; nelle frasi negative la negazione è da riferirsi logicamente all'infinito. giamboni
d'arme combattono. s. bernardino da siena, 75: dìe avere il dicitore
: ogni regola, per esser ricevuta da uomini, debbe avere la sua ragione nella
de'fuggir agio e poso. bartolomeo da s. c., 20-1-9: queste
conforme alla natura delle cose; essere da aspettarsi (ed esprime la necessarietà di
cosa: conseguire logicamente, essere giusto da un punto di vista teoretico o tecnico
la parte più rimota dal cielo ha da essere più diversa dal cielo di tutte l'
mondo, che è la parte più rimota da lui, dee prevalere nel freddo.
penelopé far lieta, / vincer poter dentro da me l'ardore / ch'i'ebbi
irreale. aretino, iii-206: ma da che ci son pur femmina nata /
. marino, 4-63: allor fu da dolersi, allor devea / pianger ciascuno il
ii-10-84: non dirmi che ti fa male da per tutto. ciò non deve essere
tutto mi son dovuto... astener da quelle ragioni che, a mirar bene
/ oh dolente per sempre colui / che da lunge, dal labbro d'altrui,
., 26-11: tu sentirai di qua da picciol tempo / di quel che prato
per tempo: / così foss'ei, da che pur esser dee. idem,
, inf., 27-109: padre, da che tu mi lavi / di quel
mi lascerò mai far la donna addosso da questa padrona di vent'anni, se credessi
caldei,... / quanto sian da prezzar conoscer dèi. boccaccio, dee
, con valore di futuro. giacomo da lentini, 39: tutto credo, -
mi pensai che 'l star absente / da voi non mi devesse esser sì grave,
accaduto per la morlacchia di ricevere il pranzo da un uomo, che non m'avea
medecare. giamboni, 4-374: addomandò da gneo pompeio proconsole che gli facesse iscrivere
uno comandamento generale agli uomini d'arme da piè e cavallo del detto signore,
il signore. ariosto, 242: or da parte di quel che fa la festa
che lo defendono, che debbiano desister da quelli errori, cessar di predicar.
= lat. debère (comp. da de e habère: propriamente *
propriamente * possedere qualcosa avendola avuta da altri ', perciò 4 dovere,
dovere, essere obbligato alla restituzione '; da cui debìtum * debito 'e debitor
al dover le genti crude. busone da gubbio, 92: [era] con
; ce n'avverte la coscienza fin da quando cominciamo appena ad avere uso di
dovere, ma a che patto? da solo, il sentimento del dovere diventa
l'uomo che pensa ed agisce: da questi suoi doveri non è obbligato al mondo
: gli escrementi, che vengono fuora da qualche giorno in qua, e particolarmente
13 (38): veggo che da filippo non hai mai auto il tuo
dovere più presto può, acciò non abbi da dolerti di me né di lui.
strozzi, 1-267: egli era stato servito da te ne'sua bisogni, e non
alla bottega di uno di questi chiamato da lui, e parte mi riprendeva e
quel che si dice degli uomini buoni e da bene; così, avendo fatto il
: il marito..., ramaricandosi da se stesso, diceva: per certo
farebbe il dovere che ella lo facessi da dovero. lippi, 1-14: ella
poi ai meriti del diamante, comandatomi da sua eccellenza che io ne domandassi pregio
sera. pananti, i-267: da una vemente collera, non solo il caricò
esser sera un complimento in forma da me. madama, ho fiacco
, 1-35: ricevete tutti uno stretto abbraccio da parte 3-64: molti si dolevano
senza ragione, scuola, le lezioni da preparare a casa. che con il dovere
grandissimo 1-iii-92: dopo pranzo si divise da me il mio bene. piacere dell'essere
dal non pare conclusa in italia. da un lato avete chi vi governo della città
fare diversamente. sovra un poema da lungo tempo celebre... che sovra
del dovere. cantari ragione di pretender da lui la fedeltà e lo zelo, ma
, infra e lacciuoli sparsi / fui preso da del lume della terra con quel della luna
g. sacchetti, ix-154: poi che da giorno, e non con la luna notturna
compagni che qui venissero a cenare. da porto, 1-46: per cagione delle
ciascuno dei due compì il suo dovere da uomo d'onore. -farsi un dovere
il signor lorenzo bruni volle difenderci una volta da un appaltatore usuraio, e ottenne di
: quello stimatore,... imburiassato da quel primo scarpioncello, non volse mai
nel volere suo. = comp. da dovere ed essere (v.).
-col complemento non espresso. piero da siena, 4-13: rendita intorno comperò dovizia
tórre, / però che vili son da lor natura. niccolò del rosso, vii-509
e bastava che tanta ne fosse la fertilità da nutrire gli abitanti, senza però invanirli
373: guardate lunghe, soavi guardate da una rosea facciona di tettameo, del
, dove, in qual parte, / da noi fuggendo, hai tu spiegato il
, i-24-110: or basti dire ch'ei da un doge uscio. / -doge debbe
: ebbi improvvisamente dinanzi una casetta attorniata da ogni dovizia rurale. pagano, iii-102:
abbondanza loro? s. bernardino da siena, 243: idio dice poi:
'ricchezza ', deriv. da dlves -vitis 1 ricco *).
a dovizia, copiosamente. busone da gubbio, 42: in quello luogo ebbono
che a loro utilemente bisognava. andrea da barberino, 11-66: egli erano forniti per
, dalle pagine di stampa tanto stupende da rivaleggiar con gli ornamenti di mano egregia
il nilo] è 15 piedi, o da indi intorno, allora è ella [
. cecchi, 6-131: c'è da domandarsi se una disponibilità pittorica talmente doviziosa
pallavicino, 1-47: là dove rimosso da quell'opera raccattato, ciò che vi
tre mantelli che se ne cavano [da una pezza di panno], sono troppo
dovizioso [l'abito], / da voltarvisi dentro notatore. magalotti, 24-317
, 8-101: è un lusso doviziosissimo, da proibire, in tempi simili.
antichi, i quali non sofferivano partissero da loro gli araldi senza presentarli di doviziosi guiderdoni
/ che pense avere lunga vita! da porto, 1-130: i vostri cittadini
, turibulatura poi, notisi bene, da parte di gente che non ha da sperare
, da parte di gente che non ha da sperare (né spera) di far
l'amaro. = deriv. da dovizia. dovùnque (ant.
acquatici presso il mare. -raro. da qualsiasi parte, punto o verso.
: alcune pitture vi sono, le quali da un lato rappresentano una cosa, dall'
: ma questa è una pittura uguale da tutti i canti; dovunque tu la rivolga
'eternità '. -di dovunque, da dovunque: da qualunque luogo dove.
. -di dovunque, da dovunque: da qualunque luogo dove. alvaro,
dovunque andavano l'ardite schiere, volavano da ogni parte pentole di fuochi lavorati,
pietre preziose. = deriv. da ebano; cfr. fr. ébéniste (
artigiana di ebanista. = deriv. da ebanista; cfr. fr. ébénisterie (
siano state aggiunte forti quantità di zolfo (da un quarto alla metà della massa totale
di scorpioni. = deriv. da ebano, per il colore.
granatino. fannone ancora gli indiani tazze da bere e molti lavori, intenerendo con
(a sua volta prestito egiziano, da una lingua africana); cfr.
vivace il discorso, facilitando il trapasso da un'idea all'altra o preparando,
pratica di estrinsecarsi. = comp. da e e bene1 (v.).
ca- prifoliacee (sambucus ebulus), da cui emana un odore disgustoso, con
ella [la terra] è buona da grano e da biada dare,..
terra] è buona da grano e da biada dare,... quando produce
stato di esaltazione o confusione mentale prodotto da uso eccessivo di vino o di
con lieta corona d'amici; / ma da l'ebbrezza ti guarda, non troppo
aretino, 1-105: secondo che udimmo da certi nostri istudianti, le ragioni e
che avvengono in un preparato neuromuscolare attraversato da corrente elettrica. = voce
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
meccanicamente ed elettricamente collegate in modo da costituire un treno a composizione bloccata,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
di curvatura di un organo vegetale provocato da una corrente elettrica. 2
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
, sm. fisiol. forza originata da una differenza di potenziale elettrico fra i
. = voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
= voce dotta, comp. da elettro- (dal tema di elettrico,
della figlia persefone, rapita agli inferi da plutone (e gli elementi agrari sfociavano
x<4] * exeu&épia, deriv. da èxeó&epoc 'libero '. elevaménto
eccitazione dell'animo; superbia. jacopo da benevento volgar., xxi-848: la superbia
[le suore] quanto a riaversi da quel maraviglioso elevamento maddalena indugiò.
grado il nostro commesso, in modo da sollecitare il suo spirito d'iniziativa.
porre in alto nella stima. girolamo da siena, xxi-307: secondo santo geronimo,
ed agricoltori provocherebbero una tale sommossa parlamentare da obbligare ministri del tesoro e dell'industria
stender la civetta, ed abbia / da potersi elevar sopra la gruccia. buzzati,
carducci, iii-7-472: reggio fu degna che da queste mura si elevasse e prima sventolasse
: come un faro il nipote doveva elevarsi da quel punto per illuminare il mondo.
di tuono, si eleva al cielo da ogni parte del campo; tutta quella moltitudine
è mercé consueta farsi alle anime purgatissime da ogni terreno affetto. milizia, ii-51:
molti libri, acciocché la scienza che da quelli apprendessero, non gli facesse elevar
. elevare 1 innalzare '(comp. da ex * da 'e levare
(comp. da ex * da 'e levare 1 levare ').
meglio l'elevatezza della sua posizione, lontana da quella lotta tanto accanita quanto meschina.
