l'arcata del cielo. -remoto dal centro della casa, dove si svolgono
vita di romita e tutta fu istranita dal mondo. v. borghini, 4-ii-194:
: i poeti che declamano versi volati dal sacrario dell'elicona e i dotti che chiosano
: fabbricarono di legname, qual veniva dal bosco, un romitorio tutta alla rustica.
quell'alba quivi bastasse a farla fuggir dal pensiero, se non dall'occhio,
mitezza del mio romitorio è incantevolmente turbata dal suono d'un pia- no-forte. gozzano
1-98: 'rompere'è lo staccare colle mani dal carattere la coda o getto, cioè
incontanente si gramolasse, come si levasse dal sole. muratori, 9-124: in francia
, iii-544: con ben cento remi / dal sublime naviglio il grave aulete / rompe
colui che sospira, sia percosso e rotto dal sospiro. tassoni, xvi-388: questi
impedito parte da la lontananza e parte dal verno che già ha rotto le strade
avere squarciate le vele o le sartie dal vento. intelligenza, 251: rupper
, penetrò le ritirate di chi vivea sequestrato dal commerzio. -evadere da una
certamente e dodici apostoli non son rotti dal malo esemplo di giuda traditore, né
qual grido destati i due amanti e storditi dal nuovo caso, altro rimedio non potettero
sapere che 'l principio di questa piazza incomincia dal tempio maggiore, e io, per
fu l'onor de le fanciulle rotto / dal stil malvagio ch'ogni ben roversa.
cienza, fece pubblicar molti decreti, fatti dal parlamento di parigi ne'giorni adietro,
ii-165: il conte di ruvo, svillaneggiato dal giudice sambutì, ruppe le ingiurie dicendogli
vorrebbe partire dall'anima né l'anima dal corpo e questa pace è rotta e morta
1-15: vogliamo ripigliare la nostra tradizione dal punto che fu rotta nella patria nostra,
dritto filo, il qual non fu rotto dal racconto della presura et incendio d'ilio
che rompono tutto un fianco del palazzo, dal primo piano alla cornice.
il lamentoso gracidio delle rane era rotto dal grido di un uccello tornato al nido,
à l'ombre e le paure / scosse dal volto della cieca notte,..
, che al partire / feron giurando dal paterno lido, / di non vi ritornar
ore del silenzio tanto egli era lontano dal rompere questa legge che eziandio nella ricreazione
altra cosa se non che l'alte vertù dal cielo infuse nella valorosa anima fossono da
porto. si scoverse legno francese condotto dal capitano lauiger. domenico pizzamano, deputato
osservantissimi della loro religione, guardandosi molto dal romperla, violarla né disputarla. segneri
4-98: tu, forte signor, se dal gran pianto / liberi l'uom che
cavalli imbizzarriti, che per essere mal corretti dal freno sentendosi a giuoco, uscirono di
quelle del mare contro l'acqua riflessa dal lido. bembo, iii-392: non altramente
pavese, 7-62: io avevo intravisto dal vetro l'acqua rompersi su certi pietroni,
leonardo, 3-326: l'acqua cadente dal colmo della sua onda più si rompe
avversità; perdersi di coraggio, distogliendosi dal proprio proposito. latini, ii-109
. per vedere il figliuolo così lontano dal re, fa ed opera ogni giorno
, che con duecento cavalli freschi veniva dal friuli nel veronese, onde più tosto si
2-288: ogni volta che io mi considero dal capo alle piante e rimiro quello che
a coricarsi, che era in piedi dal romper del giorno. 80. farsi
sorgi [anno novello], e tocche dal lembo / di tua purpurea veste /
rompe fuori, in pieno rinascimento, dal vecchio involucro culturale. 83
discoperto che i li- pomani, olim dal banco, erano in prexon, in l'
/ romba alle spalle ora, rompe dal mio passato. -prendere il sopravvento
: ti rammenti, o signore, quando dal lato manco / scìntati la tua spada
t'amerò. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
stamaiuoli e sbandolare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, comp. da sbandamento) 'e dal gr. [xé-rpov 'misura'.
roma. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
accozzar parti sì lontane. = dal provenz. baralhar 'agitarsi, battersi', denom
io veggo la mia gente sbaragliata / dal martel di colui spietato e duro. peri
dall'ingegno e quello è quasi tutto governato dal giudizio. comanini, l-ii-282: palamede
stesso ponte. muratori, 7-iii-339: dal rompere, aprir o dissipar que'ripari
da ponti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e 'l significato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
del terreno su cui l'edificio ideato dal marchese doveva sorgere. =
di san terenzio entrò, unicamente accompagnata dal marchese romani che la sbarazzò del mantello
parlando trovasi ancora sviluppata dalle nubi e dal piccolo avanzo del corredo d'inverno:
e soddisfare ai doveri dell'impiego addossatomi dal governo. de roberto, 3-150:
sgradita, allontanandola da sé o estromettendola dal proprio ambito di azione, dalle proprie
, stia tranquilla. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
). sanmimatelli, n-103: apparvero dal mondo della luna, pieni di sonagliere
da sbaraz zare, ineccepibile dal punto di vista formale ma non da
vedere » diss'ella avviandosi, seguita dal marito, attraversando la parte posteriore della
di grandigia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
metà di novembre si sbarbano con diligenza dal vivaio i castagnoli. manzoni, pr.
simil. sollevare qualcosa da terra,, dal fondo. giusti, 2-247:
2-xxiv-654: lo sconosciuto... cavò dal sacchetto un ferro, sbarbò i quaranta
i santi uomini, acciocché eglino sbarbino dal cuore le spine delle mortifere cogitazioni.
conoscesse questi esser trovati d'invidia per isbarbarlo dal già acquistato splendore. segneri, 1-188
americani saranno in parte sterminati e sbarbati dal mondo, come ben si meritano.
3-66: il demonio non mi sbarba / dal mio proposto di farti del bene.
riva d'arno, / e poi sforzata dal furor de'venti / si sbarba
istrippa. -sbarbarsi il cuore dal petto, sentirsi sbarbare il cuore:
un arcivescovo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tutti i giorni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che voglio restituirlo alla lingua italiana sbarbarizzandolo dal gaflume. = comp. dal
dal gaflume. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
faceva dichiarazioni, che lei indovinava focose dal gesto, dal viso, dagli occhi.
che lei indovinava focose dal gesto, dal viso, dagli occhi. buzzati, 4-418
risecando la prorompente lanuggine per non restar dal suo pelo tradito. g.
certo modo forsennati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
delle radici superficiali. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
macchine atte a sbarbicar l'erbe dal fondo delle lagune. emiliani-giudici,
cadono a goccie à goccie son facilmente dal terreno assorbite: ma la violenza del-
sbarbicare. 4. allontanare qualcuno dal luogo d'origine o in cui risiede
3-208: altro vi vuole per isbarbicare dal mondo verità così ben radicate, che
religione in cui nacque, di sbarbicarla dal mondo se avesse potuto. bresciani,
: diciotto anni di vita si sbarbicavano dal suo cuore. = comp. dal
dal suo cuore. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
alto gottardo i fragorosi / liquidi figli dal paterno fianco con orrendo fracasso si devolvono
, qua siepi distrutte, alberi sbarbicati dal terreno. dossi, 3-15: fasci di
= comp. da sbarbare e dal tema dei comp. lat. di facère
delle radici. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
comanda le galere e caverà fede dal medico di dette galere per la quale
portata dall'amore delle 'città superbe'e dal desideno d'aria salubre, sbarcava una famiglia
priscilla, nella capanna in cui sbarcò dal carro dei buoi. fenoglio, i-i-
ribattè ferrerò, preparandosi a sbarcare [dal treno]. 3. figur
melloni... è stato sbarcato dal governo perché nell'autunno scorso parve volesse
un ufficiale, un marinaio': toglierlo dal ruolo. -rimuovere dalla memoria,
n. 4. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
calvino, 1-521: per uno appena sbarcato dal treno... la città è
vascelli dei pescatori. -uscito dal ventre materno. f. f.
