= voce onomatopeica, comp. da ad e baiare', cfr. latino
. baubulari) * abbaiare * usato da lucrezio, e il gr. patisco (
abbaiamento, urlo del cane. bartolomeo da s. c., 19-3-13: proprio
, che per le fiere / menato sia da rusci o da lituani, / passando
le fiere / menato sia da rusci o da lituani, / passando per la via
un mugolio di cani, che veniva da qualche cascina isolata, vagando per l'
.. c'era una tal cananea da mettere in rivoluzione un vicinato, un
. segneri, iv-366: io quando feci da abbaiator tanto ardente, tenni il danno
e là nella stanzetta bassa che riceveva luce da un abbaino coperto da due tegole di
che riceveva luce da un abbaino coperto da due tegole di vetro. beltramelli, iii-795
abbaino. 2. locuz. cadere da un abbaìno: dimostrarsi inesperto, ingenuo
de marchi, 85: bisogna proprio cader da un abbaino... per pigliare
per pigliare a occhi chiusi certe matasse da dipanare. = la voce sembrava derivare
ant. baie 'apertura * (da baer 'essere aperto '; cfr.
di bocca. boiardo, ii-28-21: da lo abaio de'cani e dal fremire /
di voce che manda fuori il cane da guardia, quasi principio o minaccia
riposata degli orci. = deverb. da abbaiare. abbaio, sm. abbaiamento
alla lunga, l'abbaio di due cani da pagliaio. = deverb. da
da pagliaio. = deverb. da abbaiare. abbaióne, sm.
che tozzi. = deriv. da abbaiare (secondo il modello piagnucolare).
sulla spiaggia. = deriv. da balcone (v.).
= comp. di ballare, deriv. da balla1 1 grande pacco di mercanzie '
spararle grosse. = deriv. da balla2 1 frottola, fandonia *.
alzarne le materasse per renderle nuovamente soffici da giacervi. e. cecchi,
porta inferi. = deriv. da balla1. abballinato (part. pass
braccia. e. cecchi, 2-43: da qualche tenda rialzata si sarebbero visti interni
che squagliato. = deriv. da ballotta (v.).
. sballottamento. = deriv. da abballottare. abballottìo, sm.
la quadriglia. = deriv. da abballottare. abbaluginare, intr.
letterario nel secolo scorso: deriv. da bambino. abbambolato, agg. languido
). = deriv. da bambola. abbampito, agg.
mortale. = forma dial. da avvampilo con trasformazione di v in b.
i rematori. = deriv. da banco (v.).
al suo abbandonaménto nell'isola. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
del governo. = deriv. da abbandonare. abbandonante (part.
., 3-20: io mi volsi da lato con paura / d'essere abbandonato,
le notanti navi ed empiute le nostre vele da euro, cominciamo ad abbandonare i liti
ad abbandonare i liti tirreni. paolo da certaldo, 68: onora ogni uomo virtudioso
. pellico, ii-106: essere costretto da sventura abbandonar la pàtria è sempre doloroso
: la città allora era stata abbandonata da quasi tutte le famiglie più ricche e
2. figur. bartolomeo da s. c., 2-1-8: quella
abbandonato leggermente! 3. lasciare da parte; tralasciare; rinunciare. giamboni
ciò che i nostri, o morendo o da morte fuggendo, quasi non fossimo
tanta afflizione n'hanno lasciate. paolo da certaldo, 249: s'ài malati in
campo, dicono gli agricoltori, che è da abbandonarlo, imperciocché neuna pianta può essere
neuna pianta può essere mutata in lui da salvatichezza a conveniente proprietà di pianta dimestica
rimane costei, che tu non la scacci da te, e non l'abandoni.
quei mezzi, che lo distolgono totalmente da dio, dietro i diletti, dietro
annunzio, iv-i- 12: preso da un impeto lirico irrefrenabile, si abbandonò
resistere. testi fiorentini, 205: da ora manzi m'abandono e metto in
prenderli ora che mi par tempo. paolo da certaldo, 238: e però non
dente ordinandosi. = deriv. da abbandonato. abbandonatézza, sf.
di affettazione. = deriv. da abbandonato. abbandonato (part.
dee., 2-7 (204): da lei innamorato partitosi, tutto il pensier
quattro uomini e un gatto, abbandonati da dio e dal prossimo, e non c'
dal prossimo, e non c'è altro da fare che sbadigliare. papini, 20-331
privo, privato, sprovvisto. bartolomeo da s. c., 11-3-n: il
dagli amici. 3. lasciato da tutti, derelitto, solo. francesco
tutti, derelitto, solo. francesco da barberino, 249: quantunque ti gravi la
, cadde in sul lito. paolo da certaldo, 116: fa spesso dire de
desolazione del meriggio pareva una stazione preistorica da secoli abbandonata. ungaretti, i-54
brucia il mio cuore senza pace / da quando più non sono / se non
che abbandonata era la grotta, quasi da pruni e da erbe di sopra natevi
la grotta, quasi da pruni e da erbe di sopra natevi era riturato.
mio compagnuzzo, che si domandava raffaello da montelupo, iscultore, che anco lui abbandonato
un tronco, la testa un po'abbandonata da una parte. 8.
avevo ballato, sentirmi cingere la vita da un braccio mi infondeva una specie di
ecco un messaggero entra in milano / da porta nova a briglie abbandonate.
orfani o abbandonati dai genitori, raccolti da istituti di carità. vasari
consiglio. baldelli, 2-1-518: essendo da loro tutti i passi occupati, ne verrebbe
non sia stata molte volte insidiata e da molti. troppo è noto l'abbandono
pongo in abbandono / quanto oggi qui da te mi si presenta. 8.
9. marin. l'atto, da parte del comandante, di lasciare la
non è stata contestata entro trenta giorni da quello nel quale la dichiarazione di abbandono
11. dir. abbandono della casa paterna da parte del minore; abbandono del coniuge
abbandono del comando; abbandono di posto da parte della sentinella; abbandono di forte
bagliamenti. = deriv. da abbarbagliare. abbarbagliarne (part. pres
, iv-2-173: su le vie, da una finestra all'altra, le donne avevano
gli occhi miei / la luce che da lunge gli abbarbaglia. ariosto, 2-53:
rajberti, 2-38: illuminazione a gas da abbarbagliare la vista agli orbi. idem
abbarbagliarvi la vista con cento fiaccole raddoppiate da specchi o da lastre metalliche. carducci
con cento fiaccole raddoppiate da specchi o da lastre metalliche. carducci, 235:
ricchezze, oro, oro, oro, da abbarbagliare la vista. 2.
capiva e non capiva; ero abbarbagliato da quelle splendide e sonanti parole. d'annunzio
. con abbarba- gliamento; in modo da abbarbagliare; confusa- mente. - anche
abbarbagliato reste. caro, 12-510: da la percossa abbarbagliato e fermo. buonarroti
si accalcava, con gli occhi abbarbagliati da quel colossale focolare. d'annunzio, iv-2-49
a mettere la barba ', deriv. da barba. abbarbicaménto, sm. l'
ghino il terreno sollo e sospeso, da potervi meglio abbarbicare. marino, 7-246
ha sempre bisogno di qualcuno che gli faccia da pioppo o da palo, per poterglisi
qualcuno che gli faccia da pioppo o da palo, per poterglisi abbarbicare addosso.
= comp. di barbicare, deriv. da barba (con il sufi, di
, e languire per non aver luogo da barbificare a sua posta. d'annunzio
è naturale che al gentilesimo, abbarbicato da tanti secoli nel suolo europeo, siano sopravissuti
mele calde. = deriv. da barca2 * catasta di covoni *.
a barche. = deriv. da abbarcare. abbarrare, tr.
nella teca. = deriv. da barra (v. anche barrare).
mezzi normali di propulsione sono sostituiti da razzi). = comp.
razzi). = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
la reazione. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
rifornito). = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
con aerei. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
soste, ecc. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
. = voce dotta, comp. da aero- (gr. dtf) p dépoc
navali. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
. siluro speciale adatto a essere lanciato da aerei. = comp. da aero-
lanciato da aerei. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
sm. invar. soluzione colloidale costituita da particelle solide o liquide disperse in un
.). = comp. da aero- (gr. dtf) p àépo
respiratorie. = comp. da aerosol e terapia (v.).
. areòstato). aeromobile (formato da un involucro di tela o seta gommata,
sul culmine della collina... e da quel bagliore continuavano a sorgere aeròstati innumerevoli
dotta, fr. aérostat, voce coniata da montgolfìer nel 1783, comp. dal
dinamica). = comp. da aerostato) e (na) ve.
