quale per la sua forma volgarmente si dice dado. baldinucci, 95: l'abaco
meccan. ant. squadrato a faccette (dado, bullone). affacchinaménto,
stuolo intero formano un corpo in forma di dado. d. bartoli, 35-24:
si servivano i bimbi per giocare (dado). cfr. astragalo.
= comp. dal lat. alia 1 dado (per giocare) 'e os
come vuol, volge di fortuna il dado. = voce dotta, comp.
quanto il fregio, che stringa fra dado e dado sopra le colonne.
il fregio, che stringa fra dado e dado sopra le colonne. -arco
in un modo, cioè quando ciascuno dado viene in asso. galileo, 4-4-294:
del piede sulla gamba. 2. dado oblungo d'avorio, di pietra o altro
dal gr. dcoxpdyaxoi; 'vertebra; dado '(e anche come termine architettonico
questo esercito] non dòssi / come un dado git- tarlo ad occhi chiusi, /
basard, dall'arabo volg. az-zahr 1 dado ', e perciò 'gioco d'
buonarroti il giovane, 9-476: avendo 'l dado balzatóre amico. balzeggiarè,
la gola e 'l culo e 'l dado, ch'io t'ho detto; /
l'imbasamento, il quale è un dado isolato di braccia quattro in circa per
, mazzocchi, cavetti, bastoncini, dado [ecc.]. palladio, 4-15
, 5-177: ed ecco che su un dado di sasso, incoronata d'una fronda
quel ch'io so far d'un dado, / o fiamma o traversin, testa
(cfr. medio alto tedesco bickel 'dado '). biliardata (bigliardàio
baldinucci, 2-5-407: in questo [dado d'acciaio] era un'apertura incavata a
son belli, freschi, netti come un dado. idem, i-134: ho preparato
4. meccan. ant. dado di bronzo in cui ruota un perno
essere perfettamente tonde, e col suo dado di bronzo, o ver bronzino, busato
quel ch'io so far d'un dado, / o fiamma o traversin, testa
di mazza rifessa e formano quasi un dado, se non che hanno tre parti
, ii-41: questo stru dado avvitato sull'estremità filettata della vite.
guida, perché cada a piombo sul dado del pirrone. = lat.
in mano avea il bicchiere o 'l dado / o broda che succiava come il ciacco
base] toscana, oltre al zoccolo o dado, se non toro o bastone,
, comp. dal gr. xxfjpos 'dado 'e pdvri <; 'indovino
scopo di impedire lo svitamento spontaneo del dado di un bullone in conseguenza delle vibrazioni
e bianca, / mentre del mobil dado, ardita e franca, / travolge i
: chi puttaneggia in ciondoli / col dado e la fortuna; /...
dai greci è chiamato cubo e dai volgari dado, il quale è per ogni suo
la donna, la taverna e 'l dado; / queste mi fanno 'l cuor lieto
greci è chiamato cubo e dai volgari dado, il quale è per ogni suo verso
dotta, lat. cubus, cybus 4 dado ', dal gr. xù3o <;
dal gr. xù3o <; 4 dado cubocubo, agg. matem. radice
'cuboidc', fossile formato a guisa di dado o cubo, cioè di sei facce.
(comp. da xó3o <; 4 dado 'e dal sufi. -oeisyj? 4
. dal gr. xupóc * cubo, dado 'e oipióc 'camuso,
fa mestieri. = deriv. da dado. dadaismo, sm. movimento
ha proprio di gradasso; / ben dado vero par ch'el butti vampo.
