lei ricrearti. goldoni, iii-252: dacché ho abbracciata la poesia teatrale e lo
latino cascus [vecchio, antico], dacché la vecchiezza, per legge di natura
loro donne. viani, 14-329: dacché sono state abolite le barriere daziarie è agevole
palazzeschi, affettazioni... dacché s'era data alla letteratura si era
la testa. pellico, ii-134: dacché mi sono confessato a venezia, in verità
1-102: nessuno ha più visto nulla dacché quest'ala del castello non è stata
stesso. giamboni, 221: e dacché i suoi ambasciadori ebbero saviamente e bene
possa fare. idem, ii-235: dacché la sua bella libertà [dell'inghilterra]
, i-613: ho considerato più volte dacché provenga che le proposizioni matematiche restino provate
prestito precedente- mente ricostituite o rimborsate. dacché esiste l'aritmetica, gli uomini ebbero
confessiamolo ancora, amore di servitù, dacché taluni avessero provato gli antichi padroni più
non le patiscono di nulla, viceversa, dacché le son mere propàggini pragmatifere del sistema
sentire delle cose non dette ancora ad alcuno dacché s'è inventato lo scrivere. pellico
segreto, divenuto anche troppo palese, dacché aveva deciso ormai d'abitarlo per economia.
: uniche [glorie] forse, / dacché le mal vietate alpi e l'alterna
giusti, i-405: gli articolai (dacché si fa mestiere di tutto mi vien
, i-613: ho considerato più volte dacché provenga che le proposizioni matematiche restino provate
-dite,... dacché siete al mondo, ne avete trovati
per se stessa, ma diventata famosissima dacché il governo la comperò dagli eredi del
del popolo. foscolo, 1-17: dacché più non ti vidi, oh come /
, 3-207: era sempre vissuto, dacché se ne ricordava, dentro una catapecchia di
la piazza come un cane di macellaio, dacché gli era entrata in casa quell'altra
, fremere. giamboni, 199: dacché il detto bando fu messo, cominciò
monti, iii-54: del resto, dacché i nostri detenuti sono passati al braccio
[padron 'ntoni] mi porta il broncio dacché mandai in aria quel matrimonio di mio
in potenza non ce ne ha; dacché servono al pascolo, alla estrazione delle
! ah, tanto più le apprezzo, dacché, negli anni della mia calamità,
calcola le maggiori entrate di quel regno dacché si cominciò a dar premio a coloro
maritata che non era compiuto il mese dacché a menico trinca gli era morta la prima
le tende. pirandello, 7-133: dacché nel paese la consorteria clericale era stata
animo e supplisca alla cantilena straniera; dacché il sussidio di una tal quale melodia
giusti, v-216: sappi che io, dacché sono a firenze, ho salito più
a principio era più fragile; ma dacché esiste la stampa niuno pensa più a
rivoluzione nel pontificio o nel napoletano, dacché villafranca aveva troncata la guerra in lombardia
• foglia / rinverdirà più mai, dacché il suo ceppo / lasciò ne'monti
della novizia sgomentò un poco lo sposo; dacché pretese ella che dopo la cerimonia si
formare un'unica parola: cfr. dacché, dappoiché, giacché, ecc.
cui talvolta si unisce: cfr. dacché, finché, poiché, ecc.)
chiavi vanno passando sempre più in disuso dacché sonosi inventati i pistoni ed i cilindri.
figlio, fra marito e moglie invalsero dacché fu interdetto ai confessori di assolvere
straniera! pedemonte, 14-556: ma dacché un tratto a cicalare io presi /
! ah, tanto più le apprezzo, dacché, negli anni della mia calamità,
notando i giovani si lavavano, e dacché erano lavati generazioni d'arme mutavano.
