di rame infino alla forcata: / da indi in giuso è tutto ferro eletto
manifesto; e ciò avviene per usarsi da loro una lingua eletta, illustre e
: a lui venne in disparte / da tutti gli altri un palafreno eletto, /
elettore è stato alle settimane passate sorpreso da dolori colici, e dopo che questi
pure, il nome, contemporaneamente, da molte urne elettorali. viani, 13-79:
montecitorio. = deriv. da elettore-, cfr. fr. èlectoral (
d'italia per impedire l'allargamento proposto da depretis, nell'elettorato politico, arrivarono
. = voce dotta, deriv. da elettore-, cfr. fi. électorat (
il titolo di conte tra noi tanto diverso da quell'antico. botta, 4-212:
te la fortuna; or quale / da più giusto elettore eletto parti? boccalini,
a un elettrauto. = comp. da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità
la polarizzazione dielettrica generata su di esso da un campo elettrico, nel momento in
(sec. xx), deriv. da electro * elettro- 'sull'
buoni l'aglio ed altri oggetti additati da columella. ecco gli antichi ben provveduti
= voce dotta, deriv. da elettrico. elettricista, sm.
strade ferrate '. -'il giorno lavoro da meccanico, la sera poi da elettricista
lavoro da meccanico, la sera poi da elettricista nel palazzo del marchese'. d'
1 fenomeni di attrazione dei corpi leggeri da parte dell'ambra strofinata (e si
un'elettricità positiva o vetrosa o vitrea da un'elettricità negativa o resinosa);
, in partic., quella prodotta da speciali organi, derivati da muscoli profondamente
quella prodotta da speciali organi, derivati da muscoli profondamente modificati, di alcuni pesci
l'elettricità. algarotti, ix-286: da filadelfia ci ha mandato un quacchero le
. svevo, 3-558: ero andato da quel medico perché m'era stato detto che
, 6-220: chi sarà tanto sciocco da ritenere che non potremo agire sull'elettricità atmosferica
ma vecchio e zozzo, con un gabinetto da vergognarsi e una cucina nera, senza
cucina nera, senza elettricità né gas, da cucinarci con la carbonella, a furia
par chiaro che essa non possa nascere che da una certa elettricità, o vogliam dire
ragazza cresciuta e maturata un calore latente da destare. vittorini, 3-10: « accendi
che hanno subito profonde modificazioni) posseduti da taluni animali (special- mente pesci,
di spirito arguto; pervaso, animato da occulte energie; immediato, repentino,
d'aspi governato dall'elettrico, accudito da donne in grembiule. -per simil
portandovi la sua corsa inderogabile, illividita da scintille violette. un vagone dopo l'
agg. trasformato o attrezzato in modo da utilizzare l'energia elettrica (ed è
gran pallone terracqueo viene elettrizzato di continuo da un tale continuo stropicciamento. bettinelli,
, 1-ix-90: cotesta elettricità è pur entrata da qualche tempo anche ne'discorsi delle brigate
i piaceri, la fortuna vi chiamino da ogni provincia il fiore di una gran nazione
, e sentii tocchi, / come da un urto acuto, i nervi, e
. 2. figur. animato da un'intensa e vitale energia; fortemente
elettrici. algarotti, 1-ix-89: da filadelfia ci ha mandato un quacchero
scintilla elettrica. = deriv. da elettrizzare. elèttro (ant.
ii-12: l'ambra gialla, chiamata da latini succino, da greci electro,
ambra gialla, chiamata da latini succino, da greci electro, e da gl'arabi
succino, da greci electro, e da gl'arabi carabe, tra molte varie opinioni
i baleni ed i fulmini, così da lui volentieri riconoscono la cagione dei terremoti.
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
apparecchio elettrico (ed è voce ritenuta da taluni più corretta di apparecchio elettrodomestico)
elettrodomestico). = voce dotta, da elettro- (dal tema di elettrico, elettricità
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
nella dieresi dei tessuti; è composto da un generatore di corrente diatermica e da
da un generatore di corrente diatermica e da due elettrodi, uno dei quali (
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
costruito, nella sua parte essenziale, da un nucleo aperto di materiale ferro-magnetico,
un avvolgimento di filo isolato percorso da corrente elettrica: il campo magnetico prodotto
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
reazioni chimiche che provocano o sono provocate da un movimento di cariche elettriche.
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
siano, invece, isolanti o composte da sospensioni di particelle in un fluido)
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = vóce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
l'operazione di elettrodecantazione: è costituito da una cella nella quale sono immersi due
nella quale sono immersi due elettrodi separati da due membrane e nella quale si fa
membrane e nella quale si fa cadere da un apposito serbatoio una soluzione colloidale,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
utilizza per l'elettrodialisi: è costituito da un recipiente diviso in tre camere da due
da un recipiente diviso in tre camere da due membrane dializzatrici, nella camera centrale
nella camera centrale si trova il liquido da sottoporre alla dialisi, mentre nelle camere
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
mutue che si esercitano fra circuiti percorsi da corrente elettrica. -elettrodinamica quantistica: teoria
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
rispetto all'altra e mantenute in equilibrio da forze date da molle o pesi (
e mantenute in equilibrio da forze date da molle o pesi (amperometro elettrodinamico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
aspirapolvere, lucidatrice, scaldabagno, ferro da stiro elettrico, lavatrice, cucina,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
energia elettrica (e può essere costituito da un cavo sotterraneo o da una linea
essere costituito da un cavo sotterraneo o da una linea aerea). -dir.
). = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico, =
elettrico, = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
scioglimento, soluzione ', deriv. da xùo) 4 sciolgo '; cfr.
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. xutó? 4 solubile ', da xùo) 4 sciolgo '; cfr
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. gadda, 427: 'l'elettronica'è da più decenni la rassegna bimensile dell'associazione
presenta nei gas rarefatti quando sono attraversati da una corrente elettrica (e se ne
= voce dotta, lat. comp. da elettro- (dal tema di elettrico
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. apparecchio che serve per la separazione da una corrente gassosa di particelle solide o
distillazione, per la depurazione dei gas da polveri nocive al fine di non
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
tema di elettrico, elettricità) e da -foro (gr. -
che porta, che produce ', da cpépo) 'porto'); cfr. ingl
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
tema di elettrico, elettricità) e da -geno (dal gr. yévot; 4
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
che avrebbe potuto crear lui, ispirato da questo amore, in cui ella avrebbe messo
, ch'e'non ci è tempo da dir fiat. de sanctis, petr.
. e letter. volta (e preceduto da un numerale o da un aggettivo
e preceduto da un numerale o da un aggettivo di quantità indica l'unicità
situazione in momenti diversi). giacomo da lentini, 19: se non tutte fiate
del quale cinque fiae in l'anno da zascuno de nu orde- nemo che sia
terra forte, e ben murata / da ogni parte; e dentro ben guarnita
invido / timor de'regi ti campò da morte. de marchi, i-378: due
perduto il cappello. -ant. preceduto da un numerale, per indicare la moltiplicazione
mazzeo di ricco, 205: da me este alungiato / e lo meo cor
m'avrìa morto e conquiso. iacopo da lèona, vi-1-212 (4-4): messere
: messere, ed io doglio che da voi cento / fiate sono ingannata malamente.
lui e quasi lo conprimeva. motazone da caligano, v-500-149: l'altrer, una
. dante, par., 14-20: da più letizia pinti e tratti, /
lungo tempo. -da lunga fiata: da molto tempo. dante, purg.
la grecia, gli dèi erano morti da lunga fiata. -qualche fiata,
ca me recrexe, e no serave da suffrire se no che l'ami- stade
, turno '), deriv. da vìcis (plur. vices) * vicenda
, nel sec. xi), da * vicata (fr. mod. pois
fr. mod. pois, deriv. da vìcis). fiataccina, sf
e affanno di respiro, che nasce da soverchio correre e da gran fatica,
respiro, che nasce da soverchio correre e da gran fatica, sicché con difficoltà si
frogie nere. = deriv. da fiato. fiataménto, sm.
