7-176: veniva di tanto in tanto dal porto il fischio roco, profondo,
tuo febo a segni invoco, / men dal grave silenzio mi riscuote. g.
, caratterizzato da laccature, dorature e dal gusto er le cineserie, ebbero rapida
annunzio, iv-2- 86: scese dal letto, staccò dalla parete uno di quelli
, uno dei vari modi del passaggio dal seicento e dall'età barocca alla età
rendita annuale che si pretende di ricavare dal rodaggio di questa strada [ferrata]
interruzione. = deriv. dal fr. rodage, deriv. da roder
. = voce dotta, comp. dal gr. pósov (con allusione al colore
(v.); è registr. dal d. e. i. rodanasi
= voce dotta, deriv. dal gr. £ósov 'rosa'. rodano1,
voce dotta, comp. da rodano1 e dal tema del gr. yev- vào> 'genero'
casalinga ». = deriv. dal fr. roder 'smerigliare', che è dal
dal fr. roder 'smerigliare', che è dal lat. rodere (v.
lat. scient. rodhea, deriv. dal nome del botanico tedesco m. rohde
poeti le lance sottili e dritte, dal nome di rodeina, moglie d'un celebre
armaiuolo di balirein. = dal nome ar. rodeina. rodeìte
rode [osio] \ è registr. dal d. e. i.
vaste pianure di tessaglia, sparsamente interrotte dal ronchioso affiorare di dossi corrosi, isteriliti
di dossi corrosi, isteriliti, degradati dal sole rovente e dai venti rodenti.
miniere, gli operai trovansi più disgiunti dal capitalista e dal padrone quanto è più
operai trovansi più disgiunti dal capitalista e dal padrone quanto è più grossa la manifattura
voce dotta, comp. da rodente e dal tema del lat. caedère 'uccidere'.
sapore amaro delle carni), deriv. dal gr. póseoc, 'roseo'.
deriv. da meda, che è dal lat. ròta (v. ruota)
chim. alcool pentavalente che si ottiene dal rodeosio per riduzione. = deriv.
rodeonico: acido carbonilico che si ottiene dal rodeosio per ossidazione. =
= voce dotta, comp. dal gr. pósco; 'roseo'e da retina2
= voce dotta, comp. dal gr. £ó8eo <; 'roseo'e da
. = voce dotta, deriv. dal gr. pó8eo$ 'roseo'; è registr.
gr. pó8eo$ 'roseo'; è registr. dal d. e. i.
lo corpo ghe fo mangiao per tuto dal cò in zoso. testi fiorentini, 85
dentate fiere, che, fatte più fiere dal puzzo delle prigioni, con speranza di
un fanciullo spartano si lasciasse rodere un fianco dal rubato animale per non discoprire il commesso
ii-i: cadono le statue, si rodono dal tempo divoratore le iscrizioni dei bronzi e
odore ogni giorno spargesse, / che dal destrier sentito fa che il roda / un
/ rode la madre e vuol partir dal campo. leopardi, iii-425: nella
intorno. leopardi, 2-62: come dal tempo rosa / fia vostra gloria o
rodea, non potendo dalle parole dette dal barattiere cosa del mondo trarre altro,
un fondo traforato a quadrettini. = dal toponimo rodi, isola e antica città della
antica città della grecia, deriv. dal lat. rhodos, che è dal gr
. dal lat. rhodos, che è dal gr. 'pó$o;. rodìaco,
ii-407: di questi coloni i più vengono dal padovano, dal rodigino, dal mantovano
coloni i più vengono dal padovano, dal rodigino, dal mantovano. = deriv
vengono dal padovano, dal rodigino, dal mantovano. = deriv. da rodigo
. mediev. roda), che è dal nome personale germanico hrodico.
.); voce registi ", dal d. e. i. (che
lat. scient. rhodymenia, comp. dal. gr. ptóov 'rosa'e u
dotta, lat. scient. rhodymeniaceae, dal nome del genere rhodymenia (v.
dotta, lat. scient. rhodymeniales, dal nome del genere rhodymenia (v.
. oliva, i-3-534: uscito satanasso dal cielo, calò, con impeto indicibile e
. c. arrighi, 2-38: dal canto suo l'olio stregato faceva il
. = voce di area giuliana, dal croato rudina 'prato'e 'piazza di
. = voce dotta, deriv. dal gr. v 'rosa'; voce registr.
. v 'rosa'; voce registr. dal d. e. i. (che
= voce dotta, deriv. dal gr. ^ ósivo? (v
], 12-13: l'oreficeria, dal lavoro così delicato e minuzioso, non è
marittimo, che il diritto romano recepì dal mondo ellenistico e secondo il quale,
= voce dotta, lat. rhodius, dal gr. 'póàto;, deriv. da
a quello del palladio. è così denominato dal roseo colore d'una delle sue combinazioni
dotta, lat. scient. rhodium, dal gr. pósov 'rosa', per il
, qua e là messi allo scoperto dal rodio del fiume. monelli, 3-166:
e nella dioecia ottandria, e così denominata dal fortissimo odore di rosa di cui è
lat. scient. rhodiola, deriv. dal gr. pósec.; 'roseo'
dotta, lat. rhodìtis, deriv. dal gr. pósov 'rosa'. rodite3,
lat. scient. rhodites, deriv. dal gr. pósov 'rosa'.
, i-419: ecco premere e sporgere dal buco qualcosa di scuro, di soffice
= voce dotta, deriv. dal gr. posftw 'sono simile alla
= voce dotta, comp. dal gr. £ósov 'rosa'e da un deriv
lat. scient. rhodobacteriineae, deriv. dal nome del genere rhodobacterium (v
lat. scient. rhodobacterium, comp. dal gr. £&8ov 'rosa'e dal
dal gr. £&8ov 'rosa'e dal nome del genere bacterium (v. batterio
= voce dotta, comp. dal gr. posov 'rosa'e da calice (
.); voce registr. dal d. e. i. (che
= voce dotta, comp. dal gr. pósov 'rosa'e da xépa;
la var. masch. e registr. dal d. e. i.
lat. scient. rhodochiton, comp. dal gr. jbósov 'rosa'e (
precetti magici, il nerion, che essi dal nome il paese o isola chiamavano
= voce dotta, lat. rhododaphne, dal gr. posósacpvir], comp
. = voce dotta, deriv. dal lat. rhododéndron, passato al lat
scient., e rhododéndros 'oleandro'che sono dal gr. po$ó- sevspov, comp.
lat. scient. rhodophanes, comp. dal gr. pósov 'rosa'e dal tema
. dal gr. pósov 'rosa'e dal tema di tpaivop-ai 'appaio, sembro'.
lat. scient. rhodophyceae, comp. dal gr. pósov 'rosa'e da qjùxot
dotta, lat. scient. rhodophyllaceae, dal nome del genere rhodophyllum (v.
. = voce dotta, comp. dal gr. £ó8ov 'rosa'e da un deriv
lat. scient. rhodophyllum, comp. dal gr. pósov 'rosa'e cpuxxov 'foglia'
lat. scient. rhodophyta, comp. dal gr. pósov 'rosa'e da cpircóv
. = voce dotta, comp. dal gr. £ó8ov 'rosa'e da ypacp *
*! 'descrizione'; voce registr. dal d. e. i. rodogràfìco
deriv. da rodografìa; voce registr. dal d. e. i. rodòleon
. = voce dotta, comp. dal gr. £ó§ov 'rosa'e dal lat.
comp. dal gr. £ó§ov 'rosa'e dal lat. oleum 'olio'.
. = voce dotta, comp. dal gr. pósov 'rosa'e xóyoc; 'trattazione
dotta, lat. scient. rhodomelaceae, dal nome del genere rhodomela, comp.
nome del genere rhodomela, comp. dal gr. pósov 'rosa'e (xéxoi;
= voce dotta, deriv. dal lat. rhodomèli, indecl. che è
. rhodomèli, indecl. che è dal gr. (k) 8ó [aext
le poma cotogne. = deriv. dal gr. po8ó (j. r)
j. r) xov, comp. dal gr. £ó8ov 'rosa'e \ at
. = voce dotta, comp. dal gr. pósov 'rosa'e da un deriv
= voce dotta, comp. dal gr. pósov 'rosa'e da un deriv
loredano, 5-34: « non discesi dal del », palla rispose, / «
che facevano morire gli infermi per prendere dal comune una maggior mercede. bacchetti, 1ii-
ai piedi. = per anton. dal nome del personaggio cavalleresco rodomonte, di
, re di algeri, diffuso dapprima dal boiardo nell''orlando innamorato'(nella forma
= voce dotta, deriv. dal gr. £ó8ov 'rosa'. ròdope,
lat. scient. rhodopis, deriv. dal gr. poscorcó; 'di aspetto roseo'
parlava in me con tai ragioni / che dal nero tiran la bianca figlia / della
/ d'ebro al margine frondoso / fin dal ghiaccio rodopeo / popol fiero, e
lat. scient. rhodopidae, deriv. dal nome cristoforo armeno, 1-256:
. = voce dotta, deriv. dal gr. ^ osawcót; 'di aspetto roseo'
. = voce dotta, comp. dal gr. pósov 'rosa', e da ¦
= voce dotta, comp. dal gr. £ó8ov 'rosa'e da porfiri-
. = voce dotta, comp. dal gr. pó<$ov 'rosa'e da un deriv
quella = voce dotta, comp. dal gr. £ó8ov 'rosa'e da pteri
= voce dotta, comp. dal gr. póàov 'rosa'e da purpuri
= voce dotta, comp. dal gr. £ó8ov 'rosa'e aa un deriv
da specie del che arma dal petto in giù, usato da'fabbri perché
per quel ridostachys carnea, con arma dal petto in giù, usato da'fabbri
lat. scient. rhodostachys, comp. dal gr. 4. letter.
entusiasta. verdi. = deriv. dal longob. hruf'forfora'; cfr. anche
lat. scient. rhodotamnus, comp. dal gr. roffìano, v.
di piante della fa = deriv. dal venez. rufìol 'raviolo'col suff. del
lat. scient. rhoaotypus, comp. dal gr. rofìano e deriv.