calzano. = deriv. da dado (v.). dadia,
dado, sm. cubetto di legno, di
l'altrui danno / sovente pigna 'l dado. fra giordano, 2-310: non sono
. in questi, circa la materia del dado, questa parte d'osso e stucco
certi punti posti due volte in uno dado, in un altro niuna; a questi
domandar quel ch'io so far d'un dado, / o fiamma o traversi,
un solo, altri contengono un numero per dado. quelli che si giocano soli,
e bianca, / mentre del mobil dado, ardita e franca, / travolge i
: or mentre / gridavi, un dado cadde e risonò. palazzeschi, ii-50:
è la donna, la taverna e 'l dado; / queste mi fanno 'l cuor
e dico / ch'e'lassi stare il dado e noi trassini, / se vuol
or con la tazza, ora col dado. della porta, xxi-n-406: se ben
che dell'età consumi / tra 'l dado e la ragazza / il meglio, e
323: fuggi donne, vino, dado; se no, il tuo fatto è
pitti, 1-88: adivenne che toccando il dado a me, 10 m'adirizai a
dove sognai festosamente di avere vinto il dado grosso della lotteria di milano, e
la locuz.: gettare, trarre il dado). bencivenni, 4-66: alla
giuocan tante anime in un trar di dado. dovila, 764: onde poi la
regno suo sopra un sol punto di dado. foscolo, v-10: ma la patria
fortuna di gettarmi nel mondo come un dado. manzoni, 67: questo /
... non déssi / come un dado gittarlo ad occhi chiusi. c.
, anch'io darò la volta / al dado del suffragio universale. settembrini [luciano
sue, io m'arrischierò su questo dado. carducci, ii-1-37: vedete che
ii-1-37: vedete che io gioco un dado fatale: o la mia vergogna ola
ancora scritto / su una faccia del dado. -avventurare il dado: azzardare
faccia del dado. -avventurare il dado: azzardare, arrischiare. boterò,
grande e di primo tratto aventurano il dado. 4. figur. azione
bartolino... di muovere questo dado, di chiedere all'imperatore l'osservanza
all'ora opportuna di muovere politicamente questo dado, solo i principi sono in grado
/ non ne potre'avere quant'un dado. fiore, 10-13: per che di
che di lei i'non pregiava un dado, / né su'consiglio i'non teneva
de'ghibellin, che non montò un dado. idem, cent., 36-82:
/ che dove furon non rimase un dado. febus el forte, 2-31:
, i... f che un dado potesse essere pegiorato. la spagna,
l'asta del saracin non valse un dado. -in meno di un dado
dado. -in meno di un dado: in un attimo. a
un'armata torre in men d'un dado / la sua difesa, e tagliarla ne'
, e tagliarla ne'fianchi. -un dado: un poco. vasari,
ritta che è rilevata da terra un dado. d'azeglio, 1-535: il legno
la via, e non si smosse un dado. 6. cubo.
. leonardo, 2-46: farai un dado di qualunque cosa vuoi sapere il suo
. c. battoli, 2-75: dado, fatto di sei superficie quadre uguali
quincunciale, che, oltre che dal dado, si può formare dalla x lettera.
figuratevi, p. es., un dado, un lato del quale sia,
dita quadre. intendete poi il medesimo dado esser con tre tagli segato in otto piccoli
dita quadre, delle quali l'intero dado ne conteneva ventiquattro in superficie. algarotti
divisa in particelle della figura di un dado, picciolissime ed eguali tra loro. e
da principio pensarono di far solamente un dado solo senza intrata alcuna. d. battoli
staffieri del granduca, che forma un dado di quaranta braccia per ogni verso.
d'essere tutte naturalmente di figura di dado, segnato in ciascheduna faccia d'una macchia
letto, questo si disegnava come un gran dado nero. giocosa, 33: era
tinta di pomodoro o navigate da qualche dado o rotella di carote affettate, alle polpette
le automobili, e alla fine il dado azzurro dell'autobus animò di sé il paesaggio
la rina accese ima lampada chiusa in un dado di vetro bianco. 8
, una tisana di menta, un dado al bromuro? si sarebbero riveduti il
filarete, 51: le colonne aranno uno dado disopra al capitello e l'arco comincia
comincia sopra questo quadro o vuoi dire dado. c. battoli, 1-215: or
colonne]: sono questi membri il dado, i mazzocchi ed i cavetti.