; soffio; flusso. bartolomeo da s. c., 21-3-6: il
maravigliosa virtude. = deriv. da fiatare. fiatante (part. pres
cosa sciocca, / se non come da dio sentenzia fiocca, / e se
piè, sin che fiatate, / da tutto quanto il mondo mi guardiate. scrdonati
venti, disolvonsi i nuvoli. bartolomeo da s. c., 40-7-6: il
, 50-37 (iv-200): ognun da ogni parte si sta cheto, / non
per sfogar sopra di me lo sdegno causatovi da un altro, e non volete ch'
star lì senza fiatare, / sorpreso o da un trabocco di letizia, / o
. -anche al figur. bartolomeo da s. c., 36-5-5: che
, oppure delle giarrettiere per donna, da una bottegaia amica di n., ammonendola
oppure avrei detto prima che ti proteggesse da quella fiatatina di fresco che sarebbe venuta
richiudere. = deriv. da fiatare (e propriamente è la forma sostantivata
tutto il corpo è sano, / vorrà da tempo uscir che sarà invano. caro
, ii-102: quivi i lari plebei / da le spregiate crete / d'umor fracidi
descriverò quello stanzone del dormitorio, appestato da tanti fiati, nella squallida luce dell'
va incontra 'l boccone. s. bernardino da siena, 755: lucifaro apre
faville sono. garzoni, 1-762: da gli antichi furon detti pur mecanici coloro che
1-104: ogni superbo vizio, nimicato / da te fie sempre, intemperanza e gola
di lussuria fuggirai il fiato. giovanni da samminiato [petrarca], ii-167: tutti
corolla. cardarelli, 1-103: scossa da un fiato immenso / la città vive un
una verità di osservazione e un'efficacia da dare quasi il senso di un'invenzione
senso di un'invenzione della natura, da far sentire il fiato della creazione.
fiato e forma, nella carta, da un solo motivo che, passando attraverso la
fiorito / del fior ch'egli ha da primavera sciolto. petrarca, 42-9: del
il suo corpo è come trasformato miracolosamente da un fiato di giovinezza. c.
che non vede né sente né è da caldo o da freddo o da alcuna passione
né sente né è da caldo o da freddo o da alcuna passione o da
né è da caldo o da freddo o da alcuna passione o da alcuno diletto oppressata
da freddo o da alcuna passione o da alcuno diletto oppressata. d'annunzio, v-3-263
dal primo fiato dell'alba, ma da una lampada soprannaturale che spande un egual
una temperatura bassissima, quale quella registrata da un esperimen- tatore occasionalmente solerte di -180
d'una granata, al suo svellersi da terra, si tramuta poi, prima dello
.; e sono detti anche strumenti da o a fiato). - suonare di
musicalo di questo genere. bartolomeo da s. c., 22-5-8: nel
melodia alle tibie e agli altri instromenti da fiato, perché nelle tragedie appresso i
, né cornamuse, né altri instromenti da fiato. soderini, i-154: son buoni
soderini, i-154: son buoni per instrumenti da sonare di tasti, corde e fiato
re di francia, un'istromento grande da fiato chiamato organo che non s'era mai
canne di stagno, riceveva il fiato da certi mantici e si sonava con le mani
la proprietà d'istromenti d'arco o da fiato, quando sia egli suonatore di
bottega, udì i suoni di alcuni strumenti da fiato e da corda che eseguivano una
i suoni di alcuni strumenti da fiato e da corda che eseguivano una polka, e
suso / che la reflette e via da lei sequestra. crescenzi volgar., 2-13
seppe trovare, se non che hanno da tornar loro in grande nocumento i fiati
verso sera / la collina è percorsa da brani di nebbia, / la finestra
ovvero magione. boiardo, 1-6-48: da ciascuna pianta e ciascun fiore / usciva
delle rozze! manzini, 10-60: da per tutto, dorato flagello stagionale,
sonava due trombe con tanto fiato che da se solo in- nanimava tutto il campo
che ne dicono. s. bernardino da siena, 180: a proposito sai chi
, iii-158: lo spirito santo fu dato da cristo in ispezie di fiato, quando
, come una sabbia d'oro che mossa da un tenue fiato lirico, spolverasse e
di coraggio. -negoziante di o da fiato: venditore di ciance, ciarlatano
andare a luvecchia, per sentire due negozianti da fiato a parlare! 11
fiato, fiato. caro, 15-iii-83: da gli segretari del * santa santorum '
! nemmeno un fiato! eri buffo da morire. -buono a fiato: buono
p. fortini, i-358: sciaurata da poco, levamiti dinanzi che non sarai
- fiato al mondo. -non essere da fiato: essere persona di poco conto
imparare che oggidì un tuo pari non è da fiato, se non sa fare d'
. -tu mi vorrai insegnar qualche cosa da forche. -non traspirarne fiato: non
vie, parve a zoroastro che fusse da levarselo dinanzi, dicendo che non era cosa
; aspirazione. tòlomei, 2-154: da l'affetto nasce in queste particelle
47: elemento è voce semplice, mandata da un solo spingimento di fiato, e
sillaba è voce mandata, sì, da un solo spingimento di fiato, ma non
in principio di una parola che cominci da vocale, per proferirla con maggior forza
della selvaggina fiutandone l'odore (il cane da caccia). nieri, 155
a tutto fiato: / buon uom, da parte! lasciaci passare.
immediatamente, in un istante. guido da pisa, 1-161: si trovò che egli
: vengo ora alla lingua greca, da cui, finché ho fiato, nulla mi
lei aveva fiato, avrebbe dato filo da torcere a quel brigante di don basilio
-confortarsi, respirare di sollievo. giovanni da fécamp volgar., xxi-638: un poco
il fiato quando ispargo l'anima mia dinanzi da te e sopra lo pensare di te
degli scalini, ritrovava testa e fiato da denunziare in lunghissimo deposto al compagno francese
del corpo. -e che vorreste altro da lei? -l'animo. -oh diavolo
figur.: scoraggiarsi, essere preso da avvilimento. macinghi strozzi, 53 (
lippi, 11-6: baldone mette man da buon soldato, / e nimico ritorna
., a'cavalli e altri animali da lavoro, è fargli fermare, dopo
calma le sue opinioni. guido da pisa, 2-83: ciascuno dubita di dire
; e allora diranno quello ch'è da dire. -di fiato grosso:
sembrava una creaturina fatta di fiato, da trattare con riguardo come un oggetto che
di riconoscere che gli effetti presenti derivano da cause vecchie... del resto,
un'opera artigianale o artistica, tanto da non sembrare eseguita con mezzi materiali.
accoglienze, gli mostrò la leda dipinta da lui, che abbraccia il cigno, e
a voi. marino, 14-145: da l'insolito lampo e repentino / mortalmente atterrita
e fiammingo non se ne fa più fiato da un pezzo. -perdere il
nave, talora uscendo fuor dell'acqua da una banda, talora dall'altra, per
riprendere coraggio, lena, risollevarsi, da una condizione dolorosa o pericolosa. aretino
, non avendo ancora ripreso il fiato da quello inistimabil pericolo, che lei me
a disagio; l'emozione era stata tale da lasciarlo lì per lì, senza fiato
m'aveva la pietà di quelle / da capo a'piedi tutto sconturbato. -risparmiare
figur. bacchelli, i-38: tramontano da settentrione incontrava un'aspra chiostra d'alta
glaciali. -scappar il fiato da basso: emettere scorregge. lippi,
/ ché il fiato ai trombettier scappò da basso. note al malmantile, 3-32
3-32: * il fiato ai trombettier scappò da basso', intendi: per la paura
una spensieratezza che poi era stata originata da troppa bontà e fiducia. una propria
spiriti abbiano impedito il transito per fartene da scendere alle mani, per far apparere
lucentezza e le lattughe bianche della camicia da notte..., tenevano il
chiusa. sbarbaro, 5-59: propositi da togliere il fiato a un borghese e che
la tasca. bacchelli, 13-244: sentieri da levar il fiato alle capre. bonsanti
erano storie di altri tempi ma tremende, da levare il fiato, piene di morti
, mentre a lei, che viveva da sola, la mano di un uomo dava
sentirsi l'animo sollevato, sentirsi liberato da una grave preoccupazione, da una grande
sentirsi liberato da una grave preoccupazione, da una grande paura o responsabilità.
. svevo, 3-616: ada era andata da una zia. a me mancò il
flatus -ùs * soffio, respiro ', da flòre * soffiare '.
= voce giurid., deriv. da fio * feudo, obbligo, servizio
, sm. stor. vassallo che dipendeva da un signore con dovere di rendergli
vario genere per averne ricevuti possessi accompagnati da potere o altri beni; cen- suario
fra giordano [tommaseo]: accompagnato da gran novero de'suoi affittuarii, fìatoli
voce formata (com'io credo) da fio o censo...,
si chiamano. = deriv. da fiato2. fiatóne, sm.
= lat. * flàtór -óris, da flatus 'soffio ', sul modello di
l'alito, perocché l'anima, da tanto tempo morta dentro di loro, le
, 51: si trovò portata come da un'onda in una vettura piena di piedi
e pestifera bocca. = deriv. da fiato 'puzzo \ fiavo, sm
, lat. * flavus, deriv. da * flavulus, dimin. di favus
mordea il vestire diventò piuma. guido da pisa, 1-364: questa lancia.
cacciollo incontinente morto per terra. benvenuto da imola volgar., ii-33: scipione gli
toga romana: sopra una spalla, rattenuto da una fibbia, e sull'altra buttato
avea rubato fin le fibbie d'argento da serrar l'ufficio. marino, 13-128
] riccamente, e poni loro, da petto, una mosca d'oro o d'
veste di seta, stretta in cintura da una fascia, con un ricco fibbiaglio d'
d'oro. = deriv. da fibbia. fibbiàio, sm. ant
. -figur. s. caterina da siena, v-200: ci veste di sole
fibbiale della obedienzia. = deriv. da fibbia. fibbiame, sm. ant
ant. congerie di fibbie. giovanni da uzzano, i-79: fibbiame da coreggie,
giovanni da uzzano, i-79: fibbiame da coreggie, di ferro o
cento a peso. = deriv. da fibbia, col sufi, collettivo -ame.
glio, fibbia. uguccione da lodi, v-149-72: là no se trovarà
in terra. = deriv. da fibbia. fìbola, v.
logico lungo e sottile, cilindrico, avvolto da una membrana fatta a guaina che
che rinasce. epicuro, 22: da la sua dolce bocca / uscio il crudel
il volto; e sol la vita / da un tremor lieve delle labbra appare.
fibra, / il corpo, percorso da brividi, / in fascio di nervi che
il corpo a morte è giunto: / da lei [anversa] traggono e sangue
disugualità son troppo sconcie, / e da lui bolle il sangue in ogni fibra.
