intenzione. iacopone, 6-12: guàrdate dal toccamente, lo qual a deo è
: a questa ora abiamo ricevute lettere dal conte de urbino de creduta ad uno
martello, 84: cumulo di danai dal vecchio ottenne, / li quai tutti cacò
di carlo cafiero, il quale fuggiva dal raggio di sole che penetrava nella sua
procedere nella signoria di campagna, la quale dal sommo pontefice, con autentico privilegio,
se tver non lo illustra / di fuor dal qual nessun vero si spazia. boccaccio
summo creator, degno ministro, / dal qual procede zascun quanto e quale / e
, 15-163: vi sforzate di evocare dal nulla un che di fantastico, di
cui nulla si può togliere od aggiungere dal di fuori: qualificarla è in qualche
, per qualificar le lor risse scaturite dal vino, si sfidarono a battersi col pugnai
della scolastica) qualificare, comp. dal class, qualis (v. quale)
, qualis (v. quale) e dal tema dei comp. di facére '
come portaparola della classe che ha ricevuto dal genio della storia l'investitura divina del
gramsci, 1-37: l'uguaglianza è ricercata dal materialismo francese del secolo xvii nella
tale operazione; la definizione giuridica assunta dal fatto o dal rapporto in quanto accolti
la definizione giuridica assunta dal fatto o dal rapporto in quanto accolti sotto un modello
. tanara, 246: vogliono che dal mangiare ghiande venga a questi uccelli la frigidità
due sensazioni per far distinguere il piacere dal dolore, nella morale vi fa mestieri
dalla qualità delle prove, e particolarmente dal numero e dalla qualità de testimoni.
che dolori, non intendo di estimarli dal loro numero, ma dalla loro qualità
che non tutti quelli che avevano ottenute dal cielo qualità pellegrine a'ingegno e di
nelle qualità dell'animo, ora tiene dal padre ed ora dalla madre, e
che nascono in italia quei che vengono dal frioli, e particolarmente da udine e
per peggiorare, presero per espediente ritirarsi dal regno per non vedere ciò che tanto
: dalla guerra nasce il dispendio, dal dispendio la difficoltà nelle paghe, da questa
aggett.; ed è espressione mediata dal fr. de qualite): socialmente elevato
e gli occhi chiari / e prendi qualità dal vivo lume! aretino, v-1-641:
i rami loro, e, pigliando qualità dal verde che spunta da quel colle e
un'attualità permanente che colla mente si astrae dal totale d'un ente e che dopo
due altre, cioè umidità e siccità, dal medesimo aristotile chiamate prime, a differenza
'ab eterno ', ma abbiano origine dal senso e da le forme materiali,
1-84: agli occhi intellettuali bendati dal corpo si manifesta po- c'altro che
di tale suono (a prescindere quindi dal suo valore distintivo); colore;
se la sustanzia o l'accidente significato dal nome sia da repu tare
partic. ferrosi) ed è dato dal prodotto del carico di rottura unitario per
. ttoióty]?, a sua volta dal pron. interrog. noto? '
, lat. tardo qualitatìvus, deriv. dal class. qualitas -dtis (v.
umani che seguono le passioni sieno causati dal cielo e dalli moti e dalli aspetti
noi paiono bene spesso fallaci e travianti dal fine, ci guida il cielo dai naufragi
(con valore temporale; ed è seguita dal modo indie.).
quaior tenera neve per li colli / dal sol percossa veggio di lontano, /
: marte, ev rassembra te quaior dal quinto / cielo di ferro scendi e d'
algarotti, 8-301: se i raggi trasmessi dal primo vetro son rossi, come il
, questi raggi, cogli azzurri riflessi dal secondo vetro mescolati, produr dovranno un
2. con valore condizionale, seguito dal modo congiunti: nel caso che,
quello commesario. ariosto, 5-13: dal re ottenerla na cosa leggiera, /
. = comp. da quale e dal congiunt. pres. di essere (v
. = comp. da quale, dal congiunt. pres. di essere e dalla
quale, dalla particella pronom. si e dal congiunt. pres. di dire (
la quale... trovossi, dal cielo o dalla stella o da qual altra
quale, dalla particella pronom. si e dal congiunt. imperi, di essere (
sia carità, per liberar un colpevole dal castigo, un reo dalla prigione,
quale, dalla particella pronom. si e dal congiunt. pres. di essere (
quale, dalla particella pronom. si e dal congiunt. pres. di volere (
donna da per sé, ovvero un altro dal padre o avolo ovvero sia fratello ovvero
quale, dalla particella pronom. ti e dal congiunt. pres. di volere (
portatore di posizioni e di tesi derivate dal fascismo). l. repaci
calogrosso, 69: qualunqua bella mai dal ciel discese / de stirpe degna,
senza volto, che stento a distinguere dal nome: sbiadite, qualunque. parise
altre segretarie sono ragazze qualunque, sfiorite dal lavoro o dalle lunghe ore sedute alle macchine
mia qualunque scrittura, si sentiranno animati dal generoso stimolo ai gloria e...
corso ha per custode, / che fin dal primo tempo il serba intatto. metastasio
il regno temporale dei papi è riprovato dal cristianesimo e dalla ragione, e d'altronde
= comp. da qualunque, dal congiunt. pres. di essere e
diritti dell'uomo qualunque messi in discussione dal progressivo affermarsi del comunismo; si trasformò
forme tradizionali di organizzazione dello stato caratterizzato dal rifiuto di qualsiasi presa di posizione ideologica
che li sottende. = dal titolo del giornale [l'uomo] qualunque
landolfi, 14-75: siamo tutti dal più al meno conformisti, o comunque
sia pure assai. = comp. dal lat. quamvis e da deus 'dio
no quastade. = comp. dal lat. quamvis e da domenedeo (v
/ drizzar li occhi ver'me di qua dal rio. marco polo volgar.,
: poiché, perché, giacché, dal momento che. dante, lxxiv-12:
-per infin quando: fin dal tempo o dal momento in cui.
-per infin quando: fin dal tempo o dal momento in cui. caro,
che si fosse avesse principio. = dal lat. quando, corradicale del pron.
3. con valore causale: dal momento che, poiché. p
che fosse. faldella, 9-125: occorreva dal gioco passare alla vita politica, urgeva
= comp. da quando, che4 e dal cong. imperi, di essere (
comp. da quando, che * e dal congiunt. pres. di essere (
= voce dotta, comp. dal lat. scient. quanta, plur.
di quanto1, n. io) e dal gr. (j-é-rpov 'mi
= voce dotta, comp. dal lat. scient. quanta, plur.
di quantox, n. io) e dal gr. < tjj. a -ato *
la sensazione, essa è già sottratta dal centro attivo dellto, in cui è
scena oggettiva la quale è sorretta appunto dal vigore di quel centro attivo, non
. [tó \ quantify, che è dal lat. mediev. quantificare, comp
. mediev. quantificare, comp. dal class, quantus (v. quanto1)
, quantus (v. quanto1) e dal tema dei composti di facère 'fare
la sensazione, essa è già sottratta dal centro attivo dell'io, in cui
scena oggettiva la quale è sorretta appunto dal vigore di quel centro attivo, non
. = voce dotta, comp. dal lat. quanti (genitivo di stima e
che tutti gli prigioni tossono rappresentati dinanzi dal maliscalco dell'oste. gherardi, 2-11-84
altro quadro, che rappresenta un marmo dal quale escono acque e vi sta una
. pratesi, 1-52: alla canna dal pomo d'avorio rappresentante una vecchia testa
anche il canto dell'usignolo sia stato condannato dal tempo di oggi nel mondo in cui
timidità degli avversari fuggitisi poco innanzi vituperosamente dal suo cospetto. g. bargagli, 1-
cesarotti, 1-ii-74: egli anzi, lungi dal parlar di sé come d'un principe
vergine de'dolori, che vi salvi dal male e vi dia sempre forza di
quanto ai ministri, c'era differenza dal portar parola al rappresentar la persona.
alfieri, iii-1-134: voltaire, impiegato dal re e rappresentante il re, diveniva piccolo
ta... dalla chiesa e dal re. instruzione a'cancellieri, 68:
della diocesi..., vien costituito dal vescovo come capo e dal capitolo come
vien costituito dal vescovo come capo e dal capitolo come il restante del corpo.
che gli effetti giuridici degli atti compiuti dal rappresentante vengano imputati al rappresentato.
signor guizot era rappresentato [al ballo] dal suo giovane figlio, guglielmo. caraucci
sia tenuto et obligato rappresentarsi fra x dì dal che sarà liberato dalle carcere, nelle
x dì allora proximi et immediate sequenti dal dì si sarà rappresentato a decti confini.