stima e credo che neppur io, dacché son giunto all'età della ragione,
ahi! fra non molto / vedova, dacché fuggi ove a congiura / tutti stanno
', per significare danno possibile; dacché le conseguenze potendo essere liete o tristi
miei giorni cadenti? foscolo, 1-90: dacché all'urna d'achille il signor mio
delle genti. boccardo, 1-564: dacché la scienza economica è venuta a portare
alla sua patria. pellico, ii-147: dacché fu lontano da noi, più volte
con maggior fiducia d'essere ascoltati, dacché molti di quelli che lo contrastavano alla
, di serventi. pellico ii-147: dacché fu lontano da noi, più volte
monti, ii-392: questi eminentissimi, dacché ho voltate a roma le spalle, mi
ristoro, vi-3 (150): dacché li monti deano essare, s'elli
ramo né foglia / rinverdirà più mai, dacché il suo ceppo / lasciò ne'monti
novizia sgomentò un poco lo sposo; dacché pretese ella che dopo la cerimonia si
né riflettono ad uno stesso modo, dacché queste facoltà derivano dalla costituzione fisica,
10-63: facciàn questo patto, / dacché tu m'hai cotanto offeso a torto
era, fu. collodi, 687: dacché sono al mondo, posso dire che
di fede. giamboni, 190: dacché mi ebbe domandato delle credenze de'sagramenti
narri come l'andò la faccenda, dacché l'era così nuova e da ridere,
). 1090 — dacché (da che), cong. causale
7-118: il doge non può essere ingannato dacché sa da alcuno certo luogo quanti armati
anzi li dispiace qualunque peccato è, dacché peccato è. novellino, 74 (125
entro ». frezzi, iv-3-73: « dacché di me sapere hai sì gran brame
da siena, 678: ma dimmi, dacché è una giovana disonesta, mandala qua
prima che fusse creata la nostra accademia, dacché con tanto onore e con sì magnifica
suo mortorio. marino, 2-83: ma dacché tali son gli ordini suoi, /
lor seguito; or destrieri condotti a mano dacché a destra venivano del signore, perché
come viaggio per movere il corpo, dacché per eterna volontà della natura la vita
mariano viveva tranquillo nel suo ritiro, dacché dio non l'aveva fatto degno di morir
nievo, 1-324: detto fatto, dacché non c'era rimedio, a forza
ii-39: era stato per la disperazione, dacché tutti la scacciavano come un cane malato
, la fantasia non può errare, dacché egli l'assimila in tutto e per tutto
dava un buffo aspetto di salvadanaio; dacché era questa la sua maggiore bellezza:
dopo che. giamboni, 7-178: dacché la luna ha dì quindici infino ne'
volgar., i-277: amore, dacché viene a notizia di molti, perde li
avuti egli stesso que'versi scritti nel capo dacché nacque. casti, ii-5-59: dacché
dacché nacque. casti, ii-5-59: dacché esiston mogolli e mogollìa, / contando
nobil meta dei lavor di marte, / dacché combatte, non attinse augusto. pananti
sì giocondo / non s'è mai visto dacché mondo è mondo. foscolo, xiv-403
è mondo. foscolo, xiv-403: dacché tu fosti sposa non hai ballato;
è questa una delle pochissime volte, dacché vivo, nelle quali la mia protezione
fece fiasco. verga, 1-351: dacché si era messo nella carriera diplomatica non ci
roberto, 335: per la prima volta dacché viveva, raimondo vedeva lo zio venirgli
non più rivista da dieci anni, dacché, con la morte della madre, aveva
sei dacriocistectomia anni dacché sono in carcere. calvino, 1-366:
egli... non aveva più conosciuto dacché s'era accorto della presenza della villeggiante
tommaseo]: rizzare l'animo suo dacché è caduto è crescerlo in sua dannitade.
i bastioni. viani, 14-329: dacché sono state abolite le barriere daziarie è agevole
medaglia d'argento al valor civile, dacché stava alle miniere aveva tenuta condotta eccellente
sembra questo universale dominio decretato nell'alto dacché non valse fino ad ora argomento umano
consolatrici, delle invetriate che soleva sbirciare dacché svoltava la cantonata,... dedicando
mirabile consolazione. guerrazzi, 6-145: dacché traemmo la spada, la spada diffinisca
in altra scienza. palazzeschi, 4-183: dacché aveva preso a odiare il genere mascolino
di animali. milizia, ii-181: dacché si sono formate scuole, non si
coll'intuonare l'antifona della scuola, dacché appunto allora il fanciulletto toccava i nove
naso ricurvo: un iettatore certo, dacché tutte le cose mi andavano a rovescio
sembra questo universale dominio decretato nell'alto dacché non valse fino ad ora argomento umano
questo libello. frezzi, iv-19-129: dacché concesso m'è che io ti parlo
, tra gl'infortuni d'italia; dacché ha dileguato per tempo una illusione che già
. guido da pisa, 2-14: dacché questa reina si è dilettata di dipingere
-figur. roberti, ii-279: dacché è uscito un non so qual ingegnoso
la sua famiglia, si trovava disawezza dacché gli scacemi lavoravano soltanto per il clapasson
. p. verri, i-434: dacché l'esperienza fa vedere che nell'inghilterra
quale aveva disertato dai t buoni amici » dacché l'oste non gli faceva più credito
gli si erano mutati in veleno, dacché gli costavano cari. de marchi, ii-63
quindi non ebbe mai ora tranquilla / dacché dal proprio fin sì dolc'errore / per
te sovente / io mi dorrò, dacché le grazie affliggi. carducci, ii-9-19:
occhiali sul naso, vestita sempre di scuro dacché le era morto il marito. de
di polve odorosa / fu famosa / dacché prima a noi portolla, / là dai
immortai vinegia, e quando mai / dacché i palustri e scuri / ma onorati tuguri
4 smontatoio *; e anche, dacché 4 imbarcarsi 'suol dirsi pure per
si deve riporlo tra i romanzi, dacché malgrado questi difetti può contenere molte verità
che il destino della guerra imporrà; dacché, tranne il dolersi delle violenze turche
abbiamo parlato per la prima volta insieme dacché tu sei partito, con la imagine di
sua vittoria, noi tremanti estima / dacché spense l'eroe: s'accorga ei
] dai criminalisti fu detta eventuale, dacché ella vuole indirettamente ben anche il possibile
romanzesche avventure. svevo, 1-92: dacché era impiegato, il suo ricco organismo,
, e la nave inutile redde, dacché gli argomenti onde la nave si regge sono
quelle labbra. milizia, iii-338: dacché luigi xiii lo dichiarò nobile...
