non fantasticata con quelle de'romanzieri, ma dal primo autore di tutta l'erudizione profana
io... né meno il romanzo dal poema so distinguere, se non da
: divenne comune una lingua volgare corrotta dal latino, che poi chiamossi lingua rustica,
poi chiamossi lingua rustica, cioè parlata dal popol suggetto, o romanza, cioè venuta
piuttosto gergo ne venne, che perché dal romano buono era nato sì si chiamò romanzo
dico di que'più vulgari. = dal fr. ant. romanz 'lingua volgare,
'lingua volgare, francese', deriv. dal lat. * romanice [loqui \ 'parlare
invenzioni. pinamonti, 304: guardatevi come dal veleno della divozione, non diro solo
veleno della divozione, non diro solo dal leggere libri sporchi, ma dal leggerne
solo dal leggere libri sporchi, ma dal leggerne anche de'vani, o romanzi o
: in tal favella [romanza] sin dal dodicesimo secolo, sotto l'imperador federico
alba enrica terminò di leggere il romanzissimo dal titolo 'i promessi sposi'. -romanzo
resta sempre il romanzo a tesi: dal 'wilhelm meister'e dal 'titano, fino ai
a tesi: dal 'wilhelm meister'e dal 'titano, fino ai romanzi di auerbach
vivere da quello / che mi seguì, dal mio fratello muto. e. cecchi
vita, non furono mai più, dal giorno dell'uccisione di don gaetano, dal
dal giorno dell'uccisione di don gaetano, dal giorno del loro matrimonio.
ant. romanz valeva in origine (dal 1160) 'racconto in lingua francese'(opposto
versi e più tarai anche in prosa (dal sec. xlii). romanzo3
seguaci »), che potrebbe derivare dal lat. crist. anathematizare (v.
. jahier, 164: veniva appena dal cordevole la romba del cannone remoto.
per la prima volta / una romba dal golgota venia: / destasi incerta ancor la
t. valperga di caluso, 263: dal molle sen della cerulea tomba, /
, di baccano per lo più provocato dal traffico o da attività rumorose e frenetiche
, sussultando e rombando, si inerpicava dal centro della città, su per le strade
degli autocarri era... superato dal ronfare di quelli che dormivano.
, 1-473: il liofante, atterrito dal rombazzo di urli, di nacchere, di
tuono. targioni tozzetti, 12-6-77: dal nuvolo nero in poco tempo veddi uscire
, garrula, era accompagni f a dal rantolo cupo del morente e dal lontano rombazzo
f a dal rantolo cupo del morente e dal lontano rombazzo dello strona.
in partic., il frastuono provocato dal traffico cittadino). bacchelli, 11-20
ha la vista di un rombo, dal quale ha tolto il nome.
. rumbo), sm. rumore prodotto dal rapido sbattere delle ali degli uccelli o
venne / con le penne / languidissime dal polo, / di sudor tutto stillante,
o più animali, in partic. dal galoppo del cavallo. pulci, 8-82
scoppiando / allentò il piombo, che dal moto acceso / squa- gliossi, e
sul tetto. -rumore sordo proveniente dal sottosuolo. pascoli, 1-284: la
carri, il rombo dei tram sono dominati dal rantolo atroce. panzini, ii-507:
sue vene, sentiva il sangue fluirle dal cuore nel cervello e percuoterle la nuca con
, per esprimere la sensazione inquietante provocata dal silenzio assoluto. pavese, 2-164:
= voce dotta, lat. rhombus, dal gr. £ó [43o;, 'trottola
= voce dotta, lat. rhombus, dal gr. (v. rombo1).
= voce dotta, lat. rhombus, dal gr. pó (j. po;
parte dello stretto come andamo per tornare dal sur non correva per lo medesimo rombo
), che a sua volta proviene probabilmente dal portogli. rrumo (nel 1450)
lat. scient. rhombohedron, comp. dal class, rhombus (v. rombo1
rhombus (v. rombo1), e dal gr. é$pa 'faccia'. romboencèfalo,
muscolo pari, largo e romboidale, che dal legamento cerdale'un muscolo del collo e
lat. scient. rhomboideus, deriv. dal tardo scapola alla spina dorsale e ad
lat. scient. rhomboidalis, deriv. dal tardo rómbola, sf. ant. frombola
e mazzafrugeom. qualsiasi parallelogrammo diverso sia dal sti gittavano le pietre. cavalca
pietre, ac rombo sia dal rettangolo. ciocché non vi lasciassero
dicesi 'fo pompeio aveva posto dal sinistro corno la maggior parte glia
, largo e romboidale, che, dal legamento cervicale posteriore dell'apofisi spi
lat. scient. rhombozoa, comp. dal class. sesquipedali che facean paura,
), con allusione alla forma, e dal gr. bombo, a que'fanciulli
, lat. tardo rhomboides, deriv. dal gr. legrinaggio a roma o
san marcello in piemonte. = dal nome del mineralogista francese /. b.
servizi elvetici e rumeni. = dal romeno romàn o rumàn, che è dal
dal romeno romàn o rumàn, che è dal lat. romànus (v.
lo più caratterizzato da abiti umili, dal sanrocchino e dal bordone).
da abiti umili, dal sanrocchino e dal bordone). giacomo da lentini
vedisse! / non mi partisse - dal vostro dolzore! novellino, xxviii-809:
e la scarsella, com'è usanza, dal propio pretese in quello s'intende data
crede che il nome vero sia romesina dal rame di cui erano composte. =
que'lor romeini. = dal lat. mediev. romeus, che è
lat. mediev. romeus, che è dal gr. 'ptofxaioi; 'romano', '
piuttosto gergo ne venne che, perché dal romano buono era nato, sì si
lingua romeca appellano similmente. = dal gr. 'po) [j. aio
ho l'anima e stanca. = dal nome del protagonista della tragedia di william
. = voce dotta, comp. dal toponimo rom [a] e dal tema
. dal toponimo rom [a] e dal tema del lat. petére 'dirigersi verso'
ma la polizia lo arrestò ed espulse dal regno; indi a qualche mese riammesso
tornò ambascia- dorè per lo nostro comune dal re carlo. g. villani, iv-8-
dì si fece frate de zoccoli o romito dal sacco, salvo il vero. baldelli
n'elegge i segregati sani, / che dal provido pugno al suol commessi, /
p p non toccato o redento dal peccato, spiritualmente puro. iacopone
fatt'hai sana, / piacente a te dal corpo si disnodi. cavalca, 21-21
l'umano, / a l'ettemo dal tempo era venuto, / e di fiorenza
con essa la pelle ben concia che ripara dal freddo, sanissima a portare. tanara
, il quale tutto dì è illustrato dal sole, è più sano, imperciocché se
, piselli, vescia). = dal fr. sainfoin, propr. 'fieno sano'
l'immagine di san paolo. = dal nome di san paolo-, voce registr.
nome di san paolo-, voce registr. dal d. e. i. (che
di saint-paul (bretagna). = dal toponimo fr. saint-paul-, voce registr.
toponimo fr. saint-paul-, voce registr. dal d. e. i. (
xi (1676-1689). = dal nome di san petronio; voce registr.
nome di san petronio; voce registr. dal d. e. i. (
, scorza, san piero'. = dal nome di san piero, forma parallela di
pesce fabro, mille clamori sonosi elevati dal mediterraneo, facendo richiamo contro sì fatta
leggere anche coi piedi. = dal nome di san rocco, spesso raffigurato con
e le belle calze rosse. = dal nome di san rocco, spesso raffigurato con
: pullula e nasce [l'ulivo] dal nocciolo della sansa uscita del suo olio
dall'ar. sang 'cembalo', che è dal persiano rang. sansa3, v
, ieratica e classica; sviluppatasi a partire dal v sec. a. c.
prima esposizione mondiale? = dal sanscr. samskrta, propr. 'perfetto
venderci vino in mastelli. = dal toponimo sànsego (croato susak).
, del falerno. = dal toponimo san severino (salerno).
= comp. da sansa1 e dal tema del lat. facère 'fare'.
da capodanno a sansilvèstro. = dal nome di san silvestro, santo la cui
di carattere scientifico. = dal fr. saint-simonien. sansimonismo,
spirituale, ma non violento, esposto dal francese saint-simon ne'suoi libri. ebbe
ebbe un principio di attuazione in parigi dal 1830 al 1833; ma la setta,
compromise e quasi lo negò, accogliendo dal sansimonismo il principio dell'associazione contro quello
meno legate al sansimonismo. = dal fr. saint-simonisme. sansimonista (letter
tutti i filistei. = dal nome del personaggio biblico sansone (ebr.
pirandello, 7-966: dirimpetto al villino, dal lato di ponente, sorgeva e s'
, l'antico castello sansovinésco, annerito dal tempo. r. bonghi,
agg. ant. che si estrae dal sansuco, che è di sansuco (l'
domenichi [plinio], 21-22: dal sansuco fassene olio, che si chiama
altro luogo d'italia maiorana. = dal lat. sampsuchum, che è dal gr
= dal lat. sampsuchum, che è dal gr. < rà [j4ouxov.
lacerarle con una gran frasca eccitato dal vincere il ribrezzo che mi faceano i
, come legna e carbone. = dal nome di santa barbara, patrona degli artiglieri
d'argento emessa dalla repubblica di lucca dal 1564 al 1742, che inizialmente recava
il valore di 15 bolognini elevato a 25 dal 1621. = comp. da
la pianta del tabacco. = dal nome di [prospero] santacroce [publicola
: tale formazione, = dal nome del territorio argentino di santa cruz.
