a te ne 'nvia, / spesso dal sonno lagrimando desta. boccaccio, 1-86:
ho quel che ritrovar non spero / dal borea a l'austro o dal mar indo
/ dal borea a l'austro o dal mar indo al mauro. boccaccio,
, in un momento, dalla minaccia e dal furore all'abbattimento e alla quiete solenne
costituzionale della corona rischiava di scadere, dal suo luogo di istituto supremo e sovrano
onde, /... i dal pigro gielo e dal tempo aspro e rio
... i dal pigro gielo e dal tempo aspro e rio, / che
stradone nella carrozza a tiro doppio guidata dal servitore. idem, 5-102: stette
era a stoppia di grano, cotta dal sole. -secondo, confórme.
le riuscire, e non essendo, dal suo proponimento punto smossa, pensò provarne
lontano il tempo, come s'è alzato dal fiume...: aveva preso
arpie brutte e nefande, / tratte dal cielo a odor de le vivande. caro
. speciale costrutto con un infinito retto dal verbo fare. novellino, 64 (
abacà, sf. fibra tessile ricavata dal falso fusto di parecchie musacee delle filippine,
nel 1786; nel fr. fin dal 1723). abachista, v
superiormente, e intorno intorno sporge fuori dal corpo di esso. tommaseo- rigutini,
abaco e abbaco abbiano la stessa origine dal greco abacs (tavoletta), pure
da vitruvio come termine archi- tettonico) dal gr. & (3a2; &@axo?
come si convenne, / ben ricevuto assai dal valoroso / teseo, il qual l'
nervosi. = voce dotta, dal gr. « sparo? (< £-
abate, che per la sua grassezza dal popolo era appellato 10 abatone. magalotti
lo abatino di farfa, benché già dal papa ne fusse stato privato...
città. carducci, i-553: incominciando dal petrarca e venendo giù giù ai monsignori
sovrintendente alle scuole; non più mendicante dal canonico agudio, ma pensionato dal papa
mendicante dal canonico agudio, ma pensionato dal papa e dall'imperatore. betteioni,
tempio accessibile ai soli sacerdoti. = dal gr. &3atov * inaccessibile ', comp
, dalla lucchesia ed andavano di là dal mare abbacinati dalla idea della fortuna.
fortuna. palazzeschi, 4-70: finché abbacinate dal fracasso, incalzate dal trambusto, non
: finché abbacinate dal fracasso, incalzate dal trambusto, non riprendevano... la
certi suoni di quando imparava l'abbaco dal curato. 2. mezzo pratico che
fare i conti), deriv. dal gr. # 3a£ < x3axog 'tavoletta
della gente. di giacomo, i-567: dal cielo azzurro il sole si spandeva sulla
): si lasciano abbagliar molto leggermente dal piacer presente, senza aver riguardo al
] non sempre lasceranno abbagliarsi ed ingannare dal concorso ed esempio de'vani pedanti.
dei dintorni. idem, iv-2-495: tentato dal piacere di turbare e di abbagliare quell'
gli occhi..., incantato dal maraviglioso spettacolo. 8. figur.
sono state proposte le seguenti derivazioni: dal lat. varius; da * balliare per
armonia. cesarotti, i-190: abbagliato dal liscio oltremontano, io non cesso di encomiar
si vede nella luna... viene dal reflesso del lume del sole nella superficie
alla luna. -gridare, urlare dal dolore, dalla fame, dal freddo
, urlare dal dolore, dalla fame, dal freddo. tommaseo-rigutini, 2061:
sterminata in cui d'inverno s'abbaiava dal freddo. -strepitare (detto delle
: un urlìo improvviso, di cani, dal cortile, un abbaiare fitto, che
finestra; soffitta che prende la luce dal tetto, che dà sul tetto; mansarda
di vetro. beltramelli, iii-795: dal quadratuccio dell'abbainp che ci dava luce vedevo
dipanare. = la voce sembrava derivare dal fr. ant. baie 'apertura
ii-28-21: da lo abaio de'cani e dal fremire / par che 'l cel cada
iv-164: divenuta moglie di bacco, vide dal cielo furiosa fedra deh'amor del figliastro
, 9-58: quando noi siamo abbandonati dal nostro autore, noi allora non sentiamo
: un gran rumor che suona / dal vicin bosco gl'intruona l'orecchia,
penzolare, vinta dalla stanchezza o dal sonno. 7. rifl. cedere
..., non più retto dal fermaglio, le si abbandonava intorno al busto
abbandonano. marino, 295: occupata dal soverchio affanno / cade in angoscia e languida
dopo tanti indugi cui m'ero abbandonato fin dal principio del mio viaggio, ora m'
mio / in un'ora di là dal tempo. 10. rifl. disperdersi
chiabrera, 3-1-45: alcuna aita / dal cielo impetra ai desideri miei, /
bandon 1 potere, autorità '): dal fràncone * band, forma parallela di
un gatto, abbandonati da dio e dal prossimo, e non c'è altro da
ii-225: viverei in solitudine, lontano dal commercio degli uomini, e abbandonato in
dove oggi stanno gli abbandonati, sono dipinti dal medesimo certi poveri. abbandonatóre
nave o delle merci trasportate, fatta dal proprietario ad altri (dall'assicurato all'
sacchetti, 139-26: io era abbarbagliato già dal sonno. 3. intontire,
ed egli mieteva, con gli occhi abbarbagliati dal lampeggiare continuo della falce. idem,
: come quei rapaci notturni che abbarbagliati dal sole cozzano contro l'ostacolo e tramortiscono
ii-33: gli occhi erano ancora abbarbagliati dal sole e non distinguevano bene né insegna
avea affossato e steccato calese tutto intorno dal lato di teca, e simile abbacato
. abbassare un ordine: trasmetterlo (dal superiore all'inferiore). fu.
sforza per andare in alto, e dilungarsi dal centro, ma però con disugual virtù
grano abbastanza, e che il male venga dal non vendersene abbastanza per il consumo.
sufficienza, e che il male venga dal non vendersene a sufficienza pel consumo].
suo furore. idem, 19-37: svelse dal sasso i cardini sonanti, / ruppe
figur. far cadere, far precipitare (dal potere, dalla prosperità, dalla gloria
stupore lunare. idem, 14-421: dal giorno della fuga di donna elvira, sul
consacrarlo cavaliere. = deriv. dal provenz. acolada (da cui il fr
orecchi. 2. segno lasciato dal giogo sul collo dei buoi. =
ondoso, / quando col suo tridente infin dal fondo / il gran nèreo il conturba
da pestare, che stamani era accomandata dal prete al dio degli eserciti?
altra di loro maggiori. = probabilmente dal provenz. acomandar, dal lat. ad
= probabilmente dal provenz. acomandar, dal lat. ad commendare * affidare '
il nome di accomènda. = dal part. pres. del lat. mediev
andassero. serdonati, 7-761: fummo accomiatati dal re, che era gran pezzo di
lieta e sicura, / t'accomiati dal mondo, anima pura. c. dati
niun rispetto... dovrebbe ritenervi dal favorirmi, o dal darmi cortese ricetto
. dovrebbe ritenervi dal favorirmi, o dal darmi cortese ricetto in questo stato,
, cred'io, e fatto savio dal terror della morte, ch'egli già vedeva
senso delle parole, hanno aspetto diverso dal vero, ma son poste in cotal
= voce probabilmente di origine letter. dal lat. accommodàre, comp. di
: veniva da me come si va dal medico, e tale fu il suo atteggiamento
. ojetti, i-167: quando alza dal libro gli occhi e gli occhiali, brontola
l. salviati, ii-n-41: dal nome... è forse da distinguere
: costui abbandonato dalle persone e poi dal cibo, ed accompagnato dalla febbre,
ogni opera biasimevole fa che sia accompagnata dal timore e dal rossore di chi la commette
fa che sia accompagnata dal timore e dal rossore di chi la commette. patini,
proietto, fin ch'egli viene accompagnato dal braccio del proiciente, si muova,
panzini, ii-615: il giovane medico uscì dal caffè, e beatus si accompagnò con
dove aveva pregato da ragazzo, dove dal piccolo organo aveva accompagnato tante messe.
. mus. di un canto, seguito dal suono di uno o più strumenti;
ojetti, ii-105: a due passi dal pianoforte dell'accompagnatore egli [fursy]
accomunate ossa sparte trovarono, e mutate dal luogo dove lasciate l'avevano. d'
: tutti quegli uomini... accesi dal vino, un poco intorpiditi, accomunati
. morelli, 265: rubellati dal comune, acconcia il tuo in forma,
leggiadramente in una lingua uscita pur ora dal fiero duecento. 7. adornare
] alquanto lunghi con quelli delle tempie dal mezzo del capo in giù verso le
, ed opportuni / a spingersi o dal destro o dal sinistro / lato.