i mazzocchi ed i cavetti. il dado è quella parte quadra che sta da basso
è per ogni verso quadra come un dado stiacciato. palladio, 1-15: ne gli
però volendovelo porre, si farà che 'l dado sia quadro, e da lui si
mente largo ed alto, facciasi simile il dado del fregio, ma dinanzi gli resti
o più sia intaccato di dentro il dado a quartabuono da ogni banda. baldinucci
banda. baldinucci, 93: il dado, detto anche zoccolo, e da altri
cecchi, 5-177: ecco che su un dado di sasso, incoronata d'una fronda
, nel quale fecero fermare forte un dado d'acciaio per la larghezza di un quarto
lucente macchina, -non si è mosso un dado, non si è spezzato un raggio
, vii-231: cominciai a stringere il dado con la chiave inglese. 12
palle di ferro o di piombo col dado, dall'una alle due libre. g
ciascuno di questi tasselli. -dare il dado: infliggere questa tortura. f.
tratti 24 di colla, ed ebbe il dado ed altri tormenti assai. tommaso di
menare in palazzo e se glie diero el dado e marto- rielo alle coglione. firenzuola
firenzuola, 414: ma né corda né dado né stanghetta... il poterono
del fuoco, quando si dà il dado o la stanghetta. 1ingollata, 3-285
[s. v.]: * dado ', sorta di strumento col quale
macine. carena, 1-120: 'dado, ralla ', è un cubo di
affumicate d'un tempo, nel loro dado di cemento tinto di turchino. 18
connesso. -essere segreto come un dado: non saper tenere un segreto.
/ e son segreti appunto come un dado. -fare, tirare diciotto con tre
-farsi, rendersi pulito come un dado: farsi bello, agghindarsi.
/ e si rende pulito come un dado. i ridono i due, e dicono
v. asso. -gettare indietro il dado: dare un punto cattivo. -
230-5: zara dirieto m'ha gittato 'l dado: / ciò non serea, se
-gettare, tirare, trarre il dado: mettersi al rischio, prendere una
è convenuto di necessità di gittare il dado per la nostra terra. d. battoli
, e che gittato una volta il dado, ella è spacciata per voi. monti
la gloria getti / nel mezzo il dado, quella lite è sciolta. botta,
, che desideravano che si gettasse il dado affatto, e con un gran delitto
qualche esitazione determinammo di gettare ugualmente il dado; ed io intrapresi il viaggio.
io intrapresi il viaggio. -il dado è tratto, il dado è gettato:
-il dado è tratto, il dado è gettato: modo proverbiale usato per
iniquità degli avversari; tratto è il dado. fed. della valle, 152
il fatto, / tratto è 'l fier dado, è tratto, / e a
. corsini, 6-2: signori, il dado è tratto: io l'incumbenze /
mi pentiva del tutto. ma il dado era tratto. berchet, 75: ora
tratto. berchet, 75: ora il dado è gettato. se alcuno / di
pensò. tommaseo, 3-i-52: quando il dado è tratto, allora non è più
felici mai, e poi che il dado è tratto,... vergogna a
. oriani, x-16-127: oramai il dado era tratto; se anche lemm ed
mano al nuovo ministro: « il dado è tratto?... milesio rinsavisce
rinsavisce? ». -lasciar correre il dado: lasciare che la cosa vada da
. v.]: lasciate correre il dado, e vedrete dov'andranno a finire
quest'imbrogli. -levare il dado: essere il primo a intraprendere qualcosa
usare le parole d'oggi, questo dado levasse, ma di dover mandare innanzi
segni vivamente si scoperse e levò il dado, come si dice, che si dovesse
uficio. -tirare, trarre per il dado, per dado: essere al principio
-tirare, trarre per il dado, per dado: essere al principio di una cosa
ch'io comincio ora a trar pel dado. firenzuola, 643: io per me
dì riposarmi, e'si trae per dado. bemi, 326: ha cominciato
in qua; e tira per el dado di sorte che non so ciò che mi
allor pianse, or qui tira per dado. -trarre, torre i dadi
per sorte. -tirare, trarre il dado: affidarsi alla sorte, tentare la
un grave dubbio, / poi traggo 'l dado, e vince / per la parte
. -tirare, trarre un gran dado: giocare un grande azzardo, tentare
9-104: no'abbiam tratto un gran dado, / scampata una gran furia. [
212): certi che tiravano un gran dado]. d'annunzio, v-1-231:
la piazza deserta. un così gran dado doveva esser tratto dal destino sopra una tavola
da prima indicò 'il getto del dado e l'insieme dei punti ', in
, in seguito passò a significare il dado stesso (dal verbo dare * dare,
fuori due colonne, che il dappiè del dado loro è palmi otto e tre quarti
ponderata, il giocare sopra un punto di dado con tanto disavvantaggio tutte le fatiche passate
qualche esitazione determinammo di gettare ugualmente il dado; ed io intrapresi il viaggio.
