attività (e può essere accompagnato da un compì, predicativo). lanzi
osservando e meditando, si educa imparando da chi sa più di lui, si educa
messo al livello dei chierici che studiavano da tanti anni prima di lui.
il marchese di cache- rano, che da alcuni anni si stava educando in torino.
pensiero: ogni giorno t'ingegni staccarti da qualcheduna delle dilette immagini, che avevi
1-i-183: aveva allevati due bracchi, da leva e da sangue,...
allevati due bracchi, da leva e da sangue,... li aveva
tiepido clivo / educa e nutre, e da più ricche foglie / cara copia d'
uscire, portar fuori ', comp. da ex che indica origine, provenienza,
efficacia educativa. = deriv. da educare. educato (part.
(e in questo caso è accompagnato da un compì, di modo, di mezzo
delicatezza ma con grazia ed eleganza, da uomo colto, ingegnoso e finemente educato.
, poco o niente affatto letti da esso. si dirà che lo fanno conoscere
la gran maggioranza di un popolo edùcato da secoli al rispetto ed ah'ammirazione dei
pronunziare un complimento, sedere decentemente e da creature ben educate in un circolo.
macchinoni grossi, di lusso, guidati da gente che se ne infischiava dei sorpassi
ii-367: si è condotto e conducèsi sempre da giovinastro mal educato. rajberti, 2-101
pronunziare un complimento, sedere decentemente e da creature ben educate in un circolo,
reazionario, una gran barba garibaldina e da carbonaro, educata a pizzo sabaudo colla
, vi-488: mi chiedi fiori ed io da un clivo ascoso / li coglierò dove
educator -óris * che educa '(da educare 'educare'); cfr. fr
dotta, lat. mediev. educàtorius (da educare educare '). educazióne
, tutta tutta non si scuote mai più da dosso. gentile, 2-i-116: l'
mio padre. egli si ritrova presentemente da quelle signore, colle quali ha destinato
... viene fecondata e perfezionata da una lunga politica educazione. cattaneo,
una persona; la materia (costituita da nozioni di storia, di diritto pubblico
: narrasi che tutti gli uomini che da principio popolarono la terra, fossero creati
manzini, 12-123: tutt'una educazione da rifare, la mia. 5.
* allevamento 'e 'coltivazione '(da educare * educare, allevare, coltivare
dotta, lat. mediev. edulcorare (da dulcor -6ris 'dolcezza'); cfr
; e sono ambedue voci latine usate da alcuni scrittori moderni, specialmente botanici,
edùlis * che si può mangiare '(da edite * mangiare ').
il rio castalio, / richiamar gode da un mendico esilio, / che d'ostro
dotta, lat. tardo edulium (tratto da edulia, neutro plur. di edulis
sono aaron emoisè. s. caterina da siena, i-80: quando verrà il dolce
principio metafisico, l'idea eterna che educe da sé e crea la materia. c
voce dotta, lat. eductió -ónis (da eductus, part. pass, di
complesso di modificazioni strutturali e funzionali subite da una pianta nel processo di adattamento all'
, gr. èipàppiomi; (comp. da ini * sopra 'e < 5tpp
efebeo '. camera del ginnasio, che da alcuni si crede destinata ad esercizii ginnastici
. è
[a (ècp7) 3ria), da 'efebo'; cfr. fr.
. è
acerbe e di grazia scontrosa, quasi da ragazzo). zanoja, 307:
grandi di leprotto e la chioma breve da efebo... sorrideva candidissima e insieme
. £cp7) 3oc (comp. da ini 'sopra 'e ^ 3>3 4
= voce dotta, comp. da efebo e genesi (v.).
flora): sono arbusti (alti da 50 cm a 1 m), simili
più importanti sono però alcune specie esotiche da cui si estrae l'efedrina.
il cauco, altrimenti efedra, e da altri detta anabase, nasce in luoghi ventosi
lat. scient. ephedraceae, deriv. da efedra (v. efedra).
efedrina, sf. farmac. alcaloide estratto da alcune specie di efedra della cina e
, sm. stor. nelle gare atletiche da disputarsi in coppia, presso gli antichi
assiste; che sorveglia '(comp. da ènt 4 sopra, presso 'e
. écpyjàii; -isoq (comp. da ini * sopra 'e 'sole '
di un giorno '(comp. da ìttc 'durante 'e f] p
: nel tempio di diana efesia da quello singularissimo architetto nel principio fu
architetto nel principio fu dato modo da dirizzare le cose. firen
; -i8o <;, deriv. da " hcpaiotoi; * efesto ', per
lat. ephètae (gr. è
da ècp£7j|i. i * inviare '
sospende il giudizio '(deriv. da ècpexxó? 'su chi si sospende il
chi si sospende il giudizio ', da èrcéxco 'tengo sopra, sospendo ')
dire, ch'elle fossero, per passare da un poco di chiara d'uovo,
voce dotta, lat. tardo effàbìlis (da fari * dire '). eflabilità
(i. a), deriv. da effàri 'parlare '. effaùtte (
. tardo effàtio -onis * discorso '(da effàri 'parlare ').
. l'origine di tal nome vien forse da * berlina 'e da * effe
vien forse da * berlina 'e da * effe ', lettera che serviva di
. garzoni, 1-360: dividesi l'istoria da aulo gellio nel quinto libro delle sue
l'una si chiama da'greci efemeride e da latini diario, che non è altro
questi uomini l'euritmia morale è preceduta da un cambiamento critico che negli ordini della
monia, euritmia ', comp. da eù * bene 'e (su&jaói;
qualche decorazione, se sono molto visibili da un bel punto di vista in qualche
, sm. letter. vento che spira da sud-est. giamboni, 8-i-121:
peloro sopra 'l golfo / che riceve da euro maggior briga. simintendi, 3-27
4-19: il sito d'italia si stende da circio in euro, ed hae dal
- anche sostant. = comp. da euro [peo] e centrico (v
comunitarie europee. = comp. da euro [peo] e dal gr.
extraeuropei). = comp. da euro [peo] e dollaro (v
votoc (aristotele), comp. da eòpo? 'euro'e noxo$ 'noto'.
gli europeismi. = deriv. da europeo. europeista, agg.
europeizzamento dell'africa. = deriv. da europeizzare.
farsi un animo e un vocabolario da buon europeo: snazionalizzarsi per europeizzarsi o per
supemazionalizzarsi. = deriv. da europeo. europeizzazione, sf.
morali, let terari, da trent'anni a questa parte, inclusi quelli
inquietudine moderna. = deriv. da europeizzare. cfr. panzini, iv-239:
senso ed il sentimento italiano ma rischiarato da una mente europea. -che si
: ha un esercito addestrato all'europea da * sipoi 'mandatigli dall'india; e
flotta conta sei fregate, una nave da 84, ed una da 64 cannoni.
, una nave da 84, ed una da 64 cannoni. collodi, 609:
indiana. = deriv. da europa. euròpio, sm.
terre rare (isolato nel 1900 da demargay, ma già nel 1892 lecoq de
lat. scient. europium, deriv. da europa. europocèntrico (anche europeocèntrico
essere evidente che la storia, concepita da europei, non può non essere «
« europocentrica ». = comp. da europa e centrico (v.).
del capello, dal profilo ortognato e da leptorrinia più o meno accentuata; gli
due continenti. = deriv. da europa. eurorientale, agg.
europa orientale. = comp. da euro [pa] e orientale (v
). * = comp. da euro \ j>eo] e valuta (v
programma. = comp. da euro [peo \ e [televisione (
? 'pio ', comp. da eù 'bene 'e oé3co 'venero
buono verso gli stranieri, ospitale ', da cui la denominazione tcóvto <;
jugoslavia nel 1929 e organizzati all'estero da ante pavelié come gruppo insurrezionale e terrorista
terre emerse. = deriv. da eustatico. eustaziani, sm.
specie di dicotiledoni, caratterizzato nella stele da un doppio giro di fasci vascolari aperti
caratteri eustelici. = deriv. da eustele. eustèlico, agg.
gr. eùaxoxo <;, comp. da eù * bene 'e oxoxoc;
dare il segno ', deriv. da eùoxoxéco 'do nel segno, congetturo,
congetturo, indovino ', comp. da eù 'bene 'e oxoxà ^ optai
* morte felice ', comp. da eu 'bene 'e mvaxoi; '
nasiani. = deriv. da eutanasia. eutanàsìco, agg.
e giovinezza. = deriv. da eutanasia. eutènica, sf.
, sm. ant. specie di albero da cui si estrae un balsamo.
chiama euteriston, quasi come dire facile da mietere, perché forse per essere sottile
'pianta balsamica ', comp. da eù * bene 'e ^ epiotóg
che si può mietere ', deriv. da $cpl£o> 'mieto '. eutèrpe1,
che ricrea molto ', comp. da eù 'bene 'e téprcco * ricreo
facile a fondersi ', comp. da e5 'bene 'e xtjxo } *
chim. miscela analoga all'eutettico, da cui si differenzia perché presenta la separazione
già solide. = deriv. da eutettico. eutichianismo (eutichianésimo),
la natura di tutte le teoriche governate da un concetto di armonia apparente e di
che non può venir scosso e turbato da accidenti esterni o circostanze contingenti.
gioia, coraggio ', comp. da e5 'bene 'e thipóg * animo
gasteropodi caratterizzati, nel sistema nervoso, da connettivi pleuroviscerali che non si incrociano fra
eùxoxta 'parto felice ', comp. da eù 'bene 'e xóxo <
parto). = deriv. da eutocia. eutrapelìa, sf. letter
di scherzare con grazia. bartolomeo da s. c., 20 -intr.
: nell'ultimo luogo delle virtudi è da dire d'una virtù, la quale è
dicono, vivezze, deve stimarsi da buffone. né può dirsi altrimenti
, urbanità ', comp. da eù 'bene 'e rpérccù 'volgo
e senso del limite. bartolomeo da s. c., 20-2-6: quelli
* buona nutrizione ', comp. da eù * bene 'e xpocpi \ *
di fitoplancton. = deriv. da eutrofia. eutropìa, sf.
? 'ben cinto ', comp. da eù * bene 'e £<2>wu|xi '
racconto biblico, creò dopo adamo traendola da una costola di lui e diede a
. dante, purg., 8-99: da quella parte onde non ha riparo /
legno è più su che fu morso da èva, / e questa pianta si
, / e questa pianta si levò da esso. idem, purg., 29-24
3-199: la religione ufficiale era servita da eustachius vandenpee- reboom, mapah dell'evadismo
alla puvis de chavannes era stato decorato da lui, che per l'occasione aveva
astron. pianeta telescopico scoperto nel 1876 da p. henry. = dall'ebr
pianamente, acciò non la rompesti. da porto, 1-198: le case in
... non sono animali dati da dio, come gli altri, per beneficio
, liberare il corpo dagli escrementi e da ogni scoria dannosa per mezzo di purghe
a pedate e vi porgerà il sedere da baciare! ». 3.
m'alzo alle 4 la mattina già da 4 giorni, e cavalco fino alle 7
altre materie fusibili, over combustibili, da poterle evacuar col caldo, over bruciar [
fede di dio? non già. felice da massa marittima, xliii-209: così maria
). caro, 9-3-130: sapendo da l'altro canto timputazioni che mi sono
bibbia volgar., x-131: la carità da niuno tempo cade e non viene
, vuotare ', comp. da e 'da 'e vachus 'vuoto,
, comp. da e 'da 'e vachus 'vuoto, sgombro'; cfr
materia collerica. = deriv. da evacuare. evacuato (part.
un pericolo incombente; chi è sfollato da un luogo in seguito a calamità naturali
. 2. sgombro, libero da escrementi. redi, 8-2-410: premurosamente
di amore evacuato core alquanto revocato, da capo di ripululante amore vege- tatose.
sì minuta, che par più evacuata che da assaggiarsi. evacuatóre, agg.
conc., ii-458: sorpreso all'impensata da (un farmaco), favorendone la
-óris 'distruttore ', deriv. da evacuare * vuotare '. evacuazióne
il re di francia tanto era lontano da ovviare l'entrata dei ugonotti in italia
ben io che l'acqua, aitata forse da la vertù occulta del corno, in
testa fino dal dodicesimo anno, preceduti da lesione esterna di percossa nella fronte i
niuno animale vive, senzaché alimento prenda da fuori, il quale rifaccia il suo corpo
lat. tardo évacuàtio -ónis, deriv. da evacuare 'vuotare'; cfr. fr.
part. pass. eva§o). andarsene da un luogo in cui si è confinati
di mare, non bastavano a evadere da riva. l'isolamento bisognava spezzarlo proprio
, è spesso un modo per evadere da sgradevoli abitazioni. -figur.
ix-30: né l'azzurro / (che da ori evade e mini, / si
2. per estens. scampare da un pericolo, da una situazione dolorosa
per estens. scampare da un pericolo, da una situazione dolorosa (materiale o spirituale
dolorosa (materiale o spirituale), da una realtà odiosa, ecc. sannazaro
sua perenne grazia, per farlo evadere da questi travagli, non avesse condotto in questa
bartolini, 17-177: forse nacque, da quei fantasmi divini, la mia vocazione ad
baldini, i-129: rapporti, giornali da firmare, circolari da leggere, pratiche
: rapporti, giornali da firmare, circolari da leggere, pratiche da evadere, specchietti
firmare, circolari da leggere, pratiche da evadere, specchietti da aggiornare, fonogrammi
leggere, pratiche da evadere, specchietti da aggiornare, fonogrammi da archiviare, tutta
evadere, specchietti da aggiornare, fonogrammi da archiviare, tutta la burocrazia, tutti gli
fuori, fuggire ', comp. da e * da, fuori 'e vadère
', comp. da e * da, fuori 'e vadère 1 andar in
l'andar vagando ', deriv. da èvagàri * vagare '; cfr. fr
èvaginàre 1 sguainare ', comp. da e 'da 'e vagina * guaina
', comp. da e 'da 'e vagina * guaina, fodero '
una guaina. = deriv. da evaginare. evanènte (part.
cerchio delle montagne trascolorava nella luce, da azzurro carico a pallido, a rosa
. fr. colonna, 2-133: da gli occhi miei... repente il
'svanire, dileguarsi ', comp. da e * da 'e vanus '
dileguarsi ', comp. da e * da 'e vanus 'vano'; cfr
. = voce dotta, deriv. da evanescente; cfr. fr. évanescence
, aspirazioni, quasi evangelicamente disciplinate, da raggiungere grado grado, col tempo e
-consacrato alla propagazione del vangelo. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
pecorelle, cioè quelle che volevano giustificarsi da sé? segneri, ii-365: quella
secondo la evangelica povertà. s. caterina da siena, i-50: siccome la legge
in pena; così la legge nuova data da cristo crocifisso, vita evangelica, è
essenzialmente al decalogo, quale fu promulgato da dio nell'antico testamento e perfezionato da
da dio nell'antico testamento e perfezionato da gesù cristo nel nuovo). bibbia
essere e il vero vivere. guido da pisa, 1-75: la legge evangelica,
lontana dalli evangelici precetti che non è da noi el sole. gioberti, i-223
evangelici: l'insieme degli inviti rivolti da gesù cristo ai suoi seguaci più fedeli,
dello stato religioso). girolamo da siena, xxi-284: alla cristiana perfezione
): il beato teona fu infiammato da desiderio da non potere spegnere della perfezione
il beato teona fu infiammato da desiderio da non potere spegnere della perfezione evangelica.
, nello spirito del movimento ecumenico, da f. heiler, nel 1907.
evangelismo messianico. = deriv. da evangelo; cfr. fr. évangélisme (
sì come testimonia luca evangelista. busone da gubbio, 221: i quattro
fino a capelli. s. caterina da siena, 56: la via della doctrina
alla fede cristiana, [tito] fu da s. paolo ordinato evangelista, e
s. paolo ordinato evangelista, e da lui assunto per compagno d'opera, e
. ariosto, vi-78: non è da credere a questo volpino ogni cosa,
, figuratamente e scherzevolmente, vale persona da credergli ogni cosa. 'essere il
cardinal nerli. = deriv. da evangelista. evangelizzaménto, sm.
incoronato ». = deriv. da evangelizzare. evangelizzante (part.
poveri sono evangelizzati. s. caterina da siena, 192: se ti vòlli al
voi, sia scomunicato. s. bernardino da siena, 419: guai a me
evangelizzeremo ne'luoghi che son di là da voi. mazzini, ii-495: commette
allegrati, e non temere. bianco da siena, 91: l'angel disse
. eùayyex ^ opat (comp. da eo 4 bene 'e dal tema di
teatro in riva al fiume di là da ponte pietra, stanno gli antichissimi edifici
predicatore del vangelo ', deriv. da evangelizàre 4 portare la buona novella '
de propaganda fide '(introdotta da paolo vi in occasione della ribaldinucci,
del cristianesimo. = deriv. da evangelizzare; cfr. fr. évangélisation (
spirto vi fe'almi. s. caterina da siena, iii-267: allegando la
. porta nel combattere ragioni che non sono da prete, porta, come john
non si discorda mai in cosa ignuna da messer lorenzo, ma sempre l'allega come
del carroccio. / sembrano usciti ora da un convento, / d'aver giurato
son scritti nel libro della vita. felice da massa marittima, xliii-263: inanzi l'
dal gr. eùayyéxiov, comp. da eù 4 bene 'e dyyexfa 4 notizia
dyyexfa 4 notizia, novella '(da àyyéàaco 4 annuncio '). cfr.
. botta, 4-421: si riscuotesse da quella opinione, in cui il mondo
grano mangiato cotto... è malagevole da digerire, grave allo stomaco, ventoso
non sia evaporabile. = deriv. da evaporare; cfr. fr. évaporable (
raggi evaporar poi fanno / l'odor che da le stelle han gli alti dei.
govoni, 98: un s'alza da sedere e spoglia la lumiera / della veste
immagine di pensieri convolti, che evaporassero da un cervello malsano. c. e
causa » quale avevamo dai filosofi, da aristotele o da emmanuele kant, e
avevamo dai filosofi, da aristotele o da emmanuele kant, e sostituire alla causa
poi lavarsi, acciò restino più purgate da ogni terrestreità. bicchierai, 113: l'
considerar superflua una quantità maggiore d'acqua da evaporarsi. 4. figur.
il dolore che impietosire i tuoi affetti. da giglio, lx-3-87: ella avrebbe più
(gellio), comp. da e 4 fuori 'e vaporare 4 esalare
voltando le spalle al marito, evaporato da le parte de sotto un poco de vento
, mediante l'evaporazione, un liquido da un altro liquido o da un solido,
un liquido da un altro liquido o da un solido, oppure a concentrare una
alquanto l'ambiente. = deriv. da evaporare; cfr. fr. évaporatoire.
detta femmina. = deriv. da evaporare. evaporazióne, sf.
glie l'averete dal maestro sceglitore o da altri fatta dare. sodcrini, i-28
che s'accendano in aere focose, da quell'angolo del mondo nel quale spesso
ampi mari e nelle lor parti lontane da terra e sottoposte alla zona torrida, cioè
mancano, si sente una perpetua aura muovere da oriente con tenor tanto costante che le
molto trite in detti pertugi, e turisi da ciascuna parte ottimamente con cera forte e
d. battoli, 42-iii-149: domandato da chi cercava di lui, a che
per filosofare astratto, diviso, lontano da ogni evaporazione dell'ente materiale. vallisneri,
, o gli aliti, i quali da un picciolino corpicciuolo per via del calore
esalazione che i medici antichi credevano passasse da un organo a un altro del corpo
imperò che 'l celebro non è occupato da la sua evaporazione. firenzuola, 560
un grandissimo ornamento della bellezza, e da natura sono creati per una evaporazione delle
seneca) * evaporazione '(da èvàpóràrè * svaporare '); cfr.
atmosferica. = deriv. da evaporimetro. evaporìmetro, sm.
. vaporizzare. = deriv. da evaporare. e vaporizzazióne, sf
evade, di chi si allontana da un luogo; partenza, sconfinamento;
della consolazione la quale riceve ciascuno giusto da dio, posto in avversità, per
). -in senso generico: fuga da un luogo di detenzione. - anche
uscire dall'ambiente consueto, a liberarsi da una condizione di vita che sia giudicato
primo grado, il lettore vuole fuggire da se stesso e dal suo mondo, ha
per la mia non evasione delle pratiche da lui sottoposte a me con le sue circolari
lat. èvasió -ónis * evasione '(da ivadére * andar fuori');
evasionismo '. = deriv. da evasione. evasionista, sm.
mondo irreale. = deriv. da evasione; voce registr. dal migliorini
ingenua curiosità di chi non ha nulla da nascondere, e gli faceva delle domande cui
nascondere il proprio pensiero, a liberarsi da una condizione giudicata insopportabile, ad appartarsi
con parole sì leggiere e sì ambigue da aspettarne una risposta evasiva da escime onorevolmente
sì ambigue da aspettarne una risposta evasiva da escime onorevolmente. lucini, 1-169: non
è arrivata. / ma sempre più da quel vano assalto / del rovente insensibile
e un po'maledetta, che pareva esente da ogni obbligo di carità e di religione
2. che si comporta in modo da sottrarsi alle difficoltà; che è abitualmente
potuto ». = deriv. da evadere-, cfr. fr. évasif (
), agg. uscito precipitosamente da un luogo; separato, segregato da
da un luogo; separato, segregato da un determinato ambiente. -con riferimento a
viso aperto / mostri la mente tuo da questo evasa. monti, 9-606: ma
stato permesso che la villa, inutile da tanto tempo, avesse ora il compito di
: non c'è che qualche metro da correre, sulla guida d'asfalto liscia
redini fatate. 2. fuggito da un luogo di pena o di detenzione.
cattedra di anatomia umana, coperta da un medico evaso dal bagno penale. pavese
»; e credo vegna questo vocabolo da « evello evellis », percioché la terra
quante volte fu che ti repulse / da sé 'l mio sguardo, o ti mirò
svellere, sradicare '(comp. da e * da, fuori 'e velière
'(comp. da e * da, fuori 'e velière 1 strappare '
i vizi. = deriv. da evellere. evemerismo, sm.
de'casi ', è altra voce moderna da fuggirsi. arila, 209:
occasione '. che son pochi o da spregiarsi tutti questi modi? nievo,
che non spendeva mai, perché si asteneva da tutto. pirandello, 8-722: gente
, della distruzione. — deriv. da evenire. eveniménto, sm. disus
fortuna è l'evenimento delle cose provedute da dio, lo quale evenimento è cagionato dalle
e della prudenzia di dio, come da cagione prima. sarpi, i-96:
; ma il determinar a che fine siano da quella somma sapienza gli eventi inviati è
e inconseguenze. = deriv. da evenire-, cfr. fr. événement (
manco presto dover evenir quello che da me si desidera e pensa.
, riuscire '(comp. da e * da, fuori 'e venire
(comp. da e * da, fuori 'e venire 1 venire,
dotta, lat. tardo èventàtio -ónis, da sventare * sventare, aerare
* sventare, aerare '(comp. da e 1 da, fuori 'e ventus
aerare '(comp. da e 1 da, fuori 'e ventus * vento
a l'anno, essendo cosa / che da l'evento si giudica. tasso,
, i-169: un trono, a cui da sì gran tempo avea / la virtude
. rosmini, xxiii-74: è da notarsi come da alcuni matematici venga fissata
rosmini, xxiii-74: è da notarsi come da alcuni matematici venga fissata la definizione dell'
in pericolo) del bene o interesse tutelato da una determinata norma penale.
ristretto e in un tempo così breve da poterlo considerare caratterizzato da un punto dello
tempo così breve da poterlo considerare caratterizzato da un punto dello spazio-tempo, cioè da
da un punto dello spazio-tempo, cioè da quattro coordinate, tre spaziali e una
. s. illustrissima in evento che sentisse da qualche banda giugner costà cosa che paresse
nimento, esito, fine '(da èventum, supino di evenire 'venir
dal pref. é- * fuori 'e da ventre 'ventre ').
= fr. éventration * sventramento (da éventrer * sven eventrazióne,
eventuale, agg. che dipende da cause e circostanze tuttora incerte; che
è un bene non conosciuto, che da tutti i mali ci libera ed è
: dottore! e quella tale somma da determinarsi per le eventuali prestazioni mediche, in
viaggio della contessa di soissons fu creduto da principio per fare il duca di savoia re
parlo... delle piccole somministrazioni da me fatte a vari soldati, né d'
. mediev. èventuàlis 'eventuale '(da èventus 'evento'); cfr. fr
conquistatori più celebri si sono sempre determinati da loro soli, e ne'consigli hanno confidato
rapporto con una determinata eventualità; dipendentemente da certe condizioni; con più o meno
fogazzaro, 1-606: tali spese saranno da me anticipate e rifondibili con l'introito
ed etere. = deriv. da evernico. evernùrico, agg. chim
: everniolo. = deriv. da evernia.
di gerusalemme, la quale fu fatta da tito e vespasiano romani principi, nessuno
lat. èversió -ònis 'atterramento '(da èverto * atterro ').
usato in artiglieria. = deriv. da everso. eversivo, agg.
, eccetera. = deriv. da everso; cfr. fr. éversif.
rovinato, distrutto, sconvolto. buonaccorso da montemagno, 1-153: avete ne * vostri
governi, di mangiapreti, era giustificata da certe improvvise sfuriate che la gente metteva
dal pref. e-con valore privat. e da vertebrato (v.).
. èvertère 1 atterrare ', comp. da e * da, fuori '
, comp. da e * da, fuori 'e vertère * volgere '
patacche dei duchi. = deriv. da evertere. evezióne1, sf.
èvectió -ónis 'evezione ', comp. da e * da, fuori 'e
', comp. da e * da, fuori 'e vehère * trasportare '
dee essere quella che partire ne faccia da quello che lungamente è usato'. boccaccio
e direi quasi scolpita e discernibile minutamente da tutti i lati. rosmini, xxii-84:
vecchio della compagnia godeva di evidente rispetto da parte degli altri. -palese,
boci dei profeti non udiano. benvenuto da imola volgar., ii-267: niuno
aria ne sentì percossa e rotta / da pianti e d'urli e da lamento eterno
rotta / da pianti e d'urli e da lamento eterno: i segno evidente quivi
delle due gambe difettose) seccato forse da tante cure cresceva cattivetto parecchio.
, / si dispon di lasciar macon da canto / e cristo confessar vivo e
, 7-iv-50: il vescovo fu creduto da quell'evidente prodigio convinto di reità.
, 1-62: quel maledetto nolano, venuto da costantinopoli, ci avea posto in evidente
un anello accioché gli fosse prestata fede da gli uomini si scampasse quell'evidentissimo pericolo
volta egli avesse modi facili ed evidenti da poterle dimostrar vere, quali sono sicuro
pucci, cent., 4-18: tornati da maiolica la gente, / recaronne una
evidenti, chiuso fino al mento come da una sorta di camaglio. pirandello, ii-511
sua morte fo facta de la carne sua da molti vendetta tale, che ne fo
carne a beccaria, macellata, e da qualcuno arrostita e magnata, secondo fo
èvidèor 'appaio interamente ', comp. da e * da, fuori '
interamente ', comp. da e * da, fuori 'e videor 1
, in modo evidente (tale cioè da determinare di per sé l'assenso dell'
egli è di gran lunga in questo da lui evidentemente superato. varchi, 18-1-79
del globo due religioni che evidentemente discendono da principii diversi, e pure che si somigliano
1-55: io ero arrivato, mandato evidentemente da dio, per aiutare donna caterina a
alla luce del sole. busone da gubbio, 20: evidentemente tutto giorno
di un così manifesto valore di verità da indurla all'assenso senza bisogno di prove
l'evidenza de'primi principi è confessata da tutti; ma non tutti hanno veduto
rucellai il vecchio, 96: egli è da notare, per più evidenzia della nostra
, la mente e la scienza canina da secoli, chiudendo gli occhi e gli
futuro vale spesso a rattener gli uomini da una leggiera dilettazione. sagredo, 1-52:
', da'greci 4 energia '; da noi si direbbe 4 chiarezza 'o
che si narrano, la quale nasce da una diligentissima narrazione, in cui niuna
. muratori, 5ii- 20: trovatasi da loro questa impensata simiglianza, [i
, intorno al mausoleo di adriano, da un mese all'altro è riemersa
l'azzurro netto / via via si discopriva da ogni caduco velo / e il suo
sentenza de la prima divisione, è da sapere che le cose deono essere denominate
sapere che le cose deono essere denominate da l'ultima nobilitade de la loro forma
loro forma; sì come l'uomo da la ragione, e non dal senso
: ad evidenza del detto rimprovero è da sapere che nell'anno del signore mille
una perfida calunnia il sospetto, insinuato da qualcuno, ch'io fossi * geloso '
dal cielo per santamente presa la fuga da stanislao. -con evidenza; con
, perspicuo, convincente; in modo da escludere i dubbi e le incertezze;
, 1-153: non gli sfuggiva quando da lui un'idea veniva gonfiata per darle evidenza
, 6-258: e non c'era niente da dire, del resto. si poteva
fur stabiliti », ordinati per evidenzia da dio, « per lo loco santo »
in questi tempi una nobile famiglia discesa da li duchi di normandia. pallavicino,
segneri, iv-133: si segue a difendere da due altre imposture ereticali i miracoli della
, lat. èvincère 4 superare comp. da e 'fuori'e vincite 'superare';
lat. evirare, comp. da e con valore privat. e vir '
voleva il direttorio che il papa recedesse da qualunque lega contro la francia, negasse
sorprendente; due tagli lateralmente uno da sotto in sopra e tutto è finito;
direi quasi evirazione dello spirito muove fontalmente da un principio più recondito, che è
voce dotta, lat. éviràtio -ònis, da evirare * evirare '. eviscerare,
dotta, lat. eviscerare, comp. da e * fuori 'e viscus -eris
uomo steso, col capo celato come da un paravento, da un tettuccio bianco di
capo celato come da un paravento, da un tettuccio bianco di culla ma rivolto
voce dotta, lat. èvisceràtio -ònis, da eviscerare 'eviscerare '; cfr.
straordinari... non sono evitabili da veruna robustezza o potenza umana. segneri,
mortali e veniali. 2. da evitarsi. carducci, ii-10-73: e
= voce dotta, lat. evitabllis, da evitare 'evitare '. evitabilità
di essere evitato. = deriv. da evitabile. evitaménto, sf. raro
comp. dall'imp. di evitare e da moietta (v.). evitando
. evitando, agg. raro. da evitarsi. giannone, ii-208: i
oppido felsineo, lontano... da bologna octo miglia. machiavelli, 516
perché in ravenna ho qualche cosa da fare, sì perché amerei di evitare
dotta, lat. evitare, comp. da e con valore rafforzativo e vitàre *
servo di morte, affrontassi lo spettro evitato da quelle. leopardi, i-106: sopravvenivano
11-39: si aggirava solo ed evitato da tutti, suscitando nei passanti il terrore e
et evita- zione de'presenti pericoli, da cotesta 111. signoria abbiate risposta recisa
voce dotta, lat. èvitdtio -ònis, da evitare 'evitare '. evitèrno,
i teologi chiamano 'eviterno 'è chiamato da noi, a parlar propiamente, perpetuo,
dotta, lat. aeviternus, comp. da aevum 'evo 'e aeternus *
dotta, lat. tardo èvictió -ònis, da èvincère 'superare'; cfr. fr
evo primier. cattaneo, iii-1-349: ma da qualunque punto si fosse mossa, codesta
/ la man tu ci stenda / da l'alpe gelata. pascoli, 702:
si misura con una misura, chiamata da loro evo, nella quale si truova
necessità dal tempo, così più la prende da dio: e perché in dio non
con diro carme l'anime / pallide da i silenzi interminabili. verdinois,
le intime memorie d'una nazione smarrita da duemila e più anni. tenca,
'chiamare fuori ', comp. da e 1 fuori * e vocàre 'chiamare
, lat. tardo èvocàtivus, deriv, da evocare * evocare '.
ora m'è tolto / di vedere così da me evocata / la cara odiata immagine
cara odiata immagine salire / come glauca fantasima da un pozzo. pratolini, 4-53:
mamma, che la mamma tornasse evocata da lui visibile e immateriale, come una
tempo degli studii e dei chiassi evocati da quel compagno! ojetti, ii-817: di
, che sono i medesimi che sono nominati da livio. b. davanzali
voce dotta, lat. èvocàtor -òris, da evocare * evocare '. evocatòfio
= voce dotta, lat. èvocàtorius, da evocare * evocare '; cfr.
). -anche: il far uscire da un luogo, il chiamare all'esistenza.
mente a laodamia, e sì facilmente veduta da ificlo, è preparata in modo che
d'altro si sentiva offesa nell'anima da quelle pratiche misteriose del padre, da quell'
da quelle pratiche misteriose del padre, da quell'evocazione di spiriti per mezzo della
i-288: la nota più squisita è data da un gusto di evocazioni del passato,
un gusto di evocazioni del passato, da un po'di nostalgia settecentesca. alvaro
e in una mano teneva un orologio da tavolo, mentre tendendomi l'altra mi disse
voce dotta, lat. èvocdtio -dnis, da evocare 'evocare '; cfr.
/ nutrici evoeggiando. = deriv. da evoè. evoluire, intr. (
stroncamento fonetico. = deriv. da evolvere; cfr. fr. évolutif.
al sostantivato * evoluzione 'e diverso da * evolversi ', che ha già un
proprio significato. = deriv. da evoluzione. evoluzióne, sf.
in geometria, è lo svolgere il filo da una curva e farle descrivere un'evoluta
insieme dei vari tratti di rotta percorsi da una o più navi. - curva di
insieme dei percorsi rettilinei e curvilinei compiuti da una o più navi per un determinato scopo
e le squadre debbono compiere per passare da una formazione a un'altra, sono
dei successivi movimenti di un aereo caratterizzati da cambiamenti della velocità in direzione e in
quelle immobilità attraversate dai tremiti o rotte da partenze improvvise, parevano dapprincipio insulse e
, attraverso lentissime e progressive trasformazioni (da considerarsi in rapporto con la selezione naturale
circostanze; passaggio graduale di una realtà da uno stato a un altro, per
fu poi di fatto in ravenna; da ravenna, per evoluzione e rivoluzione,
voltafaccia. -in partic.: passaggio da una posizione politica a un'altra,
.. di 'evoluzioni politiche', fatte da alcuno, col mutare bel bello e
lat. èvolutiò -ònis 'svolgimento * (da èvolvère * svolgo, srotolo ')
forza; passaggio necessario progressivo e meccanico da condizioni di semplicità e di omogeneità a
progressivo dell'umanità, che, muovendo da basi sostanzialmente uguali, si è evoluta
riformismo, progressismo. = deriv. da evoluzione: cfr. ingl. evolutionism (
cfr. ingl. evolutionism (coniato da th. huxley nel 1869) e fr
di progresso. = deriv. da evoluzione; cfr. ingl. evolutionist (
biologia, non avendo l'arte niente da fare con l'idea di un progresso uniforme
]: 'evolvente', termine geometrico usato da alcuni scrittori per denotare quella curva dalla
- anche al figur. felice da massa, xliii-272: primo si è che
stringe e annoda; / quarto la mente da virtù esvolle / tutto quanto nel mondo
si movevano nella grossa testa erano svolte da lui con tanta chiarezza, sviscerate con
ai tanti nuovi affari di ogni giorno, da divenire sue parti, sue membra,
per simil. svevo, 5-316: da giovinetta era la nostra gioia, una
la nostra gioia, una gioia aumentata da ammirazione per tanta purezza e, da
da ammirazione per tanta purezza e, da parte mia, un sorriso di sorpresa al
idea falsissima degli aiuti che possono sperare da tale corpo. bocchelli, ii-465:
tirar su '(comp. da e 'da, fuori 'e volvère
(comp. da e 'da, fuori 'e volvère * volgere '
nostra attività. = deriv. da evolvere. evomènte, agg.
hy ponomenta evonymella) caratterizzata da antenne filiformi e lunghe ali strette
dotta, lat. scient. evonymella (da evonymus). evonimina, sf.
e colagoghe. = deriv. da evonimo. evònimo (euònimo)
centodieci specie; è un arbusto alto da uno a quattro metri, con foglie
, con quattro petali, frutto costituito da una cassula rosea con quattro o cinque
quattro o cinque sporgenze, semi ricoperti da un arillodio arancione; in italia crescono
del buon augurio '(comp. da eù 'bene 'e òvopia 'nome
erosione causata nei corsi d'acqua sotterranea da turbini ad asse verticale che, erodendo
). = formazione dotta, da evorsus, part. pass, arcaico
quale aristotele ferma la sua considerazione chiamata da lui ev- vasilia, cioè regno intero
volte; evviva turrachina: / turrachina da lungi echeggia il lido, / turrachina rimbomba
volontari tornando dalla campagna,... da lontano si tolse il cappello e incominciò
le parole fondamentali del sesso precedute ordinariamente da un lieto * evviva! 'e frammischiate
italia entrò anch'essa in guerra e da un caffè assistetti alla sfilata di un corteo
disposizioni dell'essere suo più profondo: e da quei riflessi inconsci egli riapprende a compitare
soppressione del loro ordine decretata nel 1773 da clemente xiv. bettinelli, xi-137:
opzione: per indicare la quotazione raggiunta da un titolo azionario dopo un'opzione.
sfacciatissimamente cominciò 'ex abrupto'a dime cose da vergognarsene ogni altro, fuor che quel
= lat. ex abrupto, comp. da ex con valore modale e abruptum,
ex abundanti (quintiliano), comp. da ex con valore modale e abundans -antis
= lat. ex aequo, comp. da ex con valore modale e aequum '
azioni di buona fede e dalle arbitrarie, da quelle cioè su cui il giudice sentenziava
. ex aequo et bono, comp. da ex * da 'e aequum et
et bono, comp. da ex * da 'e aequum et bonum 'il
cattedra ', vale 4 parlare magistralmente, da maestro in cattedra '; ma più
= lat. ex cathedra, comp. da ex 'da * e cathedra [apostolica
lat. scient. excoecaria, comp. da ex * da * e coecus
, comp. da ex * da * e coecus * cieco '.
indie orientali. = deriv. da excoecaria. ex cédola, locuz
'trarre fuori '(comp. da ex * da, fuori * e carpire
fuori '(comp. da ex * da, fuori * e carpire * strappare '
sterile dell'apotecio dei licheni, formata da ife più o meno differenziate. =
, 1-86: se la quistione sarà da xl soldi infino in sexanta 'exclusive '
= lat. ex concessis, comp. da ex 'da'e concessum, part.
= lat. ex consensu, comp. da ex con valore causale e consensus -ùs
= lat. ex consequente, comp. da ex con valore causale e consequens -entis
-entis * che viene di conseguenza '(da consèqui 'venir dopo ').
si indica la provenienza dei volumi offerti da mecenati e benefattori). =
= lat. ex dono, comp. da ex con valore causale e donum '
, comp. dal lat. ex * da, fuori 'e dal gr.
. dal gr. è£ * da, fuori 'e èyxécpaxoi; 'encefalo
prelato a un ufficio ecclesiastico) proveniente da un'autorità ecclesiastica straniera (specie dalla
pigliar possesso dei benefizi, si avesse da ricercar il consenso o licenza, che si
'asportazione, estrazione ', da è ^ octpéco 'porto fuori '
porto fuori '(comp. da è£ * fuori 'e cdpéco 'porto
delitti occulti). = comp. da ex con valore causale e informata conscientia
= deriv. dal ted. exinite, da exine 'esina '. exinscrìtto,
, comp. dal lat. ex 4 da 'e inscritto (v.).
. di nuovo interamente, pienamente; da capo. de luca, 1-15-1-513:
= lat. ex integro, comp. da ex con valore modale e integer '
valeva ad indicarne la proprietà: da prima a penna, indi a
= lat. ex libris, comp. da ex con valore partitivo e liber libri
= lat. ex novo, comp. da ex con valore modale e novum
nunc, locuz. avverb. lat. da ora, da questo momento.
. avverb. lat. da ora, da questo momento. =
= lat. ex nunc, comp. da ex 'da'e nunc 'ora '.
le leggi ecclesiastiche erano conculcate sfacciatamente da que'me desimi che dovevano
= lat. ex officio, comp. da ex con valore causale e offiicium *
fuori, all'esterno ') e da gastrula (v.). exògene
fuori, all'esterno ') e da splenocleisi (v.).
fuori, all'esterno ') e da splenopessia (v.).
. avverb. lat. in parte; da parte. g. stampa,
= lat. ex parte, comp. da ex * da 'e pars partis 'parte
ex parte, comp. da ex * da 'e pars partis 'parte '.
materia * ex professo tutte le omissioni da me notate. panzini, iv-241: 'ex
= lat. ex professo, comp. da ex con valore modale e professus,
= lat. ex proposito, comp. da ex con valore causale e propositum
, comp. dal lat. ex 'da ', sanguis -inis 'sangue
sanguis -inis 'sangue * e da trasfusione (v.).
= lat. ex superabundanti, comp. da ex con valore modale e superabundans -antis
= lat. ex tempore, comp. da ex * da 'e tempus -oris
ex tempore, comp. da ex * da 'e tempus -oris * tempo
ore gli passassero senza qualche * extra da integrare lo stipendio meschino. -plur
pe- tromizonti o lamprede, è formato da una serie di cartilagini unite da pezzi
formato da una serie di cartilagini unite da pezzi trasversali, in modo da costituire
unite da pezzi trasversali, in modo da costituire una specie di canestro che sorregge
= lat. extra commercium, comp. da extra * fuori 'e commercium *
arte delle armide e delle alcine, da questa naturale miniera e non dalla miseria,
non dalla miseria, o non solo da questa come falsamente si dice, la società
fantasticante sensualità. soffici, iii-539: da tutto l'insieme m'era parso di
contrattuali. -danno extracontrattuale: quello derivante da un atto illecito diverso dalla violazione di
civiltà universale cristiana e fino extracristiana, da un ambasciatore straordinario del sultano.
medesima donna con le robbe forse sopragiuntegli da qualche successione o da altro acquisto,
robbe forse sopragiuntegli da qualche successione o da altro acquisto, overo da quelle robbe
successione o da altro acquisto, overo da quelle robbe
. = voce dotta, comp. da extra 'fuori * e dotale (v
delle leggi economiche e dei necessari contemperamenti da attingere in concetti estraeconomici. =
credere che per quella via il giudizio da estetico e soggettivo diventi extraestetico e oggettivo
la maggiore del sillogismo, l'universale da cui esce il particolare. b. croce
s. girolamo), comp. da extra 'fuori 'e mundus 'mondo
extrànàtùralis * soprannaturale ', comp. da extra * fuori 'e nàtùràlis * naturale
oligarchia era, in realtà, sopraffatta da un potere extraparlamentare. gramsci, 7-25:
grandezza. a pendolo e a molla, da tavola e tascabili, cipolloni ed extrapiatti
quelle caratterizzate dalla rigidezza dei muscoli, da continui tremori o da movimenti involontari (
dei muscoli, da continui tremori o da movimenti involontari (come il morbo di
estrarre, dedurre. = deriv. da estrapolazione. extrapolazióne (estrapolazióne),
forma frequente di aritmia cardiaca, caratterizzata da pulsazioni che compaiono fuori del ritmo normale
o periodica; può essere causata da piccole lesioni del muscolo cardiaco, da
da piccole lesioni del muscolo cardiaco, da tossine derivate da piccoli focolai infettivi,
del muscolo cardiaco, da tossine derivate da piccoli focolai infettivi, dall'abuso del tabacco
e dell'alcool, ecc., oppure da una cattiva regolazione del sistema nervoso vegetativo
nazione non esiste più se si separa da lui: altro non rimarrebbe in questo caso
a spostamento extrascellare dell'organo, causato da accrescimento anormale). = voce
empirica dell'uomo e della società, formata da schemi che non sono le extratemporali categorie
* extra-territorialità ', privilegio delle navi da guerra in paese straniero, per cui
pasquale, composta, secondo alcuni, da sant'ambrogio; secondo altri, da
da sant'ambrogio; secondo altri, da sant'agostino; che si canta dal diacono
. dal gr. è!; 'da 'e oùpov * urina '.
= lat. ex voto, comp. da ex con valore causale e votum
dal populo inimico, è lo essere abbandonato da lui; ma da'grandi, inimici
segno di vita, e perciò eziandio da alcun medico morta giudicata fu. cassiano
che dimenticano i benefici suoi. benvenuto da imola volgar., i-268: fabio
estrazioni di denaro per lo stato ecclesiastico da dieci ducati in su. muratori, 5-i-49
debba maladire eziandio il demonio. zanobi da strata [s. gregorio magno
, eziandìo gravissimo, non è però da giudicare, perciocché il peccato si giudica
i capi dell'esercito, si circondano da prestigio, si incalzano col diritto divino
, eziandio senza esserlo. -seguito da una proposizione concessiva o condizionale.
proposizione concessiva o condizionale. guido da pisa, 2-18: o reina didone,
l'altre saltano, eziandio nulla veggendo da saltare. boccaccio, dee., 10-8
il dovresti fuggire. s. bernardino da siena, 39: se ella orava,
217: un'altra cosa ci è ancora da stimare assai: la quale è che
de l'ospedale de santa agnexe, da li proprii prevei dibiasse confessare di qualli confessuri
, e leggiadra, e la quale da infinite parti e per mille regole nasce,
e simmetria. = comp. da eziandio e che. eziofillina (
; xantofilla. = deriv. da eziolato. eziologìa (etiologìa)
che per la sua eziologia può dipendere da una causa ereditaria o parassitaria, è d'
dal gr. altioxoyta, comp. da cdxla 'causa'e xóyo <; 'discorso,
gr. attioxoyixót; * eziologico '(da atttoxovca * eziologia ').
bianco-giallastro, luminosità moderata, temperatura compresa da i 6000 e 8000 °k alla quale
la diagonale verticale: se viene alzata da sola significa * sono inabilitato, comunicate
affermarsi del sistema di notazione musicale ideato da guido d'arezzo). iacopone
veduti entrare. = deriv. da faba 'fava in senso osceno (secondo
. un quarto del fabbisogno mondiale viene da un piccolo comune sul litorale ionico.
e fertil piano. = comp. da fa, imp. di fare, e
edificio è costruito. -arnese, materiale da fabbrica, di fabbrica: che è usato
. ariosto, 40-15: avea biserta da duo canti il mare, / sedea dagli
fu antiquamente il suo muro construtto. da porto, 1-110: vi erano quasi
tirare innanzi la fabbrica del castello cominciata da pierluigi, adoperando i medesimi ordini e
7-319: ripararono in un deposito di materiali da fabbrica, cinto di un assito.
., viii-569: ma queste furono offerte da colui che le mandava, nel sacrificio
sicilia, nel regno di napoli, e da ogni lato nelle coste marittime della spagna
: ho sempre considerato... da discosto la maravigliosa fabbrica di questo poema
, il quale in ciò fu gentilmente imitato da marco tullio, voglio sotto similitudine mostrare
io possa sapere, non osservata giammai da coloro, che la fabbrica de'pomi
offesa la fabbrica della sostanza midollare o da ostruzione di cavità o da ritardo o soverchio
midollare o da ostruzione di cavità o da ritardo o soverchio acceleramento di liquido.
in disegno molte di quelle fabriche che da me sono state in diversi luoghi ordinate
della locanda, il cortile appariva chiuso da un muro alto e massiccio. moravia
fondamento, ma il nostro principale ha da esser quello che disse san paolo,
detriti. moravia, i-115: messa da parte la villa e gli splendori mondani
quanto costituente un organismo strumentale autonomo definito da precise caratteristiche architettoniche e distributive.
sacco [di nichi] nella mia fabbrica da certi villani, che in tal loco
orazione si può dire che bene vegna da la fabrica del rettorico, ne la quale
a que'ferrati fine- stroni, ordinati da que'nostri buoni e savi cittadini antichi,
, disputare se le stelle tratte fussero da quella massa di luce, che nel bel
scire a campare, per procurarsi da mangiare. sua divinità. tasso
bertela, xix-4-800: tre furono le miniere da cui trasse e tra le anche
d'armi e di panni, e da ultimo l'istituto topografico, monte del pecoraro
dell'operaio, dell'artigiano (da faber 'fabbro, operaio ');
potrà ingrandirsi e perme, e sol da me fabbricabile. baldini, 3-319: il
: il bello fezionarsi in modo tale da sostenere la concorrenza di quelle è che quelli
nainsegna posti su tutti gli oggetti prodotti da tura ugualmente correnti d'un fiume. l
5-3-31: una fabbrica perché si distinguano da tutti gli arnesi e strumenti tutti
università mi ha incollato addosso un peso da sopportare: un marchio di fabbrica da tenere
peso da sopportare: un marchio di fabbrica da tenere fabbricante a chius'occhi?
a danno dei miseri, che da loro dipendevano per aver lavoro.
13-367: un fabbricante di casse da morto, che fischiet tando
: per certo ogni casa è fabbricata da qualche persona; e quel che creò
contento che innanzi di andare a far terra da pignatte, ho fabbricato un mulino di
l'allegoria. achillini, 45: da gli orti del mondo il cor diviso,
farli costruire a proprie spese. -materiale da fabbricare: materiale da costruzione.
spese. -materiale da fabbricare: materiale da costruzione. crescenzi volgar., 9-6
fabbricare. cicognani, 3-5: ma da renaiolo e da manovale i fratelli eran
, 3-5: ma da renaiolo e da manovale i fratelli eran riusciti a diventar
e accostossi ad uno di quei maestri da navi, il quale era eccellente in
dove con gran maraviglia fu veduto quasi da tutti i principali gentiluomini di quella repubblica,
, 8: ho pensato di fabbricarmi da me un bel burattino di legno. pascoli
sperimenti della divinazione; e non è da maravigliarsene, perciocché, avenga che questo
avenga che questo foc-herello sia picciolo e fabricato da umana operazione, egli è ricordevole di
qual con mirabile artificio della natura, da essi polmoni spiccandosi infino allo 'ntemo della
le nostre fantasie si divellano una volta da quel grand'idolo, che con nome d'
grand'idolo, che con nome d'onore da queste moderne dottrine fu fabricato. mamiani
poesia, solo il madrigale dichiararono sciolto da ogni legge. pirandello, 7-507: ma
collocare, accumulare. s. caterina da siena, iv-267: tanto gli [a
[i modi del favellare] fabbricati da lui, e in uso non furon
dove i gioveni moderni fabricano quei mustacchi da turchi sì terribili. -con riferimento
dirai de l'aver per complimento / da star tre ore a tavola, siccome
poema latino sopra gli edilìzi de'filatoi da fabbricare la seta. giusti, i-375:
scrittura, m'ero esercitato su una macchina da scrivere piuttosto vecchia, che teodora teneva
piuttosto dalla volontà e dall'interesse che da una qualsivoglia ispirazione o simpatia.
: di sopra il sarsi si andava da per sé fabbricando i mezzi per provar
della fatica di braccia e di gambe da campagnolo, e che non ne trovava
masuccio, 381: quale confessione ià fattele da tutti dui a pieno populo ratificare,
dire e le metafore ancora, quando da buono artefice son fabbricate a quel fine
quella falsa voce,... che da spirito di livore più che di vendetta
, / e infino gli scolar s'odan da socrati / i tiranni adulare a faccia
e dispone la vita e regge le operazioni da fare e mostra quelle da lasciare.
le operazioni da fare e mostra quelle da lasciare. seneca volgar., 2-215:
, i-301: consigli / or pretendi da me? se fosti solo / a fabbricarti
parte dei nostri dolori ce li fabbrichiamo da per noi: avveleniamo la festa della
arte, allestire '(deriv. da fabrica 'arte di costruire, mestiere
fabbricativo. = deriv. da fabbricare.
in fuochi, e che essa troia frabicata da nettuno fusse divelta e abbandonata dalle fondamenta
strettissimamente fabbricato di celle e rinchiuso tutto da muraglie molto alte. periodici popolari,
allunga le sue fabbricate braccia, e da una parte si mette sul palmo della
artisticamente, modellato; prodotto in serie da artigiani o in industrie; preparato, lavorato
nave grossa... fabbricata nuovamente da messer ansaldo grimaldi. sarpi, i-2-15:
... sopra li nuovi occhiali fabbricati da quel valentuomo. p. verri,
a minor prezzo di quanto costerebbero fabbricate da noi medesimi. leopardi, 480:
sigarette fabbricate a mano con fortissimo tabacco da pipa, avvolto in carta da giornali
tabacco da pipa, avvolto in carta da giornali. un fumo fetido e acre al
dell'uomo, artificiale. bartolomeo da s. c., 2-4-2: usanza
predizione, fabbricata non so poi quando né da chi, correva, come accenna il
farvi amiche l'intelligenze celesti, essendo da parole temperate ad una quasi egual consonanza
4. fatto, creato, plasmato (da dio o dalla natura).
, 9-313: non abbiamo noi i corpi da uno medesimo padre, non fabbricati da
da uno medesimo padre, non fabbricati da uno medesimo artificio di natura? epicuro
: sì come nel mondo celeste, da ogni esterna ingiuria inviolabilmente sicuro, e
uomo, e spezialmente l'anima ragionevole da lui fabbricata ad immagine e similitudine sua
agli agostiniani di rimini il s. tommaso da villanova che dispensa limosine; quadro che
la bellezza delle figure. = da fabbricato1. fabbricatóre (ant.
senza che mai fosse messa in opera da niuno di loro. baldi, 543:
, accioché più celebre e più prezioso da lui si parta. ottimo, iii-735:
fabbricatore di controcasse, di zinco, da morti.
de vostra altessa mette se stesso. bartolomeo da s. c., 301
ifeo fabricatore delle predette malizie. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
e cultivatori di perversi ammaestramenti. benvenuto da imola volgar., i-52: esso mezio
dotta, lat. tardo fabricàtor -sris, da fabricàre * fabbricare fabbricato rio
nulla più rimane nel grande abisso da ridursi in macchine e in materiali
fabbricatura. = * deriv. da fabbricare. fabbricazióne, sf.
: nell'esempio della fabbricazione delle carte da giuoco esigesi che sia fissata la figura
quale la costruzione di edifici è limitata da precise norme che ne determinano il tipo
zione ', deriv. da fabricàre 1 fabbricare '. fabbricerìa
briceria. = deriv. da fàbbriciere. fabbrichina, sf.
i capelli polverosi. = deriv. da fabbricare, col sufi, di mestiere -ina
parroco che, già, se l'aspettavano da tempo. c. e. gadda,
quel mobile dovevano aver vissuto signorilmente, da giureconsulti e da fabbricieri del duomo:
aver vissuto signorilmente, da giureconsulti e da fabbricieri del duomo: poi, forse
forse, mutati gli anni del secolo, da liberali con prudenza. 2
-figur. gazola, 1-8: dipendendo da una buona o cattiva elez- zione [
in quantità dispari, / quanto da mille un numero è lontano.
fabricier (nel 1605), deriv. da fabrice (lat. fabrica)
= voce dotta, lat. fabrilis, da faber -bri 'fabbro '. fabbro1
: -che diavol fate voi? benvenuto da imola volgar., ii-438: lo settimo
vi tengono le officine, cioè bottega da fabro ferraro. parini, giorno, i-46
la quale ampia significazione viene poi ristretta da quella degli addiet- tivi che vi si
autore è un fabbro-ottonaio e ferraio che da sé si dichiara uno del ceto inferiore
valle, 165: come svegliato da gran sonno, il ciglio / ha sollevato
molto più con la sua virtù ha da esserlo della sua gloria. lemene, xxx-5-241
de'fulmini il gran fabbro, / tocco da questa face, / sopra 'l fulmineo
fondazione della fabian society (nel 1883 da e. r. pease e f
guerra. = ingl. fabianism, da fabius cunctàtor (in quanto la fabian
'lavorare abilmente ', comp. da fabrè 1 abilmente, artisticamente 'e facère
intendersi perché i diplomi imperiali fossero detti da temistio libretti fabrefatti, o sia lavorati
(della fornace di un fabbro), da faber -bri 1 fabbro '. fabro
= voce dotta, lat. fdbùlàris, da fàbula * favola '. fabulatóre
e. gadda, 7-10: fabulatori vani da miracolar le genti aspettanti, e lasciarle
sazie ebefatte. = deriv. da fabulare1. fabulazióne, sf.
voce dotta, lat. fabulàtió -ónis, da fàbùlàri 'raccontare favole '.
buone bilancie. = deriv. da fabulare1. fàbulo, sm.
tolato iddio del cielo. benvenuto da imola volgar., ii-7: openione
leggendario, mitico. guido da pisa, 1-143: questa trasformazione di love
pare alcuno parlare fabuloso, mi partirò da esse. leone ebreo, 55: come
= voce dotta, lat. fàbùlósus, da fàbula 'favola '. faccènda
in quel dì non voleano essere occupati da nulla faccenda che gl'impedisse, ed era
perfide lingue... e questo procede da la invidia grande e poche faccende che
re, e di mano in mano da quei pochi che rigirano la faccenda. baretti
più al plur.). vito da cortona volgar., xxi-725: ma per
, per occuparsi anche lui delle viti da potare e di tutte le altre faccende.
fanno, alluogano e imbrigansi di faccende da contrarre. g. morelli, 228:
allevato / un tempo fa, molto amato da me. lippi, 4-37: essendo
amministrazione, potrebbe col tempo provvedere che da venezia i libri di cambio passino ai
che le faccende tutte dello stato dipendessero da lui. davila, 15:
altro domandano o di'gli. andrea da barberino, i-246: disse alla donna
amicissimo, tenne le parti sue, e da quello fu adoperato in diverse faccende.
degli irati cittadini. s. bernardino da siena, 300: della battaglia che
avviene che le cose le quali si cominciano da giuoco finiscono da dovero. mascardi,
le quali si cominciano da giuoco finiscono da dovero. mascardi, 3-1: ho risoluto
per via d'istoria le faccende d'italia da un secolo in qua. vico,
guaiti del nano, infuriato e percosso da tanti pugni, furono tali, che,
e farete uno fine lieto. giovanni da samminiaio [petrarca], 1-48:
de mercanti, che è una stretta da uscio, una mala faccenda, un mal
tra letto e sofà. sarebbe cosa da fare girar la testa. landolfi, 3-219
amici o nemici tanto ebbero e dieder da fare al comune di firenze, d'una
., 56: la modestia è arte da fermare 'l movimento e l'onore e
nell'orto. / -è gran faccenda? da cotesto muro, / ch'è costà
forse un gran salto! [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
discorso, di una trattazione. guido da pisa, 1-337: sopra questa faccenda anco
avendo cercato questa faccenda con messer giovanni da oleggio,... di grandi
, 16-v-377: questa non è faccenda da rispondervi così all'improvviso e senza pensarvi
a donne mie care, non mi ascondo da voi, per mostrargli di me qualche
e poi risolvi che cosa s'abbia da fare, e in che termini.
faccende: trovarsi occupato, avere affari da sbrigare. -avere poca faccenda: aver
. -avere poca faccenda: aver poco da fare. -non aver faccenda: non
-non aver faccenda: non aver nulla da fare, esser libero da impegni.
aver nulla da fare, esser libero da impegni. tedaldi, 5-12 (37
: / non ho faccenda o roba da partire; / e d'esserti fedel giuro
costoro dice lo filosofo che non è da curare né da avere con essi faccenda,
filosofo che non è da curare né da avere con essi faccenda, dicendo nel
e spedisco mercanzie il più che posso da tutte parti, pago e riscuoto sempre
condurre questa faccenda. -da faccende: da lavoro, adatto alle occupazioni (un
le belle mani aristocratiche sotto il grembiule da faccende. -da faccende o
? / -non molto, perché donna è da faccende. p. f.
. f. giambullari, 436: conoscendolo da faccende, e nella milizia massimamente,
concorre gran parte del popolo et uomini da faccende. carducci, 1042: a
a te [ferrara] gli strozzi vennero da l'amo / tosto parlando e ti
ti cantar latina; / e gli ariosti da bologna, accorta / gente di guerra
faccenda tale. ti mancano / uomini da mandar? -ci è ben dovizia /
pochissimi / ci sono. -donna da faccende: donna di fatica. crusca
[s. v.]: 'donna da faccende', dicesi quella che si tiene
faccenda, in grandi faccende: aver da fare, aver molto da fare; attendere
: aver da fare, aver molto da fare; attendere con impegno alle proprie
diceva messa, quando aveva una messa da dire, poi usciva nella campagna sempre
tornava alle nove, con un appetito da lupo. -essere in subbuglio,
, 7-214: nessun pericolo c'è. da questa parte o dall'altra sarebbe stata
. -esservi faccenda: esservi molto da fare. lorenzo de'medici, ii-83
asdrubale mandasse più volentieri là ove fosse da fare con forza o nobilmente qualche
, zuccheri, vivande, / spese da nozze. manzoni, pr. sp
sbadigliare sui loro quaderni. -lasciare da parte ogni faccenda: abbandonare gli affari
deporre le preoccupazioni. 5. bernardino da siena, i-133: ristrigniti colla tua
e ogni altra faccenda e occupazioni lascia da l'un lato. nardi, 6-44
le conoscenze dimenticate; le faccende messe da parte. -mancare faccenda: non esservi
. -mancare faccenda: non esservi nulla da fare. macinghi strozzi, 34 (
faccenda o in faccende: dargli molto da fare, affidargli numerosi incarichi. boccaccio
mettervi in continova facenda. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
. -mettersi in faccenda: darsi da fare. cassola, 6-130: si
-prendersi, pigliarsi faccenda: darsi da fare. buonarroti il giovane, i-285
i suo'fagiuoi riconci, / che da me non si biasma né commenda.
termine una pratica. s. caterina da siena, v-94: io m'awedrò bene
ho figli piccoli, ho tante faccende da terminare. giusti, 4- i-259:
io e lui su la maledetta faccenda da sbrigare in città. -senza faccenda
v.]: 'dio mi guardi da chi non ha se non una faccenda
sbrigare le faccende, lavorare; darsi da fare, agitarsi, sgobbare. di
a cucire. = deriv. da faccenda. faccenderìa, sf.
faccenderìa, sf. inclinazione a darsi da fare fuor di misura (e per
ed è quando uno sfaccendato si dà da fare col correre di qua e di
bagatelle consumando. = deriv. da faccenda', cfr. faccendiere.
ogni affare. = deriv. da faccenda. faccendière (faccendièro)
. -a). chi si dà da fare senza risparmiarsi (e ha per
proposito farsi amico di tutti per potere da ciascuno di loro intendere delle cose.
., col quale mascherava il mestiere da lei fatto più volentieri. foscolo,
. che intriga, che si dà da fare senza misura, senza discrezione.
a parecchi se gli trovavano una casa da comprare o da affittare; niente!
se gli trovavano una casa da comprare o da affittare; niente! pea, 3-248
o pompei. = deriv. da faccenda. faccendino, sm.
, accattabriga. = deriv. da faccenda. faccendóne, sm.
-a). chi si dà molto da fare, per lo più concludendo poco o
il faccendon di firenze. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
con una criniera arruffata sopra un capo da filosofo pitagorico. moravia, xi-283:
nel pollaio. = deriv. da faccenda. faccendóso, agg. ant
alla gran mieta. = deriv. da faccenda. faccétta, sf. faccia
tutta a faccette, come un richiamo da allodole, è cosa piacevolissima, interessante,
usasi familiarmente per fare atto o atti da arrossirne, far meschina figura, esporsi
brillantato discorso. = deriv. da faccetta-, cfr. fr. facetter (
celle. = deriv. da faccettare. faccettatura, sf. sfaccettatura
l'ha voluto? = deriv. da faccettare. facchiaro, sm. ferro
comp. dall'imp. di fare e da chiaro (v.). cfr.
loro giornaliero. = deriv. da facchino1. facchinata, sf.
sfacchinata. - anche: azione, parola da facchino; contegno sgarbato, villano,
magnifica badia. = deriv. da facchino *. facchineggiare, intr
neologismo dello stil familiare. durar fatica da facchino. facchinerìa (dial. ant
ordinario, ladro, che è consequente da quello, arrabiato,... spiritato
le cui ragioni saranno addotte e aumentate da me per far onore alla fachinaria benemerita
tutto il mondo. = deriv. da facchino1. facchinescaménte, avv.
, volumi di sasso e libri duri da leggere, son composti giusto di quell'opere
con un ardir facchinesco e una forza da collerico, te lo lega, sempre
qualora se ne ascolti uscire il suono da una bettola ripiena d'ubbriachi? faldella,
confessato che fu, sopra una scala / da piuoli assai lunga egli fu posto;
il facchino inscritto alla compagnia dei facchini da grano, egli non potrebbe occuparsi a
ognuna assegnata una terza parte della città da percorrere, con dietro facchini carichi di
facchini. baldini, i-441: insolenze da fare arrossire un facchino. moravia,
corriere. varchi, 18-i-338: auta da un facchino che veniva da firenze una
18-i-338: auta da un facchino che veniva da firenze una lettera, si partì subitamente
sono generoso. i son stato vilipeso da un villano, / un facchino, un
insultato, oltraggiato in pubblico si comporterebbe da quel facchino che era e non si
. moravia, vii-79: il commendatore da vero facchino, urlava: « ma io
-u'se'tu, facchino? -mi? da berghem. garzoni, 1-798: i
-fare il facchino, fare o servire da facchino: esercitare il mestiere di portatore
, 1-85: un pulcinella sovrano avrà da fare il facchino per campare? periodici
voglio andare ne'trivi, voglio far da facchino;... non sarò
... non sarò io in istato da poter sollevare un centinaro? un sacco
una drogheria. un buon impiego, niente da fare, e qualcosa spesso da mettersi
niente da fare, e qualcosa spesso da mettersi in tasca. morante, 2-271:
grazia, di affidarmi la sua valigia da portare, intanto, a casa; ma
. non ero venuto qui per fargli da facchino! -lavorare, stancarsi come
e traggea, a sudare, a stancarmi da facchino. carducci, ii-5-37: passeresti
facendo svagare un po'anche me che da che son tornato ho lavorato più d'
/ un qualche contadin forte e robusto / da non esser da tutto il mondo mosso
forte e robusto / da non esser da tutto il mondo mosso. f. f
xvii): deriv. assai probabilmente da facque come termine di gergo (compaignons
con le zampe posteriori. = da facchino1. facchinòso, agg.
lavoro va bene. = deriv. da facchinor. fàccia (ant. e
parte anteriore del capo dell'uomo sostenuta da un'importante impalcatura ossea, formata dagli
più non attocco l'amo. bartolomeo da s. c., 4-1-9: diede
d'occhi ed avevano la faccia deturpata da bolle schifose, o da uno strato
la faccia deturpata da bolle schifose, o da uno strato di lordume ributtante. d'
e terrea, ch'egli era condannato da un male che non perdona. -fisionomia
ravvisai la faccia di forese. benvenuto da imola volgar., i-20: l'abito
, predomina la terra in guisa che giammai da essa non si sollevano, ma continuamente
i validi garzoni / guidando i buoi da la pacata faccia. savinio, 102
, -disse coniglio mannaro con una faccia da funerale, - mi rallegro moltissimo della grazia
, 24-20: quella faccia / di là da lui, più che l'altre trapunta
(e la connotazione specifica risulta ordinariamente da un attributo o da un compì, di
specifica risulta ordinariamente da un attributo o da un compì, di qualità).
faccia di serpente, / e feraguto da gli occhi griffagni. tassoni, ii-2-172
non vorrei che m'inducesse a trattarlo da tersi te, come egli è, con
. nievo, 380: mille facce da galera gli si voltavano contro minacciando.