. geol. santacrucense. = dal nome del territorio argentino di santa cruz.
san- t'agostino. = dal nome di sant agostino. santalàcee (
lat. scient. santalaceae, deriv. dal nome del genere santalum (v.
e frutti a bacca. = dal nome del genere santalum (v. santalo
dalla croce; prese tale nome secondo alcuni dal fatto che s'interpretò l'immagine impressa
, cuori di latta. = dal nome di santa elena, pronunciata elèna secondo
= voce dotta, deriv. dal gr. aàvtaxov '[pianta del]
. -anche: la polvere microcristallina estratta dal legno di sandalo, usata per tingere di
= voce dotta, deriv. dal gr. aàvtaxov '[legno di]
dotta, lat. scient. santalum, dal gr. tràvtaxov (v.
: mo, che yl rabbino ti scarpisca dal cofano la perpetua, e in ogni
per questi fiumi. = deriv. dal nome di santa maria. santambarco,
corre dietro. = deriv. dal nome di sant ambrogio. santambrosiano
marchesa frangiara, che vive santamente separata dal marito ambasciatore, proteggendo il giovane scultore
bernari, 7-61: mi sono liberato dal vizio e santanòtte. -per esprimere
a piè suciatto. = deriv. dal nome di s. antonino (1389-1459)
cantare ». = deriv. dal nome di s. antonio abate (250-355
sul modello di madonnaro-, è attestato dal d. e. i. nel xx
'julienne avec crouton'. = dal fr. sauté 'salute', che è dal
dal fr. sauté 'salute', che è dal lat. sanitàs -àtis (v.
formata dalle esalazioni sulfuree che sln- nalzano dal mare. i marinai, generalmente parlando,
e dei pennoni. = presumibilmente dal nome di santerasmo, nella forma spagn
. anonimo [agricola], 363: dal rame si fa il verderame di più
i fiori avesse conosciuti. = dal lat. mediev. sanctensis (nel xii
nel xii sec.), deriv. dal class, sanctus (v. santo
che non vi viamo invescati dal lezzo e dall'ambizione di sognar deità,
ubbidì che santificò. = dal lat. tardo sanctificdre, comp. da
sanctus (v. santo) e dal tema di facére (v. fare)
: secondo la dottrina cristiana, riscattato dal peccato originale e ammesso alla grazia.
uomini grandi: tutti inquieti, agitati dal dubbio, tormentati dallo scrupolo morale e
dubbio, tormentati dallo scrupolo morale e dal senso dell'impurità, tali e quali
mano di voi tutti, cittadini santificati dal lavoro e dal patriotismo, sarebbe una
tutti, cittadini santificati dal lavoro e dal patriotismo, sarebbe una delle gioie più
, santificate dalla semenza che spargevano, dal bene che avevano sparso. 2
comune ai suoi contemporanei si credè destinato dal cielo ad invocare i potenti, la
diretto a piedi verso i luoghi santificati dal nostro redentore. -sacrificato a dio nell'
delle oneste dolcezze d'un amore santificato dal matrimonio, non si curavano gran fatto
del parlamento, santificata dall'aspettazione, dal desiderio, dal bisogno popolare.
santificata dall'aspettazione, dal desiderio, dal bisogno popolare. 3. ant
. tesauro, 2-263: senza dipartirmi dal nome di roma,...
m quante maniere singolari si possa nominare dal genere solo di simplici metafore di simiglianza
dottrina cristiana, l'uomo si libera dal peccato e viene in sempre più stretta comunione
. cavalca, vii-124: liberati dal peccato e fatti servi di dio,
(v. santo) e dal tema di facére (v. fare)
ovvero uno scroccone. = deriv. dal nome di s. ignazio di loyola (
. = voce dotta, deriv. dal lat. crist. sanctilóquus 'che parla
da sanctus (v. santo) e dal tema di loqui 'parlare'.
'banchetto'di pane e acqua recitata dal cardinale federigo in conspetto alla turba acclamante
istituzioni. liburnio, 23: eziandio dal maligno vulgo è di vero giudicata molto
o avuti in dono dalle monache o dal parroco per le sagre o dopo le
-figur. santino di cera: persona impallidita dal terrore. viani, 19-525:
adatti alla vita familiare. = dal nome di santippe (gr. sav&imrr,
papa o del pontefice, anche seguite dal nome proprio, o semplicemente sua santità,
venuto di pensare che la via scelta dal maestro doveva condurre più presto alla santità
più dalla santità degli usi domestici che dal rigore de'magistrati. pellico, 2-134
, / non da la bocca o dal viso o da'panni. muratori, cxiv4-
di beatificazione e di canonizzazione (e dal punto di vista liturgico la chiesa distingue
amavano cristo. tasso, 11-2: sia dal cielo 11 principio; invoca inanti /
. b. giambullari, 2-4: dal santo pastor preso licenza, / a cui
di quelle con tutto lo spirito supplicando dal signore riparo, noi non la crediamo meno
la dolce vista delle luci sante, / dal pigro sonno sciolto / ritorna a riveder
sovrani d'europa. fu detta 'santa', dal sentimento religioso, mistico che la informava
. cesari, 6-211: dissi già dal principio in roma non essere tutti santi
ella [la casa]. -legittimato dal matrimonio. foscolo, ii-191: error
236: i letterati italiani sono tutti accesi dal santo zelo di rendere la lingua letteraria
maraviglioso erbolaio, ch'ancora che sia lontana dal proposito mio, non voglio restare di
. -tirar giù i santi dal cielo a forza di preghiere, di
con altre appendici tiravano giù i santi dal cielo a forza di rosari, ci
santo aspetta la sua festa: per indicarepagliari dal bosco, 263: certi santocchi..
barca, e poco dopo sentendomi chiamare dal governatore ho detto tra me stessa:
voce di area centrale e var., dal lat. mediev. sanctulus, santulus
1251 a viterbo), deriv. dal class, sanctus (v. santo)
diverso dall'islamismo della mecca, formato dal grande sceriffo, dai suoi ministri, fakiri
cretaceo (era mesozoica), costituito dal calcare organogeno di saintonge. -anche sm
tale sottopiano. = deriv. dal nome della popolazione dei santoni, collegato
, femm. di santonicus che è dal gr. aav-tovixóv 'assenzio', dal nome
che è dal gr. aav-tovixóv 'assenzio', dal nome della popolazione gallica dei santónes (
santonìcum, gr. 'jav-rovotóv 'assenzio', dal nome della popolazione gallica dei santónes (v
si apre in due valve staccandosi facilmente dal guscio. = etimo incerto.
vedrete scritto 'thau'non uccidete, cominciandovi dal mio santuario. savonarola, 5-i-254:
essere aperti a perforazioni petrolifere molto pericolose dal punto di vista ambientale. i. lattes
fogazzaro, iv-261: va'qui vicino dal prete di santa piacenza, ch'è
dino provenzal. = dal nome santuzza del personaggio di 'cavalleria
de'diritti feudali non è stata sanzionata dal generale e si crede che si rivocherà
è stato consentito dalle camere e sanzionato dal re. -ratificare una decisione,
il trattato finalmente è stato sanzionato anche dal consiglio dei seniori. stampa periodica milanese,
sanzionare la scelta che sarà stata fatta dal comitato. -approvare, per lo
lambruschini, i-197: bisogna guardarsi bene dal ridurre la derisione a regola, dau'
la derisione a regola, dau'incitarla, dal sanzionarla. solaro della margarita, 24
alla testa delle forze insorgenti senza cessare dal servizio del re vittorio emanuele. stampa periodica
... avere uno statuto, sanzionato dal governo del paese, in cui saranno
foscolo, xv-57: ogni compera si fa dal respettivo sergente del deposito, verificata dal
dal respettivo sergente del deposito, verificata dal facente funzioni di sergente maggiore piccoletti,
colera avvenga immediatamente dopo la morte sanzionata dal medico, m fossa scavata alla profondità
2. per estens. legittimato dal consenso popolare (un governo).
gover non è formato e solennemente sanzionato dal popolo sovrano, non potrà giammai essere
maritai. 3. consacrato dal trascorrere del tempo (un'opera,
eleonora d'este avrebbe potuto essere distratto dal suo ambiente naturale. -letter. il
e nell'immediato dopoguerra (a cominciare dal luglio 1944), anche per ottemperare
dopo l'8 settembre 1943, a epurare dal personale fascista le strutture amministrative e pubbliche
, con conseguente svantaggio economico o temarginazione dal gruppo o l'esposizione alla pubblica disapprovazione
di una proposta di legge già approvata dal parlamento in modo che acquisti valore di
relativa ad essa dee aver la sua sanzione dal consenso pubblico. fabbroni, xvtii-3-1128:
da tutti come legittimo, spesso anche dal marito. -per estens. approvazione
sanzione su ciò che fu ieri deliberato dal consiglio, io stesso desidero che il popolo
1termini antichi di questa specie non vennero dal latino, ma dalla corruzione di esso e
sapaiù, sm. zool. scimmia dal cappuccio (cai- lithnx sciurea).
il comignolo dell'officina. = dal tupi sett. sapajù, attraverso il fr
linguaggio scient.), che è dal gr. iantp8rfi 'pesce marino', di origine
ciò erano dunque intimoriti, o piuttosto dal non saper quel che si facesse o
dicendo. cavalca, 20-90: questi dal principio della sua
e sai ch'i'non mi parto / dal tuo volere. bibbia volgar.,
per suo amore, / venuto era dal capo d'oriente, / ché seppe in
vorrei saper quanti baci fur dati / dal (fi che i baci furono inventati.
