abbozza. = = deriv. da abbozzare1. abbozzatura, sf. abbozzo
una tal poca abbozzatura, perché fu da me frettolosamente scritta. d.
opera poetica perfetta. = deriv. da abbozzare1. abbozzicchiare, tr.
deriv., con suffisso peggior., da abbozzarel. abbozzito, agg.
e sangue. = deriv. da bozza1, rigonfiamento. abbòzzo,
. rucellai, 2-1-11-72: l'ingegno da per sé saprà formare abbozzi bizzarri e graziosi
somma gloria finì di lavorar quell'abbozzo, da lei formato nella legge mosaica. magalotti
quella stessa efficacia, che si conteneva da quelli [sacrifici], si conteneva dall'
paziente della lima. = deverb. da abbozzare1. abbozzolare, rifl. (
procurano [i bacherozzoli] d'attaccarsi da una parte dell'istesse foglie, per formare
del riccio spinoso. = deriv. da bozzolo (v.). abbracchire
, invece, come s'è abbracchito da che è in contesa con spaccamontagne, pare
= voce dial. livornese, deriv. da bracco (v.). abbracciàbile
che la voce abbracciabile sia bonissima e da spendersi senza taccia di libertino in materia
avendo accettabile. = deriv. da abbracciare. abbracciabòsco, sm.
la madreselva] detta anche abbracciaboschi; da dioscoride periclymenon. = comp. dall'
comp. dall'imp. di abbracciare e da bosco. abbracciadònne, sm. nome
comp. dall'imp. di abbracciare e da donne, voce pisana. abbracciafusto
comp. dall'imp. di abbracciare e da fusto. abbracciaménto, sm.
, v- 50: tu sarai da me ricevuto con altro abbracciamento che il
corrisposto agli abbracciamenti di fedra fu ammazzato da un toro balzante dal mare. -figur
di pieruccio. = deriv. da abbracciare2. abbracciante (part.
. d'annunzio, iv-2-1142: ma più da presso mi vieni, ché un poco
t'abbraccia sempre più t'abrama. zanobi da sfrata [s. gregorio magno
] tua sposa, perché in essa hai da porre le tue delizie con abbracciarti alla
di me tutto quello che c'è da dire, avendo tutti veduto appieno qual sistema
chi troppo vuole nulla stringe. francesco da barberino, ii-210: né più che forza
formata; intendendo che sia in età da bramar l'uomo, e da distinguerlo
in età da bramar l'uomo, e da distinguerlo da un orso, o da
bramar l'uomo, e da distinguerlo da un orso, o da non fuggirlo come
da distinguerlo da un orso, o da non fuggirlo come farebbe l'orso.
16-vi-73: onde caramente abbracciandola le desidero da dio benedetto ogni vera felicità. magalotti,
lo spirito. = deriv. da braccio (v.).
li suoi abbracciari, e pareva che da lungi lo riguardasse. cantari, 12 7
, 7-112: [gli alberi], da le care viti amati, dimorano continuamente
l'adone, abbracciato, e mirato da venere. vasari, ii-143: veggonsi oltre
tutta d'un semplice amore abbracciata, da lei fuggire. 4. circondato
della carena. = deriv. da abbracciare1. abbracciatóre, agg. e
, sf. quanto può essere abbracciato da una persona. soderini, ii-202:
papero fusse suo. = deriv. da abbracciare1. abbracciatutto, sm.
comp. dall'imp. di abbracciare e da tutto. abbraccicare, tr.
). s. bernardino da siena, 923: tutte le virtù che
usare, tutte ti so'comendate e comandate da dio, che tu le abracichi,
(387): l'innominato, sciogliendosi da quell'abbraccio, si coprì di nuovo
pareti d'un celeste che fa ridere, da quanto esagera nel somigliare a quello che
cielo quieto. = deverb. da abbracciare. cfr. fu. ugolini,
armeggione, ficcanaso. = deriv. da abbracciarea. abbr acciò ni,
rivolte. = deriv. da abbracciare, abbraccio. abbracciucchiare,
colore vermiglio. = deriv. da brace (bragia). abbragiato (
d'acquavite. = deriv. da abbrancare1. abbrancante (part. pres
coda; / e cominciando su alto da l'anca / giù per le cosce in
penna abbranco e scrivo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
arrivare al suo scopo. lo abbrancava da un lato per moverlo, lo spingeva
montale, 1-99: e sfugge al mare da le braccia d'alghe / che spalanca
che poteva, e se lo ficcava da per tutto, in bocca, nelle tasche
segni. = deriv. da branca (v.). abbrancare2
= deriv. con suffisso peggior. da abbrancare. abbreviaménto, sm.
com'io credo, quando si può, da fuggirsi nella scrittura. abbreviare,
tralasciando qualcosa d'importante, non però da tarpare o tagliare, che sono più
: la morte che poco dopo mi liberò da ogni ricaduta, abbreviò il mio rimorso
non si pagano, si possano distinguere da quelle che si pagano, scrivono nella
abbreviare) è dal sommo dio e da venere che si chiama dea e da'suoi
iv sec.) abbreviare (composto da ad e brevis * breve ').
che abbrevia. = deriv. da abbreviare. abbreviato (part. pass
= lat. abbreviator -oris, deriv. da abbreviare: voce diffusa nella cancelleria pontificia
fece l'abbreviature. = deriv. da abbreviare. abbreviazióne, sf.
. riduzione della quantità di una vocale da lunga a breve. abbrezzare, intr
: aura fresca o gelata. viene da brivido; e il verbo abbrividire è lo
che abbrezzare. = deriv. da brezza (v.). abbrezzato
jamiliaris). = deriv. da abbriccare, con terminazione simile a quella
continuamente e l'uve e i capi venturi da frutto, che salgono abbriccandosi facilmente su
e l'osso. = deriv. da bricca * scoscendimento, dirupo, sporgenza,
a lui. = deriv. da abbrigliare. abbrigliare, tr. (
'l macchia ecco non lenti / sen vanno da abbrigliar quattro giannetti, / parti
armenti. = deriv. da briglia (v.).
principiare a muoversi della nave nel partire da un punto, prima che abbia preso la
l'abbrivo, lo slancio ': da briu * impeto, valore '(dal
, abbrivo. = deriv. da abbrivato. abbrividare, tr. (
di brivido; sentirsi percorrere il corpo da brividi. grazzini, 4-60: e
abbrivido affatto affatto. = deriv. da brivido (v.). abbrividato
abbrividare), agg. percorso da brividi, rabbrividito; sofferente per freddo
, che si sottomette alla verità, e da essa si lascia mettere il giogo in
di abbrividire), agg. percorso da brividi, fremiti; che s'increspa alla
al presente il genio essere colto da brivido, rabbrividire. fremere, tremare
e fu chi abbrividì la sera / percosso da una candida ala in fuga. pratolini
mare. 3. essere colto da sgomento, da orrore. d'annunzio
3. essere colto da sgomento, da orrore. d'annunzio, ii-778:
borea / abbrividisce. = deriv. da brivido (v.). abbrividito
di abbrividire), agg. colto da brividi. - anche al figur.
v'incombeva incenerito e abbrividito ad intervalli da lampeggiamenti gialli. 2. percorso
lampeggiamenti gialli. 2. percorso da fremiti (detto di fronde, di
un lombrico [il pettirosso], da quieto quieto che è...,
moto, un certo abbrivo in contrario da quelle, che i teologi chiamano reliquie
1-195: il catechista... pigliava da quel crescendo l'abbrivio per toni sempre
anche in guerra. = deverb. da abbrivare. abbronzare, rifl.
rimediare dove bisogna. s. bernardino da siena, 978: la mia cosa quando
altro modo [potevo] levarmi da tanta amaritudine ed acerbità. idem,
le notti in amaritudine. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
senza amaritudine. d'annunzio, iv-2-648: da quali abissi di malinconia aveva ella tratto
lat. amaritudo -inis * amarezza '(da amarus). amaro, agg
, 8-6 (267): e infino da ora sappiate che chi avuto avrà il
sarebbero a conoscere l'amare. paolo da certaldo, 231: non essere tanto amaro
amari ingannato intanto ei beve, / e da l'inganno suo vita riceve. idem
oltre modo amara di pasta bianca cinta da pellicina. p. casaburi, iii-444:
idem, purg., 8-99: da quella parte onde non ha riparo /
nella grotta fanno amari stenti / e da amici e parenti abbandonati, / facendo
voi. idem, 1004: hai tolta da questo pensiero ogni dolcezza, e fattolo
la dolcezza amara / de'canti uditi da fanciullo. carducci, 28: né i
giunse tanto dolore, che, partito me da le genti, in solinga parte andai
cavallo. tasso, 6-ii-75: indarno da gli occhi amare stille / io verso
a mille a mille / per impetrar da voi qualche mercede. idem, 16-36
questi successi... furono intesi da domiziano con fronte lieta, ma cuore amaro
, quasi beffarda, contratta le labbra da un riso acerbo che non risonava.
