. = voce dotta, deriv. da electromagnete-, cfr. fr. electromagnétique
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
di un radicale. = deriv. da elettromero. elettròmero, sm. chim
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
al quale viene comunicato il potenziale da misurare, ri spetto al
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
(per la sua facoltà di passare da un atomo elettricità), dal
contrazioni muscolari. = deriv. da elettromiografia. elettromiogramma, sm.
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
carrelli ciascuno su due assi, azionata da motori elettrici alimentati dalla corrente di linea
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
di curvatura di un organo vegetale provocato da una corrente elettrica (e avviene indipendentemente
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
acquista un elettrone libero quando viene accelerato da una differenza di potenziale di un volt
moderna). = deriv. da elettronico. elettrònico, agg.
macchine elettroniche che fanno tutti i calcoli da sole, scusi? il ragioniere strizza
senza un senso compiuto, e che escono da uno dei tanti compilatori elettronici.
= voce dotta, comp. da elettro (dal tema elettrico, elet
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
centrifuga o a elica, azionata da un motore elettrico (viene usata per
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
puntura eseguita con un ago che funziona da elettrodo per fare agire l'elettricità in
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
speciale lavorazione in forni elettrici in modo da renderli quasi privi di porosità, resistentissimi
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
un conduttore isolato): è costituito da un'asticciola metallica terminante da una parte
è costituito da un'asticciola metallica terminante da una parte in una sfera e dall'altra
. - elettroscopio condensatore: è costituito da un comune elettroscopio nel quale la sferetta
nel quale la sferetta è stata sostituita da un piatto di rame al quale si
quale si sovrappone un secondo piatto sostenuto da un manico isolante e separato dal precedente
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro [ne \. e sincrotrone (
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
fra due parti di un liquido separate da un setto poroso: il liquido si muove
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
di una membrana. = deriv. da elettrolisi, con inserzione del gr. otevó
di un elettrolito (ed è provocata da un addensamento dei dipoli costituiti dalle molecole
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
attua facendo attraversare una parte del corpo da correnti elettriche di cui sono note le
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
su legno o su metallo di caratteri da stampa, ecc., mediante la galvano-
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
da essa dipende). busone da gubbio, 68: figliuolo mio, non
non ti sia fatica quando tu sarai da lui corretto. boccaccio, dee.,
conscienzia tua che bisogni. s. caterina da siena, v-92: carissimi figliuoli in
, 16-ii-259: il maestro fra simone da cascia, figliuolo del convento di s.
di una pianta. s. caterina da siena, i-151: èvvi rimasta la radice
, e però ha messo il figliuolo da lato. palladio volgar., 12-8
1-73: lasciano crescer su quelle messe da piè, che tolgono il rigoglio a
in tutte le loro orazioni. bartolomeo da s. c., 8-2-9: a'
vista, né discemere li figliuoli della luce da quelli delle tenebre. -figliuolo
, ii-123: quando e'si va da un babbo o da una mamma / ch'
e'si va da un babbo o da una mamma / ch'abbia parecchi figlioletti
in braccio il fìgliolin suo bellissimo, da due famigliari accompagnata nella sala venne.
noi faremmo sì fatti figlioloni, / da compensarne bacco e carnevale. baldini,
loro matrimonio contrassero. = comp. da figlila] e uomini. figmentato
vasto basamento. = deriv. da figmento. figménto (ant.
e celebrata di sonori versi. erasmo da valvassone, 1-11-40: ma sotto tai figmenti
, materia della cosa creata ': da fingère 1 formare, plasmare ',
figóne, sm. ant. uomo da poco, cialtrone. grazzini, 2-287
schiavo, che altri se ne abbia da vergognare? lomazzi, 279:
figulai antichi. = deverb. da figulo. figulèio, sm.
infino i battilani e i figulei / comprano da costor per quattro giuli / titol
voce dotta, femm. di figulinus, da figùlus 1 vasaio '. figulinàrio
idolatria. = deriv. da figulina. figulino, agg.
= voce dotta, lat. figulinus, da figùlus 1 vasaio '. figulo
hai fatto così. s. bernardino da siena, 689: saranno rotti come
= voce dotta, lat. figùlus, da fingère 1 plasmare con l'argilla '
ch'è tutto enfocato, / aira da sole fatta relucente, / de lor forma
amore e l'opera perfetta: / da questo terzo retta / è vera leggiadria
a dite dell'inferno s'assomiglia. da porto, 1-96: non so chi sia
intorno alla grandezza e figura di che ha da essere. bertola, 83: indi
imbruna e poi vien bianchi. piero da siena, 4-31: venir veggio un colle
, in palandrana, aveva una figura da don abbondio, con folte sopracciglia irsute
sua fisionomia, giudica i costumi dello uomo da la apparente convenienzia che egli ha con
dimostra. accetto, iv-155: come da ulisse si dissimulava il dolore quando in
ha dimostrato come per lo segno fatto da virgilio vedesse sotto l'acqua una figura,
ravvisarle, alcune avendo il volto nascosto da un velo di nebbia, altre celato
velo di nebbia, altre celato invece da maschere dipinte, in cui il sembiante
-figura piana: regione di superficie limitata da una linea qualsiasi chiusa. -figura solida
chiusa. -figura solida: volume limitato da superficie. -figure simili: quelle che
superficiale è quella superficie che è contenuta da uno o da più termini lineari: se
superficie che è contenuta da uno o da più termini lineari: se solida, è
, è quel corpo che è contenuto da uno o da più termini superficiali.
corpo che è contenuto da uno o da più termini superficiali. redi, 16-iv-283
è nettamente distinto da quello di figura quadrata: che l'
, dipinta o in rilievo. giacomo da lentini, 2-20: avendo gran disio,
o le figure che sono ammirate da le genti. vasari, iii-513:
ancor vedere / comporsi la pittura, / da ogni lato una figura. -in
san giovanni: e del contado di là da fiume d'arno si prendono alla coscia
non è copiare né rifare, come chi da una figura di cera ne ritrae un'
le donne procedono a scossette come sospinte da un congegno di orologeria; i fazzolettoni
come di'... s'i'trovassi da vendergli bene, gli venderei tramendua.
la nona figura, / e sei da men della sua antecedente, / va,
susseguente. cavalca, i-120: avendo impreso da quelli malefici quest'arte maladetta, tornò
l'uomo è figura / dal tempo e da l'età corrotta e vinta, /
/ la femmina diabolica fattura. bianco da siena, 87: amando quello che
nella memoria, nel cuore. giacomo da lentini, 2-9: com'om che tene
languente, o per conoscersi una figura da comparir meglio in lontananza. cesarotti,
nome. lucerna è un altro borgo da cui non solo la sua valle si denomina
attrice, e sarebbe stata una figura da tragedia. -fare la prima figura:
carte, ciascuna carta non numerale contraddistinta da una figura (nelle carte italiane,
nova dieta per fe- gura / che da materia no se transfegura / e coll'altra
cose prodotte dal fuoco, dal mare, da la terra, e da l'aria
dal mare, da la terra, e da l'aria; percioché la grana imita
dividono, secondo il punto di vista da cui ci si pone nell'analizzarle,
, non sapesse denudare le sue parole da cotale vesta. bembo, 2-20: né
che io ho nominato figure, sono e da cicerone e da altri eccellenti autori chiamati
figure, sono e da cicerone e da altri eccellenti autori chiamati ornamenti e splendori
attraverso la ricreazione del procedimento linguistico, da una parte, una più profonda intelligenza
intorno alla superficie del corpo, procedente da concorso di lineamenti. e perché il nome
con una perspicuità molto maggiore, che da una analisi generale non possa esser data
casa è bruciata di notte? sono figure da far fare? -apparenza, impressione,
che ti venga del bene! sono cose da ridere; ma cose che qualche volta
e arrossì suo malgrado, quasi avesse da vergognarsi lui. -dopo tanto chiasso, perdere
: molt'altri studiosi e contemplativi orientali da me domesticamente trattati, sono uomini,
fatta da lui nei nei gran teatri della letteratura e
matta? io vi ho fatto ridere dietro da tutto 11 paese? michelstaedter, 449
alle mie colture, faccio delle figure da ignorante che consolano. bariti, 8-113
delettanza e vivo senza core. rinaldino da montalbano, 884: giunse rinaldo col
locale] ingombro per tutti i sensi da enormi credenze, da armadi colossali,
per tutti i sensi da enormi credenze, da armadi colossali, da tavole sterminate;
enormi credenze, da armadi colossali, da tavole sterminate; e solcato in ogni ora
ogni ora del giorno e della notte da una quantità incognità di gatti bigi e
testa il chiodo di comprare un cavallo da attaccare a un barroccino: un cavallo di
immaginare; narrare poeticamente. guido da pisa, 1-181: di questa rapina di
della sua commedia. s. bernardino da siena, i-376: fa'conto che
e fa figura di borgo, che da sito a sito va mutando nome.
siete dell'animale che si lorda. giovanni da fécamp volgar., xxi-630:
buono sotto alcuna figura parlare. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
segneri, i-13: oggi in figura corteggiato da tutti, amato, adorato; dimani
nascosta sotto le falde d'un cappellaccio da contrabbandiere o da mago. -fare
falde d'un cappellaccio da contrabbandiere o da mago. -fare una figurona,
quello animalaccio un bel vedere, accompagnato da quelle due figuracce, e fu comportata
si è detto, era una certa figuraccia da non pensare a nulla,..