(nel 1785): comp. da aero- (dal gr. à7) p
docum. nel 1794), abbrev. da aérostatier (ancora docum. nel 1798
= voce dotta, comp. da aero- (gr. dcyjp dépo? '
su brevi distanze. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
aeromobili). = comp. da aero- (gr. cw] p àépog
aria atmosferica. = comp. da aero- (gr. dtfjp àépos * aria
d'aria: com posto da un gruppo calorifero (a vapore o elet
trico) che riscalda l'aria, e da un ventilatore o da un aspiratore
l'aria, e da un ventilatore o da un aspiratore che la fanno circolare
fanno circolare. = comp. da aero- (gr. dtfjp dépo? '
, sf. medie. otite media provocata da germi che hanno potuto infiltrarsi nell'orecchio
barometrica. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
= voce dotta, comp. da aero- (gr. dtfjp dépoc 'aria
organismo). = comp. da aero- (gr. dtfjp dépoc * aria
aerotrainare, tr. trainare un aliante (da parte di un aeroplano: l'aeroplano
autonomo). = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
traina un aliante. = deriv. da aerotrainare. aerotraspòrto, sm. trasporto
trasporto aereo. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
ha i caratteri. = deriv. da aerotropismo. aerotropismo, sm.
respirabile). = comp. da aero- (gr. dtfjp àépot; *
per aeroplano. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
organi della respirazione. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
aétites, gr. dexittjc, deriv. da dexóc * aquila '(si credeva
estiva sciroccosa che mette addosso tanta fiacca da sembrare una malattia. bocchelli,
estivo, qualche = comp. da aero- (gr. dcfjp dépoc 'aria
come tanti altri usi e vezzi, da oltremonte. carducci, i-1003: auf,
. bontempelli, 9-13: c'era da muoversi, qualche cosa da cambiare,
: c'era da muoversi, qualche cosa da cambiare, uscire dall'afa di quel
o permanente cagionato nelle foglie delle piante da una soverchia evaporazione (in forza del
ridotte a viticcio semplice accompagnate alla base da due stipole piuttosto grandi; fiori gialli
). medie. di occhio affetto da afachia (non può compiere l'accomodamento,
vuol saggiare, fa le due tracce, da toccarsi poi coll'acqua forte.
. miner. che appartiene o deriva da rocce a struttura minutissima e compatta (
dalla sete. = deriv. da afa. afasìa, sf.
avvenire che uomini e popoli siano colpiti da afasia. b. croce, ii-2-56:
il vico] perfino un caso di afasia da lui osservato in napoli in persona di
persona di 'un uomo onesto tocco da grave apoplessia, il quale mentova nomi e
. dal gr. depaoioc (comp. da à- privat. e cpdoti; 'parola'
dicesi propriamente delle frutte, che strette da nebbia o intristite da soverchio caldo prima
frutte, che strette da nebbia o intristite da soverchio caldo prima della maturità, non
più distante dal sole nell'orbita descritta da un pianeta (cfr. perielio)
perielia nell'altra. tombari, 1-237: da certe mie supposizioni sul punto afelio,
, lat. scient. aphélium, creata da keplero con elementi greci: dcrcó '
gioco enigmistico che consiste nell'indovi- nare da alcune definizioni due termini di cui l'
si fa chiamar nella, aferiz- zando da gaetanella. àfeta (o afèta
, che è abbandonato a se stesso', da à ed affabile. ariosto, 9-19: e da parte il pregò d'una donzella / dotta, lat. affabilis (deriv. da fari 'parlare ', da cui . da fari 'parlare ', da cui affari * parlare a qualcuno ') : qualunque legge la vita di ciro scritta da senofonte, riconosce... quanto conformassi con quelle cose che di ciro da senofonte sono sute scritte. buonar sbirciava la cognata di traverso non comprendendo da cosa derivassero que'suoi accessi affatto insoliti l'oste,... mentre serviva da mangiare mi narrò in buon francese romanzi sm. l'affaccendarsi, il darsi da fare; l'andare intorno per varie faccende
il suo affaccendamento non era superato che da quello del girarrosto, il quale strideva
intensamente, con cura sollecita; dar da fare; impegnare a un lavoro,
s'affaccendano l'un l'altro per cose da nulla gli uomini di cancelleria nei governi
3. rifl. occuparsi, darsi da fare (con affanno, con preoccupazione
, ch'e'ci corra sì poco da noi a quel maestro sovrano? ch'e'
sua cucina, s'affaccendava a preparar qualcosa da ristorarla. idem, pr. sp
cucina, che s'affaccenda a dar da bere al contadino e a indicargli dove
ad affaccendarglisi intorno. = deriv. da faccenda (v.).
in faccende; che si dà molto da fare, che mostra di accudire a più
. può l'uomo essere occupato e da pensieri e da studii, o anco
l'uomo essere occupato e da pensieri e da studii, o anco da esteriore lavoro
pensieri e da studii, o anco da esteriore lavoro, senza punto darsi aria d'
414: sembrava sempre molto affaccendata, da non avere il tempo né di parlare,
girare per i negozi per cercar roba da mettere nella casa. affaccettare,
sei faccette. = deriv. da faccetta (v.).
di affacchinaménto. = deriv. da affacchinare. affacchinare, tr.
3. assol. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
, affacchina. = deriv. da facchino (v.).
far vedere, porre in vista (da una finestra, da una porta, da
in vista (da una finestra, da una porta, da un luogo chiuso
da una finestra, da una porta, da un luogo chiuso o nascosto).
. verri, 1-57: ti si affacciava da un lato la vista d'una spaziosa
grassa e fresca. = deriv. da faccia (v.). affacciato
: il più di codesti affari, affacciati da mezzani incapaci o ciurmadori, si chiarivano
4. ant. sfacciato. bartolomeo da s. c., 7-1-12:
quali s'inviluppano, sono un mangiare da duca... -perché tu? -per
gnarvelo spesso. = deriv. da fagiano (v.).
d'attillato. = deriv. da fagotto (v.). affagottato
. baldini, 4-112: spuntano ragazzi da tutte le parti, affagottati contro il
guittone, v-229-149: s'i'prego voi da lor, donne, guardare,
guardare, / prego non men che lor da voi guardate. / non,
lat. volgar. * affactare, da factare come frequent. di facère).
più calda. = deriv. da falda (v.). affaldato
). = > deriv. da faldella (v.).
attaccarla per la fame, è circondarla da tutti i lati per impedire che v'entri
più n'affama. = deriv. da fame (v.).
affamataménte, aw. disus. da affamato. getti, 5-3-106:
. - anche sost. bartolomeo da s. c., 30-6-8: antico
così dall'affamato e dall'assetato e da ogni uomo, il quale per alcuna altra
alcuna altra cosa è infiammato. francesco da barberino, ii-100: col forte più maggior
, 2-11: la necessità delle cose da vivere, l'un dì appresso l'altro
fuochi né sepoltura, erano miseramente dilacerati da loro, e le loro carni pascevano gli
ero affamato e non mi desti da mangiare, io avevo sete e non
io avevo sete e non mi desti da bere. idem, iii-452: io condurrò
: si sa che anche lui vive da pover'uomo, e si leva il pane
del tuo naturale a comprare i baci da una bocca affamata, guastando la tua salute
; che ha messo su famiglia; gravato da numerosa prole. tommaseo [
de'bagni. = deriv. da familiare (v.).
patir fame. = deriv. da fame (v.).
manco furmentu. = deriv. da fame (cfr. affamare).
campo infinito. = deriv. da fango (v.).
con grande calore. = deriv. da affannare. affannamentóso, agg. che
, affannamentosi. = deriv. da affannamelo. affannante (part.
tornare a dietro al lito. giovanni da samminiato, ii-359: tutte queste arti
affanna. boccaccio, v-49: ogni paura da me cacciata, soletta con immaginevole cura
e bisogno aveano di riposo. giovanni da samminiato, ii-128: colui che comincia
agitarsi, preoccuparsi, inquietarsi; darsi da fare, darsi la pena, affaticarsi
di ansiosa sollecitudine). ruggerone da palermo, 1-22: ben ò veduto [
spazzare la casa. s. bernardino da siena, 865: che diremo di colui
conseguirla! carducci, 137: ei da la spera che più in lui s'indìa
pensai che doveva essere piacevole esser serviti da una persona e non dalle proprie mani:
crescenzi volgar., 1-5: ancora è da provvedere del luogo, dove abiti la
i-258: ella nella sua vita affannata da mortale infermità e già presso al suo passare
animi nostri. = deriv. da affannare. affannévole, agg.
ogni cosa che possa essere agli obietti da loro amati affannevole ed incresciosa.
ed incresciosa. = deriv. da affannare. affannevolménte, avv.
questo affrettamento di respirare è chiamato vulgarmente da noi affanno. note al malmantile, 5-4
risaliva le scale, era subito oppressa da un affanno spossante, come se avesse
, 11-66: per lo soperchio affanno da lui durato nell'aspre cavalcate...
non dee né puote essere diletto. paolo da certaldo, 2: dura il maestro
. n. 2). paganino da serezano, v-99-7: donqua, s'aggio
in fuggir affanni. idem, 366-84: da poi ch'i'nacqui in su la
che partito di te mi pigliare. paolo da certaldo, 174: lo dolore de
dettono ordine fra loro che [egli] da mezza notte in là, faccendo certo
. idem, aminta, 511: da indi in qua andò in guisa crescendo
21 (362): e fu vinta da un tale affanno, che desiderò di
i cari affanni, / maggio, da me che vuoi? pascoli, 51:
più del bisogno; chi si dà da fare disordinatamente, confusamente (e per
, liscie liscie. = deriv. da affanno. aflannonerìa, sf.
bontempelli, 6-22: cercava affannosamente un'azione da compiere, e non trovava niente;
petto si sollevava affannosamente come per liberarsi da qualche cosa che lo opprimeva. moravia
di beppino. = deriv. da affannoso. affannóso, agg.
in un sogno perverso e affannoso, da cui non ha mezzo di riscotersi.
usuale panorama ora si anima diversamente: da per tutto è l'affannoso brulicare di gente
di gente. = deriv. da affanno. affantocciare, tr.
come vogliono. = deriv. da fantoccio (v.).