del disegno. pananti, i-34: dacché fo questa vita tormentosa / faccio pietà,
, quel maledetto ostacolo dell'interesse, dacché i buoni movimenti di quelle facoltà sorgenti
fradicia e stenta. praga, 2-17: dacché l'ottobre, soffiando, spruzzando,
la pena della sua maligna vigliaccheria, dacché se prima sapevano il fatto di tali
nati sono. d'annunzio, i-126: dacché mio dellio, o di continuo /
complicazione enorme che perdette il suo ordine dacché io vi ficcai la mia attenzione. uscii
voluminosi autori latini. alfieri, v-1-796: dacché quaggiù tanti ne scende / filosofastri a
. settembrini [luciano], iii-3-299: dacché noi ci siam tanto moltiplicati, gli
, fievole? praga, 2-17: dacché l'ottobre, soffiando, spruzzando,
perocché quanto quello sia piccolo, pur dacché non ha fine, vince, e
interrompere definitivamente. giamboni, 185: dacché ebbe la filosofia posto fine al suo
pallavicino, la fantasia non può errare, dacché egli l'assimila in tutto e
verità, non esser corsa settimana, dacché ella è di qui partita, in
e fervido desire, / cosa che dacché pria l'occhio la scorse / sempre
per noi. marino, 2-83: ma dacché tali son gli ordini suoi, /
non potere avere più figliuoli, dacché la femmina fosse frusta. -che
parte pel tutto, chiamò l'archibuso, dacché lo sparo, che prima si faceva
notte avea d'intorno oreste, / dacché nel sen materno il ferro mise. dossi
. g. capponi, 6-75: dacché il regio patrimonio era passato nei duchi,
e lievi. baretti, 1-190: dacché meaxaras si fabbricò nel tempo de'mori
soffici, v-1-651: il cubismo è facile dacché, non trattandosi più di raggiungere la
da tutti generalmente. baretti, 1-190: dacché meaxaras si fabbricò nel tempo de'mori
averne più visti da circa un anno dacché m'era ingolfato nel settentrione estremo dove
già che), cong. poiché, dacché, attesoché (con valore causale,
ciò si gira. gentile, 3-251: dacché aristotele ebbe accennato il suo concetto della
i-45: è ormai trascorso un intero mese dacché me ne sto in questa fortunata campagna
guerrazzi, 2-284: prima dimmi, dacché nessun ci sente, se le vanno
vuole trarre fuori in proporzione determinata, dacché ve ne fu introdotta certa copia. un
altri, e non avendo fatta, dacché cominciai ad invecchire, veruna cosa né
ne nascono più a militello, massime dacché fu toccato dalla grazia, e da
3-16: la terza maniera d'anni solari dacché le era morto il marito, con un
ateniesi. ferd. martini, i-35: dacché s'è risollevata la polemica, i
naso ricurvo: un iettatóre certo, dacché tutte le cose mi andavano a rovescio
settembrini [luciano], iii-3-299: dacché noi ci siam tanto moltiplicati, gli
: son l'improba alfieri, dacché liberato della fatica improba del rivedere le
. ristoro, 7-4: dacché gli elementi di sé non si possono
e scritta / la più divina pagina fu dacché cristo, inditta / l'era d'
giurare sulla natura delle cose immemorabili, dacché né larghezza di genio, né infaticato
.. non sono sicuro che riescirei: dacché dipende dal governo, e il governo
caffè e dai liquori che ingozzava, dacché le era morta all'ospedale l'unica
quali i governi a torto si dolgono dacché ne sono in parte autori essi stessi,
dal naso ricurvo: un iettatore certo, dacché tutte le cose mi andavano a rovescio
nuovi mestoni. tenca, 1-77: dacché tacquero quei primi innovatori, quelle sentinelle
il popolo eleggerà i suoi seniori (dacché * prete 'altro non significa che *
. non vi parrà vero, ma dacché fu abolito quell'interdetto papale in francia
, che ebbe sempre di farmi grazie, dacché io ebbi la fortuna di produrmi alla
con la salute il profumo dell'arancio, dacché a quei tempi livorno non andasse gremito
da intisichire. ghislanzoni, 40: dacché il sale divenne una necessità dei palati
che mal si diceano intolleranti i pensatori, dacché non attaccavano i pregiudizi se non quando
ratto intride. cesarotti, 1-vii-191: dacché l'asta intrise / nel sangue d'una
di nuova invenzione che non giovarono, dacché le barricate, alla difesa delle quali
sono scorsi dieci anni... dacché questo comune vi ha investito di una responsabilità
pelaghetto, inviolato / al pescator, dacché di mirti ombroso / era lavacro al
agli dei / non tornò mai, dacché scendea ne'primi / dì noiosi dell'uomo
sue. i. nelli, ii-265: dacché mi sono alzata questa mattina..
