essere de l'uomo, e così da quello uso partire è partire da essere
e così da quello uso partire è partire da essere. idem, purg.,
, 4-283: è manifesto che quelli tempi da catuno lato fuoro miseri iudicati, con
., se per altro non fosse da aver cara, si è perciò che vaghezza
anticamente anóhe con i due componenti separati da altre parole). dante, purg
(secondo il tipo del plur. que'da quel, per quello; o cape'
quel, per quello; o cape'da capei, per capello, ecc.)
= voce dotta, lat. ebeninus da ebenus 1 ebano '. ebanista (
piglio lavoro in casa, quando capita, da ebanista. panzini, iv-211: 'ebanista'
. gioberti, i-227: egli è da dolere che un uomo così eminente, come
quella casa era un'impresa elementare, da principianti. gramsci, 39: ora leggo
di composizione, larghi, elementari, da manifesto murale. -ampiamente divulgativo (un
. = voce dotta, deriv. da elemento (v.), al posto
= voce dotta, denom. da elemento: cfr. lat. mediev.
forma dinamica? = deriv. da elementarel: cfr. elementante ed elementato.
. elementarius), come * arbitrarietà 'da 'arbitrario '. elementarizzare, tr
indispensabile. = deriv. da elementare1. elementarménte, avv.
ant. elimentato). ant. costituito da elementi; composto; materiale.
reggimenti sofistici. = deriv. da elementare2. eleménto (ant.
quelle cose che di lor si fanno / da creata virtù sono informati. libro di
si à lo calore. s. bernardino da siena, 65: come elemento
, sono gravi: il fuoco che da quello si parte è leggiero. beccaria
meccanica, che non dipende più direttamente da un volere supremo. ungaretti,
elemento greggio, primitivo, popolano, da cui usciva ugualmente l'aretino e michelangiolo
magno volgar., 1-1-148: è ancora da notare che, essendo il redentore nostro
-avere contro gli elementi: essere circondato da pericoli insormontabili, essere sopraffatto dalle difficoltà
elemento come una disperata. -materiale da lavoro. alvaro, 8-233: [
. moravia, i-343: spumanti, vestiti da sera, regali, lusso e denari
7-601: compagnia... arricchita da elementi venuti al teatro dalla scuola di
per parte loro, non avevano che da lodarsi delle prestazioni del giovane. un
... che meraviglia dunque che da una sì concorde unione di questi quattro elementi
giudizio intiero di te, e tale da preferirti a ogni altro. de marchi,
matematiche, esposizione sistematica che partendo da proposizioni evidenti procede per teoremi sempre più
citolini, 5: la grammatica è da me primieramente partita in due gran parti
l'opinion di coloro che distinguono elemento da lettera, perché strettamente e propriamente parlando
.). chim. oleoresina fornita da diversi alberi del brasile e delle indie;
'elemi', specie di gomma che stilla da un albero americano, e di cui
di vapore. = deriv. da elemico. elèmico, agg.
villani, 11-3: né dalla penitenzia e da adorare non siano dilungi le limosine loro
qualche elemosina al convento povero e oppresso da personaggi potenti, è diretta a roma.
, e se non disse più messa da vecchio, la dicea certo da giovine
più messa da vecchio, la dicea certo da giovine, e per la elemosina.
cortesia dei padroni, un affitto tale da non dire che avesser la casa in
j. oouv7) * misericordia ', da èxséco * ho pietà '(cfr
ramministrazione e alla distribuzione delle elemosine che da ogni parte del mondo cattolico le vengono
ebbi mai. = deriv. da elemosina; cfr. fr. aumónier.
, elenca le bellezze e gli orizzonti da guardare, e punta la frusta qua
beni di suo padre. = denominale da elenco: cfr. elenco2. elencativo
, e quanti altri attrezzi potevan servir da armi, con la puntigliosa esattezza elen-
: alle varie categorie di viaggiatori elencate da lorenzo sterne in uno dei primi capitoli del
dialettica delle fallacie che or son raccolte da san tommaso, e delli elenchi sofìstici
avversario di contraddizione, movendo dalla conceduta da lui spontaneamente. b. croce,
'dimostrazione; argomento di confutazione', da èxéyxw 'convinco di un errore,
baruffateli, 11-75: la guerra allor da popolane genti / si bandia con gli
i nomi degli israeliti apparivano inevitabilmente accompagnati da qualifiche professionali e accademiche, uno avrebbe
una politica razziale. = deriv. da elenco1 nel senso generico di 'testimonianza,
). = deriv. da elenio. elènio, sm. bot
delle salpe e dei pirosomi, costituito da cellule di origine mesenchimale ripiene di granuli
oleoso, di sapore dolce, che stilla da un albero della siria.
], 58: nelle paimire di soria da un certo tronco d'albero distilla un
dal gr. èxatófxsxi, comp. da èxaiov 'olio 'e pixt 'miele
gr. éxaiooé- xtvov, comp. da 6x05 * palude 'e oéxtvov * sedano
èxaio- • 9iaiov, comp. da èxatov * olio 'e ^ éai?
. grossa macchina d'assedio (inventata da demetrio poliorcete), costituita da una
inventata da demetrio poliorcete), costituita da una torre di legno assai alta, di
di torre girevole): comp. da éxeiv 'prendere'(da alpéoi 'prendo in
: comp. da éxeiv 'prendere'(da alpéoi 'prendo in mano, m'impadronisco
, selezione, elezione. francesco da barberino, ii-64: ch'io non ti
, 6-109: furono quivi spiegate l'armi da combattere, delle quali aveva avuto l'
non posso soffrir lunga dimora, / da lo sdegno de l'animo costretta. monti
elettamente gentile, ma si mostrava lontanissimo da ogni affettazione. = comp. di
subalterni, governata dai meriti e fatta elettivamente da chi sovrasta, risiede il principio popolare
mezzi intra quelli, e nascono tutte da uno principio, cioè da l'abito de
e nascono tutte da uno principio, cioè da l'abito de la nostra buona elezione
. terapia. 2. che procede da elezione; che si conferisce per elezione
di notte. alfieri, 1-1040: se da un'aristocrazia si dovesse estrarre un re
voce dotta, lat. tardo elèctivus, da elèctus, part. pass, di
di cera e di canti alla chiesa da lui prima eletta anzi la morte n'
molza, a dir di voi da febo eletto. alamanni, 5-1-115: il
: lo scrittore, eletto all'arte sua da se stesso, non serve a nessuno
natura verginale o borghese basta a disgustarmi da una donna. la vera causa di
sol che molto / sperar non lice da chi tal non sia. -in
: predestinato alla gloria eterna; chiamato da dio a una grande missione, consacrato
sua bellezza. tasso, 8-3-1000: da folta seguito ed umil turba, /
seguito ed umil turba, / anzi da numerosa e lunga greggia / de'propi servi
lusinghieri e finti amici, i esce da l'alto suo dorato albergo. patini,
: ottanta barbute degli aretini e con fanti da piè gente eletta e pulita. davila
= voce dotta, comp. da ferro e cianuro (v.).
con esso. = comp. da ferro e cinto (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e cobaltite (v.).
.). = comp. da ferro [via] e comunicazione (v
= voce dotta, comp. da ferro e cromo (v.).
= voce dotta, comp. da ferro [magnetismó \ (v.)
complesso. = comp. per giustapposizione da ferro [via], filo \ bus
facile posa. = comp. da ferro e finestra (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e fitina (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e fosforo (v.).
e carrello per il lancio degli idrovolanti da sopra il ponte delle navi.
navi. * -¦ comp. da ferro e guida (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e iodio (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e lega (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e dal gr. xi&05 'pietra
= voce dotta, comp. da ferro e magnesiaco (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e magnetico (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e magnetismo (v.).
. = voce dotta, comp. da ferro e manganese (v.).
attrezzature ferroviarie. = comp. da ferro [via] e modellismo (v
= voce dotta, comp. da ferro e molibdeno (v.).
pietra ferrona. — deriv. da ferro. ferroniòbio, sm. metall
= voce dotta, comp. da ferro e niobio (v.).
a scoppio. = comp. da ferro, penta [no] * contenente
= voce dotta, comp. da ferro e picotite (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e platino (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e proteina (v.).
ferro formato di due lame d'acciaio incassate da costa in isbarre di ferro con
filo arrovesciato. = comp. da ferro e rovescio (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e silicio (v.).
= voce dotta, comp. da ferro, silicio (v.) e
sia conosciuta e analizzata... da chi se ne vale ad esprimersi.
e marmorei, quelli bianchi di calce da portare alle fornaci. 3.
ferroso '. = deriv. da ferro. ferrostiptina, sf.
= voce dotta, comp. da ferro e dal gr. oxu7m [xò
di ferro. = voce proposta da f. a. genth nel 1877,
. genth nel 1877, comp. da ferro e tellurite (v.).
. = voce dotta, comp. da ferro e terapia (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e dal gr. tù7to <;
. = voce dotta, comp. da ferro e titanio (v.).
tranvia. = comp. per giustapposizione da ferro [via] e tranvia (v
ferrotranvieri. = comp. per giustapposizione da ferrovia] e tranvia (v.)
