valore copulativo: e. andrea da barberino, 1-115: di tutti a otto
di manila '). = da abakà, termine indigeno dell'isola di luzón
la parte superiore del capitello e fa da sostegno all'architrave. f.
. = lat. abdeus (usato da vitruvio come termine archi- tettonico) dal
. abada (docum. nel 1611) da bada (con agglutinazione dell'art.
vostro e suo signore. s. caterina da siena, ii- 13: voglio
. lat. originariamente; da epoca remota; da lunghissimo tempo;
originariamente; da epoca remota; da lunghissimo tempo; nel tempo antico.
questo disse ab antico, ciò è da principio, quasi dica nella prima edificazione
e santa conversazione de'monaci, ricevette da dio lume di grazia. s. bernardino
dio lume di grazia. s. bernardino da siena, 470: elli li capitò
, come tu volessi dire l'abate da pacciano; il quale andava al bagno
con le mani composte sulla pancina rotondetta da parere un abate. 2.
, 9-1-74: e sai se vi sarebbe da fare una bella bottega, particolarmente con
-dimin. e spreg. abatùcolo: abate da poco. r. m. bracci
di lui un merlottissimo abbatucolo, che da alba di piemonte andava a spoleto a farsi
di una misera badia, o abate da poco. tommaseo [s. v
possessore di misera badia, o egli abate da poco; e può essere chierichetto,
fagiuoli, 3-7-1 io: mi metterei da prete il collarino, / non per
. foscolo, ii-2-417: una leziosità da vero abatino d'arcadia. tommaseo,
uomo illustre come voi debba essere ripreso da un abatino di corte. viani, 14-
7-222: una moltitudine di abatini che da mattina a sera componevano sonetti petrarcheschi.
abatitùdine. = deriv. da abate. àbato (àbaton),
. &3atov * inaccessibile ', comp. da d- privat. e poctós * accessibile
. e poctós * accessibile * (da pacvoi 'vado '). àbavo
trisavolo. = lat. abcivus, da ab avus. cfr. isidoro, 9-6-23
: abbacaménto. = deriv. da abbacare. abbacare (abacare)
far conti complicati. s. bernardino da siena, 1038: [chi] volesse
alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli per dappocaggine e tardità,
, i'cominciai a abbacare altro che da burla. note al malmantile, 773
degli errori contro a'ministri grandi, fu da essi perseguitato sì, che fu mandato
mi tormentavo. tommaseo-rigutini, 1: da àbbaco si è fatto abbacare, che il
la maniera. = deriv. da abbaco. abbaccare, tr. scavalcare
= voce di area toscana ed emiliana da radicare (deriv. da vadere 4
ed emiliana da radicare (deriv. da vadere 4 andare '); cfr.
sua maturità, e all'utile maggiore da aversene poi. 5. intr
nel mena. salvini, vii-567: abbacchiato da bacchio, latino baculus. abbacchiato,
chi abbacchia. pirandello, 8-271: da due giorni era cominciata l'abbacchiatura delle
venuti con le mule cariche di concime da depositare a mucchi su la costa per
un triennio. pirandello, 8-271: da due giorni era cominciata l'abbacchiatura delle
ruote, col cestone dietro, da dove talvolta facevano capolino due abbacchi color
: m'avvertì che aveva dell'abbacchio da vendere; ed invece si trattava di
spegnere moccoli nelle chiese. = da abbacchiare, come deverb. o part.
i conti. = deriv. da abbaco (lat. mediev. abacherius,
tempo buono abachista. s. bernardino da siena, 469: o albachista
con qualche dileggio. = deriv. da abbaco. abbacinaménto, sm. accecamento
compiuta. = deriv. da abbacinare. abbacinante (part.
veniva riflesso nella stanza solitaria tanto sole da abbacinare. d'annunzio, iv-2-1343:
piena maturità, ma in tale rigoglio virile da farle abbacinare gli occhi con uno sguardo
, / né sedur... / da vana pompa che circonda il soglio.
a poco. diremo: lasciarsi abbacinare da tristi consigli, dove abbagliare s'addirebbe
. svevo, 4-965: fui dapprima abbacinato da quella realtà in cui mi parve che
non s'abbacini. = deriv. da bacino (v.). abbacinato
558: entrai nella libreria. da prima non distinsi nulla, con gli
abbacinate e coperte di scarlatto. luca da panzano, io: e così rimase
algorismo in sei scuole, [erano] da mille in milledugento. arrighetto, 235
fanciulli dell'abbaco. s. bernardino da siena, 1006: impararai quanta quantità
, se tu puoi, e terrai da mano dritta e da sinistra coll'abaco tuo
, e terrai da mano dritta e da sinistra coll'abaco tuo de le dita
abaco. quell'uggia dei numeri, da sommare, da dividere, egli [
quell'uggia dei numeri, da sommare, da dividere, egli [il maestro]
abbadare allo sposo, era a crocchio da solo a solo con quel bel giovinotto.
. / sentirsi a un tratto domandar da cento / un benefizio, una buona
la mente. = deriv. da abbagliare. abbagliaménto, sm.
parer miracolo. = deriv. da abbagliare. abbagliante (part.
; e tutte le cose ripresero colore: da prima sbiadite, ma poi con luccichii
le guerriere abbaglia, / che fan da disperate la battaglia. getti,
1-9 (i-126): si lasciò da le favole di costui in tal maniera pigliare
della fortuna. idem, i-326: lungi da noi... la vana idea
seguenti derivazioni: dal lat. varius; da * balliare per ballare (detto del
luce, o della vista); da balius, attestato come nome proprio, da
da balius, attestato come nome proprio, da mettere in relazione con il gr.
agg. colpito, offeso nella vista da troppa luce. guido delle colonne volgar
19-399: i carovanieri rimasero come abbagliati da un chiarore inaspettato. marotta, 6-97:
: ewi una s. cecilia che da un coro in cielo d'angeli abbagliata,
lo sguardo contristato, e come abbagliato da tante piaghe. lambruschini, 1-76:
lambruschini, 1-76: ma, abbagliati da questa gloria, non vedremo noi le
un abbaiamento. = deriv. da abbaiare. buti, 2-349 [
e le gemme delle viti erano conosciute da loro molti secoli innanzi che quelle dei monti
occhio o della mente che viene pur da lume incerto o da sguardo incerto. d'
che viene pur da lume incerto o da sguardo incerto. d'annunzio, iv-1-433
di abbaglio. = deverb. da abbagliare. abbaglio, sm.
tinuo. = deverb. da abbagliare. abbaglióre, sm.
e acuto abbaiamento che fa il cane da caccia, specialmente il segugio, quando
bracchi il lungo odore; / ogni varco da lacci e can chiuso era, /
tenevano legato e non gli davano da mangiare, e il cane di notte
colpo in vano; e, non partendosi da questo animale, disse che chi
. di sapere tutto quello che sarà abbaiato da i botoli ringhiosi. c. gozzi
quattro sere; abbaiata, puoi dire, da una canatteria di cantanti, coristi e
. -strepitare (detto delle armi da fuoco). stuparich, 2-99:
, v-136; siccome è una spesa da farsi una volta tanto, io ti consiglierei
combinati). = deriv. da acromatico. acromatoblepsìa » sf.
plur. m. -ci). affetto da acromegalia. c. e
e. gadda, 3-58: le mandibole da sterratore analfabeta del rachitoide acromegalia) riempivano
medie. scoloramento della pelle, provocato da deficienza di pigmento cutaneo. =
sul far della notte '(composto da axpov 'estremità * e vó£ voxtó?
del principio della notte '(composto da axpov 'estremità 'e vój; vuxtó
del volume delle dita della mano, provocato da affezioni croniche polmonari e da vizi cardiaci
, provocato da affezioni croniche polmonari e da vizi cardiaci congeniti. =
, sf. medie. affezione caratterizzata da sensazioni sgradevoli o dolorose alla punta delle
, sf. medie. malattia caratterizzata da alterazioni di sensibilità, vasomotorietà e trofismo,
idem, 902: veggo fanciulle scender da l'acropoli / in ordin lungo. d'
dal gr. àxpó7roxt? (comp. da axpo? 4 alto 'e tcóxi
dell'arciduca leopoldo d'austria, lodato da ferdinando iii imperatore con un madrigale acrostico
dal gr. tardo àxpópxixov, comp. da axpo? 4 estremo 'e oxtxo
dell'uomo e degli animali, provocata da varie specie di funghi del genere actinomicèti.
genere actinomicèti. = deriv. da actinomicèti, col suffisso -osi.
petunia). = deriv. da actinomorfìa. actinopterigi e attinopterigi,
voce dotta, lat. acuitds -àtis (da acuère); v. acuire.
il vigorisca. = deriv. da acuire. acuito (part.
bicicletta]. = deriv. da aculeo. aculeato (part.
/ il latice, i viticci, da che l'uomo / li difende li guida
. -anche al figur. zenone da pistoia, 1-2: e sì vedrai coperti
alcun modo, awien forse talvolta che, da oppi- nione ingannati, tale dinanzi alla
dinanzi alla sua maestà facciamo procuratore che da quella con ettemo essilio è scacciato.