, affaccendato, che ha più cose da fare (cfr. indaffarato).
per es.: * sono tanto affarato da non poter venire al teatro è vaffairé
vaffairé francese. = deriv. da affare1, sul modello del fr. affair
è molto occupato '(deriv. da affaire, docum. fin dal 1584)
gli zaini. = deriv. da fardello (v.). affardellato
chili. affare1, sm. cosa da fare, occupazione, incombenza; lavoro
quasi sempre per una diagonale composta da più forze motrici. cuoco, 1-184:
di stato. nido eritreo, i-102: da tali elezzioni capricciose e fatte di mala
fatta ', mi pare che non resti da far altro. panzini, iii-180:
negli affari civili il comandante era coadiuvato da un capo di gabinetto, in quelli
affettata importanza alle cose e le fa cascare da alto: 'ne fa un affare
potendo togliere una parte de'suoi fondi da altri suoi negozi per adoperarla in questo
quale meglio si direbbe * agente ', da agens, perché 'sbriga tutte le
... que'tali che mestano da per tutto, e tutto per loro è
, inestinguibile, veniva ad essere interrotta da un affar di denaro, da un
interrotta da un affar di denaro, da un utilità materiale, da un negozio.
di denaro, da un utilità materiale, da un negozio. panzini, ii-31:
a lungo, distinguendo sottilmente, sono da evitare nel mondo degli affari e nel
ma aveva avuto trascorsi poco chiari e da tempo stava all'estero. 5
i merciaiuoli che corrono le fiere fanno affari da noi quanto possono farne in francia.
deux amours, e che fu rinnovato da alessandro dumas figlio in un suo dramma,
, ii-523: l'affare è che da quando abbiamo messo piedi in questa casa.
si tratta d'una cosa distinta (da ciò che si discute). -è
s. v.]: è sollevarsi da un peso del corpo, che non
, mi sembra infelice, e quindi da soccorrere. -qui sta l'affare
'nganna volere per soperkio coragio. paganino da serezano, v-99-2: contra lo meo
v-91-23: però se 'n altra intendo e da ella parto, / no le par
, 25 (433): poco distante da quel paesetto, villeggiava una coppia d'
affà al luogo. s. bernardino da siena, 837: chi tollesse l'abito
fu mai afatto a lui e a'suoi da quella comunità e appresso ogni male che
per esempio: 'questo è un affarino da rimetterci un tanto '.
confusione). = deriv. da affare1. affarismo, sm.
, 15: affarismo, voce creata da pochissimi anni per indicare la smania,
mi sconcertava. = deriv. da affare1. affarista, agg. e
, iii-309: un grosso affarista, che da un lato si lega coi ministeri e
e prostitute. arila, 15: da affare da poco si è tratto affarista.
. arila, 15: da affare da poco si è tratto affarista...
questa sciagurata parola poi ebbe maggior voga da certi tempi, fatti e persone,
fiuto sicuro. = deriv. da affare1. affaróne, sm. affare
serie di tante diligenze fatte e rifatte da que'zelanti uomini e valenti maestri.
e valenti maestri. = deriv. da fascio (v.). affasciato
o influenze. = deriv. da affascinare1. affascinante (part.
. palazzeschi, 4-303: quel giovane che da dieci anni riempiva il paese con le
sopra la somma prudenza e santità di quelli da chi ha da dipender l'ultima risoluzione
e santità di quelli da chi ha da dipender l'ultima risoluzione, sì che quella
ancora non possa esser in parte affascinata da questa fraude, che va in volta
di cera. = deriv. da fascino (v.). affascinare2
questo alloro. = deriv. da fascina (v.).
figur.: abbagliato, fuorviato (da pregiudizi, da errori); ossessionato
abbagliato, fuorviato (da pregiudizi, da errori); ossessionato; suggestionato,
de'semplici. = deriv. da affascinare1. affascinazióne (ant.
la contrada. = deriv. da affascinare1. affastellaménto, sm.
delle consonanti. = deriv. da affastellare. affastellare, tr.
io lego. = deriv. da fastello (v.).
foggia d'un covone di paglia, da una banda grosso e dall'altra stretto
ammucchiamento incessante. = deriv. da affastellare. affasti dire (anche
andare affastidisce. = deriv. da fastidio (v.). affastidito
istupidire. = deriv. da fatappio (v.).
incantato; invulnerabile. guido da pisa, 1-176: questo niso..
coloro tardi per la vecchiezza. giovanni da samminiato, i-119: così colui ch'era
, 6-172: l'uomo giusto è affaticato da coloro che domandano la giustizia. dante
231: tra molti figliuoli io sono affaticato da brutta povertà. foscolo, sep.
e dentro il fere / e di fuor da ogni lato, assidua, intenta /
indarno s'affatica ciascuno operante. paolo da certaldo, 344: quando l'uomo o
ii-173: non ho mai troppo tempo da risparmiare, costretto sempre ad affaticarmi come un
senza risparmio; prendersi cura, darsi da fare, fare il possibile. latini
a colui cui dio vuole aiutare. paolo da certaldo, 80: affaticati sempre
però che la morte è incerta. giovanni da samminiato, ii-284: io vi dico
dal giogo comune di tutti. andrea da barberino, 1-268: uggieri molto s'afaticava
secondando certa opinione antica, accennata similmente da altrui, che il fuoco si forma di
. baretti, ii-203: mi pagheranno da dugento ghinee, vale a dire più di
decenza quel poco tempo che mi resta da vivere. 8. rifl.
fu], che mediante i lavori da esso ordinari, si fussero venuti ad affaticare
(363): i sensi affaticati da tanta guerra s'assopirono a poco a poco
]: può la stanchezza venire non da fatica durata, ma da svogliatezza o da
venire non da fatica durata, ma da svogliatezza o da infermità. ma può
da fatica durata, ma da svogliatezza o da infermità. ma può la stanchezza essere
affaticato è d'ordinario stanco in modo da non poter seguitar senza pena.
4-209: una città che è ancora da farsi e dove di necessità la vita ha
. 4. abbattuto, spossato da dolore fisico; affannato, ansimante.
5. affaccendato, occupato. francesco da barberino, 231: essa prudenza è molto
tore. = deriv. da affaticare. affatichévole, agg. adatto
e col riposo. = deriv. da affaticare. affati còso, agg.
e affaticosissimo. = deriv. da affaticare. affatto (ant. anche
questa necessità di ucciderlo io l'ho percepita da prima come un'idea affatto indipendente da
da prima come un'idea affatto indipendente da me. e. cecchi, 1-84:
. cecchi, 1-84: noi partivamo da punti di vista affatto diversi. 2
bagarino poteva firmare e mettersi al sicuro da ogni responsabilità. b. croce,
iv-417: scritto, cred'io, da qualche liscia-stivali, che ignora affatto affatto
s. v.]: affatto preceduto da alcuni aggiunti forma degli avverbiali che si
forse più utili. = comp. da a e fatto (v.).
lascerei portar via, o pure come da incanto o affatturaménto, sorprendere. 2
sol con lodarli. salvini, 30-2-165: da questa medesima voce latina di carmina per
le lane'. = deriv. da fattura (v.).
di affatturare), agg. colpito da fattura, stregato. -anche al figur.
la mattina per tempo le si levò da lato. tavola ritonda, 8: uscito
germanico] il maligno male, col tenersi da pisone affatturato. govoni, 3-203:
che stan sempre là dentro, / affatturati da diversi umori. segneri, iii-3-297:
. botta, 4-1093: veri affatturatori da una parte, veri affatturati dall'altra
fraudolento. = deriv. da affatturare. affatturazióne, sf.
passare per arditello e spiritosetto, affermava che da giovine io era stato anche clericale.
lo affermo! avrei mille esempi da contare. palazzeschi, 4-187: sapendo
] come se non avessi nulla da dire, da affermare, negare, nulla
non avessi nulla da dire, da affermare, negare, nulla di mio da
da affermare, negare, nulla di mio da mettere in gioco. 2
di donna, in vano arridete sfolgorando da lungi: io nego e non affermo.
di ciò che tu domandi ». busone da gubbio, 82: dette queste
né negare ciò che e'diceva. andrea da barberino, 1-33: disse beltramo:
, 1-33: disse beltramo: « domani da notte mi tocca la prima guardia,
ed affermandole con poderose ancore. andrea da barberino, 1-91: agolante disse che
viltadi corporali. = deriv. da affazzonare. affazzonare, tr.
(dal lat. factio -ónis, da foche), faqonner 'dare una forma
chiarificare ad affermamento di fede. andrea da barberino, ii-69: e molti altri capitoli
affermamento di pace. = deriv. da affermare. affermante (part. pres
augello, affediddio! = comp. da a e fé (da fede).
= comp. da a e fé (da fede). affebbrato, agg
cantore ambulante. = deriv. da febbre (come part. pass, di
con messere gherardo. = deriv. da fegato (v.). affèndere
era venuto in quel giardino. giovanni da samminiato, i-137: più tosto voglio
audace; / ch'io l'intesi da tal, che senza velo / i secreti
= lat. affirm&re (comp. da ad e firmare * render fermo,
, i-2-89: « affermativo » è differenziato da « negativo » per l'accidentale forma
dalla verità; e vile, cioè da viltà d'animo affermato e fortificato.