. or fu mai gnuno che si scostasse dal mondo e volesse incominciare a fare penitenzia
oltre il fiume della loira. = dal lat. repraesentàre (v. ripresentare)
chiar nell'acqua,... ricavarne dal naturale una immagine rappresentativa di lui.
potendosi supporre che la monetazione, prendendo dal peso il suo valore rappresentativo, potesse
solato della margarita, 40: spaventati dal possibile abuso del potere sovrano, [i
pareva oreste perseguitato dalle furie e rappresentato dal salvini. 4. enunciato,
per virtù di qualche oggetto gagliardo rappresentato dal senso immagina per vero e gran bene un
modo che gli effetti degli atti compiuti dal rappresentante vengano a lui imputati (un
alfieri, m-i-134: voltaire, impiegato dal re e rappresentante il re, diveniva
civile, 1388: il contratto concluso dal rappresentante in nome e nell'interesse del
arte italiana, rappresentata verso il 1883 dal rosso. rappresentatóre, agg. e
della comedia da prima non erano salariati dal publico né ordinati dal magistrato, ma
prima non erano salariati dal publico né ordinati dal magistrato, ma di spontanea volontà si
ma le ricevono dalla vivente società o dal sovrano rappresentatóre di essa. -esponente
», 27-iv-1944], 3: sin dal 1915 fowle aveva mostrato la possibilità di
stesse e la quantità di vapore attraversata dal raggio luminoso. 8. filos.
medievale che derivò, in italia, dal dramma liturgico, passato dal latino al
in italia, dal dramma liturgico, passato dal latino al volgare, e dalla lauda
azione teatrale d'argomento religioso, indipendente dal rito; raggiunse una notevole complessità e
il magnifico e bernardo pulci, e dal poliziano venne rivolta a un argomento mitologico
di opere. buzzati, 6-185: dal fotografo della scala, dopo la rappresentazione,
comincia la rappresentazione e scendono i forestieri dal battello della mia agenzia, noi siamo
questa dottrina, che dopo la separazione dell4anima dal corpo, in questo intervallo, sino
a prova i doni che hanno sortito dal cielo e farne spettatrice la patria.
di me senza paragone può venire adempita dal signor depositario. 15. manifestazione
: documento certificativo che veniva redatto dal notaio o dalla pubblica autorità locale quando
tenuto et obligato rappresentarsi fra x dì dal che sarà liberato dalle carcere, nelle quali
x dì allora proximi et immediate sequentì dal dì si sarà rappresentato a decti confini
: in architettura l'ornato deve risultare dal necessario: niente ha da vedersi mai
xxn-6: l'ebro era tutto rappreso dal ghiaccio. e. cecchi, 3-70
, negli orli e nelle cavità più difese dal sole e dal vento, erano liste
e nelle cavità più difese dal sole e dal vento, erano liste di neve rappresa
quale suole scolare da per se stesso dal latte quagliato, che comunemente chiamasi latte
cacio anco v'aggiugne, / pur dal caglio e dal sai molto rappreso.
v'aggiugne, / pur dal caglio e dal sai molto rappreso. 3.
, i-iv-171: fra l'armoniche note io dal torrente / trassi una pietra; vi
distante [la luna] sua misura / dal sol, tant ^ ogni dì più
la via. = comp. dal pref. lat. r [e \
non era stato valevole di liberare interamente dal pericolo la piazza, essendosi sempre più
più rapprocchiati gl imperiali. = dal fr. rapprocher, comp. dal pref
= dal fr. rapprocher, comp. dal pref. lat. r [e \
\ -e da approcher, che è dal lat. tardo appropiàre. rapprofondare
diverse valli. = comp. dal pref. lat. r [e]
vote di senso. = comp. dal pref. lat. r [e]
ai sudditi rapprossimarsi. = comp. dal pref. lat. r [e \
da loro la via più agevole quella che dal pontefice ancora ebbe rapprovaménto in caso di
rappresenta quel luogo. = comp. dal pref. lat. r [é \
esser roba vecchia. = comp. dal pref. lat. r [e]
appurare, purificare. = comp. dal pref. lat. r [e]
postille], 515), comp. dal pref. lat. r [e
tuono melpomeneo, libaneo legno / suscitar dal mio stil pianti tebani, / e su
ulisse dell'azione fata, / sciorini dal petto rassodia rimata. b. fioretti,
di rapsodia veniva / giù d'aquileia dal disfatto piano. beltramelli, i-40:
= voce dotta, comp. dal gr. óa
da un lat. rha-psodomantia, comp. dal gr. (v. rapsodo
conosce. = voce dotta, dal lat. raptus (v. ratto3)
= voce dotta, agg. verb. dal lat. raptàre, intens. di
armonizzanti mellon- cini. = dal lat. rapum (v. rapa1)
dotta, lat. scient. raputia, dal toponimo orapù (guiana), località
vallisneri, ii-476: saremo sempre dal canto più sicuro, se daremo un
imperoché, essendo prima rarefatti e cotti dal sole, è da credere che per il
ottimo, i-569: gli vapori sagliono dal basso della terra ah'aere: e
4-251: un getto di fumo bianco usciva dal camino di una casa vicina, storcendosi
addensarsi, finché venivano inghiottiti dal fogliame di un'altra pianta.
lorenzi, 1-50: la negra polve dal carbon, che pesto / al nitro
perché il metallo essendo liquido e rarefatto dal fuoco, si adatta subito alla forma dentro
{ dell'acqua istesse, cagionata o dal calore del sole o da'raggi lunari
che la nerezza nasca dalla densità cagionata dal freddo e la bianchezza dalla rarefazione che fa
la sua teoria delle dosi, ciò dipende dal non saper intendere bene la forza della
paludi che si ammatassano e si sgomitolano dal tronco ribelle del reno. -calo
i-139: si va [in svevo] dal clima del peggior naturalismo 'milanese '
di poesie. per tutti i gusti: dal sonetto alle parole in licenza. e
. = voce dotta, deriv. dal lat. rarescère 'rarefarsi '.
... si fa il giorno dal sole, e stimarono già gli antichi che
sua radice. = comp. dal pref. lat. r [e \
lat. scient. rariflórus, comp. dal class. rarus 'raro 'e
lat. scient. rarifoliàtus, comp. dal class. rarus * raro 'e
. bontemfii, 1-1- 5: dal caldo nascono la rarità e la leggerezza;
caldo nascono la rarità e la leggerezza; dal freddo la spessezza e la gravezza.
quelli che prosieguono si può dire essere dal loro cuore sbandita ogni tema. foscolo
in francia che i popoli si siano ribellati dal loro re per volersi dare ad altri
iii-7-174: una delle rare volte che dal segreto recesso di campania o di sicilia venne
in rima, / fatte l'avrei, dal sospirar mio prima, / in numero
contava in que'tempi il far guerra dal fine di ottobre sino alla primavera adulta
, le quali però presto morivano bruciate dal sole. pascoli, 86: le
appare diverso del colore del cielo proceda dal raro e dal denso. piccolomini, ii-89
colore del cielo proceda dal raro e dal denso. piccolomini, ii-89: questa medesma
rara / ch'appena aria chiarito el ner dal bianco. 13. aw
rarrecarono al monastero. = comp. dal pref. lat. r [e]
l'acqua. = comp. dal pref. lat. r [e]
vi fiero rarrote. = comp. dal pref. lat. r [e]
, ero bon'anima. = dal lat. ^ rasare, frequent. del
pan la fa tota raser. = dal provenz. razar, deriv. dal lat
= dal provenz. razar, deriv. dal lat. volg. * rasàre (v
diti dei piani. -battuto, spazzato dal vento. comisso, 1-231: grige
, 1-231: grige rocce, sempre rasate dal vento, erano disseminate sulle cime.
d'agente da rasare: voce registr. dal dizionario delle professioni; per il n
la raschia dove si pone. = dal provenz. rasca * tigna '.
da [panno \ rascese, deriv. dal nome geografico ra scia (
dito di mezzo, volevano che tanto fosse dal mento alla sommità della fronte. marino
da loro prodotto 'raschèra ', dal nome della zona d'origine. laka-
accentuate con la stagionatura. = dal provenz. rascar 'grattare ', che
. rascar 'grattare ', che è dal lat. volg. * rasicàre
. * rasicàre, a sua volta dal class, rasus (v. raso)
che si emette per liberare la gola dal catarro o da cause di irritazione o
troverete che se ogni giorno si raschiano dal nostro corpo sei libbre di roba, se
volete pesi meno, fatela raschiare, dal suo rovescio, al cartolaio.
prima di andarmene le parole di gioietta dal muro; ho cancellato le mie.
cercare di liberare la gola dairirritazione o dal catarro, allo scopo di schiarire la voce
brama. papini, i-27: raschio dal cuore ogni bugia. d. cor
si raschia la lebbra. = dal lat. popol. rascldre, denom.
, spoglio. vittorini, 1-29: dal sagrato si guarda come da un terrazzo
. gli atleti si nettavano la pelle dal sudiciume, dalla polvere, dall'olio
, 3, 5 sono registr. dal dizionario delle professioni. raschiatura (ant
di frammenti più o meno fini asportati dal passaggio ripetuto di una lama tagliente o
ferro per pulire la suola delle scarpe dal fango, di solito fissata presso la porta
mento della gola per liberarla dal catarro e per schiarire la voce o
raschìo, sm. rumore prolungato prodotto dal raschiare, dallo sfregamento, dall'attrito
dai gettatori per asportare le scorie dal bronzo fuso e per convo
rascia a'gentiluomini. = deriv. dal nome rascia, forma italiana di raska,
mefitica che suol sorgere dalla corruttela e dal fradiciume che resta nelle terre lungamente impaludate
giorni / le lagrime rasciughi in sin dal cielo / con dolcissimo velo di speranze.
stesso, bagnati, in partic. dal pianto o dal sudore. boccaccio,
bagnati, in partic. dal pianto o dal sudore. boccaccio, dee.,
marino, 4- 253: fa dal mar ritorno / l'alba e colora il
/ ei m'ha così rasciutto che dal mio corpo tutto / di saliva una stilla
che per mia buona ventura ho tòcco dal bono, a punto in mezzo de lo
bigon sempre acqua butta. / vien dal mangiar l'aridità sua sola. -figur
disse pilato. = comp. dal pref. lat. r [e \
con gran desire / appunto noi l'abbiam dal sol levate, / rasciugate a mal
ancora rasciugate. 3. consumato dal lavoro. catzelu [guevara],
tre noci rotolaron fuori. emerse allora dal cenciume... un pitale..
sereno e tranquillo cielo. rasciutte dal lavacro, si comincino tosare. d'an
a rigar l'aria, bevute tosto dal terreno rasciutto. -per simil. assetato
essere ancora fanciullo. = comp. dal pref. lat. r [e]
. napol. rask$), deverb. dal lat. volg. * rasclare
rascurta el vedere. = comp. dal pref. lat. r [e \
regno di rascia. = deriv. dal nome rascia (cfr. rascia1).
son quelli che rasentano il patibolo guardandosi dal darvi dentro. 8. avvicinarsi
infino rasente lo innesto, perché 'l difenda dal vento e dal caldo.