core. ghislanzoni, 40: dacché il sale divenne una necessità dei palati istupiditi
... sia generale in italia, dacché costringe i prìncipi a ciarlare di concessioni
la necessità di un simbolo religioso, dacché l'umanità aveva sempre così decorato tutti
un diretto ingerimento nel governo della chiesa dacché questa risulta sostanzialmente e indivisamente di laici
del vostro stil. cesarotti, 1-xi-320: dacché mi vennero alle mani le opere di
'l pelaghetto, inviolato / al pescator, dacché di mirti ombroso / era lavacro al
compiuto in qualunque cosa che operi. dacché l'atto suo è primo e ultimo
miei dialoghi sono oramai usciti, ma dacché ella li ha veduti in bologna,
medesimi che l'austria era moderatissima, dacché... si teneva paga di prendersi
e le spese si ridurranno a non molto dacché in corsica non abbisognerebbero che venti nostri
di dipingere a guazzo ed a fresco, dacché l'olio inventato fu circa gli anni
nobile del gran padre de'lumi: dacché, come egli non può in sé ricettare
dove però non appena ve le cucchiarasse, dacché il cucchiaio vi doveva adibire, il
il tuo istante / di sempre, dacché appari. / la tua virtù furiosamente angelica
mia scienza. linati, 18-298: dacché questi fiorentini della « voce » vanno
l'itale glorie; uniche forse, / dacché le mal vietate alpi e l'alterna
giamboni, 237: il quale ordinamento dacché ebbe ispiato uno pessimo vizio, che
andava in malora. cassola, 8-23: dacché aveva smesso di occuparsene, i fiori
sua commedia onorato. monti, iii-420: dacché 11 giornale italiano si permise di maltrattarvi
voce e molto meno la mano, dacché la volontà altrui non s'interpreta, e
rimanga alla eritrea per respirare commercialmente, dacché la stessa via del tigrè per i
e quasi digerito anche il caffè, dacché la sorte riunì due rapidissimi mangiatori.
ancora trovato la famiglia per le palazze dacché erano andati via i baroni ma, se
, non vi paia strano: / perché dacché in germania io mi ritrovo, /
intendo di rimproverarvi facendovi riflettere che, dacché vostra moglie mi feci fino al presente,
dire in quelli baccalari della crusca, dacché nell'eccellente de'fanfani non manca)
dev'essere sinonimo di 'zappatore 'dacché questa milizia lavora ne'fossi ne'parapetti
, com'è il suo corpo, dacché ha imparato a conoscerlo, da come
: registro. giamboni, 10-120: dacché [le virtudi] m'ebbero benedetto
frutto). passeroni, 5-169: dacché son nato e cresciuto, / ben-
mare miditerraneo. idem, 6-6: dacché noi a verno provato che 'l mare
poco tenace. cavour, viii-459: dacché io faccio l'agricoltura non ho mai misto
, e monede. cavour, vi-231: dacché io sono al ministero di finanze,
primo [cane] che gli si accostasse dacché egli era solo. e lo guardò
monti, iii-186: fuori di metafora, dacché vivo in questo incendio di cielo non
, prodigando oramai essi pure il foco dacché nella sola caserma dell'incoronata avevano rivenuto
la ragione, per la quale, dacché tu sei a castello, mi hai migliorato
mi piace, e stovvi contenta, dacché per sue mani [della filosofia] se'
, ci piomberà addosso l'amnistia, dacché la dimandan minacciosi a torino e a genova
una moschea. milizia, iv-129: dacché i turchi l'hanno convertita in moschea
, com'è il suo corpo, dacché ha imparato a conoscerlo.
significava se stessa che per minoranze, dacché l'iniziativa e il primato politico europeo
piacciati placare 'l tuo figliuolo; / dacché se'madre di misericordia, / voglia con
qualche indirizzo? pare di no; dacché ugoni non mi ha indirizzato mai lettere
loro questo bel privilegio, che, dacché non hanno danari, la paghino più cara
di donna poteva rimanere nel mio spirito, dacché mi apparve quell'angelo di bellezza e
giocondo / non s'è mai visto dacché mondo è mondo. gozzano, i-1085
sale, s'intoni - chi, dacché sono le biade con ciò difese dal saccheggi
. frugoni, i-io- 186: dacché questa port'io scorza mortale, / nulla
e disgrazie? giannone, i-338: dacché la chiesa per dopo- caggine de'prìncipi
: sono già trenta o quarant'anni, dacché su i nostri teatri d'italia quasi
gli s'era fatta natura, dacché traeva quella sua giovine vita nel carcere
miei dialoghi sono oramai usciti, ma dacché ella li ha veduti in bologna,
negromanzie. b. davanzati, i-121: dacché i veleni e le negromanzie riescon sì
un occhio insanguinato. ghislanzoni, 16-60: dacché a firenze mi avvenne di applicare una
agli dei / non tornò mai, dacché scendea ne'primi / dì noiosi dell'
sei più ria che avanti, / dacché in serto regai cinte hai tue chiome.
