; sconvolgimento. = deriv. da abbaruffare. abbaruffare, tr.
= comp. di baruffare, deriv. da baruffa (v.). abbaruffata
visi trovati. = deriv. da abbaruffare. abbaruffato (part.
, 6-76: accorre gente, vociando, da tutte le parti...;
abbaruffìo '. = deriv. da abbaruffare. abbassagióne, sf.
= comp. dall'imp. abbassa e da lingua. abbassaménto, sm.
a tale annunzio fortunato i fu colto da certa peritanza, un abbassamento di vista e
di prezzo, rinvilio 'è metafora da non invaghirsene. = deriv.
non invaghirsene. = deriv. da abbassare. abbassare (ant.
detta piastra a punto quanto ha da essere la grossezza dello smalto. vasari,
che su la cima / d'una montagna da lontan veduta / reciso dalla scure
risponder parola s'uscì della camera. andrea da barberino, 2-177: gli occhi si
della rivoluzione romagnuola. carducci, 510: da i gradi alti del circo ammantellati /
intendere da voi se offendo troppo, o con lo
iv-83: commosso ancora [cesare] da alcuni del consiglio suo, desiderosi di
c'è rischio di abbassare una relazione da ideale a materiale. -abbassare la
altura se vergogna d'abbassare. francesco da barberino, ii-215: subito vento abassa
matem. abbassare una perpendicolare: condurre da un punto una perpendicolare a una retta
si tiri o si abbassi una perpendicolare da un punto... propriamente il modo
il compito di matematica puoi ben farlo da te... bada di non dimenticare
delle tue cose. = deriv. da abbassare. abbassista, sm.
il sigaro '• = deriv. da abbasso. abbasso (anche a basso
di nostra donna in cielo, circondata da un coro di angeli, ed a
anche più vibratezza alla intimazione. è però da notare che questo uso di abbasso è
i marinai dall'alberatura in coperta, o da questa nei piani inferiori del bastimento.
! gabbieri abbasso! '. = da a basso (v. basso).
cittadini... e torsi delle cose da vivere oltre a bastanza. masuccio,
, ii-17-38: or lasciamo costoro tutti da parte, / ché nel presente ne è
vasari, ii-17: nel quale [lionardo da vinci] oltra la bellezza del corpo
la ragione che comunemente se n'adduce da gli autori che sin qui hanno scritto
, a bastanza audaci, che io dava da svolgere. deledda, ii-13: non
rendeva abbastanza conto di quel che volessero da lui. palazzeschi, 4-327: teneva
, e ne avevo abbastanza. = da a bastanza (v. bastare).
n. 6). francesco da barberino, 223: qualora [le campane
uno uovo. = deriv. da abbattere. abbàttere, tr. buttare
... e fecela abbattere e tagliare da pie'. idem, 10-128: si
giovanetti, iii-203: mentre in lei, da man nocente e ria, / tempesta
un uomo, un animale, in modo da farlo precipitare a terra); uccidere
servizio del lavoro obbligatorio era stata abbattuta da una scarica di mitra, perché dava
psichicamente; vincere; confutare. francesco da barberino, 3: madonna, lo sprendore
la bravura, tutto preso, come da savio estimatore si dee, a proporzione de'
esser abbattuto anche nelle forze e nella salute da un qualunque dispiacere. d'annunzio,
alla fontana ove paris dormia. francesco da barberino, i-255: superbia non tenere
essendo gli stracci d'un povero uomo da tale infermità morto gittati nella via pubblica
a sé conveniente s'abbatte. paolo da certaldo, 381: guarda bene il
abbatte non pecchi. s. bernardino da siena, 210: e1 porco come
un tempo trattai sì dolcemente e che da più anni non si è lasciato vedere
più anni non si è lasciato vedere da me. idem, ii-235: sono quattro
. giovane assai modesto e gradito qui da ognuno. idem, ii-320: molte
creare la minima cosa che crear si possa da essa natura. guicciardini, 104:
che ci erano in natura due modi da formar voci e canti soavi, volle allontanarsi
voci e canti soavi, volle allontanarsi da casa, stimando di potere incontrar qualche
predicazione generale della fratellanza, s'eseguisce da pochi rozzi messaggeri. carducci, iii-17-69
profondo abbattimento che mi veniva nell'anima da tali pensieri. fogazzaro, 1-5io: ho
dell'insuccesso. idem, 3-870: passava da pianti disperati ad abbattimenti che le impedivano
, che l'uno dei combattenti passato da molti colpi, e l'altro leggermente ferito
« marcatura ». = deriv. da abbattere. abbattitóre, agg. e
compensarsi. = deriv. da abbattere. abbattuto (part. pass
arrogantelli nelle prosperità, sieno adesso abbattuti da questa avversità. parini, giorno, i-993
e'mi dà l'animo... da farli abbracciar più stretti, che non
sgrugnottarsi alla peggio. = deriv. da batuffolo (v.). abbatuffolato
religiosi (uomini o donne) governata da un abate e autonoma; il complesso
, e agevole a passare a quegli da piè, non che a quegli da cavallo
quegli da piè, non che a quegli da cavallo. albertano volgar., 59
agevole non entrare nel vizio che uscirne, da che tu vi sei entro. m
che potesse fare gente d'arme che da quella parte venisse. boccaccio, iv-100
mena altrui a vita attema. paolo da certaldo, 81: quello che l'
agevole a di terminare ». giovanni da samminiato, 1-86: l'essere savio è
, 772: non è cosa veruna da fare più agevole, che amare e tenere
spaccia in maniera molto agevole a comprendersi da ogn'uno. foscolo, v-33: il
parola è manifestamente corrotta, e deriva da un'altra a cui la nostra s'
, i-43: si sentì come alleggerito da quella confessione che la ragazza gli avea
corrivo (che si fa facilmente trasportare da una passione). bibbia volgar.
lat. mediev. aglbilis, deriv. da agire, 'fare, operare'. agevoleménte
letto umano. = deriv. da agevole. agevolménte (ant.
degli uomini e delle donne. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
le quali non si possono agevolmente conoscere da noi, eziandio quando noi l'adoperiamo.
eziandio quando noi l'adoperiamo. paolo da certaldo, 133: ti dico che s'
dormono, agevolmente son rubati. giovanni da samminiato, i-182: la fortuna la
: non così de'marinai. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
aggaiare, rifl. dial. darsi da fare; agitarsi, accanirsi (per
di bachi. = deriv. da gaio che nel dial. lucchese significa '
al figur. beltramelli, ii-452: da questo nostro quotidiano naufragio nella tenebra aggallava
fatui nella contingenza. = deriv. da galla (a galla).
veramente galleggiassero. = voce lucchese, da aggallare. agganciaménto, sm. l'
utile. = deriv. da gancio (v.): neol.
. gadda, 3-127: la catena, da un capo, terminava nel caratteristico dispositivo
che vuole. = deverb. da agganciare.
che portano i vestiti aggangherati in modo da aver di bisogno di chi glieli aggangheri
altri schiavo. = deriv. da ganghero (v.).
tre via otto fa saponata. ci sarà da morire agganghiti come le cincine.
genio '. = deriv. da garbo (v.).
aggarbatamente. idem, i-267: né è da dubitare che non sia per riuscire aggarbatissimamente
gentile '. * = deriv. da aggarbare. aggarbato (part. pass
aggarettare la lepre. = deriv. da garetto (v.). aggattare
gatto, aggomitolarsi. = deriv. da gatto (v.). aggattato
il vicinato. = deriv. da gatto, per incrocio con accapigliare.
= voce pisana, deriv. da gattoni (v.).
stretti ed aggavignati fra loro come, da una ineluttabile forza medianica che li priva
agecchimento. = deriv. da aggecchire. aggecchire, rifl. {
. = voce toscana, deriv. da aggeggio. aggeggiato (part. pass
egli trova sempre un aggeggio di stoffa da annodarsi al collo taurino, rossa o
questa aggelazióne. — deriv. da aggelare. aggeniare, tr. {
di amore. = deriv. da genio (v.).
schiacciato, o vogliam dir, depresso da dove si solleva dal becco, il
e aggentilisce straordinariamente. = deriv. da gentile (v.). aggentilito
, per così dire, e formata da rigetti renosi e limacciosi del mare.
della notte. = deriv. da aggerare. aggerazióne, sf.