, perché 'l difenda dal vento e dal caldo. -unito con la prep
, deriv. da raser, che è dal lat. volg. * rasare
raserium (o raseria), deriv. dal class. rasus (v. raso1
anonimo [agricola], 363: dal rame si fa il verderame di più
, che chiamano per che si rade dal rame. 2. che si
nel resto. papi, ii-109: qual dal lascivo grembo / della druda infedel sansone
... un cagnolo e cagnola dal pelo raso per sua moglie. c.
-privato dei castelli e degli alberi dal fuoco nemico (una nave da guerra
misura rasa dello staione di tre staia segnato dal comune. -in contesti figur. o
, anche in rasa pianura, dove arrostiscono dal caldo e cascano a pezzi dalla noia
. de pisis, 3-202: rividi dal trenino la facciata bianca a mandorla, il
questa naricazione, ciò è molto larghe dal mezzo verso la prora e strette verso la
barche dii conseio di x non fusse toco dal cocon, li andò a raso la
del mare [tommaseo]: dentro dal detto scoglio e isola è una secca per
di bolina stretta, perché sono urtate dal vento sotto un angolo piccolissimo...
pesanti bastoni di cui uno quasi evitato dal mio rimbalzante cappello duro e orecchio rasoiato
altra interna mobile, messa in movimento dal motore elettrico; la parte esterna è composta
e li cantoni degli occhi che sono dal lato del naso. fasciculo di medicina volgare
tagliarai... col rasoio cominciando dal scudo de la boca del stomaco dritamente
favori / a una donna, che dal nulla in poi / s'attacca, per
. firenzuola, 2-141: fattosi dar dal fratello un certo rasoiaccio tutto pieno di
friul. ràsul), deriv. dal class, rasilis (v. rasile,
controstimoli. = voce registr. dal d. e. i.
rasentando la terra, a poca distanza dal suolo. linati, 19-99: chi
colpetti secchi. -provenendo dal basso (una voce). arbasino
voce). arbasino, 9-229: dal seminterrato della dispensa scivola pesantemente rasoterra una
albiero: rasoterra angolato di destro, dal limite dell'area, che supera paradisi.
cucchiaro, ripulisce il tubo della mina dal tritume o renistio di sasso che vi
, titolo e procedura (e si distingueva dal ibro ducale su cui erano annotate
percioché fl vino, c'ha contratto dal raspo il raspante, m'ha pizzicata la
il significato n. 5 è registr. dal dizionario delle professioni. raspare,
pasini, 27-523: corpi piegati in giù dal continuo raspare frugare e graffiare e raccattare
vigliaccamente alle reni, stette per ributtarsi dal letto. -produrre una sensazione piacevole
, perde le staffe. = dal germ. raspon 'grattare '.
gallina). fanfani, 3-135: dal dettato e dai costrutti non che altresì
fondato con sapienza precorritrice di civiltà liberale dal cardinale alberoni, si avvoltola e si spolvera
del n. 3 sono registr. dal dizionario delle professioni. raspatura, sf
del lat. uranoscopus (plinio), dal gr. oùpavoaxórcos. raspèo
e maninconia. = comp. dal pref. lat. r [è \
. -anche: rumore prolungato prodotto dal raschiare su una superficie. algarotti
percioché il vino, c'ha contratto dal raspo il raspante, m'ha pizzicata la
in fondo altrui o di fondi altrui: dal punto di vista giuridico tale azione,
tutto lacero, rotto, rasposo e frammentato dal lungo corso dell'acqua. pirandello,
rassaggianti loro bevuta. = comp. dal pref. lat. r [e]
fa del vino. = comp. dal pref. lat. r [e]
e l'altro. = comp. dal pref. lat. r [e]
maometto cieco. = comp. dal pref. lat. r [e \
, fugacine rassadhe. = comp. dal pref. lat. r [e]
~, con valore intens., e dal pari. pass, di assare *
la rassegna e pontare quelli che saranno assenti dal consiglio. -borsa della rassegna:
tratti tutti quelli i quali saranno assenti dal consiglio... si mandi in camera
quel primo beneficio il quale si possieda dal provisto, mentre questo beneficio è riservato
le forze della morte e cava e tira dal profundo dell'abisso le anime e rassegnale
mi rallegrai ancora quando ebbi avviso che dal marchese santi, segretario di stato del
la licenza che poco prima aveva ottenuto dal governo, rassegnò il comando all'am-
il saluto del re, non furono dal re rassegnati e veduti insieme, in
da l'aspetto sie allungato, / dal cor non può partirsi amico grato.
un foglio di progetto umiliato al re dal dottor pietro antonio cirillo e dal gioielliere
al re dal dottor pietro antonio cirillo e dal gioielliere pietro liberati riguardo lo stabilirsi il
resignare); secondo altri comp. dal pref. lat. r [e]
che appaiono necessari o inevitabili, indipendenti dal proprio volere; che si adatta pienamente
un popolo oppresso non può cominciare che dal rompere le proprie catene. leoni, 232
78: con questo artifizioso stratagemma premeditato dal primo visire, la piazza restò sanguinosamente
in qualche modo. = comp. dal pref. lat. r [e]
] -t con valore intens., e dal provenz. asemblar (v. assemblare2
esposti al vento. = comp. dal pref. lat. r [e \
castità rassemplò. = comp. dal pref. lat. r [e]
riferimento a cristo che libera il mondo dal peccato. petrarca, 366-44: vergine
che ad amar ce invita / dentro dal petto el cor mi raserena, /
/ -ritranquillatevi.. / -chi dal periglio / ci salverà? / -in me
, tempo rasserena. = comp. dal pref. lat. r [e]
sopraffazione. bacchelli, 5-41: uscirono dal santuario, agata rasserenata e più vigorosa,
ungila con melle. = comp. dal pref. lat. r [e \
più decevole. = comp. dal pref. lat. r [e]
fronte. = comp. dal pref. lat. r [é|-,
vituperio. d. bartoli, 2-2-507: dal primo tocco del male, non mise
del palazzo pitti, ch'era uscito dal perpendicolo ed inclinava verso la piazza per
si vede manzi giungere un villano, / dal qual fa rassettar quella armatura, /
un urlo getta / e vuol saltar dal letto a rompicollo; / poi, non
fare due, e staranno molto bene: dal mezzo in su sarà buona per lo
scarsa suppellettile rassettava il loro animo conturbato dal vento e dal panico della notte in
il loro animo conturbato dal vento e dal panico della notte in quella orrenda solitudine
nella sua coscienza. = comp. dal pref. lat. r [e]
è voce dell'uso aretino registrata fino dal redi. = voce di area aretina
deriva ai 'napoletani massicci 'forse dal solo fatto che sono una innegabile minoranza in
xliii-322: allor li aparbe un angelo dal cielo, / che tutto el riconforta e
il subito stupore e la paura / dal suol raccolsi la caduta spada. cesarotti
ella sopporta il fausto degli onori dedicatogli dal dovere d'altri, mi rassicuro ne
quest'arte. = comp. dal pref. lat. r [é]
. d'annunzio, iv-1-341: ella esciva dal pianto quasi lieta, rassicurata, piena
: il fuoco ristora le membra rassiderate dal freddo. = comp. dal pref
dal freddo. = comp. dal pref. lat. r{è \ -,
faccia ardente. = comp. dal pref. lat. r [e]
e ambienti culturali. = comp. dal pref. lat. r [e]
il sodo, nei luoghi pendenti cominciar dal basso, nei molli over arenosi battere
parte la credenza comune al mondo creato dal nulla e creato sì veramente nel tempo
gravose le nuvole?... come dal loro ventre, gravido d'acqua,
e d'acqua e ne cavò giù dal fondo un non so che di loto,
in un altro dalla forma stabile e dal significato autonomo. manzoni, vi-1-389:
quel costantissimo cuore, in vece di smuoversi dal suo proponimento, contrastandolo, più vi
duca di napoli, tentennò, adescato dal papa con belle parole e con far vescovo
ma chi ti dice che a cominciare dal 1911 o 12, una volta rassodate le
e di fuori? = comp. dal pref. lat. r [e \
non ancora flagellata dalle amaritudini né raccorciata dal tempo, era alta, rassodata dai
riempivano la camera lunga e stretta, dal soffitto di canne coperto di calce, e
parziale identità fra due o più persone dal punto di vista fisico, intellettuale o
94: topacio è pietra così chiamata dal luoco dove fu primamente trovata..
quanto si rassomiglino le naturali espressioni mosse dal sentimento del bello e quelle dei morali piaceri
modi naturali. algarotti, i-x-125: dal boerahave veniva rassomigliata la satira alle scintille
natura è tratta alla bellezza, alla potenza dal desiderio di rassomigliarlo. gemelli careri,
gocciole d'acqua. = comp. dal pref. lat. r [e]
è morto. = comp. dal pref. lat. r [e]
ritornare a galla. = comp. dal pref. lat. r [e]
(v.); voce registi-, dal d. e. i. rassonnare
. (rassonno). essere preso dal sonno, addormentarsi. g.
d'eterno sonno. = comp. dal pref. lat. r [e]
diogene rassopito. = comp. dal pref. lat. r [é]
dilegua via. = comp. dal pref. lat. r [è \
passioni si rassottiglia. = comp. dal pref. lat. r [e]
su da'divin rai / come vapor dal sole, o tanto vali / da te
tenebrosa ed equivoca. = dal fr. rasta, abbrev. di restaquouère
di gabriele. = deriv. dal fr. rastaquouère (v. rastà)
, poco di qua e di là dal mezzo della rastelliera di sopra sulle gengive
quello delle commedie, che si apre dal portinaro all'entrare delle persone. bertola,
sue genti alle faccende. = dal lat. rastellus, dimin. di rastrum
= dallo pseudonimo rastignac, deriv. dal famoso personaggio di h. de balzac
toccare il suolo ', deriv. dal lat. rastrum (v. rastro)
il mattino seguente furono gradata- mente svegliati dal rastrellante sgrattare di un arnese metallico.
