. = voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
. = voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
. = voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
, lat. tardo guadriportìcus, comp. dal tema dei composti lat. di quattuor
. = voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
= voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
. = voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
. = voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
dotta, lat. quadrirèmis, comp. dal tema dei composti di quattùor (v
. = voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
= voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
, i-12: il cielo lattiginoso, quadriscritto dal te laio, / a
. = voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
: parole quadrisillabe alla fine del verso dal dolce censurate quasi m'invitano al riso,
tommaseo, 2-iii-131: il metro diverso dal solito, e più breve, concitato in
dotta, lat. quadrisyllàbus, comp. dal tema dei composti di quattùor (v
. = voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
. = voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
dotta, lat. quadriiùgus, comp. dal tema dei composti di quattùor (v
= voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
. = voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
dotta, lat. quadrivium, comp. dal tema dei composti di quattùor (v
di canissa già panno 1566, fortificata dal secondo massimiliano imperatore in aspetto quadro e
prospero..., chiamato, dal poco cervello ch'egli aveva. capo quadro
paoli 6. cattaneo, ii-2-287: dal metro lineare, che serve a misurare le
notazione quadra: scrittura musicale in uso dal medio evo fino alla metà del sec.
parte piu lungo, di nove braccia dal maggior lato e dal minore di quattro
, di nove braccia dal maggior lato e dal minore di quattro. c. campana
quali, quasi in quadro, è attorniato dal vaio grigio. cennini, 3-135:
cui devo quadagnarmi ogni volta... dal mio dovere di vita il mio diritto
di terra buona e fertile, tagliata dal campo. galileo, 3-2-384: l'aria
appare in quei quadri di carta alzati dal vento. pinamonti, 304: in
tutto quel ceppo di case che riguarda dal canto della via che va a s
che mai non venisse al ritrar dal naturale, ma sempre continuasse in copiar
aria i quadri due giorni per rimetterli dal viaggio, domani principierò colla vernice. fucini
. bontempelli, 7-268: lingue di fiamma dal basso, dall'alto, in corsa
fissava la petroliera che stava per uscire dal quadro della finestra. g. raimondi
pensare da me, senza guardar fuori dal quadro che mi si poneva dinanzi agli
quadro della francesca d'arimini, fatto dal nostro dante. pellico, 22:
e a delineare i tratti salienti che dal sorgere del nuovo secolo caratterizzano la pittura
, ecc.), legge emanata dal potere legislativo dell'ente superiore (parlamento
riferimento ai rapporti fra la normazione emanata dal potere legislativo e quella emanata dal potere
emanata dal potere legislativo e quella emanata dal potere esecutivo e all'autoprogrammazione della
): nel linguaggio sindacale (e dal 1985 anche in quello legislativo),
biblioteche, in mezzo al quadro ristretto ereditato dal medio evo, università, ginnasi e
lo sovrastava: se toglievo gli occhi dal quadro di comando e guardavo fuori del
gli apparecchi possono essere situati lontano dal quadro e sono comandati a distanza mediante
delle nozze di cana galilea, fierissimamente colorito dal tintoretto. mairone aa ponte, 1-i-70
segni non equivoci che quivi esisteva fin dal tempo degli etruschi una ragguardevol popolazione.
entro l'alveo stesso del fiume e dal lato della sua corrente con un molo di
gran masso. = comp. dal tema di quattro e turrito (v.
comp. dal tema dei composti di quattùor (v.
. = voce dotta, denv. dal tema dei comp. lat. di
. = voce dotta, comp. dal tema dei composti lat. di quattùor
quattùor (v. quattro1) e dal lat. unciàlis (v. ònciale)
. = voce dotta, deriv. dal tema dei comp. lat. di
da prato, 1-ii-371: l'affannato giovine dal caldo nel detto luogo arrivato, a
, 177: ognuno poi s'astenga dal mangiare carnè d'animali quadrupedi. d'annunzio
e il don giovanni forse balzava fuori dal mezzo digiuno. è il sistema onde
sarebbe se si dicesse nella conformità corretta dal nostro quadrùpedo sig. sindicatore. il quale
v-130: fra le molte cose dettemi dal bravo nostro capponi è questa che il quadrupede
, lat. quadrùpes -pèdis, comp. dal tema di quattùor (v. quattro1
g. michiel, lii-4-380: smontato dal signor ambasciator lippomano, fatta saper subito
pari numeri e da gli ìmpari e dal finito e da l'iminito, per questa
, sì come quello che si compone dal quaternario duplicato, onde si forma una tessera
si forma una tessera saldissima, e dal binario quadruplicato, ed oltre a ciò dal
dal binario quadruplicato, ed oltre a ciò dal
ternario e dal quinario, che sono i primi fra '
della ruminazione che ci stupisce negli animali dal quadruplice stomaco, noi possiamo osservarlo in
, lat. quadrùplex -plicis, comp. dal tema di quattùor (v. quattro1
. = voce dotta, comp. dal tema lat. di quattùor (v.
. = voce dotta, comp. dal tema lat. di quattùor (v.
giù la state e 'l verno / scese dal puro ciel la nobil alma. g
terra, immane mare / mi separa dal luogo della tomba / dove ora si
. tiene l'eccellenza poetica aver origine dal furore divino, il qual non arguisce
fumi e ombre. testi, i-16: dal pranzo al rogo e da le tazze
quaggiù: stando qua in basso, dal basso (e ha anche valore di moto
[la leggiadria] simigliante / che, dal levante / avante infino a tanto che
di quello cielo, pieno d'amore, dal quale prende la forma del detto cielo
quagliétta (v.). = dal lat. volg. * coacùla, di
quale suole scolare da per se stesso dal latte quagliato. magalotti, 20-59:
quaglio del figlio del cervo, cavato dal ventre della cerva, vale mirabilmente contra
un campo, però le temine calcate dal maschio s'appartano e vanno a far l'
illustrissima per minacciare un parroco ed atterrirlo dal fare il debito suo e sopraffare indegnamente
pari. foscolo, iv-376: arso dal sole mi caccio sotto una macchia e m'
un pianto / salùbre e forse ancóra dal profondo / mi sorgerebbe qualche antico e
guardarlo, con la coda dell'occhio, dal vano della finestra. papini [in
merito nacque l'onore che s'è fatto dal pubblico alla novità dell'opere del signor
modo riconosciuti, erano senza remissione lacerati dal popolo e gettati nella riviera. foscolo
e a cose ed è spesso seguito dal compì, partitivo). tanara,
quelle torme impestiate, luride, intronate dal rumor delle ferriere, delle qualchiere,
, pubblicata con ogni accuratezza e diligenza dal signor riccomanni in occasione di nozze.
questa orfana terra. -seguito dal compì, partitivo. landolfi, 2-40
altre dello stesso genere (anche seguito dal compì, partitivo). passavanti,
vettori, no: portano ancora pericolo dal fuoco gli ulivi, quando i contadini ardono
grieve dolore / t'affligge sì che dal tuo primo stato / ti mostra tanto trasmutato
? viani, 19-329: il padrone dal banco affissava stupito amedeo: - di
/ tetre rotonde veioce, che venner dal fossato; / da quale parte volgome,
nudi. tasso, 1-48: partì dal vinto suo la donna altera, / ch'
idem, inf, 2-127: quali fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi,
idem, inf, 5-82: quali colombe dal disio chiamate / con l'ali alzate
dolce nido / vegnon per l'aere, dal voler portate, / cotali uscir de
quell'orme / ratto fuggisse il sangue mio dal profondo core / quale un vapor da
pugna delle cause, la quale muove dal contastamento della intenzione. iacopone, 6-12
qualche infelice; ed egli spreme conforto dal sapere che non è il solo dannato
te salvata raggravò di soglio / e dal tuo spirto doma / ti feo donna alle
220: voi siete anche maladetti / dal consorzio de'prelati, / e sarete ragravati
virtù che vuole. = comp. dal pref. lat. r [e]
, i-2-145: avvertito... dal cameriere che una tale scusa si apprenderebbe
dello scempio. = comp. dal pref. lat. r [e]
, non si muoveva che a malincuore dal suo cantuccio dove stava raggricchiata. fenoglio,
foglie a pena nate ho sentito raggricciate dal ribrezzo della brezza, sorprese, tremando.
l'uomo eretto, ch'ha il pensier dal cielo, / dovea fermarsi, udire
: le gote giallognole nella pergamena increspata dal tempo sembravano raggrinzarsi in un ghigno.
raggrinzate. = comp. dal pref. lat. r [é]
la pelle). -anche: contratto dal movimento dei muscoli; arricciato (il
, 12-341: se poi distoglieva gli occhi dal suo cammino e li rivolgeva al fiume
285: la sua anima, raggrinzata dal rancore, si apre a un senso
raggrinzire. = comp. dal pref. lat. r \ e [
(la pelle). -anche: contratto dal movimento dei muscoli. ramusio
un uomo dabbene. = comp. dal pref. lat. r [e \
anche la fantasia. = comp. dal pref. lat. r [e]
stuparich, i-322: i cucinieri avvolti dal fumo che il vento raggroppa e dissolve
chiacchiere forestieri. = comp. dal pref. lat. r [e]
). brusoni, 9-86: dipendendo dal solo segreto del medesimo cavaliere, lasceremo
da'diacci asciutti. = comp. dal pref. lat. r [e]
con il fermento dell'acqua che vien dal cielo impregnata, si raggroviglia insieme.