nomicchiolo di * paonazzetto ', dacché il tuo cuore è così colmo
volgar., i-277: amore, dacché viene a notizia di molti, perde li
uno * scossone di pioggia '; ma dacché le nubi divennero vacche, pecore,
di nicosia. tozzi, vii -456: dacché il mio beppe portò in casa quella
232: per la prima volta, dacché aveva avuto la terribile nuova, si diede
e la sua famiglia si trovava disavvezza dacché gli scacerni lavoravano soltanto per il clapasson
: non erano ancora scorsi tre giorni dacché stavo continuamente occupata intorno all 'equipaggio nuziale
pelaghetto, inviolato / al pescator, dacché di mirti ombroso / era lavacro al bel
l'itale glorie: uniche forse, / dacché le mal vietate alpi e talterna /
fanno centro e sono d'ordine superiore, dacché si debbono eccettuare i sistemi secondari che
momento in cui, dal momento che, dacché, poiché. giamboni,
di ammoniaca che ha un'importanza speciale dacché per la sua scoperta e studio si
cadenza di quel discorso era ossitona, dacché distaccato e appeso, nel dialetto del
, dall'odissea: diventò tristamente proverbiale dacché giorgio canning minacciò gli stati d'europa
di queste righe, giacché mai, dacché si trovò l'arte dello scrivere,
schiacciare gli scalini davanti la chiesa, dacché aveva perso la pace. e. cecchi
le povere ragazze non ebbero più pace dacché don michele ebbe messo loro quella pulce
roma. metastasio, 1-iv-432: dacché ella mi toglie la speranza di conoscerla
fondare unicamente sul sentire dell'uomo: dacché decadde, i suoi sentimenti sono
, le tre parche ci seguivano, dacché noi avevamo lasciati gli oliveti di massa
teatro di roma vestiti da femmine, dacché in quel teatro la voce di giovani
all'orecchio. nievo, 3-172: dacché la trovo qui, avrei a dirle una
decidere). giamboni, 10-90: dacché fue partito il consiglio, come fue
. l. pascoli, iii-32: dacché passata abbiamo la rapidità maggiore del tevere
ribaldo vilipendio non fu forse scritto mai dacché fu inventata la penna. monti, iii-62
, che vien eziandio patriarcale detto, dacché i patriarchi ebrei, cioè i lor
giorgini-broglio [s. v.]: dacché si ruppe la gamba, cammina
prima radice di quella mala pianta, che dacché ci sono scuole e maestri..
il tuo istante / di sempre, dacché appari. / la tua virtù furiosamente
d'un pelo i suoi sentimenti, dacché ei l'aveva munita di cosi solidi
collo spartito alla mano, che giammai, dacché si fa musica al mondo, non
i francesi pativano penuria di tutto, dacché solamente giù per il po veniva loro
su- stanzia sanza ragione: ché, dacché non è buono a sé, non
, sempre là per i piedi, dacché non va più a scaldare le panche
quattro virtù, da quattro cose, dacché ordina l'animo dell'uomo perfettamente,
, 20-378: noi siamo tutti pericolati, dacché questo maestro è morto, e la
, 7-i-168: era trascorso un mese dacché il conte di s. arpino aveva
3-318: questa cognizione divenne scienza suprema dacché alessandro volta di como insegnò a sviluppare
trecento lire. moretti, vii-867: dacché la cantante imperava qui dentro, i vecchi
momenti, ci piomberà addosso l'ammistia, dacché la dimandan minacciosi a torino e a
ù piovute. poerio, 3-259: dacché sì benigno in me piovesti [o
eppur bisogna che sien nove mesi, / dacché lei m'ha pisciato un bel bambino
dalla ferrea mano dei nuovi tempi, dacché ricusarono sempre di farsene entrambi volontario lavacro
»; / ennio il vuol, dacché in sogno ei quinto omero / non è
piacciati placare 'l tuo figliuolo; / dacché se'madre di misericordia, / voglia con
dormire. -da quando, dacché. dante, purg., 11-125
e blainville, ma gli acalefi, dacché si sono veduti questi due gruppi generarsi l'
fatica. g. gozzi, 1-33: dacché la mia mala ventura ha così voluto
è più vecchia tanto è stimata migliore, dacché, più indurata nel lungo tempo,
, 298: altre persone vegliavano, dacché non sempre si può posare nella notte
di una situazione: da quando, dacché, dal momento in cui (anche
medesimi che l'austria era moderatissima, dacché... si teneva paga di prendersi
momento propizio. tenca, 1-77: dacché tacquero quei primi innovatori, quelle sentinelle
non le patiscono di nulla, viceversa, dacché le son mere propaggini pragmatifere del sistema
si commette. alfieri, 4-27: dacché la repubblica è preda dei pochi, ad
concertato, che volentierissimo v'andava, dacché non contava mai i passi e per
e più arditamente problematici dell'analisi: dacché si tratta di ricostruire la vicenda psicologica
. la sola rimasta oggi al paese dacché la prepositurale era tutta caduta.