/ a spingersi o dal destro o dal sinistro / lato. 10.
per certo un de'più. = dal provenz. aco{i) ntar, oppure dal
dal provenz. aco{i) ntar, oppure dal fr. ant. acointier i quali
acointier i quali a loro volta derivano dal lat. volgar. adcognitdre.
acconto e dimestico a napoli. = dal lat. tardo accognitus, part. di
; unione, mescolanza. e dal contento costume. accontrare (acontrare
, 40-4: e s'io mi svolvo dal tenace visco, / mentre che l'
i cani, = voce dotta comp. dal lat. ad e copulare. /
con le mani accoppiate una giomellata di acqua dal mare. idem, 19-451: uno
fissando quel viso turbato dall'accoramento e dal terrore. idem, pr. sp
/ che grama gioia accolse. = dal lat. cor cordis, tramite il provenz
balie], tutta accorata, staccava dal suo petto esausto un meschinello piangente,
ascolta il sottile pianto accorato / che viene dal cuor della terra. stuparich, 2-363
della cura delle febbri [crusca]: dal sangue proviene lo accorciamento e lo allungamento
usati da'toscani, e presi ed accorciati dal latino vobiscum, nobiscum, eglino ancora
a mal sicura sbarra / sono assediati dal popul cristiano. / narrato il caso
giugurta, sarebbe a lui in contraccambio accordata dal senato la intera impunità, e d'
di tastiera e di mantice. = dal fr. accordéon, derivato a sua volta
fr. accordéon, derivato a sua volta dal nome del tedesco akkordion, inventore dello
, che da l'accordo / e dal trar de le sorti sopravanza, / è
un accordo profondo che io riconoscevo perché dal tempo lontano era rimasto nella mia memoria
. svegliatasi, e trovatosi tagliato lo spago dal dito, incontanente s'accorse che il
accorto che in parola né in fatto dal mio piacer partita ti sii, parendo
schermo non trovo che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti. b.
con molto accorgimento; aveva saputo escir dal pericolo con un'abilità straordinaria.
a preservar se stesso ed altro / dal gioco reo, la cui ragion gli è
la gente ci corressero da traversso et dal lato, / tutt'a meve diciessono:
fuoco t'accorresse. = dal lat. accurrère (comp. di currère
angeletta sovra l'ale accorta / scese dal cielo in su la fresca riva / là
n'è qui e n'è di là dal mare / de'più prò'cavalieri che
, non discer- nino il vero dal falso. piccolomini, 216: tu accorta
: apprese [rocchi]... dal perticari la eleganza squisita accorta erudita nello
accorte / le gambe tue alle giostre dal toppo! ». poliziano, st
. idem, iii-200: fu colta dal male, si accosciò fra i ginepri
questi interessi] deviano sovente l'umanità dal retto cammino abbindolandola con errori, empiendola
de'più savi uomini del mondo, richiesto dal detto re federigo, s'accostò a
consiste in questo, che ci scostiamo dal male, e accostiamoci al bene.
io, ristretti, / oltre andavam dal lato che si leva. /..
a noi sulla roccia calva, sbuca dal pietrame il binario smagliante della ferrovia.
,... non viene però dal dolore, ma piuttosto dalla noncuranza.
748: e dall'aerea iulide e dal grande / leon di pietra accovacciato in
di barbarie e sconvolgimento, si formassero dal popolo con antivedenza e consiglio, e
1-148: vo cercando... come dal solo accozzare uomini di varii luoghi e
di credere (v.): retto dal verbo fare (cfr. assapere)
ricevute e dei relativi interessi, eseguita dal commerciante, per ordine cronologico nel libro
più un ambasciatore) perché sia riconosciuto dal governo di un'altra nazione (v.
, i-363: inseriva il guiducci, dal rendersi visibilissime per mezzo del telescopio molte
padrone. = voce dotta, dal lat. accrètio -ónis (da accréscere)
lo 'nfermo sente, quando si leva dal sonno, quasi rena o polvere nell'occhio
trovi accucciata, prima che si esca dal porto! deledda, ii-858: la
dallo spagn. ac udir, deriv. dal lat. * accutere. acculare,
dirocchi. = voce dotta, dal lat. accumulare (da cumùlus).
significato del n. 2 è adattamento dal frane, accumulateur (planté, 1860)
accresciuto; unito. mensa sieno dal servidore accurati con diligente puli
bocca e il naso per non essere soffocato dal non sarebbe letto con quell'accuratezza e sottilità
, i-133: considera che questa unità dal signore pretesa nei suoi fedeli è un
v'asse- / tua terribile imagine dal petto. e. cecchi, 6-81:
conv., i-n-12: per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e
: per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la materia
). = voce dotta, dal lat. acèdia (gr. dx7]
, ii-830: [pompei] rilevata dal malinconico disegno delle sue rovine, dalla
animali che mancano di una testa distinta dal tronco, sia per mostruosità, sia
questo carattere. = voce dotta, dal lat. acephdlus deriv. dal greco
dotta, dal lat. acephdlus deriv. dal greco àxécpaxo? * senza capo '
= lat. scient. acoelomata, dal gr. à-privat. e xof- xtonoc
pianto di nuovi nati. = dal lat. acerbare, deriv. da acerbus
pomo maturo... si dispicca dal suo ramo. boccaccio, i-187: e
alla notte, al dì lungo e dal breve, / a la matura etate,
stanno dintorno. petrarca, 270-64: dal laccio d'or non sia mai chi
: ma tu, ben nata che dal ciel mi chiami, / per la memoria
acerbette pome. marino, 294: né dal crespo velo / ombrato e chiuso il
l'acero ignudo i cui rami si dipartivano dal tronco a raggera. moretti, 30-172
alcune specie di astragalo. = dal lat. acerosus, da acus aceris '
. = superi, di acre: dal lat. acerrlmus, superi, di acer
mono passere vili, le quali dal misero acèrtulo sono di scacciate
infinito. = voce dotta, dal lat. acervàlis, deriv. da acervus
, accumulare. = voce dotta dal lat. acervare (acervus * mucchio '
sperduta. = voce dotta, dal lat. acervus 1 mucchio, ammasso '
è facile a inacidire. = = dal lat. acescens -entis, part. pres
attaccate. = voce dotta, dal lat. acètàbulum (da acètum).
assai simile a quella di un fungo dal gambo sottile e dal cappello rotondo (
di un fungo dal gambo sottile e dal cappello rotondo (cresce sugli scogli,
). = comp. da aceto e dal tema del latino facère 'fare '.
cantine. = voce dotta, dal lat. tardo acètàre, da acètum,
aceto). = voce dotta, dal lat. acètàrium 'insalata o cibo
acetico. = voce dotta, dal lat. tardo acètàtus, part. pass
= voce dotta, comp. dal lat. acètum * aceto ', e
lat. acètum * aceto ', e dal sufi, ile (dal gr.
, e dal sufi, ile (dal gr. ùxy) 'materia ')
. = voce scient., dal fr. acétylène (il gas fu scoperto
, comp. da aceto e -metria (dal greco pixpov 'misura ')
= comp. da acido e dal gr. pixpov * misura '.
11 si prese, seguendo il proverbio: dal malo pagatore, 0 aceto o cercone
da far resuscitare un morto. = dal lat. acètum (radice * ac-'essere
copia. = voce scientifica, dal fr. acétone, formato su [acide
voce dotta, comp. da acetone e dal gr. al (xa * sangue '
voce dotta, comp. da acetone e dal gr. oopov * orina '
riscaldato usa la decozione dell'acetosella dal fior bianco, che da'conta
io: e'sapori secondo galeno sono o dal caldo o dal freddo o dal
galeno sono o dal caldo o dal freddo o dal misto di questi due.
dal caldo o dal freddo o dal misto di questi due... nella
nel siroppo di lampone quando si leva dal fuoco. = lat. tardo
labbra. = voce dotta, dal gr. < 4-privat. e xeìxo?
. = voce dotta, deriv. dal gr. xaivtò * mi apro con
selvatico. = voce dotta, dal gr. ótxepso? 'arbusto spinoso,
ritornare, così la nostra vita, dal dì del nostro nascimento, sempre e con
acheronte è dunque la morte direttamente derivata dal peccato originale. cardarelli, 2-196:
= lat. achèròn -óntis, dal gr. 'axépwv -ovroc, che l'
il fiume acheronteo. = dal lat. acherontèus (gr. dbcepóvreto?
e spaventosa, dove le tenebre erano rotte dal crepi tante rosseggiar dei tizzoni
= lat. scient. acherontia, dal tardo lat. acherontius * dell'
ecc. = voce dotta, dal gr. àxeipo7io (7) to <
ventricolo. = voce dotta, dal gr. < 4-privat. e xoxós '
= lat. scient. achillèa, dal gr. * axfxxetoc; * di achille
= voce dotta, lat. achillèus, dal gr. 'axfxxeio? 'di achille '
saprei. = lat. achillèus, dal gr. * ax (xxeio <;
achille (tendine di achille) e dal gr. ósóv / j * dolore '
da achille (v.), e dal gr. roper] 'taglio '.
e d'altrove. = dal fr. haquenée (docum. nel 1367
haquenée (docum. nel 1367), dal medio ingl. haquenei (anche nella
anch'essa docum. in inghilterra), dal nome di hackney, villaggio nei dintorni
le mani. = voce dotta, dal gr. < 4-privativo e x ^ p
nei panni. = voce dotta, dal gr. # xeipo? 'senza mano'(
= voce che il campanella derivò dal nome biblico di achitòfel, il perfido
operazioni cruente. = voce dotta, dal gr. àxlg * oggetto tagliente *
, acerose. = voce dotta, dal lat. tardo acicùla * piccola spina '
, pettine di venere). = dal lat. tardo acicùla * piccola spina '
alcuni anellidi. = deriv. dal lat. acicùla * piccola spina diminutivo
= voce scient., deriv. dal nome della fonte acidalia (cfr.
d'una luna crescente. = dal lat. eccles. ciddris, dal gr
= dal lat. eccles. ciddris, dal gr. xtsocpi? (per la
da acido (la voce è già registrata dal tommaseo e dal manuzzi).
voce è già registrata dal tommaseo e dal manuzzi). acidificatole, agg
= voce dotta, comp. dal lat. acidus 1 acido ', con
profittevole per addolcire le soverchie acidità contratte dal sugo nerveo. = lat.
che una somma fermentazione, che nasce dal concorso di particole false e nitrose con
l'acido della frutta. = dal. lat. acidus (dalla stessa radice
dissocia dando ioni di idrogeno positivi. dal maggiore o minore grado di dissociazione di
, non trovò ricetta migliore per cavarsegli dal fondo dello stomaco, che l'attutirgli
ci dànno il bisogno subitaneo di nettarci dal loro contatto non soltanto con l'acqua
. = comp. da acido e dal sufi, -filo (dal gr. <
da acido e dal sufi, -filo (dal gr. < p (ao <;
e non più, di siero scolato dal latte,... non reso acido
acuminate. = voce dotta, composta dal gr. àxt <; 4 punta *
= voce dotta, lat. acindces, dal gr. dxivdbo)?.
). = voce dotta, dal gr. de-privat. e xtv7) m
il movimento. = voce dotta, dal gr. àxtvrjxo? 'immobile'(cfr.