. boccaccio, iv-10: non so da che spirito mossa, gli occhi con
tenteremo noi di conseguire con aggressione diversa da quella di pappo. guiducci, i-276
alquanto elevato, difficile ad esser montato da uomini armati, e bisognava ascenderlo a chi
nocchiero a morir ebbe / caduto giù da l'elevata sponda. galileo, 3-4-344
e speculatrice vi sovrappose) fa scapitare da una parte la monumentalità del duomo e
ma esso se ne va tutto elevato / da gran speranza, e non prevede il
egli ormai non avea più che temere da lui. 6. che occupa
di condizione privilegiata; altolocato. zanobi da strato [crusca]: ma quando essi
come sarebbon gli onori piccioli e rendutigli da bassa gente, o i gradi poco
persona nobile, dignitosa. zanobi da strato [s. gregorio magno volgar.
cose di oggidì. foscolo, vii-185: da quelle opinioni che sembrano meno elevate e
. d'azeglio, 2-127: ma da lui si può aspettare atti generosi ed
provò quasi la gioia d'essere esonerato da una fastidiosa speranza. palazzeschi, 4-117:
5-422: chi altri è amata come me da persona tanto importante che dispone della vita
imballati o anche pulverulenti), caratterizzato da un funzionamento continuo. -elevatore a tazze
continuo. -elevatore a tazze: costituito da organi flessibili (catene o funi) avvolti
in un ser batoio contenente il materiale da sollevare e lo scaricano superiormente. -
. - elevatore a nastro: costituito da un nastro flessibile avvolto ad anello chiuso
quello in cui il materiale viene trasportato da una corrente d'acqua sotto pressione (
salgono in fila, come spinti ciascuno da una singola volontà. bontempelli, 19-212:
della scapula. = deriv. da elevare. elevatura, sf. levatura
sicurezza. « = deriv. da elevare; cfr. fr. élevure.
par che sieno del profondo gittate fuori da coloro che non veggiono la cagione della elevazione
. elevazione di terra a scarpa sostenuta da pali, o da muro. bianconi,
a scarpa sostenuta da pali, o da muro. bianconi, xxiii-200: per
d. sestini, 35: riposati da un'ora e mezzo, ripigliammo il nostro
volti. e. cecchi, 8-71: da una piccola elevazione, le fulve colonne
che riguarda la terra, e facilmente da essa foglia si spiccano; ma queste del
ii-436: di tutte le mogli sacrificate da quel mostro anna bolena fu quella di cui
a un codice sapientemente ma esclusivamente composto da un uomo per gli uomini, si contrappone
per la virtù che gli è donata da dio. 5. caterina da siena,
è donata da dio. 5. caterina da siena, 3: essendo in orazione
il cavallo deve effettuare superando barriere precedute da siepi (e vi sono ammessi solo
. il poeta lo fece energico: da un'elevazione di tono lo ridusse a un'
lo suo movimento proprio, ch'è da occidente in oriente...: lo
, e accomodare in essa un balestrone da bolzoni a mezza elevazione. gemelli careri
città le bombe, le quali, cadendo da l'alto, erano di assai maggiore
voce dotta, lat. èlevàtió -ónis (da elevare * sollevare ').
cittadini che furono ele- zionati e nominati da quegli che furono tratti a elezionare e
tratti a elezionare e nominare e'cittadini da mandarsi a partito in detto consiglio per
agosto 1495. = deriv. da elezione. elezionàrio, sm. stor
per acquistare lo stato, ventotto nominati da ventotto ele- zionarii, tratti a tale
d'italia. = deriv. da elezione. elezionato (part.
poi ch'ei [s. bernardino da siena] giunse al sommo della via
fatto soffrire tanti tormenti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
-vaso, vasello d'elezione: persona eletta da dio (ed è immagine tratta dalla
rissovverrà di quella eterna e gratuita elezione fatta da dio di noi. d'annunzio,
atto della propria volontà (e diversi da quelli di nascita). -anche per
una famiglia, e, senz'obbligo alcuno da parte di lei, ospitato e amato
, riservato ormai a una categoria formata da individui distinti, se pure di ogni classe
.. si mostra costantemente un poetastro da star appetto a qualunque d'essi, doveva
in contrapposizione, quando essa è fatta da un organo ecclesiastico inferiore o da un'
fatta da un organo ecclesiastico inferiore o da un'autorità politica, alla semplice presentazione
. filière (1382), deriv. da fil 4 filo '. filièra2
lana, battilani o verghezini, scardassine tonditori da lana, cernitori,...
. filière 4 filatrice ', deriv. da filer 4 filare '. filifórme,
. 2. che è costituito da linee (un disegno, un grafico
le braccia e le gambe sono rappresentati da semplici linee, il capo da un
rappresentati da semplici linee, il capo da un cerchio che poggia sulla linea indicante
di rantolo, ch'esce a fiotti da ignoti pertugi tutt'intorno. ondeggia,
lat. filum 4 filo 'e da fórma 4 forma, figura '.
signore, e quasi traendo un consiglio da quelle interne lacerazioni, infilò il mignolo
stato per un modo di essere diverso da quello, nel qual vediamo essere tutte le
cosi metallici, dall'apparenza leggerissima, collegati da intrichi indicibili di fili.
: come il giorno prima egli passava da lunghi, lugubri e ostinati silenzi ad una
stesso pensiero dominante. -forma costituita da fili d'ottone che serve a imprimere
del fabbricante. = >comp. da filo e grana (v.);
periodici popolari, ii-129: il fidanzato non da più alla sua promessa una filogranata in
la più bella carta del mondo filigranata, da disegno, da lettera, da edizioni
del mondo filigranata, da disegno, da lettera, da edizioni di lusso, per
, da disegno, da lettera, da edizioni di lusso, per la carta-moneta dello
cambiali ed assegni. = deriv. da filigrana.
l'amido. = deriv. da filigranato. filigranoscòpio, sm.
col benzolo. = comp. da filigrana e dal sufi, -scopio, dal
esistenza mingherlina. = deriv. da filinguello. fringuèllo (filunguèllo),
: filipendula: ha molte foglie che da un picciuolo per ordine procedono come la
con foglie bipennate e radici tuberose pendenti da filamenti. tramaier [s. v
scanalate, e dalle radici tuberose pendenti da lunghi filamenti. = voce dotta
lat. scient. filipendula, comp. da filum 4 filo 'e pendùlus 4
', con allusione ai tuberi pendenti da radici filiformi. filippa, sf
sf. ciascuna delle veementi orazioni pronunciate da demostene contro filippo ii di macedonia;
, e profezie, bastano a far da sé una più che mediocre libraria. torricelli
della senna. nievo, 248: da molto tempo io non avea udito la
cominciato una filippica contro questo nostro carattere da donnicciuole isteriche, il quale fa che ci
finte col pallone eseguite durante il salto da un giocatore, che, mantenendosi in aria
: religiosa dell'ordine delle oblate fondato da s. filippo neri per l'educazione
, frati e preti settatori di ser ciappelletto da prato, che vengon a roma per
di leggi del regno di napoli ordinata da filippo iv nel 1643, sulla base
valore di venti dracme, fatta coniare da filippo ii di macedonia e divenuta poi
valore di cinque lire, fatto coniare da filippo ii re di spagna a milano
filippo di milano, d'una pezza da otto, d'un ducatone napolitano, d'
. numism. denaro coniato a torino da filippo di savoia-acaia nel xiv secolo.
traverso, onde venne il dirsi tessitura da plinio e da simmaco tal lavorìo, quasi
venne il dirsi tessitura da plinio e da simmaco tal lavorìo, quasi con ciò
dei massi. = deriv. da filo. filisteismo, sm.
del tutto sgradevole. = deriv. da filisteo. filisteizzatóre, agg. e
uno stato d'animo permanente. = da filisteo.
di lor non si narri. andrea da barberino, 1-88: a te interverrà come
dette in bestia, ma c'era poco da imbestiare con quattro o cinque di que'
? -à8o <; 4 fogliame ', da cpóxxov 4 foglia 'attraverso il fr
nel phyllanthus niruri. = deriv. da fillanto. fillanto, sm. bot
sei parti, dai filamenti monadelfici, da tre stili bifidi e da un frutto
filamenti monadelfici, da tre stili bifidi e da un frutto tricocco con coccole disperme;
. dall'ingl. filler, deriv. da to fili 4 riempire '.
in porfirina). = deriv. da [cloro] filla col sufi. chim
80 mm, largo e depresso, protetto da ali che, nel loro insieme ricordano
tifolia * = deriv. da fillirea. filli ròidi, sm
2-355: fillite, lingua cervina, e da gli speziali è falsamente detta scolopendria.
gr. cpuxxtti? -i8o <;, da « póxxov 'foglia'. fillitìfero,
= voce dotta, comp. da fillite1 e dal sufi, -fero (lat
sufi, -fero (lat. -fer da fero 4 porto ').
scaglie verdi, molto dannoso agli alberi da frutta, di cui rode foglie e
spargimento di fiori ', comp. da cpóxxov 4 foglia 'e dal tema di
dal gr. cpóxxov 4 foglia 'e da chinone (v.).
comp. dal gr. cpóxxov e da eritrina (v.). fillòfagi
provvisto di fillofori, che è costituito da un filloforo. -filicali fittoforate'. felci
di fillofori. = deriv. da filloforo. fiuòforo, sm.
dalla femmina in un nido, fatto da foglie unite fra loro da capsule gelatinose
, fatto da foglie unite fra loro da capsule gelatinose formate dall'ovidotto, e
dal gr. cpóxxov * foglia 'e da rcóstov, dimin. di ttoót;
dal gr. cpóxxov * foglia 'e da porfirina (v.).
corpo fogliaceo e trasparente, occhi corretti da lunghi peduncoli, quattro paia di zampe
fecondata depone un unico uovo d'inverno da cui nasce una gallecola, la quale depone
diventano alate e depongono 6-8 uova da cui nascono i sessuati, le cui femmine
. verdinois, 25: già da due settimane, per una inesplicabile e
sono spinti dalle cattive annate, e da quel flagello che ha distrutto in pochi
del ramo che li porta; può variare da una specie di piante all'altra in
una specie di piante all'altra in modo da permettere alle foglie e ai fillomi di
spirale generatrice, che si descrive passando da una foglia a quella successiva, le
metallizzato. -film monomolecolare: pellicola costituita da un unico strato di molecole o non
mondo; ed è ormai quasi certo che da un buon romanzo si ricava un cattivo
cinque emmezzo. = deriv. da film. filmaróne, sm.
2. sm. tutto ii materiale girato da un regista nella preparazione di un film
parte di una trasmissione televisiva che proviene da riprese compiute e montate in precedenza (
molto raro. = deriv. da film. filmina, sf.
su vetro. = deriv. da film. filmistico, agg.
filmografìa, sf. elenco dei film girati da un regista, o prodotti da
da un regista, o prodotti da una casa cinematografica, o interpretati da
da una casa cinematografica, o interpretati da un attore, o concernenti un determinato
= voce dotta, comp. da film e del gr. ypoccpia 'scrittura
. = voce dotta, comp. da film e dal gr. àóyog 'discorso
= voce dotta, comp. da film e dal gr. fhjxrj * ripostiglio
vestimenti che le salvatiche pelli. zanobi da strata [s. gregorio magno volgar.
composta di giorni. s. bernardino da siena, 327: o donne!
sottilmente, né ridursi a tale candidezza da formarne una tela veramente fina. cattaneo
simil. e al figur. francesco da barberino, 7: vieni [o industria
. -filo caldo: filo metallico riscaldato da corrente elettrica che costituisce l'organo caratteristico
sostegni, che protegge la linea elettrica da sovratensioni di origine atmosferica. -filo fusibile
d'oro, nel quale avea coricate da ottocento pietre preziose. crescenzi volgar.,
d'una lampadina a filo di carbone da quattro candele. -filo a piombo:
-filo a piombo: strumento semplice formato da un filo al quale è appeso un corpo
e con un piombino, che pendesse da quello, lo lascerei liberamente distendere sino
calce pietra e odio, / ogni giorno da zone più elevate / calano il filo
-cordicella, spago. guido da pisa, 1-246: congiunto lo filo con
fossati si fanno è manifesto, perocché da ciascuna parte dell'ampiezza si stende un
cleopatra] colle sue biondissime treccie legate da uno filo finissimo d'oro. a.
su le schiave cervici ignudo pende / da lieve filo un ferro. palazzeschi, 7-18
di aver fatto agire delle marionette, da chi ne vedesse il filo motore, ch'
maravigliose. foscolo, ii-302: giace da un lato al suol mesta la cetra,
per medicare piaghe o ferite) formata da un certo numero di fili, sfilati
un certo numero di fili, sfilati da pezze di panno di lino, e
- anche: tronco sottile. francesco da barberino, 164: a ciascuna diede anella
questa asfaltide novella, / potrai ritrar da tua fatica frutto. leopardi, 395
] mugolando erra / due dì, da selva a selva, nel suo colle,
/ in pace, e avere gioia / da un fil d'erba che trema / sul
d'erba, filo di paglia: cosa da nulla, un nonnulla. - anche
filo d'erba. gozzano, 1124: da ore ed ore, forse dal mattino
in fila divisibili si stende / giù da la vetta fino a timo piede.
numero d'uova legate insieme, o vestite da un filo o canale, che per
in esse, cominciarono ad essere rubati da cupide mani. soderini, i-24: quando
, / sottilissime fila egle traea / da ricchi vermi. redi, 16-iii-99: alle
di quelle dentate esterne foglie, chiamate da alcuni alabastri. roberti, iii-15: lavorò
sole con le mani dietro il dorso legate da un filo di ragnatelo. deledda,
filo: per taglio (il colpo vibrato da un'arma da taglio).
(il colpo vibrato da un'arma da taglio). ariosto, 12-83:
. baldinucci, 6: [pietra da olio] è questa pietra che usiamo
affilata (un'arma, uno strumento da taglio). b. davanzali,
un sol taglio, la siia voce ha da una sola banda un sottilissimo filo di
con « mezzi propri », arrivandoci da tutt'altra via che la provinciale,
dalla grata. -cosa fragile; cosa da nulla. sarpi, ii-114: a
', il che potrebbe derivare non da 'filum ', ma da 'hilum
derivare non da 'filum ', ma da 'hilum '. -nemmeno un filo
chiaramente più tosto che partirsi un filo da questo debito (che così lo chiamava)
c. rinuccini, ix-256: se da sì fallaci onde non mi togli, /
onde non mi togli, / o se da volar via non mi dai piume,
, i-9-15: libia truovo, c'ha da levante il nilo, / e tanto
/ di scoprire... il filo da disbrogliare che finalmente ci metta / nel
s'io trovassi in alcun seno / filo da tesser ne la tela mia. ariosto
, ma come un poema solo cominciato da l'uno e con le medesime fila
benché meglio annodate e meglio colorite, da l'altro poeta condotto al fine. bracciolini
teza raccapezzava nelle * novelline magiare 'raccolte da g. erdèlyi un sottil filo
ferro in linea dell'avversario in modo da annullarne la minaccia. -filo falso:
traguardo delle corse in pista, costituito da un filo leggero di lana. -nel
vento sulla ralinga di filo, cioè da una direzione parallela alla loro superficie.
, 162: per due giorni non uscì da mare / pure una nube; e
modo che le vele ricevano il vento da una direzione parallela alla loro superficie.
. grato, 56: io navicava da venegia in adria, e con la
azeglio, 1-265: una strada larga formata da due file di case di desolata apparenza
sola estremità della gugliata, in modo da ottenere una cucitura meno spessa. -cucito
/ di starsene cucito a doppio fil da mane / a sera d'una vaga donnina
erano cuciti a fil doppio, stretti da una specie di complicità. moravia,
ne l'udirlo. -dare del filo da torcere: mettere in difficoltà,
aveva fiato, avrebbe dato filo da torcere a quel brigante di don basilio.
oltre il fronte demmo parecchio filo da torcere ai nemici. palazzeschi,
dato un giovane giornalista che le dava filo da torcere. -di filo: direttamente
palazzo. s. bernardino da siena, 711: di dietro a tutti
di massimo d'azeglio che mi conduca da lei e dal manzoni. -essere a
filo di voltar via anche lei, abbruciata da una febbre di quaranta gradi. quarantotti
o legato a un filo; pendere da un filo: per indicare l'incertezza,
. alfieri, 8-90: pur, poiché da un sol filo, e non ben
, e bisogna che aduli la moltitudine da cui teme di essere subbissato dall'uno
alla sottile colonna di fumo che esce da una lampada quando la provvista di petrolio
signor gi- rondo volendo rispondere ed essendo da mille singhiozzi e da le abondanti lagrime
rispondere ed essendo da mille singhiozzi e da le abondanti lagrime che a filo a filo
parole mezze mozze disse. [sostituito da] manzoni, pr. sp.,
spada: sterminare, trucidare. andrea da barberino, i-179: furono messi al filo
cassola, 2-196: l'esattore doveva passare da un giorno all'altro e lui non
fischiettando, continuava a scuoiare, e da una poccettina scendeva intanto giù un filino di
viscosa, di difficilissima espettorazione e segnata da una settimana in qua di leggeri filolini di
per so spendere), da cui 'filo della spada, filo del
libri o intieramente sconosciuti o generalmente negletti da ogni colta classe di persone.
, su tratti urbani e suburbani, mosso da un motore elettrico alimentato per contatto con
una linea aerea esterna e non vincolato da rotaie. panzini, iv-263:
o nevrastenia. = comp. da filo [via] e [auto]
gr. « pixoxocxta, comp. da < p [xo <; 'amico
di cose su strada, mosso da motore elettrico alimentato per contatto con
linea aerea esterna e non vincolato da rotaie. codice della strada,
una linea aerea esterna e non vincolati da rotaie, si dividono in: a
filocatto, agg. letter. preso da amore. bianco da siena, 78
letter. preso da amore. bianco da siena, 78: col tuo santo odorato
dal gr. cpixoc 'amico 'e da catto, deriv. dal lat.
'(nell'unica testimonianza di bianco da siena ha valore di participio).
politico. -che è dettato da simpatia o favore per il cattolicesimo (
amante del denaro '(comp. da < plxo <; * amico 'e
'amico degli alberi ', comp. da cptxcx; 'amico 'e sévspov
telefono). = comp. da filo e diffusione (v.).
amore dell'apparenza ', comp. da cpixoi; 'amico 'e 8ó ^
amante dell'apparenza ', comp. da ^ txo? 'amico 'e da
da ^ txo? 'amico 'e da 8ó£a 'apparenza, opinione '.
bramoso di gloria ', comp. da < ptxoc * amico 'e da 8ó
. da < ptxoc * amico 'e da 8ó!; a * gloria '.
nostri buoni villici 'che doveva recitare, da filodrammatica, al teatro di san ferdinando
dava alla voce, parlando, inflessioni da provetto filodrammatico, e qua appoggiava una
, lievemente truccato..., da un filodrammatico maldestro. 2. teatro
altar maggiore (degli scudi di cartone da crociati di filodrammatica) fanno pensare a
4. agg. che è composto da attori dilettanti (una compagnia, una
società); che rappresenta opere recitate da dilettanti di arte drammatica (un teatro
era passato al teatro di prosa, da questo all'operetta, e poi al varietà
'amante della corsa ', comp. da cptxog 'amico 'e 8pó (
sopra filoferro. = comp. da filo e ferro (v.).
un filoforte. = comp. da filo e forte (v.).
trematodi che hanno l'estremità orale circondata da una corona di aculei. =
gr. cpixoq 4 amico 'e da òcpfhxxp. ó <; 4 occhio '
<; 4 amico '), da gallo 4 francese 'e dal sufi,
v 4 amico dei greci 'comp. da cpéxog 4 amico 'ed " exxtjv
filologicamente filologando. = deriv. da filologo. filologìa, sf.
persia, su gli ebrei, guardati da nuovo punto di vista; -centro
iii-27-85: il filellenismo tedesco, diversamente da quello inglese, francese o italiano,
classica. e. cecchi, 8-83: da vico in poi, la filosofia idealistica
. « ebbene, freud ci servirà da guida in questo paesaggio interno di ulisse
mai riconosciuta la filologia tedesca, tanto da aver sempre letto i classici greci in
dal gr. cpixoxoyia, comp. da q>£xo <; 'amico 'e xóyo
due versi: 'questi che mai da me non fia diviso, / la bocca
tremante '. = deriv. da filologico. filologicaménte, avv.
. e. cecchi, 8-85: da questo frammento di due versi sarebbe azzardoso
nome di joppe in giaffa è pervenuto da quella legge filologica, per la quale
una dissertazione latina (dio sa come) da premettersi a questa traduzione; e pensavami
il tommaseo distilla e organizza il linguaggio da servirgli alla realizzazione di un'idea di
3. che è costituito, composto da filologi (un circolo, un gruppo
caricatura, io abbia preso la materia da questo o quello dei filologi, che vengo
in me stesso. = deriv. da filologia, col suff. -ismo usato per
positivisti, empiristi, e filo- logisti da una banda, dai genialoidi e mistici e
dall'altra. = deriv. da filologia. filologìstico, agg.
del mero cronachismo. = deriv. da filologia. filòlogo, agg.
il sesto dell'eneide, fosse presa da uno svenimento, è credibile che le accadesse
[la vita], essa nega, da parte sua, di essere uomo:
di mano in mano, grottesca: e da ultimo (siam già verso la fine
che oggigiorno ci vengon su come funghi da terren marcio dopo gli acquazzoni d'ottobre
gr. cpixóxoyo *; comp. da cpcxoc 4 amico 'e xóyo <;
sannazaro, 10-163: la mesta filomena da lunge tra folti spineti si lamentava. ariosto
progne avrebbe imbandito al cognato tèreo, da cui sarebbe stata violentata, le carni
. q>iaóp, ouooi;, comp. da < p£aoc 4 amico 'e fiooaa
l. bellini, i-134: il punto da una sola e da due bande,
: il punto da una sola e da due bande, / sulla carta a due
generalmente delimi tata ai lati da due fasce di materiali detritici o argillosi
di filone strato-, se è costituita da materiali vulcanici penetrati in strette fessure del
di pietra calcaria turchina, divisi talvolta da sottili strati d'in- gemmamenti piritici.
più inospiti e selvaggi, deserti o abitati da bestie 0 da uomini peggiori delle bestie
, deserti o abitati da bestie 0 da uomini peggiori delle bestie, li sceglie feroci
capitare di cascarci, di venir travolto, da que'filoni d'un verde livido,
avessi in corpo un filone di chiacchiera da stancare un orologio, il pensiero del
tanto vero quanto incredibile. un filone da esplorare. michelstaedter, 836: ora
italia ritrovava un filone di pensiero, che da lei era partito per andare a svilupparsi
trovassimo il più facile e sicuro modo da conservare esse acque... il
: deliberato tra loro ciò che era da fare, diedero del rimanente il carico a
. filón 1 furbacchione ', deriv. da filare (cfr. fr. filon
suo rimedio al fìlonio, il qual bevuto da chi è infermo di qualche colica passione
mesue. serdonati, 3-40: filone da tarso,... dal quale fu
? 'patriota ', comp. da cptxo? * amico 'e roxtpù;
sempre associata. = comp. da filo e piuma (v.).
tico filiforme. = comp. da filo e -podio, che è tratto da
da filo e -podio, che è tratto da pseudopodio (v.).
dal gr. cpixottoxcnqt;, comp. da cplxoc * amico 'e tcox (
in gioco. = comp. da filo e rete (v.).
. utensile assai sottile e tagliente costituito da un'anima di acciaio armonico su cui
b. croce, iv-n-13: da allora in poi, a volta a volta
la propria giornata. = deriv. da filosemita. filosemitismo, sm. simpatia
l'antisemitismo economico. = deriv. da filosemita, col sufi, -ismo usato per
di patata. = deriv. da filoso. filóso, agg.
, tiglioso. = deriv. da filo. filosocialismo, sm.
scriverci che il suo « filosocialismo muove da presupposti assai diversi da quelli correnti »
« filosocialismo muove da presupposti assai diversi da quelli correnti ». = voce
-anche con uso aggettivale. francesco da barberino, 202: se forse fossi conversa
/... / vivi con dio da che se'data a dio. gherardi
mai definitiva. = deriv. da filosofare. filosofàglia, sf.
italiana voce, non registrata, ma tale da non dispiacere a nessuno, ed usata
nessuno, ed usata quasi un secolo fa da giuseppe gennari, valentuomo padovano, in
il sole ». = deriv. da filosofo col suff. spreg. -aglia.
buon topo d'altra parte, e da qualunque / filosofale ipocrisia lontano. barilli
il prossimo bene amato. -composto da filosofi, costituito per filosofi. tesauro
v-141: un secreto prónto, infallibile da far la breccia nell'animo d'ogni
abbia voluto attribuirvi l'arte di fabbricarvele da voi medesimi colle proprie mani? di
pietra filosofale. = deriv. da filosofo. filosofaménto, sm.
persuaso, un modo usar voglio affatto esente da ogni sospetto di fallaci argomenti o di
. questo sarà di lasciare ogni filosofaménto da parte. = deriv. da filosofare
filosofaménto da parte. = deriv. da filosofare. filosofante (part.
. alfieri, 9-67: fuggiam, fuggiam da un re filosofante, / rimpannunciante alcun
d'umano ingegno, è materia più tosto da filosofanti che da miei pari. magalotti
è materia più tosto da filosofanti che da miei pari. magalotti, 1-274: il
de'nostri presuntuosi filosofantelli d'astenersi affatto da sì perniciose letture. filosofanteria,
/ filosofanteria. = deriv. da filosofante, sul modello di furfanteria,
con metodo e intenti filosofici. guido da pisa, 1-3: essendo in mare per
dell'apparenza e 'l suo penserò! giovanni da samminiato [petrarca], 11-86:
è conveniente, non ardisco di partirmi da l'autorità d'aristotele e de'suo
bembo, i-151: lasciando il filosofar da parte, massimamente con voi che sete
poter venire a queste contrade. b. da vanzali, ii-598: quel
tutti gli uomini di sapere, mosse da prima quelli antichi filosofi a voler ricercare
stravolte, e recatele a parer altro da quel che esser debbono. leopardi, 32-210
sogna; / venuto è il tempo da filosofare. firenzuola, 433: a
. bocchelli, 13-151: gli veniva da pensare che è pure una grande stravaganza e
rompere i sepolcri ci ha fatto uomini da bene? ». 6.
viver bene. = deriv. da filosofo (ma cfr. lat. philosophàri
', 4 parlare [agire] da filosofo '). filosofastro,
la sera, giunsero ad una terra governata da un filosofastro, il quale volea che
estrazione [hitler], filosofastro e misticoide da birreria, e, nella pratica,
d'europa. = deriv. da filosofo, col sufi, spreg. -astro
, / e piacerne el suo essere bono da deo creato; / de stare en
soleva sottoporli, riuscirebbe cosa poco diversa da una serie di definizioni da vocabolario.
poco diversa da una serie di definizioni da vocabolario. = deriv. da filosofeggiare
definizioni da vocabolario. = deriv. da filosofeggiare. filosofeggiante (part. pres
filosofo. soffici, iv-248: aveva da tempo conosciuto in un ballo della colonia
più semplice che io mi buttassi giù da questo parapetto e mi lasciassi travolgere dalla
corrente ». = deriv. da filosofo. filosofèma, sm.
o dieci volumi di filosofemi astrusi tenuti da lui in conto di nulla, coll'
a poco venirne a signoreggiare quelli da cui essi sono signoreggiati; e se mai
coteste filosoferie. = deriv. da filosofo. filosofescaménte, avv.
a la filosofesca? = deriv. da filosofo. filosoféssa, sf. spreg
si dà arie o assume atteggiamenti da intellettuale; donna saccente, filosofa.
: io mi studio con tanta trepidazione da tanti anni, ora per ora, minuto
il giovane, 9-868: quest'altri giorni da negromanzia / saprem guardarci, appresa negli
onde escono molti rivi. bartolomeo da s. c., 9-6-9: nella
essere altrove, se non in quanto da esso procede. è adunque la divina
dalla eloquenza separata, e non questa da quella per alcuna maniera. varchi,
. e. cecchi, 8-83: da vico in poi, la filosofia idealistica generò
più vivere eroicamente, vollero sapere morire da eroi. jovine, 67: mi
le sacre scritture che uomo che fosse da santo agostino in qua. passavanti, 35
le forme naturali più complesse si sviluppano da quelle più semplici secondo un ritmo razionale
all'aurora dell'età moderna, è da riporre nel carattere del pensiero antico non meno
giudizi, aveva senza dubbio molto meno da fare, ma era ugualmente necessaria nel secondo
. tasso, 11-iii-603: navighiam dunque da la naturale a la divina filosofia,
le materie fisiche con istile niente diverso da quello con cui si sarebbero insegnate in
a'nostri giorni rappresentata mirabilmente in prosa da un famoso letterato di francia col romanzo
, come peraventura credeva eratostene, ripreso da strabone che difende omero da l'imputazioni,
, ripreso da strabone che difende omero da l'imputazioni, ma 'l giovamento
una prima filosofia, la qual sin da la tenera età ci ammaestra ne'costumi
d'invenzione mia; vedendola così rifiutata da tutti, come si rifiutano le cose
di lettere, cioè filosofia, sacerdotessa da essere reverita de la dottrina delle cose
ciò accadesse in casa mia fosse circondato da una notte profonda. gioberti, i-89
il giudizio corrente su napoli è diverso da persona a persona, ognuno legge in
generiche definizioni che se ne sono date da gente estranea e superficiale la quale scambiò
; profonda educazione spirituale. onesto da bologna, 1-4: vostro saggio parlar.
. seguitar la dritta via. guido da pisa, 1-122: alquanti filosofi.
del cuore, che e libera e aliena da ogni perturbazione e sollecitudine di questa vita
, e di molti tempi, e quasi da tutte le nazioni fatte. da questa
quasi da tutte le nazioni fatte. da questa è nata l'arte e la scienza
-basta che, ora che c'è da mantenere questi due mangiapani di più,
accenna alle dimensioni delle lettere gradatamente crescenti da un carattere all'altro, come sono
* amore della sapienza ', comp. da cplxoi; * amico 'e oocp£a
hanno intra sé differenza, imperniò che da diversi movimenti prendono nascimento. tasso,
. n. franco, 2-90: da parte de i tavemari s'espone al
più brutte d'europa; e anche da lontano filosoficamente indovinava che se le medesime
fusse ben fondato. = deriv. da filosofico.
6-8: i fumi e le filosoficherie son da lasciare ai trattatisti. = deriv
ai trattatisti. = deriv. da filosofico. filosòfico, agg.
savio scolare, lasciati i pensier filosofici da ima parte, tutto l'animo rivolse a
i prìncipi... che vogliono sottrarre da tanta vergogna se stessi, e ad
mattutin diè loco. tommaseo, i-412: da un concetto filosofico gli era sollievo passare
una distinzione di vocaboli affini, e da un frammento di storia a una varia
varia lezione di codice antico, e da un padre della chiesa a una locuzione
studio della filosofia. s. bernardino da siena, ii-332: uno che vive con
ora bramo i primi equestri inganni, / da cui (vaglia qui 'l vero
un molto interessante viaggio della siberia fatto da lui con spirito filosofico. pagano,
distinte dall'arte, come la guida da una potenza guidata. carducci, iii-20-309
che chiara non è appunto perché fatta da chi chiara non la poteva fare.
caratteristico, degno dei filosofi. giovanni da samminiato [petrarca], ii-32: i
lo molto utile e gusto, che da lui ricevono l'orecchie purgate filosofiche, non
ne trovo bene -di giudicare le cose da chi le fa. baldini, i-727:
disse ad un tratto il formiani disturbandolo da quel filosofico chilo; -pare che
; ma il troppo volume dell'individuo da amarsi è di ostacolo all'intimità dell'
un gioiello. = comp. da filosofo e giusto, col suff. accr
si fura. = deriv. da filosofo. filosofismo, sm.
lo ha purificato di quell'astratto filosofismo, da cui non si è potuto scioglier dante
filosofismo. = » deriv. da filosofo; cfr. fr. philosophisme.
stesso, i gelati filosofisti, che da null'altro son mossi, fuorché
astratto pensiero. = deriv. da filosofismo. filosofìstico, agg.
; che è inficiato, turbato da filosofismo. b. croce,
lirico dell'arte. = deriv. da filosofista. filosofistizzare, intr. letter
giudici. = deriv. da filosofista. filosofizzaménto, sm.
di concetti empirici. = deriv. da filosofizzare. filoso fi zzare,
vece maestizzerò. = deriv. da filosofo. filosofizzato (part.
viso fu sottile e chiaro, ben da mal ciemendo, la desdegnàr [la terrena
molte naturale e sofficiente ragione. bartolomeo da s. c., 4-2-3: fu
e di opere generose, quanto sarà da biasimare e detestare uno governo, dove
universali. machiavelli, 219: come da alcuni morali filosofi è stato scritto,
il mondo e ottimo filosofo naturale. da porto, 1-39: io sono filosofo
: quella esagerazione, non essendo richiesta da necessità razionale, non può essere se
del poeta, e pare come diretto da socrate, che maneggiò anche lo scalpello
per mero rammarico di non sapersi svilluppar da un sofisma a lui fatto da alcuni
sapersi svilluppar da un sofisma a lui fatto da alcuni filosofetti. carducci, ii-6-203:
della taccia che benevolmente mi si dà da filosofetti e articolisti, i quali per
conversazione degli uomini, fusse la via da farsi grande ed immortale, si condusse
forsennati quei filosofimi che oggidì s'ammirano da noi per oracoli. pananti, ii-27
uno scannatoio. = comp. da filosofo e omicida (v.).
astrusi filosofumi tedeschi. = deriv. da filosofo, col sufi, collettivo e spreg
129: mentre conosciamo voi spacciatamele da fede, speranza e carità allontanato col disprezzo
del corpo '(comp. da cpixog 'amico 'e ocópta -aro?
prodotto e guidato dalla filosofia (cioè da astratte dottrine filosofiche).
nudi infesti. = comp. da filosofo'] e mostro (v.)
lui, facendogli credere ch'egli va vestito da maschio per aver magior commodo di vederlo
pare egli che tutte siano baie e filostoccole da narrar la sera al fuoco, ché
rileggeva quella 'filotea '... da cui sua madre aveva ricevuto l'unico sollievo
amor di dio '(comp. da cptxog 'amico 'e &eó <;
amore dell'arte '(comp. da cplxo <; * amico 'e xéxvvj
amante dell'arte '(comp. da cplxog * amico 'e xéxvrj 'arte
'filoteria ', una fa- cella da accendere tal guerra di testi e di citazioni
della caccia '(comp. da cptxo? 'amico 'e • ihjpa
presso i greci la cerimonia di porgere da bere od invitare a bere l'amico,
* coppa dell'amicizia '(da (ptxóxtjs * amicizia ').
della gloria '(comp. da < ptxo£ * amico 'e xip.
amante della gloria '(comp. da cpcxoq, * amico 'e xi [
, con motore elettrico alimentato per contatto da una linea aerea esterna, e non
linea aerea esterna, e non vincolato da rotaie. codice della strada,
una linea aerea esterna e non vincolati da rotaie, si dividono in: a
trasporti specifici. = comp. da filo e veicolo (v.).
. neol. sistema di trasporto alimentato da linea elettrica aerea. -anche: veicolo
in seggiovia. = comp. da filo e via (v.).
. filtrabile). = deriv. da filtràbile. filtrante (part. pres
che permetta di separare una fase solida da una liquida; purificare, distillare.
, iii-82: [l'idromele] da quel vaso, filtrarlo bene, e poscia
un occhio di stelle / ci spia da quello stagno / e filtra la sua benedizione
di gesuiti... filtrava acqua da tutte le mura. -per estens
malaticcio. carducci, iii-15-391: è anche da credere che i volumi del muratori filtrassero
giunta al ragazzo che aveva dovuto filtrarla da un fitto giuoco di allusioni, sottintesi
filtrando attraverso le ghiaie sotterranee, va da se stessa a scaturire nei * fontanili
a una porta. un profumo persistente filtrava da essa, come formando una chiusura più
colori / filtrare un paese di scheletri / da fiori di bifore - e un labbro
toma / paghi con fiori e tirsi da mettere nei vasi / agli angoli.
. 8. trasferirsi, passare da un ambiente all'altro, divulgarsi (
difesa avversaria. = deriv. da filtro. filtrato1 (part.
immenso cortile. ungaretti, xi-271: da una tenda, in una stanza d'
gli giungevano disperse e afone come filtrate da quella sonnolenza e da quel benessere.
afone come filtrate da quella sonnolenza e da quel benessere. moravia, i-126:
per l'entrata, ostacoli removibili non da forze improvvise che vengano dall'esterno,
sf. filtrazione. = deriv. da filtrare. filtrazióne, sf
quella ottenuta dalla separazione delle particelle solide da un fluido mediante elettricità.
filtro1, sm. tecn. apparecchio costituito da una materia porosa o permeabile che permette
: apparecchio per filtrare i liquidi costituito da uno strato di sostanze porose attraverso le
: apparecchio per filtrare i liquidi costituito da una sostanza solida attraverso cui il passaggio
al di sotto della superficie che funge da filtro. -filtro elettrostatico: campo elettrostatico
frontiera è un filtro politico. c'è da passar la visita doganale e da presentare
è da passar la visita doganale e da presentare i passaporti alla polizia. bisogna
2-219: tu non saprai, venendo da te per amore, / quale divino sapore
donna. gramsci, 212: ci sarebbe da scrivere un capitolo molto interessante sul come
sono valvole e che il sugo refluisce da ambe le parti. jovine, 5-207:
fluido e infuocato per un attimo fece da filtro ai raggi solari. 3
nell'osta- colare gli avversari in modo da impedire loro di giungere a contatto con
, iii-1-72: io n'era impedita da un giovine trivigiano che mi chiedeva un
una brutta morte. era stato attratto da una strega contadina con dei filtri d'
, incantesimo, malia; incantamento provocato da una sostanza magica. salvini, vii-534
nostro... io ho bevuto da ragazzo, per mesi e mesi ogni anno
. cpixxpov * afrodisiaco ', deriv. da cpixéoì * amo '; cfr. fr
per la depurazione di liquidi, composto da una serie di telai filtranti, attraverso
mediante pressione. = = comp. da filtro e pressa (v.).
v.]: 'filùcchio', oro formato da un filo di saltaleone fasciato di lama
ciascheduna casa editrice. = deriv. da filugello.
fulisèllo, follisèllo), sm. baco da seta. tanaglia, 1-1135: chi
... ma le composizioni uscite da noi, come il mele dalle pecchie
il mele dalle pecchie 0 la seta da i firugelli. segneri, i-206: la
, v-77: il filugello o baco da seta è originario delle parti meridionali della china
... tutti in paese allevano bachi da seta. buttata in terra, arraffa
mai de fare avesti voglia / muri da far perfeta foglia / che sia ruveda,
come de'esser de natura / per vermi da folli- selli / che fina seta faccian
e cova fuora le animelle. giovanni da uzzano, i-157: bologna à raro di
, 1-908: fanno [i bachi da seta] il fulisèllo o gaietta o cocolla
, e non forati, nati o da nascere, nel detto dominio non se ne
più perfetta maniera si trae la seta da i filugelli, o sia dalle gallette.
, filugelli, stracci o altro dependente da sete. stratto delle porte di firenze,
. -in partic.: corona formata da una determinata quantità di grani o pallottoline
/ i doni che suol dar chi vien da roma / son questi, e lo
contro il malocchio, alternata a catena da una teoria, quanto è lunga la
cana / fila a un aspo traea da tutti quelli. /... /
- anche: la fune che fa da supporto. varchi, v-786: io
cellini, 4-517: un ricordo copiato da un libro di detto benvenuto..
volta, il vergoli, sfilando un polizzino da una filza che teneva sotto mano,
spiga, detto orzo mondo, che quasi da sé gli casca 11 granello, senza
frugoni, ii-348: sporgea in fuori da quella filza così bene col naso lungo
.. venni sgradevolmente sorpreso alle spalle da una serie di piccoli colpi, attutiti
amanti ella avea sì lunga filza / da far mangiare il fegato e la milza.
autori, le quali paiono tante ricette da speziali. tommaseo-rigatini, 1744: una filza
sopra e di sotto, sono separati da intervalli uguali, ma i punti che sono
uguali, ma i punti che sono da una parte corrispondono agl'intervalli che sono dall'
, che ordinariamente si fa nei vestiti da piedi, per poterli al bisogno allungare.
anche al figur. s. bernardino da siena, v-265: arà fatti il mercatante
il dirà al confessoro che non saprà da qual lato se l'abbia sciogliere. marino
punto fatto. = deriv. da * filzella, dal lat. volg.
, nel 1350, fincelle: da funicella, con incrocio di fil da filum
: da funicella, con incrocio di fil da filum). filzara, sf
trapunta. garzoni, 1-908: da queste si cavano filacci, siligo,
se ne fanno alzate overo coperte da letto imbottite. = deriv.
letto imbottite. = deriv. da filza. filzétta, sf.
, 32. = deriv. da filza. fima, sf.
quale appartiene la phymata crassipes, lunga da 7 a 9 mm, con una caratteristica
e della famiglia de'frontirostrati, stabilito da latreille: sono essi provveduti di antenne composte
la via onde ella passa. vito da cortona volgar., xxi-765: erano pertanto
? mamiani, 1-58: qui rapita / da doglia forsennata, iva all'intomo /
piante de i piedi dalle pietre e da l'intrighi del camino. 4
è l'apertura, per cui il sangue da questo ventricolo è spinto nel gran canale
di frange, adornato. vito da cortona volgar., xxi-765: candida era
della malaria. = deriv. da fimbria. fimbrilla, sf. bot
lat. scient. fimbristylis (comp. da fimbria] 'frangia 'e stylus
di lor risurga il germe. erasmo da valvasone, 4-132: fa'che tu
tu miri ancor ciascuna fera / quel che da l'alvo grave in terra mande,
e di qual specie ancor; ché da l'altera / l'umil belva diverso il
la grande cavità il cui fondo era coperto da un alto strato di fimo biancastro.
. tanaglia, 2-1281: tal gregge da galline sia privata, / e vale
galletti, tutti cantate: / 'vita da re'...! d'annunzio,
concerne la fimosi; che è affetto da fimosi. -anche come sost. maschile
. maschile. = deriv. da fimosi. fina1, sf.
. fine, termine. bianco da siena, 74: gli arcangioli beati /
sia confinata e debia star de continuo da ancó in anti per fina a pasqua
al primo solaro uno quarello e mezo e da lì in suxo de uno quarello.
. = variante di fino2 (da fino a: fin'a: fina)
ariosto, 834: ho ottenuto da quasi tutte le potenzie d'italia che
, 23-253: né giammai cesserà, da quello ch'abbia / presso, mangiar
non iscoppi. = comp. da fin \ o \, a e che
riuscito di osservare. = comp. da fin [ó], ad e ora
carta rossanese, v-9-26: incipiendo da li finaudi. ibidem, v-9-40:
a li finaude unde incipit. rainero da perugia, v-67-133: l'altra mesa peza
cessazione di un fenomeno. francesco da barberino, i-12: l'undecima [parte
sorti deviano tendendo verso un finale evento da cui trarrò il mio bene. e.
, fino alla morte. angela da foligno volgar., xxi-862: chi abonda
durerà senza fine; eterno. bartolomeo da s. c., 23-4-1: la
del peccatore è lo inferno. francesco da barberino, ii-171: ogni mal acquistato
il galoppo finale e l'orchestrina, aizzata da un marsala di seconda qualità, attaccò
bevono il caffè e questa bevanda da signori è servita e gustata con
in tutti li suoi anni, da desiderare di più. landolfi, 7-128:
modo: « quando sarai grande, vedrai da te quello infermitade, che per
. straparola, 1-4: cominciando da capo fino alle finali, la
vero operatore di quella massimamente dee essere da tutti obedito e creduto, sì come
; e la formale, la giustizia donata da dio. beccaria, ii-796: la
. (101): questa è quistion da te; e per ciò farai,
io mi fermo tuttavia in città ad aspettare da vienna la final decisione de miei affari
al guscio, s'apre e si parte da esso: e mondansi dal cuoio,
il suono del ragionamento, non interrotto da consonanti finali, continua sempre con soavità
può essere formata dalpinf. pres. retto da per, a, di, al
ecc. o dal cong. retto da affinché, acciocché, che, ecc.
concerne i confini, estremo '(da finis * confine, limite, estremità '
diffuso soprattutto con la filosofia medievale: da finis col senso di 'scopo ultimo,
tende delle finestre. 'comprare i finali da tende. finali da letto'. comisso
comprare i finali da tende. finali da letto'. comisso, 7-73: la facciata
d'automobili è all'inizio, decorata da una decina di grossi finali a piramide allungata
ornamentale o per riempire il vuoto lasciato da una pagina mozza. -anche: fregio
pittore mantenne il silenzio invocato quasi angosciosamente da giovanni pascoli è nel fatto che il
dell'atto terzo? = deriv. da finale1.
, decisiva). = deriv. da finale1. finalino, sm. tipogr
sufficiente ed esauriente di ogni evento è da ricercarsi nel fine al quale l'evento
. ciò che si fa di poi da sé (ed è precisamente nell'ammettere il
ed è precisamente nell'ammettere il farsi da sé naturale delle cose che il finalismo si
di fatto. = deriv. da finale1-, cfr. fr. finalisme (
oggetti, imperocché il riso che nasce da un contrapposto disarmonico e inaspettato, e
, frequentare la scuola, che già da tempo gli sembrava assurda, quanto gli atti
assurda, quanto gli atti medesimi presi da soli. 3. in senso
finalizie di roma. = deriv. da finale, da fine * confine '.
. = deriv. da finale, da fine * confine '. finalizzare,
dare uno scopo. = deriv. da finale. finalizzato (part. pass
ix-334: adesso ci sentivamo tutte diverse da come ci eravamo sentite finallora.
sentite finallora. = comp. da fin [o] e allora (v
/ perché non mi ne porte, / da che portar finalmente mi dei? pulci
pensato invano, e finalmente / si trovò da una femina abbattuto, / che pensandovi
. mazzeo di ricco, 4-46: da poi c'amor vi diede ogni bellezze
, 1-205: onde si deve incominciar da questo, e finalmente seguir con l'
per esser quella maggior vizio di questa, da cui facil cosa ci fia poi lo
, e le fanciulle non s'hanno da mettere colle maritate. manzoni, pr.
rafforzativo e polemico). giovanni da samminiato [petrarca], ii-27: ancora
in gran distanza, così ben dintomate come da
non merita che le opere sue sien da proporsi alla gioventù. fogazzaro, 4-15
palazzeschi, 3-122: il coulisson era da poco scomparso, ne avevo sorprese le
propria volontade, che parte l'anima da dio e dalle morte, in lui finalmente
tutta gonfia, e appena ci vedo da quell'occhio. carducci, iii-19-23: ora
che non tiene, / il filo da disbrogliare che finalmente ci metta / nel
bocchelli, i-16: finalmente, di là da tutte le terre, il sole perveniva
vostri. = comp. per giustapposizione da fino2 e anche (v.).
. = comp. per giustapposizione da fino2 e anco (v.).
: il buon ordine delle finanze è da riputarsi la base di un buon governo
più accorti arrivava a meravigliarsi che, da quanto pareva permesso sperare e da quanto
, da quanto pareva permesso sperare e da quanto vantavano i sistemi più fortunati,
una parte di essa le conseguenze prodotte da tutte le altre. -disus.
pananti, ii-128: pressato un re da un povero importuno, / che richiedea
iii-25-112: che puzzo freschiccio di vernice da per tutto! la volgarità in italia monta
perlustrazione. ma non ci sono malviventi da queste parti. 3. scienza che
2-119: avrebbe voluto rientrare a torino da solo: e dedicarsi allo studio con particolare
, ii-298: la finanza fa ormai da se sola tutta la politica, il banco
una collettività; il complesso dei beni da essi posseduti; patrimonio (ed è
. xvii 'affari di danaro '; da finer * terminare, condurre a termine '
condurre a termine '(deriv. da fin 'fine, compimento '),
. finansa (sec. xii), da finar * cessare finanza3,
'(sec. xiii), da finer * pagare '. finanza4
essere finanziato. = deriv. da finanziare. finanziaménto, sm.
governo della nuova italia ha più difficoltà da vincere, più pericoli da evitare, più
più difficoltà da vincere, più pericoli da evitare, più farragine d'affari da
da evitare, più farragine d'affari da sbrigare, più problemi amministrativi, finanziari,
amministrativi, finanziari, politici, militari da risolvere, d'ogni altro governo per quanto
sia, tanto insomma, che mi dia da vivere. palazzeschi, ii-415: il
fu così grandioso. landolfi, 8-60: da ima finestra a pianterreno si affacciò a
. -politica finanziaria: sistema adottato da un particolare governo nell'amministrazione delle
frase non più molto fresca, fu detta da tutti il t canto del cigno »
; annunziava, cosa ormai non udita da molti anni, 15 milioni d'avanzo.
, preciso un equilibrista finanziario appena uscito da una commedia francese senza nemmeno struccarsi.
1-177: quella tal cavalleria, retta da un inflessibile senso dell'onore, che
ottocento e nei primi decenni del novecento da magnati della finanza, da deputati,
del novecento da magnati della finanza, da deputati, da ministri o anche da
magnati della finanza, da deputati, da ministri o anche da funzionari come divisa
, da deputati, da ministri o anche da funzionari come divisa. pirandello
e guanti bianchi... fissavano da una uguale distanza il morto mitrato, disteso
/ con quella finanziera presa in prestito / da qualche vestiarista di fantasmi.
potrebbe dare di meglio che farla così da moderatore dirigente, fra una costoletta alla
queste cause di prestiti pubblici, dettati da una insuperabile necessità, ne vorrebbero aggiunta
preposta all'esercito comune dovrà essere governata da un corpo esecutivo e da uno deliberante.
essere governata da un corpo esecutivo e da uno deliberante... nell'esecutivo
annunzio, iv-2-11: che bel vestito da finanziere, con le strisce gialle e
mai non fina. cavalca, iii-209: da questo pianto va al pianto dell'inferno
, che mai non fina. giovanni da fécamp volgar., xxi-629: lodiamo iddio
(ed è per lo più seguito da una prop. dichiarativa). -non finare
'l firmamento gira tuttavia sanza finare, da oriente in occidente, sotto li due
, sotto li due occhi. bianco da siena, 139: amar vo'lui e
m'è data, / la qual da te i'veggio traboccare. = variante
2. confine. rainerio da perugia, v-64-3: voi misser guido commandate
via publica. = deriv. da finato. finato (part. pass
2. portato a termine. zanobi da strata [tramater]: scrivesse i fatti
3. morto, deceduto. bianco da siena, 138: ma quando tu,
fin a tanto ch'egli, tornato da quella impresa, prendessene il meritato gastigo
bollo. = comp. per giustapposizione da fino2, a, tanto e che.
queste vociacce? = deriv. da finare. finca, sf.
finca, sf. colonna delimitata da linee rette (per lo più
fincato, agg. carta fincata: segnata da co lonne.
lonne. = deriv. da finca', voce registr. dal panzini (
ginitate, / finché sia il corpo da morte destrutto. castiglione, 145:
lor morte. tausilio, 186: da che si desta in oriente il sole /
sole / finché si corca, e da che lascia il mondo / in guardia de
di lampi lacerava l'aria livida, seguito da tuoni formidabili, finché la pioggia si
finché la luce disparve. -seguita da un avv. di negazione con valore
finché alberi e siepi non emergono / da sonno e buio con contorni netti, /
più quella diventava visibile; finché apparve da ultimo come una orribile cicatrice.
. = comp. per giustapposizione da fino2 e che. findóve (
. = comp. per giustapposizione da fino2 e dove (v.).
uno mirabile tremore incominciare nel mio petto da la sinistra parte e distendersi di subito
: le serocchie, morto arrigo, da filippo suo fratello furono diliberate di pregione
dicono, che tutte le cose son determinate da tre, principio, mezzo e fine
dì che statuito / fu a risolver da voi. leopardi, 22-6: vaghe stelle
non abbandona mai il suo signor viaggiatore da cui si ripromette, alla fine del viaggio
a quanto starà la faccia tua rivoltata da me? crescenzi volgar., 3-8
fine, sembrava tutta un'immensa camera da letto, essendo ingombrata per tutta la
. -sui cartelli stradali, seguito da altre specificazioni per indicare il termine di
, a ciascuna sua operazione, non da noi ma da l'universale natura,
ciascuna sua operazione, non da noi ma da l'universale natura, e però è
l'universale natura, e però è da sapere che più ampi sono li termini
tu, duro, gli porti odio da non pacificare; e non è fine
grande è il signore, e molto da lodare; e non è fine alla sua
stringe, esser non deve / circoscritto da fine angusto e breve; / perch'è
tragedia sopra un soggetto che fu già toccato da crébillon e dal gran voltaire.
ovvero estremitadi. caro, 4-945: da fiera gente / sia combattuto, e de'
e de'suoi fini in bando / da suo figlio divelto implori aiuto, / e
egitto è la città frontiera, / da lui gran tempo inanzi a i turchi tolta
di temperate, l'una si è da noi abitata, l'altra da'popoli che
detto stabile in eterno e velocissimo che discorre da fine a fine. mamiani, 1-311
/... / se fosse contenuto da altra sfera: / ed ella contenuta
, il quale fie recato per fiondate molto da lungi, come dalla fine del mondo
fini della terra. 5. bernardino da siena, ii-377: la reina sabba.
'l segno dato, / s'avventar da la sfiarra: e quasi un nembo /
: e quasi un nembo / l'un da l'altro dispersi insieme tutti / volar
amo, terrassi forse a vile d'esser da così bassa persona amata; e tacendo
: siamo vecchie, oh così vecchie da temere la fine improvvisa. levi, 1-200
il ciel m'aggiri / di fuor da essa [porta], quanto fece in
non collo spirito. s. caterina da siena, v-85: neri non ti scrive
anche lui la peste, si curò da sé, cioè non fece nulla;
: morire in peccato mortale. francesco da barberino, 350: quando stae in orazione
, iii-70: in europa... da molti secoli è raro assai e malagevole
uno stato nuovo;... da centocinquant'anni non si ricordava che sorto ne
tempo si rimetta, e non ricominci da capo, che ieri pareva la fin del
: troppo fora perigliozo dannaggio o porta da pianger senpremai sensa alcun conforto, se
nostra battaglia mostri qual gente sia più da pregiare, in fatti d'arme.
in fatti d'arme. francesco da barberino, ii-91: ogni potenza / gioia
torta via drizzi a buon fine. paolo da certaldo, 57: non è lodato
per quanto stesse attenta ai dolori che da un'ora si facevano più frequenti e
-figur. sorte, destino. bartolomeo da s. c., 13-3-n: tutti
, il cui fine si dee invidiare da che è cantato dal bembo, come per
doveano venire non dovea né potea iddio da quella produzione rimuovere. cavalca, 16-2-
(39): uno amore, non da altra noia che di sospiri e d'
io, di due delle gravezze impostemi da mio padre sono, oltre la speranza,
16-vi-158: di mia naturalezza sono lontanissimo da queste gare letterarie, le quali non terminano
/ più d'un consiglio avria; da sé lasciarlo / precipitarsi a forza in
« sta'sano ». s. bernardino da siena, 887: or tòlle l'
è via perfetta a salire al cielo da questo mondo. boccalini, 1-77'nella
o cadmo, / restin per or da parte; e sol di edippo /
alle più diverse combinazioni. esso, da un punto di vista assoluto, ha un
mordere el suo onore, furono depincte da qualche rossore. morando, 516: fu
del figliuolo. cellini, 589: da poi si smaltò la detta opera in
, dunque, è la forma data da l'artificio del poeta, il quale,
ciò ch'arigo n'avea ricevuti dinanzi da me libre otto e none avea fatto loro
la fine delle masserizie superchie, le terre da quaracchi. girolamo da empoli, i-24
, le terre da quaracchi. girolamo da empoli, i-24: e trovandosi martino
è detto che la parola finanza venga da 'fine ', cioè 'ammenda,
, 5-ii-366: ma non ha il dicitore da consumar tutto il suo studio intorno ad
non la creatura. s. caterina da siena, i-21: quando in sul
ed aperse il corpo suo, che da ogni parte versava abbondanza di sangue, con
è in grazia di dio, e è da lui illuminato perfettamente, intende e ferma
: esso peccato è allora mortale e da punirsi eternalmente, quando giunge sino all'allonta-
afferma la causa. serra, ii-574: da allora in poi, tutta la speculazione
fra le due esigenze irriducibili e contradittorie; da una parte, del fine unico,
meta. -a fine (accompagnato da un aggettivo o da complemento di specificazione
fine (accompagnato da un aggettivo o da complemento di specificazione): con l'intenzione
intenzione reale di un'azione, diversa da quella apparente (e per lo più
linati, n-91: il supplizio ha da esser fine a se stesso; distaccato da
da esser fine a se stesso; distaccato da ogni realtà. sbarbaro, 1-210:
, che questa fusse stata trama ordinata da voi, o da messer giulio, né
fusse stata trama ordinata da voi, o da messer giulio, né io uscivo,
quanti varii ardori e con diversi fini da amore infiammati sono i mortali. guicciardini
se non per ispe- ziale fine, da dio inteso in tanta celestiale infusione.
frezzi, iv-10-115: ogni voler, che da casa si parte / per voler camminar
, no è già altro che dipartire da male e venire a bene. dante
capellano volgar., i-5: adunque è da vedere che cosa è amore, onde
suo fine. s. bernardino da siena, 361: io non so s'
quanto uomo pratico, né coi provvedimenti da prendere perché le cose dell'arte non siano
alla fine, a fine: finalmente, da ultimo, infine, al termine;
male, ch'è tanto amoroso, / da poi ch'è così nato, /
, se tu la tenti. [sostituito da] manzoni, pr. sp.