zita c'era una rimescita di vino da cui egli faceva la spola: bottega
marchi, 554: disse anche come da qualche tempo le mettevano nel pane,
quella [virtù] se non è condito da qualche po'di dolcezza, con mal
, col quale egli dante fu maltrattato da cert'altri critici. = voce dotta
gustar dèa core. = deriv. da amaro. amarra, sf. marin
= voce dotta, lat. amdrulentus (da amàrus). amarume, sm
, dall'agg. lat. amasius (da amare). cfr. isidoro,
, amatita rossa, cioè lapis rosso da disegnare, una mezza oncia. idem,
dal lat. mediev. amativus (da amatus, part. pass, di amare
'l grand'arno inonda, / arno da febo e dalle muse amato. fed
gli eletti, i beati. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
massero. = deriv. da amo. amatóre (ant. amadóre
amadore di quel populo. s. caterina da siena, iv-187: dite alla priora
: la quale [patria] era governata da un si- gniore giustissimo ed il più
marciscono. bar etti, i-77: da queste cose dunque prendete l'idea che
innamorato, spasimante; amante. giacomo da lendini, v-86-1: molti amadori la lor
fosse cagnato / amando com'è amato da lo suo amadore. lapo gianni,
.. / ch'aia rinchiuso dentro da lo petto / tant'allegrezza. francesco
lo petto / tant'allegrezza. francesco da barberino, 114: allora era più allegra
volessi; ma non sono le mie bellezze da lasciare amare né da tale né da
le mie bellezze da lasciare amare né da tale né da quale. idem, i-142
da lasciare amare né da tale né da quale. idem, i-142: che fai
... ebbero in destino sempre amanti da poco. 3. chi raccoglie
/... / fatti costruir da semiramide. d'annunzio, iv-1-65: qualche
. b. croce, ii-8-299: da cotesti cattivi o mediocri critici raziocinanti ci
(femm. amatrix -tricis), da amare. il significato di 4 dilettante '
e consiglio, credo l'abbia stólto da quelle cupidità amatorie. idem, 125:
altre faccende fa l'amante trascurato e da poco, nelle cose amatorie lo fa
in giro, e perciocché questo movimento è da amanti; tale muscolo appellasi da'notomisti
au'amatriciana. = deriv. da amatrice, cittadina del lazio (provincia
che può giungere alla cecità (dipendente da disturbi alla retina o al nervo ottico,
non avevano avuto sguardo, come colpiti da cecità. era sopravvenuta forse l'amaurosi
aópcùoi <; * oscuramento ', da dpiaupócù 'oscuro '). amauròtico
medie. proprio dell'amaurosi; affetto da amaurosi. amazióne, sf.
. salvini, 39-i-137: erano state prese da aureliano e condotte similmente in trionfo sotto
, 449: il volto è circondato da un'acconciatura di tulle nero...
essa] portava in testa un berretto da amazzone, che le dava una cert'
il velo bianco annodato a un cilindro da potervisi specchiare. baldini, 4-175:
9-182: è stabilito che sarà vestita da amazzone, con un feltro nero e gli
, 3-207: al suo fianco, vestita da amazzone, cavalca una giovane bionda.
di fianco, con le gambe riunite da un lato della sella. 4.
cavalcare, di colore scuro, composto da una lunga gonna e da una giacca
scuro, composto da una lunga gonna e da una giacca attillata (si portava con
l'etimologia popolare intese come comp. da de-privat. e jaoc ^ ós
cfr. la duplice etimologia popolare registrata da isidoro, 9-2-64: « amazones dictae
= voce lucchese e pistoiese, deriv. da abbacare con la m di lambiccare.
suoi trivi, i suoi vicoli strani / da porta a porta fino al fiume.
e anche 'giro di parole '(da agere * condurre 'col pref.
voce dotta lat. ambarvalia, comp. da amb- * intorno 'e arvum 1
... una solenne e grande ambascieria da sei de'maggiori cittadini. idem,
: una notte, essendo ella tormentata da una gran febbre, come d'ambascia
, chiamò la fante, che le desse da bere un poco d'acqua. machiavelli
e i latini chiamano asma, e ancora da noi toscanamente si chiama asima, la
. salvini, 30-1-169: è più da stimare e da amare della fatica, dell'
30-1-169: è più da stimare e da amare della fatica, dell'ambascia e
emanuelli, 1-141: la faccia stravolta da una furiosa ambascia, fatta ancor più
furiosa ambascia, fatta ancor più tetra da una notte trascorsa senza chiudere occhio.
diplomatico; avviso, notizia (portata da una persona espressamente incaricata).
corsini, che ne fu dicitore. folgore da s. gimignano, vi-11-147 (
, vi-11-147 (14-13): folgòre vostro da san giminiano / vi manda, dice
3-6 (311): egli l'ha da non troppo tempo in qua segretissimamente con
credenziali, investito di carattere rappresentativo, da uno stato (o da una comunità
rappresentativo, da uno stato (o da una comunità) presso un altro
dante alighieri,... / tornando da vinegia dov'era ito / ambasciadore,
firenze, a dolersi degli assalti fatti da niccolò. tasso, n-ii-329: l'ambasciatore
: porranno vederli i lamenti d'italia da molte storie di quei tempi, e specialmente
per le preghiere dei molti ambasciatori mandati da lei ai sommi pontefici a richiamarne la
dell'ultima ambasciatrice nostra s. caterina da siena. foscolo, v-182: descriveva
= dal provenz. ambaisadore (da ambaisar). ambasciatorìa, sf
di quivi. = deriv. da ambasciatore. ambascia tòrio,
ambasciatore. tasso, n-ii-312: da cui tu più potrai apprendere de la
[variante: ambasciatoria], che da quanti libri potessi rivolgere giammai.
o ver co le parole / intellette da noi soli ambedui. boccaccio, v-114:
delli uboldini. = deriv. da ambo e duo (forse dalla locuz.
a passo d'ambio. folgore da s. gimignano, vi-n-136 (5-5)
eran ti rati / ciascun da due destrieri ambianti e forti. capel
freno bello e ben ambiante. andrea da barberino, 1-60: e montò
l'ambiadura. s. bernardino da siena, 423: io vego e cognosco
medesima bravura. = comp. da ambi- (dal lat. ambo) e
il tutto poi sempre disposto così freddamente da non riuscire quasi mai a creare un
. collocare un'opera d'arte in modo da porne i pregi nel massimo rilievo.
massimo rilievo. = deriv. da ambiente. ambientato (part.
una casa. = deriv. da ambientare. ambientazione, sf. archit
svolgono le azioni. = deriv. da ambientare. ambiènte (part.
39-iv-143: l'altro è il vacuo da per sé, unito e raccolto, e
più gelidi del settentrione,... da quelli ambienti d'aria e dalle nevi
tre e quanti termometri si fossero voluti da 50 gradi, i quali, circondati dallo
1-162: la fresca sensazione che emanava da quel corpo di donna contrastava con l'
ristretto e mal custodito, si contraggono da alcuni sani le medesime febbri. arila,
. beltramelli, ii-697: chi corse da un lato e chi dall'altro a preparar
di parole. = deriv. da ambiguo. ambiguità, sf.
esaminava quello che io dovesse fare, da una parte dalla pietà degli umili prieghi e
l'omo le parole in significato diverso da quello che le pigliano tutti gli altri.
a frasi ambigue che tradivano un desiderio sensuale da cui tutti quegli uomini...
detti quegli usati dal bemi, e da molti altri per lo ridicolo, ma non
voce dotta, dal lat. ambiguus, da ambigere * spingere da una parte e
. ambiguus, da ambigere * spingere da una parte e dall'altra ', comp
parte e dall'altra ', comp. da ambi e agere. cfr. retorica
l'ambio, andarsene. voce corrotta da ambulo latino: o pur viene da
da ambulo latino: o pur viene da ambio, specie d'andattura di cavallo,
giorando. = deverb. da ambiare. ambire, tr. e
il parentato sia convenevole, ma che da parte vostra l'abbiate a desiderare ed
ognun crede che carlo alberto ambisse d'esser da più degl'altri uomini. giusti,
. manno, 1-89: « da questo circuire adunque che faceano anche i più
. stor. broglio elettorale. bartolomeo da s. c., 38: non
al popolo. tosi, 2-46: da sulpizio medesimo e da altri compagni suoi accusato
, 2-46: da sulpizio medesimo e da altri compagni suoi accusato d'ambito,
onore che mi fa de'suoi, da me ambitissimi comandamenti. alfieri, 1-808:
avvicendano. = termine introdotto da bleuler al principio del secolo, comp
al principio del secolo, comp. da ambi (v. ambo1) e valenza
altra cosa. tasso, 17-16: da gli agi e da l'ombra a dura
tasso, 17-16: da gli agi e da l'ombra a dura vita / intempestiva
di costumi... e non contaminato da alcuna ambizione. idem, iv-25:
nondimeno molti mi vorrebbero esiliato non solamente da questo o da quel paese, ma dal
vorrebbero esiliato non solamente da questo o da quel paese, ma dal mondo.
nella vita; e per questo scopo egli da anni ed anni combatteva, e quest'
se scorgerete che di verità ciò non venga da fame di questo divino cibo,
di questo divino cibo, ma bensì da qualche segreta gara ch'esse abbiano
cui lo concedete più spesso, da alterigia, da ambizioncella,...
più spesso, da alterigia, da ambizioncella,... tocca a voi
stante qualche capriccio le facea porre da un canto questa breve ambizioncella.
ambiziosi ornamenti. = deriv. da ambizioso. ambiziosaménte, avv.
successore usare ambiziosamente quello che virtuosamente da lui fusse stato usato. tommaseo
avessi adiutato, come credi tu stessi da questi sottili omori, che sono tirati
: la ambizione non è dannabile, né da vituperare quello ambizioso che ha appetito d'
ha 'l seno e 'l volto) / da la bellezza de le rose offesa;
, intr. (5): e da per tutto quella goffaggine ambiziosa, ch'
ottenere cariche e favori '(da ambire * andare attorno ').