= voce dotta, lat. acyrologia, dal gr. dxupoaoyta (composto di «
vescica. = voce dotta, dal gr. d- privat. e xòcm?
crisi di consapevolezza di sé. = dal gr. dxfri) 4 punto più alto
, ingl. acme (docum. fin dal 1570). acmèlla, sf
bitorzoletti, di cespuglietti. (= dal fr. acni, derivante a sua volta
fr. acni, derivante a sua volta dal gr. dxvf) (aezio,
). = voce dotta, dal gr. &xo <; 4 rimedio '
epatiche). = voce dotta, dal gr. &xoxoq 4 mancante di bile
sannazaro, 6-104: la terra che dal fondo par che pulule / atri aconiti
. = voce scient., dal lat. aconitum (riassunta dalla terminologia
terminologia botanica nel 1782), deriv. dal gr. dxóvixov, che designava l'
fr. aconite è docum. fin dal 1213, aconit nel 1546; tingi,
lungi. = voce dotta, dal gr. àxovxiarfc (da àxóvxiov '
= voce dotta, lat. acontias, dal gr. àxovxfac, da àxóvxiov *
, lat. acopos (plinio), dal gr. òcxottoi; *
. tardo achór -6ris 'tigna '(dal gr. < 5cx , lat. acorna (plinio), dal gr. fixopva 1 cardo '. dotta, lat. scient. acorus, dal lat. classico acórum e acóron ( informi detti spore, sono state collocate dal jussieu nella prima delle tre grandi classi , se si gli dà spacio, che dal centro della terra ascende alla superficie di
sonante corno, e che partisse tacque dolci dal mare. petrarca, 69-7: dirol
è piccolo regalo in paese così stemperato dal caldo. -figur. acqua fresca
nel ii sec. a. c. dal pretore quinto marco re da cui quest'
: sono piovane le acque che cadono dal cielo, o non iscorrono sulla terra
acqua è quando l'acqua s'introduce dal di fuori per falle nel bastimento. si
] andare a pisa per acqua, cioè dal porto pisano entrando in mare e poi
1-19: se vi si aggiungerà la differenza dal pel dell'acqua dell'inverno a quel
d'acqua morta vi erano colossali alberi che dal cielo con i rami spropositati risgrondavano sulle
campana, 11: a un tratto dal mezzo dell'acqua morta le zingare e un
corpo del bastimento. questa si determina dal costruttore nel formare i piani, e
i piani, e dipende dalla figura e dal peso del bastimento e del carico.
andò mentre l'acqua veniva ancora giù dal cielo come dio la mandava. pascoli
, trovò esser vero quanto fu profferito dal verulamio. idem, 16-vi-52: non si
di limoncello, / sia sbandeggiata / dal nostro ostello. idem, 16-iii-308: or
il fr. eau de cotogne, dal ted. kòinischwasser), perché era prodotta
termale: acqua di sorgente che scaturisce dal suolo a temperatura alquanto elevata. a
558: la prima cosa che esce dal grano si è un poco d'acqua.
mor- dacetta e pungente che le cala dal naso: dico, che ciò avviene
(393): ghismonda, non smossa dal suo fiero proponimento, fattesi venire erbe
8-10 (328): e tratti dal paniere oricanni d'ariento bellissimi e pieni
: l'acqua di latte si fa dal latte, quando n'è stato cavato il
burro, e quando si è tolta dal latte la parte grassa che nuota sopra
6-85: le marmitte d'intingoli passavano dal focolare alla tavola e andavano vuoti all'
acquai, o buche semicircolari, aperte dal lato superiore alle piante verso il poggio
prima della messa (in uso fin dal sec. vi). = voce
orientale: varietà del corindone, caratterizzata dal colore azzurro-chiaro, che tuttavia non raggiunge
di marzo, calandogli [suùo scalone] dal lucernario, si stemperava come dentro un
1-265: bisce acquatiche, lucide, dal dorso smeraldino. barilli, 2-237:
acquavitaro, che ora faceva prova di staccarlo dal carrettino. = deriv.
. -i). bevanda alcoolica ricavata dal vino distillato. leonardo, 5-74
, v-491: acqua- gioni, quasi dal latino aquàtió, piogge frequenti.
maremoto. = comp. dal lat. aquae * di acqua * e
mediev. aquaricium, derivato probabilmente dal lat. aquàrium. acquerèlla1 {
, l'acquarellista. barilli, 2-181: dal colore delle salse si vede quel
piacevolissimi gli accompagnava. = dal lat. aquàrius 1 che si riferisce all'
pur che 'buoi / conoschin l'acquerei dal mosto cotto. -mettere in qualcosa
fra giordano [crusca]: cadde dal cielo un'acquetta simile ad una
e diguazzando bene con un baston tondo dal cocchiume per quattro ore, vi pongono
. = comp. da acqua e dal suff. -colo (dal lat. colère
da acqua e dal suff. -colo (dal lat. colère 4 abitare ')
. = voce dotta, composta dal lat. aqui-e cultura. àcquido
gli australi, che vengono d'affrica e dal mare, sono grossi et velenosi et
165: ogni cosa creata è stata prodotta dal suo creatore con una innata inclinazione
imitazione di cristo, i-2-2: acquiètati dal gran desiderio di sapere, perché qui
vasi attraverso i quali l'acqua assorbita dal terreno arriva alle parti estreme della pianta
. = comp. da acqua e dal sufi, -fero (cfr. lat.
. = comp. da acqua e dal lat. facere (per analogia con
lecci d'ogni specie. = dal nome latino: ilex aquifólium.
distinto... quello ch'è primitivo dal puramente acquisito. d'annunzio, iv-1-129
proprio dall'acquisito. = dal lat. acquisitus, part. pass,
, 14: cesare borgia, chiamato dal vulgo duca valentino, acquistò lo stato con
al folle volo, / sempre acquistando dal lato mancino. sacchetti, 17-27: arrivarono
: si partì con sua oste d'assedio dal detto tiralla con alcuno danno di sua
, essendo secondo natura, è diverso dal calore alieno ed acquistato. 3
n'aveva poi ottenuta facilmente la ratificazione dal conte duca, facendogli creder molto agevole
pietra che candidi risplendono fra gli acquitrini dal verde lieve. = lat. volgar
viso aperto, col mantello grigio arruffato dal turbine. = comp. da
lat. scient. acraspedac, comp. dal pref. a-privat. e del gr
a godere il senso di freschezza che usciva dal metallo e a respirare l'acre odore
bambini, se crescerete, dovrete passare dal desiderio di questo innocente frutto del pino
vien loro a cader la scorza, putrefatta dal l'umidità e acredine del
dei porti irraggiati dai fari e appestati dal lezzo delle sentine. l'acredine era
anormale. = voce dotta, dal gr. # xpo <; * estremo
). = voce dotta, dal gr. d / pcpeia 'esattezza,
. = voce dotta, comp. dal gr. dxp (<; -18o?
= voce dotta, comp. dal gr. àxp (<; -l8o$ '
). = voce dotta, dal fr. acrylique (claus, 1862)
. tardo acyrologia (donato), dal gr. dxupoxoyta 1 improprietà di parlare '
ghiandolare. = voce dotta, dal gr. &-privat. e xptvco * secemo
docile assenso e dell'indifferenza. = dal gr. dxpicffa 'mancanza di discernimento '
= voce dotta, lat. acroama, dal gr. dxpóapia, deriv.
= voce dotta, lat. acroamaticus, dal gr. àxpoa [aaxtxó <;
. = voce dotta, comp. dal gr. óbcpov * estremità * e
. = voce dotta, composta dal gr. óbcpov * estremità * e
fuoco, con inesauribili lance d'acqua, dal fermo coraggio. alvaro, 9-192:
. idem, i-288: un terrazzino dal quale ciondolano con acrobatica grazia ciocchettine di
grazia ciocchettine di geranio. = dal gr. àxpopaxixóc (v. acrobata)
la messa in scena, favorita sempre dal palcoscenico girevole, erano perfetti, ma la
dello spermatozoo. = voce dotta, dal gr. óbcpov * estremità, e pxaaxói
del caulidio. = voce dotta, dal gr. dcxpóxaptroc, comp. da óbcpov
fronte. = voce dotta, dal gr. óbcpov 'estremità'e xscpax'/)
cianosi permanente. = voce dotta, dal gr. óbcpov * estremità 'e xuavó
, lat. tardo acrochordon, deriv. dal gr. àxpoxopsòv * verruca '.
alpe. = voce dotta, dal gr. óbcpov 'estremità * e x&pos
delle estremità. = voce dotta, dal gr. óbcpov * estremità * e séppia
psichici. = voce dotta, dal gr. óbcpov 'estremità 'e òsóvr
delle mascelle. = voce dotta, dal gr. óbcpov * estremità 'e òsoo
; vertigine. = voce dotta, dal gr. óbcpov * estremità 'e <
rappresenta. = voce dotta, dal gr. óbcpov 'estremità * e cpóvo
di questo. = voce dotta, dal gr. óbcpov 'estremità 'e y<4
). = voce dotta, dal gr. óbcpov 'estremità * e yev
all'acquafòrte. = voce dotta, dal gr. óbcpov * estremità, punta '
. = voce dotta, comp. dal gr. óbcpov 'estremità 'e
gr. óbcpov 'estremità 'e dal lat. olire 1 odorare 'col suff
= lat. scient. acrolepiidae, dal nome del genere acrolepia, comp.
nome del genere acrolepia, comp. dal gr. ótxpov * estremità 'e xercti
dotta, lat. acrolithus, deriv. dal gr. dbepó- xi0o <; (
furiosa. = voce dotta, dal gr. dcxpop. avv) s '
della cute. = voce dotta, dal gr. àxpcibjiaxog 'senza colore '.
elegantissimi. = voce dotta, dal gr. a- privat. e xptòjxa *
plastina e i nucleoli. = dal gr. dxpanaro? * senza colore '
i colori. = voce dotta, dal gr. d- privat., x
colori. = voce dotta, dal gr. d-privat., xp&p-a * colore
dell'ipofisi. = voce dotta, dal gr. axpov 'estremità 'e piya
corpo. = voce dotta, dal gr. axpov * estremità 'e pixa
cutaneo. = voce dotta, dal gr. < 4- privat. e xp&jjloc
ecc. = voce dotta, dal gr. axpov * estremità 'e (
dei piedi. = voce dotta, dal gr. axpov * estremità 'e p
della scapola. = voce dotta, dal gr. axpov 'estremità 'e có|i
dei peli. = voce dotta, dal gr. a-privat., xp&p. cc
arti. = voce dotta, dal gr. axpov * estremità 'e nevralgia
astro). = voce dotta, dal gr. axpóvuxo? 'sul far della
). = voce dotta, dal gr. a- privat. e xp&vo?
sigla. = voce dotta, dal gr. axpov * estremità 'e cvopa
mentre il sole tramonta. = dal gr. axpovùxtio? * del principio della
congeniti. = voce dotta, dal gr. axpov * estremità 'e traxù
piedi. = voce dotta, dal gr. axpov * estremità 'e parestesia
estremità. = voce dotta, dal gr. axpov 'estremità 'e 7ta0o
. = voce dotta, composta dal gr. axpov 'estremità'e dal lat
composta dal gr. axpov 'estremità'e dal lat. petere 4 dirigersi *.