... se egli è stato con dado o con trivella forato dritto. baretti
ponderata, il giocare sopra un punto di dado con tanto disavvantaggio tutte le fatiche passate
, 225: l aggira [il dado], il mesce, il tragge,
dittatore appare benissimo, tale quale al « dado è tratto ». 2.
la donna, la taverna e 'l dado; / queste mi fanno 'l cuor lieto
-tenuto in serbo a scopo di frode (dado, carta da gioco e simili)
guadi. berchet, 75: ora il dado è gettato. se alcuno / di
, i-109: si fa un dado quadro; esempligrazia, se la colonna è
ed alto, facciasi simile il dado del fregio. i. riccati, 4-272
faccia. leonardo, 2-46: farai un dado di qualunque cosa vuoi sapere il suo
, p. es., un dado, un lato del quale sia, v
ancora scritto / su una faccia del dado. -con uso sostant. il
; il sei facce: esaedro o dado; volto facce: ottaedro; il dieci
il barar con le carte, far del dado, esser maligno, ignorante e
ii-1-37: vedete che 10 gioco un dado fatale: o la mia vergogna o la
dove sognai festosamente di avere vinto il dado grosso della lotteria di milano. moravia,
quel ch'io so far d'un dado, / o fiamma o traversin, testa
la ragione, sta sopra un cubo o dado, per dinotare la stabilità e fermezza
filettatura un foro cilindrico per ricavarne un dado. 3. pulire pesci non grossi
le due forcate piastre e scommesse col dado in mezzo dov'è la vite accomandata
donna, la taverna e 'l dado. francesco da barberino, 253: l'
colla fronde / mirtea vi porse il dado e molli rose. pascoli, 512:
chiusura ermetica). -in partic.: dado a farfalla che serve per fissare a
quel ch'io so far d'un dado, / o fiamma o traversin, testa
genio oltre al rubicone e gittare il dado della rovina commune. metastasio, ii-49
è convenuto di necessità di gittare il dado per la nostra terra. bisticci,
fortuna di gettarmi nel mondo come un dado. settembrini, iv-70: povero figlio
.. non déssi / come un dado gittarlo ad occhi chiusi.
, in men del gettar d'un dado, in men d'un soffio di vento
-in partic.: lanciato (un dado); deposto, scoperto (una
. il giocare sopra un punto di dado con tanto disavvantaggio tutte le fatiche passate
d'una carta o la gettata d'un dado, variano all'infinito e non possono
un burrone. -gettato (un dado, una carta, ecc.);
'l grado: / ciò è gioco di dado. guittone, i-14-200: ingannati siete
. ghirlanda. girlo, sm. dado che si fa girare come una
che 'l grado, / cioè gioco di dado. -aumento di prezzo, rincaro
è la donna, la taverna e 'l dado; / queste mi fanno 'l cuor
230-6: zara dirieto m'ha gittato 'l dado: / ciò non serea, se
l'altrui danno / sovente pigna '1 dado, / e non vi guarda guado.