.. / di te promesso sin da le mammelle / m'avean? caro,
chilificazione, onde rimanendo aggravato il ventricolo da materie indigeste e viscose, ne proviene
. garzoni, 1-302: la parte da basso dell'orecchia più crassa si chiama
nel sangue dell'animal vittimato, sol da poi ch'egli n'è uscito.
salvatico, affinché il nutrimento cominci fino da principio a far tutta la sua forza
di resistenza, pieghevolezza ed elasticità, da essere suscettibile, per mezzo di appropriate
. fibre tessili vegetali: quelle ricavate da peli (borre o lanug- gini)
, ecc.); sono costituite da cellulosa e sono facilmente combustibili. -fibre
. -fibre tessili animali: quelle ricavate da peli o filamenti di origine animale,
ottenuta filando allo stato fuso scorie prodotte da un miscuglio di coke e silicati;
vien torno tomo serrato, e assicurato da una fasciatura d'una spezie di canovaccio
meno rozzi sono i miai; servono da commessi ai mercati arabi, tessono panni
, in genere pre parato da cellulose e da proteine e costituito
pre parato da cellulose e da proteine e costituito della materia di
tetiche: sono preparate partendo da composti organici o inorganici di sintesi
e con gli occhi in su, seguir da vicino il bell'andare delle fibre chiare
fabbricazione di va- lige e altri articoli da viaggio, guarnizioni per freni, ingranaggi
2-41: tornò con un piccolo paniere da merenda per ragazzi, ma di fibra,
istrumento necessario ad articolare la favella, da tali voci [monosillabe] incominciano. mascheroni
fibra della sua macchina, ma essendo da 20 anni abituato a considerarla come il
delle mie afflizioni, non voglio dissimularti che da cinque mesi sto in pena, non
ci sentiamo come strappati a fibra a fibra da una regione lontana in cui il nostro
-in senso generico: che è segnato da venature. d'annunzio, iv-1-962:
terzo giorno che sono inchiodato in casa da un orribile dolore alle reni, cosa
un orribile dolore alle reni, cosa da nulla del resto, fuor che il dolore
, fibrille suggenti / avide il sangue da ogni vena. 3. figur
nervi cerebrospinali. = deriv. da fibrilla. fibrillazióne, sf.
contrazione delle orecchiette del cuore caratterizzata da fremiti e scosse numerosissime (500-900 per
improvvisa). = deriv. da fibrilla. fibrillo gènesi, sf
= voce dotta, comp. da fibrilla e genesi (v.).
= voce dotta, comp. da fibrina e globulina (v.).
fibromi molli mentre le forme acquisite derivano da infiammazioni croniche o ripetute.
= voce dotta, deriv. da fibroma. fibromiòma, sm.
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e da mioma (v
. fibro- (da fibra) e da mioma (v.). fibromiomatóso
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e dal gr. rcxdcm
. tumore simile al sarcoma, caratterizzato da una prevalenza della componente fibrosa. -fibrosarcoma
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e da sarcoma (
fibro- (da fibra) e da sarcoma (v.).
. dal pref. scient. fibro- (da fibra). e da sclerosi
(da fibra). e da sclerosi (v.).
, dal pref. scient. fibro- (da fibra). fibrosità, sf.
con la guancia, era tutta percorsa da correnti calde e fredde, che alternavano in
vicenda isterica, interrotta di quando in quando da ima fibrosità immobile. fibrosite,
fasce della muscolatura striata; è caratterizzata da dolori che provocano irrequietezza; reumatismo muscolare
= voce dotta, comp. da [itessuto] fibroso e dal sufi,
che contiene fibre, che è formato da fibre. 0. rucellai
delle foglie si fan ventagli e ombrelli da sole; dei teneri arboscelli fan- nosi
carducci, iii-26-7: riguardo agli erbaggi da condimento, osserveranno che non siano, come
tanto buone per chi le ha mangiate da ragazzo; per esempio il cardo selvatico
conchiglia un dì sarai / tutta corsa da poche spire pallide, / impiombate di sabbia
fibrino fresco. = deriv. da fibra. fibrinogenemla, sf.
iperfibrinogenemia. = voce dotta, da fibrinogeno e dal gr. alpa * sangue
= voce dotta, comp. da fibrina e dal sufi. -geno, dal
nel sangue. = voce dotta, da fibrinogeno e dal gr. rrevta * povertà
. = voce dotta, comp. da fibrina e dal sufi, -bidè, dal
fibrina. = voce dotta, da fibrina e dal gr. xùotc 'soluzione
. streptachinasi. = comp. da fibrina e lisina. fibrinolìtico,
. = voce dotta, comp. da fibrina e dal gr. oùpov * orina
castrano se medesimi quando sono strecti da cacciatori... e'medici lo chiamano
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e dal gr. à8v
. = voce dotta, comp. da ipref. scient. fibro- (da fibra
. da ipref. scient. fibro- (da fibra) e da adenoma (v
. fibro- (da fibra) e da adenoma (v.). fibroblàstico
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e dal gr. pxaotó
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e da cartilagine (v
. fibro- (da fibra) e da cartilagine (v.). fibrocèllula
anat. fibra muscolare liscia, costituita da una semplice cellula allungata
. dal pref. scient. fibro- (da fibrae da cellula (v.)
. scient. fibro- (da fibrae da cellula (v.). fibroceménto
, sm. tecn. materiale costituito da amianto in fibre e da malta di cemento
materiale costituito da amianto in fibre e da malta di cemento; viene fabbricato preparando
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e da cemento (v
. fibro- (da fibra) e da cemento (v.). fibrocìstico
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e da cisti (v
. fibro- (da fibra) e da cisti (v.). fibrocito
. = voce dotta, comp. da fibro- (da fibra) e dal gr
voce dotta, comp. da fibro- (da fibra) e dal gr. xùto?
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e da ferro, col
. fibro- (da fibra) e da ferro, col sufi. -ite.
, dal pref. scient. fibro- (da fibra). fibrolipocondròma, sm
. dal pref. scient. fibro- (da fibra), dal gr. xt7to£
. xt7to£ 'grasso, adipe 'e da condroma (v.). fibrolite
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e dal gr. xt&og
ma raramente, poliposa ed è circoscritto da una capsula fibrosa; si sviluppa nel
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e dal sufi,
. di aggregato cristallino costituito in prevalenza da individui che, per il loro sviluppo
nerbo di bue. = deriv. da fibra-, cfr. fr. fibreux (
. = voce dotta, comp. da fibra e dal lat. class, spongia
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e da torace (v
. fibro- (da fibra) e da torace (v.).
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e da tracheide (v
. fibro- (da fibra) e da tracheide (v.). fibrovascolare
. dal pref. scient. fibro- (da fibra) e da vascolare (v
. fibro- (da fibra) e da vascolare (v.). fibula
nel costume dei popoli antichi, costituita da uno spillone (ardiglione) e da
da uno spillone (ardiglione) e da un corpo protettivo (arco),
arco), collegati a un'estremità da una cerniera fissa, e dall'altra
una cerniera fissa, e dall'altra da una chiusura a incastro apribile; può
del corpo, ornati di lavori varii fatti da maestra mano, con un mantello sopra
è qua e là fermato negli avvolgimenti da fibule e distinto da fregi é'oro.
fermato negli avvolgimenti da fibule e distinto da fregi é'oro. b artolini, 17-176
'e dal sufi. -fórmis (da fórma * forma ').
baie, cacabaldole, arzigoghelarie, e giuochi da puttini sono cotali zimbellamenti, anzi arti
fatt'ha la fica. s. bernardino da siena, 765: non pensate
fiche alla fortuna facendoti amare e stimare da que'pochi che pregiano più il tuo sapere
ficazóne. = deriv. da ficcare, n. 3.
i nostri antichi progenitori prendessero l'abito da una ficaia. carena, 1-59:
la stessa pianta del fico. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
ficaiuòla, sf. raro. strumento costituito da una pertica che ha alla sua estremità
lungo). = deriv. da fico. ficalbo, sm.
di quella camera nell'agiamento, e da sé a lei le fece una gran
non si fa menzione. = da fico, col sufi, collettivo -ame.
mezzo corpo vivo, non mi lascio intenerire da ficate di donne al punto da fare
intenerire da ficate di donne al punto da fare di quel pezzetto di pane che
pulcini, lo sa dio, gallati da chi. ma capisci, quello che dico
bastardino americano. = deriv. da fico. fìcato, sm.
no- tomia, / cavandone il granello da ogni lato, / per fame l'
è uno strumento di ferro trovato primamente da me, col quale la terra quant'è
deboli radici. = deriv. da ficcare. ficcanasare, intr.
sai niente. = deriv. da ficcanaso. ficcanaso, agg.