di rastrellare), agg. percorso dal rastrello, reso uniforme, ripulito da foglie
, 9-349: va il cavallo attirato dal miraggio / dell'odore di sonno e di
, iv-5: ad ogni stazione mi scuote dal mio torpore di uomo aggrappato alla rastrelliera
: aveva già preso la bottiglia stillante dal secchio e un bicchiere dall'assicella sotto
nella campagna. verga, 8-26: dal rastrello spalancato, come dalla profondità di
pilastro, un oggetto o un ramo dal basso verso l'alto; diminuirne il diametro
restremazióné), sf. graduale diminuzione dal basso verso l'alto del diametro di
diritto intervallo i biondi crini / e dal sommo del candido alabastro / termina in
col rasulo acuto coloro che sono di la dal fiume. luna [s. v.
scudi ogni mese, principiando il tempo dal giorno della sottoscrizione del presente trattato,
tutto questo tesoro fu diviso e compartito dal governatore..., dandosi a ciascuno
e de'vapori maligni. = dal fr. rate, che è forse dal
dal fr. rate, che è forse dal fiammingo rate o dal frane. *
, che è forse dal fiammingo rate o dal frane. * hràta * favo di
aria più naturale del mondo. = dal fr. ratafià e ratafiat, di origine
* alla salute ', deriv. dal lat. [conventioj rata fiat 'l'
emorragie dette 'passive '. = dal quechua ratanha. ratanina, sf
deriv. da ratania; voce registr. dal d. e. i.
del nemico della patria. = dal fr. rataplan (o rantanplan),
l'un l'altra. = dal fr. ratatiné, pari. pass,
e centrale; confusione di cose; dal fr. 'ratatouille ', voce spregiativa
voce di area sett. e centrale, dal fr. ratatouille 'vivanda poco appetitosa
monti, i-364: detraete questa somma annuale dal mio assegnamento, e il resto mandatemelo
un arpino per ratiera. = dal fr. ratière, propr. 'trappola
dello stato, eventualmente previa autorizzazione concessa dal parlamento) approva un trattato intemazionale
el termine d'uno mese immediate seguente dal dì della stipulazione del presente contracto,
-ant. intr. (seguito dal compì, di termine).?
dimandase contro a suo onore, partasi dal parlare e mostri come che non l'abia
pietro, dichiarandosi di approvare e ratificare dal canto suo tutto ciò che si stabilirebbe al
... gli si spicco un sì dal core e dall'anima che risuonò fortemente
delle opere del monti, dettati piuttosto dal cuore che dal senno e non ratificati
del monti, dettati piuttosto dal cuore che dal senno e non ratificati dalla posterità.
, 1-iii-409j: mandovi la rattificazióne fatta dal signor mio illustrissimo de rinstrumento della concordia
n'aveva poi ottenuta facilmente la ratificazione dal conte duca, facendogli creder molto agevole
parti riputarsi repentino, inconsiderato o suggerito dal travaglioso accidente, posciaché in rosalinda più
ogni ratilia. = deriv. dal lat. ratis (v. rate)
mantelli foderati di rattina. = dal fr. ratine, deriv. dal fr
= dal fr. ratine, deriv. dal fr. ant. * raster 'raschiare
quale operazione dicesi rattinaré. = dal fr. ratiner, denom. da ratine
. n. 2 è regista-, dal dizionario delle professioni. ratinatrice (tose
mal tutto a lei tocchi. = dal lat. errativus, agg. verb.
dotta, lat. scient. ratitae, dal class, ratis (v.
una giusta causa, essere sciolto dal papa in forza di un potere spettante
provvedimento col quale è accordata la dispensa dal matrimonio rato e non consumato, dopo
navi fosse di bisogno. = dal lat. rutrum (plur. rutra)
, amiatina e umbra, forse deriv. dal lat. cratis * graticcio '
affanno nel petto. = dal bologn. rata, che è dal lat
= dal bologn. rata, che è dal lat. rapida (v. rapida)
di stampe. = comp. dal pref. lat. r [e]
vi abitavano gli ebrei prima che fossero dal regno di spagna scacciati, e pare
rattaccona le cose. = comp. dal pref. lat. r [e]
giacosa, 70: tutta la persona, dal tricorno fermamente calcato sulle tempia, contro
pretendevano una somma straordinaria da me e dal padre francesco domenico; onde mi vidi
per mestare la fritta. = dal lat. * rutabellum (cfr. r
dell'animo e schermirci dalla fortuna e dal mondo, credo l'amore della solitudine
parte rattemperato, per gli ordini avuti dal re, i mali portamenti che facean
: si rattemperano i cavalli nel rattenere dal correre. 7. intr.
di chi ode cosa lontanissima fin allora dal suo concetto. cesari [imitazione di
distrazione ed inganno. = comp. dal pref. lat. r [e \
neve, o borea, / che giù dal crin ti cola; / l'etra
: in un canto la fanciulla inseguita dal vago è rattenuta per la gonnella dalle frasche
foscolo, gr., 74: dal paese intorno / venian cantando i giovani alle
quell'impulso d'onore che non solo rattiene dal delitto, ma ne rende insopportabile il
o rattener la penna e la lingua dal dir la verità. fenoglio, 4-156:
seto... per liberarsi unicamente dal servaggio della religione, quando da altro
. gualdo priorato, 5-i-6: assalito dal papa, cedette il dominio, rattenendo
cloe, dove salvatasi, l'uccello, dal volo non si rattenendo, venne con
vivo desio tutta m'accese / che dal gustarlo... non seppi / più
l'avvocato credette che si rat- tenessero dal parlare per non sgomentare liana. serao,
panigarola, 51: vedrete quanto, fuggendo dal mezzo, si cacciano sempre gli eretici
da ogni sentiero malvagio. = dal lat. retinére (v. ritenere)
rattenuto più che da nessun'altra cosa dal timore d'essere sgridato. pellico
tentando di chiamare per soccorso e rattenuto dal timore di spaventare i miei poveri genitori.
la vittoria dei barbari, rattenuti solo dal mare. b. croce, ii-2-195:
1-iii-1908]: ora sospinti, ora rattenuti dal timore di sbagliare. -impedito.
verso il piano. = comp. dal pref. lat. r [e]
versata rattiepida. = comp. dal pref. lat. r [é \
e scielti e spediti a = comp. dal pref. lat. r [e]
voce dotta, comp. da ratto4 e dal tema dei comp. lat. dini]
favellar l'alighieri. = comp. dal pref. lat. r [e \
tratte / or dalla rossa; e dal canto di questa / l'altre toglien l'
simile alla allodola che, guizzando rattissima dal >rato, arrestasi a mezzo il volo
luci. n. franco, 7-154: dal ridotto, non altramente che saetta pinta
: quand'io m'allontanai questa mattina / dal fianco tuo, n'andai, come
impedisce il gelido raggiare / che feba dal suo ciel ci porge in atto.
fu mai sì ratta / che te dal biondo oango a noi condusse, /
e onora. tassoni, 7-65: perinto dal destrier ratto si scioglie. g.
e scritto in monumento, / che dal ratto girar del tempo avaro / dopo qualche
né con velocità. = dal lat. rapidus (v. rapido)
casa coniugale per seguire un uomo diverso dal marito, di una monaca ad abbandonare
di cunizza, sorella di ezzelino, dal conte di san bonifacio a cui era
della gigantomachia. -il ratto dal serraglio: titolo di un'opera buffa di
. a. mozart, su libretto tratto dal belmonte e costanza di bretzner; il
montale, 18-290: tutto nel 'ratto dal serraglio 'ha la limpidezza del più
, attratto e rapito, si estrania dal mondo esterno e non è più presente
imagmò le voluttà della iena, insanguinata dal primo ratto. -uccello di ratto
che chiamano rapto, perché sono rapiti dal primo mobile e dal primo motore che move
perché sono rapiti dal primo mobile e dal primo motore che move tutte l'altre
manfredi, 1-9: questo movimento impresso dal primo mobile in tutti i corpi celesti
partic.: astratto dalla propria fisicità e dal mondo (l'anima).
, 10-73: pieno di dio, rapto dal zelo, a canto / a l'
giunse dall'asia in europa solo a partire dal 1700, attraverso una migrazione di massa
e sovraffollati. fenoglio, 4-32: dal notturno gruppo uscì un ragazzo, certamente
cioè di 'rapido ', o dal germanico rato-, cfr. lat. scient
pria di mangiarli. = dal fr. raton [laveur], deriv
gli amici e... a prendere dal sommo pontefice paolo iii la patema benedizione
con una lena e una foga raddoppiate dal dispetto. 3. ristrutturare,
/ che andava a mercantar di là dal sonde, / gioco delle tempeste, ed
attuarle praticamente, minaccia sviare i buoni dal segno. marinetti, 2-i-927: ti
ed aperta, mascherata a lui dal presupporsi, rattoppatura spessa, ma
in casa '. = comp. dal pref. lat. v [e]
nostra felicità. = comp. dal pref. lat. r [e]
mezzi cerchi. = comp. dal pref. lat. r [e]
impedimento... è nato di nuovo dal concilio di trento,...
... cioè quello il quale nasca dal ratto fin a tanto che la persona
quando noi patiamo di fuori alcuna cosa dal prossimo, stiamo attenti contra l'occulto
attorniare, circondare. = comp. dal pref. lat. r [e]
quegli interiori di pesce seccati e rattorti dal sole. -che ha fusto e
il soffiare. = comp. dal pref. lat. r [e]
noi con osservanza, uno simigliante rattraiménto dal regno di dio ne spaventa.