. = voce dotta, comp. da ferro e tungsteno (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e vanadio (v.).
di cose. -ferrovia privata: costruita da un privato o da una società,
privata: costruita da un privato o da una società, esclusivamente per l'esercizio
compagnia nazionale, una compagnia francese; da tutte le parti del globo è accorsa
... può dirsi scavata tutta da braccia italiane. 2. per
prima classe. imbriani, 2-274: da roma a napoli / andando in ferrovia
sono impiegato alle ferrovie, e capostazione da molto tempo. serra, iii-231: avevo
napoletani, ecc. = comp. da ferro e via, sul modello del ted
'strada di ferro ', formato da eisen 'ferro 'e bahn 1
: tutti sanno che siamo uscite incolumi da disastri automobilistici e ferroviari, naufragi e incendi
nelle calabrie la linea ferroviaria era interrotta da una frana. -centro, nodo
,... gli era offerto da una convenzione stipulata a vienna per una
scopi l'esercizio delle ferrovie, fatte e da farsi, nel lombardo veneto. carducci
puro ». -ricavato, derivato da un viaggio in treno (un'impressione
di servizio. = deriv. da ferrovia. ferrozincite, sf.
varietà deltilmenite. = voce proposta da adam nel 1869, comp. da ferro
proposta da adam nel 1869, comp. da ferro e zinco (v.)
sterilità... non corrugata se non da rupi ferrugigne. paolieri, 105:
e ricreatrici. = deriv. da ferrugine. ferrùgine { ferrùggine,
agevolmente dimostra questo colore ferrugineo essere da lui nomato. marino, 349: proserpina
mescolanza sia impercettibile, e non punto da paragonarsi con quella dell'acque minerali fredde
'n aria. = comp. da ferrugineo e metalliero (v.).
. tardo ferrùginósus 4 ferruginoso deriv. da ferrùgó -ìnis 4 ferrugine '. ferrume
dell'arte. = deriv. da ferruminare. ferruminare, tr.
monti si trovano, dio sa da quanti secoli già formati e lasciati colà impastati
e aumentare la temperatura in modo da poter fondere e saldare metalli o
tutta sostanza. = deriv. da ferruminare. ferruminazióne, sf.
ove fui colto: / pania da reinvescare apollo e marte, / da fare
pania da reinvescare apollo e marte, / da fare uom preda in libertà disciolto
libertà disciolto. = deriv. da ferrume. ferruzzo (ant.
partic.: ferruzzi: ferri da calze. angiolieri, 87-4:
a magli ed a ferruzzo. jacopo da cessole volgar., 1-92: fue posto
nella manca; alla cintola avea ferruzzi da piaghe e da malori. leggenda aurea volgar
alla cintola avea ferruzzi da piaghe e da malori. leggenda aurea volgar., 1086
casipole di qua e di là, abitate da certe donnicciuole, le quali..
, stuzzicare i suoi ferruzzi: darsi da fare con tutti i mezzi a propria
conseguire un intento. s. bernardino da siena, 1006: chi ha la inteligenzia
con tanto dispiacere del granduca ferdinando licenziato da pisa?... non istuzzicò egli
ferruzzino. pananti, i-118: ognuno da se stesso il fiume varca, /
: mi pare questa età prima quella che da ogni parte sparge le molte e grandissime
da un fungo deuteromiceta e determina negli organi
onde perugia sente freddo e caldo / da porta sole. boccaccio, vll-37: scrivon
alfieri, i-43: questo viag- getto da torino a cuneo per quella fertilissima ridente
campi di un vasto nereggiare di alberi da giardino. quasimodo, 2-30: si perde
i-39: il mio primo sonetto scusabile fu da me composto in età di nove anni
strabilianti. 3. caratterizzato da raccolto o messi particolarmente abbondanti (un'
sono più fertili e fruttuose. giovanni da samminiato [petrarca], i-268:
mole dell'acqua occupata per lo meno da essi. d'annunzio, iii-1-577:
alta radice; / e se ben ella da l'età primiera / stata è fertil
di sogni, / non separarti mai da questo specchio. cardarelli, 6-66:
dotta, lat. fertuis, deriv. da ferre * portare, produrre '.
lieto e giocondo. = deriv. da fertile. fertilézza, sf. ant
di recar utile. = deriv. da fertile. fertilità, sf.
disposero d'abitare. s. bernardino da siena, 763: aviamo fertilità ne le
: una vivida forza di fertilità emanava da quel breve spazio di terra vegetale che
2. produzione abbondante di frutti (da parte di una pianta).
piccoli di frutto, i quali surgono da ogni parte. do mendichi [plinio
e distrutto / dal crudo aratro e da gli empi mortali? boterò, 1-33
seguito all'assorbimento di un neutrone termico da parte del combustibile nucleare. =
voce dotta, lat. fertilitds -dtis, da firtllis 'fertile \ fertilizina,
= dall'ingl. fertilizine (nome dato da f. lillie nel 1913),
lillie nel 1913), deriv. da to fertilize 1 fecondare '. fertilizzante
diventare arbusto vigoroso. = deriv. da fertile. fertilizzato (part.
in materiale fissile. = deriv. da fertilizzare-, cfr. fr. fertilisation (
del sanctissimo iob; dove non è da maravigliare se dio come suo vero amico fertilissimamente
). = deriv. da fertirrigazione. fertirrigazióne, sf.
sono disciolti fertilizzanti. = comp. da fert [ile] e irrigazione (v
alla fertirrigazione. = comp. da fert [ile] e irriguo (v
puntura di alcuna fierùcola venenosa. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
pascono e tranghiottiscono. s. bernardino da siena, 167: el detraere è uno
dal fuoco arsi, dalle malattie sgangherati, da ogni menoma ferùcola e da un acinuzzo
sgangherati, da ogni menoma ferùcola e da un acinuzzo di uve fatti morire,
e fiondi e alcuni ramuscelli escono da i nodi. tasso, 8-3-
voce semidotta, lat. ferula 'pianta da cui si ri cavavano verghe
nella testa i precetti del buonmattei, da volere e non volere. gioberti,
= voce dotta, lat. feruldceus, da ferùla 'ferula \ ferulàggine (
più e diverse. ma è però da dire principalmente di quella che è comune a
(celio aureliano), deriv. da ferùla (cfr. ferula1).
per più giorni. = deriv. da ferula2. ferulène, sm.
cana. = deriv. da ferula1. ferùlico, agg.
cristalli aghiformi incolori. = deriv. da ferula1. ferulòsi, sf.
parte aerea della ferula e caratterizzata da manifestazioni emorragiche. = deriv.
manifestazioni emorragiche. = deriv. da ferulal. ferulìfero, agg.
1 sol quanto entrar se gli consente / da un bosco d'alti pini e
ferventi disii. s. bernardino da siena, 302: questa tal penitenzia,
mostrando egli d'aver forza e potere / da domar l'empietà, l'ira e
cielo tutta lucente. 4. animato da forti passioni, da sentimenti gagliardi,
4. animato da forti passioni, da sentimenti gagliardi, da zelo, affetto
forti passioni, da sentimenti gagliardi, da zelo, affetto, venerazione, dedizione
fondo del cor traendo a forza / da largo pianto accompagnati e tronchi / da
/ da largo pianto accompagnati e tronchi / da ferventi sospir spessi singulti, / consuma
, or non è molto, venne arrestato da rivoluzionari che... si professavano
. avv. con fervore. francesco da barberino, 29: è meglio assai orar
movon dal core. s. bernardino da siena, v-351: detto loro [ai
solo per questa ragione fine. bartolomeo da s. c., 9-6-3: molte
io ti soccorra e diati aiuto, / da che ferventemente tu mi chiame, /
, ch'i'ho feruto. andrea da barberino, 1-211: orlando sanza temenza
, 3-666: poi ricordai il sistema da me escogitato quella sera stessa, in
uno slancio d'improvvisazione, per liberarmi da quell'af fanno e mi
304: del mio passato amor da la potenza / queste faville in me
venerazione, rispetto. s. bernardino da siena, 623: questo frate rufino fu
diavolo, che elli si tirò adietro da la fervenzia che elli aveva a santo
voce dotta, lat. tardo ferventia, da fervèns -entis, part. pres.
l'ultimo cielo che contiene tutti dentro da sé,... lo quale più
tutte e 'l mar che rotto / da tant'isole e chiuso ondeggia e ferve.
, ancor fumante / per gli arsi capi da l'erculeo braccio. arici, i-179
. 5. maffei, 338: da le tende e da le navi a truppe
maffei, 338: da le tende e da le navi a truppe / sul vasto
. romagnosi, 10-592: gli speculatori da gabinetto dovrebbero degnarsi di portarsi in mezzo
dotto che filosofo, e rimane segregato da tutto quel movimento intellettuale intorno alla natura
con prudenza, lisetta si lasciava intrattenere da quelle matrone. 7. essere
, ecc.); essere acceso da passione, agitato, commosso fortemente da
da passione, agitato, commosso fortemente da idee, da pensieri (una persona,
agitato, commosso fortemente da idee, da pensieri (una persona, il suo
, cioè senza misura. = da fervenza, con altro suffisso.
ratto, -la mente renalza. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
le cui verde fronde defendevano il luoco da li fervidi ragi del sole. ariosto
polmoni, e vi sia stato introdotto da prima da un sangue fervidissimo. pindemonte
e vi sia stato introdotto da prima da un sangue fervidissimo. pindemonte, 247
casa del maestro,... lusingato da quell'ammirazione fervida, da quell'amore
. lusingato da quell'ammirazione fervida, da quell'amore timido e profondo. moravia
nascondo una sottigliezza acre. -ispirato da un profondo sentimento religioso. pirandello,
1-51: il fervido candore delle anime scelte da dio. 4.
gemito, il pianto). guido da pisa, 2-114: non mi spaventano li
gli parlo, più gli scorgo / versar da gli occhi amare e fervid'onde.
a fatica gli rispose, / interrotta da fervidi signiozzi. guarini, 443: se
e ai versi, così fervidi e razzenti da far riscuotere un morto, non che
pirandello, 6-301: poco dopo, da lontano, giunse ad antonio il suono
lieto fumo / di fervide fucine, / da valli e da colline / salìano al
di fervide fucine, / da valli e da colline / salìano al cielo liberale.