nere, tutte imbacuccate in due sacchi da carbone, le quali correvano dietro a
: a ninetto scappa invece un po'da ridere, pensando alla figuraccia del principale
immagine, rappresentazione, simulacro '(da fingère 'formare, rappresentare, raffigurare'
cenciame per ridurlo figurabile in carta da scrivere? 2. che può
non può. = deriv. da figurare. figurabilità, sf. l'
principio, cioè il punto al più distante da lui, che è il suo mezzo
suo mezzo, e il secondo mezzo è da quel punto più distante fino al ritornare
femmina formale, e non figurale, ha da essere la virtù. montale, 4-142
allegorico. - anche sostant. zanobi da strafa [crusca]: se noi volemo
chiesa di cristo. 5. bernardino da siena, ii-208: tre sono le
quegli medesimi spiritualmente e veramente. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
lor figuraménto. = deriv. da figurare. figurante (part.
van d'essere al vivo espresso / da man più dotta e con più bel colore
, 5-iii-148: federico augusto... da quei che hanno la fortuna di conoscerlo
; parata con l'antico abito della madre da « marchesa matilde di toscana » in
« marchesa matilde di toscana » in modo da figurare, viva, timmagine effigiata nel
ierusalem celestiale. sacchetti, 345: da l'a a l'o disvaria marte
scabroso e lubrico addirittura, quando aveva da figurare trasporti d'amore e di desiderio
e senza sale figurava atteone, assalito da cani di pezza e di cartone.
io sia desto. tasso, 6-78: da tai speranze lusingata (ahi stolta!
passata intorno al motivo della galleria da dipingersi per sentirne il vostro parere,
e fragranze, o mia luisa, / da l'orror di que- st'ombre ti
lasciar credere. carducci, ii-10-161: da quel che mi scrivi panni poter comprendere
e il sospetto materno naturalmente ti figuravano da principio. ferd. martini, ii-1-981:
..., massime quando furono sgusciati da una crisi. cicognani, 2-42:
l'età del giudizio e sai distinguere da te quel che va fatto. hai
e pie donne ne asseriscono rivelato loro da dio: il che troppo è lontano
veramente tormentata dal timore di venire sgridata da lui, ma vi rimaneva! montale,
ma ripeto che non c'è nulla da fare. — spiccare, risaltare
tasche del tedesco scappava fuori una custodia da sigarette, su cui curiosamente figurava un
= voce dotta, lat. figurare (da figura); cfr. fr. figurer
simbolico. ottimo, i-252: figuratamente da nere e da bramose cagne sono cacciati
ottimo, i-252: figuratamente da nere e da bramose cagne sono cacciati e dilacerati.
. davila, 255: facevano divolgare da uomini eloquenti ed efficaci, ora figuratamente
: i canonici regolari lateranensi figuratamente vengono da leviti, i quali andavano vestiti del-
contengono, ma al tutto, e da quello avere il suo libro dinominato,
). = deriv. da figurativo. figuratività, sf. raro
scultura, ma la differenza non è tale da farle escludere dalle arti figurative.
arti figurative. = deriv. da figurativo. figurativo, agg.
: io non dipingo più quadri figurativi da parecchi anni. — che è ornato
natura o funzione di simbolo. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
con figurative parole. s. caterina da siena, 339: tucti e'misteri
e padrona di tutto quanto posseggo, da che io stesso sono ormai cosa tua
non ci sarebbe, per una moglie, da stare troppo tranquilla; è sempre bene
] o estrema provincia d'italia, da quella banda dove il sol nasce, figurata
profondamente nella realtà dell'uomo figurato, da dare di lui una specie di radiografìa intellettuale
figure; plasmato, foggiato in modo da costituire una figura. dante, purg
dal padrone. lanzi, ii-152: è da sapere che i primi suoi studi furono
significata, come il sole è significato da la figura del cerchio e la luna da
da la figura del cerchio e la luna da quella del mezzo cerchio. b.
15-i-14: dante scrive la partita dell'uomo da la selva oscura della confusione; la
gli onori e quel delle ricchezze, figurate da lui per quelle tre crudelissime fiere,
analogia o associazione a un concetto diverso da quello significato nell'accezione propria; che
di pensiero e di parola, costituito da figure (un linguaggio, un discorso
a'buffoni di mestiere, a'buffoni da conversazione gli equivoci, i giuochi di
, allegoria, metafora; linguaggio costituito da figure. dante, conv.,
nell'orazione chiamano figurato, con maniera da ridersene e insieme con enfasi, cioè rappresen
/ che s'or, c'ho sì da lungi i miei guerrieri, / sento
fia quando vedrò del vago aspetto / accampar da vicin quei raggi alteri, / che
quei raggi alteri, / che figurati sol da i miei pensieri / m'han'arso
: eppur que'sogni e quella demenza, da cui ora trattiamo di scuotere i fedeli
di volontà eroica. 8. costituito da gesti, movimenti opportunamente eseguiti e coordinati
] è fastidioso, questo ignobile e da brigatelle, quest'altro troppo simplice, quest'
hanno ordinato e'santi passati si lascia da canto. caporali, ii-78: incominciava
vii-611: ma ritornando alla divisione fatta da noi da principio, della voce,
ma ritornando alla divisione fatta da noi da principio, della voce, e de
l'infermi. boccaccio, viii-3-126: da que'cotali... furono stimati
pensata come fatto per se stante, estraniato da un decorso e da una correlazione di
stante, estraniato da un decorso e da una correlazione di fatti, è concetto erroneo
di un sogno sono procreate e intrise da una dominante esperienza della veglia.
, ma che gettava di bronzo le fatte da altri. 2. figur.
per questa via. = deriv. da figura. figureggiato (part. pass
morti. di giacomo, i-529: da per tutto... sedie dalla impagliatura
verniciata di bianco, istoriata nel mezzo da figurine di cavalieri in parrucca e codino,
27: io ho imparato... da coloro i quali fanno le figurine di
, incidono di cuori fioriti le stecche da busto delle loro promesse spose, cavano
, cavano dal legno d'ulivo la figurina da mettere sulla conocchia, e con lo
di presepio (e può essere sostituita da un'immagine incollata su cartone eritagliata).
servi, ove i venditori di figurine da presepio indugiavano sin oltre l'epifania.
.. le parole sono anche illustrate da una figurina dell'arte gentile, piangente
infantile, in serie di vario argomento da inserire in collezione. panzini, iv-261
, larvata forma di sconto, concesso da alcune ditte ai compratori i quali trovano,
essersi fatta una personalità provvisoria e tutta da sola. in certune, questo arriva
che son fantocci veri, / detti da noi di sopra. 2.
di tanto e sì franco rigiro ha da essere toscano. moniglia, 1-iii-63:
1-2-88: e questo è il figurin da porre allato / a una ragazza di
: quando, o mio creditore, da un tempo in qua / la strana metamorfosi
figura in nero o a colori, eseguita da disegnatori specializzati (detti figurinisti),
più di taglio nuovo e inedito, lanciato da una casa di mode per una stagione
avete voi ricevute le due nostre inviatevi da milano, l'una con un involto contenente
dai figurini di un vestiarista teatrale o da una tela di hayez. alvaro,
figurino delle guardie civiche del '47, posto da mameli su 'l capo all'italia,
e cappellaccio rivoluzionario, dimettendo il figurino da viaggiatore in pastrano a mantellina e tuba
« kaki » irreprensibile, non hanno da invidiare ai più eleganti figurini militari britannici.
: ché voltaire mandava già il figurino da parigi. dossi, 303, il
dotta, lat. scient. figurismus (da figura * figura, allegoria');
ritrattista. algarotti, 1-90: è da credere che se ne valessero parecchi figuristi
seguace del figurismo. = deriv. da figura; cfr. fr. figuriste (
lirica ». = deriv. da figurista. figuro, sm.
i pigliapoco. pananti, i-116: scorgo da un uscio venir fuori / quei bei
spalancando gli occhi, si videro circondati da una masnada di brutti figuri, neri come
di me ed io mi trovo circondato da sette o otto figuri, armati fino
quattro spilli, vestito come un figuro da moda e spiritoso del pari.
fila, sf. linea formata da più persone, animali o cose collocate
, gli ordin dispone, / e da fronte e da tergo, e a destra
dispone, / e da fronte e da tergo, e a destra e a manca
serdonati, 9-133: si deliberò di chiudere da ogni parte l'uscita e sforzare i
uscita e sforzare i nostri rinchiusi, come da una fila di reti, colla fame
due file d'alberi opposti erano congiunte da vari rami di vite selvatica, i
continuata fila di montagne alpestri, che da quello lo dividevano. viani, 13-135
... ciascuna di queste battaglie da per sé imparare a tenere l'ordine
nelle file della democrazia, era minato da un sospetto di inadeguatezza negli uomini che conducevano
una lunga fila di anni lo dividesse da fatti e persone, che gli tornavano
marin. linea di fila: convoglio formato da più imbarcazioni che navigano una dopo l'
stessa velocità (e può essere scortato da mezzi armati). dizionario di marina
file tese, per farvelo fare segretamente da altri. 10. locuz.
ogni giorno. landolfi, i-376: da una tal monacella non si poteva cavare
recava alla commedia, egregiamente allora rappresentata da una compagnia di comici francesi. de
la fila prima di confessarsi, tanto da sgattaiolare via appena assolti. tecchi,
era stata sempre la sua disperazione: da soldato, da studente, da viaggiatore.