. sensazione acustica! elementare (prodotta da disturbi dell'organo di senso periferico dell'
audizione dei suoni. = deriv. da acustico. acùstico, agg. (
4 che concerne l'udito * (da dxoóco 4 odo '): creata in
ogni dimostrazion mi pare ottusa. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
le sue vendette, che di riconoscerli da una causa, con la quale non ci
, con la quale non ci sia altro da fare che rassegnarsi. verga, i-24
(pseudo boezio): comp. da acutus e angulus (calco del gr.
ottimo, ii-124: alla terza parte è da notare che, per l'acutezza del
, signore, a una lama appannata da un alito. idem, iv-2-865: pareva
quando è consapevole di nuocere alla creatura da cui prende il godimento? papini,
il suo dolore, che doveva sopportare da solo, si fece più vivo, con
se v'entra la mordacità, aculei. da gl'italiani, acutezze e picchi;
, e via. = deriv. da acuto1. acuticòmio, agg.
. = voce dotta, comp. da acuto e corno (v.).
i mali. = deriv. da acuto1. acutizzare, tr. rendere
: è successo un fatto, una cosa da nulla, ma che ha acutizzata la
sensibilità morbosa. = deriv. da acuto1. acutizzazióne, sf.
dolore). = deriv. da acutizzare. acuto1 (ant.
facci una tossa... e fia da due capi lunga e acuta. poliziano
ancora; altre, di neve / da sommo ad imo biancheggianti, e quasi /
: ah, il suo mare! da quanto tempo più non lo vedeva, e
converrebbe che l'occhio medico fosse assistito da migliore dio- trica e che i suoi
, concettoso, arguto. francesco da barberino, 111-66: e fa guardia più
: e fa guardia più aguta / da quel che spesso muta / signore o compagnoni
22-126]: ha la mente vacua da ogni perturbazione et è acuta, ciò è
. parini, giorno, iii-144: da te mandato, / con acuto epigramma il
di tale virtuosità nella sua materia, da lasciare perplesso il più acuto giudice.
appena appena anche senza volerlo, certo da tutto il corpo fremente le sarebbe scattato
volta) a sesto acuto: formato da due archi di cerchio che si incontrano in
di cerchio che si incontrano in modo da formare un vertice alla sommità. fanzini
accento acuto: piccolo segno obliquo (da destra a sinistra ') posto sulle vocali
la sua malattia, una nefrite, da acuta in cronica e probabilmente inguaribile.
dalla cagione medesima, vale a dire da una crasi infiammatoria, da acuzie e
a dire da una crasi infiammatoria, da acuzie e collosità del sangue. d'annunzio
v. a2). [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
adabili ad imprèndare. = comp. da ad rafforzativo e abile. ad abundantiam
terreno posto in tali condizioni topografiche da potersi adacquare. = = deriv
adacquare. = = deriv. da adacquare. adacquaménto, sm.
tinuo adacquamento. = deriv. da adacquare. adacquare (adaquare)
elvira non adacquò l'arido vaso. e da allora in poi si sentì come accorata
1-16: venivano quei diletti molto adacquati da un timore continuo che egli avea.
campi coltivati. = deriv. da adacquare. adacquato (part.
vasca. ¦ » deriv. da adacquare.
adacquatore provvedersi. = deriv. da adacquare. adacquatòrio, agg. disus
alla montagna. = deriv. da adacquare. adacquatura » sf.
delle risaie. = deriv. da adacquare. adaffatto » avv.
monno t'artorrò adaffatto. = da affatto, con ad rafforzativo. adagguagliare
si destina. = deriv. da adagiare. adagiaménto, sm.
soavità dell'aria. = deriv. da adagiare. adagiare, tr. (
; -né mai né in verun'altra sedia da posta più agiatamente d'allora. idem
e m'adagio. e dormo: / da secoli l'erba riposa / il suo
. = comp. di agiare (da agio). adagiato (part.
-anche al figur. bartolomeo da s. c., 1-517: chi
l'interlocutore a riflettere e a trattenersi da giudizi o azioni avventate. g.
(fra andante e largo); pezzo da eseguire con movimento lento.
e la mascella forte... da zingara. = voce derivata dall'
. adàgium * proverbio ', deriv. da aio 'dico '. adagrire
m'adagra. = deriv. da agro, dall'agg. lat. acer
i-310: [ravenna] era illuminata da un sole invernale; pareva tutta di marmo
il fòro argante / s'ap- piatteria da le vostr'alte posse: / andiam pure
campo non giace, / né lasciò da la man sanguinante / la catena che
[luogo] era poi tutto circondato / da una bella grotta cristallina, / anzi
coppe di cristallo che si levavan sottili da una specie di stelo dorato slargandosi in
prossimo adamato. = comp. da ad rafforz. e amare.
: senza vesti. = deriv. da adamo, attraverso il sost. a damiti
per natura, ché siamo tutti discendenti da adamo e da èva. dante, conv
ché siamo tutti discendenti da adamo e da èva. dante, conv., iv-xv-5
essere tutta l'umana generazione, ché da lui a li moderni non si puote trovare
fu principio dell'umana natura, la quale da lui, per seminale generazione discende,
. torini, 235: adam fu creato da dio di terra, ch'è il
e l'uno e l'altro è dinominato da terra. idem, ii-209: se
ventre della madre, né fu generato da seme paterno, ma figurato di loto di
, ma figurato di loto di terra da dio. tasso, 4-35: donna,
re menon. = deriv. da adastare. adastare (anche adastiare)
la particella pronom.): darsi da fare, affrettarsi; irritarsi. odo
/ troppo m'adastia talento. ruggerone da palermo, v-i 10-30: così dovemo
sm. ant. astio; odio nato da invidia, da gelosia; dolorosa condizione
astio; odio nato da invidia, da gelosia; dolorosa condizione dell'animo.
dell'umiltà. = deriv. da adastiare. adastiare (anche adastare
ver di me fero ed orgoglioso. dante da maiano [crusca \: lasso!
, avverso. = deriv. da astioso (v.) adattàbile
si dice avere colla fede una tal filosofia da voi prediletta. leopardi, i-651:
qualche similitudine. = deriv. da adattare. adattaménte, avv.
appartenente a un genere d'arte diverso da quello d'origine (cfr. arrangiamento)
il tirato nervo adatta le sue saette da noi fabbricate. pulci, 25-59:
e possanza. tasso, 7-101: da la grave faretra un quadrel prende, /
261: se spiedo lucente / impugnando da presso [atteone], ardito affronta /
così erano dentro alle mura di dite da ogni parte. buonarroti il giovane, 9-287
alla debolezza delle sue forze, astenendosi però da tutti i rimedii violenti e pieni di
a scherzare, all'azzuffare, ma non da male animo, per adattarsi al fare
ed età s'adattano al secolo, da che l'arte loro consiste ad esercitare ne'
i miei occhi non videro nulla, da prima impregnati di luce, finché non
. adaptàre 4 adattare '(comp. da ad e aptàre, da aptus 4
comp. da ad e aptàre, da aptus 4 atto, adatto ').
d. battoli, 17-1-18: parlava loro da solo a solo, adattatamele al bisogno
bensì attitudine tale che par preparata da una volontà intelligente, par fatta
l'opinione. = deriv. da adattare. adattévole, agg.
all'awersitadi. = deriv. da adattare. adatto, agg.
: col suo aspetto che si differenziava da tutti non era il più adatto per
dirassi povero. = deriv. da danaio (denaro); cfr. danaioso
, 420: questo cassettone era bucato da una parte e subito ci si addettero i
diversità delle persone. s. bernardino da siena, 837: se fusse uno soldato
a dazio. = deriv. da dazio (v.). addebbiare
: per essersi [i luoghi montuosi] da qualche tempo in qua addebbiati, arrancati
le terre. = deriv. da debbio (v.).
una digressione in riguardo allo spiedo; ché da un pezzo ne ho addebitato la coscienza
.. le era poi stato addebitato, da tutti, come capriccio. svevo,
esserle addebitato. = deriv. da debito (v.).
d'opinione... non avremmo da sospirare... di non averlo potuto
. di non averlo potuto nemmeno difendere da tutti gli addebiti che gli danno.
cosa mai si fondi l'addebito che da noi le si fa d'irrazionalità e di
e di errore. = deverb. da addebitare. addeboliménto, sm.
suole il peccato. = deriv. da addebolire. addebolire, tr. indebolire
addebolimento nascer suole il peccato; bartolomeo da s. c., 1-2-5: per
tre anni. = deriv. da debole (v.).
lat. bibl. addecimare (deriv. da decima). addecimato (part.
]: addecimatóre, chi registra i beni da poi riscuoterne la decima, e chi
di stima. = deriv. da addecimare. addecimazióne, sf.
i aggiungere '(significa propriamente * cose da aggiungere'). addèndo, sm.
dotta, lat. addendum, deriv. da addère * aggiungere '. addensaménto
: vi è qui un'utile osservazione da fare, ed è che le canape,
in terra stabilizzata. = deriv. da addensare. addensante (part. pres
nessuno la gente accorse in numero tale da poter intraprender tutto. [ediz. 1827
la gente si addensò in numero tale da poter tutto osare]. leopardi,
di affrettare. = deriv. da denso (v.).
nevi addensate, / ma per ferir da più lontano un core / rinforza col cristal
. addensamento. = deriv. da addensare. addentare, tr.
il precipizio..., caddi da l'alta rupe. d. bartóli,
bocca così grande. provai un dolore da non si dire, e la lasciai,
una l'altra. = deriv. da dente (v.). addentato
, come una striscia, in superficie da una parte addentata, o piuttosto diremmo
in turchia. = deriv. da dentello (voce tecnica dell'edilizia).