2-185: pareva in preda a un'irrequietudine da uccello: saltava di ramo in ramo
comp. dall'imp. di ficcare e da naso (v.).
rivolto al giogo s'acconcia. andrea da barberino, i-257: fello menare nella
d'annunzio, iv-2-1148: il forno ruggiva da tutti i forami splendendo. il mastro
avesse ficcate le radici in terra. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
un oggetto appuntito), in modo da provocare ferita, lesione o lacerazione)
che l'hai fatto a una tocca da te, acciocché ti si passi il duolo
sofferire a lato, la cacciò da sé. 3. conficcare,
maniche di camicia, e col berretto da notte in capo, ficcando le dita
de roberto, 269: era piovuto da firenze... con una sacca nella
la prora ficcare. sassetti, 127: da loro, sì nell'azione come nel
umor veramente è questo, ma derivato da una nuova introduzione di ficcar (dirò così
l'idea eterna in dio è generata da esso dio. baretti, 1-31: a
che il senso comune trovi un viottolo da uscirne, ci vorrà del buono e del
albero di trinchetto, con certe flessuosità da pantera, certi denti viperini, due labbra
noi, sì che la luce si fogge da noi, e non ficca la virtù
ben ch'el papa è stato un omo da benissimo a ficcare in prigione quello segnalato
avremo fatto morire quello assassino, inteso da lei il caso a punto, la
per il dito grosso ch'è la presa da sbirro, legar con le funi,
. nievo, 590: un vero sito da ficcarvi un poveruomo per guarirlo dalla malattia
che la veduta vi consunsi! busone da gubbio, 153: intanto messer ulivo
, li quali trattano di materia strana da noi. cassiano volgar., 1-113:
io vi ficcai la mia attenzione. uscii da quel caffè zoppicando e per alcuni giorni
fossa, non verrà se non ricoperto da trinciere, ed aprirà la contrascarpa,
193): la nave, che da impetuoso vento era sospinta,...
forse una gittata di pietra. andrea da barberino, 3-1038: menando beltramo il carro
e a concetti astratti. francesco da barberino, i-314: mo'non ti vo'
. pulci, 2-33: orlando aiuto da lui non voleva; / pure il diavol
, ed era naturale, agli angioini che da provenza e dal mezzodì volevano ficcarsi in
di'* lampini, tu che ti ficchi da per tutto... la hai
il pesce sì fattamente stordito, che da se stesso si va ficcar nelle reti.
terren di mano in mano / il sicol da l'esperio ha dismembrato, / ficcandosi
lo fai per propria tristizia, è da scusarti, e se per ficcarti in grazia
-nascondersi, occultarsi, rintanarsi. giovanni da sanminiato [petrarca], i-241: la
questa valle tenebrosa. s. bernardino da siena, iv-257: il mio giusto
procurare, sforzarsi, proporsi. francesco da barberino, iii-244: non curar de'più
ove 'l sembiante più si ficca. zanobi da strato [s. gregorio magno
passo, se uno ha un'idea, da lasciar tutto il tempo di ficcarsi ben
ficcava il naso dappertutto, fece amicizia da un capo all'altro della costa.
del tempio di giove ottimo massimo, da quella parte dove ora è il tempio
, vii-74: i romani cominciavano l'anno da marzo per onorare il dio marte autore
22-78: lungi tre miglia ell'era da cobona /... / la villa
2. beccheggio. = deriv. da ficcare. ficcato (part. pass
9-223: il porto stesso era difeso da fallaci stagni, e da torti ordini di
era difeso da fallaci stagni, e da torti ordini di legni ficcati secondo il
secondo il solito col mazzo, e da lanciare, o brigantini armati, che
ch'egli è, palalo con canne da prima, o picciol palo, e ficcato
, nell'animo). [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
o pollini o ribolliti, e sono da loro scansati con gran vigilanza. lustri
d'approdo. = deriv. da ficcare. ficcatóre, agg. e
di bugie. = deriv. da ficcare nel senso di * ingannare '.
è lunga. = deriv. da ficcare. ficchino, sm.
altro! = deriv. da ficcare. ficco, sm.
è dal sinistro, e è da fanciulli. vanno là li fanciulli a sagittare
braccio destro. = deverb. da ficcare, n. 13.
sul capo. = deriv. da ficcare. fice, sm.
, [soprastava] balana gederite. lapo da castiglionchio, 38: il detto fichereto
sono nelle fichiere. = deriv. da fico. fìcide, sf. entom
di tamerici e talvolta attaccano anche alberi da frutta, in particolare agrumi e viti.
e lobate (i lobi possono essere da tre a cinque, con superficie ruvida e
(più propriamente siconi), che maturano da giugno a ottobre a seconda della varietà
, polpa tenerissima e zuccherina, composta da una piccola massa di granelli verdini o
nuovi testi fiorentini, 185: aven conperato da lui uno peso di tera posta preso
à fichi e olivi e ciriegi. francesco da barberino, ii-250: lo fico senza
sordo contro le mura; né è cosa da crederla, a dir quanto io abbia
vigna e li tuoi fichi. benvenuto da imola volgar., ii-344: era
alpinizio dell'estate (e si sviluppa da gemme dell'anno precedente, mentre il
fico fornito o fico vero si sviluppa da gemme dell'annata); fiorone.
. adriani, 1-70: nelle lettere è da osservare il proverbio, che s'usa
un fico (riferito a persona): da poco, da nulla, di nessun
riferito a persona): da poco, da nulla, di nessun pregio.
1-7-57: certa trappoletta hanno ordinata / da pigliar due rigogoli a un fico.
stimo! - / e tolsen sotto da quel ficarèllo, / perché di que'faceva
miele, / e'gli teneva frutte da poltroni; / e con ragione, alle
annebbiate, frutti scipiti di un'abilità da manovali dell'arte ignoranti e volgari.
fico2, sm. ant. alga da cui si estraeva una materia colorante.
e presen tano perigonio costituito da più elementi, esterni sepaloidei,
. mattioli, 1-310: è da questo [fico d'india] differente
campagna dell'isola divisa in vari scompartimenti da muri a secco e da siepi di
vari scompartimenti da muri a secco e da siepi di fichi d'india. verga,
ìndia, sbucciati. levi, 2-337: da un lato della piazza, tra un
salati, si alzava un'edicola racchiusa da pareti di vetro. brancoli, 4-74:
frutti molto piccoli: e sempre si pianta da se stesso, percioché fa i rami
diffuse nelle zone temperate boreali, caratterizzate da fusto e foghe carnosi e fiori ascellari
lat. scient. ficoidaceae, comp. da ficus 4 fico 'e dal sufi
specie della ficoide. = deriv. da ficoide. ficòide, sf. concrezione
', petrificazione formata nella cavità lasciata da un alcionio fico, o da altra specie
cavità lasciata da un alcionio fico, o da altra specie consimile. 2
linguaeforme '. = deriv. da fico: cfr. alcionio2.
un ficolesso. = comp. da fico e lesso (v.).
zone a temperatura calda, e caratterizzata da ampie foghe lucide e carnose simili a
parassiti delle piante coltivate), caratterizzate da un tallo cenocitico, cioè privo di
foggia di parlare strano / l'impariamo da voi, quando ci dite, /
le scienze esatte e per la matematica da ragazzo. le ho perdute durante gli studi
era divenuta mia sposa senza punto sapere da che parte prendermi. = deriv
parte prendermi. = deriv. da fico, nel senso di * smorfia \
, bernoccolo. = deriv. da fico. ficto, v.
ficulneus 4 di fico ', deriv. da ficula, dimin. di ficus 4
. ficulnus 4 di fico * deriv. da fidila, dimin. di ficus
suoi crediti. = deverb. da fidare. fida2, sf.
, o di donazione, o di compra da famiglie volterrane o sanesi, dal
famiglie volterrane o sanesi, dal sovrano, da molte co munità e da
da molte co munità e da luoghi pii sì ecclesiastici che laici, i
fidagióne. = deriv. da fidare. fidale, agg.
. fedele, fidato. francesco da barberino, iii-182: ma qui fa punto
padre, fò vinto in mare da li genovesi, e portato captivo esso e
di questa fidalghia. = deriv. da fidalgo; cfr. spagn. hidalguia.
