: liberano gli siri et altri populi dal morbo con le solle foglie di la robia
, dalla cocciniglia, dalla robbia, dal guado, dai licheni, or vengono surrogati
cioè tingere coll'erba robbia. = dal lat. [herba] rubia, propr
l'alizarina, sostanza colorante rossa estratta dal rizoma della robbia; arrobbiare.
or nero, or nibbio. = dal lat. rubéus, robìus, affine a
passion sofferto, / rompe un sospir dal travagliato fianco. aleardi, 1-19:
di pianto. zanella, 1-487: così dal core il canto / un tempo mi
/ nel verso mio, / se dal sen rompemi / sfidando il dio / de'
! la dichiarazione non gli poteva rompere dal cuore. savinio, 380: un urrà
glielo. -segnare un totale distacco dal passato. -rompere il culo a qualcuno
, traendo il cavalier a terra, sciolto dal primiero servaggio, vittorioso trionfa.
'rond de cuir', l'artista abbandonato dal successo lavora, lavora, lavora a
cavati gli occhi / con le unghie nere dal raspar la torba / per non vederlo
. -rompersi in mezzo: desistere dal proprio proposito; non perseverare.
il proverbio castigliano: il filo si rompe dal lato più debole. panigarola, 1-114
in oggi è usanza. = dal lat. rumpère, di origine indeuropea.
buonissima. le mie due camere dominate dal sole della mattina sino al mezzodì.
affidati, lasciansi in sul meglio sfuggir dal pugno il capo della fune, e voi
insegnerò già come uom satollo / parta dal divin fonte, e canti e scriva /
nostra... è stata venduta dal governo senza che ci rimanesse neppure una
v.); voce registr. dal d. e. i. rompiculo
rompimenti di cervello che mi fa quel dal piombo, il quale è sì gran
per molti cittadini che doveano avere grossamente dal comune e ne furono diserti. buti
accordo. siri, x-938: che dal canto della svezia non si mulinasse il rompimento
0 di una lega. pagliari dal bosco, 143: il re francesco primo
se quell'onoratissimo prelato non era ricevuto dal cardinal di lione in fiandra, facilmente pericolava
pallavicino, ii-256: alcuni stimavano desiderarsi dal papa rompimento fra carlo ed enrico per
se ben si considera, non fu dal casa usato solamente nell'antidetto gravissimo sonetto
secche, con le proprie mani estraggono dal fondo della carena le merci più care
comp. dall'imp. di rompere e dal plur. di noce (v.)
: quel rompiscatole di un tamburello, dal canto suo, non cessava di battere col
è riuscito di liberarmi dall'assedio fattomi dal padre candido di vercelli, carmelitano calzato
latini 'coccothrau- stes', nome che viene dal greco che vuol dire rompitore degli ossi
. riparo atto a proteggere le piante dal vento; frangivento. savimo, 3-115
lat. scient. romulea, deriv. dal class. romuleus (v. romuleo
v. romuleo); è registr. dal d. e. i.
passeri, il quale troppo avea deviato dal vero nelle lettere roncagliesi. roncaióne
g. p. maffei, 216: dal sonno aborriva [san bernardo] come
paura. = lat. ronchdre dal gr. jboyxiàw, forma secondaria di
d'agente da roncare2; voce registr. dal d. e. i.
a l'erta. bergantini, 1-453: dal sonno lascia vincersi, e sdraiato /
intorno alle rogge, dei ronchi scottati dal sole. 2. ciottolo,
cacciassero e stendessero a loro talento intatti dal pennato e dal ronchio i rami ed
a loro talento intatti dal pennato e dal ronchio i rami ed i tralci, allegando
6-iii-242: tutta quella piattaforma si eleva dal suolo così bene immorsata che sembra d'un
. d annunzio, iv-2-1046: su dal riverbero di tanta cenere rovente sorgeva il monte
e l'ombra che giù vi cade dal rigido colmigno, ritorto a corno ducale,
il camposanto di t. non è lontano dal paese, né dalla polverosa strada carrozzabile
, 491: quei dimoni uscirono di sotto dal ponticello e volsero contra lui [virgilio
sospir versando, e il sangue / dal collo in sì crudel foggia trafitto.
. da runcina 'pialla', a sua volta dal gr. xavrj, di origine indeuropea
bestiale. = per antonomasia, dal toponimo spagn. roncesvalles (cir.
dell'esercito di carlo magno, guidata dal paladino orlando, fu assalita a tradimento
= voce dotta, lat. rhoncus, dal gr. poyxós, deverb. da
pennati si possono prendere in mano utilmente dal possidente. -roncolétto.
paoletti, 3-43: tratte che son dal terreno le radici dell'iride, le
/ gli staggi scortecciati e fatti lisci / dal roncone e le pertiche bislunghe / e
il quale fu interrotto poco più tardi dal battere che facevano i guardiani di ronda
in uno dei posti avanzati molto lontani dal centro dei nostri. g. raimondi,
di una rivista letteraria pubblicata a roma dal 1919 al 1923 da un { gruppo di
intorno', femm. sostanti di rond, dal lati rotundus ìy. rotondo).
. dall'ingl. round, che è dal lat. rotundus (v.
provenienza sett. e padana, deriv. dal lat. rotunda, femm. di
lacci d'amore e stracciato di continuo dal sentimento delle proprie passioni. cialdini,
, col salto mortale indietro. = dal fr. rondade, deriv. da rond
, deriv. da rond, che è dal lat. rotundus (v. rotondo
dotta, lat. scient. rondeletiidae, dal nome del genere rondéletia (v.
dotta, lat. scient. rondeletia, dal nome del naturalista francese g. rondelet
-rondella grover: quella che, caratterizzata dal taglio radiale con gli orli sfalsati,
rondellina della sigaretta. = dal fr. rondelle, deriv. da rond
, a due o tre voci, caratterizzato dal ripetersi di un ritornello alla fine di
per tutto il secolo decimoquarto. = dal fr. ant. rondel (mod.
(mod. rondeau), deriv. dal lat. * rotundellum, dimin.
in sardegna a mostrarsi è la rondine dal petto insanguinato, la comun rondine. manzoni
, 1-16: come una pietra, dal cornicione del palazzo, una rondine marina.
dante, par., 32-21: dal settimo grado in giù, sì come
poco di conserva di cotto. = dal topon. scalea, in provincia di cosenza
.., dovendo avere certi denari dal decto vincenzo de prete riccio, vennaro
scalena / non si'tranlassato. = dal provenz. escalina, deriv. dal lat
= dal provenz. escalina, deriv. dal lat. scala (v. scala)
dell'asse sul piano della base diverso dal retto (un cono); che ha
voce dotta, lat. tardo scalènus, dal gr. axax ^ vó:; 'zoppicante
voce dotta, comp. da scaleno e dal gr. e$pa 'base, faccia'.
voce dotta, comp. da scaleno e dal gr. 'taglio'. scalentare, tr
'scalentarsi, scaldarsi'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
zini di larese et i bordonali di larese dal fil da serrar le coperte, le
tenervi vasi di nori. = dal lat. tardo scalerius per il class,
e noi vi entrammo. = dal portogli, escaler. scalèra2,
, ai mercanti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
soma se va a uno uscetto, dal quale scendea una scaletta in una stalla
ah'estremità del braccio più lungo, dal minore vien mosso o sollevato il peso da
di mano in mano che si paga dal debitore al creditore. fusinato, ii-13
nominato suo rappresentante. = dal lat. excalfacére 'riscaldare'; cfr. fr
. = metatesi di * sfalcare, dal longob. falkan 'togliere, le
. = voce genov. comp. dal pref. lat. ex-, con valore
alquanto la pelle. = dal lat. scarificare 'incidere superficialmente, scalfire',
, ii-327: toglieva i teneri baccelli dal grazioso cestino, li scalfiva per aprirli,
12-123: i secoli erano fuggiti via dal palcoscenico del mondo senza scalfire le prerogative
secondo alcuni da scalficcare, secondo altri dal lat. tardo scarificére, var. di
, simile a corda di cetra appena scalfitta dal plettro. 4. figur
deriv. da scalibregma, comp. dal gr.? xax [e-jw] 'scavare
triassico. = voce dotta, dal lat. scient. scalidae e scaleridae,
voce dotta, comp. da scala1 e dal tema del lat. facére 'fare'
l'aggettivo sarebbe davvero incomprensibile. = dal nome del teatro la scala di milano,
milano, deriv. a sua volta dal nome della chiesa di santa maria della scala
= comp. da scala1 e dal gr. ixéxpov 'misura'. scalinare,
le due file di enormi cipressi battuti dal sole. calvino, 2-16: scivolavamo per
fregio, sfrangiati nel capitello e punteggiati dal grigio della calce, dànno l'idea
da uno scalino si sale al secondo e dal secondo fino al più alto, e
entrarvi pagai tre scalini. = dal fr. escalin, che è dall'oland
le scalleranno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
levarsi i calli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area seti., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
leggero malessere dovuto a un brusco passaggio dal
scalmane, se tosto che l'uomo dal naturai temperamento si sente fuori, alla
lo tirava. infatti si guardavano bene dal commettere simili imprudenze; e nelle maggiori
: gli organizzatori dalla cravatta svolazzante e dal largo cappello nero sulla fronte sporgente si sbracciavano
scalmanarsi, altro non facevano che trarre dal fuoco le castagne per i sozzi di
di vespro o incirca, benché fussino iscalmanati dal caldo e che avessino grandissima sete,
per lo caldo grande che era allora scalmanato dal sole, beendo acqua per rinfrescarsi,
di acqua, onde ristorare le fauci riarse dal gridare e dallo scalmarsi. bresciani,
tim'ora / che sciòr si dèe dal mortai corpo l'alma, / sento
di bovino cuoio; / e vide dal righino alto di poppa / sporger le pale
inchiodati l'uno di seguito all'altro dal più grosso al più fine,
). = lat. scalmus, dal gr. < rxax [xóc, corradicale
; la var. scaloscio è regista dal dei. scalógna (ant.