11 quale a similitudine di muro e luoghi da guardare, e bertesche da combattere si
e luoghi da guardare, e bertesche da combattere si fanno. f. buonarroti,
lat. aggestió -ónis (palladio), da aggestus, part. pass, di
aggestivo, agg. disus. che deriva da accumulo alluvionale. targioni tozzetti
con aggettivi. = deriv. da aggettivo. aggettivato (part.
anche adiettivo). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
infiniti] dipende dall'altro, e ambi da un verbo, o da un
ambi da un verbo, o da un nome aggettivo. d. bartoli,
due aggettivi ad un sostantivo non legati da una parti- cella copulativa: come a
lat. tardo adjectivum (macrobio), da adjectus * aggiunto '. aggètto1
agazzari, 22: e1 quale tornando da cacciare, vidde da longa forse una
quale tornando da cacciare, vidde da longa forse una terza balestrata, un po-
così agghermigliata. = deriv. da ghermire, per incrocio con pigliare.
gentilizie). = deriv. da gherone (v.).
loro mirabili accidenti. = deriv. da agghiacciare. agghiacciante (part. pres
la vicinanza dei corpi il calore sottratto da uno stato d'animo agghiacciante. moravia
non mi amava più. ma sentirmelo dire da lei mi fece lo stesso un effetto
(ii-312): la donna mossa da quel caldo, / ch'agghiaccia l'intelletto
gelare, perché i piccoli abbino schermo da tramontana, ché questa gli secca et
al departir gli atti soavi / torcer da me le mie fatali stelle. idem,
, anzi ardere. s. bernardino da siena, 927: hanno veduto il povaretto
ghiacciare). = deriv. da ghiaccio (v.).
e sali. marino, 354: da sì pietose e flebili querele / (quantunque
suoi primi amori / comincia ornai (da l'agghiacciato petto / non più mai
ammasso di queste mie agghiacciate inutilità è da me donato liberamente ad uno de'più
quale poi riscaldano gli aghiacciati. guido da pisa, 1-315: e come la novella
. caro, 2-342: quand'ecco che da tepedo (m'agghiado / a raccontarlo
= voce toscana, deriv. da ghiado (lat. gladius 'spada '
che bisogna star sempre col cuore agghiadito da un anno all'altro. agghiado
di ghiaia. = deriv. da ghiaia (v.).
in mano. = deriv. da agghindare2. agghindare1, tr.
provinciali. = deriv. da agghindare2. agghindato (part. pass
s'era scomposto. = deriv. da agghindare2. agghiottiménto, sm.
= deriv. dal lat. jacicdre (da jacère 'giacere '). aggiaccato
o giaccio). = deriv. da aggiaccio. aggiaccia re2, tr
e pertinenza sua. = deriv. da aggiacere. aggiacére (ant. e
paese di giardini = deriv. da giardino (v.). aggigliato
. beltramelli, iii-797'aggigliata la bimbetta da dio di una grazia forastica piena di
sapore freschissimo. = deriv. da giglio (v.).
volgar. agina 4 pascolo '(da agire 'spingere innanzi'). agginare,
le capre. = deriv. da aggina. agginocchiaménto, sm.
il re benignamente comandò che sorgessero da quello agginocchiaménto. = deriv.
quello agginocchiaménto. = deriv. da agginocchiare. agginocchiare, rifl.
del re. = deriv. da ginocchio (v.).
. àge (dal lat. aetaticum, da aetàs -atis). aggiogàbile, agg
= lat. tardo adjugàre (da jugum 4 giogo ').
messo sotto il giogo. zanóbi da strato [s. gregorio magno volgar.
v.]: aggiogliarsi, essere preso da sonnolenza quasi morbosa, con gravezza simile
= voce toscana, deriv. da gioglio 4 loglio '(i semi del
, indugio ', non è voce da adoperarsi, e né meno per 4
è l'opinione. = deriv. da aggiornare2. aggiornare1, intr.
rimpiattarsi entro il covil ritorna. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
giorno. bembo, 1-219: sorgi da tonde avanti a l'usat'ora /
= lat. mediev. adjurnàre, da diurnum (tempus) 4 giorno '.
6-i-77: la corte... volle da ogni atto astenersi, e si aggiornò
, li aggiornò. = deriv. da giorno', nei significati dei nn. 1
/ dal sole aggiomator nacque, e da persa, / dell'antico oceàn figliuola illustre
figliuola illustre. = deriv. da aggiornarex. aggiotàggio (agiotàggio)
accidentale che non si manifestava se non da quando a quando in alcune eminenti circo
del credito. panzini, iv-12: da agio i francesi hanno dedotto le parole agiotage
fare altrimenti. = deriv. da aggiotaggio; cfr. fr. agioteur,
soderini, ii-8: e quello è da osservare dove la natura non aggiovi gli
bufera è aggiramento di venti. andrea da barberino, ii-133: libanoro, per l'
mala intenzione. = deriv. da aggirare. aggirandola, sf.
cecchi, 19-14: s'io lo posso da discosto, sì che egli non mi
il ciel m'aggiri / di fuor da essa, quanto fece in vita. ariosto
... /... da la cima / de la volubil ruota tratte
41-10: un altro [vento] da traverso il legno aggira; / e
lo seppe aggirare e contaminarlo, che da se stesso dette nella ragna. idem,
riportato vittoria. comisso, 7-33: da solo aveva aggirato la posizione e prima a
il suono, e la voce nasce da percussione d'aria, e l'aria
s'afferra contra 'l suo volere. bianco da siena, ii-65: quella bestia pessima
alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli per dappocaggine...
, ove fortuna il tira / lunge da lei, per lei seguir, s'aggira
di loro..., con agirarseli da torno ora da una banda ora dall'
., con agirarseli da torno ora da una banda ora dall'altra. rocco,
/ degli orti impara alle fiorite scole / da questo fior, ch'ai sol s'
140: il rimbombo de'tuoni aggiravasi da monti a monti lungo e terribile. cuoco
la vita. mise un sospiro, che da un'ora gli s'aggirava dentro,
erano aggirati per la casa a un passo da chi vi vegliava. saba, 91
per le strade solo, non accompagnato da nessuno: così voleva lui. dove s'
7. rifl. figur. darsi da fare; rivolgersi a lungo (con
ad agio. = deriv. da giro (v.).
di cammino. = deriv. da aggirare. aggirato (part.
loro battaglione, tutto, preso prigioniero: da l'alto, coi propri occhi l'
aggirevol via. = deriv. da aggirare. aggiro, sm. disus
d'essi. = deverb. da aggirare. aggiucchire, tr.
abituale stupidità. = deriv. da giucco (v.).
i-56: colui che ha un oggetto da vendere od una impresa da far eseguire,
un oggetto da vendere od una impresa da far eseguire, dirige un pubblico invito
, che suole origliare dietro i tendaggi da quel barbuto e decorativo machiavelli ch'egli
o di assegnazione di un bene gravato da pegno o da ipoteca, l'aggiudicatario o
di un bene gravato da pegno o da ipoteca, l'aggiudicatario o assegnatario..
all'incanto. risulta adunque l'aggiudicazione da un contratto stipulato con pubblica concorrenza.
voce dotta: lat. adjùdicatió -ónis (da adjudicare)) v. aggiudicare
; e dalla parte orientale è circundata da monti discosti per sessanta stadia, ma
vergogna, pensò che senza alcuno indugio da trovare era modo come lui morto si
basta separarne le parti della terra, se da esse è offuscato. machiavelli, 630
, i-140: per veder le falde sollevate da gli atomi ignei ascendenti per l'acqua
l'uva dal sorbo ed adottato / da l'arancio purpureo è il cedro aurato.
una sola spezie d'orchide vien descritta da teofrasto: due da dioscoride. cornelio
d'orchide vien descritta da teofrasto: due da dioscoride. cornelio gemma ventisei distinte ce
madama ha parlato non c'è altro da aggiungere. piovene, 5-639: quelle
ma un osservatore sincero deve aggiungere: da non molto. 2. congiungere,
: se una giovane di reai sangue fosse da lui amata, certo per matrimonio gliela
insieme e fanno quel fiume. bartolomeo da s. c., 18-2-3:
fra giordano, 3-42: non è da agguagliare la nostra fede a quella degli
m. villani, 3-1: non è da pensare cosa maravigliosa quella che ha fatto
verità, perché cominciano la scienzia loro da questi inferiori e vanno in su.
: e pur t'affretti e pur da me lontano / a par del mio pensier
,... e per aggiunta da mille noiosi pensieri angosciata e stimolata e
. aggiunterella). = deriv. da aggiunto, part. pass, di aggiungere
le teste, ed allargatesi di piedi da basso in diverse parti, si potevano
di una scarpa. = deriv. da aggiunto, part. pass, di aggiungere
aggiuntatora. = deriv. da aggiuntare. aggiuntatura, sf.
s. v.]: quel che da taluno dicesi 'articolo addizionale 'di legge
voce dotta: lat. tardo adjunctivus (da adjunctus, part. pass, di
vero, mentre che io starò lontano da te, la vita mia non sarà meno
vittorini, 4-107: il treno che va da nord a sud entra allora in una
nelle sue reti incappate, in breve da lui [non] si trovassero aggiunte
2-280: il che ora farò cominciando da quello [ornamento] che col nome greco
: non viene [l'eleganza] da altro se non da un parlare ritirato.
[l'eleganza] da altro se non da un parlare ritirato... sia
in un parlamento sopra l'aggiunzione, da farsi, di alcuni articoli alla costituzione
5-206: le aggiunzioni si posson cavare o da la migliore o da la peggior parte
posson cavare o da la migliore o da la peggior parte. = voce dotta
voce dotta, lat. adjunctió -onis (da adjungère * aggiungere ').
e del suo figliuolo, s'astenesse da un suo piacere di pochissimo momento..
per vertù d'alcun dio, non fu da la giovane né da altri pregato,
, non fu da la giovane né da altri pregato, e per sola generosità d'
le fanno irreconciliabili. = deriv. da aggiustare1. aggiustàggio, sm.
e in altezza. = deriv. da aggiustare1. aggiustare1, tr.
due verghette di smalto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ridurre a mal partito. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
fermeremo quanto occorrerà per aggiustare il modo da pigliarsi per andare a fare una corsa
dirigere le artiglierie ed ogni altra arme da tiro, in modo che vada a colpir
cammino: determinare sulla carta l'indirizzo da prendere per arrivare alla meta nel miglior
provare l'amaro. basta, verrò da voi, che s'aggiusteremo. tommaseo
', dicono due che hanno cosa da prendere a fare insieme, ma nell'atto
.. ma no, che s'aggiusti da sé... 8.