. xii), comp. da fi (abbreviaz. di fijo) 4
, lat. de 4di, da 'e aliquid 4 qualcosa, alcunché '
leggende inedite, 1-168: ricognoschi da lui [da dio] ciò
inedite, 1-168: ricognoschi da lui [da dio] ciò che ti darae
tra mano. = deriv. da fidare. fidante (part.
dio e dalla buona coscienza. bartolomeo da s. c., 25-10-7: chi
e di bare e di grucce, ora da lungi / vi confortate; e per
nostre era affatto perduta. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, 11-79: contro alla lussuria è da porre la purità del cuore, contro
del cuore, contro alla paura è da porre la fidanza, contro alla pigrizia è
porre la fidanza, contro alla pigrizia è da porre il fervore. boccaccio, viii-1-21
: oh vana fidanza de'mortali, da quanti esempli altissimi se'tu continuamento ripresa
ripresa, ammonita e gastigata! giovanni da samminiato [petrarca], 1-68:
non voglio lasciare indietro uno termine usato da fabio, sendo entrato di nuovo con
lascia portare, conforme è solito, da un'eccessiva fidanza all'estremo dell'ozio
cristo pronunziò con fidanza che, ove da lui si fosse implorato il soccorso del
iddio sarà la sua fidanza. piero da siena, 3-40: nella fidanza di dio
prima, non aspetta punimento. giovanni da samminiato [petrarca], ii-128: debbe
buona testimonianza della sua coscienzia. benvenuto da imola volgar., i-53: tulio
d'umanità solevano dire: « cose da papà ». -stima, riputazione,
, quietanza; salvacondotto. bartolomeo da s. c., 200: a
perdonatemi, / ch'i'vi tengo da fratello. l. salviaii, 20-107:
più ch'eo non meritai. giacomo da dentini, 18: donna, eo
giunto in città, si sentì liberato da quell'incubo che lo aveva oppresso tanti mesi
colui faccia fidanza ch'egli andrà dinanzi da dio. -in fidanza: certamente
i calendari, sui quali c'è poco da far fidanza ormai, e del resto
attendibili fin che volete, ma non poi da contarci assolutamente. -porre, mettere,
ciò non pò fianza tenere. bartolomeo da s. c., 15-1-3: confortate
, 8-52: gambe, dicea, da voi fidanza io piglio, / gambe mie
starne a fidanza. = deriv. da fidare, con il suffisso astratto del tipo
suo fidanzamento amalia si staccò un po'da loro. d'annunzio, iv-2-1035:
gioia di babbo e mamma, che da poveri travetti combinavan male il pranzo con la
. svevo, 6-408: guai aver da fare con un medico. ora che
dei dintorni. = deriv. da fidanzare. fidanzare, tr.
per certo a locupletarsi con quello che poi da altri poveri mercadanti, ignoranti della di
che mi lasciaste, perché non è tale da fidarsi ad una lettera.
quai segni / fidarlo al campo e rimondar da l'erbe. bettola, 96:
ripararsi, porsi al sicuro. benvenuto da imola volgar., i-238: quelli tre
de me non hai temenza? francesco da barberino, 169: vien francamente;
: ben te ne fido. andrea da barberino, 1-27: « chi mi fida
fazio, ii-3-43: color che fidati avea da me / di morte e di prigione
, 2-79: qual noc- chier che da i marini inganni / ridutti ha i legni
un incarico, una mansione. paolo da certaldo, 92: non fidare il tuo
ceriale capitani, benché valorosi, eletti da lui, non pareva da fidar tanta guerra
, eletti da lui, non pareva da fidar tanta guerra. pallavicino, 11-74
al quale digià ho fatta dare la vernice da persona dell'arte, perché un lavoro
perché un lavoro di questa sorte non era da fidarsi a un ciabattino.
. svevo, 6-77: non hai da fare contratti come me, che talvolta
eguagliano tutto il mio avere, né da fidare. ho da farti una proposta
avere, né da fidare. ho da farti una proposta. lasciali a me
di una pasta, e non c'è da fidarsi. -anche di animali.
e lacciuoli sparsi / fui preso da virtù ch'io non vedeva. casti,
domani graffiano. pascoli, 1542: da l'ebbrezza ti guarda, / non troppo
. manzoni, 68: conduco genti / da me, qual ch'io mi sia
posso pur su'piei fidare. bartolomeo da s. c., 9-2-12: siccome
più volte. s. bernardino da siena, 877: non ti fidare mai
e nessuno si fidò tanto delle proprie gambe da tentar il salto. brancoli, 3-92
con la particella pronom. (seguito da una prop. dichiarativa). sperare,
appagamento di un desiderio). bartolomeo da s. c., 13-1-3: sempre
, ardire; farsi coraggio. guido da pisa, 1-11: per paura del diluvio
, per la persecuzione di saul. ricciardo da cortona, 27: non vi
farina. proverbi toscani, 135: da chi mi fido mi guardi dio, da
da chi mi fido mi guardi dio, da chi non mi fido mi guarderò io
. e. cecchi, 7-64: da quella loro tranquilla curiosità si capiva quanto nella
. fidare 4 confidare, affidarsi '(da fidère, per metaplasmo).
tutti i miei segreti fidava. rinaldino da montalbano, 923: io, isven-
mi condussero come vedete. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
zionato, devoto. bartolomeo da s. c., 48: disse
far male, che quella la qual viene da affetto profondo. e anche quando diciamo
sagace, prudente, fido. bartolomeo da s. c., 38-5-13: non
di non pomposa dottrina; più beato drento da sé, che nell'apparenzia di fuori
che dimostrino e veri casi. guido da pisa, 2-27: o luce di troia
luci de'miei pensier fidate scorte, / da che vedove e triste / vestir per
la terra. lorenzino, io7: da poi che nessuno non mi vede,
-fidente, che spera (ed è seguito da una proposizione, dichiarativa).
,... questa sì fervente sincerità da niccolò conosciuta, senza bandiere se ne
, securo, franco, schietto, da persone oneste e educate. -adatto
: dalle cantonate e dalli ossami e da i ricinti bisogna levar via ogni calcina che
... trovare espedienti di risparmio da assicurare lo spaccio de'libri in ampio giro
, occupatissimi, e costretti a recarsi da lunghe distanze, a piedi, per
, per la via di torrita, furono da loro assaliti. 9.
o reti, o altri arnesi da pesca nelle barche dei fidati, siano
la città se ne ritorna, spinto / da così furibonde e cieche voglie; /
allevare. foscolo, xvi-165: monti da prima se ne lagnò con alcuni suoi fidati
interrogatorio, esclusi però i generali, da darsi a ciascun testimone capitolato o fidefaciente
vita stia nella morte l'avevo sospettato da un pezzo ma in un senso negativo
purché la sua condizione non lo garantisse da ogni sospetto di fuga. fil.
trattando di cose legali, non sarebbe da condannarsi; tanto più che la crusca
voce dotta, lat. fidèjussid -ònis, da fide jubère 'dare sicurtà, farsi
... possi richiamare o lamentare dinanzi da detti consoli... d'alcuno
dotta, lat. tardo fidejussor -óris, da fide jubère (volpiano) *
= voce dotta, lat. fidèjussòrius, da fide jubère 'dare sicurtà, farsi
rovani, 52: messo in esaltazione da santarosa, e dagli altri,
del linguaggio scritto; e in esso da qualche tempo ritorna frequente. pare che
le bellezze dei dettagli. -seguito da una prop. dichiarativa. guerrazzi,
a piacimento, / sì è chiamata da due suoi serventi, / di quei ch'
. v.]: 'fidenziano *. da * fidenzio ', camillo scrofa cavaliere
impresso / un sigillo di ciel, da parer cosa / nell'angelica cella immaginata /
fiesolano estatico. carducci, iii-4-106: da l'arce capitolina del collo fidiaco molle
phidiacus (dal gr. cpeisiaxót;, da 'fidia ').
giorno con un'acconciatura a ciuffi da scatole di canditi, un altro
salvini, 6-74: uscivano poi in veste da convito... co'paggi
femm. fidicina), comp. da fides 'cetra 'e dal tema di
, dal gr. (peisfxia (da q>ei8ó <; 'parco ').
e star fermo e costante / lontan da la più cara e fida amante /
camin duro, ai perigliosi passi, / da me cotanto dilungata e torta? firenzuola
efficiente. ariosto, 8-4: avea da lato il can fido compagno: /
eto, il più fido / suo cavai da battaglia,... gemendo /
fido, in quello adria ogni sera da tanti anni si salutava, e dappertutto
mai vidi valle aver sì spessi / luoghi da sospirar riposti e fidi. bembo,
,... cacciato e accaneggiato da prima, ora è cercato ad alleanze che
tasso, 5-81: ned ella avrà da me, se non la sdegna, /
ii-48: del fido servir per ricompensa / da più lungo servir tu lo dispensa.