, ii-230: si fermò l'atico alquanto dal declamare; ma lo spartano, vedendolo
cioè rannicchia. = compì, dal pref. lat. r [e \
s'ei lo fa, ci è indotto dal pensiero di rattrappare la terra pel cammino
terra. = comp. dal pref. let. r [e]
gli guidava, vennero più a patir dal freddo e trovarsi colle braccia quasi rattrappate
sm. metall. pinzatore. = dal fr. rattrapeur, deriv. da rattraper
da rattraper, che è comp. dal pref. lat. r [e \
v. attrappare1); voce registr. dal dizionario delle professioni. rattrappatura, sf
.. o bisogna che ti faccia accorciare dal falegname le gambe di mezzo metro,
turbamento. = comp. dal pref. lat. r [e \
-, con valore intens., e dal fr. attraper, denom. di
l'impedimento delle membra (che è dal germ. trappa). rattrappito
dolore inumano. bocchelli, 5-66: contraddetta dal padre, a fin di bene,
. montale, 5-71: scesi dal cielo dell'acropoli / e incontrai,
-divenuto pressoché incapace di distinguere il bene dal male (la coscienza). monelli
non molti, gli cominciò a scolare dal capo un catarro che gli si rappigliò per
anche solamente con l'arme, ritrovaté dal furore, ma si servono d'incantesimi
inerte ed inerme abbandono della sinistra rattratta e dal mettere avanti la destra, come a
che si era liberato dai libri e dal suo pesante cappotto e che si fregava le
la buona vostra fortuna e sarà lontana dal rattristarci d'ogni vizio e d'ogni
o trista, che vi sia destata dal vostro foscolo vi riesce sempre cara. leopardi
comisso, 5-118: li buttammo di là dal fosso, su una breve sponda tra
uomini che le rappresentano, e viceversa dal carattere di questi uomini potrà inferirsi lo
lat. scient. rattulus, deriv. dal nome del genere rattus (v.
, lat. tardo raptura, deriv. dal class, rapire (v.
cisterna diligente raturòe. = comp. dal pref. lat. r [e]
. mediev. * raucitare, denom. dal class, raucitas -àtis (v.
cii-v-904: doppo tre giorni, stanchi dal molto travaglio e raueni per le voci e
e gridare che fatto avevano, furono dal pietoso iddio e dalla sua benigna madre
o disperse dall'onde o pure, rauca dal lungo gridare, non avea più forza
è stanco. verga, 8-10: dal corridoio riuscì a farsi udire comare speranza,
udire comare speranza, che era rauca dal gridare. pascoli, 204: l'urlo
pianto / che al monastero pervenìa, dal mondo. d'annunzio, iv-1-529: ella
fatica un saluto rauco nella strozza soffocata dal peso. -con metonimia. baretti
aria forza el lucido cristallo / far dal proprio color già mai rebello, / non
cigno più, ma un gazzotto, caduto dal nido senza una piuma. c.
drappi e di sete cremisi. = dal toponimo raùgia, denominazione antica di ragusa
era raumiliata da un solo silenzio; dal silenzio di una piccola creatura di niente,
m'era... raumiliato d'alquanto dal primo bollore d'entusiasmo. bandi,
tranione ', usciti dalle stoviglie o dal macinìo? è pur tu vedi con questo
storica solamente. = comp. dal pref. lat. r{e \ -,
avrebbe voluto morire, pure di strapparsi dal petto questo amore, ella aveva una frase
si riferisca l'etica come la parte dal tutto, trattando la politica della città
caliginoso e puzzolente fiume; e di là dal ponte erano la pratora dilettevoli, adomati
son tutte accese delle beate fiamme che scesero dal cielo sopra la fortunata raunanza di sion
. carani, 7-105: i quali dal medesimo appetito, dal medesimo odio e
7-105: i quali dal medesimo appetito, dal medesimo odio e dall'istessa paura di
rendere i partiti. tortora, i-34: dal re cavaron buone parole, il qual
dotta, lat. scient. rauwolfia, dal nome del medico ted. l.
vasodilatatrici renali. = deriv. dal nome del genere rauwolfia-, voce registi,
del genere rauwolfia-, voce registi, dal d. e. i. (che
detta comunemente vaiuolo salvatico. = dal lat. rubellio -ónis, deriv. da
208: ^ raphanelaeum ': olio cavato dal seme di ravanello. -con
ravanéto (ravinéto), sm. scoscendimento dal quale, nelle cave di marmo,
, dimin. di rabano, che è dal lat. raphanus (v. rafano
voce di area sicil., deriv. dal lat. revisitàre 'ritornare a vedere
che barbabietola. = deriv. dal lat. tardo rapistrum (v. ravastrèllo
erano i denari relativi. = dal toponimo ravenna. ravenala, sf.
di ravenna. = voce registr. dal d. e. i.
antichissimi imperiali e le bolle papali enunziate dal rossi nel fine della sua ravennate stona
non potei ravere. = comp. dal pref. lat. r [e]
d'area lomb. (ravisa), dal lat. rapicius (cfr.
nell'espressione salsa ravigòtta. = dal fr. ravigote; cfr. vialardi,
galileo, 5-230: l'acqua bollente solleva dal fondo el paiolo i ravioli. batacchi
e la fante de grecia cossi fo ravida dal troian omo. = fr
, di misera, felice. = dal fr. ravissant, da ravir 'rapire
, 9-119: olio ancora si può cavare dal lino e dai ravizzi. =
la cultura nel bolognese per estrarre l'olio dal seme, è il 'navone selvatico
'navone selvatico ', che non differisce dal domestico, conosciuto col nome di '
principalmente per l'olio che si ottiene dal seme. quest'olio serve per mangiare,
effluvi... che il vento folava dal piano di bestrigna non rivincevano il bruciaticcio
volto si rinfiora. = comp. dal pref. lat. r [e]
papini, 28-175: mi sentivo ravvalorato dal sentirmi per la prima volta in comunione
32-44: di morir disposta, / salta dal letto, e di rabbia infiammata /
516: pareva si fosse prefissa di ravvedermi dal tristo giudizio altre volte fatto ai lei
mores via '. = comp. dal pref. lat. r [e \
ahi quante famiglie e quanti popoli, dal fiorir che prima facevano d'uomini e d'
polle (dove cioè l'acqua pullula dal terreno). es.: finché non
altrui ravenire. = comp. dal pref. lat. r [é \
ci berzaglia. = comp. dal pref. lat. r [e]
essi soldati. = comp. dal pref. lat. r [e]
3-125: ravviato... rachis dal solio alla solitudine, stefano papa dichiarò
ommaseo, ii-37: può... dal male stesso dedursi il desiderio del bene
popolari, i-iio: le parole, interrotte dal mio sopraggiungere, si ravviarono, ed
tutte le ravvia. = comp. dal pref. lat. r [e \
; portato all'indietro dalla fronte, dal viso (i capelli). alfieri
tranello. -volto in una direzione dal soffio del vento (l'erba)
': è un segnale, fatto dal comandante di una squadra o armata navale
i-4-306: poco più di due mesi trascorsi dal ravvicinamento di mazzini e cattaneo, il
potrebbe essere intercettata una lettera -raccomandata - dal tuo awersario?... non l'
più all'oggetto. = comp. dal pref. lat. r [e]
umile lotta (insieme spontaneistica e guidata dal pei), essa presenta un carattere
frugoni, vi-316: già svelta l'ancora dal sodo limaccio, diessi a contìnovar la
per due. = comp. dal pref. lat. r [e]
quella misericordia! = comp. dal pref. lat. r [é \
sola, continuando un tenore di fortuna dal principio infino al fine. patrizi, i-iii-
manto mi ravmge. = comp. dal pref. lat. r [e]
del chiuso incendio. = comp. dal pref. lat. r [eij-,
s'oggettò un diavolo ciabattino, che, dal tener sempre il collo torto e da
breme, 128: quel ritratto pendeva poi dal collo della sviscerata amica sua la principessa
pers, 3-138: mal si può ravvisar dal fiore il fiore. pallavicino, 1-188
/ spettacol di terrori spallanzani, 4-ii-92: dal vertice etneo ravvisiamo una moltitudine di sottogiacenti
avevano alcuno. luzi, 11-109: scossa dal suo nume / e legata al suo
predicativo). canaldo, 64: dal rimirare la scelerata vecchia tutta nell'animo
. = voce senese e aretina, dal provenz. reviscolar (cfr. fr.
ant. revesquir), che è dal lat. revivére 'rivivere '(r
di grazia. = comp. dal pref. lat. r [é \
. -incoraggiare con esortazioni; scuotere dal torpore. cesarotti, i-xxxhi-oq: assur
retroterra. ungaretti, viii-37: trarresti dal crepuscolo / un'ala interminabile. / con
pianta industre taglio / e si ravvivi dal potar. govoni, 115: un mazzo
lui. comisso, 5-345: eccitati dal compare i convitati, un po'alla
degli studi filosofici. = comp. dal pref. lat. r [e]
villa settecentesca d'un rosa stinto ravvivato dal lustro delle magnolie intorno. -colorito più
e bionda, le labbra appena ravvivate dal rossetto e un volto di adolescente ormai
gozzano, ii-515: con volo ravvivato dal terrore / cerca [la farfalla
comisso, v-210: pensai che qualcuno ravvivato dal vino, scendendo per quella scala corrosa
propugnatori del comunismo, non posso trattenermi dal manifestare la speranza che questi...
m'agito. pavese, 10-115: dal mare / balzerebbero le alghe, che
ragazza... si tolse lo scialle dal collo e... rawolse
, 1-56: il filo, stracciatolo dal nervo secco, lo prendono colla sinistra
amorosa pania, che con l'ale, dal vischio dell'oziosità prese, non ponno
con tanti cattivi umori che si contraggono dal mischiarsi con una meretrice, così contaminosa
avvezzo a ravvolgersi per lo colorito fango dal tavolazzo, non si è saputo ergere a
tra paura e speranza, pur una volta dal dolor vinto, essendosi gettato in certa
anche senza una meta precisa o deviando dal proprio cammino. bartolomeo da s.