. giamboni, 4-494: valente imperadore da eudossio vescovo, affermatóre della resia ariana
fede affermatrice del vero. bartolomeo da s. c., 38-5-14: e
una gara d'automobili, vidi stampato da uno dei nostri migliori giornali, a
allo spirito. = deriv. da fermo (v.).
. e sm. ant. cavallo da combattimento (che ha il mantello di
6-38: un giornale era stato lasciato aperto da un cliente su una seggiola accanto a
', intenderla tosto con vigor di mente da poter ritenerla e farne uso. in
d'annunzio, iv-1-486: percosso come da un colpo di maglio nel mezzo del petto
di maglio nel mezzo del petto, da prima non afferrai la verità. panzini,
9-214: un dialogo di cui ella da principio non afferrò che qualche parola;
stringe e imprigiona un pezzo in modo da renderlo obbligato a star fermo, od
quella rimasono sbarattate e prese. andrea da barberino, 38: da più parte li
prese. andrea da barberino, 38: da più parte li nostri cristiani si afferrarono
nulla fa più afferrare che l'adacquare da prima. idem, iii-30: è una
fa la pianta alla terra in modo da poterci vivere: ed è traslato ingegnoso,
dell'abbarbicarsi. = deriv. da ferro (con il senso di 'uncino,
alla gioia afferrata avidamente come un frutto da tanto tempo agognato? 2.
per trame l'oro. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
negra affertilisce. = deriv. da fertile (v.).
è fesso. = deriv. da fesso1 (v.).
a mezza vita. = deriv. da affettare1. affettamènto2, sm.
a fette. = deriv. da affettare2. affettapane, sm. invar
palese, / po'l'usa a mensa da sera e da mane. =
l'usa a mensa da sera e da mane. = comp. dall'imp
comp. dall'imp. di affettare2 e da pane. affettare1, tr. {
senza prò: ed ogni sillaba discortese da me pronunziata mi ripiombava su l'anima
: und'eo credo... sia da lodare [lui] e chi iusticia
ella [la frode] è adoperata da coloro ch'affettano il regno nelle repubbliche
alla possibilità che tali animali siano colpiti da malattie che affettano gli animali da macello
colpiti da malattie che affettano gli animali da macello. * * lat.
ansia '(connesso con affectus, da afficère, comp. di facère).
sarete tutti affettati fini fini come carne da far polpette. d'annunzio,
ed affettansi. = deriv. da fetta (v.). affettare3
, dello snervato. = deriv. da affettare1. affettato1 (part.
sol capello posto più d'un lato che da l'altro, colui che lo tiene
. deledda, iii-62: fu colpito da quella bellezza un po'insolente, da
da quella bellezza un po'insolente, da quella eleganza alquanto affettata. palazzeschi, 4-29
i-202: l'affettazione continua è una uniformità da 3. avv. con affettazione
.. rimase lo stile, miseramente balbettato da roba di salumi, come dire
stocca pochi, nobilmente ripreso da battista alberti, cagione ai fisso
; sarete voi', voglio tezza '(da affettare, deriv. da afficère, comp
tezza '(da affettare, deriv. da afficère, comp. di facère).
tatore di onori, eziandio divini, fu da dio percosso ben fattibile da factus);
divini, fu da dio percosso ben fattibile da factus); cfr. affezione, n
provare e a suscitare = deriv. da affettare2. affetti. affettatóre3,
affettuosità, che = deriv. da affettare3. riguarda segnatamente la facoltà
fettiva. = deriv. da affettare2. fu. ugolini,
specialmente ne'terrazzani che vogliono nissima voce usata da qualcuno per affezione, affetto. le
bando senz'altro. = deriv. da affettare1. affettivo, agg
tagliare a fette. si genera da affetto; che ispira affetto, che com
che com = deriv. da affettare2. muove, che tocca
. debb'essere = deriv. da affettare3. insieme apprezzativo, insieme
en prescion l'ha carcerato. bartolomeo da s. c., 17-1-9: iddio
ne 'l mio petto, / non so da qual radice, / com'erba suol
, iii-530: reso cieco l'uom da pazzi affetti, / sprezza il ciel
movimento delle passioni, le quali sono da me state attentamente ascoltate: salvo che
uomini. tommaseo, 1-344: nel distaccarsi da un luogo o nel ritornarci, si
: lo mio affetto / libero fu da ogn'altro disire. passavanti, 64:
del sentimento, persona amata. bianco da siena, 47: a prezzo quasi non
, 7-84: diceste che ella era lontana da ogni pericolo di vita per non aver
. = lat. affectus (da afficère) 'desiderio, volontà, inclinazione
essere, impressionato, alterato; colpito da malattia. bartolomeo da s
colpito da malattia. bartolomeo da s. c., 25-1-2: crudele
2-1-306: procede [il mio silenzio] da grande offesa, che riceve dallo scrivere
giorno con le parti loro diversamente affette da velocità e tardità di moto. campanella,
passione, sendo serena, non disturbata da venti e piogge, ben com- munica
: non era più che un oratore da caffè: un paradossale: tutt'al
sodo, nulla di concreto. affetto da lue franciosa. viani, 10-90: il
dall'uso, parlava chiaro: affetto da fienosi ciclotimica. pratolini, 2-201:
con la diffida di esercitare perché affetta da lue ereditaria. 2. ant
4. matem. modificato, accompagnato da segni indicativi. agnesi, 1-80
affetto dal medesimo segno, potrà esso da ambi i membri cancellarsi. 5
(anche in senso giuridico: 'colpito da obblighi o gravami ').
quelli panni. = deverb. da affettarej. affètto4, sm.
volgar. [tommaseo]: non è da dire che [dio] sia affettuato
e l'attivo. = deriv. da affetto1. affettuosaménte, avv.
doglia che io senta in quello che ho da voi ricevuto, né credo che
grazie, come eziandio nell'orazione, nasce da una
210: e so piu: troppo da quante spade è trafitto il suo cuore
; per cui ella si mostra animata da accenti forti bensì, ma temperati da
da accenti forti bensì, ma temperati da una certa appassionata dolcezza. idem [s
, lat. tardo affectuosus, deriv. da affectus * passione, desiderio '
* affezione, affetto, benevolenza', da pochi, è vero, si usa;
non ostante gioverà l'avvisare esser voce da fuggirsi. leopardi, i-204: tutto
segneri, iv-210: non hai ciò da fare una volta sola, ma qualunque
viii-42: come certe governanti che passano da un bambino all'altro e non fanno
quali saviamente sopportato l'hanno, e non da che incomodità ciascuno sia affezionato.
ciascuno sia affezionato. = deriv. da affezione. afiezionataménte, avv.
: 11 suo campo d'affari raggiungeva da tempo amene cittadine dell'italia centrale dove
dati, i-381: socrate... da platone ci vien costantemente rappresentato dedito e
... è stato puramente mosso da amore; anzi è stato amor doppio,
divenir me l'ha fatta. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
dipingevan sul viso: una gioia temperata da un turbamento leggiero, quel placido accoramento
per onne stascione, / c'omo da for non senta la tua affezione, /
conven che s'impetri; / grazia da quella che puote aiutarti; / e
cose e dell'altrui fugge e discaccia da sé. alberti, 336: volere essere
, i-55: né possono quelli occhi mossi da amore, cioè con affezione, guardare
, 516: tutti questi sospetti sono stati da una antica
un'affezione, che appena sarebbe potuta venire da un lungo vivere insieme. tommaseo,
venire, non dovea né potea iddio da quella produzione rimuovere. idem, par.
altri; aiutato, favorito, e da non farci su soverchio fondamento. tommaseo [
affetto ', ecc. (deriv. da afficere; cfr. affetto).
più affiamma. = deriv. da fiamma (v.). affiammata
-anche al figur. zanobi da strata [tommaseo]: la santa predicazione
'; 'costui fu sempre affiancato da cattivi compagni '; 'la sua proposizione
'; 'la sua proposizione fu affiancata da molti ': son tutti modi fuor
ad altre case. = neol. da fianco (v.).
vero affiatamento. = deriv. da affiatare. affiatare, tr. mettere
le condizioni di quel traffico, condotto da pochi speculatori. b. croce,
. del sec. xix; deriv. da fiato (v.).
ad alcuno buon signore o barone o rei da cui teneste tutto il poder vostro affiato
. a mercé servente siate ad esso, da cui solo tenete core, e corpo
bene avete dentro, e di for da voi. 2. agg.
altresì si chiamano. = deriv. da fio 'feudo, obbligo '.
