* estensione '(deriv. da èxxetvco 'distendo, dilato ').
cavo). = deriv. da ectasia. ectèmoro, sm.
. èxxf) [iopoc, comp. da èxxoc 'sesto 'e pipo?
, lunga dichiarazione ', comp. da èx * fuori * e dal tema
. amari, 49: promulgata da eraclio..., l'ectesi,
, gr. £x$7] < nc, da èxxl&jmi 'espongo '. ectima
l'intero spessore della cute, poi sostituite da croste che cadono lasciando un'ulcerazione più
o meno profonda (ed è causata da germi piogeni, da sifilide, ecc
ed è causata da germi piogeni, da sifilide, ecc.). tramater
dal gr. èxxoixos, comp. da èx 'fuori 'e xó7ro? '
, dal gr. èx&xt ^ ic » da èx&xtpco 1 spremo via '(cfr
. biol. fecondazione extrauterina dell'ovulo da parte del seme. = voce dotta
. èxxopivj * taglio ', comp. da èx 'da'e dal tema di xép
* fuori del luogo '(da èx 'fuori 'e xókoc *
, normale, eguale, non tumultuato da parolacce, da « scatti nervosi »,
eguale, non tumultuato da parolacce, da « scatti nervosi », da imprecazioni.
parolacce, da « scatti nervosi », da imprecazioni. bauli, 9-547: non
èxxpó7uov 'arrovesciamento della palpebra ', da èxxpétrco 'volgo in fuori '; cfr
onde pendevano per le mani, stirati giù da pesantissime pietre appese loro a'piedi,
piedi, il fè stirare a tutta forza da più uomini insieme, al modo dell'
aveva cominciato, dal primo principio, da quella volta che messa insieme a stento la
confessioni cristiane acattoliche, e promuove, da parte di esse, il movimento ecumenico
u|i. evixó <;, deriv. da otxou|j. év7) [yfj] 4
tale azione. = deriv. da ecumenico. ecumenista, agg.
4 eczema '. lesione cutanea caratterizzata da rossore, indi da bollicine ed essudato
lesione cutanea caratterizzata da rossore, indi da bollicine ed essudato sieroso, infine dalla squa-
un'altra donna, con il volto guasto da un ezzema, bendato con una pezzuola
la faccia rosicchiata d'eczema, avrebbe da vendermi dei pesci rossi in un vaso
dal gr. gx ^ ep-a, da èx£éco 4 bollo '; cfr. fr
malattia della pelle affine all'eczema, da cui si distingue per l'assenza di
secrezione cutanea. = deriv. da eczema. eczematizzazióne, sf.
che è proprio di eczema; affetto da eczema. = cfr. fr
4-157: e sempre / nascere ed esalar da cose certe, / qual dal sole
voce dotta, lat. eddx -àcis, da edère 4 mangiare '. edacità,
fin che il mondo duri, da la edacità e pungenti morsi del vorace
. scient. edaphismus, creato forse da j. thurmann e diffusa in italia da
da j. thurmann e diffusa in italia da g. gola nel 1905, dal
gr. èsacpot; 4 suolo 'e da àóyoc 4 discorso '.
colpite. - edema polmonare: caratterizzato da dispnea di alto grado, cianosi,
, espettorato abbondante; dipende in generale da un'insufficienza acuta del cuore sinistro,
un'insufficienza acuta del cuore sinistro, da polmoniti, pleuriti, intossicazioni, gas
bicchierai, 192: di temperamento flemmatico da gran tempo sentiva le conseguenze d'universale
arti inferiori. svevo, 3-582: da mio padre è certo che nell'ultimo
il suo sentimento d'intelligenza fu originato da una sua improvvisa ispirazione religiosa..
quel grasso, li insospettiva. l'èdèma da fame, già! ma chi altri
. oist) [lct -oc-toc, da oidèa * io gonfio '. edemàtico
e sordide. 2. affetto da edema. redi, 16-v-145: io
e l'olezzo dei fiori. una calma da eden regnava là dentro. oriani,
: sembra di camminare in uno scenario da burattini, in un colossale diorama o fra
le montagne artificiali di un qualche eden da fiera di grande città. landolfi,
non è veramente in modo alcuno da dubitare che la elsine nominata cissampelos,
= voce dotta, lat. hederàceus, da hedera 1 edera ederato, agg
= voce dotta, comp. da edera e dal lat. -fer (da
da edera e dal lat. -fer (da ferre 1 portare '), per
. = voce dotta, comp. da edera e dal lat. -formis (da
da edera e dal lat. -formis (da forma 'forma ').
di hedera helix. = da edera, col sufi. -ina.
= voce dotta, comp. da edera, corimbo e del lat. -fer
corimbo e del lat. -fer (da ferre * portare '). ederóso
tra queste glauche trasparenti linfe, / e da gli antri ederosi eco risponde. chiabrera
si ottiene dai semi di canapa e da altri semi, e si presenta in
è8earf) <; * mangiatore ', da èsùì * mangio '.
jsói; * dolce 'e da xtd>v 'neve 'per il colore dei
2-337: si alzava un'edicola racchiusa da pareti di vetro, che conteneva,
buon grado a una serie di preghiere da fare in cappella. edificanteménte,
di steccati o di fortezza, / da molto poca gente era abitata. pulci,
il teatro di corte fu fatto edificare da elisabetta sul disegno dell'architetto castelli,
un luogo: costruirvi edifici. bartolomeo da s. c., 44: e
(opere di architettura). francesco da barberino, ii-219: ne la terra del
e la state inferma. s. bernardino da siena, 286: l'uomo
gli avertimenti necessari che si devono osservare da tutti i belli ingegni che sono desiderosi
. cavalca, 20-76: questi etiopi da alcuni si paravano innanzi in figura di
: edificolla [la spada di galasso] da prima il savio salamone. bibbia volgar
iddio, della costola ch'egli avea tolta da adam, la femina; e menolla
reame fue edificato. s. caterina da siena, v-126: pare uno cotale
chiesa, o che si dichiarano indipendenti da essa; nelle quali non s'è fatto
scritto con una semplicità così graziosa che da sé sola basterebbe a edificare anche senza la
, i-268: ho veduto alcuni libri stampati da pon- thenier,... che
fare una casa ', comp, da aedes 4 edificio 'e dal tema di
pò fallire. = deriv. da edificare. edificativo, agg.
vedute e lette. gioberti, 1-iv-123: da queste rassomiglianze consèguita che gli antichi e
dalla buona condotta altrui; bene impressionato da persone, da fatti, ecc.
altrui; bene impressionato da persone, da fatti, ecc. storia di fra
paleotti, l-11-301: però si averanno da considerare varii avvertimenti, affinché noi non
costruttore, fondatore. bartolomeo da s. c., 181: le
voce dotta, lat. aedificàtor -óris, da aedificàre 1 edificare '. edificatòrio
, per quanto io ho potuto comprendere da le cose de gli antichi, sparse (
di indurre al bene. zanobi da strota [s. gregorio magno volgar.
di passione e di opere, benché da radici così diverse com'erano l'ardore tutto
= voce dotta, lat. aedificdtorius, da aedificàre * edificare '. edificazióne
della guerra avea mossa il conte ruberto da battifolle contro al nostro comune. machiavelli,
per vivere, suppongono ch'essi abbiano da applicarsi agli studi ed alle funzioni ecclesiastiche
voce dotta, lat. aedificàtio -onis, da aedificàre * edificare '. edificio
vide che l'edificio sosteneno. mariano da siena, 7: nella città di
il tugurio all'uomo imbelle, / or da la terra emu- lator gigante / edifici
capo, ed obliassi / di prender legge da colui che giunse / pur ier di
quella spirituale ed altissima torre. benvenuto da imola volgar., 1-68: s'infignea
degli ornamenti. 4. macchina da guerra usata per offesa o per difesa
afforzare il suo palagio e facevi edificii da gittar pietre. bibbia volgar.,
altri ferramenti che ci bisognano per edificii da potere combattere. maggi, 6
riferimento al cavallo di troia. guido da pisa, 1-262: a che e perché
risegati a modo di spiga, e dietro da questo edificio ha due timoni a modo
vedovo da vent'anni, e domiciliato da quindici col figlio vostro al franchino?
* fu ', preceduto dall'articolo o da preposizione articolata, premettesi a nome di
sia reali, sia immaginari. giacomo da lentini, 51: altr'è lo viso
molto vedereste apertamente quale e quanto è da vertù a visio. boccaccio, dee.
dimostrando... quanta differenza sia da maneggiare uno cordiere e correre nelle giostre e
pananti, i-135: che c'è da me al poeta ciabattino / di differenza un
, la lingua era come una lumaca -seguito da un pron. pers.: stare soli
. le bruceremo a un qua da quest'altro uscio; / e da compire
qua da quest'altro uscio; / e da compire il resto questi solo fuoco
sola. giovani / vogliono esser da loro. 18. acquista un
acquista un significato specifico a seconda -seguito da un agg. possessivo femm. (e
accompagna. -es ant. da uno maschile): trovarsi a lato della
loro è pure a questa vanitade. francesco da barberino, lettere e istruzioni agli
i suoi a voi. bartolomeo da s. c., 3-4-6: figliuolo
iacopone, 23-2: omo, pensa da che simo e de che gliassero
. tete a cuitare. francesco da barberino, ii-166: non arric
ii-166: non arric -essere da: derivare, provenire, procedere;
più mazzeo di ricco, 208: da voi, madonna, fue lo nascicocente;
ond'e'per e lite, che da vostra cupidità. fra giordano, 3-211:
nostra città un cavaliere, quale è da dio. dante, purg., 25-59
quale ii-205: la perdizione tua è da te, o isdrael, ma da me
è da te, o isdrael, ma da me delle due case si fosse, dico
. giambullari, 225: ogni regno è da dio, ed egli / che la bita
, ed ad essere uno de'da che contasse miglior pittori teatro a
in la lombardia. era da reggio; e quindi pure, e dalla
-di qui ritolse: e cosa era da lui. meditazioni sopra l'albero della a
, 1-47: il qual dolce capo era da ogni reverenza d'elli. boccaccio, v-174
. lottini, 9: dunque non è da ognuno il saperlo città sono, che per
nostri: per- viene, quant'è da lui, ad impedire l'effetto primario della
(59): quando volle mischiarsi da lui. alvaro, 7-283: la luna
.. gli conveniva fare una nuova da innamorati e da poeti vecchiotti. scuola di
conveniva fare una nuova da innamorati e da poeti vecchiotti. scuola di pazienza e di
irradia ne l'ideale. bartolomeo da s. c., 2-1-8: altri
c., 2-1-8: altri cani sono da porco -constare di determinati elementi; comporsi
elementi; comporsi salvatico, e altri da cerbio. dante, par., 33-139
non di una determinata materia. eran da ciò le proprie penne. fiore di virtù
discorso, uno scritto). francesco da barberino, 6: odi me eloquenzia,
, pregandoli ci ponessino rimedio. bartolomeo da s. c., 283:
-proteggere, aiutare, sostenere. bartolomeo da s. c., 2-3-4: abraam
le penne / giovanni è meco e da lui si diparte. 0. rucellai,
: fuligno, questa è altra zucca che da pesci; qui dentro è del sale
. - al figur.: liberarsi da una preoccupazione, da una condizione di
figur.: liberarsi da una preoccupazione, da una condizione di molestia, di disagio
alboino... o esser morta da quello. g. gozzi, 3-5-307:
rimanere indipendente, neutrale. bartolomeo da s. c., 330: diterminò
riscalderìa, tant'è gelato. bartolomeo da s. c., 2-3-4: uno
, 2-3-4: uno santo padre domandato da uno frate che opere dovesse fare,
, provvedere che imperadore non si faccia da scelerati. pallavicino, 1-2: quell'
un estro intermittente. -derivare, dipendere da una causa. breve di montieri,
carta ser paltò f. manni paramani da san simone; e fuci per giudicie
; e fuci per giudicie messer bernardo da colline. bisticci, 3-327: erano
. - anche: andare esente (da un male). dante, purg
il viso / ver la sinistra mia da quelle dee, / perch'io udi'da
da quelle dee, / perch'io udi'da loro un « troppo fiso! »
botta, 4-176: l'avere stornato da trento il concilio per cagione non del tutto
: lor volumi famosi a te verranno / da le fiamme fuggendo a gran giornate /
compri a gran tesoro: / o da cortese man prestati, fièno / lungo
. -col pred. nom. formato da un aggettivo qualificativo, a indicare che
la gioi che fue presenti, / parte da pena la mia rimembranza. dante,
-col pred. nom. formato da un aggettivo possessivo significa addirsi, appartenere
: il pred. nom. è formato da un sostantivo o da un vocabolo sostantivato
. è formato da un sostantivo o da un vocabolo sostantivato (e può contenere
, ecc.). giacomo da lentini, 19: amore non fue giusto
(321): son io l'uomo da dar pareri al signore zio! leopardi
partire / esser vicino, o non molto da lunge. boccaccio, dee.,
. ariosto, 5-36: cominciò: se'da me molto discosto, / e vo'
-essere meno o manco, essere da meno: v. manco e meno
precedere la firma accompagnato per lo più da espressioni di ossequio. caro, 12-i-255
al bicchiere. -indica la trasformazione da una in altra forma o sostanza,
virtù ti fa buono uomo essere. paolo da certaldo, 131: se darai diritta
lor vita: / ma quant'uomo ha da sé per suo fattura, / usando
. -col pred. nom. formato da un agg. numerale. giacomo da
da un agg. numerale. giacomo da lentini, 41: nui / forno -d'
-col pred. nom. formato da un agg. ordinale. dante,
-col pred. nom. formato da un pronome personale (e ordinariamente in
-col pred. nom. formato da un pron. o agg. dimostrativo
o agg. dimostrativo. bartolomeo da s. c., 4-2-11: quelli
mezzo, sono li beati. francesco da barberino, 6: ve'tu le
-col pred. nom. formato da un pron. o agg. indefinito
essere quali la vita, la vita da godere, esigeva. -col pred
-col pred. nom. formato da un pron. relativo. simintendi,
/ quand'era in parte altr'uom da quel ch'i'sono. bisticci,
. -col pred. nom. formato da un pron. o agg. interrogativo
tanto l'uno l'altro. bartolomeo da s. c., 86: chi
86: chi io sia tu il saprai da costui ch'io ti mando. dante
-col pred. nom. formato da un avverbio. muratori, iii-191:
cavalleria. carducci, 1079: * diman da sera i nostri morti avranno / una
so / che non m'ami, da quando ti fu grave / tesser fedele ad
colle, / e questa siepe, che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il
ci mettemmo per un bosco / che da nessun sentiero era segnato. petrarca,
misero stato ove noi semo / condotte da la vita altra serena / un sol conforto
giunti alla montagna, / fummo assaliti da questi destrieri. ariosto, 8-26: col
pin fu gettato su tonde, / da i cerchi di pietre in vetta al
-con uso impers. francesco da barberino, ii-340: che sol da quelle
francesco da barberino, ii-340: che sol da quelle, com'egli è già detto
certo, che il cardinale veniva anche da quelle parti. pavese, 4-146: se
di molti verbi intransitivi. giacomo da lentini, 21: troppo son dimorato /
. mazzeo di ricco, 205: da me este aiungiato / e lo meo cor
già tutta la scala / e grande onor da quella ricevuto. ariosto, 5-48:
l'altro è stato distrutto. bartolomeo da s. c., 9-6-9: nella
: io sono stato con amore insieme / da la circulazion del sol mia nona.
tace (anche quando ci sia trapasso da un numero o da un genere o da
ci sia trapasso da un numero o da un genere o da un ausiliare all'
da un numero o da un genere o da un ausiliare all'altro).
solo per dargli grazia, dà non poco da fare per essere ben trattato e mantenuto
profumatamente. d'annunzio, iv-1-510: da un tale uomo giuliana era stata sedotta
all'argante del tasso delineato in parte da mesenzio stesso, siccome la sua clorinda
vero si dee far dall'oriente, o da quel luogo che guarda 1 nemici;
; e se toste è in andare, da quella parte si dee fare dove dee
di ammazzarmi. -essere, esserci da fare, a fare qualcosa: bisognare,
. giamboni, 7-124: ancora è da guardare che la schiera tua, spezialmente
nemici. guittone, i-17-1: no è da dir gioane a tal che nocie,
: simili novelle non fosser tra donne da raccontare. pulci, 19-68: fecion
440: pensarono che fusse piuttosto da placare i sudditi loro con la pace
/ la fraude sua: or è da odiar ben forte. manzoni, pr.
a casa, vedremo or ora quanto fosse da farci affidamento. alvaro, 7-259:
. comprarli, non c'era neppure da parlarne. -essere adatto, servire a
, 12-iii-17: questa corte non è da poter studiare: che... i
tanto olio èccene per tutto questo tempo da mangiare e da navicare. -mancare
per tutto questo tempo da mangiare e da navicare. -mancare, tardare,
. -mancare, tardare, rimanere da fare. petrarca, 51-1: poco
agli occhi miei / la luce che da lunge gli abbarbaglia. boccaccio, dee.
delle soprascritte novelle. -accompagnato da un nome o da un aggettivo in
. -accompagnato da un nome o da un aggettivo in funzione di pred.
a deo dare a me grazia e forza da fare quelle cose che a vui sciano
vi bisogna stare a dura, / da che non è chi vi scomunicare. dante
, donna, mi mosse / unqua da voi, né fia vaghezza alcuna / che
io che il cielo abbraccio, o da l'interno / mi riassorbe l'universo
che le mie parole con egual sentimento da tutti... non saranno accettate.
negativa o interrogativa, se è seguito da una proposizione subordinata parimenti negativa, assume
ore vai fiamme ne'cori, / vuoi da la casa tua scacciar gli amori?
e non la sputi? -seguito da un gerundio: continuare a compiere un'
: « sarà! ma cos'ho da rispondere? ». cicognani, 9-34:
arieggiate, peggio difese contro il mare da un murazzo,... eccovi la
guittone, i-1-37: in conosciere ben dunque da male convene essere lucie di sapiensia vera
sapiensia vera, come a conosciere nero da biancho vole lucie de foco o di pianeta
fu per acca. -essere prò o da prò: v. pro. -essere
non avere una dimora stabile, passare da un luogo all'altro. -anche:
se ne possa. s. caterina da siena, 1-8: il rimedio è
grazia che è posta sopra tessere, da lui. savonarola, 8-i-3: la eternità
dell'essere. tasso, 11-ii-21: cominciando da iddio, primo padre di tutte le
gran luce non vene. s. caterina da siena, i-25: questa è la
essere immenso. campailla, 1-2-80: da l'altro suo primo essere, con
dio, / per creazione usciste voi da lui, / da lui portando il
per creazione usciste voi da lui, / da lui portando il santo amor natio.
savio uomo del suo essere. francesco da barberino, ii-185: così ma- lavoglienza
e avveduto. s. bernardino da siena, 38: ella cognobbe e seppe
quanto il nostro dittatore invitto / chiede or da noi,... /.
stelle che non se detenga l'una da l'altra e stanno tuttavia in uno essare
; e tali se detenga l'una da l'altra, e non stanno tuttavia
ne costituisce l'identità. francesco da barberino, 41: fugli risposto per più
ma come un essere straordinario, diverso da tutti gli altri cani, e degno
] tal potenza sul cuor della donna da assorbirne ogni altro affetto, da trasfigurarla
donna da assorbirne ogni altro affetto, da trasfigurarla quasi in un essere superiore all'
ciglio diretti alla concimaia sembravano degli scampati da un naufragio, per gli arti che
si sentono [i bambini] sorvegliati da esseri terribilmente potenti e che vogliono il
atea per effetto della dottrina del sensismo da cui nasceva, e perché, non
-ant. lavoro, manufatto. francesco da barberino, 95: va una donna a
/ per figliuolo: o così insin da piccolo / in fasce ti chiamò, e
: conviensi amare li suoi maggiori, da li quali ha ricevuto ed essere e nutrimento
tessere e vita dal padre, che ricevere da te il ben starci in vita con
altre specie di follie,... da questo ceppo, come da principio e
.. da questo ceppo, come da principio e origine sua traendo tessere,
natura delle cose... infatti da lei s'architettano quante cose hanno tessere,
te ripongono in vasi di vetro copertati da un dito d'olio in cima, che
amati sì come più tuoi prossimi. ricciardo da cortona, 8: ditemi, sirochie
che si saranno fatte infino altera o da me o da chi si sia. 0
fatte infino altera o da me o da chi si sia. 0. rucellai,
-essere stato: vita passata. francesco da barberino, 54: in somma dico -e
di denari e d'ogni altro bene da vivere. -perdere tessere: cessare di
propio, contremivano. = deriv. da essere. essiccaménto, sm.
ecc., totalmente o parzialmente, da una sostanza o da un determinato prodotto
o parzialmente, da una sostanza o da un determinato prodotto l'acqua o altri
care e concentrare in grandi masse da pascere numerose nazioni; il suo volume
sostituito agli aiuti che a noi venivano da sorgenti, nell'istinto dello spirito,
, che in loro si son essiccate, da co struzioni ideali impossibili oggi
dotta, lat. exsiccàre, deriv. da siccus « secco, asciutto '.
siete spietata! voi non sapete che da lungo tempo in me la fonte vera dei
crisalide nel bozzolo. 3. dispositivo da laboratorio per essiccare una sostanza; consta
forato su cui si pone la sostanza da essiccare o da mantenere secca (e
cui si pone la sostanza da essiccare o da mantenere secca (e il coperchio può
munito di un tappo smerigliato, attraversato da un tubo con rubinetto, in modo da
da un tubo con rubinetto, in modo da permettere di creare un vuoto nel dispositivo
una pompa). = deriv. da essiccare. essiccatóre, agg. e
; assorbimento di liquidi, di umori da una sostanza, da un corpo. -nel
, di umori da una sostanza, da un corpo. -nel linguaggio tecnico e
l'acqua o tracce di solventi volatili da sostanze o prodotti determinati o anche da
da sostanze o prodotti determinati o anche da un organismo animale (e si compie
all'aria libera, distendendo il materiale da essiccare in strati sottili e lasciandovelo per
dotta, lat. tardo exsiccàtio -onis, da essiccare 'asciugare '. essiccòsi
nell'atrepsia. = voce dotta, da essiccare, col sufi, medico -osi.
letterario e antiquato). giacomo da lentini, 45: or come potè sì
esso e 'l suo parlamento. francesco da barberino, ii-105: non so veder
tudine pare alcuno parlare fabuloso, mi partirò da esse. sydrac otrantino, v-590-181:
adbe- verato de la sange et mantenuta da epsa. petrarca, 206-13: s'
tei di rinaldo, essa sorella. michele da cuneo, lix-64: li loro coltelli
una canzona, né di cosa che da veder sia, io ve ne ho procacciata
, senza turbarsi dell'enormezza, capì da essa che quando fosse per giungere l'
a l'altrui mina. s. caterina da siena, iv-259: se voi cercate
dante, conv., i-1-3: veramente da questa nobilissima perfezione molti sono privati per
dentro a l'uomo e di fuori da esso lui rimovono da l'abito di
uomo e di fuori da esso lui rimovono da l'abito di scienza. boccaccio,
: ma è invariabile, e come da sé, aggiunta per una cotal vaghezza o
operazione della mente. a cotesti esseri da esso lei creati diè pur anche vita
sentimenti, verranno presi in considerazione anche da essi loro. nievo, 196:
briachi fradici, dunque non bisogna aspettarsi da essoloro né ragionevolezza né remissione. imbriani
nuovi testi fiorentini, 192: aven conperato da la moglie bonsegnori da san donato un
: aven conperato da la moglie bonsegnori da san donato un pesso di prato e terra
stesso tempo. s. caterina da siena, iv-91: la carne ci molesta
, essofatto ch'i'ho l'avviso da te di questa reda, farò quello arò
iniziati. talentoni, 1-ii-4-7: da cicerone nell'epistole ad attico furono esclusi
primo, e non corrotto originale fu adoperata da aristotile ne'libri esoterici, se egli
per lo di dentro, segreta e da comunicarsi soltanto a pochi. gioberti,
è ^ wtspixó?, deriv. da g£cù * fuori 'che si fa in
dotta, lat. exsùdàre, comp. da ex * fuori 'e sudare 'sudare'
lat. tardo exsùdàtio -ónis, deriv. da exsùdàre 'essudare'; cfr. fr.
comprende sotto questa figura etadi essute e da essere. leopardi, ii-946:
punti cardinali: è il punto dell'orizzonte da cui il sole sorge nel suo moto
-anche: il vento che spira da questo punto (greco levante).
. -anche: il vento che spira da questo punto (euro, levante scirocco)
ricche e popolose verso teste sono possedute da re mo- nodante. caproni, 103
la differente intensità delle particelle che provengono da est e da ovest. = deriv
delle particelle che provengono da est e da ovest. = deriv. dall'ingl
che per ciò fuoro estabilite. bianco da siena, 109: l'anima per amore
o frequenti. = deriv. da stagliare (v.); cfr.
che vi possano esser degli altri maschi da procrearsi dalle temine, che vi fossero
= comp. dal pref. e-intensivo e da stanziare (v.). estare1
ant. stare. giacomo da lentini, 49: sanza mia donna non
ché sanza lei non poteria gaudire / estando da la mia donna diviso. guittone,
i santi sempre in eterno. bianco da siena, 166: el mio nemico m'
più calcata. = deriv. da stare, col pref. e-intensivo.
rimanere. pàleotti, l-n-290: lasciando da parte che tanti santi padri greci e
normale, attratto e rapito com'è da un oggetto che ne assorbe e ne
/ senza rancura -palpando amore. vito da cortona volgar., xxi-746: dinanzi che
estasi, che è elevamento di mente da ogni operazione ed apponimento ad alcuno singulare
-l'estasi, ovvero alienazione, causata da l'amorosa meditazione, che è più
per estasi una gagliarda astrazione dell'anima da i sensi e dalle cose sensibili che son
stupore; incanto dell'anima. giovanni da samminiato [petrarca], ii-93: com'
d'arcangelo, in colori / temperati da un'estasi lunare. e. cecchi,
d. bartoli, 27-13: fin da trentatre anni addietro, questo sanguinolente calvario
nel linguaggio famil.: sentirsi invadere da uno straordinario godimento che riempie di sé
e incanta l'anima; essere preso da profonda meraviglia e ammirazione per qualcuno o
piero fu rapito in estasi. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
occhi di dio. s. bernardino da siena, 235: costui morì, e
: ewi una s. cecilia che da un coro in cielo d'angeli abbagliata sta
, ecc.), deriv. da 裣ot7) ti. i 'esco di me'
, i-327: ma non poteva allontanare da sé la dolcezza della mattinata, che gli
andare in estasi, essere preso da profonda ammirazione e commozione, entusiasmarsi.
della sua donna. = deriv. da estasi, sul modello del fr. exstasier
erano state precoci; e don tremendina da tempo andava infiorandone l'altare di s
la fantasia. = deriv. da estasi. estasito, agg. ant
ai tormenti. = deriv. da estasi, come part. pass, di
trascorrere l'estate in un luogo diverso da quello abituale (per lo più allo
, come in una nube di loppa, da uno sciamare di moscerini.
e ricuocersi. = » deriv. da estate (voce della maremma dove l'aria
, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani.
quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. boccaccio
/ o da pulci o da mosche o da tafani. boccaccio, dee.
cinta, ininterrotti, negri, sormontati da papaveri fiammanti e non si vede altro che
, alle ventate, / odi lontano, da giardini ed orti, / di foglie
cicognani, 9-183: una giovinezza, da capo: ma intima, tanto più sensitiva
gli usignoli. -abito, indumento da estate, di estate: leggero e
anche bisogno di un paio di scarpe da estate che in città si logorano facilmente.
està, ed altri panni. -vestirsi da estate: indossare abiti e indumenti leggeri
: a mezzo novembre tuttavia si veste da estate. 2. figur.
che d'estate, / varia vestite assai da la primiera. carducci, iii-19-76:
nido bianco, / che muta parte da la state al verno. -fare
che è proprio dell'estasi; derivato da uno stato di estasi.
dire, quando la mente non è allienata da stupore, ma è allienata d'alcuna
giovanni. bocchelli, 13-495: io che da più mesi lo vedo piangere, crucciarsi
pregano e cantano: il tempio è invaso da un murmure inestinguibile. bocchelli, 5-33
e in fine seria, civile e perfetta da ogni parte. -che ha perso
congiure e battaglie, il suo uditorio da attento che era, diventava improvvisamente estatico
del nostro spavento. -che muove da uno stato di rapimento, di esaltazione
in quella estatica notte di luna, da ponte vecchio a ponte a santa trinità,
dai propri sensi ', deriv. da gxoxaok; (v. estasi)
abbia termine. = deriv. da estate. estato, sm.
33-12: amor che non è iusto, da deo è reprovato: / parlanno
guerra mondiale). = da intavolazione, con cambio di prefisso.
, ii-134: il cinco, in abito da società, la rivoltella in pugno,
era estemporanea né accattata; anzi, da un pezzo,... almanaccava
voce dotta, lat. tardo extempordnéus, da ex * fuori 'e tempus -óris
, iv-199: egli può formar nivello da conoscer quanto ogn'altra azione barbara o
universali, dedurre conclusioni, e dimostrazioni da princìpi ben fissati, estendere il suo
fino al limite del possibile. bartolomeo da s. c., 22-3-7: guardatevi
, ho esteso il mio lavoro d'italiano da un'arida analisi di cori nelle tragedie
e 'l più galante, / fu da quel ferro rigido e crudele; / estendendo
mano: colpire, uccidere. guido da pisa, 1-120: ma estendi [o
e più oltre. bicchierai, 225: da tali cangiamenti fu preso coraggio per estendere
decizioni dei consigli di leva viene esteso da quindici a trenta giorni, per agevolare
lettera è minuta che si nota; / da poi s'estenderà con altra penna.
molte teste ad un'idra che soffiava veleno da tante parti. tommaseo, i-433:
cittadina eleonora fon seca e recitò un sonetto da lei fatto mentre era in s.
come pelle, e tutto l'universo da lui fu creato. a. verri,
. serdonati, 10-137: la sala da mangiare de'bonzi... s'
i-5: in quel tempo essendo congregato da quel principe [costantino] un concilio di
ed ecumenico, se bene non raccolto da tutta la chiesa, de quale gran
si estendeva di là dal paese abitato da ciascuna nazione. g. raimondi,
di dominio. collenuccio, 20: da un fiume chiamato vandalo, sopra il
roma, e sac po'da estendermi in altri territori, e specialmente su
, una legge). girolamo da siena, xxi-313: quantunque questi due
concupiscenza di mala volontà. s. caterina da siena, iv-60: subito si estenderà
che è quella cosa che è più amata da dio: e così adempirete l'amore
a poco gli articoli di rovani, da semplici e fuggitivi resoconti come allora si
non consisterà nella sola facoltà di amministrare da sé le sue scarse rendite; ma si
si estenderà a ciò che tocca più da vicino l'essenza stessa dell'università:
denina, vi-118: non è sempre da supporre che tali pestilenze facessero grande strage
la quale è sempre libera, né può da alcuna cosa esser forzata. giovio,
poeta popolare. non mi estendo perché ho da andare a lezione di tedesco.
, lat. extendére 4 stendere comp. da ex 4 fuori * e tendère 4
, tanto più lo intelletto è illuminato da lui per cognoscimento. estenditóre,
altri, sé professando il messia aspettato da sua nazione, sé il cristo profetato
di durata. = deriv. da extensus, part. pass, di extendére
soddisfarli. = 3 deriv. da estensibile; cfr. fr. extensibilité (
= voce dotta, deriv. da estensimetro, con la sostituzione di -grafo
certa parte, contigua a quella occupata da altri corpi; spazialità.
solido); quantità di spazio occupata da un corpo. c. bartoli,
, di capacità, è stata già da vari anni abdicata dal magistrato, e
non c'era un violoncello sordino, da studio. m'è venuto in mente di
milizia, iii-393: al sole risplendente da per tutto le ombre sono la maggior
pecchio, cono., ii-31: da quel momento ella si diede ad ingrandire
città con l'aspetto modesto ch'essa ha da quella parte, pareva un alveare disabitato
catone. foscolo, xiv-19: meditai da gran tempo un poema ch'essendo della più
sarà di poca estensione, tale insomma da poter essere soggetto di spiegazioni in uno
la diversità del destino ch'ebbe venezia da tutte le altre
(561): non è cosa da uscirne con poche parole; e non è
o astratti, reali o ideali abbracciati da una stessa idea, riuniti sotto un
è vera, delle premesse o ipotesi da cui può essere dedotta o di cui è
molto interessare secondo il punto di vista da cui il lettore si colloca e anche
l'averete, non vi resterà quesito da fare. milizia, ii-77: l'aritmetica
sarpi, i-212: che forma s'averà da usare nella estensione delli decreti. monti
15. sport. nella ginnastica, passaggio da una posizione contratta a una posizione allungata
versi italiani, ma misura di tempo da potersi quasi confrontare alle bat
lat. extensiò -ònis * distendimento ', da extensus, part. pass, di
lo splendore della luna come fa mostrandosi da principio in figura di una sottilissima falce
patiranno adunque maggior pena l'anime, da poi ch'elle aranno ripreso dopo il giudizio
l'acutezza della voce, come nascente da gagliarda ed efficace cagione, dico,
legge: applicazione della legge oltre i casi da essa previsti, sulla base di un'
aggiunge al concetto del soggetto un predicato da esso non contenuto né deducibile con l'
. einaudi, 1-471: noi andiamo da forme di coltivazione estensive a forme di
di un carattere posseduto in varie gradazioni da tutti gli individui. -grandezza estensiva:
all'area fabbricabile totale e sono separate da ampi spazi vuoti, di solito verdi
voce dotta, lat. tardo extensivus, da extensus, part. pass, di
de presente. -a menadito, da cima a fondo, interamente. fagiuoli
che varia a seconda della forza impiegata da chi lo adopera e del numero delle molle
v-2-755: queste osservazioni, essendo dedotte da limpide fonti, meritano, nella maggior parte
quell'opera: l'analisi è corredata da elogi ragionati e da critiche, le
l'analisi è corredata da elogi ragionati e da critiche, le quali mostrano che l'
borsieri, conc., 1-6: partendo da questo principio parve agli estensori del «
« conciliatore » che due cose fossero da farsi nella scelta delle materie. rovani,
: mi ricordo la gioia e l'orgoglio da me provati la prima volta che entrai
voce dotta, lat. extensor -6ris, da extensus, part. pass, di
. = voce dotta, deriv. da estenuare. estenuante (part. pres
, né per molti susseguenti hanno forze da moversi. speroni, 1-i-147: questo avviene
oggetto). garzoni, 1-645: da esso hanno imparato gli ippo- criti e
ne cambiava il colore, come emanata da un punto interno del corpo ove fosse
amore, digiuno d'ogni fede, è da sfuggire, perocché troppo accieca ed estenua
vano è per molti lo sperar soccorso da parenti o da amici, s'è
per molti lo sperar soccorso da parenti o da amici, s'è forzato a cercarlo
amici, s'è forzato a cercarlo da chi fa il mercatante sulle altrui sciagure
150 milioni di franchi annui di legnami da costruzione, riesce a stento, ed estenuando
render piccolo leggero ', comp. da ex con valore intensivo e tennis * piccolo
ingombra e preme. = deriv. da estenuare. estenuativo, agg.
, pane, vino; ad altri estenuati da più antico digiuno, porgevano consumati,
appariva estenuata come se fosse a pena rinvenuta da un deliquio. alvaro, 2-179
santi, che furono astinentissimi e macerati da digiuni e lacrime, dove dovriano formarli con
. marino, 16-145: melidonio, che da gli anni il fianco / rotto sedea
careri, 1-v-239: fu preso anche da un marinaio un'uccellino, simile a
con sbarrati gli occhi e aperta la bocca da cui gli venne strappato l'amo.
e grazioso, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. carducci, iii-23-110
questo pretesto... è per altro da sé solo sufficiente a estenuar sempre queste
e a cagionare gli altri effetti che da tale giornaliera estenuazione dipendano. piovene,
77: quel tempo ormai remoto lasciò anche da noi, come in altri paesi,
, lat. extenuàtió -ónis, deriv. da extenuàre 1 rendere tenue, piccolo '
piante). = deriv. da estere, col sufi. -asi.
un estere. = deriv. da estere. esterificazióne, sf.
.). = deriv. da esterificare. esterióre, agg.
a cui è riferito); che viene da fuori (una forza, una spinta
quando almeno uno di essi sia velocitato da causa esteriore, come da vento,
essi sia velocitato da causa esteriore, come da vento, da forza d'animali,
causa esteriore, come da vento, da forza d'animali, di fuoco, d'
ch'erano macigni mal congegnati e corsi da più fenditure. alfieri, 1-781: munita
sono proprie che quando ci vengono suggerite da altri o siamo costretti da qualche forza esteriore
vengono suggerite da altri o siamo costretti da qualche forza esteriore a seguirle. botta
,... essendo in qualche distanza da torino, non potevano servir di propugnacolo
. si conobbe alora quanta differenza sia da chi sa e non ha messo in opera
in opera ciò che sa, da quello che oltra il sapere ha più volte
contra li nostri mali esteriori. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
e formale, perché ultimi a scomparire da un'epoca sono gli atteggiamenti. piovene
. parini, 556: egli è da perdonar non pertanto a un povero scrittore,
sempre nel suo abito esteriore forme diverse da quella che si parla anche dai più
data costa tanto, ed è accompagnata da tanti ruffiani, che il suo esteriore è
, teatro. = deriv. da esteriore. esteriorità, sf.
). de sanctis, 7-337: da questa grande creazione manzoniana nasce l'accordo
. b. croce, ii-1-142: da due secoli in qua, si sono
e se, sollecitati nuovamente i fedeli da forme conosciute nelle manifestazioni della vita quotidiana
. = voce dotta, deriv. da esteriore', cfr. fr. extériorité
metodo della scienza. = deriv. da esteriorizzare. esteriorizzare, tr. manifestare
i visceri], plasma grossamente organato da una povera idea differenziatrice, (tale sembrò
dalla sua naturai malinconia, ora esteriormente da tanti stimoli stuzzicata, fece impiccare tutti
e esteriormente esser come iob, circundato da simplicità di rettitudine e di amore di
di esse, poco guadagnerà, e da poi sentirà peggio. paleotti, l-n-
della morale;... credersi dispensato da essa, osservando esteriormente alcuni di que'
sinagoga medesima. = deriv. da esterminare. esterminante (part. pres
promette di farli uguali alli ateniesi. benvenuto da imola volgar., i-74: io
4-48: la quale [regina] da la naturale inconstanzia e mobilità di animo
calzavacca. pindemonte, 21-257: voi da me donna e robe, ove dai numi
: la gloriosa nazion alemanna, libera da servitù tanto crudele, grandemente compatendo la
del confine, bandire, scacciare '(da ex 'fuori 'e termìnus 1
stando egli con sì potente esercito assai da presso all'afflitta cittade, punto non
la società,... così facilmente da tutti si vuole esterminato. e.
voce dotta, lat. extermindtor -oris, da exterminàre 'scacciare'; cfr.
voce dotta, lat. exterminàtio -ónis, da exterminàre * scacciare '; cfr
l. bellini, ii-143: munizioni / da dare esterminevole battaglia. esterminio,
esso loro disaminate se il ricordo è da riuscire o no: e se fusse
riuscire o no: e se fusse da riuscire, ci pare che sarebbe d'acquistare
minacce atroci / l'aria ciascun feria da buon soldato, / e con grand'esterminio
e diminuzione. guicciardini, ii-283: da altra parte, molti considerando più sanamente
un'utile ingiustizia non può essere tollerata da quel legislatore che vuol chiudere tutte le
, 9-78: dove quello fu vietato da dio a'principi del paradiso terrestre,
del paradiso terrestre, e però mangiato da loro fu veleno d'esterminio, que-
rabbia, ferocia. s. caterina da siena, v-277: allora le dimonia con
è maculata. = deriv. da esterminare. esternaménte, avv. dall'
della strada, l'ansa era occupata da una vasta prateria sparsa di cespugli.
, neologismo dei legali, adottato anche da altri: manifestare, far conoscere la propria
governo; ed io ardisco credermi onorato da questo eccitamento, poiché deriva dalle generose
è fatta per tutti gli occhi. nascono da sottili gradazioni, da fuggevoli corrispondenze,
occhi. nascono da sottili gradazioni, da fuggevoli corrispondenze, da masse, da colori
sottili gradazioni, da fuggevoli corrispondenze, da masse, da colori, direi
da fuggevoli corrispondenze, da masse, da colori, direi quasi, modesti
abbiano a comparire ingrati, possa distorli da un pensiero che non potrebbe effettuarsi senza
v-i-66: non c'è... da meravigliarsi se sotto un tale regime le
esternare, manifestare, palesare '(da externus 'esteriore '). esternativo
nella concordanza o nella discordanza fra il concetto da noi esternato e il concetto da noi
concetto da noi esternato e il concetto da noi sentito di una cosa qualunque.
nuovo e sincero. = deriv. da esterno1. estèrno1 (ant. extèrno
allora per mezzo di certe funi maneggiate da gente che stava sulla sommità della voragine
solito male: ma mi pare cosa da niente. manzoni, pr. sp.
, precisamente al tocco, un rumore districarsi da tutti gli altri vaghi e lontani
che si ripercuote all'esterno in modo da essere visto o avvertito (uno stato
borghesi ove frequentava, le forme esterne da signorina, le quali in quella casa
2-251: non giudicar tanto gli altri da ciò che è il loro grado usuale
, 12-33: avevo la giubba aperta da ardito con le mostrine del genio;
inanimato è tutto ciò che è agitato da impulso esterno. baldi, 5-40: appendi
giambullari, 1-68: nel mondo celeste, da ogni esterna ingiuria inviolabilmente sicuro e di
-con riferimento a cause che sono mosse da fattori estranei al soggetto. l.
/ « costui molto studiò, dàgli da bere ». tasso, n-ii-75: sovvienimi
giovano poco, e la salute dipende da oggetti esterni contrari, e affatto diversi
esterni contrari, e affatto diversi, da più lieti accidenti. tenca, 1-152:
della vista; benché forse non sarebbe da tanto, se i sospiri dell'anima non
4-14: ma questo motore immateriale, che da noi si chiama intelletto o mente,
sue [dell'uomo] modificazioni determinate da uno o più agenti esterni. gioberti,
: la teoria dell'arte si libera da un grave giogo quando scuote da sé il
libera da un grave giogo quando scuote da sé il concetto della imitazione di una
, v-3-84: sapevo come i fantasmi da me venuti fossero più veri dei corpi
lor componimenti. cesarotti, i-43: da tutte queste osservazioni fluisce per necessaria conseguenza
noi determinassimo, dal fiesco o da campofregoso o altri di nazione genovese; sì
patria né di gente esterno / son io da te. di costanzo, 1-216:
esperienza che insegna essere ella sempre accompagnata da gravi disturbi di civili, ed esterne turbolenze
derivano dalla fisica generale del mondo e da una dialettica nostra, di che il
aria esterna è poco o molto infetta da qualche elemento despotico. arici, i-147:
è capitato tante volte di scorrere articoli scritti da gente non solo ignorantissima del mestiere,
, lat. externus * esteriore '(da extèrus). estèrno2, sm
cecchi, 5-524: con un effetto da paravento giapponese, qualche ciuffo di foglie
segreto e del governo. -dalvesterno: da fuori. - anche al figur.
, perché si possa formare un diritto giudizio da questa parte da chi volesse divertirsi a
formare un diritto giudizio da questa parte da chi volesse divertirsi a formarlo. parini,
e fin anche dell'esterno della bellezza, da molti suoi concittadini. leopardi, i-95
cose, dici le forme procedere e sgombrare da l'interno de la materia, e
dire che per opera d'efficiente vengano da l'esterno, ma che quello le
esterno, ma che quello le riscuota da dentro? govoni, 2-23: perché non
-per estens. ciò che viene da paesi stranieri. levi, 1-126:
e si guardi altrettanto da'domestici quanto da gli esterni. segneri, ii-482: i
, non è poco che gli parlino da lontano ad uso di esterni. gli ecclesiastici
ad uso di esterni. gli ecclesiastici hanno da potersi accostare a lui senza tema,
collegio, cioè vi andavo a scuola da frascati tutte le mattine. piovene,
vero: la facciata di una bottega da ciabattino, una scaletta di pietra,
che prende posizione sull'area del campo da gioco più lontano dalla casa-base. -nella
straniero. manni, 1-8: da firenze, qual dalla metropoli della lingua
alfieri, i-83: introdotto io allora da esso in varie case, principalmente degli
: un corrispondente estero non si cava da una biblioteca di provincia così di punto in
in paesi esteri vivevano colle manifatture comperate da noi. alfieri, v-2-800: comunque
esteri dove ora non c'è niente da fare di utile ed egli « si svaluterebbe
parla invece dell'azione importante che c'è da esercitare nel ministero dell'intemo.
-fabbricato in paesi stranieri; proveniente da paesi stranieri (merci, prodotti, monete
sospesero temporariamente gli effetti, e neppure da un'introduzione sufficiente di granaglie estere.
* che sta di fuori deriv. da extra * fuori \ èstero2, sm
gusto e carattere e quella disposizione a far da sé e a bastarsi, imparando dagli
straniero. soffici, iv-135: seppi da lui ch'egli era italiano ma vissuto
anima. brancoli, 4-164: tornava da un soggiorno all'estero, invecchiato,
. exterus * esterno 'e da [re] ceptor 1 che riceve '
8-179: le grandi fioriture sono precedute da una generazione d'intensi traduttori (neoteroi,
futurismo (marinetti), comp. da estero e dal gr. cpixtoc 'amicizia
d'incoraggiamento. = deriv. da esterofilia. esteromanìa, sf.
. = voce dotta, comp. da estero e dal gr. p, av
), agg. atterrito, terrorizzato da un avvenimento imprevisto e spaventoso, da
da un avvenimento imprevisto e spaventoso, da un pericolo imminente, ecc.
talor si getta e si periglia / e da finestra e da sublime loco / l'
si periglia / e da finestra e da sublime loco / l'esterrefatta subito famiglia,
per darvi un esempio solo di molte voci da lui felicemente introdotte) 0 esterrefatta »
sorelle / si levan con gran fretta da sedere, / e con timido piè
preste / mani della natura esterrefatta / da quella materiaccia contrafatta. monti, x-2-238
(lo sguardo); che nasce da una profonda paura, da un atroce
che nasce da una profonda paura, da un atroce sgomento (un'emozione)
volto, lo sguardo); che nasce da profonda meraviglia, da intenso turbamento (
; che nasce da profonda meraviglia, da intenso turbamento (uno stato d'animo
del linguaggio della figlia, e messo da parte il giornale, girato il viso barbuto
di assenza. = deriv. da esterrefatto. estèrrito, agg.
nella civiltà di roma; è un fatto da non stupirsene.
scuopre che tutte le lingue colte, da principio hanno avuto e adoperato estesamente la
ornai più estesamente farà menzione. zanohi da strada [s. gregorio magno volgar
algarotti, 2-78: il vero filosofo ha da rassomigliar a quei savi principi che amano
campo, gode delle sue proprietà, ha da conservar le sue provisioni: onde ha
colla città un'estesissima infilata di palazzoni da una banda. manzoni, pr. sp
sp., 1 (8): da qui la vista spazia per prospetti più
regione (una giurisdizione). da porto, 1-179: sono poscia per lo
. di esse, altre si reggono da se stesse in modo di picciole repubbliche
di picciole repubbliche, altre sono possedute da particolari gentiluomini, i quali vi esercitano
usi vari estesissimi di questo prezioso istrumentino da tasca. 3. figur.
gli uomini coi loro divertimenti festivi erano da una parte. -anche di
. bicchierai, 190: trovavasi afflitto da oscuro dolore esteso dal confine del torace
li religiosi, sono ancora tutti guasti da questa bruca, 4 idest 'dal
vale a dire d'un terzo di grado da levante a ponente. -ant.
esteso, egli avrebbe forse potuto cavare fin da allora qualche cosa da me, con
potuto cavare fin da allora qualche cosa da me, con la potentissima molla dell'
= formazione dialettale per stesso (da iste + ipsum). èst
ubriaco a montefiascone per aver tanto trincato da quelle botti dove era scritto 4 est
sedici anni, di andare a scuola da lei. soffici, v-1-203: questa tiritera
maschera funebre. 3. chi trae da un'accurata e raffinata educazione del gusto
, creatura superumana britannica o italica, da una delle cui fasi preziose trae nome
. papini, 6-266: una bella morte da esteti, in una villa di fiesole
, percepisco ': col significato desunto da estetica; ma cfr. fr. esthète
che tratta del 4 bello ', detta da alcuni 4 callologia meno propriamente, ma
grumo centrale di una estetica empirica, da praticone, e frettolosamente scritta. 2
306: oh v'assicuro io che da quell'istante e per parecchio tempo
di ricorrere all'estetica ed ai lumicini da notte per mantenersi in vigilante ardore,
a morire? l'avrei tratta fuori da un pezzo, accuratamente... oh
macchina e posate lì secondo un'estetica da bambino o da fabbricator di presepi
secondo un'estetica da bambino o da fabbricator di presepi. pea, 5-50:
solennità al luogo, voluto così ordinato da me a sola estetica di giardinaggio civile
di sentire '): termine introdotto da alexander gottlieb baumgarten (1714-1762) nel
, signorie). = deriv. da estetico. esteticità, sf. carattere
sviluppo ontogenetico. = deriv. da estetico. estètico, agg.
il rispetto col quale i germani già da gran tempo nelle lor selve onoravano le
; e potevano quindi esser considerati anche da un lato puramente estetico. gioberti, iii-i
e logico ad un tempo; poiché da un lato essa precedette gli altri popoli
oriente, esponiamo alcune idee estetiche suggeriteci da ovvie riflessioni sul genio attuale, e sugli
son cattive abitudini che mi rimasero appiccicate da certi contatti, di lettura s'intende,
: i° il piacere che a noi viene da un cotal senso non tanto razionale quanto
del conte ugolino rimpariamo a mente sin da fanciulli, e lo diciamo bello sulla
a scopo estetico, sperandone una carriera da genio. 6. che nasce dalla
gli estetici del periodo romantico è preso da un forte sentimento di trovarsi, mercé
punto proprio dell'indagine, e come da fiduciosa speranza di prossima verità.
esteticume ». = deriv. da estetico, col sufi, spreg. -urne
, scuola artistica e letteraria che muove da millais, hunt, rossetti, morris,
poeta abruzzese mi pareva bello, liberato da ogni estetismo. piovene, 5-99: ho
le tradizioni. = deriv. da estetico; cfr. fr. esthétisme (
di bellezza. = deriv. da estetica. estetistico, agg.
ed estetistica. = deriv. da estetismo. estetizzaménto, sm. disus
relazioni sociali. = deriv. da estetizzare. estetizzante (part. pres
pare che sia diventato di moda, da qualche tempo, da parte di letterati
diventato di moda, da qualche tempo, da parte di letterati estetizzanti, o di
cultura, e d'una cultura presa da una ribellione estetizzante e dannunziana alla democrazia
. b. croce, ii-10-87: da giovane, io coltivai questo pensiero che
suoi disagi. = deriv. da estetico. estetologia, sf.
= voce dotta, comp. da estetica] e dal gr. xóyoc,
detto comune. = deverb. da estimare. estimàbile, agg.
. che si può stimare, da tenere nel dovuto conto. d
= voce dotta, lat. aestimàbìlis, da aestimàre * stimare '. estimale,
è nulla drento. = deriv. da estimare. estimare (ant.
di montieri, v-54-233: quelli sì debiano da inde ad vili die avere extimato quel
lagene di vino, avendone tutti mangiato da ivi a venti dì, ne fece trecento
fare il computo, calcolare. andrea da barberino, 1-86: « perché andate voi
estimari. = deriv. da estimare. estimativa, sf. ant
tanto bello, quanto alcuna cosa mai da me veduta. castiglione, 270:
trova in ogni momento sopra di ciò ingannata da quel che presupponeva.
-amore estimativo: che procede da estimazione, da esatta valutatone dell'oggetto
estimativo: che procede da estimazione, da esatta valutatone dell'oggetto amato (contrapposto
regolato amore. = deriv. da estimare. estimato (part. pass
duoi primi del concilio ed estimati / da popol giusti e d'onorato nome /
tutt'uno con la nuova religione estimata da essi superstizione. 2. apprezzato,
italiana, i-541: se alcuno soldato da cavallo volesse consignare cavallo di minore stima
voce dotta, lat. aestimàtor -òris, da aestimàre 'stimare '. estimatòrio
famiglia. cattaneo, iii-4-78: solo da sé, e a forza di fatti e
ordini, il primo dei quali sarebbe da denominare di estimazione, e il secondo
l'estimazione di un uomo non comincia da esso, difficilmente comincerà ella altronde: e
di battere in ritirata per non passare da seduttore presso colui che gli era stato
dreux, città sedici leghe solamente discosta da parigi, la quale per il sito
voce dotta, lat. aestimàtió -onis, da aestimàre * stimare '. èstimo1
case con la parte del terreno dirinpetto da tortora per l'estimo che fuoro stimate,
compagno, mancanti, come è ben da credersi, della pratica necessaria, vi
rendita prediale, che sovente si desume da antiche e ineguali valutazioni. einaudi, 1-488
mai vi pose estimo. s. bernardino da siena, i-301: co'non giustamente
di molto in europa, e che risulta da un estimo generale che ne fanno le
quelli beni che... avessino acquistati da alcuna persona, sotto nome e posta
detto contado. = deverb. da estimare. èstimo2, agg.
volgar., i-380: li instrumenti ancora da purgar le candele, e dopo saranno
le candele, e dopo saranno purgate da estinguere, siano fatti d'oro purissimo
fatto grandissimo danno e consumati molti edifici da tutte le parti, fu finalmente per ordine
divina invenzione è superiore alle altre et ha da sé alcuni lumi e proprietà particulari che
pronom. pallavicino, 7-129: molestato da una perpetua sete, la qual
donna essendo amante del proprio marito e da quello amata, a tutte l'ore quelli
che tenea mia voglia incesa, / è da gieloso nimbo in tutto estinto. s
mie vive speranze ha tutte estinto. da porto, 1-354: già era giunta l'
: per li 60 [scudi] arete da fare con la communità o col capitolo
davila, 275: veniva a distruggere da se stesso il suo primo ed antico
li fosse risposto ed egli fosse lasciato dibatter da sé solo, perché così il fuoco
barilli, 2-146: il bombardamento cessò da ogni lato, la fucileria andò estinguendosi del
, 175: questo infelice fine, lacrimato da quanti uomini il videno, ebbe il
destinato che la progenie sua, travagliata da infiniti casi e privata finalmente di sì
estinguere una calunnia a qualcuno: liberarlo da essa. ariosto, 4-50: [
, v-3-331: per il poeta, divorato da un bisogno metafisico non estinguibile, ogni
voce dotta, lat. tardo extinguibìlis, da exstinguère 'spegnere '. estinguiménto
. botta, 4-1078: che le rinunzie da farsi da qualunque persona che volesse professare
, 4-1078: che le rinunzie da farsi da qualunque persona che volesse professare in qualunque
acqua dell'orzo. = deriv. da estinto. estinto (part
la bella verdura in voi dipinta / da freddo resti o da gran caldo estinta,
voi dipinta / da freddo resti o da gran caldo estinta, / ma sempre sia
la russia ebbe una colonia gesuitica, da cui rinacque l'ordine estinto. fogazzaro
cui ogni luce d'intelletto era estinta da un pezzo. -appagato, soddisfatto (
. foscolo, xvii-156: co'mesi da te riscossi di agosto, settembre spirante
con noi. carducci, 197: noi da gl'indignati ozi riscuote / noi tosche
.. / che quest'ossa, da voi amate un tempo / e amate,
/ abbian con opra pia la sepoltura / da le man vostre; a me fie
annunzio, iv-1-24: pareva come quando da molti fiori estinti, de'quali ciascuno
= voce dotta, lat. exstinctor -óris da exstinctus, part. pass, di
sarpi, i-78: molte cose furono trattate da questi due principi... le
dar del bugiardo a un breve accettato da tutta la chiesa? periodici popolari,
, dell'applicabilità della pena già irrogata da una condanna definitiva (dovuta a fatti
di sei. sarpi, iii-201: da una parte trattavano di aver sovvenzione dalle
dotta, lat. tardo exstinctio -ónis, da exstinctus, part. pass,
, agg. medie. ant. affetto da estiomene, canceroso.
generale, dello scritto, resulta da parole e frasi isolate, piene, è
colti vata ridotto, è da fare estirpamento de'tronchi e delle
esasperanti subite e contraddittorie e fintamente create da noi, bisognerà opporre a ogni compiacenza
sempre la coscienzia sia pura. guido da pisa, 1-217: prima si conviene
tua, e poni delli arbori buoni da fare frutto. equicola, 59: o
svellere, sradicare '(comp. da ex 'da'e stirps 'radice').
5-335: il sangue... sgorgò da un dente estirpato dal teschio un secolo
popolo estirpato. anguillara, 6-166: da ragionar materia al mondo offerse / l'
sangue, d'altronde già quasi estirpati da una educazione scientifica del cervello fisico.
cervello fisico. -allontanato bruscamente (da una consuetudine). papini, 20-607
e fu estirpatore de gli eretici. benvenuto da imola volgar., ii-450: non
bene morale). s. caterina da siena, v-249: ciascuno correrà alla
effetto quello che desiderate. s. bernardino da siena, iii-48: ai nostri di
3. sm. agric. attrezzo composto da una traversa in cui sono inserite braccia
-oris (s. agostino), da exstirpàre * sradicare estirpatura, sf
dai cespugli. = deriv. da estirpare. estirpazióne, sf. l'
-snis (columella), deriv. da exstirpàre * sradicare '. estispicina,
dotta, lat. extispicium (comp. da exta * viscere 'e dal tema
, lat. extispex -ìcis, comp. da exta * interiora 'e spedo *
i-462: questo ancora del sacrificato tauro da alcide per la morte di caco,
sotto per lo troppo freddo; e da quello cerchio poi è un altro cerchio
avv. come avviene nell'estate; da estate. savinio, 397: il
2). = deriv. da estivare. estivante (part.
passar testate in luogo o regione differente da quella in cui si vive nelle altre
in europa. = deriv. da estivo. estivazióne, sf.
consistente nel tenere le uova del baco da seta appena deposte a una temperatura di
la qualità. = deriv. da estivare. estività, sf.
me stessi. = deriv. da estivo. estivo, agg. dell'
aria impressa di vapori accensi / e ripercossa da l'estiva face, / e quel
dell'occidente; l'aria era imbalsamata da mille fragranze estive; una nebbia sottile
, e delle grandi mattine, tanto lontano da quella russia in cui la morte li
febbre malarica, terzana maligna. bartolomeo da s. c., 235: avvegnaché
a colori aerei, cappellini e pamele da bagnanti, una selva di piume, di
. che è vestito con abiti leggeri, da estate. pavese, 9-13: quando
, dall'aspetto cittadino, capitato qui da sassari o da cagliari per commerci,
cittadino, capitato qui da sassari o da cagliari per commerci, con una borsa
un incredibile cinese che, in spolverina da viaggio, gira sovraccarico di collane.
dal lat. aestivus * estivo ', da aestùs -ùs 1 calore '.
si annuncia che una casa è da affittare; cartello che reca questa
= dal lat. est locanda * è da affittare '. ésto1, agg
a persone, cose o idee da poco nominate o che si nomineranno
più gente; /... da mia parte fapresente, / e sì le
e i faggi d'esta valle / odan da la mia bocca altro che pianto.
gran campione, è come pria / circuito da vermi e da colùbri? / sai
è come pria / circuito da vermi e da colùbri? / sai come si arrabatta
esti due è più degno d'avere / da la sua donna ciò che ne disia
mi sento in tanto grado / che da morte o da te fugire i'possa,
in tanto grado / che da morte o da te fugire i'possa, / se
sempre impoverisco, / né virtù adisco da contarlo in verso. = dal
di demoniaco. = deriv. da estollere. estòllere (estògliere)
al figur. cornazano, lvi-33: da poiché l'amorosa alta fortuna / il
fortezza, e come amor disciolse / da viltà il core, e a tanto ardir
estolli / in favor d'un amico colà da i sette colli. alfieri, 80
contrate. -figur. allontanarsi (da una strada, ecc.).
). marino, vii-263: spesso da monte a valle a piombo, o di
aumentare (una speranza). zanobi da strada [s. gregorio magno volgar.
in alto '(comp. da ex che indica movimento dal basso verso l'
, al suo parvente. = da stoltamente, col pref. e-intensivo.
de jennaro, 107: qual peregrin da sentier dritto extolto, / attento guarda
. - anche assol. bartolomeo da s. c., 96: avealo
per mezzo di ministri aspri, danari assai da molti cittadini. caro, 12-iii-16:
tante cabale per estorcere una sentenza favorevole da codesto consiglio, che ne sta in oggi
fare impunemente, nessuna azione, che da essi possa non solo pretendersi con un
fatta violenza nelle rinunzie delle sue abbadie da lui estorte per forza. i. nelli
il grande, il quale vuol estorcer da lui l'attestato dell'adulterio della czarina innocente
bisogno che tornasse un clotario a liberarla da quei castighi che essi chiamano * lettres
i-24: li primi quattro sonetti furono da me composti per la morte di una che
una che non solo estorse questi sonetti da me, ma le lacrime universalmente dagli
fuori, cavar fuori (un oggetto da un luogo, dal fuoco, ecc
contorcitore delle leggi. = deriv. da estorcere. estorsióne (ant. extorsióne
. se sono macolati... da estorsioni sì di ruberie, e di guerre
che nocte e dì pensava come dinanzi da li ochii levar se la potesse. guicciardini
mirava contro massena, per le estorsioni da lui fatte, come dicevano, in
non ha avuto ori gine da disobidienza de'sudditi, ma da abuso di
gine da disobidienza de'sudditi, ma da abuso di potestà nelli prelati. si
. mediev. extorsio -onis, derivato da extortus, part. pass, di extorquère
, o vagante nei boschi, respinto da ogni tetto soccorrevole, senza parenti,
profugo, bandito '(comp. da ex-'fuori 'e torris, della stessa
. ant. eccettuare, escludere (da una norma o legge generale).
cadere, non volendo questa estòrre da quella legge, chiusa la larga mano,
cavar fuori '(comp. da ex indicante moto da luogo e tollère *
(comp. da ex indicante moto da luogo e tollère * sollevare,
rappresentanti. = deriv. da estorsione. estortaménte, avv.
europeo senato, che, animati più da forza di non estorte divizie, che
forza di non estorte divizie, che da soccorsi d'una pietà collegata, contra l'
contadini. -figur. strappato o dettato da un dolore o da un sentimento
o dettato da un dolore o da un sentimento incontenibile (parole, espressioni,
; oltre, al di là; fuori da. tansillo, 7: se
, esteriormente. campailla, 1-2-80: da l'alto suo primo essere, con
dio, / per creazione usciste voi da lui, / da lui portando il santo
creazione usciste voi da lui, / da lui portando il santo amor natio.
fuori, all'esterno ') e da carcere (v.). estraconiugale
dal lat. extradére, comp. da ex 4 fuori 'e tradère 4 consegnare
relativi fenomeni. = deriv. da estro2. estradizióne, sf. dir
stato [estradizione passiva) o riceve da questo consegnata (estradizione attiva) una
panzini, iv-235: l'estradizione risulta da accordi diplomatici e da convenzioni internazionali.
l'estradizione risulta da accordi diplomatici e da convenzioni internazionali. = voce dotta,
(nel 1763): comp. da extra 4 fuori 'e traditio -onis 4
estradosso. = deriv. da estradosso; cfr. fr. extradossé (
. extra 4 fuori ') e da dosso; cfr. fr. extrados (
sm. disus. chi esporta fuori da uno stato una merce. - in
= voce dotta, comp. da estragone] e dal sufi, -olo
= voce dotta, deriv. da estro2. estrale ^ ale, v
fuori, all'esterno ') e da lirico (v.). estraméttere
allontanare, espellere. bianco da siena, 112: in essa divina bontade
era che quel coscritto con la faccia da bambino che apparisse assente; e la sua
in tal tempo, non aver nulla da dirsi? ne incolpava il figlio, arrabbiandosi
-condizione psicologica di sdoppiamento, di dissociazione da se stesso. moravia, xiii-74:
. = voce dotta, deriv. da estraneo; cfr. fr. extranéité
di gente estranee, e esser oppressa da ogni verso. ariosto, 31-19: la
fronda, o fiore, / che da sanguigno umore / vita non prenda?
cuoco, 1-204: una corte che da oggi in avanti riguarda la nazione come
consumino tutte le sue fatiche. benvenuto da imola volgar., ii-369: nerone non
le cose poi che allora avevan sentite da quella bocca, erano bensì odiose a'loro
v-1-216: il cadavere è ormai separato da me, è chiuso, è solo
coraggio. 2. non legato da vincoli di sangue né da alcun altro
. non legato da vincoli di sangue né da alcun altro vincolo o rapporto di amicizia
presso persone a cui si è legati da intimi vincoli di parentela o in luoghi
persona a cui non si è legati da vincoli affettivi o da rapporti di interesse;
si è legati da vincoli affettivi o da rapporti di interesse; chi non fa
ammazzarlo o di lasciarli l'imperio meritato da lui, allora che augusto avesse voluto e
campo di aprirsi la porta di strada da chi è dentro, e facilmente introdursi l'
suo letto, d'un sonno tanto profondo da non avvertire che un estraneo era penetrato
e, di virtute estrana, / da sé dispoglia l'abito gentile. maconi,
vizio sia al salvar sano. benvenuto da imola volgar., ii-60: tanto era
, non è bisognosa d'accattar notizie da estranee scienze, come la filosofia o
interesse, il cuore dovrebbe essere sgombro da ogni desiderio che il quadrato dell'ipotenusa
: - non me lo sono fatto io da me, questo corpo. -m'è
, questo corpo. -m'è venuto da uno che sentii sempre estraneo a me.