= voce di area sett., dal lat. \ caepa \ ascalonia '[
, non è stato per acquistar fama dal biasimo suo, ma per mostrar a certi
lat. scient. scalopinae, deriv. dal nome del genere scalopus (v.
dotta, lat. scient. scalopus, dal gr. raaxo4 -otto? '
la var. scàlope è registr. dal d. e. i. scalòppa
scaloppina (v.). = dal fr. escalope (nel 1691 come 'modo
scallop, che è a sua volta dal fr. ant. eschalope 'guscio', dal
dal fr. ant. eschalope 'guscio', dal medio oland. scholpe, schulpe;
nella vacca. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
valore privativo-detrattivo; la voce è attestata dal dizionario delle professioni. scalottatura,
fece un passo indietro. allora cecco scivolò dal suo seggiolino sullo scalotto e corse,
. = voce dotta, deriv. dal lat. scaipére (v. scalpire2)
immagine, in una reione così lontana dal centro dell'impero, ne dà un'ef-
: volle il banchiere spazzarne i secoli [dal palazzo], facendo da cima a
la quale arme sebbene fu fatta scarpellare dal magistrato de'dodici che ebbe cura di spegnere
natura scarpellati a perpendicolo. = dal lat. tardo scalpellare, denom. da
a un sepolcro assente l'un de'prigioni dal bonar- roto estorto al sagro..
che è molto atta a lasciarsi maneggiare dal scarpelletto. dalla croce [tommaseo]
scarpello di maladicenza me lo scancellaranno mai dal cuore. bianchi, 38:
posta, lavorargli pulitamente. = dal lat. scalpellum, dimin. di scalprum
scalpesta e'lavorati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ma ben leggiadro altiero, / se dal devere il ragionar non muto / non
. = voce dotta, deriv. dal lat. scalprum (v. scalpro)
conoscendo la forza del nume non conosciuto dal suo signore, ostinossi di non volere
inghiottiva con gli occhi. = dal lat. scalpère (v. scalpire1)
. scalpitìo, calpestìo; rumore prodotto dal passaggio disordinato e turbolento di numerose persone
era più scalpitante, cercava di uscire dal chiuso del ialazzo-salotto, gli piacevano le
scarpisató). ant. calcato, schiacciato dal ripetuto passaggio di uomini o animali (
. 3. figur. afflitto dal dolore; vessato dalle avversità. seneca
, agg. ant. segnato profondamente dal passaggio ripetuto di uomini e animali (
6-ii-140: tolga il cielo che, dal giorno che io m'ebbi l'uso della
papini, 27-1029: isolato e recluso dal mio amore che sapeva mettere al servizio della
volgar., i-iq (13): dal diavolo nasce l'ordine de'pensieri,
uomo per diritta ragione a conoscere il bene dal male. bibbia volgar., vi-41
scaltro. serdini, 1-67: se dal laberinto e da'tuoi impacci / pria mi
reggere le inclinazioni, accioché non sviassero dal retto, che 'l contemplare le cagioni
. volg. * excauterìre, comp. dal pref. ex-, con valore intens
con acqua. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
i tempi ne'quali il rosignuolo cessa dal canto? monti, x-2-156: il
vita, dagli studi, dalle esperienze o dal lungo esercizio di una determinata attività.
l'apporto culturale sarà sempre meglio eclissato dal momento scuro dell'infanzia.
monaca, velata, rinchiusa, separata dal consorzio degli uomini. scaltro
scalvar il bosco. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
le scalcia piedi, et un altro dal disopra che le ordina i capegli. buonarroti
fece tagliare ila striscia di terreno] dal cominciar della muraglia fino al fondo del fosso
orecchie la barba, cni furtivamente si scalzava dal capo la chioma pettinata a due bande
mestieri che facea e come era amato dal suo maestro. lettere di cortigiane,
, 615: questa mattina, spinto dal mio furore, son stato a ritrovare
lunghe interrogazioni. 7. estromettere qualcuno dal potere, da una carica, per
adunate e discussioni un movimento per scalzare dal comandante tutta la gente pesante e arruffona
fabbrica in maniera che l'acqua scalzi dal pozzo fino ad un'altezza capace d'
meno la latina. = dal lat. excalceàre, comp. dal pref
= dal lat. excalceàre, comp. dal pref. ex-, con valore privat
bartoli, 9-31-1-163: scalzate e tirate giù dal lor medesimo peso [le mura]
tremante di freddo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e mantenere statuti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dei savoia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che spigolistra. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
contrade dette camaldoli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dicto pagamento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
., e da un denom. dal gr. xpe (jla correzione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
casetta assai solitaria... noi, dal cortile entrando, ci riporremo in questa
d'inghilterra andrà scorrendo e coll'avvenimento dal boccaccio descritto farà confronto, con conoscere
plautino ranione, usciti dalle stoviglie o dal macinìo? e pur tu vedi con
, l'errore del detto scambiamento procedette dal non aver posto mente che il rivolgimento di
: la mina di ladislao non liberarci dal pericolo, ma scambiare pericolo, perché
, fummo presentati l'uno all'altro dal maestro, scambiammo qualche parola. e
scambiar le carte. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
5-69: gli scambiatori dì calore, dal cui ventre ancora aperto smntravede il groviglio di
ma si veda tutte le strade bloccate dal macellaio e dai suoi garzoni.
: fu anche ammessa e dall'assembea e dal sieyès una correzione suggerita dal celebre avvocato
assembea e dal sieyès una correzione suggerita dal celebre avvocato target e che consisteva in
venuta la regina di spagna, accompagnata dal duca d'alva e dal conte di
spagna, accompagnata dal duca d'alva e dal conte di benevento,...
, si toglie in certo modo il sole dal mondo? garibaldi, 2-197: passammo
una semplice salutazion fattavi a nome mio dal mio preposito, voi mi diate sì
x tra le due lingue che stanno dal limite orale-grafico in su e le lingue che
in su e le lingue che stanno dal limite orale-grafico in giù. 3.
francia a firenze, richiedeva con viva istanza dal gran duca desse lo scambio al governatore
scambio doppio); è costituito principalmente dal crociamento, dalla parte intermedia e dal
dal crociamento, dalla parte intermedia e dal telaio degli aghi, che può essere manovrato
= voce dotta, lat. scambus, dal gr. tk queste furono forse appellate scambucie. = dal lat. mediev. scambucinus, deriv. lat. mediev. scambucinus, deriv. dal lat. tardo camox -dcis (v e accende il fuoco. = dal fr. chaume, che è dal lat = dal fr. chaume, che è dal lat. calàmus (v. calamo1) s'ella importasse. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore scamerazióne, sf. ant. il togliere dal sequestro o dah'incameramento un bene bianca. = etimo incerto: forse dal gr. ijtèóv 'presso'e (acpo; pastrano, mentre a torino vi scamiciate dal caldo. sbarbaro, 5-70: qui il schianciano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore se non ci fosse stata quella ragazzona dal mento grosso, scarmigliata e scamiciona, ), né latino, né dedutto dal greco. = voce dotta,
veder si potesse. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce dotta, lat. tardo scamma, dal gr. axamia 'fossa'. scammellare
andivenivi singhiozzando ilarità. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fare una scammellata. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce napol., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. vale 'cibo grasso'ed è probabilmente dal lat. cammaron (gr. xà|x [
terapia come purgante. = deriv. dal lat. scient. scammonia (v.
. scamullà 'spollonare'), che è forse dal lat. caput mutilare (v.