si raggroviglia insieme. = comp. dal pref. lat. r [e]
giù diritte mandarle. = comp. dal pref. lat. r [e]
era scomparsa. = comp. dal pref. lat r [e \ -
mercato della terra. = comp. dal pref. lat. r [e]
tecchi, 14-78: nòccioli di creta raggrumati dal ghiaccio. moravia, 1-62: vide
mezzo della pianta. = comp. dal pref. lat. r [e]
', utet, è più noto, dal nome del filologo salvatore battaglia che lo
nome del filologo salvatore battaglia che lo diresse dal primo al settimo volume) è basato
scopi rispettivi. il raggruppamento è proposto dal prefetto o dal sottoprefetto o, a
il raggruppamento è proposto dal prefetto o dal sottoprefetto o, a norma delì'art
fra di loro (e si distingue dal partito per la struttura più articolata,
tremolò sulle labbra, ma, sopravinta dal duolo, si raggruppò invece nel letto.
il frate. = comp. dal pref. lat. r [e \
stava tutto in un gomitolo / raggruppato dal freddo a legger lettere, / in una
, nella posizione prescritta per i tuffi dal trampolino o dalla piattaforma, in modo
di colpo. = comp. dal pref. lat. r [e]
piacciono ai golosi. = comp. dal pref. lat. r [e]
con essa si facevano erano determinati non dal numero delle monete, ma dalle bilance
. franco, 7-319: io perdo partendomi dal mio caro tesoro, né mai tanto
, ragguaglia. = comp. dal pref. lat. r [e]
anno intero, il quale è misurato dal corso del sole, andò dispensando i
può ricavare da uno strumento ch'io ricavai dal codice ms. di cencio camerlengo,
, riportai rocchio su colui; e dal suo candore m'accorsi che nella scena
, 345: la provincia di padova dal giugno 48 pagò dieci milioni di svanziche sul
formata detta tabella, si è desunto dal marco esistente in questa regia zecca in
zecca in confronto di quello portato da milano dal sig. marietti. p. verri
. rapporto di corrispondenza (come risulta dal libero operare delle forze di mercato o
i-xvu-383: lyesercizio soltanto fa che ognuno dal ragguaglio di due idee passi a formar
alle capre ancora l'avere pendente assai dal collo quelle barbette è buon segnale,
. e per lo puzzo sia rimosso dal ragguardaménto del signore e della corte. leggenda
fu innebriato di sputi e di loto dal populo infedelissimo. bel gherardino, lxxxv1-
servizio di battelli. = comp. dal pref. lat. r [e]
bianco, se volando uscirà fuori, / dal falcon, che gli segue sì veloce
pubblico. -pregevole, valido dal punto di vista estetico o concettuale (
troverà che più ragguardevoli motivi tennero lontano dal nostro confine i tristi effetti dell'invasione
siamo in qualunque modo percossi sono generate dal divino ragguardo. zanobi da strata [
distillazione dalla ragia, separando l'olio dal glutine. -albero di ragia:
= fr. rage, deriv. dal lat. tardo rabia (v. rabbia
strettamente uniti fra di loro e stanziati già dal sec. vii nel rajastan, dove
= adattamento del hindi ràjpùt, dal sanscr. ràja-putra 'figlio di re
dotta, lat. scient. rhagium, dal gr. payiov, dimin. di
dotta, lat. scient. rhagio, dal gr. payiov (v.
pregiudizio che perciò segua si dovrà ammendare dal padrone della nave. = catal.
raig) 'zattera ', deriv. dal lat. radìus (v. raggio1
= voce dotta, comp. dal gr. payiov (v. ragio1)
conda che il procedimento vada dal più generale o
vita). bacchelli, 2-xxv-213: dal cominciar degli anni: letteralmente, dal
dal cominciar degli anni: letteralmente, dal primo nascere alla vita, ma è da
vico, 4-i-961: entrambe queste nazioni dal verso eroico passarono alle prose per mezzo
altro un zero. botta, 5-89: dal cardinale costa, arcivescovo di torino,
vale a dire per cavarne i numeri dal libro de'sogni. p. petrocchi [
: si seppe ch'era andata a consigliarsi dal notaio e che il notaio l'aveva
..., ma bensì scendere dal cielo stippe di dei. tanara, 380
380: passiamo al ragionare delli uccelli dal piede palmato. s. maffei, 4-78
tutti sanno che razionalizzare è cosa diversa dal ragionare. -ragionamento, pensiero articolato
. carducci, iii-15-76: sono dedotti dal frugoni in servizio dell'ode starei per
è il concludere dal 'cattivo 'metodo d'insegnamento all'abolizione
l'appunto quello in cui si cessa dal ragionare e si sta all'autorità del
l. bellini, 5-1-129: dal ragionato fin qui si deduce la necessità
: al sin qui ragionato aggiungiamo. dal sin qui ragionato dedu- cesi.
ripigliando il filo della nostra tela, dal ragionato esemplo di numerare gli eroi contadini
: dalla carta conoscerai che ti scrivo dal consiglio: non aspettarti una lettera molto ragionata
di portare da me i denari cambiandoli dal cambia valute. ho gridato misericordia alla
'e 'ragionamento ', viene dal verbo latino 'ratioci- nari '.
logica e della matematica, oppure ancora, dal pragmatismo, in senso meramente strumentale,
dimento e sceglie il vero dal falso. abbracciavacca, xxix- 30
bisogno], e fremente / strappi ragion dal soglio; / e il regno de
di scristianizzazione durante la rivoluzione francese, dal novembre 1793 fino al marzo 1794,
, i-261: colpiti essi dalla stravaganza e dal maraviglioso, inclinano a credere ciò che
popoli un'infinità di false opinioni consecrate dal costume, le quali formano quell'atmosfera
alla riflessione e, rigidamente isolandola anche dal senso intimo, la contemplarono sotto il
che riesca. faldella, i-4-200: fin dal 1854 aveva lasciato il suo posto nel
riprensione i... i ritrar dal corso, nel quale smarrito / corro
studiata lor zazzera basta per uscire subitamente dal mondo. f. galiani, 4-200
e da leibniz venne formulato come distinto dal principio di causalità). galluppi,
. applicato ai problemi del buon gusto: dal principio cioè della ragion sufficiente, tanto
significato. mazzini, 83-204: staccato dal cielo, inutile oggimai alla terra che
natura stessa della guerra rappresero, e dal comun fare di que'tempi, già
diego d'almagro e, condotto al cuzco dal pizzaro, con rigorosa ragion di guerra
la chiesa, né non potè essere smosso dal re per forza né per priego.
il quale abbia le ragioni ereditarie immediate dal defonto, e l'obliquo sia quello
più grandi operazioni che siasi mai fatta dal re nelle finanze del regno è stata senza
ducati, parte per uso delle guerre mandati dal re, parte postivi da particolari signori
ambizione di acquistar danaio toglie ogni ragione dal petto de'giudici musulmani. alfieri,
caro, 12-ii-132: quando la ragion sia dal canto mio, quando io sia quello
prossimo. -tipo di persona (anche dal punto di vista professionale). a
provvedere alla casa lasciata a mal partito dal padre; e sì ben seppe farlo
, 1-104: si ributta il creditore dal fideiussore, quantunque obbligato 'in soli-
veramente infra le magnitudini astratte appartatamente dal numero e dalla materia: e si chiama
termini piantati dalla natura e non già dal capriccio degli uomini. f. galiani
determinerà la portata dell'ob- bligazione nata dal delitto... ed in ragione ne
collettivo agisce sotto una ragione sociale costituita dal nome di uno o più soci.
chiamò tribù, secondo che m'è avviso dal tributo, conciossiaché
a tempo de uno mese, computando dal giorno del naufragio avante, non obstante che
dopo esame. 'maschio '. dal tono, non c'è in sua bocca
, 6-ii-149: tolga il cielo che, dal giorno che io m'ebbi l'uso
lei quella dalla ragione, e io dal torto? -dannare la ragione: saldare
-di ragione che: poiché, dal momento che. parabosco, 1-24:
qualunque sarà rinchiesto da la corte o dal suo messo che venga a rispon- dare
era intervenuto mandato né dall'imperatore né dal re catolico né di boemia.
. grazzini, 9-379: tosto levatisi dal fuoco, cominciarono a mangiare ai quei
che anche in mezzo al più fitto inverno dal sol s'allegra, comincio a rigodeme
, ma solo in essergli additato il fracastoro dal cardinal madruccio fermò tra la polvere e
a incontrare un cavaliere guascone / che dal campo african venia diritto, / ove
delle donne. -porre la ragione dal proprio lato: mettersi dalla parte del
proprie rascione: prima per la razione ponere dal lato suo. -porre, mettere
che ricevevano i romani dall'imperio e dal governo di galba, tacito non sa render
delle ragionacce spallate. = dal lat. ratio -ònis, originariamente 'conto
rinaldo si era salvato da quella rovina e dal disonorevole patrocinio del cognato accettando un posto
dello stato: ufficio, attualmente dipendente dal ministero del tesoro, che dirige e
trenta m'arrampicai alla meglio per levarmi dal borro alle falde del poggio, là
8-1-25: l'angelo e l'anima separata dal corpo sono sustanzia vivente ragionevole e sensibile
convien esaminare lo stato di quella persona dal principio, e se la prodigalità sia
ripugna; che procede e si ricava dal ragionamento, dalla logica; che è
situazione; dettato da calcoli previdenti, dal prudente perseguimento degli scopi; che dimostra
semplicemente una ragionevole scelta delle cose copiate dal vivo e dal vero. jahier,
scelta delle cose copiate dal vivo e dal vero. jahier, 147:
ch'altro non sono che ragionevole deviamento dal commune uso del parlare. 9
ragazzi e che non m'è piu uscita dal cuore: una virtù, voglio dire
eziandio tutti gli uomini conosceranno se essere liberi dal giogo di questi usurpatori. savonarola,
resto la maggiorità della commissione ritenne: dal quale ordinariato non è ragionevole né giusto
receva e digna, la quale penitencia dal confessore proprio a si la faga confermare.