. = provenz. afiblalh (da afiblar * affibbiare ').
colei la grossezza. = deriv. da affibbiare. affiancato (part.
silone, 5-174: il sentiero continuava affiancato da una fila di mandorli, tra campi
convenia che s'elli si volea affibbiar da mano, ch'elli mettesse lo filo nella
sentenza di filosofo, ma è anche da un poeta come virgilio; e certo
fatto i « giovani di studio * da qualche notare, e... nelle
= lat. mediev. * affibulàre (da fibula 'fibbia'). affibbiato (
aveva altro nome se non quello affibbiatole da me: la capitana: l'unico che
s'affibbia. = deriv. da affibbiare. affibbiatura, sf.
gangheri d'argento. = deriv. da affibbiare. afficace (aficace),
agg. ant. efficace. francesco da barberino, 221: pognamo ancora che
e più aperte. = * da efficace (v.) con cambio di
e sogni alcuna verità? = da efficacia (v.) con cambio di
volgar. * (ad) figìcàre (da figère 'attaccare, fis
l'uso guit- toniano, piuttosto da efficère con cambio di prefisso (come
, assegnamento, garanzia (che nascono da fiducia). - dare affidamento: ispirare
3. banc. concessione di un credito da parte di una banca. affidanza
non si vogliono affidare. giovanni da samminiato, ii-345: non ti fidare di
nell'altrui fede e potere, o cosa da cui dipenda il proprio destino. affidare
nome non fui mai così sciocco / da affidarlo scrivendolo / sulla scorza d'un
forse il re malvagio greco / il qual da i sacri patti unito è teco?
, un consenso tale di opinioni negli elettori da affidare sulla genuinità della opinione appurata dalle
mal fidi. = deriv. da affidare. affidatura, sf.
» o « affidatura » si pagava da coloro che menavano gli animali a pascolo
= lat. mediev. affinare (da fènum o faenum * fieno '):
, 1-3-9: si semina la paglia [da cappelli], ma però da una
[da cappelli], ma però da una mano che sia pratica per non dar
grossa e cannellosa. = deriv. da fieno (v.).
riccio, zione di onde radio provenienti da stazioni lon 4-5: se
lui / pose, = deriv. da affievolire. e l'affisse ad una gran
luoghi pubblici un breve stampato, e dato da roma addì venti di giugno.
greca potenza. = deriv. da fievole (v.).
riunite in cucina giungevano affievoliti, come da un luogo remoto. ojetti, i-126:
degl'innocenti. = deriv. da figliolo (v.). affiguraménto
di simbolo. = deriv. da affigurare. affigurare, tr.
, rievocare per immagine. giacomo da lentini, v-83-26: tanto siete maravi-
memoria del falso corpo, per adietro da lui sepellito, non gli lasciava credere
affigurare * rappresentare, modellare '(da figurare 1 formare, rappresentare; immaginarsi,
e l'effetto. = deriv. da affigurare. affilaiame, sm.
l. bellini, 5-1-15: da tali scorrerie di ruota ne segue l'
tagliente, tagliente. = deriv. da afilare1. affilare1, tr.
altri forti a quel giuro / rispondean da fraterne contrade, / affilando nell'ombra le
lao- coonte. = deriv. da filo (v.). affilare2
dei bestiali tarchiati. = deriv. da fila (v.). affilata
. alli = deriv. da affilare1. neato, messo o disposto in
filo sottilissimo e tagliente (arma, strumento da taglio). - per estens.
, i-399: lo spazio scenico tagliato da linee nette e da angoli affilati deve
spazio scenico tagliato da linee nette e da angoli affilati deve opporre a quei movimenti
quei movimenti [dell'attore] una resistenza da moltiplicare la loro potenza. beltramelli,
: devono essere [le tavole] affilate da ogni parte e smussate, acciocché,
per affilare. = deriv. da affilare1. affilatrice, sf.
, tenuta a contatto con l'utensile da affilare. = deriv. da
da affilare. = deriv. da affilare1. affilatura, sf.
d'acqua. = deriv. da affilare1. affilettare, tr. (
agli stili, si lega dalla parte da basso verso terra a diversi cavicchi con più
spaghetti, che diconsi filetti, che da essa pendono, distanti l'un dall'
farle risaltare. = deriv. da filetto (v.).
409: se il minore è stato affiliato da due coniugi, l'esercizio dei poteri
j affiliarsi... è altra cosa da 4 associare, aggregare 'in genere
relazione intima insieme e di dipendenza. da usare per altro con parsimonia. rigatini-cappuccini
= lat. mediev. affiliare (da filius 4 figlio '); cfr.
se vogliamo indicare coloro i quali dipendono da uno, come le moltitudini da un caporione
dipendono da uno, come le moltitudini da un caporione, allora sta a meraviglia
pregio al prodotto. = deriv. da affinare. affinaménto, sm. l'
l'ariento; e li uomini che sono da ricevere si provano nella fornace della umiliazione
carco di dolore. s. bernardino da siena, 94: come s'infiamma
più profonde viscere della terra, / e da quelle si trae con sudori, e
, e noi vo- lemo. paolo da certaldo, 322: e 'l buono uomo
, 21-14: l'arte colla lunga pratica da per se stessa s'affina. carducci
la sua mente si affinava, progetti da delinquenti esperti gli fer mentavano
palazzeschi, 4-84: cuffiette e vestitini eseguiti da loro stesse e di una affinatézza
affinatézza signorile. = deriv. da affinare. affinato (part.
esperto; perfezionato, progredito. giacomo da lentini, ii-107: angelica figura e com-
di continuo lo spettacolo di aristocrazie che, da forti che erano, si fanno vili
, 3-85: nativo genio, affinato da buona pratica dell'arte e dalle stretture
buonarroti il giovane, 9-263: falci affinate da dare alle gambe / ai fieni e
dice generosa. = deriv. da affinare. affinazióne, sf.
monete argentee. = deriv. da affinare. affinché (disus.
preziosi vestiti, sebastiano ci aveva portato da casa un materasso da campo.
ci aveva portato da casa un materasso da campo. 2. disus. affine
si può moltiplicare in altri nomi, che da una parte rappresentino i suoi affini,
anche 4 affine, parente '(da finis 'confine'). cfr. festo,
arricchirle. = deriv. da affinire. affinire, tr.
manifesta onta non era a modo veruno da sopportare, e che così vituperosa macchia
affinità morfologica, essendo la più facile da determinare, è assunta come criterio fondamentale
messer lotto. = deriv. da affiocare. affiocaménto, sm.
l'affiocamento. = deriv. da affiocare. affiocare e affiochire,
che le affiochiva. = deriv. da fioco (v.).
affiochita ancóra dal pianto, interrotta ancóra da qualche singulto. beltramelli, i-362: non
al suo orecchio. 2. colpito da raucedine. bencivenni [crusca]:
una luce morta e rossigna che pioveva da lampade appese al soffitto e affiocate da cortine
da lampade appese al soffitto e affiocate da cortine di seta rossa. beltramelli,
al muro, guardò il cielo affiocato da tenui nebbie. affiocatura, sf
le affiocature. = deriv. da affiocare. affióne (anche anfióne
alla superficie del suolo o è ricoperta da un sottile spessore di terreno, così
un sottile spessore di terreno, così da poter essere raggiunta con un facile lavoro
terreno medesimo. = deriv. da affiorare1. affiorante (part.
stuparich, 2-402: erano tutti circondati da un mare oscuro di nebbia, da
da un mare oscuro di nebbia, da cui affioravano le creste dei monti come umide
acqua è affiorata sulle lastre, profonda da immergervi il piede. 2.
dicendo ciò sorrideva: ma chi sa da qual fondo d'amarezza affiorava quel sorriso
, affiorano i cattivi odori. = da fiore nel senso di 'superficie '(
l'affioreremo. = deriv. da fiore, nel significato di * fiore di
guance. = neol. deriv. da fiore (v.). affiorato1
20-69: ho osservato la differenza notabile da una sera a un'altra, essendomi talora
una, ora l'altro. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
sovra gli altri volando, affissasti più da vicino le tue pupille ne'raggi del sole
un cerviero / si tiene a piè da quella parte e questa, / un specchio
dal forte sfavillar vivace. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
che, affisandosi in dio, scuote da sé le terrene cure. pirandello,
come una statua. = deriv. da fissare (ed è tuttavia attestata nelle glosse
la forma del lat. tardo affixàre, da fixus, part. passato di figère
, affissazióne. = deriv. da affissare. affissióne, sf.
pubblica sicurezza, e nei luoghi designati da essa. codice penale, 663:
stampati, litografati o manoscritti in modo da essere totalmente e continuamente visibili dalle vie
= lat. affixió -6nis (da fixus, affigére). affisso1
ed affisse; e collegate ed affisse da altra mano e da altra industria,
e collegate ed affisse da altra mano e da altra industria, che da quella degli
mano e da altra industria, che da quella degli uomini. g. del papa
caro fianco; e pende / da un fato solo l'una e l'altra
e 'l duol non sente) / da l'arme il ferro affisso e da le
/ da l'arme il ferro affisso e da le vene. idem, 8-3-
o stam pato affisso o da affiggersi per lo più in luogo pubblico,
fine di una voce verbale, in modo da formare con essa un'unica parola.
significava * fibbia, fermaglio '(da afficher 'fissare, fermare ',
fissare, fermare ', deriv. da ficher * ficcare, attaccare ') e
una piccola città di provincia, abitata da affittacamere per gli studenti da una parte
, abitata da affittacamere per gli studenti da una parte, dall'altra da una borghesia
studenti da una parte, dall'altra da una borghesia che faceva la sua apparizione
alberghi e pensioni erano gremiti. trovò da un'affittacamere che chiedeva i documenti solo
come una botticella. = deriv. da affittare1. affittale, v.
, iv-11). = deriv. da affittare1. affittare1, tr.