. ex-intens.; voce registr. dal d. e. i. (che
dotta, lat. scammonèa e scammonia, dal gr. zxa \ i. \
dieci ore filate. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scamosciato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
i lombi!, le scarpe buone dal tomaio di vernice, dalla bocchetta di
cosa con la sua destrezza, corre subito dal camorrista manutengolo che gli dà forse il
escamar 'squamare, insospettire', deriv. dal lat. squama (v. squama)
è data? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce sen., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scampa grida, / per qual dal loro giudicio s'appella. antonio da ferrara
che si sposano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
nievo, 721: morì colpito dal fulmine mentre scampanava durante un temporale.
pascoli, 287: altre due voci ora dal monte al piano / s'incontrano:
vaporiera col fumaiolo a imbuto, preceduta dal vasto scaccianeve, 'faceva'a passo d'uomo
maledetto senno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, una messa de lo spirito santo cantata dal cardinale di santa croce. aretino,
di cappella e l'orchestra, ma dal più al meno fu sempre la solita
fatto di stanarlo di letto e di condurlo dal moribondo. cantoni, yyr. don
un campanello. pratolini, 3-48: dal capolinea il tranviere scampanellava la partenza.
accomodarvi ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. -con riferimento al rumore prodotto dal frantumarsi di un oggetto di porcellana.
con uno scapaccione l'avesse fatto saltare dal piedistallo in mezzo alla sala. =
68: a quel tumulto aereo risponde / dal cuore un fioco scampanìo, sì lieve
perduti ornai tanti soldati, / altri estinti dal ferro, altri dal male, /
, / altri estinti dal ferro, altri dal male, / e quei che da
. goldoni, xiii-797: felice quel che dal periglio scampa, / e della grazia
bruciavano le suole e che se scampavo dal tribunale c'era qualcuno in libertà che
la peste, che gli altri assaliti dal morbo, ma senza precedente costernazione d'
di giunio senatore, non fu tocca dal fuoco, allegando che di claudia quinta
: la cui statua già due volte dal fuoco era scampata. g. caputi [
da un pericolo o, genericamente, dal rischio di morte; sottrarla a un
morale. -in partic.: salvare dal peccato, dalla dannazione eterna (dio
dessi, ti farei sbalzar la testa dal busto. leonardi, 3-166: disdegnando
intera, / e morte lo scampò dal veder peggio. piovene, 7-522: l'
gravosa; riscattare dalla schiavitù; affrancare dal potere di altri. bibbia volgar.
schermo non trovo che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti, / perché
, dio mi scampi da giustiniano e dal 'digesto'che non potrei digerire in eterno
, i-642: dio mi scampi e liberi dal fare della lirica. tecchi, 11-18
. borghini, 1-149: il teatro fin dal suo principio è il sacrario di venere
i cani. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
modello di malaticcio-, voce registi-, dal tramater che l'attesta in zucchero bencivenni.
de uer maistro è un sorzador quaxi scampador dal ostro fin al maistro ala volta de
più che uno scampirro. = dal sardo scampimi. scampo1, sm
su la via dello scampo condotta / fui dal signore che vede, / perché presso
leopardi, 198: tutto il campo / dal correr presto procacciò lo scampo. bollettini
fuga. -liberazione dalla prigionia o dal carcere. sercambi. i-310: avendo
sempre nemica, / sì che io sviato dal mio scampo fui; / et ardere
iii-519: poi che scampo non ho dal mio bel sole, / se non
/ ma fulmine fu in me, dal quale scampo / non v'ha, perché
filosofi, i quali, non afflitti dal tormento, ma noiati dalla vanità delle passioni
; il secondo, censurato a torto dal muratori, con quelle vocali intoppate le
far il colpo di bolea, dal suo imbrandire, l'avversario timido divenuto
. buonarroti il giovane, 9-115: dal popol, da'furfanti e dai ragazzi /
= voce venez., che è dal gr. xà [« cr 'bruco',
scampolo del suo bicchiere, ma fu indi dal santo ricusato: in quel luogo fa
esatto il confine tra la selva acquistata dal cavaliere e l'ultìmo scampolo di terra
potere. lucini, 3-181: sorge dal fango dell'urna politica, / tra il
che è sfuggito, rimasto', oppure dal provenz. escapol, che è da
stesso che 'camuffare'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
assoluti dell'ottocento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cera o altra materia che lo difendi dal sole. 4. ossicino,
scanaglieranno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
del lezzo antico. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fosse declivi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'acqua). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
una trasposizione in pietra della scanalatura risultante dal semplice fatto di scortecciare a colpi d'ascia
porta scorticata metteva subito in un locale dal pavimento di cemento a scanalature. soldati,
nella cava, lungo la vena annerita dal masso, fra scoscendimenti e ripiani abbandonati,
maciulla). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: dicanapulare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tutte l'armi de'medici, che dal dodici... al ventisette erano
il suo creatore. montale, 2-16: dal porto / di ver- nazza le luci
nazza le luci erano a tratti / scancellate dal crescere del- l'onde / invisibili al
questo caso... la scancellerei dal piccol catalogo de'miei veri amici. colletta
allo stile di giurar per augusto, scancellò dal senato. -cassare dalla lista dei
baldini, i-148: zagora, scancellata dal cannone. zagomila, scancellata, macerie
scarpello di maladicenza me lo scancellaranno mai dal cuore. g. bragaccia,
più rivedermi, avrai me tosto / dal tuo cor scancellato. pellico, 4-291:
: la rimembranza / di me scancella dal tuo seno; in pace / vivi.
ch'all'empio tiranno / ne fé soggetti dal peccar d'adamo. avisi del giapone
mi prescrive quelle penitenze che devono scancellare dal mio cuore codesta macchia. panzini,
guisa si otterrà o di scancellare in tutto dal di lui animo la viziosa inclinazione o
intr. con la particella pronom. dileguare dal pensiero o dal ricordo individuale o dalla
particella pronom. dileguare dal pensiero o dal ricordo individuale o dalla memoria collettiva;
del carretto, cvi-707: io vò che dal mio petto se scan- zelli / ogni
1-i-23: la tua immagine si scancellerà dal mio petto coll'ultimo respiro della mia
è accelerato da un'altra causa: dal maggiore o minor numero di gente mediocre
13. dileguare (un'espressione dal viso). manzini, 18-239:
specie di tremolio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
se non che mezzo scancellati. -dileguato dal volto (un'espressione). abriani
'serre-papiers'dei francesi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
da ogni parte. lanzi, v-218: dal crespi abbiam notizia di alquanti scolari da
si lasciassino dall'apparenza del suo procedere e dal suono delle sue parole addormentare. metastasio
, e per quanto ho potuto scandagliare dal suo discorso e dal suo contegno egli empie
ho potuto scandagliare dal suo discorso e dal suo contegno egli empie perfettamente la misura
cimento. sagredo, 1-234: uscirono dal castello alquante truppe turchesche per scandagliare con
la carta diligentemente scandagliata a passi inglesi dal suddetto signor morozzi. 2.
, e giù lo scandaglio per capire dal fondale dove si fosse. -scandaglio
e l'eco di tale suono, riflesso dal fondo e raccolto da un ricevitore.
emissione di ultrasuoni, che vengono rimandati dal fondo e rivelati da un apposito ricevitore,
ricevitore, insensibile ai rumori parassiti prodotti dal movimento della nave. brignetti [
misure fatte da periti delle parti e dal mandato di sua santità. g. b
dello scandaglio fatto sul danno proveniente temporalmente dal troppo numero di feste non necessarie.
-a firenze e a siena, prezzo fissato dal magistrato per la vendita al minuto delle
ognor dei scandalezzi, / e poi dal padre superior si viene, / che
mondo e li prìncipi scandaliggiati s'alienino dal pontefice. birago, 130: per
quello scandalo in casa! -turbamento suscitato dal paradosso della morte sulla croce, riservata
, di separarsi legalmente ma senza scandalo dal marito, di provvedere a tutte le
. tardo (eccles.) scandàlum, dal gr. (jxàvsaxov, di origine
, 3-220: per rimuovere il viceré dal suo scandaloso proponimento, l'abbiamo più fiate
clamore o turbamento sia in quanto biasimevole dal punto di vista morale o legale oppure
maturazione in 50 giorni. = dal lat. scandàla e scandùla, di origine
montale, 1-41: fusello teso dal muro / sì come l'indice d'
per uomo impotente governato dall'impeto, non dal consiglio. siri, ii-824: avampò
[in muratori, cxiv-44-173]: dico dal tempo del petrarca, che fu non
passato nel linguaggio scient.), dal gr. s * àv<$ii; -iy.
. cambriano superiore. = dal nome della scandinavia. scandinàvico,
: quella che si è istituita fin dal medioevo fra svezia, norvegia e danimarca
dotta, lat. scient. scandìum, dal nome lat. scandia della scandinavia,
campana, 84: il silenzio era scandito dal trotto monotono di una pattuglia.
la concretezza dell'esperienza tangibile in versi dal ritmo scandito, sillabato, come se
morbida, di papa mastai, lenta scandita dal gesto sacro, mandò sul popolo riverente
ore scandite dall'orologio a pendolo o dal variare della luce sulle pareti della stanza
caffè o nelle brevi passeggiate, scandite dal silenzio alterno degli interlocutori, ognuno rigirava
pistoiese per asse, tavola. = dal lat. tardo scandùla, deriv. da
var. di scandolaro1-, voce registr. dal guglielmotti che l'attesta in documenti
deriv. da scandolarox; voce registr. dal dizionario di marina che l'attesta in
dulato squameamente. = deriv. dal lat. scandùla (v. scandola)
di qualche scanfardaccia che gli = dal lat. scapha (v. scafa1)
= etimo incerto: forse adattamento popolare dal fr. escourgée, che è dal
dal fr. escourgée, che è dal lat. volg. exeorrigiata (v.
