a sfrenati giochi, è come contenuto da un regolamento. luzi, 41: il
vigilia e non dormisse. -distogliere da una determinata condizione o situazione.
[astrologia e cosmografia]... da molti è cerca, da pochi conosciuta
.. da molti è cerca, da pochi conosciuta, e da pochissimi sino
è cerca, da pochi conosciuta, e da pochissimi sino ad oggi eccitata e recata
b e si trasporti nel diametro c e da f in i, e similmente si
chi vorrà degna di commendazione reputar cosa da cui effetti si derivano così rei?
recipr. sarpi, vi-1-10: da ambidue fu portata la nuova di
'spingere fuori ', comp. da ex- * fuori 'e citare, frequentativo
la chiesa, excito e promosso ancora da la importunità di molti baroni e gentiluomini
una coorte di arcieri, quali, eccitati da nigrino tribuno e favorite dal popolo,
fortemente illuminato, le donne in vestito da sera, spiritose, eccitate, parlando
più nella pelle. -che muove da eccitazione, che esprime eccitazione, turbamento
altri raschi esasperanti. una voce italiana, da tunisi. lesse eccitata un bollettino,
429: il frate, ardentemente eccitato da queste esortazioni, procurò d'avere una lettera
quel momento il magnanimo guerriero, eccitato da nobili pensieri, abbandonare la delicata mano della
delicata mano della sua donna, e da lei alquanto allontanarsi. d'annunzio,
per nulla intimidito, anzi eccitato maggiormente da quello sguardo e senza stornare gli occhi
capra ». 5. animato da una passione, da un'emozione;
5. animato da una passione, da un'emozione; reso più sensibile (
capponi, i-192: pareva che ognuno da sé facesse la parte sua, gli
4-233: il reno lo avevo veduto più da poeta,... la prima
marchi, ii-146: non si scompagnò mai da quello spirito che l'immaginazione eccitata e
: se i pontefici discemessono che fosse da fare, si facessono sacrifizii da umiliare l'
fosse da fare, si facessono sacrifizii da umiliare l'ira della dea eccitata per
: 11 perduto valore d'italia, da cotanto esemplo eccitato, cominciò largamente a
parini, giorno, iii-77: ella da i lumi / spande sopra di te quanto
scrittori comici; e il sentimento eccitato da questi è stato o gaio,
ora è una persecuzione manifesta eccitata principalmente da d. giovanni vives. compagnoni,
formato dalla unione degli uomini nella maniera da noi accennata, chiamavasi dai latini '
', la cui radicale desunta forse da più antica lingua significava radunanza eccitata,
comisso, 1-168: cataste di legna stagionata da cui s'espandeva intenso il sentore eccitato
caffè], 220: l'industria eccitata da una lodevole emulazione tutto avanza.
addormentati ingegni, quelle [virtù] da crudele obumbra- zione offuscate con la sua
tutta la terra. monti, 13-161: da questi di nettunno acri conforti / incoraggiate
incitamento, forte sollecitazione. domenico da montecchiello, 72: il quale angelo illumina
la creazione del linguaggio, essendo inseparabile da una infusione, o, vogliam dire
infusione, o, vogliam dire, da una eccitazione straordinaria d'idee riflessive,
del re sulla vostra proposta deve essere da me accolta piuttosto come eccitazione e conforto
giovane avvocato stava mettendo insieme una storia da poter raccontare, intorno a quella fucilata
singola: quando la corrente viene fornita da una eccitatrice accoppiata alla macchina sul medesimo
indipendente: quando la corrente viene presa da una sorgente diversa (e trova frequente
, ecc., assorbendo energia, passano da uno stato energetico a un altro {
* assemblea, adunanza ', deriv. da exxxéco * chiamare '. ecclèsia2 (
che è innascosa nella santa eccresia. andrea da barberino, 1-88: come questo è
ricevuti dagli apostoli e da'seniori e da tutta la ecclesia con grande gaudio.
ecclesia, o sia con altri, come da parlare audace. 3. iron
e l'entusiasmo vennero al fascismo non da questa o quella singola classe, ma da
da questa o quella singola classe, ma da uomini di tutte le classi e di
suo giudicio. = deriv. da ecclesiastico. ecclesiasticaménte, avv.
siasticismo dominante. = deriv. da ecclesiastico. ecclesiasticista, sm. (
stare sempre lontano. s. bernardino da siena, 997: fate che mai voi
la maggior parte non sono ecclesiastiche: da l'ecchiesiastiche dunque prenderanno i soggetti convenevoli
convenevoli per le corti ecclesiastiche, e da l'altre quelle ch'a l'altre converranno
d'egitto che dovessero li popoli ritrarre da questa usanza per censura ecclesiastica. boccaccio
di viterbo generale de'frati minori. da porto, 1-29: i viniziani primieramente
tradotte, per diversi paesi diffuse, da tante persone eziandio religiose ricevute, dovrebbe
censure, purgate, emendate e corrette da ministri di santa chiesa. manzoni,
103: prescrizioni ecclesiastiche venerate e tenute da tutti i cattolici, in francia e
ecclesiastica; l'esercizio di tale potere da parte dell'autorità ecclesiastica. sarpi
materie civili (specie sui reati commessi da un ecclesiastico, e su controversie di
, che ha competenza solo nelle materie da esso disciplinate, e le cui pronunce
per suo aiuto alle cose sacre. zanobi da strata [s. gregorio magno
, li aveva talmente corrucciati e concitati da provocare un'accusa d'eresia,.
: la corte di baviera è stata da lungo tempo fra le cattoliche della germania un'
è proprio di tale sovranità, che dipende da essa o è al suo servizio (
che tratta argomenti sacri, che muove da considerazioni e interessi esclusivamente religiosi o relativi
: per un pazzo... viene da gli scrittori ecclesiastici dipinto ancora quel giuliano
loro, per avere gli ufici. girolamo da siena, xxi-303: ama ch'el
/) - aiocotixós, deriv. da èxxxrjoia * chiesa '. ecclesiàstico2
lat. ecclèsiasticus [liber], usato da s. cipriano. cfr. isidoro
. si usa, seguito immediatamente da un nome o da un pronome (che
seguito immediatamente da un nome o da un pronome (che in questo caso
la presenza (ed è spesso accompagnato da avverbi o altre determinazioni di luogo)
, situazioni; si rafforza facendolo precedere da e, ma, quando', nella
ragionare eccoti un messo / il qual venia da papa leone. boiardo, 3-7-4:
a forza di solecismi pedestri, e da per tutto quella goffaggine ambiziosa, ch'
: appena queste terre sono diventate, da aride che erano, fertili, in virtù
già trasse un pesce a lassarsi cavalcar da un omo per mezzo il procelloso mare
di ricevermi. 5. seguito da una proposizione dichiarativa (esplicita, spesso
proposizione dichiarativa (esplicita, spesso introdotta da che, o implicita) serve a
/ ecco il sereno / rompe là da ponente, alla montagna; / sgombrasi la
per ridurre in un deserto la terra e da essa dispergere i peccatori.
gieru- salem si scorge, / ecco da mille voci unitamente / gie- rusalemme salutar
si sente. bruno, 3-60: quivi da la forma del sito, considerando dove
più o meno di vintidui passi discosti da onde eravamo partiti. f. negri
bastano pochi stocchi d'erbaspada / penduli da un ciglione / sul delirio del mare
7. con valore rafforzativo, seguito da un complemento di luogo (proprio o
luogo (proprio o figur.) o da un complemento in funzione predicativa (ed
in iesu, qua in campo accompagnati da moltitudine d'angeli per combattere con li
paradiso, e per cagion loro eccoci da capo coi tumulti. de amicis, i-n
207-58: per cercar terra et mar da tutti lidi, / chi può saver
il popolo tuo. s. caterina da siena, v-n: volendo possedere le
donna, ché mi sarei confessata da lei, sì spiritai mi pareva! e
sarebbe fatto sentire! = comp. da e e come con raddoppiamento sintattico.
4 fuori 'e ^ xóvspooi? (da xóvspog 4 cartilagine '). eccopròtico
nudo della colonna od altra parte da cui sporge. = voce dotta
4 il portar fuori '(da èx-4 fuori 'e < pépo> 4 porto
lo più seguito da compì, introdotto da in o di). -anche: ornare
petrarca volgar., ii-30: da lui fu di buona e perfetta dottrina
. foscolo, xv-108: tante commedie da me vedute doveano erudirmi nell'arte comica
l'esperienza -né sono più in età da imparare. cardarelli, 3-82: tutto
le sue sentirono unghie fatali, / da quando ei l'abile man giovinetta /
quando ei l'abile man giovinetta / da l'elemosine ne la cassetta / imberbe chierico
dotta, lat. erudire, comp. da ex e rudis * rozzo propriamente
coniata nel sec. xx, deriv. da erudito. erudito (part.
