallore de'
quando ero già così schiantato / dal portare sul cuore i miei poveri morti,
avete visto che controllo di sé? schiantato dal dolore, e tuttavia.. »
, tra il turbinio della polvere mossa dal vento, tra gli schianti delle mine,
bisognava intingerli nell'acido zolforico, detto dal volgo acqua forte. poi, inventato
simile materia resistente, li denominarono fulminanti dal colpo che facevano nell'infianimarsi..
5-27: la madre non si moveva dal banchetto, non più provvisto ormai che di
scaldar si poggia tegghia a tegghia, / dal capo al piè di schianze macolati.
'schianze', d'immondizie di rogna maculati dal capo ai piedi. pietro ispano volgar.
vieta, grinza e arsiccia, / secca dal fumo e tinta in verde e giallo
abbracci acchiata del pane', che è dal class, ustulàre (v. ustolare)
del piemont. sciansòira, che è forse dal lat. mediev. scannarla 'luogo in
: questo piazzone è formato in parte dal sodo del monte, lasciato così piano nell'
. ma di provenienza incerta, forse dal milan. sceppalègna 'taglialegna', che successivamente
= etimo incerto: forse comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area napol., comp. dal pref. lat. ex-, con
alcuni scalpelli, li quali, percossi dal martellin di piombo, cavassero gli ossi
dalla magnesite o il bromuro di potassio dal bromo. -come epiteto, anche
illustrandogli princìpi etici o religiosi; liberarlo dal peccato, dell'ignoranza; indirizzarlo verso
il sorgere del sole; essere illuminato dal chiarore dell'alba (il cielo).
quando vidi schiararsi quella finestra, cessai dal coniugare il verbo, e cominciai a
a tal berzaglio. = dal lat. exclarare, comp. dal pref
= dal lat. exclarare, comp. dal pref. ex-, con valore intens
schiarare), agg. reso luminoso dal sole, da un astro o anche da
, vtii-636: appare una spiaggia / schiarata dal sol. pratesi, 5-390: fetide
i tuoi fluidi? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
conto ». pratesi, 5-220: volevo dal vostro figliuolo uno schiarimento: ma ho
da un battello, può essere salpata dal battello stesso... talvolta lo sciabichèllo
lat. mediev. xabica (cit. dal guglielmotti dai capitoli dell'ammiragliato siciliano,
d'acqua'. d'annunzio, iii-2-1145: dal padule comincia a salire il concerto vespertino
. volg. * exaucàre deriv. dal tardo aaca (v. oca).
trapunta d'un oro opaco. = dal turco caprak (che è da tap 'coprire'
. rostagno, 279: arrabbiati li turchi dal vedersi così maltrattati,...
parte e quasi gli recise il capo dal busto. de roberto, 15-49: il
: i musicanti..., guidati dal loro capobanda che si trascinava dietro uno
e il berretto gallonato. = dal polacco szabla (voce di origine orientale)
s. v.]: 'sciabolare': dal francese 'sabrer', ma gli è fatto
lat. scient. sciuropterus, comp. dal nome del genere sciurus (v.