, di etimo incerto: forse comp. dal pref. lat. ex-, con
il cielo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(scànico, scànichx). scrostarsi dal muro, sgretolarsi (l'intonaco).
giù le castagne. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
in latte. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
., e da un denom. dal lat. canus 'bianco'. scanidato (
cantano e scanipucciano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
via a rieto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
maiale. pirandello, ii-2-486: ho dal comune l'ufficio di badare
importante all'economia domestica, perché ignorata dal lasca, non entra in altri vocabolari
comp. dall'imp. di scannare1 e dal milan. palpèe 'cartoccio di roba da
, scappati di casa. = dal ted. schnapphahn 'brigante a cavallo', attraverso
ch'egli aveva cacciati o fatti cacciare dal mondo,... fino all'ultimo
tanto che l'anima sua fosse separata dal corpo. -sgozzare una persona immolandola
: si uccidono gli agnelli o dal cuoco o da altra simil persona a chi
b. segni, 181: si cavò dal lato il pugnale, ed appoggiatoselo alla
vi voglio andare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
canna della gola. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
/ ove a'cesarei gusti / scannati dal furor cadean gli atleti. giannone,
giunto alla tomba d'una fanciulla scannata dal ganzo, le imponesse di apparire per dargli
grossissimi,... andatosene quivi dal sacerdote, gli domandò qual fosse la cagione
ti dicevo che io ho veduto fare dal tuo maestro, o ermotino? come a
: non spunta mezzogiorno che già cascano dal sonno e te li trovi a dormire come
[rezasco], 98: gabella che dal volgo vien chiamata dazio della scannatura.
o altro metallo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
da nulla. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di cannella sturata. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. { scannèllo). svolgere il filo dal cannello. tommaseo [s.
sul cannello. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
con un salcio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mi sono detto, alzandomi a fatica dal sedile a scannellature. 2.
disegnativi, benché non sia diffìcile desumerli dal costume nazionale, con gli iperbolici cappelli,
orbita, costituita dall'osso lacrimale e dal processo frontale del mascellare superiore e destinata
nel centro e qui mi trovo / sceso dal sommo degli empirei scanni, / perché
. sono fatte dalle acque marine separate dal mare col mezzo degli scanni o staggi
colui chi più volte è stato allogiato dal conte di pagliazo e dormito col conte
giaceva sopra uno scannone forato. = dal lat. scamnum, di origine indeuropea.
: tirar corregge. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a coro'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
excanonico et excanonicor: deporre ed esser deposto dal canonicato ». scanonizzare (
. scanonicare), tr. togliere dal numero dei santi. b.
me di scanonizzarli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 8-87: il colonnello ti poteva scansare dal servizio di guerra, se voleva.
viola quella legge, scansando le frecce dal corpo di enea. fenoglio, 5-i-736:
fatto da aeria; venere in amatunta, dal suo figliuolo amato; giove in salamina
, 160: essendo egli stato avvisato dal segretario della reale accademia fiorentina che,
aritmetica nella scuola tecnica di treviglio, dal ministero della pubblica istruzione mandato a insegnare
e si causerà l'equilibrio all'incirca dal cambio. -sopprimere una carica ormai
ella, vedendo che non potea scansarsi dal nuovo assalto salvo che coll'accortezza, non
i-223: un cattivo pagatore credea scansarsi dal soddisfacimento di un debito da lui contratto
campanella squillava limpidamente accompagnando i salmi sussurrati dal prete. i cani vagabondi si scansavano
/ ad alessandro: « scansa un po'dal sole ». -sfuggire a
scansa la farina. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
altra pentola... stava adesso scansata dal fuoco. -parcheggiato al margine
che, in venezia, a partire dal 1576 ebbero il compito di individuare ed
sempre francamente contribuito tutti buoni ufici dipendenti dal loro potere. milizia, vii-23: la
di ritirata e di scanso ben regolato dal combattere, durarono infino a che..
iberiamolo ancora, sebbene piu difficilmente, dal pirronismo con lo scanso della buona intenzione
che vostra eccellenza si facesse adottare dal signor ridolfo nella famiglia de'baioni
languido o feroce. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pronom. richiamarsi alla realtà, riscuotersi dal torpore, dall'ebbrezza. bontempelli,
dell'arte. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
morte / crudel'e forte. = dal sicil. scantari, denom. da scantu
]: 'scantinare': lo dicono nel veneto dal mancare in qualcosa al dovere, alla
, alla convenienza, presa l'immagine dal cantino del violino, perché il bene è
ranno e dureranno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'abissu. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scantinati della filologia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
legno di sopra. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ovato mandato a donare al gran duca dal suo serenissimo genero... questo non
. là mi parve di colpo di scantonare dal mondo. -perdere la concentrazione
dipoi hanno fatto insieme e forse anche dal dibattimento dei fiotti dell'antico mare,
il più destramente che per lor si potè dal tiranno,... si portarono
me si scantonano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la scuola. idem, 6-99: scantonato dal tempo e dallo spazio, / guardare
e un moccicone di sasso, corroso dal tempo edace, a cui mancano le
gli affari altrui. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
anche il titolo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
le leggo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= adattamento del lat. xanthium, dal gr. ijàv-siov, deriv. da
e beffandovi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
5: emergono dai dialetti (e specialmente dal romanesco) molte qualifiche spregiative: impunito
., a posteriori, lo cacciava dal suo regale cospetto. fucini, 117:
: la donna si alzò e uscì dal bagno, diede due scapaccioni al bambino nudo
con uno scapaccione l'avesse fatto saltare dal piedistallo in mezzo alla sala.
po'lunga. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
lat. scient. scapanus, deriv. dal gr. < xxa- raxvr) 'scavamento'
si lagna. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ch'è detto in latin grecolo / dal portar la bandiera vexillifero. s
atomo e l'impossibilità della creazione mondiale dal nulla. pirandello, 8-271: il
voleva intentare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. che per molte scapataggini s'era ritirato dal servizio. giusti, 4-ii-568: la
e scapata, finiva per essere licenziata dal servizio. 2. dissipato,
vivo ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area sen., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
]: 'scapecchiare': nettare il lino dal capecchio. 2. lasciar fuoruscire
un fier galluzzo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quale si separavano la canapa e il lino dal capecchio, con movimento manuale o meccanico
strumento col quale si separa il lino dal capecchio. = deriv. da scapecchiare
. sikbeg 'carne marinata', a sua volta dal persiano sikbà 'cibo acido'; la var
scritta a venezia contra i suoi scapestramenti dal cardinale ludovisio [l'ambasciatore],
{ scapèstro). disus. liberarsi dal capestro, sciogliersi della cavezza (un cavallo
meco immortali / poi che l'alma dal cor non si scapestra. b
qualcheduna fra le migliaia di guardie assoldate dal suo dicastero scapestrasse. l'illustrazione italiana
6. per simil. allontanarsi dal gregge (un agnello).
7. tr. liberare un cavallo dal capestro. n. villani, i-2-4
libidine nostra. -figur. liberarsi dal legame amoroso, dagli obblighi dell'onore
di voler morire. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
guida il senso, il quale, dal caldo della giovanezza portato, non l'ascolta
nelle pecorelle, le quali, scapestrate dal sonno, fecero uno strepito pieno di confusione
carrà, 503: si era tutti, dal più al meno, dei puri scapestrateli
xii-152: a queste belle rimostranze conseguitarono dal canto dei deputati escusazioni di non sapere
deputati escusazioni di non sapere come dispensarsi dal precetto de'superiori di segnare e di
matrimonio. siri, 1-vii-694: fu dal re approvata la parentela di pi- lorano
idem, x-804: in caso di renitenza dal canto degli spagnuoli si sana scapezzata ogni
el collo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vedono i suoi tratti ossuti e arsi dal vento, il naso scapezzato, l'
più d'ogni altra feconda e fruttifera dal suo scapezzo e reciso tronco e mozzi
/ nel forziero. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la scala a chiocciola, bastava guardarla dal basso. moravia, 23-136: i
., roman., comp. dal pref. lat. ex-con valore di separazione
voce dotta, comp. da scapo e dal suff. lat. -formis (da
in quell'anno romanino era completamente preso dal nuovo demone del colore smosso, che
ruzzando in briglia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fatti di cesare, 91: marzia dal monumento così scapelliata et in- cennerata,
da'suoi ruggiti e non punto atterrito dal suo furore... si avventò sopra
, 2-11: e pinete verdi scapigliate dal vento. sbarbaro, 1-61: ci
, sviluppatosi in lombardia e in piemonte dal 1860 fino alla fine del secolo,
novelli, sapete! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di aver sofferta maggiore o minore alterazione dal fuoco vulcanico, sicché sono rimasti per
nostra religione,... ben lontana dal rendere le passioni più vive, cerca
riputazione. magalotti, 26-35: accusato dal cancelliere e da altri suoi nemici di mago
scapitò mai nulla. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di quelli che realmente se gli attribuiscono dal resto della società commerciante in virtù di
4-5: dopo aver borbottato alquanto, dal brontolio passò alla ribellione; una bella
funghi velenosi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la città da qualche punto elevato, dal gianicolo o dal pin- cio per esempio
da qualche punto elevato, dal gianicolo o dal pin- cio per esempio, senza più
fini aghi, che snello / sorgi dal cespo, come un serpe alato / da
voce dotta, lat. scapus, forse dal gr. tardo 'ramo', di
agli spilli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce dotta, comp. da scapola1 e dal gr. àxyo; 'dolore'.