, se pur v'è tanto spazio da starvi quattro zampe raccolte. dossi,
elementi variamente sporgenti { borni), tale da permettere il collegamento di un altro muro
appoggiàrvene contro un'altra -la sua -e, da lettore mutàtosi in collaboratore, è naturalmente
addentellato. = deriv. da addentellare. addentraménto, sm.
era pru dente, così da solo. = denom. da
da solo. = denom. da addentro. addentrato (part.
l'addentro. = comp. da a e dentro. addesiare (
di persona o cosa piacente, e da eccitare però il desiderio, dicesi: gli
femmine. = deriv. da desio (v.).
, meno. = deriv. da addestrare. addestraménto, sm.
i molti. = deriv. da addestrare. addestrare (ant.
cfr. destro). francesco da barberino, i-351: ella farà risplender lo
, né c'era esercizio più acconcio da addestrare in tutte le finezze della lingua
gratis in battello, li addestrava, da maestro, a vogare e a nuotare.
squadriglie. viani, 19-389: fu asservito da carovane di brasilieri, addestrato a galoppare
in seguito che, talvolta, si addestrava da solo alla parte fredda e sdegnosa che
, che perciò si chiamava destriero', da quest'uso chiamossi pure addestrare il fare onore
più sicure cavalcassero. = deriv. da destro (v.). nel lat
valore. tommaseo, iii-721: addestrato fin da giovane a patire il tedio, ch'
uno ora l'altro, le davan da fare ogni poco. idem, pr.
essendo stato lungo tempo malato messer bernardino da polenta, tiranno e signore di ravenna
, seguite negli addiacciamenti, sono attribuite da me non a qualche cagione estrinseca de'
le sue pecore. = deriv. da addiaccio. addiacciato (part. pass
ad diaccio, chiusa intorno da una rete rada. beltramelli, iii-621
farina dolce. = deriv. da addire *. addietrare, intr
lo incitava. = denom. da addietro. addietrato, sm.
addietrati. = voce tose, da addietrato, part. pass, di addietrare
e quando addietro si tornano. guido da pisa, 91: ora rinculava addietro,
né andare innanzi. s. bernardino da siena, 102: ogni ora che passa
da me fuggir, can rinnegato. idem,
addietro rivolgean le bighe. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
madre, bellissima, si tirava addietro da quella luce, come per non esserci
più bella che l'altre femine per addietro da lui vedute, dubitava non fosse alcuna
, in fede di ciò versi, già da me per lo adietro fatti, che
di arretramento. = comp. da a e dietro. addiettivazióne,
fare le addomande. = deverb. da addimandare. nevoli ripe, chiamato
come si vede [donne], sole da lui disiderate foste, sole addomandate,
nondimeno enea e antenero dissero che era da fare. cassiano volgar., vii-18
s'attende. = deriv. da addimandare (e addomandare)..
prima tempestoe? = deriv. da addimandare (e addomandare).
, agognare; interrogare. giacomo da lentini, 7-9: e s'altri m'
di cui è questo cavallo. bartolomeo da s. c., 6-1-5: nulla
io l'addimando per aver più vita / da li occhi che nel lor bello splendore
le rosse scarlattine, che ancora esse da dommasco s'addomandano [cioè, le
richiede, interroga. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
rimedi. = deriv. da addimandare (e addomandare). addimàndita
non per sagacità. = deriv. da addimandare (e addomandare).
per molte ragioni. = deriv. da addimandare. addimesticare, v.
togliele cortesemente. = deriv. da addimorare. addimoranza (adimoranza),
mi raccomando. = deriv. da addimorare. addimorare, intr.
sua donna in pubblico addimostrare. zanobi da strata, [s. gregorio
affetto e confidenza. francesco da barberino, 48: addio madonne, andrò
addio ': cioè che si sono accommiatati da le famiglie e da li amici dicendo
si sono accommiatati da le famiglie e da li amici dicendo: addio; che s'
ho detto addio, con una noncuranza da non essermi creduta, ai piaceri,
la luce sembra non riesca a staccarsi da questa dolce terra. seduto a ridosso d'
pietade e onore. baretti, ii-iio: da questo tu capirai che voglio dire essermi
un angolo a sfogliarvi il suo libretto da messa. era così, mia madre,
mia madre, subito si faceva scegliere da una parete e addio. moravia, xi-109
nulla - così libera e così leggera da potersi addipanare tutta intorno a una bianca
un cappello furfantello assicurato sotto il mento da un nastro giallo o turchino. montale
posseggono la grazia del candore / che da ogni guasto sana, se rinnova /
, dal lat. addicère (comp. da ad e dicèré) 'consentire
1342]. = deriv. da diritto (v. addiritto1) -
, 5-1- 245: s'han da fare i muscoli anco di pezzi di tela
esitazione, senza indugio. andrea da barberino, 249: andò poi addirittura alla
tramonto, erano addirittura piccole, quasi da far ridere. soffici, 6-235: una
/ rinfiammava il desìo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
la chioma. = deriv. da addirizzare. addirizzatóre, agg.
due parti. = deriv. da addirizzare. addìscere, tr.
= dal lat. addìscere (comp. da ad e discère) * imparare '.
: avrò per gloria il poter imparare da tutti, ed in particolare da quelli
imparare da tutti, ed in particolare da quelli... addisciplinati nelle scuole de'
= dal lat. additamentum, deriv. da addìtus, part. pass, di
, ed egli vi entrò con piglio da padrone. panzini, ii-507: le
di momento in momento tutti sarebbero corsi da me per trascinarmi in mezzo al rogo.
: « seri detoperata, / e poi da onne gente seri sempre addetata. g
io non potrò forse se non se veder da lontano, ed incertamente additare. lambruschini
fatti del 1820 e del 1821, da me studiati quanto meglio io poteva in quelli
-è la nostra. = deriv. da dito (v.). additato
vi scorgi additata la strada più compendiosa da farti santo. p. verri
l'errore di questo scrittore è derivato da una sorgente feconda d'errori, già
pubblici offici. = deriv. da additare. additività, sf.
proprietà additiva. = deriv. da additivo. additivo, agg. che
= lat. tardo additivus, deriv. da addìtus, part. pass, di
, capitare, succedere. giacomo da lentini, 8-28: come quelli ca cerca
addiviene più che una volta. bartolomeo da s. c., 7-2-7: la
il detto giovane morì. s. bernardino da siena, 142: uno ne dirà
tresca. palazzeschi, 1-162: racconta come da un anno fosse suo amico il giovine
ditto quello che addivina, e viene da vaticinio. = comp. di divinare
sull'autorità propria; ma aggiunto è da preferirsi; e migliore sarebbe invece di *
bilanci degli enti comunali di assistenza, da applicarsi nella misura di due centesimi per
tributi erariali. = deriv. da addizione; cfr. fr. additionnel (
di scarso uso. = deriv. da addizionale. addizionalménte, avv.
, l'altro è accettato. se da somma si fa sommare, perché da addizione
se da somma si fa sommare, perché da addizione non si potrà fare addizionare?
alcuni secoli. = deriv. da addizione (la voce non è registrata né
. centro di addizióne: rappresentazione accompagnata da più sentimenti che ne accrescono l'intensità
voce dotta, lat. additio -gnis (da additus, part. pass, di
della giornata. = deriv. da addobbare. addobbare, tr.
essi [paraventi] guarnire e da scartabellarsi nella mezz'ora fra la colazione e
4. stor. armare, vestire da cavaliere. -al rifl.: vestire
poiché avrà addobbate le dette cuoia sì da suolo come da tomaio, le vorrà mettere
le dette cuoia sì da suolo come da tomaio, le vorrà mettere ne'mortai
, e negli altri ornamenti. guido da pisa, '76: e sopra lo
di case, abitate la più parte da pescatori, e addobbate qua e là di
487: versaglia, e allor che da un macchiato letto / ei procedeva a un
accanto al tinello fu convertita in stanza da caffè. imbottita
di tappeti e addobbata da grandi poltrone di pelle, vi soggiornammo
3. stor. armato, vestito da cavaliere. berni, 48-27 (iv-152
1303]. = deriv. da addobbare. addòbbo, sm. ornamento
la mezza concia. = deverb. da addobbare. addoblare (anche adottare,
. nel sec. xii), da doble (mod. doublé),
un incavo. = deriv. da doccia (v.).
); ammorbidire. = deriv. da docile (v.). addocilito
uno stemma gentilizio. = deriv. da doga (v.). addogato
nullo addogato né traverso. s. bernardino da siena, 850: che credi che
. salvini, 3-69: mirando, da per tutto / addogato in un largo
l'addoglia. = deriv. da doglia * dolore \ addogliato (
d'elena. = deriv. da dolce (v.).
una frecciata. piovene, 5-281: da una visione intrepida, priva di addolcimenti,
quando avventa i suoi folgori dante / su da l'inferno e giù dal paradiso,
116: l'accordo delle chitarre si addolciva da un vico ambiguo nell'armonioso clamore della
noia estiva, / scendon qua giù da le celesti sfere. d. bartoli
nella speranza del termine. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
accettano la correzione se non è addolcita da parole soavi. pellico, ii-120:
alte curve non ne fossero state addolcite da una matronale morbidezza, le si sarebbero
co'demoni. = deriv. da dolce (v.).