: occupazione di un territorio costiero controllato dal nemico (o, comunque, di interesse
: cessazione di un membro dell'equipaggio dal servizio su una nave. codice della
essere impiegato in operazioni militari di invasione dal mare (un contingente di truppe o di
fu ricevuto con grandi applausi e sommissioni dal popolo. stampa periodica milanese, i-7
dànno dei migliori ragguagli dello sbarco fatto dal vice ammiraglio gantheaume in egitto: egli
. ibidem, i-256: una flotta sortita dal mar nero per recarsi nel mediterraneo con
gliere le barde. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
asino sbardato e molto peloso si stagliava dal becco di un dirupo con le zampe
eccessivamente imperversare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
secreti siti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area roman., comp. dal pref. lat. ex-, con
sbarretta metallica. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
del corpo con gli abiti per preservarla dal freddo. slataper, 2-58: calato
, togliere. guerrazzi, 1-517: dal manto della chiesa aveva sbarrato castro per
egli verrebbe. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
in qualche modo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
.. / da l'alta sona e dal ventoso gardo / chi vien cantando a
stellati d'argento e col volto bruciato dal vento, ballava sereno e tranquillo salutando
gli mettevano ribrezzo quel viso truce riarso dal sole, gli occhi chiazzati di bile e
. spagn. barrerà 'parapetto per difendersi dal nemico'. sbarricare, tr.
lo spioncino. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ubriaco, bestemmiatore. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area lucch., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di cavezzone. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
alla parola data. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
., lucch.), comp. dal pref. lat. ex-, con
contrario di barullare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbasato il cervello. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: l'estate ognor vi fa sbasir dal caldo. c. ferrari, 291:
bambino in braccio, che ornai sbasiva dal freddo con la sua creatura. lucini,
mangiato dai taruoli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e capponi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
del sangue. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
inutili e dannose. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cavare il basto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'ospizio! » = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
parigi sbastigliato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, ecc. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quando il mallo della noce si stacca dal guscio, allora è segno che ella è
quindici anni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
? batacchiare), agg. sbattuto dal vento a lungo e rumorosamente (una
scomparsa, e l'altra è sconquassata dal soffio immane, coi camini distrutti, le
, i-212: usci e scuretti sbatacchiati dal vento. cicognani, 3- 257
dagli scrosci della piova. -scompigliato dal vento (il fumo); fatto ondeggiare
445: il fumo, rabbuffato e sbatacchiato dal vento di sopra dell'enorme crepaccio,
fanno le foglie secche delle palme sbatacchiate dal vento, alle scene di selvaggeria che vidi
d'agente da sbatacchiare-, voce registr. dal d. e. i
di scavi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di beceri. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
andare al fuoco. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area fior., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quasi non abbia altra speranza che svegliarlo dal sonno della morte col ricordo dei loro
: spiccati per forza li fanciulli piccolini dal cibo, erano sbattuti in terra.
o qualcuno, da una finestra o dal giardino, potesse intervenire; le storse
in malo modo da un luogo o dal lavoro. -per estens.: sfrattare.
/ è il far la cameriera! / dal mattino alla sera / si fa,
dua ova. lipbi, 7-5: chi dal compagno a ufo il dente sbatte.
solito, perché è sbattuta dalla fame e dal freddo tanto che il becco e l'
: del mese di novembre 1435 comprai dal detto vanni la detta anna sua schiava
la tara. -distinguere il bene dal male. soldani, 1-20: il
men che a ognuno, / sbattilo dal suo ben: stima la rosa / per
aromatari, 264: perché vedo che dal grande sbattervi dovete esser stanco, potrete
cuore che gli sbatteva e gli voleva scappare dal petto. tozzi, vi-640: fl
lembo della sciarpa gli si strappa via dal collo, nell'aria che sbatte.
, sbattine più. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
rivelò il caso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sul lido e gli messi al sole, dal quale vidi che a poco a poco
colore acceso che non avevano prima, dal che mi confermai maggiormente nella mia opinione
alle figure, che sono quell'ombra tolta dal sole, il quale, più crudamente
minima presso l'ombra e diviene massima dal lato opposto ove confina colla piena luce,
per la nonna carolina, a partire dal suo nome: le sale da tè con
a vicendevolmente fra di loro rispondersi: dal che ne nasce un certo combattimento che
del n. 2 è registr. dal dizionario delle professioni. sbattitura,
del n. 2 è registr. dal dizionario delle professioni. sbatti? are
spente le sottane. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area lucch., comp. dal pref. lat. ex, con valore
). colpito ripetutamente, scosso, agitato dal vento, dalle ondate o, anche
: spiantata e sbattuta qua e là dal turbine, restammo immersi nel fango e nell'
lo percosse a pena, / che dal sonante acciaro incontinente / nsospinta e sbattuta
le grotte, con le membra cotte dal gelo, con i nervi intormentiti per le
a sorte. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
deriv. da sbavare-, voce registr. dal d. e. i. sbavagliare1
. e letter. liberare una persona dal bavaglio che le impedisce di parlare o
gioca ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di sbavagliare), agg. liberato dal bavaglio. -al figur.: non più
voce di area tose., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
v.); è registr. dal d. e. i.
voce di area tose., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vecchio sbavacchiante. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area sicil., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di babele ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
una superficie. onofri, 15-176: dal voluttuoso stiramento / del mezzogiorno, che
di ripetere. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
serve per ripieno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
del bambino, simile alla seta sbavata dal bruco, gli era attaccata al viso.
4. per estens. sfiorato lievemente dal vento. cardarelli, 157: terra
estate, caldissima e indolente, sbavata dal vento di mare. 5.
lingue di un colore infernale che va dal giallo zolfo, attraverso l'arancione e il
deriv. da sbavare-, voce registi, dal d. e. i.
voce di area lucch., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
.; la var. è registi, dal d. e. i.
'sbeccare': smerlare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il catino a fiorami rossi, la brocca dal becco sbeccato. ecco il tirastivali in
giardino zoologico. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
si sbeccuccerà. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
idealismo napoletano-barese'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area lucch., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di erode, fu disprezzato da lui e dal suo esercito e vestito per isbeffa con
tutta la casa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mostrandone dispregio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vecchi e sbeffeggino tutto ciò che è consacrato dal tempo! -sostant. arpino,
per farfalloni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
petto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(per 10 più nelle espressioni sbellicarsi dal ridere, dalle risate, ecc.
che in quel momento pronunciavamo si sbellicavano dal ridere. 2. iperb.
mine da guerra. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbellicati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e i dolci strali, / si levò dal tergo l'ali / e i bei
della mente. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dato a correre roma con carena, dal vaticano alle terme, a rivedere opere
, che non ha ricevuto la benedizione dal sacerdote. guerrazzi, 13-90:
dell'anime loro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area pist., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(v.); è registr. dal d. e. i.
a quel segno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
legnate nelle tempie. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area pist., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
incerto: l'ipotesi di una derivazione dal genov. (s) berlendón, 'mascellone
'tavoletta, assicella') non trova giustificazioni dal punto di vista semantico; possibile invece
modar gli occhi in sberleffo e farsi condur dal guido overo dal ginaldo, ché così
sberleffo e farsi condur dal guido overo dal ginaldo, ché così dimandano il cane.
svevo, 8-261: uno sberleffo violento imposto dal dolore... s'estese dalla
= voce di probabile origine longob. (dal ted. ant. lèffur 'labbro'
che da questo verbo, e non dal nome borgo, sia detta berghinella, cioè
il più celebre giorno di carnovale, che dal verbo 'berlingare', che vuol dire 'ciarlare'
si chiama. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
medaglia una sberluccicante testa d'aringa vomitata dal balenottere. sberluccicare, intr.