. ajipxu- (ottia, comp. da dcixpxó? * ottuso, debole 'e
le mani l'uno e l'altro serpente da giu none mandati, non
: d'ambo i lati calpesto rimbomba / da ca valli e da fanti
/ da ca valli e da fanti il terren. idem, 324:
, iii-472: i tavoli bianchi erano circondati da automi di ambo i sessi che
. v.]: non c'è da cavarci un ambo: di persona dalla
di persona dalla quale non c'è da raccapezzare come la pensi in tale o
tribuna rialzata (costituita per 10 più da un palco rettangolare sostenuto da colonne o
10 più da un palco rettangolare sostenuto da colonne o da un basamento pieno,
un palco rettangolare sostenuto da colonne o da un basamento pieno, e cinto da
o da un basamento pieno, e cinto da parapetti, con scale di accesso)
primi archi della navata principale, sostenuti da quattro piccole colonne di marmo. manni
torem et occise lavinio suo filio. giovanni da samminiato [petrarca], ii-284:
neve periata, qua e là squarciate da aperture fiammanti che sembravano bocche di grotte
denominarsi, perché credevasi che fosse prodotta da un certo pesce che gli africani chiamano
altre acque odorose, / son bevande da svogliati, / e da femmine leziose
/ son bevande da svogliati, / e da femmine leziose. magalotti, 20-91:
vino, ambrato..., era da vero squisito. idem, iii-528:
i liquori). = deriv. da ambra, per il profumo dei fiori o
lasciai ordine che se ne cavassero lastre da ridursi in forma d'ambrogette. =
lambris, ant. lambruis, lambrois (da lambrùscum per labrusca * lambrusca ')
apporta seco. salvini, 41-421: da un uomo di scelte notizie mi fu
817: un sereno vapor d'ambrosia / da la tua coppa diffuso awolsemi, /
: il precettor del tenero idioma / che da la senna, de le grazie madre
come ambrosia, le lusinghe scorrongli / da le fraghe del labbro. 13
e 'l venosino / miei gl'impetrò da le tiburti muse / torquato.
., 24-150: mi senti'un vento da per mezza / la fronte, e
.. quel sangue, come scaturisse da una fonte remota cui un bel dio del-
con le dita d'ambrosia, essa da gli occhi / tergea de la mortai
gr. dcp. 3poa (a, da &p, 3potoc 'immortale '.
basidiomiceti e deuteromiceti) coltivata nei nidi da vari insetti (tèrmiti, formiche,
= lat. eccles. ambrosidnus, da ambrosius 'ambrogio '(sant'
. mediev. ambrosinus (1160), da ambrosius * ambrogio '.
ambrosio piè, ringiovaniscon l'erbe / da mortai orma non offese ancora. carducci
. salvini, 41-421: da un uomo di scelte notizie mi fu detto
occhi ambugliare. = deriv. da buglio 'buio '. ambulacrale
canali a disposizione raggiata, che partendo da un organo centrale si allungano fino a
piastra di rivestimento esterno, in modo da servire come organi di locomozione (
pedicelli ambulatali). = deriv. da ambulacro. ambulacro, sm.
= voce dotta, lat. ambulàcrum (da ambulare 1 cam minare '
il braccio, o sostenuta al collo da una correggia di cuoio. panzini,
comisso, 12-81: una stoffa comperata da un venditore ambulante. marotta, 6-122:
vittorini, 1-62: sui marciapiedi, da una parte e dall'altra, ci sono
cadavero ambulante [quel vecchio] ha da trattarmi in quella maniera! 2.
in diverse località, a turno (da parte dei cattedratici ambulanti).
combattenti in guerra o ai civili colpiti da gravi calamità. fil. ugolini
3. ambulatorio. = deriv. da ambulante, sul modello del fr. ambularle
stringhe a guisa di due cornacchie avvincigliate da un giunco, il rettore le teneva,
dove i malati possono andare ogni tanto da sè. = comp. di
4. torre ambulatoria: macchina mobile da assedio, costituita da un'alta torre
: macchina mobile da assedio, costituita da un'alta torre di legno montata su
alle mura della città assediata in modo da poterne colpire agevolmente i difensori.
sopra rote verso le mura delle cittadi da espugnarsi. 5. sm.
[dell'eremo di camaldoli] un ambulatorio da passeggiare, di 12 passi. d'
dove i malati possono andare ogni tanto da sé. pea, 5-102: venne all'
voce dotta, lat. tardo ambulàtórius (da ambulare 1 camminare '); ma
diremmo anche scottatura, e può nascere da acqua bollente, olio fervente, metallo
metallo liquefatto, dalla polvere d'arma da fuoco, da toccatura di fulmine, ecc
dalla polvere d'arma da fuoco, da toccatura di fulmine, ecc.; e
dotta, lat. tardo ambustió -ónis, da ambùrère 'bruciare intorno '.
classe sarcodici, ordine lobosi, formato da una sola cellula priva di membrana, il
risposte. -canto amebeo: costituito da versi declamati alternamente dagli interlocutori (nella
gr. dtp. 01- potloc (da dtp. e (3cù * cambio '
dolori addominali). = deriv. da ameba, col suffisso -osi. amèbico
ameboidi: quelli di esseri unicellulari caratterizzati da cambiamenti della forma dei contorni per emissione
. = voce dotta, deriv. da ameba, col suffisso -oide (gr.
tardo lat. alnètànus, deriv. da alnus attraverso alnetus (cfr. ontano)
tanto ammenne; / sarà meglio qui far da lepre vecchia. note al malmantile,
queste regole adottate, come dite, da tutti i savi; e ad ognuna
confondo già. non ho più nulla da dire, signore... non
... non ho più nulla da dire. amen, amen. idem,
pulci, 27-84: e non è tempo da dire al cui: « vienne ».
compagni, 1-16: l'accusa si fe'da amendue le parti. dante, purg
ii-180: l'essere è gran dono da dio; e il bene essere è
., 3-180: piegossi a me da la beata sede; / la mano e
cellini, 2-88 (455): da poi e'si posono a sedere amendua al
e si veda anche ambendue (forse da ambo in duo). amenduni
, che 'l gaudio degli eletti procede da sei parti, cioè dalla beata trinità,
amenità delle regioni e copia del cibo da oltre mare sentono, come le rondini e
sempre sereno. machiavelli, 401: costretti da neces sità, [i
amenissimo e felice, / non difeso da fossa né da spina. idem, 67-36
felice, / non difeso da fossa né da spina. idem, 67-36 (v-256
la selva di v. riverenza è da me stata trovata in questi caldi così amena
: una buona parte di essi veniva da climi temperati e da paesi ameni. leopardi
di essi veniva da climi temperati e da paesi ameni. leopardi, 9-51:
, 2-63: un colle amenissimo circondato da uno scenario di montagne superbe. soffici
viani, 14-216: si recava spesso da lui, per divagarlo con la lettura
= voce dotta, comp. da a-privat. e menorrea (v.)
contra l'ètere. = deriv. da amento2. amènte, agg. disus
voce dotta, lat. amentum, forse da * ap-mentom (apire 'legare');
grave psicosi di origine tossica, caratterizzata da incoscienza, allucinazioni e deliri.
che gli antichi tanto celebravano per vino da durare, dette da loro amerie e faleme
celebravano per vino da durare, dette da loro amerie e faleme. 2
diviso in due poderosi blocchi continentali separati da uno stretto istmo. 2
delle regole. = deriv. da americano. americanismo, sm.
lingue europee. = deriv. da americano. americanista, sm.
di americanistica. = deriv. da americano. americanistica, sf. studio
dell'america. = deriv. da americano. americanizzare, tr.
degli espressi americani, fi grano giunto da tutte le parti del mondo. palazzeschi,
dotta, lat. scient. americium, da america. ametàbolo, sm.
= voce dotta, comp. da a-privat. e metafisico (v.)
: mostrasi violetto l'ametisto / qual da noi toglie il falso cogitare: / sollecito
di colore di vino inacquato molto. giovanni da sammi niato [petrarca]
diremo delle gioie porporine e delle discendenti da queste. gli ametisti indiani tengono il
. targioni pozzetti, 12-4-184: lontano da questo luogo a un miglio, per
macchie di color di ametisto, intorbidato da color piombino, o pavonazzo, sfumato col
reprimere l'ubriachezza '(comp. da à- privat. e p. e&óa> *
. per una diversa interpretazione etimologica registrata da plinio (37-40) si veda la
ferro): caratte rizzato da fibre sottili, flessibili, brillanti come
cipri, simile altallume, che da per sé si fende, cioè al fior
, 1-760: fra'corpi figurati s'annoverano da molti le pietre specolari, gli
] che non consuma '(comp. da < 4- privat. e piiavrói;
alla vera amicizia. = deriv. da amicabile. amicabilménte, avv.
la prontezza nostra a mutar consiglio, se da loro ci è fatta conoscere qualche particolarità
amichévole, agg. che si comporta da amico; affabile; affettuoso; confidenziale
] si mostravano amichevoli. bartolomeo * da s. c., 3-6-5:
: lo avevano a volte pregato di fare da paciere e definire all'amichevole qualche controversia
(dice talvolta più, e sempre altro da amorevolezze). amichevolménte, avv
che non sentono ancora la vera amicizia né da quella via mai la troveranno.
