2. sostanti. affetto da elenfantiasi. a. cocchi, 5-2-145
: la schifa ciurma era tutta coperta da capo a piedi di lebbra, d'elefantiasi
l'elefantiasi. pea, 1-385: da qualche tempo l'elefantiasi si era impadronita
. èxe- (pavrlaais, deriv. da èxé . -ci). medie. prodotto da elefantiasi; affetto da elefantiasi. elefàntico medie. prodotto da elefantiasi; affetto da elefantiasi. elefàntico, agg. e . m. -ci). affetto da elefantiasi. mattioli [dioscoride] elastica e orgogliosa, con una andatura da regina: elegante nella sua pelliccia lunga; , delle novità della moda; frequentato da una clientela ricca e di gusti raffinati
carlo conte di artoi e fu amata da messer giovanni boccaccio da certaldo, che
e fu amata da messer giovanni boccaccio da certaldo, che in quelli tempi fioriva,
= lat. elegans -àntis (deriv. da eli gire 'scegliere ').
... che elegantissimamente parlando e da mentecatto operando, non nel capo ma nella
con degli esperimenti di coltivazione del baco da seta, più elegantemente filugello, tentati in
xvii-229: ho meco un bel velo da testa di blonda elegantissimamente e riccamente ricamato
le superfici. = deriv. da elegante. eleganza, sf.
bella, si veste con molta eieganza. da ponte, xxiii-39: un giubbetto ben
: nelle città la ricchezza mercantile nutrita da lontane sorgenti affrontava col suo squisito lusso
dimorava in una ricca casa, cinta da ogni maniera d'agiatezze e d'eleganze.
vesti tutte lunghe fino a due dita da terra. 4. raffinatezza,
tanto se quell'uomo era così naturale da parergli che rifiutare l'occasione d'un
allo eleggendo. = deriv. da eleggere, col suff. del gerundivo lat
guittone, i-3-370: ma non dé già da deiettare e bel dire ciò che delettozo
che delettozo appellan tali, e non già da elegere è a omini ciò che garzoni
elegere è a omini ciò che garzoni da eleggier dicon sia e ap- provan de
. dante, conv., i-v-2: da ciò brievemente lo scusano tre ragioni,
al suo uopo. s. bernardino da siena, 1007: elli vi fu
cicala, disse ad alta voce: « da qui in poi m'eleggo d'essere
esecuzione di un contratto, le notificazioni da farsi in un processo, ecc.)
processo, ecc.). paolo da certaldo, 242: se caso venisse che
una scelta fra più candidati fatta o da un singolo individuo che ricopre una carica
un'istituzione politica, mediante votazione fatta da tutti i membri appartenenti a detta istituzione
rappresenti la volontà degli elettori e derivi da essi la sua autorità.
= lat. eligère, comp. da ex 4 fuori 'e legère 4 scegliere
superi, eleggibilissimo). che è da anteporsi, da preferirsi; utile,
). che è da anteporsi, da preferirsi; utile, conveniente. -
di me, ma tanti ad ogni modo da essere posto nella lista degli eleggibili
le cariche. = deriv. da eleggere; per la forma eligibile, cfr
. lat. tardo eligibilis, da eligère 4 scegliere '. eleggibilità
eleggibilità nei convocati si è che dipendendo da quelli l'ammissione e l'esclusione loro
del male. = deriv. da eleggere. eleggitivo, agg. ant
eleggitivi effetti. = deriv. da eleggere. eleggitóre, agg.
poetico proprio dell'antica poesia greca, da cui passò a quella latina: nell'
caratterizzato dal metro (il distico formato da esametro e pentametro) più che dall'
le canzoni tragiche debbano prendere il principio da l'endecasillabo, percioché quelle le quali cominciano
van. chi fu commosso mai / da querele e da lagrime ingegnose? gravina
chi fu commosso mai / da querele e da lagrime ingegnose? gravina, 47:
il libro chiamato elegia di madonna fiammetta da lei alle innamorate donne mandato.
] 4 elegia ', deriv. da èxzyoc, 4 canto, melodia ',
, e anche 4 elegia ', da connettere con l'armeno elegn 4 canna,
confermare l'antica tradizione (raccolta anche da orazio, ars. poet., 75-76
dell'ateniese tirteo, recitati in battaglia da i lacedemoni:... versi elegiaci
.. versi elegiaci, animati veramente da un vivo amor della patria, e accendenti
= voce dotta, lat. elegidcus, da elegia 4 elegia '(sul modello
classica, che si può considerare formato da un trimetro dattilico catalettico e da un
formato da un trimetro dattilico catalettico e da un dimetro giambico, e consta di
: elegiambo. un trimetro dattilico seguito da un dimetro giambico. dieresi. esempio:
, gr. èxeytajjipot;, comp. da èxeyoc (v. elegia)
, gr. èxeyetotroiói; (comp. da èxeyeta 4 elegia 'e dal tema
fu posto in chiesa; e poi che da le donne / di lacrime e
= voce dotta, deriv. da elemento: forma parallela di elementare,
, i-39: in vero non mai da noi fu amata la poesia elementare e spontanea
di felicità. -che funge da elemento di ulteriori combinazioni. leopardi,
elementare, d'una sobrietà così scarnificata da rasentare la penuria e lo scomodo.
più elementare prudenza ci suggerisce di metter da parte osservazioni troppo filosofiche inadatte alla schermaglia
non sentite ne'cuori, vengono trasmesse da una generazione all'altra, nel più elementare
= voce dotta, comp. da fenil [e] e ùrèa (v
= voce dotta, comp. da fenil [e] e uretano (v
. = voce dotta, comp. da feno [lo] e cianina (v
= voce dotta, comp. da feno [lo \ e còlla (v
. fenolossidasi. = deriv. da fenolo. fenolato, sm.
. fenato. « deriv. da fenolo. fenolftaleina, sf.
= voce dotta, comp. da fenolo e ftaleina (v.).
usato come disinfettante energico. -avvelenamento da fenolo: provocato dal fenolo che può
. = voce dotta, comp. da fen [ico], col sufi.
= voce dotta, deriv. da fenologia; cfr. ingl. phenological
= voce dotta, comp. da feno [lo] e ossidazione] col
. = voce dotta, comp. da fenol [o], solforico] e
. = voce dotta, comp. da fenol [o] e solfonico (v
se fosse nuda. = deriv. da fenomeno', cfr. fr. phénoménal (
dei rapporti umani. = deriv. da fenomeno', cfr. ingl. phenomenalism (
: ma un occhio, che si addestra da lunghi anni alla osservazione di fenomeni,
trae un poema. = deriv. da fenomenale', ingl. phenomenalist (nel 1856
in se stessa. = deriv. da fenomenalista. fenomenalità, sf. raro
, dante! quanti pochi hanno imparato da lui a distinguere l'essenza della istituzione
all'essenzialità. = deriv. da fenomenale. fenomenalménte, avv.
, fenomeniche gemelle. = deriv. da fenomeno. fenomenismo, sm. filos
abbracciare l'intuizionismo. = deriv. da fenomeno; cfr. ingl. phenomenism (
convertono in edonisti. = deriv. da fenomeno', cfr. ingl. phenomenist (
lungo tempo dopo che si era distaccato da quella scuola, rimase impigliato nella fenomenistica
concezione della categoria. = deriv. da fenomenista.
parte destra del corpo come paralizzata. -è da molto che sente questi fenomeni?
non dissimile... il leopardi da arturo schopenhauer il quale, dopo limitata la
l'eternità di ogni proposizione filosofica è da affermare contro coloro che considerano tutte le
di vedere un bambino, condotto a spasso da una sua balia, portare l'insegne
i fenomeni più rari, / che da quella fur produtti / discendenza d'uomini
di dati empirici, che prescinda affatto da una loro interpretazione secondo leggi o
una loro interpretazione secondo leggi o da giudizi di valore o dal tentativo di spiegarli
. = voce dotta, comp. da fenomeno e dal gr. xóyoc,
b. croce, iii-26-264: è da credere (conclude l'autore, e
solo ora, poiché essa avrà respinto da sé le scienze positive (e tra
ed altri. = deriv. da fenomenologia. fenomenòlogo, sm.
resine di condensazione gli amminoplasti, ottenuti da urea, tiourea e melammina con aldeide
legno, appretti, vernici e polveri da stampaggio). = voce dotta,
. = voce dotta, comp. da feno [lo] e suff. -plasto
. = voce dotta, comp. da feno [lo], ossigeno] e
. = voce dotta, comp. da feno [lo], ossigeno] e
dal pref. chim. fen- (tratto da fenile), che indica relazione col
dal pref. chim. fen- (tratto da fenile), che indica relazione col
adivene / come quelli che tene / da buon segnore in feo, / che
lo reo. = deriv. da feudo attraverso l'ant. provenz. feu
= voce dotta, comp. da feocromo e suff. -cita, che
tumore che, istologicamente, è costituito da tes suto cromaffine (e
. = voce dotta, comp. da feocromocita e dal suff. medico
aventi una caratteristica capsula centrale attraversata da tre gruppi di pori, che consentono
; le loro dimensioni variano molto (da piante di poche cellule ad altre lunghe
lat. scient. phaeophytina, deriv. da feofite. feóne,
giardin con fosso o muro / da gli assalti di fuor, ché questo apporta
in terra è detta 4 macomeira ', da 4 macoma ', che è il
digerir né ritener i cibi sustanziosi che da me s'imbandiscono con istile ferace nelle tavole
voce dotta, lat. feràx -àcis, da ferra * portare '(ma anche
lat. ferdcitds -àtis (columella), da feràx -àcis 4 fertile, fecondo '
qui nuovo silenzio, nuovo pianto, da cui la destò un altro botto della campana
c. e. gadda, 7-146: da configurazioni più prossime al plauto (servi
parini, 498: folli, che da se stessi a sé formare / durevole
/ che con verdissim'ali / venia da lunge diradando i mali! =
. fèràlis 4 ferino ', deriv. da fèra 4 fiera, bestia selvaggia '
. fanale, lanterna. francesco da barberino, iii-128: ritorno al fornimento
d'essa, e così compartiti che da per tutto si può comodamente vedere. sagredo
dotta, lat. fèràlia, deriv. da fèràlis 4 ferale '(v
infausto carme / feralmente intonare, esse da l'alto / diero il primo segnai
dotta, lat. fèràmcn -inis, collettivo da fèra 4 fiera *.
miner. varietà di wolframite, costituita da tungstato di ferro e manganese; si
una infinita quantità di vivande, cioè da sessantacinque ferculi; e per ciascun ferculo
, cibo, vivanda ', deriv. da fero 4 porto '.
battaglia con il lancio di armi da getto leggere. giamboni, 7-115
. garzoni, 1-638: soldati, che da diversi ufficii traevano i lor splendidi
incerta. non pare verosimile l'etimo da * ferens, part. pres.
te stesso a cuore sia, / o da lungi ferente, il chiaro ettorre.
). per un'etimologia popolare (da firo * porto '), cfr.
. bara parata con drappi, coperta da ima coltre funebre. -per estens.
il feretro di velluto rosso, fiancheggiata da tutta la servitù con le torce in mano
ripercosso in questo vetro, / ti mostrerà da pervenirvi il calle. / come la
/ che l'arai tolto il capo da le spalle, / volgi sicuro a lei
il giovinetto che pare un fiore colto da una vergine delicatamente. moravia, iii-242
: ho raccolto che l'amore è promessa da compirsi altrove, la speranza un frutto
. dal gr. qpé- pexpov, da cpépco * porto '. cfr. isidoro
, sf. miner. minerale costituito da niobato-tantalato delle terre d'ittrio, contenente
onore di qualche divinità. benvenuto da imola volgar., i-160: esso fece
dette quasi festive, perché danno riposo da quelle cose che in foro giudiciale si
: essendo a lui il calendario caduto da cintola, e ogni festa o feria uscita
sua voce rauca e la sua allegria da ferie ben meritate. -festa,
l'uomo e la donna doversi asténere da così fatti congiugnimenti,... avvisandosi
: la voce 'ferrare'è detta corrottamente da 'ferior ', che significa intermettere
6. nel linguaggio ecclesiastico, accompagnata da un numero progressivo dal 2 al 6,
venerdì, in sostituzione dei nomi derivati da divinità pagane. cavalca, 19-382:
feria, ch'è venere. vito da cortona volgar., xxi-743: ne'dì
il plur. fèriae 'feste ', da un arcaico fésiae connesso con festus 'festivo'
meschino / scatolino / feriale, e da campagna [la tabacchiera]? 3
, lat. tardo feriàlis 'festivo 'da feria 'festa ': il significato
. maconi, vi-98: io ò investigato da don iacomo del sacco delle scritture che
: la voce 'ferrare'è detta corrottamente da 'ferior ', che significa intermettere
di tempo). zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
trattaste un sarto con complimento indovuto, da lui deluso, poscia che la sua
: fiera, / derivar si conosce / da feria: e feria è detta dal
1-401: e dei sarebbono oziosi e feriati da dovero, se confidassero i lor consigli
alla messa. = deriv. da feriare (v.). ferìbile
non è feribile. = deriv. da ferire. fericida, sm.
. = voce dotta, comp. da fera (forma dotta di fiera)
sufi, -cida (lat. -cida, da caedère 1 uccidere, ferire').
? tassoni, ii-2-116: non sono da biasimare le guerre d'alessandro, parte
che mostravano. = deriv. da ferino, per incrocio con maligno, ecc
= lat. * farinèus, da farina. feriménto, sm.
del deposito di balistite messo in fiamme da una cannonata dopo il mio ferimento.
unti ancora e impregnati ferinamente del vizio da cui è nata, ha i capelli.
passa dalla ferinità al certo pratico e da questo al vero. boine, ii-160:
più basse. = deriv. da ferino. ferino1, agg. letter
proprio di animale; belluino. bartolomeo da s. c., 333: li
usavano latte e ferina carne. guido da pisa, 2-90: in queste così
uomo di evi lontani, animato soltanto da appetiti carnali. -sostant.
quel della gente volgare, / che da voi dotti è chiamato ferino. varchi
= voce dotta, lat. ferinus, da fera 'fiera, bestia selvaggia ferino2
del sillogismo di prima figura, costituito da una premessa universale negativa (e),
se'medicina. = deriv. da fera * fiera 'e ferire * colpire
lorenzo de'medici, i-298: vede da pruni e da taglienti sassi / i bianchi
, i-298: vede da pruni e da taglienti sassi / i bianchi piè ferir con
mano è colpo di coltello, che più da presso fiere. petrarca, 155-2:
la coda alla serpe, sarà morso da lei; e chi fende la legna,
confine dell'estuario veneto, e là, da veri gentiluomini che dovevan ferirsi senza aver
contro la calca degli aggressori tanto infuriata da ferirsi anche fra loro e da non
tanto infuriata da ferirsi anche fra loro e da non riuscire, fra tante ferite,
lasciai morder dai cani, / né da persona mai ferire unquanco. ammirato,
giaceva in terra, e pareva che da alcuna bestia fosse stato ferito ne'piedi
giustiziare. -anche assol. guido da pisa, 1-86: dio disse a moise
fendere, trinciare l'aria. bartolomeo da s. c., 29-2-1: sempre
foco di spessa nube, quando piove / da quel confine che più va remoto,
piegò come nave in fortuna, / vinta da l'onda, or da poggia,
/ vinta da l'onda, or da poggia, or da orza. boccaccio,
l'onda, or da poggia, or da orza. boccaccio, viii-3-230: * e
. boccaccio, viii-3-230: * e da piè si rattrappa ', cioè dalle parti
altra si ferivano e percotevano insieme. piero da siena, 1-28: dirizorsi amendue in
di frecce, proiettili o altre armi da lancio). - anche al figur.
predicazione si deggiono ferire. s. caterina da siena, v-109: debbesi dunque levare
a contrastare con lui: ma è da pigliare la saetta della volontà di dio e
: or che ritratto ho il cor da giogo indegno, / l'arme ardenti de
da quella parte, per divertirlo da le imprese
da quella parte, per divertirlo da le imprese di roma in tanto l'aspra
aveva riempiuta l'ampiezza del fatto cerchio da lui. livio volgar., 1-373:
sentiva alcuno soave e picciolo venticello venir da quella parte, e ferivala per mezzo
le fiamme e i vampi / ne ferian da vicino. baldi, 5-34: ed
sole uccisore. bontempelli, 8-18: da un punto d'oro, che era già
strato m'hai el defetto perch'èi da me fugito; / iustizia m'ha
riputammo quasi come leproso, e percosso da dio e umiliato. egli fu ferito
le circostanze che l'essenza della ratificazione da noi domandata. pallavicino, 1-227: le
e arte li ferisce con l'armi accattate da loro? dovila, 62: essere
e dentro il fere / e di fuor da ogni lato, assidua, intenta /
morto, non che vinto e stanco / da te, mie colpa; e or
lo core e m'à 'ntamato. giacomo da lentini, 43: perché d'amare
in te e disiando more. guido da pisa, 2-33: poiché didone ebbe udito
diletta. ariosto, 20-135: costei da la spelonca ne veniva / dove issabella
nunzia che ormai si riteneva al sicuro da certe sorprese. 9. geom
e con tutta franchezza d'animo è da ferire nel petto alle usate oppinioni,
notte, feria nell'oste. andrea da barberino, 1-207: comandò a falcone
centrare un bersaglio (con un'arma da lancio o da fuoco). -anche per
(con un'arma da lancio o da fuoco). -anche per simil.
saranno ad ogni modo richieste di aiuto da questo signore, e ricerche che feriate
nemico m'è mostrata cera. folgore da san gimignano, vi-n-139 (7-7):
dovesse ferire, se io mi levasse da lato di mia mogliera; troppo mi sarebbe
giuoco della palla. = deriv. da sf eristica (v.) per caduta
lacerazione di tessuti o della cute prodotta da agenti vulneranti (lame, proiettili,
e della profondità si distinguono le ferite da punta, da taglio e da arma da
si distinguono le ferite da punta, da taglio e da arma da fuoco,
ferite da punta, da taglio e da arma da fuoco, le ferite contuse
da punta, da taglio e da arma da fuoco, le ferite contuse e avvelenale
penetranti in cavità). bartolomeo da s. c., 40-9-6: alle
, spezialmente nelle parti molli, cagionata da una forza esteriore. i segni delle
. di quegli amanti i quali, da una torta guatatura delle lor donne o da
da una torta guatatura delle lor donne o da tre parole proverbiose quasi da tre ferite
donne o da tre parole proverbiose quasi da tre ferite trafitti,... si
sono macchiate. trissino, xxx-4-50: da indi in qua, quante rapine,
d'essi piagati e molti spenti / son da cieche ferite a l'aer bruno;
3. taglio eseguito su uomini o animali da chirurghi o da veterinari; incisione,
su uomini o animali da chirurghi o da veterinari; incisione, resezione. bibbia
dei suoi colli e dei suoi monti balzavano da tutte le parti, molti, come
i-579: luca beltrami... conosce da sempre ogni falda di questo intonaco,
in nulla, per le continue ferite da distruggerlo più ch'emendarlo. 6
sia all'amor profano). giacomo da lentini, 44: da poi che [
. giacomo da lentini, 44: da poi che [l'amore] dà
polvere era; / come le bisce eran da lor fug gite, /
senza esclusione di colpi. andrea da barberino, 163: duodo gli ficcò la
della bellezza. = deriv. da ferire. ferità (fierità, fiertà
degli animali feroci; belluinità. guido da pisa, 1-169: li porci salvatichi e
morboso delle sofferenze altrui. guido da pisa, 2-43: bene che quelli cotali
? caro, 1-484: spedì tosto da l'alto / di maia il figlio a
rosa, 113: si chiama azion da cavaliere / chi sangue, anima e
mi chiami crudele, immaginando / che da la ferità rimproverata / agevole ti sia forse
affetto de la servitù mia, e da l'acerbezza e da la ferità de l'
mia, e da l'acerbezza e da la ferità de l'accidente. varano,
voce dotta, lat. fèritds -dtis, da fèrus 'selvaggio, feroce '(
fèrus 'selvaggio, feroce '(da cui fira 4 fiera, bestia selvaggia '
: vedendo che non c'era proprio nulla da fare, raccomandò il cavallo ferito agli
: simigliante al ferito giovenco, mina da quella parte ove non ha via. petrarca
a balzare sulla cima delle onde, piegata da un lato come un uccello ferito.
: vedendose gettato nel fosso e ferrito da le ortiche e da li spini,
nel fosso e ferrito da le ortiche e da li spini, e pieno de paura
feriti e uccisi d'israel. andrea da barberino, ii-73: passarono due mesi
ritrovammo in una stalla deserta abbandonato là da sei giorni, nell'orribile fetore delle sue
fico,... ferito, tosto da per sé racchiude la piaga. testi,
pini feriti. stuparich, i-321: da ogni parte si vedono rami schiantati e
: la terra... / non da vomere o marra ancor ferita, /
-scosso violentemente da suoni o rumori; rintronato.
, / nell'aria del sabato ferita da voci di attesa. -rischiarato,
-rischiarato, illuminato. -anche: molestato da sgradevoli effetti luminosi. galileo, 3-1-108
ce ne fanno testimonianza, le quali ferite da una parte dal sole, gettano dall'
interessi, ecc.); colpito da un'impressione particolarmente penosa; tormentato nei
vi-1-186 (47-3): sì tosto com da voi, bella, partuto / son
ed arso. marino, 8-117: da duo begli occhi alma ferita / muor non
teme, che appello irresistibile. -colpito da una malattia o dalla morte. d
cittadelle, torri ed altre simili fabbriche da difesa; questa è larga di dentro e
, o piccolissime, e quasi feritoie da stare in guardia per la mira, e
porta chiusa, e con molte ferritoie da ogni parte, dalle quali per ogni
di buon muro a calcina, traforate da spesse feritoie, su larga pianta stabilmente
2-121: le botole sono talora traforate da feritoie, o da fori d'altra
botole sono talora traforate da feritoie, o da fori d'altra figura. pea,
spago del cimbello. carrieri, 4-50: da siepi e feritoie / spiavano i caprai
, 608: i suoi calzoni, crivellati da lunghi strappi e da larghissime feritoie,
calzoni, crivellati da lunghi strappi e da larghissime feritoie, lasciano passare la luce anche
di rigore. = deriv. da ferire (v. feritoio).
, forbici o rasoi o altri ferri dependenti da quelli. straparola, 13-9: uno
adatto, al bisogno, a servir da arma, più specificamente da col
, a servir da arma, più specificamente da col tello feritoio, come
negli editti. = deriv. da ferire. feritòria, v.
: che è valente nell'uso delle armi da taglio. bibbia volgar.
assaliva per primo il nemico. folgore da san gimignano, vi-n-151 (17-14):
rimorsi. = deriv. da ferire. fèria, sf.
giovinetta feria / dal vento combatuta e da la pioggia / perduto il fiore lei,
. vedendose gettato nel fosso e ferrito da le ortiche e da li spini, e
nel fosso e ferrito da le ortiche e da li spini, e pieno de paura
de don baptista. = deriv. da feria. ferlinante, sm. ant
usare moneta fatta di piombo stampata almanco da una parte, de'quali se ne
che bisognerà. = deriv. da feriino. ferlino, sm.
2. gettone di metallo, contrassegnato da una stampigliatura di vario genere sulle due
certi giochi infantili. s. bernardino da siena, 259: o fanciulli, o
d'aprile..., si mosse da fucecchio. -attestazione, prova; espressione
ferma ecco il breve suggellato. lapo da castiglionchio, 63: in firenze faceano
posizione di assoluta immobilità che i cani da caccia assumono al primo sentore della selvaggina
al primo sentore della selvaggina. -cane da ferma: razza di cane da caccia
-cane da ferma: razza di cane da caccia (il bracco e le diverse sottorazze
, è a caccia con un cane da ferma e con l'archibuso. bazzero
cani bracchi, segugi, mastini, da leva, da ferma. calandra, 1-141
segugi, mastini, da leva, da ferma. calandra, 1-141: le sue
sono continuamente perseguitate. = deverb. da fermare. férma2, sf.
bisticci, 3-192: dovendo passare bartolomeo da bergamo a'danni de'fiorentini, il duca
de amicis, i-14: vivevano assieme da soli quattro anni; ma il soldato,
l'ha detto. -perché se è qui da più di un anno, gli mancherà
la ferma. = deverb. da fermare (cfr. ferma1).
= deriv. del fr. ferme, da fermer 4 render fermo, fissare '
. dall'imp. di fermare e da bue (v.); voce registr
. grossa molletta di metallo, usata da chi va in bicicletta, che stringe
comp. dall'imp. di fermare e da calzoni (v.). fermacapèlli
cosa pensò ai regali ch'aveva portato da parigi alla moglie: una magnifica vestaglia
spuma di merletti; un'elegantissima borsa da passeggio d'ultimo modello; tre pettini e
comp. dall'imp. di fermare e da capelli (v.).
il perfetto arresto dei treni, costituito da un binario sagomato in modo op
modo op portuno, attraversato da traversine di legno fornite di respingenti posti
comp. dall'imp. di fermare e da carro [ferroviario]. fermacarte
forma e dimensione (e può essere-costituito da una sorta di pinza o semplicemente da
da una sorta di pinza o semplicemente da un peso) che serve a tener fermi
comp. dall'imp. di fermare e da carte (v.).
termine della catena di caricamento degli orologi da tasca, allo scopo di tenerla ferma
comp. dall'imp. di fermare e da corda (v.).
comp. dall'imp. di fermare e da cravatta (v.).
comp. dall'imp. di fermare e da deviatoio (v.).
meno prezioso, più o meno arricchito da ornamenti e decorazioni), che serve
cantico dei cantici volgar., xxi-347: da lui, ave- ranno corona d'auro
l'armatura aveano per fermaglio una maschera, da la bocca de la quale uscivano certe
/ ad un fermaglio di zaffir scolpito / da l'industre marito / con lunghe crespe
, gioiello (e può essere una spilla da appuntare all'abito o al cappello,
abito o al cappello, un ciondolo da appendere al collo, un braccialetto, ecc
oggetto che serve a chiudere ', da fermare 'render saldo, assicurare '.
naturale [filosofia] molte cose appresi da lui ne le publiche scuole, le quali
, carducci, iii-14-81: di ritorno da roma, in firenze, per le
calma del pensiero, non mai tanto severo da non essere dentro come percorso e avviato
interruzione, continuativamente, continuamente. giacomo da lentini, 642: amore m'à feruto
, secondoché svetonio disse, che tostamente da lui, essendo imperadore, sarebbe dalla
imperadore, sarebbe dalla pregione deliberato. busone da gubbio, 62: poco sarebbe conoscere
ti vedranno volentieri. s. caterina da siena, i-276: così sperate;
spera in lui, sempre è provveduta da lui. lorenzino, 244: quando
metter le mani di sorte in questa impresa da vincerla in ogni modo. gemelli careri
e lamentanza è questa della provvidenza, e da marco tullio, quando la divinazione distrinse
al postutto molto cercata, awegna che da nullo di voi per addietro assai diligentemente
distante al suo fermamento, manco fia da esso sostenuta. vasari, iii-496: fu
crediamo quello che noi non vediamo. francesco da barberino, ii-312: qui si comincia
a serrare; serratura. uguccione da lodi, xxxv-1-606: mai ben devi savere
, anche 'punto fondamentale, base': da firmdre 'tener fermo, stabilire, rafforzare
in sé fermanza e novo core. vito da cortona volgar., xxi-728: ricevette
comp. dall'imp. di fermare e da anello (v.). fermapièdi
le biciclette (in partic. quelle da corsa), installato all'estremità del
installato all'estremità del pedale e costituito da una staffa di metallo che serve a
comp. dall'imp. di fermare e da piede (v.).
.. e con i piombi accanalati da ogni banda le hanno insieme serrate e ferme
dritti, fermandosi in oltre i capi da frutto colla prima legatura al fusto della
: ne'suoi abiti c'era un bottone da fermare, e una macchia da smacchiare
bottone da fermare, e una macchia da smacchiare. pea, 7-35: così
fissare saldamente al suolo. busone da gubbio, 1-78: quivi fermarono gli loro
il tridente i monti interi / scisse da gli alti monti, e come scuote
brancoloni: / e convenne talor farsi da piedi, / battendo giù di grandi
inizia a camminare). guido da pisa, 2-90: si tosto come la
dinanzi e non li fermate porta. francesco da barberino, 63: ferm'i balconi
: si fece uscire fuori l'artiglieria da campagna, e numero grande di carri con
zappe, pale e tutti altri ingegni da guerra per usi di soldati e di
su l'ordito / e 'l più bel da notar fermo e appunto. boccaccio,
guerra, o che fosse già incitato da ismaelle, o che per grandezza di
innanzi si lasce- rebbe uccidere, che da essa iustizia si voglia partire. cino
il figliuol suo primogenito, gli parlò da filosofo, sopra il non fermar la
. mazzeo d ricco, 208: da voi, madonna, fu lo nascimento
. boccaccio, v-179: in dio è da sperare: la sua misericordia è infinita
ci è ben noto che codeste graduazioni da professori e da esaminatori non sono lecite
ben noto che codeste graduazioni da professori e da esaminatori non sono lecite in istoria.
, difetto, / perché 'l priego da dio era disgiunto. pulci, 25-34:
principalmente l'ultima del senso universale impresso da natura alle menti umane. segneri, 5-129
, siccome non leggera è erezìa. busone da gubbio, 79: fosti dunque
tanto contrasto? / non s'è da me già proibito e fermo / che non
: non puote / ei più tardar; da questo indugio io prendo / un fausto
ad atti pubblici, a decreti emessi da organismi collegiali); prescrivere, ordinare
tutte corti di cavalieri e di donne da tutti dispregiato sia. giov. cavalcanti,
dell'estuario veneto, e là, da veri gentiluomini che dovevan ferirsi senza aver
fermare e'baglioni, né disobbligare noi da ogn'altra cosa, basta in tanti pericoli
mostre noterete chi delli scritti vi parrà da cassare, e chi de'non scritti
e chi de'non scritti vi parrà da mettere; e di tutto porterete qui
. cecchi, 1-ii-181: certo egli ha da ringraziar iddio / d'essersi riscontrato in
che i modi suoi non sieno / da far peccar un santo. poi che
di altri alimenti animali che non siano da mangiarsi subito, vale dar loro una
uscir fuori della stanza; ma riconosciuto da molti, fu nell'istesso tempo fermato.
rimontano per sette giornate con grosse barche da tonnellate 150; al di là le rapide
penna che va e va come punta da una tarantola. d'annunzio, iii-1-607:
, 10-35: facendogli trovar l'apparecchio da fermare i motori. -assol.
. - anche al figur. bartolomeo da s. c., 21-1-7: mentre
le piante sbigottito e smorto. giovanni da samminiato [petrarca], ii-181: mai
, e breve è l'ora / da farsi in quest'età verde soggiorno.
/ e cotanto frettolosa / non fuggir lungi da me. -ancorare, ormeggiare (
ché è tempo, la errante navicella da vari e duri scogli percossa e da procellosi
da vari e duri scogli percossa e da procellosi venti agitata, poiché a'felici
... tanto periglio quindici giorni da poi che avevano cominciata l'opera,
fondo in un luogo opportuno, fermarono da ogni parte la nave in forma di
vecchia, benché lenta, / mossa da la pietà, dal santo aspetto, /
, ora vedendosi per il contrario uscir da roma e altrove tanti libelli famosi, e
cinzio, i-124: né meno è da fuggire che nel finire o fermare la
occhi: -bei- monte era un torero da giornalisti. -fermare vopere: fare smettere
qua e fiorentini là e ingiurie e bestemmie da fermare il sole. fogazzaro, 1-323
, se per fretta di guarire passi da una cura a un'altra. pirandello,
ii-104: se mi dessi qualche cosa da mangiare!... anche un
sono state arrestate o fermate o interrogate da seicento a ottocento persone. pratolini, 2-125
qualcuno a stare a letto per guarire da una malattia. cellini [tommaseo]
e non conosce? algarotti, 3-252: da principio si maraviglierà forse l'amico suo
non esimie virtù, non fervide passioni da fermare un filosofo, ma negozi e
gli occhi miei. s. caterina da siena, i-181: voglio dunque che
, ignaro / d'ogni virtù che da saper deriva, / fin la donzella timidetta
: e1 vecchio padre diceva parole i da far pianger le fiere e'monti e'sassi
posizione ferma e stabile. andrea da barberino, i-3: il padre si fermò
noie (salvo ora, che son da mia figlia) sento il bisogno di fermarmi
avviene che il principio del moto sia da ciò, che esso si muove di per
delle pallottole. 35. seguito da una proposizione finale implicita: arrestarsi,
a una vendemmia tremenda. non si sa da qual parte incominciare: bisogna fermarsi ogni
ricerca, la propria evoluzione. -seguito da compì, di stato in luogo figur
si fermerebbe. landolfi, 8-150: da parecchi mesi la guerra s'era fermata
accontentarsi, acquietarsi; limitarsi. bartolomeo da s. c., 9-6-10: sostegnamo
mia persistente e sciocca speranza, che da sola basterà ad assicurarmi un posto in paradiso
tepore notturno. -seguito dalla prep. da o di con l'infinito: smettere
dilungarsi nel compiere un atto. paolo da certaldo, 300: fermossi la nostra donna
di formica. 42. seguito da compì, di stato in luogo: stabilirsi
g. m. cecchi, 235: da queste occasion adunque mosso, / voglio
, iv-27: almeno vorrei tanta informazione da vostra signoria, ch'io doppo tanti pericolosi
i ghiacci] con tanta velocità cominciando da un sottilissimo velo e da vene capillari
velocità cominciando da un sottilissimo velo e da vene capillari e invisibili, nondimeno quelle vene
virtudi e nella grazia sua. bartolomeo da s. c., 9-7-4: neente
come primo, dare cominciamento, intendo da una delle sue maravigliose cose incominciare,
impermutabile, si fermi e sempre sia da noi il suo nome lodato. trattato
dritta e vera, / senza partir da ciò su'cor nuli'ore. di costanzo
la immagi, nazione non esce fuori da esso senso comune, se non in
non fermando per avvisi o comandi, da molte archibugiate fu ucciso. manzoni, pr
il lido. caro, 9-587: gridò da la squadra: o là fermate.
la selvaggina (con riferimento al cane da ferma). 49. ant
sicurare; portare a compimento; da firmus 'fermo'. fermasàngue, agg
comp. dall'imp. di fermare e da sangue (v.).
cui lo scambio dà accesso, in modo da impe dire una deviazione dei
comp. dall'imp. di fermare e da scambio (v.).
signori, il piemonte è stato preso da noi come un semplice punto di partenza,
ii-15: dal momento che sono partito da napoli, ad ogni fermata voleva scriverti
fuori di tempo; né lei avea da calcolare i punti della calzetta; né lui
della frase musicale determinato nella sua lunghezza da un simbolo grafico. salvini,
carducci, ii-20-84: la scelta delle cose da stampare non è ancora fatta, né
per la seconda volta fermato in casa da certi dolori nefritici, che mi fanno
sopra in una volta, o comunque fermato da un capo nel muro. manzoni,
che dividendosi sur una fronte fosca, girava da una parte e dall'altra sotto gli
rotta è curvo su la carta fermata da pesi di piombo foderati di tela.
. pea, 7-12: in alto fermati da un chiodo nel muro c'erano un
boccaccio, ii-3-49: tu mi se'sempre da mane e da sera / nella mente
: tu mi se'sempre da mane e da sera / nella mente fermato, e
l'amore radicato e fermato. bartolomeo da s. c., 4-5-17:
questi è lo vero temperato. francesco da barberino, 158: dia la savia
fallaci e per 11 scogli / scevro da morte con un picciol legno / non pò
affaticati, sanza frutto neuno, al da sezzo mossi per li lamentamenti delle mogli
); formato, maturo. bianco da siena, 37: a suo'discepoli ch'
fermo e rato. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
., 4-17: del mese di maggio da considerar sono i sermenti, i quali
vada a male, quando non è da cucinarsi subito: fermar la carne.
, il sole il corso errante / da l'albergo del cancro, e l'
capricorno indietro ei torna. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
e a ciascun se'noia, / e da fermato crede / ch'ai figliuoi tuoi
fermatori. = deriv. da fermare. fermatura, sf.
di monna torà. = deriv. da fermare', nel significato di 4 mezzo o
comp. dall'imp. di fermare e da uscio (v.).
trasporti. = deriv. da fermentàbile. fermentante (part.
, 2-21: siccome però questa terra da sé sola... non fermenta,
tempo, presi calce, spenta / da me, non vecchia; tal che,
mal lievito che sordamente fermenta e che da sempre più estendendosi a misura che si
mi fermentano qui nella zucca tante idee da scriverne un grosso libro. de sanctis
,... finisce per essere dimenticata da chi si affondi nella vita reggiana.
fermentare, lievitare '), deriv. da fermentum 4 fermento '.
e depuratorio. = deriv. da fermentare. fermentato (part. pass
(e può avere una capacità variabile da pochi litri a molte centinaia di metri
cubi). = deriv. da fermentare. fermentazióne, sf.
contenuti in alcuni microrganismi, o estratti da essi, per cui le molecole di
chimica, scindendosi e decomponendosi in modo da originare composti più semplici e liberare energia
, o gli aliti, i quali da un picciolino corpicciuolo per via del calore o
cuccia ci entrava, non si sa da che parte, un odore nuovo, un
-onis * fermentazione ', deriv. da fermentare 'fermentare '. fermentescìbile
, sm. un fermentare rapido accompagnato da gorgoglìo. = deriv. da fermentare
da gorgoglìo. = deriv. da fermentare, sul mod. di borbottìo,
del passato); sostanza chimica secreta da una cellula vivente o preparata sinteticamente,
funzione importante nella respirazione intracellulare fungendo da accettore di idrogeno. cavalca, ii-109
ma si ricrede tostamente, e sentenzia da sé. carducci, iii-7-397: il fermento
par di vedere un uomo che scaturisce da tutte le parti come la birra in
le parti come la birra in fermento da una vecchia botte. d'annunzio,
* ostia eucaristica '): deriv. da fervere 'bollire, ribollire, prendere
in travaglio. = » deriv. da fermentoso. fermentóso, agg. letter
di putrefazione intestinale e le malattie derivanti da disfunzioni intestinali. = voce dotta
= voce dotta, comp. da fermento e terapia (v.).
fermerelle. = » deriv. da fermo. fermézza, sf.
terra assolutamente, ma secondo che si difende da alcuni, che, di professione peripatetici
crisostomo volgar., 2-98: sia da giudicare che la sua virtù [del
fè prencipiare lo squittino in punto perpetuo da non venire mai meno. giraldi cinzio,
luoghi si truova... da dare e prendere per 1 / 4 in
, pace, riposo. francesco da barberino, i-74: mover come fanciullo /
fede, ecc.). zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
fermezza straordinaria del suo carattere, coperta da una costantissima dissimulazione, e apparenza di
e apparenza di cedere, era tale da non lasciar la minima ombra di speranza
amore. pirandello, 7-100: vinto da quella fermezza..., aveva condisceso
quale in sé non à fermezza per difendersi da quello peccato ch'è a lui opposto
cresciuti... a tal grandezza da contendersi e dividersi oramai l'imperio,
detriti, cascate precipiti, incantate come da un raffreddamento vulcanico, hanno la gelida
difenderebbon con non vinta fermezza. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar
le impugnature delle spade, le posate da tavola, le fermezze e gli altri
fine, termine, conclusione. busone da gubbio, 222: poi della trinità par
, sussistere, conservarsi. giacomo da lentini, 47: disconoscenza ben mi par
venne il turbato. s. caterina da siena, i-34: subito che la
, anco passa come il vento. giovanni da samminiato [petrarca], i-61:
è cortese, ch'e'l'ha da natura. cavalca, ii-199: non hanno
per seguente generano molti scandoli. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
-anche al figur. s. caterina da siena, iv-299: se tu la cognoscessi
della doglia io sento gran dolcezza, / da che tra voi è la concordia posta
4-1-356: nasce, dunque, l'amicizia da certa benivolenza...; ma
e 'l variar d'ogni ente fue / da te antevisto, e non ti è
-ridurre a fermezza: rassicurare. zanobi da strata [crusca]: appresso, affermando
di mettere alla prova la mia fermezzina da bambino ed altrettanto, come si vedrà
mio padre. = deriv. da fermo. férmi, sm. invar
di questo e di quello particolare, chiamati da loro fermieri. = deriv.
udito. = deriv. per metatesi da fremere, con cambio di coniugazione.
-àtis * solidità, tenacia ', da firmare * rafforzare '. férmo1 (
è il più fermo luogo. francesco da barberino, 12: s'ella è domandata
dante, conv., ii-m-13: è da sapere che ciascuno cielo di sotto al
, / lo qual divida pur tacque da tacque. leopardi, i-118: l'illusione
ii-171: in questi medesimi tempi dotati da dio di quella maggior felicità che possano
aver l'arti nostre, fiorì guglielmo da marchia, franzese, il quale, per
se la eleggesse per patria, e che da tutti fusse reputato e chiamato aretino.
vittorini, 1-42: il mio orologio da polso è nella valigia, come sempre
, come sempre, e forse fermo da parecchi giorni, come sempre mi càpita
carta in seno per andare, come da lui mi spicavo in palazo, ricercai
; irremovibile, inesorabile. cenne da la chitarra, vi-194 (13-3):
si volta e gira, / e'da cotali pensier chi vive è giunto. crescenzi
dimostrarmi non troppo indegno di venire difeso da uomini religiosi, senza avere per questo
. e tanto sole accumulato (non pioveva da tre mesi), un sole duro
: tu hai qualcosa di delicato e geloso da perpetuare nel paese tuo: hai l'
tuo: hai l'anima della famiglia tua da conservare ferma e com'è. comisso
fermissimo testimonio della tua onestà. ricciardo da cortona, 31: non vi rifidate
tremuoto no la cacci per terra. andrea da barberino, 1-186: questo era tenuto
dicevamo, rimase obbligato insieme di salvarla da ogni pericolo di falsità. delfino, 1-23
loro una im- polletta d'acqua addoppiata da fare dormire sei ore ferme.
aste e di trincianti ferri. francesco da barberino, 240: questo asciugare che
perturbare ogni impeto della fiera, e da ogni parte nulla cessare infestarla. era l'
. caro, i-313: -il vomero ha da passare per questo mezzo -e, toccandolo
difendere il comune. monte, ii-380: da poi t'aggrada, amor, pur
mi colcarò sepolto in marmo. giovanni da samminiato [petrarca], ii-250: io
. g. morelli, in: da credere è ch'egli istette in firenze quindici
avesse inviamento fermo o masserizia appo sé da potere pigliare di lui buona isperanza o sicurtà
saggia e ferma in dietate. bartolomeo da s. c., 3-1-4: lo
anima ferma e affissata in cose tanto rimote da noi? pesci, ii-1-413: al
terso; preciso, esatto. giovanni da samminiato [petrarca], i-265: io
i-63: se questa lingua, che da alcuni è tanto apprezzata, lingua propria non
o più bene avventurata, o più da lodare, è nella repubblica che abbondare
. ruppe il fermo mezzogiorno / rassicurato da esultanti chiese. baldini, i-130:
carattere, ecc.). francesco da barberino, in: è meglio per lo
. piccolomini, 1-5: confesso bene che da santissime leggi, e prudentissimamente constituite,
con somma gloria della lor patria e da se stessi menar felice quel tempo che poi
mediocre et acconcia, incorrotto e saldo da ogni parte, né per malattia né
, 2-124: la tua del 20, da casirate, l'ho avuta solamente il
: non ci fu modo di ottenere da celestina un indirizzo a cui eugenia potesse
in posta. moravia, vii-319: da ultimo ho saputo... che valentina
, che forza di niuno, da quel che ha pensato per fermo di fare
9-327: seguitò d'andare a ventura da betel a dio, credendo di fermo che
semi di formiche. 5. caterina da siena, iii-225: spero e tengo
per fermo che se piove io verrò da te alle nove dalla parte dell'anticamera.
: quando per gioco, al passo o da fermo, io gli frugacchiavo appena appena
gratta. -di fermo: partendo da fermo. -sdlio da, di fermo'
-di fermo: partendo da fermo. -sdlio da, di fermo', senza rincorsa.
fermo di piccone: essere tanto saldo da resistere ai colpi di un piccone. -per
, guarda, filippino! non sono da dipingere? che sinfonia! manzini, 12-12
, ed esponga a me l'ordine, da poi che io ordinai e puosi per
tratta del cuore. di un cuore sciagattato da stravizi, che può rimanere lì fermo
insignificante, per un'indigestione qualunque, da un momento all'altro. gobetti,
è signorìa né potestà, se non da dio, e quelle che sono, da
da dio, e quelle che sono, da dio son ordinate. storie pistoiesi,
, / però che tempo non è da star fermo. manzoni, pr. sp
continuare, durare, insistere. francesco da barberino, i-216: io stro fermo in
, perché perderebbe la prova. andrea da barberino, 1-128: carlo sempre istà
le condizioni del lodo o no; piegandogli da una parte il timore, poiché si
parte il timore, poiché si vedevano abbandonati da tutti, da altra tenendogli fermi l'
poiché si vedevano abbandonati da tutti, da altra tenendogli fermi l'odio de'fiorentini.
, ammirato, 1-448: un principe ha da tener sempre il affibbiti. olina, 51
olina, 51: il cane vien detto da molti bracco 9-14: stefano muzzi guardava
fanteria alle sue forze proporda rete, da altri can da fermo, perché vedendo la
forze proporda rete, da altri can da fermo, perché vedendo la fiera lì
tavola -mantenere costantemente lo stesso criterio. can da fermo e levrieri, / e cavalli e
fede vera di cristo e gli ammonimenti che da me e dagli altri antichi padri avete
toccasse danari da'viniziani; e questo è da credere, però che se messere otto
forte, buono per travi, per viti da strettoi e panconi da ogni uso.
, per viti da strettoi e panconi da ogni uso..., durabilissimo per
con sé. carena, 2-186: 'cane da signore ramazzini non già mai stato sì
fermo ', è un cane da caccia addestrato a tenersi immofatto specie.
suo volo... riesce ottimo cane da fermo il bracco. locuz.
non dopo una rivista del contenuto fatta da un ufficiale americano, mi sono recato
quello le cui aste son tenute ferme da un arco metallico che le collega.
; una meraviglia! -cane da fermo: cane addestrato alla ferma.
buonarroti il giovane, 9-100: questi cani da fermo, un piè per aria /
dei fringuelli, delle quaglie, dei cani da naso, dei cani da fermo,
dei cani da naso, dei cani da fermo, con quella gravità di sentenze,
. ant. infernale. francesco da barberino, 124: creatura / sia qual
/ razionale overo inrazionale. = da infernale per aferesi. fernambuco (
cento delle libbre. = deriv. da fernambuco (o più comunemente fernambuco)
inferno, diavolo. antonio da faenza, 311: franco, la fama
ha commosso il mio debil sostegno / da l'ubere d'amaltea voto e sperso;
a l'atenico regno. = da infernato per aferesi. fernèt, sm
fusto di essa. = deriv. da feria. fòro, v. fiero
tanto, non montar poreame. bartolomeo da s. c., 50: la
massiccia, da villano feroce e ingenuo. landolfi, 2-45
ho nemmeno fiatato dopo il tuo tradimento da giuda. ojetti, ii-217-il padre di
. - anche al figur. bartolomeo da s. c., 26: li
anche per l'uomo). francesco da barberino, ii-213: veggian domar ogn'ani-
del lione il fremito feroce / ode da lungi, entro la cupa selva, /
ahi quanto son diverse quelle foci / da l'infemali! ché quivi per canti /
buon senso, intelligenza e con fuoco da far molto sperare da lei nella sua
e con fuoco da far molto sperare da lei nella sua professione, spezialmente nelle
, di donna, gentili, amorose, da far sognare un ragazzo; e quelle
difficili le condizioni di vita, duro da sopportare, doloroso, faticoso (una
tanto, era divenuto in beppino una cosa da non se ne fare più caso.
l'ultima disperazione, attaccarono la zuffa da molte parti insieme con questi che erano
ventura. -figur. che muove da impetuosa passione, da prorompente energia interiore
. che muove da impetuosa passione, da prorompente energia interiore (un sentimento,
di straordinaria energia e decisione, acceso da violenti sentimenti (t animo, il
carattere, ecc.). guido da pisa, 2-99: o giovane di grande
conoscere alle sue signore che erano servite da omini valorosi. serdonati, 9-193: solimanno
serdonati, 9-193: solimanno... da prima tentò d'indurre i cittadini a
, 8-37: quivi egli vuol che da cotesta voce, / che viva in te
lui. alfieri, 1-269: tu da feroce ambizion di regno, / tu,
feroce ambizion di regno, / tu, da vendetta orribile guidato, / quant'io
, ii-1-443: oh, lagrime avvelenate da questa amarezza disperata e feroce. baldini,
. par ini, xvi-49: lungi da feroce / licenza e in un da
lungi da feroce / licenza e in un da servitude abbietta, / ne vai per
così feroce, e un alito così poderoso da poter fare senza il menomo affanno tre
sia di quella ferocia che può essere anche da lei approvata. gobetti, 1-i-282:
. livio volgar., 3-269: da ciascuna delle parti fu corso alla battaglia
che fu distrutto più feroce e crudelmente da quello pessimo uomo fimbria della parte di
non fu già dalli greci? piero da siena, 3-9: io ti domando grazia
domando grazia per amore / che scampi da ria morte questa gente; / non combatton
inflessibilmente, rigorosamente, austeramente. bartolomeo da s. c., 367: in
, vigorosamente, con foga. guido da pisa, 1-371: gettate via le lancie
niccolò capponi non ebbe la man forte da cacciarla nei capelli di un popolo assopito
-con irruenza, precipitosamente. mariano da siena, 107: è un grosso,
di vite,... piantato da pochi giorni in un angolo della stufa,
», fra grandi colpi di ferro da stiro. 10. risolutamente,
inerte tirata in qua e in là da due opposti, la setta e il dispotismo
: per prevenir le beffe che s'aspettava da tutti, prese ferocemente il partito d'
calavio..., avendolo tolto da lato a decio magio col quale avea
un fanciullo pauroso, che non osa passar da un uscio per non isvegliare un grosso
; anche se furono accompagnate e superate da febbri d'affetto. 4.
strage in cui il capo aveva poco da esercitare la sua pretesa ferocia perché nove
esterminio del paese; né io potevo bastare da me solo a riparare quei danni,
da'minuetti, come si usa pur da noi ne'balli pubblici, e poi si
. feròcia * fierezza, violenza ', da feròx -òcis * feroce '.
: secolo, in italia, straziato da ferocità di bande mercenarie straniere, collisioni
sotto agnina pelle era ocultata. guido da pisa, 1-143: questo toro..
l'impeto ed a la ferocità, discostandosi da la prudenza e da la gravità
, discostandosi da la prudenza e da la gravità de i costumi. calepio,
-àtis 4 baldanza, tracotanza ', da feròx -5cis 4 feroce '. feròdo
sm. tecn. materiale generalmente costituito da tessuto di amianto, usato per rivestire
della famiglia moracee proprio della guayana, da cui si ricava un legno pregiato,
; cresce spontanea nelle indie orientali; da noi è coltivata come pianta ornamentale.
aranci; caratterizzate dal calice cinquefido, da cinque petali, dai filamenti colla base
colla base dilatata in ricettacolo carnoso e da un pomo a cinque logge, ognuna
. = voce dotta, comp. da feronia e dal suff. -morfo (
vivere in un paese nel modo diverso da come vi vivono i ferracavalli, il flebotomo
insieme col mercurio. = deriv. da ferro. ferràccia3, sf.
avanti i piedi. = deriv. da ferro (per l'aculeo della coda)
, salvo ch'aveva assai buona rota da pungiare il cavallo. g.
, 5-20: bill, con una mossa da scimmia ben educata, staccò dalla parete
1-19-15: questi averanno comprato le lame da archibusi, la vena e il ferraccio della
confronti più apprensibili e godibili, e non da pochi soltanto ma anche dal ferraciuchi
e potrete. = deriv. da ferro; cfr. fr. ferraille (
, i duelli furono pochi: c'era da far altro che ferragliare (usurpo un
francese). = deriv. da ferraglia-, cfr. fr. ferrailler.
con tal fin, buona sorte / da dio vi prego; il dì di
bresciani, 1-i-408: fu chiesta per cuoca da un ricco de'confini, a
la prima, / non era da giostrare a la quintana: / eran da
da giostrare a la quintana: / eran da cinquecento ferraguti, / di rampiconi
di altre insolenze. = deriv. da ferraii o ferraguto, noto personaggio dei
sudori nella oscura officina. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
batte l'incudine / curvo sul calor bianco da sé scaccia? -sf. moglie
marescalchi, i quali son chiamati medici da cavalli. 2. agg.
un po'le mura rovinate, / da che si fece alle ferraiolate. =
fece alle ferraiolate. = deriv. da ferraiolo2. ferraiòlo1 { ferraiuòlo, ferraròlo
tutte e ciaschedune infrascritte cose. iacopo da cessole volgar., 1-71: a costui
in cemento armato. = comp. da ferraio e dal suff. -olo, proprio
dei fiamminghi. = deriv. da ferro. ferraiòlo3 { terraiuòlo,
). -anche: largo mantello da uomo. grazzini, 91: paiono
spie, taglia cantoni, / ladri voi da ferrarioli, / sgherri, bulli e
caro, 9-2-257: già s'ha levati da dosso questi benedetti ferraiuoli, con tutto
, ii-191: 'calice '. vaso da bere non arrovesciato, altrimenti detto a
misteri, e la coppa è sostenuta da un piede, che alle volte si carica
istantaneo e immediatamente mortale. -fare da ferraiolo a qualcuno o a qualcosa:
vostro non facea / al demerito mio da ferraiolo. -farsi tirare per il
ferraiolo: non potersi pretendere grandi cose da chi ha poche forze o pochi mezzi
di seta o altro drappo, raccolta da capo, per lo più, in
magona,... non trova poi da esitare i suoi ferrami e chiodagioni per
udivano i grilli. = deriv. da ferro, col sufi, collettivo e spreg
sarebbe dispiaciuto. = deriv. da ferramenta (sul modello di cuoiaio, fornaio
, le ferramenta, e gli arnesi da lavoro, e conciati così gli ossi
, / pasquin ferrari, gran zucca da sale, / la conducea con mille balestrieri
a san giorgio alla mura, / e da ruba legname e ferramenti. rinaldo degli
altri ferramenti che ci bisognano per edificii da potere combattere, e molti graticci.
vii-272: ritrovasi una pietra nell'indie da noi chiamata calamita,... vile
invece di ferramenti è serrata e sostenuta da vimini ritorti. guerrazzi, 5-96:
casa; l'altra, nella stanza da dormire. campana, 99: mi parve
incomprensibilmente il destino. -ferro da cavallo; ornamento metallico della cavalcatura.
ornamento metallico della cavalcatura. francesco da barberino, iii-97: famiglia tutta sia /
. citolini, 325: i legnami da navi, i ferramenti da navi. carletti
i legnami da navi, i ferramenti da navi. carletti, 259: la
spranghe, le traverse, le corde da sartiame e da ormeggio, i rostri,
traverse, le corde da sartiame e da ormeggio, i rostri, le àncore
rendeva molto. pea, 1-311: veniva da brescia [il venditore ambulante] con
: oggi i capelli sono... da tutte con tante ferramenta obbligati, che
ferrana, sf. bot. erba da foraggio; coltivazione foraggera. nuovi
spiritosi vicini, niuno certo vorrà misurare da un piccol numero d'intelletti ostinati e
dal lat. volgar. ferrago -ìnis (da farràgo -inis, per dissimilazione) '
fatto coniare a napoli nel 1465 da ferdinando i d'aragona; carlino d'
barba e capelli, brizzolato. uguccione da lodi, xxxv-1-619: ben sai eu,
sempre combatando. = deriv. da ferro; cfr. lat. mediev.
chiglia e carena, e può navigare da sé, senza conserva: diverso perciò dal
dalla zattera. = deriv. da ferro. ferrare1, tr. {
nel palazzo, ferrare tutte le finestre da basso del primo piano, dov'è
. apporre i ferri agli zoccoli degli animali da tiro, da soma, da sella
agli zoccoli degli animali da tiro, da soma, da sella. novellino,
animali da tiro, da soma, da sella. novellino, 65 (112
pugna in spiaggia si ridusse; / da po'il firmar, dopo il molto ferrare
nel 1248, a bologna), da ferrum 'ferro'; cfr. fr. ferrer
: la voce ferrare è detta corrottamente da 'ferior ', che significa intermettere le
. feriàri * far festa '(da feriae * giorni festivi ').
ferrareccia, in cui s'impiegavano da diecimila persone. svevo, 2-535: l'
, lunghi carri di ferrareccia tirati da grossi normanni. = deriv.
grossi normanni. = deriv. da ferro. ferrària, sf.
ferrata, sf. chiusura o riparo formati da sbarre di ferro intrecciate; inferriata,
una cappella, che per esser chiusa da una grossa ferrata giudicò poter- visi trattenere
che epidoro avesse veduto un pannolino pendere da quella ferrata. muratori, 7-ii-103: le
garzula, ove i soldati, guidati da baldassarre di scipione, entrarono (secondo
e non uscita. -colpo del ferro da stiro. cicognani, 2-182: l'
dietro a due cose, ad aver denari da firenze e un foglio di gita libera
foglio di gita libera per la ferrata da pais, perché, come ti dissi
(di un fiume). francesco da barberino, iii-103: quando a passar
co la compagna ch'hai. matazone da caligano, xxxv-1-795: an'va', lo
volta è sotto terra e piglia luce da certe ferratene alte, all'altezza della
puntaguto, legato con anello di ferro da ferire e da forare. ugurgieri,
legato con anello di ferro da ferire e da forare. ugurgieri, i-598: esso
ferrata a caldo, come le ruote da carretta. -figur. dante,
fuor, che, perché egli era / da norcia, il fer coi zoccoli ferrati
buia, cogli scalini unti e rotti da tutti gli scarponi ferrati del contado.
gli tagliava e minuzzava. -percorso da una linea ferroviaria. -strada, via
3. munito di ferratura (un animale da tiro, da soma, da sella
di ferratura (un animale da tiro, da soma, da sella).
animale da tiro, da soma, da sella). malispini, 1-45:
, coperto il capo e il collo da un camaglio metallico, regge nelle sue palme
bronzi concavi e sonori, / e salutate da l'eccelsa rocca / con lingua ardente
, 1001: giace su questo un albero da nave, / alto, ferrato.
, / che vien per impetrar merzé da morte: / dunque gli aprite le ferrate
porta, mezzo rósa / da'tarli e da la rugine più guasta. caro,
guerra echeggia in questi versi immensi, da continente a continente. le vie della
; spietato, inesorabile. bartolomeo da s. c., 25-7-4: le
l'unica materia nella quale avessi poco da apprendere e anzi mi sentissi ormai abbastanza ferrato
ferrato2, sm. chim. sale derivato da un ipotetico acido ferrico (ed è
acido ferrico. = deriv. da ferro. ferratóre, agg.
. credo che possano essere iscusati. benvenuto da imola volgar., ii-438: lo
applicazione dei fondi. = deriv. da ferro. ferratura, sf.
operazione con cui si ferrano gli animali da tiro, da soma o da sella;
si ferrano gli animali da tiro, da soma o da sella; il modo
gli animali da tiro, da soma o da sella; il modo con cui viene
la biada a macerare, e comprava da sé tutto ciò che occorreva nella scuderia.
le ferrature. = deriv. da ferrare. fersvecchiare, intr.
grattuge e romaiuoli e padelle e catene da fuoco, dà tra queste masserizie e
gran tesoro consisteva in sette o otto sciaboloni da cavalleria, e in dodici vecchie carabine
del ferravecchio. palazzeschi, i-195: veniva da una famiglia di cenciaioli e ferravecchi,
, ch'ei comperava a ingordissimi prezzi da certi giuntatori, i quali spacciavano que'loro
: oh, donne, chi ha stracci da vendere? stracci, ossa, ferravecchi
, almanaccando quanto ferrovecchio avrebbe potuto ricavare da quella carcassa. -anche sf.
: diventi vecchio, rosso mio, arnese da ferravecchi, e ti butterò fuori del
, i-114: lucini vestiva artisticamente, da pari suo, mentre io, uscito
(ossia il suo proprio significato) da ciò che esso serve a confutare il «
poveri ferrivecchi. = comp. da ferro e vecchio (v.).
apposito locale. = deriv. da ferrazzo 'ferraccio '. ferrazzuòlo [
in verghe. = deriv. da ferrazzo. ferreaménte, avv.
, anzi; tutto è possibile, e da voi stessi potete crearvi la vostra natura
libero scrittore, il letterato puro, tratta da pari a pari coi padroni delle città
mammella / finché non sia trafitta / da un pettine di sette ferree spade. moravia
madre. foscolo, xvii-274: ho terminata da più tempo la mia povera 'ricciarda
, 77: discese il ferreo baron da torride / castella. pascoli, 26:
a'muti urti del tempo. -prodotto da un oggetto di ferro (un colpo,
un movimento); simile a quello prodotto da ferraglia agitata o da armi incrociate (
a quello prodotto da ferraglia agitata o da armi incrociate (un rumore);
/ divien crivello al fin, ma non da biade; / ch'un bel morir
/ e il pavimento scosso / sento da un ferreo strepito, / balzo in piedi
d'orecchi, che non sei senta rompere da quel crudele 'ciò nientemeno onde'?
stessi quante volte avevano agito o parlato da rigidi e strenui antifascisti. 4
. 4. figur. sostenuto da una grande forza di volontà; animato
una grande forza di volontà; animato da coraggio, ardimento, magnanimità; perseverante
ii-153: la ferrea sparta. erano da lei sbandite le sterili speculazioni, '
genti... veramente non sono da potersi governare, se non in virga
sarebbe venuta a mangiare in una casa dove da oltre vent'anni vigeva la consegna ferrea
tempra più salda al ferreo vincolo che congiungeva da tanti secoli nell'unità dell'origine,
, la parola di quel giocatore citato da kant; al quale detto: chi sa
, per cui tanti anni / gemono oppressi da ministri crudi, / superbi, avari
avresti tu il viso bastantamente ferreo, da dirmi che il parlare usato da quel signor
ferreo, da dirmi che il parlare usato da quel signor filippo e da que'suoi
parlare usato da quel signor filippo e da que'suoi pochi amici sia il parlar comune
, perché tolti dal secolo aureo e da uno dei vostri insigni; onde si
= voce dotta, lat. ferrèus (da ferrum 1 ferro '). ferrèra
il giovane, 9-263: seghe, seghe da legno / dolce o nodoso, seghe
dolce o nodoso, seghe / e da ferri e da marmi e da diaspri,
, seghe / e da ferri e da marmi e da diaspri, / ch'oggi
/ e da ferri e da marmi e da diaspri, / ch'oggi in uso
vecchie, / bandiere anche ci abbiam da campanili, / oncini e graffi da ripescar
abbiam da campanili, / oncini e graffi da ripescar secchie. marino, vii-306:
agli sproni. = deriv. da ferro. ferretato, agg.
vetrificato. = deriv. da ferreto.
quasi vetrificato. = deriv. da ferro, per la durezza.
di ferro. = deriv. da ferretto (dimin. di ferro)]
colore giallo-rossastro. = deriv. da ferretto. ferrétto1, sm.
dimensioni; piccolo ferro chirurgico; uncinetto da ricamo; ferro da calza.
chirurgico; uncinetto da ricamo; ferro da calza. cennini, 81:
, et uno de i tuoi ferretti da medicare saria da più de la bacchetta
de i tuoi ferretti da medicare saria da più de la bacchetta di giove.
dalla ferrettizzazióne. cattaneo, ii-2-176: da ambe le sponde della muzza, fino
/ andasse raso. = deriv. da ferro, per l'affinità del colore cfr
poste d'intorno alla regai fontana. da porto, 1-327: si veggono [i
mie lettere e le renda. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
finestre che davan sulla strada, chiuse da imposte sconnesse e consunte dagli anni,
consunte dagli anni, eran però difese da grosse inferriate. [ediz. 1827
74): erano... difese da grosse ferriate]. socci, ii-1-612
.. una finestra alta cinque piedi da terra, e dalla cui ferriata a quadrelli
celebre prigione. = deriv. da ferro. ferriata, agg.
capo... e una ferriera da medicare a lato, e andandosi giù
nella quale si tengono chiodi e strumenti da ferrare i cavalli. astuccio, che è
. astuccio, che è una guaina da tenervi dentro strumenti di ferro, d'argento
to'la mazza. = deriv. da ferro] cfr. fr. ferrière.
. = voce dotta, comp. da ferrum * ferro 'e dal tema
ciascuno de'quali era messo in mezzo da due furori, di tamburi, di ferrigne
i-58: per non temer del fulmine da mano / sotto ferrigno usbergo aneli e sudi
, 13-267: il mento aveva aculeato da una barbetta ferrigna. il poeta soleva
sovrastavanmi ancora; altre, di neve / da sommo ad imo biancheggianti, e quasi
ferrigna era solo interrotta qua e là da qualche cupo carubo. soffici, iii-177
selve. -assordante come quello prodotto da ferramenta o da rottami metallici (un
-assordante come quello prodotto da ferramenta o da rottami metallici (un rumore); cupo
squillar trombe. tasso, 1-1-53: da l'elmo sparge fuor piume di cigno,
salme /... / al mondo da te vinto; e la via vera
come gianni colonna... valutavano da comperatori quella floscia carne sedentaria che già
l'apparenza miseruccia e frolla, è da dire anche questo, fruiva di salute
salute ferrigna, mentre quella dell'aitante scacerni da qualche tempo non era più così integra
alberghi, anzi mi giova credere che da così gentil e bel giovine altro non
13-232: eppoi, monaldo, fin da bambino, aveva disdegnato d'accedere all'
me ti veli. = deriv. da ferro. ferrimagnesìaco, agg
= voce dotta, comp. da ferri [to] e magnetismo (v
laterizio. = deriv. forse da ferro per il colore. ferripirina (
corpo centrato. = deriv. da ferro. ferritina, sf.
cura dell'anemia. = deriv. da ferro. ferrito, sm.
acido. = deriv. da ferro. ferritribace, agg.
* logora-ferro '(comp. da ferrum 'ferro 'e dal tema del
nichelato, smaltato, zincato: coperto da uno strato di nichelio o di smalto
e l'argento servono all'uso destinato da dio di esser misura di tutte le cose
tempo quegli ammassi di ferro ossidulato, da cui trae alimento l'industria svedese. idem
che la tempra del ferro cui tratto da l'ime / viscere de la madre provaron
al tempo del secolo dell'oro, che da molti è tenuto in gran pregio,
è tenuto in gran pregio, ma da me è stimato assai manco di questo
, nel quale almeno gli uomini vivono da uomini e non da bestie. l.
gli uomini vivono da uomini e non da bestie. l. a dimari, 42
. in occidente dopo tradotto in latino da severino boezio, non è così chiaro
poca pioggia grande vento aterra. francesco da barberino, 194: no gli lassar né
servì di martello, sulla rocca appunto da cui scaturisce la fonte cominciai ad incidere
con un ferro appuntato, come da noi si costuma accecare i fringuelli,
ad una finestra de ferro garbata, alta da terra circa diece brazza. cellini,
, lieto e canoro, / dispensar da que'ferri i sonni d'oro. settembrini
v-2-220: distinguo la feritoia, chiusa da sette ferri, nella prigione di parisina;
legni e puntelli d'ogni guisa posti da tutte parti... per impedire che
collodi, 83: sentì stringersi le gambe da due ferri taglienti che gli fecero vedere
-fibbia. garzoni, 1-462: poco da lungi vengono i rigattinieri, i quali
rigattinieri, i quali fanno i ferri da tasche, o rigattini, con mille vide
di pietra ripercosso uscio, / ma da la scorza d'un bel lauro è
: / un ferro bugio, lungo da dua braccia, / dentro a cui polve
.. 'lavorarlo di straforo ', da quelli che fanno i bucherami o i ferri
più di raro valore artistico, formato da lamine di ferro sbalzate col martello.
alla fornace. in cima ai ferri da soffio il vetro fuso si gonfiava, serpeggiava
pressione di strettoio. -arnese da scasso, grimaldello. parabosco, x-795
di deliri amorosi; crittogrammi; ferri da scasso. c. e. gadda,
. carena, 2-143: * ferro da piede', lastra di ferro confitta verticalmente
- ferro per ostie: strumento costituito da due sì dolce oro offende. moravia,
lentamente del gran in azzima da cui si ricavano le ostie per la messa
lavoro. -al figur.: nella lastra da incisione. mezzi necessari per il raggiungimento
vita come un carrettiere, che vendeva ferri da vanghe e picconi. pello,
tal si parte con / guidando i buoi da la pacata faccia; / e, dietro
vegga ». subito io pigliavo i ferri da marmo, e lavoravo lancetta.
fatto ch'è soverchio, e da l'incisa pietra / spira alfin quasi
ei può che al suo falce da mietere il grano. a. adimari,
non s'intese giamai, che un monarca da 6. arricciacapelli; arricciabaffi,
la morte. carena, 1-362: 'ferro da ricci', sorta di tanaglia a
il duro strale / l'esce pur da l'interna e grave piaga. varano,
il ferro in cima / mette splendor da lungi, a simiglianza / del baleno di
e gravi / seco scendono, amor, da l'alte navi! manzoni, 75
burgenzo m'aiutò levarmi i ferri / da i piedi. della robbia, 1-285
un sottil ferro ben terso, che da una parte spargeva in alto, gli era
processo di altri 200 condannati ne mandò da io a 20 per volta o alla morte
inanellamento dei medesimi. talora il ferro da ricci è una semplice bacchetta cilindrica,
impiegato nella ferratura dei piedi degli animali da tiro o da soma (cfr. ferratura
dei piedi degli animali da tiro o da soma (cfr. ferratura).
(cfr. ferratura). francesco da barberino, iii-410: il cavai discoverto
, lasciandogli pascere come pecore. andrea da barberino, i-14: questo cavallo ferrai
che ferra cavalli e ordinagli quattro ferri da cavallo, i quali siano grossi.
non cadere. -amuleto costituito da un ferro di cavallo usato o da
da un ferro di cavallo usato o da una sua riproduzione in proporzioni ridotte.
. baldini, 6-100: svuotata la casa da capo a fondo, io stacco di
dietro la porta il mazzo dei ferri da cavallo contro il malocchio e la chiudo con
gloria ». 8. ferro da calza, da maglia (anche solo ferro
8. ferro da calza, da maglia (anche solo ferro):
i velami di seta, le velette da donne, che fanno i velettati, detti
, di santi, / e di ferri da calze e d'altri arnesi. verga
salotto, in mezzo al fruscio delle carte da giuoco, e lo scricchiolìo secco dei
s. v.]: 4 ferro da stirare', arnese che scaldato si usa per
per soppressare. romanesco: 4 ferro da stiro ', 4 ferro da sarti *
4 ferro da stiro ', 4 ferro da sarti * è un ferro molto pesante
ferri battevano con tonfi sordi sulla tavola da lavoro, ammaccando umide rigonfiature di biancheria
casalinga officina. io. arma da punta o da taglio (come spada,
. io. arma da punta o da taglio (come spada, lancia,
, estinti, / feriti, trapassati / da saetta, o da dardo,
trapassati / da saetta, o da dardo, o da qual ferro / ministrerà
, o da dardo, o da qual ferro / ministrerà la voglia od il
che muscoli di acciaio, che mascelle da stritolare i sassi. impacchettati uno su
entro l'idea 9. ferro da stiro, ferro per stirare, ferro per
oltre a quello più semplice, formato da una lastra di ferro che si pone
carena, 1-373: 'ferro da stirare ', lastra di ferro,
nella superficie opposta è una maniglia ferma da prendere. 'ferro a cassetta '
ferro a cassetta ', è un ferro da stirare, ma con sponde rilevate intorno
ma con sponde rilevate intorno intorno, da potervi mettere carboni accesi, per conservare
tristo officio porta / ferro acuto e da man ch'abbia ardimento. / quell'arme
abbia ardimento. / quell'arme che da te mi sarà porta, / prenderò volentier
, se molto / tagli, e da offender sia ben salda e corta. /
s'impedisca in questa lite, / ma da noi soli due, ad uscio chiuso
-la parte metallica di un'arma da punta o da taglio (o di
metallica di un'arma da punta o da taglio (o di un qualsiasi mezzo offensivo
un famoso socialista milanese, morì poi da valoroso, il suo nome oggi è ricordato
la fame che 'l ferro. guido da pisa, 2-103: io giuro..
paura. albertano volgar., 23: da fuggire sono in ogni modo e da
da fuggire sono in ogni modo e da tagliare col ferro l'angoscie dal cuore,
lussuria dal ventre, e il tradimento da la città, e la discordia da la
da la città, e la discordia da la casa. s. caterina
la casa. s. caterina da siena, iii-113: ecci ora bisogno di
nere per terra con la loro ombra da un lato, come a giacere,
strade a rotaie ferrate, percorse ordinariamente da convogli di persone e di merci,
un effetto acustico simile a quello prodotto da oggetti o pezzi o rottami di ferro
/ e una gelida fonte! / da le gole rimote, / le fuggitive ruote
/ nel silenzio profondo, / come da un'altro mondo. buzzati, 3-121:
i-112: tanto per farsi la mano da padrone, avea fatto sentire come la sua
greco infido, /... da la riva di nasso / salpato il ferro
la figlia che evidentemente si dava molto da fare per parere spigliata al golf,
ferri regolamentari del giuoco. -pattino da ghiaccio; ramponi da montagna. crusca
. -pattino da ghiaccio; ramponi da montagna. crusca [s. v
granate, bombe, zappette, ferri da ghiaccio, scatole per le maschere con sopra
come fossero antichissimi ordigni, quei ferri da ghiaccio erano così primordiali e non ricordavo
giucherò a'ferri o a simili giuochi da putti. grazzini, 4-199: -il giuoco
peggio. d'annunzio, v-3-420: da una parte si grida: « ai dadil
ferrumequinum) del gruppo fillorini, caratterizzato da una membrana semicircolare che dall'estremità del
brillanti. vittorini, 1-46: nella sala da pranzo niente altro che un tavolo
ferri: assottigliare l'ingegno, darsi da fare, ingegnarsi. pulci, 24-18
damigelle l'avean purgato. parve adunque da trovar uno che lo confessasse, e appiccarlesi
l'alpi sole non basterebbero a difenderci da nuovi cimbri ed unni, se noi
patì, sei ricordi. / via da noi questo branco d'ingordi! / giù
mischia. caro, 8-1009: imperiosamente da l'esiglio / rivocava i tarquini e
giorno che non saranno però octo, e da poi comincerò a ribattere alquanto el ferro
: mandò a dire a gertrude che venisse da lui; e aspettandola, si dispose
simili cose, in condizione così buona da non temere di danni o pericoli. michelstaedter
, ma è allora come la sega che da sé vuole operare, e debbesi in
propri mezzi. s. caterina da siena, i-151: pena sostiene allora perché
a capua. domenichi, 2-96: paglierino da siena essendo impazzito, fu messo ne
al governo della nave, fece insieme da capitano e da piloto, finché non
nave, fece insieme da capitano e da piloto, finché non ebbe passato il
ebbe passato il capo e scampati tutti seco da quel pericolo. pananti, iii-207:
ferri: incatenarlo, ammanettarlo. andrea da barberino, ii-124: come fue partito da
da barberino, ii-124: come fue partito da loro libanoro, fue messogli e'ferri
: perire di morte violenta. bartolomeo da s. c., 232: un
menato schiavo e venduto, chi pesto da bastonate, e chi ucciso di veleno o
ch'io fui, non mi fussi aiutato da me stesso: imperocché, mostro i
bandi, 325: i ferri erano caldi da ambedue le parti, e non mancava
tratti i ferri stassera. -terreno da ferri miei, tuoi, suoi, ecc
quando nei litigi o questioni è messo da parte ogni riguardo o cautela: *
, onde la locuzione deve trarre origine da questa forma risolutiva e feroce di combattimento.
sollievo. preferiva venire ai ferri corti, da uomo da uomo. -con riferimento
venire ai ferri corti, da uomo da uomo. -con riferimento ai rapporti amorosi
. -voce dotta, comp. da ferro e ammonio (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e batterio (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e boro (v.).
. -voce dotta, comp. da ferro e calcite (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e carbonile. ferroceménto,
= voce dotta, comp. da ferro e cemento (v.).
= voce dotta, comp. da ferro e cianidrico (v.).
. chim. radicale tetra- valente composto da ferro e cianogeno. tommaseo [s
= voce dotta, comp. da ferro e cianogeno (v.).