genere sciurus (v. sciuro) e dal gr. jcxeqóv 'ala'. sciurpinare
. in palermo vanno cittadini e artigiani, dal sentor di lavanda, mamma mi piglia sulle
. = voce sicil., forse dal lat. securttas (v. sicurtà)
lago il fondo, / il qual, dal sol di suso aluminato, / facean
sdrucciolare, a roma dicono scivolare, dal sibilo che fa il piede in quel
angioletti, 210: a pochi passi dal nostro portone il cavallo scivolò, cadde
2-128: epstein ha preso un boccone dal sandwich. poi ha detto: «
: povero pagliaccio, paonazzo in viso dal digiuno e dalla fa tica
tinta. montale, 1-17: scivolerò dal cielo bioccoso un tardo raggio. brancati
arbasino, 7-271: gli sketches variano dal ripugnante al surreale, con qualche scivolata nel
4. nel nuoto, posizione assunta dal nuotatore fra un movimento e l'altro
, 39-vi-146: 'scivolare': lo sdrucciolare, dal latino sibilare, onde gli scivoli una
e non turbato ancora... dal sospetto dello scivolone finanziario del nostro capo
a due dimensioni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
trippa madama; comunemente erba san giovanni, dal mattioli sclarea; nell'officine gallitico;
scivolosa. calvino, 2-85: fuori dal giardino non sapevo dove andare, muovevo
= comp. dal pref. lai ex-, con valore privativo-peggio-
dei beni patrimoniali. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il carico. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. = voce dotta, deriv. dal gr. oxxripóg 'duro', che è da
nome dalla consistenza del loro calice, e dal loro frutto che è una cariosside monosperma
che è una cariosside monosperma e dura ricoperta dal calice. = voce dotta
lat. scient. scleranthus, comp. dal gr. oxxnpóg (v. sclera
(v.); è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. oxxriqóg (v. sclera)
(v.); è registr. dal d. e. i. sclerèide
= voce dotta, deriv. dal gr. oxxrjqóg (v. sclera)
lat. scient. sclerodermataceae, deriv. dal dal d. e. i.
scient. sclerodermataceae, deriv. dal dal d. e. i. (che
. = voce dotta, comp. dal gr. oxxripóg (v. sclera)
(v.); è registr. dal d. e. i. sclerenchimàtico
volg. * excommentàre 'turbare', comp. dal pref. ex- (con valore privat-detrattivo
224): i servitori, attirati già dal rumore della porta, guardavano sgomentati lungo
che non posso riavere o la mente mia dal pensare del mio danno o gli occhi
pensare del mio danno o gli occhi dal piagnerlo. c. campana, ii-
era così stranamente comico che ne schiattò dal ridere la compagnia. 4
all'uscita del liceo, le loro traduzioni dal greco. fogazzaro, 13-35: la
. volg. * excombinàre, comp. dal pref. ex-, con valore privativo-peggiorativo
ex-, con valore privativo-peggiorativo, e dal class, combinare (v. combinare
alzate? / voi mi parete, dal terror comprese, / altrettante colombe sgominate.
la folla, i viali erano paralizzati dal traffico, i vasti parcheggi saturi, nei
non le appartengono. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
/ che alla murena accosto, lo vomita dal seno, / poi con spire innocenti
che si ammatassano e si sgomitolano dal tronco ribelle del reno.
della natura. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dalla parte ingommata. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di quinto. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
isdogliarsi mai. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
gomme di automobile. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dei nomi d'agente; voce registr. dal d. e. i.
eliminare la sericina e le sostanze impure dal filato della seta, mediante ripetute immersioni
il signor smith. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
d'azione da sgonfiarel; voce registr. dal bergamini (che l'attesta in redi
mazze ferrate a spunzone, che prelevai dal bottino dei faiti, andrei a sgonfiare il
mezz'aria. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'ste piture. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vene sgonfiate. 2. liberato dal gonfiore, guarito da una tumefazione.
,... con fasciarle strette dal mezo in su tirando lo'su la metà
., cioè concrezioni di struttura diversa dal 'peperino', nel quale restarono imprigionate.
lei saria contento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scocchi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sgonnellar pagnotte. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
spurgodella gora. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la gora. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fino alle mutande. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vecchie casette a un piano, ancora segnate dal passaggio della guerra si alternavano a costruzioni
l'altre e meglio averei fatto a dispensarmi dal venire a ceffi individui.