. / dunque addolcito e punto / da voi parto in un punto. a.
faccia fresca e liscia. e addolcita da una pomata. gozzano, 384: i
: in mare si susseguivano giorni addolciti da brezze che davano buona pesca. silone
il solito sentore di chiuso, addolcito da un odore di conserve e vino aromatico
sentire nell'intimo della = deriv. da dolire (v.). propria sostanza
addoloramenti, rammarichi e smanie stolte! bartolomeo da s. c., 2-246: andava
loro molto addòlo- = deriv. da addolorare. revoli. pasta, 1-315:
. anguil = deriv. da addolorare. lara, 2-300: e
non so vincermi. = comp. da dolorare (v.). addolorata
il cuore dell'addoloratissima madre. guido da pisa, 64: niso, ch'
pareva tanto addolorata della disgrazia dei cugini da dimenticare perfino che la morta era sorella
camerata. vico, 326: ovunque da tempi selvaggi, feroci e fieri cominciano
ed a'ricchi pareva altero. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
lat. mediev. addomesticare, deriv. da domestlcus * domestico *.
, si sono lasciati ammansare e trattare da questo sempre disposto addomesticatore.
conseguenza tante addimesticature. = deriv. da addomesticare. addomesticazióne, sf. l'
vecchi e nuovi. = deriv. da addomesticare. addomestichevolézza, sf. possibilità
indizi giudicarle. = deriv. da addomestichevole. addominale, agg. relativo
. svevo, 4-90: resa sgraziata da uno sviluppo addominale eccessivo. viani,
nel sacco. = deriv. da addome. addòmine, v.
. addarsi, accorgersi. giacomo da lentini, 5-30: solamente per adonare /
salvini, 23-81: ma non da tutti è udibil la ferina voce [
nero larghissimo. = deriv. da dopo (v.). addopato
viani, 13- 159: addopato da un canneto, stava all'aspetto col fucile
altra no. = deriv. da addoppiare. addoppiaménto, sm.
con due. = deriv. da addoppiare. addoppiare, tr.
; ché la doglia s'addoppia quando da colui, da cui tu non l'hai
doglia s'addoppia quando da colui, da cui tu non l'hai servita (meritata
: elli hanno cittade potente e potentemente da ogni luogo armata: per la quale cosa
io qui sono sicuro che i libri da me richiestigli m'addoppiereb- bono e triplicherebbono
/ che disagio patisce. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
/ rocchetti. = deriv. da doppio (v.).
i fili. = deriv. da addoppiare. addoppiatóre, agg.
una dall'altra. = deriv. da addoppiare. addóppio1, sm. tess
la seta). = deverb. da addoppiare. addóppio2 (a dóppio)
contentan due. = comp. da a e doppio (v.).
148: ii corpo fatto, consegnatomi da mia madre, l'ho rifatto ogni
e quelle e questi addormenta. zanobi da straia [s. gregorio magno volgar
toma? ». = deriv. da addormentare. addormentativo, agg. atto
mentativo. = deriv. da addormentare. addormentato (part.
. settembrini, 1-16: andavamo insieme da un maestro che era dotto, ma
verga, 2-28: si udì rispondere da una voce la quale aveva tuttora alcunché
la fani è ora come i bacolini da seta, che son addormentati della grossa,
addormentati ingegni, quelle [vertù] da crudele obumbrazione offuscate con la sua forza sospinse
forza sospinse in chiara luce. paolo da ceri aldo, 341: lotto, castissimo
, i-129: fu di animo vigoroso; da gran negozi e, per fare l'
può essere simulata [la quiete interiore] da quel maligno spirito ch'è chiamato addormentatore
in cantilena. — deriv. da addormentare. addormentazióne, sf. disus
all'autore. = deriv. da addormentare. addormire, tr.
, ma solo che buon sia. francesco da barberino, 5-13: bassa il romore
il ronzìo della corrente come si fa da ragazzi. 2. mettere a carico
quelle vi troviate. = deriv. da dosso (v.).
ma obbligazione finalmente addos satagli da un altr'uomo simile a lui. nido
lui. nido eritreo, i-102: da tali elezzioni capricciose e fatte di mala fede
che essi. = deriv. da addossare. addòsso (a dòsso
« che diavolo hanno addosso questi sciocchi, da sghignazzare ogni momento? ». collodi
con più fregi, si crede dovere essere da molto più tenuta e più che l'
, ed egli l'ha confessata. paolo da certaldo, 55: non ti porre
al frate. s. bernardino da siena, 942: eco già la morte
i-417: io vidi quell'apertura turata da un ingombro di fabbrica rovinatagli addosso.
354: certi spropositi di lingua che da tutte le parti ci avrebbero fatto gridare
e sanza fedirlo il presono. guido da pisa, 64: e come egli tornava
173): e armati si dirupano da l'erto castello e corrono addosso alli
dava addosso. = comp. da a e dosso. addotare (adotare
a giustificazione, a riprova. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
è che nell'addotta similitudine si osservò da noi una non piccola dissomiglianza. magalotti
più esser falsissimo, che il moto da per se stesso aggiunga forza a se
pea, 7-77: il noviziato è da farsi in tutto... è scuola
filosofia. = deriv. da dottore (v.). addottorato
, che siete in questo addottorato / da farne ad altri una lunga lezione, /
sm. insegnamento, istruzione. francesco da barberino, 9: tratterà di certi generali
al possesso. = deriv. da addottrinare. addottrinare, tr.
, che indurlo a meditare e filosofar da sé. tommaseo-rigutini, 1477: può
, 1477: può l'uomo addottrinarsi da sé, e non però essere dotto
di lisbona. = deriv. da dottrina (v.).
lezione, pensa qual cosa è da fare, o vienli alla mente alcuno fatto
in sé, né mandando fuori da sé veruna cosa addottrinatamente, non convene
ad altrui gioì sentire. francesco da barberino, iii-124: alquanti addottrinati
...; addottrinati tutti da garibaldi. idem, 6-380: non sapevo
]: confidato nella buona addottrinatura fattagli da quei buoni religiosi. tommaseo [s.
4 = deriv. da addottrinare. addottrinévole, agg.
debbono adomare. = deriv. da drappo (v.).
, abbigliato; tappezzato. francesco da barberino, 65: meno'la dentro in
ora si partono. = deriv. da drappello (v.).
di più essere falsissimo che il moto da per se stesso aggiunga forza a se stesso
cose contradie. = deriv. da addurre. addugliare, tr.
a spire. = deriv. da duglia (v.).
; indurire. = deriv. da duro (v.).
il cappotto, si metteva in veste da casa. cominciavano a preparare da mangiare
in veste da casa. cominciavano a preparare da mangiare. = deverb.
mangiare. = deverb. da addrizzare (v. addirizzare).
di giustiniano. = deriv. da due. adducataménte, avv.
speme in porto arrive, / qual da vecchiezza è giunto / e qual da morbi
qual da vecchiezza è giunto / e qual da morbi al bruno lete addutto. carducci
opera di virtù, vài meglio, da poi che meglio adduce. idem,
, qualor s'invia / per partirsi da noi l'eterna luce. boccaccio, i-526
l'adduce in forse, / rappella lei da la sfrenata voglia / sùbita vista.
pretesti, ecc.). francesco da barberino, 43: chiose letterali, dove
la ragione che comunemente se n'adduce da gli autori che sin qui hanno scritto
esso amore e l'opera perfetta: / da questo terzo retta / è vera leggiadria
lat. tardo adductor -oris, deriv. da adducère * condurre '. adduzióne
= lat. adductis -ónis, deriv. da adducère * condurre '. ade
mise de'suoi. idem, viii-1-38: da questo si venne allo adequare i fatti
cavalcanti, 139: or quanto è da lungi dal vero credere, colui che dice
convenire. boccaccio, i-83: quando da prima ne'tuoi begli occhi vidi quel
servitudine, e atta in niuna maniera da potere alla tua magnificenza adequare, mi
. adacquare (comp. di aequàre, da aequus 'uguale') * eguagliare,
sentimento qualunque? = deriv. da adeguare. adeguato (part.
e moderni passò. = deriv. da adeguare. adèlfi, sm.
sua ademplenza. = deriv. da adempiere. incombono. b.
, tu m'adempierai il libello. bartolomeo da s. c., 6-1-5:
che parlando studiano di confortare. francesco da barberino, 1: lo dono che mi
, tanto più ardo, e assalito da mille stimoli mi consumo. idem,
venisse, i lor disii adempierono. paolo da certaldo, 314: e però ti
adempiere tutti quelli altri desiderii e credi da questa cavare tutte le tue consolazioni.
non mi pare d'essere fatto degno da dio d'una tal cosa, però è
, ii-425: niuno fu, che fino da bambino adempisse al pari di lui,
giusta stima, in che sei tenuto da questi superiori, mi fa sperare che le
sapevo di aver quel dovere, e da adempierlo subito. nievo, 306: se
altri doveri che ti così perfettamente, da adempiere insieme, con essa e per
, che non si adempiesse. bartolomeo da s. c., 10-3-14: quegli
odi, è uno medesimo. francesco da barberino, 50: i'son venuto
profeta che disse che tutti i ferri da malefizio si convertirebbero in bòmari. boccaccio,
maravigliò molto, dicendo che veramente sarebbe da riputare valoroso chi tal vanto
usarli intransitivamente, con un compimento retto da a, come: * adempiere ai propri
nudi al sole e le maniche rimboccate fa da sé un rude massaggio per prevenire i
è divisibile. = deriv. da adempiere. adempire » v.
della vita presente. s. caterina da siena, i-56: non venga meno il
perché nessuna legge si può sempre e da tutti adempiu- tamente osservare, non ne
? (galeno), comp. da àsfjv -évo? 'ghiandola 'e -ei8fj
.). — deriv. da adenoide. adenoidite, sf. medie
. = voce dotta, comp. da adeno (gr. àsrjv -évo?
voce dotta, lat. ademptió -ónis, da adimere 1 togliere via '.