nazione, venne a roma fanciullo, condottovi dal padre, miniator ragionevole e perciò disegnatore
. che di uno stanziamento aveva avuto dal signore di faenza scudi centoventi oltre al
andare a lione dov'era stato invitato dal re, di superar le difficultà che
o alla giustizia, in quanto procede dal ragionamento o dalla logica. -anche:
le quali non nascono dalle parole overo dal senso letterale del concilio, ma da
in generale per contentarsi della libertà indicata dal re, era una cosa da potersi
leggiate l'annessa lettera e v'informiate dal signor imbaldi o da chiunque può essere
... che sino al presente franconia dal nome di questa nazione vien nominato.
sarà rin- chiesto da la corte o dal suo messo che venga a rispondare di
ragionevolmente che fossero attratti, oltre che dal finissimo gusto e dalla graziosa urbanità di cesare
, con ciò sia cosa che, dal diece in su, non si vada se
dotta, lat. scient. rhagionidae, dal nome del genere rhagio (v.
i consoli... infra otto dì dal rincipio del loro uficio sieno tenuti d'
chiamati gli idioti, i quali sono cavati dal numero dei 18 ragionieri di detta camera
di tutto il cerchio che non è dal punto del mezzo infino al cervello. a
6-101: un giovane ragionieretto appena uscito dal barbiere co la vecchia danarosa e gocciolosa (
altro dir si elegge / resta degiun dal cibar tristo pasto, / che ad ogni
ti volevo dare come una mano per uscire dal 4 pettegolezzo 'di colpo e senza
. rati 4 barra ', che è dal fr. ant. raille, reille
raille, reille, a sua volta dal lat. regùla 4 lista di legno,
gente, / vengo, signor, dal tempio di macone, / per aver di
tra una ragna di nubi o anche dal cuor dormente d'un pino la luna del
santo padre ch'han fatto a credenza / dal guardian de la casa cu valenza /
(v. ragnone1). = dal lat. aranéa 'ragnatela; ragno '
richiami, vi incappano spontaneamente o spinti dal cacciatore (e, per i contadini
sf. trama di fili sottilissimi tessuta dal ragno con funzione di involucro protettivo e
ad una grande ragnatela nera che pendeva dal soffitto della caverna dove avevo messo il mio
sopra la pelle, tirata e imbolsita dal vino. -velo di fumo,
d'obbligargli [gli armatori] a prender dal sovrano le patenti per corseggiare..
piena l'arca. -cavare un ragnatelo dal buco: ottenere un risultato, anche
. sapere quanti ragnateli gli uomini cavarono dal buco con la 'divina commedia.
son belli anche i veli di nebbia ragnati dal sole, e il velivolo li attraversa
trama filiforme da luce e ombra, dal gelo, dalla vegetazione. govoni,
formato da nebbie, da rami, dal passaggio di insetti. magalotti, 0-2-289
= comp. da ragno e dal tema del lat. caedère 'uccidere
voce dotta, comp. da ragno e dal lat. -formis (da forma
. 8. presa meccanica sostenuta dal braccio mobile di una gru e usata
mio. -non cavare un ragno dal buco: v. buco1, n.
la fisionomia della maria. = dal lat. aranéus, affine al gr.
ragnolo: fragilissimo. -levare un ragnolo dal buco: ottenere un qualche risultato seppure
dotta, lat. scient. rhagoides, dal gr. pàs- payó <; '
lat. scient. rhagoletis, deriv. dal gr. pà5 payó <;
, 58-45: li pisan, per levarsi dal giro, / da trentatré galee subito
chiesa di s. anna dipinta tutta dal serra, seguace della maniera del guercino.
gusto e l'appetito ', comp. dal pref. ra- (con valore intens
dove sta la loro casa. = dal fr. raguet, propr. 'merluzzo
, io no mi rimarrò per questo dal comunicar quelle osservazioni che in tal proposito
e 'l collo certa rema / che par dal capo scenda. -raccolta di
i lettori della presente storia che dal principio del mondo non si radunarono mai
antica repubblica di ragusa in dalmazia (dal sec. xv al sec. xvi
perde e scaglia. = comp. dal pref. lat. r [e]
casablanca. -anche sostant. = dal fr. rahmanien, deriv. dal toponimo
= dal fr. rahmanien, deriv. dal toponimo marocchino sidi 'abd er-rahmàn.
neve riman nudo il suggetto / e dal colore e dal freddo prunai. petrarca
nudo il suggetto / e dal colore e dal freddo prunai. petrarca, 3-2:
con maraviglia adam fochi festivi: / mira dal suolo al ciel vanni infocati / spiegar
adorai. monti, 5-242: così dal trono suo cinto di rai / parlò san
i rai dell'esempio. = dal provenz. rai, che è dal lat
= dal provenz. rai, che è dal lat. radìus (v. raggio1)
me considerati come pesci, quantunque tolti dal linneo da questa classe e riposti in
. -anche sostant. = dal toponimo raibl, antico nome di cave del
del sottordine dei plagiostomi: comprende plagiostomi dal corpo appiattito con cinque orifizi branchiali sulla
dotta, lat. scient. raiidae, dal nome del genere raia (v.
lat. scient. raiiformes, deriv. dal nome del genere raia (v.
* debarcadero che altri inopportunamente volesse trarre dal francese, anzi dallo spagnuolo. lo
ruote poggianti su raili. = dal. fr. rail (v. raglio2
sf. miner. iarosite. = dal nome del viaggiatore e scienziato a. raimondi
del ted. rheinisch, deriv. dal idronimo rhein 'reno '.
voce di area centrale e merid., dal lat. radìus (v.
fulmine, lampo ', che è dal lat. radìus (v. raggio1)
fi nome dato dagli angloamericani, fin dal 1924, alla seta artificiale adottato in italia
dall'ingl. rayon, denominazione arbitraria scelta dal national retail drygoods association degli stati uniti
bombardieri... sempre sono salanati dal padrone, detto 'reis '. m
. massaia, i-41: ci condusse dal governatore, fi quale, chiamato il
febbraio lasciava berber su di un nugar comandato dal reiss keri. = dall'
frotte di tonni in arrivo. = dal sicil. ràisi, che è dall'ar
voce di area ven., deriv. dal lat. retis 'rete '; cfr
. per dare più spazio al ritorno dal campo di molti gentiluomini e signori dopo
. lo beveremo col rak. = dal turco raqi. raka, v
mettersi, essere in ralinga. = dal fr. ralingue, che è dall'oland
ferro con cui si sgombra l'aratro dal terreno che vi si adatta arando.
ferro di stretta impanatura. = dal lat. ranùla, dimin. di rana
d'onor cale? = comp. dal pref. lat. r [e)
un poco di legume, fosse rallargato dal suo proponimento. 3. ampliare
questi spazi non bastassero, i fianchi dal lato sono uomini e non mura, i
per soggetto se non azione tutta immaginatasi dal poeta, non essendo verisimile che il
rimettersi. = comp. dal pref. lat. r [e]
gran misura. = comp. dal pref. lat. r [e]
fastidio, da un impaccio (e anche dal dolore fisico). fra giordano,
rio uomo. = comp. dal pref. lat. r [e]
3-238: per le vie del borgo / dal ribollir de'tini / va l'aspro
le rondini, essendo continuamente in moto dal nascere al tramontar del sole, con
, rallegrandosi, abattéli la ventaglia dinanzi dal viso e pregarlo per amore che cantasse.
del paese l'abbiate trovata denominarsi già dal vostro nome. goldoni, xiii-463:
rasserenante per lo più in quanto illuminato dal sole o rivestito di nuova vegetazione (
note chiare. = comp. dal pref. lat. r [e]
rallegrata, sf. salto improvviso compiuto dal cavallo come per manifestazione di allegria.
sf. manifestazione di felicitazione rivolta, dal sacerdote preposto, ai condannàti
rallenarsi per primavera. = comp. dal pref. lat. r [e]
1-1030: la malinconia semplice è costituita dal rallentamento dei 'processi psicomotori 'e
percorsa in un reattore da un neutrone dal momento della liberazione al momento in cui
mai l'alma sciogliere / o rallentar dal laccio iniquo et orido / tal ch'
et orido / tal ch'io possa dal giogo fi collo estogliere, / selva alcuna
rallentare per modo alcuno e far uscire dal suo luogo di sotto alcuna cosa.
occhi un rio pietoso, / mandan dal petto un sospirato omaggio.
. casti, 1-9-97: belva così dal cacciator ferita / empie d'urli le valli
meglio, di copiare e di rimuovere dal componimento l'aria di robusto e originale.
destra o di ambedue, ovvero di rallentarlo dal lato sinistro. manzoni, pr.
aia spazzata / ubbriaca ed allargata / dal rotondo del danzar del pigiatore. buzzati
oro s'aduna nel silenzio, incupita dal bronzo dei cipressi che la rallenta.
avversaria, di salvaguardare il vantaggio costituito dal trovarsi con un punteggio attivo, oppure di
per la geometria ogni frutto veniva guasto dal metodo favorito nelle scuole di allora,
obliquo e di traverso, scostandosi più dal battitore, per non rallentarsi in lei l'
fonazione). mazza, iii-179: dal polmon l'aere cacciato un tubo /
ombra. le foglie sventolavano a due dita dal treno. poi sento che rallenta rallenta
per la strada. = comp. dal pref. lat. r [e]
: 1 corpi loro [dei galli] dal sonno rallentati cadevano d'ogn'intomo.