la sua disperazione: da soldato, da studente, da viaggiatore. eppure dovette
: da soldato, da studente, da viaggiatore. eppure dovette farla anche lui
. -fila indiana: quella formata da più persone che procedono a uno a
, un aeroplano solo che sembrava far da guida. -in fila: uno
lunghe file a'venti / pioppi animati da l'estiva sera! d'annunzio, i-459
: con certe sue spinte e gomitate da alpigiano, riuscì a farsi largo, e
armati... si misero in fila da ambe le parti della strada. tassoni
in prima fila con un sangue freddo da fare invidia a un vecchio soldato.
file delle scolaresche. = deriv. da filo, attraverso il collettivo plur. {
mente filabili. = deriv. da filare1. filacca, sf.
lu'buratta. = comp. da filippa * vulva 'e dal suff.
fu sorpresa in questo punto la giovane da emorragia, e però facendo uso della cordellina
specie di tessuto sottile e leggiero, ingommato da una parte, vellutato dall'altra e
dal lat. volg. * filàcea, da filum 'filo '. filàccica
dura e soda scorza si trae legname da abbruciare, sotto questa sono filaccichi da
da abbruciare, sotto questa sono filaccichi da far lino, e con esso, macerato
. plur.: fila che spicciano da panno rotto o stracciato o tagliato,
dove sedemmo. = deriv. da filaccica { filàccico). filàccio,
psiche! 2. filamento ricavato da fibre vegetali, spesso impiegato come fibra
fibra tessile. garzoni, 1-908: da questi [bozzoli] si cavano filacci,
, se ne fanno filzate, overo coperte da letto imbottite. -sfilacciatura di
un grosso amo; viene usata sia da terra sia da bordo di un'imbarcazione.
; viene usata sia da terra sia da bordo di un'imbarcazione. =
filaccióne, sm. marin. attrezzo da pesca, costituito da un filo robusto
marin. attrezzo da pesca, costituito da un filo robusto portante a un capo
lenza, con amo aescato, che raccomandato da un capo a terra si lascia la
a modo di lenza con amo aescato da un lombrico o da un lumacone si
con amo aescato da un lombrico o da un lumacone si lascia tutta notte a
triviali fantasime. = deriv. da filaccia. filadèlfo, sin.
a rammemorare o il passaggio della nazione da schiavitù a libertà o il natale
'che ama i propri fratelli '(da cpixoi; 'amico 'e dc8ex
comp. dall'imp. di filare e da dito (v.).
, lat. scient. filago (assunto da linneo, nel 1735),
dotta, lat. filàginósus, deriv. da filàgó -inis (cfr. filàggine)
in terra,... e che da basso faccino base, per maggior fermezza
3. attrezzo per la pesca costituito da una corda alla quale sono uniti,
voce di origine settentr., deriv. da fila. filagrana, v. filigrana
). 5. caterina da siena, 145: dico che lo schiaccia
di nettuno. = deriv. da fila. filaloro (filaòro)
] sia ridotta in zecca, e da essa rileveranno li filaori e battilori ed
comp. dall'imp. di filare e da oro (v.).
innumerabili fascetti. = deriv. da filo. filaménto, sm.
ed orazio le hanno forbite e rimonde da quel superfluo, da quella troppa scorza,
forbite e rimonde da quel superfluo, da quella troppa scorza, da quelle filaménta
superfluo, da quella troppa scorza, da quelle filaménta. b. croce, iii-25-106
i filamenti esteriori de'follicelli de'vermi da seta. d'annunzio, iv-2-1192: un
-conduttore che in un tubo termoelettrico arroventato da una corrente elettrica è causa dell'emissione
tubo termoelettrico per ottenere che sia percorso da corrente (corrente di filamento).
dal disfacimento di cilindri, oppure composte da muco e pus quando vi sia un'
filamentóso, agg. che è costituito da filamenti; che è formato da materia
costituito da filamenti; che è formato da materia fibrosa. vallisneri, ii-212:
lo scrittore. = deriv. da filare1. filandàia, sf. donna
le filandaie. = deriv. da filanda. filandièra, sf. raro
acqua bollente. = deriv. da filanda. filandière, sm.
italiano. = deriv. da filanda-, cfr. fr. filandier (
. filandaia. = deriv. da filanda. filandra, sf.
3. cascame di lana formato da grovigli di fili variamente intrecciati, provenienti
'(per * filande, da filer 4 filare ').
ed incorrotta. = deriv. da fila. filante3, sm.
. enol. malattia del vino causata da batteri che decompongono lo zucchero e lo
c * che ama i fiori '(da cptxo? 4 amico 'e &v&o <
berlinal filantropésco puzzo. = deriv. da filantropia. filantropìa, sf. disposizione
verso i propri simili, che muovono da un sentimento di solidarietà umana e di
: stavo così gingillandomi con queste filantropìe da turista quando mi mancò il respiro.
pianeta. 2. che muove da un sentimento di fratellanza o di solidarietà
, un ardente amore del bene raddolcito da facili illusioni. nievo, 334: questo
l'illuminismo. = deriv. da filantropia. filantropìstico, agg.
tropica; chi è mosso da un atteggiamento di fratellanza e di
da umanitarismo superficiale, da generico impulso religioso
da umanitarismo superficiale, da generico impulso religioso). muratori
. alfieri, 6-413: tirannia mascherata da filantropa. cesari, 3-2-177: io
al mondo, ed a lei pure, da questo apostolo: ed a questo,
gr. cpiadcv&pcd7to <;, comp. da cpfxog 'amico 'e < 5tv9-pomo
in corsica. = deriv. da filare1. filarco (anche filarca)
(anche cpoaàpxtjc), comp. da cpoàr) 'tribù 'e dal tema
telaio, e la vedeva diventare questa camicia da dieci anni inconsumabile sul suo petto duro
/ e fluide e impervie e intatte mai da morte, / trame onde filan degli
voglio ancora notare una certa osservazione fatta da me nell'arte del filare l'oro
ii-276: in quest'antro... da secoli i cordai filano e attorcono le
con riferimento al ragno, al baco da seta, ecc.). frezzi
ant. montale, 1-123: un pescatore da un canotto fila / la sua lenza
sempre padroni di esso, in modo da essere pronti a trattenerlo. -filare
, la faceva filare sangue. andrea da barberino, 5-1220: tanto si percosse
l'ordito / e '1 più bel da notar fermo e appunto. carducci,
? ghislanzoni, ii-1-268: le fanciulle da marito filavano l'amore sentimentale nei boschetti
, 87: levandomi il bicchier del vin da bocca, /... /
viani, 4-43: a quell'ora da tutti i tubi filava fumo celeste.
iscosse, non tocche, scommettersi tutto da sé, dissuggellar le giunture, filar per
preoccuparsi troppo dei particolari. francesco da barberino, ii-291: se tu fili fila
! -filare in gamba: darsi da fare, essere molto attivo.
1 ridurre in fili ', deriv. da filum 'filo '. filare2
l'uva de dua filari nel mezo disperse da quelle de'dua altri filari dalle prode
, piantò filari di pini, che da amendue i lati l'adombravano. pindemonte
ancorché l'estremità de'labbri sia tempestata da finissimi e picolissimi denti, de'quali
cominciò a vedere schiere di demoni venire da ogni parte senza numero, 1 quali
a filari e filaretti ricorrenti verso terra da alto a basso. 5.
corso, cioè filare, di sopra da questo farò un corso solo intorno.
in file orizzontali o verticali. jacopo da cessole volgar., 1-125: e però
remigio / era tuo padre, ma da lato. -parlisi / come si dee
v.). = deriv. da fila. filare3, agg. che
e discontinue. = deriv. da fila. filarèllo, sm. filatoio
. filatoio di legno che funziona mosso da un pedale. beltramelli, i-237:
infinito. = deriv. da filare1. filarétto, sm.
s'incontrano sono antichi, di mattoni tagliati da cordoni e filaretti di pietra. cicognani
dotta, gr. cpixapyopta, comp. da cptxoi; * amico 'e tfpyopoq
di riferimento. = deriv. da filo. filària2, sf.
nei vasi linfatici dell'uomo, portata da certe zanzare, provocando disturbi circolatori;
. = voce dotta, comp. da filaria2 e dal suff. -forme
-forme (dal lat. -fòrmis, da fórma 'forma '). filarino1
monte formata d'alberese, ma spaccata da un torrente;... di là
paesi tropicali. = deriv. da filaria2. filarmònica, sf.
che esegue concerti di musica sinfonica, da camera, ecc. nievo, 4-179
suonata dalla filarmonica mi fece balzare da sedere. 3. per estens
in cui sono eseguiti concerti sinfonici e da camera. e. cecchi, 5-294
^ tc; * guardia, protezione (da risposta. = deformaz.
limita le conseguenze. = deriv. da filassi. filassiologìa, sf. neol
18-1-384: l'orazione del pandolfini fu da molti tenuta una cosa bella quanto alle parole
con avanti la bara del figliuolo ucciso da lui... dopo avere fatto il
esclamò don abbondio; e, cominciando da perpetua, nominò una filastrocca di persone
susseguono l'uno all'altro. pace da certaldo, 29: torre avea di sopra
duoli. = etimo incerto, da fila, oppure da filare in senso
= etimo incerto, da fila, oppure da filare in senso figurato, con desinenza
a me però... paiono filastrocole da contarsi per passatempo le sere del verno
fate una longa filistrocola delli beneficii ricevuti da papa paolo, a me non farete già
farete già confessare d'avere avuto cosa da lui né pari né maggiore di quella
né maggiore di quella che ho avuto da efestione. aretino, 1-116: è
cicerone fusse vivo e volesse essere inteso da tutti, bisognaria che imparasse a dire:
, 2-46: aveva... da cinque a sei figliuoli tutti disutili, per
una filata. = deriv. da filarex. filataménte, avv.
fatto notaio? = deriv. da filato, in forma intensiva.