, colto (per lo più seguito da un compì, introdotto da in o di
più seguito da un compì, introdotto da in o di). -anche:
figlia preservar, che toma / doman da i chiostri, ove il sermon d'italia
di chi ascolta ed impara mille ottime cose da un uomo eruditissimo. de sanctis,
boriosa dottrina. rosa, 45: da certi eruditi animalacci / giornalmente alle tenebre
erano que'seggioloni... occupati da sei polpettoni eruditi. soffici, v-2-21:
ha favorito scrivermi sulle mie tragedie, da me ricevuta ieri dì quattro corrente,
: dotti ardimenti ed eruditi affanni / da far ben mille volte al tempo scorno.
romanità, e furono probabilmente anche eseguiti da maestranze africane importate. 5.
importate. 5. che è costituito da persone dotte, sapienti, da studiosi
costituito da persone dotte, sapienti, da studiosi (una scuola, un'adunanza,
, ecc.). -anche: composto da opere a carattere dottrinale, scientifico,
voce dotta, lat. éruditor -oris (da grudire 1 ammaestrare ').
opere smisurate. = deriv. da erudizione. erudiziéne, sf.
in ampiezza (ma che appare costituito da pure nozioni non elaborate, non meditate)
, specializzata (per lo più seguito da compì, introdotto da in o di
lo più seguito da compì, introdotto da in o di); cultura, dottrina
, scarsa è stata la scienza, da cui scompagnata l'erudizione è come il
è come il conoscimento del senso scompagnato da quello dell'intelletto. muratori, 9-104:
di molto ingegno, alquanto però soffocato da una erudizione disordinata. borsieri, conc
labbra dell'oratore, per nulla oppresso da tanta copia d'irta, spaventevole erudizione
cosa si fusse questa pito, diversamente da diversi n'è stato scritto: vogliono alcuni
celeste fu lionardo figliuolo di ser piero da vinci; e nella erudizione e principii
ho nova alcuna della vostra spettabilità, da che vi lasciai con sì bel ginnasio
intorno alla voce ètroy ^ ov, usata da teocrito nell'idillio quinto al verso 41
. érudit io -6nis 'insegnamento '(da gradire * ammaestrare '); cfr
la bibbia? = deriv. da erudizione. erùgine, sf. (
ed eruginea. = deriv. da erugine. eruginóso, agg. chim
rame verde. = deriv. da erugine. erugo, sf. ant
s. caterina de'ricci, 287: da un tempo in qua aveva fatto e
erumnoso, esiziale, abacto / da candido lapil nefasto giorno / che fui dal
dotta, lat. aerumnósus, deriv. da aerumna * tribolazione, affanno '
per bocca. = deriv. da eruttare. eruttante (part. pres
del monte rizza, eruttando di fuori da sé, e li sassi liquefatti amonticcia con
e fumo. marchetti, 3-97: da qualunque sua parte determinata possa eruttarsi così
né eruttata. viani, 14-200: da una ciminiera tubolare di mattoni rossi,
porose vulcaniche, o eruttate tali quali da un vulcano o condensatesi poscia.
, eruttata per tanti anni daltanima come da un cratere,... aveva,
soccorso, aiuto. = deriv. da eruttare. eruttazióne, sf. medie
emissione di gas o di materiali incandescenti da parte di un vulcano; eruzione.
tanno 1634. -prodotto che deriva da un'eruzione vulcanica. targioni tozzetti,
tardo èrùctàtió -snis (apuleio), da èrùctàre * mandar fuori '; cfr.
che si effondono colando dal cratere o da fenditure laterali; fase di deiezione (
-che è originato da eruzioni. -rocce eruttive: tutte le
fluide, ad altissima temperatura, provenienti da regioni più o meno profonde della terra
3. medie. che è caratterizzato da un'eruzione cutanea specifica (una malattia
puntura della zecca del cane, caratterizzata da un esantema diffuso di piccole macchie o
ritrovan sparsi. = deriv. da eruttivo. eruzióne, sf.
che proprio non si capisce, è che da una cucina piccola come una cabina telefonica
cabina telefonica possa venire fuori tanta roba da mangiare. una vera eruzione di vivande e
, cominciai a trovarle a 37 miglia da messina per andare a catania. cinélli,
. l'erompere sgraziato di una melodia da uno strumento musicale. barilli, 6-86
opera italiana che esce in faticosa eruzione da quei diligenti tromboni di campagna.
). rovani, ii-908: toccato da circostanze speciali, il suo ingegno,
), sia primitivi, sia provocati da specifiche malattie della pelle. p
ricevuto lì sulla gota. -eruzione da medicamenti o eruzione biotrofica: eruzione cutanea
, in certi individui particolarmente predisposti, da medicamenti anche presi in dosi minime.
. 6. milit. sortita da un luogo fortificato; irruzione. -
assediato da'nimici, si cinse, da quella parte che voleva fare eruzione,
voce dotta, lat. èruptiò -ònis, da èrumpére 4 erompere '; cfr.
. / e passa, ch'ella ha da far cena, e il giorno
propria molecola sei atomi di idrogeno sostituibili da altrettanti atomi metallici o da altrettanti radicali
idrogeno sostituibili da altrettanti atomi metallici o da altrettanti radicali basici monovalenti.
. g£a- 4 sei '), da base e dal suff. -ico indicante,
gr. è£a-4 sei '), da boro e dal suff. -ano che indica
. g£oc- 4 sei '), da bromo (v.) e da disilano
da bromo (v.) e da disilano (v.). esabromoetano
gr. ££a-4 sei '), da bromo (v.) e da etano
da bromo (v.) e da etano (v.). esabrutto
suo esacerbamento. = deriv. da esacerbare. esacerbare (ant.
guicciardini, v-152: dicendo non essere da esacerbare tanto l'animo di cesare. varchi
dotta, lat. exacerbdre (comp. da ex con valore intensivo e acerbàre,
valore intensivo e acerbàre, deriv. da acerbus 1 acerbo '), attra
fasce e le ferite, e piove / da le sue piaghe essacerbate un rio
guicciardini, i-94: erano in firenze da ogni parte esacerbati gli animi e quasi
al desiderio paterno de la vendetta dimandata da evandro con efficacissime parole, o negare
: quell'annunzio lo trovava già amareggiato da tante sorprese dolorose, da tanti tentativi
già amareggiato da tante sorprese dolorose, da tanti tentativi andati a vóto, da tante
, da tanti tentativi andati a vóto, da tante speranze deluse, e, per
camminava intorno a me, esacerbata, da un capo all'altro della stanza come una
-onis (rufiniano, saiviano), da exacerbdre * aggravare '. esacianògeno,
gr. ££a-'sei ') e da cianogeno (v.). esacisottaèdrico
della fluorite). = deriv. da esacisottaedro. esacisottaèdro, sm.
blenda). = » deriv. da esacistetraedro. esacistetraèdro, sm.
. ££a- * sei '), da cloro (v.) e da benzene
da cloro (v.) e da benzene (v.). esaclorobutadiène
^ a- * sei '), da cloro (v.) e da butadiene
da cloro (v.) e da butadiene (v.). esacloroetano
; oc- 'sei '), da cloro (v.) e da etano
da cloro (v.) e da etano (v.). esacontano
-sistema esacordale: sistema musicale costituito da sei gradi diatonici. carducci,
). = deriv. da esacosano. esadattilìa, sf.
esadàttilo, agg. medie. affetto da esadattilia (una persona, una mano
gr. ££a-4 sei ') e da decano (v.); cfr.
; acido paimitico. = deriv. da esadecano; cfr. ingl. hexadecoic (
. = voce dotta, deriv. da esadecano, col sufi, -olo che
gr. i£a-4 sei ') e da decene (v.). esadecenòico
; acido palmitoleico. = deriv. da esadecene. esadecino, sm. chim
. ££a- * sei ') e da diene (v.). esaèdrico
); cubico. = deriv. da esaedro-, cfr. fr. hcxaédrique (
; a- 4 sei '), da etile (v.) e da benzene
da etile (v.) e da benzene (v.).
. g£a- 4 sei '), da etile (v.), dal gr
. téooape <; 4 quattro 'e da fosfato (v.). esafeniletano
è ^ a-4 sei '), da fenile (v.) e da etano
da fenile (v.) e da etano (v.). e
g£ot- 4 sei '), da fluoro (v.) e da disilano
da fluoro (v.) e da disilano (v.).
esafòlio, agg. bot. composto da sei foglie. narducci, 2-9
. scala esafonica: scala musicale composta da sei gradi distanti l'uno dall'altro
, scala esatonica. = deriv. da esafonia. esàfora, agg. e
. finestra divisa in sèi luci uguali da cinque colonnine o pilastrini. = voce
altri, esaggerando quel fatto, parla da vantatore, più che da istorico. bruno
, parla da vantatore, più che da istorico. bruno, 3-16: né
son certo, che sappiate esser differenza da togliere una cosa per fondamento, e
musa appigionata o venduta all'autorità despotica da me sì caldamente abborrita. foscolo,
del dì d'oggi non sono poi da disprezzare; e nestore, il vecchio brontolone
conto del poeta potente imitandolo nella beca da dicomano; e, com'è degli imitatori
esagero. foscolo, xiv-232: perché mai da ieri mattina il pianto è continuo su
ebbero presenti. leopardi, ii-292: da questa digressione, non aliena, cred'
in essere entrata in sospetti sì alieni da ogni verisimilitudine. bùgnole sale, iv-242
il notabile aumento, che hanno ricevuto da i suoi nuovi stimabilissimi favori le mie antiche
mascardi, 1-42: né ciò fia detto da me per ragione d'essempio, o
metafore continuate o sieno le allegorie da noi s'adoperano di rado; né queste
, a guisa di argine '(da agger -iris 'argine '), poi
cuoco, 2-ii-288: né dionisio, da accorto politico quale egli era, trascurava
puniti nei genitori. collodi, 754: da èva in poi, il complimento esagerato
, conc., ii-412: animato da alti sentimenti, sensibile, privilegiato d'una
, come è stato detto ai signor denina da qualche scozzese esageratore. foscolo, x-318
-6ris (s. gerolamo), da exaggeràre 'esagerare'. esagerazióne (ant.
non sanno sofferir le esagerazioni, perché da queste si altera la verità. lanzi
riscaldate espressioni, vengono adoprate con profusione da essi [francesi] per le loro
. queste gelide e perpetue esagerazioni, da altro non nascono se non dal pochissimo loro
una seconda fazione, che s'intitola da sé dei novatori ed ha la sua ragione
orecchie all'esagerazione de'miei dolori, che da altro non provengono che dal cumulo de'
. mi accosti a certe esagerazioni professate da parecchi fautori del sistema contrario, ma
spensierata giovialità, che lo tenea lontano da ogni esagerazione delle passioni e tiravaio nel
non ve l'immaginereste giammai per sognabile da i cervelli più fantasticatori di qual si sia
. esagerato. = deriv. da esagerare. esaginia, sf.