'fidato, fedele, sicuro '(da fidère 'fidarsi, confidare, credere')
fido2, sm. apertura di credito fatto da una banca a favore di un cliente
banca a favore di un cliente, o da un privato a favore di un debitore
andava a vele gonfie, egli aveva da ogni parte appoggi, le banche gli
più caro. = deverb. da fidare-, cfr. fida. fidùcia
sione. guido da pisa, 2-26: tutta la speranza de'
domenichi, 5-462: non molto da poi, con costante fiducia e liberalità,
non è maraviglia che sia procurata da i medici, che hanno giornalmente da
procurata da i medici, che hanno giornalmente da combattere contro la morte. casti
man sua. muratori, 4-207: da questo soprannaturale soccorso ha da venire la principal
4-207: da questo soprannaturale soccorso ha da venire la principal nostra fiducia di rimaner
che dopo il suo racconto mi allontanerei da lei per sempre. tozzi, 3-179
la fiducia che la vendetta sarebbe venuta da sé, peggio di quella che lei
, d'uno stato; degli impegni contratti da essi, nelle carte di credito messe
, spesso provata di padre in figlio da più generazioni, s'intende pensando in
dal governo nel corso della sua soldati incominciar da dio,... perché i suoi
di fiducia: studi, bensì da voi medesimi prendo fiducia che mi
programma o l'operato del governo (da parte del parlamento). -negare la
, al cospetto di me fatto larva da voi,... ne'quali posi
3-44: quando qualche capo della biancheria da lei esposta ad asciugare cadeva sul nostro
per il quale si richiede la massima stima da parte di chi lo assegna e il
chi lo assegna e il massimo affidamento da parte di chi lo occupa o lo esercita
. fidùcia * fiducia, confidenza '(da fidère * confidare, credere '.
, 479: la fiduciale compunzione da essa palesata, la mostrò...
affettuosamente, fiducialmente e perseverantemente. guido da pisa, 1-101: in tutte l'altre
diritto. * = * deriv. da fiducia. fiduciare, intr. (
s. v.]: 'fiduciare', da 'fiducia', in senso di speranza.
ha speranzato '. = deriv. da fiducia. fiduciariaménte, avv. con
cambiali, assegni) che fungono economicamente da surrogati della moneta (detta così perché
amministrare beni o patrimoni a essa affidati da privati o da pubbliche autorità (cosiddetta
o patrimoni a essa affidati da privati o da pubbliche autorità (cosiddetta perché nel mondo
per un determinato periodo di tempo, da una nazione europea su un territorio ex-coloniale
di cinque o sei milioni di lire da rassegnarsi ai gesuiti per fondar loro case
ritenga, ma li consegni a persona da lui nominata. oriani, ii-238: le
agricoltori ha detto addirittura che è governata da farabutti e da arrivisti. fu lui
addirittura che è governata da farabutti e da arrivisti. fu lui (dice)
amando come amava: così totalmente, fiduciosamente da non proporsi neppure se fosse corrisposto:
« 'fiduciosamente ', avv. da 'fiducioso'. v. 'fiducialmente'; può tenerne
di ottimismo. = deriv. da fiducioso. fiducióso, agg.
vedevano. erano tanto fiduciosi a me da canto che mi pareva di trovarmi con loro
, ingenuo, fervido,... da quel cancello uscisse fiducioso verso la vita
smaniosa apatia. = deriv. da fiducia. la prima attestazione lessico- grafica
o parola, o cosa che viene da fiducia, che lo dimostra. non è
-spargersi il fiele a uno: esser colto da un travaso di bile, avere l'
, 269: l'amor de figliuoli ha da essere il fuoco che ha da consumar
ha da essere il fuoco che ha da consumar il felle amaro del carnale effetto
non l'ho detto infinite volte, sin da quando eravate piccina piccina, che voi
sue; e però ragionevolmente è stata ella da alcuni chiamata fiele della terra. domenichi
la mietitura. = deriv. da fieno. fienàia, sf.
poco diversa. = deriv. da fieno. fienàio1, agg.
lo supponeva giacente. = deriv. da fieno. fienaiòlo (fienaiuòlo,
mietitoia fienale. = deriv. da fieno; v. fienaio.
e la fienara. = deriv. da fieno. fienare, intr. [
pelurie di erbe. = deriv. da fieno. fienaròla (anche fienaiòla
zool. luscengola. = deriv. da fieno. fiengrèco, v.
dei foraggi. = deriv. da fieno. fienile (ant.
ad un fenile ruinoso, ad una stalla da mulattieri. milizia, iii-196: ciascuno
al plur. fènilia, deriv. da fènum * fieno '. per le forme
ma son, nostra mercé, stanze da fieno. roberti, vi-227: i
-fieno bruno: quello che si ottiene da erbe molto bagnate e curate con un
quello di terzo taglio. — febbre da fieno: v. febbre. -raffreddore
fieno: v. febbre. -raffreddore da fieno: v. raffreddore. 2
ogni cosa è terra, e fa fieno da cavagli e fuoco, e altro.
colore. 3. locuz. -animale da fieno: ogni animale che si nutre
maggio, / allorché canta ogni animai da fieno, / vo'di musico anch'io
/ quando l'erede è un animai da fieno? guadagnali, 1-i-63: tu cangi
: tu cangi in dotto un animai da fieno. -avere il fieno alle
a le coma, per avvertire altrui che da quello si guardasse. -dare il fieno
doni, 4-44: non ho conosciuto tempo da dar fieno a oche. buonarroti il
fattori], / col far venir da brozzi un uom di fieno, / il
ricorda che è stato erba: si mantengono da vecchi le abitudini che si sono contratte
delle campagne. = deriv. da fieno. fièra1 (ant.
e cometo i luoghi colti. guido da pisa, 1-41: le fiere selvatiche veniano
/ d'aguzzi denti e d'ugne da ferire. caro, 7-733: il bello
fatta fella / per non esser corretta da li sproni. petrarca, 287-13:
sagrifici / che sempre vi difenda / da quella fera orrenda / aspra nimica ria /
fera, / che il cor sente da febre oppresso e vinto. forteguerri,
/ a la fera divina / plaudia da la marina. pascoli, 819: curvo
cocchio sino al giogo achille / udia da presso la vocal sua fiera. d'
mostro orrendo. folengo, ii-73: da la finestra un giorno questa fiera [
bocca al cane la fiera: darsi da fare affinché non siano gli altri a trarre
: fiera è un concorso di molti da molte bande in alcun luogo, per
lo più avuti in dono, organizzata da privati o da enti assistenziali, il
in dono, organizzata da privati o da enti assistenziali, il cui ricavato viene devoluto
benefìci. carducci, iii-24-243: roba da quarta pagina di gazzette e da fiere
roba da quarta pagina di gazzette e da fiere di beneficenza. cinelli, 2-279:
.. che vernice fresca e colori da fiera! quarantotti gambini, 7-139:
di questo mondo. 5. bernardino da siena, v-207: al dì d'oggi
privi di frutti. baruffaldi, ii-4: da una tromba lusinghiera / non guerriera,
del dolore non manca mai chi ha da spacciare un residuo di vanità insoddisfatta.
discorreva d'altro; sempre la fiera da quella parte. di giacomo, ii-645:
di fiera della vanità e di consolazioni da desco piccoloborghese, sia venuto crescendo il
vi guadagna: qualsiasi giudizio è condizionato da ragioni soggettive. proverbi toscani, 91
. palazzeschi, i-657: una baldoria da stordire, pareva il fierone.
un padrone, è giornata di cònia da mezzo giorno in là; perché i
vino a cascare. = comp. da fiera e agosto (v.).
esageratamente alto. = deriv. da fiera2. fieraménte (ant.
fratello, per vedere aver qualche partito da staccarsi dagli francesi. monti, iv-343
170: li fu risposto virilmente da li inimici, i quali fieramente ferendo
, agitatamente, forsennatamente. guido da pisa, 2-112: si percossero con gli
gastigato ne fui, che mai poscia da giacere non mi son potuto levare se non
sua scoperta fu fieramente contraddetta e negata da due de'più riputati dantisti. pirandello
ora. 8. in modo da recare (o da provare) dolore,
8. in modo da recare (o da provare) dolore, noia, dispiacere
una guerra: nella quale fieramente erano da loro stati villaneggiati. alfieri, 1-341:
trovo per la seconda volta fermato in casa da certi dolori nefritici che mi fanno fieramente
vivere dissoluto aveva scandalezzato fieramente ed alienato da sé gli animi de'sudditi. cattaneo,
accendeva più fieramente nell'acqua. -seguito da un agg., gli conferisce il valore
la salute del loro mercato perfino da uno di quei di bussolengo.
di bussolengo. = deriv. da fiera2. fierasfèridi, sm.
sol uomo. = deriv. da fiera2. fierézza (ant. feréza
in basso per umiliata prontezza. bartolomeo da s. c., 30-1-12: tutti
a corrispondere all'affetto. giacomo da lentini, 6-23: dunqua più genti -seria
che questi umori incristalliti in giro / da le vene del cor trassi col pianto
-severità, rigore, inesorabilità. francesco da barberino, i-291: corregga lor come dia
no li trova piani, / cortesemente da sé li diparta. g. visconti,
sol brama e aprezza, / ma da qui la sua matre la sequestra / non
tardo. segneri, iii-1-209: nasce da un medesimo vizio la fierezza estrema verso
colpi il recò a fine. andrea da barberino, 1-99: con tanta fierezza
: de nada non comprese quanto ci fosse da rispettare in quella fierezza ingenua e lieta
una sciagurata convergenza avesse fatto fuggire vestita da povera. pecchi, 3-29: eresse con
grande oratore. vico, 542: né da un animo da alcuna filosofia umanato ed
vico, 542: né da un animo da alcuna filosofia umanato ed impietosito potrebbe nascer
, ii-139: l'orrenda proscrizione fatta da augusto... passò tutte le
più immani fierezze che giammai fossero comandate da uomo crudele. zeno, xxx-6-110: altisidora
sé, dava in ismanie e fierezze da infuriata, e si mordeva e si strappava
che vien mancando, e 'l fine ha da vicino, / è naturai fierezza,
, o mio destino, / che sì da voi pietà parta e scompagne. forteguerri
soverchio con fierezza era assalito. rinaldino da montalbano, 886: allora rinaldino con
freno e morso / solo ubbidisce, da ragion lontano. sagredo, 1-54: adocchiatala
fierezza? = deriv. da fiero, con la terminazione dell'astratto.