= lat. mediev. adjustàre (da iustus * che ha forma esatta,
, par., 32-121: colui che da sinistra le s'aggiusta / è il
[par., 32-121]: che da sinistra le si aggiusta, cioè:
illustrissimo im pugnatore per ischermirsi da tante difficoltà che lo cir
maggiore aggiustatezza possibile. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
non di rado una aggiustatezza, da emulare l'ammirato e pianto latino
avesse assaporata, e gustatone tanto, da poterne dare saldo ed aggiustato giu- dicio
partite 'e simili, sono roba da spazzar via. dizionario militare [1847
. = de ver b. da aggiustare1. aggiustóre, sm.
e amiche. = deriv. da globo (v.).
elementi. linati, 8-83: da qualche giorno un vento bo
= voce dotta: lat. agglomerare (da glomus -èris 'gomitolo ').
quale non è distinto il braccio da la mano, il busto dal capo,
, il busto dal capo, il nervo da l'osso. monti, 12-22
di un masso = deriv. da aggiustare1. formato di pezzi diversi
comp. dall'imp. di aggiustare1 e da tutto (v.).
per un certo tempo = deriv. da aggiustare1 (v. aggiustato).
, lat. agglutinare * incollare '(da gluten -inis 1 glutine ').
i batteri. = deriv. da agglutinare. aggobbare, intr. con
9 increspa. = deriv. da gobba (v.).
alquanto aggobbiato. = deriv. da gobbia 'sgorbia '. aggobbire
lavorando chinati, stando piegati sul tavolo da lavoro, ecc.). fagiuoli
braccia adoperar dalle flussioni, / catarri o da altro mal, che s'internò
lo picchiava con certi pugni sodi da contadina che lo facevano aggob
bassa voce. = deriv. da gobba (v.).
brillando la rugiada. = deriv. da gocciola (v.).
al parapetto. = deriv. da gomito (v.).
filo, tratto o dalla matassa, o da uno o più fusi, o da
da uno o più fusi, o da più altri gomitoli. -figur.
un frutice con fusto senza nerbo, che da se stesso non si sostiene,.
.: s'attorce e s'avviticchia e da se stesso a terra s'aggomitola
spicciolati, colla quale, essendo perseguitati da vicino dalla cavalleria nemica, si raccozzano
truppe ed in gomitolo, onde difendersi da ogni parte. = deriv.
ogni parte. = deriv. da gomitolo (v.).
l'azione delle trombe, e sui bastimenti da remo colle gottazze a mano. settembrini
vuole scavare. = deriv. da gotto (v.).
l'acqua. = deriv. da gotto (v.).
e sicura. = deriv. da aggottare. aggradare (ant.
terza persona). giacomo da lentini, v-83-34: molt'è gran cosa
che v'aggradi / per quel signor da cui mandata fui. idem, iv-229
aggradevole una fontana, che naturalmente esca da le vive pietre,..
di riso. = deriv. da aggradare. aggradevolézza, sf.
grazia vera. = deriv. da aggradevole. aggradevolménte, avv.
capitolazione le vostre grazie. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
che mi circondavano. = deriv. da aggradire. aggradire (ant.
l'amor così agradito, / che da tutti 'l fa laudare. guittone, xxxiv-5
. se una persona vi gradisce, da quella aggradite anco cose che da altri
, da quella aggradite anco cose che da altri v'offenderebbero. carducci, ii-8-261:
-or cosa aggiungo a queste / fatte da me, ch'a me non meno
. prestò suo consenso. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
maggior pregio debba essere tenuto quel dono, da dio rimeritato, che l'aggradito solamente
dato tant'animo con la sua galanteria da potermi creder lecito di poter fare con esso
m'agrada. = deriv. da grado (v.), secondo 4
mediante aggraffatura. = deriv. da graffa 4 artiglio '. aggraffatóre
aggraffatura. = deriv. da aggraffare. aggraffatura, sf.
se stessi. = deriv. da aggraffare. aggraffi are, tr
il colombo. = deriv. da graffio (v.).
/ potre'aggramparlo. = deriv. da grampa (v.).
assodarlo e aggranarlo. = deriv. da grano (v.).
. intirizzimento. = deriv. da aggranchiare. aggranchiare, tr. e
la mano liberale. = deriv. da granchio (che, toccato, rattrappisce le
la maniglia. = deriv. da granchio (v.).
vostro valore. = deriv. da grande (v.).
per aggrandiménto poetico. = deriv. da aggrandire. aggrandire (ant.
per sua viltà, più presto dependerà da un re di spagna o di francia che
un re di spagna o di francia che da te, e a quello si umilierà
più per paura che per carità. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar
e aggrandisce. = deriv. da grande (v.). aggrandito
e trasmoda. = deriv. da granello (v.).
, 19-433: allora s'aggrappò all'inferriata da cui si scorgeva il porto e spinse
rende oscuro. = deriv. da grappa (v.). aggrappato
panni,... si gettò da una finestra non molto alta dalla via.
, disperatamente. = deverb. da aggrappare. aggrappolato, agg.
presto. = deriv. da grappolo (v.).
frutice con fusto senza nerbo, che da se stesso non si sostiene, rependo per
s'aggraticciarono addosso. = deriv. da graticcio (v.). aggraticciato
tua ribeba. = deriv. da gratiglia (v.).
, secondo la qualità della persona, da prescriversi dal giudice competente secondo le circostanze
, notissima anch'essa e deprecata sempre da tutti coloro i quali hanno ancora il
concorrono più circostanze aggravanti, la pena da applicare per effetto degli aumenti non può
rimirare la terra non fai? zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
. bruno, 498: git- tiamo da noi tutti que'vani pensieri che ne aggravano
ragione persuada che, quando siamo aggravati da due mah, quantunque uno d'essi
i-21-2: felice è quei che rimuove da sé ogni cosa che può maculare o vero
al giudizio de'quali veditori si stia e da quello non si possa reclamare, aggravando
deho stato], perché si aggrava da se stesso abbastanza. varchi, v-776
le gotti molto m'aggravavano. paolo da certaldo, 248: queste cose fa anzi
. = lat. tardo aggravare da gravis * grave '(aggrevare da
da gravis * grave '(aggrevare da greve, forma secondaria e dial. di
al polmone. = deriv. da aggravare. aggravato (part.
. reso pesante; premuto, oppresso da un peso; carico. — anche
sembrava d'attimo in attimo abbassarsi aggravato da uno di quei cupi silenzii che accompagnano
? 2. figur. gravato da pesanti responsabilità; che deve sostenere forti
magalotti, 9-2-91: chi si sentisse aggravato da questo giudizio cosi universale,..
letto perché mi sentiva aggravata la testa da forte dolore. 5. che
mio parlare. = deriv. da aggravare. aggravezzare, tr. [
aggravezzate in firenze. = deriv. da gravezza (v.). aggravezzato
), agg. disus. colpito da gravezza, tassato. leggi di toscana
... ivi le puttane sono esempte da ogni aggravio. c. dati,
quel tristo marchese quel sonetto col titolo da me assunto ne'miei fogli periodici,
del suolo su cui camminano. = da un infinito aggraviare modellato su alleviare.
di fare re. = deriv. da grazia (v.).
ser giovanni, i-97: e'ci venne da firenze un giovane... tanto
costui. castiglione, 122: chi ha da esser aggraziato nelli esercizii corporali, presuponendo
nelli esercizii corporali, presuponendo prima che da natura non sia inabile, dee cominciar per
per tempo, ed imparar i principii da ottimi maestri. idem, 364: altri
pennacchietto in cima, che sembrano tolti da una pittura quattrocentesca. idem, iii-369
carico staccava magnificamente sull'orizzonte opalino aggraziato da un po'di lacca. panzini, ii-196
un edificio di nobile fattura antica, da gemine scalee esterne aggraziato. viani,
linda e lisa... aggraziata da un fiocchettino nero. baldini, 4-182:
con pretese di stile turchesco, aggraziata da una decora zione di maioliche
un po'lungo, ma aggraziato sempre da uno schizzo di buon ratafià.
bacchetti, 9-335: [la costa] da amalfi in sù, diventa sempre meno
a positano. = deriv. da aggredire. aggredire, tr.
su di un altro, in modo da distruggerne la coesione..., dicesi
per vero, che tal generazione derivi da certi minimi gruppetti ed aggregamenti di atomi
stesso terreno. = deriv. da aggregare. aggreganza, sf.
tutte le virtù. = deriv. da aggregare. aggregare, tr. (
una certa indipendenza). zanobi da strata [crusca]: non riceveranno l'
dotta, lat. aggregare (adgregare, da grex gregis 'gregge'): 'aggregare
grani di mercurio. = deriv. da aggregare. aggregato1 (part. pass
, annesso, associato. zanobi da strata [san gregorio magno volgar.]
pellico, 190: la guerra che da ogni lato cercavano di farmi i raggiri
leopardi, iii-245: l'invito fattomi da v. e.... dovrebbe
.]: piante aggregate, nome dato da linneo (plantae aggregatae) ad un
si chiamano frutti aggregati quelli che provengono da più pistilli appartenenti ad altrettanti fiori,
addosso di essi, onde ne risulta da un tal aggregato un monte grande come
resistenza dell'intero fascio, superata ora da quello del proprio peso, si troncherà
temporaneamente servizio presso un ente diverso da quello cui appartiene. 4. geol
aggregazioni de le stelle epilogato si truova da la migliore dimostrazione de li astrologi.
canon. riconoscimento di una congregazione religiosa da parte della santa sede o del superiore
trasferire in aggregazióne. = deriv. da aggregare. aggreggiare, rifl.
di vittore hugo. = deriv. da gregge, greggia (v.).
il pianto? = deriv. da greppa 'ruga '. aggressina
2. improvviso attacco armato a uno stato da parte di un altro stato.
ostacolo. = = » deriv. da aggressivo. aggressivo, agg.
ojetti, ii-662: non so staccarmi da un foglio dove il piglio risoluto e
sorvegliare e frenare cotesta varietà d'aggressori da strada. b. croce, ii-2-83:
dotta, lat. tardo aggrcssór -6ris (da aggredì 'aggredire ').
pietre aggrettolose. = deriv. da gretta, variante dial. di eretta (
morte, vieni. = deriv. da grezzo * ruvido, scabro '.