, pascere con erba. francesco da barberino, iii-114: non aderbar in via
in campagna. = deriv. da erba (v.).
di dare la mano come io la esigo da chi amo, palmo contro palmo,
. giacosa, 60: nubi, da una parte strette alla roccia con una
eccesso e dotate di una tale forza da superare l'aderenza di quello che possiamo
un'aderenza all'immagine... da strabiliare. viani, 14-225: ogni marinaio
, vecchio o giovane, è sigillato da un soprannome che, per la sua
. v.]: taluno distinse aderenza da adesione, intendendo per la prima l'
, 817: è i novelli anni da la caligine / volenterosi la fronte adergono,
dal lat. * adèrigère (comp. da ad e èrigère, a sua volta
ad e èrigère, a sua volta da ex e regir e); cfr.
nell'esatta osservanza di tutto ciò che da dio ne viene comandato. tommaseo
mi pare opportuna. = deriv. da aderire. aderire, intr.
: in testa aveva un piccolo berretto da ciclista... gli aderiva alla nuca
in essa meno potenti gli aderiscano, mossi da invidia hanno contro a chi è suto
arila, 13: strano, e da non tollerarsi, è aderire per conformarsi,
al socialismo, egli non era spinto che da quel risentimento. vittorini, 3-155:
privilegiata, /... / e da voi aderita e risegnata, / convocaro
tanto amare. = deriv. da adescare. adescaménto (ant. aescaménto
v.]: degli adescamenti usati da chi governa a vincere le altrui resistenze
590-2: è punito con l'arresto da sei mesi a due anni...
ch'era allora meco, / pregiare udìa da greci e da franceschi. boccaccio,
, / pregiare udìa da greci e da franceschi. boccaccio, v-254: non d'
sa meglio aescare e chi ha più da dare, colui ha più voci d'esser
di suo padre l'avea adescata fin da fanciulletta a giocarvi entro. svevo,
6. ant. di armi da fuoco: caricare (cfr. innescare)
cfr. innescare. = deriv. da esca (v.).
f. giambullari, 137: adescato da queste dolci parole, alberto confessò ingenuamente
ragione al fascismo... intimiditi da tante e così generali adesioni al fascismo
voce dotta, lat. adhaesió -6nis (da adhaesus, part. pass, di
alcuni medicamenti. = deriv. da adeso. adesmla, sf.
senza legame '(comp. da &-privat. e 8eop. ó <;
. aderente, appiccicato. guglielmo da piacenza volgar., 1-125: l'altro
= dal lat. adhaesus 'attaccato'(da adhaerère 'aderire').
gr. aséortotoi; (comp. da de- privat. e seanòvriq * padrone '
/ ricompie forse negligenza e indugio / da voi per tepidezza in ben far messo
i liquori, onde tante cose nascono da che fu il mondo sin adesso, il
fatto la risposta adesso che siamo tornati da palazzo col cardinale. 4. poco
che le manda egli, e ordinate da desinare, ch'e'sarà qui adesso.
ora! un momento! [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
., 34 (596): ora da una, ora da un'altra
: ora da una, ora da un'altra finestra, veniva una voce lugubre
. e con suono ancor più sinistro, da quel tristo brulichìo usciva qualche vociaccia che
1827 (598):... da quel tristo brulicame usciva un'aspra voce
ipsam [horam]; non è tuttavia da escludere una deriv. dal fr.
; 'impenetrabile '(comp. da < 4- privat. e sia ^ odvco
bembo, 5-2-138: monselice, terra da padova lontana miglia dieci, ad un
di ubriachi risuonava nelle vie adiacenti o da qualche osteria vicina. piovene, 5-144:
che si vorrebbe tenere a giusta distanza da assisi. luzi, 29: tu
adiantum capillus veneris, l.) da lungo tempo in uso nella medicina sotto
sinfisi del pericardio. = comp. da a-privat. e diastole (v.)
distinto il passaggio adibito ai vivi da quello adibito ai defunti. vittorini, 4-356
generare i suoi verbali, sempre da un adiettivo potrà dedursi il sostantivo
= lat. tardo adjectivum, deriv. da adiectus * aggiunto '(cfr.
dal maestro, sempre ne sarà esaminato da esso. = rafforzativo di imparare
= voce scient. comp. da adipe e cera; cfr. fr.
ventre). = deriv. da adiposo (voce esclusa dalla crusca, ma
disse di lui: « si circonda da ogni lato *. sinisgalli, 7-44:
è grave. = deriv. da adipe. adipsia, sf.
assetato '(com posto da de-privat. e sfcepoc * sete ')
men lungamente adirati. = deriv. da adirare. adiranza, sf.
adiranza. = » deriv. da adirare. adirare (ant.
infuriarsi; sdegnarsi. giacomo da lentini, 12-29: dogliomi e adiro sovente
tu mi tolli il mio falsamente! bartolomeo da s. c., 30-1-4:
, e per lo crescimento del fiele poi da capo e leggermente e quasi sanza niuna
l'adirare è pessima cosa. francesco da barberino, ii-241: qual è più folle
boccaccio, i-558: niuna vendetta sia da te presa adirato, perciò che l'ira
dalla collera adusta, benché non sieno da alcuni ingiurati, agramente si adirano.
tu baci, arretra e tenta / liberar da la tua. monti, 5-1156:
costui bene adirerebbe il re. bartolomeo da s. c., 30-10-8: gastigare
albertano volgar., i-50: maladetto è da dio chi adira la madre. idem
dissi che le mie brighe io ero uomo da per me a saperle finire.
adirato e curiccioso, chi volesse acquistare da lui pace così subitamente per poche et
me mette paura. / ove porria fugire da la sua faccia dura? / terra
dicer motto, se foss'adirata. bartolomeo da s. c., 30-1-12:
che egli nella sua presenza venga. paolo da certaldo, 189: l'uomo ch'
parole ch'io dissi, perché fur dette da uomo non solo iracondo, ma in
suggeriva alla lingua. redi, 16-iv-16: da quegli adirati serpentelli furono morsi molti animali
lo accusavano di aver cacciato i diavoli da un indemoniato, e di averli così sciolti
. 2. sm. bartolomeo da s. c., 30-1-n: sozza
3. ant. airato. giacomo da lentini, 7-34: contare audivi a molta
questo lavoro, dovrà ecc. -è costrutto da non adoperarsi. = voce
dotta, lat. adire (comp. da ad e ire 4 andare ')
adire vole. = deriv. da adirare. adirezionale, agg.
determinazioni etiche. = comp. da a-privat. e direzionale (v.)
adirato; furioso. compagnetto da prato, v-128-32: drudo mio, a
adiroso animo, il fe'venire dinanzi da sé. testi fiorentini, 188: suoi
adirosa, paurosa né sciocca. bartolomeo da s. c., 22-2-8: non
vien. = = deriv. da adirare. àdito1, sm. passaggio
savonarola, iii-57: quel vapore va da una parte della terra e non truova
: ei le secrete, / non da profano piè trite, conosce / anguste
, la cosa stessa indicava d'entrarci da quella parte che lasciava aperto un adito,
s'era offerto d'attingere in gran copia da quel mare inesausto tacque delle scienze più
= voce dotta, lat. aditus (da adire 4 andare avanti, accedere '
che pian geva. giovanni da samminiato, i-130: adiungo a queste
, 816: benché fuss'adiu- tato da voi / e da francia e da spagna
fuss'adiu- tato da voi / e da francia e da spagna. 2.
tato da voi / e da francia e da spagna. 2. rifl. darsi
d'altri. = deverb. da adiutare. adiutóre, agg. e
= lat. adiutòr -óris (deriv. da adiuvaré). adiutòrio, sm
v-159: il mio adiutorio giusto è da dio, il quale fa salvi tutti
nella defen- sione di dio. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
, lat. tardo adiutorium (deriv. da adiuvaré). cfr. cassiodoro,
voce dotta, lat. aditió -ónis (da adire). adizzante (part.
iii-6-56: il qual [cavallo], da il castalio somigliando / gregge, fremendo
. redi, 16-ix-144: lungamente assalito da una dolorosa e pertinace infiammazione di quella
fissi adocchiamenti. = deriv. da adocchiare. adocchiare (ant.