, lat. tardo acropodium, deriv. dal gr. axpov 4 estremità 'e
delle dolomiti. = voce dotta, dal gr. àxpó7roxt? (comp. da
deu'acropore. = voce dotta, dal gr. àxpotiópo? 4 che ha la
uno sporoforo. = voce dotta, dal gr. axpov 4 estremità 'e cnrópo
epifisi ossee. = voce dotta, dal gr. axpov 4 estremità ', óoxéov
). = voce dotta, dal gr. axpoorixfc -180?.
risposta. = voce dotta, dal gr. tardo àxpópxixov, comp. da
nave. = voce dotta, dal gr. axpov 4 estremità 'e otóxiov
= voce dotta, lat. acrotèrium, dal gr. dxpiùrijpiov 4 sommità '.
prima sillaba. = voce dotta, dal gr. axpov 4 estremità 'e róvo
lat. scient. acrothoracica, comp. dal gr. axpov 4 estremità 'e
. = lat. scient. actaea dal gr. dcxxéa 4 sambuco '.
caratteristica. = voce dotta, dal gr. dcxri) 4 riva *.
= lat. scient. actinomyces, dal gr. axxt? -ivo 4 raggio
organi actinomorfì. = voce dotta, dal gr. axxi? -ivo? 4 raggio
= lat. scient. actinopterygii, dal gr. axt (? -ivo?
, forse il mio dire potrebbe, dal vostro dubitare ed opporre, assottigliarsi ed acuirsi
. impuro, acuto, e acuito dal caldo, come di pelliccia. e.
dubbio credute le pietre aculeate, dette dal volgo agoraiuole. foscolo, ii-2-28: la
a suo tempo, come molt'altre, dal sottilissimo acùleo della gelosia. de marchi
libidine. = voce dotta, dal lat. aculèus (dimin. di acùs
; audiometro. = voce dotta, dal gr. àxoùw 4 odo 'e p
, si dirà acuminato; ma non dal popolo. svevo, 3-801: quegli animalucci
: creata in francese (acoustique) dal sauveur nel 1701, quindi passata nelle altre
la perla], e non restasse concotta dal vital calore dell'animale, e trasformata
e aguta, / tal che di qua dal rio mi fe'paura. simintendi,
avvolgi alle sue teste dua fazzoletti, un dal capo e un dalla punta, con
). manzini, 11-27: attutiti dal sole e dall'acqua gh acuti delle
. avverb. lat., passata dal linguaggio giuridico a quello comune,
allora in poi si sentì come accorata dal desiderio della campagna. c. e
gli fusse l'andare e 'l partire dal fuoco, puro, per adagiare i suoi
. segneri, ii-361: a giuseppe dal cielo fu consegnato il bambinello gesù perché
del ferro in la minerà. = dal lat. adamàs -antis * ferro diamante '
. adamàs -antis * ferro diamante ', dal gr. &8 (i [ion
diffusa attraverso il lat. ecclesiastico. dal significato di ferro duro è venuto quello
, lat. adamantis -idis, deriv. dal gr. àsdcpia? (per la
, lat. adamantinus * infrangibile ', dal gr. àsapidìvtivoi; 'd'acciaio
dotta, lat. mediev. adàmitae, dal gr. 'a8ap. irac. adamìtico
questo processo d'una condizione è venuto infino dal primo parente: per che tale quale
avea di quel d'adamo, / vinto dal sonno, in su l'erba inchimai
è posto sopra i figliuoli d'adam, dal giorno ch'escono dal ventre della madre
d'adam, dal giorno ch'escono dal ventre della madre infino che ritornano al
se ubbidiente fosse stata, sarebbe abitata dal seme d'adamo. frezzi, ii-17-174
di lamentarmi. carducci, 1013: dal rosso adamo crebbe a l'esilio / il
asto 4 in fretta, a gara dal fr. ant. baste 4 fretta '
fretta ', haster 4 affrettarsi '(dal fran- cone * haifst 4 violenza '
: e toma assai bene, che dal sapore, dal colore, e dall'odore
toma assai bene, che dal sapore, dal colore, e dall'odore e la
, i-720: tutti i turbinati sin dal primo lor nascere hanno con sé stessi un
e dietro a noi venia, / dal piè guardando la turba che giace; /
al comparire del sole, manda fuori dal suo seno una copia di vapori,
(123): il poveruomo era lontano dal prevedere che burrasca gli si addensasse sul
per addentarli. viani, 14-465: rebbiati dal bastone nodoso del macellaio arcigno,.
odore selvaggio, come di cipressi addentati dal sole. borgese, 1-136: era a
1-136: era a letto, addentata dal solito accesso d'artrite viani, 13-301:
, sospesi in aria a quattrocento piedi dal precipizio sembravano un addentellato per qualche costruzione
e pure il mondo inaridito e addiacciato dal rigore di quei freddi boreali non dovrebbe aver
d'occhi. = deverb. dal lat. volgar. ad-iacsre 1 giacere accanto
, 1-46: quali le schiume marine dal vento e dall'onde sospinte ora innanzi
goldoni, v-449: quest'ultima commedia dal mondo condannata / forse cinqu'anni addietro
. villani, 12-96: dissesi che rimaneva dal re d'inghilterra, perché il re
dee., 2-7 (212): dal re e dalla reina de'suoi casi
: voce già registrata dalla crusca e dal tommaseo senza citazioni. addire1, intr
. = * voce dotta, dal lat. addicère (comp. da ad
; non tutte sono del pari raddrizzarli dal male e dal falso. addirizzabilità
sono del pari raddrizzarli dal male e dal falso. addirizzabilità, sf.
le scale ognun presto addirizza / che dal timor gli s'arricciano i peli.
di disamare addìscere. = dal lat. addìscere (comp. da ad
degli uomini grandi, addisciplinato nella musica dal suo chirone. torricelli, 201:
gli additamenti e suttrazioni. = dal lat. additamentum, deriv. da addìtus
già additata, ma troppo spesso inutilmente dal vico. 2. accennato brevemente.
già di gran tempo. = dal lat. addictus, part. pass,
petrarca, 17-3: piovommi amare lagrime dal viso /... / quando in
pur troppo la lingua scientifica senti fin dal secolo passato gli effetti della francese!
non è registrata né dalla crusca né dal tommaseo); cfr. fr. additionner
additionner (nel linguaggio matematico, fin dal 1680, in sostituzione di ajouter
dalla fila dei numeri che sale fuori dal rullo. addizióne, sf.
sua vita in città; era come risucchiato dal lavoro, e pareva pensasse a qualche
introdotti dall'enfiteuta, dall'usufruttuario, dal locatario o conduttore. codice civile
come termine dell'aritmetica s'è diffuso dal fr. addition (docum. nel sec
obbligato [ecc.]. = dal fr. adober 4 armare cavaliere ',
adober 4 armare cavaliere ', deriv. dal franarne dubban 4 colpire '(perché
addobbato,... si lascia trasportare dal suo racconto. verga, 1-91:
- mia domandazione. = deriv. dal fr. ant. dobler (docum.
/ su da l'inferno e giù dal paradiso, / addolciteli voi nel caffè latte
più mite; alleviare dalla tristezza, dal dolore; lenire, consolare, render
. calvino, 1-164: una vespa dal grosso addome a strisce nere e gialle
: quelli che, di fresco usciti dal nido, vengon presi alla ragna, son
più il vantaggio che ritrae l'uomo dal soffrire? l'assuefarcisi; perché dai oggi
colonne addoppiate. carducci, i-1300: dal trattato del 1815 l'austria tornava addoppiata
agg. che ha preso sonno; stordito dal sonno; assopito. petrarca,
monti, 167: digli, che tuoni dal suo monte, e svegli / l'
. sannazaro, 6-97: molti sopravinti dal sonno si addormirono. pindemonte, 5-608:
., 3-83: come le pecorelle escon dal chiuso i... / e
opera e persuasero colui a non moversi dal muro contro cui lo avevano addossato.
addossati gli uni agli altri per modo che dal folto non emergevano se non le alte
la fatica. -d'addosso: dal corpo, dalla persona. - anche
ii-2-270: quelli che erano più lontani dal dittatore, e ch'erano addrappelati intorno a
australi, che vengono d'affrica e dal mare, sono grossi et velenosi et acquedosi
voce dotta, lat. tardo adès, dal gr. " atòrit;, divinità
139: or quanto è da lungi dal vero credere, colui che dice che i
comune '(tra due villaggi): dal lat. mediev. ademprivium (docum
docum. nel 1229), deriv. dal lat. volgar. * adimparare
di formazione moderna), deriv. dal gr. dcdfjv -évo? * ghiandola '
= voce dotta, deriv. dal gr. < £8t) v -évo?