= voce dotta, comp. dal gr. £ósov 'rosa'e da vibri
.). = dèriv. dal longob. hruf 'forfora'; cfr. anche
. = voce dotta, comp. dal gr. pósov 'rosa'e da violascei-roga,
solubili in solfuro = deriv. dal lat. volg. * roga 'richiesta,
colorazione rosso-azzurra; costi è dal. class. [e] rogàre,
= voce dotta, comp. dal gr. póàov 'rosa'e da xanti
, che anche perché a partire dal 1276 il maggior consivuol dire zucchero.
cui = voce dotta, comp. dal gr. pósov 'rosa'e da zaccheesso
. rogadia (976), che è dal class. compagna le signore'. rogare
da ferrara, 141: poscia che troia dal vigor de grezia / fo strutta e
1479 furono liberate le sopra dette possesioni dal poggio a caiano a. llorenzo de'
roga li notari. becelli, 1-231: dal comprator rogato fue / per la vendita
rogato l'atto della deposizione di pio vi dal trono temporale; e dipoi parecchi,
.. fu rogato il 9 febbraio dal notaio magno nespulo. -in relazione con
il 15 maggio 1897, con strumento rogato dal notaro cav. enrico capo in roma
ottemperarvi. -rogatoria internazionale: quella rivolta dal giudice di uno stato al giudice di
richiesta, di una pretesa. pagliari dal bosco, 301: l'entrate ecclesiastiche.
seguito alla revisione dell'anno liturgico voluta dal concilio vaticano ii, le rogazioni maggiori
ciò la lingua greca) litanie, che dal volgo si dicono processioni. gualdo priorato
di legge formulata in forma d'interrogazione dal magistrato al popolo radunato nei comizi (
= voce dotta, deriv. dal lat. rogatio -dnis, 'preghiera,
sito fortissimo, da l'una parte difeso dal po, da l'altra dal lambro
parte difeso dal po, da l'altra dal lambro, da la terza da un'
argine altissimo a guisa di trincera e dal quarto lato da una roza d'acqua grossissima
= voce d'area settentrionale, deriv. dal lat. (ar) rùgia '
, con la gruma cerulea che si genera dal rame roggio. pirandello, 8-634:
tale colore. pancrazi, 1-210: dal roggio al chermisi allo scarlatto, quanti
ronzio di fuchi. = deriv. dal lat. rubéus che è da ruber (
sette del medesimo. = deriv. dal milanese rosgioeù 'tritello, cruschello', che
rossiccio (la varietà di castagne prodotta dal castagno roggiolano). tommaseo [
. = voce dotta, deriv. dal lat. * rògitum, formatosi sul
lat. scient. rhogme, deriv. dal gr. ptoy| « j 'rottura'
gr. ptoy| « j 'rottura'dal tema di pr (yvu [m 'rompo'
da quelli parassitari o da parassiti diversi dal sarcoptes scabiei (anche nelle espressioni rogna
in questo caso si vuol (are sagniare dal collo e poi farli mangiare sei overo
particolare rilievo la rogna delvulivo, causata dal batterio pseudomonas savastanoi). landino [
che ha il senso di 'scabbia'a partire dal sec. v, con aferesi e
v. rodere); altri partono invece dal lat. [aejrugo -ginis 'ruggine',
naturali o genitali o veramente nutritive, dal diaframma andando all'ingiù fino all'osso
= voce di area e provenienza setti, dal lat. volg. * ronio -ónis
anno tirre sistibile 'rumba', dal motivo ricorrente come il circolo vi
fiutano la preda come segugi. = dal gr. mod. 'pou [xexià>rai (
2. sostanza colorante estratta dal romice. p. petrocchi [s
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. rumex -icis (v
solo il prior, si levò / dal luogo ove sedeva, e a passi
la presenza di linee di colore diverso dal proprio, ricorda il rumine animale.
, vi-381: milioni di anime sono avvelenate dal ruminio dell'odio. -ripensamento
/ su questo triste ruminio di vita / dal di che fui mandato a scuola /
voce dotta, comp. da rumine e dal gr. 'incisione'. rummóso
, loto ne rumo. = dal nomin. lat. rumor (v.
sm. strumento intonarumori ideato nel 1913 dal futurista luigi russoio. s
fanno le foglie secche delle palme sbatacchiate dal vento, alle scene di selvaggeria che vidi
se hanno le orecchie del continuo intronate dal romore che mena l'acqua grandissimo,
- van per l'aria scura percossa dal furore de'tuoni e delle fulgore da
entravano. -sensazione acustica prodotta dal funzionamento di una macchina. g
non faccia sentire il disgusto che proviene dal romor delle macchine, se pur vuol batterla
boito, iv-120: si sentiva, accompagnata dal romore della legna ardente, la voce
regina, giacente nel letto ed aggravata dal male, sentito lo strepito che si faceva
: or quale, o dea, dal sommo / de l'alpigiana balza / da
si desta nella cucina, / dal grande camino giungono lieti rumori.
parve una voce divina che » venisse dal cielo. epicuro, 87: che terribil
spaventoso strido / è quel ch'uscir dal sacro tempio intendo! -con uso
e perciò che. ssi stavano partiti dal romore delle genti. maestro sanguigno, 94
non rei, creduti grassatori perché indicati dal romore pubblico, o assenti o dimenticati
re, ridomandò i sigilli a pitt e dal servigio lo licenziò. la novità della
grandezza degli apparati di cesare, magnificati dal romor della fama, sommamente sbigottite tutte
folli e ignoranti non son colpiti che dal rumore delle conquiste. carducci, iii-4-15
sentenza che in esiglio espelle / marte dal cielo, e le sue usanze crude
furono le parole d'un maladetto frate dal quale io una volta mi confessai;
apparir del giorno, le brigate uscite dal ballo levarono un romore che avresti detto che
-peggior. rumoràccio. = dal lat. rumor -òris, di origine indeuropea
la giovanetta allor tacita e lenta / scende dal letto e muove adagio torme, /
: col cuore schiacciato si lasciò attirare dal baccanale che rumoreggiava sul corso. d'
e così le separò dalla basilicata e dal cilento che cominciavano a rumoreggiare. rovani
rumoreggiando; poi, giunta a venti passi dal re, si arrestò, non lasciando
talor commossa quello stato degli uomini penda dal romorietto d'un'aura vol
famiglia. pirelli, 29: guarda dal sotto in su la figlia ritta che ingoia
raccomandatogli il suo diletto discepolo, fu dal catarro, dalla bile, dal sangue e
fu dal catarro, dalla bile, dal sangue e da altro umore stravasato,
anacardiacee che crescono m india. = dal nome del botanico p. e. runphius
(1627-1706); voce registi-, dal dei. rumunare, intr.
e in partic. scandinavi, a partire dal 100- 200 d. c. fino
runa detta della vittoria. = dal lat. tardo runa, di origine germanica
= comp. da runa e dal greco xóyo <; 'studio, discorso'.
oggi, dopo che il sergente ha cancellati dal ruolino i nomi dei morti ed ha
i popoli, 1 servi vengono levati dal rollo dei cittadini. allegri, 39:
cupido, o tu mi lievi oggi dal ruolo / de'cortigiani tuoi, / o
il principe tomaso] mi fece dire dal signor viglioni che mi voleva metter nel
le persone abitanti in questa città, dal quale esattamente risulta il nome, cognome
d'anno la somma di tributo dovuta dal singolo obbligato. baldini, 9-115: ha
, 1-167: questo è un levare dal ruolo delle virtù la docilità, la
]: se il supplente è cassato dal ruolo del suo corpo per qualunque altra
il ruolo è sottoscritto per ogni udienza dal giudice istruttore e dal cancelliere; 8
per ogni udienza dal giudice istruttore e dal cancelliere; 8) ruolo di udienza per
ruolo è sotto- scritto per ogni udienza dal presidente e dal cancelliere; 9)
scritto per ogni udienza dal presidente e dal cancelliere; 9) ruolo generale degli
del qumtemetto e de'ruoli, approvati dal tribunale tutorio e firmati dai deputati comunali
tutorio e firmati dai deputati comunali e dal cancelliere. manzoni, iv-324: il
e per ciascuna imposta ed è sottoscritto dal rappresentante dell'ufficio medesimo. il ruolo contiene
, 2-i-139: un'altra divisione scomparve dal ruolo dell'armata. leggi, decreti e
ben chiara è di questo l'escludersi dal ruolo poetico i precettori in versi benché
non fosse a rollo. = dal fr. ròle, che è dal lat
= dal fr. ròle, che è dal lat. rotùlus 'foglio arrotolato'usato come
à congiunto / non mai esser digiunto / dal basso stato e perilglioso punto: /
sanza legno che mi levi, percosso dal secco vento che vapora la dolorosa mota che
delle ruote dentate appresso vitruvio come ritrovate dal medesimo ctesibio, col moto delle quali
in un grosso disco girevole e dal quale si dipartono leve azionate dalla forza
ore': è di ottone, mossa dal rocchetto della ruota di scambio; riceve
.. la mota mossa o dal tornitore stesso col piede... ovvero
per le mani d'altmi, come vasello dal suo vasellaio, in ogni patenzia e
comodo per l'acqua, la quale levano dal fiume con alcune mote voltate con la
col beneficio delle mote riceve l'alimento dal gran fiume. focacci, 121: all'
basso le mote idrauliche, queste sono sostituite dal carbon fossile inglese. vocabolario di agricoltura
rota / per gran sorte scampato e dal capestro. f. fona, 4-184:
per altro di altri delitti, tenuto constantemente dal volgo come disseminatore di polveri. manzoni
affamati. d'annunzio, iv-2-150: rianimata dal buon sorriso dell'abadessa, ella compì
questi santi uomini necessarie sono lor recate dal monistero e porte da una picciola ruota non
senz'ab- bagliarsi. graf 5-125: dal varco occidental la rubiconda / ruota del
calogrosso, 89: diva gentil che sei dal ciel discesa /... / a
straniero..., perche fossero tutti dal cardinal al -fuor che la ruota
turchierico, dall'ammiraglio al mozzo, dal presidente all'ubine. sciere, dal
dal presidente all'ubine. sciere, dal viceré al bidello, mote di macchina austriaca
rubiera... si morsicava le labbra dal dispetto, pensando a quel che era
, ciò è nella mota sono quattro traverse dal centro avvolgendovi dei cavi.
dosso, della grandezza che quelle sono che dal vento vecento, sperone. mosse tritano
del quale il timoniere, senza moversi dal posto e senza mai perder di vista la
lavorati, che si faceva rotolar giù dal parapetto o dalla breccia d'una muraglia per
2-15 (i-816): avendo avuto licenza dal duca di star in villa otto o
calcare azzurrino, macchiato qua e là dal giallo ranciato dell'ossido di ferro,
? qual mpe gli avea prodotti di là dal caucaso? qual tigre gli avea lattati
lig. (genov. ni), dal lat. robus -oris (v.