una spanna. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= comp. dal pref. lat. ex-, con valore
altrui il berretto. = comp. dal pref. lat. ex, con valore
diritto costituzionale. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
paragone dalla tedesca duchessa di parma e dal tanto sbertato governo di roma. ferd
guerrazzi, 1-535: gli eretici condotti dal papa sberteggiavano lui, la fede e
in casa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
m'aspreggia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'anima. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
son io? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a dadi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
con le troie. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
.. renderem. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cose sconce. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ingalluzziva faceto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che 'bezzicare'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
chiamerà sbiacca. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il culo! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cattivo effetto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
porri rosati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e concubina. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
galloni stessuti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e perseguitato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
le rame urgevano le nuvole, / dal fondo ne riassommava / la vista fioccosa
di questa lingua che sono già sbiaditi dal tempo. comisso, 12-235: un
erano più fitte e sbiancavano nel mare avvivato dal libeccio. bernari, 8-14: da
che la ragazza gli porgeva sbiancata in volto dal dispetto, livida. tecchi, 12-31
, fedele ancella, = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
opaco. varchi, 22-23: quando febo dal ciel col carro d'oro tenzoni,
di separare il riso dalla pula e dal farinaccio. = nome d'azione da
purgasi perfettamente. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: sbianchìcio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
nella sera. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
qualche strega. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
con la borsa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
festa finita. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. mangiare abbondantemente. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'sbicchierare': per sbevazzare, farmacia. dal cozzo dei bicchieri che facilmente accade nel posarli
vino a bicchieri. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
panni sdiavati. buonarroti il = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
). andare in giro riscaldati dal sole, diventano gialli sbiavati. foscolo,
bianchissima, dalla = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e sanguigna. alean = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, iii-2-7: = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
i codici quand'ei li guata / e dal libumio remo denom. di biava
chiari. -sostant. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fanno eguale. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
da museo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
con soddisfatta rapidità. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
in una gamba. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e sbietolare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la lepre sbietta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
o di matita. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dello sbigliettamento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
non siamo stati combattuti dalle sventure e dal terreno sbigottimento. 3. stupore per
in questo dì, che ciecamente 7 dal terror nacque e del terror e padre
generalmente è ritenuta de- riv. dal fr. ant. esbahir (mod.
sbilanciasse. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ed inerme abbandono della sinistra rattratta e dal mettere avanti la destra, come a parare
sinistra di via borgoleoni, sbilanciato penosamente dal pacco dei libri che teneva appoggiati contro
ammirazione, gli si accapponavano, illividite dal freddo. 2. ingobbito,
del ragionamento non è agguagliato se non dal cozzo cieco e furioso delle smilze e
po'chino. = forse comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e da bilenco, che è probabilmente dal fr. ant. belline, a sua
ant. belline, a sua volta dal frane, link 'sinistro'. secondo altri,
scivolò dentro. = comp. dal pref. lat. ex, con valore
e incerto contrario! = comp. dal pref. lat. ex, con valore
colonia c'è un posto di osservazione dal quale si può 'sbinocolare'sulla comunità delle
comunità delle spatole. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mezza costa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scerre la lana. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
senza discrezione ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'indisciplina [degli italiani] proviene dal desiderio di sbirbarsela, di fregarsene,
lungo riposo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
gli occhi). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fondo di me? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
volgeva le spalle. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. giovio, i-343: fumo presentato dal signor dandino vestito nuncialissimamente e accompagnato da
spero di rifrustarti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce dotta, comp. da sbirro e dal tema del gr. xpatéw 'domino'
questa notte. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 13-133: il sangue scorreva a gore dal muso dell'animale e formava rigagnoli sul
serpenti infuocati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
intens., bis-'due volte'e dal tema di loqui 'parlare'. sbisoriare
. stanco dallo sbisoriare in chiesa o dal perder gli occhi su'numeri o
gran distanza è stata molto ben considerata dal pordenone, il quale per l'imperfezzione
un tratto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fatto schifo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
priva di rispetto. = comp. dal pref. lat. ex-, con
e la camicia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
aspetto poco invi tante e dal sapore scipito o sgradevole, in partic.
2. figur. composizione letteraria dal linguaggio sciatto e melenso, fiacca nel
termini di ascolto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
necessario sbobinarle. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dello sboccacciato contadino. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
zetta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di gelsomini, le molli capigliature prese dal vento ed il seno profumato sboccante dalle
ceredi, 80: cavò poi anco dal lago maggiore questo principe, per fare il
di tramontana. marino, 1-8-26: dal velenoso e torbido compagno / sen va
del brasile, ricoverandovisi sì i penitenziati dal santo oficio, come ogni altra sorta di
odore, perché sono posti in luogo lontano dal sole e hanno alcuni spiragli dal fondo
lontano dal sole e hanno alcuni spiragli dal fondo della tossa per la grossezza del
, in picciol corso / fetido e sozzo dal trist'alveo ei sbocca. g.
quel furor che sbocca / torrente rapidissimo dal cupo / precipizio di cromia. pascoli
in un crepaccio. -straripare dal proprio alveo o dagli argini.
. villani, iv-12-1: l'arno sboccò dal fosso amonico e dal borgo a le
l'arno sboccò dal fosso amonico e dal borgo a le capanne nello stagno. caro
impedito, / sboccò ne'campi e deviò dal mare. a. campana, 186
pascoli, 755: il vento accorre dal ciel profondo / tuttavia, spaura / le
a vedere il chiarore della luna. dal sottoportico sbocchiamo in piazza. pea,
e campane: / sbocca il popolo dal tempio. serao, ii-304: i santi
faceva le vele al vento per isboccar dal porto, eccogli un messo del re
3-1-194: nel tempo che la palla cacciata dal fuoco si movesse per la canna,
atto nel parlar non sbocca, / perché dal suo adriano udito avea / che quel
giudico che sia necessario levare il reno dal luogo ove al presente entra nel po
... preparate subito diverse batterie dal toledo e diverse tnnciere dov'era più
movimento, una quantità limitata di liquido dal collo di un recipiente, in partic
xiii-175: sai come si dice gettar via dal fiasco pieno un poco di vino per
al cavallo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fuoriuscita di una piccola porzione di liquido dal collo di un recipiente in seguito a un
gli scappa più. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
della ripa del fiume che, non potendolo dal corso ritenere, saltò all'altra ripa
, nel scriver tardo, / però dal tosco facilmente 1'casco. n
sboccataccia che è. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il pozzo circondato dai giganti, che dal mezo in su eran posti sopra la sboccatura
. 4. il deviare un fiume dal suo letto. patrizi, 3-119:
a ventine. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
carte da tresette. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
verde tenero delle foglie sbuccianti, secondato dal pensiero della giovinezza dell'anno. carrer,
. (sbòccio, sbòcci). schiudersi dal bocciolo (un fiore); aprirsi
terra. -per simil. uscire dal bozzolo (una farfalla); schiudersi
di mezzo ai bozzoli e viene dal dimenarsi che vi fa per entro la
erano legati al popolo, non sbocciarono dal popolo. 2. per estens
nuove che o sbucciarono in un subito dal fondo dell'oceano o sono le cime delle
il pugno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
colpire la boccia dell'avversario per allontanarla dal pallino, bocciare. tommaseo [
perché vincano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(sbucciato). che si è schiuso dal bocciolo (un fiore). salvini
schiuso (un uovo); uscito dal guscio o anche dall'involucro chetinoso dopo
tesauro, 7-191: una pallade sbucciata apena dal cervel paterno. -concepito,
bianca, per giunta una bambina, dal corpo acerbo, dai seni appena sbocciati
luca dopo venti secondi: pareva sbocciato dal suolo. -apparso nel cielo per
sbòccio, sm. lo schiudersi dal bocciolo o, per estens.,
di boccioli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: la maggior parte de'danni dipende dal solo reno, essendo questo maggiore di
tal essere il suo sentimento può dedursi dal dir lui che gli antichi sbocchi del
senna e il lido che si sede / dal mar britanno infino al mar piccardo.
, ombrose e amare. / guardati dal fondo gli sbocchi / segnavano architetture /
una notte, de'sbocchi violenti di sangue dal petto vennero ad avvisarmi che la sanità
governi, spedizioni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
le mani. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
casa ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dell'isola bianca, lambita e sbocconcellata dal fiume silenzioso. 4.
voce di area lucch., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
area tose, e umbra, comp. dal pref. lat. ex-, con
hanno scritto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
; bisogna ritirarlo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sulle spalle. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
non si riparava a pulir la lavagna dal motriglio che sbollava, non suzzandolo l'
coronato di spine. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a cento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
trova fondamento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
entusiasmo per la vita cittadina, si esce dal tempio; e il viaggio di ritorno
cosce democratiche. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
verso l'uscita. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
giovò a sbolzonar ragazzi, / pulcin dal franco spennacchiato e scosso, / cannonizzato
di cibarmi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
gli fa arrestare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la detta porta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vane millanterie. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a sbombazzare. = comp. dal pref. lat. -ex, con valore
del primo libro? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, deriv. da stommecare, comp. dal pref. lat. ex-, con
millantatore, fanfarone. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
della loro ferinità. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mai più. = probabilmente comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tadiati e sventurati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sonata a tempo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
enfiatura; se il dito passa dentro dal timpano che sostiene le budella, e
sarà sborraciato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
nel cielo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
paiano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di bordo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
oltre un bordo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tess. operazione che consiste nell'eliminazione dal lotto di velli da smerciare delle parti più
e gloria. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbiirdì 'spaventare', che è comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, con valore di allontanamento, e dal provenz. ant. bordire 'bagordare'[
, 1098] e che vale quindi 'allontanare dal bagordo', poi 'svogliare dal giuoco,
quindi 'allontanare dal bagordo', poi 'svogliare dal giuoco, rattristare'e infine 'impaurire'.
intrecciare le voci. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
popolo de galizia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
carattere borghese. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
nei lagoni di lardarello. = dal nome del chimico u. sborgi (1883-1955
delle membra, come di chi è preso dal vino. 4. grande emanazione
= etimo incerto: è dubbia l'origine dal lat. tardo * ebrionia 'ubriachezza'(
lat. tardo * ebrionia 'ubriachezza'(dal class, ebrius 'ebbro'), da cui
sborniare1, il quale potrebbe essere un prestito dal fr. ivrogner con raccostamento al sinonimo
». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
i rei poi, sbaldanziti dalla paura o dal rimorso, sborravano addirittura; nondimanco taluni
dreon sollazzi contadino / s'alza su dal paglion, va dietro al forno / e
, è usura. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il bollire. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'annimo franco? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: donna maria giuseppa targiani ha ottenuto dal re, oltre la toga al marito,
diciamo 'sborsacchire'd'un fiore che spunta dal bottone o borsa, e sarebbe come dire
i versi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
gracchi a roma, fu mandato bando dal console che chi avesse portato la testa
sborsare, sguizzare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
con facoltà di ricomperare i beni alienati dal fisco, ma rendendo il prezzo sborsato.
, lii-12-397: hanno maggior paga sborsata dal 'caznà'e servono la persona del gran-signore
si servì di scudi cento del censo restituito dal signor carlo lambardi. baldinucci, 9-xvi-6
-spesa. cattaneo, iv-4-145: dal denaro preleverai tutte le tue spese per
promessa, e come disimpegnato mi sia dal debito contratto dallo sborso dell'espettativa commune
venne da loro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ela non ti dica sboticoso. = dal ven. sbotegoso, deriv. da sbotegàr
, i-389: quando il compatto è stacco dal monte..., rende l'
la perdono! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
violenza. -fuoriuscire di botto dal collo della bottiglia (il tappo)
nel fondo. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
dì e mezo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
lo sbottigli! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: un rauco sbotto di vomito salì su dal letto. 2. scoppio
calzatura, sfilando il bottone dall'occhiello o dal gancio, o staccando le due parti
; dichiarare la propria opinione, uscendo dal riserbo. siri, 1-viii-454: savigny
altro uomo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
valigia del corriere. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di allusioni... la signora dal canto suo non sembrava punto alterata per
parole con alcun altro cavaliere ed acceso dal calore del- l'iracundia l'arà sbottoneggiato
: 'sbovo': argano orizzontale. = dal sicil. sbova, affine a boa2 (
l'istruzione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
garibaldi, 2-278: vari progetti furono sbozzati dal governo in quei primi tempi. nievo
tu soi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
si disciolgono. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'n vista umano, / ma sbozzato dal mastro ed imperfetto / che data non
quel gesso rappresentava una testa di donna dal profilo energico, dalle linee decise rudemente
come in una pietra scaramazza, intenerita appena dal trattamento di tempera. -sgrossato,
nona rima dei siciliani, o che accettasse dal canto popolare napolitano l'ottava già sbozzata
accorgimento di vero artista pigliando un metro dal popolo per averlo vitale e da resistere
salariati, che fanno tutto quasi il lavoro dal quale l'artista avrà le migliaia e
1972], 14: la traduzione dal gesso al marmo è lasciata agli sbozzatori,
sbozzolo; aus. avere). uscire dal bozzolo (con riferimento alla metamorfosi della
uso dinota anche l'uscire della farfalla dal bozzolo, tanto che s'ode ripetere
'sbozzolare': allevare. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
e gambe sbozzola. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di sbozzolare1), agg. uscito dal bozzolo. -al figur.: allevato dall'
grasso, sbozzolato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'uscita della farfalla del baco da seta dal bozzolo; sfarfallamento. = nome
, 3 e 4 sono registr. dal dizionario delle professioni. sbozzatura,
cavar la bozzima. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sì misera lineazione dell'eteme grandezze e dal dito di girolamo ci si mostra l'
vedo, in verità, che l'uomo dal vestito bigio, all'inglese, spiovente
pantaloni sbracalati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
calzoni a sbragalóne. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: la lacuna del noto verso è proceduta dal non avere io mai trovato un verbo
spaparacchiarsi: non serve neanche a proteggerli dal caldo. -lasciarsi andare ad atteggiamenti
. locuz. -ridere a sbracarsi, sbracarsi dal ridere: ridere smodatamente e sguaiatamente.
compra la capra'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fatti altrur. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di tutte le variazioni di atmosfera estetica, dal neoroma- nesimo della rivoluzione francese al romanticismo
nesimo della rivoluzione francese al romanticismo, dal pamassismo al naturalismo materialista e sbracato.
come due sposi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tanto ad agitare il fazzoletto che fu rimarcata dal principe umberto il quale ne chiese conto
braccia da qualcosa; allontanare, staccare dal braccio. lamb. frescobaldi, 1-101
mai avuto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quest'altro quadro, sbracciata e nuda dal mezzo insù, che li mostra quella cintura
vesseno veder luce. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
tommaseo, 2-iv-294: poi sbracia il fuoco dal braciere, / ed accende il cereo
vita defunti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pur riso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di là. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
angosciosa, ma non sbraitante, levigata dal bon- ton... della vedova dolorosa
predica ai porri. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mensa a ricca cena / uom stimolato dal digiun si move, / tal vanne a
sua vittima. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sì viva. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
risone delle glume. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
privai, e da un deriv. dal fr. bran (ant. bren)
sbramatura, sf. eliminazione delle glume dal risone. e. bertarelli
(gluma del seme di riso) dal risone. = deriv. da
: massimo, mentre fugge, fu dal popolo romano lapidato e sbranato.
/ condotta per disgrazia in questa parte / dal marran temerario ardir di spagna. g
al rodio delle acque, furono sbranate dal cannone. -con riferimento all'azione distruttiva
, giungendo con quello estremo impeto che dal cannone veniva cacciata la palla sopra la
dalle proprie passioni e aggirar l'animo dal desiderio di cose impossibili da conseguire.
impossibili da conseguire. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
secondo alcuni, sarebbe invece un adattamento dal fr. ant. esbraoner, denom.
servo ». siri, 1-iii-104: restava dal dolore sbranato il cuore di carlo emanuel
disgrazia, egli ha il cuore sbranato dal dolore. 7. diviso profondamente
cominciare. 3. marin. disincagliare dal fondale le marre dell'àncora.
. v.]: 'sbrancare': staccare dal fondo le branche dell'àncora.
due porte laterali. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbranchi). far uscire, separare dal branco un animale; separare gli animali
quali ho io come ricevute senza sbrancarle dal copioso numero del- l'altre raccolte
la particella pronom. uscire, allontanarsi dal branco o, anche, dallo stormo;
da non vi lasciarpedata, donde potesse dal suo pastore essere ormata. fagiuoli,
d'invigilare ad ogni pecorella / che dal gregge si sbranca e si discosta. monti
allor che per inospita / balza neglette dal pastor si sbrancano. bresciani, 6-x-208
sbrancano. bresciani, 6-x-208: tolto dal paniere il mio gomitolo di lana stava
gli assalti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
), agg. uscito o separato dal branco, dallo stormo (un animale)
falda del mezzogiorno l'aria è signoreggiata dal bosco che sovrasta e offusca la valle
. che si è allontanato dall'ortodossia, dal bene. oliva, i-1-637:
la persona palpeggiata. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di riso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 2-196: il conte oscar andò via dal suo castello di moriglia e da questo
. ingente sottrazione di denaro o di beni dal patrimonio altrui. rovani, 4-i-92
, ii-451: chi avrebbe potuto sbrattare dal mondo, ossia dal cammino della vita
avrebbe potuto sbrattare dal mondo, ossia dal cammino della vita attiva, la malizia
: guido della torre non voleva sbrattare dal suo palazzo per lasciarlo al re. graf
da un vizio, da una colpa o dal peccato. fra giordano [crusca]
sbrattaranno la borsa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
coppia di battute. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbratto1, sm. cacciata di qualcuno dal luogo in cui abita o lavora;
acuto. lisi, 178: la stanza dal piano ter reno, che
la barca. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vantatori e sbravacci. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la rispingete. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
nominato io. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di sbravazzoni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
imitarvi! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
he fate do. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
uccello silvano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, gente bestiale. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
massa sbraoso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, di denari. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
., e da un deriv. dal longob. brehhan 'rompere'(cfr. ted
quel poco. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
già davanti allo stento giardino, separato dal marciapiede da un basso muretto che recava
e ro- magn., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ex-, con valore intens., e dal provenz. bregar, a sua volta
provenz. bregar, a sua volta dal got. brikan (v. sbreccare)
lor buccia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
uno sbrico proprio da = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
stiti laceri, stracciati. infantile, dal nome della frase con cui uno dei giobeolco
per molti anni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbriacati e s'enno sgrumati il cervello dal gran vino che avevan beuto, si trovano
e si vergognano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
/ nello scrittoio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'anno domini'1789. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fare, sbricaccio? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ex-, con valore intens., e dal provenz. bric (v. briccone
e colle zolfe. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
coccero di porcellana. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area tose., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
nell'altro spia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fu, dopo il desinare, visitato dal re e dalla regina e da monsignore,
, a ridursi m palazzo, essendogli detto dal re che a questo effetto s'eran
scinger veste balzomi in acqua, sbngola dal periglioso impaccio con successo fortunatissimo. martello
pania. e chi mo sbrigami / dal doppio visco in che m'intrico e smanio
l'impegno, e promettendogli che, dal canto suo, metterebbe subito mano a
suo, metterebbe subito mano a sbrigarlo dal frate. boine, cxxi-iii-923: ha
e l'aiuti. -liberare una regione dal nemico. bibbiena, 134: l'
signora eleonora e quando mi sarò sbrigato dal poeta, mancatemi la virtuosa. foscolo
parte dell'anticamera:... sbrigati dal servitore con qualche ambasciata. manzoni,
facilmente il cervello chi perde dio. dal di lui timore ogni sapienza principia. chi
si screditi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 3-97: carlomagno non poteva impedirsi dal dare al suo discorso un timbro di sbrigativa
4-232: io..., sbrigato dal negozio della legazione..., ho
bonarelli, 1-215: eccoci per avventura sbrigati dal primo argomento. orsi, cxiv-32-83:
cxiv-32-83: voglio io poi, sbrigato dal detto primo 'dialogo', finir quella canzone satirica
troppo tempo: e così eccomi sbrigato dal bene. -che si è liberato
e 'l suo avversario, già sbrigato dal giacente destriero, venir gli
3-142: giovani corsieri, / si sbrigliavan dal mio capo ricciuto / i piccoli fantastici
sbrigliandosi dell'ana de'paesi bassi e dal furore de'zenzalini. 11
tutte vere. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scaramuccia, intr.: fui condotto dal mio vano desiderio fuori del patrio nido
i ceppi infranti / non fan cader dal piè, dal collo il giogo?
/ non fan cader dal piè, dal collo il giogo? -con valore
spento per sempre. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
prima che punto si freddi, mettiglielo dal canto di dreto. -intr.
per occupare pintemo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
finestrelle degli scantinati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dalle serpentine di un frigorifero o anche dal lunotto posteriore di un'auto.
dolce faloppa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
su gli stinchi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a sbrindellarsi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
propri simili e affini, tutti usciti dal caos. 5. divenuto sciatto
a rattoppi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pecora, pecorone. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dossi, iii-208: il liceista, venendo dal pacchio domenicale del canonico-zio, cammina fiero
le calze. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
all'ultimo sbrindolo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
adattamento del ted. sbrinz, che è dal nome della città svizzera brienz, nel
fil de stopa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
., e da un deriv. dal ir. briser 'spezzare'.
cadete morto. = comp. dal pref. lat. ex, con
ex, con valore intens., e dal fr. brisure (v. sbrisare
mani al foco'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la faccenda. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'sbrobriaré': svillaneggiare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vecchia bene sbrecca. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sono attaccati. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
piovano arlotto ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
virtù si sbrecca. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
detti sbrecca. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
aprile sbrecca. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scorza del ramo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: 'sbrocco': quella seta che si cava dal guindolo nel ripulirla dopo che è tratta
.: sentimento o passione che allontana dal bene. quaedam profetia, v-584-166
v.). = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
dei broccoli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
signora matilde serao? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
perdere il seme. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
come broda. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
curùna': sbrodettare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
specie di nume di melma che sbrodolava giù dal pendio. = comp. dal pref
giù dal pendio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
... andati dall'avvocato o dal notaio perché vi redigesse un atto o vi
. 9. liberarsi dagli indumenti e dal bagaglio. g. f. rucellai
di sole. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ma 'sbrodo'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
del mondo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
corno la meltrixe. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
che ci dispiaccia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pulir dentro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di certi 'sbrontolamenti'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
né coda. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
più autorevoli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a cinque anni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sott'ar carcagno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ex-, con valore intens., e dal dimin. masch. di brozza (
dio te sbrachi! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
i brachi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbruciacchiarle un'ala. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, tr. emettere dalla bocca o dal naso, sbuffando rumorosamente, spruzzi di
italiana 'sbruffare', che sembra nato dal suono della voce. massaia, xi-128
e di spruzzi liquidi dalla bocca e dal naso. magalotti, 2-59: la
sbruffo, sm. emissione dalla bocca o dal naso, con sbuffi rumorosi, di
, di vapore, di polvere portato dal vento. targioni tozzetti, 12-3-414:
voce di area tose., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'amo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. 2. figur. riscattare dal vizio. m. palmieri, 1-17-23
non la sbrutta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
davanti a kan. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: un naso sbucante... stupefatto dal cespuglio dei mustacchi. sbucare1
sbuchi). uscire dalla tana, dal nido, da un rifugio (un animale
di maggio che gl'imperiali, eccitati dal primo rimbombo del loro cannone, sbucarono
in alto. - levarsi dal letto al risveglio. - anche sostant.
attesa di un treno che dovrà sbucare dal vicino tunnel. - andarsene
sullo spiazzo davanti alla curia fu investito dal vento marino che aveva spazzato il cielo
, 5-209: come fa l'ombra dal campo, quando su di sopra, da
ai rocchetti, sbucavano a fiotti eruttati dal fondo di quella gola nera ululante di
e guardava i suoi riccioli biondi che sbucavano dal basco e gli carezzavano la fronte.
che v'aesca. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
in rovina. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
uscito dalla terra (un animale destatosi dal letargo). pea, 8-21:
o d'altro albero smidollato e sbucato dal tempo. agnoletti, lxvi-2-321: quando
. g. bassani, 5-154: dal modo come una cliente aveva consumato un
faldella, 8-70: si guardò bene dal citare i numerosi versi di dante,
la ho sbucciata'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: per bucinare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
magalotti, 7-125: sabato mattina ebbi dal signor principe vostro nipote la cassettina che
, 3-41: pur continuando a sbudellarsi dal ridere, il ca- gone gli lanciò
un'occhiata amara. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 1-579: taluno, infelicemente sbudellato dal corno di bue cozzante, gli si
quel modo che l'acqua bollente solleva dal fondo del paiolo i ravioli è una burla
una volta era stato sul punto d'andarsene dal principe. pirandello, 7-153: se
. emettere aria dalla bocca semichiusa e dal naso, per esprimere disappunto, noia
il sudore. pirandello, 8-132: dal canto suo, egli s'annoiava e,
gridare e sbuffare contro il male, proporre dal suo canto gli esempi del bene?
conduce, / da le nari e dal fren sbuffan la luce. lubrano, 3-109
. 11. locuz. -sbuffare dal ridere: ridere a crepa- pelle,
rumorosamente. bacchelli, 1-i-492: sbuffavan dal ridere. -sbuffare vanima:
lungo l'alfeo! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
soffio emesso con forza dalla bocca o dal naso (per lo più per esprimere
calvino, 1-423: bramii emise uno sbuffo dal naso, non so se-d'approvazione o
. esalazione di fumo da uno sfiatatoio, dal fumaiolo di una locomotiva o di un
di una locomotiva o di un piroscafo, dal tubo di scappamento di un'auto,
tubo di scappamento di un'auto, dal comignolo di una casa, ecc.
mezz'aria in attesa ch'egli traesse dal sigaro alcuni sbuffi di fumo. serao
8- 642: per non esser rapiti dal turbine, s'erano costoro ritratti al
, v-94: le maniche spaccate sul davanti dal gomito in giù lasciavano sfuggire gli sboffi
convito l'addolcì. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pretesto dalle caricature. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
imbrogliare, truffare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(v.); voce registr. dal d. e. i. sbugiardare
primamente. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
con cassette sbugiate. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ex-, con valore intens., e dal part. pass, di bugiare2,
, tr. dial. togliere le nodosità dal tronco dei castagni, soprattutto per formarvi
voce di area lucch., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di sacerdozio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
come un cappello di bulletta e dal quale apparisce una puntolina verde che è la
oggetto, ecc. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
creare troppe vittime. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'avesse sapute. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pupille immobili. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. ex-, con valore
fare buon cacio. = comp. dal pref. lat. ex, con valore
d'acqua: overo bagnate non così facilmente dal calor del fuoco s'abbruscino o si
canne ai vasi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
per un quattrino. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e soni dentro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
glutine tenacissimo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a un contadino che fu salvato generosamente dal medico, il quale corse subito ad
doveva finire. = comp. dal pref. lat. ex, con valore
deriv. da sbuzzare-, voce registr. dal d. e. i. sbuzzo
infermo di lebbra e mezzo nudo, che dal capo ai piedi era coperto di scabbia
. / languiva tempestato / di scabbia vii dal crudo nembo immondo. c. i
dovere o suo decoro; / chi dal proprio lavoro / cerca libera vita e
2. figur. liberare dalla corruzione, dal peccato. fr. serafini, 162
(passato nel linguaggio scient.), dal class, scabiósus (v. scabbioso
casti, i 2-273: dal petto si vedea nudo e scabbioso / due
.. hanno un uso affatto diverso dal loro, servendo essi come di guida
... hanno un uso affatto diverso dal loro, servendo essi come di guida
contarsi tutte le ossa. = dal lat. scaber 'magro, asciutto'(v
diritto consuetudinario locale, che venivano scelte dal re o dall'imperatore in numero da
per quei risarcimenti scaturiti... dal fatto determinato e riconosciuto dal tribunale speciale
... dal fatto determinato e riconosciuto dal tribunale speciale di quei nuovi scabini delle
, anche ». = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
poi velocemente oltre ogni stima / fu dal sommo motor in cerchio volta; /
scabrézza si ammorza. = dal lat. scabritia (v. scabrizia)
i-501: la bottiglia, panciuta, dal vetro opaco e scabro che voleva imitare
asprezza e scabrosità della sua superficie, anzi dal contrario, cioè dall'essere atta a
. comisso, vii-141: ella voleva uscire dal castello e andare sola per i sentieri
. campofregoso, iii-30: eraclito vedrai dal parlar scuro: / qual pareratte ancor
soltanto audace sono esclusi dalla letteratura, dal teatro e dal cinema sovietici.
esclusi dalla letteratura, dal teatro e dal cinema sovietici. -che ha un
, lat. tardo scabrdsus, deriv. dal class. scaber (v. scabro
voce di area roman., comp. dal pref. lat. ex-, con
a smaltirla. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sul conto suo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
il 'guano'scacazzìo d'uccelli che viene dal perù. scaccafava, sf. ant
belli ghirigori. caro, 11-135: dal ginocchio in giù [il pedante] ha
inglese di età medievale, ufficio diretto dal tesoriere, dai giudici della corte reale
corte reale e da alcuni baroni nominati dal re, a cui competeva la gestione del
barone dello scaccario. = dal lat. mediev. scaccarium; cfr.
e dannose. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
8. sciopero a scacchiera: astensione dal lavoro di singoli reparti di una o
cui, signor glauco? » lo smuovo dal rischio di complicazioni nello scacchiere asiatico.
delle finanze e del tesoro, presieduta dal cancelliere e addetta alla riscossione e alla
in conformità della autorizzazione specialmente sancitane dal parlamento. il capo o ministro di questo
da un luogo o di un sovrano dal trono; espulsione, messa al bando
vaporiera col fumaiolo a imbuto, preceduta dal vasto scaccianeve, 'faceva'a passo d'uomo
valle in valle, frammezzate ad intervalli dal suono malinconico dello scacciapensieri. ungaretti,
, all'episodio della cacciata dell'uomo dal paradiso terrestre. savonarola, 5-ii-193:
fuora una gran voce quando scacciò adam dal paradiso. sonetti sull assedio di éiena
, ii-774: le mosche, intorpidite dal caldo, ronzano in cerchio e, se
notte. -per estens. allontanare dal proprio corpo qualcosa di fastidioso.
suoi fratelli. goldoni, ix-464: scacciar dal trono / non pretende anastasio, anzi
non l'occupava un nuvoletto, / dal ciel scacciando l'umida ombra e nera.
con risplendente face. goldoni, xi-421: dal fosco cielo / suol le nubi scacciar
, perpensare / ed ogn'altro pensiero dal mio core scacia. maestro alberto,
occhi e 'l dolce riso, / scacci dal petto mio téma e dolore? buonarroti
sola, cui l'interna doglia / scaccia dal sen l'idea d'ogni diletto,
un'espressione di tristezza, di malinconia dal volto. atanagi, xxxvi-171: scaccia
più per desiderio di scacciare la fame dal corpo che per curarsi la pelle dell'
/ che il grave lezzo scacciò lor dal viso. goldoni, xii- 539
sia stato uno sforzo della natura aiutata dal medicamento delle acque a scacciare le reliquie
l'uomo ad esercitarsi, faccia sforzo scacciar dal corpo suo le superfluità di dentro dalle
quella qualità bianca sia mutata e scacciata dal nero, perché è qualità contraria al
congiunte insieme con cattivo ordine, scacciano dal corpo umano la bellezza. 10
chiodo con chiodo. -scacciarsi l'anima dal cuore: uccidersi. g.
mio dolore / voglio scacciarmi l'anima dal core. -scacciare le mosche: v
scaccia chiodo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
riferimento all'episodio della cacciata dell'uomo dal paradiso terrestre. gnoli, 1-130
può mettere il ducato di vittemburgh, tenuto dal re de'romani, che per successione
,... si vide scacciato dal volto degli occhi di dio. straparola,
, ii-104: ro- dolino, vedendosi dal suo caro bene al tutto abbandonato e
onde egli ha il suo principio, scacciato dal mare da un certo fiato o spirito
rientrarvi. 4. avulso dal proprio ambito. b. davanzati,
sentenze imprigionano l'eloquenza, come scacciata dal regno suo. -negletto, lasciato
seguita che non antecede, onde come dal fine sovente dagli antichi si togliea,
uno scacciatore famoso'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
poi che la risvegliatasi libertà ebbe cancellato dal suolo la bastiglia e con essa tutto
= comp. da scacco e dal gr. ypà (jl (xa 'lettera'
. ypà (jl (xa 'lettera', dal tema di ypà ^ ti » 'scrivo'
stupefacenti leggere. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
beccuzzare, scaccozzare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area sen., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e si scachinni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
in cattivo stato. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e serpigno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
in fosca rima. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area roman., comp. dal pref. lat. ex-, con
può essere chiesta alla sezione di accusa dal giudice istruttore, dal presidente o dal
alla sezione di accusa dal giudice istruttore, dal presidente o dal consigliere o giudice delegato
dal giudice istruttore, dal presidente o dal consigliere o giudice delegato dalla sezione di
il canone degli scorsi 1814 -1815 -1816 dal suddetto giussani francesco. leopardi, iii-1049
a cambiale alla banca popolare, firmata dal professor mantovani e avallata da me.
, 3-61: si era ancora lontani dal rivolgimento atteso a scadenza dei cento anni
.. gli dava un'ebbrezza arsa dal pensiero della scadenza. -a scadenza
quali sono quelli li quali si concedono dal barone o feudatario inferiore senza l'assenso
: si tratta di concessione, fatta dal sovrano, de feudi rustici, come specie
di umiliazione o di scarsa considerazione, dal punto di vista sociale, professionale,
ancella / tua turpe fiamma: appien dal prisco grado / dalla tua stirpe appien
. verga, 7-112: rimandatemi al convento dal quale m'avete tolta, poiché sono
di s. tommaso... scadde dal posto, ma ritenne quello di cavaliere
: i veneziani crebbero e furono temuti dal mondo finché si travagliarono in mare;
religiosa. magalotti, 4-262: perché dal suo dover non scada / l'alto
in questo stato la vita dovrebbe scadérti dal cuore... ma la voglia
..., non è mai scaduto dal suo peso primiero. idem, 16-iv-268
.. i relativi provvedimenti di cessazione dal servizio, salvo per coloro che siano
ant. e letter. cadere, staccarsi dal ramo (una foglia).
osciani, sacerdoti degli idoli. = dal lat. tardo excadère, per il class
per il class, excidére comp. dal pref. lat. ex-, con valore
miserevole e umiliante, in partic. dal punto di vista etico; decadimento morale
... bella vernice sulle brecce fatte dal tempo. g. pitrè, cxxviii-279
5. diminuzione della forza esercitata dal fluido in un apparecchio a pressione.
, sverniciatura. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
allegri, cioè dove l'aere sia dal continuo spirare de'venti mosso e la
grande scaduta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
un'altra inferiore, degradata e umiliante dal punto di vista politico, sociale,
bea, 7-560: l'uomo scaduto dal cuore della vedova, seduto a quello
: aprì [l'america], illuminata dal faro di new york, la 'gran
e questa sarebbe il gran castigo imposto dal creatore all'uomo scaduto. periodici popolari
-per simil. rovinato, logorato dal tempo (un elemento architettonico, un
i greci era una misura già scaduta dal suo senso originario e sulla quale dipanare
rendite perpetue o vitalizie, producono interessi dal giorno della dimanda, o della convenzione
di caccia scaduta per decorso di 6 anni dal rilascio. -che è cessato da
dentro di milano,... dal capitan di giustizia di quella corte fé dichiarar
con pubblico bando, scaduto il duca dal dominio e contado della città d'aste
funzione di coadiuvare le unità maggiori; dal xvii secolo indicò qualsiasi unità di piccola
primo vento che spiri. = dal lat. scapna, che è dal gr
= dal lat. scapna, che è dal gr. oxaipr,, deriv. da
sf. equipaggiamento che protegge il sommozzatore dal contatto diretto con l'acqua.
dotta, lat. scient. scaphandridae, dal nome del genere scaphander (v.
v. scafandro2); è registr. dal d. e. i. scafandro1
in svizzera. -camice protettivo che preserva dal contatto con i germi in un ambiente
, 'cintura di salvataggio', comp. dal greco crxàsos (v. scafo) e
scafarda a siena significa catinella o catino, dal greco < jxàq>y) per avere qualche
region. togliere i semi dei legumi dal baccello; sgranare. chiappini, 260
voce di area ven., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, usuipava la prominentia del'ar- cuato dal piano del muro scaffato. idem, 3-205
: è una posizione scaffa! = dal longob. sbafa 'tavole per appoggio'.
, 7-867: il laboratorio della farmacia, dal tetto basso, tutto scaffalato, e
tutto scaffalato, e quasi buio e appestato dal tanfo dei medicinali. stufarich, 5-306
o caffo'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scafilus, scaflus (nel 718), dal long, skaffil (cfr. ted
. per il n. 3), dal gr. jxàqstov, dimin. di 7xàjpr
un natante, costituito dalle ossature, dal fasciame esterno e da tutte le strutture e
orizzonte. consisteva in un vaso emisferico, dal centro del cui fondo elevavasi un gnomone
s'incamminò verso livorno. = dal gr. txàqpos, corradicale di txàrrtw 'io
lat. scient. scaphocephalus, comp. dal gr. 7y. ò. ya
lat. scient. scaphoides, comp. dal gr. sxà ^ os (v
^ os (v. scafo) e dal suff. -oeió-fc 'simile a'.
lat. scient. scaphopoda, comp. dal gr. txàcpoi; (v.
... scagionare la figliola, perfino dal peccato, se avesse saputo assumere la
vanta amore'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
si distinguono in scaglie placoidi, costituite dal dentello e dalla placca basale (e formano
[leonardo] in un ramarro (trovato dal vignaiuolo di belvedere, il quale era
, iv-2-601: una smisurata chimera occhiuta dal busto coperto di scaglie splendide. calvino
, a uso di corazza, aperta dal canto destro, tanto che mostrava tutto
prima corteccia che gramolando casca a terra dal lino. -gluma del seme di
di corteccia che si solleva o si stacca dal tronco di un albero. pirandello
un faggio purpureo e un pino austriaco enorme dal tronco rivestito di scaglie viola. moravia
volgarmente chiamiamo scaglia, perciocché questa casca dal ferro mentre che infocato si batte in
di pietra nella bocca, che fu spiccata dal muro d'una cascina, dove egli
d'oro... si spicca / dal fondo oscuro e liquefatta cola / nel
(v. scaglione2). = dal got. skalja 'tegola'e probabilmente anche
dalle armi di mortemar, seignelai non cessava dal suo spaventevole scagliamento.
un gesto rapido, violento, si strappò dal collo la collana dallo smeraldo e la
sole); far allontanare gli oggetti dal punto di quiete (la forza centrifuga
come tentato di fellonia, si scagliò dal tribunale e andandosi via, gli voltaron le
, 9-157: si sarebbe scagliata subitamente dal letto, se il freno dell'onestà non
così dire, a sprigionarsi e fuori dal suo seno si scagli, ond'egli risplende
scaglia. sinisgalli, 3-62: si scaglia dal soffitto, cade sorda la calcina.