. = voce dotta, comp. dal gr. dcsfjv -évo? * ghiandola '
. = voce dotta, deriv. dal gr. dsfjv -évo? 'ghiandola '
inclina sotto il vento e sembra distaccarsi dal lucignolo ma tuttavia vi rimane aderente per
aderenza vischiosa, dall'altra lacerate a brandelli dal vento. d'annunzio, iv-1-916:
= voce dotta, deriv. dal lat. * adèrigère (comp. da
sordida. ojetti, ii-50: e dal marinaio al bifolco, chiunque gli parlasse,
fetale. = voce scient., dal gr. de-privat. e séppia 'pelle
ma poi cacciati in doloroso essiglio / fummo dal micidial demon superbo, / che pria
a poco a poco, quasi adescato dal suono fisico delle parole, cominciò ad
prostituta. d'annunzio, iv-2-1157: dal suo contegno appariva che egli avesse sorpresa
», convenendo nella parola già scritta dal moribondo: « adesione della mente e
npn possono essere né discusse né modificate dal cliente (ad es. i contratti
che serve a proteggere le ferite dal contatto dell'aria, a congiungere le parti
. = voce scient., dal gr. < £8ea|j. o <;
cor- reno adesi. = dal lat. adhaesus 'attaccato'(da adhaerère 'aderire'
lat. tardo adespotos (servio), dal gr. aséortotoi; (comp.
mezzanotte passata, son qui che tremo dal freddo, disteso sul mio giaciglio d'
mea, bona coscienza, / non dal meo cor la tua verga cessando,
, i-1-35: io era dentro ancor dal mal sentiero / per lo qual disviato
indivisibile, presentissimo adesso. = probabilmente dal lat. ad ipsum [tempus],
è tuttavia da escludere una deriv. dal fr. ant. adès (a sua
. = voce dotta, deriv. dal gr. àsiàparot; 'impenetrabile '
pontine e dei luoghi adiacenti, fin dal tempo degli antichi romani fu stimato insalubre
acuti. = voce dotta, dal lat. adiacèns -èntis, part. pres
ha fatte quell'altro. = dal lat. adiacentia * le adiacenze '(
nell'acqua, non si bagnano, dal che s'ha egli preso il nome.
e foglie, che ogni anno spuntano dal ceppo o fusto nascosto sotterra (rizoma)
, lat. adiantum (plinio), dal gr. dstavxov 'che non si
ai servizi di polizia. = dal lat. adhibère 'adoperare '. è
'. è un neologismo che dal linguaggio burocratico è passato nell'uso comune.
del possessore della cambiale. = dal lat. adiectus 'aggiunto '(part
ogni sapienzia che averà adimparata lo discepolo dal maestro, sempre ne sarà esaminato da
. = voce scient., dal gr. sóvapu? 'forza', con <
esclusa dalla crusca, ma registrata dal tommaseo). adipóso, agg
morbosi. = voce scient., dal gr. &-privat. e sfipa * sete
dissetante. = voce scient., dal gr. * non assetato '(com
, 356-13: onde l'anima mia dal dolor vinta, / mentre piangendo allor seco
seco s'adira, / sciolta dal sonno a se stessa ritorna. boccaccio,
campanella, 1062: io vidi acqua distillata dal sale e mirto, cose secche e
. = lat. adytum, dal gr. &8utov 4 inaccessibile '.
tu se'. = voce dotta, dal lat. adiurare 'afeermare, pregare,
. = voce scient., dal lat. adnàtus * nato accanto '.
adolescente. = voce dotta, dal lat. adólèscèns -entìs (da adolescère
sue melensaggini? = voce dotta, dal lat. adolescentùlus, dimin. di adólèscèns
. ma però che l'adolescenza non comincia dal principio de la vita, pigliandola per
gentile. = voce dotta, dal lat. adolescentia (cfr. adolescente)
, velamento. galileo, 3-4-250: dal quale [muro] certo adombramento del
. crescenzi volgar., 2-5: dal freddo del luogo adombrato e aduggiato.
fama, che la musica appena adombrata dal maestro, colorivano alla sua guisa ciascuno
faceva queste scritture allora che occupata o dal volere di dio che fosse, o vero
superbo popolo di firenze. = dal fr. ant. adonner e s'adonner
sottomettersi, cedere '(assai probabilmente dal latino volgar. * addomindre * domare
= lat. scient. adónis -idis, dal gr. " astovi? -180?
d'annunzio, iv-1-153: fanciulle dal crin di fiamma pallide e intente
mora / quel vedersi lì adontar! / dal figliuol che l'ama tanto / lì
che la limatura sen voli via lontana dal luogo del ferro quan- t'ella vuole
; ma rade volte son messi in opera dal ferro adopra, / e sdegna ne
si eleggeva più tosto di essere giudicato dal tribunale di dio, benché per altro temesse
ora è vento, e sì come dal vento diciamo 4 venteggia 'e 'venteggiare
celesti rose, / appar l'aurora dal balcon del giorno. maia materdona, iii-319
gli anni diciotto, il consenso è dato dal suo legale rappresentante. adottante (
della sera, che io non sia assalito dal desiderio di parlare con quel caro
/... / nasce l'uva dal sorbo ed adottato / da l'arancio
di roma non fosse più oltre sviata dal vero suo fine. panzini, ii-210
. scient. adrachné (plinio), dal gr. d (v) spdxv7)
= voce dotta, lat. tragacantha, dal gr. tpaydxav ^ a *
= voce dotta, latino [hjadriacus (dal gr. 'aspiaxó?) *
scirocchi. baruffaldi, 56: lungi dal terren natio / l'adria- tiche scene
mio cranio d'uomo adriatico? = dal nome del mare, lat. adriaticum o
/ sì ch'io per te risurga / dal fondo di mie colpe oscure ed adre
alfieri, 7: 11 sole almo dal cielo / non sa che iniqua nebbia i
fatto [il caldo] tornare addietro dal freddo del luogo adombrato e aduggiato. bembo
da duglia 'corda a doppio ', dal genovese duggia * doppia (fune)
, acciocch'ella non cresca, incontanente dal principio dee essere percossa. buti,
era reina infernale, / adulterata spesso dal suo sposo; / ché non guardando chi
verificati, prima dell'impiego, dal competente laboratorio chimico compartimentale delle dogane.
: i figli adulterini possono essere riconosciuti dal genitore che al tempo del concepimento non
che così fosse arsa quella donna che dal marito fosse con alcuno suo amante trovata
; falsificazione'. per l'etimo prospettato dal boccaccio, cfr. glossaria latina,
quella viva luce che sì mea / dal suo lucente, che non si disuna
impostogli secreto, adunò altre accuse sottoscritte dal nome degli accusatori. arici, 149:
piccardia e di francia, prendendo esempio dal popolo di parigi, tantosto s'adunarono
frezzi, ii-10-115: ciò che cade dal cielo, ower che piove, / ciò
/ ciò che dall'aere o su dal foco cade, / e ciò che l'
la vediamo farsi turgida ove è più dal cuore distante, a cagione di rimanervi adunato
terra o in mar ricchezze / dal genitor frugale in pochi lustri. colletta
. = variante di dunque, dal lat. tardo dumque (forma rafforzata
un poco al tristo fiato che usciva dal settimo cerchio.
si può come vuoli adusare. = dal lat. * adusar e (deriv.
, non pare che si possano astenere dal peccato. boccaccio, iv-56: il già
. l. dati, 1-3-35: dal monte al mare è l'aria temperata,
e strinse. marino, 5-70: dal caldo e da la sete adusto /
... / ch'or risolute e dal calore aduste / giacciono a se medesme
cresciuti e indurati alla fatica, esausti ora dal disagio; raggrinzata la pelle sulle braccia
sui petti scarniti. carducci, 832: dal seno de la madre adusta, /
canta, / una poppante volgesi e dal viso / tondo sorride. idem, 1010
neri gli occhi scintillando immoti / fòran dal fondo del pensier le cose. d'annunzio
volta dalla collera adusta: alcuna volta dal sangue adusto: alcuna volta dalla nera
l'oggetto della ricerca.... dal peso riconosciuto di esso venne determinato il
cfr. fr. aérateur (registr. dal littré) e ingl. aerator (
sono altro che uno lume che viene dal principio de la luce per l'aere infino
., 5-86: quali colombe, dal disio chiamate, / con tali alzate e
dolce nido / vegnon per l'aere dal voler portate. idem, inf.
: tristi fummo / nell'aere dolce che dal sol s'allegra. cino, iv-148
in tutte le loro azioni sono guidati dal senso e dalla imaginazione, da qui ne
: ma valida / venne una man dal cielo, / e in più spirabil aere
lat. àèr àéris * aria ', dal gr. dfjp dépo? (in
: ne'quali singularissimi et emendantissimi scriptori dal primo principio ricevano et attingano quella perfettissima
sembrare; aspetto, apparenza': forse dal lat. area 'area, luogo d'
'area, luogo d'origine '(dal senso di * nido, covata ',
. débonnairé) è docum. fin dal sec. xi. aere3, sf
vesteno l'anime poi che si parteno dal corpo umano, sono trasparenti e diafani
. tasso, 14-43: non ognor lunge dal cielo / tra sotterranei chiostri è la
: l'aeree grotte / intronate dal cupo urlo del vento. idem, 1032
. d'annunzio, iv-2-1305: portato dal fuoco, il combattente aereo è un
terreno. -radici aeree: che partono dal fusto o dai rami scendendo verticalmente verso
gli aerei, allontanandosi sempre di più dal primo schietto significato. panzini, iii-296:
. antenna, complesso di conduttori isolati dal suolo che serve alla trasmissione o alla ricezione
cfr. fr. aéricole (registrato dal littré). aeridrofillo, sm
significante 'aria ') e -fero (dal gr. cpépto * porto ');
cfr. fr. aérifère (registr. dal littré), e ingl. aeriferous
e dalla terminaz. verbale -ficare (dal lat. facère 'fare ') secondo
cfr. fr. aérification (registr. dal littré). aerifórme (
la terminaz. -forme (deriv. dal lat. forma 'forma, aspetto,
cfr. fr. aeriforme (registr. dal littré) e ingl. aeriform (
ingl. aeriform (docum. fin dal 1620). aeriformità (disus
= voce dotta, lat. àerinus, dal gr. àépivo?. corpi
lat. scient. aerobacter, deriv. dal gr. dcepo- (deriv. da
. = voce dotta, deriv. dal gr. àepopàtrj? * colui che
(nel 1875), deriv. dal lat. scient. aerobius, dal gr
. dal lat. scient. aerobius, dal gr. tardo dcepó- 3io; '
voce scient., comp. da aero-e dal gr. 31065 -óvt05 (part.