colonna e l'altro posa in sul dado. guarino guarini, 1-118: i guancialetti
viottolo alberato: casette bianche, a dado, infiocchettata d'un ulivo o un cipresso
angelini, 1-69: casette bianche, a dado, infiocchettate d'un ulivo o un
pallavicino, 1-240: finalmente fermasi [il dado] in quella faccia, la quale
, non credente in nulla, fantastico dado vero e isfranciosato da buon senno.
entrata, con i suoi ippocastani tagliati a dado, al laberinto, ai giuochi d'
lacerato li suoi beni patrimoniali o col dado o con la mano o col ventre.
targioni tozzetti, 12-12-15: veniva imposto dado statuto il far mantenere i lastrici delle
di sei lati eguali, come un dado. galileo, 3-2-324: figuratevi un dado
dado. galileo, 3-2-324: figuratevi un dado, che ciascheduno de'suoi lati sia
in costantinopoli, et molto vien reguar- dado; et questo, per le gran facende
n. 27. -levare il dado: v. dado, n. 18
. -levare il dado: v. dado, n. 18. -levare il
dai greci è chiamato cubo e dai volgari dado, il quale è per ogni suo
la toscana, oltre al zoccolo o dado, se non toro o bastone, e
cubicoli? simili a un interno di dado, neri, tozzi, senza uno
2. tess. disus. dado o cubo di acciaio appartenente al meccanismo
. carena, 1-319: 'lucernina': dado o cubo d'acciaio, con un
un tavo- lier sul piano [il dado] urta indefesso. c. i.
/ fra giochi perigliosi e lusinghieri / col dado incerto e le fallaci carte. filangieri
sia l'acquisto / o venuto pel dado o per la macchia: / sempre ricchezze
come, p. es., il dado di un bullone) oppure fisso,
mezzo ai campi, tratto come un dado, un casone rosso fiammante colle persiane
lacerato 11 suoi beni patrimoniali o col dado e con la mano o col ventre
i punti di smalto diverso (un dado); che ha le penne distinte da
sanudo, vii-602: questo, per aver dado danari a farsi nominar a gran
alla fortuna di gettarmi nel mondo come un dado. mercatini, vii-1079: me ne
la donna, la taverna e 'l dado: / queste mi fanno 'l cuor lieto
: il merlóne, da alcuni chiamato dado, qual si fa fra le due cannoniere
da un'assicella centinata che reca un dado inserito al centro; è impiegato nella
. mespoint (nel 1268) * [dado] truccato '; cfr. la
alcuni altri giudicarono che, oltre al dado, la altezza de la basa si avesse
alcuni altri giudicarono che, oltre al dado, la altezza de la basa si avesse
fortuna di gettarmi nel mondo come un dado. — girare, cercare, correre
mài verve. -non montare un dado: non combinare niente, non avere
/ de'ghibellin, che non montò un dado. -non montare un fico: v
poco que'soldati infelici, dannati al dado, cioè dannati a dover tutti gittarlo
palle di ferro o di piombo col dado da l'una alle due libre. foscari
levar, come si dice, questo dado. periodici popolari, i-779: il popolo
tinta di pomodoro o navigate da qualche dado o rotella di carote affettate.