. dall'agg. tose, griccio (da riccio con l'influsso di grinza)
lo forava. = deriv. da grinfia (v.).
mano succedendo a queste quelle spugne che da un canto sono più simili alle piante
i giovani... erano accolti da sì macabro sorriso (macabro...
stoffa). = deriv. da grinza (v.).
a mille. d'annunzio, iv-2-83: da tempo,... ella non
gialle, aggrinzite [le foglie], da se stesse si staccano dai rami e
partite atropo somma. = deriv. da gromma (v.).
. = voce toscana, deriv. da gronchio (v.). aggranchito
che sia allecerato. = deriv. da gronda 1 ciglio '. aggrondato (
imbronciato; severo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, 457: con la mente doma / da torve fantasie, / solitario, aggrondato
duri, aggrondati, oppressi, / da un tedio, voi ed io. ojetti
aggrondato, ricapitolava mentalmente le cento domande da fare. fracchia, 757: un
decrepitezza di case che sono in piedi da secoli e sudano l'età da tutte le
piedi da secoli e sudano l'età da tutte le rughe. beltramelli, ii-37
aggrondatila di dispetto. = deriv. da aggrondare.
nelle giunture. = deriv. da aggroppare1. aggroppare1, tr. (
capegli. -figur. francesco da barberino, i-62: e [è un
scoppa. = deriv. da groppo * nodo \ aggroppare2, tr
capo basso. = deriv. da groppa (v.).
. / poscia che l'ebbi tutta da me sciolta, / sì come 'l duca
groppi stessi. = deriv. da aggropparer. aggrottare, tr.
. beltramelli, i-26: un capo adorno da una folta e pioggia, si aggrottino
egli sol = deriv. da grotta (v.).
attesa di qualche = deriv. da aggrovigliare. cosa che dovesse cadérgli
mento abbas = deverb. da aggrovigliare. sato sul petto,
aggrottésco, aggrottéschi). = deriv. da grovigliolo (v.). pitt
calligrafia grossa e aggrovi- = deriv. da grottesca (v.). gliolata,
che discostandosi dall'imitazione del = deriv. da aggrovigliolare. naturale, par più tosto
volta nel panneggiare si tenesse cervello] compresse da aggrumaménto di sangue quell'ar- un poco
aggrottescato, cioè spro = deriv. da aggrumare1-. porzionato dal naturale. viani
di nero col bastone in alto aggrottescate da tagli rettilinei coagulare. - anche al
quel profilo pallido... veniva fuori da le quali in que'vasi [
, 12 = deriv. da aggrovigliare. 3-332: questa [
ormai gli mancavano = deriv. da grumo (v.).
s'ag = deriv. da gruma * gromma '(cfr. aggrommare
annunzio, iv-2- = deriv. da groviglio (v.). 675:
. iv-2-927: la mente ostrutta ed angustata da una crosta di tartaro folla sbigottita e
seminarsi nella campagna. = deverb. da aggrumare1. aggrumolare, tr. (
e questo frequentativo di mordere. aggrumolare da aggrumare, che non è della crusca
, ecc. = deriv. da grumolo (v.).
non paia un'aggruppamento di panno spogliato da l'uomo, come si vede fare a
una o altra di esse, che funge da tipo. idem, ii-9-224: lo
idem, ii-9-224: lo stesso è da dire dei partiti, che si formano
di loro per le basi in modo da formare una specie di cespo.
lasci risvegliar quanto vuole. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ci aggruppammo su la porta, vinti da una curiosità nuova per le cose che
scorrere nel suo seno le lagrime che da tanto tempo mi si aggruppavano dentro.
vanto nell'aggruppare. = deriv. da gruppo (v.). aggruppato
a un casolare tre enormi pagliai si levano da terra rotondi, aggruppati, con la
ella s'aggruzza. = deriv. da gruzzo (v.).
in brine. = deriv. da gruzzolo (v.).
d'autunno. = deriv. da agguagliare. agguaglianza [aguaglianza)
a loro varia merzé chiamando. bartolomeo da s. c., 37-2-5:
una medesima fronte e faccia. francesco da barberino, 159: servi [
anni passati. = deriv. da agguagliare. agguagliare (ant. uguagliare
e assicurar bene le fondamenta delle fabbriche da sovrapporvi. 2. eguagliare,
coronato al cavatore di fossi. bartolomeo da s. c., 13-3-6: la
tepid'onda, e molto / mescendole da prima, sì che bianca / s'alzi
giamboni, 177: non sono degne da agguagliare le passioni di questo mondo alla
una vecchia picchiapetto spigo- listra. paolo da certaldo, 358: agguaglia il dono che
vi può stare. s. bernardino da siena, 86: e che è aguagliare
uomo ne le cose militari senza dubio da esser agguagliato a qualunque eccellente ed antico
, cioè oro ed ariento. bartolomeo da s. c., 17-3-8: insegnare
s'ingegnano d'aguagliarsi ad aragne. giovanni da samminiato, i-146: scrivendo uno libro
ei fece tirare il suo carro trionfale da quattro cavagli bianchi, dove essi dissero
. = lat. aequàliàre, da aequàlis 1 uguale ', con sostituzione
alla pari. s. caterina da siena, i-30: il figliuolo di dio
come se nel verde agguagliato cercassero erbe da sortilegi. viani, 14- 87:
trapano per rifinire fin- terno delle canne da fuoco. = deriv. da
da fuoco. = deriv. da agguagliare. agguagliatóre, agg.
del sole. = deriv. da agguagliare. agguagliézza, sf.
nel convito. = deriv. da agguagliare. agguàglio, sm.
cose temporali all'eternali? più che da una gocciola d'acqua a tutto il mare
è piaciuto farmi degno della sua amicizia da me stimata e riverita oltre ogni agguaglio
ogni agguaglio. = deverb. da agguagliare. agguantare, tr.
! e un fuggire, e un inseguire da mettere i brividi addosso. collodi,
... faceva il prepotente, da vero bullo. io, che avevo aspettato
14-39: il mare non ha rami da potercisi agguantare. slataper, 1-131: alcuno
, stupefatto. = deriv. da guanto (con riferimento al guanto di
in agguardaménto: a dileggio. bartolomeo da s. c., 2-144: e
mi faccia. = deriv. da agguardare; cfr. fr. ant.
italia, se bene volemo agguardare, da cinquanta anni in qua molti vocabuli essere
agguarda i casi che vengono se sono da sofferire; ché meno fa danno ciò ch'
opportuno, l'opportunità. bartolomeo da s. c., 2-230: in
alla morte. = deriv. da agguardare', cfr. fr. ant.
per assalire il comune. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
bene agguati. s. bernardino da siena, 158: così fa il detrattore
= fr. ant. aguaitier (da guaite * guardia ', deriv. dal
farsi accorgere. 5. bernardino da siena, 949: vuol dire che quando
., ix-36 (125). è da orare ispesse volte, ma brievemente;
cuor nostro. = deriv. da agguatare. agguatévole (aguatévole),
re priamo ch'elli si volevano partire da troia. = deriv. da
da troia. = deriv. da agguatare. agguato [aguato)
imboscata, tranello; insidia tesa (da luogo nascosto) a cogliere di sorpresa
coperto sotto similitudine di servigio. bartolomeo da s. c., 11-3-7: più
: [le guerre d'italia] da ogni parte s'apparecchiavano con tiranneschi aguati
incappato, e rubato e ritenuto è da loro. guido delle colonne volgar.,
, e con ogni industria, mossa da gelosia e invidia, attende a guastare.
strepitava troppo, cadeva nell'agguato tesogli da qualche ragno. dizionario militare [1847
ora, dovesse nascondere l'agguato; da ogni cima, da ogni rilievo,
nascondere l'agguato; da ogni cima, da ogni rilievo, pareva che assalitori dovessero
smarrito, vibrava d'una chiusa attività da agguato. moravia, v-99: non
sottomettersi agli agguati della fortuna, che da un cavaliere penda la vita e la
la posta, appostarsi. guido da pisa, 1-259: fenno vista [i
[i greci] di par- tirse da troia, e andarono e missensi in aguato
: furono [gli amanti] da uno di casa sentiti, il quale sospettando
il giovine di camera. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
gozzi, 1-218: stavansi i birri già da gran tempo in agguato per poter cogliere
appostamento; all'erta. bartolomeo da s. c., 12-3-4:
nel sec. xii), deverb. da agaitier o aguaitier, dal frane.
* wahta 'vedetta, guardia '(da cui guatare, v.).
sotto una banca. s. bernardino da siena, 576: come il sole si
intagliato. = deriv. da guazzerone (v.).
a scacchi. = deriv. da gueffa 'matassa '. agguerriménto
primo e dove entri idea di resistenze da vincere: * agguerrirsi nelle battaglie contro
uomo tanto debole. = deriv. da guerra (v.).