= voce dotta, comp. dal gr. dcépo5 (deriv. da dtfjp
; fr. aérodynamique (registr. dal littré), ingl. aerodynamics (adottata
aero- (abbrev. di aeroplano) e dal sufi. -bus. aerocampo,
? * aria ') e dal gr. xvjxtj * tumore '(xoixov
. aerodyne (comp. da aero-, dal gr. àr) p dépo5
comp. da aero-{aere) e filo (dal gr. 91x05 'che ama,
= voce scient., lat. aerophobus dal gr. dwjp dcépo; *
dell'aerofagia). = comp. dal gr. dwip dépo; 'aria '
e vernici. = comp. dal gr. do) p dépo? '
= voce dotta, lat. àèrómantis, dal gr. dtfjp àépo? 'aria'e
voce dotta, lat. tardo aeromantia, dal gr. crepoli, avxeta (pavreia
cfr. fr. aérométrie (registr. dal littré). aeròmetro (disus.
cfr. fr. aéromètre (registrato dal littré). aeromòbile, sm
e da che cosa ella deriva? dal caso. idem, ii-1026: se
cfr. fr. aéronautique (registrato dal littré). aeronàutico, agg
* aria ') e plancton (dal gr. 7rxayxxóv, dall'agg. trxayxtóg
. wenham: comp. di aero- (dal gr. dftjp àépoc 'aria,
e -piane (radic. di planer, dal basso lat. planare, da planus
aerosa. = voce dotta, dal lat. àèr, àèris * aria '
da montgolfìer nel 1783, comp. dal gr. dw) p àépot; *
1785): comp. da aero- (dal gr. à7) p dépo <;
i nascimenti del gagate, ancorché lontano dal gange, dell'aetite ad esso prossimo;
voce dotta, lat. lathyrus aphaca (dal gr. dcpdba) 'veccia '
chirurgico). = voce dotta, dal fr. aphaque (deriv. dal gr
, dal fr. aphaque (deriv. dal gr. de-privat. e epeexó ^
= voce scient., deriv. dal gr. depavf) <; * oscuro
); francese aphanite (registr. dal littré). afanìtico, agg
lat. scient. aphanipteri (deriv. dal gr. dcpavta * invisibile 'e
= voce scient., deriv. dal gr. depaoioc (comp. da à-
. astron. il punto più distante dal sole nell'orbita descritta da un pianeta
la proporzione della distanza nota della terra dal sole alla distanza afelia in un'osservazione,
voce dotta, lat. tardo aphaerèsis, dal gr. depatpeme; 'sottrazione'.
. = voce dotta, deriv. dal gr. àcpoupetixóg (cfr. aferesi)
dispensatore di vita '(voce adottata dal linguaggio astrologico), deriv. dal gr
adottata dal linguaggio astrologico), deriv. dal gr. dcpèrriq 'chi lancia raggi
= voce scient., deriv. dal gr. àcpextxós 'che lascia partire'
abbaiavano, e l'ostessa si affacciava dal fienile tutta sonnacchiosa, grattandosi la testa
sguardi ardenti e sospirimene salivano e scendevano dal piazzaiuolo all'affacciata, dall'affacciata al
, al rifl. * adomarsi '(dal lat. volgar. * affactare,
mani loro alcuno de'navili che vengono dal dacen, porto dell'isola di samatra,
uno scialle grigio con la frangia sollevata dal vento intorno al viso pallido feroce d'
di chi ha in sé, fino dal primo momento, quello che ci si affanna
, ant. aan, docum. fin dal sec. x), dal lat.
. fin dal sec. x), dal lat. volgare * affannare (di
campanella, 2-244: uno affannato, dal vino subito piglia ristoro. foscolo, iv-357
ristoro. foscolo, iv-357: affannato dal caldo, mi sono a mezza strada coricato
ebbe per la paura, l'affanno cagionato dal correre. achillini, iii-173: entra
ii-2-145: ei presumeva assai gloria letteraria dal suo commercio epistolare, quasi che l'universo
m. adriani, ii-1-117: dal colore smorto e dall'affannosa respirazione accorgendosi
al giorno, che affannoso cala, / dal risécco pantan la rana ascosa.
deriv. da affaire, docum. fin dal 1584). affardellare, tr.
dell'equipaggiamento individuale nel modo prescritto dal regolamento, appositamente studiato per ottenere un'
ella per uso il dì n'esce [dal giardino] e rivede / gli
per evitare certi usi che sono presi dal francese, spesso si possono adoperare le
volgendo agli altri il tergo, / dal piccolo corteggio accompagnato, / incamminossi al
disse che si trattava di un affare dal quale dipendeva tutto il suo avvenire,
fr. affaire (docum. fin dal sec. xii). affare2
e de'talenti loro, siccome quelli che dal naturale affascinamento dell'amor proprio occupati sono
affascinare1), agg. ammaliato dal fascino; ipnotizzato. -al figur.:
foscolo, ii-2-12: le menti, affascinate dal terrore di peggior male e dalla speranza
tra un gruppo di bambini affascinati / dal sangue, che con gli occhi spalancati
deriv. dall'imp. di affaticare e dal plur. di natura (v.)
ogni lato, assidua, intenta / dal dì che nasce; e l'affatica e
v'affaticate, volendo scuotere il collo dal giogo comune di tutti. andrea da
affaticata italia. leopardi, 133: ella dal lampo affaticati e lassi / coprendo gli
a furia voleano uscir fuori; ma dal loro capitano furono ritenuti, acciocché non
ci fa provare un sentimento affatto indipendente dal nostro vantaggio o piacere. giusti, ii-95
francesi dicono fafonner, è modo tassato dal giordani nelle sue osservazioni sulla « pastorizia
affatturate del suo amore, le scaccia dal ricordo. 2. figur. avvinto
: quelli siano e debbiano essere affermati dal frate per capitani e per rectori. idem
= cfr. fazioni e fazzone, dal fr. ant. fafon e faison
. ant. fafon e faison (dal lat. factio -ónis, da foche)
estrema speranza. idem, 19-394: affebbrato dal perpetuo desiderio della terra incognita, che
vapori acquei sollevati dalla terra ed attratti dal sole. marino, 248: vuo'dar
che insieme congiunti fanno il tutto. dal tutto alla parte s'argomenta affermativamente così
di compiere una determinata azione (contrario dal precetto negativo che la vieta).
nieghi, o che s'affermi; e dal negato e dall'affermato depende, e
ricordo. soffici, ii-79: afferrato fin dal primo istante dallo scenario e dall'azione
parigi è troppo sottile per farsi afferrare dal primo venuto, specie se venuto troppo di
sì superbo affet = voce dotta, dal lat. affectus 'modificato '(come
ben sei fra i doni eletti / dal del concesso ai miseri mortali; / tu
e dichiarato in fra i miglior perfetto / dal favor manifesto era dei volti. sarpi
. marino, 351: prendi dal nostro officioso affetto / l'estremo vale
corpi affetti e preparati [al contagio] dal disagio e dalla cattiva qualità degli alimenti
vi sarà lo stesso termine, ed affetto dal medesimo segno, potrà esso da ambi
ingegno, e molto fue affettuosamente amato dal re priamo. sannazaro, 8-122:
quegli effetti sì dottamente e affettuosamente scolpiti dal nostro divino maestro di questa divina passione
in]., 5-87: quali colombe dal disio chiamate /... /
e circospetti; ma quella che parte dal sentimento ci fa essere generosi, affettuosi,
con quella unione e morbidezza che viene dal portamento della voce, ond'è chiamato ancora
seguirai con l'affezione, / sì che dal dicer mio lo cor non parti.
-gli disse il medico -assolutamente indi- pendente dal male principale; un disturbo che poteva
se lo fe'addosso cadere; e dal grave carco affiaccato, vi lasciò la
afflati, cioè di quelli che avevano dal comune ogni anno una certa quantità, o
bassani, 1-12: rivide infine la cameraccia dal pavimento di legno polveroso e dai due
i'ne vedea trenta gran palmi / dal luogo in giù dov'uomo affibbia 'l manto
, 30- 181: l'usignolo dal boschetto affida alla brezza la sua dichiarazione
moveresti il piede, / solo affidato dal notturno orrore. segneri, iii-1-4: i
la voce è registr. dalla crusca e dal tommaseo. affienata, sf. agric
l'affisse. idem, 13-42: tu dal corpo che meco e per me visse
/ bene affilato la barbata prole / dal vecchio ceppo. carducci, 511:
pendere nel picciolo e nello affilato, e dal suo principio e base, che è
affilata, scolpita rigidamente dalla penitenza e dal digiuno,... posava su
non eri che una misera fanciulla / dal viso di statua affilato / come la
livida, affilata, infantile, deformata dal dolore. moravia, vii-5: era proprio
: l'affiliazione può essere revocata dal giudice tutelare... su richiesta deu'
raimondo, con quale affinamento d'imitazione son dal tasso introdotti? magalotti, 9-1-92:
, un vivo lauro / tutto sicuro dal furor del cielo... / e
agg. fino (o fine), dal lat. finis 4 fine, punto
scienze affinato, sa discemere il vero dal falso. segneri, i-405: il mal
: scarno, asciutto, come affinato dal fuoco. vivanti, 7-19: aveva quell'
che vi s'incontrano. si è soltanto dal cominciare del nostro secolo che questa industria
vicendevole; simpatia (per traslato, dal n. 5). panzini,
panzini, iv-11: affinità elettiva: dal linguaggio scientifico (chimica), questa
affinità spirituale: parentela spirituale contratta reciprocamente dal padrino (o madrina) di battesimo
madrina) di battesimo o di cresima e dal battezzato o cresimato. de luca
, e fioche: il secondo nasce dal primo, imperoché chi continua di gridare
mi parlava con una voce affiochita ancóra dal pianto, interrotta ancóra da qualche singulto
. = dall'arabo afiùn (dal gr. òrciov 'succo di papavero,
&cpiov, fr. affion (registrato dal littré come vecchio termine di farmacia).
voce non ancora registrata dalla crusca né dal tommaseo. affiorare2, tr.