elegantissimo. -essere netto come un dado: essere pulito, agghindato, elegante
due sia figliolo, ella col mezzo del dado giare ', che usiamo ne'nostri
di punti su ciascuna faccia ai un dado o che è impressa su apposite caselle
, l'alveolo, la faccia del dado, il segnato di percorso, ecc
, da alcuni moderni, orlo o dado. 12. locuz. -all'
. gioco popolare francese.. il dado del gioco dell'astragalo. 'annunzio
rivoltella. -in partic.: dado, aliosso, astragalo (anche nelle
iniquità degli avversari; tratto è il dado. garzoni, 3-180: disse labeone nelli
di sei faccie, eguali come il dado e fa la terra, l'octaedro è
del lume e dei dadi: v. dado, n. 18. -pagare sull'
: 'palmeto '...: dado concavo, che sta raccomandato a un
che circonda l'asse delle pulegge; dado. guglielmotti, 616: 'pane di
all'asse delle pulegge, che dicesi pur dado. 13. miner. varietà
dell'incenso, erogabile (con cui- dado) per parsimonioso dondolio del turibolo. moravia
cilindro metallico filettato, bloccato mediante un dado in un foro al telaio che porta
dà fuoco al pezzo si mette un dado di ferro, perché non patisca del fuoco
è storta, se egli è stato con dado o con trivella forato dritto, se
d'una rosetta o fermati con un dado a vite o con una chiavetta. dizionario
n. 9. -piantare il dado: lanciarlo in modo da ottenere il
. tommaseo [s. v. dado]: 'piantare il dado'vale trarlo con
centro, che si interpone fra il dado e il pezzo collegato con un bullone
lembo che può essere ripiegato contro il dado per impedirne rallentamento). -ferrov.
premuto fortemente sulla suola per mezzo del dado di una chiavarda verticale. 3.
che 'l nostro signore dio v'à dado in questo mundo. vita di frate
io che, per essere simile a un dado che sempre riman fermo ovunche il
assume forme e dimensioni molto varie (dado, cilindro, prisma, ecc.)
con tre parti (zoccolo modanato, dado con base quadrata e facce lisce,
'piedistallo': quella pietra che è sotto al dado, sul quale posa la colonna.
del mazzocchio cadrà apunto sul piombo del dado. magalotti, 21-139: allora non
/ ma a primiera e anche al dado. = etimo incerto: forse
pisis, 1-118: la colonna sembrava un dado. sollevandola, il marciapiede, leggermente
senato or io, per sempre, il dado. / io, gracco, nipote
della sua colonna, et il plinto overo dado, detto ciocco, va la terza
detto anche da alcuni moderni orlo o dado: figura di forma quadrangolare, dove
al scanno sopra il quale giaceva il dado, mandò fuori del forame una rocchetta
da me era tutto preciso come un dado, liscio, pettinato, che bisognava
, con i suoi ippocastani tagliati a dado, al laberinto, ai giuochi d'
un altro organo per mezzo di un dado. 8. sm. ant.
mettere sotto il punto incertissimo di uno dado questo esercito, lo stato del duca di
chiamano il bilico, girevole su di un dado..., nel cui centro
3-311: altre operaie le posano sopra un dado d'acciaio, e con un punteruolo
di otto angoli retti, siccome il dado da giuoco, e che da ogni parte
piano fra due colonne un zoccolo e dado quadrilungo di marmo liscio tre volte replicato
qualunche pietra o metallo, farai un dado di qualunche cosa vuoi sapere il suo
, 4-3-92: figuratevi... un dado, un lato del quale sia.
, 172: questo tormento voio che sia dado a povere persone necessitose una quarta per
la disposizione dei punti sulla faccia del dado. lessona, suppi., 130
questo quincunciale, che, oltre che dal dado, si può formare dalla x lettera
a questo [pietro], dio ha dado podestade e ballia sovra la eglesia soa
v.]: y ralla 'per dado o pezzo di ferro o di bronzo
usci. carena, 1-120: 'dado ', 'ralla ': è un
centro, che si pone fra il dado e la vite per rendere più salda
... e sentenzia debi dar dado e refudazon. de luca, 1-1-
plui vegla, ke tu no sis dado al sonno; prò quia lo cotidian repauso
sia figliolo, ella col mezzo del dado definisca la nostra lite: chi di noi
435: consci che tiravano un gran dado, ma convinti che altro non si poteva
la quale riconciliazione fece primeggiare la chiesa dado imperadore della romagna e della cittade di
brusoni, 9-191: le riconfermai con un dado il patuito amore: e messole in
da me era tutto preciso come un dado, liscio, pettinato, che bisognava proprio
mezza paiola, e volendo lo scacco (dado) più grande, si fa con
, che serve di cuscinetto ad un dado o cerniera. 2. tassello
da un pilastro che poggia su un dado di fondazione di larghezza maggiore.