= voce di area seti, comp. dal pref. lat. ex-, con valore
v.). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
con la sgorbia quel tanto di materia dal pezzo su cui l'intagliatore lavora,
forma femm. sgorbiatrice è registr. dal dei. sgorbiatila1 (ant.
offrirmi in moglie. = probabilmente dal lat. scorpìus, che è dal gr
probabilmente dal lat. scorpìus, che è dal gr. oxoqjiios (v.
crepa il gozzo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
oppositamente sentirono tutti gli uficiali francesi sgomentati dal sopraccrescimento dell'acque per lo sgorgamento del
nel vedere il flutto di sangue sgorgante dal petto della vergine saettata dal bello arciere
sangue sgorgante dal petto della vergine saettata dal bello arciere pagano? 3
flora umile,... ma sgorgante dal carnosi. 4
. are. lamberti, 192: dal caucaso... sgorgano gran quantità di
a. verri, i-249: non lungi dal tempio de'solitari entro le maggiori ombre
netta voce sgorga. panzini, ii-81: dal b. del bene, 2-285
, 1-536: la sua voce sgorgava ora dal ricevitore. iperb. scendere in abbondanza
: le stesse lagrime che mi stillavan dal cuore, giunte sui confini degli occhi,
/ tumultuoso affetto, / onde sgorgan dal cor fiumi di pianto. foscolo,
tra i fiotti di sangue che sgorgavano dal petto. marradi, 366: lava tu
mite! - stillare copiosamente dal favo (il miele). pascoli
: gli astri sgorgavan come adamantine / lacrime dal profondo cielo. sanili, i-144: la
s'allargano: / né preci in carità dal gozzo sgorgano. graf 5-374:
12. liberarsi da impurità o dal sapore sgradevole mediante la prolungata immersione nell'
/ mite, incredula d'essere sgorgata / dal sasso impenetrabile del tempo.
o nascere dall'intimo dell'animo, dal sentimento, dalla fantasia creativa (le parole
, abbondante; sisente ch'essa sgorga direttamente dal cuore, non contenuta mai dal freddo
direttamente dal cuore, non contenuta mai dal freddo scrutinio dell'arte. ascoli, 52
agevolmente, tanto quel linguaggio mi sgorgava dal petto e avevo bisogno di versarlo.
6-iii-345: non è virtù che sgorga / dal mio basso talento: è don del
-far defluire l'acqua in eccesso dal recipiente in cui è contenuta.
le stelle. 5. dettato dal profondo dell'animo, da un vivo
il libero pensiero sgorgato naturale e caldo dal cuore. govoni, 276: mettevo i
/ sgorga (un sentimento). dal mesto volto / rivi amari di doglia.
sgorgherà da ogni = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
singhiozzante con un tormento che pareva accresciuto dal non poter sgorgare con facilità le lagrime
edificasse la città. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che la torre non ci provegga. ritardati dal carbone di salici e di pioppi che i
8. disus. mondato da impurità o dal sapore sgradevole mediante la prolungata immersione
cardinaleschi abitacoli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
po'di lardo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
valore di separazione o allontanamento, e dal fr. [dé \ gorger (v
sono destinati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, con valore di separazione oallontanamento, e dal fr. [dé] gorger 'liberare dalle
-in senso concreto: gorgo prodotto dal deflusso dell'acqua. salvini,
3-ii-205: allo sgorgo vermiglio, che uscì dal colloreciso di quel cadavere, grondarono di quasi
patrimonio della nazione. è questa la fonteinesausta dal cui annuo sgorgo si depositò a poco a
anima ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ancora oro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
parte del muro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sgotava delle risa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sono fatti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
piedi pensanti dei sedentari chevolevano sgovernare l'italia dal fondo delle biblioteche e dei musei.
affianchi allo scafo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sgovernate e senza freno succedevansi quali avvampavano dal cuore. sgovernato2, agg.
vedevano sgovernate. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area lucch., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
causata da una goccia di umore staccatasi dal capo e scesa nel cuore).
farle compagnia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pistoia quattro cavalieri. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
le recenti sconfitte. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
qual core / facesse invito a rimirar dal cielo / picciola offerta di sgozzati agnelli.
del caffè! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. separare gli acini o i gracimoli dal raspo per ottenerne vino pregiato.