... 'l tenea avvinto / dal collo in giù, sì che 'n su
; e senza più in parole ravvolgersi, dal pericoloso scoglio pianamente alquanto dilungatisi, fecion
e là ravvolgersi. = comp. dal pref. lat. r [e]
scioltezza della mano, senza staccar la penna dal foglio, in un sol tratto segnano
imola volgar., i-266: alcuna volta dal suo [di annibaie] cospetto subito
alla purezza cristiana? = comp. dal pref. lat. r [é \
col capestro ra- volto al collo accompagnato dal carnefice e dalla sbirraglia, si aviò
ravvolte di fiamme, / fuggire seguite dal fuoco appiccato alle vesti. -circonfuso
: comecché di animo mitissimo ed aborrente dal sangue, pure si trovò ravvolto
di difficile masticatura. = comp. dal pref. lat. r [e]
prenze di spirituale. = dal fr. racine, che è dal basso
= dal fr. racine, che è dal basso lat. radicina, deriv. dal
dal basso lat. radicina, deriv. dal class, radix -icis (v
. di tal nostra ritrosia ad abdicare dal libero arbitrio, oltre all'indole indipendente
la sua autobiografia, ma, a giudicare dal suo 'tour d'e- sprit '
, la quale consiste non nel fare dal nulla, ma nell'attuare le potenze
. da race 'razza 'e dal gr. xóyo <; 'discorso,
. p. maffei, 122: raccoltosi dal timore e con scala posticcia salito sulla
procede dalla ragione, dalla riflessione, dal ragionamento (il giudizio, la conoscenza)
ché, se bene ha principio anch'ella dal senso, passa però per via della
attestare questo fallimento è comprovato... dal non potere... tener fermo
una concezione aristotelica, egli è trasportato dal rapimento ultraidealistico del neoplatonismo.
filosofare introdotta in fisica, fu poco dopo dal cartesio esteso anche alle scienze razionali.
intervallo dond'ella fu tratta sia superato dal sesquiottavo, e non di quanto il
razionale: lo studio, affrontato inizialmente dal matematico giuseppe peano, degli assiomi o
voce dotta, lat. rationàle, calco dal gr. xoycìov [tó>v xpttféwv]
sapore. b. tasso, iii-99: dal razionale ebbi le lettere di vostra eccellenza
, nella computisteria del duca di corigliano, dal costui razionale don giovanni gallo, del
mondo; è concetto sviluppato a partire dal primo ottocento per designare, in senso
è prostrata gran parte dell'uman genere dal razionalismo. gioberti, 2-210: la mia
lat. tardo rationalitas -àtis, deriv. dal class, rationalis (v. razionale1
secondo le contingenze storiche diventare mezzi usati dal politico a scopo di elevamento morale e di
tutti sanno che razionalizzare è cosa diversa dal ragionare. 3. organizzare un'
dalla forma e ampiezza della cravatta, dal taglio degli abiti. 6
sono quelle originarie: furono ripiantate razionalmente dal ministro colbert. = comp.
= voce dotta, deriv. dal lat. ratio -onis (v. ragione
. f. frugoni, vi-655: toglilo dal nostro cospetto, bargello, e per
soldati e di tutti coloro che ricevono stipendio dal re. 10. locuz. -
mi misi a razione. = dal lat. ratio -ónis, nel signif.
= voce dotta, deriv. dal lat. ratio -ónis (v. ragione
suo modello, di quello fascista (dal 1938 al 1945) e negli usi
discriminazione e persecuzione anti-ebraica), instaurata dal fascismo a partire dal 1938: ispettore
), instaurata dal fascismo a partire dal 1938: ispettore generale per la razza
in molte parti delle sue rocche fece dipingere dal vivo 1 più belli ed aggraditi cavalli
, il dire: mio padre ebbe origine dal conte orlando; mia madre fu de
d'arancia, e da me, dal mio sangue spesso. fenoglio, 24:
mio sangue spesso. fenoglio, 24: dal finestrone della torretta della cascina si sporse
fila, razzaccia maledetta. = dal fr. ant. haraz (haras)
ipotesi tradizionale di una continuazione ora dal lat. generatto -ónis (nel senso biblico
da la raza, la camera dal cimerò. tommaso di silvestro, 83:
= voce di area sett., dal lat. raia (v. raia)
legno o altra materia che, partendosi dal mezzo delle mote, collega e regge
, la cui estremità sporgente è impugnata dal timoniere. dizionario di marina, 730
razzàio4, sm. ant. vino dal gusto piacevolmente frizzante.
voce dotta, comp. da razza1 e dal gr. xóyo; 'discorso,
eguale. = deriv. probabilmente dal longob. razz \ j] an '
con figure simili a raggi. = dal lat. radiare (v. radiare e
2. per simil. emergere con violenza dal fondo marino (un'isola).
slancio, postarsi e razzare nella notte dal balcone del comune di bologna la sera
moto nelle scese se ne arresta una dal girare mediante una catena o corda attaccata
si accaniva nonostante la pioggia, presa dal furore natalizio degli acquisti, dall'ebbrezza della
, pervenuti a quel suolo od accresciutigli dal consolato letterario di foscolo e monti,
della razza ', emanati in italia dal regime fascista a partire dal settembre 1938
in italia dal regime fascista a partire dal settembre 1938, che, sul modello
contenuti ideativi, presente nell'uomo sin dal momento della nascita (e traduce il
razza1. razzialménte, aw. dal punto di vista della razza (per
razziatori e riscattati su un mercato di schiavi dal padre di giobbe. 2
impomata i capelli. = comp. dal pref. lat. r [e]
. -in partic.: la luce emanata dal sole o da un altro corpo
2. per estens. scia luminosa tracciata dal movimento di un astro; coda di
angeli per ordine. -luminescenza prodotta dal corpo di un animale. a.
ben più efficienti razzi alla congreve, dal nome dell'ufficiale inglese che li ideò
, 255: vedesi un continuo lampeggiare prodotto dal cannonamento, appaiono anche le striscie infuocate
un motore a razzo... fin dal 1896 il fisico russo cioltho- vski progettava
e risucchiati in immaginazione dalla scia e dal succhio dei razzi astronautici. calvino,
quote variabili da 1000 a 2000 m dal suolo, in modo da impedire la
e nascimento si vede cominciato e uscito dal mezzo. 21. dimin.
fra le tue gambe, precocemente intirizzite dal lavoro, razzoleranno come pollame i tuoi
c. gozzi, i-101: era alieno dal seguitare la professione del soldato e del
terra addosso, perché la si difenda dal caldo e dal sole. paoletti,
, perché la si difenda dal caldo e dal sole. paoletti, 1-1-315: nemmeno
g. b. ricciardi, 5: dal ceffo nubilo / i nembi spazzola; /
. milizia, ix-211: ho sentito dal rinomatissimo cavalier fuga proposizioni da fare spiritare
e talora potrebbe dirsi 'razzolato ') dal comune aratro. 2.
, vedutomi alzata la testa nel passare dal palazzo degli strozzi, veddi al piano
e insani. = comp. dal pref. lat. r [e]
che procede dalla fonte della vita e dal sole della intelligenza, cioè dio. s
trinci, 1-45: la differenza che è dal razzuolo o sia se- goncello a quella
tralcio chiamasi 'razzuolo '. = dal lat. radiolus, dimin. di radius
(e tipicamente nel mondo occidentale, dal medioevo in poi), dall'accedere a
, 1-81: non è detto il re dal regno, ma il reame trae origine
, ma il reame trae origine e nascimento dal re. marsilio ficino, 6-21:
poco di più estendevasi. -seguito dal nome proprio del sovrano (anche senza
, 3-240: quando l'uomo si parte dal orto di zaiton...,
il concederli] non può farsi se non dal papa e da l'imperatore e da
madre / e quel re grande, che dal tago al gange / stende lo scettro
', il quale, come si capisce dal nome stesso, non regnava direttamente
di enrico ii d'inghilterra, associato dal padre al regno nel 1170 e premortogli
amfibio e di spezie straniera: / dal re lion fu non ostante eletto / della
rosseggia di purpurea lista, i egli dal più fecondo e più lascivo /
, 348-10: da'più belli occhi e dal più chiaro viso / che mai splendesse
dirà il re a coloro che fieno dal lato diritto: venite, benedetti dal padre
fieno dal lato diritto: venite, benedetti dal padre mio, a possedere il regno
il regno che v'è stato apparecchiato insino dal tempo che il mondo fu fatto.
42-13: orlando l'elmo gli levò dal viso, / e ritrovò che 'l capo
da morte al re superno / e dal tempo fallace al regno eterno. g.
tuo rivai quel re superno, / che dal ciel muove il tutto e 'l tutto
capo della compagnia dei menestrelli nominato dal re. -re dei sacrifici o dei
conciossiacosa ch'egli è nero, sia dal lato ritto il cavaliere nel bianco e l'
che s'aprono alle incursioni dell'alfiere, dal passo strascicato e guardingo del re e
corre e lo fere / e gli tragge dal sen l'alma vermiglia. c.
neri, l'occhio bianco argentino. dal 320 di latitudine meridionale si diffonde verso
. alfieri, 1-346: fui assalito dal solito riscaldamento di capo e più da
, 5-150: fu allora che cadde dal trono il re dei gelsi valsoldesi, il
assieme accompagnarsi al piano, e non trae dal chevalier, sibbene dal grande fragson,
e non trae dal chevalier, sibbene dal grande fragson, re del varietà e
riceve il sovrano da dio, non dal predecessore, al momento che questo spira
fr. ant. roi, deriv. dal germ. reds 'disposizione, esame
, ma neanche le note, il do dal re aveva imparato mai a distinguere.
giovanni battista ut queant laxis resonare fibris, dal uale guido d'arezzo, nel
rea o cibele, che deriv. dal gr. péa, di etimo incerto)
area ven. sett., deriv. dal lat. tardo laricàtum 'resina del
dotta, lat. scient. rhoeadales, dal nome della specie del [papaver
del [papaver] rhoeas, deriv. dal gr. pota? -à8o <; [
dolo = deriv. dal nome della specie [papaver] rhoeas
= cfr. readico-, voce regista-, dal d. e. i. readunare
durante la presidenza di ronald reagan, dal 1980 al 1988, influenzando anche quelle
fallimento e senza di esso le ripercussioni provenienti dal reaganismo sarebbero state ben peggiori. e
tingi, reagin-, voce regista-. dal d. e. i.