(133): essendo istato vigilato da un ladro, il quale sott'ombra
avvide, / e l'adocchiò, sedendogli da presso. manzoni, 309: adocchia
, 34 (601): si tirò da una parte, prese la rincorsa verso
gente. nieri, 182: aocchiava da per tutto, se c'era qualche cantuccio
al sole. gli uccelli le adocchiavano da lontano e, come i poeti,
asciutti, / e se'alessio interminci da lucca: / però t'adocchio più
. volgar. * adoculare, deriv. da ocùlus * occhio '. adocchiato (
, inf., 15-22: così adocchiato da cotal famiglia, / fui conosciuto da
da cotal famiglia, / fui conosciuto da un, che mi prese / per lo
cruna dell'ago; e così adocchiato da costoro, fu conosciuto da uno che
e così adocchiato da costoro, fu conosciuto da uno che l'afferrò per lo lembo
per lo lembo. alfieri, 85: da tergo (io spero) con sereno
di eternità le cime. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
pascoli, ii-917: l'adolescenza ha da avere obbedienza, sopra tutto, perché
sopra tutto, perché l'adolescente, se da alcuno non gli è mostrato, non
dotta, dal lat. adólèscèns -entìs (da adolescère 'crescere, progredire').
2-395: mi cred'egli tanto adolescentulo da scegliermi per consiglierò chi scrisse la commedia
e ha carattere formativo. francesco da barberino, 23: dicovi che questa è
dalla mia adolescenza sono usato. giovanni da samminiato, ii-280: ma tutti disiderano
s'era offerto d'attignere in gran copia da quel mare inesausto tacque delle scienze più
madre aveva serbato amore ai libri da lei stessa letti nell'adolescenza...
4. disus. alterazione. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
di vicissitudine. = deriv. da adombrare. adombrare (disus.
, 20-1: un non so che da lunge ombroso scorse, / quasi nebbia ch'
m'adombra il core, / sento da finta immago ardor non fìnto, /
il primo disegno della nuova città', libro da anni sognato. tommaseo-rigutini, 52:
non possono da penna umana essere descritti, ma appena
strangolati ciascuno la prima notte del matrimonio da uno demonio che adombrava costei.
277: già sgridato e cacciato / da le sdegnose ninfe / timido fuggo,
v-152: non mostrare d'averlo saputo da me, perché questa gente s'aombra di
umano è del tutto incognito, ma ben da profonda e densa caligine adombrato. p
spalliere di aranci ed adombrata da'piedi da quattro grandi platani. d'annunzio, iv-2-
grave, quasi triste, come adombrato da un rammarico. fracchia, 475: due
neri e vivi, una bocca adombrata da un paio di baffi neri. 2
virtù che si svolgeranno o potranno svolgersi da essi; per es., nella
, 7-305: il ragazzo, aombrato da quel funebre squallore, s'era tratto indietro
e in fine anni ventisei, aombrata da spiriti, mi fuggì a casa.
.]: l'onore di lui ricevè da quelle di cerie qualche adombratura
un'immagine. = deriv. da adombrare. adombrazióne, sf.
di maria vergine). zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
di dio che fosse, o vero da spirito diabolico, dicea le cose ch'erano
detto è. = deriv. da adombrare. adonare1, tr.
inf., 6-34]: « partiti da cerbero, seguitavano il camin loro passando
ha in le'piacimento. paolo da certaldo, 65: sempre fa che tu
* addonare, comp. di donare (da donum 'dono ') '
bene, a quanto credo; perché da quando è risanata io non ci vado sì
in facoltà corporee. = da adone (lat. adòn -ònis, gr
), il bellissimo giovinetto amato da afrodite. adóne2, sm.
xv-2-148: ma s'ei vuole adoneggiare ha da trovarsi egli stesso la venere.
stesso la venere. = deriv. da adone1. adonestare (ant. e
571: ingannati [i cittadini] da quel nome della libertà che costoro,
già una specie di anemolo, siccome da alcuni è stato affermato. l'adonide
diuretico). = deriv. da adonide. adonina, sf.
greco, poi latino), composto da un dattilo e uno spondeo, come
, e minacciar! = deriv. da onta (v.). adontato
feso, sdegnato; macchiato da onta. g. villani,
e tenemoci molto adontati che uno fusse morto da tanti nemici. passavanti, 63:
, non più rinvenibile, né adoperabile da industria umana. b. croce, i-2-9
punire sanza tuo perverso adoperamento. bartolomeo da s. c., 9-6-8: i
fu un trovato ottimo, uno strumento da far beni infiniti; se alcuno l'
portato all'azione, attivo. bartolomeo da s. c., 1-1-4: schifa
che se convene al sterpeto. bartolomeo da s. c., 9-8-14: distruggesi
iddio, è prossima a pazzia. francesco da barberino, 1: sono apparecchiata di
pucci, ix-355: quando il fanciul da piccolo scioccheggia / ga- stigal colla scopa
diletti e nelle mie consolazioni usata. paolo da certaldo, 332: ancora s'
in altrui adoperano. s. bernardino da siena, 94: e così aopererò il
. ado- prando tutte le cautele da non esser scoperto. nievo,
arnese. 2. rifl. darsi da fare, ingegnarsi; procacciare, cercare
, che egli mi debba mai da dio esser perdonato. sacchetti, ii-188
alberti, 191: tucti s'adoperano quasi da natura loro sia in odio ogni otio
/ guastando ciò che al mondo è da laudare. idem, vita nuova, 26
non è tempo d'aoperare. paolo da certaldo, 289: sempre abbi nel cuor
adoperò molti miracoli. s. bernardino da siena, 249: la dritta è quella
.. de la pastorale vita: da le quali tutto quello che fra le selve
gran peccato, il gran fallo adoperato da gisippo. idem, dee., conci
adoperazione. = deriv. da adoperare. adoppiaménto (aoppiaménto)
era messa. = deriv. da adoppiare. adoppiare (aoppiare)
... vuol dire addormentarsi, da opium, sugo di papavero.
di papavero. = deriv. da oppio (v.).
. boccaccio, vii-6: io, da un ronchio, fissi agli occhi lieti
volte alla sua adorabilissima volontà per cose da nulla. d'annunzio, iv-2-144:
ironia, venutaci di francia, e da lasciare che vada di là da nizza,
e da lasciare che vada di là da nizza, adorable! è esclamazione di
di cui taluni son larghi a persone da chi sperano o temono senza però stimarle
fango di sé. = deriv. da adorare. adorando, agg. disus
adorando piede? = deriv. da adorare. adorante (part.
iv-2-160: il luccichio si fece più da presso alle donne adoranti. negri,
che ad onore di dio facciamo. paolo da certaldo, 3: non adorare altro
rava sì come un suo iddio. francesco da barberino, ii-17: ragion fa
delle parti. ariosto, 2-1: da chi disia il mio amor tu mi richiami
caro, 15-iii-30: quelli che tenevano da lui, l'adorarono: li altri
volte a dio, che lo sceverasse da me. dante, inf., 4-38
sedeva continuamente a reai banchetto, sarà da i demoni trascinato'giù nell'inferno,
sacre, soprannaturali). bartolomeo da s. c., 8-3-7: niuna
i-228: ballò come una pazza, passando da un ballerino all'altro, tirandosi dietro
e pericoloso. = deriv. da adorare. adoratòrio, sm. disus
nelle proprie case. = deriv. da adorare. adorazióne, sf. culto
pellico, ii-28: le forinole di preghiera da
fare tre adorazioni; adorazioni solennemente fatte da ciascuna confraternita. idem [s. v
ossequio e desiderio, e sovente ben altro da riverenza. carducci, ii-8-132: tu
, iv-1-172: egli era spinto come da un bisogno di adorazione sommessa, umile
sommessa, umile, pura; come da un bisogno di piegare i ginocchi e
senza macchia. = deriv. da adorare. adordinare, tr. e
'e 'venteggiare ', così da l'ora [= aura] diremo 'adorezza'
altri hanno inteso che 4 adorezza 'venga da 'rezzo ', che significa 4
orezzare (v.), deriv. da ora per 4 aura '. per
lettura: 4 ad orezza '(seguita da qualche commentatore antico e da qualcuno dei
(seguita da qualche commentatore antico e da qualcuno dei moderni), vedi
indeterminatezza e inco- stanzia, sendo ella da sé in potenza, a ogni forma,
, a ogni forma, ed egualmente da sé a tutte forme inclinata, e di
inclinata, e di ciascuna capace e da ciascuna adomabile. tommaseo [s. v
e deve trattarsi in maniera evidente e da eccitare l'attenzione non senza diletto; ma
salutare in lettera mettendo et bartolomeo da s. c., 11-10-1: nel
isposa adomata di cari colori. bartolomeo da s. c., 1-1-6: ella
ella [la virtù] è sì bella da sé, che niun altro adornamento gli
naturale bellezza si sta con lei, da tutto accidentale adornamento discompagnata. idem,
ant. dote, qualità. gallo da pisa, v-233-12: a piagimento con fina
là 'v'è tutto addomamento. bartolomeo da s. c., 3-7-3: ne'
bello adornamento. = deriv. da adornare. adornante (part. pres
bella storia. = deriv. da adornare. adornare (ant.
con la tua famiglia venga. paolo da certaldo, 49: non si conviene che
volgar., i-123: non solamente è da armare lo corpo delle predette armi,
lo corpo delle predette armi, ma è da vestire adornata- mente di vestimenta che son
volea purità. = deriv. da adornare. adornetate, sf.
con molta adornetate. = deriv. da adornare. adornézza, sf. ant
belleze ed adomeze e piacimento. giacomo da lentini, ii-58: e nulla donna
adomezze ha in sé compiute. bartolomeo da s. c., 11-3-n: il
vostra adomeza. = deriv. da adornare. adornista, sm.
; vetrinista. = deriv. da adomare. adórno (ant.