, 4-66: saper di lettara dicesi dal volgo nostro volendosi intendere alcuno per dotto
sera un po'scollato sulla pelle brunita dal sole, nude le braccia che sanno
mio verace, / saccio bene che dal mio lato / son stato fallace. b
3 (55): un uomo sopraffatto dal dolore non sa più quel che si
sa a firenze. idem, iii-i-ioi: dal punto in cui indegnissimamente avrò conseguito la
, / e che se n'unse dal capo alle piante, / fin che l'
e scure. tomizza, 3-223: dal bosco di vidja partì un secco colpo di
destra, n. ii. = dal lat. volg. * sapere, per
i confini al suo conoscer fissi / dal saper primo, da colui che a tutto
rosmini, xxvii-161: sapere vuol dire essere dal padre, procedere da lui, come
il sapere del figlio non è diverso dal suo essere. 3. conoscenza
occhi su la cartella e restò deluso dal poco saper loro. bottari, 5-59:
lo spirito nel suo essenziale sviluppo assa dal sentire al sapere e dal sapere al conoscere
sviluppo assa dal sentire al sapere e dal sapere al conoscere. abriola, i-47
riporta cattivo parere. idem, 363: dal sapere vien l'avere. forteguerri,
, saper fare'. = calco dal fr. savoir faire. sapervìvere
occhiali abito scuro. = calco dal fr. savoir vivre. sapévole (
un ripieno aromatico e sapidissimo, uscito dal forno dove aveva lungamente macerato nell'olio.
olio. -con riferimento a un vino dal sapore morbido, intenso o gradevolmente asprigno
. g. gozzi, i-n-30: già dal sapientissimo senato di venezia si apre nuovo
, iv-2-1255: la cortigiana, abbandonata dal mantenitore, si dondola su gli alti
troppo facilmente il cervello chi perde dio. dal di lui timore ogni sapienza principia.
una vera teodicea delle genti le più favorite dal cielo. 2. relig.
dotta, lat. scient. sapygidae, dal nome del genere sapyga. sapiménto
dotta, lat. scient. sapindaceae, dal nome del genere sapindus (v.
dotta, lat. scient. sapindales, dal nome del genere sapindus (v.
dotta, lat. scient. sapindmae, dal nome del genere sapindus (v.
v. sapindo); è registi, dal d. e. i. sapindo
saponeria), e il sapindus mukorossi, dal quale si ricava un legno pregiato
lat. scient. sapindus, comp. dal class. sapo 'sapone'e indicus 'dell'
lxxxviii- i-573: è più adorno / dal padre quel figliuol che ito è attorno
= lat. tardo sapius, dal class, sapere 'essere saggio'(v.
dotta, lat. scient. sapiurn, dal class, sappium e sapiurn, nome
dall'acqua saponacea, non ancora rivestito dal provvisorio sudario, si ergeva interamente nudo
lat. scient. saponaria, deriv. dal. class. sapo -ónis (v
eccellenti banchi di saponaria. = dal lat. mediev. saponarium, dal class
= dal lat. mediev. saponarium, dal class, sapo -dnis (v
ho dovuto nettare in fretta la saponata dal viso. arti e mestieri, ii-353:
la tua saponata avrà bollito, levala dal fuoco, versala in un paiuolo e
plur. di saponatum 'acqua saponata', dal class, sapo -ónis (v. sapone1
saponaccio che sapeva di storace. = dal lat. sapo -ónis 'miscela di sego e
voce dotta, comp. da sapone1 e dal tema del lat. ferre 'portare'
. = comp. da sapone1 e dal tema del lat. facère 'fare'.
. = comp. da sapone1 e dal tema del lat. facère 'fare'.
i baci; / le cenuccie condite dal seren de'bei lumi, / che saporar
con quanto gusto ciascuno lo può comprendere dal sapore che si sente da quel poco di
il loro gusto per u vino prodotto dal bisogno di opporre ad un clima freddo
necessario, o maria, che scendiate dal cielo. salvini, 40-458: a
il credo che nasca... dal non avere vera cognizione delle storie, per
non possa discemere / il sapor buon dal rio né far giudizio / retto quando fia
in tasca dei calzoni. = dal lat. sapor -dris, deriv. da
5-2-147: chi per lungo tempo s'astiene dal vino e da'cibi di molto sapore
voce dotta, comp. da sapore e dal tema del lat. facère 'fare'
voce dotta, comp. da sapore e dal gr. (aé-rpov 'misura'. saporìo
, 1-36: ieri sera mi fu consegnato dal signor marchese orsi il vostro libro per
al tramonto il venticello che spirava saporito dal mare. -intenso, acceso (
: il pappagallo spiegò di repente un volo dal pugno d'alba e calossi a posarsi
e saporita la ghignata di erasmo, dal suo 'elogio della pazzia'. -ristoratore e
era portato dal genio. goldoni, vi-131: -che intreccio
che fin maraviglioso! / -l'ha preso dal destouches, nel suo 'vanaglorioso. leopardi
seggiolone. -particolarmente ricco e vivace dal punto di vista espressivo (con partic
30-2-109: come si vede giudiciosamente fatto dal saporito redi nel suo vago e famoso 'ditirambo'
] è quel frutto che procedette e nacque dal sagrato ventre della purissima vergine, e
vuole la divina giustizia che essi sieno dal corrotto e fetido puzzo della terra offesi
: l'olio novello, allora allora gemuto dal frutto, spandeva nella bocca un saporoso
bevuto le prime sorsate d'aria ventilata dal saporoso respiro! -seguito da un
così saporosa / che l'ho baciata dal capo alle piante. carducci, ii-5-183:
, saporosa, voluttuosa! = dal lat. tardo sapordsus, deriv. dal
dal lat. tardo sapordsus, deriv. dal class, sapor -òris (v
dotta, lat. scient. sapotaceae, dal nome del genere sapota (v.
in cuor dolce contento. = dal lat. * sapìus (v. savio
meraviglia. la è nobile? = dal fr. sapristi, alter, eufemistica di
= voce dotta, comp. dal gr. 'putrido'e [3to <;
; 'vita'; è registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. cxatipóc; 'putrido'e (3tcuai$
. = voce dotta, comp. dal gr. van ^ 'putrido'e da col
. = voce dotta, comp. dal gr. vaizpóc, 'putrido'e al \
m 'sangue'; è registr. dal d. e. i. (che
. = voce dotta, comp. dal gr. vazpó; 'putrido'e dal tema
. dal gr. vazpó; 'putrido'e dal tema di (payetv 'mangiare'.
. = voce dotta, comp. dal gr. vatipo? 'putrido'e 91x01;
; 'amico'; è registr. dal d. e. i. (che
. = voce dotta, comp. dal gr. jazpót; 'putrido'e -pu-róv
-pu-róv 'pianta'; è registr. dal d. e. i. (che
deriv. da saprofita-, voce registr. dal d. e. i. (che
deriv. da saprofita-, voce registr. dal d. e. i. (che
. da saprogeno-, è voce registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. va-pò; 'putrido'e dal tema
. dal gr. va-pò; 'putrido'e dal tema di yewào) 'genero', è
di yewào) 'genero', è registr. dal d. e. i. (che
lat. scient. saprolègnia, comp. dal gr. vanpói; 'putrido'e xéyvr
dotta, lat. scient. saprolegniaceae, dal nome del genere saprolegnia (v.
v. saprolegnia); è registr. dal d. e. i. (
dotta, lat. scient. saprolegniales, dal nome del genere saprolegnia (v.
dotta, lat. scient. saprolegnieae, dal nome del genere saprolegnia (v.
nome dalla loro somiglianza colle mosche e dal vivere nella putredine. =
lat. scient. sapromyia, comp. dal gr. o-attfós; 'putrido'e [
dotta, lat. scient. sapromyzidae, dal nome del genere sapromyza, che è
genere sapromyza, che è comp. dal gr. ja ^ pó; 'putrido'e
e 'succhio'; è registr. dal d. e. i.
. da sapropelite]; è voce attestata dal d. e. l. i.
. = voce dotta, comp. dal gr. voliipó? 'putrido'e ~ r
; 'fango'; è registr. dal d. e. i. (che
lat. scient. sapropyrus, comp. dal gr. vanpóc, 'putrido'e -ùp
= voce dotta, comp. dal gr. va. -pó «; 'putrido'
. = voce dotta, comp. dal gr. vompòs 'putrido'e swgv 'animale';
e swgv 'animale'; è registr. dal d. e. i.
, tu pur li nega. pagliari dal bosco, 73: 1 danni fatti
musa fiorentina, dagli occhi saputi e dal seno prepotente. 8. abile
egli ne fa vela. = dal fr. ant. serre, che è
fr. ant. serre, che è dal lat. serra 'sega'e 'pesce sega'
dio per la tonsura. = dal lat. mediev. sarabaita, che è
accompagnata dal suono delle castagnette; dapprima di carattere
città, tutta diversa dalla città vista dal tram. nel tram (chissà se avrà
una ciocca di rovere. = dal lat. serra (v. serra)
serracino), agg. a partire dal medioevo cristiano, che appartiene agli arabi
saladino, salah-ed-din, sultano d'egitto dal 1174 al 1193. petrarca, iv-2-149
nati a un corpo. = dal lat. tardo saraclnus, gr. sapa>cnvó
stessa cosa che comincia a saracinare, dal color nero che il volgo attribuiva a'saraceni
la briglia, e tiratolo di là dal ponte alla sprovvista gli fece calare la
insino al cairo di bambillonia, e dal cairo su per lo detto fiume insino al
a. pucci, 2-53: partomi dal parlar di quelle genti / della saracinìa
pisellista, ossia di quel saragattismo dissidente dal pietro- nennismo per ragioni d'incompatibilità fra
di serrare e gola-, voce registr. dal d. e. i.
nel saraménto: incorrere nella penale prevista dal giuramento. statuti degli orafi senesi,
a sa- ramento, ed essendo costretto dal giudice di giurare la verità, quello
fare cambio di prigioni. = dal fr. ant. sairement, che è
fr. ant. sairement, che è dal lat. sacramentum (v.