affetto, comprensione o fiducia (conciliato da consuetudine di vita in comune e da
da consuetudine di vita in comune e da affinità di carattere, interessi, aspirazioni
ne nacque tra loro, che mai poi da altro caso che da morte non fu
che mai poi da altro caso che da morte non fu separata. s. bernardino
morte non fu separata. s. bernardino da siena, 392: quando le
stendo in racontare quanta utilità si tragga da questa coniugale amicizia. idem, 135:
la nostra amicizia, la quale cominciata da piccoli, insieme con la età crebbe
santo nome d'amicizia, non è però da estirparla così degli animi nostri. tasso
fraternità a un'amicizia voluttuosa, e da un'amicizia voluttuosa alla total resa del
figur. ottimo, i-20: è da notare che dante avea presa amicizia con
: [alboino] chiamato in italia da narsete, con il quale nella guerra de'
riviera. salvini, v-522: aver loggia da quella famiglia denominata... era
. = lat. amicitia (da amicus * amico '). amico1
. -ci). chi è legato da amicizia. -amico del cuore:
comuni egualmente. iacopone, 6-16: guàrdate da molti amice, che frequentan eo formice
che l'arca ò voitata. bartolomeo da s. c., 18-1-2: ben
in ritenere gli amici grande guardia è da avere, ché l'amico agevolmente s'accatta
cose se non come l'oneste, da celare all'amico, per ciò che chi
luce, con quella insieme fugge. paolo da certaldo, 46: chente è il
, sep., 8: né da te, dolce amico, udrò più il
frangente, quando l'amico ha tutto da rimetterci e niente da guadagnarci a restarti
l'amico ha tutto da rimetterci e niente da guadagnarci a restarti amico. sarà.
permaloso, che si adombra per cosa da nulla. latini, ii-105: e
usanza / di quei che sono amici da bonaccia, / quando gli stanno bene,
scelto, squisito. -dare un consiglio da amico: leale e disinteressato. -servire da
da amico: leale e disinteressato. -servire da amico: con particolare riguardo.
. cecchi, 7-3-7: io ti consiglio da amico: non mangiar bietole. fagiuoli
il norcino, / nulladimeno lo servirò da amico. c. gozzi, i-105:
il quale non espresse che de'sentimenti da vero amico. -amici!: in
i buoni rapporti fra amici sono guastati da reticenze o menzogne. -ama l'amico
. ¦ » lat. amicus (da amàre). amico2, agg.
. -ci). letter. animato da sentimenti amichevoli, benevolo; fedele, devoto
gelli, i-153: ma che vuol da me questo cane che egli mi fa tante
umil, che sporgi il corno / da la terra e da l'acque a gran
sporgi il corno / da la terra e da l'acque a gran fatica, /
dante, inf., 25-4: da indi in qua mi fuor le serpi amiche
= voce dotta, comp. da a-privat. e micron (v.)
e azoto. = deriv. da amido. amidatóre, sm.
l'amidatura. = deriv. da amido. amidatura, sf.
lucenti. = = deriv. da amido. àmido, sm.
, legumi, castagne, patate), da cui viene estratto per gli usi
alimentazione perché l'organismo ricava prevalentemente da esse lo zucchero di cui necessita
l'effetto che farebbe una camicia da uomo con il suo collare, ma
, riunioni, feste): lasciare da parte le regole di una rigida etichetta
., fxuexóc * midollo * e da encefalo (v.). amielìa
= voce dotta, comp. da a-privat. e mielinico (v.)
amigdaloide. = deriv. da amigdala. amigdalèe, sf.
dotta, lat. scient. amygdaleus, da amygdala (gr. diioysdcxrj *
età paleolitica. = deriv. da amigdala (cfr. amigdaloide).
mandorla (serviva come arma e strumento da lavoro). « = voce dotta
dotta, gr. dixuystxxoeis-fiq, comp. da àp. uysdxi) * mandorla
= voce dotta, comp. da amigd [ala] e dal gr.
chim. composto omologo del fenolo, da cui si ottiene per sostituzione di un
= » voce dotta, comp. da amile e fenolo (v.).
. = voce dotta, deriv. da amile, con raggiunta del sufi.
. = voce dotta, comp. da amili- (genit. del lat. amylum
cfr. sufi. lat. -fer, da fero 'porto '). amilo
. = voce dotta, comp. da amilo e -geno (lat. -gena,
= voce dotta, deriv. da amilo, col sufi, -oide (gr
lunghe suppurazioni). = deriv. da amilòide. amilolisi, sf. biol
. = voce dotta, comp. da amilo e -lisi (dal gr. xóoi
. ant. almirante. andrea da barberino, 1-180: lo re agolante nostro
lat. anpissió -ónis * perdita '(da amit tlre * perdere '
non è verace, ma partesi da che 'l diletto e l'utilitade smenoma.
quest'anima che trema raccomando. bartolomeo da s. c., 18-1-4: volere
difranco. albertano volgar., i-52: da che tu hai eletti gli amici,
= * voce dotta, comp. da amilo e pectina (v.).
sé = voce dotta, comp. da amilo e plasto, plastidio (v.
propria = voce dotta, comp. da amilo e -psina (dal tema del
della terra in esilio perpetuo rilegata. paolo da certaldo, 135: tutti i
rei = voce dotta, deriv. da amilo, col sufi, -osio (cfr
. procacciò aiuto di gente d'arme da certi baroni tedeschi di sua amistà.
vanta meno) deìl'entente cordiale, proverbiale da un quarto di secolo, e proverbiata
volgar. * amicitàs -àtis, deriv. da amicus (in concorrenza con la forma
, che così mi tradite. compagnetto da prato, v-128-49: giùroloti per la mia
alta donna e graziosa, / com'eo da voi, donna, (uploiioci '
ne hai veste- mento. francesco da barberino, 38: temperanza, fortezza
tornò addietro tutta l'amistanza. paolo da certaldo, 85: molto ti
amicizia; ma è ben distinta da quella. = dal provenz.
, lat. amictus 4 sopravveste ', da amiclre 1 avviluppare ', 4 gettare
*. amletiano, agg. da amleto; ambiguo, misterioso. papini
sua vita disperata lo ridussero a tanto da dover fingersi pazzo. = ingl
di lettera. = deriv. da ammaccare. ammaccare, tr.
ferri battevano con tonfi sordi sulla tavola da lavoro, ammaccando umide rigonfiature di biancheria
arenosa, ma poi pensò che era proprio da sciocco ammaccarsi così le ossa per un
manco che sia possibile si adoperi ceselletti da ammaccare. 5. ant.
. ant. lavorare i tessuti in modo da schiacciarne il pelo. leggi di
il suono si rinforza. = da ima base * maccàre, forse onomatopeica.
l'armi, s'arrenderono. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
che circonda esternamente i bozzoli de'vermi da seta. leggi di toscana, 10-10:
tombolo del merletto, le pupille ammaccate da un lavor senza tregua e dal pianto.
pro dotta in una superficie da un urto, da un colpo,
dotta in una superficie da un urto, da un colpo, da una pressione
urto, da un colpo, da una pressione. torricelli, 80
zincata era ancora sgombra; lustra, istoriata da molti tagli e ammaccature.
livide ammaccature che affermava essergli state impresse da cinque colpi di pistola scaricata in distanza
ad osservare l'ammaccatura. ma era cosa da nulla: un semplice lieve rossore che
baldinucci, 69: usasi ancora questo lavoro da quegli che indorano per fare apparire nelle
ammaccaturine. = deriv. da ammaccare. ammacchiate1) rifl. {
negligenza dei lavoratori. = deriv. da macchia1 (v.). ammacchiate2
ammacchiata la bianchezza della loro coscienza pura da alcuno neo di piccolo peccato. masuccio
, che per bene sentenziano tanti. bartolomeo da s. c., 2-2-3
che quello popolo d'israel fosse in parte da li suoi profeti ammaestrato. andrea da
da li suoi profeti ammaestrato. andrea da grosseto, v-378-13: voglio ad te
di dio di leggieri verrà. paolo da certaldo, 2: lettore che leggi
sono molto ignorante. s. bernardino da siena, 117: piglia essemplo et
: molto m'è stato caro aver da voi apreso que'buoni amae- stramenti.
amae- stramenti. sannazaro, 10-151: da l'un lato e da l'altro del
, 10-151: da l'un lato e da l'altro del vecchio altare pendevano due
reggiano. = deriv. da ammaestrare. ammaestrare (ant.
tu dege cavere / dal lupo che da fora co peco voi venire. idem
può sapere per gli uomini. bartolomeo da s. c., 10-2-9: ben
semo di ciò ammaestrati... da lo imperadore de l'universo, che
la natura assai apertamente cel mostra. paolo da certaldo, 317: non avere
infanzia o nella prima fanciullezza, né da lor potrebbono quell'aiuto attendere e quella
, v-232: venni ammaestrato nell'alfabeto da un vecchio curato. idem, xvi-515
preghiere ch'era stato ammaestrato a recitar da bambino. tommaseo, 3-iii-273: l'ufficio
: feciono sembiante di grande dolore siccome da manfredi erano ammaestrati. m. villani,
modo col quale sono ammaestrati i servi, da quel col quale sono ammaestrate le
, andava. = deriv. da maestro (v.).
insegna mento, in modo da ammaestrare. b. fioretti,
prendendo cura alcuno. = deriv. da ammaestrare. ammaestrato (part.
non ce volse volger capo. bartolomeo da s. c., 2-6-9:
vassi per veder le vostre pene. folgore da s. gimignano, vi-1-148 (15-6
: [il ciuchino] ha imparato da sé a borbottare qualche parola, essendo
, che insegna; educatore. bartolomeo da s. c., 10-1-5: eleggi
suoi detti che negli altrui. paolo da certaldo, 304: se sarai ammaestratore,
grande altura. = deriv. da ammaestrare. ammaestrazióne, sf. ant
ant. ammaestramento. = deriv. da ammaestrare. ammaestrévole, agg. facile
di me de'tuoi mutamenti. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
vii-18 (87): adunque è da credere che tra loro [tra i demoni
maestria e perfezione. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
canora anime ammaghi. = deriv. da mago (v.). ammagliare1
a domenico, che metta in una cassa da vino venti fiaschi di vino; e
fune, con che egli era ammagliato, da un canto l'attaccai a un travicello
3. raccogliere le maglie sul ferro da calza. dossi, 6: e
l'operatore. = deriv. da maglia (v.).
più agevolmente. = deriv. da maglio (v.).
la vista. = deriv. da ^ maglia * macchia'. ammagliata,
apposta alle finestre. = deriv. da ammagliare *: voce registrata dal tommaseo.
hanno la faccia superiore scoperta, ammagliata da cordoni in croce. 2.