. anche riflessivo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
scagliano in silenzio dietro l'angolo formato dal po e dal mincio. =
dietro l'angolo formato dal po e dal mincio. = alter, di
poeta comico. foscolo, viii-161: dal nessun conto che s'è fatto delle
motti di disprezzo su la nazione italiana scagliati dal ministro inglese,... non
uomo. 3. mandato agli uomini dal cielo (un comando divino).
leggi, che, quasi una voce scagliata dal cielo, comandavano, non davan luogo
. n. 3, registr. dal d. e. i. (che
: non era un serpente di corallo dal corpo simile a quello di vespa, sottile
composizione...: una è dieta dal vulgo alume de pluna seu scaiola;
architettura per plasmare decorazioni; a partire dal sec. xvii si iniziò, a
, n. 7; voce registr. dal d. e. i. scaglionàbile
sul più alto della collina e coperta dal ciglione di quella, fremeva di combattere.
prospettive di montagne, che fin quasi dal piè van su per la pendice salendo a
da singolari accidenti del terreno, cioè dal prolungamento delle estreme unghie dei colli sulla
re vi si conducono usciti che sono dal ventre della lor madre. reina,
chiamasi pure scaglione, con significato preso dal blasone, una divisa di due liste
per aria sui dossi. = dal fr. échelon (nel sec. xii
quindi fugìe. = deriv. dal lat. squalor -óris (v. squallore
661: il coltello trae giù le scaglie dal pesce, chiamato scardova, il quale
la farina di gran turco. = dal napol. scagliuozzo. scaglire,
lordarella, nerachiuola. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
come una lepre. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
l'aiuto di quattro raggi ch'escono dal centro... rendono la carta impressa
, / parlo qual s'io parlassi dal tripode di apollo. -seggetta.
= voce di area sett., dal lat. * scamnium per il class.
mare tutta scale / e, su dal porto, risucchi di vita / viva.
gradini provenienti, secondo la tradizione, dal pretorio di pilato e percorsa dai fedeli
dei ventotto gradini estratti, dicono, dal palazzo di pilato in gerusalemme. ojetti,
28, 12, quella vista in sogno dal patriarca a betel, che toccava il
: mi ricorda essere non guari lontana dal fiume una torricella disabitata, se non
cardinal di tal famiglia, si mosse dal castello di rimino nella notte del giorno 4
su di un carro speciale: così detta dal nome deh'inventore carlo porta,
montato per una scala di corda calatali dal sargente e così introdottosi nella piazza,
e così introdottosi nella piazza, fu dal medesimo sergente condotto al suo alloggiamento.
ovvero dei deboli e dei miserabili che dal rincaro della vita sono spinti sempre più
-in partic.: gradazione dei colori dal più chiaro al più scuro (anche
già qualcosa di lui stabilito in firenze dal primo dopo guerra, grandioso e modesto insieme
vergine, in quanto aiuto per risollevarsi dal peccato e giungere a dio. lauda
dell'ambizione che rovina le società nasce dal fabbricare al popolo delle scale artificiali per le
: con ciò mi fo scala a passare dal lucro cessante... al danno
muratori si ride delle scale etimologiche fabbricate dal povero e pur benemerito abate me- nagio
o proporzionale o di óun- ter', dal nome dell'inventore. serve per moltiplicare e
brutta e cattiva scala. = dal lat. scala, connesso con scandire (
il petto enorme. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
uno scalamitato magnete. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce di etimo incerto: forse dal gr. 'ixàxavspov 'pertica per attizzare il
vostro figliuolo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
registrate in un'unica colonna, contraddistinte dal segno relativo. 7. fis.
sogliono morir i vecchi. = dal lat. scalàris, deriv. da scala
dalla regione delle nubi agli scogli spruzzati dal mare. scala le vette dove nessun
ce la facevamo a scalare uno scudo dal debito con la maestra. -conto a
gli negò la figliuola, lo cacciò dal palazzo, l'awenturò alle rime
s'inceppano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. questi molluschi si trovano fossili fino dal terreno corallifero; vivono oggi sopra i
lat. scient. scalaria, deriv. dal class. scalàris (v. scalare1
lat. scient. scalariformis, comp. dal class. scalàris (v. scalare1
scalàris (v. scalare1) e dal suff. -formis (da forma 'forma')
acqua del mare. = dal lat. tardo scalarium, deriv. da
elevata. pratolini, 10-33: scendo dal davanzale, frugo nella cassetta dei giochi
sono stati sempre superiori a quelli quotati dal mercato. 5. arrampicatore sociale
indaco, dalla cocciniglia, dalla robbia, dal guado, dai licheni, or vengono
aggranfia oriuoli, ornai spedato, / dal tanto scalcagnar lascia la caccia. linati
che si scotenna. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
giacomo, i-726: passò un biondo giovanetto dal cappello a cencio, dalle scarpe scalcagnate
un vizio o una virtù. pannuccio dal bagno, 1-xi-23: miz'àno in disguigliansa
e condissione del superbo. -scalzare dal potere. buti, 2-407: è
a basso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
carica e simili. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
quanto più si vede perseguitare e scalcheggiare dal mondo, tanto più leva l'affetto
mondo, tanto più leva l'affetto dal mondo. del mazza, xxi: molti
latte, né la vipera, essendo iscalciata dal piè del bue, come è la
una farfalla. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
rompe una mazza quasi tutto lo scalcinò dal muro. barbaro, 476: presero una
reggimenti di bersaglieri. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di muffa e di cantina che saliva dal pavimento istoriato col blasone, seminato di
ginnasiale a santu lussurgiu, un paese distante dal mio circa diciotto chilometri e dove credo
del piede. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
abisso eterno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
direttore dei teatri di corte. = dal longob. skalk: v. siniscalco.
ogni cosa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
unire mediante chiodature, affinché siano ribaditi dal fucinatore a mano. =
del mondo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mollifica il ventre, preserva il corpo dal freddo e fallo più di affetto, di
el freddo petto / ti scalderà, dal ciel discesa stella. epicuro, 28:
scaldar si poggia tegghia a tegghia, / dal capo al piè di schianze macolati.
quegli che l'aveva furate, levolle dal fuoco e riportollemi con grande compunzione,
, 7-i-81: presta già di partir, dal fianco scorse / vicin venirse il giovinetto
= lat. tardo excaldàre, comp. dal pref. ex-, con valore intens
determinato grado per il medesmo tempo c dal corpo scaldativo b, sia finito.
/ e gridare la lasciava, / dal suo taglio maledetto, / obbligata a
: alcuni senza saper altro; scaldati dal vino, i peggiori, per occasion di
g. bentivoglio, 4-948: scaldati dal vino, poco tardarono a restar poi immersi
qualche sussurro che fossero in ciò scaldeggiati dal conte di luna. siri, 1-vii-50:
di luna. siri, 1-vii-50: dal cardinale fu imposto agli ambasciadori di premere la
del cantiere, lasciandosi scalducciar le spalle dal sole del falso inverno, anceschi indulgeva
della platea. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
chiamasi propriamente quel caicco ch'è montato dal sovrano o da quelli della sua famiglia
la tua impazienza. spiavi il suo arrivo dal belvedere. ti precipitavi per le scalee
. bacchelli, ii-220: nel bosco, dal capo al piede della collina, egli