in quel fieri, che si dice da gli scolastici pura potenza. -in
panzini, iv-260: 'fieristico', aggettivo da 'fiera'(mercato). ecco un
). ecco un altro 'istico 'da mettere in fiera! = deriv.
mettere in fiera! = deriv. da fiera1. fierità, v. ferità
una belva). bartolomeo da s. c., 3-9-8: le
pare grande; e tu non usciresti da fuori, e le fiere bestie ti darebbero
terra la fiera bestia incominciò a guizzare da una parte all'altra della stanza come
la terra santa era abitata e conculcata da gente fiera e strana e peccatrice. livio
del pianto era nomata / quella che da crudele e fiera tanto / et inumana gente
uomini tenevano ancora del fiero, è da credere che vivessero vita popolare, e
, 6-14: quiv'era l'aretin che da le braccia / fiere di ghin di
-sostant. alamanni, ix-318: tien da me lunge quell'avara mano / d'
vassallaggio, / fiero e ardito e dottato da la gente. g. villani,
e de collo curto) uno fiero spadacino da non temerne sei. ariosto, 32-79
: ecco s'apre la scena: ecco da i lati / utica s'erge;
corrispondere all'amore). giacomo da lentini, 3-33: fina donna, non
usa scarsitate -di ciò c'ave. paganino da serezano, 1-6: contra lo meo
a mia libertà diedi l'esilio. -abitato da una popolazione energica, risotasso, aminta
sta sulle sue, non bisognosa da fare ». brancati, 4-174: quando
, orgoglioso (e può essere seguito da un compì, di limitazione o da compì
seguito da un compì, di limitazione o da compì. 0 prop. causali)
non è oggi, che è corrotta da mille delicatezze e lascivie femi- nile,
delicatezze e lascivie femi- nile, non da uomini. campanella, i-255: essendo stato
fiero di questo suo figlio così diverso da lui e così istruito. -per
., iii-xv-19: dove è da sapere che al principio essa filosofia pareva a
essa filosofia pareva a me, quanto da la parte del suo corpo, cioè sapienza
guerrazzi, 6-318: il diamante comperato da quel fero vecchio di giulio ii, che
asilo. pascoli, i-681: sappiamo da lui stesso che egli aveva dei censori molto
. borghini, 1-268: essendo rimaso da fanciullino senza padre, buona pezza guardò
come gli dettava la natura, fu da un bemardetto de'medici condotto a firenze
filiali. 9. caratterizzato da grande dignità e orgoglio (un'azione
risoluto, dignitoso, orgoglioso. giacomo da lentini, 26: certo mi par che
di chi non avesse sì sovrumana fortezza da sostenerla, stavano scritte a eterni caratteri
: monti sparve dalla scena, accompagnato da fiere censure per la fiacchezza della sua
qual che si fusse, era generato da lui et era il sangue suo, deposto
deliberazione. mazzini, i-81: cola da rienzo, e il periodo dell'assedio di
quei primi argomenti potrebbero volgersi a bene da chi volesse dipingere que'quadri con un
né altro fiero disegno potrà sperarsi mai da manzoni. pirandello, 6-243: scattò.
. ariosto, 32-35: fu bradamante da cotanta pena, / da cordoglio assalita
fu bradamante da cotanta pena, / da cordoglio assalita così fiero, / che di
2-36 (i-1040): fu sovrapreso da una fiera colica che in tre dì
grave lotta toccò al mio gracile corpicino da una fiera polmonite che all'età di sei
.. trovandosi a caccia, fu soprapreso da un fiero sonno; onde, smontato
un fiero sonno; onde, smontato da cavallo, si pose in terra sopra l'
celliere dee essere... lungi da bagno e da stalla e da forno e
... lungi da bagno e da stalla e da forno e da cisterna e
lungi da bagno e da stalla e da forno e da cisterna e da acqua
bagno e da stalla e da forno e da cisterna e da acqua e da tutte
stalla e da forno e da cisterna e da acqua e da tutte cose che hanno
e da cisterna e da acqua e da tutte cose che hanno fiero olore. pagliaresi
dall'una parte e dall'altra. andrea da barberino, ii-8: pel fiero combattere
: vi s'odono tuttavia i gemiti da ogni parte per mill'altre azioni di fierissime
di fierissime ostilità usate in quei luoghi da loro senz'alcun riguardo né di patti
così fiero avviso, ella dolente / uscì da senno fuor del seminato. aleardi,
: padre, dirammi alcun, un mal da biacca / non è già questo,
] s'impaluda e stagna, / da neghitoso grembo esala intorno / vapor grave
ov'è? fiero, oltraggioso / da gran tempo, voi dite, è il
l'armata... fu sopraggiunta da un fiero temporale. tasso, 4-55:
ch'improvviso e fero / turbine scioglia da l'amata riva. delfino, 1-50
rauco tuon... / m'eran da tergo sprone. scalvini, vi-80:
fermar fiero torrente, / quando da rupe alpestre al piano scende, / che
., 23-135: un sasso, che da la gran cerchia / si move,
pianta d'arbore abbi forze di nascer da se stessa, quelle che di seme nascono
'regia domus ', incoronata in alto da un diadema di statue vaneggianti nel cielo
nell'angoscia, nella desolazione; contrassegnato da gravi calamità, da guerre, da
desolazione; contrassegnato da gravi calamità, da guerre, da persecuzioni, da violenze (
da gravi calamità, da guerre, da persecuzioni, da violenze (un periodo
, da guerre, da persecuzioni, da violenze (un periodo di tempo)
grave danno in doloroso stile, / né da te spero mai men fere notti.
vivrò, ben mio, / così lontan da te? parini, giorno, ii-518
e ardita bellezza delle donne siciliane, da cui l'amore, più che ispirato,
... con un quadro fatto da dio sa chi e dio sa come.
come. algarotti, 1-157: lontano da ogni graziosità fu michelagnolo, disegnatore dottissimo
tutta firenze. = deriv. da fierucola, dimin. di fiera2 (cfr
i capelli. 5. bernardino da siena, 980: ella è vestita tanto
quattromila fanti d'ordinanza e duemilacinquecento cavalli da campeggiare. f. f. frugoni
, i-49: quando i colpi vengono da cannucce frali, e non dalle aste serrate
frali, e non dalle aste serrate; da spa- dine di legno che non han
che non han taglio, e si vibrano da braccia fievoli, senza maestria, una
ti sentirai commuovere. -che nasce da debolezza fisica o ne è il segno
e desvalente in poso vegna. bartolomeo da s. c., 2-139: a
la grazia dell'aspera morte. busone da gubbio, 88: sofferà la vostra corona
onni parte avete ladroni furtando, e dentro da voi, che grave è guardare non
, 4-40: dee ciascuno più difendersi da quella parte, ov'elli vede che suo
un frutice con fusto senza nerbo, che da se stesso non si sostiene, rependo
fanno i caratteri, non si stampano da amendue le facce. d'annunzio,
. che si ode appena, che proviene da lontano, attenuato (un suono,
-bisognerà parlarne al dottore; si capisce da quella tosse che la signorina deve essere ammalata
ojetti, iii-244: firenze rosea imbrillantata da cento vetri al sole e, dietro
di sterpi marciti, forse divelti con garbo da qualche pallottola di shrapnell. pavese,
fronda: non ci si può aspettare da chi è debole azioni e decisioni da
da chi è debole azioni e decisioni da forte. alfieri, 5-212: fievol
, 1-540: questa impotenza nasce o da fievolezza di membra, o da mancamento
o da fievolezza di membra, o da mancamento d'arnesi. correrà, xl-163:
le diversità di loro scienzie. andrea da barberino, 1-129: quando el duca
noi avvisiamo, per la sua prudenza conosciuta da se stessa la fievolezza e la falsità
se alcun povero od altro si lamenta dinanzi da lui, che non possa avere avvocato
gola. « = deriv. da fievole. fievolità (fieveltà, fiebolità
e non procacci fieveltate e visio. busone da gubbio, 198: egli credette
loro complessione. = deriv. da fievole. fievolménte, avv. disus
. pascoli, i-544: udite dunque da me l'eco (altro non potreste
di crini di cavallo. = forse da * flectia per flecta (docum. nel
= voce derivata per assimilazione regressiva da pifaro, pifero. fifàus
delle artiglierie. = deriv. da fifa 1 paura ', foggiato nel gergo
sua faccia ebete, di un idiota vestito da generale che si ringalluzzisce e si fa
di fava. = deriv. da fifa1. figadétto (figadéllo),
figadetti di porco, quasi che fussero cose da persone troppo lussuriose e leccarde.