2. per estens. legato, trattenuto da corde. viani, 19-434: sotto
aggan- ciatore. = deriv. da ammagliare *. ammagrire, tr.
principio dello smagrire. = deriv. da magro (v.). ammagli
di persa. = deriv. da maio, ital. ant. maggio *
di festoni. = deriv. da ammaiare. ammainabandièra, sm.
comp. dall'imp. di ammainare e da bandiera (v.). ammainante
ammajenare (mmajenaré), deriv. da vagina cioè invagindre * riporre nella
(come napol. mmentare e ammentare da inventare): e in un testo antico
rugginite parevano roventi, tutto era intricato da uno sfacelo di sartiame. idem,
si ammalano li uomini facilmente. paolo da certaldo, 248: se pure ammalassi,
l'ammala. = deriv. da male (v.). ammalaticcio
del corpo,... avvegnaché da fanciullo fosse ammalaticcio e cagionevole.
, agg. e sm. affetto da malattia, infermo, malato.
ancora che questo ammalato è mosso insieme da voluttà e dolore. savonarola, iii-226:
. baretti, i-138: ero così ammalato da far stupire come la natura possa tanto
sanza ammalattire. = deriv. da malattia (v.).
mese di ottobre. = deriv. da ammalare; per la cronol. cfr.
del cuore? = deriv. da ammaliare. ammaliare, tr. (
odiava in ragione delle immense doti concessegli da natura per ammaliare le donne; mi piaceva
1064: con la immagine sua dinanzi da gli occhi tuttora / che mi arde,
dunque e perciò ingiusto chi resta ammaliato da lei. deledda, ii-312: maria
ammalia, che si fa fare un figlio da lui e pretende poi di essere sposata
pretende poi di essere sposata e far lei da padrona. = deriv. da malia
lei da padrona. = deriv. da malia (v.).
di ammaliare), agg. colpito da malìa; affatturato. -più frequente al
ammaliatine infernali. = deriv. da ammaliare. ammaliazióne, sf. ant
buti, 1-519: ed è qui da notare, che in questa bolgia l'
chiamare ammaliazióne. = deriv. da ammaliare. ammalinconire, tr.
: il soggiorno in luoghi non rallegrati da luce piena, ammalinconisce. 2
diventar malinconico potrebbe essere più determinatamente indicato da ammalinconire, non d'uso frequente,
memoria e reale? = deriv. da malinconia (v.). ammalinconito
anche ammaninconito). immalinconito; affetto da malinconia, da grave tristezza. petrarca
. immalinconito; affetto da malinconia, da grave tristezza. petrarca volgar. [
procaccia soddisfazione. = deriv. da ammaliziare. ammaliziare, tr.
le padroncine. = deriv. da malizia (v.).
): in vero, non è cosa da presentare a lettori d'oggigiomo: son
li stradano lassù. = deriv. da malizia (v.).
ammalorato, agg. dial. affetto da malattia; ammalato. - anche al
vanità. = deriv. da malore (v.).
ant. smaltare. = deriv. da malta (v.). ammaltato
gli occhi. = deriv. da mammolo (v.).
mancu furmentu. = deriv. da ammancare. ammancare, intr. dial
un ammanco di scudi 1500 -è voce barbara da fuggirsi anche dai ragionieri. rigutini-cappuccini,
o come dicesi, deficit, voce da rigettarsi. de marchi, 19: in
suo sangue per evitare una consegna, da cui doveva risultare un ammanco di mille lire
mille lire. = deverb. da ammancare. ammandorlato, agg. che
. agg. e sm. muro costituito da mattoni disposti a coltello, in modo
mattoni disposti a coltello, in modo da lasciare vuoti a forma di rombi;
ammandorlato o romboide. = deriv. da mandorla, come part. pass, di
rispettivi allevimi. = deriv. da mandria (v.).
, lo ammanettassero. = deriv. da manette (v.). ammanettato
ammanettatrice violenta. = deriv. da ammanettare. ammanieraménto, sm.
altre scuole. = deriv. da ammanierare. ammanierare, tr.
la natura. = deriv. da maniera (v.).
, affettato. baldinucci, 3-11: da questa radicai parola maniera ne viene ammanierato
nieratura sormonta. = deriv. da ammanierare. ammanigliare, tr.
relativa catena. = deriv. da maniglia (v.). ammanigliato
grano). = deriv. da manipolo (v.).
ammannaiati amendue. = deriv. da mannaia (v.).
voni. = deriv. da ammannare1. ammannaménto2, sm.
.]. = deriv. da ammannare1. ammannante (part. pres
i covoni. = deriv. da manna 'mannello '. ammannare2,
2. intr. figur. darsi da fare. 3. rifl. prepararsi
tu t'ammani / disfare il parentado or da buon senno: / egli è scoperto
alla barca. = deriv. da mannella * matassa '. ammannellato
nostra lingua. = deriv. da ammannire. ammannire (ant.
/ ammannisce cavalli: / ognun fa da zerbino. forteguerri, 27-57: già il
, 1-59: hai ammannito una cena da re, di quelle che i re davano
suo amante, e vidigli la daga da coloro anco lasciatale, pensò quella essere
può pensare anche a una deriv. da * mano '. ammannito (
, preparazione. = deriv. da ammannire. ammansare, tr.
cesare, e li perdonarebbe. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
io non vedevo l'ora di andarmene da quella casa. non dico che mi maltrattassero
il mare. = deriv. da manso 'mansueto '. ammansato (
aperta, preso, lubrificato e ammansato da una grandissima ammirazione. 2. agric
pazzi. = deriv. da ammansare. ammansire, tr.
più agevole. = deriv. da manso (v.). ammansito
. croce, ii-2-164: opinioni professate da ciascuno di quei dotti e da essi ammantate
professate da ciascuno di quei dotti e da essi ammantate di antichità per imporne più
i fantini fùr senza dimoro; / da quella balia ciascuno è nudrito / ed amanta
dalla medesima porta riapparve la ragazza ammantata da un drappo di cotone a striscie di
loro vita. s. caterina da siena, 2-2-390: quando alcuna
un'intenzione. = deriv. da mantello (v.).
agg. avvolto in un mantello, coperto da un man tello. -
due spettri. carducci, 510: da i gradi alti del circo ammantellati / di
celato, protetto. s. caterina da siena, 2-2-393: ma l'amatore di
amantigli. = » deriv. da mantiglia 'cavo usato nelle navi '.
nello scialletto. = deriv. da mantiglia * scialle '. ammanto
passaggio sulla terra. = deverb. da ammantare. ammaràggio, sm. aeron
ammaramento. — deriv. da ammarare. ammaraménto, sm. aeron
all'atterramento. = deriv. da ammarare', foggiato su atterramento. ammarare
ecc. evidente è la sua origine da mare, sicché, l'idrovolante scende nel
è molto sgradevole. = deriv. da mare (v.) e ricalcato su
cfr. fr. amerrir (deriv. da mer 1 mare '). ammarata
aeron. ammaramento. = deriv. da ammarare. ammarciménto, sm. disus
l'ammarciménto. = deriv. da ammarcire. ammarcire, intr. (
tessuti). = comp. da marezzare (v.).
ai tessuti. = deriv. da ammarezzare. ammarginare, intr.
un pesco solo. = deriv. da margine (v.). ammaricare
una nave nemica. = deriv. da marina * armata navale '; cfr.
struggimento. = deriv. da martello (v.).
. -anche al figur.: travagliato da un'aspra, violenta passione.