, preparato, allenato, temprato (da lunga e forte esperienza); resistente
viso aggufito. = deriv. da gufo (v.). agguincare
a orivuoli. = deriv. da agguindolare. agguindolare, tr.
tornasoli fioriti. = deriv. da guindolo 'aspo '. agguindolato
, filatori. = deriv. da agguindolare. agguìndolo, sm.
l'ugola. = deverb. da agguindolare. agguisare (aguisare)
alla sua materia. = deriv. da guisa: nel testo critico della rettorica di
e m'accuora. = deriv. da gusto (v.).
detta armata. = deriv. da garbino (v.). aghétta
arso '. = deriv. da ghetta (v.).
di cristalli). = deriv. da aghetto, dimin. di ago.
busti, ecc.): laccio (da scarpa), stringa. pulci,
ravvolto in varii modi, e pendente da essa, intrecciandosi i capi, che sono
un puntai d'aghetto. -bocchino da sciorre aghetti: « dicevasi di quelle
, 7-72: e con un suo bocchin da sciorre aghetti / chiede da ber.
suo bocchin da sciorre aghetti / chiede da ber. 3. piccolo ago
conifere). = comp. da ago e foglia (v.).
palazzeschi, 1-364: con la vocina da beccafico, e i baffettini aghiformi
baffettini aghiformi. = comp. da ago e dal suffisso lat. -fórmis (
ago e dal suffisso lat. -fórmis (da forma). aghiróne, sm
agiatamente potea venire l'oste di qua da guisciana. guido delle colonne volgar.,
adagiai -né mai né in verun'altra sedia da posta più agiatamente d'allora -m'adagiai
d'allora -m'adagiai nella mia sedia da posta. leopardi, 995: non mi
assicuro che ella sia grande tanto, da persuadere alla terra di darsi a correre,
domando nientissimo a nessuno; e avrai da vivere tole- rabilmente, se non con
il resto della vita, il lusso derivante da tanta febbre, la naturale reazione.
naturale reazione. = deriv. da agiato. agiato (part. pass
, dice [il saggio] è da donare a bisognosa persona; piacentero molto
e sontuose, o com'e'dice, da uomini agiatissimi. buonarroti il giovane,
... senza niuno indugio e quasi da necessità costretto si diliberò. cuoco,
sono [queste castella] bene agiate da potere ricevere nei tempi de'bisogni e
, tanto agiato che tutti tre stavano da un capezzale senza toccarsi a un braccio
. baretti, ii-157: volevo sapere da lui dove avremmo potuto trovare i più
i propri comodi. s. bernardino da siena, 680: sarà stata allevata come
di essere il marnato ritratto di don agiato da cavai di riposo. 11.
agiatoio della biblioteca. = deriv. da agiato. agìbile, agg. che
d'intorno alle cose agibili senonsé scossi da passioni. 2. ant.
agibile ', sono modi guasti e da fuggirsi. 3. ammin. che
dotta, lat. mediev. agibìlis (da agère 'fare, agire, operare
, snodava le membra, si torceva da tutte le parti... cadde in
musica;... scrosciò l'applauso da tutte le manine. 11 professore dovette
muovono speditamente, come chi è mosso da un motor agile, presto, pronto,
voce dotta, dal lat. agilis (da agire, v. agire).
la bravura, tutto preso, come da savio estimatore si dee, a proporzione de'
. carducci, ii-8-190: tu passi da una febbre a una conversazione spiritosa e interessante
conversazione spiritosa e interessante con una agilità da fata. d'annunzio, iv-2-585: quel
: lat. agilitas -àtis (deriv. da agilis, v. agile)
il corpo. = deriv. da agilità. agilitato (part.
[crusca]: questo non è dolor da portare in pace, ma è che
fretta, premura ', deverb. da aginàre 'dimenarsi, muoversi in fretta '
'(in petronio), forse da agère 'spingere, operare'; si cfr.
di 'inchinare ') bonvesin da la riva, v-451-239: « la rosa
ché... tali sono palafreni da cavalcare per agio del corpo. g.
di spazi e maniere così casalingo, da sentirci in un mondo infinita
più agio che non ho. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, e non ho forza di mente da afferrarli, e quiete ed agio da meditarli
mente da afferrarli, e quiete ed agio da meditarli. -l'essere intellettualmente aperto
s'affrettava a gran passi. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
.. s'ingegna di rimuovere altrui da quello a che esso di rimaner solo disidera
che possano volare, elli li cacciano da loro. boccaccio, dee., 8-10
dormirci sopra, prima di decidere sul da farsi. f. d'ambra,
'(già in tacito), da cui il fr. aisance. cfr.
aisance. cfr. leopardi, i-1141: da aise, ecc. derivò il nostro
suo discorso. = deriv. da agiografo. agiogràfico, agg. (
santi). = deriv. da agiografia. agiògrafo, sm. scrittore
apocrifa la lettera di cristo ad abgaro da gelasio papa, in quanto non era agiografa
. àyióypacpoc; (comp. da ócyiog 'santo 'e ypdccpeiv 'scrivere
dice cose sante '(comp. da ócyioi; 'santo 'e xóyo?
agiologia. = deriv. da agiologia. agiòlogo, sm.
teratura agiografica. — deriv. da agiologia. agiotàggio, v. aggiotaggio
agirlato ». = deriv. da girolo, girlo * capogiro '.
possono con sollecitudine mutare le cose apparecchiate da loro. tasso, 6-i-176:
essendo già stata questa disputazione lungamente agitata da omini sapientissimi, non è bisogno rinnovarla
cavalli, / che fuggon d'alessandria da i mal tentati valli. d'annunzio
s'agita incessantemente in un corpo annodato da non si sa qual fascino serpentino. deledda
più convulsamente nel suo lettuccio appena rischiarato da una luce crepuscolare. pea, 3-59
agitavasi con tutta la persona nel fermento da cui si sentiva possedere. idem, 4-274
fame di tutte le cose che ho da dire. a volte le sento agitarsi dentro
. lambruschini, 1-57: continuamente agitati da intestine forze, si congiungono [gli atomi
quasi morte, agitate di tratto in tratto da un lieve sussulto. deledda, ii-635
, ii-703: un pomeriggio caldo, agitato da un forte vento di levante che saliva
: melanconici e muti / fantasmi agitati da un vento funebre. fracchia, 128
d'incubi e di visioni strane, agitate da continue smanie. deledda, ii-277:
e di la tona vanto, / diva da l'arco. 2. che
fra i negri di città, elementi da organizzare chiassate. bocchelli, 2-20:
recipiente, il quale contiene il liquido da agitare, ed è fornito di alette o
ci fosse d'intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più
il ricordo s'annunciava come un ronzìo da lontano, un'agitazione che non riusciva a
sottile. comisso, 14-104: fu preso da un'agitazione d'occhi e di cuore
= lat. scient. alliaria, da allium 'aglio '. agliaro
aglio e aceto. folgore da s. gimignano, iii-367 (8-8)
, / come sa ben ciascun, da far l'agliata, / in presenza di
di bologna. — deriv. da aglio. agliétto, sm. bot
. (syxo ^ poc, comp. da < 4- privat. e yxuq
ce n'ho per un pezzo dell'aglio da mangiare. pascoli, 1029: per
cipollina). = comp. da aglio e porro (v.).
. = voce dotta, comp. da a-privat. e globulus (dimin.
. = voce dotta, comp. da a-privat. e dal lat. glùtitió
e dal lat. glùtitió -onis (da glutire * inghiottire '). agnascènza
della mascella inferiore. = deriv. da agnatia. agnato2, sm. congiunto
pecorina della semplicità, sembra piuttosto insorgere da sacrali misteri, da una collocuzione con
sembra piuttosto insorgere da sacrali misteri, da una collocuzione con gli agnati e con
gli agnati e con gl'inferi, da un profondo sacerdozio della tenebra. 2
dotta, lat. giurid. agnàtus, da agnàsci * nascere vicino, nascere dopo'
, dal lat. giuridico agnàtio -onis (da agnàtus) ', cfr. agnato2
lo stallatico. = deriv. da agnello. agnellina, v.
in acia foderate d'agnieline. andrea da barberino, 375: era vestito di panno
, aminta, 199: ma quando mai da i mansueti agnelli / nacquer le tigri
agnelli / nacquer le tigri? o da i bei cigni i corvi? idem,
uccidere anche le agnelle perché non avevano da mangiare. pascoli, 685: e
agnelli che sul primo non si reggevan da sé e in pochi giorni correvan belando
nelle pasture. viani, 19-327: da quella folla, come da un gregge
, 19-327: da quella folla, come da un gregge che avvalli tra la tormenta
fuori de'ceppi, fue menato dinanzi da loro, come agnello in mezzo de'
2-154: il vero amatore la gioventù da falsi amanti difende: non altrimenti che
pastore difende il gregge degli innocenti agnelli da la pestilenziosa voracità de'lupi. guicciardini,
. guicciardini, 133: modi non da reprimere gli insolenti, ma da fare diventare
modi non da reprimere gli insolenti, ma da fare diventare lioni gli agnelli. boterò
angoscie e in pene. s. bernardino da siena, 1024: gli angioli vinsero
mondo regge! / tratto egli t'ha da le incantate soglie; / ei te
altri vari. = deriv. da anellotto, accr. di anello (v
cinque chintali d'agnino che ne comperaro da noi dì xvi di luglio anno treciento.
xxvm d'agnina sucida che ne comperammo da lui. giochino [in nuovi testi
= dal lat. agninus, deriv. da agnus * agnello '. àgnito agg
luogo, quella agnizione la qual proceda da parole dette, non perché il contesto de
congresso o per meglio dire d'un'agnizione da seguire tra l'anima nostra e dio
voce dotta: lat. agnitio -onis, da agnoscère * riconoscere '.