dioscoride e oribasio), deriv. da £!; 4 sei '.
sessanta gradi. = deriv. da esagiro. esagitare (ant. anche
, 112: il miserando / edippo da le attee scene ed oreste / esagitaron l'
exagitdre 4 muovere con violenza '(da agitare 4 agitare '). esagitato
), agg. mosso, spinto da un violento impulso, turbato; spaventato
camerino, accecato dalla ambizione ed esagitato da l'empie voglie, non avesse turbato
il tutto. monti, x-2-154: da due tante d'onor avversatici / posseduto incalzato
protesta, a un tratto, esagitato da indignazione. -profondamente scosso negli andamenti politici
politici (uno stato); turbato da contrasti interni, da rivoluzioni, ecc
); turbato da contrasti interni, da rivoluzioni, ecc. paruta, 39
vi-469: l'avara albione, esagitata / da civili discordie. oriani, iii-191:
oriani, iii-191: i partiti esagitati da inconciliabili passioni si combattevano senza vera distinzione
maurizio, « non voglio più dipendere da mio cognato! », « basta
, 15-193: la indignazione similmente è fatta da lui con esagitazióne grandissima. pirandello
(s. agostino), da exagitdre 4 agitare '. esagòge
voce dotta, gr. è£ocy simmetria dei cristalli. = deriv. da esagono; cfr. fr. hexagonal ( 3. enigm. gioco formato da parole crescenti e decrescenti, in numero , dall'alto in basso, sia da sinistra sia da destra. 4. in basso, sia da sinistra sia da destra. 4. agg. che
di forma esagona, chiusa intorno da vetri. fogazzaro, 4-85: vidi squisiti
t£àycùvo <;, comp. da è£a- 'sei 'e ytivlot. 11
. g£a- * sei ') e da idrato (v.). esalàbile
miglia, senza esalamento e senza esito da veruno mai de'suoi lati. a.
. bartoli, 1-361: io non ho da andar dietro a vedere se o per
, 5-85: il gilardoni era in veste da camera e pantofole, aveva in testa
dall'igneo petto. giusti, i-285: da quel momento in poi, ho esalati
al soffitto, quasi che avesse voluto, da quella sua boccaccia gengivosa, esalare un
: nel musicale adergersi del volto / da cui sembra esalar la melodia / che
le parea veder farsi intorno ala / da un'infinita e supplichevol gente: /
aria, in ogni soffio / esalava da tutte le pareti. palazzeschi, 7-187:
le pareti. palazzeschi, 7-187: da tutto esalava il profumo della femminilità come quello
esalato il primo sdegno, sarebbe illuminata da dio a mutar modo. loredano,
oggetti nell'armadio, in quell'uomo esalava da ogni poro. sbarbaro, 5-52:
la via per esalarsi e sbuffava fuori da quei volti protesi come il vapore da
fuori da quei volti protesi come il vapore da una pentola a bollore.
sul mar tanto possente, / e da la negra bocca in modo esala, /
essere avanti alle loro stalle uno andito da poter trattenersi; et affinché quivi le
, starà bene che abbino una porta da oriente et da mezzogiorno un'altra.
bene che abbino una porta da oriente et da mezzogiorno un'altra. b. davanzali
che non respiri, pietra. salvo da capo dove si lasciano dieci o dodici spiracoli
gozzano, 205: un divano esalante da troppe ferite l'anima di stoppa.
dotta, lat. exhàlàre, comp. da ex e hàlàre 'alitare, esalare'
: awertirassi che non arrivino vapori esalati da umidi terreni che v'abbino a recare nocimento
interne parti nervose del naso, ricevuto da innumerabili corpicciuoli esalati dalle materie odorose.
dall'onde. bocchelli, 1-i-76: da qualche tempo il sole e la brezza dell'
se dio vorrà vendicarsi della bestemmia esalata da quel dolore. onofri, 15: i
un aspetto sacro, e la cultura esalata da queste terre lo avvolge di mitologia.
e cenere esalati / fino a notte da questi alberi in fiamme. 3.
né romore alcuno. la vita sembra esalata da secoli. 4. che
. martini, 1-167: in prima è da fare un esalatoio dove l'aere putrefatto
, con la commodità del potere andarvi da ogni parte per le piazze basse de'fianchi
dei cetacei). = deriv. da esalare. terra contengono. s.
serve ad aerare. = deriv. da esalare. esalazióne (ant. essalazióne
, 28-98: perché 'l turbar che sotto da sé fanno / l'essalazion dell'acqua
45: l'amor volgare essendo governato da una fortissima esalazione di sangue ha origine
fusse assottigliata dalla esalazione. questa si fa da focosa sustanza del sole, la quale
: il quale [vento] è causato da essalazioni calde e secche levantesi della terra
per natura, e agevole a pigliare da picciolissimo principio grande alterazione. galileo,
] dovesse un giorno pesar la fiamma da essi creduta assolutamente leggiera; pesar le
« morto »; o perché fu tocco da esalazioni vulcaniche, o perché strappato dalle
. 3. apertura che serve da sfogo; sfiatatoio. lorini, 102
sorte [la carbonaia] si serra ben da tutti i luoghi intorno, accioché tutti
una esalazione che muove dal cuore, da alcuna noia faticato, il quale il
ant. emissione di sangue o siero da certi organi. a. cocchi,
di alcune esala- zioncelle che si elevano da tanti acquitrini. = voce dotta,
voce dotta, lat. exhdlatió -5nis, da exhdldre 1 emettere '; cfr.
e pietoso iddio signor mio. piero da siena, 2-2: lo re amideo
ché exauldita avea l'orazion detta. andrea da barberino, 3-1012: la notte vegnente
senz'alcun esalo. = deverb. da esalare. ésalo (ésalon)
glorificazione; elogio. francesco da barberino, 344: puote la fanciulla lo
nostri superiori, e non altronde ha da procedere l'esaltamento di questa nostra accademia
bellezza della natura... e ritrarre da ogni visione, da ogni sentimento lieto
.. e ritrarre da ogni visione, da ogni sentimento lieto o triste un esaltamento
sedia papa leone, uomo in tutto da riverire; del quale esaltamento essendo invidiosi
abbiamo sempre de'mezzi... da costringere l'interesse, la passione, l'
. il punto di maggior altezza raggiunto da un corpo celeste. libro di sydrach
nascer possono queste [pestilenze] soltanto da un forte esaltamento, volatizzamento e sublimazione
di questi sali animali urinosi, e da vapori minerali. esaltante (part.
secoli seguenti una serie di enigmi. da allora l'umanità li decifra lenta ma
, di una tristezza esaltante, ombrata da monti famosi. pratolini, 9-622:
ch'hanno ferma e piena volontate. busone da gubbio, 65: quanto a
nimico in fondo. s. caterina da siena, v-283: dio v'ha eletto
esaltano e abbassano, mi confortò stare da quelli lontano. tasso, 10-71: l'
esso non ritrae la contemplazione della carne da virtude, e di quindi è esaltato
de benivolenzia e de grazia speziale. bartolomeo da s. c., 73
ne la mia scola, / e da colei che fu nel mondo sola. boccaccio
tutte le creature, però fu esaltato da dio, come dice santo paolo,
(30): grande grazia riceverai da dio, ed esalteràtti e glorificheràtti in eterno
ad esaltare intento, / ben sa da i mali procacciar salute. d'annunzio,
altro esaltato; così sia. bianco da siena, 69: se'santificata, /
e la fantasia. è una calma da certosa abbandonata. piovene, 3-23:
promesse, gli diede subito alcuni biglietti da mille, precipitò le nozze, senza fare
dio ed ubbidirlo, sì ci esalterà da questa miseria. storia de troia e
lo crudele imperatore, ca se teneano da morte essere venuti a vita. bibbia,
sopra lui li tempi rei. benvenuto da imola volgar., i-162: comincioe roma
di daniele? è l'uomo che caccia da sé la realtà, si esalta,
cecchi, 5-50: mistiche visioni che, da un momento all'altro, quanto più
, lat. exaltàre * innalzare '(da altus * alto ').
a quella terra [il marocco] abitata da gente incantevole con panorami ampi ed esaltativi
moresca. = > deriv. da esaltare. esaltato (part.
; però che come sono esaltati li cieli da la terra, così sono esaltate le
, così sono esaltate le vie mie da le vostre e i pensieri miei da'
sua vendetta sopra un vertice aereo coronato da una nube piena di fólgori.
novelli cristiani in infelice fortuna, schiusi da ogni preminenza, da ogni carico di guadagno
fortuna, schiusi da ogni preminenza, da ogni carico di guadagno, andavan poveri
e sopra esaltato nelli secoli. girolamo¦ da siena, xxi-290: dovete credere che
, l'uomo esaltato, l'individuo da scansare. jovine, 2-94: aveva versato
ospedali? ». -che nasce da un animo (o anche da sensi)
-che nasce da un animo (o anche da sensi) fortemente eccitato o turbato;
finge delizie di paradiso, e tormenti da inferno. manzoni, 420: le
un tètano morale. serao, i-1058: da quella sera non trovò più sonno;
in tutto aderito al re, il che da lui profes- savasi per finezza di fedeltà
dotta, lat. tardo exaltàtor -oris (da exaltàre * esaltare ').
buon repubblicano arrossì. = deriv. da esaltare. esaltazióne (ant. anche
offenda. boccaccio, iii-6-4: così da morte, over da rea prigione,
, iii-6-4: così da morte, over da rea prigione, / [teseo]
festa della sua esaltazione. s. caterina da siena, v-48: bene hanno a
panciatichi, 336: sento qua universalmente da tutti, che in riguardo dell'esaltazione di
, governata dai meriti e fatta elettivamente da chi sovrasta, risiede il principio popolare della
rallegri gli buoni. s. caterina da siena, vi-16: tempo è da
da siena, vi-16: tempo è da non dormire, ma con grande sollicitudine,
per la sua umiltà. s. caterina da siena, iii-67: vogliate dimostrare che
. -anche: situazione di squilibrio determinata da una fantasia troppo accesa; fanatismo,
essa fonte né nel fossato che deriva da lei, cioè nella esaltazione di essi primi
sincerità nella fede, quale può risultare da tutta la forza vitale deviata nell'esaltazione
generata questa alterazione del sonno negli animali da quelle esaltazioni e da quelle fumosità calde
sonno negli animali da quelle esaltazioni e da quelle fumosità calde e umide che escono
i tuoni e'baleni non potevan generarsi che da esaltazioni ignee, tramandate dalla terra.