; che ha buone maniere. giacomo da lentini, ii-97: l'adorno viso che
(7-32): ben è eletta gioia da vedere / quand'appare 'nfra l'
e adomo di belli costumi. bartolomeo da s. c., 11-10-8: è
. adozione). bartolomeo da s. c. [sallustio volgar.
torno, e nel nome d'omero da tutte le cittadi fu adot
amici di dio, ma spezialmente siete da lui in figliuoli adottati. galileo,
l'uva dal sorbo ed adottato / da l'arancio purpureo è il cedro aurato.
questi usi, e le nuovamente da esso avvertite proprietà del suo pendolo,
, con cui facevano volare ingenti tesori da un angolo all'altro d'europa.
, come se avessi qualche cosa da nascondere. 3. locuz.
= voce dotta, lat. adoptàre (da optare 'scegliere '): termine
degli adottativi. = deriv. da adottare. adottato (part.
un bellissimo giovane,... adottato da tutta la città come publico figliuolo.
detto « combinazione giglio », adottato da quando la contessa si era stabilita a
. ant. adozione. bartolomeo da s. c. [sallustio volgar.
volgar., 2-12: or che è da dire della procreazione de'figliuoli, o
figliuolo adottivo. palazzeschi, 4-220: da romana adot tiva le era
) fra persone che non sono legate da un corrispondente vincolo naturale.
corrispondente vincolo naturale. bartolomeo da s. c. [sallustio volgar.
! = voce dotta, creata da takamin nel 1903, sul latino ad
maggior fermezza adria, che valse / da sé nomar l'indomite acque salse »
= variante di adrìaco, adridtico (da adria). adrìàtico, agg.
ed adre, / fior sparge e fronde da la mano ebuma. idem, 932
191: le bolle, / cui rossicce da pria, più scure ed adre /
presenta il fenomeno dell'assorbimento (terra da follone, floridina, argilla, allumina
contatto. = deriv. da adsorbire. adsorbire, tr. {
= voce dotta, comp. da ad e stratum, creata recentemente sul
iii-397: sembra la vita, che da noi sen fugge, / onda del nilo
, della stessa formazione di aduggiare, da uggia (v.).
piante natie. = deriv. da aduggiare. aduggiante (part.
ed alquanto freddo; il che per esser da altissimi edifizi, e generalmente di pietre
, quasi aug- giato, più che da propria cattiva qualità gli avviene. soderini
sopra aduggia. = deriv. da uggia (v.) 'ombra nociva
allignano. pirandello, 5-143: ormai da circa due mesi si trascinava così la
di prigione 0 di chiostro, aduggiate da altre muraglie grige. ojetti, ii-77
cardarelli, 4-116: il giardinetto aduggiato da melanconici eucaliptus. bacchelli, 9-10:
i covoni fradici di una mietitura aduggiata da troppe piogge. 2. ant
bella mostra. = deriv. da duglia 'corda a doppio ', dal
doggià * avvolgere a doppio '(da cui lo spagn. aduja e adujar)
adunghiare. ariosto, 10-103: ma da tergo l'adugna [l'aquila],
sangue avido bee. = deriv. da ugna (v.).
adulano alla moltitudine del popolo. bartolomeo da s. c., 36-7-10:
salute dipende per lo più dalla gola e da tanti guazzabugli,... che
, in una statua) in modo da lusingare la vanità; far più bello
, che ti sarà dato in quell'atto da sostenere?... non ti
perlacea. = deriv. da adula, nome di un gruppo delle alpi
. - anche al figur. bartolomeo da s. c., 36-8-4: alli
[di fiori] / che per esser da lei mirato e colto / non le
. in modo adulatorio. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
monastero, nel ricever visite di complimento da persone di fuori. [ediz. 1827
corteggiata al di dentro, visitata adulatoriamente da alcuno di fuori]. =
elogio di cortesia. bartolomeo da s. c., 36-7-1: adulazione
poco nascose; anzi palesi e conosciute da ciascuno. tasso, n-iii-844: dolcissima cosa
i-337: ma il tasso è più da biasmare... dicendo che la nobiltà
le forme dell'adulterio. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
ancor di adulteramento. = deriv. da adulterare. adulterante (part. pres
niuna delle donne de'ghibellini, né da altri vollero che adulterate fossero. 3
era a troia. s. bernardino da siena, 432: ogni troppo si versa
lo amore adulterato, è una rovina da 'l vedere a 'l tatto. ricettario
iv-3: la porpora adulterata può agl'inesperti da lontano piacere a par della vera,
macchiato d'adulterio; adulterino, nato da adulterio. - anche al figur.
. - anche al figur. guido da pisa, 1-78: uno che era nato
le qualità ed a farlo credere altro da quello che è. 2.
, i-271: quello ch'è molestato da tanta volontà carnale..., non
vita in adulterìa. = deriv. da adultero. adulterino, agg. e
figliuoli legittimi, ma adulterini. andrea da barberino, 183: comandò a
agostino volgar., 1-1-74: lucrezia è da loro reputata tale, che non si
tale, che non si potè maculare da alcun consentimento adulterino. leone ebreo,
finsono il bellissimo fanciullo ganimede esser rapito da love per adulterio. carducci, 368
su le ruine / roma libera fia da l'adultèro. = lat.
legge dello apostolo è giudicato. giovanni da samminiato, ii-38: la bellezza ha
. = lat. adulter (da adulterare) 1 adultero; falsificatore '.
ha raggiunto lo sviluppo completo (da 20-22 anni circa, fino alla vecchiaia)
spetto fanno i pargoletti amori, / che da la maestà de gli otto lustri
1-319: la vita che l'uomo conduce da fan ciullo è troppo dissomigliante
fan ciullo è troppo dissomigliante da quella ch'ei deve condurre da
da quella ch'ei deve condurre da adulto. de sanctis, ii-259: essendo
essere un animale adulto, reso scaltro da una lunga esperienza. 3.
massa d'una qualche cieca materia sospinta da una forza vorticosa b. croce
aria di minaccia. = deriv. da adunare. adunanza, si. riunione
niun'altra cagione sia lodevole il ritirarsi da le adunanze de gli altri, se
e magazzini. = deriv. da adunare. adunare (ant.
, 96-20: se le parole che sono da dire in prima tu vuoli inforzatamente congiungere
d'esse medesime traghe quelle che sono da dire poi. ristoro, vii-2-4 (234
che se convengono a ciò. bartolomeo da s. c., 11-7-5: ad
lucente, che non si disuna / da lui né dall'amor ch'a lor s'
col materiale, è divenuta così diversa da quelle [de'selvaggi e dei bruti]
mille de soi con forcuni. bartolomeo da s. c., 3-1-9: reca'
purgando move, / si aduna qui da tutte le contrade: / ogni sozzura
delle forme increate sorgevano in me favorite da quel silenzio medesimo in cui s'adunavano
= lat. adunare (comp. da ad e dalla radice di unus nel
un'ispezione. = deriv. da adunare. adunato (part.
: se natura o arte fe'pasture / da pigliare occhi, per aver la mente
cose, per lo più diverse e da più parti). - anche al figur
forza adunchesi. = deriv. da adunco. aduncato (part.
la messaggiera peregrina [la colomba] / da l'alte nubi a la città s'
di prendere. panzini, ii-545: da un lato, nel suo studio,
adunche, ricordano un qualche uccello da preda. ojetti, i-51: molte donne
aveva pronta e affilata la sua falce da mietere, che insinua la punta adunca
dotta, lat. aduncus (deriv. da ad e uncus * uncino '
. adugnare. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
giro appunto per cogliere sul fatto qualcheduno da potersi riconoscere, e tenerlo in petto
(262):... qualcheduno da potersi riconoscere, e appostarlo, e
il cervelletto. = deriv. da unghia (v.).
la rifinitura ultima del loro lavoro: diffusa da un verso di orazio (sat.
si deano [li giovani] adusare da giovani a ben fare sì che elli lo
ant. temperare, limitare. francesco da barberino, i-48: far [conviene]
lat. * adusar e (deriv. da usus 'uso; pratica; esperienza '
ant. auser e provenz. ausar (da cui la forma ausare dell'ital.
giamboni, 7-46: in questa schiera sono da mettere giovani adusati. bartolomeo da s
sono da mettere giovani adusati. bartolomeo da s. c., 22-5-5: spesso
secchino. = deriv. da adusto. adustézza, sf. ant
loro temperamento. = deriv. da adusto. adustióne, sf.
esso allume nativo può essere talmente inviluppato da particelle di zolfo, che facendosi queste dissipare
voce dotta, lat. adustió -ónis (da adustus, participio pass, di adurère
adustivaménte, avv. disus. in modo da ardere, inaridire. libro delle
., 2-14: l'acqua salsa è da schifare..., imperciocché quella
delle piante. = deriv. da adusto. adusto, agg.