questi tempi da eremita, ma poscia dal pontefice ottennero di cangiarlo e portare la cappa
; la var. scapularo è registr. dal d. e. i. scapolare3
la scapolasse mezzo ignudo. = dal lat. volg. * excapulàre, comp
. volg. * excapulàre, comp. dal pref. ex-, con valore privativo-detrattivo
= voce dotta (coniata nel 1801, dal portogli. d'andrada), comp
. d'andrada), comp. dal gr. rmnoc, (v. scapo
destituito di forze, cominciai a rilevarmi dal letto, dove per tanto tempo avevo
paté l'onestà cattolica. -libero dal peccato. -in partic.: redento dal
dal peccato. -in partic.: redento dal peccato originale. storia dei santi
/ per ricomprare 1 umana natura, / dal fallo d'èva per te l'uom
loioideo): muscolo allungato che si estende dal margine superiore dell'omoplata ai lati del
per la francia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e di compassione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce dotta, deriv. dal gr. « còrno; (v.
sm. ant. scappatella. pagliari dal bosco, 263: fu a'dì miei
« quanto tempo re state dal marchese? » « pochi minuti » dissi
. v.]: scappo un momento dal macellaio, dal farmacista. scappo a
: scappo un momento dal macellaio, dal farmacista. scappo a avvertire il medico.
stagione e germogliasse in tronco, sollevandosi dal terreno, tutto vestito di foglie e
pulcino allo scoperto senza offenderlo. scappano dal busto quattro appendici, che altro non
e tagliando s'incappa, / ché dal servir iscappa / e suo signor non ha
studio e diligenza in far che scappi dal cuore questa memoria e questo pensiero,
. goldoni, xi-692: -vi è scappata dal sen la gelosia? - ogni brutto
7-47: qual arda t'è scappata dal giro de'denti? magalotti, 9-2-193:
1-i-57: mi lasciava tratto tratto scappare dal labbro qualche sospiretto furtivo. milizia,
l'andatura durante la gara, distaccandosi dal gruppo dei corridori; andare in fuga
. « le botteghe non scappano mica dal corso! » -essere attuabile in
faldella, 1-3-95: non si scappava dal dilemma. moretti, ii-661: c'
indugia a sottrarsi ai suoi impegni allontanandosi dal luogo in cui sarebbe tenuta a svolgere
scappato voi. -voler scappare dal petto: palpitare affannosamente, in preda
che gli sbatteva e gli voleva scappare dal petto, come quelle povere bestie che
. 'togliersi la cappa', comp. dal pref. lat. ex, con valore
tagliare arbori fructiferi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, xiv-240: ho fatto una scappata dal greco, e sarei venuto a fare
somari, i quali avevano la scappata dal portone di annalena e la riparata era al
il passo di velleio non può trattenersi dal far una scappata ditirambica in lode d'omero
, un occhio sul libro l'altro fuori dal finestrino. 10. dimin
alle stelle ritorno / quando, scappata dal tuo funerale, / teco recasti la spoglia
la spoglia mortale. -emigrate dal proprio luogo di origine in cerca di
di presentarvi un sonetto patriottico scappatomi proprio dal cuore. 6. sfuggito
felice d'un nodo ridicolo, aggroppato dal caso o dalle lingue maligne, giunse
, come uno falcone quando è scapellato dal falconiero. citolini, 420: incappellarlo [
un'ora. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ognun fu da lui risalutato, / dal primo all'inferior di mano in mano
pele ino si facesse iscappellato dal suo strozieri e maestro. garibaldi,
la quale, benché scappellata in permanenza dal taglio in tondo della circoncisione, gli
prendeva troneggiando dallo scalino dell'uscio aperto dal marito. 2. marin. operazione
gruppo di monelli scaruffati e ancora imbambolati dal sonno si scappellottavano per tentare di vedere
antichi e moderni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
gherardo di villamagna. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
si scappia. » = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il servo astuto, raggiratore. = dal nome del protagonista della commedia 'l'inavvertito,
nodo della cravatta. = deriv. dal nome dell'inventore di tale nodo, fabbricante
bella scapponata. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. v.]: 'scappottare': salvarsi dal cappotto in certi giuochi di carte,
imbroglio, iof. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
aprendone il tettuccio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di quattro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mondo scappuccia qualche volta e non è poco dal male che un fa saperne cavare qualche
quasi far a meno di non esser invaso dal suo almo furor- poetico e di non
e non pettinata. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
per natura. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il ceto abbandonato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
degli amanti! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e scapuzzetto rosso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
-inconveniente. guerrazzi, ii-134: continuavasi dal colonnello la rivista nella 2a linea,
versi che alla guisa ditirambica, sol dal capriccio regolati, si facevano a quel
abbandonare, mentre il fumo si scapriccia dal profumato tabacco a comporre ed a scomporre
nella frescura della foce fossero state sorprese dal fortunale, si sarebbe potuto prospettare un
di sodisfazzione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a lacerarle con una gran frasca eccitato dal vincere il ribrezzo che mi faceano i ragnoli
la bozzima. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che lo avvolge. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
lat. scient. scaptochirus, comp. dal gr. txatttto 'scavo'e y ^
lat. scient. scaptonyx, comp. dal gr. tw 'scavo'e svu5
= voce dotta, comp. dal lat. scapula (v. scapola1)
. scapula (v. scapola1) e dal gr. [xavteia 'divinazione'.
. proprietà, appezzamento terriero. = dal lat. mediev. scara, di origine
manica di giudici. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
lat. scient. scarabaeidae, deriv. dal class. scarabaeus (v. scarabeo
giorni passati mi ricordai di due sbagli presi dal redi nelli disegni delle figure espresse nel
discoprirvi anco una pecca. = dal lat. mediev. scarbellare 'graffiare', di
frase cangiando, ora il concetto / dal foglio ch'egli avea scarabocchiato, /
fanno nel scient.), dal gr. • jxàpa|3o <; o xàpa
'scara faggio', che è dal fr. escarbot (fusione di escharbot 'scara
voce dotta, comp. da scarabocchio e dal tema del gr. [xai'vofaat
voce dotta, comp. da scarabeo e dal gr. -oct&fc 'simile a'.
a graffio. = deriv. dal nome del protagonista della commedia 'le
. nave antiquata e malandata. = dal lat. crabro -ónts (v. calabrone
caro di compiere. = deriv. dal fr. escarbot, che è incr.
. ant. écharbot 'chiocciola'(dal lat. scarabaeus: v. scarabeo)
il discorso sarebbe coperto dalla musica e dal continuo scaracchiare delle calcolatrici.
., 193: cavansi... dal vitello strangolatto api, quando quella umidità
caldaia. = deriv. dal lat. mediev. scarafonus, con doppio
. i., deriv. probabilmente dal longob. skarpfan 'grattare'. scarafìgna
stanno. bruno, 3-634: che dal sterco del... bove nascano
tavolo, arraffando qualche 'fiche'da cinquemila dal piatto del vincitore. 3
, di area centro-merid., deriv. dal lat. crabro -ónis (v.
la presenza degli abbondanzieri. = dal frane, skarawahta, comp. da skara
certe gocciole grosse gli cominciarono a sgorgare dal cavo degli occhi e a rimbalzar, come
certo (forse comp. dal lat. escarius 'commestibile'e mulléus
squartatori nelle nebbie. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
in terra, acciò che, assaltati dal pallone, con gentile e destro modo lo
trinciere. = etimo incerto: forse dal longob. skirmjan 'schermire', attraverso forme
dei nuovi princìpi e dei grandi stranieri dal cui labbro li aveva attinti, entrava timido
. boerio, 136), comp. dal pref. lat. ex-, con
v.); è registr. anche dal d. e. i. (che
di pannolino. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
carassare 'fendere, rompere', che è dal lat. tardo charaxàre 'incidere'(
18630), a sua volta deriv. dal gr. [è] ^ àj
apà? < ko; è registr. dal d. e. i. come voce
dei caratteri propri. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
era già sopra. -sbalzare qualcuno dal proprio dorso (una cavalcatura).
penzoloni. -trascinare una persona lontano dal punto in cui si trova; buttarla
. fenoglio, 5-i-507: un allarme dal basso scaraventò tutti al bastione settentrionale.
il buon diventa reo, necessitato / dal danno ricevuto o dalla invidia.
sinora avanzate, di un deriv. dal lat. class, clava (v.