lavoro né il fetore della calcina, dacché farsi doveva a fresco. casti, 61
da legitimo matrimonio. giannone, i-338: dacché la chiesa per aapocaggine de'prìncipi volle
legge del comune degli uomini, e dacché rarissime sono le persone veramente illuminate,
varie trasformazioni del proteo della favola, dacché l'una distrugge l'altra e l'ultima
di nuova invenzione che non giovarono, dacché le barricate, alla difesa delle quali
svanita colà la sicurezza e la calma, dacché si è promulgata la nuova della presa
le patiscono di nulla, viceversa, dacché le son mere propaggini pragmatifere del sistema
, di fama e nobiltà omerica, dacché ulisse lo propina al ciclope per deliziarlo
galiani, 4-132: la proprietà esiste dacché esiste l'uomo: che dico l'uomo
che con gli occhi rintraccia l'esca, dacché stando egli coricato sempre supino rimira in
confusioni scientìfiche, frequenti e spiacevoli, dacché certi distinti autori ne hanno esteso il significato
.. non erano trascorsi dieci minuti dacché rodolfo e clementina si eran chiusi nel
più caldi ammiratori. verga, 7-408: dacché è stato a san fedele quel ragazzo
a letto: uso non mai interrotto dacché son fuori. stampa periodica milanese,
napoli si riduce nel fatto a nulla, dacché non fanno 1 quadri di scelta che
momento in cui, dopo che, dacché (e stabilisce un rapporto di anteriorità
scriptum bene plazio. giamboni, 10-90: dacché ebbero inteso quel che le virtù voleano
e abbietto di quello del xvm secolo, dacché quest'ultimo aveva almeno il coraggio della
abbiano perduto un pezzo della loro deità dacché sulla terra ci sono animali che pur muoiono
nunzio, io dovrò pubblicamente smentirlo, dacché non posso spacciarmi... direttore
pezzo fa ragione per la quale, dacché tu sei a castello, mi hai
e quasi digerito anche il caffè, dacché la sorte nunì due rapidissimi mangiatori.
abbietto di quello del xviii secolo, dacché quest'ultimo aveva almeno il coraggio della
). cornoldi caminer, 48: dacché le nostre signore hanno preso nel giorno
non per ironia, nominare volgarizzamenti, dacché recano da lingua foresta, che per sé
tempo d'umaltra. balbo, 5-413: dacché i parlamenti sono diventati sede o campo
i-215: due lunghi mesi erano scorsi dacché montaiglon e il commissario s'eran fatti
profilo professionale. monti, iii-420: dacché il « giornale italiano » si per
. l. pascoli, iv-1-3: dacché la reminiscenza, che n'è tesoriera,
cuore di giorgio, tanto più reo dacché egli è marito e padre. stampa periodica
significava se stessa che per minoranze, dacché l'iniziativa e il primato politico europeo
« non ti scandalizzi questa parola, dacché, secondo l'uso di molti segretari governativi
l'epopea finiva fatalmente nella commedia, dacché l'idea si era tradotta nel fatto e
credeva aveste munito d'una lettera, dacché siete in contatto con quella congrega centrale.
tal campagna si sbriga in quattro giornate, dacché dirompesi comodamente in due, in
fi fotheringhay. sono già 19 anni, dacché, fuggito lo sdegno dei ribellati suoi
suoi comandamenti. giamboni, 10-46: dacché [l'uomo] èe ribellato [a
1-150: dopo una quindicina di giorni dacché s'era sposata, alcuni giovani gliela
espediente della via di mezzo è screditato dacché diventa ricetta politica. marinetti, 2-i-420
armonia interiore. ghislanzoni, 17-92: dacché ho veduto quella donna, io ho
... nel ventre; e dacché non è ricotto, non esce, anzi
con motti pungenti. manni, ii-156: dacché siamo in questo genere di ridicolosità,
miei dialoghi sono oramai usciti, ma dacché ella li ha veduti in bologna,
, ché la vostra fatica è vana, dacché la terra è perduta: riducetevi meco
, capisco. emiliani-giudici, 1-47: dacché io presi a sistemare quella benedetta casa arruffata
infermità gli s'era fatta natura, dacché traeva quella sua giovine vita nel carcere:
, né più mai sul labbro, / dacché pria sparve, ti rifulse il riso
nel lazzaretto. tarchetti, 6-ii-282: dacché ho lasciato milano, sono vissuto in
. settembrini [luciano], iii-1-395: dacché atropo me l'ha consegnato, ei
però non appena ve le cucchiarasse, dacché il cucchiaio vi doveva adibire, il
sempre più fresca!... dacché i tedeschi hanno sgombrato il paese, sei
mia salute non s'è mai rinvigorita dacché ho perduto il caro odoardo.