= spagn. sarao 'elegante festa notturna', dal portogh. sarào, serào, sarau
, sarau 'veglia con divertimenti', che e dal lat. tardo serànus 'serale', deriv
lat. scient. sarcanthus, comp. dal gr. aàplj uapxó? 'carne'e
voce dotta, lat. tardo sarcàsmum, dal gr. ^ apxaa \ xó < ^
dall'erbe col sarchiarli spesso e guardargli dal bestiame. soderini, ii- 239
quale vuole spargere il seme. = dal lat. tardo sarculàre, denom. da
cavallo, come la dicono i francesi dal far l'ufficio della zappa ed essere tirata
un albero orizzontale posto a pochi centimetri dal suolo e munito di zappette e spunzoni
le mani e col sarchioncèllo. = dal lat. sarcùlum, sarcùlus, deriv.
, quanta esce da susa. = dal lat. sarcinarius, deriv. da sarcina
indesinente, sarcinoso giogo. = dal lat. sarcinosus, deriv. da sarcina
si sani e tomi allegra. = dal lat. sarcire 'riparare', di probabile origine
specie di corniola od agata, così denominata dal suo colore che varia dal rosso di
così denominata dal suo colore che varia dal rosso di ciriegia a quello di carne.
(passato nel linguaggio scient.) dal gr. rapi; < xapxó <;
. = voce dotta, comp. dal gr. rapi; rapxó <; 'carne'
. = voce dotta, comp. dal gr. rapi; rapxói; 'carne'e
lat. scient. sarcocaulon, comp. dal gr. rapi; rapxós 'carne',
dotta, lat. scient. sarcoce-phalus, dal gr. rapi; rapxói; 'carne'
, il testicolo è già tutto invaso dal cancro. = voce dotta,
= voce dotta, comp. dal gr. rapi; rapxói; 'carne'e
lat. scient. sarcocystis, comp. dal gr. rapi;, aapxói;
lat. scient. sarcococca, comp. dal gr. rapi; crapxós 'carne'e
, sarcocòlo). gommoresina, ricavata dal lattice della sarcocolla squamosa, che si
quattro file e piccoli fiori terminali rossi; dal suo lattice si ricava l'omonima resina
dotta, lat. sarcocolla, comp. dal gr. rapì; rapxót; '
deriv. da sarcocolla-, voce registi, dal d. e. i. (che
. = voce dotta, comp. dal gr. rapi; rapxós 'carne'e dal
dal gr. rapi; rapxós 'carne'e dal tema di sàxvw 'io mordo'.
dotta, lat. scient. sarcodes, dal gr. rapxwsrjc; (v
lat. scient. sarcodina, deriv. dal gr. < tapxa) §y)
lat. scient. sarcodon, comp. dal gr. rapi; rapxó <;
lat. scient. sarcophaga, comp. dal gr. rapi; rapxó <;
rapi; rapxó <; 'carne'e dal tema di tpayeiv inangiare'. sarcofàgidi,
lat. scient. sarcophagidae, comp. dal gr. rapi; rapxó <;
rapi; rapxó <; 'carne'e dal tema di tpayeiv 'mangiare'; è registi.
di tpayeiv 'mangiare'; è registi. dal d. e. i.
= voce dotta, lat. sarcophàgus, dal gr. aa ^ xo ^ ày&c;
comp. da cràps aapx&s 'carne'e dal tema di cpayeìv 'mangiare'. sarcòfila
lat. scient. sarcophila, comp. dal gr. -rapì; 7apxó; 'carne'
. = voce dotta, comp. dal gr. < jàp! j aapxó <
. del n. 1 è registr. dal d. e. i.
lat. scient. sarcophilus, comp. dal gr. tapi; aapxós 'carne'
lat. scient. sarcogyps, comp. dal gr. < jà
< rapxó <; 'carne'e dal suff. -otis-fc 'simile a'. sarcòide2
sempre effetto dell'ostacolo che vien posto dal tumore alla circolazione della linfa. è propriamente
lat. scient. sarcohydrocele, comp. dal gr. japxó; 'carne', jscop
: acido lattico prodotto nei tessuti muscolari dal metabolismo dei glucidi, dei protidi e
. = voce dotta, comp. dal gr. < jà (v.); è registr. dal d. e. i. = voce dotta, comp. dal gr. cràpl; aapxóti 'carne'e xé = voce dotta, comp. dal gr. cràp£ a-apxóc; 'carne'e xt-flo ; la forma masch. è registr. dal d. e. i. = voce dotta, comp. dal gr. o-àp! j (rapx&i; 'discorso, trattazione'; è registr. dal d. e. i. polli: fibromixosarcoma dei gallinacei, osservato dal virologo statunitense f. p. rous ( voce dotta, lat. tardo sarcòma, dal gr. 'ràpxojjxa -ato? 'escrescenza deriv. da sarcoma-, voce registr. dal d. e. i. sarcomatòsi deriv. da sarcoma-, voce registr. dal d. e. i. sarcomatóso . = voce dotta, comp. dal gr. aa. pl aa. pv sarcomicina, sf. medie. sostanza estratta dal terreno di coltura di streptomyces erythrochromoge . = voce dotta, comp. dal gr. aa. pl aapvóc, 'carne' = voce dotta, comp. dal gr. a api aapvóc, e da . = voce dotta, comp. dal gr. adpl aapvóc, 'carne'e e trxàqxa 'formazione'; è registr. dal d. e. i. sarcòpside . = voce dotta, comp. dal gr. adpl aapvóc, 'carne'e ctyu suo colore rosso-carne; è registr. dal d. e. i. lat. scient. sarcopsylla, comp. dal gr. adpl aapxó <; 'carne' ] / uxxa 'pulce'; è registr. dal d. e. i. sarcopsillosi deriv. da sarcopsilla-, voce registr. dal d. e. i. lat. scient. sarcoptes, comp. dal gr. adpl aapvóc, 'carne'e gr. adpl aapvóc, 'carne'e dal tema di xótitoj 'taglio'. sarcòptico, sarcòptico, agg. patol. causato dal sarcòpte. -rogna sarcoptica: v dotta, lat. sarcoptoidea, deriv. dal nome del genere sarcoptes (v. v. sarcòpte); è registr. dal d. e. i. sarcoptifórmi voce dotta, comp. da sarcòpte e dal lat. -fòrmis (da fórma 'forma' ad una divisione degli avoltoi, distinti dal becco provveduto d'una caruncola carnosa.
lat. scient. sarcorhamphus, comp. dal gr. 7aps; tapxós 'carne'e
. = voce dotta, comp. dal gr. o-àplj aa. py. 0c
voce dotta, lat. tardo sarcosis, dal gr. aàpxw del n. 2 è registr. dal d. e. i. . = voce dotta, deriv. dal gr. aa. p % aapxós 'carne' . = voce dotta, comp. dal gr. cràpl; aapxó; 'carne'e , lat. scient. sarcosporidia, dal gr. a . a sporidi); è registr. dal d. e. i. deriv. da sarcosporidì; è registr. dal d. e. i. sarcotèsta . = voce dotta, comp. dal gr. aàpsj aapxó <; 'carne'e = voce dotta, deriv. dal gr. capi; aapxót; 'carne'. -sardina (v.). = dal lat. sarda (passato anche nel linguaggio si rompe e sgrana. = dal lat. sarda, deriv. dal topon = dal lat. sarda, deriv. dal topon. sardi (gr. sàpseit; (v.); voce registr. dal d. e. i. sardagnòlo
de'buoi che dagli antri abduani e dal ticino / lo fan d'ozi beato e
= deriv. per anton. dal nome di assurbanipal (attraverso l'adattamento
deriv. da sarda1-, è registr. dal d. e. i.
un particolare ricordato spesso e con compiacenza dal bravo sardignolo. c. e. gadda
buona razza. = deriv. dal toponimo sardegna. sardèlla, sf
de la forma! = deriv. dal lat. sardinèus 'della sardegna'.
e di sì felice memoria. = dal lat. sardianus, deriv. dal topon
= dal lat. sardianus, deriv. dal topon. sardis -ìum, dal gr
deriv. dal topon. sardis -ìum, dal gr. sàpset?, l'attuale
. = da sardigna (dal lat. sardinia), var. ant
delle tinte sardimache. = deriv. dal toponimo lat. sardinia 'sardegna'.
con la loro ex sardinièra. = dal fr. sardinière, deriv. da sardine
: la sardoniche è una gemma composta dal sardo e dall'onichite. =
zin sardétto o fusse corso. = dal lat. sardus, deriv. dal toponimo
= dal lat. sardus, deriv. dal toponimo sardinia 'sardegna'. sardo2, agg
quivi ancor si trova. = dal lat. sardus (plur. sardi -drum
'abitanti di sardegna'), deriv. dal toponimo sardis -ium, dal gr. saprei
deriv. dal toponimo sardis -ium, dal gr. saprei;, l'attuale
masticasse l'erba sardonica. = dal lat. [herba] sardonia, che
. [herba] sardonia, che è dal gr. hapscovia, femm. di
sardegna; la var. sardonica proviene dal gr. sapsamxót;. sardònica
. marino, 1-7-104: fa scintillar dal guscio d'oro / molli rubini e teneri
: la sardoniche è una gemma composta dal sardo e dad'onichite. rivolta mostra la
artistico di grande valore. = dal lat. sardonyx -ychis (da cui anche
sardonychus, sm.), che è dal gr. < rap8óvu$ -uyo <;
, 2-279: ella al dimando mio / dal fiero grugno balestrò un sogghigno / di
appassionata! altra figura da noi, dal mondo considerata con un senso di pietà
le mani a imbuto. = dal lat. sardonius o sardonicus, che provengono
lat. sardonius o sardonicus, che provengono dal gr. aap8àvio <;, aapàamot
senza tai cose ognun cenar. = dal lat. saraous, deriv. dal gr
= dal lat. saraous, deriv. dal gr. lap&i>o <; 'di sardegna'.