16: conviene che si distingua affittare da 'appigionare'e da 'dare a nolo
che si distingua affittare da 'appigionare'e da 'dare a nolo '. si affitta
si affitta un podere o altro terreno da cui si ricava un frutto, e se
anche in un periodico di firenze, scritto da fiorentini! negri, 2-781: alla
no. non si può. è da affittare. déledda, ii-753: quello che
... l'avviso delle camere da affittare scritto a rozzi caratteri e le marche
scritto a rozzi caratteri e le marche da bollo in un angolo. -dir.
nasceva lo balsimo. = deriv. da fitto 4 locazione, prezzo pattuito '(
/ ictus 4 affitto, retribuzione '; da fitto 4 fissato, stabilito ';
a te affitta. = deriv. da affitto1 (part. pass, di affìggere
in affitto, a pigione. busone da gubbio, 1-63: le loro possessioni affittate
, 11-86: t'è duopo staccarti intieramente da lui; altrimenti non n'avrai che
suo ordine. = deriv. da affittare1. affittire, tr. (
più amico. = deriv. da fitto 4 folto, frequente '.
-casa d'affitto: casa di appartamenti da affittare; casa non propria, presa
breve periodo. 2. compenso da versarsi per contratto a chi affitta.
dell'affittuario. = deverb. da affittare1. affitto2, agg. ant
] infin che io ne riscota altretanti da miei affittuali. cuoco, 1-108: i
, compito. s. bernardino da siena, 60: considera, idio avere
savonerola, / el qual, afflato da virtù divina, / vi tenne involti con
soffio, afflato, ispirazione * (da afflare * soffiare, ispirare ').
alto, / che 'l fatto tuo largì da canto de renner lo mal acquistato.
de renner lo mal acquistato. francesco da barberino, 17-2: maior beneficio dà
quanto più vere le conoscea. zanobi da sfrata [s. gregorio magno volgar.
come ereditarie del padre lo affliggevano, ma da gravissimi dolori di stomaco fu assalito.
di sentimenti pietosi, di compassione insomma, da cui era circondato mio padre -altra volta
: la fava, secondo palladio, è da sarchiare;... della qual
poi furono, acerbissimamente afflitti e perseguitati da lui. magalotti, 9-2-73: la
firenze rimase alcuno sospetto, il quale da queste offese non fusse stato aggiunto,
dell'affliggimento. = deriv. da affliggere. affliggitivaménte, avv. ant
con afflizione. s. caterina da siena, 1-238: o fuoco sopra ogni
. guittone, 3-2: è da conoscere per malvagia... ogni
a perdere. 5. caterina da siena, iii-264: confortatevi, confortatevi,
prendete amaritudine affliggitiva. = deriv. da affliggere. affliggitóre, agg. e
la maniera bassa proverbiale « esser panca da tenebre * d'un battuto e ribattuto
e ribattuto dagli uomini affliggitori, e da una sua ostinata disgrazia. afflittivo
affezione, che appena sarebbe potuta venire da un lungo vivere insieme. leopardi, 2-92
insieme. leopardi, 2-92: ahi, da che lungo scempio / vedi afflitta costei
i muggiti della vacca gli facevano venire da piangere; e non poteva più guardarle
. - anche al figur. paganino da serezano, v-99-21: mi tene amore afritto
. tasso, 10-7: vinto egli pur da la stanchezza, in lete / sopì
, il quale volentieri vorrebbe essere assoluto da queste cose, e libero da ogni
assoluto da queste cose, e libero da ogni peccato. castiglione, 98: parevami
. = neol., deriv. da floscio (v.). afflosciato
. - anche superi. buonaccorso da montemagno, 1-172: quale sarebbe quello
, di sinistra: secondo che sboccano da una parte o dall'altra rispetto al
affluenza d'aria velocitata ci si cagioni da piogge affri- cane. grandi, i-i-ii
metallo] continua fino a che crescendo da una parte il giro del metallo e
dall'abondanzia, ed affluenzia che viene da lui. imperocché sempre crea cose nuove,
tr. ma già affocato) si chiama da la natura di ciascuno, così
dotta, dal lat. tardo affluentia (da affluire 'scorrere, affluire');
: a ffluire, per 'concorrere da ogni parte ', è metafora ardita,
panzini, iii-373: molta gente affluiva da tutte le parti per le vie bianche.
. palazzeschi, 4-345: il lavoro affluiva da ogni parte e dovevano respingerlo continuamente.
. affiussionato, agg. colpito da flussione. = deriv. da
da flussione. = deriv. da flussione (v.). afflusso
accolto dal linguaggio comune; deriv. da affluxus, part. pass, di affluire
opprimente. d'annunzio, iv-2-91: da tutte le cose l'impurità emanava e
lat. mediev. affocare (deriv. da focus 1 fuoco ').
; anche affuo cato, da affuocare), agg. (ant.
tutta affocata e rinchiusa in una misura da grano, tutta di fuoco. sarfli,
sole di luglio affocata, / rintronata da i carri rotolanti su 'l ciottolato /
ant. riscaldato, incalorito. agostino da scarperia, 1-78: per questa invidia mandò
. - affogàggine! = deriv. da affogare. affogagióne, sf. affogamento
quello infinitivo affogare. = deriv. da affogare. affogaménto, sm. l'
l'odore affogante della canape esci va da un palazzo decaduto, ridotto a fabbrica
4-6 (434): e fatto da certi medici riguardare se con veleno o altra-
. panzini, ii-112: aveva capito da igienista e gastronomo insieme che le anguille
ispegne la fiamma del fuoco. giovanni da samminiato, ii-89: cristo gesù disse
,... gittò panni e paglia da quella parte che ancora non ardeva.
pochissimo, e questo pochissimo sia affogato da molte occupazioni ch'io ho. b.
476: il vin fremente / scuota da i molli nervi ogni torpor, / purghi
altri suoi; i quali, cascati da cavallo, affogorono nel fango. ariosto,
ampio mare, ove si nuota / da tutti noi, e affoganvi parecchi. goldoni
amministrano i soccorsi a chi è cavato da un fiume,...
la voce lat. offócàre (comp. da ob e faux faucis 4 fauce,
il numero degli affogati si puote cogliere da questo, che essendo gli ebrei secento migliaia
avrebbe finito per rimaner lì, ammazzato da un fulmine o affogato dalla tempesta
suono, di una voce, sopraffatti da altri suoni più forti). magalotti
quello che gli regge tutti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
4. ant. di luogo sovrastato da colli e alture incombenti. soderini
. soderini, i-65: né sono da piantarsi tutti gli alberi fruttiferi, massime
3-2-72: l'affogate [uova] e da ber son da minchione, / e
affogate [uova] e da ber son da minchione, / e le sode son
minchione, / e le sode son pasti da civette. redi, 16-ix-117: la
quando l'acqua bolle e fatele cadere da poca altezza. quando la chiara è ben
, non sfogati'. = deriv. da affogare. affogatura, sf. disus
pubblici o privati. = deriv. da foglio (v.). affogliare1
e custodisca. = deriv. da fòglia (v.). affogliare2
* cartolato 'o 'numerato 'è da evitarsi. 2. accludere in un
all'impazzata? = deriv. da foglio (v.).
'l boccone! = deriv. da affogare. affollaménto, sm.
il raggruppamento stesso. = deriv. da affollare1. affollare1, tr. {
a una persona; serrarla, stringerla da presso, andarle quasi addosso. 4
gente s'affolla intorno; n'accorre da ogni parte della strada. rajherti, 2-32
carducci, 732: e i fuggitivi da la resa oscura / s'affollan polverosi a
furono pronte, si affollarono le richieste da tutte le parti. calvino, 1-240:
8. rifl. affrettarsi; darsi da fare disordinata- mente; parlare con impazienza
: e non estimo che questo sia da fare che noi ci affolliamo a riferire grazie
troppo a mangiare. = deriv. da folla (v.). affollare2
in nostra lingua anelare e ansare, detto da questo vocabolo * folle ', che
anime buone, tant'innocenti, tanti venuti da lontano, per vedervi una volta.
face affollire. = deriv. da folle (v.).
si ruppe. = deriv. da affoltare. affoltare, tr.
a fame sentire il nesso. [sostituito da] idem, pr. sp.
5. rifl. ant. darsi da fare, in modo confuso, con
e precipitosamente. = deriv. da folto (v.).
confusione, un grido. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
.]. = deriv. da affoltare. affoltataménte, avv.
fronde). = deriv. da folto (v.).
comp. dall'imp. di affondare e da mina (v.).
umane creature che non pon levar gli occhi da quelle. petrarca, 135-19: una
là per l'indico mar, che da natura / tragge a sé il ferro,
e affonda alle più vili. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
e disfarà tutto il mondo. giovanni da samminiato, ii-254: ora inganna [il
: l'edizione poi ha la coda impiombata da una scomunicata versione delle satire di boileau
sciacquìo, interrotta a quando a quando da grandi fasci di raggi che parevano traversar
, 2-563: nascosto era il suolo da alti tappeti di foglie vizze, fradice
anche candela). = deriv. da affondare. affondato (part. pass
iii-683: nel piroscafo barone gausch affondato da una mina, ci furono più vittime di
manovra dell'ancora. = deriv. da affondare. affondatóre, sm. chi
que'piccoli solchi che lascia nella pelle da lavorarsi, o in altro corpo, l'
.]). = deriv. da affondare. affóndere, tr.
a galla. = comp. da a e fondo. affóndo3,
una fossa. = deriv. da forca (v.). afforcato1
disposte a forca. = deriv. da afforcare2. afforco, sm.