/ pagamento non chiede, / né da l'agna il montone / comprar mai suole
parti. carducci, 658: io vo'da questa rupe erma cantare, / te
lor fonti, e i lupi fuggiranno / da gli agni e 'l veltro le timide
o morate, ricoperte nella parte inferiore da fitta lanugine, e con fiori bianchi o
castità, si fanno il letto da dormire di queste foglie. soderini,
. riconoscere, ravvisare. zanobi da strata [tommaseo]: sia pertanto adunque
dotta: gr. àrpfcùobx, comp. da &-priv. eyvcsot ^ 'conoscenza '
dell'organizzazione economica. = deriv. da agnostico1. agnòstico1, agg.
è professione di fede volentieri accettata da quanti negano filosofia e pensiero,
= voce dotta, creata in inglese da huxley nel 1869 (agnostic),
non ingannarmi. = deriv. da agnoscere (v.).
particolare e spessore notevole sono l'ago da sellaio, da materassaio, da velaio
spessore notevole sono l'ago da sellaio, da materassaio, da velaio, l'ago
ago da sellaio, da materassaio, da velaio, l'ago da macchina).
materassaio, da velaio, l'ago da macchina). -lavoro, opera
convenia che, s'elli si volea affibiar da mano, ch'elli mettesse lo filo
il vestimento di gesù cristo. bartolomeo da s. c., 38-4-10: noi
l'uomo ricco salire a cielo. francesco da barberino, i-92: poi dirai col
potea, ma scaricato v'entrava. paolo da certaldo, 155: e 'nsegnale
e gli usi / tutti sprezzò sin da l'età più acerba; / ai lavori
1-157: avrei voglia di fresche perline da infilare con l'ago. manzini,
ago torto: uncinetto. -ago (da calza): ferro (da calza)
-ago (da calza): ferro (da calza). sbarbaro, 1-140:
di strumenti di tortura: dagli aghi da calza coi quali tentava di infilzarlo, ad
ago damaschinato (anche di damasco o da dommasco): ago da ricamo.
damasco o da dommasco): ago da ricamo. alla tua tornata, una
pezza di ciambellotto tanè, e agora da dommasco, grosse e sottile.
vago: vivere con modesti proventi ricavati da lavori di cucito. -ant. trarre
quanto un ago pungesse. s. caterina da siena, i-46: quanto è il
verga, i-233: era una cosa da nulla; ma uno di quei nonnulla che
ago. moravia, vii-136: ingiurie da donna, sottili, di quelle che
inesperta del cucito. s. bernardino da siena, 680: quando tu omo darai
4. figur. ant. cosa da poco, minima; inezia. -non
di rame, in foggia degli aghi da basti, con scavo, e due buchi
il cor amor d'ambedu'loro. giovanni da samminiato, ii-21: chi potrebbe narrare
: / dunque addolcito e punto / da voi parto in un punto. bracciolini,
punto. bracciolini, i-199: scacciata da me, torni sovente / qual vespa impronta
): magnete (calamita) costituito da una lamina d'acciaio (per lo
. 10. medie. ago da iniezioni: sottilissima cannuccia metallica, con
quale, dopo averla adattata alla siringa da iniezioni, si inietta (o si aspira
filtrando attraverso il metallo. -ago da sutura: usato dal chirurgo per cucire
direttissimo, iterato iterato a ogni assale da svellere tutti gli aghi degli scambi.
= gr. dyojywcó? (da dycoyn 'condotta, impulso': cfr
l'agogica. = deriv. da agogica. agoglino, v.
il cibo. = deriv. da agognare. agognante (part.
., 26-9: tu sentirai di qua da picciol tempo / di quel che
conven che 'l vulgo errante agogni. paolo da cer taldo, 167:
le mascelle. gio vanni da samminiato, ii-359: e allargate lo ventre
lat. tardo * agoniàre, deriv. da agonia * lotta, ansia, angoscia
d'uguaglianza. = deriv. da agognare. agonale, agg.
presso i greci e i romani, da atleti o poeti, in occasione di
= lat. mediev. agonus, da acus * ago '. agonia
mio buon doge, che è malato da una settimana, e che ha peggiorato e
follìa di battiti in un corpo così da nulla. agònico2, agg.
nullo e l'ago magnetico è diretto da sud a nord. = voce
consentimento li agonisti o duellisti ne'luoghi da combattere si giungano. d'annunzio,
un fan ciullo agonizzante, da san benedetto. nievo, 478: bene
: era l'ultima vestale del vitino da vespa, l'ultimo fantasma galante dell'
dal gr. àytùvo&érnc;, comp. da àycov * gara 'e '
nel giappone. = comp. da ago e puntura (v.).
d'aghi. = deriv. da àgora, forma ant. e dial.
mesi estivi. = deriv. da agosto1 sul modello del fr. aoùtement
sul modello del fr. aoùtement (da aout 4 agosto '). agostanèllo
o novizie o agostàriche; e diconsi agostàraci da noi quei cavalli che si fanno nati
= voce calabr., deriv. da agosto1. agostaro, sm.
pregiata, coniata in sicilia nel 1231 da federico ii (valeva un fiorino e
poi. muratori, 2-1-596: riccardo da san germano ci scopre il tempo in cui
in legno. = deriv. da agosto1 (sul modello del fr. aouté
passato di aouter 1 maturare ', da aout 4 agosto '). agosténga
falcia ad agosto. = deriv. da agosto1. agostina, sf. uva
, ispirato direttamente a precetti dati sparsamente da s. agostino a piccole comunità religiose
poi raccolti in forma schematica e adottati da molte altre comunità. alla pratica del
specialmente nelle comunità agostiniane, ebbero origine da esso, riprendendone e sviluppandone i princìpi
santissimi sacramenti. = deriv. da s. agostino. agostino3,
, chiamiate ferrare agosto, quando pur da ferragosto voi stessi ferrati siete. redi
gr. atyo&'fjxas 'succiacapre '(da ou£-alyó <; * capra 'e
preparazione della ricotta. = deriv. da agro 4 acido '. agrafìa,
aspro, sì si tempera con lodi da sezzo. tesoro volgar., 7-52:
accesa, ma niente era. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
partire agramente tollerato, e multo più da colui che con più passione amava.
tormentati dalla collera adusta, benché non sieno da alcuni ingiuriati, agramente si adirano.
ella merita bene di esserne agramente ripresa da ogni intendente persona. leopardi, ii-923
scomparsa dei granulociti del sangue: dipende da lesione del midollo osseo. =
midollo osseo. = comp. da a-privat., da granulocita (v.
= comp. da a-privat., da granulocita (v.), e dal
la terra. = deriv. da agrario.
, militarista, feudale. è formato da grandi proprietari e si contrappone al partito
. agrari, società agraria è pure da noi la unione dei proprietari di terra,
= voce dotta, lat. agràrius (da ager 'campo '). agremà
, ma fu usata in questo senso da l. adimari nelle satire. dossi
adattiate ». = deriv. da agreste. agrestata, sf.
rigutini). = deriv. da agresto2. agrèste, agg. proprio
agreste, un alito caldo di salute emanava da quei corpi. idem, iv-2-178:
, iv-2-178: ambedue ora erano tenuti da uno stesso ricordo, da un ricordo di
erano tenuti da uno stesso ricordo, da un ricordo di amori agresti nel tempo
mio canto ode, e festoso / da lo stillante speco esulta e applaude.
= voce dotta, lat. agrestis (da ager 'campo '). cfr.
pena passata. = deriv. da agreste. agrestino, agg. ant
la vendemmia. = deriv. da agreste. agrèsto1, agg.
un poco scaldare. s. bernardino da siena, 578: è meglio di
861: acini neri e grossi, vellutati da una bianca nebbiolina tra altri ancora rossi
. bartoli, i-452: parmi veder pendente da un vivo e vigoroso tralcio di vite
= voce tose., deriv. da agresto2. agrestóso, agg. ant
molto agrestoso. = deriv. da agresto1. agrestume, sm.
l'umore. = deriv. da agresto1. agrétto1, agg.
del- l'insalate. = da agro: roman. allegretto-, lig.
o lentore. — deriv. da agro2. agricola, sm. disus
ogni agricola vede, ogni aratore / fuggir da la campagna. garzoni, 1-503:
dànno alla coltura de'campi, per distinguerle da quelle che si dànno alla pastorizia,
li buoi. beccaria, i-515: dicesi da alcuni che in uno stato agricola,
= voce dotta, lat. agricola (da ager 'campo 'e colère '
bacini a fior di terra, contornati da camminamenti agricoli. e. cecchi,
campo dicono gli agricoltori, che è da abbandonarlo, imperciocché neuna pianta può esser
neuna pianta può esser mutata in lui da salvatichezza a conveniente proprietà di pianta domestica
e le gemme delle viti erano conosciute da loro molti secoli innanzi che quelle dei
, cui la madre terra / latta da sé, come una buona madre!