'amico 'e àxéxeta 'esenzione da imposte, franchigia ', attraverso il fr
le 'mprese / che si fanno quaggiù da noi tapini / voli di mosche son,
un passo. = deriv. da filattèrio, per etimologia popolare da fila.
deriv. da filattèrio, per etimologia popolare da fila. filatèra2, v.
. davanzali, ii-286: non essendo da filatessa d'argomenti, o belle sentenze
: dice la gente -è egli ora da messa? / ècci oggi a la nunziata
la filatessa dei carrelli carichi, staccati da uguali spazi di luce, si scomponeva per
quelli ribaltati. = deriv. da filata. filatèssera, sf.
.]: 'filatessera ', animaluzzo da cento piedi, poco noto.
poco noto. = deriv. da filare e tessere, con allusione al pettine
, vedrebbe... una coperta da tavola di pannaccio di moravia, alla quale
fiori, con maniche separate e allacciate da bei nastri: una corta gonnella di
di speranza. = deriv. da filato, con sufi, spreg.
; ridotto in fili. guido da pisa, 1-215: queste tre fate depingeano
scia. faldella, iii-76: scivolò da una carrozza una signorina che scambiai per
filato, che peggiorano poco. francesco da barberino, 95: va una donna
lui ancora con tutte le sue ricchezze da niuna altra cosa essere più avanti che
niuna altra cosa essere più avanti che da saper divisare un mescolato o fare ordire
di fare una gammurra a una sua figliuola da marito, per scontare la valuta in
striscioline di simili laminette attortigliate in modo da far supporre che fossero avvoltolate sopra fili
..., l'abborriva incredibilmente da principio. baldinucci, 2-6-267: non
di filatoiaio. = deriv. da filato. filatoiare, tr. ant
essere filatoiate costì. = deriv. da filatoio. filatoière, sm. ant
questa stagione. = deriv. da filatoio. filatóio, sm.
, 189: ha [felsina] filatoi da seta sì ingegnosi / che son per
fiso, non mi levava mai gli occhi da dosso. -girare il filatoio:
a secco? = deriv. da filare1. filatóre, agg.
: lui ancora con tutte le sue ricchezze da niuna altra cosa essere più avanti che
niuna altra cosa essere più avanti che da saper divisare un mescolato o fare ordire
udirete. garzoni, 1-903: de'tiratori da oro, argento, ferro, rame
ferro, rame, e battilori, filatori da oro et argento, e maci- natori
oro et argento, e maci- natori da oro, e indoratori, et inargentatori.
filatura meccanica. = deriv. da filare1. filatorìa, sf. arte
aco, recamatoria. = deriv. da filare1. filatorièro, agg. e
e degli allievi. = deriv. da filatura. filattèrio, sm.
mostrassero alle genti. s. bernardino da siena, i-225: vanno colle filaterie
, ben ch'io voglia, / da te, né far che mai da te
/ da te, né far che mai da te mi sciolga. grazzini, 2-119
, bocce e fornelli di varie sorte da stillare erba, terra, metalli.
. cavalca, 11-1: primieramente è da notare che la confessione debbe essere pura
vana ostentazione di qualcosa. francesco da barberino, iii-220: né far troppe distese
sogni del tutto i fili de'vermi da seta e de'ragni, non che qualunque
patologia vegetale). = deriv. da filare1. filautìa (filauzìa),
iii-165: la lettera non fu così presto da trento partita, che quella città fu
gli amici; l'allegrezza dei quali staturisce da puro affetto di carità senza infezione di
dotta, gr. cpixaurta, comp. da cptxoi; 4 amico 'e aòtoo
superfici mobili). = deriv. da filo. filellènico, agg. (
: il filellenismo tedesco, diversa- mente da quello inglese, francese o italiano, non
antica. = deriv. da filelleno. filellèno (ant.
-7) vo <;, comp. da cptxo? 4 amico 'e "
non sono blese che sanno rispondere, e da sua posta dicono tanto che seccarebbono cent'
d'aria, simile allo sputo, da cui deriva loro il nome volgare di
tettoia di erbe intrecciate, in modo da formare una costruzione che può raggiungere anche
4 amico dei compagni ', comp. da tpthoq 4 amico 'e étoctpog
. munire di filettatura un perno in modo da ottenere una vite; munire di filettatura
sogliole, ecc.) in modo da ottenerne filetti. = deriv.
ottenerne filetti. = deriv. da filetto. filettato (part.
si porta, era filettato in lungo da perle e così le maniche a sbuffi,
2. che è lavorato in modo da risultare rigato (un tessuto).
esterna, a pezzi metallici in modo da formare viti o madreviti. =
o madreviti. = deriv. da filettare. filettatrice, sf.
una filettatrice. = deriv. da filettare. filettatura, sf.
margine tagliato delle stoffe in modo da impedire che si sfilaccino. -in senso
, 5-143: egli vedeva quella sala da pranzo per la prima volta luminosa per
per la luce delle grandi finestre riverberata da marmi agli abbassamenti delle pareti, dagli ori
più; ne l'un de'quali ha da essere il corpo di tutta la veste
colori, de'quali si fan quei filetti da far lavori sopra 1 vasi di cristallo
il bel soldato di fanteria già segnato da un filetto di comando alla giubba. savinio
scarno, vestito con una vecchia divisa da cantoniere i cui filetti rossi si erano
lega nella parte bassa di una rete da pesca o di una ragna per tenerla tesa
la rete] si lega dalla parte da basso, verso terra a diversi cavicchi,
più spaghetti, che diconsi filetti, che da essa pendono, distanti l'un dall'
si tagli loro il filetto della lingua da piccolini. olina, 1-35: volendola
. ipp. morso per cavalli, formato da un ferro snodato, che si introduce
che si introduce in bocca, sorretto da due bacchette d'acciaio, rigide, attaccate
1-259: mi trovavo appunto su un cavallo da carrozza, forse per insegnargli a portare
d'annunzio, v-2-164: mi sellai da me il cavallo; da me gli imboccai
mi sellai da me il cavallo; da me gli imboccai il filetto, m'
di baccalà. 14. gioco da tavola per due persone, che si
... e così le piale da comici, cioè gli incastri, i bastoni
rimettere uno a filetto: dargli poco da mangiare. redi, 16-iv-369: circa
lo vada. collenuccio, 94: mosso da figliale pietà, con potente esercito venne
tradimento compiuto verso la memoria del padre da parte della donna, si insinuerà nell'
e dio, quindi anche al sentimento da loro dovuto al papa, suo vicario
e filiale timore di dio. bianco da siena, 84: dato l'è per
che è proprio di figlio. gualpertino da coderta, vii-339 (1-12): quando
: il duca,... stimolato da tanti pericoli, ricorse alla filiale parentela
che è vincolato a una sede principale, da cui dipende (una determinata organizzazione)
pavese, 6-327: ero io che venivo da roma e che dirigevo questa nuova ditta
per fondazione e per vincoli di soggezione da una chiesa madre. -abbazie filiali:
madre. -abbazie filiali: quelle fondate da un'abbazia madre e legate a essa da
da un'abbazia madre e legate a essa da vincoli di dipendenza più o meno stretti
tardo filiàlis (sec. v), da filius 1 figlio '.
. pontano, 1-40: se doveria da vostra maestà ad arre- settarse con questo
filialità vostra. = deriv. da filiale. filialménte { figlialmente)
. cavalca, 9-165: molto è da amare questo largo per- donatore, il
ciò che si considera derivato e dipendente da altro. romagnosi, cotte.,
miglior modo di dimostrare la filiazione nostra da que'romani. leopardi, ii-1001:
quelle elaborate, teoricamente e praticamente, da codeste scuole e da codesti artisti; figliazioni
e praticamente, da codeste scuole e da codesti artisti; figliazioni essi medesimi della
non m'assentirai, tu sarai partito da la mia figliazione e, avendomi per
. massa di ghiaccio che si stacca da un ghiacciaio, da un iceberg.
che si stacca da un ghiacciaio, da un iceberg. = traduzione dell'ingl
= traduzione dell'ingl. calving * partorito da una vacca ', part. pres
partorire un vitello ', deriv. da calf 'vitello ', che indicava il
, sm. moneta d'oro fatta coniare da emanuele filiberto di savoia con ordine
l'uno dall'altro, perché uniti da una semplice connessione ciliare. =
lat. scient. filibranchia, comp. da filutn 'filo 'e dal gr
tutti i filibustieri. = deriv. da filibustiere. filibusterìa, sf. l'
: azione canagliesca. = deriv. da filibustiere. filibustière (disus.
annunzio, v-2-354: se tu, da filibustiere sedentario, hai nel tuo corpo un
repubblica, che colle mani pol- lute da tanto sangue di martiri e da tante sgrammaticature
lute da tanto sangue di martiri e da tante sgrammaticature, intasca magnanimamente..
di corruzione del ceto politico ed amministrativo da essi adoperati senza alcun scrupolo. gramsci
probabilmente dall'oland. vrijbuiter, comp. da vrij * libero 'e buiter 'far
lat. scient. filicales, deriv. da filix -icis * felce '.