. - anche sostant. = dal nome del fiume belga rupel, affluente della
, figlia del sole; / e spia dal palagio rupestro, / tra sue stellate
dotta, lat. scient. rupia, dal gr. £u7io <; 'sporcizia;
= dall'indostano rùpaiyd (deriv. dal sanscr. rùpam 'colore, apparenza
lat. scient. rupicola, comp. dal class, rupes (v. rupe
rupes (v. rupe) e dal tema di colere 'abitare'. rupìcolo
. = voce dotta, comp. dal lat. rupes (v. rupe)
. rupes (v. rupe) e dal tema di colere 'abitare'.
. = voce dotta, deriv. dal lat. rupìna, a sua volta da
che cresce sulla rape. e usato dal bertoloni per tradurre il nome specifico di
= voce dotta, deriv. dal lat. rupina (v. rupinato)
voce dotta, comp. da rùpia e dal gr. -oet$y) <; 'simile a'
. = voce dotta, comp. dal gr. £u7io <; (v.
<; (v. rùpia) e dal tema di 9 . = voce dotta, comp. dal gr. £utox; (v. rùpia = voce dotta, comp. dal gr. £u7tos (v. rùpia) . = voce dotta, comp. dal gr. putco; (v. rùpia dotta, lat. scient. ruppia, dal nome latinizzato ruppius del botanico tedesco h . = voce dotta, deriv. dal lat. ruptus, pari. pass,
economia pubblica o politica, può considerarsi dal lato dell'utilità sociale e dal fato dell'
può considerarsi dal lato dell'utilità sociale e dal fato dell'utilità privata. nel primo
, lat. tardo ruràlis, deriv. dal class, rus ruris (v.
ruris (v. rura) e dal tema di -colere 'coltivare'. rurìgena
ruris (v. rura) e dal tema di gignére 'generare'. rurulare
dotta, lat. scient. rhus, dal class, rhus rhois, che è
class, rhus rhois, che è dal gr. poo; 'sommacco'.
denominare alcune specie di cervi delle indie dal corpo piuttosto tozzo, con robuste membra,
'rusa aristote- lis'), già descritta dal grande naturalista antico. specie affine è
dotta, lat. scient. rusa, dal malese russa 'cervo', attraverso il
dotta, lat. scient. ruscaceae, dal nome del genere ruscus (v.
chiamasi con unico vocabolo la 'ruscaròla'dal trasportarvi che si fa con essa la
9-149: il gorgoglìo dell'acqua, giù dal piano lastricato tra le pigne, gli
minuto di più », disse johnny tergendosi dal viso l'acqua ruscellante.
udiva un lieto ruscellar di acque, dal torrente, dove i soldati andavano a
vento così forte che scrostava la ghiaia dal suo letto di fango e la faceva
, allegro ruscelletto, accorse / zampillando dal monte. graf 5-685: o ruscelletto fuggevole
frugoni, i-3-331: scende il ruscel dal monte / e mormorando chiede 7 servir
e. cecchi, 9-162: dal largo sfondo della finestra, la luce
più tosto una fiumana di pazzia / dal capo esser potrà che mi discioglia,
piano, / il ruscellin che ruotola dal colle. = dal lat. popol
ruscellin che ruotola dal colle. = dal lat. popol. * rivuscellus e *
chiamasi con unico vocabolo la ruscarola, dal trasportarvi che si fa con essa la
i ragazzi di strada). = dal piemont. ruscón, deriv. da rusché
per intendersi chiameremo 'sbarba radice'. = dal turco khirisma, deriv. dal gr.
= dal turco khirisma, deriv. dal gr. xpiqxa (v. crisma)
più ordinarie persone e le più viziose e dal caldesi la più scelta e virtuosa gente
, che per firenze chiamavansi i 'ruspanti'dal ruspone d'oro che avevano per salario fisso
(e il più noto fu coniato dal granduca di toscana cosimo iii nel zt$òodoni
... l'ultimo verso, che dal sultano e da'rusponi vola all'olimpo
una russalca' = dal russo rusalka, dall'ant. rusalija 'festa
primave rile', deriv. dal gr. biz. pouaàxia 'pasqua di rose
spalle del russante rettore. -accompagnato dal suono del russare (il sonno).
-medie. ronco russante: prodotto dal passaggio dell'aria nei grossi bronchi ricoperti
scossa dal russare del babbo che riempiva la casa.
v-239: quindi alla lunga io sento / dal vecchio campanile / russar querulo il gufo
spiazzi e le gradinate di rocce, dominato dal mare che qualche giorno dormicchia e si
una giaculatoria. = forse dal longob. hrùzzan. russare2, tr
. = voce dotta, denom. dal lat. russus (v. rosso)
roma imperiale e a bisanzio, caratterizzata dal colore vermiglio delle vesti. v
vangeli mi fanno buttar via,.. dal baccano che impiantano, dopo due minuti
detto testualmente. = per anton. dal nome della russia, con riferimento alla
. = comp. da russo1 e dal tema dei comp. lat. di facère
: si diede questo nome al grosso dal tipo veneto (matapane) della zecca di
, diciamo così, più che rossa, dal momento che i bolscevichi si dicono rossi
, seguitarono a canzonarmi quale emerito traduttore dal francese. soffici, vt-29: fo anche
in un modo poco faticoso: traduco cioè dal russo con l'aiuto di sergio.
a guisa de'cani » se non dal modo di avanzare le braccia. -con
da 28 a 40 coperti. = dal russo rùs \ di origine nordica, da
sm. il russare; il rumore emesso dal naso e dalla bocca da chi russa
voce dotta, comp. da russo1 e dal gr. qst'xot; 'amico'.
voce dotta, comp. da russo1 e dal gr. « pcovirj 'voce'.
soltanto a un pubblico invariabile di coniugi venuti dal di fuori, con la moglie che
voce dotta, comp. da russo1 e dal gr. xóyos 'discorso, trattazione'.
un lat. * rustèus, deriv. dal class, ruscus (v. rusco1
signor di valmont di bomare. traduzione dal francese in lingua toscana. d'annunzio
i-35: da qual altro se non che dal consiglio e dall'interesse del proprietario dipender
luogo di genesta che li scacciarono frettolosamente dal detto posto. baruffaldi, i-170: la
il 'mogliazzo'. carducci, ii-6-134: dal vigo fu stampato un lamento di cencio dell'
lat. mediev. rusticalis, deriv. dal class. rusticus (v. rustico
deve sempre partire da questo 'cliché', dal mito di un'italia rusticana, irriducibile
louvois conosceva la rustichezza del padre, inasprita dal dispetto di star lungi dalla corte,
, ii-161: la donna attempata cominciò dal motteggiare la mia rusticità, passando grado
assai: / discendi e cessa ornai / dal rustico lavor. / vieni, e
carta dalla tasca che gli pendeva dal fianco. d'annunzio, quale
: il buono, senz'alzar l'occhio dal libro, continuava a declamare un'ottava
tramandateci da orazio ad agnolo pandolfini, dal quattrocentista matteo palmieri al giacobino edoardo calvo
: e che? vavena rustica / dal labbro tuo risuona, / o figlio de
di salsicce e grappoli di fiaschi penzolanti dal soffitto basso e molte fotografie di attori e
edia rustica d'argomento abruzzese, spiratagli dal cele voce e rustica in
rustica allora in gran parte e ben lontana dal compimento. carducci, iii-3-273: oh
quant'arte il manzoni abbia saputo svincolarsi dal pregiudizio comune, mantenendone le apparenze;
basso rilievo, in cui le colonne escono dal muro per le metà o per li
1-ii-3: divenne comune una lingua volgare corrotta dal latino, che poi chiamossi lingua ^
poi chiamossi lingua ^ rustica', cioè parlata dal popol suggetto, o 'romanza', cioè
. scrittura rustica: forma di scrittura dal tratto meno calligrafico e monumentale di quella
.. si vede continuamente far fesso dal rustico tonto. 29. persona
, vi farò insegnare rispetto e cortesia dal cognato monaldo. 21. chi è
di pelle di cane / mi difendon dal sole ambe le mane. 37
vergogna- vansi due sonetti questi dì partoritimi dal mio pensiero di venire a vostra signoria
se passò la mano. = dal lat. rustum, forma parallela di ruscum
adocchia non sia stimulata. = dal provenz. e fr. ant. ruste
ruste (e ruisté), che è dal lat. rusticus (v. rustico
rut, inter. il rumore prodotto dal rutto. ghirardi, 29:
con sugo di limon, e guardalo dal giallolino. sannazaro, iv-85: e se
e nereide e rutetta. = dal lat. ruta, da confrontare con il
lat. scient. rutaceae, deriv. dal nome del genere ruta (v.
istillatovi essenza di ruta. = dal lat. rutàtus, deriv. da ruta
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. (evoaia) rutaecarpa
dotta, lat. scient. rutela, dal gr. purrjp 'redine', per la
: li metropoliti rutenici l'auttorità hanno dal patriarca di costantinopoli. = dal topon
hanno dal patriarca di costantinopoli. = dal topon. lat. mediev. ruthenia (
monti urali nella russia o rutenia, dal che trasse il nome. bombicci porta
lat. scient. ruthenium, deriv. dal nome lat. mediev. ruthenia (
slavo ma assimilata alla chiesa cattolica romana dal 1596; uniato. - anche sostant.
, seguitarono a canzonarmi quale emerito traduttore dal francese.