faticose opere, e l'agricoltura che fu da dio trovata. fazio, vi-8-62:
. marsilio ficino, 2-45: è da investigare... nella agricoltura,
voglia: e che modi di coltura da ciascuno albero si richiegga. soderini,
vite in una fossa, che ha da far col saperlo far barbicare, attrarre il
far barbicare, attrarre il nutrimento, da quello scierre questa parte buona per farne
sur ogni cosa che non potrete intendere da voi stesso, notando l'uso d'ogni
l'erbe, studiando il processo de'bachi da seta da un capo all'altro,
studiando il processo de'bachi da seta da un capo all'altro, osservando i modi
arbusto sempreverde [ilex aquifolium) alto da tre fino a nove metri, con
. = lat. acrifólium, da acer acris * acuto, spinoso,
, asprigno. = deriv. da agro2. agrillo vérde, sm
voce dotta, lat. agriménsór -6ris, da ager * campo 'e mensór -òris
chiamata anche * tavoletta pretoriana ', da giovanni pretorio che l'ha inventata nel 1576
o cinque palmi di lato, sorretta da un piede, e sulla quale, anzi
dal gr. àypmcpàyo? (comp. da &yp10? 'agreste, selvatico',
. àypio|i. ópcpo? (comp. da &ypios 'selvaggio, fiero'e
. dypió ^ uixo? (comp. da # ypio <; 'fiero,
agriota (sec. xiii), da agre 'agro '. agriòtto,
dotta, lat. agrippa, comp. da un primo termine corrispondente al sanscrito agre-'
corrispondente al sanscrito agre-'avanti 'e da un secondo equivalente al lat. pes
. agrippina, sf. divano da riposo di forma allungata, con spalliera
con la spallina alta e leggermente arcuata da una parte, per modo da potervisi comodamente
arcuata da una parte, per modo da potervisi comodamente adagiare e distendere con la
parto podalico. = deriv. da agrippa2. agro1, agg. (
tutto il sole fosse per ciascun grano da sé, e nulla per tutto 'l rimanente
succhiandone la polpa umida ed agra come da un cucchiaio. 2. figur.
molesto, malagevole, spiacevole, duro da sopportare; crudele, spietato; rigido
dicea fra me: -questa sarebbe / da chi è grasso e volentier dimagra. boccaccio
stata benivola la fortuna che in quelle da molti sono stato e sono reputato agrissimo
... è tagliato in più sensi da profondi canali che sviano li scoli della
comunemente 'campagna romana '; ma da ciò non segue che ogni territorio, piccolo
dell'agro. negri, 1-210: da le brumose e fetide / maremme,
le brumose e fetide / maremme, da l'incolto agro romano, / da le
da l'incolto agro romano, / da le ruine càlabre / prorompe, disperato
l'agro così curato e quasi misurato da quei mucchi equidistanti mi piace più dell'
l'agro solingo, sterminato, corso da giumente brade, poliedri scavalcanti staccionate e
impiegati. = comp. da agro1 e cotto (v.).
2. sm. salsa composta da limone (o aceto) e zucchero
propionico e acetico. = comp. da agro1 e dolce (v.).
= voce dotta, comp. da agro3 (lat. ager agri, gr
agrologia. = deriv. da agrologia. agròlogo, sm.
di agrologia. = deriv. da agrologia. agronometrìa, sf.
= voce dotta, deriv. per aplologia da agronomometria (comp. da agronomo e
per aplologia da agronomometria (comp. da agronomo e dal gr. p. sxpìoc
di quistioni. = deriv. da agronomo. agronòmico, agg. (
che conosce le teoriche e i principii da cui dipende l'arte dell'agricoltura.
dotta, lat. tardo àcròr -óris (da àcer). agrostèmma, sm
, a * corona ', nome coniato da linneo perché i fiori si dispongono a
dal gr. ótypcootu;, da connettere con ypdcort? 'foraggio *
òvoxpó- xocxo <; (comp. da 6vo <; 'asino 'e xpóxaxov
del gusto. = deriv. da gru (v.), per conglutinazione
agrumaria). = deriv. da agrume2. agrume1, sm. sapore
peperoni, ecc.). francesco da barberino, 241: nettali [i denti
= lat. mediev. àcrùmen -inis (da àcer); v. agro.
o arbusti sempre verdi, alti da 1, 50 a 15 m,
vaso e procurato d'aver- velo nutrito da per sé, che vi sia dentro la
acute, e di queste più pieni da piccoli che da grandi: e di questa
e di queste più pieni da piccoli che da grandi: e di questa fatta son
la scorza. = deriv. da agrume2. agrumicolo, agg.
degli agrumi. = comp. da agrume2e -colo (dal lat. colère 1
di agrumi. = deriv. da agrumicoltura. agrumicoltura (agrumicultura)
razionale degli agrumi. = comp. da agrume2e coltura (lat. cultura * coltivazione
possuta agualare. = deriv. da aguale *. aguale1, agg
. ant. ago. francesco da barberino, iii-128: agocchie e canavaccio.
, 2-398: sia fatto un foro da una grossa agucchia 'n una carta,
miglio. garzoni, 1-710: portandosi da bestia con uomini e con donne forestiere
buonarroti il giovane, 9-461: aghi da agucchiare e far lavori / arrendevoli e
perché nessuno aveva la mano tanto leggera da far maglie abbastanza floscie per la sua
si animava. = deriv. da agucchia. agucchiata, sf.
agucchiata di seta. = deriv. da agucchiare. agucchiato (part. pass
coll'ago. = deriv. da agucchiare. agucchiòtto, sm. grosso
robe grossolane. = deriv. da agucchia. agucèua e agugèlla,
19: agugétta, è uno strumento da minatore, che serve a travagliare nella rocca
rocca, per fare delle piccole camere da polvere, onde diroccarne qualche pezzo.
pezzo. = deriv. da ago: cfr. agugèlla 1 punteruolo '
della porta. = deriv. da ago: cfr. agugèlla * punteruolo '
è sì grande lupo che iscampi dinanzi da quelle aguglie, che non sia preso.
aguglia sotto la spalla diritta. andrea da barberino, n7: erano l'arme
(sottintend. avis), derivato da aquila. cfr. aquila, rispetto a
sorte di pietra durissima... da cavarne altezze incredibili, come oggi si
. idem, iii-2-39: datemi sparto da far corde strambe. / o donne,
ripieno d'alga la cui pelle mostra / da qual parte del ciel spirano i venti
aguglie. = deriv. da aguglia2. agugliare, tr.
del giorno. = deriv. da aguglia1. agugliata, sf.
curve agugliate. = deriv. da agugliare. agugliato (part. pass
'l degnasse. = deriv. da aguglia2', lat. mediev. acucularius.
anni sessanta. = deriv. da aguglial. aguglino2, sm.
e diece agoglini. = deriv. da aguglino2 (cfr. aguglia1).
aguigliosa. = deriv. da aguglióne. agugliòtto1, sm.
, * 9: gli agugliotti nelle navi da guerra sono al numero di cinque o
. = fr. aiguillot, tratto da aiguille, lat. * acùcula (v
. accrescersi, farsi maggiore. giovanni da samminiato, i-103: quella nobiltà, la
loro agunanza. = deriv. da agunare. agunare, tr. ant
era] sparta. = deriv. da aunare con g epentetico: forma toscana
, auspicio; scaramanzia. uguccione da lodi, v-150-78: l'apostolico de roma
prestare attenzione ai presagi. francesco da barberino, i-321: volgo sermone / a
dal balzo. = deriv. da agurare. agurare, tr. ant
popol. (come 'ascoltare 'da 1 auscultare '). agurato (
di ragione. = deriv. da agurare. agùrio, sm. ant
il crudele vecchio e tu, vinti da focosa ira di voi medesimi, con dolente
iv-33: le mie parole, non so da che spirito pinte fuori, furono del
argento ed aguriste. = deriv. da augur -gùris (v. agurare),
o sua ventura. = deriv. da agurare. aguti, sm. plur
. ant. chiodo. bartolomeo da s. c., 36-7-2: l'
: lasciai le bandelle attaccate ciascuna da capo e da piè con certi delli medesimi
bandelle attaccate ciascuna da capo e da piè con certi delli medesimi aguti
martello e tre aguti a scaglie / da fermar le catene delle landre!
= voce tose., deriv. da aguto (per i rami spinosi).
; ma prima gli pulisci e aguzza da ogni capo, si come stanno i fusi
. 3. scalpellare le mapine da mulino per affilarne le scanalature.
gli vengono tante rughet- tine sottili, da vecchio. idem, viii-125: per quanto
, appuntito, sporgente. bartolomeo da s. c., 30-1-12: schiumasi
aguzzansi i denti. marino, 7-129: da le fauci al palato in alto ascende
occident., succedaneo di acutare (da aciitus 4 acuto '). aguzzata
riguardandolo me ne vergognai, ma, da compunzione debita mosso, ne lagrimai.
resta nel pane. = deriv. da aguzzare. aguzzétto e aguzzétta (
mannetto mazzetti. = deriv. da xoyo ^ érr) ^ 4 cancelliere,
per negligenza lentamente voghino, essendo sforzati da l'agosino, convien che ristorino col
unisce a la pupilla, e spira / da la gemina sfera il raggio vivo,
, quasi senza mento,... da cui sporgeva un lungo naso, aguzzo
, 1-39: un torrente di vialetti fiancheggiati da rocce aguzze che sembrano denti di cremagliera
aguzza. idem, iv-2-1328: un'opera da me scritta... con una
aguzza di tofano. = deverb. da aguzzare. ah (anche a)
,... / va ven da languire / e 'n latin si scrive entergezione
el nomo / dal mor morte, da l'ah guai meraveglioso. dante, inf
contro a quello che ci pare sommamente da biasimare, come quando dice: ah
voltandosi a renzo, con un viso da indemoniato. de marchi, i-764:
sep., 197: ah sì! da quella / religiosa pace un nume parla
genere con ironia e sarcasmo. francesco da barberino, 14: e se d'alcun
ridere così forte e apertamente che assalito da quel contagio m'ero messo a ridere
meglio che ridere, il riso esce da sé: « ah! ah! ah
avversione, di sdegno); grido provocato da sof ferenza fisica.
quanti piccioli figliuoli ho a nutricare! francesco da barberino, 2: ai, gentil
2-29: ahimè, quanto era mutato da quello / amor che mo'tornò tutto gioioso
idem, 178: la speranza mi invita da lunge come un bel giardino fiorito.
canto. = comp. da ahi e me. ahm,
: « ahò, ma che fai da queste parti? ». idem, xi-232
: mi tirai indietro, in modo da scostare il braccio che lui mi teneva intorno
di suolo spianato e ammattonato, contornato da un muretto (con pendenza dal centro
a'soli e a'venti, non lontana da la capanna,... accioché
nel mezzo, et intorno o almeno da una parte avere i portici. marino,
in un bel mucchio, il grano raccolto da quel campo. tommaseo, 1-137:
la morchia / sicché difenda la biada da topi / e da formiche e d'altra
sicché difenda la biada da topi / e da formiche e d'altra gente infesta.