davanti alle mogli costumate con un certo ghigno da schiaffi, dandosi l'aria di signore
grassissimo e grossissimo, con una faccia da orco, con un gran naso, grandi
a un tale in borghese, una faccia da napoli, che mi disse: -
uncini farai d'oro, i quali sono da porre nell'uno e nell'altro lato
consorteria. d'annunzio, v-1-4: da quel tempo tenni quel cordovano come il
goro. -il dritto della carta da gioco. p. verri [il
è verde sole, dentro è luna / da ballo sulla dolce pelle bruna. jahier
bruna. jahier, 31: trova sempre da ridire e non ha accettato il dogma
zecchini, in sulla quale sarà figurata da una faccia l'araba fenice del metastasio
portava la sua vecchia faccia grigia, da quando io ero bambina. 6.
terra, ove egli vuole che sia ricoperta da una falda di terra, a uso
si trovò un pane al capezzale. busone da gubbio, 154: molti cavalieri
ai numi 10 mi protesto / che da tutti costretto / mi riduco a soffrirlo
faccia di dio, non volser viso / da essa. buti, 3-770: la
faccia del luogo? s. bernardino da siena, ii-2: non giudicare secondo
ne la stagion che 'l ghiaccio perde / da le viole, e 'l sol cangiando
uomo solo, una sola parola detta da quest'uomo ha rinnovata la faccia del
un modo. rosa, 42: quando da un certo io predicar sentiva / che
primo che con pittura distinguesse i maschi da le temine; eumaro ateniese, che
pino, l-1-105: la faccia, da noi usata come misura, si divide
-medie. faccia acromegalica: malattia caratterizzata da un'ipertrofia non congenita delle estremità superiori
spenta: è propria delle persone affette da adenoidismo. -faccia basedoviana o basedovoide:
. -faccia basedoviana o basedovoide: caratterizzata da esoftalmo, con particolare luccichio degli occhi
. -faccia cloromatosa: caratterizzata da tumefazione del periostio della mandibola, del
dei movimenti mimici del volto, accompagnata da un'espressione di indifferenza o noia;
espressione di indifferenza o noia; deriva da atrofia muscolare progressiva. -faccia etica:
caratteristica del collasso, specialmente quando dipende da una malattia addominale. - faccia leonina
sopracciglia sottili. -faccia miasmatica: caratterizzata da cute giallastra e da congiuntive a tinta
miasmatica: caratterizzata da cute giallastra e da congiuntive a tinta subitterica; si manifesta
protrusa, continua salivazione esterna; dipende da ipotiroi- dismo. -faccia mongolica o mongoloide
paralisi pseudobulbare. -faccia scarlattinosa: caratterizzata da un intenso arrossamento che compare intorno alla
labbro superiore e sul mento; dipende da scrofolosi. - faccia tetanica: dominata
scrofolosi. - faccia tetanica: dominata da riso sardonico; è causata da infezione
dominata da riso sardonico; è causata da infezione tetanica. -faccia tossica: propria
-faccia tossica: propria del lattante affetto da disturbi intestinali, presenta colorito pallido o
del volto maschile; è ordinariamente causata da anomalie endocrine. tramater [s.
1467: la stella del dì spruzzata da tonda del mare, / stella ch'a
di stelle, / alza la fulgida faccia da 'l cielo, e le tenebre scioglie
si dice, fiumi di fuoco si leveranno da ponente con tra la faccia del fermamento
correnti per infino a levante. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
, che penda verso occidente, indotti da questo, che gli aranno inteso che i
268: riversò la maledetta gesta / da la faccia del ciel torbida e nera /
le femmine e'fanciulli ritenere. gioachino da coniano, 126: misi questa
, 126: misi questa battaglia da poter combattere e marciare da quattro facce
questa battaglia da poter combattere e marciare da quattro facce. f. corsini, 2-194
vele nella loro faccia prodiera in modo da farle 'prendere a collo '.
la parte del mulinello, nella canna da pesca, sul quale è fissata la manovella
paradiso... non sarà distanza da potersi parlare a faccia a faccia. caporali
di giocundare in matera de noia. folgore da s. gimignano, vi-n-163 (
in un dato modo. bartolomeo da s. c., 24: l'
nuovi punti di vista. bartolomeo da s. c., 303: quando
; indi vi chiede / tempo soltanto da sbranar la preda / che già tiensi tra
del mezzogiorno, non può venire solamente da fuori, ma esige la persuasione locale.
della locanda, il cortile appariva chiuso da un muro alto e massiccio. vittorini,
chiusa con forza, direi sbattuta, da qualcuno che sedeva a me di faccia.
fra formica fece faccia tosta e orecchio da mercante. svevo, 6-368: io so
è mica tanto difficile fare una faccia da mascalzone. baldini, 7-16: vi prego
, non state a fare quella faccia da funerale. moravia, xii-48: tu non
puzzolenti che giudicherà essere insopportabili a soffrirsi da sua figlia. goldoni, viii-716:
. - anche al figur. francesco da barberino, i-135: guardale poco in faccia
inluminava. collodi, 150: era già da cinque mesi che durava questa bella cuccagna
amici veri, quando capita un'ora da stare tutti i giorni, con la soddisfazione
onesta. torini, 371: ingiusto se'da dir se ti dorrai, / mormorando
fare il simile. s. caterina da siena, iv-288: non si pone a
, le sue parole furon tutte meglio che da uom forte, furon da martire.
meglio che da uom forte, furon da martire. pascoli, 209: or siamo
in faccia urbino / ventoso: ognuno manda da una balza / la sua cometa per
, dove è nato e cresciuto, da cui è partito con dolore e a
veramente la fomarina e fosti veramente dipinta da raffaello, viva la faccia!, vuol
di ritornare. d'annunzio, i-591: da la tela a quando a quando,
i poveri, non togliendo la faccia tua da niun povero, secondo tobia che dice
propria sustanza, e non torre la faccia da niun povero, e così la faccia
così la faccia di dio non sarà tolta da te. panigarola, 2-432: rischiara
. bibbia volgar., v-213: da me non muovere la tua faccia;
al nemico, e si difendessero. ma da loro altrimenti la sua parola fu presa
fanciulla alla finestra: ovale, circondata da ricci ariosi, fulvi. moravia, xi-102
2-17: pareva mille anni alla facciaccia da polmonata (tesservi per giovane e bella compariscente
.. / e con facciacce da costantinopoli / col 'farem ', col
facciale del cranio, erano già determinati da quell'arcana mano che ancora oggidì lo
storie e furono le prime. mariano da siena, 26: dall'altro lato
altro lato della porta, che viene da mano manca allo intrare, si è
la balaustrata di pilastrini tondi e panciuti da tutte le parti. d'annunzio, v-1-418
i frutteti luccicavano di fiori forse scoppiati da poco. levi, 3-60: davanti
di corte; / e vider tratta da destrier spumanti / aurea carrozza uscir dall'
interiore, la quale era coperta tutta da un oscuro paramento. serristori, cotte
., ii-755: il locale è circondato da ima muraglia nella cui facciata interna vi
seconda fronte. landolfi, 7-43: da quel punto potevo scorgere la livida facciata
camera, ecc.). mariano da siena, 84: questa del sepolcro si
due volte si finge che fosse assalito da loro. r. borghini, ii-61
ultimo raggio del sole, restando fasciata da tutte le altre. biffi, xviii3-
, dall'ombra e dal sole, sorgenti da un vastissimo grembo; che fa fronte
un vastissimo grembo; che fa fronte da ogni parte del vento, che non
che non ha schiene e rovesci, perché da ogni parte ha una facciata ariosamente rivolta
cicognani, 13-38: clara dice che da giovane [il padre] era intelligentissimo:
, tutto di facciata, che si acconcia da sé per gli altri, per farsi
. savinio, 10-333: che trovare da dirgli, tanto da arrivare con una scrittura
: che trovare da dirgli, tanto da arrivare con una scrittura molto larga in
pretensiosa della chiesa. = deriv. da faccia. facciata2, sf
di bugiarderia. = comp. da faccia e tosta (v.);
telaio. = deriv. da faccia. facciòlo (taccinolo, fazuòlo
fazzoletto. 5. bernardino da siena, 1094: pietro era piatoso,
conforme l'uso di questa città con facciolo da figlia bianco di seta finissimo.
di seta finissimo. = deriv. da faccia. faccitèrgio (facitèrgio),
tali rimedi o faccitimuli, alcuni sono da ridersene e farsene beffe. = v
; ed una face ardente / lanciovvi da l'un fianco, ove s'apprese /
di cento faci e cento / ripercosse da lucidi cristalli, / che alla gran
di liete danze e balli. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
baldacchino, s'avanzava la cassa, portata da quattro canonici, parati in gran pompa
rose d'oro e le teste sormontate da pennacchi neri. -funeree faci: le
me, che al porto tomo / da l'unda aspra e falace, / la
non andrem ch'avremo pace / scarchi da questo peso umano e frale, / e
». mai convito nuziale fu illuminato da più splendide faci di amore.
394: se mai ti fu da questa mano accesa / umil facella,
città; che in poco d'ora fu da se stessa tanto disforme, che non
queste ferali facelle, questo (fuorché da i sospiri) non interrotto silenzio.
. tasso, 11-66: cotali uscir da la tartarea porta / sogliono, e
attizzandolo gli metteva il cuore in ismanie da disperato. forteguerri, 21-49: splendea la
, splendean le stelle, / e pioveva da lor luce sì grande, / che
. bandello, 2-44 (ii-112): da la quale [istoria] si comprende
e cento facelle di magnesio si partivano da un centro allo zenith e cadevano lentamente
falso toro. moniglia, 1-1-166: da sì fulgide facelle / d'ogni orror
serdonati, 9-229: la plebe, accesa da queste faccelle ad esecrabile odio contro al
odio contro al nome portoghese, cominciò da prima a non portare a vendere al castello
portare a vendere al castello le cose da mangiare. aleardi, 1-319: là per
libertà, recate / attraverso reconditi sentieri / da non visti corrieri. carducci, 232
visti corrieri. carducci, 232: da le vette de l'etna fumanti /
altra facella / non fu, né fia da questo cor sentita. marino, 1-41
con una facellina ad accendere. cenne da la chitarra, vi-11-193 (12-6)