= deriv. dal toponimo lat. mediev. ruthenia, deriv
curtiss e cendon nel 1946, dal nome del fisico inglese ernest rutherford of nel
pruni o altre piante vicine. = dal lat. rotare (v. rotare)
dell'immagine a effetto, erano surrogati dal balbettio imbecille di un finto bamboccio,
balbettio imbecille di un finto bamboccio, dal saltellio epilettico di frasi mozze, dall'
rapida, sicura: aveva reciso: dal candore della lana saltava fuori la canna della
/ pel sangue ch'agli amati esce dal dosso. bernardo accolti, 1-40:
: osservate l'arabico rubino, che, dal suo rosso mare e da'rutilanti carboni
2-11: mi allegro con voi, che dal dimandarmi consiglio dimostrato m'abbiate che ancora
1-1-103: tra 'l primo punto giù dal capricorno / insino a quel del cancro i
loro tecnica di scenografi. = dal fr. rutilance (nel 1870),
di ottenerne i crediti. = dal nome del giurista romano publio rutilio rufo
= voce dotta, deriv. dal lat. rutilus (v. rutilo)
. rutilo); è registi-. dal d. e. i. nella var
solforico concentrato e freddo. = dal fr. rutiline, deriv. dal lat
= dal fr. rutiline, deriv. dal lat. rutilus (v. rutilo)
se lo teneva caro. = dal nome di rutilio benincasa. rutilio
= voce dotta, deriv. dal lat. rutilus (v. rutilo)
. = voce dotta, comp. dal lat. rutilus (v. rutilo)
. rutilus (v. rutilo) e dal gr. xt#o <; 'pietra'.
e pochi giungono all'intiera, e dal fondo del lago ascendono nel settembre et
che queste domande sono esaminate prima dal consiglio superiore, il quale vi
che a uno a uno gli rompevano dal fondo delle viscere, fetidi di vino
primo inno, che l'uom ruttò dal fondo, / fu di natura moto
entrino in casa mia. = dal lat. ructàre, iter, di una
, di una forma rugére (desumibile dal comp. erugére), di origine indeur
. = comp. da rutto e dal suff. dei comp. lat. di
per conforto del non ordinato appetito e dal diletto del gusto, convien che rimanga
furie scarmigliate, lubriche / larve erompenti dal cervello, fumi / de la maremma
de la maremma idea, ratti fugaci / dal vomitorio putrido de l'anima.
lattante dopo la poppata. = dal lat. ructus -us, deverb. da
corrente di bassa tensione. = dal fr. rupteur (nel 1907),
rupteur (nel 1907), che è dal lat. ruptor -oris, nome d'
opici ed au- ranci... dal cui sangue e sabini e piceni e pretuzi
e sm. che è nativo o viene dal paese di ruvo di puglia.
i-ii: ha un andito in pendenza che dal gran portone porta al cortile; è
qui descrive il luogo di questa scesa dal sesto nel settimo circulo e dice ch'era
o ruscello, ne isviano l'acqua dal corso e letto suo: e doppo che
che, da tesser un poco ruvida dal mezzo in giù, del resto è una
continuamente sorridenti. pavese, 9-28: dal buio gmio chiamò, guardando in su
, non vuol soggiacere alle leggi poste dal maggior numero de'stampatori e de'copisti.
, 1... i prese su dal solaio un gran mattone / e con
, 4-49: o perché non fosse nodrito dal atte materno o perché allevato lungi dal
dal atte materno o perché allevato lungi dal padre e dalla madre o perché fosse
ruvidàccio, che poco costi. = dal lat. rugìdus 'rugoso', deriv. da
. tripudiano ruzzando fra loro, custoditi dal sorriso materno. mamiani, ii-174:
, estrarre, levare, trarre il ruzzo dal capo o dalla testa).
in versi l'incostanza / e vestirla dal giorno della festa. baretti, 6-194
in ogni banda, / per estrarre dal capo il lungo razzo / a qualche artigianella
. -uscire il ruzzo dalla coda, dal capo, dalla testa, dalle orecchie
mi fussero usciti per sempre i razzi dal capo. -ant. estro sessuale,
crusca, ma che è qui adoperato dal signor zaccaria pel vocabolo toscano bruco;
una montagna sopra sciortino il tremoto distaccò dal terreno una cisterna piena d'acqua,
prima di andarsene faliero cavò tre sigarette dal pacchetto, le fece ruzzolare sul tavolo
gish e toccare la punta del cuore dal sorriso malato della wieck. -per
, 5-271: il maestro, per premunirsi dal freddo, era già entrato a letto
, mentre una di quelle bestiuole sgravata dal peso si ruzzola per terra. piovene
ruzzolando le parole. varmi dal borro alle falde del poggio. carducci,
accamoniglia, 1-i-377: sudo e tremo dal piè fino al cucuzduto di ruzzolare giù
danari son tondi e ruzzolano. = dal lat. volg. * roteolàre, denom
di levargli [al cavallo] quegli ruzzoli dal capo; lo voltò, ritornò indietro
). calzabigi, 116: pietro dal cielo a ruzzolone / fé tombolare il
dotta, lat. scient. ryania, dal nome del medico ingl. /.
di san, santo, santa, seguita dal nome proprio s s (
tale periodo. = deriv. dal ted. saale, che è dal nome
. dal ted. saale, che è dal nome del fiume saale, affluente
dimin. di cebada 'orzo', che è dal lat. cibata. sabadillina, sf
= dah'ingl. sabadillina, deriv. dal lat. scient. sabadilla (
.]: 'sabaia': bevanda cavata dal frumento; specie di birra di cui facevasi
uso nell'illiria. = dal lat. sabaia (in ammiano marcellino)
, 10 chiamavano sabaiario. = dal lat. sabaianus, deriv. da sabaia
etiopi aliter sabasini. = deriv. dal nome della regina biblica saba da cui,
influssi avendoci fatto buscare una lautissima sabbatina dal signor principe leopoldo sabbato notte. fagiuoli
. c.). = dal lat. sabatini, plur. di sabatìnus
2. eccles. privilegio sabatino: preservazione dal fuoco eterno e sollecita liberazione dalle pene
^: non cessate dalle orazioni e dal digiono almanco uno di della settimana o
intendeva fare nella prossima quaresima, cioè dal sabato di passione sino a pasqua.
durante il periodo fascista, a partire dal 1935, pomeriggio del sabato in cui veniva
sabato in cui veniva concessa l'astensione dal lavoro ad alcune categorie di impiegati e
. = lat. sabbàtum, dal gr. uappatov, che a sua volta
dall'ebr. shabbàth, propriamente 'cessazione dal lavoro'. sabatrina, sf.
turbo errante / delle guerre transalpine / dal sabaudico confine / minacciando scenderà.
sabàudo, agg. che si riferisce dal punto di vista storico, politico e
della collina, verso l'altura dominata dal castello sabaudo. 4. per
io mi vanto. = deriv. dal lat. tardo sapaudìa 'savoia', che è
lat. tardo sapaudìa 'savoia', che è dal prelatino * sappus 'abete', di probabile
origine tracio-frigia venerata nel mondo greco fin dal v sec. a. c. e
= voce dotta, lat. sabazius, dal gr. < ra [3à£to <;
convegno notturno di streghe e stregoni presieduto dal diavolo, in onore del quale venivano
regolare ricolta, ne riscossione di credito dal debitore ebreo. -nei paesi
sabbatique (nel 1569), che è dal gr. aappatixó;. sabbàtico2
già con iscroscio festivo sentivasi rasa la sabbia dal battello arenato, e al medesimo punto
un cinque metri di lato, dentro dal chiuso de'quali il capriccio della sabbia
fondo. idem, 10-25: sono uscito dal po tumultuante e echeggiante nel sole /
e cenderaccio. = deriv. dal lat. sabulo -dnis; sabione è già
veniva levata in gran copia in aria dal vento, davano a'suoi nelle spalle e
mezzo di un processo divisivo e discendente dal tutto alle parti, dèe di necessità
genere di policheti sedentari sabellidi, caratterizzati dal corpo distinto in un addome con setti
lat. scient. sabellaria, deriv. dal lat. scient. sabella (v
lat. scient. sabellariidae, deriv. dal nome del genere sabellaria (v.
serpulimorfi comprendente numerosi generi; sono caratterizzati dal corpo distinto in un addome con setti
lat. scient. sabellidae, deriv. dal nome del genere sabella (v.
in favore l'opinione che li fa salire dal elta nella tebaide. 3
dotta, lat. sàbaeus, deriv. dal gr. aafìaìoc,, secondo il
lat. scient. sabiaceae, deriv. dal nome del genere sàbia (v.
overo piena de sanie. = dal lat. sabina, di origine mediterranea,
sotto augusto ateio capitone fu così denominata dal suo primo successore masurio sabino (ed
dotta, lat. sabiniànus, deriv. dal nome del giurista masurio sabino appartenente a
., 6-40: sai ch'el fé dal mal de le sabine / al dolor
con riferimento ad altre lingue composite nate dal contatto di due o più comunità e
in san- sovino) proviene forse direttamente dal croato. sabióne e deriv.
sabordi quanti vi sono ponti. = dal fr. sabord (nel 1402),
politiche, sono considerati come delitti dal vigente codice penale). panzini
di comportamenti severamente puniti come delitti sia dal codice penale ordinario sia dai codici penali
-sabotaggio parlamentare: ostruzionismo parlamentare. = dal fr. sabotage (nel 1904),
impedire una data funzione. formula adottata dal partito socialista ufficiale: 'non aderire
opera di rieducazione artistica da noi iniziata dal 1910. gramsci, 12-277: sono
bonomi, presidente del consiglio, e dal marchese della torretta, ministro degli esteri
xii nel significato di 'urtare'e dal 1690 nell'accezione moderna); che è
lat. scient. sabouraudites, deriv. dal nome del dermatologo r. -j.
= voce dotta, deriv. dal lat. sabùla (v. sabula)
= voce dotta, comp. dal lat. sabùlum (v. sabbia)
. sabùlum (v. sabbia) e dal tema di colere 'coltivare'.
voce dotta, lat. sabùlo -ònis (dal nomin.), da sabùlum (
. = voce dotta, deriv. dal lat. sabùrra (v. zavorra)
. da sacar 'trarre un oggetto fuori dal luogo in cui era posto'e da lina
di porto viro, quando il divertito dal ramo delle fornaci fu voltato nella sacca di
d'aria. 3. curva descritta dal contorno di un oggetto. fare sacca
vinte in giuoco, il fé battere dal maestro, senza sentirne un fiato di
saccùccia. saccenti, 1-2-259: vada dal ciarlasogni quel riccone, / che sebben
dell'immagine dell'oggetto. = dal fr. saccade 'movimento brusco e irregolare',
voce dotta, comp. da saccaro1 e dal tema del lat. colere 'coltivare'.
voce dotta, comp. da saccaro1 e dal tema del lat. ferre 'portare,
voce dotta, comp. da saccaro1 e dal tema dei comp. lat. di
voce dotta, comp. da saccaro1 e dal gr. (j. éarpov 'misura'.