. palladio volgar., 1-28: dal trentesimo quinto die ched elli [
alla villa. = comp. dal pref. lat. r [e \
fante i... i costei nausìca dal braccio di neve / rallevò nel palagio
spo- giio. = comp. dal pref. lat. r [e]
rimise loro. = comp. dal pref. lat. r [e]
rallevia gli alberi. = comp. dal pref. lat. r [é]
lat. scient. rallidae, deriv. dal nome del genere rallus (v
/ stamani. = comp. dal pref. lat. r [e \
lat. scient. ralliformes, comp. dal nome del genere rallus (v
genere rallus (v. rallo) e dal suff. -formis (deforma '
si ralligni. = comp. dal pref. lat. r [e]
propr. 'raduno ', che è dal fr. rallier 'riunire, radunare
i de septembre. = comp. dal pref. lat. r [e]
attivo e neutro. = comp. dal pref. lat. r [e]
con ui. = comp. dal pref. lat. r [e]
una dimenticata speranza. = comp. dal pref. lat. r [e]
capo gratta. = comp. dal pref. lat. r [e]
bonvensin da la riva, 1-116: dal grogn e dal narise si ex la
la riva, 1-116: dal grogn e dal narise si ex la negra flama;
di vertù fiorita, / la qual procede dal su'gran valore. trattato dei peccati
poesie musicali del trecento, lxxxiv-118: dal cielo scese per iscala d'oro / una
. ant. che è già uscito dal nido, che può ormai andare di ramo
giovane fuor del nidio, così detto dal seguitar la madre di ramo in ramo.
= fr. ramage, deriv. dal lat. ramus (v. ramo1)
ripulitura del bosco o, anche, dal normale processo di ricambio vegetativo. -anche
si usa dagli aretini e fu registrato anco dal redi. barbaro, 6-no: gioca
da rama1 col suff. -aglia, anziché dal fr. ramaille o dal lat
-aglia, anziché dal fr. ramaille o dal lat. ramalia, plur.
di ramaglio o, secondo alcuni, dal fr. ramulette o spagn. ramiliete.
e, dato mano al ramaiuolo che pendeva dal capifuoco, si servì a suo talento
e quivi facendole bollire con i ramaiuoli dal bucato lo faceva gettare addosso agli inimici
: acido caprarico. = dal nome del genere ramalina, deriv. dal
dal nome del genere ramalina, deriv. dal lat. ramale (v.
uno con minaccie. la voce viene dal romanzo in cui sono lunghe e noiose dicerie
lat. scient. ramafithecus, comp. dal nome di rama, mitico eroe indiano
rama, mitico eroe indiano, e dal gr. ri$r] xo <; '
dalle febbri malariche o, anche, dal rovello dell'invidia). tommaseo [
]: 'ramata ': / passaggio dal canale emissario alla paratia, dov'entra
la scalinata centrale rosa e vertebrata, dal cui tratto finale, verso il portone della
quelle grandi erte. = dal savoiardo ramasse (v. ramazza1).
simil. e al figur. flagellato (dal vento). savinio, 1-42:
la portata... termine dato dal dudleo, il quale scrive che era
= dal fr. ramberge (nel 1548; anche
di calore e di elettricità, dal caratteristico colore rosso, che fonde a 1083
dante, inf, 14-108: dentro dal monte sta dritto un gran veglio. /
fosse di rame, / pur el pareva dal dolor trafitto. statuto della gabella di
mediante l'aiuto di quattro raggi ch'escono dal centro, cioè dal capo di uno
raggi ch'escono dal centro, cioè dal capo di uno di essi legni [cilindrici
ae] ràmen -tnis, deriv. dal class, aes aeris 'rame, bronzo
, di colore giallastro, che si ricava dal fungo stereum rameale. =
stereum rameale. = deriv. dal nome [stereum] rameale (v.
[la maggiorana] a ramelle spiccate dal cesto con un poco di barba.
ramengo ': barca abbandonata, rimossa dal suo posto, lasciata andar per il
sono strazze e ramenta. = dal lat. ramentum (v. ramento1)
= dallo spagn. ramentos, che è dal lat. ramentum 'raschiatura 'e
avevano ceduto il posto alle diafane pere dal rameo stelo attorcigliato e rosso dentro un
. targioni tozzetti, i-275: il luogo dal quale compariscono i fiori o i loro
, 5-3-138: che differenza fate voi dal tronco a rami d'un albero o da
che spesso a camin si trovano, dal camino ancor spesso si derivano rametti li
et il ramo di ólana, discosto dal mare circa ottanta miglia, faceva un
, in provincia di torino. = dal toponimo [li \ ramìe, propr.
v. ramia); voce registr. dal d. e. i. (che
, colombi salvatichi, ramieri. = dal fr. ramier (nel sec. xiv
voce dotta, comp. da rame e dal tema del lat. ferre 'portare
lat. scient. ramifer, comp. dal class, ramus (v. ramo
ramus (v. ramo) e dal tema di ferre 'produrre '.
più derivazioni o rami che, staccandosi dal punto comune d'origine o dal corpo
staccandosi dal punto comune d'origine o dal corpo principale, si distendono in direzioni
organo). leonardo, 3-289: dal detto lago di sangue derivano vene,
lat. mediev. ramificare, denom. dal class, ramus (v. ramo1
voce dotta, comp. da ramo1 e dal tema dei comp. del lat.
= voce dotta, deriv. dal lat. scient. ramigena, nome
penicillium, a sua volta comp. dal class, ramus (v. ramo1)
, ramus (v. ramo1) e dal tema del gr. yiyvo ^ i
e nella discesa della vailetta non lungi dal dirupato alveo del fiumicello bondione, trovansi
a quelle sottili scagliette che si staccano dal rame nel picchiare col martello.
da un paese all'altro, mangiati dal sole e dalla fame. f. m
, 1-142: la neb- biolina azzurrognola dal fiume ramingava verso la bufa- lotta.
del nidio è migliore e quasi mai dal signor non fugge: e questo si
nido; raminghi quegli che novellamente usciti dal nido non volano ancora molto, ma
creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido focolare... di là,
). cesarotti, i-xxi-23: scoperto dal re, fu posto in ceppi,
senza legge e senza meta, portato dal vento (una nuvola, una foglia
6. incerto o confuso, lontano dal vero o dal giusto (la mente
incerto o confuso, lontano dal vero o dal giusto (la mente, il pensiero
ramingo sulla muraglia. = dal provenz. ramenc, propr. 'che
va di ramo in ramo 'deriv. dal lat. ramus (v. ramo1)
mestolo bucherellato usato per togliere la panna dal latte. 3. polvere di rame
alcuni, dall'inglese rummy, deriv. dal gerg. rami, di etimo incerto
insieme delle teorie so stenute dal logico e grammatico francese pierre de la
pierre de la ramée; voce registr. dal d. e. i.
lunga fila. = comp. dal pref. lat. r [e \
resti di carniccio. = comp. dal pref. lat. r [e \
ramanna e'rracencia. = comp. dal pref. lat. r{e] -,
colla rastellina. = comp. dal pref. lat. r [e]
divino. = comp. dal pref. lat. r [e]
di marte. = comp. dal pref. lat. r [è \
in gioiore. = comp. dal pref. lat. r [e \
mantello dell'umiltà. = comp. dal pref. lat. r [e \
ha nel petto, sia fatta dal rammarginaménto della ferita ch'ei si fa da
, 2-327: se la ferita non divide dal corpo alcuna parte, non v'
di fusione. = comp. dal pref. lat. r [e]
due fenditure come due belle ferite rammarginate dal forno. 2. figur.
si rammarca, / tal voce uscì dal cielo e cotal disse: « o navicella
vostra scrittami da bologna, e ora dal nostro de cesare intendo che vi rammaricate
morte; / e la sua vita dal corpo volando via venne all'oscuro,
non ha ragione. = comp. dal pref. lat. r [e]
i loro rammarichii nascono in ultimo costrutto dal veder trionfante la causa della redenzione italica
iv-1-400: pensava che io fossi torturato dal rammarico di averle fatto tanto male e
rammarico di averle fatto tanto male e dal timore di non meritare tutto il suo
caro, 12-i-240: ora, invitato dal suo doglioso rammarico, non mi posso
con ansia alla vedovanza, già rosa però dal rammarico che avrebbe potuto goderla soltanto un
vi-497: la cavalleria austriaca, incalzata dal generale rivaud, moschettata dalle siepi di
di concavità. = comp. dal pref. lat. r [e \
un grembo. = comp. dal pref. lat. r [e \
state due donne. = comp. dal pref. lat. i \ é \
distribuire a mazzetti. = comp. dal pref. lat. r [e \
né rammembranze de'passati deliri. relazione dal giappone, 99: se ne sono fatte
fu riconosciuto da ifigenia... dal suo affermamento e dal rammemoramento di certe
ifigenia... dal suo affermamento e dal rammemoramento di certe cose come d'una
magalotti, 26-140: cominciò il discorso dal rammemorare tutti gli amici suoi di firenze,
stati dati confusamente nella infanzia erano obliterati dal disuso, dal non sentirli mai rammemorare
nella infanzia erano obliterati dal disuso, dal non sentirli mai rammemorare. 4.
rammemorativo deltobbligo che hanno di verificare dal canto loro ciò che, con
ieri 25 d'aprile ho auto in regalo dal signor nicola nicolai banchiere mio amico una
preziosa tavola di boccaccio boccaccino, ramemorata dal panni nel 'distinto raporto '.
e nodrirsi possa. = comp. dal pref. lat. r [e]
f f = comp. dal pref. lat. r [e]
del fr. ramender 1 riparare '(dal sec. xvi). rammendato
mancò tra i popoli di grecia chi volle dal suo naufragio camparla. -con
. franco, 5-73: maestro tomaso dal garbo, fiorentino,... mostrava
tiene ferma. = comp. dal pref. lat. r [e]
a mano, secondo la prescrizione rammentata dal caporale. 2. citato,
a fare i dotti che meglio impararla dal popolo e purgarla da'modi stra
nessuna ragione. = comp. dal pref. lat. r [e]
ipocriti? ». = comp. dal pref. lat. r [e]
molti milioni. = comp. dal pref. lat. r [e]
!) tedesco. = comp. dal pref. lat. r [e \
rammodemata secondo il gusto del secolo xvi dal varchi e dal tolomei. -con
il gusto del secolo xvi dal varchi e dal tolomei. -con riferimento a costruzioni
i-156: la porta di atina vista dal di fuori appare tutta rammodemata e dipinta
principe suo figliuolo. = comp. dal pref. lat. r [e]
lecchetto! = comp. dal pref. lat. r [e]
delle tre nuove lingue e che sin dal secolo x era stata la prima a rallegrare
notizie belle. = comp. dal pref. lat. r [e]
: passo passo, sull'asfalto rammollito dal caldo, i due carabinieri s'incamminarono.
poco a poco nell'anima sua rammollita dal voluttuoso languore che l'aprile ispira.
verga, ii-140: nanni, rammollito dal letto e dalla malattia, lasciava dire
per 'imbecille ', è tolto probabilmente dal fr. 'ramolli '= '
. n. 4 è per accostamento dal fr. ramolli (dalla seconda metà del
quasi facendone monte. = comp. dal pref. lat. r [e]
/ d'elisirvite. = comp. dal pref. lat. r [e]
lenguegtia, 1-230: fu egli invitato dal sonno al letto che dalla stanchezza gli
verseggiatura e dell'essermi tanto quanto rimosso dal mio sistematico rigore di fedeltà, a
calore di sangue. = comp. dal pref. lat. r [e]
chiaro, mai vagante, mai rammorbidito dal velo delle lagrime. 4.