. posto in una particolare condizione esistenziale dal destino, da una forza soprannaturale.
operazione di scarbonare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a essi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che si spenga. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
resplender soa persona. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. rubino. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scarborough in inghilterra. = dal nome della località di ritrovamento, scarborough,
bonvesin da la riva, 1-103: dal corpo za no exe bontà, se
, e scarcasciato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scarcascio dale verette. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quasi inservibile. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, tr. { scarcero). liberare dal carcere, dalla prigionia (una persona
alle anime degli antichi patriarchi, liberati dal limbo da cristo durante i giorni della
-consentire a qualcuno di alzarsi dal letto dopo un periodo di immobilità.
gli attrezzi di lavoro dalla stalla o dal capanno dove furono custoditi o riposti durante
2. far uscire fisicamente una persona dal carcere senza abolire la sua condizione giuridica
o savio, le gioie le porteremo dal giudice, e toccherà a vossignoria a far
. andate, scarcerate arlecchino e conducetelo dal giudice ben custodito. x.
che parea che, procurando di scarcerarsi dal proprio petto, volesse correr là dove in
il suo bene. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di scarcerare), agg. libero dal carcere, dalla prigionia (una persona)
suo spirito [di cristo], scarcerato dal peso inviluppo carnale, non riposava.
). = lat. tardo scarda dal germ. * skarda 'squama, scheggia
in toscana nelle campagne, e chiamansi dal volgo scardacci. citolini, 189:
e diverse specie. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
con gioanoemardo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scardare2, tr. togliere le castagne dal riccio. -anche assol.
'scardare':... estrarre le castagne dal cardo o riccio, che anche dicesi
rosso). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sento, / adatterà il battaglio ancor dal cielo / in qualche modo, a
. agostini, 4-9-8: se fosti qui dal ciel disceso armato / a prender per
impegolata a que'pecoroni d'alta grassa dal pettine critico del cinico. gigli, 4-180
f. f. frugoni, vt-131: dal cardano mi fu insegnato come dovea scardassar
'l tuo malanno: e non uscire dal presente ordine, ch'io ti do la
fiocchellino di bambagia serica, scardazzata diligentemente dal materassaio regionario. stoppani, 1-191: balle
. gadda, 17- 146: dal... buio pertugio veniva fuori insieme
contro de'martiri. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. carrieri, 4-124: riconosco le capre dal colore. / castana, lana forte
. ant. che estrae le castagne dal riccio. -anche come epiteto ingiurioso:
. -al figur.: scelta operata dal caso. b. barezzi,
ricingono i campi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di casa savoia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
una finestra dai cardini o un oggetto dal luogo in cui è fissato.
dilaga nel profondo. y allontanamento brusco dal proprio luogo di orìgine, dall'ambiente
le campane gravi e urlanti; / dal ventoso campanile / scardinatele, abbattetele.
a improbabili suggestioni che gli siano venute dal suo 'maestro'hindenburg, si deve se
col cardino. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la [la casetta] staccò dal tronco... un'ultima scardinata e
di scardinare1), agg. tolto dal cardine o dal perno su cui era fissato
, agg. tolto dal cardine o dal perno su cui era fissato (un
secolo fa, sosteneva che, scardinato dal sentimento della società, l'uomo finisce
profondità dei fiumi. = dal lat. mediev. scardola, deriv.
lat. mediev. scardola, deriv. dal tardo scarda (v. scarda
tagliente usato per svellere le radici dei cardi dal terreno. tramater [s
e guadagnar il luzzo. = dal lat. mediev. scardeva e scardua,
mediev. scardeva e scardua, deriv. dal tardo scarda (v. scarda1)
v.); è voce registr. dal d. e. i.
, così armoniosamente composta, era dominata dal vecchio nonno, quasi novantenne, che
sensazione fastidiosa ai ribrezzo e repulsione provocata dal solletico o dall'udire un rumore stridente
). disus. togliere le castagne dal canniccio costituito da bastoni, detti cardie,
, vale a dire si buttan giù dal canniccio o graticcio che è nel metato
da carella, che a sua volta deriva dal lat. quadrus 'quadrato'.
cui verrà la scarna. = dal lat. mediev. scafina (a fermo
affetti contano una gran scarica di querele dal papa fattegli, nell'andare a congedarsi
pioggia, a tradimento, / dal sotto in su, / m'ha colpita
una piena di ilarità che mi uscì dal petto come una scarica di singhiozzi. pirandello
di saette calò a secco, poco distante dal ronco, con un nembo calamitoso.
di questi esercizi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. rebora, 3-i-257: smonto ora dal penoso aguzzinesco servizio di giornata: se
che la spagna riceve in ogni anno dal perù e dal messico, secondo i manifesti
riceve in ogni anno dal perù e dal messico, secondo i manifesti degli scaricamenti
la mercede che dovrà esser loro stabilita dal nocchiero a proporzione della loro fatica.
-per simil. tirare fuori un oggetto dal luogo in cui è riposto o contenuto
spatriato'. lo hanno portato via / dal luogo della sua lingua. / lo hanno
panorama », 24-i-1988], 119: dal punto di vista di mussolini e di
3. buttare giù la neve dal tetto. c. malespini, i-3-14
. malespini, i-3-14: cadde la notte dal cielo una così grande e terribile neve
è quello che piglia tutta la sua acqua dal principio e quella scarica al termine del
dello sfogatoio e lasciar correre via il vapore dal trombino di scanco, come si fa
: dodds... scarica in porta dal dischetto del rigore. 9
re di portogallo, anch'egli scaricò dal peso de'giudei i suoi domini nell'anno
dalle feci, dai gas fisiologici, dal cibo non digerito; svuotare la vescica.
scaricava la ventraia. -liberare dal muco il naso, soffiandolo. fenoglio
tronco con tant'impeto che il ferro uscito dal manico saltò nel giordano.
tanto meno avranno sapore in loro quanto dal fertile producimento manco può compartirsi in ciascuna
registrare contabilmente l'uscita di un bene dal patrimonio di un'impresa o di un ente
sorta. -per simil. sgravarsi dal peso del feto. g. bragaccia
, d'essersi felicemente scaricata di peso dal mondo sommamente bramato, quanto per la
sti signori francesi che nelle cose di qua dal piemonte disegnano di scaricarsi di genti il
... lontano 20 o 30 miglia dal mare, dove si scaricano, si
scaricarsi il tempestoso temporale in aria, alzatosi dal gridar che fanno i moralisti contro il
il libricciuolo apologetico dell'usura, pubblicato dal marchese maffei? panzini, 1i-40:
lingua nostra significa che il filo si rompe dal capo più debole: vuole dire,
n. 16. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(scarcato, scarricato). liberato dal carico. boccaccio, viii-2-183:
in parte alla quantità del flogisto scaricato dal sangue in un dato tempo.
. 7. ant. purificato dal peso dei peccati dopo la confessione.
per me siate arritomare. -sciolto dal gravame del corpo. storia dei santi
acciò che caricate non some della terra scavata dal suolo in occorrenza di scavar al terreno difficile
sua stretta e propria significazione, derivata dal verbo che lo compone, propriamente significa
quali sono stati o debbono essere restituiti dal demanio quelli che avesse avocati. =
si rimuove un materiale o una merce dal veicolo che la contiene e la trasporta
o di un titolo di credito) dal patrimonio di un'impresa o di un ente
uscita di una certa quantità di merce dal magazzino in quanto oggetto di registrazione;
. -verbale di scarico: documento redatto dal collegio sindacale che certifica una diminuzione del
cento altri scudi sborsatimi da messer alberto dal saracino. nicolò erizzo, lxxx-4-793: questo
.. fatto supplicare l'eminenze vostre dal suo padre procuratore generale per il di
vie serene. 4. libero dal dolore fisico o dalla malattia. firenzuola
scarichi di collo. -non appesantito dal cibo, leggero. landò, i-54
nominata nella provincia di calabria, distante dal mare molte miglia et è luogo montuoso
lat. scient. scaridae, deriv. dal nome del genere scarus (v
. = voce lomb., dal fr. eschari, escheri 'piccolo', 'poco
il class. scarifàre, che è dal gr. < jxaptq>àot * ai 'incido'.
fegato, se il flusso del sangue è dal lato ritto, e s'egli è
lato ritto, e s'egli è dal lato manco, sopra la milza, e
'schiera'; è voce registr. anche dal d. e. i., che
car- cinia...; scarite dal pesce scaro. = voce dotta,
dotta, lat. scient. scarites, dal gr. axapi-i:; (
= voce dotta, deriv. dal tema del gr. -rxapi'pàoiaai 'incido,
scarizo della quartana. = deriv. dal gr. cotapt ^ w 'mi agito,
. di scarlatta-, è voce registr. dal d. e. i. (
da macchie rosse, come lo scarlatto, dal che viene la sua denominazione. vieusseux
scient. ifebris \ scarlatina, deriv. dal mediev. scarlatinus (v.