sostanzialmente erano estranei, e traevano origine da principi indipendenti. baldini, 6-216: nella
buona qualità, come se le avesse comperate da poco. 5. in senso generico
pea, 7-212: potevano affiorare, già da quei primi momenti, propositi magari incostanti
la vendetta. verga, 2-272: da quel momento divenne tutt'a un tratto completamente
iv- 2-673: egli s'era levato da quel letto come dal letto d'una
sembri estraneo al soggetto, pur nasce felicemente da quello, quantunque ciò non si scorga
per noi, e quello di seccatore da dividersi con l'anonimo sullodato, per
ella [la pietra], o da quantunque massima forza altrui, o a
al suo luogo. redi, 16-iv-34: da alcuni mesi in qua io ho osservato
corpo estraneo, e liberò il cavaliere da quell'incomodo. tommaseo, 1-414:
ad aumentare sempre più: sembrava provenisse da una fonte più lontana che quella delle musiche
mano agitata e convulsa, mossa come da una forza estranea alla mia volontà,
nostro male ora per ora, dipende da noi, non da forze estranee, imponderabili
ora, dipende da noi, non da forze estranee, imponderabili, davanti alle
landolfi, 8-182: ella era già angustiata da certe pratiche difficoltà, estranee alla nostra
cieche, o sorretta e via via raddrizzata da forze estranee, ma si dimostrava opera
3-14: l'oggetto, quasi, da fuori passa dentro al pensiero: non
estranea e odiosa come il sonno imposto da un ladro alla sua vittima con un
esterno, estraneo ', deriv. da extra 'fuori '. estrànghelo,
, deriv. dal siriaco (comp. da star * scrittura 'e ingii *
. estrànghelo ed extranghéla (registr. da littré); ingl. estrangelo ed estrànghelo
di un mondo risibile, e lontano da lei mi ritrovavo intatto e meglio esperto
allora una realtà continuativa e collettiva, da cui non si poteva estraniarsi. baldini
dal proprio ambiente. 3. ritirarsi da un'attività; non partecipare o smettere
, anche la tristezza di tutto ciò da cui credeva di essersi estraniato per viltà,
d'origine culturale. = deriv. da estraneo. estraniato (part. pass
concepire una filosofia affatto diversa ed estraniata da quelle apparse finora nel corso della storia
estraneo alla realtà, il sentirsi dissociato da se stesso e dal mondo; alienazione
e irrealtà. = deriv. da estraniare. estranio, estrano,
il prossimo soccorso [al delitto] sia da punire ugualmente che il delitto;
o di una situazione. francesco da barberino, i-164: voglioti dir partita /
tu t'acconci a volerli servare. benvenuto da imola volgar., i-27: edili
la indegnità di pregare di esserne proveduto da altri che la indegnità di provedeme con
dotata di pieni poteri). benvenuto da imola volgar., i-146: però che
causa intervengano altri giudici destinandogli sua maestà da altri magistrati ordinari ovvero estraordinari.
famigli, due estraordinari, uno aggiustatore, da eleggersi dal magistrato istesso...
estraordinario. sarpi, iii-103: esenti da ogni imposi zione ordinaria ed
abbiano potuto farsi, è oggidì oppresso da decime e da sovvenzioni estraordinarie. leggi
farsi, è oggidì oppresso da decime e da sovvenzioni estraordinarie. leggi di toscana,
di lezioni distinto e su diverso argomento da quello tenuto da professore ordinario.
e su diverso argomento da quello tenuto da professore ordinario. redi, 16-viii-200
, non consueto '(comp. da extra 1 fuori 'e ordinàrius 'ordinario
, pitor sublime. = deriv. da strapazzare con e intensivo; cfr. fr
i frumenti estratti / certi ingordi campion ladri da fune, / degni d'aver,
vi aveva un gran palazzo, da dove si era estratto l'apollo di belvedere
dal pref. estra-con valore accrescitivo e da arricchire (v.). estrarre
; espellere; far uscire una persona da un luogo; escludere, respingere.
di comandare che quella disonorata fosse estratta da quel luogo, affine ch'egli col
a cercare nelle viscere della terra, da dove, si attingono coi secchi,
, 5-68: esistono nella provincia cave da cui si estraggono blocchi tufacei, si
* xenna da cui estraggono il sugo per colorirsi le unghie
a fabbricare il vetro e ad estrarre da certe conchiglie la porpora. baldini,
per quanto m'abbiano cincischiata la gengiva da ogni lato; ma un opportuno taglio
di essi: e s'avessero ad estraggeme da quella parte, che secondo l'occasione
prima il bisogno particolare di chi averà da concedergli. serdonati, 9-154: il
. parata, 31: fu loro da principio conceduto il potere sopra i beni
permesse e non dannabili, quelle che da altri erano condannate per empie e superstiziose;
costume albanese... estraggono la fortuna da un mazzo di carte da giuoco.
la fortuna da un mazzo di carte da giuoco. levi, 2-348: c'erano
capo e far la scelta, estraendòli da qualsivoglia religione o stato di persone.
persone. alfieri, 1-1040: se da un'aristocrazia si dovesse estrarre un re
di libri, di autori. guido da pisa, 2-4: tutte le storie d'
: fu preso ordine che nelle materie da trattarsi per decidere ponti di dottrina fossero
contrari alla fede ortodossa, e dati da studiare e censurare alli teologi. redi
al mio ditirambo deh'arianna inferma, da chi esse copie mi sono state date
sbadigliando sui libri logori per l'uso da cui tentavano di estrarre poche ordinate formule
, i-456: giustamente doverà essere scusata da voi la tardanza mia, se voi voleste
bellezza più compita, l'eroica, e da questa un'altra ancora più compita la
celestiale. p. verri, i-48: da un altro canto, v'è la
se stesse,... né da esse estratto l'identico. orioni, i-2
5-422: chi altri è amata come me da persona tanto importante che dispone della vita
sapeva come; la quale intanto estrasse da zalda un ridere amaro.
— intuire, desumere, arguire da certi segni (una cognizione, una
una cognizione, una notizia); dedurre da determinate premesse (una conclusione);
esattezza e rapidità. -stralciare (da un conto). carducci, ii-4-201
extrahére 1 tirar fuori '(comp. da ex 1 da, fuori 'e
'(comp. da ex 1 da, fuori 'e irahère 'trarre '
3. chim. che è estratto da vegetali (un'essenza). 0
il quale con destrezza e pian piano da i medici fu tratto fuori. galileo,
, 1-72: verdognoli, come estratti da una melma marina, sorridenti d'un
dalle viscere de'cristiani, saranno saccheggiate da voi. moneti, 12: come
li curava con certi intrugli, estratti da erbe speciali. 4. tirato a
medesimo. guadagnoli, 1-ii-146: se da quell'urna che le sorti move / esce
che annotava i numeri, il suo da fare ce l'aveva. serao, i-119
più degne li più importanti capi, da molti illustri scrittori estratti al numero di venti-
dei pensieri filosofici e belli; estratti da me con diligenza da tutte le sue opere
belli; estratti da me con diligenza da tutte le sue opere. carducci,
monte il quale era solitario e estratto da ogni conversazione; e in su quel
distillazione, per evaporazione, ecc.) da altre sostanze. buonarroti il
, ha per ven- tidue anni, da che è reina, atteso a distillar il
nel suo essa non poteva venire che da un'azione che fosse, per così dire
, elenco. bembo, ii-22: da ciascuno di voi voglio uno estratto,
ricevuto l'estratto delle molte lettere scritte da parigi. fagiuoli, 3-1-27: si trasse
: si trasse in un balen colui da lato / un libro che pareva un calepino
in un foglio di carta si scrive, da una parte l'estratto d'ogni lettera
3. dir. riproduzione, eseguita da un funzionario a ciò autorizzato, delle
in quel libro. = deriv. da estratto1. estrattóre, agg. e
6-347: le polizze solite a farsi da quelli che si avvicinano con grascie a'confini
corpus juris canonici, aggiunta nel 1500 da giovanni chappuis, e costituita da due
1500 da giovanni chappuis, e costituita da due raccolte di decretali estravaganti (estravaganti
mediev. extravàgans -antis (comp. da extra * fuori 'e dal part.
il viceré], a'venti, da napoli per andare alla volta dello stato
bizza o parola, tuttavia, corre da state a verno il disdicevole fremito,
i maschi. = deriv. da estravagante. estravagazióne, sf.
, iii-181: questo dolore forse proviene da una notabile estravasione che si è formata
versamento in fuori '(comp. da extra * fuori 'e vas vasis '
panzini, ìii-181: questo dolore forse proviene da una notabile estravasione che si è formata
il trapano. = deriv. da estravasare. estravèrtere e deriv.,
sf. l'estrarre; atto con cui da un luogo si cava fuori una cosa
per estrazione de le sustanzie occulte illuminate da la formalità ideale. 2.
, meccanico o chimico, con cui da una sostanza si ricavano uno o più degli
estrazioni di denaro per 10 stato ecclesiastico da dieci ducati in su. magalotti,
per l'appunto i cinque numeri giocati da stefanino, che quando li vide l'
primo '. non dico che sieno parole da disapprovarsi affatto. gli antichi usavano piuttosto
, v-3-36: il contingente annuo fornito da questi giovani dovrebb'essere dato tutto alla
. magalotti, 1-235: venendo egli da sì oscuri natali, e così mal
, d'estrazione piemontese, ma stabilita da cent'anni in roma, ove esercitava di
. extractió -6nis * estrazione '(da extractus, part. pass, di extrahère
una funzione. = deriv. da estremoa. estremaménte, avv.
fra me a minutamente osservarmi come affetto da una particolare sorta di morbo dal quale
mostrandola tutta rivolta ad oggetti estremamente lontani da quelli che cerca il raziocinio, cioè
garzoni, 1-512: i pupilli vengono ingannati da tuttori,... o gli
estremo). = deriv. da estremare. estremare, tr.
. 2). = deriv. da estremò1. estremato (part. pass
b. croce, iv-12-72; anche da noi vi sono partiti agitati o irrequieti
sono partiti agitati o irrequieti; anche da noi è molto diffuso e si diffonde
cose visibili. = deriv. da estremo1-, cfr. fr. extrémisme (
in genere, sia dai comunisti o da socialisti per indicare chi, all'interno
divenire rivoluzionario. = deriv. da estremo *; cfr. fr. extrémiste
nel mezzo, è necessità che oscilli da un'estremità all'altra. manzoni,
corpo centrale basso e lungo; tanto da far pensare a due giraffe. -figur
una seconda fazione, che s'intitola da sé dei novatori. -regione molto
si ritirarono lungo la estremità del danubbio da la parte di tramontana. denina, iii-192
medesima terra, quasi adomata e circondata da alcuni cingoli, de'quali due massimamente fra
eguali, e lascio la terza parte da basso diritta a piombo, a
beccaria, ii-195: comunemente le braccia da panno e da seta sono fatte in
ii-195: comunemente le braccia da panno e da seta sono fatte in una forma assai