, poco mancò. idem, ii-429: dacché lo zolfo serve a medicare le viti
mazzoni disertava deliberatamente dalla nostra bandiera, dacché ei fu uno dei primi riordinatori dell'
,... non piangere, dacché sei tornato tu m'hai dato un abbondante
, i-348: il sole, che, dacché nasceva in- sino a mezzo giorno,
il mio affetto ad essi due, dacché ho pure la più gran parte nel
nelle lagrime. ma la ritira subito dacché gli stessi giovani la ricercano; e quanto
: bisognava superare una doppia difficoltà, dacché il papa era nvestito ai doppia autontà
è pure infinitamente pieno e perfetto, dacché ogni sottrazione o d'attributo o di
qualcuno straordinario. tenca, 1-77: dacché tacquero quei primi innovatori,..
i denari, in due mesi crescenti dacché partii da mantova ne rosicchiai molti; ma
la nonagenaria meditava sulla fatale lettera 's'dacché sapeva che alcune soldataglie di brema chiamate
esser tranquillo. pananti, iii-55: dacché un uomo è dichiarato schiavo, è
non sapere. guerrazzi, 13-252: dacché lei ha buono in corte non potrebbe trovare
pellico, conc., i-131: dacché gli eruditi non valsero a far referire
[il grido] potrebbero udire, dacché il loro trabiccolo rotolando sulle rotaie, saltabeccando
accompagnarlo e perché a quella figliola, dacché l'ho rivista con te, mi
agia avedimento. giamboni, 10-74: dacché i suo'ambasciatimi ebbero saviamente e bene proposta
uom di garbo. baretti, 6-295: dacché i mori sono stati sbarbati di spagna
13-400: pica, da qualche istante, dacché era cominciato il bere alla sbrigliata,
, sempre là per i piedi, dacché non va più a scaldare le panche
. 0 rucellai, 2-1-1-31: dacché e'non possono alzarsi tant'oltre ed internarsi
e del sopraso fatto a un cardinale. dacché quello stronzolo è salito sullo scanno,
attesi, ne- asti / giorni, dacché t'affacciasti / a questa scena del
schiacciare gli scalini davanti la chiesa, dacché aveva perso la pace.
, 2-272: in vent'anni, dacché era nato, aveva sempre schiacciati i
). denina, 1-iii-102: dacché vanno a pietroburgo ministri, letterati,
del non essere tornata più a lui, dacché, trovandolo sì rugoso, essa l'
ben pagandoli. cantù, 3-164: dacché s'è potuto dare la cotona a
ottimo avviso battagliare del lato destro, dacché qui il terreno montuoso si adattasse meglio almodo
m'ha ella scomunicato la vostra casa dacché sono partito d'italia? eppure voi
pace d'italia. cesarotti, 1-xxiv-213: dacché sterminò e spense i focesi, dacché
dacché sterminò e spense i focesi, dacché manomise e sconvolse tutta la tracia,
. i. frugoni, i-10-186: dacché questa port'io scorza mortale, / nulla
espediente della via di mezzo è screditato dacché diventa italia da chi ha interesse
vìnegia, e quando mai, / dacché i palustri e scuri / ma onorati tuguri
oggi dobbiamo far tra noi una abburattatinaantesca; dacché tu pure hai fatto, come me,
da deputato. pirandello, 7-133: dacché nel paese la consorteria clericale era stata
. giamboni, 10- 20: dacché ebbero inteso quel che le virtù voleano,
divina. mamiani, 4-367: dacché i dogmi o insegnano certe verità,
barattato il sesso tra i simili, dacché neprocede varietà di accidenti e di episodi
ant. mediatore in soffici, v-2-10: dacché mondo è mondo ogni religione stabilita su
c. i. frugoni, i-6-156: dacché messere adamo mangiò ilpomo, / fra gli
tenebroso abisso /... / dacché tu sotto le serpentee spoglie / la debil
e mi tormenta la punta della penna dacché mi son messo a scriverti. oriani,
presi io e lo tengo volentierissimo, dacché, oltre all'essere un buon servizio,
vanno via via perdendosi e sformandosi, dacché nessuno pensa a raccoglierle.