-pio, devoto. s. bernardino da siena, iv-431: se vedi una fervida
= voce dotta, lat. fervìdus (da fervère 4 bollire, ribollire ')
mortale alzò le bolle, / cui rossicce da pria, più scure ed adre /
mare, ecc.). giovanni da samminiato [petrarca], ii-20: chi
fiamme d'amore. s. bernardino da siena, iv-104: quando l'anima
adesso / ricompie forse negligenza e indugio / da voi per tepidezza in ben far messo
tepidezza in ben far messo. giovanni da samminiato [petrarca], ii-352:
dì di settembre fece dare l'assalto da più parti, e volle che combattessero separatamente
del fervore del tuo amore, e da colui, che più t'ama, dèi
elegia] se non che la feci da senno e in tanto fervor di dolore,
prova. / ella lo scaccia, ei da lei non si scioglie. / al fin
: ma il re ferdinando spinto da giovenil fervore et ardore d'animo, con
l'eccitazione propria degli animali. giovanni da samminiato [petrarca], ii-27: quanto
e poco della predica, essendo riputato cosa da galantuomo l'udire solamente t 'ite
* ardore, impeto, eccitazione '(da fervère 1 bollire '). fervorènte
maschio, fervoroso, magnanimo, che da voi si trasfonde in tutte le classi
con il vittoni. = deriv. da fervore. fòrza (fèrsa),
. pucci, ix-355: quando 'l fanciul da piccolo scioccheggia / gastigal colla scopa e
loro tavole gittò sottosopra. s. bernardino da siena, iii-33: se non.
2-2-202: ei piegossi, e gli cadder da gli occhi / lagrime salse, e
del paleo, idest così era costui mosso da letizia come el paleo è mosso dalla
una persona); che è mosso da profondo entusiasmo e zelo religioso (una
religione. 4. che è mosso da fervido, alacre impegno, ad solerzia
, alacre impegno, ad solerzia, da volonterosa applicazione; intraprendente, zelante (
il mio povero intendimento, aiutato però da fervorosa applicazione, ha potuto raccogliere.
16-viii-7: queste mie chiacchiere non provengono da altro che da un fervorosissimo amore,
mie chiacchiere non provengono da altro che da un fervorosissimo amore, che io porto
quegli amici. salvini, 41-8: da ferza un fil di sole, su un
più ardore ci scudisciono. s. bernardino da siena, iii-107: alcuna volta si
sa- nesi... uscirono fuora da tre porte e assaltarono... l'
tremolanti. = > deriv. da fescennino. fescennina (fescenina)
, dal lat. fescennxnus, deriv. da fe scennia, città etnisca
, in metro saturnio, caratterizzati da scherzi li cenziosi e mordaci
e mordaci (e secondo orazio e livio da essi derivò la commedia latina)
dotta, lat. fescenninus, deriv. da fescennia, città deltetruria. fescènnio
vachi; / chi n'empie il grembo da quel lato e questo, / chi
= voce merid., deriv. da fesso, part. pass, di fendere
concreto: azione o discorso sciocco, da fesso. c. e. gadda
truculente fessaggini. * = deriv. da fesso *. fessare, tr
volg. atto o discorso sciocco, da fesso; stupidaggine. beltramelli,
i giornali. = deriv. da fesso *. fèssile, agg
= voce dotta, lat. fissilis, da fissus, part. pass, di
suoi volle pini, de'quali e pinocchi da sé nascono fessi. 0. targioni
ma non ha l'unghie fesse. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
convertita in fosco bofonchio. -solcato da una fossettina (il mento).
. 2. spezzato, squarciato da un colpo d'arma, tagliato;
/ -chi gliele fenderne? francesco da barberino, 83: allor la gente
un indumento). s. bernardino da siena, 839: o giovano, io
campana, la canna di un'arma da fuoco, ecc.). ufficiali
1640 viveva un tal maestro giuseppe frenatti da pescia, il quale aveva l'abilità di
azeglio, 1-375: non osava neppure fissare da lontano la pentola fessa trasformata in vaso
suono esile e falso che pareva prodotto da un vaso fesso. -figur.
la regge si sa così ben riparare da i venti che non la ubbidiscano,
loro, che trapassa il mare fesso da i suoi remi con salute de le genti
suono sordo, stridulo. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
scombaciati nel mezzo lasciavano veder fuori da un largo spiraglio un pezzo di catenaccio
il respiro. landolfi, i-422: da un profondo fesso sotto altra roccia,
una grotta antica / d'onde il venir da me te fia concesso. ariosto,
, / per ire a trarti in fiume da te stesso. 3. buco,
, ch'eran più vecchi. erasmo da valvasone, 1-8-71: fin nel mezzo de
spacco o fessolo. = da fesso1. fésso3, agg.
per le fabbriche e i cantieri qui da noi, invece di andare in casa
c. e. gadda, 10-86: da un incendio all'altro, e dopo
= voce d'origine meridionale, deriv. da fesso1, attraverso il significato osceno della
somaro è lui. = deriv. da fesso3, sul modello di mattoide, pazzoide
inteme viscere del monte, / trae qualità da quelle / sotterranee miniere, / sì
de'cranii spelati, / e sbadiglian da qualche fessura uno stupido riso a 'l
svevo, 5-172: guardò con uno sbadiglio da sgangherarsi le mascelle dietro ai primi velivoli
-in partic.: spiraglio. bartolomeo da s. c., 23-3-11: chiudi
che vi saranno fatte. s. bernardino da siena, 295: elli fa come
si fanno passare uno per volta danari, da non potersi facilmente ritorre, se non
questo prode ed esperto guerriero [alberico da barbiano] migliorò l'armatura de'militi
ottimo, i-169: setta è detta da seguitare in tenere: scisma è detta
taglio; separazione. s. bernardino da siena, i-20: la mirra che cade
, 523: un certo vestito logoro, da cui si spiccavano molti cenci, sicché
li sia ferma la rossezza, che, da poi ch'ella è ferma, è
. -fessure del collo: malformazioni caratterizzate da una fenditura che interessa per lo più
regione laterale del collo e sono tappezzate da epitelio. -fessura orbitale superiore o sfenoidale
, 8-20: che la lingua sia distinta da una certa fessura, è cosa manifestissima
più sulla bibita la bazza di osservare da presso il fenomeno? a me basta
screzio. ma qualche confidenza ci sarebbe da prendersela: verbigrazia, rimboccarle le sottane
: le correnti d'aria che soffiano da fessure, sono molto nocive alla salute.
, lat. fissar a, deriv. da fissus, part. pass, di
cerehie legnose degli alberi o del legno da essi ricavato, che costituisce un grave
e dei rami. = deriv. da fessurate. fèsta, sf.
molti non distinguono tra festa e dì da lavoro. goldoni, vii-1051: esco un
come nei dì di festa. paolo da certaldo, 103: se pur ti
dio e de'suoi santi, e da ogni sua fatica si riposa. cavalca,
perché la vostra rustica malizia / bandì da voi la legge e la giustizia. comisso
feste. magalotti, 7-94: sarà da un mese e mezzo che non mangia,
non dorme per far lettere di buone feste da sbalordire i più consumati segretari delle corti
/ la festa di tommaso riconforta, / da esso ebbe milizia e privilegio. g
li malfattori. foscolo, xv-213: da poco buono cristiano non sapeva che lunedì
festa dei lavoratori, deliberata dair'89 da un congresso intemazionale, per la richiesta
..., scorse dipoi tranquilla, da nessuno più contrastata, ammessa nel costume
vii-1039: vi hanno da essere delle signore di più, delle
cecchi, 5-246: nel suo primo abito da sera, per la prima volta la
. passavanti, 19: siamo aspettati da buono e grazioso signore, e da
da buono e grazioso signore, e da molti cari amici e parenti, di noi
rappresentare le feste, questi giorni vestirsi da uomini. -figur. sfavillio,
me di qua dal rio. folgore da san gimignano, vi-n-161 (27-1)
festa, che del tutto era di lungi da lui. paolo da certaldo, 307
era di lungi da lui. paolo da certaldo, 307: mai non mostare festa
io non ho dolor che mi rimova / da la mia festa pura, / vostra
l'amore materno, percosso nel core / da quella festa immensa che l'alma natura
causa di gioia, consolatore. francesco da barberino, 264: alta reina venuta del
: il cavallo no si voleva dipartire da lui, anzi più gli s'accostava
agnese] pensò che potrebbe farsi conoscere da quel signore, e le venne subito in
montanine] si fanno festa e saluto da soli, andando: cantano con voce disperata
una cagnolina che, colta a tradimento da un sasso, mentre faceva rumorosamente le
. e tutto quello che sia buono da mangiare essendo cotto nel forno: come la
rascatoio, il trapano, l'archetto da forare, la festa, il valanghino,
eterno e fieno in vigilia. busone da gubbio, 1 -77: pigliando insieme
ii-19: intanto bisognava pensare a buscarsi da vivere, lui e 11 suo ragazzo
], voi tinnite a festa / da così strana e cupa lontananza, /
tempesta, /... se vede da lunge piaggia o porto, / affretta
. -anche al figur. folgore da san gimignano, vi-11-156 (21-13):
la donna faceca maravigliosa festa. giovanni da samminiato [petrarca], ii-13:
iii-91: ebbe tuttavia premura di provvederci da mangiare, facendoci subito portare un vaso di
un affare senza qualcuno; escludere uno da un affare. macinghi strozzi, 1-480
-vestito delle feste, della festa', panni da festa: gli abiti, gli ornamenti
fanciulle, vestite dei loro begli abiti da festa, si tiravano in là sul
. -vestito a festa, vestito da festa, ornato a festa, parato
gradini della chiesa. -vestirsi, abbigliarsi da festa, agghindarsi in festa: ornarsi
quel giorno dunque... si vestì da festa, ed era mezzo imbrogliata,
la vigilia della sua partenza, ci fu da noi una sorta di festicciuòla d'addio
una sorta di festicciuòla d'addio, impostaci da una frotta di parenti che ci colse
quisti matrimoni, non troppo l'uno da l'altro distanti, per la festinella de
o pedanti, / commediacce o testacee da bambini. tommaseo, 1-182: vo a
, 1-182: vo a una festaccia da ballo. = voce dotta, lat
dal plur. n. fèsta -órum (da fèstum * festa, ricorrenza solenne,
ufficio de la settimana santa, cominciando da la solennità de le palme. vasari
fitte le vigne. = deriv. da festa. festale, agg. epistole
festanti delle romagne? carducci, 997: da superga nel festante coro / de le
, divertirsi, sollazzarsi. bartolomeo da s. c., 20-1-11: i
la reina,... fu portata da veio, e posta in aventino e
mardocheo. = deriv. da festa. festechino mestichino),
è festichina. = deriv. da fistuchino (v.). festeggèro
pali / nell'aria del sabato ferita da voci di attesa. = deriv
di attesa. = deriv. da festeggiare. festeggévole, agg. ant
e trionfi. = deriv. da festeggiare. festeggevolménte, avv.