.. sono per lo più alieni dal fare ad altri nocumento. molineri, 1-185
più volte. = comp. dal pref. lat. r [e]
'tempi. = comp. dal pref. lat. r [e]
giusta battaglia. = comp. dal pref. lat. r [e \
e buoni disideri. = comp. dal pref. lat. r [e \
sulla tela. = comp. dal pref. lat. r [e \
o trecce false. = comp. dal pref. lat. r [e ~
partiva, era subito presa, rammulinata dal vento, scagliata lontano. paòini, 28-185
a me! = comp. dal pref. lat. r [e]
rammuricando. = comp. dal pref. lat. r [e]
lat. scient. rhamnaceae, deriv. dal nome del genere rhamnus (v.
. composto organico che proviene per cristallizzazione dal benzene e che produce per ossidazione ramnosio
lat. scient. rhamnales, deriv. dal nome del genere rhamnus (v.
(v.); è registr. dal d. e. i.
lat. scient. rhamneae, deriv. dal nome del genere rhamnus (v.
centurie di cavalieri, le quali chiamò ramnensi dal suo nome, taziensi da tito tazio
dalla, cristallizzabile, che si estrae dal 'ramnus tinctoria. lessona, 1236:
[osio]; voce registr. dal d. e. i. ramninite
deriv. da ramnina-, voce registr. dal d. e. i. ramnite
ramn [osio \; voce registr. dal d. e. i.
dalla corteccia dai quali si estraggono sostanze dal potere purgante o colorante; fra le specie
(e poi scient.) rhamnus, dal gr. pà (j. vo
. ramnoemodina. = deriv. dal nome della specie ramno catart [ico \
. acido ramnoeptonico: ossiacido monocarbossilico derivato dal ramnoesosio. = deriv.
. alcole derivato dall'eptosio, ricavabile dal lattone dell'a- cido ramnoeptonico.
(v.); voce registr. dal d. e. i.
. alcole derivato dall'esite per riduzione dal ramnoesosio. = comp. da ramno
); la var. è registr. dal d. e. i.
. acido ramnoesonico: ossiacido monocarbossilico derivato dal ramnosio. = deriv.
esosio contenente un gruppo aldeidico, ricavabile dal lattone dell'acido ramnoesonico.
); la var. è registr. dal d. e. i.
. acido ramnonico: ossiacido monocarbossilico derivato dal ramnosio. = deriv. da ramno
. acido ramnoottonico: ossiacido monocarbossilico derivato dal ram- nottosio. = deriv
ottosio contenente un gruppo aldeidico, ricavabile dal lattone dell'acido ramnootto- nico.
v.); voce registr. dal d. é. i.
sm. chim. monosaccaride metilico derivato dal pentosio, presente nei fiori e nelle
parte legnosa dell'albero che si diparte dal tronco e porta fiori, foglie e
-ramo di secondo ordine: quello che deriva dal precedente e dal quale si sviluppano i
: quello che deriva dal precedente e dal quale si sviluppano i rametti e i
maturo leggiermente e sanza violenza si dispicca dal suo ramo. petrarca, 126-40: da'
serventi d'officio... portino dal lato destro una mezza croce, con li
posto sopra un ramo della marina, dal quale si denomina il luogo vicino,
dell'orecchia che è sopra l'orificio, dal quale si spandono rami sottili alle radici
malatesta malatesti, 1-153: sola electa dal superno ramo / fusti a descender giù
. e. cecchi, 9-36: dal cespite fiorentino e toscano si stacca un nuovo
il ramo fm, si conduca ad esso dal punto p una perpendicolare pd, sarà
immoto come i ramoni di un albero che dal cortile nereggiava sul mare.
signif. e di etimo incerto: forse dal fr. ant. ramon (nel
disprezzo, vote zucche. = dal nome proprio ramo, adattamento del fr.
, 3-210: 1 remolacci dalla cma e dal giappone, dall'asia minore il ciliegio
ramolaccino (v.). = dal lat. armoracium, var. di armoracia
sale e pepe. = dal fr. rémoulade 'salsa piccante con aglio
voce diai della francia sett. rémola o dal piccardo ramolas 'ramolaccio \
= voce di area sett., dal piemont. ramuliva, comp. da
calda e molto acuta. = dal lat. armoracia, di origine italica secondo
. /... / oggi ancor dal suo ramoroso tetto, / lusinghiera di
di rame, a sua volta deriv. dal frane, ant. hrama 'intelaiatura
quale, dopo vent'anni di vedovanza, dal ramoscello d'ulivo benedetto, a piè
con la sua manona ne alza su dal mucchio i ramoscelli a più palchi.
, 3-254: quel ramoscello, che parte dal ramo di ficheruolo e va a fare
un ramoscello di pazzia. = dal lat. volg. * ramuscellus, deriv
. stuparich, i-94: la riparava dal sole una pergoletta di vite ramosa.
annose / sulle pendici alpine / già dal ramoso crine / scuotono il tardo gel.
pianta marina che s'indura quando si cava dal profondo del mare... l'
composte da un numero di pezzi diverso dal consueto, o anche di uno smalto
adesso, e lui conta le pulsazioni trasmesse dal nervo cranico ai centri cerebrali. il
rampa ', da 'rampare 'ossia dal salire su ch'essi fanno di sotto
cima alla rampétta apparve milton. = dal fr. rampe (nel 1669),
, ii-771: un rivolo purpureo dal rostro / colava sul mio braccio imporporato /
m'era. = dal germ. * hrampa 'contrazione ',
mano e richiudendole a pugno a partire dal mignolo (il gesto che indica l'
il pendino gli sarebbe assai favore, e dal principio vuole esser poco e non troppo
», febbraio 1986], 55: dal '700 all'800 il biliardo troneggia
elogio ad un piedestallo. = dal fr. ramper (nel 1190) '
1190) 'arrampicarsi ', deriv. dal frane, hrampon 'contrarsi '.
i rampali di gerico. = dal fr. rempart (nel 1370),
valerianelle fra i crepacci e la casina emergente dal bosco. -rampa di scale
rampata è di granito rosso, patinato dal tempo. pasolini, 3-234: arrivarono
con le rampate di scale bianche illuminate dal sole. 2. strada in
, secondo la classificazione degli uccelli fatta dal cuvier: palmipedi, trampolieri, gallinacei,
3. per simil. risalire in superficie dal sottosuolo (una sorgente).
. capuana, 12-27: nel chiosco dal cupolino di legno a graticola, coperto di
mediev. rampina (nel 1284), dal catal. rampi. rampinàio,
deriv. da rampinor; voce registr. dal dizionario delle professioni. rampinare
: a casnate, quando un tizio scompare dal paese, tutto il paese corre giù
al laghetto con la tampinerà. = dal lomd. rampinèra, deriv. da rampin
deriv. da rampino1-, voce registr. dal dizionario delle professioni. rampinismo
nel muro. pascarella, 1-158: uscendo dal castello dovetti ripassare davanti ai macellari,
tremolare la gigantesca ombra del vecchio dottore dal profilo a rampino. -che
xii-249: sappia tutto il mondo che infin dal primo dì ch'io incominciai a studiar
deriv. da rampa1-, voce registr. dal dizionario delle professioni. rampo
una sua nipote che rientra troppo tardi dal cinematografo. -assol. francesco
: il boccaccio, essendo mordace- mente dal popolo rampognato che dentro la sua 'genealogia
, che si biasima e rampogna / dal dotto redi, qui da tutta gente /
siri, ix-244: longavilla si astenne dal rampognare a'deputati il loro silenzio sopra
parte de'travagli della regina quando era perseguitata dal cardinale di richilieù. f. f
a cercar la schiavitù. = dal provenz. ramponar, che è dal fr
= dal provenz. ramponar, che è dal fr. ant. ramposner, di
nel senso di 'cacciare fuori dal coro secondo altri, deriv. dal
dal coro secondo altri, deriv. dal lat. repugnàre 'contrastare 'per incr
gentildonna, rampognata tuttavia e tormentata innocentemente dal perverso e pessimo marito, non potendo
, continuamente sollecitati, pressati, rampognati dal sergente. -sottoposto a critica.
tu mandassi in sogno / e l'angelo dal ciel che l'ammonisse? / certo
; aus. avere). spuntare dal terreno, germogliare (una pianta, un
in aria e i getti che rampolleranno dal gambo metteralli dilicati e odorosi. tommaseo
odorosi. tommaseo, 5-549: alto dal tenue seme si spiegano / in fiore
, 1-ii-217: rampollavano ad ogni generazione dal ceppo degli annobon, come per un destino
e la grazia, la uale rampolla dal ricco fonte dell'umanità, il quale non
i- 312: la pietà rampollava dal suo cuore, ricordando sem> re l'
collegarsi ad alcun sistema, ma rampolli unicamente dal fatto artistico ed a quello unicamente si
del suo medico psicanalista, lascia rampollare dal suo conscio e dal suo subconscio i
psicanalista, lascia rampollare dal suo conscio e dal suo subconscio i ricordi della sua vita
deputati olandesi ad illuminarsi e chiarirsi che dal canto de'francesi non era rampollata la
una verità comprovata dagli esempi, confortata dal senno di tanti grandi, se verrà
, 1-32: affrettatevi a questo fiume rampollato dal paradiso terrestre. 2.