voce dotta, comp. da scarlattina1 e dal suff. lat. -formis (da
fenestella tiene che abbiano preso il nome dal colore de ^ calzari scarlatini. soderini
., 9-84: malagevole si rade dal cuore quello che li rozzi animi hanno apparato
, ii-234: egli si svegliò completamente dal suo pazzo sogno, anzi le orecchie gli
con la coc ciniglia'(dal biz. * 7iytxxa7o;, che a
7iytxxa7o;, che a sua volta è dal lat. [textum] sigillatum
mangia condita. = comp. dal pref. lat. ex, un valore
di crali. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
un vento ostinato, venuto dalla laguna, dal mare oltre la terra, scarmigliava le
e si scarmigliavano a un anno di distanza dal matrimonio. = sovrapposizione di scompigliare,
scarminero la lana! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cominci per quella. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
., e da un denom. dal lat. carmen -inis (v. carme
a©0 che alcuni riconducono al tema dal gr. orcatpio 'io salto'(v.
anzi né meno allo scamaménto degli spagnuoli dal regno. = nome d'azione
e devi scarnarlo da esse vene e dal misenterio. d. bartoli, 16-1-29:
da sé sola bastevole a mugnergli ogni sugo dal corpo e scarnarglielo quanto fece. g
spinola di potere scarnare da pinarolo e dal piemonte li francesi, rivolse le sollecite
e cerca il lito nostro, / dal qual più lunge or mi consumo e scarno
= lat. tardo excarnàre, comp. dal pref. lat. ex-, con
/ scarnascialaré. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
un'immagine della morte, dipinta al naturale dal pennello famoso di michel angelo buonarota,
vestito un corpo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
levatesi col cortello da scarnare dalle pelli dal lato della carne. servono ai cuoiai per
più foco lo teni. = dal provenz. escarnier (forma parallela di escarnidor
di rifinirle. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, lat. excarnificàre 'torturare', comp. dal pref. ex-, con valore intens
della preistoria e quell'alta parete creata forse dal fuoco o forse dal mare, distraevano
parete creata forse dal fuoco o forse dal mare, distraevano a osservarli.
soprattutto quello che, com'è rappresentato dal grossi e dal carcano, è un ideale
, com'è rappresentato dal grossi e dal carcano, è un ideale troppo scarnificato
paragone indarno. caro, 3-931: ecco dal bosco / ne si fa 'ncontro
, / il simulacro del pancraziaste / dal mento ossuto dalle spalle vaste / dal
/ dal mento ossuto dalle spalle vaste / dal ventre scarno dal torace largo.
dalle spalle vaste / dal ventre scarno dal torace largo. -di animali.
di gridi d'un'umana disperazione irrompenti dal grigiore della vita di tutti i giorni,
del carnevale. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
domenica di quaresima. = comp. dal pref. lat. ex-con valore privat.
primo che mangiasse il scaro: lo portò dal mar carpazio e lo disseminò tra il
non rodessero le canne. = dal lat. scarus (passato poi nel linguaggio
linguaggio scient.), che è dal gr. crxàpoi;; cfr. r
, 'scoronciare'. = comp. dal pref. lat. ex, con valore
scarognirò io. = comp. dal pref. lat. ex, con valore
avemo. = forse comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, con valore intens., e dal tose, e merid. carosare 'tosare'che
, e merid. carosare 'tosare'che è dal lat. caridsus 'cariato, glabro
-scarpe d'avvio: il primo paio messo dal bam bino quando incomincia a
, 505: solo, ai piedini provati dal rovo / porti la pelle de'tuoi
della germania superiore, rappresentati simbolicamente dal 'bundschuh'(calzatura), in
scarpàccia (v.). = dal germ. * skarpa 'tasca di pelle';
braccia in circa. poi la fece tagliare dal cominciar della muraglia fino al fondo del
venti bandiere. = probabilmente dal gotico * skrapa 'appoggio, sostegno',
per giuoco i frati conventuali di san francesco dal portare essi le scarpe, a differenza
de'riformati che si dicono 'zoccolanti', dal portar in piedi una specie di rozzo socco
i fiori d'altea] sorti spontanei dal pavimento per simpatia del luogo insieme coi
. del n. 2 è registr. dal d. e. i.
fanti] referirono che hanno in modo dal lato di drento scarpato el muro battuto e
maioris. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che si scarpettano? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce dotta, comp. da scarpa1 e dal tema del lat. facére 'fare',
si arrivava spossati dalle fatiche, cotti dal sole, conci dalle intemperie, logori le
1180) 'tela grezza', che è dal lat. volg. * sirpicularìa, dal
dal lat. volg. * sirpicularìa, dal class. sirpicùlus, scirpiculus, deriv
nell'ombra, una signora elegante, dal profilo autoritario, bella senza esser grassa,
mezzo coricata su una 'chaise-longue', le scarpine dal tacco d'oro, vicina a un
per difendersi dalle brutture e conservarsi netti dal sudiciume e dalla polvere, di lavarsi
mo, che 'l rabbino ti scarpisca dal cofano la perpetua, e in ogni
sia contrario santalto! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
viso e nel collo, parevano cavar dal vento respiro e salute, certezza di
a scarrettare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il trotto analitico. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tutto tempo perso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
movimento laterale di un vascello, prodotto dal vento o dalla corrente, quando una
, vicino / è il giorno preveduto dal destino, / il giorno dei buffetti in
la poesia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
lui, sorda come una talpa, dal rosario a santa maria di gesù.
la scrivia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, sm. rumore, strepito provocato dal passaggio continuo e prolungato di carrozze.
scarrucola. -per simil. disancorarsi dal bilanciere o dal contrappeso provocando un moto
-per simil. disancorarsi dal bilanciere o dal contrappeso provocando un moto accelerato e disordinato
sesto davvero. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
2. per simil. scomposto, scompigliato dal vento (un albero, le fronde
tecchi, 11-12: ho visto alberi scarruffati dal vento su distese di campagna tutte nere
'rovinare, abbattere, diroccare', che è dal lat. mediev. dirupare, con
e 'l vestito scarsamente, il quale o dal serenissimo signor duca o dal cardinale,
quale o dal serenissimo signor duca o dal cardinale, che mi tenga pri'one
penosa attitudine il pittore dipingesse si sa dal suo crudo sonetto a giovanni da pistoia
.. con il salario che aveva dal padrone e facendo trafficar i suoi denari poteva
né le domestiche sciagure li distolsero mai dal favorire e coltivare le lettere; e se
italiana o non avrebbe ricavato aiuto veruno dal mollissimo dialetto di quell'isola o più
d'investigare i diversi impronti che risultavano dal fuoco ridondante e dallo scarseggiante.
. 000 zecchini, che si cavano dal cairo,... servono alla scarsella
e la scarsella, com'è usanza, dal propio prete. ser gorello, 871
giovanni, per chiamarlo col titolo datogli dal gran poeta, alcuni pochi errori..
). = etimo incerto: probabilmente dal provenz. ant. escarsela, escrasela
il fr. ant. escarcellé), dal lat. - germ. * skerpicella
germ. * skerpicella, deriv. dal frane. skèrpa 'borsa del pellegrino';
, non è da trascurarsi quella dataci dal bai dinucci. -estrema brevità del tempo
il pane, / venite a tòme dal mio ricco nido. buonarroti il giovane,
state le contribuzioni, le quali traevano dal mare co 'l mezzo de'corsari.
: saffo 'dalle chiome di viola, dal dolce sorriso, sublime è la sorella maggiore
allora le seconde nozze erano abbomi- nate dal popolo e chiamate bigamia da'frati, forse
nali. foscolo, xv-ni: soffocato dal sole e dalla polvere ho corso queste
sempre pieno di voi, e vinto dal desiderio della mia patria e funestato dalle disavventure
dei compensi che egli e suo fratello ebbero dal magnifico annibaie, scarsi a tanta fede
unita con un elevato numero di assenze dal lavoro (e può costituire giustificato motivo
azienda può far luogo all'esonero definitivo dal servizio degli agenti stabili...
si sia spesso assen tato dal servizio, abbia lasciato accumulare un notevole
marco antonio e lucio fiacco censori rimossero dal senato duronio, però ch'elli,
meno di quattro o di sei quarte lontano dal rombo di viaggio. 26
stessi, con il denaro loro anticipato dal comandante, una loro mensa alla scarsa
po'scarsùccio nel pubblicarle. = dal lat. volg. * excarpsus, per
pass, di excerpére, comp. dal pref. ex- (con valore di allontanamento
vernata. nievo, i-vl-129: trassi dal tavolo la 'phisiologie du ma- riage'e
, e mi disse d'aver memoria scritta dal fu suo cognato, esprimente certi conti
sincerissimo e prudentissimo giudicio. = dal lat. mediev. scartabelli, comp.
lat. mediev. scartabelli, comp. dal pref. ex-, con valore intens
spagn. cartapel), che è dal lat. mediev. cartabulum (nel 1360
a cotest'uscio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= etimo incerto: forse comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, con valore intens., e dal lat. mediev. chartapacium (nel 1247
(nel 1492); secondo altri, dal lat. mediev. chartophylacium (dal
dal lat. mediev. chartophylacium (dal gr. yapzrj<. puxóxtov 'custodia per
giù / potrei salvare la testa spiccata dal busto. 2. nelle funivie
altro stride col morso, perché sono scartati dal consiglio, perché non son proveduti della
empia; ed io per unico / zelo dal ciel la scarto e la scomunico.
roma. 3. esonerare dal servizio militare, riformare (anche nell'
per sera. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
roma, 'scartavetrare'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
una grondaia era rotta e conveniva scartarsi dal muro per evitare una doccia. fenoglio
puledri. -per estens. deviare dal cammino previsto, mutare percorso.