dell'amicizia s'espanderà in certo modo dal centro al cerchio di questo felice popolo
una reazione chimica, subendo trasformazioni prodotte dal contatto con sostanze diverse o da processi
in quiete. = comp. dal pref. lat. r [e \
con probabile influsso del fr. réagir (dal 1750) e sul modello del
voce di area ven., comp. dal pref. lat. r [e]
giù la state e 'l verno / scese dal puro ciel la nobil alma, /
apre una lettera scritta di proprio pugno dal principe e sigillata col sigillo reale viene
europa. bellori, iii-71: gli fu dal re ordinato che andasse a riposarsi,
famiglia e della corte; frequentato esclusivamente dal re o dalla corte. g.
non che anche nelle povere case piovono dal cielo ae'divini spiriti, come nelle reali
organizzazione dello stato, presieduto o diretto dal sovrano. ramusio [oviedo],
alla corte di berlino, ove vien rimpiazzato dal ciambellano reale barone di linden.
cancelleria del re, controfirmato e approvato dal re (un documento, un decreto)
degli atti del governo. -istituito dal sovrano e officiato da un clero di
dell'aiuto di dio, si dilunga dal segnale reale dell'amore. -con
ed arte, / che t'insegna partir dal falso il vero. piccolomini, 1-519
fortissimi motivi pe'quali se ne puoi dal metallo più necessario causar il concorso.
questo fallimento, è comprovato... dal non potere... tener fermo
savonarola, iv-101: il figliuolo procede dal padre e lo spirito santo dal padre
procede dal padre e lo spirito santo dal padre e dal figliuolo, e non si
e lo spirito santo dal padre e dal figliuolo, e non si truova nella
: e questo è che gli liberano dal timore di un nemico... ma
sicché ogni primo coltivatore bisogna che incominci dal donare al terreno una parte di quelle
e immaginare e presupporre un paese diverso dal 'paese reale'. m. anseimo [
lat. mediev. realis, deriv. dal class, res 'cosa '.
dotate di una realtà propria, indipendente dal soggetto che le appercepisce e le conosce:
gentile, 2-ii-60: l'essere è indipendente dal conoscere; e questo lo presuppone.
è che una cosa, il vivente. dal seno dell'idealismo comparisce il realismo nella
misticismo nell'amore non fu ucciso neppure dal realismo pagano del rinascimento, neppure dalla
raziocinante. stiiparich, 9-43: quando dal periodo del sentimentalismo nazionale entrarono nel periodo
4-76: con la battaglia per il passaggio dal neorealismo al realismo potevamo permetterci il lusso
nella letteratura e nelle arti figurative sovietiche dal momento in cui, concluse definitivamente le
montale, 12-538: l'antologista parte dal filosofo so- lov'èv, noto anche
ste e futuriste, sconfessate in seguito dal gruppo di tatlin dopo la scissione che
delle opere di 30 artisti, riunite dal critico tedesco g. f. hartlaub nel
) del movimento artistico fondato nel i960 dal critico francese p. re- stany e
prediligere il brutto, il deforme senza rifuggire dal porco e dall'indecente. calvino,
materiali paesani, linguistici e pittorici usufruiti dal giusti. cassola, 2-138: le
re1, n. 17. = dal fr. royaliste (nel 1589),
dotate di una realtà propria, indipendente dal soggetto che le apperce- pisce o le
raffaello, tiziano, i quali, partendo dal dato della realtà sensibile, rappresentavano il
ma con lo stile ad essi imposto dal sentimento grande che avevano di quel vero
la parola, quand'è più preso dal fatto -gesto, discorso o passione -che,
, ciò che distingue il lavoro sfruttato dal lavoro emancipato sarà in ultima istanza la
di predizioni, irradianti come un alone dal truce e biblico achab, tutto preso
. che pubblicò due miei sohetti, riproducendoli dal « corriere del mattino », uno
. c. carrà, 509: dal che si deduce che manolo è un realista
dotate di una realtà propria, indipendente dal soggetto che le appercepisce e le conosce
di verificare la realità delle persone mentovate dal nostro ammirabile novellatore giovanni boccaccio. algarotti
realità de'beni posseduti o da possedersi dal padre. -possedimento, bene patrimoniale.
che confutano la realità di quello che dal poeta s'esprime. 6.
quanto pone in essere le cose traendole dal nulla. rosmini, 2-88: la
decorativamente nella vita politica. = dal fr. réaliser, denom. da réel
e favorirà la costituente italiana, proclamata dal ministero toscano, come mezzo di realizzazione
discreta della materia non è determinata né dal concetto di materia, né da quello
or te reallego. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
? c. campana; 3-17: noi dal canto nostro realmente dechiariamo non ascondersi qui
nipoti di machiavelli! = dal ted. realpolitik 4 politica realistica '(
tutte le loro azzioni. = dal fr. ant. reauté (nel sec
nel sec. xii), deriv. dal lat. me- diev. regalitas (
della società stessa che disgraziatamente colpito fosse dal danno che cagionano gl'incendi e la
stima. stampa periodica milanese, i-291: dal momento della sua apparizione [della sorgente
suonava a s. giovanni di rialto dal primo ottobre sino al mercoledì santo,
avviso agli artigiani di cessar la sera dal lavoro. reamare, v.
- senza premio o ventura. = dal fr. ant. reame o reialme (
mod. royaume), che è dal lat. regimen 'governo, paese '
. siri, i-v-631: reamente fu dal re d'inghilterra interpretata questa novità quasi
reanumerare i miei. = comp. dal pref. lat. re-, don valore
nessuno ti può dare la grazia e disobligare dal reato della pena eterna se non dio
solo da un militare); reato previsto dal diritto comune (in contrapposizione a reato
determinazione del gruppo sanguigno, non derivati dal sangue. 8. figur.
a trobay, ho visto la ciminiera dal lungomare. g. m. pace [
lat. scient. reaumuria, deriv. dal nome del naturalista francese r.
gradi del termometro reaumuriano. = dal nome del naturalista francese r. a.
. i). / = dal nome del naturalista francese r. a.
de réaumur; voce registr. dal d. e. i.
.. da aspettarsi nulla di buono: dal primo perché l'arte è sempre profondamente
è sempre profondamente reazionaria e conservatrice, dal secondo perché servire vuol dire tradire.
reazionari, quasi sicuri della vittoria promessa dal re e dal cielo, millantavano in
sicuri della vittoria promessa dal re e dal cielo, millantavano in pubblico le loro
borghese e un reazionario. = dal fr. réactionnaire (nel 1796),
la mente ha sensazioni, / nate dal proprio corno ha molte interne / e valide
a rifarsi uno stato di cose distrutto dal 1789. ghislanzoni, 17-50: quello scoppio
. si professò lungi le mille miglia dal chiedere reazioni. -dir. pen
causa di non punibilità (già prevista dal codice penale del 1889 e poi reintrodotta
partic. nel calcio, infrazione commessa dal giocatore che reagisce con una scorrettezza al
fenomeni, in cui ognuno- è causato dal precedente o dai precedenti, e ne
umido, rebarbativo. = dal fr. rébarbatif, deriv. dall'ant
ché lo ritien l'amore. = dal fr. rabaissance, deriv. da rabaisser
14-465: rebbiati [i cani randagi] dal bastone nodoso del macellaio arcigno, quando
= voce di origine germanica, dal franco * ripil * pettine con denti
cosucce era assai garbato. = dal nome del personaggio biblico di rebecca, moglie
piovesse, irresi stibile, dal cielo azzurro nel cortile d'argento..
accendevano nell'oscurità della serata, seguiti dal quasi non interrotto reboare dei tuoni.
del mare, che non resta mai dal suo reboare! 2. pronunciare
dotta, lat. reboare, comp. dal pref. re-, con valore iter
i silenzi della notte, fuore / dal reboato assiduo del torrente, / a
li lecti e li rebosti. = dal lat. repóstus, prop. 'serbato
= voce dotta, comp. dal pref. lat. re-, con valore
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. re-, con valore
medicina. = voce dotta, dal lat. rebullire (v. ribollire)
= voce dotta, comp. dal pref. lat. re-, con valore
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. re-, con valore
volte incontrate, egli si era schivato dal restituirla accusando di aver distrutto quelle carte
1-97: ogni qualvolta si trova restituito dal creditore al suo debitore il recapito del
albergare cni non avesse i recapiti vidimati dal colonnello comandante in cavarzere. carducci,
.. che mio nipote, venuto dal regno di napoli, abbia qualche ricapito
= voce dotta, comp. dal pref. lat. re-, con valore
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. re-, con valore
a cittadini e alla signoria, mandate dal re per la licenza. reco- ronsi
, accomiatandosi dai compagni che non cessavano dal perseguitarlo con mille celie e mille equivoci
: fissata l'origine dell'alfabeto etrusco dal greco, è da rintracciare quando fu
tornasi di lamfiedusa, 293: preceduto dal direttore dell'albergo, sviz- zerotto irritatissimo
cesarotti, i-xvi-i: già l'aurora dal croceo manto sorgea dalle correnti dell'oceano
1-8-14: io penso all'augel che dal ciel venne / e il garzon frigio
], 208: i cristiani in fin dal principio de la salute nostra sono stati
, che io per passatempo ho recato dal greco in volgare, è tratto da un
tosto che poteo... per dilungarsi dal morto e fuggire rubbìa che sempre si
; / passa, e le mani reca dal passaggio / sempre più sante.