terzo figlio, venuto tardi, rampollato dal terzo talamo, sarebbe quasi certamente,
annunzio, iv-1-655: questa lingua, rampollata dal denso tronco latino con un rigoglio d'
: tutti convengono in questa affermazione rampollata dal caffè e dalle ciabatte dell'overbeck.
simplice infante non sì lieto coglie / dal suo natio rampollo il frutto caro. gaiucci
], 79: del ceppo dal platano vanno sempre germogliando rampoli e,
che si recidono a mezzo decimetro di distanza dal tronco, e si chiamano 'rampolli
3. vena d'acqua che scaturisce dal terreno con un forte getto. -
, 2-i-260: per poco non pullularono dal di lui successo nuovi rampolli di turbolenze
consideri che il rampollo dacoromano fu tratto dal tronco italico fin dalla fine del secolo
dai rimettiticci. = probabilmente dal lat., rami pullus 'pollone del
gran diavolone, / e questo è malagriffa dal rampone. / con quel rampone agriffa
il qual rampone non però fosse più rilevato dal ferro che quanto sariano tre spaghi rivolti
lat. scient. ramularia, deriv. dal class. ramùlus (v. ramulo
= voce dotta, deriv. dal lat. ramùlus (v. ramulo)
d'una rana schiacciati in sua assenza dal piè d'un vitello, ne scampa uno
non affogare oltre che a buttarmi in acqua dal bordo della piscina non proprio con la
: la garritrice rana non può esser divelta dal padule. g. c. croce
193: mai non si caverebbe la rana dal pantano. guerrazzi, iif-168: tu
lat. scient. ranales, deriv. dal class, rana (v.
ritrova nelle piante e nell'erbe; esce dal suo ano una spezie di schiuma;
dotta, lat. scient. ranatra, dal class, rana atra 'rana scura
magalotti, 1-158: quella polvere ranciata dal messico, che in spagna chiamano più
). lubrano, 2-35: storditi dal frastuono son certi infarina- telli di profana
un sugo di aglio bollente per preservarli dal rancido e dalla muffa. -aspro
, v-440: gli aforismi o son maturi dal riflesso o son acerbi per lo stile
, l'aurora, una zona illuminata dal sole, una luce). dante
è giunto. tesauro, 2-322: già dal ceruleo mare salendo l'umida aurora,
capo, né starsi dalle orecchie e dal collo quelle divise le quali, in
12: veramente il rancio che abbiamo dal governo è molto scarso, ed enorme il
se la potenza d'un'armata si misura dal fragore che manda, allora il sonante
nella stiva, di qua e di là dal boccaporto grande, a prua.
rancharse 'alloggiare ', che è dal fr. se ranger 'disporsi in file
(v.); è registr. dal d. e. i.
disabitata, sempre silenziosa. = dal napol. rancèfellónè, comp. dal lat
= dal napol. rancèfellónè, comp. dal lat. cancer 'granchio 'e
particolar maniera di zoppicare e differisce perciò dal generico zoppo. deamicis, xlii-51: e
ficcarsi sotto un divano alto appena tre dita dal suolo. jahier, 86: le
che la fama gria. = dal got. * wranks 'slombato 'o
wranks 'slombato 'o, meglio, dal verbo * hrinkan 'torcere, piegare
per dissimilazione; è registr. dal d. e. i.
rancone del ditto magnifico. = dal fr. ranqon 'riscatto ', che
. ranqon 'riscatto ', che è dal lat. rédemptio-ónis (v. redenzione)
di patria che tre parti, curvate dal giogo, atterrite l'una dall'altra,
ne'rancori di due fierissime sette e divezze dal guerreggiare, salvino la repubblica. mazzini
, poiché appartiene alla camera virtualmente fin dal 1873, ma vi entrò appena nel 1876
(1080 c.), deriv. dal lat. tardo rancor -dris
. rancore); è voce registr. dal d. e. i. (che
v. rancuràr), deriv. dal lat. rancor -àris (v. rancore
canna o d'altro che si fa girare dal muratore in un chiodo confitto in mezzo
la lista. = deriv. dal gotico * randa * orlo, lembo '
, 657: il randagio pitocco entra dal fabbro, / nella fucina aperta, e
panche dormivano alcuni randagi, chiamati lì dal locale riscaldato. 2. che
. 3. che vaga separato dal branco (un animale). crescenzi
. anar aratge), che deriva dal lat. erraticum * vagante '; se
significato n. 2 pare ammettere la derivazione dal lat. haerénda 'ciò che stringe
il quale rohlfs suppone invece la deriv. dal lat. volg. renda, gr
dotta, lat. scient. randia, dal nome del botanico inglese /. rand
randon 'impetuosità '(che è dal frane. * rant 'corsa ')
l'avrebbe portato. = dal fr. ant. e prov. randon
. genere di resedacee africane. = dal nome del botanico ingl. i. rand
. xviii); voce registr. dal d. e. i. (che
. quésti molluschi s'incontrano fossili fino dal terreno faluniano. le specie viventi si
america centrale e meridionale e sono caratterizzati dal becco enorme, alto, fortemente com-
dotta, lat. scient. rhamphastidae, dal nome del genere rhamphastos (v.
lat. scient. rhamphastos, deriv. dal gr. pà [jupo <;
dalle ranfie di papa gregorio. = dal longob. rampf, da avvicinare al frane
v.); voce registr. dal d. e. i. (che
lat. scient. rhamphiophis, comp. dal gr. pàscti; 'becco adunco
lat. scient. rhamphichthyidae, comp. dal gr. pànqxx; 'becco adunco
dotta, lat. scient. rhamfihus, dal gr. pàn-pcx; 'becco adunco
il rhamphocoelus passerina, detto comunemente tanagra dal groppone scarlatto. = voce dotta
lat. scient. rhamphocoelus, comp. dal gr. pàfxcpoi; 'becco adunco
dotta, lat. scient. rhamphorhynchidae, dal nome del genere rhamphorhynchus (v.
lat. scient. rhamphorhynchus, comp. dal gr. pà|a . = voce dotta, comp. dal gr. pà (j. spostano trasversalmente al senso di marcia dato dal trattore che la traina; rotando, i 'accomodare, aggiustare '), dal fr. ranger, denom. da rang da un altro rombo diverso da quello dal quale spirava. = dal fr quello dal quale spirava. = dal fr. se ranger 'disporsi '( adopra per rimuovere i pezzi di ghiaccio dal loro sito, quando gli impediscono nell'acqua o capriolo tra noi. = dal fr. ant. rangier (sec. (sec. xiii), che è dal danese rensdyr 'animale cornuto '( rangiformis. = voce dotta, dal lat. scient. cladonia rangiferina (
: gianbatista caporali, mal chiamato benedetto dal vasari, dal baldi- nucci e da
caporali, mal chiamato benedetto dal vasari, dal baldi- nucci e da altri, tiene
ii-3-76: tra costoro / ciaschedun, dal più vile e più volgare / bagaglion al
presentava a sinistra, provenienti contro sole dal fondo della strada, i ranghi serrati
1237: 'rango ': vocabolo preso dal francese e usato nella nostra marina,
da una certa classe sociale. = dal fr. rang (fr. ant.
) o, secondo altri, deriv. dal lat. ìracùndia 'ira '
; la var. è registr. dal d. e. i.
dotta, lat. scient. ranidae, dal nome del genere rana (v.
voce dotta, comp. da rana e dal lat. -formis, deriv. da
dotta, lat. scient. raninidae, dal nome del genere ranina, dimin.
, n. 8; voce registr. dal d. e. i. (che
vuol piover presto. = comp. dal pref. lat. r [e]
coll'aria rannerisce. = comp. dal pref. lat. r [e \
mio capo. = comp. dal pref. lat. r [e]
, xxxviii-5: di tutte le licenze che dal detto fiscale per l'avvenire si daranno
, di sentirsi protetto, di ripararsi dal freddo o da eventuali colpi, per
piovene, 1-250: si alzava poco dal letto, o solamente per rannicchiarsi in
bel le- prettin, ch'a me dal braccio / pendente prigionier l'orecchio rese
. verri, 2-i-2-70: la mano stessa dal principe sul corpo ecclesiastico ha fatto rannicchiare
si rannida / poi che sfregiato fu dal piombo in caccia. 3.
a suo vantaggio. = comp. dal pref. lat. r [e]
destinato a ricevere il ranno che passa dal colatoio. burchiello, 142: i
inseparabili dalle botteghe dei barbieri i rasoi dal colatoio e dal ranniere. monti,
dei barbieri i rasoi dal colatoio e dal ranniere. monti, xli-6-464: gli accademici
la prova che la calcina è un preservativo dal contagio della volpe sul seme del grano
2. per simil. vino dal sapore alquanto aspro. nievo, i-vi-350
: ma ch'egli non si partì mai dal messo, e fé bene. pataffio
il dio del- l'armi / scender dal ciel per fare una quistione / e poi
ipotesi più accreditata lo fa derivare dal longob. rannjà 'mezzo per ammollire
fanno ogni cosa? = comp. dal pref. lat. r [e \
più pesanti iatture, che li soprastavano dal rannodaménto delrarmate confederate e dall'esecuzione de'
, n-ii-13: lo imperatore, mosso dal pericolo, rannoda e spinge tre compagnie di
, una successione di pensieri e ragionamenti dal punto in cui sono stati interrotti;
in pochi punti. = comp. dal pref. lat. r [é]
l'acqua domattina. = comp. dal pref. lat. r [e]
, la var. rannùgolo è registr. dal penzig. ranòcchia (ant.