me lo toglie. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
gran parte. = comp. dal pref. lat. eoe-, con valore
viene a fare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
giudizio negativo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. carducci, ii-2-224: io so dal bidello che solo giovedì mipagheranno: il che
stuparich, i-451: vari odori sgradevoli dal chiuso delle case si mescolavano al sentor
degli accen = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'rerum naturalium etruriae'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
in un accendisigariautomatico. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
rotto il timpano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= adattamento del versiliese sgragiolà, comp. dal pref. lat. ex-, con
e in pendio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
brigadiere juppariello der com = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cattiva figura. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sgrammaticar l'italiano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, dichiamo sgramaticare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
questa figura ». = comp. dal pref. lat. exr, con valore
sgramuffate più scienza. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ant. sgarnare), tr. togliere dal baccello i semi delle piante leguminose.
dalle spighe dei cereali, gli acini dal grappolo d'uva, i chicchi da
chicchi da un frutto, le castagne dal riccio. soderini, i-471: sgranerai
: sgranare... le castagne dal riccio. pascoli, 323: sgranava qualche
anche sostant. arpino, 7-92: dal cortile saliva appena un murmurc, losgranarsi del
). -anche sostant. 16: dal primo crestone dell'altopiano giungeva ancora lo
giubbe. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
franando col bastone. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di sgranare1), agg. sgusciato dal baccello (i semi dei legumi).
piccante e soave sapore. -uscito dal riccio (la castagna). giuliani
rapidità dell'attacco, le spire eleganti dal giuoco, imponevano all'avversario il suo stile
parabellum, sgranata contro il cielo arrossato dal fuoco e dal fumo. 5
contro il cielo arrossato dal fuoco e dal fumo. 5. spalancato,
. 6. figur. scandito dal trascorrere del tempo. volponi, 2-160
assoggettata, avvenendo certi casi. così dal tutto complessivo si passa all'unità sgranata,
non presentate le statistiche intese e volute dal senso comune, ma solamente i primi materiali
forse un 'transfert'liberatorio, un sollievo dal pessimo stato d'animo che ormai prevale
abrasione superficiale della pelle, specialmente provocata dal rasoio. cicognani, 3-180: lui
. leggo la vita di byron scritta dal cantù. mi scuote. io ho
: si dice anche sgranchire, uscire dal buco, come i granchi. alfieri,
spende o dà. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
agg. e inviti / veementi, su dal porto / che si sgranchiva, netti
membra dall'intorpidi / salivano dal carbone, / che già azzurro di brina
siffatta cordia = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ex-, con valore intens., e dal part. lità il poeta,
282: la linea dei = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
partic.: smuovere ha liberato le membra dal torpore o dalpintirizzile gambe intorpidite da un
non ancora sgranchita, col naso livido dal freddo, stretta nel suo scialle, guardava
le nelle mani, per sgranchirle dal freddo. forche che gli appicchi
energia alle membra. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che, nel loggione accanto = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cose bisogna sgranchire, = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
. lessona, 2-65: = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fa profeta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
torchiano gli acini. -liberare la castagna dal riccio. giuliani, i-282: se
] menome particelle: le quali, dal medesimo calore condotte ad esser più leggieri
a pungere. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
si sgranocchia un pezzo di pane comprato dal fornaio, non s'ha un'idea di
le fronde. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
danno o pericolo. = comp. dal pref. lat ex-, con valore privativo-detrat-
di zampa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
una erbetta. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
sgrappoli el polmone. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
acini che via via si spiccano, cadono dal graticcio nel tino. = deriv.
sopra 'l perosino. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sm. sgrassare1, tr. liberare dal grasso una sostanza, una superficie,
da un sapore sgradevole o lo stomaco dal senso di pesantezza dovuto a cibi troppo
messo addosso. = comp. dal pref. lat ex-, con valore privat
gli accostano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
imboscate comodamente. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
senso concreto: la parte grassa tolta dal brodo e usata come condimento.
e sgratato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
anni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voglio sgraticolare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
furioso, sgraffiarsi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
lentoso dipartire. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mattino seguente furono gradata- mente svegliati dal rastrellante sgrattare di un arnese metallico.
. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. sgravaménto, sm. esenzione dal pagamento di imposte, di tributi.
da principio i fiamminghiche i soldati spagnuoli uscissero dal paese con dire che questosolo mancava alla
..; la negativa sarà lo sgravamento dal peso e dalla fatempio di apollo.
peccati che al -liberare lo stomaco dal cibo ingerito vomipresente la tengono tanto oppressa
di febbre. -liberare il ventre dal feto partorendo. g. p.
traspirazione, sgrava il di lui corpo dal sopraccarico degli umori stagnanti e morbi- fici
quasi sulfureo delle orine. -liberarsi dal senso di pesantezza, dovuto agli effetti
che numa usò tali argomenti per isgravarsi dal peso del regno, i romani con
signor fabbio carandini ha prodotte per isgravarsi dal debbito che tiene colla camera serenissima e
7-iv-38: allorché l'accusato intendeva di sgravarsi dal sospetto di qualche misfatto che non si
. 5. esentare totalmente o parzialmente dal pagamento di imposte e tributi riconosciuti eccessivi
quei cittadini, li sgravò per cinque anni dal pagamento dei pesi fiscali. 6
campanella, 5-72: li spiriti, dal vapor del vino oppressi, sono ventilati
vapor del vino oppressi, sono ventilati dal suono e sgravati. siri, 1-i-112:
che vi si accumulavano. -liberare dal senso di colpa per un peccato,
senso di colpa per un peccato, dal rimorso per un'omissione o per un dovere
, ricordi che si sono affastellati oppure dal progetto di un'opera letteraria attraverso un'
catone per avere sgravato il opolo dal fascio pesante di questo tribuno. assarino,
la morte di lui [mario] dal tristo peso di quella oppressione.
peso di quella oppressione. -affrancare dal biasimo, dalla riprovazione. b.
mi tormenta. 18. liberarsi dal peccato, da una colpa, dal rimorso
liberarsi dal peccato, da una colpa, dal rimorso, in partic. con la
nello sgravarsi, mediante la confessione, dal peccato. l. capilupi, 77:
ti otterrà spezialmente che tu ti sgravi dal peso di tanti scrupoli che del continuo
4-71: un gran peso gli si sgravò dal cuore, poteva dunque trattarla male,
suo disprezzo. = comp. dal pref. lat ex-, con valore privativo-detrat-
mentre una di quelle bestiuole, sgravata dal peso, si ruzzola per terra.
. - uh! mi alzo appena dal letto. 3. sgombrato da caligini
, 5-46: là dove il mincio, dal paterno seno / superbo uscendo, per
. figur. esentato parzialmente o totalmente dal pagamento di un tributo; soggetto a sgravio
, nonrestano né son restati per questo sgravati dal pagamento della decima ecclesiastica.
b. tasso, ii-141: sgravati dal pondo / delle cure mondane, /
sentiva sgravato. 8. liberato dal peso della materialità. pattavicino, 1-56
memoria, con quali penne, sgravati dal peso della materia, s'innalzino all'
sgravatone, sf. ant. esenzione dal pagamento di imposte, di tributi.
mi sgravidi ormai? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ravviva ed anima. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
coscienza da un senso di colpa, dal peso morale dovuto a un'omissione,
che bisogna imparare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
unguento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la fanciulla, presa alla vita sgraziatamente dal giovane, s'era alzata a metà respingendolo
pasolini, 9-77: si direbbe che, dal maggi in poi, e specienella zona portiana
spasimi dell'insofferenza sua, volesse liberarsi dal calcinaccio odioso. -che ha foggia
perugia, sebben male allevato e corretto dal padre, vivendo sfron- zinatamente, fu
, 39- 39: abbiamo fin dal medioevo l'antipatia e l'odio per quei
tuo, sgraziataccio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sarae continua. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
divertirsi a sgrecarvi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scappellate o asgrembiulate. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sciolto sgreppi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
stesse viottole campestri, tracciatenon dall'uomo ma dal piede degli animali, erano sparite per
d'azione da sgretolare-, voce registr. dal bergan- volta un gruzzolo di denaro
lanucci lo stava ad ascoltare allontanandosi alquanto dal tavolo e sgretolando accanitamente coi denti pezzettini
delle cinque. -mordere gli acini dal trappolo dell'uva. de roberto,
pietre trevertine..., tocche dal fuoco, scoppiano e si sgretolano.