macchina per ridurre in filo le fibre da tessere. a. f. doni
lana poi che resta ne'pettini si scardassa da scarteggini con quei scardassi che si usano
composto di tubi capillari di vetro o da capsule di platino o d'oro con una
fibre elementari. 4. strumento usato da chi lavora il cuoio (valigiai,
tagliente. 5. zool. organo da cui fuoriesce il caratteristico filo sericeo prodotto
cui fuoriesce il caratteristico filo sericeo prodotto da alcuni insetti (baco da seta,
sericeo prodotto da alcuni insetti (baco da seta, ragno) e che è formato
e che è formato, nei bachi, da una piccola protuberanza, munita di un
un forel- lino, e nei ragni da 4 o 8 papille digitiformi da cui
ragni da 4 o 8 papille digitiformi da cui esce il secreto vischioso che il ragno
lastri, v-79: questo [il baco da seta] verme, come ognun sa
verme, come ognun sa, nasce da un ovetto partorito da una farfalla sotto
ognun sa, nasce da un ovetto partorito da una farfalla sotto la forma di bruco
di bruco fornito di zampe onde trasferirsi da un luogo all'altro. ha due mascelle
buon numero di targhe o di scudi da armarsene la prima filiera de'battaglioni. gioberti
. bellini, ii-131: macchina fatale / da battaglia campale, / e più che
in bocca. = deriv. da fioccare. fioccato (part. pass
ad uno. = deriv. da fiocco1. fiocchettare, tr.
fiocchetti che ornano qualcosa; ornamento costituito da fiocchetti. = deriv. da
da fiocchetti. = deriv. da fiocchettare. fiocchétto, sm. piccolo
e fiochizazzeri. = comp. da fiocco1 e zazzera (v.).
d'annunzio, 1-484: salgono miti su da 'l verziere / a 'l balcone
sedevamo, i fiocchi lanuginosi che trasportati da un alito insensibile trasvolavano lievi e a
e la fronte nuda e lucente sormontata da un fiocco bianco di capelli.
comandamento dello sgombrare. = deriv. da fodero 'guaina cfr. lat. mediev
a foderare brescia. = deriv. da fodero4. foderato (part. pass
'1 guarnel tien di sotto foderato? matazone da caligano, xxxv-1-797: in doso un
, addobbato, tappezzato. mariano da siena, 99: la mangiatoia è tutta
di questo microcosmo marino animato vien foderata da gentili, tenere espansioni membranose, che
ad una casa in muratura, chiusa da un altissimo stecconato nero interrotto da un
chiusa da un altissimo stecconato nero interrotto da un cancello a grosse barre di ferro
cancello a grosse barre di ferro foderate da lamiera per togliere ogni vista ai curiosi:
avvolto, rivestito, paludato. francesco da barberino, iii-107: tu sia apparecchiato
/ come 'l tempo richiede. folgore da s. gimignano, vi-n-146 (13-9)
merzé di persona. s. caterina da siena, 262: il suo povero frate
, / vedendomi sì grosso e foderato / da far paura a'bambini. palazzeschi,
.). = deriv. da foderare. foderatóre2, sm. chi
ecc.]. = deriv. da fodero3. foderatura, sf. l'
cuoio in cui si ripone un'arma da taglio, una baionetta, ecc. (
,... i boc- ciuoli da succiare il vin dal cocchiume, i foderi
-anche al figur. guido da pisa, 1-365: costringete tire; remettete
riporre i pugnali ne'foderi. sabba da castiglione, 142: gittatevi umilmente alli
e un cappello. = deverb. da foderare; cfr. fr. fourrure.
, 451: viene la stessa navigazione frequentata da foderi o zattere che sul lago maggiore
, laghi, ecc., costituita da grossi travi legate insieme. fatti di
generi alimentari e foraggi. bartolomeo da s. c., 233: tutti
c., 233: tutti altri guernimenti da oste apparecchiava: anche fodero abbondevolmente,
e conversi di quelli dal fodro e da ogni esazione e tassa che fosse imposta da
da ogni esazione e tassa che fosse imposta da qualunque città. gioberti, ii-30:
dotta, lat. fodina, deriv. da fodere 4 scavare '. fodire
ha postulato. = deriv. da fodire. fòga, sf.
cui pensier rampolla / sovra pensier, da sé dilunga il segno, / perché
esercizio del primo quello che v'è adiunto da lunghessa, come insolla la foga del
come balestro frange, quando scocca / da troppa tesa, la sua corda e l'
dei piedi temperava, un tratto / sentì da tergo un calpestìo discorde. svevo,
', cioè per la quale altezza lunga da la quale cade quando è al tropico
di dire. = deriv. da foga. fogare2, tr. [
fogarina, sf. enol. vino rosso da taglio, prodotto con le uve del
una voce it. sett. derivata da 4 fuoco '; cfr. medio fr
il collo. = deriv. da fogare2. fogato (part. pass
viva la portatura d'uomini degni e da bene; e: muoiano le foggette
foggia fatta che colei / che fu da * piè di caton già soppressa. intelligenza
il martìro, sorto dalla fantasìa, alimentato da questa, e sempre in novìssime foggie
travestisce. lancellotti, 7: donde abbiamo da creder noi che questa foggia di parlare
. baretti, 3-331: non adoperiamo più da molt'anni le tante vaghe fogge d'
le tante vaghe fogge d'esprimersi usate già da que'nostri sopranomati galantuomini. leopardi,
grande, ma di buona foggia. jacopo da cessole volgar., 1-43: gli
pompe, far si debbiano / stimar da gli altri quel ch'essi si stimano
vestito e dei suoi abbigliamenti, quivi abbiam da ravvisare la bellezza poetica. algarotti,
bellezza poetica. algarotti, 1-232: messo da banda ogni decoro, e oltrepassati i
mascherandosi in fogge così oscene e bestiali da mover piuttosto il ribrezzo che i desideri.
foggia altissima, con un becchetto corto da lato, e largo che vi sarebbe
umane si foggiano e si figgeranno sempre da sé. tenca, 1-109: l'4
. perché scritte in italiano o seguitate da un volgarizzamento dove lo sforzo che fa il
false testimonianze e falsi documenti sono foggiati da particolari interessi pratici, rispetto ai quali non
propri fini. = deriv. da foggia. foggiato (part.
per gotti;... spago da vele, barili, buglioli.
». ma la voce è forse da riconnettere a guttur 4 gola, gozzo '
forse adattamento di una parola tedesca comp. da hott 4 gerla 'e mann 1
= voce settentr., deriv. da gotone, gottone 1 cotone '.
molti gottoni e gottonina. ca % da mosto, i-108: le femmine di
, gottosìssimo). che è affetto da gotta. bartolomeo da s.
affetto da gotta. bartolomeo da s. c., 6-2-4: erano
gottosissimi, e particolarmente di verno. giovanni da samminiato [petrarca], ii-289:
labbro. -sostant. paolo da certaldo, 91: guarda molto che la
soli, tutto va bene e son compatiti da tutti, ma quando diventano bisbetici e
alcuno, scachi, e tali, spassi da gottosi. ruscelli, xxvi2- 112:
se non che l'è pur cosa da gottosi, / gente degli agi e de'
gotta (un arto). francesco da barberino, 240: avenne che quando l'
procedimento logico. = deriv. da gotta1. gotune, sm.
= voce settentr., deriv. da gota. gotuto, agg.
2. aeron. dispositivo costituito da alette metalliche disposte ortogonalmente e saldate nella
e nei razzi per segnalazione è costituito da una semplice asticella). = voce
. aio, precettore. francesco da barberino, 355: rimase tristano picciolo
gouvernemental (nel 1801), deriv. da gouvernement (sec. xii).
navi... son girate intorno da piccolo govemamento, dove l'avacciamento del diriz-
dubiti, che il mondo sia retto da dio, conosci tu con che timoni e
tutto il govemamento de'cieli. bartolomeo da s. c., 280: avea
l'arbitrio di volontà indeterminata. girolamo da siena, ii-22: dio providamente gli ha
figli, dei bambini). busone da gubbio, 71: fu...
della femmina... è molto da pregiare nel govemamento dei figliuoli. roberti,
il quale il potere supremo è tenuto da qualcuno. giamboni, 4-454: il
governamene del regno di tessaglia. marsilio da padova volgar., i-2-2: primieramente
a grotesche. = deriv. da governare; cfr. fr. gouvernement (
bencivenni, 5-2: l'operazione della medicina da fare uscire nelli umori si fa con
con discrezione della natura governante. bianco da siena, 113: laudo la tua potenzia
dalle filippine per le loro missioni, mossi da zelo religioso..., proposero
troverà quivi anco la forma governante, da cui tale governo sarà dipendente.