poi a cavallo nella città, che da ogni parte con archi trionfali e con
festeggiante il magnifico lorenzo e messer agnolo da montepulciano. -per simil.
non festeggiava il suo compleanno, e già da cinque anni gliene mancava sempre uno a
, ii-136: gli amministratori lo esclusero da una lista di promozioni con la quale
un forastiero che possa ammogliarsi è festeggiato da esse, le doti sono povere,
che la terra tutta festeggiava. andrea da barberino, 3-1033: e1 quarto dì
e adesso e allora riconosceranno ogni beneficio da te: e le reliquie di questi
/ le orecchie, che drizzate avea da prima, / cader lasciò; ma
non festeggia. = deriv. da festa. festeggiato (part. pass
un'accorata esitazione: come se avesse da farsi perdonare qualcosa, lui, il ragazzo
napoletani il vasto -così si chiamò quel luogo da tempo, come abbiamo visto, antichissimo
di lieo. = deriv. da festeggiare. festéggio, sm. raro
a parigi. = deverb. da festeggiare. festeggióso, agg.
spenta si vede. = deriv. da festa. festèllo, sm. piccolo
festa a lui. = deriv. da festa. festerecciaménte, avv.
periodo di tempo). bartolomeo da s. c., 283: dunque
converte in dolore! = deriv. da festa. festeria, sf. ant
con gran festeria. = deriv. da festa. festévole, agg. che
belli occhi festevoli si mostravano. buonaccorso da montemagno, xxxi-159: accuratissimo e sollecito
, 2-i-151: mi partii il passato martedì da torino con un vetturale francese..
, modi garbati e placidi, tali da attirare la confidenza di un giovane.
, che dimostra allegria, che muove da letizia, da felicità; vivace, animato
allegria, che muove da letizia, da felicità; vivace, animato, festoso
: il racconto dei traci melinofagi dirozzati da orfeo diventa una graziosa novella nelle mani
e godereccia. = deriv. da festa. festevolézza, sf. allegria
carnevalesche. = deriv. da festevole. festevolménte, avv.
festevolmente accolto. prati, i-33: da molti giorni era composto in pace /
in territorio jugoslavo, dove ospitati festevolmente da quegli abitanti ripassavano poi il ponte decorati
e senza indugio. s. caterina da siena, v-283: venite festinamente e
pronto, sollecito, rapido. felice da massa, xliii-282: maria e 'l vecchiarel-
ora desidera di farla libera. bianco da siena, 91: con festinanza volemmo venire
senz'altro intervallo fatto venire uno religioso da luoco de'fra minori. cariceo, 1-221
pallacio. = > deriv. da festinare. festinare, intr. ant
distar cotanto, quanto si discorda / da terra il ciel che più alto festina
abbondante di moltitudine di popoli. felice da massa, xliii-295: a le custodie
festinazióne, cioè, con avaccezza. bianco da siena, 160: vergogninsi con
el lor fattor vivente. s. bernardino da siena, ii-426: enrò la vergine
, lat. festindtió -ónis, deriv. da festinàre * affrettarsi '.
, di dietro correndo si lascerieno. felice da massa, xliii-282: va con passi
caporali, ii-104: né si sapeva men da che restasse / l'ambizion, cortigiana
ultimo carnovale... erano ordinati da noi militari una cena e un festino
noi militari una cena e un festino da ballo in una sala privata, per passare
ha soppresso il gran ballo che, da tempo immemorabile, si dava in casa
notte è tutta / come un festino: da la nera terra / sale il trillo
lascia il festino. ojetti, iii-522: da ieri, insomma, è cominciato il
ragazza spalancava gli occhi a quel festino da sardana- palo. beltramelli, iii-289:
'festival'... o come si direbbe da noi quella gran festa popolare con luminarie
lat. mediev. festivàlis (deriv. da festivus). festivallstico, agg
; festevolmente, piacevolmente. guido da pisa [crusca]: celebrate festivamente le
in mente. = deriv. da festivo. festività, sf.
dì santi, ed è venerato dalli giudei da quello tempo persino al presente dì d'
voce dotta, lat. féstlvitàs -àtis, da fgstivus, che deriv. da
da fgstivus, che deriv. da fèsta 4 festa '. cfr. isidoro
1-24: in tempo de'giochi festivi da lui celebrati a venere genitrice, pochi
e molto onore / fu mai sempre da lei di bianchi velli / e di
prima sorte di parlar festivo s'ha da fuggir narrando ed imitando di rassimigliarsi ai
= voce dotta, lat. fistivus, da fèsta * festa '. festìvolo
lieta. = * deriv. da festa. festizzare, intr.
iacopone, 64-73: sete envitati, da deo vocati, / a gloriare /
fe- stoccia che pareva che le venisse da nozze. = dimin. di festa
dentro una cornice di sobrie allegorie festonate da un bel motto latino. pavese,
, sm. elemento decorativo (costituito da rami intrecciati con foglie, fiori, o
intrecciati con foglie, fiori, o anche da pezzi di stoffa o da carta colorata
o anche da pezzi di stoffa o da carta colorata), che si appende
, 60: * festone '. ornamento da feste: ed è propriamente un fascio
merli di palazzo vecchio non saranno contornati da un festone di cadaveri repubblicani. gnoli
in panieri, come in molti quadri da cavalletto. di giacomo, i-425: una
piccola porta antica del monastero, coronata da un festone marmoreo e dallo stemma quattrocentesco
1-85: sendo la porta nel mezzo, da un lato farei la spalliera d'allori
coltivatissimi, coronati di viti, che da albero ad albero distendendosi, fanno quasi festoni
spalliera d'ellera, con un festone da capo al muro, o vero festone
due file d'alberi opposti erano congiunte da vari rami di vite selvatica, i
moravia, v-103: fummo accolti festosamente da gisella e da riccardo che erano rimasti
: fummo accolti festosamente da gisella e da riccardo che erano rimasti nello stesso umore allegro
un poncino, amabile! tanto da arrivare in sino alla festosina, più là
12-292: queste festosità furono però interrotte da un gesto pratico. stefano frugò
inondar. settembrini, 1-69: subito andai da la mia fanciulla che mi accolse festosa
ebbene, rispettate, oltre il bue da lavoro, oltre il mite agnello e
festosa. montale, 2-24: balzò da una rimessa / un bassotto festoso che latrava
dai blandi riposi, / chiamati repente da squillo guerrier. cattaneo, iii-4-38:
. ungaretti, ii-65: scalza varcando da sabbie lunari, / aurora, amore festoso
arride. cantoni, 70: infervorato da quella prima, ed unica, ed infinita
quasi festose! pavese, 6-239: da una vuota finestra dell'ammezzato intravidi via
cervo festosetta. = deriv. da festa. festuca1 (ant. festucca
rien biete e lattuche. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
pirandello, 7-728: tra i capelli ricci da moro ima festuca di paglia splendeva nel
.. diventata una festuca di zolfanello da non riconoscerla più. sinisgalli, 6-246
apparire come insopportabili dolori. zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
propri molto più gravi. bartolomeo da s. c., 22-6-2: perché
ricchi, xxv-1-173: son costor che da ogni ora, qua di dietro,
datali siano fini. = deriv. da festuca1 (lat. festucare, ma col
. bizzarri, 29: uno uomo da bene... non ha da curare
uomo da bene... non ha da curare altro, che l'onore,
tutte festucarie. = deriv. da festuca1. festuco (fistuco)
una nutrice. = deriv. da feto; cfr. ingl. foetal e
vi fetano. panzini, iii-105: da una settimana [la gallina] non
lat. fstar e 1 partorire ', da fètus * parto, generazione * (
un foglio di giornale fetente dell'inchiostro da stamperia, bah! negri, 2-76
luppossi ne'fetenti amori della lussuria. bianco da siena, 26: o gente
. baretti, 1-125: non è cosa da valoroso paladino l'assaltare le povere vecchie
come suda il poveruomo a cavargli su da quella poltiglia attaccaticcia barbottante e fetente della
dell'ordine dei carnivori, che emanano da speciali ghiandole rettali secreti oleosi fetidi (
frammassoni, i quali quando mi passan da lato lasciano si lunga lista ogliente,
ritenuto dotato di poteri magici, venerato da certi popoli primitivi o idolatri. gioberti
e ammalati, e sperano invano, travagliati da ogni bizzarra forma d'idolatria, sacrificandosi
, 5-213: la folla fu solcata da notabili del partito i quali andavano a
lat. scient. féticidium, comp. da fètus (anche foetus) 'feto
= dal fr. fétichisme (diffuso da c. de brosses verso 11 1760
verso 11 1760 e all'estero soprattutto da kant, nel 1793). feticista
. 3. medie. affetto da feticismo (come pervertimento sessuale.
avere ordinato che sì dilicato viso sia da sì fetida bocca scomba- vato? tasso
quest'ora sarei scappato anche a piedi da questo fetido paese. slataper, 2-226
ma l'elleboro e l'iera hai da imbandire, / e pillole che fetide son
* voce dotta, lat. foetldus, da foetère 4 puzzare '. fetidóso
sozze mandre? = deriv. da fetido. fetidume, sm.
mal popolata. = deriv. da fetido, col sufi, -urne, collettivo
. = voce dotta, comp. da feto1 e dal sufi. lat. -fer
e dal sufi. lat. -fer, da ferre 4 portare '.