, iv-427: 'saccarina': prodotto derivato dal catrame, scoperto da fàhlberg e remsen
deriv. da saccarot; voce registr. dal d. e. i.
estrae lo zucchero, ed e caratterizzato dal calice bivalve involto in densa peluria e la
.), lat. saccharum, dal gr. vóxxapov, di origine indeuropea.
dotta, lat. scient. saccharum, dal class, saccharum (v. saccaro
(v.), voce registr. dal d. e. i.
. da saccaro1 e da un deriv. dal gr. xópo <; 'disgusto';
xópo <; 'disgusto'; voce registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da saccaro1 e dal gr. cpixla 'amicizia'.
voce dotta, comp. da saccaro1 e dal gr. tpiixxov 'foglia'.
voce dotta, comp. da saccaro1 e dal tema del gr. « pepa »
voce dotta, comp. da saccaro1 e dal tema del gr. yiyvopuxi 'ho origine'
yiyvopuxi 'ho origine'; è registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da saccaro1 e dal suff. gr. -otuèr ^ '
ad alcuni princìpi organizzati che partecipano alquanto dal sapore dello zucchero, e costituiscono i
, saccharolique; voce registr. dal d. e. i.
: 'saccarolato': medicamento polverulento che risulta dal miscuglio e atto di zucchero in polvere
voce dotta, comp. da saccaro1 e dal lat. oleum (v. olio
voce dotta, comp. da saccaro1 e dal gr. xóyo? 'discorso'; è
xóyo? 'discorso'; è registr. dal d. e. i. saccaromelasso
da saccaro1 e metabolismo, voce registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. saccharomycetaceae, dal nome del genere saccaromyces (v.
lat. scient. saccharomyces, comp. dal class, saccharum (v. saccaro1
, saccharum (v. saccaro1) e dal gr. (xuxr)? -r \
saccharomyces (v. saccaromicete) e dal gr. < tyu; 'aspetto'.
saccar [ico]; voce registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da saccaro1 e dal tema del gr. £é £é voce dotta, comp. da saccarosio e dal gr. oupov 'orina'; è oupov 'orina'; è registr. dal d. e. i. voce dotta, comp. da saccaro1 e dal gr. oupov 'orina'; è registr . oupov 'orina'; è registr. dal d. e. i.
secco di una vela scossa dal vento. = var. aferetica di
(v.); voce registr. dal d. e. i.
lat. scient. saccatus, deriv. dal class, saccus (v. sacco
il sistema metrico decimale. = dal lat. sapiens -entis (v. sapiente
, di perle e gemme preziose, che dal saccheggiamento delle case de'piu benestanti avea
vittorini, 1-34: la terra è saccheggiata dal maestrale. 2. svaligiare un'abitazione
comprato filosseno da un certo agesilao, dal quale fu educato e chiamato formica. b
una parte del bagaglio del principe di virtemberg dal popolo della strada di sant'honorato.
tutto saccheggiato o ritenuto sotto qualche pretesto dal popol re. -fare incetta di
sincerità: corpi di povere creature distemperate dal vizio o dal sogno, arse da un
di povere creature distemperate dal vizio o dal sogno, arse da un male d'assurdo
tale comportamento) e previste rispettivamente dal codice penale per i fatti commessi (anche
tempo di pace) sul territorio nazionale e dal codice penale militare di guerra per i
di beni in danno della cittadinanza compiuta dal potere politico o da una pubblica autorità
. dante, inf, 17-65: dal collo a ciascun pendea una tasca /
o contado de peroscia... degga dal bandemento innante portare cuscito nel mantello o
in cui la bile non è ancora uscita dal suo sacchetto a invelenir le vene.
nella sacca, sacchiere. = dal lat. tardo saccarius (lat. mediev
1425 a udine), deriv. dal class, saccus (v. sacco)
voce dotta, comp. da sacco e dal suff. lat. -formis (da
quanto la presuntuosa sua sacciutézza vada lontano dal vero, lo sa lo stampatore.
: se qualche sacciuto maligno, tirato dal desiderio che gli ha d'apontarci,
occhi perché altrimenti non la corrà. pagliari dal bosco, 94: non meno stomacosa
. alessio, 8: la madre sua dal dì innanzi del partimento del suo figliolo
all'aperto o in tenda per ripararsi dal freddo. -sacco da bivacco: più
, dai quali si affacciano, incorniciate dal passamontagna, due fecce dagli occhi chiusi
merlando laurentano! questo solo mi tiene dal farvi fare una vampa, a voi e
alla nutrizione dell'embrione; è formato dal tratto dell'entoderma non utilizzato nella costituzione
mettere un uomo in un sacco, dal quale riman fuori con un solo braccio e
mettere qualcuno nel sacco; trarre qualcuno dal sacco; per via o per modo
annunzio, iv-2-910: 1 gravi pellicani dal sacco gutturale venato come le dàlie.
dàlie. barilli, 5-161: i pellicani dal sacco sotto il becco volan bassi sulle
27. medie. disus. estrofìessione dal peritoneo contenente l'ansa intestinale protrusa dall'
annunzio, iv-2-1022: sotto le porte dal giorno che la fellonia del conestabile chiamò
. bassani, 3-255: spinto forse dal vago bisogno di confessarmi, di vuotare
riavere, non ricavare, non ricevere dal sacco le cordelle: v. cordella,
dicendo che tutto empie il sacco, dal che ne segue che pochi sono i
. = lat. saccus, dal gr. < ràxxo <;, che
<;, che a sua volta è dal fenicio sàq 'stoffa grossa, sacco'.
il solito comitato di provvidenza, diretto dal buon sindaco, volle istituire fra loro
l'orologio... nel levarlo dal saccoccino, la catena si è riscontrata col
dotta, lat. scient. saccocirridae, dal nome del genere saccocirrus, comp.
dotta, lat. scient. saccocomidae, dal nome del genere saccocoma (v.
lat. scient. saccopharynx, comp. dal class, saccus (v. sacco
, saccus (v. sacco) e dal gr. < pàpyys 'faringe'. saccofarìngidi
dotta, lat. scient. saccopharyngidae, dal nome del genere saccopharynx (v.
dotta, lat. scient. saccopharyngiformes, dal nome del genere saccopharynx (v.
genere saccopharynx (v. saccofaringe) e dal suff. lat. -formis (da
in cognizione. = deriv. dal lat. saccùlus (v. sacculo)
io non distinguerò neppure lo stellio- nato dal furto, né gli abigei da'sacculari,
barbara puniva i ladri, detti 'saccolari'dal rubar nelle tasche. = voce
un'asta diagonale e allacciata all'albero dal piede di esso al vertice superiore della
calanca valeva loro per ricetto. = dal gr. biz. 'xayoxai'tpea, comp
. biz. 'xayoxai'tpea, comp. dal gr. < ràyo <; 'saio'e
un saccoletto sopra al core. = dal lat. saccùlus dimin. di saccus (
, la nobiltà ed i meriti sono predominati dal villano, dal ritroso, dall'ostinato
i meriti sono predominati dal villano, dal ritroso, dall'ostinato, dal disonesto,
, dal ritroso, dall'ostinato, dal disonesto, dal rigido, dal crudele
ritroso, dall'ostinato, dal disonesto, dal rigido, dal crudele, dal bugiardo
, dal disonesto, dal rigido, dal crudele, dal bugiardo dei sì fatti.
, dal rigido, dal crudele, dal bugiardo dei sì fatti. -per
pretendendo d'essere... almeno indipendente dal califfe alfesibeo, si ribellò e menò
star sobria per la sera. = dal. medio alto ted. sackman, propr
oscura / i feriti ritragge e chi dal loto / e dal sangue gli asterge e
ritragge e chi dal loto / e dal sangue gli asterge e chi gli pone
, ii-141: in segno della verità trasse dal saccone l'orribil teschio dell'uccisa fiera
l'uso del sacco a pelo libera dal vincolo e dall'onere economico della sistemazione
modo di esclamazione giuratoria, forse originato dal 'sacrenom'de'francesi e contraffatto apposta così
, lat. scient. saccostomus comp. dal class. saccus (v.
saccus (v. sacco) e dal gr. « xtójmi, 'bocca'
guanciali; la var. e registr. dal d. e. i.
tati da endoparassiti di granchi dal cui addome fuoriescono sotto forma di
lat. scient. sacculina, deriv. dal class. saccùlus (v. sacculo
c. e. gadda, 6-284: dal disciolto sacculo... smottaron giù,
ecc.); detenuto o esercitato dal sacerdote; a lui conferito in virtù dell'
anche così abondantemente versato sopra sacerdoti che dal capo scenda nella barba infino su per
o la celebrazione d'un matrimonio fatta dal sacerdote, non si esprimessero quelle cose
. esercitato da ecclesiastici, in partic. dal pontefice di roma (un potere assoluto
, una delle due fonti eloiste costituita dal levitico e da alcuni brani tratti dagli altri
canon. beneficio sacerdotale: quello goduto dal sacerdote per l'esplicazione del suo ufficio.
capo, gli enumerava tutte le colpe commesse dal popolo e gliele imponeva addosso: il
fortuna mi balestrò in un santo tempio dal prencipe de'celestiali uccelli nominato, nel
delizia, / ed, oggi, dal suo amare compartecipato, / le ricompone un
sacerdozio, cavati così in un tratto dal seculo? tasso, n-ii-434: il sacerdozio
; poi la natura mi ha deviato dal sacerdozio. massaia, 1-68: sì stabilì
dalla lettera di mosè, dicendo che dal pettigno- ne di giacob uscì la figura
l'aristocrazia, pure questa, sostenuta dal sacerdozio, quantunque per necessità cedesse in
imperio, in quanto il secondo apprende dal primo la notizia dei princìpi ideali; ma
temporale, 1 imperio è affatto ìndipendente dal sacerdozio, anzi gli è superiore, perché
cui si svolge un'attività, determinata dal valore di missione che le si attribuisce
lettera di vostra signoria de'9 stante, dal deplorabile avvilimento del di lei gentilissimo spirito
del di lei gentilissimo spirito, degradato dal ministerio degl'incanti più prodigiosi della poesia
degl'incanti più prodigiosi della poesia e dal sacerdozio de'più alti misteri della filosofia al
foscolo, ii-341: se furenti modi / dal pacifico tempio / voi non ciacciate e
= voce dotta, deriv. dal lat. sacer (v. sacro1)
= voce dotta, lat. sacae, dal gr. eaxai. saciare e
sacrai (nel 1882), deriv. dal lat. sacer (v. sacro1
comp. da [osso] sacro e dal gr. àxyo <; 'dolore':
<; 'dolore': è registr. dal d. è. i.