. il punto di maggiore altezza raggiunto da un corpo celeste. - anche al figur
tardo exaltdtid -snis (tertulliano), da exaltàre * esaltare esalterazióne, sf.
della casa de'medici. = da alterazione, col pref. es-che ha valore
ex) che indica allontanamento, e da alveare (v.).
in conoscere mercé della diligente notomia, da assaissimi ingegni e strumenti confermata, la
iii-1222: le solide sintesi derivano unicamente da un minuto esame di ogni fatto e
dette di essi vescovi non s'hanno da ricevere senza esame. manni, 1-5:
di ebbrezza di giovenile amor proprio, da me stesso mi ravvidi, nel ripigliar ad
breme, cono., ii-545: esclusi da un libero esame analitico (il solo
regolarne un giudizio... prescindere da un tale esame, e volere a tutta
attento, l'impressione d'insieme è turbata da una quantità d'apparenti incoerenze e sordità
, venerare la gran figura di girolamo da praga e accoglier nel cuore gli ultimi accenti
per l'abilitazione all'esecuzione della professione da parte di coloro che hanno conseguito la
ed esame di abilitazione magistrale, sostenuti da coloro che, rispettivamente, hanno terminato
. la vita come esame, e da ciò la ragione di molti suicidi. manzini
o sospetta di un delitto (compiuto da un giudice, o da altra autorità,
(compiuto da un giudice, o da altra autorità, nel corso di un
per intendere « se ha cosa alcuna da aggiungere all'esame e confessione sua che
che fece ieri, dopo che fu omesso da tormentare ». botta, 4-438:
en- travan liberamente, senza essere squadrati da capo a piedi; che un artigianello
esame la possibilità che le formazioni comandate da claudio e mario si riunissero in brigata
pesare '), comp. da ex e agire 4 spingere innanzi'. cfr
) p. epov, comp. da ££a- 4 sei 'e ^ pipoc 4
gr. è£a-4 sei ') e da metilato (v.).
= voce dotta, comp. da esametilene e diamina (v.).
= voce dotta, comp. da esametilene e tetrammina (v.).
il che si può anco cavare da virgilio che umile, mediocre e
varietà de'concetti. ché se da la qualità del verso si determinassero
anche il ritmo dell'esametro fosse inteso da platone più che come il risultato di un
sei piedi '), comp. da $; oc- 4 sei 'e péxpov
. brusoni, 7-241: partii incontanente da quella città, e superato l'esamiglio
superato l'esamiglio, vedo scendere precipitosamente da ima vicina montagna una staffetta.
tempo non patisce. galilei, 3-4-127: da questa scrupolosissima esamina può il sig.
4-134: non s'intese poco altro da lui che quel che nelle prime esamine aveva
. 4. prova, esame da superare. carletti, 247: e
mena all'esamina. = deverb. da esaminare. esaminàbile, agg. che
valutazione degli atti di ogni singolo uomo da parte di dio nel giudizio finale.
ecc. = deriv. da esaminare. esaminando, sm. (
* fulmine '. = deriv. da esaminare, sul modello degli antichi astratti
. dante, conv., iii-11-9: da lui continui pensieri nasceano, miranti e
egli è là probabilmente per esaminarlo più da vicino, per assicurarsi dello stato suo
e non si nasconde i pericoli che da esso vengono alla libertà. alvaro, 7-300
che sono stati né risoluti né esaminati da lui. de sanctis, ii-15-268: la
e votare leggi fondamentali, che erano da molti anni nel desiderio e che forse niun
, sappiate ch'il difetto è provenuto da questo, che il pit
esaminando collo sguardo, il truovi tutto da capo a piedi pieno di ribalderie. dotti
, e mi convinco che non sarò da essi abbastanza garentito anzi mi attirerò i
l'onore di rappresentare loro le osservazioni da me fatte. p. verri, i-252
grande arnia esso, come ape, ha da deporre il suo granellino di polline.
, merci, documenti, ecc.) da parte di persone ufficialmente preposte a incarichi
pieno di tutta veritade, sì l'approvò da ricevere da tutti quanti i fedeli cristiani
tutta veritade, sì l'approvò da ricevere da tutti quanti i fedeli cristiani. bembo
supplico a voler esaminare i pezzi di musica da eseguirsi in quella sera. b.
2-74: michele tucci aveva tirato fuori da una tasca della giamberga un pacchetto di
delle parole. cesarotti, i-266: resta da esaminare l'opinione dell'hume. il
mirava suso intorno al sasso, / da man sinistra m'apparì una gente /
nostro bene. luini, xxiii-151: da quattro mesi esamino la savoia, il delfinato
strozzi, 1-383: io sono stato esaminato da alcuno dello stato del signor re.
svevo, 6-262: non hai che da chiamarmi quando vorrai esaminarmi da solo.
hai che da chiamarmi quando vorrai esaminarmi da solo. -figur. manzoni
esaminare; e stasera vo in campagna da un collega con alcuni amici.
la deposizione. -sottoporre a interrogatorio (da parte di un giudice o di altra
i peccati che di sopra / son da le genti o vanamente ascosi / in vita
la merita, e qui si fece da capo, e cominciò a esaminare e la
è ancor libero, e credo si aspettino da ferrara ferrarini e d'agujari per essere
aiutarlo gli si faccia promessione. bartolomeo da s. c., 3-2-7:
ogni persona che non ha tempo e pazienza da perdere. 14. eccles
esaminasse delli articuli della fede. vito da cortona volgar., xxi-767: questo
meriti e le colpe degli uomini (da parte di dio: nel giudizio individuale
prencepato che te vole essaminare. bartolomeo da s. c., 22-5-11:
, computato il cammino fatto e quello da farsi,... egli sedeva a
mise a trarlo, né però molto da sé il poteo dilungare. bruno, 3-331
non sono essaminati e non prendeno raggione da figure e punti necessariamente. -figur
: il medico venne, il quale da prima si dolse non essere stato chiamato
carducci, iii-26-5: esaminare le bestie da macello nella loro condizione di vita per assicurarsi
sarei con ventato, checché male avessi da spendere, e'danari della privata essaminazione
cuore, conosce qual differenza vi sia da un uomo che nelle azioni della vita
. bocchelli, 13-163: avvezzo fin da giovanissimo ad esaminarsi, non per scrupolo
più e più volte mi andavo esaminando da me stesso, che cosa la potessi
e quello che è sicuro. benvenuto da imola volgar., i-115: parendo esse
la sentenzia ben matura, / e da lungo discorso esaminata: / né la bisogna
. foscolo, xvii-116: scrittori santificati da essa accademia, ma non esaminati a
. cavalca, ii-117: ancora è da riprendere quello che ode il detrattore,
ingiustizia. collenuccio, 61: gensualdo intercetto da con- stanzo et esaminato, disse il
di grimoaldo. -sottoposto a interrogatorio da parte di un giudice o di un'
rigorosamente esaminati, confessarono il delitto macchinato da alfonso con saputa di bandinelle. bonfadio
15 (268): un uomo da condurlo in prigione già bell'e esaminato,
giudicato (nel sacramento della penitenza o da dio nel giudizio finale). passavanti
presentata dinanzi a legittimo giudice: e da lui domandata e esaminata, dee confessare
cittadini vedere potrai, e le loro colpe da giusto giudice esaminate e punite.
della vergine, xxxv-n-10: mirra sacratissima da cristo examinata. cassiano volgar., xiv-
anche al figur. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
umana filosofia esaminatrice. algarotti, 2-65: da altri più sottili esaminatori delle cose naturali
studenti] all'esame in ogni città da quattro in sei mila... questi
quattro in sei mila... questi da tre diversi esaminatori tre volte sono provati
provati. il primo esame si fa da quattro letterati decani, che risiedono nell'accademie
diavola una dozzina di periodi latini tanto da rispondere a quei pochi quesiti, che mi
carducci, ii-10-62: quest'anno mi esimo da me dal prendere parte alla commissione esaminatrice
essaminatore delle colpe; e move il vaso da trare le sorti; e chiama il
e le colpe commesse nella vita. giovanni da samminiato [petrarca], ii-144:
dotta, lat. tardo examinàtòr -óris (da examinàte 'esaminare '): '
gli venne a memoria un ser cepperello da prato. zanobi da strata [s
un ser cepperello da prato. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
mi sarei conventato, checché male avessi da spendere, e'danari della privata essaminazióne
; esame di coscienza. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
, fu dato il consiglio d'usarla eziandio da que'gentili, che, o increduli
delitto, o dei testimoni (compiuto da un giudice o da altra autorità, spesso
testimoni (compiuto da un giudice o da altra autorità, spesso accompagnato dalla tortura
esser sottentrata alla sua esaminazióne. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
esumine: esaminare. lapo da castiglionchio, 1-134: la seconda [quistione
3. giudizio finale degli uomini da parte di dio. cavalca, 18-224
perfetto che molti nel maggiore. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
quello che io ti dissi? bianco da siena, 54: [su quell'alture
ritomarò donque in casa, c'ho da far l'essamine a rutilio. =
gr. ££a-'sei ') e da motore (v.). esanco
chiedermi vendetta: / l'avesti già da me. alfieri, 1 -777: in
, 1-iii-73: quella [bestia] poi da sopra un albero feriscono destramente con una
albero feriscono destramente con una zagaglia. da tal ferita renduta esangue, e caduta
accetto, iv-146: si conosceranno le cicatrici da ogni buon giudizio, e sarò scusato
/ versi l'europa esangue / da ben mille ferite. -che per
pontefice quanto il regno di francia tormentato da così lunghe guerre fosse afflitto ed esangue.
: l'orazioni... di cicerone da calvo erano stimate trite ed essangui.
dotta, lat. exsanguis, comp. da ex con valore privat. e sanguis
voce dotta, dal lat. exanimàre (da ex con valore privat. e anima
, / lo spirto, credo che, da lui diviso, / tutto rider faccia
: in puglia alcune genti, punte da certi piccioli ma velenosi animaletti che tarantole
potè contenersi dal lagrimare. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
lasciati lì fin che passasse un carro da portarli via. [ediz. 1827 (
, i-125: il core si partiva da me, e quasi esanime così tacito e
di san domenico, con tale sforzo da cadere ansante e quasi esanime sopra la prima
. è£oc- * sei ') e da nitro ed etano (v. j.
. = voce dotta, comp. da esano e dal sufi. chim. -olo
dal sufi. chim. -olo (da [alco] ol) che indica la
. = voce dotta, comp. da esano e dal suff. -one.
. a -aro? 'efflorescenza ', da è ^ av&éco 'fiorisco'; cfr
. targioni tozzetti, 5-103: resta da considerare se nei mali esantematici sia tanto
considerare se nei mali esantematici sia tanto da evitare l'uso degli ecco- protici e
le infiammazioni superficiali della pelle, fu da qualche autore chiamato 'febbre esantematica '
. ££a- * sei ') e da petalo (v.). esàpodi
. é ^ àrroxii;, comp. da g£a- 'sei 'e ttóàk;
è ^ àttxoìxoi;, comp. da ££a- * sei 'e 7ixcóxo <;
dotta, lat. tardo exaràtio -6nis, da exaràre * arare profondamente '.
longobarda, nel territorio principalmente costituito da ravenna e dalla sua provincia).
uno duca, il quale ciascuno anno da ravenna vi si mandava, e chiamavasi il
governo di essa città [ravenna] da gl'essarchi mandati in italia da gl'imperatori
ravenna] da gl'essarchi mandati in italia da gl'imperatori di costantinopoli; il qual
411: essendo il territorio di ravenna invaso da liut- prando, l'esarca eutichio non
i ministri o sia i governatori, postivi da i greci augusti, davano il nome
283: il continente italico era occupato da loro [dai longobardi], meno alcuni
dotta, lat. tardo exarchdtus -ùs, da exarchus. esarchìa, sf.
consolato del mare, 142: è da intendere che quella nave o naviglio fosse
aspettando il carico. = deriv. da esarcia. esàrdere (exàrdere),
* prender fuoco '(comp. da ex con valore intensivo e ardire).
giovanni, ii-148: non gli parve da esasperarla col dirle così ad un tratto di
offeso, sì serve e lusinga. guido da pisa, 1-130: finito iob il
magalotti, 1-35: quelli sono profumi da inverno, questi da state; quelli
quelli sono profumi da inverno, questi da state; quelli esasperano l'aria, questi
c. e. gadda, 6-150: da quegli anni, operando la coercizione del
gli altri, si esasperava per essere distrutto da sì grave molestia il commercio d'ancona
dotta, lat. exasperàre (comp. da ex con valore intensivo e asperàre,
ex con valore intensivo e asperàre, da asper 'aspro '). esasperataménte
. -contro chi vi ha fatto da madre e da padre? -che denota
-contro chi vi ha fatto da madre e da padre? -che denota esasperazione, collera
e spavalda della * cucaracha 'che, da un capo all'altro del film,
a collera, a sdegno. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
raccoglimento interiore, di contrizione, seguite da una ginnastica della memoria portata sino all'
: un'orchestrina viennese suonava poco distante da me. i ballabili stucchevoli si succedevano a
a brevi intermezzi con un'esasperazione tale da fare pensare che i suonatori volessero infondervi
. ammonimento severo; maltrattamento. guido da pisa, 1-130: finito iob il suo
voce dotta, lat. exasperàtiò -ónis, da exasperdre 'esasperare '.
. -ci). letter. composto da sei versi. -sm. epigramma di sei
* orzo mondo ', che quasi da sé gli casca il granello, senza
. ££a- * sei ') e da atomo (v.).
g£oc- 'sei ') e da tonalità, (v.).
gr. ££oc- * sei ') e da tono (v.).
quasi affettatamente composta. boccalini, i-29: da una sola prerogativa ch'ella esattamente possedeva
: come ch'ei [gli intervalli presi da stella a stella] dovessero per causa
per entro esso vapore discordar da'misurati da ticone, e che per l'opposito
che per l'opposito niuna diversità vi fusse da loro osservata nel misurargli con ogni somma
di una esattezza ed economia di tono da dare quasi il senso della reticenza. calvino
con una esattezza e una fedeltà non dirò da sposa fedele, ma da stelle.
non dirò da sposa fedele, ma da stelle. savinio, 2-116: i turni
loro costumi. = deriv. da esatto2. esattinèllidi, sm.
rigore, presto non avrebber lasciato niente da esigere. 2. richiesto,
, gale e simili cose, che da volere a non volere interrompono qualche giorno
leopardi, i-259: la pura bellezza risultante da un'esatta e regolare convenienza, desta
come un'opera di tarsìa, chiuso intorno da altissime siepi di càrpini. bacchelli,
3. costruito o formato in modo da garantire un funzionamento perfetto (uno strumento
questo senso esatto [l'olfatto] da poter da lungi sentir quello che gli ha
esatto [l'olfatto] da poter da lungi sentir quello che gli ha a
io ho voluto servirmi d'una bilancia da saggiatori, che sono così esatte che tirano
questo ancora estimo che si possa raccogliere da la sua dottrina e da quella de'suoi
possa raccogliere da la sua dottrina e da quella de'suoi seguaci, che l'
contentato di udir tutto il racconto esatto da uno de'medesimi cacciatori, che più
, 3-288: dovette senza dubbio lasciar da banda la esatta verità, e le regole
bionda, chiusa in una veste lunga da sera, fluente ed esatta e casta,
15-89: ogni battuta [sulla macchina da scrivere] dava fastidio ai suoi
dalli uomini. tasso, v-211: da lui ricercate il vero e l'esatto
[tassa], e per farla odiare da molti, operorono che gli esattori con
. settembrini, 1-247: la gente veniva da me, perché mio padre era esattore
ufficiale esattoriale); chi è incaricato da un ente pubblico o da privati di
è incaricato da un ente pubblico o da privati di riscuotere le somme dovute per
cassola, 2-196: l'esattore doveva passare da un giorno all'altro e lui non
citamente se vi fosse migliore l'olio da mangiare che quello da ardere; e
migliore l'olio da mangiare che quello da ardere; e se mi convenisse mangiar troppo
vivea l'anima di gondeberto, esattrice da quel braccio parricida di giuste pene. fusconi
2-203: prima di partire fu importuna esatrice da lui di giurate promesse. muratori,
, lat. exàctor -óris, deriv. da exàctus, part. pass, di
, consistente nel concedere in appalto, da parte dello stato e degli altri enti
casta, la quale o non fu mai da alcun pregata, o se pregò,
e come, offeso, si parte da quelli che l'offendono, e come,
l'offendono, e come, spartito da loro, non li esaudisce e, non
gli imperadori e i re non sieno eletti da dio: perciò si sacrano, come
perciò si sacrano, come figure ritratte da l'imagine: che di lui si
dotta, lat. exaudire, comp. da ex con valore intensivo e audire '
. l'esaudire; esaudimento. francesco da barberino, 100: chi ben prega e
chi ben prega e giusto / truova da dio grazi'e esaudizióne, / s'el
, lat. exauguràtio -ónis, deriv. da exauguràre * sconsacrare '(v.
possibilità che mi faccia fare una visita esauriente da un medico di fiducia. savinio,
nazionale della liguria, lv-303: è anzi da temere che il soggiorno prolungato de'suoi
modo improprio di indicare qualsiasi stato caratterizzato da senso diffuso di malessere, estrema faticabilità
la francia non ha più nessuna parola nuova da dire alla civiltà,...
, doppi fondi, ecc.) o da quelli eventualmente allagati; il complesso dei
de roberto, 587: le spese pazze da lui fatte avevano esaurito la cassa,
-o luna! tonda come una bocca da fuoco, come una palla di cannone
un momento intramontabile dello spirito, tale da esaudire e da esaurire non pur la speranza
dello spirito, tale da esaudire e da esaurire non pur la speranza, ma
quel, non mente, / che da noi, membra, a sé tutte raccoglie
il mio buon babbo... da uno scatolone che sembrava non dovesse esaurirsi
dotta, lat. exhaurire, comp. da ex con valore intensivo e haurire '
per sussidi particolari al ministero sono esauriti da un pezzo. serao, i-851: alla
. verri, i-31: chi russava sonoramente da una parte... chi svogliatamente
: l'edizione bolognese delle canzoni è da più mesi esaurita. moravia, xii-301
acquetare in una forma, lo spingono da una in un'altra finché non si sente
energia; spossato, sfinito, affetto da esaurimento nervoso. mazzini, i-420:
sul « problema pratico » fossero svolte da mezza orchestra della sua anima, su
e impiegato dai geometri greci e soprattutto da archimede). montale, 4-223
, lat. exhaustio -ónis, deriv. da exhaustus, part. pass, di
: bisognerà che non mi accarezziate tanto da straccarvi, per evitare il pericolo di
.. sono esausto affatto. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
coraggio nella fiducia incrollabile che l'aiuto da tutti promesso con tanto slancio sarebbe infine
gli animi, o affaticati ed esausti da la antica operosità..., tutti
, una gita a parigi! ho da dire a qual grado di longitudine sia
al gasometro. = deriv. da esausto. esautoraménto, sm.
duodecimo. manzoni, 1104: se da una parte [le riforme]
,... egli si esautora da sé. ìmbriani, 1-226: prender denaro
. ìmbriani, 1-226: prender denaro, da quella donna! già, sarebbe stato
congedare, destituire ', comp. da ex con valore privativo e auctoràrè 'ingaggiare
ingaggiare, vincolare ', deriv. da auctor -óris 'garante '.
porta delle officine e riscuoteva alla mano, da ogni suo debitore, la tangente fissata
, lat. exàctio -5nis, deriv. da exdctus, part. pass,
tutte esbalordite. = deriv. da sbalordito, col pref. e-con valore rafforzativo
appellati alla balle et alli onori. ricciardo da cortona, 21: che sarà a
fede con perfetta intenzione esbandìe se medesimo da esso principio, inchinando la cervice e
. = voce dotta, comp. da es- (lat. ex * da,
. da es- (lat. ex * da, fuori ') e bandire (
delle dioriti, composta in larga misura da plagioclasi e microclino e, in minore
e microclino e, in minore, da biotite, epidoto, quarzo, ecc.
pref. es-con valore di allontanamento e da borsa (cfr. sborsare).
del purgatorio. = deriv. da esborsare. esbórso, sm. burocr
, e coll'esborso d'alcuni denari da sodisfare gli avanzi di quella guarnigione. brusoni
futuri sconcerti. = deriv. da esborsare. esbòsco, sm. operazione
pref. es-con valore di allontanamento e da bosco (v.).
esbrattato, agg. ant. liberato da un'incombenza, tolto d'impaccio.
l'esca, / perch'assaliti son da maggior cura. boccaccio, vii-133: surge
farian guerra, / che prendon sol da lui esca e vigore. magalotti, 4-144
i pesci: e può essere costituito da piccoli animali, quali insetti, pesciolini
pesciolini, molluschi, crostacei, oppure da sostanze vegetali come cereali cotti o macerati
frutta, riso, ecc., oppure da imitazioni in metallo o altra materia del
animali selvatici (e può essere costituito da animali vivi o da carogne, da
può essere costituito da animali vivi o da carogne, da frutte, da mangimi,
da animali vivi o da carogne, da frutte, da mangimi, ecc.
vivi o da carogne, da frutte, da mangimi, ecc.).
cadere in un inganno. bartolomeo da s. c., 36-5-12: al
altrove non s'invesca. s. caterina da siena, 304: con l'esca
esca..., mi lasciai rinfocolare da una simile mistura queste vecchie midolle di
iii-142): acciò s'alcun, tirato da gli odori, / e da
da gli odori, / e da la vista del liquido ghiaccio, / venisse
: cedere alle tentazioni; essere attirato da allettamenti; innamorarsi.
scintille prodotte dall'acciarino (era costituito da un fungo essiccato e ridotto in strisce che
chiamiamo « esca », atta ad accendersi da qualunque piccola favilla di fuoco; e
faville di fuoco. s. bernardino da siena, 220: hai tu veduto il
: in questo tempo i nostri, da chi tese / l'insidie son ne la
[il lume] non è spento da qualche cagion violenta, dura tanto acceso
tanto acceso, quanto egli ha esca da nutrirsi. carletti, 98:
canne tessute con foglie d'alberi: esca da fuoco, il quale in poche ore
, incidente, agitazione. ricciardo da battifolle, ix-173: lieta finestra, avventuroso
[l'oste] non era un uomo da regalare il suo a nessuno. dessi
occasione di innamorarsi o di essere preso da un'altra passione. luca pulci,
nutrimento, cibo ', deriv. da edo 1 mangio '(cfr. 2a
della vite e di altre piante, causata da funghi imenomiceti; si manifesta con la
. ant. scala. andrea da grosseto, xxviii-205: venero con escale
ed entraro dentro. = deriv. da scala, con il pref. e-con valore
a sicilia. = deriv. da cambio, con il pref. es-come intensivo
excandescère 'accendersi ', deriv. da candire * scintillare, essere acceso '
uno: testa di violino, mosso da una grandissima escandescenza per causa di questa
solito dicevami: pazienza. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
talché mai ne parla che non vadi da se stesso in grandissima escandescenza. tassoni
viene eliminata dai tessuti circostanti e sostituita da una cicatrice (e si distingue dalla
rateli subito. = da scarcerare (v.), con il
altra diocesi. = deriv. da incardinare (v.), con sostituzione
ad altra diocesi. = deriv. da escardinare. escarificazióne, sf. medie
escaróso, agg. ant. coperto da escara. mattioli [dioscoride]
passo ». = deriv. da scartare (v.), con il
pascatico. muratori, 7-1-318: da un diploma di ottone il grande
. dal lat. mediev. escaticum, da ésca 'cibo '. escato
mangime usato come esca in modo da attirarli e poterli catturare con le
soderini, iv-368: le tortole sono da essere prese all'escato o in altro modo
ricolta, quando han confermata la penna da poter volare. 2. figur
lauta mensa. = deriv. da esca1. escatocòllo, sm.
provvisoria). = deriv. da escatologico. escatòlogo, sm.
si giudicassero opportuni. = deriv. da escavare. escavare, tr. disus
risultato di tante acque che vi discendono da montagne appartenenti alla gran catena delle alpi
dotta, lat. excavàre, comp. da ex 'da, fuori 'e
. excavàre, comp. da ex 'da, fuori 'e cavare * cavare
o in piedi lasciando; o da ivi in entro escavata da piedi, saziarla
o da ivi in entro escavata da piedi, saziarla di letame. soderini
draga) sia asciutte, costituita essenzialmente da un organo di scavo, e da
da un organo di scavo, e da una gru o trattore che gli trasmette
, lat. excavàtio -6nis, deriv. da excavàre * scavare '.
del botteniga. = deverb. da escavare. escégliere, tr. (
non escemano. = deriv. da scemare, con il pref. e-con valore
un autore. = deriv. da escerto. eschermidóre, sm.
lo scudo. = deriv. da schermidore, con il pref. e-intensivo.
schernia (xiii sec.) deverb. da schernire (v.),
ed espogliata. = deriv. da schernire, con il pref. e-con valore
. garzoni, 1-798: quel che ha da far fuochi lunghi, vivi,
eschifare, tr. ant. allontanare da sé, evitare, disdegnare.
el megliore. = deriv. da schifare (v.), con il
e botti, e darei ragione a quello da ben uomo che mi dice scrivente secondo
capi più prodi ed autorevoli, interrogato da un corrispondente inglese, avrebbe risposto con
dei cukci in asia, caratterizzate fisicamente da corporatura robusta, bassa statura, tronco
marini), abitano in villaggi costituiti da iglù o da capanne di ossa di balena
abitano in villaggi costituiti da iglù o da capanne di ossa di balena o da
o da capanne di ossa di balena o da tende di pelli; hanno concezioni religiose
. -cane eschimese-, razza di cane da traino; è un animale intelligente,
della canoa rovesciata. = deriv. da eschimese, sul modello di canottaggio (v
ilmeni e in norvegia: ha lucentezza da submetalfica a resinosa, il colore varia
bruniccio al nerastro ed è essenzialmente costituito da un niobato e titanato di cerio e
) * vergogna ', nome scelto da j. j. berzelius con allusione all'
mele non eschiumato = deriv. da schiumato (v.), con il
non m'ha convegnenza. bianco da siena, 130: o cherubin
più savio. = deriv. da scienza (v.), con il
, separare, tormentare, straziare ', da essil (lat. exi,
tansillo, 4-131: parea che fusser da natura escise / nel natio monte,
/ nel natio monte, e non da man di mastri. = deriv.
man di mastri. = deriv. da scindere, con il pref. e-con valore
di piccol volume, peduncolati e sostenuti da base stretta, oppure qualche parte poco rotabile
. tardo excisio -snis 'taglio ', da excidère 'tagliare via '(comp
excidère 'tagliare via '(comp. da ex 'da'e da un tema di
'(comp. da ex 'da'e da un tema di caedère * tagliare '
quello esercito fu necessario che fusse accettata da ciascuno. aretino, 9-174: egli
, 4-17: mia madre, che chissà da quanto tempo tratteneva il pianto, le
fin di sotterra, / veder gente da zappa e da procoi / regger gli
sotterra, / veder gente da zappa e da procoi / regger gli scettri e dominar
di fama. bocchelli, 10-62: sin da fidanzata, con la buonafede espansiva dell'
gridare, esclamare * (comp. da ex e clamare * gridare ').
esclamativi in persona. viani, 14-200: da una ciminiera tubolare di mattoni rossi,
esasperati esclamativi. = deriv. da esclamare. esclamato (part. pass
lode. < = deriv. da esclamare. esclamazióne (ant.
evoluzioni della moda, che venivano annunziate da parte sua come a se stessa, con
esclamazioni rattenute. bardi, 8-150: da quel giorno le chiacchiere divennero diffuse e
bestemmia. gelli, 15-i-64: incominciò da questa parola ah, chiamata vulgarmente esclamazione
accompagnando il ritornello, interrompendolo con esclamazioni da trivio. dossi, 423: passava
hanno fra loro un'infinità di cose da raccontarsi; con esclamazioni fortemente giambiche,
. cassola, 1-166: entrò piero salutato da un'esclamazione generale.
, n-ii-265: né dante si mostra meno da la fantasia sforzato, quando doppo aver
« misero il popolo che sarà masticato da sì lente mascelle! ». 4
dire] la conversione,... da poi l'esclamazione:...
5-ii-134: se io sono escluso da costoro, sarò ricevuto bencivenni [
: danno in alte esclamazioni di da te nella patria celeste. ariosto, cinque
se ne'tuoi mali dimentichi, da l'udienza reai son state escluse. sarpi
come segni e simboli di un enorme segreto da cui fossi fausto fu a due
; talché mai ne parla che non vadi da sé ariosto, 9-29: onde vien con
, 1-213: è un bambino da ex * da, fuori 'e claustrum
è un bambino da ex * da, fuori 'e claustrum * chiostro '
. pass, escludo). tratteha da sé esclusa. caro, 16-8: amor
ch'impera / a l'uninere fuori da un luogo; impedire l'entrata; inverso
, v-1-171: i fantasmi escludendo da l'antro il chiaro lume / de la
altra nazione in particolare, qualunque si storia da una storia della storiografia mi sembra..
lassù la mira '; dov'è da sapere che di lassù dico, facendo relazione
, le quali filosofare non possono. benvenuto da imola volgar., ii-379: orosio
de gli antichi e falsi dei, è da avvertire, che que'concetti si escludono
avvertire, che que'concetti si escludono da questa considerazione. marino, 3-21:
mirato a escluderci, resultammo eletti deputati da diciotto o venti delle prime mandate.
teme di essere escluso. -rimuovere da un ufficio; deporre da una carica
-rimuovere da un ufficio; deporre da una carica; espellere da un dominio
; deporre da una carica; espellere da un dominio. benvenuto da imola volgar
; espellere da un dominio. benvenuto da imola volgar., ii-302: cesare donoe
(abbiam detto anche questo) escludere da que'due feudi il nuovo principe,
;... escluso non solo da le leggi civili, ma da quelle de
non solo da le leggi civili, ma da quelle de le genti e de la
del mondo, purché noi non ci escludiamo da questo bene, perseverando ne'mali pertinacemente
meridionale. jovine, 71: era da escludersi che la morte potesse essere stata causata
equicola, 202: questa opinione, da platone nel liside in disputa addotta,
e similitudine tra loro, e l'esclude da quegli tra i quali sia tanta disugualità
colle, / e questa siepe, che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il
aveva acquistato o al quale fosse nato da genitori servi. bonsanti, 2-63: non
altri ammessi, perché non si ha da servare nelle pitture la medesima regola e distinzione
e distinzione? perché si hanno generalmente da bandire tutte? monti, vi-230:
escludere gli uomini da'ragionamenti communi né da conversare insieme con grata e amorevole dimestichezza
in tali giorni gli uomini sono esclusi da navigare. dovila, 169: volendo
volendo escludere totalmente l'esercito de'principi da poter passare il fiume loira,.
svezzato il bambino, quasi la esclusero da ogni cura di esso. -rifl.
'chiudere fuori '(comp. da ex 'fuori 'e claudère * chiudere
basso di questa esclusa, son tirate da 400 e 500 persone, che vi adoperano
'escluse '. = deriv. da escluso.
cui persone o cose sono tenute lontane da un luogo, fuori da una situazione;
tenute lontane da un luogo, fuori da una situazione; rifiuto, divieto di
stato ricevuto sì dal senato, che da tutti i nobili di san pietro e dal
proprio voto a un candidato; deposizione da un ufficio, da una carica,
candidato; deposizione da un ufficio, da una carica, da una dignità.
un ufficio, da una carica, da una dignità. g. bentivoglio,
muore il cardinal d'elci, compatito da tutta la corte; tenendosi per certo
eleggibilità nei convocati si è che dipendendo da quelli l'ammissione e l'esclusione loro,
chiaramente con l'esclusione degli accordi proposti da vadamonte e con la morte del trombetta
parte degli elementi che vi concorrono e da una semplificazione che diverrebbe miseria, ma
dal concetto di legge sgombra la filosofia da una sequela di problemi e correlative teorie,
atomo non possono coesistere due elettroni caratterizzati da numeri quantici ordinatamente uguali, così che
. gioia, 1-i-346: le cause da cui dipendono gli effetti morali sogliono essere
exclùsio -snis * esclusione, allontanamento', da excludére 'lasciar fuori'; cfr. fr.
[la dote]; ora perché ha da mutare i fatti? o uomini,
che piacere. = deriv. da esclusivo; cfr. fr. exclusive (
l'italia per essere stati messi fuori da scrittori, i libri de'quali siano
in tutta italia; ed è ciò che da molti s'intende per lingua italiana,
ad un codice sapientemente ma esclusivamente composto da un uomo per gli uomini, si contrappone
, cosicché altri non possa avervi parte se da lui non ne viene disposto. giusti
esiste. ella è perciò tanto irragionevole da sembrarle naturale ch'io l'ami come
esclusivamente alla definizione del romanticismo, proposta da lui. carducci, ii-7-185: il
della settimana. = comp. da esclusivo; cfr. fr. exclusivement (
iii-124: nella parte della lettera aggiunta da me dopo avervi mandata la prima copia,
de sanctis, ii-15-525: mutamenti generati da uno spirito gretto di esclusivismo, da
generati da uno spirito gretto di esclusivismo, da odi, da vendette, da vanità
gretto di esclusivismo, da odi, da vendette, da vanità, da favori,
, da odi, da vendette, da vanità, da favori, noi li biasimiamo
odi, da vendette, da vanità, da favori, noi li biasimiamo, come
di follia. = deriv. da esclusivo; cfr. fr. exclusivisme (
di un'esclusiva. = deriv. da esclusivismo; cfr. fr. exclusiviste (
, per assicurarsi l'esclusività delle fragole da servire con la panna. 3
« bestia ». = deriv. da esclusivo; cfr. fr. exclusivité (
codesta passione era in lui esclusiva tanto da distrarlo da qualsiasi altra soda applicazione.
era in lui esclusiva tanto da distrarlo da qualsiasi altra soda applicazione. alvaro,
della tecnica); che è difeso da brevetto (un ritrovato, un'invenzione,
prestar appicco agli esclusivi. -viziato da esclusivismo (un modo di pensare,
moravia, ii-253: luca, fin da bambino, aveva votato agli oggetti che
; unico nel suo genere; distinto da ogni altro. manzoni, 48:
dotta, lat. mediev. exclusivus, da excludère 'escludere, lasciar da parte'
, da excludère 'escludere, lasciar da parte'; cfr. fr. exclusif (
, raro esclusissimo). tenuto fuori da un luogo, impedito di entrarvi; tagliato
, ecc.); tenuto lontano (da compagnie, da ambienti determinati,
tenuto lontano (da compagnie, da ambienti determinati, da una comunanza di
compagnie, da ambienti determinati, da una comunanza di vita); mandato
dolor confuso / il re d'algier da la sua donna escluso. berni, 251
, / de l'asia in bando, da l'europa escluso, / e 'n
marino, 2-44: quel gran piacer da la discordia fiera, / madre d'ire
dichiarato guerra, alla vita, perché da lei mi sentivo escluso. -letter
madri che dogliose grida / ne facean da le torri e da le mura, /
/ ne facean da le torri e da le mura, / da l'impeto cacciati
le torri e da le mura, / da l'impeto cacciati o da la calca
mura, / da l'impeto cacciati o da la calca / precipitar ne'fossi,
., 46: essere fatto alieno da cristo, escluso da'beni eterni, maggiore
inetti a spiegar le vostre ragioni, esclusi da qualunque ufizio di publica amministrazione, e
pirandello, 5-613: si vide esclusa da tutte le parti: la suocera e la
8-147: eppure, a due passi da me i miei fratelli combattono e muoiono
per oscuro, inevitabile destino io sono da ciò escluso. -sostant.
patemi, e violarlo? -rimosso da un ufficio; deposto da una carica
-rimosso da un ufficio; deposto da una carica; espulso da un dominio
; deposto da una carica; espulso da un dominio. davila, 70:
francia. -sostant. cittadino colpito da pubblica infamia o privato dei diritti civili
invece, volevano esclusa per al tutto da quel genere di composizione. serao, i-615
: nemmeno sarebbonsi commossi per quegli mandati da ostenda; purché andasse in luoghi liberi
mattino senza spese piccole o grosse, da cui risultavano nondimeno esclusi i libri per
senso reale o figur.): lasciando da parte; eccettuando, senza tener conto
(un discorso). felice da massa, xliii-296: tace iesù che di
è occulto e somerso. = da scoccare, col pref. e-intensivo.
caduto in pensiero che fosse escogitabile da mente umana una fantasia, la
una... come vedo, « da s. stefano a torino » è
aveva escogitato di indossare un suo pigiama da notte. 2. meditare attentamente
delle azioni degli uomini grandi, imparata da me con ima lunga esperienzia delle cose
moderni, tutto si legge nei libri scritti da quel celebre republicano filosofo. b.
intenditori [del barolo] escogitavano aggettivi da prosatori d'arte; morbido, vellutato
dotta, lat. excógitàre, comp. da ex 'da'e cogitare 1 pensare,
quieto alle cose sopra dette, da lui medesimo e da'suoi difen-
quale ci racconta i preparativi escogitati da lui per... degnamente rice
egli avea detto era il sugo spremuto da tutta la vera politica, e la quinta
vera politica, e la quinta essenza da lui lambiccata e solo escogitata dal suo cervello
(quintiliano) 'inventore ', da excógitàre (v. escogitare).
sono, ma li gravi non sarebbono da sé gravi, se la escogitazione nostra
b. croce, i-2-340: animata da essa [ragione] è la filosofia
'(che si fa pensando): da excogitàre (v. escogitare)
dotta, lat. aesculeus, deriv. da aescùlus (vedi escolo).
. milizia, iii-173: per il legni da costruzione il più forte è la
voce dotta, lat. tardo exculpdre, da ex con valore privat. e culpa
sua persona. = deriv. da escolpare. escomeato, sm. dial
la raina andò celatamente. = da un lat. volg. * excommentàri 4
excommentàri 4 turbare ', comp. da ex con valore intensivo e commentàri 4 riflettere
venire, andare e tornare, passare da un luogo a un altro '(
un luogo a un altro '(da meàre 4 andare, passare ');
di colono o mezzadro 0 conduttore da un fondo. nievo, 21
loro rifiuto. = deverb. da escomiare. escomputare, tr.
. disus. de trarre da un numero, da una somma.
trarre da un numero, da una somma. giannone, 1-iv-429
s'avea presi. = da computare (v.), col pref
stato. = deverb. da escomputare. escomùnica (escommùnica),
santa sede. = deverb. da escomunicare. escomunicaménto, sm.
et escomunicamenti. = deriv. da escomunicare. escomunicare (escommunicare),
clareno volgar., xxi-877: essendo da poi escomunicato dal predetto papa gregorio,
riconoscono dalla chiesa. -scacciare da una comunità religiosa. savonarola, iv-128
3. figur. allontanare, rigettare da sé (in senso morale).
in senso morale). girolamo da siena, xxi-288: per le quali parole
fedeli dalla comunione ', comp. da ex con valore privat. e commùnicàre
eccles. ant. scomunicato, colpito da scomunica. di costanzo, 1-423
, 87-22: la iustizia sì è presa da lo senno del sapire; / una
lo evangelio. * = deriv. da escomunicare. escomunicazióne, sf.
angelo clareno volgar., xxi-877: essendo da poi escomunicato dal predetto papa gregorio,
escomunicazione. = deriv. da escomunicare. escóncio, sm.
esconcio di danari. = da sconcio, col pref. e-intensivo.
accontare. = voce dotta, da scongiurare, col pref. e-intensivo.
exeoriàre 4 scuoiare ', deriv. da corium 4 cuoio '. escoriativo
fa gran fastidio. = deriv. da escoriare. escoriato (part. pass
posteriore parte exeoriata in nodulo la avea da 'ntorno sopra gli sui fianchi cincta.
ritiramento in sicilia, fu egli assalito da una crudele infermità d'escoriazione ed arenella,
antecedente. « ¦ deriv. da escoriare. escorporare, tr.
(escòrporo). raro. staccare da un corpo, da ciò in cui una
raro. staccare da un corpo, da ciò in cui una cosa è incorporata.
lat. mediev. excorporàre, comp. da ex 'via da 'e corpus
, comp. da ex 'via da 'e corpus -óris 'corpo '.
, sf. l'escorporare; distacco da un corpo, da un tutto unico.
escorporare; distacco da un corpo, da un tutto unico. -in partic.
lat. excursió -ònis, deriv. da excurrère * scorrere escorticato, agg.
lat. delle glosse excòrticàre, deriv. da cortex -icis 'corteccia '.
dotta, lat. exsereàre, comp. da ex * fuori 'e scredre *
, lat. escreàtus -ùs, deriv. da exsereàre 'sputare '. escrementale
salmista ebraico. = deriv. da escremento-, cfr. fr. excrémentiel.
escrementìccio), agg. che proviene da escrementi, che appartiene a escrementi,
tutti gli elementi,... uscirà da essi tuttociò ch'hanno al presente di
, di feccioso. campailla, 17-83: da gli spirti a le glandole è spremuto
al fine acre licore, / che da i vasi escretor poi ricevuto, / co
. targioni tozzetti, n-2-437: orti da erbaggio,... dove s'innaffia
umana. papini, 20-622: da poco sono usciti da uno di questi
papini, 20-622: da poco sono usciti da uno di questi feroci lavacri e son
più starnutatorio, che purga la testa da gli escrementi viziosi. r. cocchi,
feto, verdi, e non dissimili da deposizioni che si possono fare dagli umori
loro figliuolini a sgravarsi collocandosi in guisa da sporgere al di fuori del nido ».
la discordia se si purgasse la città da quella turba di tumultuanti, tenuta sempre
di quei secoli, o libri scritti da autori di quel tempo, o di poesie
non si può avere altrimenti che dando loro da sussistere mentre si trovano in ozio,
e tanta, / che si fa conca da tabacco un vile / escremento incivile.
che agli arbori impediscono la generazione sono da essere levate: la rogna, la
incetta e procaccio, raccogliendo per farlo da quegli arbori certe granelle o coccole che
pensavo che gli architetti barocchi erano riusciti da quella montagna di escrementi a cavare le
d'arcadi foiosi, che veggono me da per tutto, quando io non sento né
, lat. excrèmentum 4 escrezione ', da excernère 4 evacuare ', comp.
excernère 4 evacuare ', comp. da ex 4 da 'e cernire 4 separare
evacuare ', comp. da ex 4 da 'e cernire 4 separare \ escrementóso
che contiene scorie, impurità, rifiuti da eliminare; che non è assimilabile dall'
delle piante. = deriv. da escremento. escremenziale, agg.
cui si sollevano o con il corpo da cui si dipartono. d'annunzio,
morboso, parassitario, che si sviluppa da una preesistente entità senza alcun altro effetto
e rimonde [le ottave dell'ariosto] da quel superfluo, da quella troppa scorza
dell'ariosto] da quel superfluo, da quella troppa scorza, da quelle filamenta,
superfluo, da quella troppa scorza, da quelle filamenta, da quelle escrescenze fungose
quella troppa scorza, da quelle filamenta, da quelle escrescenze fungose che impediscono e soffocano
scelgono le più grosse radiche, le rimondano da quelle minute escrescenze o barbuzze che gettano
n. plur.), deriv. da excrescens -entis, part. pres.
dotta, lat. excrèsclre, comp. da ex con valore intensivo e crèsclre.
tessuti. campailla, 17-83: da gli spirti a le glandole è spremuto
eterogeneo al fine acre licore, / che da i vasi escretor poi ricevuto, /
tempo per estrarre a caldo una sostanza da un miscuglio. = voce dotta
, lat. excrètór -6ris, deriv. da excrètus, part. pass, di
hanno la funzione di raccogliere i materiali da eliminare e di portarli fuori dall'organismo
circolando dalle foglie alle radici, e da queste a quelle, col mezzo d'
dotta, lat. excrètòrius, deriv. da excrètus, part. pass, di
, livide, e mordaci escrezioni, che da sette mesi in qua hanno cominciato a
. per simil. bot. secrezione, da parte di una pianta, di sostanze
excrètió -ónis 4 vagliatura ', da excrètus, part. pass, di excernère
. pass, di excernère, comp. da ex 4 da, fuori '
di excernère, comp. da ex 4 da, fuori 'e cernire 4
dotta, lat. excruciàre, comp. da ex intensivo e cruciare 4 affliggere
e cruciare 4 affliggere '(deriv. da crux crucis * croce ').
dotta, lat. excubiae, deriv. da excubàre 4 dormire fuori, vigilare '
fuori, vigilare ', comp. da ex 4 fuori 'e cubare 4 esser
, lat. excubitòr -òris, deriv. da excubàre 4 dormire fuori, vigilare'.
dotta, lat. excubitórium, deriv. da excubàre 4 dormire fuori, vigilare '
una come gli altri, e nato non da coronide né da una cornacchia,
altri, e nato non da coronide né da una cornacchia, ma da un'
né da una cornacchia, ma da un'oca. = voce dotta
, agg. bot. letter. buono da man giare (o anche
man giare (o anche da bere); commestibile (e viene
. èsculentus 4 mangiabile ', deriv. da esca 4 nutrimento * (v.
isomera della dafnetina. = deriv. da esculina. esculednico, agg. (
di barite. = deriv. da esculetina. escùlico, agg. (
d'india. = deriv. da esculina. esculina, sf.
mani, or quindi or quinci / escotendo da sé l'arsura fresca.
fresca. = voce dotta, da scuotere (v.), col pref
, 3-553: ero ritornato a casa da un'escursione scolastica, stanco e bagnato
annunzio, iv-1-876: ora non più da ippolita ma da giorgio venivano gii incitamenti
: ora non più da ippolita ma da giorgio venivano gii incitamenti alle lunghe escursioni
s'usciva la notte con certi vecchi abiti da borghese, portati da casa, tinti
certi vecchi abiti da borghese, portati da casa, tinti, stinti e ritinti,
stravan tutte le corde, e certi cappelli da scherani, e s'andava a cantare
un particolare inquietante, ora arrivava tentennando da qualche sbalorditiva escursione a traverso le cinque
mobili militari che si spostano quasi giornalmente da una località all'altra allo scopo di
voce dotta, lat. excursio -ónis (da excurrère * cor rere fuori
modo sistematico. = deriv. da escursione; cfr. fr. excursionnisme (
poetica baita. « = deriv. da escursione', cfr. fr. excursionniste (
dio, « ad dei instar », da nessun sostrato materiale, e quasi dal
irruzione ', poi * digressione '(da excurrère 'correre fuori ').
lo avversario è grande e lo tempo da dare è, bene avventuroso e sanza escusa
non posso. * = deverb. da escusare; cfr. fr. excuse,
2-10-100: persuadendomi che tanto sia proceduto da errore, che se non è onorevole
dai critici posteriori, non va esente da varie macchie non escusabili, ed è già
non mai escusabili. = deriv. da escusare; cfr. fr. excusable,
altro escusatore non si levava. benvenuto da imola volgar., i-43:
con tra di noi. s. caterina da siena, vi-64: quantunque el peccato
queste cagioni... non sono da vituperare, ma da escusare e di perdono
. non sono da vituperare, ma da escusare e di perdono degne; le
si possono escusare. s. caterina da siena, v-224: oggimai, s'egli
dante, conv., iii-iv-4: escusomi da una colpa de la quale non deggio
si escusa la turba mortale, / vincta da questo ceco amor protervo. botta,
consiglio; ed è come dire: pensaci da te. = voce dotta, lat
documento escusativo, io non posso, da mia parte, aggiungere se non una
un curioso aneddoto. = deriv. da escusare. escusato (part.
, 1-408: ora questi, non solamente da te escusato e dilibero d'ogni pericolo
d'ogni pericolo ma con molto onore da te ingrandito, è accusato che ti volle
fratello. = deriv. da escusare. escusatòrio, agg. ant