sono persuasi dell'utilità della posizione presa dal croce, che crea la situazione in cui
/ la donna in lui s'affissa e dal suo volto / intenta pende e gli
nel sole, indi ne resta / vinto dal forte sfavillar vivace. [sostituito da
nella schiavitù. = dal part. agg. affisso1; nel significato
* annunzio, avviso, cartello '(dal sec. xvi). affittàbile,
quando veniva, non mi staccava gli occhi dal volto. 2. intr
: ad uno per volta, discendono dal cielo i motori, e vanno a calettare
l'auro. = deriv. dal part. pass, di affiggere (affitto
colà lo dio chiomato e biondo / dal suo carro lucente ed immortale, /
innocente, e l'innocenza non è abbandonata dal cielo. foscolo, vii-158: questi
usignuol cui 'l villan duro invole / dal nido i figli non pennuti ancora, /
fosse di rame, / pur el parea dal dolor trafitto. manzoni, i-49:
1062: gli scrivo adesso, spinto dal desiderio di liberarmi dal lungo tedio di
adesso, spinto dal desiderio di liberarmi dal lungo tedio di una carcere di più
viani, 19-321: la madre, sciogliendosi dal figlio, si parò il capo nel
della vanga, con i corpi afflosciati dal continuo giacere sul ciglio delle vie.
tempi e barbari silenzi / vince e dal flutto de le cose emerge / sola,
, così = voce dotta, dal lat. tardo affluentia (da affluire
= termine della medie, accolto dal linguaggio comune; deriv. da affluxus
remedi aspri e affocati, per risecar dal corpo li membri morti. 3
fa il lino in quanto egli, sospinto dal fuoco, si volge verso il fuoco
gelato. carducci, 934: la stanza dal sole di luglio affocata, / rintronata
, 820: affocata le guance, ansante dal candido petto, / corri [aurora
all'affogamento che nasce dalla certezza e dal sentimento vivo della nullità delle cose.
misero che affoga, per trarlo fuori dal suo pericolo? baretti, ii-226:
testa fuor dell'uscio. = dal lat. volgar. 'affocare, che,
232): sopraffatto poi e come soffogato dal fracasso di tante voci. [ediz
sopraffatto poi e come affogato dal rombo di tante voci].
affogatóio, sm. luogo reso irrespirabile dal calore o dalpaffollamento eccessivo. tommaseo
altri si sentivano attratti dall'affollarsi e dal precipitare delle vicende esteriori, tanto più
latino significa il mantaco: perché nasce dal gran moto de'polmoni, e'quali
mandanlo fuori. = deriv. dal lat. follis * mantice '; cfr
il ferro, e 'l fura / dal legno, in guisa che'navigi affonde.
disperazion d'afforcarsi. = dal fr. ant. afforchier, provenz.
ii-6-204: la capacità di trarsi fuori dal tumulto passionale, afforzata dall'esercizio.
tori di quello [campo], dal lavorio gli stoglieva. afforzifìcato, agg
sia la liberazione di un individuo dal servaggio della gleba, sia quella di
cattaneo, ii-3-143: il colono potrebbe affrancarsi dal censo, pagando il corrispondente capitale.
di poter disporre d'un'intelligenza affrancata dal sangue. 2. figur.
non si dice che del liberare una proprietà dal peso che 1'aggravava: ed è
fossero gravate. 3. esenzione dal servizio militare, in uso fino alla
spossato; rotto dalla fatica, sfinito dal dolore; sbattuto. iacopone,
come gli uccelli nel temporale. affranti dal lungo cammino, eran seduti sull'erba
una mano sulla fronte come quando affranta dal lavoro alzava la testa per qualche secondo.
sulla fronte come per scacciarsi una nebbia dal cervello, usciva affranta dallo sforzo volitivo
. = voce letter., dal part. pass, affractus, per analogia
tasso, 6-35: argante il corridor dal corso affiena / e in dietro il
ojetti, ii-9: la vòlta affrescata dal viterbese romanelli, il quale, accanto
, ii-727: l'uomo che ritorna dal paese si dirige con passo affrettato verso
e più vigorosi. stuparich, 2-536: dal battito affrettato del cuore veniva a quella
livio volgar. [crusca]: dal vostro lato s'incomincierà il grido e
e si stringe. = deriv. dal lat. fr6ns fróntis * fronte '.
uno dei maggiori affronti che si possino ricevere dal suo nimico. segneri, ii-21
ma io non ci voglio andare dal capitano di giustizia. non ho che far
all'altra. 2. annerito dal fumo, sporco di fumo. -al
, che non si affumichi. tici fin dal secolo xvi per quel carro sul quale posa
giorni, con la testa sempre fuori dal finestrino, si affumicarono come spazzacamini.
. e dial. affumigato). invaso dal fumo; tinto, imbrattato di fumo
nemici « fiorentini ciechi », non dal non veder voi che colonne affumicate,
veder voi che colonne affumicate, ma dal non vedere i vostri mali. marino,
archit. colonna a ffusata: « assottigliata dal terzo in su, che dicesi anche
bicchierai, 33: il fluido separato dal sale con le dovute diligenze, all'
nel lor linguaggio / conciso parleranno, dal veloce / affusto tratte al ciglio del
un fusto '(docum. fin dal sec. xii; e, come termine
= lat. scient. aphodius, dal gr. &cpo8o <; 'latrina,
259: e ad un tratto dal mezzo dell'acqua morta un canto,
voce dotta, lat. tardo aphorismus, dal gr. dtepopt- opló? * definizione
afrasia *. = voce dotta, dal gr. dt- privat. e cpp&ait;
, lat. aphràctus (aphractum), dal gr. & schiera de'romani. tasso, 6-70: dal molle seno / sgombra amor temerario ogni d'un sugo dolce. = forse dal lat. africus 'africano '(cfr . / ma spicco la susina afra dal prugno / semiano, e mi piace l' . ant. afre 'orrore '(dal got. * aifrs 1 orribile ') mi date in compenso se, estraendo dal sermone del santo quella parola voluttuosa,
= voce dotta, lat. aphrodisiacus, dal gr. dcpposioiaxó? 'che si
= lat. scient. aphrodite, dal gr. 'acppostr /]? * afrodite
. = voce scient., dal lat. aphronitrum (plinio, 31-46)
aphronitrum (plinio, 31-46), dal gr. àcppóvixpov 'spuma di nitro *
. = voce scient., dal lat. aphta, dal gr. &cp&a
scient., dal lat. aphta, dal gr. &cp&a * ulcera, pustoletta
fr. aphte è docum. fin dal 1545. aftizzazióne, sf
l'afta epizootica, può essere consentita dal sindaco... la pratica della inoculazione
leggi sanitarie, 110-67: sarà permessa dal sindaco... la macellazione,
. = voce dotta, comp. dal gr. &yap. o? 'senza
= voce dotta, comp. dal gr. tfyaiao? * senza nozze '
= lat. scient. agapanthus, dal gr. àyàrutj 'amore 'e ótv&o
una grande agape di negri, presieduta dal famoso « padre divino ». g
lat. tardo agdps (tertulliano), dal gr. àydwn) 'amore '
dotta, lat. scient. agaricaceae, dal nome del genere agaricus.
dotta, lat. scient. agaricales, dal nome del genere agaricus. agaricina
(comprendente svariate specie), caratterizzato dal cappello con lamelle raggiate. il più
, sempre munito d'un cappello distinto dal gambo, e sovente di un invoglio bianco
, lat. agarlcum (plinio), dal greco àyapixóv (una specie di fungo
andava avanti al suo agasone) cotto dal sole, bruggiato dal caldo, arefatto
agasone) cotto dal sole, bruggiato dal caldo, arefatto da la fatica, sentendosi
sopravvivere. = voce dotta, dal gr. yaarfjp yaarpó? * stomaco
cecco d'ascoli, 3063: dal terzo cielo col secondo, agate /
beve a quando a quando un sorso dal calice d'àgata lentamente. idem,
. achàtes (plinio, 37-3), dal gr. dxàrrìq. cfr. isidoro,
voce scient., deriv. nel 1815 dal gr. àyodk? -z8oq
= voce dotta, comp. dal gr. àya&óg 'buono 'e xóyo
àgave, sf. pianta grassa (proveniente dal messico), con foglie carnose,
= voce scient., deriv. dal gr. dyaur) (femm. di
sisal o agave sisalana assume il nome dal porto omonimo dello yucatàn.
. = voce dotta, deriv. dal lat. agenda * cose da farsi '
le forme essenziali e accidentali escano a luce dal seno della materia, e vogliono che
azione). = voce colta, dal lat. agens agentis (part. pres
servir m'agenzo. = dal provenz. agensar 1 abbellire, piacere '
deriv. da gens 'gentile ', dal lat. [homo] gentis '
= voce scient., deriv. dal lat. agèràton (plinio, 27-4)
agèràton (plinio, 27-4), dal gr. dyfipatov (dall'agg. àyflpatoc
è il sospirare una esalazione che muove dal cuore, da alcuna noia faticato, il
che non sbigottiscano per le forti battaglie dal principio. bembo, 1-264: accingetevi
del proprio, e agevolato alle ambizioni dal grado di principe. agevolatóre,
idem, v-181: bene so che dal confortare all'operare ha grande distanza;
di facile apparteneva al volgare latino, dal quale rimase in due diverse lingue che
): se mi fosse fatta villania / dal più agevol villanel che sia, /
. beltramelli, iii-769: era sorpresa dal trovare quegli esotici uccelli, più che agevoli
i-9: ora accostando e ora rimovendoti dal luogo lo vedrai, e se sarà malagevole
v.): neol. appena registrato dal tommaseo. agganciato (part.
vogliam dir, depresso da dove si solleva dal becco, il quale, se bene
santità. = voce semidotta, dal lat. abjectus * abietto '.