della chiesa trovò accoglienza facile e adesione dal fondo. -ostia, pane sacramentale
, lat. tardo sacramentàlis, deriv. dal class. sacramentum (v. sacramento
], 3: pienamente accettata è dal christo la vita religiosa e cattolica,
a. paoletti, 205: nel partirsi dal mondo volse prima sacramentarsi sotto le specie
libro liturgico contenente le orazioni da recitarsi dal vescovo o dal sacerdote nella celebrazione della
le orazioni da recitarsi dal vescovo o dal sacerdote nella celebrazione della messa e nell'
. x-xi e sostituito poi in parte dal messale, in parte dal pontificale e in
in parte dal messale, in parte dal pontificale e in parte dal rituale (
, in parte dal pontificale e in parte dal rituale (e fra i più antichi
eccles. sacramentarius, de- riv. dal class, sacramentum (v. sacramento)
. 3. unito al coniuge dal sacramento del matrimonio. foscolo, ix-1-332
voce dotta, comp. da sacramento e dal tema del lat. ferre 'portare,
xii da pietro lombardo e confermato ufficialmente dal concilio di trento, costituiscono la rappresentazione
secondo i riti della chiesa anglicana e dal prendere in presenza del parlamento istesso il
conosciate il sacramento il quale è stato nascosto dal co- minciamento de'secoli e delle generazioni
gesto rituale, costituito per lo più dal toccare con la mano il vangelo,
= voce di area sett. dal fr. sacre nom [de dieu]
de porta ravignana. busca, 117: dal più degno sacerdote benedetta e sacrata la
5-ì33: anch'io, se potessi sperare dal fango che ci ricopre, dalla inerzia
oro uno poco di quello olio mandato dal cielo, e più diligentemente che lui
, presso l'altare e veniva usata dal sacerdote per lavarsi le mani dopo la
. di questa chiesa, quando esce dal sacrario per andare processional- mente a celebrare
: i poeti che declamano versi volati dal sacrario dell'elicona e i dotti che chiosano
calzabigi, 73: lullo poi, rubando dal sacrario / dell'italiana musica, un
precipizio la scala di legno, prendeva dal montacarichi un misterioso bricco fumante, risaliva
, un voto udite, / che dal sacrario del mio petto innalzo.
miserie. tommaseo, 3-i-170: raccogliere dal sacrario delle famiglie parole e memorie,
presto vide il nuto dilla sacraria monitrice che dal mun- dissimo pavimento, sencia voce,
la testa di mio figlio fu, dal quale / cominciar di costor le sacrate
sono spose di cristo, siano tolte dal matrimonio spirituale e date al corporale e
era vergine sacrata e che fu tratta dal chiostro. -con riferimento al papa
dimenticare il dì sacrato del sabato festeggiato dal giudeo. cesariano, 1-16: li
, ma come sacrificato, come immolato dal padre. s. maffei,
a iside. muratori, 16-161: fin dal principio del mondo s'introdusse il sacrificare
nostra sostanza fu presa dalla terra e dal cielo. -trascurare un interesse pubblico per
, 24 (420): stizzita dal pensare che il signor don abbondio,
decisa a sacrificare rosetta. e io, dal canto mio, ero decisa ad andarmene
. panigarola, 179: quando siete assoluti dal sacerdote, voi non potete far meglio
sacra'(v. sacro1) e dal tema dei comp. lat. di facére
leggenda aurea volgar., 642: dal die de l'agnello sacrificato il cinquantesimo
fece in vendetta della figlia ifigenia, sacrificata dal padre alla sua snaturata ambizione.
un ideale. balbo, ii-224: dal mattino di quel dì si gridò per le
/ non spriemo pe'tuoi mani il miei dal fiaro / né, mavorzia, la
[di elia] discese il fuoco dal cielo sopra uno sacrificio. -il
asaminata, / piovando da le nuvole dal cel fresca roxata, / cum lo
dall'altro..., andantosene quivi dal sacerdote gli domandò qual fosse la cagione
in croce per la redenzione dell'uomo dal peccato (anche nell'espressione sacrificio della
sacrifizio a dio, dappoiché erano consecrate dal sacerdote. -ostia consacrata.
uomini, insiste nel vano intento di ricacciarci dal trinceramento da noi conquistato a sud del
come un valore morale anche indipendentemente dal fine perseguito o in quanto esercizio alla
nostri amatissimi simili... esigono dal nostro cuore e dalla nostra buona volontà i
della vita? beltramelli, ii-287: dal come il sacrifizio di una giovane innamorata venga
sacrum (v. sacro1) e dal tema dei comp. di facere 'tare'.
tratto maladiva così sacrilegamente che, rizzatosi dal tavolino uno degli altri, detto ifcapaccia,
insolente canaglia. massaia, vi-69: accecato dal diavolo, in tutte le confessioni ho
adoprano quelle macchine che loro vengono suggerite dal demonio per sacrilegamente et empiamente sostenerle.
, trovata in sacrilegio, fu fatta dal detto emulus soppellire viva viva per lo 'ncesto
venere tua. fantoni, ii-34: dal sacrilego labbro appena sciolse / gl'irati
dispute della loro chiesa, s'astenevano dal nominare dio e ogni altra espressione religiosa,
i culti cristiani o si è allontanato dal cristianesimo. panigarola, 1-41: ebbero
patema vendetta, io ti sottrassi / dal sacrilego colpo. codemo, 212:
sacrum (v. sacro') e dal tema di legete 'prendere, portar
. uomo robusto e di aspetto imponente, dal cipiglio fiero e, talvolta, minaccioso
sacri e sacripante ». = dal nome di un personaggio delyorlando innamorato di
cura del sacrario apostolico, scelto a partire dal 1352 fra gli agostiniani e innalzato da
milano, e chi pensa altramente è guasto dal mal francese, come el sufraganeo del
/ i vaticini mostrano. = dal lat. mediev. sacrista (nel 1281-88
'cristo'! volgari tutte! = dal fr. sacristi, deriv. da sacre
che fate in villa il carnevale / lontan dal volgo e sempre ruminate / qualche sacro
agio, mentre si asciugavano, furono dal cardinale federigo mandati a visitare il sagro
interpretazioni fomite in ambiente veneto a partire dal xv sec. del tema della madonna
: o tu che se'di là dal fiume sacro, /... /
sacra a giove situata a pochi chilometri dal centro di roma, a nord del-
una cosa si dice sacra che è levata dal commune uso del popolo et applicata al
sacri bronzi: le campane. -indossato dal sacerdote durante una funzione religiosa (un
morbida, di papa mastai, lenta scandita dal gesto sacro, mandò sul popolo riverente
amministra- zione degli affari ecclesiastici e diretti dal papa per mezzo di un segretario o
questa notte un angelo / scendeva a me dal cielo.. / mi aperse i
con sottopormi alla travagliosa schiavitudine di separare dal sensibile le cose più familiari ai sensi
lettera da lei fatta scrivere a me dal sacro suo segretario prima d'andare in villa
tutto quello che viene dalle mani o dal volere d'alessandro. c. i.
impegnato sentimentalmente. moravia, vti-228: dal momento che era diventata la fidanzata di
cui componenti erano legati fra di loro dal giuramento di vincere o morire insieme.
reliquie renda / dall'insultar de'nembi e dal profano / piede del vulgo.
che da un grosso cordone che discende dal plesso lombare; 'fori sacri',
, ungendoli coll'olio santo. = dal fr. sacre (nel 1175),
raro in italia, usato sin dal medioevo in falconeria. colosseo,
, veduto che un sagro che tirava dal campanile di s. miniato, il
voce dotta, comp. da sacro2 e dal gr. òsuvr] 'dolore'. sacròfago1
voce dotta, comp. da sacro1 e dal tema del gr. cpayetv 'mangiare'
sier al muscolo gluteo maggiore che si estende dal sacro al femore. latino rsacrofemoralis'.
bacino, delimitato dall'osso sacro e dal coccige al centro e dall'osso iliaco
lat. scient. sacrolumbaris, comp. dal tardo [osjsacrum (v. sacro2
[osjsacrum (v. sacro2) e dal class, lumbdris (v. lombare)
effigie de la diva, / che già dal cielo in quelle parti scese. bandello
dei vecchi stati, perché unico nato dal popolo e fondato sulla libertà.
[ligamentum] sacrospinosum, comp. dal tardo [os] sacrum (v.
amore e il rispetto che il padre esige dal figlio è sempre venerabile e sacrosanto.