-non si potè mai cavare la ranocchia dal pantano: è impossibile modificare abitudini o
.]: 'ranocchiai ': così dal rimanente dei toscani son chiamati per beffe
o botticine, di maniera che paiano piovute dal cielo. cavacchioli, 135: a
. 2. figur. persona dal corpo esile e minuto, spesso però
stare i ranocchi. = dal lat. ranunculus (divenuto * ranucùlus per
= voce sicil., forse deriv. dal fr. ant. renterie 'ren
solo all'auscultazione del torace, prodotto dal passaggio dell'aria in alveoli polmonari o
, 8-263: le lacrime furono interrotte dal singhiozzo violentissimo che s'associò presto a un
tedesco a voce alta e in cadenza dal caporale che li impartiva, li precedeva
. o derivata, secondo l'alessio, dal lat. ramìtes 'bronchi '(
vederla bastonare / dal prefato suo consorte / la lasciò l'
, che si forma sotto alla lingua dal condotto escretore della ghiandola sottomascellare, quando
ranunculaceae (jussieu), deriv. dal nome del genere ranuncùlus (v. ranuncolo
la var. ranunculacee e registr. dal d. e. i. (che
di maometto iv, a costantinopoli, dal qual paese poi sen diffusero tante belle
gialli e con la particolarità di produrre dal centro del primo fiore un altro fiore
dissimilazione regressiva da un * lanzagnolo, dal tose. dial. lansagne, tamagne '
dotta, lat. scient. ranzania, dal nome del naturalista bolognese c. ranzani
. belli, 7: nel partir dal servigio della serenissima infanta verso italia era
che si dice aver cavato tanto esorbitantemente dal proprio reggimento per ranzonare la propria libertà
ranzonò tosto con esso lui, concedutogli dal re. = deriv. dal fr
concedutogli dal re. = deriv. dal fr. rangonner (nel xiii sec.
una galera così penosa. = dal fr. rangon (nel 1549; nella
xiii sec.), che è dal lat. redemptio -ònis; cfr. anche
e la forma sett. reenzon (attestata dal d. e. i. nel
della digestione e della nutrizione. = dal lat. rapa, propr. neutro plur
= voce piemont., probabilmente deriv. dal longob. rappe 'grappolo ':
suff.; è registr. anche dal penzig. rapacciòlo (rapaciòlo)
uomini, li corpi de'quali essendo dal mare gittati a terra, furono divorati da
, secondo la classificazione degli uccelli fatta dal cuvier: palmipedi, trampolieri, gallinacei,
non sia con purità e convenienza impartito dal clero, se il misuriamo dai deplorabili frutti
. ciro di pers, 73: tal dal tempo rapace onta ricevi: / così
tuo signor ben anco puote / scamparti appieno dal rapace dritto / che morte ha sopra
, iv-i-ioi: tutti quegli uomini, dal naso adunco e dagli occhi rapaci, si
sicuri a'signori per cagion delle forti chiusure dal divoramento e rapacità de'villani. buonaccorso
pomi che, per non esser ancora cotti dal sole si mostrano, ne la tenacità
borse il ritorno di (riolitti, dal quale si teme una accentuazione della rapacità
deriv. da rapa1; voce registr. dal d. e. i. (che
costruendo un eccessivo numero di edifici. dal nome della cittadina di rapallo, dove avvenne
rapallizzare '. = denom. dal toponimo rapallo, col suff. dei verbi
nonno mi conduceva, quella mattina, dal maniscalco a farmi rapare con la macchinetta
epidemia di tifo che devastò il messico dal 1892 al 1895, le figliuole, allora
lunghe, che la fame le caccia dal covo, vengon [le lepri]
è ancora stato rapato. = dal fr. ràper, denom. da ràpe
medesimo che noi chiamiamo rapastrello. = dal lat. rapistrum (v. rapistro)
che fa 1 fiori giallastri. = dal lat. rapistrum (v. rapistro)
, 2-122: a un ragazzo che toma dal parrucchiere... gli si dice
d'agente da rapare1-, voce registr. dal dizionario delle professioni. rapatóre2,
vanno per provedersi della foglia di tabacco dal levante e del rapè dalla francia. parini
, lat. rapeion -ónis, forma aplologica dal gr. pa7u8rjiov.
/ soavissimamente al sommo amore: / e dal suo corpo a poco a poco astratta
28: scipio, io fui ratto dal cantar celeste. -accogliere nella mente.
e. i., deriverebbe invece dal lat. lapis -idis 'pietra '.
.. /... / andò dal calenzuolo e dal fringuello, / dal
.. / andò dal calenzuolo e dal fringuello, / dal raperin, dalla colomba
dal calenzuolo e dal fringuello, / dal raperin, dalla colomba: in somma /
epidemia di tifo che devastò il messico dal 1892 al 1895, le figliuole, allora
si capiva, anche senza guardare, dal fragore altissimo della rapida. = femm
volare in alto le nubi portate rapidamente dal vento. algarotti, 5-202: voi potete
poligamia dioecia di linneo, sta- ilito dal ai lui figlio, che ha per tipo
lat. scient. rhapis, deriv. dal gr. pani; - (so
sole che immediatamente ricevono dalle piogge o dal disfacimento delle nevi: e ad essi si
la rapidità frenata vibrò nel suo corpo dal tallone alla nuca. -capacità dell'immaginazione
sul tigri, fiume rapidissimo, non lungi dal luogo dove era anticamente posta la tanto
un gesto rapido, violento, si strappò dal collo la collana dallo smeraldo e la
pananti, ii-268: nei benefizi inspirati dal cuore l'impulso della pietà è rapido
... con audace anacronismo si fa dal rapimento della secchia originare.
secondi offre un prodotto assai prosaico contrassegnato dal prosaicissimo nome di finzione. -stato psichico
di finzione. -stato psichico di estraniazione dal mondo esterno proprio di chi è attratto
piacere sessuale. chiari, 1-ii-47: dal tumulto e dallo splendore d'una mensa
estatico che mi straniò d'un tratto dal luogo e dal tempo. gadda conti
mi straniò d'un tratto dal luogo e dal tempo. gadda conti, 1-224:
, 3-173: il sole spuntò radioso dal pavimento, destò gli sposi a una
, iii-2- 1146: ed ecco anche dal suo cuore sgorga la melodia in rapimento
un caso singolarissimo di passaggio e rapimento dal * tempo 'meccanico e dozzinale a quello
conto, dalla speranza della rapina, dal tripudio del disordine, dal piacere insolito
della rapina, dal tripudio del disordine, dal piacere insolito di sovrastare e ai esser
e pellegrina, / pria che aver dal nemico i danni estremi, / con volontario
nostri postici timoni ci furono con rapina dal mare stirpati. martello, 6-i-199: noi
: quando vide la timida donzella / dal fiero colpo uscir tanta ruina, /
ripieno, / simil a quel che spira dal bel seno, / ond'amor fa
: vento che scendi a rapina / dal turrito temporale, / con le foglie
/ snida e sradicami a sangue / dal vecchio cuore il mio male.
, perché elio cacciò da sé e dal suo oste molti e nominati mormoratori ovvero rapinatori
lat. scient. rhapinia, deriv. dal gr. pam? 'verga '
caledonia. = voce dotta, dal nome dell'umanista francese r. rapin
hortorum libri '; è regista-. dal d. e. i.
soffici, v-2-622: eravamo usciti insieme dal pigia-pigia della verifica doganale, molto meno
: non vince la juventus in trasferta dal lontano 27 ottobre, giorno in cui
con raggiri, separandola dalla famiglia o dal suo ambiente, per lo più
anno i garzoni e le donzelle da divorarsi dal suo minotauro. s. maffei,
replicabili di quel clero, eccolo, dal medesimo cinto, che discende nel- risoletta
, quando ebbe forza di tirar giove dal cielo in terra, per rapir lui dalla
: or via, donzelle, / rapiteli dal sen dell'erbe madri, / empitevene
857: un giovane, stando di là dal fiume e desiderando d'udire le sue
, ii-1-629: le onde, leggermente increspate dal venticello che rapiva i profumi dalle piante
, fu rapita via e come ingoiata dal prepotente vortice del sole, fu costretta
con subita forza a sé rapito / dal seme femminil, nascono i figli / simili
femminil, nascono i figli / simili allor dal patrio seme al padre, / dal
dal patrio seme al padre, / dal materno alla madre. -spostare o
, 5-57: il moto nasce / dal cuore, e... ciò pria
cuore, e... ciò pria dal voler nostro / procede, e quindi
poiché allora è noto / ch'è rapita dal corpo ogni materia / ad onta nostra
per la poesia chi rapir non si sente dal suo stile e dagl'incomparabili tratti che
delle cime al carso della guerra visto dal piano, e mi rapiva completamente verso passate
pensa, è rapito dalla morte e dal giudicio di dio. s. bernardo volgar
che [il leopardi] fosse rapito dal colera, essendo stato vittima di un
al rogo d'eta, / fu dal gran padre suo rapito al cielo.
cagionatole o dalla sua stanchezza o dal mormorio di quell'acque. -danneggiare irreparabilmente
affetto / la caligine oscura / sgombri dal cor, dove scolpita sono, /
, 5-63: quel lavoro, continuamente stimolato dal ministro e frettoloso, inquieto, come
per rapire e. rrappellare i disviati dal loro errore. costo, 1-14: vi
fogli illustri, al re delren rapiti / dal bavarico duce, al cieco oblio
. volg. * rapire, forma metaplasmatica dal class, rapire (v. rapere
portato via, separato dalla famiglia o dal proprio ambiente con la forza o con
... è nato di nuovo dal concilio di trento,... cioè
.. cioè quello il quale nasca dal ratto fin a tanto che la persona rapita
breve orazione, e quasi come rapito dal popolo e costretto per forza a pigliare
. campana, i-2-17-115: inconsideratamente cacciati dal timor della soprastante morte, ponevano speranza
acque della vicina palude, dove o dal proprio peso tirati al fondo, inesperti del
nero aconito e la picciola carne rapita dal fronte del nascente cavallo prima che la madre
subitamente decidevano essere reliquie della verità rivelata dal verbo alle genti ed esser teson rapiti
con impeto, con violenza irresistibile) dal vento, da un gorgo, dalle
dai rami le foglie rapite in giro dal vento. de marchi, iii-2-33: un
, rapita insieme con la sfera stellata dal primo mobile. tesauro, 2-ii-187:
, o sofia, m'hai veduto rapito dal pensiero senza sentimenti. l. salviati
signor, rapito, è ver, dal gran diletto / dello stato ridotto a tanta
nei penitenti flagellati. -posseduto dal demonio. storia di stefano, 2-20
forte: / ai, malvada femena dal demonio rapita, / mal per me mai
gli occhi come rapiti. -distolto dal proprio oggetto (un senso).