). = deriv. da mosca (v.) 'guancia,
accavalcia disordinatamente. = deriv. da ammascare2. ammascherare (dial. ammascarare
e senza indugio guar- nitase una camera da signore, venuta la disiderata notte,
. viviani, vi-89: i quali colori da chiunque non ne vide, e non
e duro ammassamento glanduloso, che racchiudeva da tutte le bande non solamente esso rene
l'incendio di charles town, che da una terra fiorente e frequentissima di commercio
. - anche: risparmiare, mettere da parte: con avidità e avarizia.
quantità. borelli, i-408: viene da molti giudicato che i porti di venezia
tutti gli altri fantasmi dell'intensa vita da me vissuta in quelle brevi ore si ammassavano
, macinandole come si fa le canne da zucchero, s'amassa quel loro midollo
magalotti, 21-24: premuta anch'essa da tante miglia d'aere ammassato. d'annunzio
quella famiglia primo ammassatóre. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
di quattrocento libbre. = deriv. da massello (v.). ammassellato
per appianarle. = deriv. da massiccio (v.).
seminate si sono, né si hanno da spiccar dalla pianta più presto che nel
imparare, un ammasso sterminato di libri da leggere, non già per aver titolo di
iv-1-662: il suo cervello, ingombrato da un ammasso di osservazioni psicologiche personali e
ammasso di osservazioni psicologiche personali e apprese da altri analisti, spesso confondeva e scomponeva
cenci sudici; la faccia ispida spuntava da un mostruoso ammasso di toppe. idem,
einaudi, 1-234: in attesa del provvedimento da lei auspicato, ecco che il disegno
o ellittica). = deverb. da ammassare. ammatassare, tr. ridurre
, 15: strumento [l'aspo] da ammatassare l'accia 0 che che sia
o nappe. = deriv. da matassa (v.). ammatassato
fila di una candeletta spenta, son regolati da una legge così severa, e che
più innanzi. = deriv. da ammantare1. ammattare1 (amattare)
voce-livornese; cfr. fr. mdter, da mdt 'albero della nave'(v
, oltre l'ammattimento, ci sia da guadagnare odio molto e denaro nessuno.
e massi enormi di pietra serena, da fare ammattire un paesista, o da farti
da fare ammattire un paesista, o da farti belare un idillio anche ora che
preoccuparsi, lambiccarsi il cervello; darsi da fare con affanno, senza requie,
sta lì a ammattirsi tanto per mettere da parte la roba per i figliuoli.
ammattiva leggermente. = deriv. da matto (v.).
i-406: non è però questo un traffico da ammattito. giusti, ii-279: e
ammattona la strada. = deriv. da mattone (v.). ammattonato
comp. dall'imp. di ammazzare1 e da caffè (v.). ammazzagatti
. scherz. e letter. arma da fuoco scarsamente efficace, di aspetto poco
comp. dall'imp. di ammazzare1 e da gatto (v.).
ammazzamento di quel birbone. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
un ammazzamento. = deriv. da ammazzare1. ammazzamósche, sm.
, sm. invar. arnese formato da un'asta con in cima un piccolo reticolato
denari avresti la persona perduta. paolo da certaldo, 340: questo è il testamento
di questa mazza. s. bernardino da siena, 350: missere, io dico
: il cavolo nano rosso, chiamato da i latini orobanche, abbracciando fervo,
giorno in tanta quantità che è cosa da stupire come non li ammazzi. redi,
mille, quando l'operazione si faccia da chi la sa fare. giordani, ii-18
già, ho sempre sentito dire, da tutti i vecchi, che ad ammazzare i
l'ammaz- zare è cosa civile, da farsi con modi urbani e gentili: e
. tombari, 1-222: un cane da pelo che per ammazzare le galline era
6. rifl. affannarsi, darsi da fare (fino ai limiti delle possibilità
ammazzarmi. carducci, ii-8-30: ho da far troppo e non voglio ammazzarmi per
! forse non n'avremo quanta basta da coprirci quando morremo? 10.
che noi romani veri chiamiamo burini, da quelli dio ci scampi e liberi. come
nella briscola). = deriv. da mazza (v.). cfr.
degli agli. = deriv. da mazzo (v.). ammazzasètte
comp. dall'imp. di ammazzare e da sette (cfr. la citazione delle
o peggio. = deriv. da ammazzare1. ammazzatóre, agg.
ammazzator di cacco, / e quel bravo da troia non s'adira, / dirò
16-iii- 303: come dunque si ha da credere, che l'aloè sia quel
in uso frequente una voce composta da questa...: è dunque da
da questa...: è dunque da lei ammazzerare, che non è senza
il maneggio. = deriv. da màzzera 'ammasso, peso, pressa '
ma'§ara 'peso, pressione', deriv. da 'dsar 'premere, pressare '; cfr
capelli biondicci. = deriv. da mazzetto (v.).
una corbezzola. = deriv. da mazzo (v.).
dal mondo. = deriv. da melancolia (v.).
di dissoluzione. = deriv. da melma (v.).
2. minacciare. francesco da barberino, iii-27: non far ragione ch'
carne ammenciva. = deriv. da mencio (v.).
il passaggio di sodo a mencio, e da meno a più mencio. viani,
: sì come degno di punizione, infino da ora ad ogni ammenda che comandata mi
; che di chiunque ei sia, / da te l'ammenda aspettano. idem,
o arbitri. = deverb. da ammendare. ammendàbile, agg. ant
ostinati. = deriv. da ammendare. ammendaménto, sm. emendamento
la terra. = deriv. da ammendare. ammendare (ant.
e coressione amendando omo. bartolomeo da s. c., 3-1-8: l'
. idem, 5-26: venne [zanobi da strata] in tanta fecondità di
e le macchie della faccia ammenda. giovanni da samminiato [petrarca], ii-345:
an- tiche repubbliche non avevano leggi da punire l'offese ed ammendar i
a madre ancella. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
l'uomo che ha usato le parole da rimproverare, poco ammenda tutto il tempo
pregar, difetto, / perché 'l priego da dio era disgiunto. landino, 219
intendo di raccontare cento novelle. paolo da certaldo, 64: spesse volte avviene che
cose di contristare li nostri fratelli. andrea da barberino, 1-74: ora dimmi:
amenderai de'tuo'peccati? s. bernardino da siena, 90: tu ti
esteriore. « = deriv. da ammendare. ammendazióne, sf.
di una colpa). bartolomeo da s. c., 69: della
la quale ammendazion la via sarebbe / da far tornare il secol d'oro ancora.
più ammendazioni. — deriv. da ammendare. ammennicolare (disus. amminicolare
corroborare, convalidare ': è modo da non invidiarsi ai legali. es.
tanto discreto e tanto ragionevolmente amminicolato da certe tali quali reciproche corrispondenze,
e amminicolatorie. = deriv. da ammennicolare. ammennìcolo (amminìcolo,
o cosa, che non può far da sé, ha di bisogno d'amminicoli.
: amminicolo, per minuzia, è da fuggirsi. es.: in cose rilevanti
inezie; gingillone. = deriv. da ammennicolare. ammenoché, cong. a
più vicina. = deriv. da mensa (v.).
dispietato chiama. = deriv. da mente (v.). ammentato
mutano patti. = deriv. da mese (v.).
una sua figliuola un atto men che onesto da un giovane ateniese, non solamente non
.. ammesso che egli nulla avesse da fare, nulla da prendere, è certo
egli nulla avesse da fare, nulla da prendere, è certo che in quei
che fa divario. = deriv. da ammestare. ammetare, tr. (
ventola, spula. = deriv. da meta3 (v.).
non ammettano lavoro di ferro da taglio. redi, 16-i-108: un
, 4-313: le sue risposte erano tali da non ammettere repliche. piovene, 2-144
157: serve agli scultori [la stampa da scultori] per lavorare ne'luoghi fondi
questa dottrina per autorità, che l'abbiate da ammettere, ma per mostrare la conformità
in sua causa o questione, che da niuna signoria di comune non fosse udito
sentendosi così amaramente mordere, ed essendo da molti gentiluomini ivi presenti ammesso e aizzato
disperazione di ritrovar giammai perdono sua alcuno da santità, ammessero una brigata di giovani
significati vivi ancora), accomp. da ad e mittère * spedire, inviare '
mal sì spesso giro. andrea da barberino, 1-141: perché tu mi campasti
, percorrere per metà. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
s'ammezzi. = deriv. da mezzo1 (v.).
ammezza? = deriv. da mezzo2 (v.).
è ancora ammezzato, che le pietre da quella portate ritornano al mare onde si
salvini, 30-1-220: questa voga, da cui era trasportato di pindaro il poetichissimo
e poche. = deriv. da ammezzare1. ammezzire, intr.
dolci smaccate. = deriv. da mezzo (v.).
occhio) o improvviso (per difesa da uno stimolo esterno). ammiccante (
, con più voglia d'essere inteso da taluno e da altri non avvertito. settembrini
voglia d'essere inteso da taluno e da altri non avvertito. settembrini, 1-38
pedinarlo e si divagavano a vederlo in atteggiamento da gigante. = deriv.
mondo che arretra. = deverb. da ammiccare. ammidasi, sf.
. = voce dotta, creata da dumas nel 1830: deriv. da
creata da dumas nel 1830: deriv. da amm [oniaca \, col suffisso
locali e nella terapia di malattie infettive da protozoi). = deriv.
protozoi). = deriv. da ammide. ammigliato, agg.
come anitre. = deriv. da mi [g] liare2 (v.
per filantropi. = deriv. da ammigliorare. ammigliorare, tr.
amigliori. = deriv. da migliore (v.). ammignattare
sul collo. = deriv. da mignatta (v.).
un'ammina. = deriv. da ammina. ammine [amine)
. = voce dotta, deriv. da am [moniacd \. ammìnico
radicale ammìnico o amminogruppo: radicale costituito da un atomo di azoto e due di
amino-). = deriv. da ammina. amminìcolo, v. ammennicolo
della ragione. = deriv. da amministrare. amministrare, tr.
lo suo amore, ne dona, riconosce da dio le ricchezze, che glie le
popolare, vedeva la repubblica essere amministrata da molti inferiori a lui. bandello, 1-7
fra'mortali, ch'io non la darei da amministrare fuorché alla giustizia, la quale
poveri? che il paese sia amministrato da uomini come voi? che i vostri figli
i capitani: affidarne la condotta (da parte del principe) ai generali.