del cavallo. = deriv. da figo, forma ant. di fico,
circoli dei nobili. = deriv. da figaro, nome del protagonista della commedia
de séville (1775), musicata da g. rossini (1816).
in quel legno acerbo. s. caterina da siena, i-103: ella si nutrica
crepa. algarotti, 1-24: furono da principio quelle travi fitte immediatamente in terra
avversario audace; / che, benché da le mura il sieda e figa / un
nel sangue di cotanto vii podere. giovanni da samminiato [petrarca], i-191:
, insinuarsi. moniglia, 1-iii-13: da quella serenata, / che ciapino m'
legare, incastonare, affiggere. mariano da siena, 84: innanti all'uscetto si
grande a me venire, / che ben da vinti cani era cacciato. / ivi
lungo in un luogo. francesco da barberino, 144: lo sicondo [marito
lor sorte: / e 'l cor trafitto da temenza e zelo, / doppia le
, 10-171: già mi rimembra, che da cim'a un'elice / la sinistra
, di smorfie e d'adulazioni, vien da tanti fitta, direi, per forza
, un particolare insignificante, un particolare da nulla, sempre sempre emerge, con
. iacopone, 80-55: partàmone ormai da quista via / a le dui destenzion
cicerchia, 1-172: disse iesù: da te medesmo questo / tu dici,
riuscire a ingannare una persona in modo da ricavarne un utile proprio. grazzini
giuda contaminò la santità del signore amata da lui, e sposò delle figlie di un
. nomi, 10-102: mentre, da figlie bene accostumate, / stavan le
tenuto conto delle figlie di cadmo orate da cosa bona. bruno, 3-365: l'
a lei conforme anch'ella. / da l'èrebo la rea l'origin piglia,
/ il prezzo del perdono, / da questa polve al trono / del genitor
, meglio che 'filiale', dipendente da un'altra principale. 8.
-figlia d'arte: nata, discendente da genitori artisti. ojetti, ii-513
: le baliaccie, che han figliane da marito, parlando con i giovani,
1-3-97: il frutto che se ne ricava da questo bestiame non è indifferente..
agnelli che sul primo non si reggevan da sé e in pochi giorni correvan belando
esce fuor, sozza giomenta! busone da gubbio, 164: a guardia delle
: di più ragion v'arrivano uccellini sì da tenere in gabbia per cantare, /
membri della famiglia, nella quale hanno da vivere sin alla morte. pindemonte,
figliato. pirandello, 7-900: ormai da dieci anni tra tutte quelle donne del casamento
tronco inferior sovra le rive. / ma da la forca in su quel che si
9-25-2-183: dell'albero, che riciso da piè... nondimeno figlia, rimette
o non figli o non allievi o da capo non concepisca. 4. figur
e più infernali. = deriv. da figlio. figliastro (ant. figliastro
ma figliastro: non potè ottenere d'avere da loro danari. bandello, 2-55 (
quell'altro... / è obizzo da esti, il qual per vero /
era cavalcato altrove, il dovesse acquistare da alcuno altro uomo; e pertanto l'auttore
non ebbe figliastri, né fu ucciso da alcuno. carducci, iii-12-84: al
= lat. filiaster -stri * figliastro 'da filius * figlio 'col suffisso di
magra figliaticela. = deriv. da figliare. figliato (part.
, diceva di discendere... da un adamo girovago dell'anno mille.
monete figliate fino al giorno d'oggi da quelle trenta che vi gettò, nel
nelle varie corti. = deriv. da figliare. figliatura, sf.
. = voce dotta, comp. da figlio e dal sufi, -cida, deriv
. assassinio di uno 0 più figli da parte di uno o d'entrambi i genitori
= voce dotta, comp. da figlio e dal lat. -cidium, da
da figlio e dal lat. -cidium, da -cidere, nei composti di caedère
molto / sciame aveva, e da i favi lo schiumante / mele spremea.
mele spremea. = deriv. da figlio. figlio (ant.
nella sua condizione universale di creatura generata da altre simili e nel rapporto che lo
ai suoi genitori (può essere accompagnato da vari aggettivi: figlio unico,
far lieta, / vincer poter dentro da me l'ardore / ch'i'ebbi
avventa, / la colpa no, se da voglia taccagna / imitata non è,
17: i quali danari s'ebero da benintendi e da landò fi albizzi marmonachi
i quali danari s'ebero da benintendi e da landò fi albizzi marmonachi. cieco,
stato. -figlio legittimo: quello nato da due persone unite in matrimonio al tempo
illegittimo, figlio naturale: quello nato da due persone che al tempo della nascita
figli quello che non può essere riconosciuto da uno parevi, / tu che in pace
, / fatai terra gli o da entrambi i genitori. -figlio naturale ricoestranei
e duolo e è stato riconosciuto da uno o da entrambi i sdegno
è stato riconosciuto da uno o da entrambi i sdegno di cotanto affanno
fulbert canonico di parigi, siccome dalla veste da camera ricamata in oro, parla con gran
di corruzione pubblica, giacché potrebbe decrescere quel da vero figlio della brianza ch'egli era,
, / poi che l'ali non ha da gir là suso. tasso, 9-29
-riferito a piante: ciò che è generato da un organismo vegetale, germoglio.
, iii-163: liberisi adunque la pianta da tutti i figli che ha, e
figli che ha, e dove ti pare da insetare, che vi sia la buccia
. discendente (con riferimento all'origine da una determinata famiglia, casata, stirpe,
al plur. gli uomini in quanto creati da dio. folengo, ii-138: quegli
de'figli i figli, e chi verrà da quelli, / quinci avran chiari e
figli i figli, e chi verrà da quelli. pellico, conc., ii-5
con le capocce spelacchiate e le facce da pipparoli, che volevano fare i malandri.
di puttana: come ingiuria. andrea da barberino, 1-207: o nipote, se
-figlino. s. bernardino da siena, 1079: quando tu vedi uno
partirono per l'america, subito corsi da lei per prendermela e portarmela qua.
, riceve l'assistenza di una madrina da lui scelta, che si impegna a
. cassola, 6-89: s'era accorto da tempo dell'ostilità di irene verso di
può fidare. = deriv. da figlio. figliòla (letter. figliuòla
che giulietta mia figliuola sia stata robbata da tindaro. c. dati, 3-117:
costretta a passare la gioventù sulla macchina da cucire. saba, 73: mio tenero
simil. e al figur. bartolomeo da s. c., 27-1-10: radice
botta, 4-419: avendo promessa già insin da enrico di una figliuola di francia,
particolarmente alle monache. s. caterina da siena, iii-3: carissime figliuole in
della terra,... servito da più di mille nobilissime e sommamente belle figliuole
, 1-46 (122): questo uomo da bene aveva una sua bella figlioletta,
verga, 4-222: bianca, imbarazzata da quell'esordio, colla figliuoletta in grembo
, 5-246: nel suo primo abito da sera, per la prima volta la figlioletta
fusto o pedale. = deriv. da figliolo, col sufi, collettivo -ame.
villania, e rade volte avvenne che da seme di propagine generosa pullulasse figliuolanza vulgare
mensa una numerosa figliolanza. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
monti, i-i: io sono accettato da molto tempo in qua, ed aggregato
. ant. condizione di figliuolo, relazione da figlio a padre. - anche al
che compongono la spiga dei polloni emessi da una pianta. trinci, 1-369:
pianta. trinci, 1-369: è da valutarsi molto il nascere che fa tutto
robuste. = deriv. da figliolo. figliolastro (figliuolastro),
per donna. = deriv. da figliolo: cfr. figliastro.
carità. = deriv. da figliolo. figliòlo (letter.
de chi l'è fido, / da voi io me dispartirò in un volo.
avendo un suo figliuolo di buona indole e da lui amato [ecc.].
[l'imperatore federico] fu affogato da manfredi suo figliuolo bastardo. tassoni,
traffico, e s'era dato a viver da signore. verga, 3-18: ringraziava
padre. -di animali. bartolomeo da s. c., 17-4-8: le
la tua arte e che procedono solo da quel buono senno che dio ti diede
fiorentini, 204: aven conperato da dongiovanni da strada et da'fìgliuli un
204: aven conperato da dongiovanni da strada et da'fìgliuli un pezzo di
, e domandar del pane. paolo da certaldo, 91: spesse volte avverrà
xiv-205: lascio una vecchia madre abbandonata da tutti i suoi figliuoli o morti o
vita mia. panigarola, 2-19: da una banda anche gli infanti e i lattanti
, buon letterato, e veramente uomo da bene, che intendiamo * buon figliuolo '
(48): in verità, da povero figliuolo, rispose renzo, io non
veggiate il vostro mal sentero. guido da pisa, 1-374: nulla differenzia sarà
figliuoli dei figliuoli, e quelli che nasceranno da loro. bibbia volgar., ii-7
ma i figliuoli de'figliuoli, e chi da quelli verrà, saranno col medesimo nodo
disciplina e il gastigamento di dio. bartolomeo da s. c., 3-4-6:
fedeli o fra un'autorità ecclesiastica e chi da essa dipende). busone da