= lat. * sarica, dal class, serica 'prodotti di seta'del
dotta, lat. scient. sargassaceae, dal nome del genere sargassum (v.
colombo che attraverso tale mare al ritorno dal suo primo viaggio transatlantico del 1492)
sargazo (da sarga 'vimine', deriv. dal lat. volg. salica per il
piccola valle fatti letti, e tutti dal discreto siniscalco di sarge fran- cesche e
ungarina di sar- zetta. = dal fr. ant. sarge (poi serge
sarge (poi serge), che è dal lat. volg. * sarica
deriv. da sargia-, voce registr. dal d'alberti che lo attesta in baldinucci
». = lat. sargus, dal gr. ^ àpyos, di origine mediterranea
dotta, lat. saripha o sari, dal gr. aàpi. sariga,
tuo sapor di giovinezza. = dal fr. sangue, che risale alla voce
si seguivano alle danze, ora accompagnate dal 'bin', dal 'sitar'e da altri istrumenti
danze, ora accompagnate dal 'bin', dal 'sitar'e da altri istrumenti a corda
corda, come usano gl'indiani ed ora dal 'tobla'dall''hula'e dal 'sarindà'
ora dal 'tobla'dall''hula'e dal 'sarindà', come usano invece i mussulmani dell'
, in uso nella falange macedone a partire dal regno di filippo padre di alessandro magno
dotta, lat. sansa, deriv. dal gr. pàpera. sarissato,
lat. saris (s) ophórus, dal gr.? apisotopo;, comp
? a (v. sarissa) e dal tema di cpépto 'porto'. sarizzo
che si riallaccia alla scita a partire dal ii secolo a. c., illustra
dotta, lat. sarmàta, deriv. dal gr. (da -apjxstt (a
. suess nel 1860), deriv. dal nome dell'antica sarmatia (v.
v. sarmata); è registr. dal d. e. i.
oceanico del miocene, che si estendeva dal mar nero al bacino di vienna,
scito-sarmatico. = lat. sarmaticus, dal gr. sapixattxói;, deriv. da
deriv. da sarmento-, voce registr. dal d. e. i.
. = voce dotta, comp. dal nome lat. scient. della specie
= voce dotta, comp. dal nome lat. scient. della specie
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. [strophantus] sarmento
adattamento della voce malese sdrung (probabilmente dal sanscr. sdranga 'variegato'), attraverso fingi
. = voce dotta, deriv. dal nome dell'eroe greco sarone (gr
. alcaloide isolato insieme con la sparteina dal sarothamnus scoparius (ginestra dei carbonai o
solido cristallino. = deriv. dal nome del genere sarotamno. sarotamno,
. = voce dotta, comp. dal gr. japów 'spazzo'e -sà|avo;
antenne e sarte. = dal lat. scirpéa, sirpèa, 'cestone intrecciato'
dotta, lat. scient. sarracenia, dal nome del medico e naturalista canadese r
dotta, lat. scient. sarraceniaceae, dal nome del genere sarracenia (v.
doppia. = fr. sarrussophone, dal nome dell'inventore w. sarrus (
che lo brevettò nel 1856) e dal gr. cpcovr, 'voce, suono';
, suono'; voce registr. dal d. e. i.
sarsinati. = voce dotta, dal lat. sarsinates (e sassinàtes),
l'acqua. = deriv. dal lat. sartàgo -inis (v. sartagine
teri, calegeri. = dal lat. mediev. sarterius per il tardo
esercita sulle vele e alle oscillazioni provocate dal rollio; sono dette sartie maggiori quelle
sartióne (v.). = dal gr. tardo èsàp-ria, plur. di
francesco da barberino, iii-240: guardati dal barbiere, /... /
barbiere, /... / dal sarto che tagliare / non vuol che 'l
nel suo abito marrone fatto a parigi dal sartino italiano. flaiano, 1-ii-609: tutti
vedermi in questo buco. = dal nomin del lat. tardo sartor (v
= voce di area lucch., dal lat. saritorìus, deriv. da
. moravia, 21-160: ero lontanissima dal pensare che i miei vestiti potevano essere
lat. scient. sartorius, der. dal class, sartor -óris (v.
, di aneddoti. = dal lat. tardo sartrix, -tcis, forma
napol., di etimo incerto: forse dal fr. surtout, designante un ornamento
man- giatrice, la biada veniva regolata dal sarzanèllo. = dimin. di sarzo'
gioia tieni in tua sassina. = dal fr. saisine (nel sec. xii
noi, ma così verdi come sono condotti dal bosco li lavorano e mettono in opera
= voce di area sett., dal lat. satìo -ònis '[tempo della
la forma femm. è registr. dal d. e. i. sassafràgia
medicina come stomatico e sudorifico. = dal fr. sassafras (passato nel linguaggio scient
.; deriv., secondo altri, dal lat. saxifràga (v. sassifraga
arco del ciel fanno. = dal lat. sexago [nu] s [
via,... la neve ammontata dal vento dava loro, mentre camminavano,
alla dinastia iranica che regnò in persia dal 266 al 640 circa d. c
le nostre ombre odorate / ove soffia dal mare il maestrale: / ira non ti
da bottiglia della valtellina, così detto dal luogo. invecchiando diventa pregiatissimo e gode
appunto a quattro anni. = dal toponimo sassella, in valtellina.
altri erano sottoposti a quel muro sasseo dal quale il porto era circondato. foscolo,
solo non fu scosso come io lo sono dal gradato impazzamento d'orlando, ma che
frequenti ne'monti pisani. = dal lat. saxétum, deriv. da saxum
torna ancora, spettro inseppellibile, / come dal sassicaio la nera vipera / esce dopo
lat. scient. saxicava, comp. dal class. saxum (v. sasso
dotta, lat. scient. saxicavideae, dal nome del genere saxicava (v.
dotta, lat. scient. saxicavidae, dal nome del genere saxicava (v.
genere di uccelli della famiglia turdidi, dal corpo snello e lunghe ali, che
lat. scient. saxicola, comp. dal class. saxum (v. sasso
saxum (v. sasso) e dal tema di colere 'abitare'. sassìcolo
. = voce dotta, comp. dal lat. saxum (v. sasso)
. saxum (v. sasso) e dal tema di colere 'abitare'.
altrui le vive membra: / sì dal volto crudel spandeasi fuore / mirabile terrore
voce dotta, comp. da sasso e dal tema del lat. facére 'fare'
saxum (v. sasso) e dal tema dei comp. di facère 'fare.
dotta, lat. scient. saxifragaceae, dal nome del genere saxifraga (v.
(v. sassifraga); è attestata dal d. e. i. nel
saxum (v. sasso) e dal tema di frangere 'spezzare'. sassifrago2
= voce dotta, comp. dal lat. saxum (v. sasso)
saxum (v. sasso) e dal tema di petére 'dirigersi verso'.
3. blocco di pietra affiorante dal terreno; roccia. dante, inf
cavallo urta e fracassa, / punto dal suo signor, ciò ch'egli 'ntoppa:
fiumi o sassi o spine / far che dal corso il corndor decline. panigarola,
infranto le sue gomene, venne portato dal vento sovra un sasso, dove si
, 11-52: s'io non fossi impedito dal sasso / che la cervice mia superba
sua figliuola rapportato, e gittata giù dal sasso tarpeo. porcacchi, i-276:
altrui chiaro vivesse / mio nome fatto dal morir sicuro, / fabbri, sul
a vedelle. = deriv. probabilmente dal toponimo sassoferrato, centro in provincia di
perline che sembrano un tesoro. = dal lat. mediev. sessola (a venezia
collina, sassolino. = deriv. dal toponimo sassuolo. sassolite, sf.
. = voce dotta, comp. dal toponimo sasso (v. sassolino2)
sasso (v. sassolino2) e dal gr. xm * o; ^ pietra'
o; ^ pietra'; è registr. dal d. e. i.
che discende dalle antiche popolazioni germaniche stanziate dal iii sec. d. c.
, secondo beda, cominciavano l'anno dal mese di settembre, chiamato da loro
, venne a roma fanciullo, condottovi dal padre. carducci, ii-12-61: ella
precedenti, narra le vicende della germania dal 741 al 1139. benvoglienti,
: gl'inglesi parlano la lingua nata dal sassone. -per estens. tedesco
stile pesante chiamato 'sassone'da alcuni venisse dal romano-gotico-longobardo. 4. scrittura sassone
- anche sostant. = deriv. dal toponimo sassonia (in quanto regione ricca
ricca di arenarie); voce registr. dal d. e. i. sassònico
, e massimamente quelli che son vari dal verde, cioè terreni lavorati o ruine di
così fertile né così piena di gente, dal che nasce che molti terreni restano incolti
me ogni ruvidezza sassosa. = dal lat. saxòsus, deriv. da saxum
lo bevo nelle sere solinghe. = dal toponimo sassuolo, in provincia di modena.
egli disse: « io vedeva satana cadere dal cielo come fulgore ». cassiano volgar
peccati? -per estens. persona ispirata dal demonio (con riferimento all'appellativo attribuito
eccles. satan (indecl.), dal gr. sa-ràv e sa-ràv, che
. -per estens. persona ispirata dal demonio, cattivo consigliere, tentatore (
(con valore aggett.): ispirato dal diavolo. verga, 3-14:
aveva fatto collo sciorinare il fazzoletto tricolore dal campanile. -ministro, servo di
erodi del genere umano, i satanassi maledetti dal signore. bacchelli, 18-i-95: qui
. 3. persona ribelle, dal carattere turbolento e bizzarro, facile all'
tardo ed eccles. satanas, deriv. dal gr. sacrava; var. di
in esso che si sfuggano i lacci tesivi dal nimico e che si resista alle suggestioni
nimico e che si resista alle suggestioni risvegliate dal senso. ghislanzoni, 16-28: siccome
che cantarono la voluttà e la vita, dal greco [imnermo al nostro modernissimo gabriele
. l'austria si è affaticata, dal giorno della conquista fino al giorno della
nel satanico. = voce dotta, dal gr. eccles. -atavixó;, deriv
satanismo, ch'era di moda e dal suo più vistoso rappresentante si chiamava alla
, 27-x-1988], 3: certo, dal volto santo di lucca al 'povero cristo'
voce dotta, comp. da satana e dal tema del gr. xpa-réco 'domino'
voce dotta, comp. da satana e dal gr. xóyo; 'discorso', sul
satelliti di oliviero cromwell, e decapitato dal boia. 2. chi si
chiamò i satelliti delle porte e fece scacciare dal suo cospetto quel pazzo insolente che aveva
oppure dall'iniziale del pianeta primario seguita dal numero d'ordine della scoperta (e si
: un corpo che scendeva a terra dal satellite restava per qualche tempo ancora carico
dal satellitismo alla cooperazione su piede di uguaglianza.
aspirava... a richiamar la religione dal satellizio degli oppressori e rifarla confortatrice evangelica
; la var. sattì è registr. dal d. e. i.