fuggito il congresso della madre, che da avignone veniva per confortarlo, che non
, in virtù di un breve concessoli da papa gregorio xiii. tommaseo, 1-101
dotta, lat. administr&re (deriv. da ministrare). amministrativaménte, avv
amministrativo. -atto amministrativo: emanato da un'autorità amministrativa nell'esercizio delle proprie
del territorio dello stato in circoscrizioni rette da enti amministrativi autonomi e gerarchicamente ordinati (
499: vedendo come tanti nobilissimi popoli da sì deboli e male amministrate armi fussino tenuti
di quelli, si dee donare. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
amministrarla. idem, 4-45: faceva da amministratrice delle case; il suo disagio e
un mio dovere d'ufficio non diverso da quello del padre amministratore. 2.
un giovane amministratore delegato che, reduce da una faticosa seduta notturna in consiglio di
del popolo. = deriv. da amministrare. amministrazióne, sf.
opportunamente promosse, saviamente maturate, effettuate da cittadini, aveano rinnovato l'agricoltura,
possa utilmente continuare la sua attività, da parte di un commissario giudiziario nell'interesse
non sono soggette all'amministrazione controllata prevista da questa legge. -amministrazione locale:
, 6-32: l'amministrazione comunale impersonata da lui fu sempre detta « l'amministrazione del
un giovane amministratore delegato che, reduce da una faticosa seduta notturna in consiglio d'amministrazione
amministrazione col tavolo di mogano, lucido da potersi specchiare. 6. dir
e non ancora in grado di governarsi da solo. 7. ant. cura
il custodire a dio immacolata la fedeltà da noi dovutagli, e da lui comandataci nell'
la fedeltà da noi dovutagli, e da lui comandataci nell'amministrazione de'suoi sacramenti
s. v.]: certe amministrazioncelle da poco possono dar più faccenda che quelle
= voce dotta, comp. da ammina e acido (v.).
= voce dotta, comp. da ammina e aldeide (v.).
= voce dotta, comp. da ammina e azobenzene (v.).
= voce dotta, comp. da ammina e benzaldeide (v.).
= voce dotta, comp. da ammina e benzoato (v.).
. = voce dotta, comp. da ammina e benzoico (v.).
= voce dotta, comp. da ammina e fenolo (v.).
alla luce e al calore (caratterizzati da elevata fragilità gli a. sono poco
e atti a mescolarsi con resine caratterizzate da notevole resistenza, durezza e stabilità)
= voce dotta, comp. da ammina e plasto (v.).
giammai levarlo. = deriv. da minore (v.).
= voce dotta, comp. da ammina e salicilico (v).
alla semina. = deriv. da amminutare. amminutare, tr.
l corpo. = deriv. da minuto (v.).
., per fare quell'ammirabile discordia da cui risulta l'armonia sociale. manzoni
sangue freddo è ammirabile soprattutto in chi ha da natura il sangue caldo.
cagion vera. = deriv. da ammirabile. ammirabilménte, avv.
si fabbricano. = deriv. da ammiraglio. ammiràglio (ant.
delle galere, quando hanno sotto di loro da 26 galee in suso. vellutello [
chiare all'orizzonte, cercava di leggere da nuvola a nuvola immagini precise. comisso
flotta '; meno probabile la derivazione da al-'amir'ar-rafrl 'comandante del trasporto
quelle anime. = deriv. da ammirare. ammirando, agg.
de certo largo e amplissimo campo arai da caulinare; e cami- nando, in
forteguerri, 1-64: che guerrier sembra da far molte prove, / tutte ammirande
, 659: io per te sveglierò da i colli aprichi / le driadi bionde sovra
novo piagato. = deriv. da ammirare. ammirare, tr.
di non lasciarsi intimidire dalla sfortuna, è da ammirare solo se non si vanta della
a quella finestra, dove le sorelle da tanto tempo non stavano più nel pomeriggio
alzai al sole, ed ammirava / che da sinistra n'eravam feriti. idem,
trovò tra le donne, le quali da prima non conosceva. f. villani,
la quale tutta ammirativa, credendolo morto da quei cani, tutta piena di disdegno
.. galileo galilei, ammirato poscia da me nell'età più adulta per lo primo
masuccio, 32: cossi ammirata, da la incepta orazione toltase, rattissima al
: aveva uno di quei canotti leggeri da corsa..., donatole da un
leggeri da corsa..., donatole da un ammiratore argentino. palazzeschi, 3-175
veggendo le magnifiche cose, inestimabili, da ogni alto intelletto senza vederle. idem,
essere come la prima un dono grazioso da eguale ad eguale, è un vero
ammirare, stimare grandemente. giovanni da samminiato [petrarca], i-193: o
la voglia offendere, ciò non è da maravigliare, ché noi di niuna cosa abbiamo
nel quadro ammirevole. = deriv. da ammirare. ammischiare, tr. (
: azzuffarsi. s. bernardino da siena, 769: se [i soldati
niente utilitade. = deriv. da misero (v.).
gli animi. = deriv. da misero (v.). ammissìbile
danno di altri, i quali sono da molti, a torto od a ragione,
ammettano eccezione. = deriv. da ammissibile. ammissióne, sf. l'
8-449: si faccia un partito, da vincersi per i due terzi degli adunati,
. = lat. admissió -ònis (da admittère). ammissura, sf.
. = lat. admixtiò -ònis (da admiscère). ammisto, agg
il senso non fosse di natura da potere or fare, e non fare,
fa lamentanza. = deriv. da misura (v.).
con moderazione. rinieri da palermo, xi-1-116: però è più laudato
d'ammiterato. = deriv. da mitera [mitra). ammobiliaménto
pagamento rateale. = deriv. da mobilia (v.). ammobiliato
palazzeschi, 4-90: una casa da signori, comoda e sana, ammobiliata bene
bocca priva di denti e circondata da un grosso labbro a ferro di cavallo,
e xo£tt) <;, da xeijxat 'giacere '. ammodaménto
; moderazione. bartolomeo da s. c., 7-2-1: dello
il riso. = deriv. da ammodare. ammodare, tr.
, soffiò. = deriv. da modo (v.).
mente, con misura. bartolomeo da s. c., 24-4-3: allegrezza
; regolato, moderato. bartolomeo da s. c., 30-2-9:
cioè sapienzia »): deriv. da modo (cfr. modanatura e modano)
. ant. moderato. bartolomeo da s. c., 28: l'
stesso tempo ammodernata e smozzicata dovette esser da chi che sia. b. croce
, i pensieri degli antichi in modo da renderli quasi del tutto simili a quelli
la corte. = deriv. da moderno (v.).
zool. vipera dal corno, distinta da una protuberanza conica e molle sull'apice
re travicello! collodi, 80: da questa volta in là faccio proponimento di cambiar
suo carbone. = comp. da a e modo (v. modo)
(gr. 'sabbia ') e da cpixoi; 'amico '.
fatiche, ciecamente o s'ammogliano o sono da altrui ammogliati; né prima s'avveggiono
non isperate mai onore o comodo alcuno da chi è tanto vituperoso, che si
sacchetti, iv-413: la fede che da voi a me risona / fa che
tetre mefiti. = deriv. da moglie (v.).
14-220: non si è mai potuto avere da lui un libro in prestito. se
dello ammogliatore. = deriv. da ammogliare. ammoina (ammuìna)
quell'ammoina. = deverb. da ammoinare2. ammoinaménto (ammuinaménto),
, tratto per via di finissime carezze da giunone a dormir seco? =
dormir seco? = deriv. da ammoinare1. ammoinare1 [ammainare)
10-25: benedetto alla sandra grazie rende / da parte di ghirone, e l'ammuina
in un istante. = deriv. da moina (v.). ammoinare2
trovo più solenne e più gustoso trattare da solo con un acquazzone, goderlo finché
onde i loro seguaci invilirono. bartolomeo da s. c., 36-8-2: da
da s. c., 36-8-2: da mirare è che noi non apriamo gli
, superba per troppo bene non conquistato da lei, e non ti fidi con le
figur. indebolire, infiacchire. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar.
non possono ammollare la mia fortezza dentro da me. 5. medie.
sua bailìa. = deriv. da molle (v.).
dire allenta; termine che si pratica da coloro che tirano su gran pesi, quando
uno sgrugnone e subito dopo ti offrono da bere. pasolini, 3-170: «
si davano pugni e carambe, oppure, da dietro le spalle del compagno accanto,
refrigerativa e lassativa. = deriv. da ammollare1. ammollato1 (part. pass
piacere un discorsetto blando, ammolliente da posare poi sulla ferita della im
. ammorbidimento. = deriv. da ammollire. ammollire, tr.
, morbido, pieghevole. giovanni da samminiato [petrarca], ii-172: non
ammollire l'acerba durezza della bella pietra da lui infino all'estremo dolore amata.
mi ammollì, mi suscitò quel sentimento snervante da cui hanno origine le lacrime.
ed i concetti sì fatti, che da essi non si può argomentare altro,
il ventre. redi, 16-ix-37: da questa appropriatissima piacevolezza di medicamenti grande utilità
delle viscere. = deriv. da ammollire. ammollito (part.
terra, non bene attemperata o ammollita da molte pioggie, raccoglie poco. spolverini
venivano via come le barbe del radicchio da un terreno ammollito. baldini, 4-80
dalle voluttà e dal clima, sono da lungo tempo il terrore della compagnia inglese.
quel corpo non più giovine, ammollito da tutte le carezze. b.
non altrimenti docum., deriv. da molsa (v.). ammonàl
. = voce dotta, comp. da ammon [io] e alluminio].
verso oriente. = deriv. da ammonestare. ammonestare, tr.
la settimana un profumo di letamaio da rivoltar lo stomaco. borgese, 2-35:
la merce. = deriv. da ammoniaca. ammoniacato, agg.
sali neutri. = deriv. da ammoniaca. ammoniaco, agg.
deliquescente. -solfato ammoniaco: si ottiene da ammoniaca e acido solforico. 2
di giove ammone, questo liquore stillante, da arbore fe- rulaceo. vallisneri, ii-265
per ammonimenti a far bene. bartolomeo da s. c., 3-6-10: per
della pena. = deriv. da ammonire. ammònio, sm.