. gelsomino. d'annunzio, iv-2-79: dal suo letto orsola ve a
= etimo incerto: forse comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mamiani, 4-455: né dèe fuggire dal lor giudicio... il pericolo
buzzati, i-491: sulla landa sgretolata dal sole e dai sec leggiera e
evidenti e quasi vetro spongio- -riarso dal sole (la vegetazione, un fiore)
angioletti, 88: corroso, bruciato dal sole, sgretolato, suc
. l. bellini, ii-142: dal suon del bucchero quell'insolente, /
suon del bucchero quell'insolente, / dal suon del bucchero l'onnipotente, / levisi
sparso sgretolio di frane invisibili pareva nascere dal punto donde quegli spari avevano preso il
si leva! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
raffinarsi, dirozzarsi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
orli, sfilacciarsi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
rispondevan bene. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
500 chilogrammi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
un buaccio mugghiante. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
). -per estens.: diffidare dal fare qualcosa. francesco da barberino,
che elle si battano e sgridano molto dal far questo, mostrando che, facendolo,
. boc = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quale tornato, per instigazione di sassero dal molestarlo. fr. zappata, 17:
re una scintilla di quel zelo, dal quale acceso san cipriano così sgridava a
]: questa sgridano dalla cura e dal reggimento delle città e de'regni, e
contendere co'litiganti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
consiglio di renderlo al nemico e sgridati dal comandante, posero costui in prigione.
questa fu appunto la malvagità sgridata severamente dal profeta amos, ove predisse schian- tamenti
t'abbraccia sdilaccia. = comp. dal pref. lat ex-, con valore privativo-peggio-
di vaio sgrigiato. = comp. dal pref. lat ex-, con valore intens
li trova indicati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. tore. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
in quelle stanze, e, infine, dal fragoroso sgrigliolo dei suoi stivaletti lucidi.
e con la fac = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
esame della notomia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
due ne fuga. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
santissima gioia. = comp. dal pref. lat. exr, con valore
donna scarna e ossuta o, anche, dal carattere sgradevole. fanfani, uso
17-145: secondo te, adesso, andresti dal tuo socio, eh? e invece
ne andava. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
servitori! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area lucch., comp. dal pref. lat. ex-, con va
voce di area ven., comp. dal pref. lat ex-, con valore
, si smamma. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
intellettuale. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 1-283: io mi butto giù dal letto, mi vesto; na da una
: lui guardava l'acqua che sgrondava dal tetto della rimessa. -cadere dirottamente,
l'alto medioevo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scabro di butteri. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
animali. marino, 1-15-16: quindi dal duolo ad or ad or, spezzati /
de'liquidi cristalli, / quando spunta dal gange il dì sereno, / se
la non fosse qualche pazza furiosa fuggita dal serbatoio, sinché sgroppando la voce da'
): rassicurato dalcessar delle grida, e dal rapido moto della carrozza e da quelle
9-181: lepruccio lento lento si sgruppò dal mio fianco e levò in piedi.
pieno dei sentimenti che mi si sgroppano dal fondo del cuore. -aggravarsi (una
germinar del corpo? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
». «.. sgroppatagiù di sella dal suo brocco imbizzito. » 3.
e l'ultima nostra lepre sgroppi ancora dal covo. -per simil. procedere
in riviera. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a precissione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tore. = comp. dal pref. lat. exr, con valore