-molinello di afforco: accessorio (costituito da due piastre triangolari) di cui sono fornite
l'ormeggio. = deriv. da afforcare2. afforestaménto, sm.
. rimboschimento. = deriv. da afforestare. afforestare, tr.
. rimboschire. = deriv. da foresta (v.).
imitazione letteraria. = deriv. da afforestierare. afforestierare, tr. {
trattati] nacquono di forestiero, e che da forestiero, in copiandogli, furono afforestierati
meno d'adesso. = deriv. da forestiero (v.). affornellare
.]: aff omelia: comando che da vasi a bordo delle galere perché la
alto. « = deriv. da frenello (v.), con metatesi
loro case. = deriv. da forte (v.). affortifìcaménto
,... ma con grandi affortificamenti da guerra. = deriv. da
da guerra. = deriv. da affortifìcare. affortificare, tr.
sua fiebolezza. = deriv. da forte (v.).
per tutta la vita! = da fortunato, sulla voce spagn. afortunato.
aveva grande afforzaménto. = deriv. da afforzare. afforzare, tr. {
gemme afforza / che timidette ruppero / da la materna scorza. d'annunzio,
croce, ii-13-48: la filosofia espunge da sé e risolve in sé l'elemento mi
contrade afforzate e guer- nite. giovanni da samminiato, i-171: la rocca afforzata
letteratura limitata a pochi, non afforzata da pensiero comune, ritrae lo stato positivo,
sua passione e del suo desiderio, afforzata da un'idea di giustizia, le appariva
ed aperti;... e impugnando da ogni parte agli afforza tori di quello
il suo splendore col suo centro afforzifìcato da la potenza di tutto il corpo,
i sua razi, quanto più s'allontanano da lui, più si vadino aprendo.
con la particella pronom. bernardo da bologna, i-44: quella che di valore
luci chiare. = deriv. da fosco (v.).
: essi non sembravano che affoscati da un obbligo bestial mente assunto
tre piedi. = deriv. da affossare. affossare, tr.
terreno perduto. = deriv. da fosso o fossa (v.).
chi seppellisce. = deriv. da affossare. affossatura, sf.
non affralisca. = deriv. da frale (v.). affralito
virgili, quando l'umanità meno affralita da corruzioni sarà più vivida e fresca.
più vivida e fresca. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
radici per conto proprio. deriv. da affrancare *. affrancaménto2, sm
luogo d'arrivo. deriv. da affrancare2. affrancante (part. pres
aggiugnevano avanti all'antico nome greco, da lor posseduto, due altri romani, che
con l'affrancarci. pea, 7-58: da oggi tu sarai affrancata dalla sua schiavitù
3. dir. liberare un fondo da un onere, da una servitù,
. liberare un fondo da un onere, da una servitù, da un canone.
un onere, da una servitù, da un canone. de roberto,
immobili dell'eredità sono gravati con ipoteca da una prestazione di rendita redimibile,
rendersi libero, emanciparsi; liberarsi (da una passione, da un sentimento, da
; liberarsi (da una passione, da un sentimento, da una soggezione,
da una passione, da un sentimento, da una soggezione, da una dipendenza)
un sentimento, da una soggezione, da una dipendenza). plutarco volgar.
come gl'insurgenti d'america si affrancarono da quella della carta. tommaseo [
6. rifl. dir. liberarsi da una prestazione, da una servitù,
. dir. liberarsi da una prestazione, da una servitù, da un onore.
una prestazione, da una servitù, da un onore. cattaneo, ii-3-143:
dichiararla affrancata. = da affrancare1: nel senso di * liberare,
viviani, i-43: 1° affrancato da questo esempio, e col male addosso
esistenza futura in cui egli, affrancato da ogni abitudine funesta, da ogni tirannia
egli, affrancato da ogni abitudine funesta, da ogni tirannia estranea, da ogni triste
funesta, da ogni tirannia estranea, da ogni triste errore, guardava le cose
. 3. dir. liberato da un onere, da una servitù legale
. dir. liberato da un onere, da una servitù legale. cattaneo,
]: legge affrancatrice delle proprietà impedite da vincoli che le isteriliscono. =
le isteriliscono. = deriv. da affrancare *. affrancatrice, sf
automatica della corrispondenza. = deriv. da affrancare2. affrancatura, sf.
francatura '. = deriv. da affrancare2. affrancazióne1, sf.
. 2. dir. liberazione da un onere perpetuo (prestazioni perpetue,
atto, il quale è meglio indicato da 4 affrancamento '. bocchelli, 9-82
enfiteuti, l'affrancazione può promuoversi anche da uno solo di essi, ma per
allo stato. = deriv. da affrancarex. affrancazióne2, sf
, ed un cittadino un viaggiatore ch'avesse da affrancare una lettera, non sempre
affrancazione. = deriv. da affrancare2. affranchire, tr. (
alla metà della tassa ordinaria di trasferimento da liquidarsi sull'intero capitale di affranco.
di affranco. = deverb. da affrancarel. affràngere (ant.
/ per lo mio amor, lo cor da tanto piangere, / se non vuol
povera anima tua? = deriv. da affrangere. affranto1 (part. pass
fatto col suo mal ploranti. andrea da barberino, i-288: li affannati fratelli
mori ogni vigore affranto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
come nel serenato umido cielo / giglio da l'improvviso verno affranto / si rileva
questa affrancatura. = deriv. da affrantox. affrappare, tr.
sangue che fanno uscire e bevono reciprocamente da una vena del braccio. è uso
nel duolo. = deriv. da affratellare. affratellare, tr. {
, quasi la gioia d'ognuno dipendesse da quella di tutti. 2.
loro perché non operano, non è da sublimare confondendola con l'alta pace,
parlando, scriveva. = deriv. da fratello (v.). affratellato
disposto ad affratellarsi. = deriv da affratellare. affraternare, tr.
sentire uniti. = deriv. da fraterno (v.).
. raffreddamento. = deriv. da affreddare. affreddare, tr.
nel suo regno era pregiata. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
di dio. = deriv. da freddo (v.).
mento. = deriv. da affrenare. aflfrenare { afrenare)
col freno, frenare. francesco da barberino, i-316: et ancor mal fa
reprimere; trattenere, contenere. francesco da barberino, ii-26: chiama cautela e pietate
nemici affrene. idem, 14-26: e da qui innanzi affrene / più moderato l'
(nell'attesa). francesco da barberino, 131: deh, poca è
il frenello. = deriv. da frenello (v.).
il francia. = deriv. da affresco. affrescare2, tr. {
e segaligno. = deriv. da fresco (v.).
affreschi. = deriv. da affrescare1. affrésco, sm.
, una pittura popolare, una pittura da poveri che vogliono durature le loro creazioni
tolto rintonaco, le pareti sono coperte da affreschi del trecento, e la cripta
color verderame. = comp. da a e fresco (v.).
, ha tardamento ed affrettamento. bartolomeo da s. c., 31-2-5:
precipitosa e inconsulta). bartolomeo da s. c., 30-intr. (
e incostanzia e ingiustizia, le quali da ira procedono. = deriv. da
da ira procedono. = deriv. da affrettare, con la terminazione dell'astratto
tempesta, / che, se vede da lunge piaggia o porto, / affretta
illude, / biancheggiar mira i suoi monti da lunge, / e affretta i venti
lo affretta e preme. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
2. ant. incalzare, stringere da presso. livio volgar. [crusca1
veggendo li romani spaventati, gl'incalciaro da presso, e sì fieramente gli affrettavano
la nostra liberazione affretta, acciò che da noi la paura si parta. idem,
guadagnare non sarà sanza macola. bartolomeo da s. c., 31-1-3: niuna
affretta di celebrare le nozze. andrea da barberino, 1-195: questa quinta schiera
oscura, / come villani ch'hanno da partire / un buon raccolto dopo mietitura.
avere fretta; essere impaziente. bartolomeo da s. c., 2-6-3: ulisse
? ». = deriv. da fretta (v.).
rapidamente, con furia sbrigativa. francesco da barberino, 364: quando furono presso,
. boccaccio, 8-115: se tempo da troppo affrettata morte non m'è tolto
cura, con impazienza. bartolomeo da s. c., 31-1-4: niuna
rimase / vivo. = deriv. da frittella (v.). affrittellato
delli incolpati. = deriv. da affrontare1. affrontaménto2, sm. ant
affrontamenti di scherno. = deriv. da affrontare2.. affrontante (part
261: se spiedo lucente / impugnando da presso, ardito [at- teone]
al padre, quando lo sente gravemente affrontare da una lingua strapazzatrice. manzoni, pr
/ volete milanesi? od aspettare / da l'argin novo riguardando in arme,
diletti legger libri. s. bernardino da siena, 149: come elli s'afronta
è spinto [il turbine] precipitosamente da nuvole, ogni volta che due venti
che due venti nemici s'affrontano nell'uscire da due nuvole poste a rimpetto. tasso
sparuto di corpo per penetrare e spingersi da per tutto a cercar rinimico. 9
meco a vedere che le voci usate da me non sono di corpo e d'accidenti
facilmente, che par che vi vadano da se medesimi,... si accorda
due carte. = deriv. da affrontare1. affrontato1 (part.
toccano colle loro teste, senza essere congiunti da alcun incastro. questa commettitura porta il
nella pubblica via. vecchi autorevoli affrontati da giovani senza cuore. 2.
degli nomini. = deriv. da affrontare1. aflfrontatura, sf.
colle loro teste, senza essere congiunti da alcun incastro. questa commettitura porta il
, iv-226: disegnò di cominciare l'affronto da santa margherita a montici. l
premio. « = deverb. da affrontare *. affrónto2, sm.
affronto ingiustamente, voglio esser condotto da ferrer. quello lo conosco, so
e provato dispetto. deledda, ii-35: da lei aveva sempre ricevuto più busse
di civetteria. = deverb. da affrontare2. affruttato, agg.
vedessi mai. = deriv. da frutto (v.).