. -voce dotta, comp. da feto1 e dal sufi. lat. -formis
dal sufi. lat. -formis, da fórma 4 forma '. fèto1,
. 11 prodotto del concepimento dei mammiferi da quando viene ad assumere le caratteristiche della
feti appena formati, sepolti sotto lo strame da donne svenate per i parti precoci
per farse d'uman feto genitrice / da 'l solar raggio essend'ingravidata.
. f. galiani, 2-93: sento da lungi / un terribile feto di carocchie
, che può trasmettere alle piante malattie da virus. 2. bot.
dovute all'olio essenziale messo in libertà da acari, insetti o funghi, e
voce di origine merid., deriv. da feto2, perché questa malattia sarebbe dovuta
de'medici, i-179: nel tempo che da noi è più distante / il carro
, agg. letter. che ha origine da fetonte, che è sorto sulle
= voce dotta, comp. da feto1 e placenta (v.).
. rosa, 91: trapasso che da lunge e che da presso / la casa
: trapasso che da lunge e che da presso / la casa tua con il
tante teste intorno e tanti quarti / fa da forca la casa, e tu da
da forca la casa, e tu da boia. f. f. frugoni,
, lat. foetor -oris, deriv. da foetère 'puz zare \
, lat. tardo foetósus, deriv. da foetère * puzzare '.
arrostito e un gran bicchiere di vernaccia da comiglia. sacchetti, 108-8: per
porco alto teneva, / dal fumo e da la polve oscura e sporca / la
di sole entrava di sbieco nella camera da letto battendo sulla * moquette * verde e
e attraverso i listelli guardavo il sereno. da quella fetta mi pareva di conoscer tutta
. 7, sono per un fornimento da cintola d'ariento ebbi da maso finiguerra,
un fornimento da cintola d'ariento ebbi da maso finiguerra, che pesò o.
della seta, 28: non si possa da alcuna persona... fame tessere
niccolò, che l'autore m'ha mandata da parigi, dopo averla pubblicata a fette
casa e casa, come se entrasse da finestre in un luogo chiuso. idem,
con armi in dosso, ed altre da far fette; / perché, una volta
di pane, quando asciolve di uove da bere. -fettolino (sm.
202: a questo punto è da sapere che io, fanciullo di sette
in senso traverso. = deriv. da fetta.
, de riffe o de rafie aveva da venire da me. = dimin
riffe o de rafie aveva da venire da me. = dimin. di
gozzi, i-79: mi feci vestire da ragazza serva dalmatina. i miei capelli erano
una fettuccia di cedro inzuccherata, aveva chiesto da bere. targioni tozzetti, 12-5-237:
circa io cm, a sezione triangolare da cui si estrae lo zucchero, e il
fuso, con calze bianche, legate da una fettucciaccia nera. = dimin.
che canteranno dalla gioia d'esser mangiate da te, e del vino dorato di
, e del vino dorato di albano da bere. deledda, iii-912: arrivò,
di sale. = comp. da fetta e unta, i. di unto
è questa! = deriv. da fetulente. fetura, sf.
sua fetura. = deriv. da fetere. feudale (disus.
feudi, le liti feudali erano giudicate da magistrati regii. foscolo, xviii-227: ha
e severo degli ordini feudali, e preparati da essi a ricevere e maturare le semenze
d'annunzio, i-396: ma come uscimmo da la chiostra / in su'paschi feudali
. levi, 3-159: personaggi morti da poco, con stature e barbe imponenti,
l'ultimo sangue a gente che non ha da comprarsi il pane! -di aspetto
dei beni allodiali. = deriv. da feudo; cfr. fr. flodai.
testata. = ¦ deriv. da feudale. feudalésimo (feudalismo)
feudalismo dei milionari! = deriv. da feudale. feudalìstico, agg. (
e però conservatore. — deriv. da feudalismo. feudalità (disus. feodalità
principi a spaventarsi, che non restasse da lei soffocato ogni vigore, e perduta ogni
de'lumi si è di averci liberato da quello stato egualmente lontano dalla coltura e
tempi bassi, cioè di tempi corrottissimi; da quello stato che non era né civile
i-190: il suolo era quasi sgombro da ogni vestigio di feudalità straniera. cattaneo
della spagna traboccanti dall'alveo loro, da poi che ivi il popolo nell'urto contro
in alcun modo comportare d'esser sprezzato da lui. donnone, 1-i-539: si
di nicastro col suo più gotico cipiglio da medio evo -scendete dal signor guardiano del lazzaretto
d'attributo. giovio, 1-50: da questo mi vengo ricordando d'una bellissima
ricordando d'una bellissima gentildonna, amata da odetto da foix, chiamato monsignor di
una bellissima gentildonna, amata da odetto da foix, chiamato monsignor di lautrec,
.. essendo egli corteggiato ogni mattina da nobilissimi, e ricchissimi signoi feudatari dello
re straniero; parte n'è governata da la chiesa; parte da'veneziani, e
chiesa; parte da'veneziani, e parte da principi feudatari o da republiche raccomandate.
, e parte da principi feudatari o da republiche raccomandate. sarpi, iii-190:
resti di ciò eterna memoria e si sappia da tutti che essi hanno il dominio
era nato per le grandi imprese ma da feudatario buono e magnanimo a lampi,
san sempliciano. = deriv. da feudo. feudato, agg. ant
* jus 'patronato feudato 600 anni avanti da pietro caracciolo di napoli. =
le cause de'primi signori del regno erano da lui patrocinate, onde acquistò grandi facoltà
il feudo. = deriv. da feudo-, cfr. fr. féodiste.
per lunghissimo spazio col dominio ecclesiastico. da porto, 1-229: doppiamente sdegnato papa
è, / fatto marchese non si sa da chi, / né s'è feudo
ceduto il feudo. -seguito da agg. che ne determina l'origine,
la natura, ecc., o da una proposizione relativa che ne specifica il
gliela negasse, anzi aiutasse a cacciarlo da quello stato. b. croce,
chiama micali, messer benedetto lo comperò da uno che si chiama arrigo d'abruzo
pezzi di terre a coltura che anche da privati o dalle chiese inferiori si concedono
trigento, nell'antico palazzo baronale circondato da un giardino quasi vasto come un parco
feudo desolato e nudo, la terra da grano, spoglia e giallastra, senza alberi
171: c'è qui un'aria da feudo benedettino, un che di raccolto
papa, ricevecte la terra in feudo da lui. serdonati, 50: mostrandosi [
l'isola di corsica] in feudo da loro, e ne pagavano il censo.
come lat. pecunia 1 denaro ', da pecus 1 gregge '),
fieu, sec. xi), da cui l'ital. fio (v.
nel 1677), deriv. da fez, la capitale del marocco, dove
una pietra dicendo: così venga ferito da giove chi romperà questa santa pace,
, le forme dell'antico processo sviluppate da noi una tal verità ci dimostrano appieno
antico termine rituale (attestato tuttavia a partire da cicerone e varrone). cfr.
; fandonia, frottola. uguccione da lodi, xxxv-1-607: queste n'è miga
a mitre e a gogne, / da vender fiabe, chiacchiere e menzogne.
. è un'abitudine importata in famiglia da mia moglie. io non credo affatto.
né di politica, che non ha nulla da perdere. 2. azione drammatica
. * fiaba, deriv. per metatesi da f&bla, che è dal lat.
per bambini, ch'egli attingeva appunto da quella sua miracolosa freschezza intima. piovene
affettati e insipidi. = deriv. da fiaba. fiabìstica, sf.
lagnandosi fortemente di essere stati convertiti, da soldati che erano, in operai e
v.). = deverb. da fiaccare. fiaccàbile, agg. che
abbiam discreti e buoni / destrier, da non temer di fiaccacollo. 2.
vita a una figliuola minacciata di morte da un assassino. -senza ritegno, sconsideratamente
comp. dall'imp. di fiaccare e da collo (v.).
. spossatezza. " deriv. da fiacco. fiaccagòta, sm.
dame appellano. pirandello, 8-311: da giovanotto, il càrzara, sì, era
comp. dall'imp. di fiaccare e da gota (v.).
d. bartoli, 16-2-97: parlando da debole e infermo, fiaccamente, era
trecento passi discosto, sì spiccatamente come da quegli che gli stavan da presso.
spiccatamente come da quegli che gli stavan da presso. dossi, 741: senza
» e nel « maometto » del voltaire da esso tradotte? 3.
in poca età, oppressi e schiacciati da esso, è lo scioglimento del nostro
fiaccaménto e del calpestamento e della perplessità, da parte del signore iddio degli eserciti,
visione. = deriv. da fiaccare. fiaccare (ant.
debilitare, spossare. bartolomeo da s. c., 1-3-5: delle
mi fiaccherà, e sarò convertito se non da altro dalla debolezza. d'annunzio,
o un suo organo con tale forza da impedirne la funzionalità. -anche assol.
in l'ora che si fiacca, / da l'erba e da li fior dentro
si fiacca, / da l'erba e da li fior dentro a quel seno /
dove era scritta la legge. folgore da san gimignano, vi-11-138 (vi-9)
fiaccar bigordi e lance / e piover da finestre e da balconi / in giù ghirlande
lance / e piover da finestre e da balconi / in giù ghirlande ed in su
parola. cieco, 8-37: col bastone da le sette palle / cercò fiaccargli il
.. per raccogliere delle more scivolò da uno strapiombo e si fiaccò una spalla
? bocchelli, 3-158: poco lontano da me c'era la battaglia, che
opprime, ecc.). bartolomeo da s. c., 18-4-6: questi
fiacca. cavalca, 16-1-192: imprendessi da lui a fiaccare ogni mio desiderio, e
considerarla come una forza poderosa che è da educare e non già da fiaccare e da
poderosa che è da educare e non già da fiaccare e da sopprimere, non è
da educare e non già da fiaccare e da sopprimere, non è il medesimo che
pezzi fiaccossi. s. bernardino da siena, 146: uno va in mare
fiaccano, e il capo non sostenuto da tucti e membri cede e si fracassa
, quando ivi non è nulla di nobile da realizzare, quella forza priva di contenuto
grave ferita, un trauma. bartolomeo da s. c., 40-8-6: cadendo
e dimenticansi! s. caterina da siena, 279: egli, come cupido
con lui insieme. s. bernardino da siena, 370: non vedi tu quanti
finito non v'è che la stanza da pranzo: la camera del 'talamo'
con vari casca- menti e botti, da poi che morir far noi possano, cercan
oimè! torse la faccia / sabaotte da noi, fiaccato ha il braccio /
teatro borghese. = deriv. da fiacco *. fiaccato (part
delle legioni] è fiaccata. guido da pisa, 2-22: essendo li duci de'
che lento lento tiravan due vacche / da lunga fame attenuate e fiacche. g.
le gambe fiaccate e la testa presa da vertigine, mi avvicinavo ad uno specchio
, ridotto in cattivo stato. giovanni da fécamp volgar., xxi-645: la sanità
condizioni. - anche sostant. bartolomeo da s. c., 18-3-11: a
e con la voce stanca, / da ragion fiaco, e punto da speranza.
, / da ragion fiaco, e punto da speranza. paruta, 3-1-27: resta
al su dore gelido, da tubercolotico, dei brocchi dei fiaccherai.
dei fiaccherai. = deriv. da fiacchere. fiàcchere, sm.
tocca, cocchiere; e avrai mancia da catelina fiesolano ». ojetti, ii-37:
al passo. « = deriv. da fiacchere.
, / né téma o gelosia; ma da fiacchezza / nacquero delle parti, o
al natale di lui congetturava c'haveva da vivere n anni..., rispose
la razza italiana non è ancora sanata da questa fiacchezza morale, e non è
dal fine. = deriv. da fiacco1. fiacco1, agg. (
. foscolo, xv-406: sono stato preso da una febbre infiammatoria che mi tenne dieci
letto;... sono alzato da tre giorni, ma mi sento assai fiacco
o nella mente, che non muove da ferma determinazione; fugace, labile (
, così se gli oratori non vengono da poter quasi liberi e sciolti correre il lor
in me l'essenza di questo stile da crearsi, mi toccò in sorte di
. di leo, 161: più da vicino il bel sebeto vede / ch'ai
divenuto grosso e pregno, / cade da alto e gran fiacco riceve, /
di separarle, e veggendosi morire è da cavare lor sangue. saccenti, 1-1-106:
ferro. gozzano, 216: sono guidato da due indigeni che sollevano le fiaccole resinose
delle olimpiadi, viene portata mediante staffette da atene al luogo dove si disputano i
di brigidini, di caramelle, avevano da tempo acceso i lumi a olio,
più delle volte mirai mantenuta all'ultimo da quella delle furie. -incitamento violento,
fantasie nordiche, le fiaccole rivoluzionarie agitate da madrid a bruxelles, da bologna a
rivoluzionarie agitate da madrid a bruxelles, da bologna a varsavia turbavano le viste senili
oggi riscatta la fiaccola dell'eroismo, da tutti lasciata stridere nel fango; e la
, i-361: un figlio ci salva da questo terrore: egli ci sopravviverà, porterà
. corteo notturno illu minato da fiaccole (portate in segno di festa,
della parte avversa. = deriv. da fiaccola. fiaccolato, agg.
a elli: / avreste nulla cosa da mangiare? / fiadon di mèl e
a manducare. s. bernardino da siena, iii-306: il mele sta nel
simil. e al figur. andrea da grosseto, xxviii-216: le composte parole
dell'anima e sanità dell'ossa. riccardo da s. vittore volgar., 42
. fladen e fr. flan (da flaon: sec. xii).
ermeticamente, dove si conservano preparati medicamentosi da somministrare mediante iniezioni ipodermiche, intramuscolari ed
: ma non c'era più nulla da fare: l'uomo stava morendo. inutili
l'angiolina le era a fianco colta da crisi isterica con una batteria sottomano di fialettine
disse loro: aveteci alcuna cosa da mangiare? e quegli gli presentarono una parte
come un fiale. = forma da riconnettere a flavo (v.),
dotta, lat. scient. phialites (da phiala * fiala, bottiglietta ')
fialoconldio, sm. bot. conidio prodotto da una fialide. = voce
= voce dotta, comp. da fialide] e conidio (v.)
-figur. s. caterina da siena, iii-139: sete legati col funicolo
dei prodotti biochimici. = deriv. da fiala. fialospòra, sf.
spora non sessuata pro dotta da una fialide. = voce dotta
= voce dotta, comp. da fialide] e spora (v.)
dai ciel novo diluvio, / acceso già da l'eoropal favilla, / da cui
già da l'eoropal favilla, / da cui la fiamba acuta se destilla, /
combustione emettono vapori combustibili (è costituita da una colonna di gas o di
saprei bene giudicare qual di costoro fosse da schernire di più. petrarca, 207-66
rugge / e poi fugge / scoppiettando da la brace. verga, i-13: non
ai tradizionali mezzi di illuminazione, alimentati da cera, olio vegetale o minerale,
ardente fiamma, [la farfalla] da sé si abbrucia. marino, 239:
alla fiamma d'una gran torcia, da principio fuma, schizza, scoppietta,
dell'opera. tarchetti, iv-32: uscii da quella casa mentre gli orologi della città
spenti, le fiamme dei fanali offuscate da un nebbione fitto e pesante. comisso,
e dell'acetilene che si fanno defluire da un apposito cannello; sua principale caratteristica
xi-196: chi parlava di qualche colpo da farsi scientificamente, in un negozio di preziosi
udii risponder mai, / allor che su da l'anima in dolore / la preghiera
, dentro la fiamma s'apprenda. guido da pisa, 2-111: ha messo fuoco
: lor volumi famosi a te verranno / da le fiamme fuggendo a gran giornate /
fattosi cenno colla rilucente fiamma, i nostri da una parte gittati i rampiconi di ferro
vostri battuti dal pensier / guizzan come da i vostri cimiteri / putride fiamme innanzi
testa di iulo senza offenderlo: tuona da sinistra; e il padre anchise consente
fiamma. 4. luce irradiata da un astro (e, in partic.
vista è nostro guardo intento, / ché da lei sola a noi la luce viene
fiamma, e i marinai / cantano da le navi, e odora il mare.
-bagliore, luccichio. francesco da barberino, 65: quatro rubin ai canton
accresce. / or vinto il giglio è da la rosa, or vinto / l'
rosa, or vinto / l'ostro appar da l'avorio, or fugge, or
poco lontana, con un vestito color fiamma da sbalordire, aperto davanti fino alla cintura
ad arte languì; preghi, querele. da ponte, xxiii-40: dopo due ore
di calore al viso, causata prevalentemente da un ribollimento del sangue sotto l'influsso
tutto il viso con le fiamme accese da lo sdegno de la giusta cagione. marmitta
ardente; fervore, entusiasmo. bartolomeo da s. c., n-11-7: per
d'amor non è adulto. bianco da siena, 70: di pura carità sento
. amore ardente, appassionato. giacomo da lentini, 54: lo cor, che
voler che fosse, loro trovò via da cacciare la temorosa paura che gl'impediva
vai fiamme ne'cori, / vuoi da la casa tua scacciar gli amori? sempronio
con un'atroce lucidità a traverso la fiamma da cui era compresa ella riconosceva la miseria
all'amor mio; tu puoi / solo da ciò distorla. -ed è tua fiamma
forza, intensità, efficacia. bartolomeo da s. c., 3-3-3: per
: portava, sotto il paletò spelato, da un capo all'altro della città
prepara la sua anima libera e sciolta da ogni freno, destituita d'ogni riflessione
/ ch'io feci, oimè, da voi, anima mia, / bench'a
con la gelosia, / che, da voi lontan, m'arde a poco a
oscura / scendon l'italia ad infettar da i monti. arici, i-141:
sull'estremità dell'albero maestro delle navi da guerra. v. borghini, 6-iii-27
? come un fascio di fiamme da pavesata? -per estens. piccola
: quella lunghissima che alzano le navi da guerra quando rientrano in patria dopo un'
antica tradizione, è alzata dalle navi da guerra, rimpatrienti dopo un'assenza di due
due anni o più: tanto lunga da toccare il ponte di coperta.
appunto portano cucite le fiamme, faccia da schiumatori di trincee! -per estens
e d'oro, / mettendo l'oro da ciascuna sponda. set giovanni, i-211
ii d'este, 2259: fiamma da vivanda con quattro maneghi. d'alberti [
, che si tiene dietro alle carrozze da campagna per comodo di portar robe.
lei tutta quella notte feceno un romore da torno a la casa con comi,
« maestro di montalcino », in ugolino da siena, in simone, nel bama
giudizio; condannò alle fiamme la francesca da rimini, e lodò l'altra come più
le discordie, le lotte. bartolomeo da s. c., 24-4-9: vino
-piccola fiamma non fa gran lume; da poca fiamma non viene gran luce:
poca fiamma non viene gran luce: da mezzi modesti non possono derivare grandi risultati
modesti non possono derivare grandi risultati; da un uomo modesto, una fama preclara
artistica di firenze buttava fuoco e fiamme da tutte le parti, come un mon-
gittar dagli occhi gran fiamma e sentire da quel luogo ombroso una gran voce.
leios. -figur. agitato da violente passioni, da intensa commozione,
-figur. agitato da violente passioni, da intensa commozione, da profondo turbamento
violente passioni, da intensa commozione, da profondo turbamento (una persona, la
si sentisse in fiamme. -sconvolto da turbolenze, guerre, discordie (un
. - anche al figur. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
internamente la fornace è divisa in due da una parata di mattoni a secco,
-poca favilla gran fiamma seconda: da piccole cause possono derivare grandi effetti;
piccole cause possono derivare grandi effetti; da piccole negligenze, danni irreparabili.
micheli, ii-16: fiamma parimente vien detta da noi [il succiamele], perché
], perché... le piante da essa offese restano secche in modo che
ostinatamente credono che l'erba orobanche, da noi toscani chiamata succiamele, fiamma,
flammula). = deriv. da fiamma1 (per gli effetti dannosi che produce
. cepola. = deriv. da fiamma1. fiamma4, sm.
, ossigenista. = deriv. da fiamma *. fiamma5, sf.
che consiste in una cassetta di metallo, da cui sfugge con impeto una lamina tagliente
= comp., per giustapposizione, da fiamm [d), al e vento
quando più avvampa, / e sovra noi da lo stellato arringo / l'orme fiammanti
di zolfina emergeva bella e gentile fuor da quel mare d'onde sonore nei mezzogiorni fiammanti
ardeva fieramente il magazzino dei tabacchi. da mesi non pioveva, il tabacco è
fiammante. -figur. bartolomeo da s. c., 25-10-6: con
vigorosa e fiammante, pur allora mandata da lui all'occhio, che con la
faretra, di rubin fiammante, / da lunge abbaglia. testi, i-194:
. moravia, i-12: come cappelli da un portamantelli, pendevano fiammanti dagli uncini
. bresciani, 1-i-48: or le donne da mezzo il 1700 in su vestiano ricchissimo
cinta, ininterrotti, negri, sormontati da papaveri fiammanti. pavese, 11:
nuovo fiammante. carducci, ii-18-90: passando da venezia ho comprato un cappotto novo fiammante
la mozzetta dei monsignori, un vero cappello da monsignore. pirandello, 7-1310: non
della prodigalità mi fu agevole farle versare da una smisurata cornucopia i due milioni di
poteva vedere perché questa era letteralmente coperta da fogli di cinquanta, cento, cinquecento
5. sm. stemma, ideato da s. bernardino da siena, contenente
. stemma, ideato da s. bernardino da siena, contenente il nome greco di
di gesù abbreviato (ihs) circondato da una corona di raggi fiammeggianti.
d'infermità che viene in pelle, cagionata da umor salso. = comp.
umor salso. = comp. da fiamma e salso (v.).
tinsieme di fiamme che si sprigionano da materiali che ardono rapidamente; vampa,
all'aria vanno. comisso, 1-116: da certe case sul pendio continuavano incessanti le
: quel gran mucchio di mali, che da otto mesi era andato accumulandosi a fuscellini
: non maturava mai nulla: passava da un'occupazione all'altra con la volubilità
all'altra con la volubilità degli uccelli da una frasca all'altra, e alla
asciugarsi. = deriv. da fiamma ». fiammato (part.
zelo / dell'opre a gente ch'è da noi distante. foscolo, gr.
sorte; i perché di loro alcun da qualche nume / si chiama, che
chini / frati benedettini / che par da terra sorgano / ne la penombra delle
: l'almo ciriegio... da lunge mostra / i fiammeggianti frutti e ride
liete, sicure e fiammeggianti stelle / da ciglio alto e sereno, / che mi
accalorato per anormale afflusso di sangue causato da violenta eccitazione dell'animo. tristani
impetuoso (un sentimento); agitato da gagliarde passioni (una persona).
di lotta e di resistenza fosse consacrata da una morte fiammeggiante. soffici, v-i-86
armi urania tratti e qual derivi / da suoi cortesi don vaghezza al mondo,
vista, s'ello è tanto / che da lui sia tutta l'anima tolta,
. vasari, ii-601: avendo giorgione da castel franco messi in quella città i
fiammeggiare di colori, sebastiano si partì da giovanni e si acconciò con giorgione. p
scuro, come illuminati, più che da una luce interiore, da un riflesso
, più che da una luce interiore, da un riflesso esterno. boine, ii-137
: i suoi vestimenti vermigli e percossi da una chiara luce fiammeggiavano tutto il circustante
di doppieri candidi nella sommità della scala da stellaura. tozzi, i-488: c'erano
specie di nebbia. = deriv. da fiammeggiare. fiammèlla (ant. anche
vidi... ardere la città tutta da un infinito numero di bene ordinate fiammelle
fiammelle, le quali non solo illuminavano da cima al fondo case, palazzi, ponti
fiammella, arrivando a un palmo circa da terra, impiccolire, palpitare e spegnersi
al figur. aleardi, 1-72: da la pietra / littorana sparir le portentose
, sul morir del giorno, / da bruna punta inospita / qualche errante fiammella
inf., 14-90: cosa non fu da gli occhi tuoi scorta / notabile come
prence delle stelle, / che la da sé poco chiara sorella / sia dopo lui
di non mentiti ardori / vampe vibrar da le sue frodi ignote. padula, vi-283
e là, e se non c'era da esultare, bisognava almeno contentarsi. palazzeschi
piazzetta, infilava un portone appena illuminato da una grigia fiammellina a gas.
di quelle pittoresche paure che si hanno da bambini, quando il vano delle porte
all'amplesso del suo seno, / da sfarsi in luce alla sua flàmmea mole
, 1-29: alcuni colori sono detti da diverse cose: come igneo e flammeo dal
.]. = deriv. da fiamma1. fiammésco2, agg. (
porre, / e un'altra da lungi render cenno. boccaccio, i-335:
7. ant. piccola paniera da viaggio (cfr. fiamma1, n
secondo d'este, 2594: fiametta da pacchetta. = dimin. di fiamma
o pino) ricoperto a un'estremità da una capocchia formata da una miscela di
a un'estremità da una capocchia formata da una miscela di materie infiammabili (fosforo
ruvidi o su carta vetrata (e da principio furono detti fiammiferi vulcanici) ',
quelli nei quali la capocchia, formata da una pasta di zolfo, resina,
se non strofinandola su una superficie ricoperta da una pasta in cui entrano fosforo rosso
a metà, di una pasta costituita da clorato potassico, nitrato di bario (per
, fregati al muro o altrove da quella parte, si infiammano. ce n'
proibizione... è stata motivata da alcuni incendi prodotti dai fiammiferi per incuria
gran sorpresa vidi la pelle tutta traforata, da poterne fare un crivello, ed un
formiche bianche, che mi assalivano rabbiosamente da tutte le parti. carducci, iii-24-280
, iii-393: trasse una scatola di fiammiferi da cucina, con lo zolfo, se
altre chimere assai, non è caggionata da altro principio che da l'ima- ginarsi
, non è caggionata da altro principio che da l'ima- ginarsi, come appare,
e alcuni, con sollecitudine riguardati, da non conosciuto accidente essersi secchi. roberti,
dotta, lat. flammifer, comp. da fiamma 4 fiamma 'e dal tema
dei salumai certe fiamminghe piene di amioncini da vendere, io mi sento impazzire!
grandezza. = deriv. da fiammingo. fiammingante { fìammengante),
'vive'si chiamano tutte quelle le quali da uno o più popoli naturalmente si favellano
arazzo che poi furono tessuti di seta da maestro giovanni rosto fiammingo per le stanze
della fiandra, non si ha che da osservare alcuni de'tanti quadri fiamminghi di
, ed una bottega può essere dipinta da un fiammingo, quando sia disposta da
da un fiammingo, quando sia disposta da un inglese o da un veneziano.
quando sia disposta da un inglese o da un veneziano. carducci, iii-12-201:
= deriv. dal provenz. flamenc (da flama, con suff. -enc di
vien manco. = comp. da fiamm [a) e spirante (v
, fiamma. = deriv. da fiamma: cfr. fiamma4. fiammìvomo
dotta, lat. flammivómus (comp. da fiamma * fiamma 'e dal
pannocchie lasse ascellari o terminali; fiorisce da maggio ad agosto. crescenzi volgar
seme, e ancora nel sapore acutissimo da questa clematide disuguale quella che volgarmente chiamiamo
, procede. = deriv. da fiamma1. fiammolòria (fiamolòria),
come fiamoloria. = comp. da fiamma1 e oro. fiammóne,
in fiammóre. = deriv. da fiamma1. fiancale, sm.
di loro basterebbe a far un padiglione da campagna. 3. dimin.
caletti. = deriv. da fianco. fiancare, tr.
un tratto e non avrà so- corso da veruno. fucini, 267: il verdiani
, gli fiancò una gomitata nel groppone da stroncargli una costola. 3.
una fiancata. = deriv. da fianco. fiancata, sf.
. marino, i-73: il caro da lodovico castelvetro, il tasso dall'infarinato
verghe di ferro, le quali si mettono da una muraglia all'altra, per tenerle
di tutti i cannoni che possono sparare da un fianco della nave; salva,
. fiancatèlla. gioberti, 1-ii-211: da un piccolo dispiacere privato a un pubblico
troppo grande. = deriv. da fianco. fiancato (ant.
spagnola). = deriv. da fianco. fiancheggiaménto, sm.