. gittarsi da lato. = dal fr. écarter, che è dal lat
= dal fr. écarter, che è dal lat. tardo exquartàre, propr.
carta). tasso, n-iv-522: dal numero delle carte scartate e da quelle
diretto e sarà guidato dai giovani secondati dal presidente manin. pea, 7-507: non
d'agente da scartare1-, voce registr. dal dizionario delle professioni. scartavetrare,
un po'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fatti in filare e scarteggiare. = dal lomb. scartegià, comp. dal pref
= dal lomb. scartegià, comp. dal pref. lat. ex-, con valore
alla clientela. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
il varco a un'ondata d'invasori, dal passo pesante: altissimi, taluni
, traversi, scartellati. = dal napol. scartéllato, deriv. da scartièllo
da scartièllo 'gobba', che è dal lat. mediev. cartellus 'cesta'.
di magazzino. sbarbaro, 4-64: dal calderone dove finivano alla rinfusa gli scarti
, morali. -in partic.: riformato dal servizio militare perché giudicato non abile.
capanno. -per estens. deviazione dal percorso prefissato. sbarbaro, 1-16:
il bersaglio e il punto effettivamente colpito dal proiettile (e si dice scarto laterale
2. per estens. togliere dal cartoccio, scartare o disfare un pacco
in ventilazione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sforzavano l'occhio a credergli assai lontani dal loro posare. proverbi toscani, 404:
l'uno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
gnocche: qualche sigaretta, qualche incarico dal furiere di matricola, di trasporto d una
voce dotta, comp. da scartej3 e dal gr. (xeipov 'misura'. scartozzare
= napol. scarrupo, che è dal fr. ant. desrube 'precipizio',
fr. ant. desrube 'precipizio', dal lat. rupes (v. rupe)
nome di vegetale. = dal lat. mediev. scarza e scarda,
. mediev. scarza e scarda, forse dal class, scardia propr. 'aristolochia'.
. -per simil. cacciare via dal trono, detronizzare. faldella, 13-43
, 1-iii-207: i più erano stati scasati dal fiume. 3. per
3. per estens. allontanare qualcuno dal suo paese, farlo espatriare; esiliarlo
per affare di garibaldi fummo scasati dal napoletano e ci rifugiammo a roma.
moneta di ferro e quella ancora guasta dal fuoco, non tolse però a'cittadini
, i-2-3: tosto dall'erba e dal rorato gielo / ciascun si drizza; e
battendo i cocci. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
con un sorriso, quando allora sorta dal letto e con la veste discinta per
o dove i'sia. = dal part. pass, di un lat.
. * exquassiàre 'spezzare', comp. dal pref. ex- (con valore intens.
industria della ceramica, operaio che estrae dal forno i manufatti già cotti e li
caselle refrattarie. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
del nome d'agente; voce registr. dal dizionario delle professioni. scasimadèo
, cagione'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fondamenta del cannaio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
una cosa infame! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. per simil. asportare una pietra preziosa dal castone. cellini, 543:
sotto, se questi non fossero ritenuti dal cemento. = comp. dal pref
ritenuti dal cemento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. a scassarli [i patimenti] dal conto della corsica ed impostarli a debito
per tutti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dio re patria e duce calpestante / dal fascio espulso perché non pagante / con quei
2-197: il nome della baronessa è scassato dal ruolo degli associati. d'azeglio,
, e l'articolo donne è scassato dal mio libro. scassatóre, sm
voglio scassettare'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la non ti venga scassinata e guasta dal perfido picchiare di quelle loro parole
; rovinato, rotto, reso inservibile dal lungo uso. berni, 4-83:
potrebbe rispondere che queste persone astinentisi lungamente dal cibo o per grave infermità in cotale
ogni piacer scasso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
condursi in modo che accenna di deviare dal retto sentiero. migliorini [s. v
piluccare in un negozio poco rettamente prelevando dal totale o dal tutto insieme. =
negozio poco rettamente prelevando dal totale o dal tutto insieme. = comp. dal
dal tutto insieme. = comp. dal lat. ex-, con valore intens.
1. scastonato, agg. estratto dal castone (una gemma).
da un gioiello. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il nostro instituto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
più dell'europa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il cadavere: immagini e concetti scastrati dal mondo in cui nacquero e campati in
] il tutto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dichiarate scatalogate. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
montuliveto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
or scataratta. = comp. dal pref. lat. ex, con valore
e scatarciaro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tutto il tappeto'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a veli preziosi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
facendo assai romore. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la marinaresca, giurando essere impossibile allontanarsi dal lito senza manifesto pericolo dì sommergimento universale
rammemoro io qui le glorie che pulluleranno dal tronco del vostro supplicio, la prosapia
2-60: a un tratto si scatenarono via dal frutteto, ma non fuggivano per fuggire
debbono esser ben entro terra, al coperto dal gelo; altrimenti a primavera, quando
si scatenano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
udirlo, e pendevan da lui e dal suo dire sospesi, come si vede in
una macchina mugghiando libera e scatenata giù dal vialone. 4. privo
frastuono. guerrazzi, 10-443: preceduto dal solito scatenio,... ecco
dì della tribolazione. = dal lat. scatère (v. scatente)
lat. scient. scatophagidae, deriv. dal gr. 'txa'ro ^ àyo
escremento'(di origine indeur.) e dal tema di? ays£v 'mangiare'.
, forma di piacere sessuale infantile determinata dal contatto con le feci.
. = voce dotta, comp. dal gr. crxwp txa-ró; (v.
rintanato in una scatola rovente, soffocato dal fumo nelle gallerie che si ripetevano come
se debbo giudicare dalla tua freddezza, dal tuo silenzio di marmotta. 6
di muschio vegetale, che, compresso dal peso del rivestimento sovrastante, costituisce una
le sàrtie / di un tre alberi giunto dal reo norie / all'isola. il
baretti, ii-16: se avessi potuto ritirarlo dal pittore a tempo, lo avrei fatto
di servirsene. = forse forma metatetica dal lat. mediev. castula 'cassa
'cassa, cesta', che è dal frane, kasto. scatolàio (
= comp. da scatola e dal tema del lat. facére (v.
= voce dotta, deriv. dal gr. axùp axa-óc; (v.
dotta, fr. scatologie, comp. dal gr. txw? axa-ó;
lat. scient. scatopsidae, deriv. dal nome del genere scatops (v.
stabilito da geoffroy, e così denominati dal vivere nelle immondezze. dizionario etimologico
lat. scient. scatops, comp. dal gr. jxwp ffxa-ró; (v
ed entrava. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
); la var. è registr. dal d. e. i.
vecchio e usurato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= etimo incerto: forse deriv. dal lat. tardo scaturrìo 'lebbra'.
. di etimo incerto: forse comp. dal pref. lat. ex-, con
= voce napol., per anton. dal nome di un servo sciocco della commedia
parti di castellare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce pist., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ci dava i minuti secondi, fabbricato dal signor ignazio hug- geford in maniera che
svelto della mano sinistra cavò l'orologio dal taschino del panciotto, ne fece scattar
un dopo l'altro vedere a scattare dal manico d'osso un pugnale di lunghezza impressionante
muschio è verde e dorato, risvegliato dal mio respiro, dalla cavità esce un
e la sorpresa d'un pulcino che scatti dal guscio. -scaturire con forza (
una marcia ardimentosa. duecento visi strinati dal sole e dal gelo, che fan scattare
. duecento visi strinati dal sole e dal gelo, che fan scattare il collo nel
iii-17-99: cercò un congegno nel quale e dal quale si succedessero mescolassero e scattassero le
in un soprassalto d'ammirazione scattò proprio dal cuore: « uh bello, papà!
] uno strappo uniti, si liberarono dal conducente, un attimo rimasero fermi, poi
, ti farebbe scattar le pupille come astri dal vuoto delle occhiaie. 11
calandra, 1-168: tre tocchi, scattando dal campanile, volarono nel vano immoto dell'
tirandosi su con le spalle e quasi spiccandosi dal 'vitino', con un movimento aizzoso
prendere, d'afferrare', comp. dal pref. ex-, con valore intens.
. ex-, con valore intens. e dal class, captare (v. cattare
che studiava i miei movimenti, si toglie dal taschino il suo coltelluccio già da me
: ed eccola scattata su, / percossa dal suo proprio / improvviso ammutolimento / la
una balestra e che viene fatto scattare dal grilletto. tommaseo [s.
e lo scattedrate. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tokio, secondo nei 100 metri vinti dal fantastico americano lewis. 2.
, v-271: il governo non si rimuoverà dal proposito di tenerla [la guardia municipale
la vita! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore