: item sì ponemo che sia tenuto da tutte le fosse del monte di montieli,
, che de le quatro volte et da ine insune sì debiano dare due corbelli e
insune sì debiano dare due corbelli e da le quatro volte in giuso sì debiano dare
cinonio, 99: * eccettato ', da eccettare, vocabolo antico, fu anch'
cosa. * = deriv. da eccettuare. eccètto1 (escètto),
e salvo? 2. dispensato (da una legge, da un obbligo).
2. dispensato (da una legge, da un obbligo). fra giordano,
ogni figura lì distinta: / eccetto se da giotto, al qual la bella /
eccetto che di lanciarsi abbracciati sulla pista da ballo. gola [della violenza
delle quali [lezioni] alquante dettate da me, furono recitate dallo eccettóre al
exceptor -oris * scrivano; cancelliere '(da excipère nel senso di 'raccogliere mettendo
s. v.]: 'eccettuabile', da potersi più o meno lecitamente o giustamente
questa infermitade. = deriv. da eccettuare. eccettuare (ant. escettuare
ne escettuando alcuno. guicciardini, 108: da questa re -assol. nel
che son uomini. ma v'è da distinguere e da eccettuare. può il sovrano
. ma v'è da distinguere e da eccettuare. può il sovrano sospendere,
monotonia. 3. raro. lasciare da parte, non prendere in considerazione.
morte disiderata. = deriv. da eccetto: cfr. anche eccettare.
di un soggetto generale, escludendo però da tale affermazione, o negazione, una
le eccettuative, che eccettuano qualche cosa da ciò che affermano; 30 le comparative
comparative. = deriv. da eccettuare. eccettuato (part.
dette delli uomini, le femine essere eccettuate da questo bestiale appetito; con ciò sia
lei, per pretendersi eccettuata ed inattingibile da un tanto diffuso destino, doveva pur
ubidirlo è peccatoi alfieri, i-60: da quasi due anni io non apriva più nessun
guicciardini, iii-67: il quale, benché da principio rispondesse non volere obligarsi a salvare
le condizioni proposte; eccettuato che alessandro da triulzi con alcuni capitani de'fanti ri-
eccettuazione de'buoni uomini. fra simone da cascia, 1-30: questa è regola
ii-252: capitolino, dopo aver allegate da prima più scuse per non comparire, e
, una situazione considerata pericolosa e tale da minacciare gli interessi fondamentali dello stato stesso
è improntato di questo principio ereditato da cavour, che più volte l'aveva
bassa statura. = deriv. da eccezione, sul modello del fr. exceptionnél
che se indossa vesti ritinte e calze da serva, giura di farlo per voto di
eccezionalménte, avv. in modo da costituire un'eccezione, in modo speciale
; straordinariamente. -talvolta, seguito da un agg., serve a esprimere
più fremente e formidabile che sia mai escita da un sasso, bisogna aver nome michelangelo
ed eccezionàrio. = deriv. da eccezione. eccezionato, agg.
e consueto. = deriv. da eccezione. eccezióne (escezióne,
eccezione per qualcuno: eccettuarlo, escluderlo da un obbligo o divieto, per favorirlo
l'uomo e la donna doversi astenere da così fatti congiugnimenti, sopra questi aggiugnendo
. pallavicino, 7-98: ci è dettato da natura che 'l detto uniforme di
o tre autorevoli testimoni, non debilitato da veruna eccezione, basti per sentenziare in
è più scarso della materia donata. ma da questa regola hanno eccezione i libri:
di me. barilli, 5-31: da queste parti la carne di scimmia non la
gente di casa. -diversamente da. guerrazzi, 5-110: dopo essere
d'eccezione: eccezionalmente, in modo da contravvenire a una norma o a una
pur esso una delle tante stranezze introdotte da coloro che hanno la smania di dir
le sue eccezioni; ma se v'innamorate da vero, non prometterei né men per
paradiso saremo: ornai sanza altre eccezioni da noi fatte questo empiere vedrete. rinaldo
quello che mi scrivete, d'uno uomo da mandare in creti, vorrei avere in
a un tratto, come se fossegli mossa da un avversario sassonia a parte, esortandolo
, incontestabile. ridico): da exctpère ('trarre fuori ', al
= voce dotta, deriv. da ecchim [osi] col sufi, -orna
ingiallisce per poi scomparire col (così da non essere soggetto ad alcuna critica).
dire anche zione, macchiati qua e là da una chiazza livida, dalla dugento anni
di molto l'autorità di tutti questi (da xéfc) 'verso'); cfr. fr
che domina in tutto il = deriv. da ecchimosi; cfr. fr. ecchymotique (
villani, 3-48: le mura della terra da ogni parte bottari, 5-45: mi
iii-254: nel 1630, invasa la patria da pesti lenza, alessandro gli
anno al sepolcro. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
violento o per mortale disgrazia si oppone da taluno all'azione dal di lui avversario o
eccidio e nel fraterno / le fu da tanta doglia il cor trafitto, / che
tuo eccidio, / e nel corpo da poi gli entrò lucifero. fed. della
quando l'uomo s'avvede d'esser amato da molti non si può persuadere ch'alcuno
, lat. cxcidium 'sterminio '(da excidère 'sterminare ', comp.
attivi, oppure a dare al medicamento da somministrare la forma voluta.
commissari. = ingl. excise (da un lat. tardo accensum: fr.
. de sanctis, 7-306: si andava da gioberti e si trovava un uomo placido
nel giudicar di mio figlio-mi lascio trasportare da una immaginazione troppo eccitabile. svevo,
allora quella eccitabilità morbosa che adesso, da un momento all'altro, per cose
un momento all'altro, per cose da nulla, suscita o deprime le masse.
noi grande eccitamento al bene operare. da porto, 1-280: pareagli già d'
immaginava che eccitamento di sensualità potesse venire da codesta presenza. cinelli, 2-327: dal
che trovava neh'eccitamento del pericolo, da quelle esaltazioni vendicatrici, ricadeva in abbattimenti
fosse al mondo la calamita, voi da tutte le proprietà delle sustanze mondane non
salute nostra... ci vengono mandati da quella per grazia eccitante e preveniente,
gli sarebbe mancato il coraggio di ricominciare da capo una vita diversa e migliore,
nervoso (ed è usato in particolare da chi è sottoposto a una pesante fatica
confermarlo o augumentarlo, discemendo el troppo da quello che basta e eccitando gli ingegni
di gente affondata nel sonno e domata da quel bacco plebèo, che, eccitando
eccitare il popolo, o per discutere il da fare nei circoli che si venivano
fervore dell'ira. s. caterina da siena, iv-264: ci dobbiamo studiare
lume naturale, acciò che sia tolta da noi la imperfezione, e veniamo a
infervorare, infiammare l'animo. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
che gli è segno che le sono da dio. sarpi, vi-6-192: si eccitò
, viii-41: nicolò machiavelli è già da tre secoli accusato sempre e difeso.
2. econ. riserve equiparate: costituite da crediti su paesi in cui vige la
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus 4 uguale ') e da
da aequus 4 uguale ') e da partizione (v.); cfr.
-anche: che chiede la stessa cosa chiesta da un altro. = voce dotta
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus 4 uguale ') e da
da aequus 4 uguale ') e da petente, dal lat. peto 4 chiedere
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus 4 uguale ') e da
da aequus 4 uguale ') e da piano (v.). equiplanazióne
a smalti alternati, ossia partizione risultante da un partito di due e un troncato di
è accaduto che i concetti siano stati da essa [logica formalistica] variamente classificati
ioo8óvap. o?), comp. da aequus 4 uguale 'e pollère 4
voce dotta, lat. tardo equipollentia, da equipollèns -sntis 4 equipollente '; cfr
quando [l'acqua] è mossa da alcuna parte, quella parte ch'è mossa
ranza costituiti. = deriv. da equiponderante. equiponderare, intr. (
, comp. dal lat. aèqui- (da equus * uguale ') e ponderare
= voce dotta, lat. acquipondium (da aequus 1 uguale 'e pondus -èris
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus'uguale ') e da potente
, da aequus'uguale ') e da potente (v.); cfr.
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus 1 uguale ') e da
da aequus 1 uguale ') e da potenza (v.). equipotenziale
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus 1 uguale ') e da
da aequus 1 uguale ') e da potenziale (v.); cfr.
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus 1 uguale ') e da
da aequus 1 uguale ') e da principale (v.). equiprobàbile
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus 'uguale ') e da
da aequus 'uguale ') e da probabile (v.). equiprobabilismo
, cioè alla larghezza e all'indulgenza, da due sentimenti, talvolta disgiunti, più
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus 'uguale ') e da
da aequus 'uguale ') e da probabilismo (v.). equiprobabilista
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus * uguale ') e da
da aequus * uguale ') e da scomponibile (v.). equiscomponibilità
rispettivamente uguali. = deriv. da equiscomponìbile. equisetàcee, sf.
. bot. unico ordine attualmente rappresentato da forme viventi della classe equisetine; comprende
bot. classe di embrio- fite (da taluni considerata invece come divisione a se
, dal lat. equisetum, comp. da equus 'cavallo 'e saeta
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus * uguale ') e da
da aequus * uguale ') e da sonare 1 suonare '. equìsono,
guittone, i-17-7: né [è da dire] giudici ch'aprova / ingiustisia
il quale diminuisce le cose giuste descritte da le leggi, ma non tutte le cose
trovare la mala fede, per scapolare da un'obbligazione incomoda? interpretazioni stiracchiate,
della rimozione dall'officio: per equità, da poi che egli era stato provocato:
egli era stato provocato: per giustizia, da poi che non tutte e non in
né troppo aspro, sanza d'inchinare da neuna parte. fazio, v-26-53:
e giudicherà il popolo in giustizia. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar
, lat. aequitàs -àtis, deriv. da aequus * equo '.
fidecommesso equitativo. = deriv. da equità. equitativo2, agg.
, accavallato. = deriv. da equitare. equitatóre, sm.
fama napoleonica. = deriv. da equitare. equitazióne1, sf.
., di alta scuola. -equitazione da corsa: comprende le corse piane,
voce dotta, lat. equitàtio -onis, da eques -itis * ca valiere
valiere *, deriv. da equus 4 cavallo '; cfr. fr
voce dotta, lat. eques -itis (da equus 4 cavallo '). equitemporàneo
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus 4 uguale ') e da
da aequus 4 uguale ') e da temporaneo (v.). equìtono
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus 4 uguale ') e da
da aequus 4 uguale ') e da tono (v.).
.) l'uguaglianza di effetti prodotti da cause in apparenza diverse, o la
carducci, iii-26-14: se le stanze da purificare sono più d'una, il
ingegno e la volontà si equivalgono, perché da molte parti l'umanità concorre a ungere
, 5-9: ho girato abbastanza il mondo da sapere che tutte le carni sono buone
11 prescindere solo, ma costante, da tutte le verità della religione senza giammai
, lat. tardo aequivalère, comp. da aequus * uguale 'e valére
pref. equi- (lat. aequi-, da aequus 4 uguale ') e da
da aequus 4 uguale ') e da veloce (v.). equivelocità
pref. equi- (lat. acqui-, da aequus 4 uguale ') e da
da aequus 4 uguale ') e da velocità (v.).
equivocamente dai principi, non andarono esenti da molte altre persecuzioni e disturbi. carducci
de'vermi. = deriv. da equivocare. equivocante (part.
; interpretare una parola secondo significati diversi da quello che essa ha; sbagliare nel
senso di vanità pettegolo e tetro, da inacidita commedia degli inganni; in cui
. esempio d'un sofisma che nasce da vocaboli di più significati, i quali
, lat. aequivocdtio -dnis, deriv. da acquivocàre * equivocare equivochésco, agg
in comune il nome mentre le definizioni da esso richiamate sono diverse; omonimo (
e traportati da'venti procedano e nascano da un agente non già univoco, per parlar
alla pallidezza e agli svenimenti, celebrati da me come segni equivochi d'una passione
il colore delle nottate passate al tavolo da gioco stampato sul viso floscio. bacchelli,
3. rima equivoca: quella formata da parole aventi stesso suono, ma diverso
quella in cui il nome è interpretato da giochi di parole fondati su assonanze,
andamento di sì artificioso equivoco, che da qualunque lato il mirassero gli spettatori,
giubba addosso; / zitto l'equivoco / da stenterello, / che sa di bettola
spese de'gonzi. l'intreccio nasce da un fratello e una sorella similissimi di figura
di figura, che, vestiti or da uomo or da donna, generano equivoci curiosissimi
che, vestiti or da uomo or da donna, generano equivoci curiosissimi. ungaretti
il blasone non può essere sostenuto che da una rettitudine assoluta, senza equivoci,
, 2-218: la terza specie di metafore da lui conosciuta e comendata è l'equivoco
a doppio senso ', comp. da aequus 'uguale 'e dal tema di
preterivasi un punto sì equo, e domandato da sua maestà sopra tutti. romagnosi,
e santissima il governo ha sciolto i chierici da una profana ingerenza, e ripigliati i
dell'accademia. savinio, 281: da quando sono qui, prigioniero non dichiarato
un incenso / levasi al ciel come da mille altari. montale, 1-20: nell'
radicata, e nascosta, ha avuto vita da quel colore, dal quel fondo di
dotta, lat. aequorèus, deriv. da aequor -òris 4 mare, superficie piana
4 mare, superficie piana ', da aequus 4 uguale, piano '.
9-28-2-86: cantavano nelle fiamme, disputavano da gli equulei, predicavano su le croci,
determinato punto fissato nel tempo, variabile da popolo a popolo (e generalmente in
generale di era si pretende che venga da questa, cioè 4 ab aere
e una fine; periodo storico caratterizzato da memorabili eventi (ed è sinonimo di
gr. [x<4] " hpdxxeta, da 'hpaxxfic 4 eracle '. eracleènse
, dal gr. épdxaeiov, da 'hpaxxf)? 4 eracle '.
. -?) paxxecoxixó <;, da * hpaxx'r) i;
gr. ¦ jjpaxxetxeiof;, da * hpdcxaeixo <; 4 eraclito '.
, per lo abuso di molti, da quella tutto dì veggiamo nascere nuove eresie
delli combattitori e delle cittadi armate. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar
segreta intelligenza col nemico, poiché consigliato da i re amici di spiantarlo e eradicarlo,
= voce dotta, lat. sradicare, da radix -icis 4 radice '. eradicativo
, 16-ix-366: si astenga... da tutt'i medicamenti purganti violenti e eradicativi
ti va. = deriv. da eradicare. eradicatóre, agg.
male cogitazioni. = deriv. da eradicare. eradicazióne, sf.
de capelli. = deriv. da eradicare. eragròstide, sf.
l'immenso edificio dove abito è conosciuto da tutti i vetturini romani col nome di.
e ricchi saranno fedelissimi e giustissimi. da porto, 1-92: i viniziani non hanno
di cambio. bocchelli, 1-ii-33: da milano... era partita nel '48
a persone che conosceva appena, aggravato da un'infermità micidiale, e in que'
sacrilego ucciderono appo l'erario. benvenuto da imola volgar., ii-151: quello
dotta, lat. aeràrìum, deriv. da aes aeris * rame, denaro'.
riferisce, che è proprio di erasmo da rotterdam e della sua dottrina. -pronuncia
del greco: pronuncia del greco propugnata da erasmo, la cui caratteristica più saliente
(e si contrappone alla pronuncia proposta da reuchlin per cui la 7j si pronuncerebbe
dicessi: vien qua, erasmico, uomo da niente. carducci, ii-9-106: ora
deriv. dal nome del celebre umanista erasmo da rotterdam (1467-1536).
dello stato. = deriv. da etastiano', cfr. ingl. erastianism (
del suo capo eraste. essa formavasi da un partito di sediziosi i quali affermavano
scomunicare ecc. = deriv. da erastus, cognome umanistico del teologo e
spadai 'amo con passione '), da èpos 'amore '(cfr. erotico
, generi e specie, e caratterizzate da fusti aerei in genere verdi, poco consistenti
e i fiori erano per molti rivi da una fontana sola nutriti. tasso,
che l'erbe inaridisse il verno, / da chiuso morbo combattuta e vinta, /
e di pioggia recente, spirava fresca da monte calvo. d'annunzio, i-580:
dura in verdura. s. caterina da siena, i-71: la quale ragione
nei luoghi erbosi e freschi; fiorisce da maggio a giugno; il succo fresco
cynapium '. trovasi fiorita nelle macchie da per tutto, e si conosce per
andò zoppicando a bere l'erba- bianca da compare pizzuto. -erba borsaiola o borse
* vecchia tenten- nina '. trovasi da per tutto, principalmente in collina.
annua. è una delle communi erbe da mangiarsi con i radicchi. pascoli,
-erba crociona: erba cornacchia. -erba da bachi: santolina. 0. targioni
0. targioni tozzetti, ii-125: 'erba da bachi'. nome vulgare della 'spigelia
valente antelmintico fra i vegetali. -erba da calli: erba di san giovanni.
: erba di san giovanni. -erba da funghi: nepitella. o. targioni
o. targioni tozzetti, ii-525: 'erba da funghi'. lo stesso che 'nepitella
thymus nepeta '. perenne. trovasi da per tutto lungo le strade e nei cigli
commune condimento dei funghi. -erba da incanti: erba maga. -erba da
da incanti: erba maga. -erba da latte: ricino. stratto delle porte
: erba cinque foglie, e erba da latte, la libbra soldi 1 e denari
d'amore: erba canterella. -erba da morroidi: scrofularia. o. targioni
o. targioni tozzetti, ii-541: 'erba da morroidi'. nome vulgare della * scrophularia
svezia come sudorifera nelle angine. -erba da pondi: erba pondina. -erba da
da pondi: erba pondina. -erba da porri: celidonia. -erba da spazzola
-erba da porri: celidonia. -erba da spazzola: erba perenne della famiglia graminacee
perché tutta coperta di papille cristalline tanto da sembrare cosparsa di brina), è
nei giardini, perché, essendo ricoperta da per tutto di vescichette ripiene di umore
tanto lodata dagli agricultori, e detta da molti 'panicum altissimum ', la
, o fava grassa, o erba da calli (sedum telephium) e la scarleggia
un decimo di tali semi uniti alla polvere da schioppo la rende più efficace.
brasavola nel credersi che 'l calamento posto da dioscoride nella seconda spezie, sia quell'
priva di peli, con foglie composte da 16 o 24 foglioline, fiori bianco-rosa
; il frutto è un legume costituito da tre a sette articoli; è pianta
insieme, peduncolati, ascellari. fiorisce da gennaro a tutta la state, ed è
di mesue è quell'erba amara, chiamata da alcuni canforata, e da altri erba
, chiamata da alcuni canforata, e da altri erba giulia, detta volgarmente santonico,
erba lazza, erba morra, esca da pesci, caracia': nomi vulgari dell'*
-erba maga o dei maghi, erba da incanti, erba di s. stefano
maga, erba de'maghi, erba da incanti, erba di s. stefano '
i nomi francesi ed inglesi di erba da incantatori. porta il nome di circe,
alfalfa): una delle migliori piante da foraggio; è specie poliennale, ha
nelle maremme con grossa radice, chiamata da noi erba mora. questa è a
profumati { helleborus viridis); fiorisce da marzo ad aprile. 0. targioni
ha qualità astringenti. -erba pondina o da pondi: pianta del genere euforbia,
. targioni tozzetti, ii-415: * erba da pondi 'o * erba pondina '
, ghiandolari sul dorso, coccole portate da un rametto ricurvo; è velenosa e
, 2-1106: la erba sacra, chiamata da alcuni pisteron, produce i ramuscelli alti
i foraggi, come in un recinto da pascolo. -erba tomi orobanche.
: dico che 'l cardo santo, chiamato da alcuni erba turca, è notissima pianta
a rami grigiastri; le foglie presentano da sette a undici foglioline oblunghe, di
frutto è un legume vescicoloso; fiorisce da giugno a luglio e fruttifica in agosto
vergogna mi gravò la fronte. folgore da s. gimignano, vi-n-136 (5-2)
: [il medico] non l'ha da sé né in sé quella virtude,
dell'erbe, lo quale sono mutato da quelle. boccaccio, dee., 4-1
avemo, e i suffumigi / fatti da le nocive erbe novelle / che per punti
segate. tasso, 6-67: ella da la madre apprese / qual più secreta
, ché un cespo / svelgendo allora da un sassoso poggio, / le vecchie
era seme si fa erba, e da quello che era erba si fa spica,
quello che era erba si fa spica, da che era spica si fa pane?
tasso, 9-75: come destrier che da le regie stalle, / ove a
ella sia una delle solite voci sparse da castel rodrigo per dar erba trastulla ai
ogni erba fascio per isprememe il succhio da prevertir anco i giasoni. manzoni, 966
d'ogni erba fascio. -vivere da scapestrato. -anche: rubare a man
/ in pace, e avere gioia / da un fil d'erba che trema /
tadi antiche, quasi fornito per molti anni da spamazare le nuove, e già ne
molta mala erba ci nascerebbe. francesco da barberino, 195: guardalo da'luoghi
, 1-69: ci veniva fatto, da ragazzi, di capitare a ridosso dei bastioni
serpollo, alla persa ignobile, perché da queste erbicciuole avvien che cavisi assai più
che cavisi assai più grosso bottino, che da altre piante più elette, ma ancor
sgridano quegli, che calpestano l'erbicine da far'la salsa, e non coloro,
e di bestiame. boccaccio, v-38: da quelle erbacce gravi, ritenute / nell'
primo anno contiene un filetto legnoso terminato da un bottone. silone, 149
= voce dotta, lat. herbdceus, da herba 'erba '. erbàggio,
arresta, / le belle bionde treccie da vantaggio. / se non son bionde,
di rimedi, balsami ed erbaggi / da risaldar ferute e cacciar morbi. a
, ii-305: è la diroccata mole ingombra da erbaggi innaffiati dalle acque. bacchelli,
ant. erbatico. = deriv. da erba; cfr. fr. herbage.
e canta. = deriv. da erba, col suff. collettivo -aglia.
gonsi sull'april ranci gli erbai, / da che ti ci furò nostra sventura,
altra di rotazione. = deriv. da erba. erbaiòlo (erbaròlo, erbaruòlo
salgono da la città, / non d'erbaiola il
meno virtù. = deriv. da erba. erbale, agg.
bianca: ma non perfettamente si partirà da lui la carne erbale, e sarà
lat. mediev. herbàlis, deriv. da herba 1 erba '.
erbaluce, sm. bot. vitigno da vino coltivato in piemonte per ottenere il
all'erbame. = deriv. da erba, col sufi, collettivo -ante.
tradizione egli [il micheli] ebbe da due o tre de'suoi amici, sembrano
domenichi, 1-218: gli egizi vogliono che da loro fosse trovata la medicina: altri
loro fosse trovata la medicina: altri da arabo figliuolo di babilone e d'apolline
; ma l'erbaria e i medicamenti, da chirone figliuol di saturno e di fillira
, che quella pianta, la quale da tutti coloro che hanno scritto erbari è tenuta
pino, avendo dall'erbario istesso, da quel valent'uomo fatto,..
... sicuramente riconosciute molte delle piante da lui descritte. targioni tozzetti, 6-84
. albertazzi, 943: vedeva dilatar da una parte la convalle, e le ubertose
mostra non dissimile a quello che pur da natura nudamente viene, ma con esso
chiama erbata. = deriv. da erba. erbàtico1, sm.
nei terreni del padrone. metazone da caligano, v-501-241: en mazo, per
la ghianda. muratori, 7-i-318: così da un diploma di ottone il grande in
bestie erbatiche. = deriv. da erba. erbato, agg.
gli erbati. = deriv. da erba. erbatura, sf.
de erbatura. = deriv. da erba. erbeggiare, intr. (
verde smagliante. = deriv. da erba. erberìa, sf.
solenne mano. = deriv. da erba. erbescènte, agg.
/ soavemente 'l mio maestro pose. folgore da s. gimignano, vi-n-139 (
per giaciglio vi si lascia cedere affranta da più di ventiquattr'ore di corsa.
. pucci, 4-272: erbette forti da frittelle fame, / recan con ceci,
e insalatina, / e vari fiori da intrecciar ghirlande. zanella, 154: dall'
= voce dotta, comp. da erba e dal lat. -cida, da
da erba e dal lat. -cida, da -cidere nei composti di caedère 'uccidere
= voce dotta, comp. da erba e dal sufi. lat. -fer
ed erbifrutta. = comp. da erba e fruttare (v.).
= voce dotta, comp. da erba e dal sufi. lat. -gerus
e mostrano uno spettro di assorbimento caratterizzato da bande nel rosso, verde, azzurro
ch'erbiscono. = deriv. da erba sul modello di fiorire.
dei pomidoro. = comp. da erba e dal tema di vendere, sul
interne de'carnivori, tutte diverse da quelle degli animali erbivori e de'fruttivori.
, e rifiuti d'erba in tale quantità da chiedersi se quella non fosse una
= voce dotta, comp. da erba e dal tema del lat.
mani, per far poi una predica da erbolàio o cavadenti. aretino, 1-43
. leonardo, 2-659: maestro giulian da marliano ha un bello erbolaro.
dunque nell'orto / per le cose da far quest'erbolato / in sul petto alla
è ragion. = comp. da erba e latte (v.).
il quale erborò poi dati più esatti da un colonnello medico in villeggiatura. =
medico in villeggiatura. = deriv. da erba. erborano, agg. raro
le sue erborazioni. = deriv. da erborare. erboreggiare, intr. (
varie tonalità. = deriv. da erba (per le inclusioni dendritiche).
del qual seme, se si potesse da qualche erborista averne un pochetto di quello
vecchia erborista. = deriv. da erborare-, cfr. fr. herboriste (
di queste erborizzazioni egli le fece da sé solo, parte poi con i suddetti
con le seste, tanto son tonde da giovine; vecchie diventano angolari, fatte a
quando vanno in villa. s. bernardino da siena, 603: incominciai a
dimin. erbuccina. s. bernardino da siena, 351: e so'talvolta salita
e popolare del secolo xvi, composta da strofe di undici versi, di cui
un endecasillabo tronco. = da una non identificata canzone di sant'ercolano.
suo ercole afflitto per esser stato disarmato da amore, e un altro ercolino alto
esprime la maggior robustezza che possa acquistarsi da un uomo che siasi continuamente esercitato
lavoratore infaticabile e tenace. guido da pisa, 1-218: li uomini forti erano
. carducci, iii-28-152: qui comincia da vero l'opera animosa ed eroica del
astron. grande costellazione boreale, costituita da oltre duecento stelle visibili a occhio nudo
è diforme / dal fier sembiante e da l'erculeo aspetto. caro, 10-490:
: ritrovasi una pietra nel- l'indie da noi chiamata calamita, da platone erculea,
l'indie da noi chiamata calamita, da platone erculea, per la forza (
ritiene. milizia, iii-222: ercole da giovinetto è sì bello che fa dubitar
nella zona nord di ferrara fatti costruire da ercole i d'este. ariosto,
= voce dotta, lat. herculeus, da hercules * ercole '. erèbia,
6-20: a volte, ad ottobre, da quel trascolorare delle cose e dal tepore
di mistero: o, forse, da strani erebi cemeteriali risalito a popolo e
amato il bimbo / cela, -il nonno da cui, famigliar culto / lo spergiuro
spergiuro eredasti. = deriv. da erede. eredato (part. pass
forse di più che potesse eventualmente risultare da un testamento di giulia in favore di giorgio
anni, acciò che riconoscano i benefici da dio, il quale per tutti i tempi
venali. = comp. da eredi [tà] e dal tema del
a legato, che è costituito da uno o da alcuni singoli beni).
che è costituito da uno o da alcuni singoli beni). -nel
non l'onestà. s. caterina da siena, iii-56: voi sapete bene:
. dessi, 3-12: aveva avuto da uno zio una piccola eredità che..
. banti, 8-33: allontanato prestissimo da casa perché fecondasse, presso uno zio
, che qualcuno riceve per diritto ereditario da una persona defunta (specie dal padre
una persona defunta (specie dal padre o da altro parente). -anche, nel
che richiede la nomina di un curatore da parte dell'autorità giudiziaria) allorché colui
lor luoghi nel giudizio di graduatoria, mosso da essi contro l'eredità iacente. leggi
voi o per uno che dependa in tutto da voi, iion è senza nota di
, io: quelle leggi, ordinate da principio dalla ferma e universale volontà di
della casa de'medici, che discendeva da cosimo il vecchio fosse posseduta da alessandro
discendeva da cosimo il vecchio fosse posseduta da alessandro. c. e. gadda,
dipo'la morte. s. caterina da siena, iii-73: a questo modo
l'ebbe, gravosa e fatale eredità, da altre ammilustrazioni.
voce dotta, lat. hèrèditàs -àtis, da hèrss -èdis 'erede'. cfr.
età sua. svevo, 5-255: da un giorno all'altro alessandro restò privo
perché la bottega che alessandro aveva ereditata da suo padre non aveva mai mancato di
titolo, un ufficio. guido da pisa, 2-43: se ne venne [
ed essendo in sua libertà, stretto da le cocenti fiamme d'amore de eugenia,
iii-296: paolo i ereditava un impero lasciato da sua madre nel massimo disordine.
: chi nasce nobile eredita la nobiltà da suoi maggiori, e chi crescendo si
odio il terribile male / che avean da i primi padri ereditato i figli. cicognani
voce dotta, lat. tardo hèrèditdre, da hèrss -èdis * erede '.
del sangue, incarnata nel corpo che da me aveva dovuto nascere. bartolini, 16-166
quella data forma. = deriv. da ereditario. ereditàrio, agg.
uno stato, derivante a un principe da successione ereditaria. -paese, stato ereditario
guerra a'fiorentini, perché era mosso da uno ereditario odio e una cieca ambizione
iii-12-13: la scienza di guerra fu da alfonso i in poi ereditaria in casa d'
sulla faccia di questi edifici che durano da secoli e secoli, la storia travagliata
4-934: aveva il duca voluto astenersi da ogni uso del vino, da ch'
astenersi da ogni uso del vino, da ch'egli era venuto in fiandra, per
.. riconosce la sua prima origine da un vizio ereditario, tratto dai propri
. ojetti, ii-424: per trarre da uno scherzo una varietà [di fiori]
con la diffida di esercitare perché affetta da lue ereditaria. 5. disus.
i-342: l'altro avea negato di riconoscerla da carlo come da arciduca, e da
avea negato di riconoscerla da carlo come da arciduca, e da ereditario signore di gran
da carlo come da arciduca, e da ereditario signore di gran parte della svevia
= voce dotta, lat. hèrèditàrius, da hèrèditàre 'ere ditare \
segneri, i-57: alla fede ereditata da quei loro maggiori... hanno tolto
abbia. p. verri, i-63: da tutto quest'ammasso ereditato dalle generazioni passate
del reame. = deriv. da ereditare. ereditièra, sf.
sarebbe rifiorita. = deriv. da eredità, sul modello del fr. héritière
due o tre domeniche grugliasco fu disturbata da un gruppo di sedicenti socialisti e dai mazzieri
, monacale. = deriv. da eredità. eredoalcolismo, sm.
. = voce dotta, comp. da ered \ itario] e alcolismo (v
= voce dotta, comp. da ereditario] e atassia (v.)
= voce dotta, comp. da ereditario] e lue (v.)
. -ci). medie. affetto da lue congenita. c. e
oltreché luetico in proprio, le mandibole da sterratore analfabeta del rachitoide acromegàlico riempivano di
= voce dotta, comp. da ereditario] e dal gr. rcdc&oc
lo reggimento de'principi. cenne da la chitarra, vi-n-188 (8-9):
l'eremita, lontano, lontano da questa gente bestiale. verga, ii-325:
un monte chiamato monte luci, abitato da monaci orientali, che fanno vita contemplativa
suora che vive in clausura. francesco da barberino, 173: una eromita fue a
la quale faceva sfoggio di preziosa biancheria da tavola e da letto, opera finissima
sfoggio di preziosa biancheria da tavola e da letto, opera finissima di eremite di un
dal mondo. -farsi eremita, vivere da eremita: condurre una vita solitaria e
. leopardi, iii-457: io vivo da eremita in questa mia povera patria,
... viveva a casarico, da eremita. de marchi, ii-661:
unico nell'epoca nostra, ci è dato da francesco paolo michetti, dal grande eremita
l'eremita ci venne una volta / e da allora è restato a rifarsi le forze
* che vive nel deserto ', da sp7j{xo? * solitario, deserto '.
ecc.). - anche: vita da eremiti. fiore, 121-1: i'
quell'eremi taggio. = deriv. da eremita. eremitale, agg.
che è proprio di eremita; da eremita. saccenti, 1-2-240:
eremitano, in quello tempo, tornando da genova, trovai in portovenere. capitoli
-sm. plur. chiesa officiata da frati eremitani. lanzi, ii-201:
2. da eremita, eremitico. francesco d'albizzo
di foglie. = deriv. da eremita. eremiticaménte, avv.
venuto son qui discalzo a piedi / più da lontano assai che tu non credi.
serio. leopardi, v-76: insino da puerizia sempre vivette in solitudine, e
eremitòro), sm. luogo abitato da eremiti, romitorio. miracoli della madonna
latria. cavalca, 19-99: quasi vinto da disordinato amore deliberava di lasciare l'eremo
trova vertuoso e bono, nollo scacciate da voi; fateli onore, a ciò che
, a ciò che non abbia a fuggirsi da voi, e ridursi nelli ermi o
tranquillo e solitario; casa situata lontano da altre abitazioni (o anche, in
. angolo pittoresco di un parco, formato da boschetti, a volte anche ombreggianti false
, eremi, aperture, vedute, fattevi da severo e celere, architettori d'ingegno
, -uro (gr. -oupo?, da oùpdé 'coda ').
'di rame, di bronzo ', da aes aeris 1 rame, bronzo '
dette principio a un'eresia, che da lui prese il nome, la
. pananti, i-4: ci sarebbe da dir dell'eresie, / perché color
', anche * fazione '(da atpéw * scelgo '). cfr.
« principe d'eresi ». zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
dicono, avere appreso i nuovi dogmi da un eresiarca tedesco venuto espressamente a convertirle
io che fui trattato poco meno che da eresiarca perché qua e là nelle mie
dal gr. atpeoiàpx ^? comp. da atpeaic; 1 scelta, eresia '
. = voce dotta, comp. da eresia e dal gr. xóyo? *
, intra gli altri il conte taddeo da montefeltro cugino del conte guido, il quale
. ant. ereditare. busone da gubbio, 33: questo primogenito doveva,
tiene eresia, che è compiuto da eretici; blasfemo. -anche al
ferite che riceverebbe la santa madre chiesa da martin lutero, con gli scritti,
prete modernista '. = deriv. da eretico. ereticalménte, avv. in
doni, 131: non è adunque da maravigliarsi se non s'attende ad altro,
sue omilie. = deriv. da eretico. erètico, sm.
non avevano né animo, né vigore da far progressi in italia. farini,
nel santuario di sant'antioco, fuggendo da bisanzio eretica. -incredulo (in
: ma con vere battaglie / eserciti da voi schierati in campo / fan..
, sì bisbetici, / che ci saria da diventar eretici. nievo, 1-16:
e peggio che eretica credenza, mantenuta da questi ribaldi, che il cervello de'daini
gr. èpe{kop. ó <;, da èpe{h£co 'eccito, irrito '; cfr
lat. scient. erectllis, deriv. da èrectus, part. pass,
pietra, grave d'oro; / che da altrettanti regi erette, fóro / un
/ ch'ai ciel sembrano eretti / non da mortai, ma da celeste cura.
eretti / non da mortai, ma da celeste cura. g. bentivoglio, 4-839
eretto nel centro, poteva esser veduto da ogni finestra delle stanze del recinto.
carte mescan la pugna. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
pensiero tutt'uomini, ma detto / da chi prima di noi uomo si volle.
il cannoncino, si viene a chiudere da quella parte non totalmente, ma vi
passa un ferretto grosso quanto una penna da scrivere, volgarmente chiamato guida del razzo,
dante, inf., 14-m: da indi in giuso è [la statua del
bellezza fatta di una testina piccola gonfiata da capelli tagliati corti ma ricciuti intensamente e
alla guerra cartaginese esser presente. felice da massa, xliii-273: da poi che
. felice da massa, xliii-273: da poi che dimoraron anni sette, / la
levato (un vento). francesco da barberino, iii-63: guardati da colui /
francesco da barberino, iii-63: guardati da colui / che va ascoltando altrui,
/ che va ascoltando altrui, / da quel che troppo giura, / che
/ che spesso si spergiura, / da quel che fugge in letto / per
trice del pene. = deriv. da erigere. ereutofobìa, sf. medie
, di una statua, ecc. da porto, 1-181: è sopra il natisone
. vasari, iii-752: ottenni graziosamente da sua santità... la erezione d'
mio padronato e della casa mia, dotata da me, e da mia mano dipinta
mia, dotata da me, e da mia mano dipinta. baldi, 471:
... * vigiliae plantarum 'da linneo. = voce dotta, lat
dotta, lat. tardo èrectió -onis, da èrigère * elevare '. èrg1
geogr. la parte del deserto coperto da sabbia disposta in dune mobili. =
estens.: lavoro duro, sfibrante, da schiavi. lucini, 15:
la parte del citoplasma della cellula costituita da una sostanza non vivente (come sostanze di
ecc.). = deriv. da ergasto [plasma]. ergastina,
, regge la canna / a ceffi da galea, schiuma d'ergasti, / avanzumi
e di capanna. = da ergastolo. ergastolano, sm. (
trattandosi di un ergastolano politico, reduce da una passeggiatina di piacere a sapri,
avrebbe date agli schiavi le nerbate dovute da diciotto secoli, ed il monello avrebbe
contiene un ergastolo, che è occupato da un ergastolo. dossi, 280
dalle carceri, o da'metalli, o da altro genere di penai servitù, fanno
'casa di lavoro, officina ', da èpy (££op. ai 'lavoro'.
èpyd ^ oiioii 'lavoro * e da plasma (v.).
bianca latona in terra scese: / e da l'altier laome- donte ergevi / tu
del ducato beneventano un terzo principato che da capoa prese il nome. pindemonte, 162
volle anche aver il piacere che venisse da roma tutto un papa in persona a consecrarla
, i-467: ii capo ergeano su da li origlieri / le belle. bontempelli,
cui paolo l'aveva vista tendere già da lontano; e sembrava gli descrivesse tutt'
altra come colui che teme d'essere sorpreso da uno sgomento improvviso. -rivolgere
ed ergendo il petto come per liberarsi da un gran peso, disse: « beh
. - anche al figur. francesco da barberino, iii-137: puoi ben cominciare
per magisteri, li quali non sono gradi da salire in alto; ma per essi
, 1-3-37: ecco, a pena da un male ergi e sollevi, / fortuna
marchetti, 4-290: che natura erga da tutto / il mar molti principi,
... un grosso carro tirato da uno o da più paia di buoi,
un grosso carro tirato da uno o da più paia di buoi, ornato in
/ fuoco incauto svelare dell'aprile / da un'odorosa gota. jovine,
lacce e rumori d'ogni genere da parte dei giovani che avevano svoltato
di maggior luce onora, / e da quest'altro par ch'ad ora ad
ii-265: una giovine donna, ergendosi da non chiara condizione, arrivò a essere
: par d'oceàn tempesta / mossa da due cozzanti aerei spirti, / che van
un solco ergentesi nell'aure / si lasciava da tergo. nievo, 8: il
, un nembo nero... da ponente, dal mare lontano, una
immane, gravida di pioggia, solcata da fulmini, senza tuono. l'uno e
, dove 'l re proprio alberga, / da mille lingue e mille voci accese
sia dovuto passare al galoppo, cinto da guardie che tenevano il cane del fucile
superna gente. s. bernardino da siena, 1096: nasce anco grande fervore
tergo poi riesce spadasanta ', cioè fa da bravo; ma dovendo venire a'fatti
belle parole, oh che concetti / da innamorar chi trovò l'arte vera /
l'origine, la direzione) e da un deverbale di regó al caso ablativo
. ergometrinina. = deriv. da ergobasina. ergocrazìa, sf.
nella segale cornuta. = deriv. da ergometrina. ergòmetro, sm. tecn
, sm. medie. avvelenamento provocato da eccessiva somministrazione per irradiazione di ergosterolo.
di ergosterolo. = deriv. da ergosterina. ergosteròlo, sm.
cristallina). = deriv. da ergotina. ergotismo1, sm. medie
medie. avvelenamento cro nico da ségale cornuta, accidentalmente mescolata con le
yerica arborea. = deriv. da erica. erichimo, sm.
= voce dotta, deriv. da erica col suff. chimico -olo.
alle origini del ponte di ferro, mascherate da un breve caseggiato e dagli erici
. = voce dótta, comp. da erica e dal suff. gr. -oei&fc
= voce dotta, deriv. da erica, col suff. chimico -ina;
= voce dotta, deriv. da eridano, nome mitico del po.
= voce dotta, deriv. da eridano, nome mitico del po
= voce dotta, deriv. da eridano, nome mitico del po.
cuore in dio. = deriv. da erigere. erìgere (ant. erèggere
a la dea, che nacque / da tonde con miracolo novello, / tanto fu
'ripeteva la linea già suggerita scherzosamente da manzoni, * senza sapere quel che
dritti, la loro rigidezza è interrotta da piante parassite e tortuose. beltramelli,
monte mario si erigeva in fondo coronato da suoi neri cipressi. 8.
dotta, lat. èrigère, comp. da ex * fuori 'e regère *
. 7] piyéptùv, comp. da? jpt 'presto 'e yépcùv '
. l'uso moderno è stato restaurato da linneo nel 1737. edibile,
di icario, che fu mutata da zeus nella costellazione della vergine.
erigonia fera. = deriv. da erigone. erile, agg.
. letter. padronale. erasmo da valvasone, 1-53: la casa eril ciascun
= voce dotta, lat. erilis, da erus * padrone di casa '.
dcv ^ eio?, deriv. da 'epóp. avd'os * erimanto ',
molto alle loro funzioni: sono caratterizzati da tubi ci lindrici o turbinati
cui sommità sono alcuni ritondi bottoni, armati da due e pungentissime spine. m.
scaccia con gridi e rozzi accenti / da eringe, cardi, ortiche e acuti
o di eringio o di zenzero è molto da tutti lodata, come il fare condire
calca treppola ', calcatrappolo ', erba da 4 44 colica ',
metà sec. xix): deriv. da erin, il nome antico dell'ir-
bentivoglio, 11-596: respinta la madre e da l'erinni / cacciato, esce di
, che perciò traggono l'etimologia forse da tpóvveiv quod est 4 indignari '. salvini
bolli commemorativi. = deriv. da erinnofilia. erino (ant. anche
lanugine che ricopre i loro fusti, o da una delle sue specie ch'è tutta
un carapace quadrangolare con bordi laterali convessi da cui sporgono quattro lunghe spine; scavano
interno i semi avvolti in una peluria da cui si ricava il kapok.
= voce dotta, deriv. da eriodictio, col sufi. chim. -ina
« = voce dotta, deriv. da eriodictio, col sufi. chim. -olo
una disseminazione mediante il trasporto dei semi da parte degli animali, al cui vello
. èpiov 4 lana 'e -90poc, da cpépto 4 porto * (per le
dell'africa, coltivate soprattutto come piante da giardino. tramater [s.
dotta, lat. sripère (comp. da ex 4 da, fuori 'e
. sripère (comp. da ex 4 da, fuori 'e rapire 4 portar
, secondo diosco- ride, è chiamato da alcuni erisicetro, ed è un arbuscello
èpo- ocoxt] tcxpov, comp. da gpua&ou 4 proteggere 'e a>dirc- tpov
di ruchetta, fiori piccoli e gialli, da cui nascono su per li fusti i
i fiori son piccioli e gialli, da i quali nascono i baccelli sottili in forma
la formula contro l'erisipela non serve da sola: ma soltanto associata all'argento.
èpeùtko 4 arrosso, divengo rosso 'e da un secondo elemento (non meglio identificato
i caratteri dell'erisipela, che deriva da erisipela. redi, 16-ix-426:
il sensale eresipelico. = deriv. da erisipelato; cfr. fr. érysipélateux o
= voce dotta, comp. da erisipela e dal sufi. gr.
quasi le antaridi, o erisme descritte da vitruvio, che non sono altro che speroni
alberti, 352: 'eritema', rossore prodotto da ulcere antiche, da pericranio leso,
, rossore prodotto da ulcere antiche, da pericranio leso, o da carie occulta.
antiche, da pericranio leso, o da carie occulta. bocchelli, 1-iii-160:
. medie. malattia cutanea parassitaria causata da un fungo microscopico (microsporon minutissimum)
rosso, del golfo persico. guido da pisa, 1-279: la quinta [sibilla
/ la cui somma beltà famosa vola / da gl'iperborei lidi a gli eritrei.
calde, con fiori rosso scarlatto; da varie specie si ricavano legname o droghe
2. chim. alcaloide estratto da una pianta della famiglia leguminose papiglionate (
= voce dotta, deriv. da entrino1. eritrite2 sf. miner
norvegia). = deriv. da eritrina2. eritro, sm. bot
si mette sopra le vivande, chiamato da alcuni eritro, è un seme d'uno
sono invece molto numerosi negli individui affetti da eritremia. = voce dotta,
). medie. mie- loma costituito da elementi immaturi della serie emoglobinica.
. = voce dotta, deriv. da eritroblasti, col sufi, medico -orna
neonato subito dopo il parto, caratterizzata da una grave distruzione di globuli rossi e
= voce dotta, deriv. da eritroblasto, col sufi, medico -osi
= voce dotta, comp. da eritrocito e dal gr. pérpov
fosfo-arsenicali). = deriv. da eritrocito, col sufi. -osi.
dalla robbia. = deriv. da eritrodano1. eritrodermia, sf.
superficie cutanea, per lo più accompagnata da desquamazione. = voce dotta,
, -cpopo? 'che produce ', da < pèpco 'porto '. eritroiridosòma
<; 4 scioglimento, soluzione ', da xùco 4 sciolgo eritrolìtico, agg
sufi. chim. -olo, deriv. da [alco] ol. eritromelalgla,
farmac. antibiotico che si ottiene da filtrati di colture di streptomyces erythraeus
placentifere; così detta dai petali distinti da macchie rosse e le foglie nere.
gr. èpu&póviov (dioscoride), da èpu&pó? 4 rosso '(cfr.
di colore rosso, deliquescente, costituito da cloruro di ferro e potassio idrato (
piante della famiglia eritrossilàcee, costituito da molte specie delle regioni tropicali.
). archeol. pilastro quadrangolare sormontato da una testa umana barbuta (per lo
fissava cogli occhi chiari nel puro volto da adolescente. gozzano, 797: l'
coloro, che misurando il divino ignazio da se medesimi, ne fanno un uomo
lasciati alla porta, ad essere sostituiti da un frivolo e impotente ermafrodismo. panzini,
'apparente '. = deriv. da ermafrod [ito]; cfr. fr
. -ci). di ermafrodito, da ermafrodito. bacchelli, i-375:
un ovaio o di un organo costituito da tessuto ovarico e da tessuto testicolare.
un organo costituito da tessuto ovarico e da tessuto testicolare. -ermafroditismo apparente o
-ermafroditismo apparente o pseudoermafroditismo: quello determinato da un'anomalia di sviluppo dei genitali esterni
idea cosmogonica. alvaro, 7-206: da questi esperimenti cominciano le ricerche sull'ermafroditismo
dire che non ho l'animo bacato da nessun ermafroditismo idealistico - epperciò il
mi ripugna. = deriv. da ermafrodito. ermafrodito, sm.
nel monasterio gravemente s'inferma e visitata da molti medici finalmente ermafrodita vien ritrovata.
, 5-6: se chi un tempo fea da ermafrodito, / or fa da ilarìone
fea da ermafrodito, / or fa da ilarìone e torcicolla, / sul ciuffo alla
vipere, annidati dentro vegetazioni di piumini da cipria. sinisgalli, 8-61: da
da cipria. sinisgalli, 8-61: da molti segni... ci si accorge
quella fanciulla! ha un corpo da ermafrodito che mi seduce. 3
tutte le pietre quadrate o cilindriche sormontate da una o due teste, le quali ultime
prendere e condurre a morte. folgore da san gimignano, vi-11-163 (28-1):
, / gelsomin candido, e molle / da quali zolle, / da qual clima
molle / da quali zolle, / da qual clima sì foresto / venne a noi
con donne d'altri ambienti non ò, da uomo fatto, mai cercate né mi
/ e foderato di bianch'ermellina. antonio da ferrara, ix-135: tal è che
in cima... è cosa da non potersi descrivere. e. cecchi,
esso ha, se ben questo dentro da noi non diventa così nero e venato come
tumefort stato detto * guaiacana ', da altri * guaiacum patavinum, e volgarmente ermellino
voce dotta, gr. èppttjveuxixóc;, da èp (i. 7] veù (
lungo due in tre palmi, chiuso ermeticamente da un capo, cioè sigillato a fuoco
di ermeticità. = deriv. da ermetico; cfr. fr. herméticité (
interiore, inclusa in due solchi, quasi da due fossi difesa. bontempelli, 7-175
erano socchiuse, quelle del secondo serrate da imposte verdi tutte unite ed ermetiche.
misterioso, insondabile, incomprensibile (tanto da non poterne interpretare il pensiero, o prevedere
. croce, iii-25-273: le verità da essi ricercate e formulate, per aspre
gli ermetici sono tutti volatili notturni orbi da entrambi due gli occhi. alvaro, 14-139
edizioni a spese dell'autore erano presi da crisi isteriche e da languori incomprensibili.
autore erano presi da crisi isteriche e da languori incomprensibili. = voce dotta,
, lat. mediev. hermeticus deriv. da hermés (dal gr. 'epfi.
. — colonna ermetica: che è sormontata da una testa umana (come capitello)
capitello). = deriv. da erma, dal gr. 'eptr / fc
letto] tegumento d'una « coperta da letto » verde stinta: con damascatura
tanto nell'arte che nella vita, da quando esiste il romanticismo esiste in questa
, il razzo-sanguismo. = deriv. da ermetico-, cfr. fr. hermétisme (
sec. xvi), deriv. da hermine 4 ermellino '. ermino1 (
gli altri discesi di nembrotto. andrea da barberino, ii-60: quando el capitano
. xii), aggettivo sostantivato (da hermin 4 armeno ', cfr. ermino1
e foderata di volpe bianchissima, consegnatami da mazzone, con la zamarra di raso pur'
ben fornito, che le cose ricamate paiono da stimarsi più che le vere. cicognini
de la città donne venali / siete da stazzonar con lo scudiscio. /..
tutto è come allora: la stanza da letto di raso celeste; la stanza
letto di raso celeste; la stanza da bagno parata di velo bianco su ermesino rosa
, e per farle d'abito differente da quello del secondo intermedio, tutte d'
copre con ermesin plebea lordura. = da ormuz, città del golfo persico da cui
= da ormuz, città del golfo persico da cui la seta proveniva; cfr.
mesi l'anno. baldi, xxx-13-89: da piaggia inabitata ed erma / scarso attendesi
, / e questa siepe, che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il
occhi tuoi belli. pascoli, 84: da un ermo santuario / che sa di
novo anfione. tasso, 1-22-24: quel da tarme spargea fiammelle e raggi, /
mare né materia né agio né arte da puntellare i fianchi rovinosi della nave contro
épjxo- sàxxuxoi; 4 colchico ', da * ep|i. 7 } <; 4
forma ermodàttero ripete la derivazione di dattero da sdxxuxos (cfr. dattero).
. hermosura 4 bellezza '(deriv. da hermoso 4 bello ', dal lat
bello ', dal lat. formoso, da forma 4 forma, bellezza ').
ecc. bencivenni [crusca]: da questi eccedenti sforzi nasce l'emia del
. 2. bot. malattia prodotta da un parassita nelle radici di alcune crocifere
erniaria. = deriv. da erniaria. erniàrio, agg.
vescica di sevo. = deriv. da ernia. erniato, agg. che
= voce dotta, comp. da ernia e laparatomia (v.).
femm. -a). chi è affetto da ernia, chi soffre di ernia.
creta (e furono scoperte nel 1662 da giorgio della torre). tramater
di piante della tetrandria monoginia, stabilito da swartz nella famiglia delle rubiacee e caratterizzato
èpvcosijt; 1 simile a pollone ', da gpvo <; 'pollone ';
. 2. locuz. mandare da erode a pilato: rifiutarsi di assumere
confronti di una persona; liberarsene mandandola da un luogo a un altro, da un'
mandandola da un luogo a un altro, da un'autorità a un'altra (con
... mandar questi poveri uomini da erode a pilato a pigliare un foglio e
crollano giù dei sassi, seguiti da lunghe frane di ghiaia che muoiono
fu lode soverchia. = deriv. da erodoto (d'alicamasso): lat.
è nome ch'in greca favella deriva da « amore », perché il vicendevole
scalpelli della grecia erano ammirate e degne da resistere al tempo. carducci, ii-9-
eroe. 4. locuz. -eroe da poltrona, da salone, da palcoscenico
4. locuz. -eroe da poltrona, da salone, da palcoscenico: chi si
. -eroe da poltrona, da salone, da palcoscenico: chi si atteggia a eroe
, 4-i-264: il poeta e gli eroi da poltrona. verga, i-78: allora
verga, i-78: allora codesto eroe da salone, per puntiglio o per vanità
, si sentì capace di quelle virtù eroiche da palco- scenico, delle quali ella si
! eroe a me! -farla da eroe, fare la parte dell'eroe:
, e si sospinge e vuol farla da eroe. fracchia, 707: marcello
, iii-28-147: lire 20 mila annue da erogare in sussidio degli stabili- menti scientifici
si chiamano residui attivi i 200 di incassi da effettuare e residui passivi i 700 di
e residui passivi i 700 di spese ancora da erogare, con un residuo netto dai
dotta, lat. erogare (comp. da ex * da, fuori 'e
. erogare (comp. da ex * da, fuori 'e rogare 'chiedere
un serbatoio di gas, in modo da mantenerla uguale a quella dell'ambiente.
, lat. èrogàtio -ónis, deriv. da erogare (cfr. erogare).
eroicizzare i propri connotati con impressionanti fedine da squadrista, non appena il titolo di
ruolo paga. * = deriv. da eroico. eroicizzato (part.
pascoli, i-889: le trombe squillano da un luminoso mondo eroico. d'annunzio
per essere di mal suono, e da non piacere in un sonetto
, che comedia, si cava chiaramente da la poetica d'aristotile. monti, vi-133
, 146: omero è tanto antico che da molti si crede che egli così sia
in rarissimi pure alcuna volta si vede e da aristotele è chiamata virtù eroica; la
spettacolo alessandro manzoni. -che muove da uno stato d'animo di esaltazione e
'eroico', questa voce che suona 4 da eroe 'o 4 che tratta cose da
da eroe 'o 4 che tratta cose da eroi 'indovinate un po'a che
indicare la condizione di chi è colto da irrefrenabile entusiasmo. bruno, 3-932:
sia manifestata alla chiesa con sicure testimonianze da dio, riceve incensi ed altari.
. herolcus, dal gr. ^ ptùtxóc da cfr. fr. héroique (
da quella nostra * partie carrée *, n'
eroicomico manzoni. = comp. da eroico e comico, con aplologia.
(ed erano per la maggior parte scritte da donne rimaste eroicamente fedeli al loro
= voce dotta, comp. da eroe e dal suff. -ficare, dal
perrucci, 46: questa eroina eccelsa eletta da dio / per cui venga distrutto /
] eroi. le loro eroine hanno da esser secche e sperticate come fantasme. foscolo
sola fra le altre eroine nausicaa è fatta da omero giuocar colla sfera. imbriani,
dotta, lat. scient. hèroina, da heros 'eroe *, per
= voce dotta, comp. da eroina e mania (v.).
satirico. = comp. da eroico e satirico, con aplologia.
è tanto più profonda, quanto nasce da esperienza della virtù; e tanto più
ah, ci vuole un vero eroismo da parte mia a sopportarla. alvaro,
dell'arte piemontese. = deriv. da eroicizzato, per aplologia. erompènte (
e minare in armi esso marito / da gli amplessi erompendo. soffici, iv-79:
soffici, iv-79: un merlo erompeva da un folto prunaio e sfrecciava nero zizzagando
quello interiore della vita che erompeva via da lui. -scaturire con forza, violentemente
ire. / tuonando erompano / fuor da ogni loco / gragnuole e turbini / di
: dalla pietra la luce erompe come da un cratere sacro. michelstaedter, 798:
erompe; imprevedibile è soltanto il luogo da cui eromperà. -emergere con impeto
; sbocciare. fogazzaro, 10-237: da immane scoglio della mia montagna / erompe
, e mediante quel lento travaglio dinamico da cui erumpono gli eventi e germogliano tutte
vita universale... erompa violenta da ogni cosa e dappertutto. -scagliarsi addosso
dal fondo del mare la distruzione ha da erompere, di che, di che
orsa; / vai lontano, e taci da mesi, talvolta da un anno.
lontano, e taci da mesi, talvolta da un anno. / poi, reduce
improvviso non dalle sue labbra soltanto ma da ogni vena, la travolgesse tutta in
silenzio della casa addormentata, erompendo inatteso da quel pataccone della sveglia semovente sul marmo
vuole conculcarci. rovani, ii-908: toccato da circostanze speciali, il suo ingegno,
come onda che zampilli / fresca improvvisa fuor da un'arsa rupe, / erompere dal
dotta, lat. èrumpère, comp. da ex * da, fuori ',
. èrumpère, comp. da ex * da, fuori ', e rumpère *
[metro] eroico '), da ^ pto? 'eroe '.
metall. abrasione di un metallo prodotta da un liquido o da un gas.
un metallo prodotta da un liquido o da un gas. 4. numism.
voce dotta, lat. èrdsio -ónis, da érdsus, part. pass, di
due, ogni crollar di sassi smossi da qualche vena erosiva, ogni fremito di vento
buon governo sono che ogni paese ha da essere fornito di tanta quantità di moneta
erosa ed erosomista. = comp. da eroso e misto (v.).
.]: 'erotema ', figura da noi detta * interrogazione ', con
dal gr. èp&rruux, deriv. da èpcoxàco 'interrogo \ erotemàtico, agg
p. atixó <;, deriv. da èp
età, nessuno di voi è tanto vecchio da averne perduta l'idea. =
quella spezie di delirio o melanconia prodotta da un amore eccessivo. rovani, i-368:
alvaro, 11-51: poco dopo, da quelle stesse voci, salì una canzonetta
). -anche: danza, compiuta da coppie di danzatori, in cui si
dal gr. èpomxóc, deriv. da gpto ^ -tùtos 'amore'; cfr. fr
2. insistenza morbosa su temi erotici da parte di uno scrittore; netta prevalenza
ai muri. = deriv. da erotico-, cfr. fr. érotisme (
, utilitario, economico. = deriva da erotico. erotizzare, tr. psicol
alla sfera sessuale. = deriv. da erotico; cfr. fr. érotiser (
sfera sessuale. = deriv. da erotizzare; cfr. fr. érotisation (
. e sm. e f. affetto da erotomania. soldati, 128
moravia, ii-401: antonio era un casanova da strapazzo, un erotomane qualsiasi.
alterazione psichica dell'istinto sessuale, determinata da eccitamento intellettuale senza desiderio del contatto sessuale
ma chi li canta que'singhiozzi erotti / da l'imo cor, quando a l'
e afte sulle mucose della bocca accompagnate da febbre. = voce dotta,
= voce dotta, comp. da erp [ete] e angina (v
di natura e sede diverse, provocate da virus filtrabili e caratterizzate da una più
, provocate da virus filtrabili e caratterizzate da una più o meno ampia diffusione di
quella che vien detta formica, che da cornelio celso fuoco sacro fu appellata.
si appellano erpeti esedenti, le quali da alcuni sogliono parimenti chiamarsi serpigini e formiche
, era travagliato di tempo in tempo da un umore acre della specie degli erpiti
le deturpava il sorriso della bocca rischiarato da due grandi occhi pieni del lume placido di
; -7) toq, deriv. da spreco * striscio '. l'accento italiano
natura di erpete; che è causato da erpete. -febbre erpetica: che accompagna
non giunto ancora alla pubertà, fino da due anni si trovava affetto da un'
fino da due anni si trovava affetto da un'eruzione erpetica ristretta alla parte capillata
crosta bianca friabile. 2. affetto da erpete. - anche sostant. de
aumento, le conseguenze più disastrose sarebbero da temersi. erpetifórme, agg.
. = voce dotta, comp. da erpete e dal sufi, -forme (dal
-forme (dal lat. -fórmis, da fórma 'forma ').
, ecc. = deriv. da erpete. erpetologìa1, sf.
degli erpeti. = deriv. da erpetologia1. erpetòlogo1, sm.
studio degli erpeti. = deriv. da erpetologia1. erpetòlogo2, sm. (
e anfibi. = deriv. da erpetologia2. erpetomònade, sm.
succhi onde abbisognano. = deriv. da erpicare1. erpicare1, tr. (
questa caccia s'adopera, si chiama da chi erpicatolo, da chi strascino.
adopera, si chiama da chi erpicatolo, da chi strascino. = deriv.
chi strascino. = deriv. da erpicarei. erpicatóre, sm.
di erpicatura. = deriv. da erpicare1. erpicatura, sf.
.). = deriv. da erpicare1. èrpice [èrpice)
dopo l'aratura): è formata da un telaio rigido o snodato, che porta
fatto a guisa di graticcio, ma da la parte disotto dentato, sopra del
. class, hirpex -icis: deriv. da hirpus * lupo '(nella lingua
2. incomprensione, contrasto. bianco da siena, 30: fatta la pace mai
sia più erra. = deverb. da errare. erràbile, agg. ant
dotta, lat. erràbìlis, deriv. da errare 'vagare '. errabondàggio
ogni dire. = deriv. da errabondo, sul modello di vagabondaggio.
avuto paura. = deriv. da errabondo sul modello di vagabondare.
saggio. / la terra, esercitata da una gente errabonda / che ignote orme giganti
baldelli, 2-1-388: cominciò a venire fin da principio raccontando il suo così errabondo viaggio
viottoli errabondi che portavano attraverso i campi da una cascina all'altra. -di
-di cosa: che si sposta da ogni parte, che compie grandi spostamenti
dotta, lat. erràbundus, deriv. da errare * vagare '.
. errore, sbaglio. guido da pisa, 1-288: se è erramento di
nient'altro che simbolo di questa verità è da dire l'escogitazione più volte fatta di
erramenti secolari. = deriv. da errare. errante (part. pres
le sembianze di èva non facevano divario da quelle della donna per la quale adesso
; errabondo. tasso, 12-33: da quella vita errante e peregrina / ne
? -di animali. bartolomeo da s. c., 2-6-2: a
: senti. qual ero indocile / sin da fanciullo, al giogo, / lanciata
; disperso; che si può trasportare da luogo a luogo; non stabile,
, iv-110: quasi morta, anzi morta da alcune creduta, quivi per lunghissimo spazio
luoghi di fisico alcuno argomento. buonaccorso da montemagno, 37: non mai più
, ché è tempo, la errante navicella da vari e duri scogli percossa e da
da vari e duri scogli percossa e da procellosi venti agitata. l. martelli
sudicio cappel che con un ago / da due bande ei tien ritto, e all'
de la riposta cella; / che da tacque diluto vigor mena / de le
delle stelle, così erranti, chiamate da noi pianeti, come di quelle che non
quelle che non sono erranti, chiamate da noi * fisse ', trovarono l'astro-
l'erranti, è stato lor attribuito da ciò in che e gli dèi e gli
lontan si volge, / seco rapido ognor da l'oriente / porti verso l'occaso
. foscolo, iv-377: oh! da quell'ora mi sento per tutte le membra
anima il possibile intelletto, / perché da lui non vide organo assunto. idem,
che 'l vulgo errante agogni. bianco da siena, 104: com'io so'stato
senza la tuo luce, / maggiormente sarà da quindi ennate, / se 'l tuo
sue non erra, perché sono rette da intelligenzia non errante, però chi seguita la
bella. -sostant. francesco da barberino, 206: sire iddio,.
dell'animo; incertezza. giacomo da lentini, 9-3: uno disio d'amore
vi prego, dolce mia enemica, / da voi si mova merzede e pietanza,
(59): io non so da qual matera prenda; / e vorrei dire
e opinione. = deriv. da errante, sul modello degli astratti antichi
ramingo, di paese in paese, da un luogo a un altro. -anche
nell'oste del re vennero. bartolomeo da s. c., 15: la
la via, diligentemente dattorno guardando, da lunga vidi moltitudine di cavalieri infiniti passare
: forse s'avess'io tale / da volar su le nubi, / e noverar
. ungaretti, ii-40: in sé da simulacro a fiamma vera / errando, giunse
: costanza ancor essa è tuttavia travagliata da spessi affanni di petto, e da continui
da spessi affanni di petto, e da continui dolori che le errano per la
] mugolando erra / due dì, da selva a selva, nel suo colle
, se guidato non fusse e governato da una mente tanto perfetta che sapesse bene
ondeggiando o sovra il collo, / da fame invidia al ciel non che ad
e persino con una sorta di balbettìo da bambina. 3. dipartirsi,
a vedere, ed a quelli ch'errano da questo comandamento. bibbia volgar.,
leviti... si sono spartiti da me nello errore de'figliuoli d'israel,
figliuoli d'israel, e hanno errato da me dopo li loro idoli. cicerone volgar
popolari, i-539: lo errare è da uomini, persistere nello errare è da bestie
è da uomini, persistere nello errare è da bestie: bada di non dover essere
, famosa insegna, / insegna usata da clorinda in guerra; / onde la credon
il rigore logico nel dedurre le applicazioni da un principio, è così sommamente pericolosa
tutti i santi, e così è da credere, ed errerebbe contro alla fede chi
alla fede chi altro dicesse. bartolomeo da s. c., 22-4-11: di
etade. algarotti, 2-437: esser cosa da mortali l'errare, il perdonare appartenersi
vita ho errato, s'io ebbi da pentirmi nella mia carriera militare, lo confesserò
il fondaco. castiglione, 134: chi da questi dui [il petrarca e 'l
corso errò la strada. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
(errori, sbagli). francesco da barberino, i-291: per ogni cosa ch'
, il signor non si turbi. zanobi da strota, 1- 14-7: quanto più
le istituzioni. = deriv. da erratico (n. 6).
, mobile. varchi, v-83: da un verbo che significa 'errare', ciò
il moto erratico degli pianeti, che è da occidente in oriente. straparola, $-intr
e pericolosa. cardarelli, 1109: da noi, non trovando che dei punti d'
-che è formato da terreni trasportati dai ghiacciai; che è
trasportati dai ghiacciai; che è compiuto da ghiacciai. -terreno erratico: accumulato e
: il marchese di courè ha avuto da alcuni dì in qua certe febbri erratiche le
, che si presenta con chiazze separate da zone di pelle non colpite dalla malattia
dotta, lat. erràticus, deriv. da errare 'vagare ', '
pianeti. = deriv. da errare. errato1 (part.
di lingua il dire * io divido da roma ', sarallo nientedimeno il dire
sarallo nientedimeno il dire 'io parto da roma ', invece d'* io mi
stessi errati e ingiusti. -andare errato da qualcosa: allontanarsene (e ha per
/ membrando voi sono errato. francesco da barberino, 80: tu se'errata,
né tórre, / però che vili son da lor natura. boccaccio, dee.
si morì. 3. viziato da errore, sbagliato; non esatto,
esame di coscienza tutto mondano e temporale da farsi nei momenti neri con metodo, un
del segno che la rappresenta. francesco da barberino, ii-275: l'er be te
e saluta; / ma quel fragor da guerra / tremar dalla paura / gli
che strepito, eh, ieri sera? da far tremare. -fece rullare gli erre
, 7-51: -scherzi di mano scherzi da villano, -aveva udito, alterata,
d'età, / non ci vedeva più da terza in là. note al malmantilc
di legno. = deriv. da erre1, per la forma ricurva.
riferimento specialmente a piante, deriv. da regnare (v.).
! serrgio! = comp. da erre e gracchiarne (v.).
: enrini, t<4 éppiva, medicamenti da infondersi nelle narici. = voce dotta
l'erre difettosa rispetto alla normale da èv * in 'e £! <
: /... / se da piccina la tua lingua e il dente /
amare. francesco da barberino, ii-375: il demente /
, 5-9: ecco 'l belterro c'ha da me a lei: / ch'i'
ti diei! = deverb. da errare; cfr. ant. fr.
219-123: più tosto torranno i cristiani moglie da lunga che vicina; e più
che contiene errore, che è viziato da errore (nel ragionamento, nel calcolo
erronea e falsa. 5. bernardino da siena, 633: l'apostolo dice
terra si commosse e turbò, è da intendere intorno ad alcuna cosa l'operazion
illiceità di un'azione o omissione, viziato da errore; e se l'errore non
mancavano alcuni che, riputando questo precedere da infirmità di coscienzia erronea, li compativano
, conv., iv-xxiv-12: è dunque da sapere che sì come quello che mai
saprebbe tenere lo buono cammino, se da li suoi maggiori non fosse mostrato.
di maometto, ed essere erronica, e da quella si partire. zanobi da strafa
e da quella si partire. zanobi da strafa [s. gregorio magno volgar
gli disse, / incomincia a contar fin da principio / e l'insidie de'greci
/ l'anima in lento errar; vien da le compiante memorie / e attinge l'
usato errore. marino, vii-360: da virgilio fu nel pasto di didone introdotto
1-34: vennero altri fiumi, i quali da quella parte che l'impeto gli porta
chiome, qualor disciolte in foschi errori / da la fronte vi miro in giù cadenti
, / quand'era in parte altr'uom da quel ch'i'sono. castiglione,
xvin anni, desiderando la madre liberarlo da giovanili errori e presto di lui avere
abbiamo conosciuto nostro padre. viveva lontano da noi, laggiù. ci aveva lasciati
. giamboni, 7-89: è bene da provvedere che da'savi e bene usati
può le sue voglie, / passar da errore a error senza intervallo, / ne'
mente dal vero; falso giudizio causato da imperfetta conoscenza della verità, da difetto
causato da imperfetta conoscenza della verità, da difetto di ragionamento, da non esatta
verità, da difetto di ragionamento, da non esatta informazione dei fatti.
esatta informazione dei fatti. bartolomeo da s. c., 22-4-11: di
, che doveva con cristiana carità e da vero filosofo o dissimulare o compatirgli.
genti antiche nell'antico errore. guido da pisa, 1-147: onde nascesse questo pessimo
, dell'immaginazione, dei sensi abbagliati da false apparenze; vaneggiamento (per furore
zante, voltando gli occhi da ogni parte, possiamo giudicar la
giudicar la maggior e minor distanza da, tra ed in quelle cose
che son più vicine, ma da un certo termine in oltre tutte
ha pratica di ciò, potrebbe benissimo indovinare da qual segno sia nato un errore
1-118: donne altre incontrai; ma da ciascuna mi partii tosto, colmo di
lor fatto, hanno tempo, conoscendoli da per loro o avvertiti da altri, a
, conoscendoli da per loro o avvertiti da altri, a ricoprirli e medicarli con
di diversissima origine, non sieno derivate da altro che da antichissimo errore di scrittura
origine, non sieno derivate da altro che da antichissimo errore di scrittura, che le
svevo, 6-255: parevano proprio scritte da lei? avevano il carattere suo e contenevano
pesi farmaceutici d'italia sono ben diversi da quei di francia e di nome e
svevo, 6-22: gli aveva dato da fare un conteggio e me lo diede pieno
, 3-291: la forma non pecca e da nessuna forma proviene errore, se non
nel caso di errore sulla persona offesa da un reato, non sono poste a carico
consulte? e che... da gli errori che circa quelle si fanno,
credemo, / così distante ha l'un da l'altro estremo. s. caterina
e del potervi pensar sopra meglio, e da per se stesso emendare il suo errore
. -essere senza errore: essere immune da colpa. aretino, 9-83: eglino
emendarsi; ravvedersi. s. caterina da siena, v-43: oimè, oimè,
potevo scriverà jovine, 2-95: interrogato da don giovannino su una questione di grammatica
, / che dal padre indistinti e da la madre, / facean lor grato errore
della soma della farina d'orzo. rinaldino da montalbano, 935: io non
mettere le genti in errore. bartolomeo da s. c., 14-2-9: niuno
i cristiani, [traiano] fue terzo da nerone. dominici, i-172: uno
, i corpi de'quali si distinguevano da ciò ch'essi non erano tronchi del
in tanto che molte volte nelle cose da lui fatte si truova che il visivo senso
, quando per beneficio di noi cattolici da più sovrana sapienza non fussimo stati tolti
potuto ottenere dalle ragioni ed esperienze poste da ticone. 13. prov.
onestà che si risarcisca il danno derivante da sbaglio di conto, ancorché si tratti
lat. error -6ris 'errore '(da errare uscire di strada, sbagliare '
s'arrampicavano su per l'erta fiancheggiate da siepi fiorite. pascoli, 253: era
la lunga via non era punto differente da un che è morto. 2
varchi, 4-6: la via che va da firenze a san miniato, si chiama
, ovvero erta; e la medesima via da san miniato a firenze si chiama china
tardi in pastura vadin [le pecore] da mattina, / ché 'l pascer guazza
1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta / le capre, a
botta, 5-50: i francesi partiti da san remo, ed occupato porto maurizio,
, cioè quelle pietre che stanno dritte da una banda e dall'altra delle porte
iv-1-77: due fini son messi innanzi da la instabilità sua a chi regna: la
: ho passata la notte in una casetta da soccorso,... col nobile
vittoriosa, sempre all'erta, e diretta da motivi e da ispirazioni superiori. d'
erta, e diretta da motivi e da ispirazioni superiori. d'azeglio, 1-50:
e parati, / come s'avessen da combatter ora. berni, 6-35 (i-165
, 3-725: latrano [i cani da guardia] contra gl'incogniti, facendoli
che vanno all'erta, è diversa da que'che vanno alla china: que'che
erta, vanno piegati innanzi. andrea da barberino, ii-24: l'altra battaglia
mi son dato l'onore di far da principio, non so se più ai suoi
coperte dai ghiacci e dalle nevi come da un tappeto stratovi sopra alla distesa e
a onde. = deriv. da erto; per il signif. di all'
concreto: luogo ripido; punto difficile da raggiungere. vasari, i-617: aveva
considerazione ordinati. = deriv. da erto. érto agg. (
inanzi i guastatori avea mandati, / da cui si debbe agevolar la via, /
e spianar gli erti, / e da cui siano i chiusi passi aperti.
di ombra: erte, come solcate da arterie di argento, terribilmente belle ed ignude
terre e rocche] che sono circundate da fiumi o da paludi, come è
rocche] che sono circundate da fiumi o da paludi, come è mantova e ferrara
posizione verticale; che non piega né da una parte né dall'altra; diritto,
cesarotti, ii-73: erasi appunto allor da un sogno desto / fingallo, e su
, duri, eppure larghi, che partivano da sotto le ascelle: la vita stretta
. 7. figur. difficile da raggiungere (un intento); faticoso
-virtuoso, probo, onesto; animato da nobili sentimenti; fiducioso. frezzi
fanno quel digiun richiesto / per decima da dio, che gli sia offerta, /
èrubèscère * arrossire '(comp. da ex 'da, fuori 'e rubè
arrossire '(comp. da ex 'da, fuori 'e rubè
virtuosi e magnanimi, occupati sempre e legati da un'invincibile e irrepugnabile timidità, anzi
sonetti], e tale erubescenza nasce da due cagioni; l'una si è
: contr'all'eruche, i semi che da seminar sono di sugo di sopravvivolo sempre
e del verderame, e che da nostri eruca si chiama, non è fuori
acido brassidico. = deriv. da eruca. erùcico, agg.
in alcole. = deriv. da eruca1. erucifórme, agg. entom
lat. scient. erucifórmis, comp. da eruca e dal sufi, -forme (
sufi, -forme (lat. -fdrmis, da forma * figura, aspetto ').
di glicerina. = deriv. da eruca1. erudìbile, agg.
s. v.]: 'erudibile': da potersi più o men facilmente e utilmente
raccolti, voi con manco fatica abbiate da conoscerli e conoscendoli seguitarli. cieco,
= voce dotta, lat. èrudimentum (da erudire 'ammaestrare ').
, perfezionare (per lo più seguito da compì, introdotto da in o di