= lat. mediev. affamare (da fùmus). affamato (part.
lassate posare in molta pace. giovanni da samminiato, ii-54: la loggia ripiena di
ant. stolido, miserabile. andrea da barberino, 4-1095: o affummato, smonta
deono essere affumicate più volte, e da ogni lordura nette. s. bernardino
ogni lordura nette. s. bernardino da siena, 735: sai che fa il
giano (o si fissano) le bocche da fuoco (per trami dirai se ti
particella pronom. indicare la cassa o carretta da cannone... il grassi nel suo
'dizionario militare 'dice: voce adoperata da alcuni pra = deriv.
alcuni pra = deriv. da fuso (v.).
. = lat. fumigare (da fùmùs * fumo '). affumicata
quel camino immenso, affumicato, sormontato da quello stemma geloso che non si macchiava
vedeva un paesetto, un piccolo borgo da presepe, o un vecchio comune affumicato
di vetro o di altro materiale (lenti da occhiali in particolare), per proteggere
fumicatura. = deriv. da affumicare. affumicatura, sf.
quanta fortuna i'era vivuto. = da offuscamento, con cambio di prefisso.
inganna affuscando lo cuore. = da offuscare, con cambio di prefisso.
affusellare la colonna. = deriv. da fusello (v.).
la luna cornea. = deriv. da affuso, part. pass, di affondere
mal rimbrotto. = deriv. da fusolo (v.).
idem, 1-66 (161): spiccatosi da loro, affusolato se ne andava alla
de'vostri napoletani, per avere inteso da non so chi, non so donde,
nel sec. xvii), deverb. da affuster (fr. mod. affuter)
piccoli (la lunghezza del corpo oscilla da 1 a 5 mm), forniti
era di pascolare il bestiame degli afidi da cui le formiche mungono il latte. calvino
= neol. scient., introdotto da linneo nella forma la tina
= voce dotta, comp. da a-privat. e filosofico (v.)
= lat. scient. hafnium, da hafnia, nome latinizzato di copenaghen
all'asse. = comp. da a-privat. e focale (v.)
astuta amnesia, afono sonno, / da echi remoti inviperiva pace / solo accordando
... che i malati, curati da loro in questa forma, mostrando d'
dtepopt- opló? * definizione '(da d quel - l'altra aforistica sentenza condannata da plinio. b. croce, 11-8-177 voce dotta, gr. àcpopumxó? (da dcqjopiapiót;: cfr. aforisma lenti lenti, in quell'aria afosa da terremoto. = deriv. da da terremoto. = deriv. da afa. afrasìa, sf. medie , atroce. = deriv. da afro. africanismo [africanismo) affluenza d'aria velocitata ci si cagioni da piogge affricane. vico, 211: , vantatore, simile agli affricani descritti da livio. cesarotti, i-19: gli = voce dotta, lat. africànus, da africa. la forma toscana mostra di africano, maomettano. andrea da barberino, 1-19: veggendo sinagon fuggire ogni affricante. = deriv. da a [f) frica. chiamano affricino. = deriv. da africa. àfrico1 [àfrico) lasciar sul margo / del palustre tesin da talpe intatta / dietro a la ch'è mezzodì. = deriv. da africa. afro1, agg. ant del santo quella parola voluttuosa, come da un tesoro teologale una pietra afrodisiaca,
marini della famiglia afroditidi, caratterizzati da perapodi con lunghissime setole che coprono per
, la dea dell'amore '(da deeppó? * schiuma ': 'nata
. afroso. = deriv. da afrore. afróso, agg.
odore acre. = deriv. da afro. afta, sf.
per la utilizzazione industriale del latte proveniente da stalle e da mandre colpite da afta
industriale del latte proveniente da stalle e da mandre colpite da afta epizootica.
latte proveniente da stalle e da mandre colpite da afta epizootica. = voce
ulcera, pustoletta '(deriv. da óctctco 'brucio '). il fr
d'ulcerazione. = deriv. da afta; il fr. aphteux (e
dcyaxa ^ ta o dcyaxaxria (comp. da de- privat. e ydxa yàxaxxo?
45: il legno aloè, chiamato agalloco da diosco- ride, è un legno che
origine,... sarà forse lontano da questo nuovo meraviglioso genere dei metallofiti.
, asia, australia. = da una voce indigena dell'africa occidentale.
, antidropica. = deriv. da agarico. agàrico, sm.
femmina è più rara, e a gustarla da principio è dolce, poi diventa amara
[s. v.]: agarico da esca, nome volgare di una specie
ad altrettanti anni di vegetazione, e da cui si può conoscere l'età del
2-207: se vede il reubarbaro tirar da tutte le parti del corpo la collera al
sole, bruggiato dal caldo, arefatto da la fatica, sentendosi gli pùknoni disseccati
la fatica, sentendosi gli pùknoni disseccati da la sete, venne invitato...
. yaarfjp yaarpó? * stomaco preceduto da à- privat. àgata (àgate
, non fatta per arte, ma da natura, discorrendo le macchie in tal maniera
i-760: fra'corpi figurati s'annoverano da molti le pietre sepolcrali, gli ammianti
quantità di filo che riempie l'ago da reti. = deriv. da
da reti. = deriv. da ago. agatato, agg.
(agathea) della famiglia composte, alta da 30 a 40 cm, con numerosi
<; 'discorso'(creata da antonio rosmini). agatóso,
foglie carnose, lunghe e pesanti (da 70 cm fino a due metri, e
70 cm fino a due metri, e da 400 gr fino a un chilo)
, ch'è una specie d'agave da cui gli antichi messicani facevano papiri,
le àgavi con una pretenziosa aria da tropici. sbarbaro, 1-168: le agavi
scoglio / e sfugge al mare da le braccia d'alghe. tecchi,
) 'mirabile'(denominazione data da linneo nel 1751); il
. agacier 'gridare, urlare ', da agace * gazza '(cfr.
a intarsio. = deriv. da ageminare. ageminatura, sf.
, a intarsio. = deriv. da ageminare. agènda, sf. taccuino
segnati giorno per giorno gl'impegni da eseguire, le cose da espletare,
gl'impegni da eseguire, le cose da espletare, tutto ciò che occorre richiamare
deriv. dal lat. agenda * cose da farsi '(plur. neutro di
cuoco, 1-61: erano due anni da che si era ordinata una leva di
l'ambasciatore come l'agente sono inviati da principe o da repubblica ad altro governo
come l'agente sono inviati da principe o da repubblica ad altro governo per affari politici
? d'annunzio, iv-2-1155: era da escludersi che quelle due persone fossero veri
due agenti di polizia... facevano da battistrada. viani, 19-146: fu
complice, partecipa a un delitto compiuto da altri, o comunque lo asseconda per
idem, conv., iii-xiv-4: è da sapere che lo primo agente, cioè
della cosa che in certa maniera procede da quel che è visto a quel che vede
la specie intelligibile formata e come procedente da l'oggetto, viene a comprendere de la
e vogliono che l'anima e il senso da lei nascano, e non vengano dalle
d'agente: introdotto con la preposizione da nei costrutti passivi (e indica la
costrutti passivi (e indica la persona da parte di cui il soggetto patisce l'
far piacere; esser gradito. giacomo da lentini, v-81-114: la vostra benevolenza
, voce della lirica (deriv. da gens 'gentile ', dal lat.
speciale professione, che è interamente diversa da quella dei sensali propriamente detti. gl'
a nuova york ove abbastanza presto trovò da guadagnarsi la vita. storia vecchissima:
una zona determinata. = deriv. da agente', cfr. fr. agence,
mesue è quell'erba amara, chiamata da alcuni canforata, e da altri erba
amara, chiamata da alcuni canforata, e da altri erba giulia, detta volgarmente santonico
non invecchia '): nome ripristinato da linneo (nel 1737) a indicare
una esalazione che muove dal cuore, da alcuna noia faticato, il quale il cuore
della tigre. = deriv. da agevolare. agevolare, tr.
: innanzi i guastatori avea mandati / da cui si debbe agevolar la via /
empire e spianar gli erti, / e da cui siano i chiusi passi aperti.
agevolando, e cerca avere i contrassegni da lui, per via d'accordo.
, è punito. = deriv. da agevole. agevolato (part. pass
tenore predetto. = deriv. da agevolare. agevolazióne, sf. facilitazione
sostanze stupefacenti. = deriv. da agevolare. agévole, agg. (
, a compiersi a praticarsi); esente da difficoltà; privo d'intoppi, d'
volessero rimanere, non potrebbono. bartolomeo da s. c., 4-5-13: si
alla per fine molto dilettevole. francesco da barberino, i-249: non t'armar tutto