= voce dotta, deriv. da ammoniaca. ammonire (ant.
discendendo di terra in terra. bartolomeo da s. c., 3-6-9: ammonire
, 632: stimimi tu però sì da poco, sì ingrato, sì inumano,
accusandolo di molti orribili peccati. bartolomeo da s. c., 30-8-3: d'
ciascheduno pessimo molestissimamente sostiene correttore. francesco da barberino, ii-207: poco è pregiato
per dovergli ammonire e gastigare e torgli da questo abbominevole guadagno. paolo da certaldo
torgli da questo abbominevole guadagno. paolo da certaldo, 301: s'ài figliuoli,
3. insegnare, ammaestrare. bartolomeo da s. c., 9-5-5: di
e ora angoscioso. caro, 4-718: da pronostici orrendi e spaventosi / de la
di sodio. = deriv. da ammonio. ammoniti, sf.
= voce dotta, lat. ammónites, da ammone, per la conchiglia a spirale
buonarroti il giovane, 9-10: ammonito da lei prima co'tempioffi / a tòrleti d'
l'arbitro de la notte, / ammonito da giove, il camin piglia. gozzano
consiglia; che rimprovera. bartolomeo da s. c., 3-6-8: non
la vita di tutti è corsa sempre da segni ammonitori, ma talmente mescolati con
rampogna, severo richiamo. bartolomeo da s. c., 3-7-1: ad
; ma giu seppe ammonito da divina ammonizione, col fanciullo e con
essere [il bimbo] come circondato da un'atmosfera di buoni influssi. giusti
sui prati. = deriv. da montagna (v.). ammontaménto
languidezza e disartifizio. = deriv. da ammontare1. ammontante (part. pres
anche rifl. s. bernardino da siena, 964: pon mente che mai
prodotto principalmente dal fuoco, e accidentalmente da molte altre cagioni, come sono stropicciare due
l'altro. = deriv. da monte (v.).
accomandita panni per buona somma di danari, da matteo di simone gondi,.
sima anch'essa e deprecata sempre da tutti coloro i quali hanno ancora
584): [renzo] vide da un canto un gran portico, con sotto
i poveri. = deriv. da ammontare1. ammonticante (part.
case, sono stati creduti poco salubri da alcuni. alfieri, 1-677: sovra
ticati stanno. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
rigogliosi paglieti. = deriv. da ammonticare. ammonticchiare, tr.
le pezzuole umide, strette in un grembialino da bimba, le mutande, le
aria e tutto il carico, pelli da concia, stava ammonticchiato nel fosso.
vizi assalissero lamina. = deriv. da ammonticellare. ammonti celiare, tr
meriti. * = deriv. da monticello, dimin. di monte (v
, ammassato. s. bernardino da siena, 964: tu che hai della
e disponibili. = deverb. da ammontare2. ammontonare, tr.
. spagn. amontonar 'ammucchiare '(da montón 'mucchio'). cfr.
: un ammonzicchiaménto di figure è da per tutto là entro [in un quadro
quadro]. = deriv. da ammonzicchiare. ammonzicchiare, tr.
34-229: un mortalissimo fermento di spiriti da infettarsene, e ammorbare i corpi disposti a
, la mercé di quelle bastonate, da una sdrucciolevole soccorrenza, schizzando com'un
, 1-81: chi purgherà le mie narici da questo odore che le ammorba? idem
particella pronom. ant. essere colpito da un morbo, ammalarsi; diventare malsano
di moscado. = deriv. da morbo (v.).
(superi, ammorbassimo). colpito da un morbo, malato. - in
: nuova maniera di separare i puri da gl'impuri e gli ammorbati da'sani,
stanza nel cuore della città! [sostituito da] manzoni, pr. sp.
tutto è, dirò così, ammorbata da un grecismo perpetuo, che ne forma
e le non mature lo stringono. giovanni da samminiato [petrarca], ii-168:
altammorbidatura. = deriv. da ammorbidare. ammorbidatrice, sf.
per l'ammorbidatura. = deriv. da ammorbidare. ammorbidatura, sf. tess
dei filamenti. = deriv. da ammorbidare. ammorbidènte (part. pres
marchi, 26: per la gran sala da ballo era stato disteso un tappeto quasi
tutto il sole fosse per ciascun grano da sé, e nulla per tutto 'l
si accorsero che gli alberi del viale, da freddi e stecchiti che li avevano veduti
a ciò che io vorrò. giovanni da samminiato [petrarca], ii-178:
disegno). = deriv. da morbido (v.); la voce
.); la voce ammorvidire deriva da morvido, forma dial. toscana.
. croce, ii-2-235: orecchi ammorbiditi da musiche effeminate. beltramelli, iii-875:
; intorbidito. = deriv. da morchia (v.).
bronzare. = deriv. da moro (v.).
una morsa. = deriv. da ammorsare2. ammorsante (part.
al figur. 5. caterina da siena, ii-188: orsù, figliuole mie
muffato, se bisognasse. s. bernardino da siena, 942: [il fanciullino
. addentellare). = deriv. da morsa (v.). ammorsato
. morsa. = deriv. da ammorsare2. ammorsellato, sm.
pan bolliti. = deriv. da morsello (v. j. ammortaménto1
più vivamente spiegata dalla parola d-avàtcoots, da cui è derivata, la quale vale ammortamento
fin della parola. = deriv. da ammortare1. ammortaménto2, sm. finanz
ammortaménto: la parte del ricavo destinata da un'impresa a ricoprire gradualmente il costo
la resistenza, che si incontra da parte degli uffici finanziari e delle
dieci anni? = deriv. da ammortare2; il termine anterióre è ammor
mio mal fuor mi traea. folgore da s. gimignano, vi-1-167 (31-4)
. volgar. * admortare, deriv. da mors mortis * morte *, o
morte *, o, meglio, da mortus (mortuus) 1 morto ';
, incarcerata. = deriv. da ammortire1. ammortiménto2, sm.
boccardo, i-474: è talmente ammesso da tutti che i fondi destinati alle casse
nel 1829. = deriv. da ammortire2. ammortire1 (ant.
= lat. volgar. * admortire, da mortus (mortuus) * morto ';
. ammortizzatore. = deriv. da ammortirel. ammortizz àbile, agg
. 165. = deriv. da ammortizzare. ammortizzaménto, sm. finanz
metteva in movimenti complicati ingranaggi, spinta da una forza motrice non ben incanalata e
il valor delle carte non dipende gran fatto da questi pasticcetti d'ammortizzazione, ma dal
debito antico. = deriv. da ammortizzare. ammorvidire, v.
. con la particella pronom. giacomino da verona, v-434-116: en un fogo lo
per ammorzar la sete. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
que'pochi bicchieri che aveva buttati giù da principio, l'uno dietro l'altro,
s'ammorza, quindi bisogna suscitare una passione da bilanciare i rischi ed i stenti della
= lat. volgar. admortiàre, da mortu [ù] s * morto '
a la vicina, ed ella vi porge da la finestra uno stizzettocon manooun pocolindi
acerbi pensieri. = deriv. da ammorzare. ammoscare, rifl.
ci vedi. = deriv. da mosca, nel significato della locuz.:
scelgono, sbucciano, tagliano aranci, da un gran cesto che la mattina è stato
cesto che la mattina è stato donato da un fruttivendolo perché gli aranci cominciavano ad
piedi scalzi. = deriv. da moscio (v.). ammoscito
stessa galera. = deriv. da ammostare. ammostare, tr.
all'altro della casa avita portando l'uva da ammostare.
prima pigiatura. = deriv. da mosto (v.). ammostato
bianca. = deriv. da ammostare. ammostatóre, agg.
degli ammostatori. = deriv. da ammostare. ammostatura, sf.
ammóstro). mostrare. francesco da barberino, 46: [essa] amostrerà
di enea. = deriv. da motore (v.).
questa obbiezione. = deriv. da ammottare. ammottare, intr.
ancora ammottare. = deriv. da motta 1 zolla '. ammozzaménto
barboline. = deriv. da ammozzare. ammozzare, tr.
o sverzi. = deriv. da mozzo 1 massetta di terra '.
s'ammozzola. = deriv. da mozzolo 'pezzo '. ammozzolato (
non essendo bene stretti e serrati da quella ammozzolata, ricevono, così il
, 6-10: rac colse da terra i rametti per accendere il fuoco nel
camino. con la paletta ammucchiò da una parte la cenere, poi
spalle. = * deriv. da mucchio (v.).
6-203: le facevano effetto tutti quei biglietti da mille ammucchiati sul pavimento.
della campagna. = deverb. da ammucchiare. ammucchito, agg. dial
o ammucidisce. = deriv. da mucido (v.).
bene! *. = deriv. da muffa (v.).
nero d'una finestrella ammuffita di secoli, da cui spiove un fresco chiarore di gerani
è rivolta e con mina aggirata da diversi venti: finge adunque [il poeta
molto largamente fornito. = deriv. da ammunire. ammuricare, tr.
ammassare, ammucchiare sassi (in modo da formare un muro).
d'intorno. = deriv. da muro (v.). ammuricato
che facevano, a guisa di bollicanti da quell'angusto forame, tutte affaccendate [