i-5-209: non mi dite: il dado è tratto: / mi disdico, mi
né di notte ad alcuno giuoco di dado o d'altro, dove alcuna cosa si
veneziani, 87: voio ch'elo sia dado ala mia scola dela misericordia libre dexe
: 1-240: certo è che 'l dado, secondo l'impeto che riceve dal braccio
m. soriano, lii-4-110: il dado di ferro non saria al proposito nei
ogni padiglione mescosizione dei cinque punti sul dado; ed è quella che i latini lasse
. tecn. piastrina anulare serrata sotto un dado o sotto la testa di un bullone
impedisce rallentamento del bloccaggio di un dado sotto l'azione di scosse. -rondella grover
proprietà di garantire un migliore fissaggio del dado. fanzini [1905], iv-403
monosini, 364: donna, vino e dado / rendon l'uomo rovinato.
/ ripete numero ripete gioco / il dado d'ombra: / io sempre fuoco /
. m. soriano, lii-4-110: il dado di ferro non sarìa al proposito nei
in le piage e sei si mese- dado cum cera el fa el porro sorcoidem.
, e non egli, levato questo dado. adr. politi, 1-587: trarre
altro pianeta, isolati dentro quel grande dado di vetro. -lodarsi o adularsi
, 879: ancor poi più volte scambiò dado / per cecco ameducci e per lo
faccia esposta un determinato punteggio (un dado). galileo, 4-4-294: il
,... cioè quando il primo dado scuopra 2 e il secondo e il
-con uso antifrastico. segreto come un dado: incapace di mantenere il riserbo.
scoprire un segreto, detto così perché il dado sempre scuopre qualche numero.
la bimba seienne su- tato ottenuto quando ogni dado gettato scopre il sei. 6
comp. dall'imp. di serrare1 e dado (v.). serradèlla
3-93: se voi suddividerete il piccol dado in otto, avremo tante della
difensori d'ufficio se ne trovano mo dado; ma la sua mole è solamente la
, 151: tu vorisse ke fisse dado del pan se tu avise fame, del
mezzo ai campi, tratto come un dado, un casone rosso fiammante colle persiane verde
sfrasca / e si rende pulito come un dado. 3. scartabellare le pagine
i-284: chi puttaneggia in ciondoli / col dado ela fortuna; / chi stupra le effemeridi
di fuori, come chi pinge il dado col motto 'semper iactatus semper erectus'. malvasia
(plur. -i). in un dado, faccia opposta a quella considerata (
, 323: fuggi donne, vino, dado; se no, il tuo fatto
consumare nella filettatura una vite, un dado, ecc. -anche intr. con la
più funzionante (una vite, un dado, ecc.). manuzzi [
. che una vite, o il dado è spanato, allorché è guasto, e
, un quadratino di prosciutto, un dado di carne. 2. preparazione gastronomica
: abbiamo fatto degli spot di un dado per brodo dove ci sono tre mogli che
conto. testi veneziani, 173: dado libre iii de grossi a qanoto lion se
, 1-118: la colonna sembrava un dado. sollevandola, il marciapiede, leggermente
era costituito lo strumento di tortura noto come dado o stanghetta, fra i quali si
giovane, 9-128: in un tratto di dado / fèr venir sopra un picciol tavolino
quanto il fregio, che stringa fra dado e dado dopra le colonne.
fregio, che stringa fra dado e dado dopra le colonne. 3.