: oggi s'è preso un cicchetto sacrosanto dal maggiore che comanda il corso perché non
lat. scient. sacrospinalis, comp. dal tardo [os] sacrum (v
[ligamentum] sacrotuberosum, comp. dal tardo [os] sacrum (v.
di tuber 'protuberanza'; è registr. dal d. e. i.
lat. scient. sacrovertebralis, comp. dal tardo \ os] sacrum (v
= voce dotta, comp. dal gr. craxtó.; 'pieno'e da
della bibbia e negando alcune verità riconosciute dal resto dell'ebraismo, come la risurrezione
, dall'ebr. saddiq 'giusto'o dal nome del capostipite saddùq di un'antica
odioso e inescusabile. = deriv. dal nome del marchese donatien alphons de sade
voluttà agli animali. -che nasce dal compiacimento di accanirsi contro se stesso.
presenta a occhi aperti, col volto contratto dal dolore. = comp.
andar in balsara. = adattamento dal persiano sad 'cento'. sadìr,
.., non si lascia suggestionare dal sadismo: dove c'è sadismo c'è
. = fr. sadisme, dal nome del marchese donatien-alphons de sade (
dotta, lat. scient. sadlèria, dal nome del botanico ungherese /. sadler
pieni di meravigliose sevizie. = dal fr. sadomasochisme, comp. da sadisme
in crisi la stampa sado-masochista. = dal fr. sadomasochiste, comp. da sadique
come esibizionismo sadomasochistico, che si libera dal co dice attraverso la vergogna
vicissitudinale e sempiterna. = dal nome ebr. saddùq (v. sadduceo
mostrava il rosso del sangue; e già dal palazzo cadeva una pioggia ferrea di saette
metallo, la [la casa colpita dal fulmine] sorpassa d'assai.
stancò per camino e diede assai lontan dal scopo. -verso che esprime risentimento
[i popoli dei paesi bassi] dal fascio di saette che tengono nelle loro monete
giurisdizione da un nobiluccio di terraferma, dal conte carmini. p. petrocchi [
, i-280: saette lucentissime e lunghe uscenti dal volcano si perdevano in cielo, globi
quella parte del mezzo diametro, intrapresa dal principio del propostoci arco e dal suo
intrapresa dal principio del propostoci arco e dal suo seno diritto: il qual seno
saettàne (v.). = dal lat. sagitta (v. sagitta1)
e trucidavano, se non che ricacciati dal numero cadevano a infrangersi al piè
infrangersi al piè dei compagni sopraffatti dal saettarne e dal fuoco.
piè dei compagni sopraffatti dal saettarne e dal fuoco. -per estens. scarica
da fuoco. siri, iv-2-232: dal saettarne delle moschettate e del continuo orribile
tommaseo, 18-i-776: la strage veniva densa dal palagio fornito di molto saettamento.
siccome dalla torre venivan saettati, scesero dal muro di cinta e aggredirono colle terribili
pascoli, 755: il vento accorre / dal del profondo tuttavia; spaura / le
mala aventurosa era fermata, / quando dal suon de la dolente voce / per lo
incerti e i corei affaticati, / quando dal suon de'minacciosi accenti / crimproviso terror
. marradi, 312: riscosse dal treno, che all'ombre dormenti /
sol l'acque volubili saetta, / mentre dal queto penetrar del raggio / fra le
come un'immensa vetriata a colon accesa dal sole... questi raggi così
2-64: velleda, senza alzare gli occhi dal lavoro, li saettò di un
e si saettino non tanto dalrintelletto quanto dal cuore. m m
spioventi che permettevano agli arcieri di saettare dal fondo del fossato. -con riferimento
d'ali... per fuggire dal sonito, dalla dorada e da altri pesciacci
5-i-683: quella spettrale sospensione, ora rotta dal sibilo e dall'urlo delle vetture del
, 8-119: nell'atto io d'esser dal mio ben diviso / di un gelato
/ tocca da la vecchiezza, / sembra dal lungo saettar già stanca; / ma
'vino', saettavano dure e veloci ora dal basso verso in alto ora dall'alto in
spiega indarno o si saetta. = dal lat. tardo sagittàre, denom. da
modello di sagittario, con cambiamento semantico dal valore attivo a quello passivo.
balestra; distanza che può essere coperta dal lancio di tale proiettile. testi fiorentini
... rotta è la parola dal gemito lungo del saettato, ché la
immensità di sfondi e di silenzi saettati dal più puro sole d'agosto. borgese,
... del divino / che vien dal cielo, e ha seco quel fuoco,
. per un tempo caldissimo. saettati dal sole e dal riverbero di quei tartari e
tempo caldissimo. saettati dal sole e dal riverbero di quei tartari e travertini bianchi,
bardate, coperte di tafani e saettate dal sole si imbizzarrivano, nitrendo disperatamente.
diambra, tutta imporporata dallo sdegno e dal pudore,... si raccolse tutta
9-294: naviganti d'amor, stiavi lmato dal saettatore sagittario, allorquando giungerà al di
tu, celeste amore / che a me dal ciel discendi, / saettator fornito /
, ricco d'onore. = dal lat. tardo sagittator -óris, nome d'
e persone (e con tale termine dal cinquecento al settecento si indicò in partic
per passare in cicilia, credendo scampare dal re carlo. niccolo da poggibonsi, cxxxi-38
ii-100: imbarcati a marsiglia, non molto dal porto dilungatisi, nel duca di loncastro
= voce di origine genov., dal lat. mediev. sagittea, che
. mediev. sagittea, che è dal class, sagittaria ^ saettatrice', deriv.
cfr. il palermitano sagittìa, attestato dal d. e. i. (
di mura, castelli o fortificazioni antiche dal quale i difensori, restando al riparo,
i saettieri da san piero scheraggio, dal gardingo i fanti. dizionario militare ita
grazie più liete. = dal lat. sagittarius (v. sagittario)
v. sagitta e saetta) e dal tema di ferre 'portare'. saettifórme
voce dotta, comp. da saetta e dal suff. lat. -formis (da
faldella, 13-57: cacciando il capo fuori dal finestrino veggo..., certe
, il saettìo d'un uccello scomodato dal fracasso. = deriv. da
che i pam- pani eziandio, sortiti dal duro legno, nel seguente anno acquistano
, affinché possano generare. = dal lat. sagittùla, dimin. di sagitta
erano percossi parte dalle artiglierie, parte dal saettume de'guasconi. tarducci, 5:
portughesi, fu... scavalcata dal saettume delle moschettate. siri, v-i-
partita non si è mai capito se dal fucile di alina o da quello di danilo
profonda del braccio'o, secondo altri, dal gr. cratprr vrfi 'evidente,
il fr. saphène (attestato dal d. e. i. nel 1314
= voce dotta, lat. sapphicus, dal gr. ea7tcpixó <;, deriv.
. ea7tcpixó <;, deriv. dal nome della poetessa greca saroptó 'saffo'; cfr
dalla groenlandia. = dal ted. sapphirine (nel 1821),
lat. scient. sapphirina, deriv. dal class. sapphirus (v. zaffiro
dai commediografi attici. = dal fr. saphisme, deriv. dal nome
= dal fr. saphisme, deriv. dal nome della poetessa greca saffo, cui
parigi? = deriv. dal nome della poetessa greca saffo. safflorite
sassonia e del onnecticut. = dal ted. saflor 'cartamo'(carthamus tinctorius)
. scient. [sparganura] sappho, dal nome della poetessa greca saffo.
caratteristico aroma. = deriv. dal fr. safran 'zafferano'. safranina
: sostanza colorante in rosso. = dal fr. safranine, deriv. da safran
safranóne, sm. chim. composto ottenuto dal trattamento del cloruro di fenazonio con idrato
in acqua. = deriv. dal fr. safran 'zafferano'. safrène,
olio di sassofrasso. = deriv. dal fr. safran 'zafferano'. safròlo,
, la 'doryphora sassafras'. = dal fr. safrol o safrole, deriv.
il d. e. i. deriverebbe dal lat. scient. doryphora sassafras,
riferimenti storici, e diffusi a partire dal più antico medioevo conobbero grande fortuna presso
] vi$, la quale è provocata dal più immeritato oltraggio di agamennone e degli
agamennone e degli achei. = dal ted. sage 'racconto', connesso con sagen
, saga de gli sacratici. = dal lat. saga, femm. sostant.
, lat. scient. saga, forse dal class, saga (v.
tal magistero / che nulla differente era dal vero. vasari, 1-3- 357
per volgimenti sagaci... che dal suo arco non fossero ferite. pananti
poesie musicali del trecento, lxxxiv-292: dal traditor non si può l'uom guardare
, con una notevole capacità di passare dal sorriso gentile alla grinta minacciosa.
acquistati doni di quella, lo partire dal suo amore non ti parrà leggieri. gelli
= voce dotta, lat. sagapenum, dal gr. o-ayà ^ vov, nome
lat. scient. sagartia, che è dal gr. sayàp- ¦ uoi,
= lat. sagèna, deriv. dal gr. < jayr (vy),
sagena. = deriv. dal gr. * ay ^ vr ((
dotta, lat. sagenopteris, comp. dal gr. « jayrjvr, (v.
saggiati e pesati con rito molto solenne dal pubblico maestro del saggio, erano chiusi
colpe e per gli errori altrui condannato dal mondo. -conoscitore. c
, trattenendomi dentro la medesima metafora presa dal sarsi. salvini, v-1-4-4: 'saggiatore':
nome dato a un suo dialogo dal nostro famoso galileo. carducci, ii-9-213:
prezzi dai 'dialoghi sui massimi sistemi', dal 'saggiatore'e dalle 'lettere'. calvino,
rivista napoletana « il saggiatore » pubblicata dal 1024 al 1925 con indirizzo liberale,
... anno mcccx, dal dicembre al maggio vegnente in firenze ebbe
sagginèlla (v.). = dal lat. sagina 'nutrimento, ingrasso di animali
vino. -per estens. zufolo ricavato dal fusto della saggina. boccaccio, dee
non cre desti / o dal fato o da te fatte immortali.
di quelli a cui si desse / dal cielo indarno così nobil luce.
, quando e fin- ch'elle dipendono dal nostro arbitrio, convien diligentemente bilanciar gli
, cosa da saggio. = dal fr. ant. sage (nel 1119
o provenz. sage, che è dal lat. volg. * sapius, dal
dal lat. volg. * sapius, dal class, sapere (v.
un'opinione. caro, 12-i-238: dal bernardi avete avuto un poco di saggio
, quando quivi passaro, / levaron dal serrarne un chiavistello, / che 'n san
che i suoi mercanti parigini, mossi dal solito puro interesse materiale, lanciano sul
veruno, essendo esaltate dalla celebrità e dal genio del. panegirista, sembrano più che
massima diffusione fu il settecento, mentre dal secolo successivo è rivolto specialmente alla critica
, valori economici differenziati fra di loro dal fattore tempo. -saggio d'interesse:
scelta e antologia? = dal lat. tardo exagium, propr. 'peso
'peso, misura', de- verb. dal class, exigère 'pesare, esaminare'; per
il progresso meccanico, lo schema elaborato dal bemi, in sostanza, rimase tal quale
dire gli esplicatoli della legge. = dal lat. mediev. sacibaro -onis (nella
sec. v), comp. dal germ. sach 'lite'e dal frane.
comp. dal germ. sach 'lite'e dal frane. * baro (v.
dotta, lat. scient. sagitta, dal class, sagitta (v. nesseli
3-325: exuvie e spolie... dal potente e disare un animale allevato fornendogli
dotta, lat. scient. sagini, dal nome del genere saga (v.