405: tutti i governanti supremi furono da principio chiamati giudici. pisacane, iii-101
i sudditi condotti a non pensare diversamente da quello che vogliono i governanti. gobetti
quella gran nante mena loro. zanobi da strada [s. gregorio magno mente eterna
la governante dell'ar francesco da barberino, 1-88: co li iuriste astanti
la nave. l'arcivescovado uno messer francesco da fermo. f. negri,
stiche, ecc.). guido da pisa, 2-97: egli entri a governare
giuoco di palla al calcio, ordinato da quella leggiadrissima e ben creata gioventù,
barbara stella. algarotti, 2-152: da essa [attrazione] sono altresì governate
foscolo, sep., 9: né da te, né trovarono dove fondarla
mi governa dove che mi giri. bartolomeo da s. c., dante,
: chi paziente è, quegli è governato da molta pa- com'esser può, quei
membra in uno corpo si governano da uno spirito. egidio romano volgar.,
,... la pecora marra da governare. -maneggiare, manovrare,
. ancorché... venisse posta da coloro che li governano tutta la diligenza.
corpo conservare, guardare e governare. andrea da barberino, i-277: bosolino s'attendeva
conoscere s'ella sia di tal natura da esser poi governata colla medicina.
poi governata colla medicina. -dare da mangiare e da bere, provvedere alla
medicina. -dare da mangiare e da bere, provvedere alla pulizia, sistemare
scodelle e governare il cavallo. andrea da barberino, 175: solo questo [cavallo
ron- dello / ed ordinar per sé da collezione. commedia del pidinzuolo, xxii-n-929
aria governavano le messi con tanto favore da rimediare alle seminagioni scarse. -coltivare,
conservare (un raccolto). bartolomeo da s. c., 256: s'
.; custodire. s. bernardino da siena, 417: la donna..
: e'ci sono i castraporci, / da governarlo. 8. assol.
generalmente reputato che... si fosse da sciocco governato. serdonati, 9-214:
serdonati, 9-214: non si governava da straniero o oste, ma da signore.
governava da straniero o oste, ma da signore. [sostituito da] manzoni,
oste, ma da signore. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
elementari. segneri, i-57: govèrnati da ciò che ti disse cristo.
della quale si può governare. sabba da castiglione, 103: desiderarci che avesse
carteggiare,... per saper governarsi da se medesimo. -aver cura della
che ciò facessero per non avere più da governarsi. lastri, 1-2-118: dovrà
padrona non ti do incarichi, la governo da me. 11. prov.
vaselo fa governaro. = deriv. da governare. governativaménte, avv. raro
vii-190: il commercio di carne umana da libero passò governativo. de sanctis, petr
seccarmi di andar mendicando notizie e previsioni da governativi e antigovemativi. -che è
sarebbe la sorte di una città governata da così pacifico ingegno come tu sei?
6-203: ci son piccole città governate da ragazze con tribunali che giudicano meglio dei
governato, che del suo s'ha da pagar la mercede. giusti, 4-ii-399
quale [elezione]... procede da consiglio governato dalla ragione. redi,
conc., ii-442: la riputarono governata da un aiuto soprannaturale. sbarbaro, 1-246
, l'uno contro mongomerì, governato da matignon e da fervac. -regolato
contro mongomerì, governato da matignon e da fervac. -regolato in base a una
, i-551: questa vocazione era così vivace da farle presciegliere il convento governato dalla regola
esausto e frivolo, ma ancor governato da un lucido senso delle convenienze e delle
animale). 5. caterina da siena, 356: cacciato dagli uomini,
... non forbito né governato da loro. sarpi, i-418: edoardo.
, 9-166: certi alberi non governati da anni buttavano tra l'intrico dei vecchi
concessione... di un banco da abbacchiar© nel mercato rionale. -governatorato
redentore, conservatore e glorificatore? busone da gubbio, 51: il sommo governatore
, 510: si guerreggiava... da capi e governatori de'due partiti.
un'azienda); fattore. bartolomeo da s. c., 38-5-13: non
anche al figur. s. caterina da siena, i-71: con desiderio di vedervi
5. precettore, maestro. busone da gubbio, 71: polinoro suo primogienito gli
, lat. gubernàtór -sris, deriv. da guber nàre * guidare una
grosse mura e le stanze erano rinfrescate da grandi bacili d'acqua. governatura,
-anche: giurisdizione. busone da gubbio, 23: intende sottomettere le dette
governazione di quello. s. caterina da siena, v-168: facciatene avvisati gli altri
disponga la nostra possibilitade. s. bernardino da siena, 59: li quali cieli
= voce d'area toscana, deriv. da governo, sul modello di becchime,
governo. monti, x-2-18: narrò da pravi cittadin tradita / francia, e senza
i governi militari... han da passar per questo consiglio. -per
oppure sugli eventi, sulla natura, da parte di dio, di leggi fisiche o
f. priuli, li-1-429: ognuno ha da stare col governo secolare per poter godere
di brasile, grande nella sua lunghezza da quattrocento leghe divise in otto governi. segneri
quello, in genere rivoluzionario, che fa da intermediario fra un tipo di governo che
: quello che, non essendo caratterizzato da un programma ispirato a una determinata ideologia
nel dirsi legittimo e costituito, intende da questo istante a'debiti suoi. savinio
tra le mani della nazione, rappresentata da un congresso diviso in tre corpi, in
strumenti (brusca, striglia, guanto da frizione, ecc.) allo scopo di
, ecc.) allo scopo di preservarla da infezioni, tenerla pulita e favorirne il
malattie e guarigioni de'falconi. mariano da siena, 13: non gli hai a
pel governo. carena, 1-314: da codeste malattie i bachi da seta possono quasi
1-314: da codeste malattie i bachi da seta possono quasi sempre preservarsi colle note
chi ha governo. -avere governo da qualcuno: esserne guidato. ricchi,
... assai attivo, pratico e da governo. p. f. giambullari
. alberti, 88: le donne saranno da trecento in circa,...
in circa,... vecchie da governo e altre da servizio. goldoni,
... vecchie da governo e altre da servizio. goldoni, iii- 428:
governo, che vi dia due abiti da campagna. -essere in governo con qualcuno
di qualcuno: essergli sottoposto, essere da lui governato, in sua balia.
il mastin vecchio e * 1 novo da verrucchio / che fecer di montagna il
sbattere lo sportello con una grazia tutta da 'paga il governo '.
pace di nuovo. storia di rinaldo da montalbano volgar., 197-40: ed egli
peggiorati. = deriv. da gozzo1. gozzalino (gozzarino),
elmetto, sufficiente a difendere il collo da punte gagliarde, vi aggiunse il gozzarino.
, o simili. = da gozzo2. gozzata, sf.
di mare. = deriv. da gozzo1. gozzétto, sm.
vende la gozzetta. ora c'è da pigliarla per poco. = dimin
manifesta diffusamente negli abitanti, spesso fin da bambini. = voce dotta, composta
bambini. = voce dotta, composta da gozzo1 e dal tema del gr.
uccellato o burlato. = deriv. da gozzo1. gozzino, sm. piccolo
né grillo. = deriv. da gozzo1, unito all'antisuffisso -ivo.
un vivaio. = deriv. da gozzo1 cfr. (gozzivaio1).
dilatata dell'esofago degli uccelli, ricoperta da un epitelio mucoso e dotata di una tonaca
francesco da barberino, 201: non stringer lo cappone
il periodo ri- produttivo (e deriva da una produzione di riserve grasse e albuminose
una produzione di riserve grasse e albuminose da parte dell'epitelio). -ant
cent., 18 -arg.: da carlo curradino a tagliacozzo / fu sconfitto ed
mancina, / ha il gozzo, e da due sfregi il viso guasto. targioni
gozzo. -per estens. persona affetta da questa malattia; gozzuto. burchiello
due file fiancheggianti di acacie potate in modo da gonfiare senza allungarsi, e da crescer
modo da gonfiare senza allungarsi, e da crescer tutte in legno, mettendo in
, i-381: fan gozzi e ampolle da speziali, / tazze, caraffe.
e quei gozzi strangolati / sono arnesi da ammalati. 6. cisterna,
gozzo: malattia dell'erba medica provocata da un fungo ficomicete, yurophlyctis alfalfae;
produrre una forte emozione. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
lucilio, ma egli non era uomo da prendersi soggezione d'una monaca.
il gozzo / il riso, ché da tema e doglia è mozzo. tasso,
attraversare nel gozzo: riuscire molto duro da sopportare (un'ingiuria, un torto)
-serbare in gozzo qualcosa: metterlo da parte per sé. bibbiena,
.). = forma per aferesi da (gor) gozza. gózzo2 (
= etimo incerto, forse per aferesi, da (bra) gozzo: cfr.
voci e di stoviglie, che proviene da un allegro banchetto. a. cattaneo
. a. cattaneo, i-387: da una capanna abbandonata sentì che usciva un
, 7-55: * gozzoviglia 'deriva da 'gozzo ', quasi voglia dire
', quasi voglia dire 'robe da gozzo, vivande da ingozzarsi con gusto '
dire 'robe da gozzo, vivande da ingozzarsi con gusto '. perticari,
. nievo, 286: per isvagarmi da tanto crepacuore io mi misi a gozzovigliare
egli faceva oltraggio alle donne, gozzovigliava da mane a sera. bartolini, ii-25
grandi foglie, che servono loro come da paravento, gozzovigliano d'amore.
pasto la gorgia. = denom. da gozzoviglia. gozzovigliata, sf. gozzoviglia
mangiamento in gozzoviglia. = deriv. da gozzovigliare (attraverso il part. pass,
come lui? = deriv. da gozzovigliare. gozzoviglio, sm.
, gozzoviglioni. = deriv. da gozzovigliare. gozzuto, agg.