4-3-93: se voi suddividerete il piccol dado in otto, veremo la gravità 0.
dà fuoco al pezzo si mette un dado di ferro, perché non patisca del fuoco
, che non aveva mai toccato un dado, né svitata una vite.
malformazione congenita. 2. disus. dado d'ebano, di pietra o di altro
, sm. marin. disus. dado, per lo più di bronzo, usato
: mettere il tampagno, cioè il dado bronzino alle pulegge, perni e simili.
guglielmotti, 1802: 'tampagno': quel dado di bronzo o di altro metallo,
altro materiale, variamente sagomato (a dado, a cuneo, a prisma,
mio testamento. ibidem, 91: sia dado in recevelo ridendo. ulloa [guevara]
la donna, la taverna e 'l dado. boccaccio, dee., 1-1 (
lacerato li suoi beni patrimoniali o col dado o con la mano o col ventre.
menzini, 6-106: or mai il dado è sul tavoliere. tommaseo [s.
della poltrov.]: 'il dado è sul tavoliere': detto proverbialmente, simile
, sul mapl'altro: 'il dado è tratto'. pamondo. faceva
men generoso prometteva di sempre gettar il dado. 9. ant. palco costruito
sprezzato dolore. -essere il dado sul tavoliere: per indicare un'azione
. 2. ant. piccolo dado. baldelli, 5-2-106: la tessera
volta la temeraria getta su la terra il dado e gioca col suo eppure, anche un
e si fissacon grosse viti con testa a dado e con piccoli bulloni il telaio tenditore
del gioco del domino. 8. dado da gioco per lo più d'avorio (
434: consci che tiravano un gran dado, ma convinti che altro non si poteva
, voltandogli a bocca in su col dado a toppa e tengo. buonarroti il
scapigliata gente, / ch'avendo 'l dado balzatore amico, / tal tofjpare e tal
il giovane, 9-364: poi traggo 'l dado, e vince / per la parte
annunzio, v-1-231: un così gran dado doveva esser tratto dal destino sopra una tavola
orazion. elo sciando sì corno trasan- dado, san brandan lo prese e levalo suso
lo signor, per inferno me sia dado via: nui transnodaremo le onde. le
. -lanciato sul tavoliere (il dado da gioco); che ha dato
il fatto, / dopo ubbidir bisogna al dado tratto. — il dado è
al dado tratto. — il dado è tratto: v. dado, n
— il dado è tratto: v. dado, n. 18. -tratta è
biondi, i-i-no: ma i tratti del dado, non avvengono sempre, nell'istessa
1-ii-232: fu quella battaglia il tratto del dado alla rovina di tutte le parti.
: el marchexo tolse... el dado de revero... e molte
domandar quel ch'io so far d'un dado / o fiamma o traversin, testa
cioè la donna, la taverna e 'l dado. niccolò del rosso, 271-5: en
/ non ne potrì avere quant'un dado. 2. atto di devozione
colonna, et il plinto, overo dado, detto ciocco, va la terza parte
grado: 7 ciò è gioco di dado. onesto da bologna, lxv-5-68:
lente che sale e scende per mezzo del dado a vite, accomodato nella parte inferiore
idem, 364: donna, vino e dado / rendon l'uomo rovinato. idem
323: fuggi donne, vino, dado; se no, il tuo fatto è
uomo che è sul punto di gettare il dado della sua sorte avvenire.
, 4-4-24: poiché ogni faccia del primo dado può accoppiarsi con ciascuna del secondo,
monestiero io stiri ani l e forme dado per ofizio a vardar lo zimituorio e lo
ch'io comincio ora a trar pel dado. aretino, 20-127: solo ci è
colonne] sono senza zoccolo, over dado, ma il grado ove posano, serve
di lucio settimio si vede, sotto al dado della base, un zoccolo, il
come d. baldinucci 93: il dado detto anche zoccolo, e da altri
. controdado, sm. meccan. dado che viene stretto sopra un altro per
. = comp. da contro e dado. controdeduzióne, sf. deduzione
e pomodoro. = deriv. da dado. dàikon, sm. varietà
voce ingl., propr. 'noce, dado di bullone'. nutricìglia, sm
di ciascuna delle sei facce di un dado gettato un alto numero di volte).
e stava con grande attenzione stringendo un dado al tirante del radiatore. na
. r girlo, sm. dado che si fa girare come una trottola (