freddo clima, / dove l'orsa dal cielo i fiumi agghiaccia. f. negri
, 16-1043: fece, cadendo / dal carro, un tomo, e l'agghiacciò
subito la trasparenza, e istantaneamente rimossa dal suo discorrimento, agghiacciò. alfieri, io
in sulle foglie quell'esalazioni odorose, dal rigor della notte, come pare che
talentano. verga, i-104: agghiacciata dal terrore fra le coltri, vide il marito
. d'annunzio, iv-1-376: agghiacciato dal terrore io rimasi un minuto senza poter
il sole / più sempre acquista, libero dal pigro / freddo invernai che l'agghiadò
viani, 19-242: straccavizzi si sentì agghiozzato dal pianto e gettandosi per la terra singhiozzò
meno sicuro. = deriv. dal lat. jacicdre (da jacère 'giacere
. disus. rete gettata a tondo dal pescatore. = comp. di
intero sistema di organi. = dal bizant. oldbuov (dimin. del gr
tantaquattro l'aggio. = dal fr. àge (dal lat. aetaticum
= dal fr. àge (dal lat. aetaticum, da aetàs -atis)
guerriero omerico che aggioga i bianchi cavalli dal collo crinito. deledda, ii-243: rientrò
; soporifero. 2. aggravato dal sonno, appesantito per soverchio cibo.
notizia ', è errato, e deriva dal più falso modo 4 essere a giorno
suora germana del prudente eeta, / dal sole aggiomator nacque, e da persa
tal pensiero uscì nel verde prato, / dal qual tutto il palazzo era aggirato.
in questo dir fulmina e spira / dal lucid'elmo, e più che tigre,
dall'una all'altro e nel ripassare dal secondo alla prima, s'aggira tutta
: e invaginiamo come sia il re dal vedere un altro offiziale, e perché
/... / nasce l'uva dal sorbo ed adottato / da l'arancio
8-7 (292): e così essendo dal caldo inestimabile,... e
testa; ti farò schizzar l'acqua dal cervello. moravia, vii-243: domandai:
39-14: mai non gli si partì dal fianco, facendo seco le parti di vero
ant. ajoster, provenz. ajostar (dal lat. juxta * presso '
mente, e più col sole che guarda dal balcon sovrano. collodi, 324:
10-171: non è voluta andare nemmeno dal parrucchiere, per timore d'apparire aggiustata
alle operazioni di aggiustaggio. = dal fr. ajusteur, docum. nel sec
da la mano, il busto dal capo, il nervo da l'osso.
tommaseo]: e uscio [teseo] dal laberinto con un agglomero di spago
sostanze. = voce dotta, prestito dal lat. tardo agglutinano -onis, per
. [aggètto). levare l'acqua dal fondo di un'imbarcazione. pulci
= provenz. agradar (deriv. dal lat. gràtum: cfr. gradire
che altro si possa nella cometa inferire dal suo poco ag- grandimento col telescopio,
delle spezie di quelle nell'occhio ricevono augumento dal telescopio mediante l'aggrandimento che questo cagiona
acciò che essi non si sentano atterrare dal dispregio de'loro prossimi, essi s'ingegnano
il vetro agghiada, e tocca / dal subito rigor la circostante / aria appanna la
la qualità della persona, da prescriversi dal giudice competente secondo le circostanze più o
, le gambe gli han fatto arcone dal tanto carico che le ha aggrevite.
. bartoli [alberti], 4-4: dal piano de'fossi s'inalzi un muro
); appesantito; intorpidito. -aggravato dal sonno: immerso nel sonno, assonnato.
coloro ch'erano con lui, erano aggravati dal sonno; e risvegliati viddero la sua
: [piero de'medici] aggravato dal male del corpo e dalle angustie dello
voglia e senso e possanza e moto viene dal cielo. goldoni, vii-1093: a
compagno] stanco dalle fatiche, aggravato dal male, oppresso dall'afa, camminava stentatamente
sua corruzione, non vogliamo essere spogliati dal corpo. tommaseo-rigutini, 1931: e il
campanella, 1163: tn ogni aggravio fatto dal giudice secolare si appelli affi vescovi,
vedervene aggraziato, lodato, premiato ed onorato dal mondo. aggrazióso, agg
cardarelli, 6-17: una giovane campagnola aggredita dal malefico ragno. aggregàbile,
temporaneamente in servizio presso un reparto diverso dal proprio: passare, ricevere, trasferire
. = voce dotta, deriv. dal lat. aggressus * che ha aggredito
= voce dotta, di formazione recente, dal lat. aggressus * che ha
liquefatta in tutte le sue parti dal caldo per la sua disformità, ma esalando
la sua disformità, ma esalando dal mezzo egli la rompe in arena et polvere
. foscolo, iv-369: smanioso, sbalzo dal letto al balcone, e non
insonnolito, e le mani mi si aggricciavano dal freddo sul manubrio. calvino, 1-93
. bartoli, 40-iii-444: in disparte dal pubblico si stava un uomo ignudo nato
(v.). levò dal barattolo alcune foglie d'alga umida e viscosa
in trapiantando awertiscasi (fatto il aggrottata dal grande sforzo che faceva per capirmi. foro
, sm. l'aggrumare; coaguricavata dal vero, e anzi a capriccio dell'artefice
deriv. da aggrumare1-. porzionato dal naturale. viani, 19-380: guardie sagomate
, condensandosi in sfera, ed aggrumandosi dal centro viglio; intricare, avviluppare.
. malaparte, 4-107: le pietre dal bel colore di sangue ag
8-387: nullo uomo savio fa agguaglio dal male al bene. 2.
da guaite * guardia ', deriv. dal frane. * wahta 'vedetta '
ai pilastri del cancello, qualcheduno sbucherà dal tronco di un olivo. baldini,
, deverb. da agaitier o aguaitier, dal frane. * wahta 'vedetta,
». tutti quelli della corvée uscirono dal tinaio abbozzati di vino. =
di vino. = deriv. dal lucchese gobbio * gozzo '.
, come si fa ponendo lo filo dal gomito alla mano, o innaspando con l'
per la quale io usciva d'ogni speranza dal dì che la gioventù nostra agguerrita alle
.. l'aghetto dicesi stringa, dal suo uffizio; la stringa dicesi aghetto,
= comp. da ago e dal suffisso lat. -fórmis (da forma)
non era alto nel cielo non saltavano dal letto. 3. lentezza, flemma
sono agiati, / che 'l pover sia dal più ricco scacciato. boccaccio, dee
l'uomo diventa più agiato si allontana dal penoso travaglio della terra e lo confida
(i-59): ella se ne fuggì dal marito furtivamente, e in pavia si
lume, in quattro salti se n'uscì dal letto, e posesi al sicuro;
alle superstizioni. = voce dotta, dal lat. agilis (da agire, v
xii) 'comodità, agio ', dal lat. volg. adjàcens, part.
voce dotta, lat. tardo hagiogrdphus, dal greco biz. àyióypacpoc; (
. = voce dotta, comp. dal gr. « xyio? * santo '
agitato dalla rabbia, dalla amicizia, dal dolore. idem, ii-58: rifletta
se le messi,... mosse dal vento, ondeggiano, par proprio il
,... è formato dal participio (o dal supino) di agere
.. è formato dal participio (o dal supino) di agere ».
? siete venuti a vedere una canna agitata dal vento? boccaccio, iv-72: le
seta. idem, ii-607: di là dal muro, la casa delle monache.
assai buona ma molto fredda e agitata dal vento che mugola intorno alla villa. cardarelli
ben sei fra i doni eletti / dal ciel concesso ai miseri mortali; /
l'ordine era] più che dimostrato dal continuare dell'agitazione, mantenuta dalle arringhe
, crescere i loro. = dal russo abbreviato agit [acija] * agitazione
lat. scient. aglaonèma, comp. dal gr. àxkczò ^ * splendido '
dotta, lat. scient. aglia, dal gr. ày'kiri * macchia dell'
basilicata, puglia). = dal lat. julius 'luglio '.
= lat. scient. aglypha, dal gr. (syxo ^ poc, comp
. = voce dotta, comp. dal gr. à-privat. e yxcóaaa '
dotta, comp. da a-privat. e dal lat. glùtitió -onis (da glutire
. = voce dotta, comp. dal gr. &-privat. e yv<4&o <;
agnazione. = voce dotta, dal lat. giuridico agnàtio -onis (da
: ma la distruzione di sé, che dal lupo seguita: e il lupo non
agnel scherzando a salti, / esce dal chiuso ovile. marino, 6-71: vedila
, è ancora preso. = dal lat. agninus, deriv. da agnus
non agnite. = voce dotta, dal lat. agnltus (part. pass,
già del piacer commune / la vitella dal toro / pagamento non chiede, /
enfiato che vien nell'anguinaia, forse dal latino inguen. 2. locuz.
voce dotta: lat. agnus castus, dal gr. étyvoi; (il nome
= voce dotta, deriv. dal lat. agnòscere. agnosia,
storicismo assoluto dissipa l'agnosticismo, dissolvendo dal suo intimo l'idea della « cosa in
e quelle stelle di forza e virtù attrattiva dal polo boreale e porle nell'australe.
metallo. -ago da sutura: usato dal chirurgo per cucire i tessuti degli organismi
degli organismi. rosa, io: dal peruviano suolo al lido prusico / alcun
/... / che dal monte scenda / un velluto leone. tasso
talora prova... e l'uomo dal sensibile cuore umano per coloro che combattono
; condizione dolorosa e struggente (dominata dal dubbio, dall'attesa). cavalca
. = lat. tardo agonia, dal gr. àycovta * lotta, angoscia '
= voce dotta, comp. dal gr. à-privat. e yoùvtoc * angoloagonismo
voce dotta, lat. tardo agónista, dal gr. dycoviorfa 1
iscrizioni, e specialmente in quella pubblicata dal dottis simo p. corsini
voce dotta, lat. tardo agonisticus, dal gr. dyco- viotixó?.
italiani il più nullo e rimbambito, tutti dal più al meno agonizzavano di quel difetto
voce dotta, lat. tardo agonizàre, dal gr. < £y (ùv££opai
= lat. tardo agonotheta, dal gr. àytùvo&érnc;, comp. da
agorài. = voce dotta, dal gr. dyopdc 'piazza '(àyetpco
= voce dotta, comp. dal gr. dyopdc * piazza 'e cpó3o
melodiosa. = voce erudita, dal gr. dcyop7) t7) £ '
un padre agostiniano chiamato lì per lì dal ranieri, giunse in tempo a benedirlo agonizzante