, gozzuti. = deriv. da gozzo1. grabato, sm. ant
i poveri; letto scomodo. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
dimin. grabàtolo. s. bernardino da siena, iv-122: disse gesù: «
feria in qualche rezzo / vien combattuto da tacole e gracchie. d. bartoli,
, favellino cose messe loro in bocca da dio. tramater [s. v.
degli angeli. = deverb. da gracchiare. gracchiaménto, sm. il
con improperi in vece d'arme è atto da femmina. chimentelli, i-m-1-105: chiudasi
persone. betti, i-319: nulla esce da voi che non siano fastidiosi boati,
(con riferimento agli spari di armi da fuoco). bocchelli, 3-124
). bocchelli, 3-124: da tutte le parti del paese gracchiarono e
gracchiare, / che non si scioglierà da questo laccio / che legata la tiene
i dadi e che 'l suo gracchiare era da beffe, ed egli male volentieri convenne
, / il qual dai tetti e da le fronde gracchie / futuro mal, predetto
lasciava gracchiare chi voleva, faceva orecchia da sordo. g. m. cecchi
. caminer, xl-357: invano fu da alcuni gracchiato contro il valentuomo. parini
-sostant. s. bernardino da siena, iv-128: sono quelle [vedove
danese urnasso de l'arcione / spaccato da la testa al pettignone. ruscelli,
del vizio. = denom. da gracchio1. gracchiata, sf. il
villani hanno un cotal loro gioco singolare da acchiapparle [le cornacchie], che muove
malaugurose. = deriv. da gracchiare. gràcchio1 (gràccio),
di uccelli della famiglia corvi, distinti da questi per la minore statura e il
... io ne possiedo uno da cinque anni, che libero vive meco
v.). = deverb. da gracchiare. gracchio, sm.
. gracidio. = deriv. da gracchiare. gracchiòla (gracchiuòla)
ciarlone, chiacchierone. s. bernardino da siena, v-28: io vorrei la moglie
delle rane. = deriv. da gracidare. gracidante (part.
anche altri animali). benvenuto da imola volgar., ii-347: da prima
benvenuto da imola volgar., ii-347: da prima, quando cominciò a parlare,
sopra dell'uscio. s. bernardino da siena, 416: la gallina, la
gracidando. -sostant. gwvanni da samminiato [petrarca], ii-305: lo
(con riferimento agli spari di armi da fuoco). sozzini, 351:
. betti, i-319: nulla esce da voi che non siano fastidiosi...
so chi sia. = deriv. da gracidare. gracidóre, sm.
a miliardi. = deriv. da gracidare. gracidóso, agg.
. - anche sostant. bonuccio da orvieto, 1-277: non altrimente fanno gli
. m. adriani, v-117: da piccolo era gracile e malaticcio. i
complessione, vorreste usar con essi rigore da tiranno? leopardi, 4-15: né pura
grido, lontanissimo e quasi vano, ripetuto da gracili voci: 'hymenaon, hymenaon'
il gracile, il magro, è accompagnato da secchezza e da durezza; perché volendo
magro, è accompagnato da secchezza e da durezza; perché volendo pervenire alla leggerezza
gusto di leonardo e dei milanesi che da lui 1'appresero non solo differisce in
suo gran modello, e ne apprese da arrivare, oltre le eleganze del settecento
dotta, dal lat. gracilitàs -àtis, da gracllis 'gracile '. gracimolaménto
del vendemmiatore. = deriv. da gracimolare. gracimolare (gracìmolo),
racimolare, raspollare. = deriv. da gracìmolo. gracìmolo, sm.
patria stimolo; / ma qual tronco da vite aspro gradinolo, / calpestollo, e
che gracule. = deriv. da gratulo. gràculo (gracculo),
. bolognetti, iii-320: la volta da pilastri sostenuta / vedeasi, e i capitelli
condizione gradevole, piacevole. dante da maiano, 1-34-10: eo posso propriamente
(piede della prosodia greca, formato da due sillabe brevi). tommaseo [
= dal lat. mediev. gradàlis, da una forma congetturale * cratàlis, deriv
forma congetturale * cratàlis, deriv. da crater -iris 'cratere, vaso per il
digradante. d'annunzio, i-179: da l'argentina volta de'nugoli / obliqui
ottimo, i-31: questa regione infernale entra da questo fiume, e parte otto gradi
. fr. colonna, 2-36: da questo le resupine sime, tori e canalioli
nautica. « = deriv. da grado1. gradare2, intr. ant
, iv-242: niccolò, con un tono da gradassata, insolente, rispose. calvino
fare parecchie gradassate. = deriv. da gradasso. gradassévole, agg. letter
romor risolveasi. = deriv. da gradasso. gradasso, agg. e
e avrebbe meglio detto indegni. = da gradasso, nome di un personaggio dell'*
. viviani, 1-70: una scarpa da darsi gradatamente a tal lavoro. s.
[il terreno] anche nel di dentro da quella parte semicircolarmente e gradatamente, dove
, 2-269: i tram si annunciavano da lontano: il rumore cresceva gradatamente.
di moltissimi gradi, dette perciò gradate da s. agostino. 2. che
transizione, attraverso successivi stadi intermedi, da una situazione a un'altra, da un
, da una situazione a un'altra, da un termine a un altro; svolgimento
terminò nella profusione degli arabeschi; e da questa, nel secolo xv, incominciò
cattiva, come sapete; e dipartendosi da questo due limiti, l'egoismo può esprimere
2. passaggio insensibile e graduale da un colore all'altro, da una
graduale da un colore all'altro, da una sfumatura all'altra dello con voler
sfumatura all'altra dello con voler tirare da 'ripa 'l'italiano 'balza '
, grada zione '(da gradus * scalino ').
3. gratella per arginare valli da pesca e la- vorieri. crescenzi
d'este, 2171: due gradelette da cappe. = dimin. di grada2
). pallavicino, 1-47: rimosso da quell'opera raccattato, ciò che vi
la lezioncella sul tema di letteratura italiana da me scelto, e l'esito ne fu
che l'arte, sì nelle cose da natura fatte e sì nelle umane opere,
sua indole. = deriv. da gradire1. gradevolèzza, sf. l'
. gradevolménte, avv. in modo da suscitare simpatia; amabilmente, cortesemente,
spontaneamente, con piacere. marsilio da padova volgar., ii-xvm-6: in questa
, piacevolmente, giocondamente; in modo da appagare le facoltà dello spirito.
è poco gradibile. = deriv. da gradire1. gradicelo, sm. (
nel vano della finestra ti allontana astiosa da noi che non abbiamo colpa se il
di questa mia carità non pretendo gradimento da voi, perché con essa non fo
un'infamia. = deriv. da gradire1. gradina1, sf. scalpello
di questo nome. = deriv. da grado1. gradina2, sf. abitazione
= deriv. dal serbo-croato gradina, da grad 'castello, città '.
rendino finiti. = deriv. da gradina1. gradinare2, tr. tratteggiare
di neve. = deriv. da gradino. gradinata, sf.
più di materia pregiata e talora affiancati da balaustre) che servono di accesso a
[la mole del colosseo] era circondata da qualche gradinata per cui si ascendeva e
, 2-387: poi il giardiniere, aiutato da suo figlio, e da due garzoni
, aiutato da suo figlio, e da due garzoni, portò su dal giardino,
rimessini appropriati a tal uso si guardavano da più giorni tori, giovenchi e bufali
estens. territorio che si presenta formato da ampie distese digradanti. carducci, ii-15-230
una stretta gradinata di alti massi, alternata da ripidi e mobili distese di ciottoli.
e di acidi. = deriv. da gradino. gradinato1 (part. pass
di carlo v imperatore, quando tornò da tunisi, e quella abbozzata e subbiata
va levando le gradicosa sarebbe a posto da un pezzo e non ci sarebbe più migliaia
gradino, sm. archit. elemento formato da in un terreno erto e scosceso
un piano orizzontale (pedata) e da un tratto (di un altipiano
in posizione rientrante, concorre a forfacile da essere scarpellato, sopra il quale ella città
una gradinata, una predella; fa quasi da se medesimo come gradini e scaglioni molto
trapezio: quando la larghezza si riduce da un'estremità all'altra. -gradino del
massello: con alzata e pedata formate da un unico blocco di marmo o pietra o
3-19: le sere che passammo insieme da bambini, seduti sul gradino della terrazza
piano della navata portano al presbiterio e da questo alla predella dell'altare. foscolo
scala portatile o di una scala formata da sbarre rettangolari infisse in un muro;
iv-2-170: ora mentre i mascalicesi si battevano da leoni, prodigiosamente, sul gradino di
1-72: se quel giorno non correvo da voi,... adesso ogni
glaciale, cadendo di quando in quando da varie cattaratte, il cui strepito s'ode
in una cascata d'acque, che, da un gradino all'altro scendendo, e
, mezzo per cui l'uomo passa da una condizione a un'altra (per lo
giardino giù nella via. = da grado1, col sufi, strumentale.