. buonarroti il giovane, i-65: dal qual nuovo splendor rapita a forza /
casalicchio, 509: gli uomini, rapiti dal nostro [di noi cigni] canto
'. ficcati in tasca i pugni, dal suo paradiso si teneva discosto, in
son serve ed ancelle, / rapite dal suo bel, dalla sua rara / grazia
ora furono sopraffatte [le truppe] dal numero, ora avventurate dalla mala direzione
fratei l'acqua che move / torpidamente dal gorgo leteo / il piè pallido lava
leggiadra fanciulla, maria venturini, rapita dal più gentil malore che i poeti abbiano
che la morte avesse potuto disiungerlo dal suo valore. l. adimari, 1-104
dietro alle vane speranze de'francesi, rapito dal solo desiderio di migliorare la propria condizione
a quelle a cui arici sentivasi rapito dal proprio genio. 13. ottenuto abusivamente
.. le cariche e gli onori rapiti dal vizio sfacciato. -percepito in
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. [rheum] rhaponticum
scient. [rheum] rhaponticum, dal class, rheuponticum (v. reupontico)
. da raponti [ci \ na e dal tema del gr. yevvào) '
raponzolo (v.). = dal lat. mediev. rapuntium, deriv.
lat. mediev. rapuntium, deriv. dal class, rapum (v. rapo
di lillà sotto la pergola, mosse dal vento. -spiga, pannocchia.
voce di area sett. e tose, dal fr. rape, che è dal lat
, dal fr. rape, che è dal lat. raspa 'graspo dell'uva
signor afrenando come sardo. = dal got. rappa 'rogna rappa4
a sera. = comp. dal pref. lat. r [e \
, ho sofferti in un tratto tre colpi dal fato, per che cagione voi,
successore di urbano. = comp. dal pref. lat. r [e]
rappagaraio ». = comp. dal pref. lat. r [é \
denti sparso. = comp. dal pref. lat. r [e]
-, con valore intens., e dal pari. pass, di appellare (
insieme rappallottansi. = comp. dal pref. lat. r [e]
questo si rappallotola in polvere e ricuocesi dal sole, onde avviene che con esso
bocca ridevolmente. = comp. dal pref. lat. r [e]
morto, trovai tutto il zirbo mutato dal naturai colore in lividiccio, e lo trovai
ne addottrina ed illumina. = dal fr. rapparier 1 appaiare, mettere accanto
ripresa per usanza. = comp. dal pref. lat. r [e]
: rapparecchiali pozione. = comp. dal pref. lat. r [e]
torneremo in polvere. = comp. dal pref. lat. r [e \
gou e del pane rappato. = dal fr. ràpé, pari. pass,
o suo parente senza coscienza! = dal provenz. rapador, nome d'agente da
esilio, da una missione all'estero, dal fronte. siri, 1-i-247
suo regno, li distornasse e impedisse dal consecrarsi affatto agli ambiziosi disegni della corona
per rapire e. rrappellare i disviati dal loro errore. tansillo, 17: ne
si rappèlla. = comp. dal pref. lat. r [e \
, odendo tal romore. = dal fr. ant. rapel (anche nell'
immiseriscono. = comp. dal pref. lat. r [e]
ognor dei scandalezzi, / e poi dal padre superior si viene, / che
quella della volpe. = comp. dal pref. lat. r [e]
, questa collana di perle musicali cadute dal cielo. qui tutto è tratto dal nulla
cadute dal cielo. qui tutto è tratto dal nulla, racchiuso in sé e insostituibile
, ma stampata e ristampata mille volte dal giolito. giuseppe degli aromatari, i8q
cadere. = comp. dal pref. lat. r [e]
rappianarsi con esse. = comp. dal pref. lat. ré] -,
b. davanzati, ii-326: egli, dal re di nuovo e dal marchese e
: egli, dal re di nuovo e dal marchese e altri grandi pregato, si
rappiastra- vano. = comp. dal pref. lat. r [e]
di nuovo o alla meglio. la differenza dal precedente è come tra appiastricciare e appiastrare
il senso figurato. = comp. dal pref. lat. r [é]
tal mondo. = comp. dal pref. lat. r [e]
ad occidente trovasi per alcun tratto circoscritta dal pilato, primo colosso d'una catena che
poneva innanzi, molte cose vanamente ricercava dal senato, alla fine dì sopra dì rappiccava
lasciate che mezz'ora mi discosti / dal tavolino, e se l'istoria grata /
la pisana. = comp. dal pref. lat. r [e \
averà comunicato. = compì dal pref. lat. r [e]
l'amiamo. = comp. dal pref. lat. r [e]
barriera di nizza. = comp. dal pref. lat. fiè \ -,
uomo nei pericoli. = comp. dal pref. lat. r [e]
rappicciolisce e peggiora. = comp. dal pref. lat. r [e]
e si fa in due modi, e dal caldo e dal freddo. salvini,
in due modi, e dal caldo e dal freddo. salvini, 41-293: i
rappigliano. la cera strutta, levandola dal fuoco, si rappiglia. si rappigliano
battoli, 1-4-116: gli cominciò a scolare dal capo un catarro che gli si rappigliò
di rappigliarsi. = comp. dal pref. lat. r{e] -,
303: il seme nell'estrarlo dal cadavere umano rassomigliava nel colore e nella
nella consistenza al latte rappigliato. -indurito dal gelo. landolfi, 20-107: o
/ ravvisi quelle polveri celesti / rappigliate dal gelo degli spazi? 2.
più comune riappisolarsi. = comp. dal pref. lat. r [é]
lui colonna appoggiando. = comp. dal pref. lat. r [e]
fama] non cura di distinguere il vero dal falso, è contenta di rapportare
con sua figliuola rapportato e gittato giù dal sasso tarpeo. idem, i-239: albucilla
siri, ii-577: si lasciava rapportare dal bollore della gioventù a tutte le azzioni
rapportare!). = comp. dal pref. lat. r [é]
rapportatrici, le quali sono i canali adoperati dal diavolo per portar a tutte le case
, tenente colonnello posto nel corpo comandato dal duca d'aremberg, ebbe occasione di
sbattuto fra questi vari dolori, salii dal signor colonnello il quale leggeva i rapporti settimanali
a procedimento penale. esso è sottoscritto dal pubblico ufficiale che lo redige e indica
andare a rapporto di comandante mi distolse dal mio ritiro ozioso. p. levi,
secondo i matematici prendono i loro nomi dal rapporto che hanno col sei. romagnosi,
, 3-i-148: la differenza quantitativa risulta dal rapporto immediato fra due grandezze. gioia
la regolamentazione dei rapporti di lavoro nasce dal fatto che la realtà è andata, negli
relazione fra due soggetti che è regolata dal diritto e comporta in capo a uno
come altri adopera un bastone per preservarsi dal contatto di un animale immondo. c
come uno stantuffo, dentro e fuori dal sesso femminile. ad un certo grado di
bellotto, con sopra una bianchissima cotta e dal collo una stola di velluto verde,
voce dotta, comp. da rapporto e dal gr. (xéxpov 'metro
sei dita. = comp. dal pref. lat. r [e]
signore t.. gli sollevava lievemente dal petto la camicia, che, tutta inzuppata
leopardi, 884: io sono stato arso dal caldo fra i tropici, rappreso dal
dal caldo fra i tropici, rappreso dal freddo verso i poli, afflitto nei
le donne intenditori. = comp. dal pref. lat. r [e \
boicottare le sedute del congresso, astenendosi dal pubblicarne i resoconti. c. levi
isse, e 'l ferro gli cacciò dal petto, / e l'alma se la
con tutto che non hanno potuto ottener dal sant'officio che li proibisca [i miei
fa represaglia e mi vuol cancellare il nome dal mondo, avendo vietato a monsur brugiardo
rappresagliati nel sacco di cartagine si distribuirono dal senato romano ai prìncipi alleati. rappresentàbile
solo rappresentante pubblico, come fu deliberato dal senato. brusoni, 8-55: sogliono
di carnevale, per antica usanza introdotta dal buon governo, invitar a festeggiare nel
poetiche. cantoni, 208: appena escito dal caffè, mi accompagnai strada facendo con
un modesto rappresentante aell'esercito raccogliticcio assoldato dal principe di monaco. b. croce
che gli effetti degli atti giuridici compiuti dal primo soggetto vengano imputati al secondo soggetto
o rappresentante di società cessa di diritto dal suo ufficio e deve essere surrogato,
civile, 1388: il contratto concluso dal rappresentante in nome e nell'interesse del
filosofico è un ammassamento di lezioni date dal maestro ai discepoli tacenti o una rappresentanza
(3 settembre 1494) già altamente dal padre rifiutata; e spicciatosi dell'innocente nipote
gli effetti egli atti giuridici compiuti dal primo soggetto vengano imputati al secondo soggetto
potere di rappresentanza, che non risultano dal registro indicate neltart. 33, non
singoli partiti. maniera di elezione dedotta dal belgio (elezione 1919). cose