faticheremo noi a fondare un'aristocrazia - dacché in italia aristocrazia, come elemento sociale,
più da fare. nievo, 833: dacché non hai più negozi in piazza e
fondare unicamente sul sentire dell'uomo: dacché decadde, i suoi sentimenti sono tutti
fino nelle lagrime. ma la ritira subito dacché gli stessi giovani la ricercano; e
. patizzato col capo stazione, dacché ebbe inteso ch'egli era un simpàtico-surrenale
. tommaseo, 15-406: rara lode: dacché negl'italiani poeti più celebrati (se
del 'massimo amore', sono però diciotto secoli dacché il miglior de'maestri lo insegnò senza
se stesso. tarchetti, 6-ii-282: dacché ho lasciato milano, sono vissuto in
effetto delle cose accadute nei venticinque anni dacché fu scritta questa introduzione. vittorini,
ai scarsa e qual siasi pastura, dacché si alimenta o con foglie e spine di
o per ap to, dacché ogni sottrazione o d'attributo o di grado
spartito alla mano, che giammai, dacché si fa musica al mondo, non è
giamboni, 237: il quale ordinamento dacché ebbe ispiato uno pessimo vizio che si
/ la mia:.. / ma dacché, mio malgrado, mi trovo il confidente
sul mare un corteo più magnifico, dacché io sono e spiro. carducci, iii-5-37
siano poveri di libri di preghiere, dacché quelle della chiesa non si dànno tradotte
terzo sole ha già compito il giro / dacché campo neutro. diviso fu l'amabil
loro capitale. soffici, v-2-9: dacché mondo è mondo ogni religione stabilita su
la differenza in meno è molta, dacché, pesandosi nella stadera di dogana pesi
decresce continuamente. zanon, 2-xviii-25: dacché i romani abbandonarono l'agricoltura alla direzione
abbia comprato roma non e verosimile, dacché la chiesa nac
barone a. lumbroso, ex stendhaliano (dacché si innamorò del pescarese, in modo
malaugurio). baiatri, i-42: dacché m'obbligò ad essergli nemico, gli sarò
signor antonio, tanto per viaggio quanto dacché son qui, sono stato tanto strangolato dalla
c. i. frugoni, i-13-194: dacché in ermo loco / io d'amor vivo
zena, 1-545: nel brevissimo tempo dacché quella creatura gli stava a fianco e non
uno scritto. linati, 18-298: dacché questi fiorentini della « voce » vanno
pezzo la ragione per la quale, dacché tu sei a castello, mi hai
non altro ancor più raro uscì / dacché nel mondo a braccia si cacò! imbriani
un giuoco così dannoso senza sturbarvene, dacché la perdita al fin sarà tutta vostra.
incominciare il corso delle lezioni storiche, dacché non avremmo giorni seguenti da far in essi
verga, 7-488: invetriate che soleva sbirciare dacché svoltava la cantonata. pascoli, 256
traduzione l'ho osato di dir 'taffio', dacché in bassa maniera vale il mangiare,
spero risponderai che mi pareva ridicolo, dacché tutti sanno cne se movono, sarò in
biade. cavour, ii- 227: dacché esiste la commissione superiore di statistica si
. m. mila, 1-86: dacché la gestione dei teatri d'opera, eretti
) può essere solo un fatto sindacale, dacché essendo la tecnica uguale a sviluppo,
: più utile divenne [l'elettricità] dacché si combinò col magnetismo, per cui
è una sustanzia sanza ragione; ché dacché non è buono a sé non sarà mai
mi saluti gli amici, lavori, dacché iddio l'ha reso atto a far bene
. -anvivificante. mamiani, 4-367: dacché i dogmi o insegnano certe che sostant
intieramente per la mano d'opera; dacché si esige mano d'opera per la produzione
nelle parti più antiche dell'edifizio, dacché vedevasi in molte parti essere state fatte
1542: ultima venga la bruna bevanda di dacché tostate / uella che moka ti
indicare la decorrenza di una situazione: dacché, dal momento in cui, da
di minor conto dal doge di venezia, dacché ne'principali egli si copriva col corno
l'itale glorie; uniche forse, / dacché le mal vietate alpi e l'alterna
erano commesse dal ministero delle irregolarità, dacché egli aveva per semplice decreto fatto trasporto
architettura turca. milizia, iv-129: dacché i turchi l'hanno convertita [santa
possanza regale anch'essa impunemente vilipendeasi, dacché i prìncipi, vacillanti ed incerti,
esule ad ogni modo, o prigione; dacché, senza parlare dell'anno scorso,
, non bado alla pronunzia variabile, dacché mi pare dover esser questa la miglior
mi parve di possedere un paradiso, dacché potei collocarvi una dozzina di vasi.
delle acacie vengono diritti nella stanza, dacché non ci sono né vetriate né ventole
l'itale glorie; uniche forse, / dacché le mal vietate alpi e l'alterna
-ciò che non dovrebb'esser difficile, dacché un viaggiatore non ha che da far
morante, i-75: la sua mente, dacché egli non poteva più avvelenarla col vino
non per ironia, nominare volgarizzamenti, dacché recano da lingua foresta, che per sé
. pirandello, 8-1065: ma, dacché la gente sapeva che egli attendeva a
polveriera. giuliani, ii-429: dacché lo zolfo serve a medicare le viti,
zollaglie, o tommaseo, 2-193: ma dacché tu costà davvero tu picchi, / chissà
deh'empiriocriticismo. labriola, 1-iii-1003: dacché insegno qui... ho visto passare
, ii-1-145: la verità poi è che dacché nella fa fare – con la stessa
il neocriticismo. labriola, 1-iii-1003: dacché insegno qui... ho visto passare