, e per non dare al corpo da invidiare a l'anima, un dì
i disegni umani aver fine tutt'altro da quello ove sono inviati, che non
in buona fine, che io son carica da maladetto senno. -in capo
ora è il tempo di distruggerli, da poi che più non hanno il loro principe
., 1-44: [le sabine] da una parte pregavano i loro padri,
recassero a fine per niente. andrea da barberino, 1-247: fatto questo, gli
-nella fine, nel fine: da ultimo, al termine, in definitiva
per fatta fine: finalmente. guido da pisa, 1-317: alla per fatta fine
fin diede, / tremò quel mirto da la cima al piede. castiglione,
estensione nello spazio o nel tempo, da cima a fondo. -condurre, menare
dignità prima restituire. s. caterina da siena, v-94: io m'avvedrò bene
so che tirerà a fine ciò che ha da fare con giubilea e quanto ha da
da fare con giubilea e quanto ha da dire col medico. g. bentivoglio,
s'erano condotte a fine costantemente poi da filippo. davila, 314:
questo principe patti, chiederebbe tali guarentigie da suscitare in esso gravi preoccupazioni; egli
in foglio, con notare nel medesimo da principio al fine, sempre da una sola
medesimo da principio al fine, sempre da una sola faccia, tanti beni stabili
si chiama il ponte alla carraia. guido da pisa, 2-16: fatto che ebbe
, che veramente sono figliuoli, non toglie da loro le tentazioni, ma dà loro
a cui egli debba andare, e da cui guardarsi; e fa fine.
parte. caro, 3-1134: così da tutti con silenzio udito, / poich'ebbe
sotto di sé sterminate rupi, diverse da ogni ricordo, che precipitavano senza fine
loro esce è sanza fine. bartolomeo da s. c., 9-3-4: grande
tue parole tu cerchi d'essere amato da me, e io fuggio d'amare,
-venire a fine che (seguito da prop. consecutiva): giungere al
; ché, se non che costui morì da ivi a poco tempo, e'venia
dal vago / collo le pende, e da le bianche spalle, / a
sì sottilmente, né ridursi a tale candidezza da formarne una tela veramente fina. tommaseo
i-284: il collo un pocolino scoperto da un lato, e i poveri panni,
« ecco: » pensava « la madre da giovane era come la figlia, forse
: quanto alla bontà della rena è da sapere, che quella... che
vaso d'argento] oscuro non procede da altro, che dall'essersi spianata una
ma, a un certo tempo, da diluvio l'era divenuta pioggia e poi
e sue contrade, / temuto fu da lontani e vicini. redi, 16-111-371:
ancorché l'estremità de'labbri sia tempestata da finissimi e piccolissimi denti, de'quali
fibule, sottilissime e finissime in punta, da far imaginare che servissero a fissar veli
maneggiar solete; / sebben uomini siete da dozzina / in furberia però giudizio avete
« non c'è, è a roma da parecchi mesi; e anche ci fosse
fina ». baldini, 5-221: da quella fina montanara che è, marcolfa
d'istinto le convenienze che si richiedono da una sua pari nella situazione in cui l'
liberalità v'era del fino assai, da renderlo sospetto a chiunque non si lasciasse
a chiunque non si lasciasse portar via da ogni prima apparenza di virtù. -per
escogitato astutamente; che dimostra o muove da sottile astuzia, da abile calcolo,
che dimostra o muove da sottile astuzia, da abile calcolo, da raffinata malizia (
sottile astuzia, da abile calcolo, da raffinata malizia (un comportamento, una
: dicesi che corallina parla più che da serva, ed opera con troppo ingegno e
aver parlato del tumulto, leggermente e da uomo che ha già messo riparo a tutto
vecchie pitture dalle pareti -da tàcito, da svetonio, da qualsivoglia altro ritrattista di
dalle pareti -da tàcito, da svetonio, da qualsivoglia altro ritrattista di famosità umane,
dimostra finezza d'ingegno, che muove da perspicacia; pungente; che coglie con
(un metallo prezioso). giacomo da dentini, 2-60: canzonetta novella, /
/ va canta nova cosa / -levati da maitino - / davanti a la più
al notaro, / ch'è nato da lentino ». guittone, i-36-75: o
in l'ora che si fiacca, / da l'erba e da li fior dentro
si fiacca, / da l'erba e da li fior dentro a quel seno /
incorrotta, immortai la preziosa / egida, da cui cento eran sospese / frange,
. broggia, 313: egli è da riflettersi dunque, che pesando il ducato di
aria anche in migliore, e l'andare da massa in arie più fine e più
e più salubri. giusti, iii-48: da una pianura melmosa e intristita dalla nebbia
amante, un amico). giacomo da lentini, 31: per vostro amor fui
amor fui nato, / nato fui da lentino; / dunqua, debbo esser fino
/ dunqua, debbo esser fino, / da poi ch'a voi son dato.
sino. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 431: come fino amadori
431: come fino amadori, / da voi partendo e lassovi a un amante.
/ cotal sospetto. -che muove da sincerità, da purezza d'animo;
. -che muove da sincerità, da purezza d'animo; gentile, elevato
a vostro cor mi manda. giacomo da lentini, 39: non mi porta -amor
grande e sì fino amore a voi da me portato? pallavicino, 11-634:
besi quasi ch'egli non sappia dispiccarsi da un'idea fina o da un sentimento
sappia dispiccarsi da un'idea fina o da un sentimento onesto, quando il soggetto glielo
la quale faceva sfoggio di preziosa biancheria da tavola e da letto, opera finissima
sfoggio di preziosa biancheria da tavola e da letto, opera finissima di eremite di
, 7-116: il sesto ordine di dietro da tutti erano uomini, finissimi combattitori con
dovea serbar per ser laìno. busone da gubbio, 36: aveva da mille a
. busone da gubbio, 36: aveva da mille a cavallo, che solamente loro
arcieri, che nessuna persona si potea difendere da loro. cantari cavallereschi, 30:
l'altro, che cristofano imparò a finire da stefano, e stefano imparò da lui
finire da stefano, e stefano imparò da lui a essere più fino e lavorare da
da lui a essere più fino e lavorare da maestro. b. davanzati, i-320
per mostrarsi un letterato fino / pratica da un librar sol per politica. dottori
politica. dottori, 1-18: spirava cortesia da tutti i lati, / e quel
in che lo sol percuota. cino da pistoia, iii-113-4: un anel corredato
vanne a la più fina. giacomo da lentini, 34: dolce cominciamento: /
e fina degli effetti dell'aria ha da dare profondità al quadro, gli ha da
da dare profondità al quadro, gli ha da distruggere l'idea di superficie piana,
ed avevaia messa nella madia. folgore da san gimignano, vi-11-156 (21-12):
cose confortative e ristorative, e dagli da bere di fini vini temperati. boccaccio,
vini fur presti. s. bernardino da siena, 877: o speziale,
alfieri, v-2-754: se c'è da rifare, gli rifaccia, e ne compri
con pomi di fino -savore. tommaso da faenza, v-325-56: come sorvince l'anbra
. f. frugoni, 3-iii-428: partii da venezia, per la maraviglia stordito.
i-64: è che quello era preso da cose popolari o domestiche o almeno non
brina. forteguerri, 1-64: chiede da cena, e vuol stare in cucina
arrosto: / che vuol parer un da dozzina: / ma l'oste, che
scuro, è fina di lineamenti e illuminata da un par d'occhi fulminei e mesti
. di gusti ricercati, esigente, difficile da soddisfare, raffinato, squisito (il
e non sei mica un'oca / da mangiartelo lesso, od in zimino [
la musica un gusto fine e delicato e da giovane aveva suonato il violino. sinisgalli
ma, a un certo tempo, da diluvio era diventata pioggia, e poi
suo dire, era andata soggetta fin da quando era lavorante di fino nelle sartorie
. moravia, v-129: la biancheria da uomo era la nostra specialità ma capitava
cucissimo qualche camicia o pagliaccetto o mutanda da donna, però sempre roba andante perché
delicatezza ma con grazia ed eleganza, da uomo colto, ingegnoso e finamente educato
della ragione poetica del gravina; opera egregia da cui ricaverete mille tesori di sapere letterario
il carbonaio nero, un cappellaccio fumoso da spazzacamino sul capo, il vestito di
colore bianco. -comp. da fine2 e bianco. finedama, sf
nome corrente di una qualità di spugna da bagno che si trova lungo le coste
gallipoli. = comp. da fine2 e dama (v.).
fortemente). = comp. da fine2 e granulante (v.).
dare ancora un mazzo di cavoli. andrea da grosseto, xxviii-206: la figliuola tua
eredi, in verità era cosa proprio da ridere. cassola, 1-157: egli
non ha ora che una sola macina da polenta, ma in tempi meglio avventurati
: cominciò a piovere, finamente, come da un sottilissimo crivello, la cenere.
e opaco come il mare, traversato da piccole correnti che descrivono labili continenti,
vista verso l'esterno; è spesso accompagnata da un motivo ornamentale e può essere a
vetri o anche altro materiale, in modo da poter essere aperta o chiusa a piacere
donna giovane e bella molto, la quale da una finestra mi riguardava sì pietosamente,