- per estens.: sostegno dato da simpatizzanti a un partito politico.
fiancheggia il borgo e lo tiene in linea da una sola parte. alvaro, 2-219
iv-76: esplorare, fiancheggiare, combattere da bersaglieri sono servizi che...
pensieri, e di più son fiancheggiati da ottimi luoghi della sacra scrittura. algarotti,
iv-1-364: col vostro ordine del 2 aprile da si fiancheggiassero con numerose torme di
smonti, / che fiancheggiata in mar vien da tre monti. f. corsini
una montagna inabitabile e per sentieri fiancheggiati da precipizi. milizia, ii-49: in
nel masso con un trono in mezzo fiancheggiato da due sedie. verga, 4-30:
il feretro di velluto rosso, fiancheggiata da tutta la servitù con le torce in
di monferrato un corpo di fabbrica fiancheggiato da torri. 2. coperto, assicurato
una schiera armata, un esercito: da altre truppe). c. campana
553 nuova guerra i goti, perché fiancheggiati da un forte esercito di franchi. cattaneo
rafforzato (un forte, una città: da opere di difesa, artiglierie, ecc
senza terrapieno. varchi, 18-2-331: da san giorgio si vede parimente che v'è
] l'ingresso della crimea, fiancheggiate da varie torri che furono altre volte scoglio
sull'anche, cioè su'puntelli, da i lati mal fiancheggiato. i. nelli
non erano che ad una sola arcata fiancheggiata da due colonne doriche senza base.
al cuor freddi pensieri, / fiancheggiatti da gli anni, alzan difese. magalotti,
certa picca, la qual suol nascere da un animo fiancheggiato dalla ragione, usa
(469): tre badesse, fiancheggiate da altre dignità e da molte monache,
badesse, fiancheggiate da altre dignità e da molte monache, non volevano accettare la
silone, 5-196: i giovani erano fiancheggiati da alcuni tocca. in varii stormi, alcuni
varii stormi, alcuni di questi furono impegnati da poliziotti. emanuelli, 1-52: bisognava
1-52: bisognava fiancheggiare un = deriv. da fianco-, cfr. spagn. flanquear.
soffici, iv-72: la sua promozione da impiegato ferroviario scrittore di articoli relativi ai
dell'opposizione saranno così ameni nei loro giochi da riabilitare gli uomini del listone e delle
dilungata distanza. = deverb. da fiancheggiare. fianchétta, sf.
33-59: bradamante a corcar si va da sezzo, / e si volta or
una villana / da'fianchi baldanzosi, da le guancie / color di melagrana.
dentro dal fianco. attribuito a cino da pistoia, iii-6-67: poscia mi fan nel
buon voler s'aita, / rotto da gli anni e dal camino stanco.
molza, 1-143: al fin stracciata da i rabbiosi denti, / traendo il
vadano tutti al suo covile / a riposar da le fatiche il fianco. parini,
dei figliuoli, sono lxvi. guido da pisa, 1-162: dicono ch'elio
fianco della tua disputa chiaro apparito e da prestargli indubitamente fede, non c'è
ad otta / da'placidi papaveri e da tenere / lattughe per i fianchi circondata
con un lungo e austero fianco sigillato da due absidi. 6. parte o
più torbida e più pericolosa di quella da noi abbattuta. ojetti, i-51:
vecchia di due settimane di tempo sfogava da ogni parte il suo fiotto impuro fermentato
mina che nel fianco / di qua da trento l'adice percosse / o per tremoto
, 1203: fiumi lontani che, da un alto balzo, / a valle giù
come a costui convien che vada / da l'un, quando a colui da l'
/ da l'un, quando a colui da l'altro fianco, / se l'intelletto
e i fianchi. baldi, 5-15: da quattro parti poi scorrean dal fianco /
vene / d'oro, cerchiata i fianchi da le selve ove la scure / batte
. 10. marin. ciascun lato da prua a poppa di un'imb arcazione
, e la prua, ed i fianchi da amendue le bande... i
delle onde saranno ostinati, ma sono superati da venti più gravi. caro, 1-169
, erano in que'tempi ne'galeoni da guerra una muraglia a pietre e calcina,
gran giove il nono anno si volge / da che giungemmo, e già marciti i
volte delle parti davanti, di dietro e da lato di questa battaglia, e di
; quando dirò fianchi, la parte da lato. da porto, 1-275: non
dirò fianchi, la parte da lato. da porto, 1-275: non cessarono mai
cattaneo, iii-4-254: uniti avrebbero potuto da peschiera e vai- leggio stringere ai fianchi
: alcuni de'quali [coni] stanno da basso con la testa sotto l'arco
chiama il serraglio; gli altri, da i fianchi, finiscono il resto dell'arco
. li quali fianchi vogliono essere coperti da sicurissime spalle. galileo, 4-1-
e per conseguente più atte a guardarsi e da poca gente. paruta, 125:
volgar., vii-397: avea lo calamaro da scrivere a'suoi fianchi. petrarca,
fianco, ai fianchi, al fianco, da fianco, di fianco: presso,
domandò ad un, che le passò da fianco, / la figliola d'amon,
non aver guerra lontana, e nemici da combattere in italia, a fronte, a
si disgiunse, e volle / seguirmi da lontan. goldoni, viii-1081: è vero
: dalla parte delle ali laterali, da uno dei lati di una schiera di armati
, iv-189: percossi adunque per fianco da questi, e per fronte dalla decima
-cambiare fianco: mutare posizione da un fianco all'altro (una persona
, per fianco: di lato, da una delle parti laterali, lungo una
., 5-190: stringendoli il nemico già da due lati, quelli di lieve armatura
due lati, quelli di lieve armatura da fianco e di fronte gli scutati e
lucido ingranaggio d'acciaio di una macchina da cucire. ojetti, ii-536: come se
alvaro, 9-164: il maestrale soffiava da padrone, e i velieri ancorati sul mare
, per parer di non voler dipendere da me. b. davanzali, i-339:
banchi, / che sberettate egli ha da ogni canto, / quanta gente gli è
un fianco reale, fare un fianco da papi: mangiare lautamente. grazzini,
, e per la sera fecero un fianco da papi. g. m. cecchi
-togliersi qualcuno dai fianchi: allontanarlo da sé, cacciarlo via. alfieri,
l'artiglieria. = deriv. da fianco. fiancóne, sm.
nella misera folla. = deriv. da fianco. fiandrése, agg. ant
vanti di bravo, raccontando le prodezze fatte da lui;... ed in
baretti, 3-396: con una sfrontatezza da disgradarne la più porca fiandrona che sgambetti
. disus. veste contadinesca, formata da un corpetto attillato con maniche.
dell'avellinese, che dà ottimo vino da pesce, giallo paglierino, con gradevole
nome di un antico vitigno ', da cui con aferesi e con passaggio della labiale
volg. * femita, deriv. da * femus, alteraz. di fimus *
di miele. = deriv. da flavo-, cfr. fiale.
magalotti, 1-119: che non solamente vasi da bere d'ogni sorta, ma e
. panzini, iii-241: portava sandali da frate ai piedi nudi, un cappello
di latta o di cuoio, usata da moschettieri e archibugieri per tenervi la polvere
moschettieri e archibugieri per tenervi la polvere da sparo. lorini, 146: archibugi
usata dai cacciatori per tenervi i pallini da caccia. d'annunzio, v-2-710:
d'acquerello, una fiasca di pallini da caccia che verserò nel vaso smilzo per
fiasca, voce registrata nel sec. vi da isidoro (20-6-2) come * recipiente
dalla vetraia. = deriv. da fiasco. fiascheggiare, intr. (
simili vasi. = deriv. da fiasco. fiascherina, sf.
per l'acqua. = deriv. da fiasco. fiaschétta1, sf. piccola
usato dai cacciatori per tenervi la polvere da sparo. carena, 2-175: la
di piombo grosso e minuto, fiaschette da polvere, ordigni diversi. pea,
della polvere, se il fucile era da caricarsi a bacchetta e stoppaccio.
proprio dellttalia centrale). = da fiaschetta1, per la forma del nido.
rifugiassi nell'unico luogo di svago frequentato da mio padre; cioè al caffè, e
della sera. = deriv. da fiasco, fiaschetta. fiaschettino,
che gorgoglia ed esce alfine / come da inverso fiasco onda che goccia. settembrini,
delle damigiane e dei fiaschi nudi, separati da muriccioli tra magazzini confinanti. pavese,
, che presentasse due fiaschi di vino da sua parte a benedetto. boccaccio,
.. il vostro fiasco comincia fin da quel momento a spuntare sull'orizzonte.
avviato ad un fiasco simile. avevo da fare con una fanciulla delle più semplici
, più che mai decisa a esigere da bob una dichiarazione che togliesse « l'
, 20: gusto guasto è come vin da fiasco. -a questo fiasco s'
risposta ironica o stizzita a chi reclama da noi un giusto giudizio o comportamento.
un fiaschétto. s. bernardino da siena, iii-45: quando tu, per
pure un fiaschétto a lato, / che da due giorni in qua non ho beuto
e caffè. alla mensa un fiaschétto da 3 / 4 di litro e una tazza
l'abbraccia e dà conforti / che da mangiare alla sua mamma porti.
un gran fiascon per mano. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
., 34 (602): trincando da un gran fiasco che andava in giro
d'acque profumate, / o son fiascacci da pisciarci drento. casti, i-1-130:
ampio per il vino '(registr. da ennodio nel sec. v e da
da ennodio nel sec. v e da gregorio di tours nel sec. vi;