7-10: l'eguale scorno io provai che dal viandante si prova, allora che,
col maggiore impegno mia zia fu di recarsi dal palatino onde salutarlo a mio nome e
sul furore de la gioventù vi difendiate dal desiderio dei giocondi appetiti, onde ne
dubbia intelligenza delle cose dettate frettolosamente o dal modo di recarle in esecuzione o da
diavol reca e diavol porta. = dal got. rikan 'ammucchiare '(ted
: i dubbi gli furono menati buoni dal chiarissimo pietro fanfani, il quale, alle
fanfani, il quale, alle recate dal prof. bustelli, aggiunse, con tono
, meglio ch'io non potrei fare, dal tasso. 5. tradotto
, rosseggiante ancora della ferita spagnola recatasi dal sacco di panama. 12.
fece venire ducento soldati fatti di qua dal po. de amicis, xiii-
. = vocegenov., deriv. dal lat. volg. * recaptare (r
postille], 7107), comp. dal pref. re- (con valore intens
deriv. da regatear, che è dal lat. volg. recaptare (v.
= voce dotta, comp. dal pref. lat. re-, con valore
altra maniera. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
fine della legge dia luogo al recedere dal senso litterale di essa, non può
. 8. dir. liberarsi dal vincolo derivante da un contratto; far
in certa quantità di canterate vorrà recedere dal noleggio, dovrà pagare o sia rifare
fuentes minacciava che, se i grigiom dal trattato non recedessero, avrebbe serrato del
, lat. recedere, comp. dal pref. re-, che indica movimento
denom. da recensione-, voce registr. dal d. e. i.
eccoti, carissimo, la recensioncinùccia stralciata dal 'corriere '. = voce dotta
dotta, lat. recensóre, comp. dal pref. re-, con valore intens
. fr. colonna, 2-66: dal quale [odore] non parcamente il
più caldo disio accesosi, non spaventato dal ricente peccato da lui commesso, con
dietro a lui, ride bologna, dal sole illuminata di rosso nelle sue construzioni
ogni biografia romanzata. -che deriva dal fatto che l'opera a cui si riferisce
, iv-2-73: si spandeva in quel punto dal forno di flaiano nell'aria l'odore
di origine incerta: forse comp. dal pref. re-, che indica un movimento
un'antica avversione, una profonda disistima dal mio canto e più di tutto alcune
non nuove. = deriv. dal lat. recipère (v. recipere)
; / e tosse e rece fuor dal petto affranto / vino, tabe, elegia
dotta, lat. reicère, comp. dal pref. re-'indietro ', e
cavallo. 2. desistere dal peccato. statuto dello spedale di siena
né rimosso né correcto, né siase ricessato dal peccato già facto. 3
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. re-, con valore
negli ibridi (eterozigoti) sono sopraffatti dal carattere parallelo e opposto che si comporta
ingl. recessive, agg. verb. dal lat. recedere (v. recedere)
nubi e il gelo / gli fan dal mezzo in giù corona e velo. avisi
si apre un recesso in dentro tanto alto dal mare che guardando in giù abbaglia la
amplessi. -luogo remoto, separato dal consorzio umano. giacomelli, 1-133:
cattaneo, iii-3-60: ultima a staccarsi dal sepolcro è la madre, i cui
iii-7-174: una delle rare volte che dal segreto recesso di campania o di sicilia
, i quali da- gl'idioti e dal volgo sono ammirati, dove, palesandosi a
tropici nella maggiore e minore altezza, dal che possiamo conoscere la grandezza del
esercitando un potere attribuitogli dalla legge o dal contratto (« diritto di recesso),
parti è attribuita la facoltà di recedere dal contratto, tale facoltà può essere esercitata
, ovvero è involto dall'azione e ricevuto dal principio agente, il che chiamiamo ricettìbilità
... fu, finalmente, scardinata dal nelle cellule. pernio
camerini, gretto e sfondato riccone, che dal -ant. il riconoscere praticamente l'autorità di
qual el vapore si genera overo descende dal cervello overo core, / e s'io
poi no. ll'ho, ascende dal stomaco e perviene per drecto de la pupilla
. = voce dotta, comp. dal pref. lat. re-, con valore
= voce dotta, comp. dal pref. lat. re-, con valore
è costituita da un grande sacco centrale dal quale si dipartono due ampie ali a
= voce di area sett., dal lat. retiarìa, deriv. da retta
re- maso. = comp. dal pref. lat. re-, con valore
re-, con valore intens., e dal lat. mediev. ciliare 'unire
, / per tal ch'ogni altra dal mio cor diserra, / io dico a
è di troppa vecchiezza corrotto, dal mese di marzo presso alla superficie della
fece allora il pelìde: allontanossi / dal rogo alquanto, e il biondo, si
recisi e diedi a lui / la donzelletta dal candido seno. guerrazzi, 2-407:
, 98: il guardo pietoso / volge dal foglio alla diletta roma, / e
grazia, ma senza frutto, fu finalmente dal pontefice reciso per sempre dalla comunion dei
loro, débbila recidere e diffinire infral mese dal dì che si pone la querimonia a
, le mani che, rovinate già dal rigovernare, il freddo à screpolate e recise
dotta, lat. recidere, comp. dal pref. re-, con valore intens
un... ora non si vedesse dal canto suo il minimo ricidimento delle sue
da lei [da anversa], come dal prato i fiori, / succo vital
un attacco patologico a distanza di tempo dal primo; ricadere in una malattia.
a un pubblico invariabile di coniugi venuti dal di fuori, con la moglie che desidera
: non manchi... di preservarmi dal recidivo, il che farà fortificando con
recidere * ricadere ', comp. dal pref. re- (con valore iter.
lat. mediev. reciduare, deriv. dal class, recidtvus (v. recidivo1
che dormiva da quattro ore, balzò dal letto come., un sol uomo!
dotta, lat. recingere, comp. dal pref. re- (con valore iter
99: la cappella avea uno ricingimento dal fregio in su con uno frontone tucto
, officine spaventevoli. -bagnato dal mare da tutti i lati (una regione
recinto primario o primo, interno, dal secondo recinto, esterno).
bagnata per il terzo del suo recinto dal mare. vico, 4-i-939: ne restò
quella parete di muro che si spicca dal piano della terra fino a un'altezza
luna deve esser di mirare di sopra dal cielo de l'ovato verso il corno de
dimione suo amante, e s'inchini dal carro per baciarlo, e non si
un momento nel quale si trovava fuori dal recinto di siepi precauzionali nel quale si
riposo '. buzzi, i-iii: dal ricinto funèbre / del coacervo civico borghese
a raccomandarvi. martello, 6-i-165: dal nostro ricmto / non moverai più piede
. geogr. circo che delimita una caldera dal cui fondo si alza un cono vulcanico
stesso re orti e vigne dal bestiame. g. bassani, 3-91:
in distillazione, passate per lambicco, digerite dal bagno di maria e subblimate in recipe
bociare il recipe officiale nei dì segnati dal calendario. 5. formula,
venne per mare ad roma, onde dal papa e da'romani onorevolmente fu receputo.
, imparare. cesanano, 1-178: dal quale recepemo la doctrina dia- des e
dotta, lat. recipere, comp. dal pref. re-, con valore intens
. = voce dotta, deriv. dal lat. recipiendus, gerund. di
. iacopone, 85-17: non reman dal daiente, ma dal recipiente: /
85-17: non reman dal daiente, ma dal recipiente: / non è sufficiente a
non hanno figura se non accidentale data dal recipiente. bergamini, 343: è
cucina all'aia, giovannona e piangi accorsero dal portone di fuori e, come gente
: immaginiamoci che detta palla venisse rimossa dal perpendicolo per trenta o quaranta gradi del
: concezione filologica e linguistica, enunciata dal poeta cèco jan rollar nel 1837,
piccata la battaglia, non solamente si ritirassero dal combattimento, ma convertissero in reciprochi abbraccia
se medesimi. filicaia, 2-2-165: dal core agli occhi e poi dagli occhi al
'. 3. ispirato, dettato dal contraccambio o che lo prevede; che
bcd veniva ad uscirne fuori un poco dal beccuccio d. 9. arald.
e b per esempio, a fecondato dal polline di b e b fecondato dal polline
fecondato dal polline di b e b fecondato dal polline di a dànno entrambe ibridi:
braccia in croce, con li occhi consumati dal pianto, umilmente ci chieggiono mercé per
pareva gonfio, con due recise fatte dal troppo grasso intorno intorno come due collane.
recisione dalla vita. -l'appartarsi dal mondo, dalla vita di società.
qualche fiume. 2. staccato dal corpo, mozzato (la testa, un
suol di porporino smalto, / che dal vivo alabastro esce in canali, / spicca
. govoni, 225: sparati pendono dal soffitto / imbottiti di gialla stearina / dei
interi sgocciolando sangue / sul pavimento, dal collo reciso. -decapitato.
in terminali feste. 3. tagliato dal capo (la chioma, una ciocca di
eletta, non pendente, ma reciso dal capo, sta gran parte della sua gloria
il testo di una recisa smentita data dal difensore martini all'asserzione che la '
pregio, / però che senpre mai dal lor collegio / me n'ò veduto male
hanno fatto tutte quelle recitanti che sono dal moderno gusto illuminate. alfieri, xiv-2-172
, fu parimente data loro in iscritto dal cristianissimo la sua risposta. malvezzi, 8-
culla ha i voti offerti, / dal senato un'aringa è recitata; / fa
ponte, 344: io feci portare dal mio magazzino di libri anche dante e
alcune parole che l'editore del codice recita dal 'convito '. ferd. martini
come eretico incorrigibile..., fu dal foro ecclesiastico rigettato e consegnato al giudizio
dotta, lat. recitare, comp. dal pref. re-, con valore intens
milizia, i- 67: il passaggio dal recitativo all'aria e dah'aria al recitativo
semplice ': questo è solo accompagnato dal basso; non ha altra legge per il
12-463: eliot giunge spesso al canto dal recitativo, al tono alto dal tono
al canto dal recitativo, al tono alto dal tono più parlato che possa darsi.
di tutti i giorni, solo smunte dal freddo e dalla stanchezza: non c'è
dare modulazioni che destassero gli effetti disegnati dal poeta. de amicis, xii-55:
di ciò che si contiene nel detto libro dal principio infine all'ultimo.