, carco di perle. = dal fr. sayon, deriv. dal lat
= dal fr. sayon, deriv. dal lat. sagum (v. sago1)
e briga de fugire. = dal lat. mediev. sacire, deriv.
lat. mediev. sacire, deriv. dal frane. * sakjan 'rivendicare'per incr
, xxxvii-67: soffocato i'sum dentro dal mare / che ven dai funti de
noi toccherà, imperò che essa lo libererà dal laccio insidiale. s. bernardo volgar
lat. scient. sagittalis, deriv. dal class, sagitta (v. sagitta1
bibbia volgar., v-317: me defendesti dal convento de'malignanti, dalla moltitudine delli
lat. scient. sagittaria, deriv. dal class. sagitta (v. sagitta1
dotta, lat. scient. sagittariidae, dal nome del genere sagittarius (v.
. giulio strozzi, 6-6: fu dal sagittario anseimo / preso nell'occhio il
me fuggi che faccia una sagittata cerva dal cacciatore. -figur. profondamente pervaso
e. gadda, 6-239: alfine, dal crinale, il sopracciglio splendido [del
= voce dotta, deriv. dal lat. sagitta (v. sagitta1)
. lli sono multe nave. = dal lat. mediev. sagittia (v.
parettra e nana e piedi l'arco dal nervo intenso giaceva. pindemonte, 21-14
sagitta (v. sagitta1) e dal tema di ferre 'portare'. sagiuòlo
zarsi farsi biscolare. = dal napol. saglipènnola, comp. da saglì
balestre. = voce lomb., dal lat. tardo segusìus (v. segugio
= voce d'area centro-merid., dal fr. saigner, che è dal
, dal fr. saigner, che è dal lat. sanguinare (v. sanguinare
ventose e con le sagnie. = dal fr. saignée, deriv. da saigner
soga (v.), che è dal lat. tardo soca 'fune', di
l'aspetto plastico di un dipinto, distinto dal colore, dal chiaroscuro, dalla composizione
un dipinto, distinto dal colore, dal chiaroscuro, dalla composizione (e il
facciate, trapiantare i problemi del buon gusto dal campo della sagométta, del capitelluccio,
. = lat. sacoma, dal gr. dorico vàxcofx l'contrappeso della
un ultimo quarto tenuissimo, così coronato dal cappello turrito, ha l'astratto andamento
ali schiantate. pasolini, 5-9: fin dal mattino, se la giornata è serena
la coronazione del petrarca in campidoglio ordinata dal popolo romano senza di mezzo né re
che interpretai nel vostro tempio non diroccato dal barbaro ma dal vostro dio restituito nella grazia
vostro tempio non diroccato dal barbaro ma dal vostro dio restituito nella grazia per un'
lo rievocano. stuparich, 5-246: dal mio sangue, dalle mie ossa, dal
dal mio sangue, dalle mie ossa, dal mio midollo ho distillato l'essenza della
in questo senso, da cui sarà fatto dal volgo il corrotto sacrataré.
.. con man- giasanti, biastimatore dal naso a petonciana che sagratavi notte e
sepoltura dei morti (e deriva probabilmente dal quadri- portico della basilica paleocristiana).
denti tirava sagrati da schiodare le stelle dal firmamento. verga, i-116: il barone
medico giovane ingrassa il sagrato. = dal lat. sacràtus, part. pass,
scialle a quattro doppi che avea strappato dal seno dell'amica, gittando nuvoli di fumo
laterale della chiesa, e appunto dal lato che rispondeva verso la casa parrocchiale,
in croce con tre navi e cappelle dal lato e spartite di dirieto del muro,
testa allato alla cappella grande del mezzo dal lato feci due cappelle dall'una parte
aggiunge alle nostre chiese un luogo separato dal rimanente del tempio che chiamiamo sacrestia,
e ve ne sono state sempre fino dal principio due magnifiche ne'due capelloni impiegati
sagrestìa; e ciò dipende in parte dal predominio che l'eresia fece prendere al potere
), sm. fecola che si ricava dal midollo del fusto di alcune palme,
midollo del fusto di alcune palme, soprattutto dal sagus rumphii e dal sagus laevii,
palme, soprattutto dal sagus rumphii e dal sagus laevii, che si trovano selvatiche
o 'sagù': fecola che si ricava dal midollo di alcune palme e specialmente dal 'sagus
dal midollo di alcune palme e specialmente dal 'sagus raphia'. il sago del commercio
dotta, lat. scient. saguinus, dal fr. sagouin, che a sua
sagouin, che a sua volta è dal tupi saguì. sàgulo, sm
gli erculeani, saguntini. = dal toponimo sagunto, città della spagna orientale,
sagunto, città della spagna orientale, dal lat. saguntum. sagurtà,
bivacco, acceso la sera prima per difendersi dal gelo della notte sahariana. l'
sahariana. moravia, ì-448: l'uomo dal coltello indossava una giacca quasi militare,
: quaternario medio e superiore. = dal toponimo sàhara, nome del deserto africano.
occupano la regione desertica che si estende dal sahara altindia. = comp
alla regione algerina; è registr. dal d. e. i. sahìb
significa 'amicò'; è registr. dal d. e. i.
sai, sai! = dal ven. sa 'qua', con -i epitetila
si rivelavano allo sguardo. = dal fr. ant. saie (nel 1212
saie (nel 1212), che è dal lat. volg. sagia, per
. saglia e salita sono registr. dal d. e. i.
panni in s. thomé. = dal portogli, saia, propr. 'gonna,
a trasportar e condur merci in persia dal porto d'astracan. gualdo priorato,
masch. di saica; è registr. dal d. e. i.
l'alto egitto; è registr. dal d. e. i. saiétta1
moneta merovingica sostituita nel sec. vili dal denaro carolingio. = dal ted
dal denaro carolingio. = dal ted. saga 'sega', con allusione al
bollire insieme e schiumalo bene e poi rimuovi dal fuoco. leggenda aurea volgar.,
can non si fidi saime. = dal lat. volg. * sagimen, deriv
. volg. * sagimen, deriv. dal class, sagina 'ingrasso'(v.
dotta, lat. scient. saimiri, dal fr. saimiri, comp. dal
dal fr. saimiri, comp. dal tupi sai 'scimmia'e miri 'piccolo'.
testi fratesi, 216: avemo dal decto ricovero staia di saina viti
ed emil. (sana), dal longob. zainja, da confrontare con tanti
dotta, lat. scient. saintpaulia, dal nome del tedesco w. von saint
pur quanto vuoi, crudo gennaio: / dal tepido abituro io no, non esco
saio- naccio sudicio indosso. = dal fr. saie (v. saia)
(v. saia), attestato dal 1510 nel signif. di 'mantello
= voce documentata nel latino di cassiodoro, dal got. sagio; cfr. sp
portogli, saiào 'boia'; è registr. dal d. e. i.
. scient. sayris [camperi], dal gr. < raùpa 'lucertola'(
franco, estensione del possesso dei beni dal defunto all'erede. guittone
e'for gie aportato. = dal ir. saisine, deriv. da saisir
de farina de pane. = dal lat. mediev. saìsita, deriv.
egiziana di sais, capitale del regno dal 663 al 525 a. c.
particolarmente in giappone, che si ottiene dal mosto di riso fermentato e filtrato.
: nome di bevanda spiritosa giapponese tratta dal riso. papini, 27-536: una
, vi-50: il sakè lo distoglieva dal sonno. arbasino, 3-456: ordiniamo i
della caserma adiacente al corpo di guardia dal momento in cui termina il servizio giornaliero
terre ed alle eredità. = dal germ. ant. sai (v.
della proprietà di beni immobili. = dal longob. sala (v. sala1)
v. sala1); è registi-, dal d. e. i. sala4
in dadi o boccole. = dal lat. ferrum] axàle (v.
altri ancor sorte di pesci, / che dal grand'oceàn tanto non esce, /
e, anche, dalla dissolutezza, dal vizio o è a essi rivolto (la
che non si crociasse. = dal nome saladino (ar. salati ad-din 'armato
. -imposta sul sale, stabilita dal sovrano o dallo stato a carico dei
uomo ed una donna giovanissimi. scaricarono dal muletto il loro bagaglio, e,
da formazioni di facies marina. = dal nome della città spagnola di salamanca, capoluogo
in forma d'una quaglia solea svolazzare dal fuoco dell'etna e rituffarvisi, ed era
-donna amata (in quanto resa perfetta dal fuoco della passione). tavola
-salamandrèlla (v.). = dal lat. salamandra, che è dal gr
= dal lat. salamandra, che è dal gr. uaxafxàvspa, di origine incerta
dotta, lat. scient. salamandridae, dal nome del genere salamandra (v.
animali vertebrati anfibi urodeli che si distingue dal genere salamandra per ciò che in questo
lat. scient. salamandrina, deriv. dal nome del genere salamandra con suff
dimin.; è registr. dal d. e. i. (che
solfato insieme con la salamanda- ridina dal secreto della pelle della salamandra giallo-nera
mano i nipoti del nieri. = dal nome di [mes] s [er
mangiamo a colazione. = dal lat. mediev. salàmen di significato incerto
voce dotta, comp. da salame e dal tema del lat. ferre 'portare
sita nel golfo saronico a breve distanza dal pireo (con riferimento alla popolazione che
salamistra. redi, 16-ii-107: via via dal mio servizio, / vattene in
e spigolistra, / via via dal mio servizio, / vattene snamorata in precipizio
esser cosa multo excel- lente ammaczarli e dal fecato de quelli incitò trovarse la salamurra
tempo e luogo » risposero. = dal tardo lat. salemoriàm, salimuriam, sallamonam
di nellore), comp. dal telugu sàie 'tessitore'e dall'ind. pur
spondenti al francese selandre. = dal lat. mediev. salandra, salundrus,
genere 'collocalia'dei sistematici. = dal fr. salangane, adattamento del malese sàrang
lat. scient. salangidae, deriv. dal nome del genere salanx, che è