= voce dotta, comp. da gradiente] e dal gr. pirpov
1-128: una gentilissima lettera ho ricevuto da vicenza, nella quale una incognita persona
delfin, che del suave canto / da sponde sì remote / de toscani arioni
guittone, i-40-84: medico che sana è da gradire. petrarca, 31-3: quest'
poco era gradita [la virtù] da coloro che possono assai. folengo,
, / perchè gradita esser non può da molti. tasso, 16-38: sé gradì
iii-12-310: non era quella la poesia da essere intesa e gradita. de roberto,
194: se sapessi / stolta da chi tu fuggi e chi sia quegli
. bonarelli, xxx5- 161: altro da me non puoi gradir, se non c'
, ottenerne i favori. dante da maiano, 1-32-8: nel meo coraggio non
forza è che sien graditi i o da gli uomini in terra / o da gli
o da gli uomini in terra / o da gli dei nel cielo. 8
de gradiva coltarla in grasia sua. francesco da barberino, i-106: e se
iii-9-154: della sua vita si sa tanto da poterla distribuire in tre parti, che
al santo damigel graditte un puoco / furarsi da la madre. lancellotti, 215:
anche con la particella pronom. paganino da serazano, 122: sì com'orno distritto
, / si de'gradir, perché da l'alto polo / colma di zelo ardente
a quelle parole mi fec'io. dante da maiano, 1-31-13: morte e vita
-essere da gradire: riuscire piacevole, simpatico;
stima, considerazione, rispetto. francesco da barberino, 95: sa'tu qual donna
: sa'tu qual donna è donna da gradire? / quella che fila pensando del
la nostra operazione. e massimamente è da gradire quelli che a coloro che non veggiano
ho ben guardato / nell'angelico viso da gradire / più ch'altro visto mai,
volesse fare una canzone di scherno, da gradire invece ai minori e al popolo.
dispiace forte. = denom. da grado2: cfr. provenz. grazir *
oltre si mette, non vede più da l'uno a l'altro stelo.
difficile). = deriv. da grado1. gradito1 (part.
mi trovo con persona in letto, / da cui amata e gradita mi sento.
la bella istoria con rima fiorita. piero da siena, 6-41: la nostra gentileza
nostra gentileza alta e gradita / sarà oggi da tre cavalier morta? folengo, ii-34
: un'altra più lontana parente veniva da noi rade volte, ma sempre gradita.
testi, i-51: questi, che distillar da greca vite / su posi- lipo aprico
, cose di niun peso, ma da lor sommamente gradite. tasso,
lutto [il re] seco traeva da laybach alcuni orsi grossissimi, donati dal-
molte gentili parole un consiglio sul nome da darsi al tuo bimbo che sta per rompere
nel predominio del suo furore bisogna guardarlo da lontano. l'ubriachezza qui non si
ma poi il troppo stroppia e l'esalazione da gradita si fa molesta, il tepore
uso dell'arco esto lione / fu chiamato da molti poi chirone. 8.
guerriero, bellicoso, combattente. erasmo da valvasone, 1-1-127: a la prova,
. grddivus 'marte '(probabilm. da gradior * cammino, avanzo ')
per la rattezza. = deriv. da grado1. gradivo3, agg. dial
ma solo lui grasia ne faite, da cui solo onni bono e fòr cui nullo
come andreuccio fu presso, essa incòntrogli da tre gradi discese con le braccia aperte.
infine alla loggia, e alcuna volta quelli da piè sagliendo in su le gradora di
su le gradora di san michele. niccolò da correggio, 1-59: io mi tornavo
piano ove un po'di barlume usciva da un uscio semiaperto. d'annunzio,
grado più bassa di loro. francesco da barberino, i-14: la sua rocca.
festeggiava e dove il popolo stava a vedere da torno su gradi, a modo di
intorno la camera. parini, xx-85: da i gradi e da i circoli /
parini, xx-85: da i gradi e da i circoli / co'moti e con
ai duellanti atroci. carducci, 510: da i gradi alti del circo ammantellati /
cioè cerchi, esso vuole che l'anima da lui essaminata sia infra lo 'nferno messa
, e dritta legge stendre. francesco da barberino, io: ritorno alla materia principale
, il terzo di biacca. e da questo, temperato che gli è, ne
2-251: non giudicar tanto gli altri da ciò che è il loro grado usuale
. acciò che lo intelletto nostro, da la cognizione delle infime sagliendo di grado
è anche vero che ora sono decaduti da quel grado. foscolo, xvii-115:
; attitudine, disposizione. francesco da barberino, i-268: quando il sol molto
/ guarda al grado o agli anni / da cui cominci se 'l non è chi
ministra il bene. s. bernardino da siena, 114: se tu consideri il
suo destino / caggia quivi il mortai da grande altura, / dico dal civil
posizione sociale o professionale. francesco da barberino, i-101: d'un grande et
il suo grado lo scanno. andrea da barberino, 1-223: tutte l'altre furono
/ onde altrui cieca rabbia dipartillo. benvenuto da imola volgar., i-38: lo
sia, la leggie dee essere conservata da ciascuno imperò che è sottoposto a quella
o vero onori, siccome oggidì e da molte centinara d'anni li vediamo,
, carichi, detti con un altro nome da san paulo « opere ». dovila
della carità divina. s. bernardino da siena, iv-93: l'anima virtuosa.
estasi, poteva discuterci su e citare da santagostino a maria alacoque senza fine autori
particolarmente fosser cantati dagl'israeliti, quando da tutte le parti della giudea tre volte
i crediti stessi possono soddisfarsi sul ricavato da tale bene, fino all'esaurimento)
civile, si computano le generazioni salendo da uno dei parenti fino allo stipite comune
sangue; e altretanti gradi sono dilungato da lui quanti è dilungato egli. giovanni
gradi si computano dalle generazioni, salendo da uno dei parenti fino allo stipite comune
dei parenti fino allo stipite comune e da questo discendendo all'altro parente, sempre
così via via. rovani, ii-962: da un mese i cannoni alla pexens,
[grado di latitudine). giovanni da verazzano, lix-182: tanto vale un grado
. ulloa [barros], 1-171: da questo capo..., il
non ti spaventi / che si scosta da noi novanta gradi. e. danti,
la curva descritta per questi due movimenti da ciascun punto della materia sottile, non
equazioni di terzo grado e sei incognite da determinare. concludete a maggior dignità vostra
bevande. sarpi, i-315: passando da un gran freddo al caldo, si
di voltar via anche lei, abbruciata da una febbre di quaranta gradi. pirandello
. magalotti, 21-13: è ancora da avvertire che i gradi sopra 'l cannello vengono
lo più seguirono la fortuna di ferdinando da cui riceverono gradi. tasso, 1-18-101
è già per questo che il capitano abbia da schivar tutti i rischi, e non
schivar tutti i rischi, e non mai da porsi in mezzo alla zuffa, e
gloriose prodezze. le ha egli anzi da fare; ma non dimenticar giammai il grado
. bisticci, 3-78: partitosi da perugia, preso ch'ebbe il grado
bartoli, 18-1-148: tornato di fresco da una delle più famose università del bandò,
, né possono fungere rispetto ai concetti da gradi inferiori, perché li presuppongono.
dei gradi: uno degli argomenti addotti da filosofi e teologi per dimostrare l'esistenza
; si fonda sul principio, affermato da platone, che tutto ciò che possiede una
aspetti e decisa per la prima volta da un giudice; nel giudizio di secondo
certo grado. massaia, xi-47: da molti anni io soffriva di presbitismo. ritornato
: 'grado ', distanza che passa da un suono all'altro suo vicino:
cavalleria, perché neuna cosa è maggiormente da guardare... nel grado
. nel grado della cavalleria sono da fare ventimila passi in cinque ore nel
è grado, ma corso. bartolomeo da s. c., 23-4-11: la
, i-10-41: o carissime, quanto ha da vostro a loro sponso mirabil grado!
ma altresì le loro grossezze, le quali da un carattere all'altro posson variare di
variare di tali minutissimi gradi, da non essere facilmente discernibili all'occhio, e
li quattro gradi di composizione, hai da intendere altrettanti gradi d'odio, che
è fine, o quanto manca da sua finezza, annovera i gradi o veramente
la testa e puoi pigliare la latitudine da essi gradi. leonardo, 7-i-73: misure
, ore veloci, e lievemente / da la scala ond'io poggio a l'orizzonte
e si discende per gradi quasi continui da la infima forma a l'altissima e da
da la infima forma a l'altissima e da l'altissima a la infima. castiglione
i-303: difficilmente si guariscono gli uomini da una passione urtandola di fronte, ma
sublimità che soggioga chiunque non sia guasto da teorie. per me lo scopo è
il presidente pighino, quantunque per altro da lui amato e riputato in supremo grado
-avere grado con qualcuno: essergli unito da vincoli di parentela; assomigliargli.
, in dolce declivio; in modo da restringersi o allargarsi gradatamente. dante,
dante, inf., 11-19: dentro da cotesti sassi /... son
di grado in grado. s. bernardino da siena, 1041: anco volse ponare
cori, i quali ricevono la grazia da dio, e da dio a coro a
ricevono la grazia da dio, e da dio a coro a coro, discendendo giù
: riammetterlo nella dignità o nella carica da cui era decaduto; riportarlo nelle condizioni
mi sento in tanto grado / che da morte o da te fugire i'possa,
tanto grado / che da morte o da te fugire i'possa, / se già
il suo calore quaggiù è in grado da poter ardere e truova materia disposta. redi
caro, 9-2-243: vostra signoria ha da pensare che io non l'abbia così
. = lat. gradùs -ùs (da gradior 4 avanzo, cammino ')
quello quale tu con molto grado accettasti da lei? aretino, 17-178: volse il
per tema che non fosse... da altri con tra sua voglia e senza
grado alla tua sollecitudine, più tosto da dire pigrizia? pontano, 1-50: non
cosa sarebbe avere una immaginativa così forte da tirarsi in mente una sola semplice e
: i ragazzi si divertirono a imperversare da padroni nella piccola aia, sul gramo
mostrargli i suoi poderi, lo precipitò da alto a basso sì che ne morì.
arte, come una pura forza ideale da attrarre nel cerchio della a proprio dispetto
lusingando e met... darsi da fare a suo grado. poi che pur
grado questo mio dono, come presentatovi da chi senza di voi non può vivere
. - anche al fìgur. felice da massa marittima, xliii-195: lo spirito
cotanti [di vocaboli], che son da noi approvati, e sì gli tolse
mi paraste voi che mi doveano esse tirati da pisa? io ve ne so grado