, 3-238: sul fiume vertova, sin dal tempo dei grisellini, cioè nel 1768
campi invernali, lungo i canali assiderati dal tramontano. = dal fr.
assiderati dal tramontano. = dal fr. satin, che è dall'ar
dell'effetto sta nel felice contrasto ideato dal pittore raffigurando l'arguto favoleggiatore di una
morbo elefantico o leonino e satiriaco, e dal volgo male di san lazaro..
gorgata. papini, ii-268: questa satiriasi dal vero mi commove ma non mi persuade
voce dotta, lat. tardo satyriàsis, dal gr. acezupiaaie,, deriv.
vaneggiamenti frascheggianti, mi son lasciato accendere dal satirico afflato ad un ingenuo sfogo.
questo et alcuni altri frizzanti sonetti che dal medesimo gli furono in vendetta stampati addosso
: nessuna intenzione satirica, come risulta dal testo, era nell'autore.
= voce dotta, lat. satyricus, dal gr. fra-cupocós, deriv. da
dotta, lat. scient. satyridae, dal nome del genere satyrus (v.
per affocarci quelle ragazze. = dal nomin. del lat. satyrìon (v
voce dotta, lat. satyrìon -ònis, dal gr. 'rarupiov, deriv. da
= voce dotta, lat. satyriscus, dal gr. aoctupiaxo;, dimin.
tal amarissimo artifizio introdotti giù in inferno dal peggio che mai satirizzante poeta.
: il buonafede mi fa promettere silenzio dal revisore dei miei fogli; e il buonafede
capro e fisionomia animalesca, poi (dal sec. iv a. c. circa
. parini, 431: dagli occhi, dal volto e fin dal gesto / spira
: dagli occhi, dal volto e fin dal gesto / spira l'empia lussuria ond'
. fantoni, i-93: versan le driadi dal canestro pieno / l'uve mature,
= voce dotta, lat. satyrus, dal gr. sà-rypoi;, di origine
voce dotta, comp. da satiray e dal gr. y? aq>w 'scrivo'.
); la var. è registr. dal d. e. i. satisfare
santi, i-22: questa falde nel sollevarsi dal piano presentano alla vista da ogni parte
. tardo (eccles.) satum, dal gr. ackov, che è dall'
quietezza del mondo, come se ritornasse dal ballo, si spoglia l'armi e
tra sé l'avide voglie / che dal sonno al romor non si discioglie. marino
è buona s'ella non è troppo infestata dal freddo o da acqua. alamanni,
soddisfazione anche maligna, quale può derivare dal male e dal dolore inflitti ad altri
, quale può derivare dal male e dal dolore inflitti ad altri, o dolorosa,
, x-4-295: io vò rodolfo interrogar: dal labbro / la verità strappargli, alla
poiché la gola e la satollitade ci caccio dal paradiso, l'astinenza e la
resesi satollo, / non distinguendo i datteri dal fico. carducci, iii-2-5: quel
ripone buona provisione in un sacco che dal collo gli si stende sul petto.
/ né, per mai sempre pendergli dal collo, / il suo disir sentia di
l'alma e con mortai viaggio / fa dal talamo al tumulo passaggio. lupis,
/ tranquilli i sensi, si rizzò dal seggio, / e colla destra sollevò il
, nubi e nevi corse, / fin dal mar di qua trascorse / a far
uomo da bene, che si stirpasse dal mondo la satraperia, che col dar menda
dotta, lat. satrapia e satrapéa, dal gr. ta-rpazeia, deriv. da
porporeggiava il satrapico lusso, peregrinato fin dal bosforo tracio. satrapismo,
anche frequenti tentativi di accrescere l'autonomia dal governo centrale o di fondare una dinastia
9-33: solo entro il lager il controllo dal basso era nullo, ed il potere
una faccia dura da satrapo, di levar dal cassettone una camicia di bucato. viani
e satràpa e satrapi) -àpis, dal gr. (tatpatty);, che
comp. da * khshathra 'regno'e dal tema di * pàti 'egli protegge'.
quei magistrati e quegli uffiziali di guerra dal primo all'ultimo, fronti bionde e canute
. = voce dotta, comp. dal lat. satus, pari. pass,
50: in su 'l tabor furono eletti dal salvatore gli apostoli, mandato il leproso
. bicchierai, 37: per separare dal misto questo nuovo elemento fu aggiunta l'
nebbia che saliva, per saturazione, dal pianoro sottostante. -tensione di saturazione:
-tensione di saturazione: pressione esercitata dal vapore di una determinata sostanza quando questo
con un'antiquata metodologia: - partire dal vecchio e salire al nuovo -si era già
di origine nervosa. a. dal lago [« l'indice dei libri del
quelli che per saturità o per fatica dal sonno sono aggravati, mi parve subito vedere
di cibi. alvini, v-5-4-1: dal lusso e dalla delizia e dalla saturità,
dotta, lat. saturnàlis, deriv. dal nome del dio saturnus (v.
celebrata in onore del dio saturno a partire dal 17 dicembre, che comportava la sospensione
i-2-254: avrà [depretis] sentito strisciare dal dolore e dal raccapriccio la sua satumea
depretis] sentito strisciare dal dolore e dal raccapriccio la sua satumea indifferenza. =
dotta, lat. scient. saturnia, dal class. saturnia, nome della dea
, encratisti. = deriv. dal cognome romano saturninus. satùrnidi, sm
lat. scient. saturniidae, deriv. dal nome del genere saturnia (v.
uno i figli per non essere scalzato dal potere). venuti, lxxxviii-ii-688:
malattia saturnina; ciascuna delle sindromi causate dal saturnismo. lessona, 2-101: il
de bono aspetto resguardandola defende esso loco dal malo influsso saturnio. bruno, 3-868:
luce nera elìde il raggio / che sfréccia dal tuo grembo (astro saturnio).
: al tuo chiarore s'apre, dal passato / saturnio della terra, in
maggior copia i frutti / che già versava dal fecondo grembo. dannunzio, iii-1-1230:
guardava in alto la città quadrata / dal sole amsa, e mormorava un lento
sm. medie. intossicazione cronica causata dal piombo e dai suoi derivati, frequente
l'uomo anziano..., leso dal saturnismo e dall'anemia dei minatori,
divorato tutti i figli tranne zeus, dal quale sarebbe stato in seguito spodestato;
. sesto pianeta in ordine di distanza dal sole, il più esterno conosciuto sin dail'
sole de bono aspetto resguardandola defende esso loco dal malo influsso saturnio. oroscopo per l
, marte, giove e saturno, dal ritrovarsi sempre vicinissimi alla terra quando sono
della mano. lomazzi, 4-ii-43: dal monte di venere [i chiromanti]
vittorini, 5-38: il clair, venuto dal giornalismo (era un reporter deìr «
volg. exaculedre 'pungere', comp. dal pref. ex-e da aculèus (v.
tuniche con lato davo. = dal lat. sagùlum, dimin. di sagum
sauna', la stufa finlandese, è occupato dal grande focolare e dalla caldaia,
prester, tutti velenosi. = dal lat. tardo saura 'specie di lucertola'(
'specie di lucertola'(isidoro), dal gr. cra-jpa (v. sauri)
lat. scient. sauranodontidae, comp. dal gr. craùpo; (v.
craùpo; (v. sauri), dal pref. àv -con valore privat. e
lat. scient. saurechinodon, comp. dal gr. < jaùpo <; (
lat. scient. saurenchelys, comp. dal gr. -raùp0? (v.
, cioè, traducendo un po'liberamente dal latino 'sauro problematico'. = voce dotta
voce dotta, lat. tardo sauri, dal gr. aa-jpo; 'lucertola', da
. = voce dotta, deriv. dal gr. < ragpo <; (v
sauridi stessi la tartaruca esce di nuovo dal tipo comune. saurino, sm
sauri- schi. = comp. dal gr.? aùpo <;, (
fra i due gruppi è rappresentata principalmente dal bacino: nei saurischi l'osso pubico è
lat. scient. saurischium, comp. dal gr. < xaùpo; (v
; (v. sauri), e dal lat. tardo ischia (v. ischio1
= voce dotta, lat. sauritis, dal gr. aaupctt;, connesso con
shakespeariano di petrachio. = dal provenz. saur 'brano chiaro', che è
provenz. saur 'brano chiaro', che è dal lat. me- diev. saurus,
= voce di area merid., dal gr. < raùpo <; 'pesce tracuro'
. = voce dotta, comp. dal gr. < raùpo; (v.
raùpo; (v. sauri) e dal tema di x < * >péw
(v. sauri), e dal tema di xtei'vto 'uccido'. saurodermìa
. = voce dotta, comp. dal gr. traùpop (v. sauri)
da tale patologia; è registr. dal d. e. i. saurodónti
lat. scient. saurodontidae, comp. dal gr. uaùpoi; (v
. = voce dotta, comp. dal gr. aaùpop (v. sauri)
e per un altro nel fango lasciato dal periodico prosciugamento degli acquitrini. cattaneo
. = voce dotta, comp. dal gr. daopo; (v. sauri
daopo; (v. sauri) e dal suff. -oecs-qc; 'simile a'.
