addosso (v.). daddovéro (daddivéro, dadovéro, da dovéro,
; / e poi chi vede il diavol daddovéro, / lo vede con men coma
di non la far convertire in ispirito daddovéro, la non se ne chiariva alla
fiammetta mia per moglie. -dite voi daddovéro, padrone? -daddovéro, ed
/ piagato a morte; o morto daddovéro. manzoni, fermo e lucia,
così fermo conobbe per la prima volta daddovéro le triste vicende di lucia, e l'
falsi timori aggravava il male di lui daddovéro. nievo, 1-192: credette esser
nievo, 1-192: credette esser cascata daddovéro nell'arca di noè. d'annunzio,
che la rondinella non soltanto è innamorata daddovéro, come direbbe la me- nica,
nelle banche affollate e nei mercati dove daddovéro si compera,... ivi i
. boccaccio, v-260: la vendetta daddovéro, la quale i più degli uomini
padre santo, e di quei santi daddovéro. firenzuola, 367: così passammo
timor vano e incappammo in un altro daddovéro. varchi, 23-291: a chi io
/ a far d'un'uom dipinto un daddovéro. buonarroti il giovane, 9-104:
/ che e'parevan romiti. — daddovéro? / - daddoverone. = formato