, 19-17: né con più forza da l'adusta arena / sospese alcide il gran
. marino, 5-70: dal caldo e da la sete adusto / cerca ov'empir
; riarsa, quando il legno fu preso da gran calore; adusta, quando
segni. ojetti, i-543: che proprio da questa adusta e bellicosa romagna abbia da
da questa adusta e bellicosa romagna abbia da venire tanta dolcezza all'italia? paolieri
grosso, /... / da non esser da tutto il mondo mosso;
/... / da non esser da tutto il mondo mosso; / verrà
con due zampe aduste come due ferri da calza. ojetti, ii-125: questo popolo
dcoisó? 'cantore, poeta '(da àei8oì 'canto'); cfr
ventilazione. arila, 14: da aere i moderni scienziati hanno fatto aeraggio
elevarsi nell'aria. = deriv. da aere-, cfr. fr. aérer (
nocivi). = deriv. da aerare-, cfr. fr. aérateur (
in automobile. = comp. da aero (abbrev. di aeroplano) e
= voce dotta, deriv. da aerare; cfr. fr. aération
e sereno e onne tempo. giacomo da lentini, ii-99: a l'àre chiaro
te, ma ciascun sospira? francesco da barberino, 64: vento soave..
e l'importuna nebbia / compressa intorno da rabbiosi vènti / tosto conven che si
, se esso fu dolente non è da dimandare. buti, iii-361: i luoghi
vide lo lume divino. s. bernardino da siena, 344: [la
corpo luminoso che si troverà essere occupato da più grossa aire apparirà di minore grandezza,
in aere è questa, trovata nuovamente da voi? tasso, 13-69: già
guidati dal senso e dalla imaginazione, da qui ne nasce che più de gli
.. veduto figliuoli di valentissimi cittadini da piccioli porgere optima indole, avere in
, 3-384: se la persona amata da noi ci si mostra con buon viso,
, provenienza '), incrociatosi con air da aere 'aria '; la locuz
. = assai probab. deriv. da aere2 'maniera ', a cui
aeremoto. — comp. da aere-e moto, sul modello di terremoto (
= voce scient., comp. da aere-e (parenchima. aèreo1 (
se fosse tale, in vece di passar da un corpo all'altro, volerebbe subito
eolo irato il figlio / l'aereo pin da le radici schianta. idem, 27
panzini, ii-269: [la faggeta] da aerea e ben verdeggiante selva fu mutata
e pomo- dori, come si passasse da uno a l'altro di cento aerei
i-186: l'anima preferisca in poesia e da per tutto, il bello aereo,
che di aereo e fuggitivo si stacca da queste fragili creature. carducci, 465:
di vari edilìzi terminati ne'lor nascimenti da una sola linia, come sarebbe il vedere
sarebbe il vedere molti edifizi di là da un muro. 11. flotta
parte ad aumento della flotta aerea: da 1900 aeroplani a 3000. =
agg. lat. àérius, deriv. da aér, àéris (gr. àéptoi
àéris (gr. àéptoi;, da dtfjp): è attestata in alcuni codici
di rame, di bronzo * (da aes, aeris * rame, bronzo '
aereoplanato, agg. percorso da aeroplani. -anche al figur.
= voce scient., deriv. da aeri- (da aere) e -colo (
scient., deriv. da aeri- (da aere) e -colo (da colère
aeri- (da aere) e -colo (da colère 'abitare'), come regnìcolo',
= voce scient., comp. da aer (e) -e idrofillo.
dotta, di formazione moderna, comp. da ammanante di aero-primo elemento di parole composte
= voce dotta, comp. da aeri- (da aere) e dalla terminaz
voce dotta, comp. da aeri- (da aere) e dalla terminaz. verbale
in gas. = deriv. da aerificare', cfr. fr. aérification (
= = comp. di aeri- (da aere) o aerei- (da aereo)
aeri- (da aere) o aerei- (da aereo) e la terminaz. -forme
. = voce scient., comp. da aero- (gr. dwjp dépo; '
dal gr. dcepo- (deriv. da àrjp 'aria ') e paxttjpiov '
l'ossigeno libero. = deriv. da aerobio. l'umanità del '900
olio... per preservare i vini da fermentazioni aerobie. = fr. aérobie
fr. aérobie, voce scient. introdotta da pasteur (nel 1875), deriv
= voce scient., comp. da aero-e dal gr. 31065 -óvt05 (
. dal gr. dcépo5 (deriv. da dtfjp 'aria ') e -3i&ok
littré), ingl. aerodynamics (adottata da p. s. langley nel 1891
: detto di vetture foggiate in modo da offrire la minore resistenza possibile al mezzo.
di autobus, filobus, ecc., da aero- (abbrev. di aeroplano)
ma denso di folla multicolore, e illuminato da grosse lampade da difesa costiera.
multicolore, e illuminato da grosse lampade da difesa costiera. = comp.
difesa costiera. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
. = voce dotta, comp. da aero- (gr. dwjp àépo? *
promuove e favorisce la costituzione di aerocentri da turismo e sport. = voce dotta
. = voce dotta, comp. da aero- (abbrev. di aeroplano)
di aerocisti. = comp. da aero- (gr. dtfjp dépoq 'aria
.). = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
= ingl. aerodyne (comp. da aero-, dal gr. àr) p
, nel 1902): comp. da aero- (gr. dwjp dépo; '
= voce dotta, comp. da aero- (gr. dw) p àépo
'aria ') e tpaylct (da qjayetv 'mangiare '). aeròfago
. -gi). medie. affetto da aerofagia. -per estens.:
. = voce dotta, comp. da aero- (gr. dtf) p ótepo
= voce scient., comp. da aero-{aere) e filo (dal gr.
= voce scient., comp. da aero- (gr. dtfjp àépo; *
dell'atmosfera. = comp. da aero- (gr. dtfjp dcépo5 * aria
= voce scient., comp. da aero- (gr. dev) p dcépoc
aerofobo. = deriv. da aerofobo. aeròfobo, agg.
aeròfobo, agg. medie. affetto da aerofobia (ed è sufficiente un soffio
all'aerofono. = deriv. da aerofono. aeròfono, sm.
musicali il cui corpo vibrante è costituito da una colonna d'aria (tromba,
sorgente sonora. = comp. da aero- (gr. àfjp àépo " *
. = voce dotta, comp. da aero- (gr. àf] p dépo-
') e qjóposufi, deriv. da epépco 'porto '. aerofotografia
aerofotografia, sf. tecnica per fotografare da bordo dei velivoli; fotografia eseguita dall'aereo
di aerei. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
combacianti, dà il rilievo esatto preso da bordo di aerei). cfr. fotogrammetria
elicoplani). = comp. da aero- (abbrev. di aeromobile o aerodina
rografo. = deriv. da aerografo. aerògrafo (anche areògrafo
per via aerea. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
navigazione aerea. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
pietra meteorica (costituita per lo più da silicati ferro-magnesiaci). settembrini
dell'universo, finché avvicinati ed attirati da un pianeta o dalla nostra terra,
= voce scient., comp. da aero- (gr. dfjp dépoc '
= voce scient., comp. da aero- (gr. dwjp dépoc
n). = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
— voce dotta, comp. da aero- (gr. àfjp dtépo? *
. umore zuccherino, ricavato mediante incisione da alcune piante (della calabria e della
. lat. aerium mel (registr. da virgilio). aerometrìa (disus.
aria e forzare il vino a fluire da un vaso nell'altro, secondo i principi
= voce dotta, comp. da aero- (gr. dwjp àépo? *
sm. strumento per determinare le correzioni da apportare alla misura del volume di un
pressione e temperatura. = deriv. da aerometria; cfr. fr. aéromètre (
cose o persone, capace di sollevarsi da una superficie d'appoggio e di ritornarvi,
= voce dotta, comp. da aero-e mobile, sul modello di automobile
di aeromodellismo. = deriv. da aeromodello, con il sufi. -ismo.
sportivo. = voce comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
.). = comp. da aero- (gr. drjp àépo? '
del volo. = voce creata da f. t. marinetti nel 1926:
t. marinetti nel 1926: comp. da aero- (abbrev. di aeroplano)
detta fra noi comunemente galleria, pendente da un aerostato, e dentro essa quasi naviga
(nel 1784): comp. da aero- (gr. dwjp àépo?)
influire sullo stato degli uomini? e da che cosa ella deriva? dal caso.
guardia. = deriv. da aeronauta; cfr. fr. aéronautique (
un aviatore. = deriv. da aeronauta. aeronavale, agg.
ad unità navali. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
trasporto dei viaggiatori. = voce coniata da muzio muzi nel 1838, comp. da
da muzio muzi nel 1838, comp. da aero- (gr. dwjp dépoc;
navigazione aerea. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
parco di aeromobili. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
fotografie). = comp. da aero- (abbrev. di aerografo) e
netti). = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e
atmosferico). = comp. da aero- (gr. dtfjp àépoi; *
, iv-io: aeroplano, è l'apparecchio da volo più pesante dell'aria, contrapposto
al dirigibile, che è l'apparecchio da volo meno pesante dell'aria. in origine
) erano audaci sperimentatori che costruirono apparecchi da volo librato, o volo a
(planeur), con cui si lanciavano da pendii. idem, ii-301: vedendo
e i due aviatori erano stati arrestati da quelle autorità. tombari, 2-154: l'
roteava sempre con un ronzio sordo e potente da calabrone. moravia, vii-255: l'
. aeroplane, voce coniata nel 1866 da fr. h. wenham: comp.
, dal basso lat. planare, da planus). aeropoesìa, sf
del volo. = voce coniata da f. t marinetti: comp. da
da f. t marinetti: comp. da aero (abbrev. di aeroplano)
delle merci (gli aeroporti sono costituiti da un vasto campo pianeggiante con piste in
. = voce dotta, comp. da aero- (abbrev. di aeroplano)
trasporto della posta. = comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e