= lat. sauromàtes, che è dal gr. saupc>|a sono erbe perenni fomite di un tubero dal quale germoglia una foglia all'anno con lat. scient. sauromatum, comp. dal gr. aagpos (v. sauri sistema di vita terrestre da parte di animali dal peso eccezionale. = voce dotta lat. scient. sauropoda, comp. dal gr. < ragpo <; (
lat. scient. sauropsida, comp. dal gr. saù- po; (v
lat. scient. sauropterygia, comp. dal gì-, ottùpo? (v.
lat. scient. saurothera, comp. dal gr. • ja'jpo;
fl ^ pa 'preda'; è registr. dal d. e. i. sauròttono
lat. scient. saururae, comp. dal gr. sagpos (v.
dotta, lat. scient. saussurea, dal nome dei naturalisti svizzeri h. b
(parole). = dal nome del linguista svizzero f. de saussure
rossastre o brune. = dal nome del naturalista svizzero h. b.
(1740-1799); voce registr. dal d. e. i.
parte dei propri strumenti. = dal fr. sauveterrien, deriv. dal toponimo
= dal fr. sauveterrien, deriv. dal toponimo sauveterrela- lémance, nel dipartimento francese
ridotto a gusto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
seccator, tutti pedanti. = dal fr. savant, pari. pres.
'cavaliere, cavalleria'; voce registr. dal d. e. i.
-del mal ch'agio. = dal provenz. saveza 'saggezza, sapienza'.
duca di ghisa propose saviamente e ottenne dal popolo che si publicasse un perdono generale
a tutti quei nobili che si staccassero dal partito spagnuolo e ritornassero ad abitare in
= dallo sp. sabiduria, deriv. dal lat. sapidus, da sapere
, iii-22-81: egli non parrebbe lungi dal riferire al reggimento bolognese la compilazione dei
di germania a berlino, ricambiate poi dal primo nella sua già imperiale venezia e
primo nella sua già imperiale venezia e dal secondo a milano. -abilità strategica
prudenza e saviezza. = dal provenz. sabieza o savieza, deriv.
esatto ed equilibrato; ispirato dalla saggezza o dal buonsenso, ragionevole (un comportamento,
, 52: o temperar savissimo, / dal furor ti difendi / e tu,
opera classica. cesari, i-188: dal detto fin qui parmi seguitare quell'altra
lii-12-170: volle che dalli savi e dal muftì... fosse dichiarato e
savi di ferrara] è un magistrato che dal giudicare e determinare nelle cose della politia
affari marittimi, erano cinque; venivano eletti dal senato e stavano sei mesi in ufficio
consiglio che distribuiscono denaro abbino ad esser dal savio cassier fatte notar da'suoi ministri.
per l'armamento delle navi e, dal 1513, le pratiche per il rifiuto delle
di questo consiglio... sia estratto dal serenissimo principe nel collegio nostro al numero
iscrittura. -mille savi non cavano dal pozzo una pietra gettatavi da un matto
gherardi, cxiv-20-510: mille savi non cavano dal pozzo una pietra gittatavi da un matto
dove vai, savione? = dal provenz. sabi, savi, che risale
savioli, più celebre per alcune canzonette chiamate dal suo nome saviolesche che per gli altri
stomaco con un mattone. = dal toponimo savoia, che è dal lat.
= dal toponimo savoia, che è dal lat. tardo sapaudìa, a sua
retroguardia..., clvera condotta dal conte guido, era composta d'italiani,
il primo manipolo di invasione savoina caldeggiato dal mazzini. 3. che
credeva si potesse mai adoperare. = dal nome della città ligure di savona, sede
ligure di savona, sede a partire dal xvii sec. di importanti manifatture di maiolica
con borchie di bronzo. = dal nome di girolamo savonarola (1452-1498),
sulla faccetta puntuta, che fece sbellicar tutti dal ridere. savonarolianaménte, aw.
o 'valeriana rubra'a due metri dal suolo. 2. saponaria {
strumento. pratolini, 10-81: dal coro degli strumenti vien fuori il sax
rina. = comp. dal nome del costruttore di strumenti belga
. = voce dotta, comp. dal lat. saxum (v. sasso)
due ottave e una quarta ciascuno; inventati dal belga a. sax e brevettati in
, saxtuba, sa- xeomo), dal '42 a parigi. barilli, i-177:
non han bisogno di commento orchestrale e dal sassofono e dallo xilofono rifuggono come dal
dal sassofono e dallo xilofono rifuggono come dal diavolo. savinio, 22-275: del teatro
prendo il ghiaccio per il whisky. dal transistor viene un suono di saxofono.
suonatori faceva del suo meglio per ottenere dal suo strumento il massimo del frastuono.
il massimo del frastuono. = dal fr. saxophone, comp. dal nome
= dal fr. saxophone, comp. dal nome dell'inventore a. sax (
. sax (1814-1894), e dal gr. cpwvrj 'voce, suono'.
lia di strumenti musicali a fiato inventati dal elga a. sax nel xix
, saxtromba,...), dal '42 a parigi. =
parigi. = comp. dal nome dell'inventore a. sax (1814-1894
lat. scient. sayornis, comp. dal nome dello zoologo americano th. say
americano th. say (1787-1834) e dal gr. opvt <; -i$o <
, 201: la testa gli fé togliere dal collo / e ne l'utre de
ponte dell'acqua salsa, dove fu improvvisamente dal principe persiano distrutto. baldi, 120
caliginoso e puzzolente fiume; e di là dal ponte erano le pratora dilettevoli, adornati
in partic., trarre pieno piacere dal rapporto amoroso. boccaccio, ii-3-41:
/ né, per mai sempre pendergli dal collo, / il suo disir sentia di
una vendetta, da una strage, dal sacrificio o dalla morte di una persona
'l ver non lo illustra / di fuor dal qual nessun vero si spazia.
di mira via conducono / le maritate dal giacer d'altrui, / e ad
il rousseau e la sua scuola, dal sentimento andò a sdrucciolare nell'oscenità,
temperato e sazio, / ti diparti dal mondo. ariosto, 1-iv-293: rincrescerai
grazie. 2. pienamente ristorato dal sonno. b. corsini, 13-46
secoli, da dante con beatrice e dal petrarca con laura fino al leopardi e a
fedra, che covi? travagliata sei / dal tuo male o dal cruccio? /
? travagliata sei / dal tuo male o dal cruccio? /... perché
che sazi di tante malvagità, che dal mezzo giorno durarono quasi tutta la notte
di monza, 593: ero stracca dal longo essamine e per sazio delle ferrite,
signora felicita. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
d'ingannare, i cattivi pensieri venissero dal fermento stesso di quella vita esagitata.
deriv. da sbaccanare-, voce registr. dal d. e. i. (che
tr. { sbaccello). liberare dal baccello, sgranare, sgusciare.
certi prilli, certi lazzi non preventivati dal comune raziocinio come se sbaccellasse degli invisibili
dei piselli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
agg. { sbacciolato). liberato dal guscio (in un contesto osceno)
quel paese infetto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
a qualunque prezzo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbacchiare), agg. rovesciato violentemente dal vento (la pioggia). fucini
rassegne. = comp. dal pref. lat. ex, con valore
e menata via. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
le finestre'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ex-, con valore intens., e dal lat. tardo botare 'spalancare la bocca'
ed io ci siamo per delicatezza recati dal generale pino, offrendoci con la generosità
. ma io credo che o avesse dal carcere intelligenza con questi o che la
, 1-xxi-422: altri si tengono lontani affatto dal governo... quindi è che
: mi lasciai tentare a ciò credere dal conoscere alcuni di loro ipocondriaci marci e verisi-
, irresoluti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. ex-, con valore privativo, e dal part. pass, di badare (
dall'asprezza degli occhi,... dal ridere fuori di tempo, dallo sbadagliare
fuori di tempo, dallo sbadagliare, dal mostrarsi doglioso e da quelle cose con
sole primaverile. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
disfare la ribaditura. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
chiusura... sì che possa dal di fuon essere versata la broda e le
versata la broda e le care bestiole dal di dentro mangiare e sbaffiare.
= voce giunta in it. dal romanesco nel signif. di 'mangiare a
interminabili, del poeta gii bert, disfatte dal travaglio indefesso a'suoi tetrametri con la
stare sbaffato? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
come gli 'agnusdei'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e rotondo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la presa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbaglia. = comp. probabilmente dal pref. lat. ex-, con valore
'vita tutta sbagliata': che si sviò dal debito indirizzo; che andò errando o
isbaglio le colonne che contenevano i componimenti dal lex in giù, che non avevo riviste
alquanti esempi mette innanzi di sbagli presi dal barbaro. cesari, ii-102: è
lasciaranno pelare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di que'soldati entusiasti... dal piglio di poffardia, sbaiaffoni, giuroni,
, 26-227: ho paura che i pedanti dal 'ianua sum rudibus'non ve lo appicchino
altri mi sbeffavano. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
baldini, 6-247: quando ci capiti dal cielo un'occasione di gioia, per
lo vedea in tanta vergogna. = dal provenz. esbair, deriv. dall'inter
un tratto / il tiranno vedrai, che dal timore / proprio e dal nostro il
, che dal timore / proprio e dal nostro il suo furore desume. manzoni,
spaldire mi fa allegrare. = dal provenz. esbaudir e fr. ant.