..: -forse un coro di trebbiatori da qualche aia remota, sotto la luna
1-221: e farai piccole aie, acciocché da ciascuna parte l'acqua possa correre pe'
le braccia. = deriv. da aia. aiato, avv.
ai pioppi. = deriv. da àiere, àere 'aria '(v
, ii-224: le uova non vengono escluse da un luogo determinato del testicolo,
un luogo determinato del testicolo, né da un'aietta, o loculetto particolar del
nord della cina, e coltivasi in europa da circa 80 anni. è tutt'
castra fiorentino, v-546-2: una fonnana iscopai da ca- scioli / cietto cietto s'
secondo dante, la canzone composta da « quidam florentinus nomine castra * era a
è scritta. = deriv. da aino * agnello '(lat. agnus
.. claudio quasi per carità avvertire da sosibio, aio di britannico, che questi
. = » deriv. da area * aia '(con metatesi)
al quale era attaccato un cavallino giovane da corsa, cui era dato l'aire,
da'falchi, si aggira intorno all'acque da loro temute. d'annunzio, iv-2-912
l'airone cenerino / del delta su da fil dell'acquitrino. moretti, 30-197:
, 30-197: portava stivaletti così alti da far quasi pensare a un airone. bacchetti
non ha più la calottina, lo scocchetto da frate sopra il capo. glielo ha
la calotta del capo hanno uno scocchetto da frati zoccolanti, di pelo color caffè
macchie verdi e bianche. ed hanno grinte da magnati ungheresi, dure e permalose.
provenz. ant. derivò aigreta, da cui il fr. aigrette * piumino dell'
borgese, 2-170: « egli la vide da lontano col suo cappello di aigrettes,
io fatto questo breve discorso per aver da voi aita e consiglio. caro, 1-930
. idem, 6-3: per schermirsi da tal che ne contrasta, / ebbe mestier
al cielo aita. dotti, iii-248: da lingue di coltelli interrogato, / con
-aita, aita - / parea dicesse e da le aurate volte / a lei l'
sola con lui. = deverb. da aitare. aitante (part.
bene: aitante, forte nel cappotto da artigliere. ojetti, 1-8: un
poggio faticoso et alto / ritrarmi accortamente da lo strazio / del quale oggi vorrebbe
forte; / questi in vecchiezza la scampò da morte! ». boccaccio, dee
2. confermare, rafforzare. bartolomeo da s. c., 10-3-20: non
3. rifl. ingegnarsi, darsi da fare, sforzarsi; sostenersi, reggersi
col buon voler s'aita, / rotto da gli anni e dal camino stanco.
dal camino stanco. s. bernardino da siena, 249: se fai male,
. aiutare). s. bernardino da siena, 72: aitati e idio t'
assistito. boccaccio, 1-90: da alcun iddio non aitata, consumata da
da alcun iddio non aitata, consumata da molto fuoco, appena fra la cenere riservò
ti seguirò. = deriv. da aitare. aitèlla, sf.
lat. scient. aiuga (comp. da a-privat. e iugum 1 giogo '
terreno fra due solchi (in modo da accudirvi senza calpestarlo) destinato alla coltivazione
crescenzi volgar., 6-2: quando sarà da seminare, con una fune si facciano
intorno fanno all'aiuola corona. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
verdi del giardino, grandi come tappeti da biliardo. de roberto, 166:
166: guardava giù nel chiostro contornato da un portico che reggeva la terrazza superiore
di tutte le gamme dell'iride, che da lontano sembravano mosaici bizantini. ojetti,
tutta la facciata della casa, circondata da un sentiero. pea, 7-441:
. gozzi, iii-16: rivolti gli occhi da una certa mia nuova altezza, sopra
, e quando barattieri, come meglio vedesse da tirare l'aiuolo. idem, 174-58
fa il morente. = deriv. da aia, il luogo dove si tendono le
calore naturale. = deriv. da aiutare. aiutante (part. pres
i lavori dello sgombero e mi fanno da aiutanti i nipoti giovinetti. silone,
perire chi n'ha voglia. paolo da certaldo, 184: cui la ventura
. machiavelli, 384: era stato da lei chiamato perché l'aiutasse governare il regno
amare buono, che dio agiuda, e da che fiede, prudentemente retrar se.
per la gola, così morto. bartolomeo da s. c., proem.,
aiutato e restaurato per le cose trovate da altrui, tosto puote mancare del suo
, iii-3-292: sommamente rimprovera l'arte da loro posta nell'aiutare la beltà naturale
cu'io mi volsi: / aiutami da lei, famoso saggio. pulci, 15-27
l'uno all'altro: / « aiutati da questo, can mal- fusso! *
vanno / con cosa in capo non da lor saputa, /... /
vergogna alla cavalleria de'sanesi. paolo da certaldo, 119: se se'ingiuriato,
gettata fu, com'intendeste, / da quel centauro in mezzo del gran fiume
che mi restano molte ore del giorno da impiegar nelle lettere. campanella, i-iio
sarebbe stato possibile di cavarmi l'abito da me solo. 8. ant
dee., 10-7 (452): da migliore speranza aiutata, in pochi giorni
erano stati aiutatori del popolo. bartolomeo da s. c., 10-3-13: colui
aiutatori se non gli uomini? zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
i versi omerici. = deriv. da aiutare. aiutévole, agg.
tuo suggetto. = deriv. da aiuto. aiuto (ant.
lasso mene! -con faraggio, / se da voi, donna mia, aiuto non
, e poi operando aiuto. paolo da certaldo, 180: colui che rifiuta
idioma francese... per potere da me medesimo coll'aiuto d'una grammatica
gli ottimi e perniziosi libri che escono da quella nazione. manzoni, 952: da
da quella nazione. manzoni, 952: da questi documenti è facile, procedendo per
, cavare la vera lingua parlata e da parlarsi, aggiungendo a schiarimento ed aiuto
alcune brevi dichiarazioni e frasi opportunamente scelte da toscani periti del parlare nativo non illustre
algarotti, 1-163: sortì il rubens da natura uno ingegno sommamente vivace, e
di aiutarelli. = deverb. da aiutare. aiutóre, sm. e
in una fossatella d'acqua. bartolomeo da s. c., 18-4-2:
uno solo satisfare non può. simone da cascia, 658: se la conversazione è
divino aiutorio intendiamo procedere innanzi. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar
è somma beatitudine, avemo provato essere da sé ad ogni cosa sufficiente, e
nave sanza l'aiutorio de'marinari. giovanni da samminiato, i-209: io ho libri
che il dimenticarle? s. bernardino da siena, 1090: l'aiutorio nostro
l'altro aizoo perch'è sempre verde, da alcuni è chiamato semprevivo. il maggiore
aizzamento che fatto fosse a'franceschi [da gli inghilesi] né gente usciva della terra
gridi d'aizzamento. = deriv. da aizzare. aizzante (part. pres
, 2-77: « aizzare, verbo originato da quel suono che fa la voce,
gara passò ne'mariti fratelli, aizzata da giovanni dudleo, conte di varvico.
gusto matto. = deriv. da aizzare. aizzóso, agg.
fermezza aizzosa. = deriv. da aizzare. ala1 (ant.
uno spirito con ale tenea la rota da uno lato e un altro da l'altro
rota da uno lato e un altro da l'altro. dante, inf.,
se alie non hai, / non puoi da me fuggir, can rinnegato. leonardo
sinistra alia, cioè quella alia ch'è da quello lato dove esso si vole voltare
/ onde sen fugge e vola / da chi prenderlo tenta. pascoli, 331:
nera, la blusa celeste corsa da merlettini bianchi. -ala di un
fai salvi coloro che sperano in te; da coloro che fanno resistenza alla destra tua
tevero s'insala, / benignamente fu'da lui ricolto. / a quella foce
l'abeto schietto e sanza nocchi / da spander l'ale a borea in mezo
me con un'impertinente insistenza, squadrandomi da capo a piedi. gli scolari si toccarono
632: feci restaurare questa casa, da un architetto di grido feci costruire le
, 1-128: signora sposa, ritiriamoci da parte, e voi altri fate far ala
renzo, che, facendo un po'da battistrada, un po'da scorta, era
un po'da battistrada, un po'da scorta, era arrivato con la carrozza
tutta la navata di centro era occupata da due ali di seggiole impagliate, disposte in
: a guisa che noi veggiamo tacque da ogni minimo bruscolo che sopra vi caggia,