a far sbaldóre. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area lucch., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ossessi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, 4-i-391: io ho tanto favor dal cielo che gli amici, che io amo
, per formi dalla amorevolezza loro e dal diletto che si trae da sì fatta amicizia
di segretario comunale, quando mi strappò dal paese, mi sbalestrò nel tumulto della
buonarroti il giovane, 9-552: sbalestran dal sen bestemmiatori / più di sei sporche
saccenti, 1-1-22: oh quanto sbalestrai dal primo assunto! mazza, ii-123: il
sfondi e scaglisi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, anche, in un ambiente diverso dal precedente. salvini, 39-iv-71: quante
. 5. affermare cose lontane dal vero o non rispondenti alla realtà dei
v. seta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
i canti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: stimerei bene... come ancora dal greco tcpo-j ^ xxeiv, che significa
'notte da sballo'? -eccezionale, fuori dal comune, straordinario (anche con uso
. lona, 5-76: dal corridoio sorvegliato giunse il rumore di una
di sei once. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
: anch'ella ricordava nitidamente la discesa dal monte in slitta e noi due decenni,
al ceppo ed eccoci arrestati nonché sballonzolati dal vento. 2. figur.
bucolica nella frescura della foce fossero state sorprese dal fortunale, si sarebbe potuto prospettare un
nel soffitto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
uomini più avventurosi, anch'io sballottato dal mare in tempesta d'un'epoca finale,
parini, 482: alfin rinvenne / dal suo sbalordimento; / e calmate un po'
recalcitrante / a tutto quel ch'è dal tutor prescritto: / ma questa volta
sbalordire pel freddo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbalordire i balordi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
mentre in realtà si trattava di roba dal più al meno alquanto dozzinale.
componenti molto originali, estrose, fuori dal comune (una persona, un'opera,
uno sbalordito. 3. frastornato (dal rumore); intorpidito (dal freddo
frastornato (dal rumore); intorpidito (dal freddo); intontito (dal sole
(dal freddo); intontito (dal sole, da un colpo, da una
, curvo sulla sella, un po'sbalordito dal gran sole. calandra, 404:
le doti o le componenti eccellenti o fuori dal comune (una persona, un'opera
per la mente! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e sano e salvo lo sbalzi for dal letto. -far ascendere al cielo
, 210: a pochi passi dal nostro portone il cavallo scivolò, cadde
, del caracollo. -far cadere qualcosa dal luogo in cui è posto o tenuto
le campane: questa fu sbalzata dal campanile come un giocattolo da bambini in
persona in un luogo o gettarla fuori dal luogo in cui si trova. varchi
la sua destrezza in fare sbalzar collatino dal consolato mi paiono due gran riprove.
forze più efficaci dell'armi per isbalzarlo dal trono. foscolo, vi-215: men duro
ché nella città senza leggi, sbalzati dal trono i pochi guasti o avari o imbelli
una fisonomia. 10. divellere dal terreno un albero. vita di cola
-asportare. vittorini, 1-24: dal piede fin sotto l'attaccatura dei primi
il pubblico lo facesse dietro a noi. dal romanzo storico-politico siam sbalzati, di lancio
lo farà trovar negli impicci e sbalzare dal tepido covo familiare in campi d'aperta
parte, sbalzano di fatto molto lontano dal luogo percosso, discostandosi dalla muraglia,
dalla muraglia, donde non fanno l'affetto dal bombardiere desiderato. crescenzio, 2-5-503:
, iv-369: ardente, smanioso, sbalzò dal letto al balcone. codemo, 369
369: il figlio, inorridito, sbalza dal letto, s'avventa.
, lii-12-208: il povero signore smontò dal luogo dove egli era asceso e,
primo arcione e s'alza, / e dal sinistro fianco in piede sbalza.
svelate le simulazioni, sbalzasse e dirupasse dal più alto luogo di questo sasso.
per grado. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
da uno di essi molti passi lontano dal suo cavallo. p. e. gherardi
4. che si è alzato precipitosamente dal letto. siri, ii-584: allo
per cui il misero re carlo, sbalzato dal trono, fu portato su un palco
compiangere il monarca... sbalzato dal soglio. <). trasferito
improvviso, spostato dalla propria carica, dal proprio luogo di lavoro o di residenza
8-145: un soldato... sbalzato dal seno della famiglia. io.
, per gioco. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
agli sbalzelli alati dei moscerini, tagliati dal colpo imperioso d'una mosca smeraldina.
stilistico. montale, 12-285: lodato dal carducci e dal croce, il povero
montale, 12-285: lodato dal carducci e dal croce, il povero vittorio betteioni,
8. esaltazione, euforia prodotta dal ricevere lodi o da una soddisfazione.
senza ordine e legge, ma regolate dal fine proposto alle loro facoltà, che
ogni tanto. fenoglio, 5-iii-591: dal fiume venivano a sbalzi veli di neve
la ripetizione delì'atto di fede insegnatomi dal pievano a tirate di orecchi; fu
nel cielo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbambolàr, sbampolàrse), comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vincere l'intera somma messa in palio dal banco (o dal giocatore che lo
somma messa in palio dal banco (o dal giocatore che lo tiene) nei giochi
3. togliere di mezzo un concorrente dal mercato. r. m. bracci
palischermo più piccolo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di verde. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
vince l'intera somma messa in palio dal banco in un gioco d'azzardo.
e servidore. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ad altro banchetto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
rilassarsi, cedere dalla tensione morale o dal rigore nel seguire una disciplina (e
con desiderio estremo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
becelli, 1-207: il suo cavai dal nuovo trotto / legò ad una ferrata
irresistibile. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
'sbandare', e non 'abbandonare', dal bando. = var. metaplasmatica di
ch'erano con lui dianzi passati / dal figlio di rangon tutti fur morti, /
i turchi per riunire i legni dispersi dal vento di tramontana e ricevuti i soliti
di tramontana e ricevuti i soliti rinfreschi dal sopraproveditore giacopo riva, sciolsero le vele
via della maggior intelligenza. -diviso dal resto della famiglia. saba,
natura che sospira i suoi germi divelti dal suo seno ad un colpo di spada
pregio, / però che senpre mai dal lor collegio / me n'ò veduto male
rumore; lo scovò e lo sbandeggiò dal paese a furore di sassate.
/ di limoncello / sia sbandeggiata / dal nostro ostello. 5. figur
barona, birbante e scrocca, che dal calcar il mondo erronea ed incerta con
sbandeggiasti da te? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sbandeggiano ai fianchi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
m. adriani, iv-344: eletto dittatore dal senato, richiamò gli sbandeggiati. mamiani
può dirsi l'asilo della virtù sbandeggiata dal vizio e dall'ignoranza. 2
sbarbare arpioni. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
al vento. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
communi allegrezze tutti li spassi che nascono dal senso e dalla carne e che ripugnano
supplica al re, chiedendogli che sbandisse dal suo regno quehi che in esso erano
. quasi fossero membra incangrenite, sbandì dal seno del suo popolo.
fatto a tutte le mercatanzie. -cacciare dal paradiso terrestre (l'uomo, con
oggetto della divina misericordia; fu sbandirlo dal paradiso, perché, pascendosi dell'albero
il peccato nel mondo e fu sbandita dal paradiso della terra. -figur.
ogni luoco si trovaron morti, / dal ciel superno furono sbanditi, / e 'l
188: meritaresti essere sbandito ed allontanato dal suo volto per tutta l'eternità.
dura legge ha poi l'alma sbandita / dal grato albergo, anzi divin ricetto?
dalla tua casa? -espellere un popolo dal territorio in cui risiede. fazio,
gli altri primi abitatori. -cacciare dal regno un sovrano. -con metonimia:
non lo potettero al certo sbandir dal contado. -tenere lontana da sé
i prudenti che si affrettano a sbandirlo dal loro consorzio. -escludere una determinata
. escludere qualcuno dalla propria compagnia o dal proprio affetto; negargli la propria abituale
da la vostra reai mensa, / ove dal maggio stavami a l'aprile? algarotti
, i-44: finalmente i magistrati sbandirono dal teatro questa amara e indecente imitazione delle
siena e sparso per la città, fu dal gonfaloniere di subito sbandito e posto pena
, viene sbandita, perseguitata ed oppressa dal principato. -escludere dai programmi l'
. faldella, i-3-121: devesi sbandire dal foro l'eloquenza che appio chiamava canina
mondo ogni vertu sbandita, / ond'è dal corso suo quasi smarrita / nostra natura
suo quasi smarrita / nostra natura vinta dal costume. passeroni, iii- 271
virtù mandando a spasso, / anzi dal mondo ornai l'hanno sbandita. parini
con poche righe sbandire ignoranza più perniciosa dal vostro cuore. fr. orazio della penna
dall'uso corrente di una lingua; escluderle dal proprio linguaggio. f
f tolomei, 3-108: sbandita dal regno suo la umiltà de'vocabuli,
11-263: non pur dagli scritti ma e dal discorso familiare e dal pensiero i gallicismi
scritti ma e dal discorso familiare e dal pensiero i gallicismi sbandivo, cosa a me
quanto ai romantici, chi può rimanersi dal dire che delirano, allorché pretendono di
angoscia e la disperazione avevano quasi sbandito dal mio spirito. 14. letter.
tutto il paese. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, sbandisci). ant. richiamare dal bando. giamboni, 4-182: comandò
loro fossero riposti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
indulto a tutti gli sbanditi e sorgiudicati dal regno. foscolo, vt-178: perdonò [
fu mandato questo dolce e amoroso verbo dal padre a sostenere morte per darci
facto a lui da * signori o dal camarlengo e la condannagione facta di lui.
era né conosciuto né amato. -sbandito dal cuore di qualcuno: non più amato.
il vero, / io vedrei dal tuo cuor medea sbandita. c. i
i-n-148: rimandatelo deriso / e sbandito dal cor vostro / ai suoi monti,
e con prevaricazione da una società o dal mondo (una virtù, la verità
se non è in tutto morta o sbandita dal mondo la fede, la pietà,
reso non più presente neltanimo, cancellato dal cuore. poliziano, st.,
la fuga del falso, volendo sbandito dal loro cuore con asprezza stoica ogni altro
tarchetti, 6-i-636: l'amore, sbandito dal seno dell'umanità, si è rifuggito
venni qui riputato scozzese da un prete dal quale mi confessai, stupefatto ch'io